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Potenza, 03/03/2012
Lunedì 5 marzo conferenza stampa su iniziative Provincia a favore dei rifugiati
Memoria, accoglienza, opportunità, sicurezza. Questi i temi della conferenza stampa che si svolgerà
lunedì 5 marzo, alle ore 09,30, nella sala consiliare della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano.
Saranno presentate una serie di iniziative, messe in campo dalla Provincia di Potenza, per dare voce ad
una società che non dimentica chi è in difficoltà e nella quale è forte il senso di ospitalità, garantendo al
tempo stesso nuove occasioni di crescita e adeguate condizioni di sicurezza. D’altra parte, la stessa
collocazione della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno, nel cuore del Mediterraneo, pone la necessità di
affrontare e governare processi inarrestabili conseguenti all’emergenza in Nord Africa oppure alla
cosiddetta “Primavera araba”. L’idea di fondo dei numerosi progetti avviati dall’Ente è quella di partire
dal recupero delle memoria per preparare le giovani generazioni ad una società più aperta e integrata.
Prenderanno parte all’incontro il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, gli assessori
provinciali alle Politiche sociali Paolo Pesacane e alla Cultura Francesco Pietrantuono, l’assessore
regionale alla Salute Attilio Martorano e i direttori generale e sanitario dell’Asp Mario Marra e Giuseppe
Cugno.
Nella stessa occasione, il presidente Lacorazza e il viceprefetto Maria Raffaella Laraia, sottoscriveranno
un protocollo d’intesa per l'accoglienza di altri rifugiati o richiedenti asilo provenienti dal Nord Africa,
nei comuni di Satriano di Lucania, Sasso di Castalda e Melfi, nell’ambito dello Sprar (Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Tra gli altri, sarà presentato Aesculapius, programma che punta alla formazione del personale sanitario e
socioassistenziale dell'intero territorio provinciale sulla medicina transculturale e sulla mediazione
culturale aperta al terzo settore.
Sarà possibile seguire in diretta web i lavori della conferenza stampa sul sito www.provincia.potenza.it.
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“Abitare il futuro” significa fare scelte oggi.
Fare scelte oggi per noi è innanzitutto investire nella scuola per creare una società migliore, accogliente
e sicura.
Lo straordinario cortometraggio ‘1943-1997’ di Ettore Scola, proiettato il 27 Gennaio al Quirinale alla
presenza del Presidente Napolitano, ci dice quanto sia necessario tenere viva la memoria, farla passare
di generazione in generazione, affermare l’idea che l’integrazione è una conquista quotidiana, è
un’opportunità.
Lo scorso anno abbiamo sperimentato come sia culturalmente possibile tenere insieme il viaggio della
memoria nei campi di concentramento di Auschwitz e la giornata del rifugiato.
Quest’anno non solo confermiamo l’esperienza del 2011 ma rilanciamo ed investiamo di più.
Con il progetto Corti di Memoria vogliamo offrire una possibilità di esplorare, attraverso lo sguardo
dei ragazzi delle scuole superiori, l’idea di inclusione ed integrazione che decliniamo sul nostro
territorio.
Il progetto si caratterizza come un’attività laboratoriale ed educativa destinata agli studenti, con i quali la
Provincia, con l’azione di Apofil, approfondisce l’idea di Memoria.
Il tutto è poi documentato dai ragazzi attraverso la produzione di Corti, che raccontano le
testimonianze raccolte dagli stessi giovani coinvolti.
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I RIFUGIATI POLITICI E RICHIEDENTI ASILO POLITICO
Progetto S.P.R.A.R. Potenza – Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati
Il progetto denominato “S.P.R.A.R Potenza” è un sistema di protezione per i richiedenti asilo politico, finalizzato
all’accoglienza ed ospitalità di migranti richiedenti asilo e protezione umanitaria presso soluzioni abitative ubicate
all’interno di centri abitati, allo scopo di consentire loro un’effettiva inclusione nella comunità e nel territorio.
Nell’anno 2011, ai sensi della convenzione sottoscritta il 12 agosto fra la Prefettura di Potenza, la Protezione
Civile, nominati entrambi soggetti attuatori per l’emergenza Nord-Africa in Basilicata, la Provincia di Potenza e
l’Arci Basilicata, quali soggetti gestori del progetto, che ha dato avvio al progetto “S.P.R.A.R. Emergenza NordAfrica”, sono stati accolti 18 migranti in fuga dalle coste del Nord-Africa. Ad essi si sono aggiunti, all’inizio del
2012, ulteriori 12 migranti di medesima provenienza accolti ai sensi della convenzione sottoscritta il 16 febbraio
fra Prefettura di Potenza, Provincia di Potenza ed ARCI Basilicata.
La stessa formula progettuale, denominata “S.P.R.A.R. Posti Straordinari”, è stata altresì messa in campo per
l’accoglienza di 8 rifugiati richiedenti asilo palestinesi già titolari di protezione internazionale e di rientro dalla
Svezia, ai sensi dell’accordo sottoscritto fra Provincia di Potenza ed ANCI il 30.11.2011.
L’attività progettuale complessivamente intesa ha dato, dunque, vita alla costituzione di un equipe di lavoro
multisciplinare, attraverso il cui coordinamento agli ospiti vengono offerti una serie di servizi e prestazioni di rete,
a carattere diffuso sul territorio, che vanno dall’assegnazione di una dimora, all’assistenza sanitaria, alla
formazione linguistica per l’inclusione sociale, curata dall’agenzia provinciale Apof-Il.
In particolare, gli ospiti sono distribuiti presso unità abitative pubbliche e private messe a disposizione dai
Comuni di Avigliano, Bella, Rionero In Vulture, Melfi, Satriano di Lucania e Sasso di Castalda che hanno aderito
al progetto, sottoscrivendo apposito accordo territoriale interistituzionale, e che garantiscono loro, con l’impegno
degli operatori dell’ARCI Basilicata, servizi di assistenza generica alla persona (mediazione linguistico-culturale;
informazione normativa e orientamento sulle regole comportamentali; assistenza a bambini e neonati; sostegno
socio-psicologico ed organizzazione del tempo libero), servizi di assistenza sanitaria (screening medico d’ingresso;
primo soccorso sanitario per cure ambulatoriali urgenti; eventuale ricovero ospedaliero ove sia necessario), generi
di conforto e un vaucher giornaliero per i pasti, il vestiario e i prodotti per l’igiene personale, servizi di pulizia ed igiene
ambientale, finalizzati, mediante il coinvolgimento diretto degli inquilini-beneficiari medesimi, all’acquisizione di
una maggiore capacità di auto-organizzazione nella gestione degli appartamenti, servizi per l’inclusione sociale ovvero
di assistenza, accompagnamento, orientamento, informazione e formazione diretti a percorsi di inserimento
socio-lavorativo.
Per la gestione dei servizi di propria competenza, ai Comuni aderenti viene trasferita dalla Provincia una quota
giornaliera per ciascun migrante ospitato nelle proprie unità abitative, finalizzata a garantire le prestazioni di
accoglienza sopra elencate.
Le risorse finanziarie sono messe a disposizione dal Ministero dell’Interno, per il tramite della Prefettura, per
quanto concerne lo “S.P.R.A.R Nord-Africa” e dall’ANCI, a valere sui fondi dell’8x1000 dell’IRPEF, per quanto
concerne lo “S.P.R.A.R. Posti Straordinari”
La novità della formula adottata consiste, pertanto, nell’inserimento di piccoli gruppi di “stranieri”,
prevalentemente costituiti da coppie e nuclei familiari con bambini, in piccole comunità locali per promuovere e
facilitare un’integrazione concreta ed un virtuoso sviluppo collettivo. E di fatto, ad oggi, il riscontro è risultato
sostanzialmente positivo, sia nei rapporti di reciprocità e comunanza fra autoctoni ed ospiti, sia in termini di
autonoma responsabilizzazione di questi ultimi.
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I servizi formativi e di inclusione di Apofil all’interno dello SPRAR
Prosegue con risultati positivi l’impegno di Apofil all’interno dell’azione della Provincia di Potenza per la
costruzione di un diverso modello di accoglienza a favore dei migranti; diversi sono i progetti attraverso i quali
APOFIL agisce all’interno del sistema provinciale SPRAR, quali Aesculapius, CILS, Assistenti Familiari: tante
sigle per un unico obiettivo, favorire il processo di integrazione degli immigrati.
L’attività è ispirata ad un’idea di accoglienza diffusa sul territorio, evitando le concentrazioni in un unico luogo, di
per sé foriere di esclusione sociale. Riguardo alla questione immigrazione, l’Amministrazione provinciale ha
provato ad abbandonare la logica dell’emergenza e a strutturare e fornire, anche per il futuro, servizi ordinari, il
più possibile in maniera omogenea, a cittadini italiani e stranieri.
Lo S.P.R.A.R. è il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed è costituito dalla rete degli Enti Locali
per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio,
prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e
orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
La Provincia assicura, in collaborazione con i comuni aderenti, appartamenti nei centri storici cittadini; fornisce
poi dei buoni consumo settimanali da consumarsi presso negozi convenzionati con i Comuni; ogni buono
consumo, sul quale è stampata l’immagine di autorità morali che hanno operato per la pace e la fratellanza fra i
popoli (Martin Luther King, Ghandi, etc.), è quindi fautore di microeconomia nelle piccole comunità dove sono
ospitati i rifugiati (spesso comuni a rischio spopolamento), cosa che favorisce un impatto positivo
dell’investimento pubblico su quei territori, oltre che consegnare al migrante l’autonomia di scegliere gli acquisti
in base ai bisogni.
Lo Sprar eroga anche:
? Servizi di Accoglienza: attivazione di una Equipe multidisciplinare con competenze, ruoli e modalità in
linea con quanto richiesto dallo SPRAR sia supportando le attività di selezione che prevedendo tirocini e
work experience, attivazione del servizio di mediazione linguistico interculturale al fine di rimuovere gli
ostacoli di natura burocratica, linguistica e sociale;
? Servizi di Integrazione anche attraverso l’accesso ai corsi di approfondimento della lingua italiana;
ovvero di orientamento agli elementi linguistici di base, predisposizione di strumenti adeguati,
l’orientamento alla formazione e riqualificazione professionale, etc.
L’attività di formazione, messe in campo dall’Apofil, comprendono corsi come i CILS, Corsi di certificazione
della lingua italiana come lingua seconda, già alla terza edizione, e il Corso per assistenti familiari. Sono
progetti formativi di 150 ore che impegnano i migranti non più di due volte la settimana e che favoriscono
l’acquisizione della lingua italiana, oltre che di elementi conoscitivi relativi al contesto, alle professioni, alle
opportunità di un territorio.
All’interno della Provincia di Potenza, dello S.P.R.A.R. di Potenza l’Apof-il è chiamata a svolgere le attività
formative sul trasferimento di competenze-conoscenze della lingua italiana ed attività di inserimento lavorativo.
Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l'inserimento sociale dei cittadini immigrati attraverso l’acquisizione
e la certificazione delle competenze in Lingua italiana
L’azione mira a favorire:
? l’acquisizione delle competenze necessarie per gestire la comunicazione in un contesto di
globalizzazione, immediatamente spendibili nel mercato del lavoro
? l’opportunità di accedere agli esami di certificazione al livello A1 nell’ambito del quadro comunitario
europeo (CEFRL).
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Il progetto prevede la realizzazione di un modulo della durata complessiva di 150 ore, finalizzate all’acquisizione
e alla certificazione delle competenze in Lingua italiana quale L2, per il livello elementare A1 in coerenza con il
Quadro di Riferimento Europeo (CEFRL) per l’apprendimento delle lingue straniere.
La scelta di attivare interventi formativi di tale tipologia è stata dettata dal considerare la formazione linguistica
uno dei punti di forza per un processo agito di integrazione, poiché è la padronanza linguistica e culturale del
paese ospite a favorire sia l’accesso al mercato del lavoro, sia la creazione di relazioni interpersonali e sociali,
fondamentali per l’esercizio pieno e consapevole dell’appartenenza al nuovo contesto territoriale
Ogni anno sono quasi 100 gli stranieri che accedono ai servizi di certificazione della lingua offerti da Apofil.
Altro progetto importante è il Corso per Assistenti familiari, destinato ai cittadini adulti, italiani e stranieri
regolarmente presenti sul territorio provinciale che operano nell’ambito dell’assistenza familiare. Il progetto
prevede la realizzazione di servizi formativi, con l’erogazione di moduli della durata complessiva di 150 ore,
finalizzati a fornire ai partecipanti professionalità volta a qualificare il lavoro di cura alla persona, attraverso
l’acquisizione di competenze tecniche, comunicative e relazionali utili allo svolgimento del ruolo.
Il progetto integra abilità personali ed attitudinali con alcuni saperi propri degli operatori sociali nell’ambito delle
competenze di aiuto domestico, supporto ed accompagnamento della famiglia e della persona. Obiettivo generale
del progetto è l’organizzazione e strutturazione di un servizio che preveda l’istituzione di un Albo accreditato
dalla regione Basilicata, contenente i nominativi di lavoratori disponibili a svolgere assistenza familiare presso il
domicilio di chi ne fa richiesta.
Attualmente sono 194 le persone che frequentano questa prima edizione.
È opportuno ricordare che proprio in tale logica rientra, anche, il progetto Aesculapius, per cui la Provincia di
Potenza (unica nel Mezzogiorno) è stata selezionata dal Ministero dell’Interno tra le prime dieci amministrazioni
a livello nazionale. Si tratta di un programma che punta alla formazione del personale sanitario e socio
assistenziale dell'intero territorio provinciale sulla medicina transculturale e sulla mediazione culturale aperta al
terzo settore.
Apofil eroga una attività formativa denominata “Comunità di pratiche” fra operatori del terzo settore,
finalizzata a:
? innalzare le competenze specifiche sui temi dell’immigrazione al fine di tradurre le diverse esperienze
e professionalità in azioni coordinate da inserire nel Piano Intercomunale dei Servizi Sociali e SocioSanitari, strumento di programmazione integrata delle politiche sociali e sanitarie, previsto alla
pag.332 del Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità;
? Definire modelli organizzativi a carattere distrettuale e/o di Ambito Socio-Territoriale in grado di
consolidare le competenze acquisite attraverso l’introduzione di innovazioni organizzative e/o
amministrative tali da innescare processi di miglioramento continuo delle singole Amministrazioni;
? Definire procedure e strumenti di gestione degli interventi attraverso la predisposizioni di protocolli
operativi di presa in carico dei cittadini immigrati.
Inoltre, a seguito del protocollo sottoscritto fra Provincia di Potenza e Fondazione Città della Pace, Apofil ha
avviato una collaborazione con la Fondazione per la realizzazione congiunta di attività formative, di
orientamento e di politiche attive del lavoro, servizi di supporto all’accoglienza, attività di supporto allo start up,
alla gestione ed alla comunicazione.
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PROGETTO TERRITORIALE A.E.S.CUL.A.P.I.U.S
Assistenza, educazione sociale e cultura per un’idea universale di salute
Il progetto territoriale A.E.S.CUL.A.P.I.U.S - Assistenza, E ducazione Sociale e CULtura Per un’Idea Universale di Salute rientra nell’Azione 7 denominata “Capacity building: costruzioni di strutture e reti di intervento” del bando emanato dal
Ministero dell’ Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, per la presentazione di progetti a valenza
territoriale finanziati con il Fondo Europeo, per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi 2007-2013 (FEI).
La Provincia di Potenza è Ente capofila del progetto, che è stato ammesso al finanziamento posizionandosi al decimo posto
nella graduatoria delle domande ammissibili, e si avvale della collaborazione della Coop. Soc. Punto & a Capo quale
organismo partner di supporto alla gestione materiale dei servizi realizzati ed erogati nell’ambito del progetto territoriale.
Il progetto A.E.S.CUL.A.P.I.U.S si pone come obiettivo quello di creare un coordinamento tra istituzioni, enti locali e
associazioni per l’aggiornamento e la formazione degli operatori socio-sanitari pubblici, per migliorare capacità e fornitura
dei servizi attraverso la promozione della conoscenza, dell’approfondimento e dell’aggiornamento in materia di “diritto alla
salute” con riferimento agli utenti immigrati che, per propria cultura e per caratteristiche etniche e ambientali, diversamente
affrontano e/o sono destinatari di quelle prestazioni socio-sanitarie che vengono garantite ai cittadini italiani dalla normativa
vigente.
Il progetto comporta la creazione di una rete di soggetti istituzionali e del privato sociale finalizzata a definire procedure
omogenee e integrate per facilitare gli accessi, per valorizzare gli strumenti di sostegno all’accesso ai servizi, anche attraverso
un sistema di mediazione culturale strutturato e interconnesso, e per migliorare i percorsi di accesso ai servizi sociali, sociosanitari e sanitari per le persone straniere, attraverso l’elaborazione di modelli funzionali in modo da garantire un approccio
multiculturale individualizzato e una comunicazione qualificata e fruibile per una maggiore accessibilità alle informazioni.
Di fronte alla presenza di migranti nel nostro territorio, gli Enti Locali, le Aziende Sanitarie ed il terzo settore si trovano,
infatti, a vario titolo e ciascuno secondo la proprie competenze, a fornire ai migranti una serie di servizi, a partire da quelli
correlati al “bisogno di salute” che comportano un miglioramento dell’accesso dei migranti ai servizi socio-sanitari.
L’esigenza che si pone concretamente è dunque quella di predisporre strumenti tali da consentire una reale soddisfazione dei
bisogni degli utenti, che siano al contempo espressione di efficacia, efficienza e buon andamento delle amministrazioni e
delle strutture sanitarie coinvolte.
Aderiscono alla proposta progettuale, con apposito accordo sottoscritto il 30 settembre 2012, i seguenti soggetti istituzionali:
-
l’Azienda Sanitaria di Potenza;
l’Istituto I.R.C.C.S.-C.R.O.B di Rionero In vulture;
l’ Azienda Ospedaliera Regionale “Ospedale San Carlo” di Potenza
il Comune di Potenza, Assessorato alle Politiche e Servizi Sociali;
le Comunità Montane Alto Basento, Alto Sinni, Alto Agri, Vulture e Melandro
ed i seguenti soggetti non istituzionali:
l’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali di Basilicata;
l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Potenza;
l’Ordine Regionale degli Psicologi
la Federazione Italiana Medici di Famiglia – FIMMG – Sezione di Potenza;
la Camera Territoriale del Lavoro CGIL
I corsi di formazione, che hanno ad oggetto la transculturalità e la medicina transculturale e che prevedono il conseguimento
per i partecipanti dei crediti ECM, si sono avviati a dicembre 2011, sono svolti da esperti dell’Istituto Nazionale di
Previdenza della Salute della Popolazione (INMP) e dell’Istituto Ricerche Sociali (IRS) e dall’APOF-IL e sono rivolti al
personale degli enti locali ed in particolare agli operatori sociali comunali e anche agli operatori sanitari e del volontariato.
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PROGETTO POL.I.TE.I.A.
Politiche di integrazione territoriale per l’inclusione e l’autodeterminazione
Per assicurare continuità al Progetto Aesculiapus, a fronte dell’esigenza di rafforzare la capacità di
risposta delle Amministrazioni locali alle esigenze dei cittadini stranieri residenti sul territorio e
sperimentare percorsi specifici di una loro partecipazione attiva, la Provincia di Potenza, lo scorso 28
febbraio, ha candidato sull’ Azione 8- Annualità 2011 del medesimo avviso pubblico ministeriale, il
progetto denominato “POL.I.TE.I.A – POLitiche di Integrazione Territoriale per l’Inclusione e
l’Autodeterminazione”, descritto nella scheda sinottica allegata alla presente proposta quale parte
integrante e sostanziale.
Il progetto territoriale “POL.I.TE.I.A.” intende realizzare una attività formativa multilevel, ovvero offrire
una sorta di manutenzione delle conoscenze acquisite dai beneficiari del progetto “Aesculapius”, che
hanno partecipato alle attività formative, i quali saranno chiamati a partecipare a seminari di
approfondimento, allo scopo di specializzare le proprie competenze e di porsi quali “formatori di
secondo livello” per tutti gli altri colleghi operanti nelle diverse aree territoriali di riferimento.
Contestualmente si intende realizzare una formazione destinata proprio agli immigrati sui temi del
volontariato e dell’associazionismo, allo scopo di sollecitare costoro all’autoconsapevolezza e alla
cittadinanza attiva.
Da un altro lato, il progetto si propone di sperimentare percorsi di partecipazione dei cittadini stranieri,
che si concretizzerà nella costituzione, su base elettorale, della Consulta Provinciale degli stranieri, con
funzioni consultive e soprattutto rappresentative e con effetti di integrazione effettiva dei cittadini
stranieri nel territorio, nella società e nella macchina amministrativa, proprio attraverso l’attivazione di
tutti gli attori del privato sociale, che hanno partecipato ad progetto Aesculapius, ai quali sarà affidato il
compito di supportare lo start up della Consulta, con attività organizzative e di segreteria.
La proposta progettuale, infine, coinvolgendo tutti gli ambiti territoriali, può rappresentare lo strumento
per la costituzione di una rete dei sei Piani Territoriali per l’Immigrazione, di cui alla D.G.R. 1952 del
22.12.2011, nonché per garantire standard univoci e condivisi di offerta dei servizi ai cittadini stranieri,
assicurando a costoro la parità d’accesso.
All’idea progettuale hanno aderito formalmente numerosi soggetti: organismi sanitari, le cinque aree
programma, il Comune di Potenza, ordini professionali, tutti i soggetti del Terzo Settore che
partecipano alla formazione Aesculapius, i sindacati confederali, la FIMMG - Federazione Italiana
Medici di Medicina Generale e l’Apof-il
ed in particolare agli operatori sociali comunali e anche agli operatori sanitari e del volontariato.
POL.I.TE.I.A. – POLitiche d’Integrazione Territoriale per l’Inclusione e l’Autodeterminazione
Fondo FEI – Annualità 2011 – Azione 8 – Prog.101124
OBIETTIVI DI PROGETTO
OBIETTIVO GENERALE
Favorire il consolidamento degli elementi necessari a caratterizzare il
territorio come luogo di integrazione e partecipazione per i cittadini stranieri
OBIETTIVO SPECIFICO 1
OBIETTIVO SPECIFICO 2
Capacity building
Partecipazione
Rafforzare la capacità di risposta
delle Amministrazioni alle esigenze
dei cittadini stranieri
Sperimentare processi di
partecipazione attiva degli stessi
cittadini
DESTINATARI DI PROGETTO
OBIETTIVO SPECIFICO 1
Capacity building
OBIETTIVO SPECIFICO 1
Capacity building
Destinatari diretti
Operatori coinvolti nella manutenzione delle
competenze
Destinatari indiretti
Organico istituzionale e sociale della
Provincia di Potenza
OBIETTIVO SPECIFICO 2
Partecipazione
OBIETTIVO SPECIFICO 2
Partecipazione
Destinatari diretti
Cittadini stranieri coinvolti nei workshop su
promozione dell’associazionismo e del
volontariato
Destinatari indiretti
Tutti i cittadini iscritti negli uffici anagrafici dei 100
Comuni della Provincia che abbiano compiuto 18
anni
POL.I.TE.I.A. – POLitiche d’Int
Integrazione Territoriale per l’Inclusione e l’’Autodeterminazione
Fondo FEI – Annualità 2011 – Azione 8 – Prog.101124
ATTIVITÀ DI PROGETTO
Obiettivo generale
Disseminazione dei risul
risultati
Valutazione d'impatto
Azioni preparatorie a cara
carattere
amministrativo
Obiettivo specifico
o1
Obiettivo specifico 2
Capacity building
Partecipazione
Azioni
ioni dirette
Azioni
oni d
dirette
Manutenzione
ne d
delle competenze
Promozione dell'a
ell'associazionismo
e del volo
volontariato
Azioni
ni indirette
i
Azioni
ni indirette
in
Diffusionee ter
territoriale delle
compe
mpetenze
Costituzione
ne d
della Consulta
Provinciale
le de
degli stranieri
POL.I.TE.I.A. – POLitiche d’Int
Integrazione Territoriale per l’Inclusione e l’’Autodeterminazione
Fondo FEI – Annualità 2011 – Azione 8 – Prog.101124
RISULTATI DI PROGETTO
RISULTATI ATTESI
Obiettivo specifico 1
Obiettivo specifico 2
Capacity building
Partecipazione
Consolidam
damento e
moltiplicazione
one territoriale
delle comp
mpetenze
Creazione di orga
rganizzazioni di
immigra
igrati
Sperimentazione
one di interventi
multidiscip
isciplinari
Adesione degl
degli stranieri
residenti sull te
territorio ad
associazi
ciazioni
Attuazione di p
protocolli
operati
rativi
Costituizione
ne C
Consulta
Provinciale degl
degli stranieri
POL.I.TE.I.A. – POLitiche d’Int
Integrazione Territoriale per l’Inclusione e l’’Autodeterminazione
Fondo FEI – Annualità 2011 – Azione 8 – Prog.101124
RETE TERRITORIALE
Provincia di Potenza
Coop. Sociale
e Punto
Pu
& a Capo
Istituto Ricerche Sociali
CSV Basi
Basilicata
Valutarore indipendente
APOF
POF-IL
Area Sociale
Area Sanitaria
Privato Social
ciale
Area Vulture Alto Brad
Bradano
(18 comuni)
ASP
Auser
user Basilicata
Area Marmo P. Melan
elandro
(15 comuni)
Azienda Sanitaria Regionale
S. Carlo
CGIL
IRCCS-CROB
CISL
Ordine dei farmacisti
UIL
Ordine degli Psicologi
ARCI
RCI Basilicata
Ordine degli Assistenti
Sociali
Associaz
ciazione CESTRIM
Area Alto Basento
ento
(20 Comuni)
Area Lagonegrese Po
Pollino
(25 comuni)
Area Val d'Agri
gri
(21 comuni)
Citta di Potenza
nza
FIMMG
Asso
Associazione
Le Rose di Atacama
Cari Melfi
Caritas
Associa
ociazione AMICA
Coop.S
op.Soc. ISKRA
Associazio
iazione Filemone
Associa
ociazione Libera
POL.I.TE.I.A. – POLitiche d’Int
Integrazione Territoriale per l’Inclusione e l’’Autodeterminazione
Fondo FEI – Annualità 2011 – Azione 8 – Prog.101124
COORD
RDINAMENTO GRUPPO DI LAVOR
ORO
Coordinamento
d'indirizzo e di
programma
Tavolo
volo provinciale
istit
istituzionale
sull’im
ll’immigrazione
Gruppo
ppo provinciale
sull’im
ll’immigrazione
COORDINAMENTO
GENERALE
A livello
livell di singoli
enti/
enti/aderenti
Coordinamento
operativo
A livello
vello territoriale
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GLI IMMIGRATI STAGIONALI NELL’AREA DELL’ALTO BRADANO
Con riferimento al flusso migratorio dei lavoratori stagionali nell’area dell’Alto Bradano, la Provincia di
Potenza è stata individuata dalla Regione Basilicata quale soggetto responsabile delle azioni volte a
fronteggiare la problematica in un quadro di legalità, allo scopo di contrastare ogni forma di caporalato,
di lavoro nero e di sfruttamento.
I circa 500 destinatari dell’iniziativa, tutti impiegati nel settore agricolo, si sono insediati in vecchi
casolari abbandonati nelle campagne dell’Alto Bradano, strutture disabitate da tempo e molto
degradate.
Il complesso e delicato obiettivo generico, quello dell’accoglienza e della tutela dei lavoratori immigrati,
dunque, è stato declinato in una serie di misure che sono state finalizzate ad assicurare a costoro non
solo i servizi necessari e i beni di prima necessità, atti a soddisfare livelli minimi di vivibilità, ma anche il
supporto giuridico-amministrativo. Misure che hanno richiesto il coinvolgimento, la concertazione ed il
coordinamento di numerosi attori pubblici e privati, operativi ciascuno per propria competenza.
Presenti al tavolo di lavoro messo in piedi dalla Provincia sono stati, infatti, l’Acquedotto Lucano S.p.a.
per la fornitura dell’acqua potabile, la Caritas per la fornitura di beni di prima accoglienza (viveri,
indumenti, medicinali), l’ASP per l’assistenza sanitaria, i centri per l’impiego per l’intermediazione
lavorativa, la cooperativa Punto & a Capo per l’assistenza legale e amministrativa, l’Associazione
A.MI.C.A per la fornitura di un’autoambulanza in caso di necessità, l’Associazione Michele Mancino
per il servizio di trasporto, l’ARCI Basilicata per i servizi di informazione, orientamento e
programmazione culturale, l’Associazione LIBERA Basilicata per la promozione della legalità e della
giustizia e per la sensibilizzazione al rispetto dei diritti umani e della convivenza civile, valore aggiunto
della complessiva attività di accoglienza.
A coadiuvare le attività dei soggetti firmatari, inoltre, i volontari di Emergency hanno messo a
disposizione un presidio sanitario mobile, un polibus, per l’assistenza medica di base.
Rendendo, dunque, disponibili le risorse finanziare stanziate dalla Regione per garantire servizi ai
lavoratori (trasporti, tutela sanitaria, tutela legale, servizi di mediazione culturale etc.) l’obiettivo
immediato è stato quello di tentare di sottrarre spazio allo sfruttamento messo in atto da parte dei
caporali (ai quali i lavoratori sono disposti a cedere parte del loro salario per il trasporto al lavoro, per
l’acqua ed altro), anche attraverso una razionalizzazione dell’efficienza dei centri per l’impiego di
riferimento, volta a favorire l’incontro della domanda-offerta di lavoro e a provare a far emergere la
maggior parte del lavoro sommerso.
L’intervento si è chiuso a novembre scorso con una valutazione d’insieme circa l’adeguatezza delle
misure sperimentate, finalizzata ad introdurre e a documentare, sul tema specifico, una buona pratica di
efficienza amministrativa che potrà essere sviluppata e migliorata negli anni a venire.
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Le iniziative dell Provincia di Potenza rivolte ai rifugiati