BEI
N
LOME
P U B L I C A T I O N S
4
1990
A C C O R D S
HORS
UE
ITC
FONDS
BEI
SOUS-FONDS
PUBLICATIONS
SERIES
EVENEMENTIELLES
SOUS-SERIES :
ACCORDS HORS UE
DOSSIERS :
ACP
PIECES :
CONVENTION LOME 4
DATES
1990
VERSIONS LINGUISTIQUES :
IT
ACP
C O N V E N T I O
.»éÊ^
ASC.. -, 'AT-ï ·> .,:sâsi;
POSSIBILITÀ DI
FINANZIAMENTO NEL
QUADRO DELLA QUARTA
C O N V E N Z I O N E DL LOMÉ
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
POSSIBILITÀ DI
FINANZIAMENTO NEL
QUADRO DELLA QUARTA
C O N V E N Z I O N E DL LOMÉ
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
Quest'opuscolo è disponibile
anche nelle seguenti lingue:
ES ISBN 92- 823-0230-X
DA ISBN 92- 823-0231-8
DE ISBN 92- 823-0232-6
GR ISBN 92- 823-0233-4
EN ISBN 92- 823-0234-2
FR ISBN 92- 823-0235-0
NL ISBN 92- 823-0237-7
PT ISBN 92- 823-0238-5
ISBN 92-823-0236-9
Pubblicato nel gennaio 1991
In quest'opuscolo vengono
esaminate le possibilità di finanziamento della BEI nei
Paesi d'Africo, dei Caraibi e
del Pacifico firmatari della
quarto Convenzione di Lomé.
1. LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
Lo Banca europea pergli investimenti (BEI) è un'istituzione
autonomo nell'ambito della
Comunità europeo; essa è
stata creato nel 1958, dallo
stesso Trattato che ha istituito
la CEE, perflnanziare progetti
d'investimento che favoriscano lo sviluppo equilibrato
dello Comunità.
Azionisti dello BEI sono gli
stessi Stati membri della Comunità europea, che hanno
sottoscritto congiuntamente il
suo capitale. La BEI gode di
autonomio finanziario e non
dipende pertanto dal bilancio
comunitario. Essa ha anche
uno struttura amministrativo
propria e organi decisionali e
di controllo propri: Consiglio
dei governatori, composto in
generale dei ministri delle Finanze dei Paesi membri (per
l'Italia, il ministro del Tesoro),
Consiglio di amministrazione.
Comitato direttivo. Comitato
di verifica. La Banco é uno dei
principali emittenti internazionali e le principali agenzie
mondiali di classificazione le
hanno sempre assegnato il
rating più elevato (AAA); ciò
le consente di raccogliere sui
mercati dei capitoli cospicui
volumi di risorse α condizioni
ottimali. Le risorse cosi rac­
colte vengono poi utilizzate
per accordare finanziamenti
senza scopo di lucro; i tassi
applicati rispecchiano infatti il
costo della raccolta, con lo
solo aggiunta di un lieve mar­
gine per coprire le spese am­
ministrative.
II volume di operazioni della
BEI é ondato progressivamente aumentando ed essa è
attualmente, nel suo genere,
uno delle maggiori istituzioni
finanziarie del mondo. La
Banca svolge la sua attività
essenzialmente
nei
Paesi
membri dello Comunità, ma é
stata chiamata anche α parte­
cipare alla messo in otto della
politica comunitaria di coope­
razione allo sviluppo ed α met­
tere lo suo esperienza nel fi­
nanziamento di progetti al ser­
vizio di un numero crescente di
Paesi in via di sviluppo. Nel
quadro di questa politica, la
BEI interviene fuori della Co­
munità europea α titolo dei
protocolli finanziari facenti
porte degli accordi di coope­
razione tra la Comunità e 12
Paesi del Bacino mediterraneo ο delle convenzioni con i
Paesi ACP (Africa, Caraibi e
Pacifico).
Nel quadro dello politica di
cooperazione tra la Comunità
e i Paesi dell'Europa centroorientale, ove sono in via di attuazione riforme politiche ed
economiche, la BEI è stata autorizzato α finanziare progetti
in Ungheria e in Polonio.
2. LA BEI NEI PAESI ACP
Quest'opuscolo vuole illustrare le possibilità di finanziamento della BEI nei Paesi
d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico firmatari dello quarta
Convenzione di Lomé, l'ultimo
di una serie di convenzioni di
cui la primo risale al 1963
(prima Convenzione di Yaounde); α questa sono poi seguite
lo seconda Convenzione di
Yaounde (1969) e lo prima
(1975), la seconda (1979) e la
terza (1986) Convenzione di
Lomé.
La quarto Convenzione di
Lomé é stato firmoto il 15 dicembre 1989 dallo Comunità
europea e dai suoi Stati membri da uno parte e da 68 Paesi
d'Africo, dei Coroibi e del Pacifico (ACP) dall'altro; ai 66 Paesi firmatari dello terza Convenzione si sono aggiunti lo Repubblica dominicana e Haiti.
QUARTA CONVENZIONE Dl LOME:
PROTOCOLLO FINANZIARIO 1991-1995
Gestione delle diverse forme di oiuto
- Commissione delle Comunità europee
(su risorse del FES)
(Milioni di ecu)
Sovvenzioni
7 715
dicui
-sovvenzioni per programmi nazionali
e regionali
6215
-adeguamento strutturale
1 150
- aiuti d'urgenza/aiuti ai profughi
350
STABEX (Trasferimenti per la stabilizzazione
dei proventi d'esportazione)
1 500
SYSMIN (Sistema speciale di finanziamento per i
prodotti minerari)
480
Totale
9 695
- Banca europea per gli investimenti
Finanziamenti su risorse proprie (importo massimo)
1 200
Capitoli di rischio su risorse del FES
825
Abbuoni d'interesse surisorsedel FES
280
Totale
2 305
TOTALE GENERALE
12 000
Successivamente ho aderito
anche lo Namibia, divenuta
nel frattempo indipendente.
La Convenzione è stato conclusa per un periodo di 10 anni
e comprende un Protocollo finanziario dello durata di 5
anni (1991-95). Laiuto finanziario complessivo nel quadro
di questo protocollo ammonto
α 12 miliardi di ecu; di que­
st'importo, 10,8 miliardi di ecu
proverranno dai contributi di
bilancio versati dogli Stoti
membri della CEE al Fondo
europeo di sviluppa (FES) e
saranno concessi prindpal-
mente sotto formo di sovvenzioni, mentre l'importo restante - 1,2 miliardi - rappresenta l'importo massimo che
potrà essere accordato dolio
BEI, su risorse proprie'", sotto
forma di finanziamenti rimborsabili. Delle risorse del FES,
280 milioni di ecu saranno
destinati agli abbuoni d'interesse per i finanziamenti su risorse proprie della Banca e
825 milioni saranno utilizzati
per operazioni di capitali di rischio; questi importi verranno
gestiti dallo BEI su mandato
'" Le risorse proprie della BEI sono
costituite essenzialmente dai proventi della raccolto sui mercati dei
capitali.
dello Comunità. La BEI gestirà
pertanto, complessivamente,
2 305 milioni di ecu - pori α
circo il 20% dell'importo
complessivo disponibile nel
quadro del primo protocollo
quinquennale - e sarà in
grado di offrire finanziamenti
α condizioni interessanti.
Parallelamente olla Conven­
zione, come in passato, una
decisione del Consiglio delle
Comunità europee prevede
aiuti specifici per i Paesi e Territori d'oltremare (PTOM) che
mantengono legami particolari con tre Stati membri dello
Comunità.
Questi aiuti comportano, per
quanto riguardo la BEI, un
massimale di 25 milioni di ecu
per finanziamenti su risorse
proprie e 25 milioni di ecu per
operazioni di capitali di rischio, secondo le stesse modalità e alle stesse condizioni
applicabili per gli interventi nei
Paesi ACP
In base olla ripartizione dei
compiti - prevista dalla Convenzione - tro lo Commissione delle Comunità europee e
la BEI, le domande di finanziamento per progetti ο pro­
grammi di azione nei settori
industriale
(ivi
compresa
l'agroindustria), minerario, tu­
ristico ed energetico vanno in­
viate olla BEI, che può anche
finanziare progetti di infrastruttura in settori come quelli
dei trasporti, delle telecomunicazioni ο dell'opprovvigionomento idrico nonché in quello
delle colture industriali.
3. RISORSE
Lo BEI può accordare aiuti finanziari su risorse proprie oppure sui capitali di rischio
messi α disposizione dagli
Stati membri nel quadro dello
Convenzione.
3.1 RISORSE PROPRIE DELLA
BEI
Su risorse proprie dello Banco
vengono accordati solo finon­
ziomenti rimborsabili, che
sono destinati principalmente
α progetti economicamente
validi do realizzare in Paesi lo
cui situazione economica e fi­
nanziaria consenta loro di
contrarre un debito e di rim­
borsarlo; i previsti ricavi
d'esercizio del progetto e le ri­
sorse da esso generate de­
vono essere tali da consentire
il servizio del debito in capitole
ed interessi.
3.1.1 Tossi d'interesse
I tossi d'interesse non dipen­
dono né dallo natura del progetto finanziato ο dalla sua lo­
calizzazione né dallo nazionalità del mutuatario ο dal suo
status giuridico né dal settore
economico interessato. Essi
variano in funzione delle condizioni prevalenti sui mercati
dei capitoli, dello durata del finanziamento e delle valute
erogate.
I finanziamenti dello BEI fruiscono di un abbuono d'interesse del 4 % su risorse del
FES. Se del coso, il tosso
dell'abbuono viene automaticamente adeguato in modo
che il tosso d'interesse effettivamente α carico del mutuata­
rio non sia né inferiore al 3%
né superiore al 6% l'anno.
3.1.2 Monete di erogazione
I finanziamenti sono espressi
in ecu e versati ο in un assorti­
mento di monete ο in una solo
moneta, in funzione delle pre­
ferenze del mutuatario e delle
disponibilità dello Banco. Le
principali monete utilizzate
sono quelle degli Stati membri
dello Comunità europea e
l'ecu nonché il dollaro USA, il
franco svizzero e lo yen giapponese.
3.1.3 Durata
Lo durato dei finanziamenti
dello BEI dipende dalla naturo
del progetto, in particolare
dalla vita utile degli impianti ο
delle opere finanziate. Per i
progetti industriali lo durato è,
in generale, dell'ordine di
10-12 anni; per i progetti d'infrastruttura esso può essere
più lungo e raggiungere, in taluni casi, anche i 20 anni. II periodo di preammortamento
corrisponde almeno α quello
di realizzazione dell'investi­
mento finanziato.
3.1.4 Garanzie
Come qualsiasi mutuante le
cui risorse siano costituite do
tondi raccolti sui mercati dei
capitoli, lo BEI - anche in applicazione del suo Statuto - deve
subordinare la concessione
dei suoi finanziamenti all'ottenimento di garanzie appropriate; di regola viene chiesta
la garanzia dello Stato sul cui
territorio il progetto è situato,
ma non sono escluse altre garanzie di prim'ordine.
3.1.5 Complementarità dei
finanziamenti
La concessione di un finanziamento su risorse proprie è
sempre
subordinata
alla
messa in opera di altri mezzi finanziari (fondi propri del mutuatario, altri crediti, ecc.); un
finanziamento della BEI può
coprire sino al 50% del costo
totale del progetto.
3.2 I CAPITALI Dl RISCHIO
Le operazioni su capitali di rischio sono un tipo di finanziamento elaborato dalla stessa
BEI all'inizio degli anni '70 e
sperimentato per lo primo
volto con la seconda Convenzione di Yaounde. Si trotto di
uno formo d'intervento particolarmente adeguata alla difficile situazione finanziaria ed
economica di numerosi Paesi
ACR Costituiti da fondi di bilancio, i capitali di rischio consentono alla BEI uno maggiore flessibilità nello fissazione delle condizioni di finanziamento.
I capitoli dì rischio possono essere accordati sotto forma di:
- assunzione di partecipazioni dirette, α nome della Co­
munità europea, nel capitale di imprese ο di istituti fi­
nanziari intermediari dei
Paesi ACP, abbinate in ge­
nerale od un finanziamento
su risorse proprie della BEI
ο ad un contributo in quasicapitale. Queste partecipa­
zioni sono minoritarie e tem­
poranee; al momento op­
portuno esse devono es­
sere cedute, di preferenza α
cittadini ο istituzioni dello
Stato ACP interessato, ο uti­
lizzate in altro modo do
convenire;
- contributi in quasi-capitale,
principalmente sotto forma
di:
• prestiti subordinati, per i
quali il rimborso e l'even­
tuale pagamento degli inte­
ressi intervengono solo
dopo l'estinzione degli altri
debiti;
• prestiti condizionali, per i
quali il tosso d'interesse e le
modalità di rimborso possono variare in funzione dei
risultati del progetto finanziato (p. es. realizzazione di
determinoti obiettivi di redditività ο di produzione fis­
sati ol momento dello firmo
del contratto di prestito).
I capitoli di rischio possono es­
sere anche utilizzati per il fi­
nanziamento di studi volti od
individuare ο α preparare pro­
getti specifici nonché per l'assistenza alle imprese nel periodo di preinvestimento ο
nello fase di avviamento op­
pure per investimenti di ristrut­
turazione.
Le condizioni per i contributi in
quosi-copitole vengono fis­
sate in funzione delle caratteri­
stiche di ciascun progetto fi­
nanziato. Nel caso di prestiti
subordinati ο condizionali, il
tasso d'interesse è sempre inferiore al 3%, mentre lo durato
può raggiungere i 25 anni.
L'aiuto finanziario su capitali di
rischio è espresso in ecu ed
erogato in ecu oppure in uno
ο più monete dei Paesi membri
della Comunità europea. Nel
coso di operazioni su capitoli
di rischio volte ad aumentare i
fondi propri di un'impresa, il rischio di cambio viene assunto, in generale, dolio Comunità europea. Nel coso di finanziamento con capitoli di rischio sotto formo di prestiti, in
particolare per piccole e medie imprese, il rischio di cambio viene ripartito tra lo Comunità e le oltre porti interessate.
Per i finanziamenti su capitali
di rischio non si richiedono garanzie particolari. Per gli investimenti cosi finanziati, tuttavia, le procedure per l'istruttoria e il controllo sono identiche
α quelle utilizzate per i progetti
finanziati con risorse proprie
della Banca.
A seconda del progetto, i ca­
pitali di rischio possono co­
prire uno porte o, eccezional­
mente, lo totalità del costo; gli
studi di fattibilità, per esempio,
sono spesso finanziati al
100%.
3.3 ABBINAMENTO DEI
FINANZIAMENTI SU RISORSE PROPRIE E DEI CAPITALI
Dl RISCHIO
La concessione di risorse
proprie della BEI ο di capitoli
di rischio dipende dallo naturo
e dalle caratteristiche del pro­
getto nonché dalla situazione
economica generale del Paese interessato. Qualora sia
possibile, vengono accordati
tanto finanziamenti su risorse
proprie della BEI quanto capitali di rischio.
4. PROGRAMMAZIONE DELLE AVVITA CON GLI STATI ACP
Le linee generali per lo programmazione dell'aiuto comunitario sono fissole nello
Convenzione. L'obiettivo dello
programmazione, alla quale
la BEI partecipa con la Commissione delle Comunità europee, é di mettere α punto, per
ciascuno Stato ACP dei pro­
grammi indicativi ove ven­
gono precisati, tra l'altro: il/i
settore/i nel/nei quole/i do­
vranno essere concentrate le
sovvenzioni
gestite dallo
Commissione; le misure ne­
cessarie per raggiungere gli
obiettivi di sviluppo nel/nei
settore/i convenuto/i; il calen­
dario di realizzazione; le pro­
poste di progetti e programmi
regionali e, eventualmente, la
quoto do destinare all'aiuto'
per l'adeguamento struttura­
le.
Per quanto riguardo lo BEI,
viene compilata uno listo di
progetti ο settori prioritari di
cui il governo dello Stato ACP
interessato, senza alcun im-
pegno da entrambe le porti,
auspica l'esame do porte
della Banca.
Ciascun programma indica­
tivo può essere riveduto per
tener conto delle modifiche
eventualmente
intervenute
nello situazione economica
del Paese in aggetto ο nelle
priorità inizialmente fissate.
5. FINANZIAMENTO DI PROGETTI SPECIFICI
Per tutti i progetti nei settori
che sono prioritariamente d
competenza dello Banco,
contatti vanno ovviati direttamente, senzo formalità particolari, con i suoi sen/izi olla
sede centrale di Lussemburgo.
La Banco gradirebbe essere
informata il più presto possibile della preparazione di un
dossier su un doto progetto
per poter esaminare con il potenziale mutuatario
quole
formo di aiuto sia maggiormente appropriata. Ciò permetterebbe inoltre olla BEI di
indicare le misure e gli studi
preliminari necessari perché
l'istruttoria posso essere effettuata rapidamente ed efficacemente.
5.1 CHI PUÒ BENEFICIARE
DELL AIUTO FINANZIARIO?
L'aiuto finanziario della Banco
è destinato α progetti specifici
e può essere accordato: od
un'impresa privato, pubblica
ο α capitole misto di uno Stato
ACP; od un organismo pub­
blico di uno Stato ACP ο allo
stesso Stato; previo accordo
•dello Stato ACP interessato,
ad un'impreso della Comu­
nità europea affinché posso
realizzare progetti produttivi in
uno Stato ACP; od istituzioni finanziarie dei Paesi ACP e
dello Comunità europea che
promuovano e finanzino investimenti privati nei Paesi ACR
5.2 ISTRUTTORIA DEI
PROGETTI E DECISIONE Dl
FINANZIAMENTO
Lo Banco istruisce le domande
di finanziamento in conformità
delle disposizioni del suo Statuto e dei testi di applicazione
della Convenzione di Lomé.
L'istruttoria viene svolta secondo uno procedura che è
praticamente identica α quel­
la delle altre islituzioni interna­
10
zionali di finanziamento α
lungo termine.
Se do un primo esame risulta
che il progetto è conforme agli
obiettivi della Convenzione e
che può quindi beneficiare di
un finanziamento BEI, viene
doto ovvio all'istruttoria, che è
svolto da un'equipe comprendente un economista, un consigliere tecnico e un analista finanziario focenti parte dei servizi dello Banco. Oltre alla validità tecnica e finanziaria, la
BEI prende in esame anche i
vantaggi economici del progetto, lo scopo, il costo, il piano di finanziamento, il calendario di realizzazione, il tosso
di remunerazione, le proiezioni finanziarie del promotore, le
garanzie offerte e la confor-
mito olle diverse normative, in
particolare α quella riguar­
dante la protezione ambienta­
le.
All'inizio dell'istruttorio, lo
Banca si accerta del parere fa­
vorevole delle autorità competenti dello Stato ACP interessato; essa è tenuta α chie­
dere anche il parere della
Commissione delle Comunità
europee e quello di un Comitato consultivo composto di
rappresentanti degli Stati
membri. La decisione di finanziamento é presa dal Consiglio di amministrazione della
Banco, su proposta del Comitato direttivo.
5.3 COFINANZIAMENTI
Oltre che con la Commissione
delle Comunità europee, la
Banca coopera strettamente
con organismi finanziari degli
Stati membri dello CEE per
l'aiuto bilaterale, con istituti finanziari degli Stati ACP e con
organizzazioni internazionali
per l'aiuto allo sviluppo. I cofinanziamenti con queste diverse fonti sono per la BEI una
pratico costante e di vecchia
data. I principali partner sono
lo Caisse centrale de coopération économique (Francia),
lo Commonwealth Development Corporation (Regno Unito), la Kreditanstalt fürWIederaufbau e Ια DEG-Deutsche In­
vestitions- und Entwicklungs­
gesellschaft (Germania), Ια
Financierings - Maatschappij
voor
Ontwikkelingslanden
(Paesi Bassi), la Banca mondia­
le e due istituti che ad essa
fanno capo (IDA e SFl), lo
Banca africana per lo svilup­
po, lo Banca asiatica per lo
sviluppo, la Banca interameri­
cana per lo sviluppo nonché
diverse banche e Fondi arabi.
5.4 APPELLO ALLA C O N CORRENZA E FORNITURE
Dl BENI E SERVIZI
Lo Banco chiede, in generale,
che la portecipozione agli appalti per le forniture di beni e
servizi, relativamente ai progetti al cui finanziamento essa
contribuisce, sia lo più estesa
possibile. Le procedure appropriate - bandi di gara, oppure consultazione dei potenziali fornitori, α livello nazio­
nale ο internazionale - sono
fissate di comune accordo
dalla Banco e dal promotore
del progetto, tenendo conto
delle caratteristiche e delle di­
mensioni del progetto stesso
nonché della situazione particolare del Paese interessato.
Al bando di gora internazionale devono poter partecipare almeno le imprese dei
Paesi membri dello CEE e dei
Paesi ACP La consultazione
internazionale deve riguardare almeno tre fornitori qualificati di tre diversi Paesi membri della CEE e può essere
estesa ad altri fornitori accettabili per lo Banca. Possono
essere prese in considerazione anche le offerte provenienti
da imprese di Paesi nei quali la
BEI emette dei prestiti ο di Pae­
si che α suo parere presenta­
no, sul piano tecnico ο geo­
grafico, vantaggi particolari
per il progetto.
Se la Banca lo ritiene necessa­
rio, il bando di gara viene pub­
blicato nella Gozzetto ufficiale
delle Comunità europee; il
promotore è tuttavia libero di
assicurarne la diffusione con
altri mezzi. Gli aspetti tecnici
delle procedure di aggiudicazione sono di competenza del
promotore. I fornitori di beni e
servizi per i progetti finanziati
dallo BEI devono prendere
contatto direttamente con i
promotori dei progetti e non
con la Banca.
12
Lo Banco si riserva il diritto di
verificare e di approvare le
procedure di aggiudicozione
- principalmente per quanto riguarda la preselezione, lo
preparazione ed il contenuto
dei capitolati d'oneri, lo valutazione delle offerte e la scelta
dell'aggiudicatario - per assicurarsi che non vi siano discriminazioni relativamente olle
procedure, ai pagamenti, ai
termini di consegna, ecc.
6. A SOSTEGNO DEL SETTORE PRIVATO E DEGLI INVESTIMENTI
Dl PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Da molti anni là BEI, su risorse
proprie ο su capitoli di rischio,
accorda:
- finanziamenti diretti per pro­
getti di uno certa dimensione
(senza che sia stato fissata
una dimensione minima) sia
nel settore privato che, quan­
do i progetti sono indispensa­
bili allo sviluppo delle imprese
private, in quello pubblico;
- prestiti globali α istituzioni fi­
nanziarie ο banche di svilup­
po, operanti α livella nazio­
nale ο regionale, degli Stati
ACP per finanziare, indiretta­
mente, piccole e medie im­
prese soprattutto del settore
privato. I prestiti globali costi­
tuiscono un meccanismo di fi­
nanziamento che permette di
mettere i fondi α disposizione
di istituti intermediari che
hanno stretti contatti con il set­
tore privato e le autorità governative nonché una conoscenza approfondita dei mercati locali e delle priorità in
materia di sviluppo economi-
co. Gli istituti intermediari utilizzano i fondi per erogare,
previa approvazione della
BEI, crediti α favore di talune
piccole e medie imprese ope­
ranti nei settori concordati.
NUOVE POSSIBILITÀ Dl
FINANZIAMENTO
Rispetto alle precedenti, lo
quarto Convenzione di Lomé
dà un'importanza
ancora
maggiore alla promozione del
settore privato, in particolare
delle PMI di cui si mira α raffor­
zare il ruolo di stimolo dello
crescita e dello diversificazio­
ne delle economie dei Paesi
ACR In vista di quest'obiettivo,
le già ampie possibilità di finanziamento dello BEI, che é
stata anche autorizzato α co­
operare con nuovi intermedia­
ri, sono state ulteriormente
estese. Oltre alle operazioni
tradizionali, la BEI ora può:
- accordare dei fondi α pro­
motori della Comunitò europea per contribuire all'acquisizione di uno partecipazione in
una joint venture creata con
un partner ACP in un Paese
ACP;
13
- mettere dei fondi α disposi­
zione di intermediari finanziari
della Comunità europea perché possano intervenire, direttamente ο tramite un promo­
tore dello CEE, α favore di pic­
cole e medie imprese nei Paesi
ACP;
- in taluni cosi, contribuire
allo ristrutturazione ο olla rica­
pitalizzazione di istituti di fi­
nanziamento α lungo termine
degli Stati ACP;
- finanziare talune spese di
preinvestimento.
A seconda delle circostanze,
l'aiuto finanziario sarà accordato su capitoli di rischio, su risorse proprie oppure abbinando le due forme d'intervento.
Con queste diverse nuove
possibilità di finanziamento,
l'obiettivo della Banco è di
destinare un'alta percentuale
dei capitali di rischio agli investimenti del settore privato, in
particolare olle piccole e medie imprese.
ALLEGATO TECNICO
DOCUMENTAZIONE DA
PRESENTARE ALLA BEI
II richiedente è libero di elaborare la documentazione sui
progetti da presentare olla
Banco, sia per la formo che
per il contenuto, nel modo da
lui ritenuto più idoneo; olio
stesso spetta preparare, eventualmente con l'aiuto di consulenti, i diversi elementi del dossier.
Tenuto conto della diversità
dei progetti e delle corotteristtche proprie α ciascuno di essi,
si rivelo difficile, in prattco,
standardizzare la documenta­
zione necessario per l'istrutto­
ria dei dossier La Banca non
richiede pertanto di riempire
formulari ο questionari tipo; i
potenziali mutuatari sono li­
beri di preparare il dossier -
che deve però comprendere
tutti quegli elementi che possano permettere l'istruttoria
tecnica, economica, finanziario e giuridica del progetto secondo i propri metodi e con
i mezzi di cui dispongono.
Le precisioni circa lo documentazione do presentare
olio Banco vengono dote perciò α titolo indicativo, giacché
durante l'istruttoria lo Banco è
in stretto contatto con lo Stato
ACP, l'impreso ο l'ente interes­
sato per richiedere, se del
coso, informazioni comple­
mentari ed esominore insieme
i principali problemi che po­
trebbero porsi durante la rea­
lizzazione del progetto e dopo
l'entrato in funzione degli im­
pianti.
Qualora si tratti di un progetto
industriale, minerario ο turisti­
co, lo documentozione con­
cernerà soprattutto i seguenti
punti:
14
1. Informazioni generali e giuridiche sull'impresa e sui principali associati ο promotori
- Impreso: testi costitutivi,
statuto, azionisti, ripartizio­
ne del capitole, regime fi­
scale, convenzione di stabi­
limento, concessioni, attivi­
tà, organizzazione contabile ed amministrativo, bilanci, conti di esercizio,
conti profitti e perdite e situazione di tesoreria negli
ultimi tre esercizi, dati particolareggiati sull'indebitamento α breve, medio e
lungo termine.
- Principali associati ο pro­
motori: statuto, ozionistt, at­
tività, referenze, bilanci e
conti profitti e perdite degli
ultimi tre esercizi.
2. Informazioni tecniche
- Concezione generale: oggetto, localizzazione, fattori
di produzione, capacità
produttiva nominale e previsionale.
- Descrizione tecnica: tecnologia, terreno, assetto generale, immobili, installazioni (per produzione ed immagazzinamento), servizi
generali, sistemi e mezzi di
trasporto, protezione dell'ambiente.
- Modalità di studio e di esecuzione:
organizzazione,
eventuali consulenti, modalità per commesse ed appalti di forniture, direzione
dei lavori, calendario di
esecuzione.
- Preventivo
particolareggiato degli investimenti in
relazione olla descrizione
tecnica, accantonamento
per spese impreviste ed aumento dei prezzi, interessi
intercalari, spese di primo
impianto e di avviamento,
ripartizione dei costi in valuto ed in moneta nazionale.
- Gestione: opprovvigionamento di materie prime e
prodotti intermedi, pioni di
produzione, fattori produttivi, risultati produttivi, dirigenza e manodopera, organizzazione, eventuale assistenza tecnica.
3. Informazioni economiche
- Situazione del mercato:
evoluzione dell'offerto, della domando e dei prezzi
negli ultimi tempi, previsioni, dati statistici.
- Smercio dello produzione:
polittca commerciale ed organizzazione dello distribuzione, posizione dell'impresa sul mercato, principali concorrenti, vendite sui
mercati interno ed estero.
- Creozione di posti di lavoro: permanenti e stagionali,
per lavoratori stranieri e nazionali; formazione professionale; eventuale piano di
sostituzione di lavoratori
15
stranieri con quelli nazionali.
- Importanza del progetto nel
Piano di sviluppo del Paese
interessato.
- Doti che permettano di calcolare la redditività economica del progetto e di valutarne il contributo allo sviluppo economico del Paese
interessato nonché l'incidenza sulla bilancio dei pagamenti e sulle finanze pubbliche.
4. Informazioni finanziarie
- Doti previsionali circa le
spese di esercizio, gli ammortamenti e le spese generali.
- Conti di esercizio previsionali dell'impresa per il periodo precedente l'utilizzazione normole degli impianti (eventualmente, conti
di esercizio degli anni precedenti).
Valutazione dei fabbisogni
di capitale d'esercizio e loro
evoluzione per lo stesso pe­
riodo; scorte di materie pri­
me, prodotti finiti, crediti
allo clientela, debiti verso
fornitori.
Bilancio e situazione di te­
soreria previsionali del­
l'impresa per lo stesso pe­
riodo (eventualmente, bi­
lanci degli anni precedenti).
- Piano di finanziamento del
progetto e scadenzario
delle spese previste.
- Garanzie offerte.
- Politica previsionale di re­
munerazione del capitole
dell'impresa.
Qualora si tratti invece di un
progetto d'infrastruttura ο
energetico, la documentazio­
ne dovrò essere adattato alle
caratteristiche dell'impreso e
del progetto. In tal caso sarà
necessario fornire ulteriori informazioni, in particolare quali
fabbisogni il progetto permetterà di soddisfare, le condizioni per lo sua realizzazione, le
16
prospettive circo l'utilizzazione degli impianti, i principi e le
modalità di tariffazione, vantaggi e costi per lo collettività.
In ogni coso è utile che nei
dossier siano indicati i nomi e
gli indirizzi dei responsabili
dell'elaborazione del progetto sui piani tecnico, economico, giuridico e finanziario.
ELENCO DEGÙ STATI ACP FIRMATARI DELLA QUARTA
CONVENZIONE Dl LOMÉ
Angola
Antigua e Barbuda
Bahamas
Barbados
Belize
Benin
Botswana
Burkina Faso
Burundi
Camerun
Capo Verde
Centrafrica
Ciad
Comore
Congo
Costa d'Avorio
Dominica
Dominicona, Repubblica
Etiopia
Figi
Gabon
Gambia
Ghana
Giamaica
Gibuti
Grenada
Guinea
Guinea Bissau
Guinea equatoriale
Guyana
Haiti
Kenia
Kiribati
Lesotho
Liberia
Madagascar
Malawi
Mali
Mauritania
Maurizio
Mozambico
Namibia
Niger
Nigeria
Ραρυα-Νυονα Guinea
Ruanda
Salomone (Isole)
Sâo Tome e Principe
Samoa occidentali
17
St. Lucia
St. Vincent e Grenadine
Seicelle
Senegal
Sierra Leone
Somalia
St. Kitts e Nevis
Sudan
Suriname
Swaziland
Tanzania
Togo
Tonga
Trinidad e Tobago
Tuvalu
Uganda
Vanuatu
Zaire
Zambia
Zimbabwe
ELENCO DEI PAESI E TERRITORI D'OLTREMARE Al QUALI
SONO APPLICABILI LE DISPOSIZIONI DELLA COOPERAZIONE
FINANZIARIA E TECNICA'1'
Mayotte
Nuovo Caledonia e
dipendenze
Polinesia francese
St. Pierre et Miquelon
Terre australi e antartiche
francesi
Wallis e Futuna, Isole
Antille olandesi
Arubo
Anguilla
Cayman, Isole
Falkland e dipendenze. Isole
Montserrat
Pitcairn, Isole
'*' V p. 5: Decisione del Consiglio delle Comunità europee.
18
Sant'Elena e dipendenze
Territori britannici
dell'Oceano Indiano
Territorio antartico britannico
Sandwich australi. Isole
Turks e Caicos, Isole
Vergini britanniche. Isole
PUBBLICAZIONI
Altre pubblicazioni (nelle nove
lingue della Comunità) permettono di approfondire taluni aspetti evocati in quest'opuscolo ο di seguire rego­
larmente l'attività della BEI;
esse possono essere ottenute
facendone richiesta olla sede
centrale della Banco ο α uno
dei suoi uffici.
STATUTO: è allegato al Trattato CEE, di cui fa porte integrante; esso delineo il quadro
giuridico, finanziario e amministrativo entro il quale lo BEI
opero.
RELAZIONE ANNUALE: documento statutario che espone
dettagliatamente, con doti
statistici retrospettivi, l'attività
dello Banca all'interno e fuori
della Comunità nel corso di un
dato esercizio. - OPUSCOLO
ANNUALE:
presentazione
succinta, con illustrazioni,
dell'attività della BEI nel corso
di un doto esercizio.
BEI-INFORMAZIONI: bollettino con informazioni dettagliate sui diversi aspetti dell'attività dello Banco (quattro numeri/anno).
FINANZIAMENTI PER LA C O STRUZIONE DELLA C O M U NITÀ EUROPEA: opuscolo
che illustra le possibilità e le
condizioni di finanziamento
nella Comunità.
POSSIBILITÀ Dl FINANZIAMENTO
NEL
QUADRO
DEGLI ACCORDI MEDITERRANEI: opuscolo che illustra
19
le possibilità di finanziamento
della BEI nel quadro della cooperazione finanziaria tra la
CEE e Paesi non comunitari
dell'area mediterranea.
100 DOMANDE. 100 RISPOSTE: dà informazioni di carattere generale sullo BEI e sullo
sua attività.
PIEGHEVOLE: contiene i dati
essenziali, aggiornati ogni
anno; si è rivelato un utile documento d'informazione generale.
Per Ια richiesta di pubblicazio­
ni dello BEI ο per ulteriori infor­
mazioni rivolgersi a:
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI:
100, Bd. Konrad Adenauer - L-2950 Lussemburgo
Tel. 4379-1 - Telex 3530 bnkeu lu - Telefax 43 77 04
oppure a:
Dipartimento Italia: Via Sardegna, 38 -1-00187 Roma
Tel. 4719-1 - Telex 61 11 30 bankeu i - Telefax 487 34 38
Ufficio di Atene: Leoforos Amalias, 12 - GR-10557 Athina
Tel. 3220 773/4/5 - Telex 22 21 26 bkeu gr - Telefax 3220 776
Ufficio di Lisbona: Avenida da Liberdade, 144-156, 8° - P-1200 Lisboa
Tel. 342 89 89 / 342 88 48 - Telex 15576 bnkeu ρ - Telefax 347 04 87
Ufficio di Londra: 68 Poli Moli, London SWl Y 5ES
Tel. 071 -839 3351 - Telex 91 91 59 bankeu g - Telefax 071 -930 9929
Ufficio di Madrid: Colle José Ortega y Gasset,29 - E-28006 Madrid
Tel. 431 13 40 - Telex 44670 bnkeu e - Telefax 431 13 83
Ufficio di Rappresentanza α Bruxelles:
Rue de lo Loi 227 - B-1040 Bruxelles
Tel. 230 98 90 - Telex 21721 bankeu b - Telefax 230 58 27
20
DEN EUROPJÎISKE INVESTERINGSBANK
.
EUROPÄISCHE INVESTITIONSBANK
ΕΥΡΩΠΑΪΚΗ ΤΡΑΠΕΖΑ ΕΠΕΝΔΥΣΕΩΝ
EUROPEAN INVESTMENT BANK
B A N C O EUROPEO DE INVERSIONES
BANQUE EUROPÉENNE D'INVESTISSEMENT
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
EUROPESE INVESTERINGSBANK
BANCO EUROPEU DE INVESTIMENTO
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FONDS BEI SOUS