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Menaggio
Itinerario storico della cittadina
Historical Itinerary through the town
Itinéraire historique de la ville
Historischer Stadtrundgang
Incl.
City
Map
Comune di Menaggio
I.A.T. Menaggio
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Itinerario storico di Menaggio
Da Menaggio a Nobiallo
Da Menaggio a Loveno
Da Menaggio a Croce
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Benvenuti a Menaggio
Menaggio è costituito da un centro e tre frazioni, Nobiallo, Loveno e Croce e conta ca.
3.200 abitanti. Ha delle origini antiche e nel centro, come nelle frazioni non mancano eredità artistiche importanti. All’interno di questo opuscolo sono illustrati quattro itinerari per
esplorare la nostra cittadina: uno per il borgo di Menaggio, dove troverete i resti della mura
perimetrali che contornavano il castello medievale, uno per la frazione Nobiallo con il suo
campanile pendente del XIII secolo, uno per la soleggiata Loveno con le sue prestigiose
ville, e per finire uno per la frazione di Croce con la sua caratteristica piazzetta. Ma prima
di iniziare la passeggiata un pò di storia!
Welcome to Menaggio
Menaggio consists of a centre and three hamlets – Loveno, Nobiallo and Croce – and
has a total of 3200 inhabitants. The town is of ancient origins and its centre as well as
in its hamlets there are many interesting monuments which recall Menaggio’s importance throughout the ages.
Here four itineraries to explore our town, one through the centre with the climb
through narrow alleys up to Castello area with remains of the impressive walls that
surrounded its medieval castle, one to Nobiallo with its characteristic leaning bell
tower, one to the sunny Loveno with its splendid villas and one to the hamlet Croce
with its typical little square. But before starting your walk first some history…
Bienvenue à Menaggio
Menaggio est situé au cœur du Lac de Côme, juste au début de la vallée qui la relie au lac
de Lugano. La ville, avec les trois hameaux de Croce, Loveno, et Nobiallo. sont d’origine
très anciennes et abritent un patrimoine artistique important. Quatre itinéraires vous sont
proposés pour explorer notre ville : un par le bourg de Menaggio avec ses petites ruelles qui
montent à Castello, un par Nobiallo avec son insolite clocher penché du XIIIème siècle, un
par l’ensoleillé Loveno avec ses villas luxueuses et un par Croce avec sa place typique. Mais
avant de commencer votre promenade un peu d’histoire…
Willkommen in Menaggio
Menaggio besteht aus einem Zentrum und drei Siedlungen Loveno, Nobiallo und
Croce und zählt ingesammt ca. 3200 Einwohner. Der Ort ist von antikem Ursprung
und birgt in seinem Zentrum sowie in den Siedlungen zahlreiche Zeugnisse verschiedener Epochen.
Hier vier Routebeschreibungen um den Ort kennen zulernen: eine Stadtrundgang
durch Menaggio mit seinen kleinen Gassen die zum Castello hinauf führen, eine
Wanderung zu der Siedlung Nobiallo mit seinem schiefen Kirchturm aus dem 13. Jh.,
eine Wanderung nach Loveno mit seinen prächtigen Villen und eine nach Croce mit
seinem typischen alten Dorfplatz. Aber bevor man anfängt ein Wenig Geschichte…
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Note storiche di Menaggio
Ritrovamenti archeologici indicano, che la zona di Menaggio fu già abitata in epoca
preistorica. Verso la fine del IV sec. a.C. si insediano le tribù galliche, che furono sottomesse dai Romani a partire dal 196 a.C. e mediante la costruzione della storica Via
Regina cominciò la romanizzazione del territorio.
Durante il Medioevo la località fu dotata di un castello. Menaggio, grazie alla sua privilegiata posizione sulla Via Regina, proprio nel punto in cui si intersecava con il tracciato che, percorrendo la Val Menaggio raggiungeva Bellinzona e quindi la valle del
Ticino, era di grande importanza strategica. La Via Regina era una delle più importanti vie di transito, poiché permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e
l’Oltrealpe.
Nel 1523 i Grigioni, avendo già conquistato la Valtellina misero a fuoco Menaggio e
il castello fu distrutto. Nel 1525 inizia la dominazione spagnola con un notevole peggioramento delle condizioni di vita, che durerà fino al 1714.
Sotto il dominio austriaco e la Duchessa Maria Teresa la vita migliorò. Nel 1805, dopo
la creazione del Regno Italico, Menaggio divenne sede di Viceprefettura e, nel 1859,
centro del movimento insurrezionale comasco contro gli Austriaci.
Con l’avvento dello stato unitario la vocazione turistica di Menaggio si afferma in
modo netto, sia con la costruzione dei due grandi alberghi - Victoria e Menaggio -, sia
con l’edificazione di ville soprattutto a Loveno. Tra queste, Villa Mylius-Vigoni e
Villa Garovaglio- Ricci, ora di proprietà della Repubblica Federale di Germania, sedi
di un centro culturale italo-tedesco.
Importante per lo sviluppo del turismo fu la costruzione della ferrovia MenaggioPorlezza, in funzione fino al 1939 e la fondazione del Menaggio Golf Club nel 1907.
Durante la Prima Guerra Mondiale, sui monti circostanti la Crocetta e il Galbiga, fu
costruito dall’Esercito Italiano un sistema difensivo che fece parte dalla linea Cadorna,
che costituisce oggi un’interessante testimonianza storica.
Nel 1945 la cittadina fu testimone del tentativo di fuga verso la Svizzera di Mussolini,
prima di finire prigioniero dei partigiani a Dongo.
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Historical notes of Menaggio
Menaggio is situated on the western shore of Lake Como at the mouth of the river
Sanagra. The discovery of a few archaeological relics enables us to affirm that since
early historical times people lived here. In 196 B.C., the Romans conquered the area.
With the building of the road called “Via Regina” the romanisation of the area started.
In the Middle Ages a castle was built in the upper part of the town and Menaggio was
surrounded by walls. Because of its privileged position on the Via Regina, Menaggio
was strategically of great importance. Already then the Via Regina was an important
commercial and travel route which connected the Lombardy plain with the area north
of the alps. In the 15th century a continual succession of war time events took place.
The Graubundener, who had already conquered the Valtellina, kept Menaggio under
pressure and in 1523 they succeeded defeating it and destroying its castle.
In 1525, the domain of Spain began and Menaggio crossed two centuries of poverty.
This situation lasted till 1714 when the first Austrian domination started and quality of
life rapidly improved.
In 1805, after the creation of the Kingdom of Italy, Menaggio became the seat of the
substituting Prefect and in 1859 centre in the Como region, of the insurrection movement “Risorgimento” against the Austrians.
Towards the end of the century, the tourist vocation of Menaggio began to develop,
with the construction of the big hotels and villas especially at Loveno. Among these
Villa Garovaglio-Ricci and Villa Mylius Vigoni, now owned by the German Federal
Republic and seat of the German-Italian cultural centre “Villa Vigoni”.
At the beginning of the 19th centrury Menaggio was already a well known resort.
Important for this development was the construction of the railway Menaggio Porlezza, that was used till 1939, and of the foundation of the Menaggio - Cadenabbia
Golf Club in 1907.
In the first world war the Italian army built impressive defence lines in the surrounding mountains such as the Crocetta and Monte Crocione which in part are still intact.
In 1945 the town was witness of Mussolini’s escape attempt, he was stopped in Dongo
by the Partisans.
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Notes historique de Menaggio
Menaggio a des origines très anciennes. Il était déjà un centre important à
l’époque de la conquête romaine, en 196 av. J.C. qui fut achevée par Claudio
Marcello. Avec la construction de la route antique nommée Via Regina, commençait la romanisation de la région.
En 934 le pays fut muni de fortifications et d’un château. Déjà depuis beaucoup
d’années Menaggio, dû à sa situation géographique privilégiée était d’importance
stratégique. En effet se trouve à l’endroit où se croisait la “Via Regina” avec le
chemin qui, parcourant la Val Menaggio, rejoignait Bellinzona. L’antique Via
Regina était déjà une route importante de communication et de commerce. En
effet, elle était la route de liaison sur entre Côme et les cols alpins.
En 1523, les habitants des Grigioni (originaires du nord de la région) détruisirent
le bourg fortifié.
En 1525 commença la domination espagnole et Menaggio connut une période de
grande pauvreté. Cette situation dura jusqu’en 1714. Pendant la domination autrichienne la qualité de la vie s’améliora rapidement. En 1859 Menaggio devint
centre de l’organisation de l’insurrection “Risorgimento” contre les Autrichiens.
A la fin du XVIIIe Menaggio s’ouvrit au tourisme international: dès lors la
construction de grands hôtels comme Grand Hotel Victoria et de luxueuses villas,
eut lieu comme Villa Mylius Vigoni et Villa Garovaglio Ricci. Au début de 1900
il fut un centre du tourisme connu. La construction du chemin de fer entre
Menaggio et Porlezza, qui était actif jusqu’en 1939 et la construction du Golf
Club contribuèrent à ce développement.
Pendant la Grande Guerre l’armée italienne construisit la ligne défensive
“Cadorna” également sur le Mont Crocione et le Mont Crocetta au-dessus de
Menaggio qui est encore en partie conservé.
En 1945 fut témoin de la tentative de Mussolini de fuite en Suisse, il fut arrêté à
Dongo par les partisans.
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Ein wenig Geschichte von Menaggio
Menaggio war schon in frühgeschichtlicher Zeit besiedelt, wie archäologische Funde aus
der Umgebung beweisen. Der Ort fiel 196 v. Chr unter römische Herrschaft. Mit dem Bau
der historischen Strasse “Via Regina”, begann die Romanisierung des Gebietes. Im
Mittelalter wurde in Menaggio eine Burg errichtet. Seit jeher hatte Menaggio durch seine
Lage an der Via Regina große strategische Bedeutung; schon in der Antike war die Via
Regina ein wichtiger Reise- und Handelsweg, da sie eine schnelle Verbindung zwischen der
Poebene und dem Nördlichen Alpenraum ermöglichte. Im 16. Jh. war Menaggio mehrmals
Schauplatz von Kampfhandlungen, da es dem Druck der Graubundener, die bereits Valtelin
unterworfen hatten, nicht weichen wollte. Schließlich gelang es doch in 1523 die Burg einzunehmen und vollständig zu zerstören.
In 1525 fing das Spanische Herrschaf tan, und die Lebenskonditionen waren sehr schlecht.
Diese Situation dauerte bis 1714. Unter die erste Österreichische Herrschaft verbesserte die
Qualität des Lebens sich schnell. Im Jahre 1805, nach der Entstehen des Königreichs Italien,
wurde Menaggio Sitz der stellvertretenden Präfektur und 1859 Zentrum der aufständischen
Bewegung (Risorgimento) gegen die Osterreicher.
Am Ende des Jahrhunderts begann mit der Errichtung der großen Hotels und Bau der Villen,
vor allem in Loveno, die Entwicklung des Tourismus. Zu diesen Villen gehören u. a. die
Villa Mylius-Vigoni und die Villa Garovaglio -Ricci, mittlerweile Eigentum der
Bundesrepublik Deutschland und jetzt Sitz einer kulturellen Organisation. Um die
Jahrhundertwende war Menaggio bereits ein weithin bekannter Fremdenverkehrsort.
Wichtig für diese Entwicklung war im Jahr 1884 der Bau der Eisenbahn Menaggio Porlezza, die bis 1939 in Betrieb war und die Gründung des Menaggio Cadenabbia Golf
Club im Jahr 1907.
Im ersten Weltkrieg errichtete die Italienische Armee auf den umliegenden Bergen Crocetta
und Galbiga beeindruckende Vertätigungsanlagen, die zum Teil noch erhalten sind.
1945 wurde der Ort zeuge des Fluchtversuchs von Benito Mussolini, der von dort die
Schweizer Grenze erreichen wollte; er wurde jedoch von Partisanenkampfern in Dongo
gefangen genommen.
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Itinerario storico di Menaggio
Durata 1 ora – dislivello 50 m
Inizio: Piazza Garibaldi – punto A sulla cartina
Il nostro itinerario ha inizio in Piazza Garibaldi. Percorrendo la Via Calvi si vede sul lato
destro la chiesa di Santa Marta (1). Sulla facciata si può notare la lapide funeraria romana
di Minicio Exorato del I sec. d.C., notabile dell’impero. Sopra si trova l’effigie del castello
di Menaggio, che è divenuto lo stemma comunale.
Nella stessa chiesa, pregevoli tele, tra cui una Natività ed una Flagellazione del 1700. In
fondo alla Via Calvi si vede la parrocchiale di Santo Stefano (2), di origini antichissime, ma
le sue strutture originarie sono oggi nascoste da restauri e rifacimenti; perfino l’orientamento è rivolto in senso contrario a quello primitivo.
L’interno, a tre navate, fu affrescato nel 1899 dal Tagliaferri, un artista originario di Pagnona;
notevole, nel catino dell’abside, il martirio di Santo Stefano. Nel presbiterio ci sono due quadri del pittore Castelli da Menaggio, rappresentanti due miracoli eucaristici: l’ostia sanguinante sotto il pugnale dei protestanti e un comunicando sacrilego che stramazza davanti a S.
Carlo Borromeo.
Sopra l’altare della Madonna, nella testata della navata sinistra, si trova una copia del dipinto di Bernardino Luini riproducente Maria con Gesù ed un angelo, il cui originale venne
ceduto ai francesi in cambio della promessa di trasferimento della Pretura da Tremezzo a
Menaggio.
L’altare è circondato da settecenteschi medaglioni in rame a olio, con scene della vita della
Madonna. Nella navata di destra una tela di notevoli dimensioni ma di autore ignoto, raffigura S. Giorgio mentre l’altare del Sacro Cuore è ornato da stucchi settecenteschi di maestri intelvesi. Sempre nelle navate minori sono collocate due grandi tele di Scuola
Fiamminga (sulla sinistra la nascita della Madonna e sulla destra la Pietà).
Uscendo dalla chiesa si gira a destra imboccando la Via Caronti, poi in fondo si gira di
nuovo a destra in Via Leoni per poi, dopo 30 m, imboccare a sinistra la Via Castellino da
Castello.
Sulla salita a Castello che domina la cittadina si ha modo di osservare pregevoli portali.
All’angolo con Via Strecioum c’è la casa natale di P. Gabriele Malacrida (3), gesuita
menaggino, martirizzato a Lisbona nel 1761 sotto il regime dispotico di Pombal. Il castello
offre una pallida idea di quello che doveva essere in epoca medioevale.
Esso fu infatti distrutto dai signori della Leghe Grigie nel 1523 e venne completamente
smantellato.
Conserva tuttavia, imponenti mura perimetrali che si possono ammirare in più punti. Sulla
facciata della casa al numero 56, si trovano due notevoli reperti medioevali, rappresentanti
un felino alato ed una coppia del sec. XI. Le sculture provengono dalla chiesa di San
Giacomo che sorgeva nelle vicinanze.
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Itinerario storico di Menaggio
Troviamo sulla sinistra la chiesa San Carlo (4), che fu fatta erigere da Cinzio Calvi sui
ruderi dell’antico castello, affinchè servisse da sepolcro per lui e la moglie Caterina
Camozzi.
Nella cappella di sinistra una tela con i SS. Fermo, Apollonia e Agata; a destra, l’Addolorata
con Cristo Morto. Caratteristico il campanile a vela in stile spagnolesco visibile però dal
centro paese.
Arrivati in fondo alla Via Castellino da Castello si prosegue a sinistra e si segue Via N.
Sauro. Appena dopo 20 m, prima di un piccolo parcheggio, si prende una stradina selciata
a sinistra passando proprio vicino ai muraglioni.
Oltrepassato un altro piccolo parcheggio si imbocca Via Fabbri dove si trovano alcuni
reperti scultorei che risalgono al XII secolo. Proprio all’inizio della via, collocata sulle spallette di un cancello, si trova una testa del toro di San Luca (5), databile intorno al 1100.
Nella medesima strada si trova una fontana detta “del Salvatore” (6) che ha, nell’arco
sovrastante, un busto in rilievo quasi illeggibile; la sua datazione può essere contemporanea
al toro di S. Luca.
In fondo alla Via Fabbri si gira a destra seguendo la Via Castellino da Castello per alcuni
metri per poi imboccare la Via Strecioum a sinistra. In fondo alla via proseguendo per alcuni metri si arriva a uno dei ponti sul torrente Sanagra, tra i più caratteristici e pittoreschi. Al
centro, in una nicchia, si ammira il bassorilievo di Vannuccini (7) (1965); a destra, la cappella dedicata alla Madonna di Caravaggio.
Si torna sui propri passi e si gira a sinistra seguendo la Via per Loveno per poi girare ancora a sinistra in Via Leoni che si segue fino in fondo. Si attraversa Via Lusardi e passando
davanti alla chiesetta di San Rocco, costruita nel 1772, si imbocca la Via Roma, passando
davanti al Lido di Menaggio costruito nel 1934.
Si arriva poi sul Lungolago Benedetto Castelli dove si trova il monumento dedicato alla
tessitrice (8) di Francesco Somaini, donato dalla famiglia Mantero che, sulle sponde del
fiume Sanagra, aveva una delle sue più antiche e prestigiose seterie.
Nel marmo, in alto si intravede in negativo la sagoma di una tessitrice, mentre sotto è un
susseguirsi di drappeggi cascanti al suolo. Proseguendo sul Lungolago, passando davanti al
Grand Hotel Victoria, si arriva di nuovo in Piazza Garibaldi.
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Historic itinerary through Menaggio
Duration 1 hour – ascent 50 m
Starting point: Piazza Garibaldi – point A on the map
The itinerary starts in Piazza Garibaldi (point A). You pick up Via Calvi and half way up
the street on the right you find the church S. Marta (1). On the facade you can see the
Roman memorial plaque of Minicio Exorato, a notable of the empire; above it the townarms. Inside the church there are some interesting paintings of the 17th century.
At the end of Via Calvi is the parish church of S. Stefano (2) of very ancient origins whose
original Roman structures have however been lost; in fact the orientation itself is in the
opposite direction of its primitive setting.
The church has three naves which, in 1899, were covered with frescoes by a local artist
named Tagliaferri. Quite noteworthy is the one of the martyr Santo Stefano located in the
vault of the apse. In the presbytery, two works by the painter Castelli from Menaggio. Above
the altar of the Madonna, at the front of the left nave, you find a copy of a painting by
Bernardino Luino depicting Maria with Jesus and an angel. The original painting was given
to France when this part of Italy was under French domination, with the promise that the
district court would be brought from Tremezzo to Menaggio; the original work is now at the
Louvre. The altar is surrounded by copper medallions representing scenes from the
Madonna’s life. In the middle of the right nave there is a large painting of San Giorgio but
the artist is unknown.
The altar of “Il Sacro Cuore” is embellished with stuccoes of the 17th century by the
“maestri intelvesi” (famous sculptors and craftsmen of the Val d’Intelvi who passed their
experience from father to son and worked all over Europe). When you come out of the
church you turn right into Via Caronti, then at the end of the street turn right into Via Leoni.
After 30 m turn left into Via Castellino da Castello.
This street leads to the upper part of town where the castle once stood. On the way you pass
some beautiful portals. On the corner with Via Strecioum stands the native house of P.
Gabriele Malacrida (3), a Jesuit who was martired in Lisbon in 1761 under the despotic
regime of Pombal.
The “Castello” of today gives only a faint idea of how it was in the middle ages. It was in
fact completely destroyed in 1523 by the Signori delle Leghe Grigie (from the north). Left
intact are parts of its enormous perimeter walls which you can admire at various points. The
houses in the upper part of Via Castellino da Castello follow the original contours of the
castle. On the facade of house number 56 there are two medieval sculptures from the XI century, a winged feline and a bust.
Above the ruins of the ancient castle you find the church S. Carlo (4) which was built in
1614 on order of Cinzio Calvi so that he and his wife could have their tombs in it. The
church has a characteristic Spanish style bell tower a reminder of the period of Spanish do-
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Historic itinerary through Menaggio
mination in the 15-16th century. The bell tower can be seen from the centre of town.
When you reach the end of the street you continue to the left and follow Via N. Sauro. After
only 20 m you pick up the cobble stone street, just before a small parking lot, that runs right
below the walls of the castle. Just past another small car park, you pick up Via Fabbri. At
the beginning of the alley, on the left, on the top of a gate, there is a sculpture of the 12th
century representing the head of the bull of San Luca (5). Then a bit further down on the
left there is a fountain called “Del Salvatore” (6). Above it there is a bust in relief of the
12th century which has unfortunately been damaged by time.
At the end of Via Fabbri you end up again in Via Castellino da Castello which you follow
down to the right for ca. 10 m and then you pick up Via Strecioum to the left. At the end
of the street continue a few meters and you come to one of the most picturesque bridges over
the river Sanagra .
In the middle of the bridge you can admire a relief by Vannuccini (7) (1965), and on the
right the chapel dedicated to the Madonna di Caravaggio. Turn back and then left into Via
Loveno and left again into Via Leoni which you follow to the end.
Cross Via Lusardi, passing in front of the little church San Rocco , built in 1772, and pick
up Via Roma which leads along the entrance of the Lido of Menaggio built in 1934 with
its big beach and swimming pool. The walk continues along Lungolago Benedetto
Castelli.
Here you find the monument by Francesco Somaini (8), dedicated to the women silk
weavers, donated to the town of Menaggio by the Mantero family, owners of several silk
mills, among the one on the river Sanagra. It is made of Carrara Marble and represents a
hymn to the weaving culture of Como, in which work, art and management ability are melted and mixed, following the centuries old tradition which has made Como one of the silk
capitals of the world.
You continue your way on the lovely lake side promenade where you can enjoy the beauty
of the landscape which has made the fortune of the area. You pass the Grand Hotel Victoria
built in 1885 and then you’ll find yourself back in Piazza Garibaldi.
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Itineraire historique de Menaggio
Durée 1h00 – dénivelée 50 m
Début: Piazza Garibaldi - point A sur le plan
On commence l’itinéraire à Piazza Garibaldi. En parcourant la Via Calvi on rencontre,
du côté droit, l’église de Santa Marta (1). Sur la façade de l’église on peut voir la pierre
sépulcrale romaine de Minicio Exorato, notable de l’empire, un témoignage important de
l’époque romaine, et, au-dessus, les armoiries communales. Dans cette église, on trouve
des toiles précieuses, entre autres une Nativité et une Flagellation datant de 1700.
Au bout de la Via Calvi se trouve l’église paroissiale de Santo Stefano (2), d’origine très
ancienne; mais ses structures d’origine sont maintenant cachées suite aux diverses restaurations et réfections et, de plus, son orientation est maintenant dans le sens contraire de
celui d’origine. L’intérieur se compose de trois nefs dont les fresques ont été exécutées en
1899 par Tagliaferri, un artiste local; à remarquer le martyre de Saint Stéphane, dans la
conque absidale. Sous l’autel de la Madone, à la pointe de la nef gauche, on trouve la copie
d’une peinture de Bernardino Luini représentant Marie avec Jésus et un Ange, dont l’orginal est actuellement au Louvre. L’autel est entouré de médaillons en cuivre, datant du
XVIIème siècle, et peints à l’huile représentant des scènes de la vie de la Vierge. Dans la
nef de droite, on peut voir un tableau de dimensions importantes, mais d’auteur inconnu,
représentant Saint Georges. L’autel du Sacré-Coeur est orné de décorations en plâtre,
datant également du XVIIème siècle, œuvre des maîtres du Val d’Intelvi. Toujours dans la
nef mineure, on trouve deux grandes toiles de l’école flamande (la Naissance de Marie et
la Pietà).
En sortant de l’église, on prend à droite dans la Via Caronti, au bout de laquelle on tourne
à droite dans la Via Leoni, pour prendre, environ 30 m. plus loin, à gauche la Via
Castellino da Castello.
Dans la montée à “Castello”, qui domine la petite cité, on peut observer des portails de
valeur ainsi que à l’intersection avec Via Strecioum, la maison natale de P. Gabriele
Malacrida (3), jésuite de Menaggio, martyrisé à Lisbonne en 1761 sous le régime despotique de Pombal.
Le château ne présente qu’une pâle idée de ce qu’il a dû être à l’époque médiévale. Il a, en
effet, été détruit par le seigneur de la Ligue Grise en l’an 1523 et a été complètement
démoli. Il a, par contre, gardé ses remparts imposants que l’on peut admirer à plus d’un
endroit.
Toujours dans la Via Castellino da Castello, on trouve sur la façade de la maison, portant
le no. 56, deux sculptures médiévales, datant du XIième siècle, et représentant un félin ailé
et un couple. Ces sculptures proviennent de l’église San Giacomo qui se trouvait dans les
environs. Nous trouvons l’église “San Carlo” (4) qui fut érigée par Cinzio Calvi sur les
ruines de l’ancien château, afin qu’elle lui serve de sépulture ainsi qu’à son épouse Caterina
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Itineraire historique de Menaggio
Camozzi. Le clocher à arcades, très caractéristique du style de l’école espagnole, n’est pas
visible de la Via Castellino da Castello mais du centr ville.
Arrivé au fond de la route descendante, on poursuit à gauche en suivant la Via N. Sauro
pour prendre environ 20 m. plus loin à gauche, juste avant un petit parking, une petite rue
en passant tout près des remparts. Passé un deuxième petit parking, on prend la Via
Fabbri.
Dans la Via Fabbri on trouve quelques sculptures datant du XIIeme siècle. Au début
de la rue, posée sur les piliers d’un portail, on peut voir une tête du taureau de Saint
Luca (5), datant d’environ 1100. Sur la même rue, on trouve, la petite fontaine, dite
“del Salvatore” (6) qui a, dans l’arcade supérieure, un buste en relief, très peu visible; son époque peut être contemporaine au taureau de Saint Luc.
Au bout de la Via Fabbri, on se trouve encore dans la Via Castellino da Castello où on
tourne à droite, pour prendre, environ 20 m. plus loin, à gauche la Via Strecioum. Au bas
de cette rue, en continuant sur quelques mètres, on trouve, sur la rivière Sanagra, un vieux
pont très caractéristique et pittoresque. Au centre de celui-ci, dans une niche, on peut admirer un bas-relief de Vannuccini (7). A droite, se trouve une petite chapelle dédiée à La
Vierge de Caravaggio.
De là, on retourne sur ses pas et on prend à gauche dans la Via per Loveno au bas de
laquelle on tourne à nouveau à gauche dans la Via Leoni que l’on suit jusqu’au bout. Là on
traverse la Via Lusardi et après être passé devant la chapelle de San Rocco construite en
1772, on prend la Via Roma pour passer devant le Lido de Menaggio costruit en 1934, avec
sa plage et sa piscine.
On arrive ensuite sur le quai Lungolago Benedetto Castelli. Ici se trouve un monument
dédié aux tisserandes (8), de Francesco Somaini, offert par la famille Mantero qui possède
plusieurs tissanderies, dont une à Menaggio. Le monument, en marbre de Carrare, est un
hymne à la culture textile cômasque, dans laquelle se fondent et se figent le travail, l’art et
la capacité à diriger, dans le sillage d’une tradition qui a fait de Côme une des capitales mondiales de la soie.
En suivant le quai, où on peut jouir des beautés du paysage ont fait la renommée de la localité, on arrive à nouveau sur la Piazza Garibaldi.
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Historische Stadtrundgang durch Menaggio
Wanderzeit (hin und zurück) 1.00 – Steigung 50 m
Anfangspunkt: Piazza Garibaldi – Punkt A auf dem Plan
Wir beginnen auf der Piazza Garibaldi. (Punkt A) Wir gehen die Via Calvi hinauf, in der sich
rechterhand die Kirche Santa Marta (1) befindet. An deren Vorderseite entdecken wir den
Grabstein aus dem 1. Jh. n. Chr, von Minicio Exorato, eines Adligen des römischen Reiches.
Darüber ist ein Stein der Burg Menaggios aus dem 15. Jh. angebracht. Das Steinbild ist heute
das Wappen der Stadt Menaggio. In der Kirche können wir uns der Betrachtung einiger wertvoller Gemälde widmen, darunter einer Darstellung der Geburt Christi und einer flagellazione
(Geisselung) aus den Jahren um 1700. Am Ende der Via Calvi erreichen wir die Pfarrkirche
Santo Stefano (2), die sehr alten Ursprungs ist. Ihre ehemalige Struktur ist jedoch aufgrund von
Restaurationen und Umbauten heute nicht mehr erkennbar, sogar die Ausrichtung der Kirche
ist im Laufe der Jahrhunderte umgekehrt worden. Das Innere, geteilt in drei Schiffe, wurde 1899
von Tagliaferri, einem Künstler aus der Schule Pagnona, mit Fresken versehen. Besonders
bemerkenswert ist das im Apsisgewölbe dargestellte Martyrium des Santo Stefano. Im
Presbyterium befinden sich zwei Ölbilder des aus Menaggio stammenden Malers Castelli, die
zwei Abendmahlwunder darstellen: die blutende Hostie unter dem Dolch der Protestanten und
einen frevelhaften Kommunikanten, der vor San Carlo Borromeo zu Boden sinkt. Über dem
Altar der Madonna, am Kopende des linken Seitenschiffes, befindet sich die Kopie eines
Gemäldes von Bernadino Luini, das Maria mit Jesus und einem Engel darstellt; das Original
wurde – als Preis für die Zusage, dass das Amtgericht von Tremezzo nach Menaggio verlegt
wird - an die Franzosen abgetreten. Der Altar ist von kupfernen Medallions umgeben, die
Szenen aus dem Leben der Madonna zeigen. In der Mitte des rechten Seitenschiffes sehen wir
ein Ölgemälde beträchtlichen Ausmaßes eines unbekannten Malers, das San Giorgio darstellt.
Der Altar des Heiligen Herzens ist im 17. Jhdt. von maestri intelvesi (einer aus dem Val d’Intelvi
stammenden Bildhauer- und Kunsthandwerkschule, die und in ganz Europa arbeiteten) mit
Stuck versehen worden. Wir verlassen die Kirche und biegen nach rechts in die Via Caronti
ein, folgen ihr bis zum Ende, wenden uns wieder nach rechts in Via Leoni und biegen nach 30
Metern links in die Via Castellino da Castello ab. Beim Aufstieg zum Castello, das das
Städtchen beherrscht, hat man Gelegenheit, einige imposante Portale zu bewundern – insbesondere am Geburtshaus, von P. Gabriele Malacrida (3), an der Ecke zur Via Strecioum. Er war
ein menagginer Jesuiten, der im Südamerika missionierte und 1761 in Lissabon unter dem
Regime des Despoten Pombal zu Tode gefoltert wurde. An der Hauswand gibt es eine
Gedenktafel. Das heutige Castello vermittelt nur eine blasse Vorstellung davon, welche
Ausmaße es im Mittelalter gehabt haben muss. Tatsächlich wurde die Burg von den
Graubündern in 1523 erobert und völlig geschleift. Doch sind ein Teil der mächtigen Mauern
erhalten geblieben, die man noch hier und da bewundern kann. Zudem zeichnet die Häuserfront
der oberen Via Castellino da Castello die ursprünglichen Konturen der Burg nach. Auf der
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Historische Stadtrundgang durch Menaggio
Fassade des Hauses mit der Nummer 56 entdecken wir eine bemerkenswerte mittelalterliche
Doppelskulptur, nämlich eine geflügelte Katze und ein Paar aus dem 11. Jhdt. Die Kirche San
Carlo (4) wurde von Cinzio Calvi auf den Ruinen des alten Castellos in 1614 errichtet, um ihn
und seiner Frau Caterina Camozzi als Grabstätte zu dienen. Bemerkungswert ist der
Glockenturm “a vela” im spanischen Stil, der allerdings von der Via Castellino da Castello aus
nicht zu sehen ist, sondern von der Via Lusardi aus.
Am Ende der Via Castellino da Castello angekommen, wendet man sich nach links und folgt
der Via N. Sauro nur ca. 20 m. Man biegt dann nach links gleich vor einem kleinen Parkplatz
und kommt direkt an den gewaltigen Mauern des alten Castellos vorbei. Man passiert einen
zweiten kleinen Parkplatz und erreicht den Anfang von Via Fabbri. In der Via Fabbri befinden
sich einige Skulpturen, die auf das 12 Jhdt. zurückgehen. Gleich zu beginn sieht man linkerhand
ein Gittertor, an dessen rechten Pfosten sich der Kopf des Stiers des heiligen San Luca (5)
befindet. In derselben Straße stoßen wir auf einen Springbrunnen, genannt “del Salvatore” (6)
, in dessen oberen Bogen eine leider Stark verwitterte Büste in Reliefform zu sehen ist. Am Ende
der Via Fabbri gehen wir die Via Castellino da Castello einige Meter zurück (nach rechts) und
biegen nach links in die Via Strecioum ein. Ihr immer geradeaus folgend erreichen wir eine der
schönsten und charakteristischen Brücken , die über den Fluss Sanagra führen. In der Mitte, in
einer Nische, ist ein Basrelief von Vannuccini (7) (1965) zu bewundern, rechts, eine Kapelle,
die der Madonna di Caravaggio gewidmet ist. Man gehe den weg einige Schritte zurück und
wende sich nach links in die Via Loveno, um dann nochmals links in die Via Leoni einzubiegen, der man bis zum Ende folgt. Man überquert die Via Lusardi, kommt an dem Kirchlein
San Rocco - erbaut 1772 - vorbei und biegt in die Via Roma ein am Lido Menaggio vom 1934
mit seinem Strand und Schwimmbad, vorbei. Man geht jetzt der Uferstraße Lungolago
Benedetto Castelli entlang. Dort befindet sich ein den Seidenweberinnen gewidmetes
Monument (8) von Francesco Somaini, gestiftet von der Familie Mantero die Eigentümerin
mehrerer Seidenspinnereien ist. Diese über zehn Meter hohe Skulptur aus Carrara-marmor und
Bronz interpretiert den Fleiß und die Mühen der Arbeiterinnen, die in der traditionellen
Seidenherstellung am Comer See beschäftigt waren. Weiter der Uferstraße folgend kommt man
an dem 1885 erbauten Grand Hotel Victoria vorbei und erreicht schließlich wieder Piazza
Garibaldi.
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Da Menaggio a Nobiallo
Durata ore 1.15 (andata e ritorno) – dislivello 15 m
Inizio: chiesa di San Rocco – punto B sulla cartina
Dalla chiesetta di San Rocco (punto B) del 1772 si prosegue diritto lungo Via A. Diaz. Si
fiancheggia la galleria seguendo il percorso pedonale, dove si trova una palestra di roccia,
attrezzata dal CAI locale, su una parete che strapiomba verso il lago. In fondo al percorso si
attraversa con attenzione la statale e all’altezza della caserma dei carabinieri si imbocca
l’Antica Strada Regina che attraversa l’abitato di Nobiallo.
Nobiallo era un pittoresco borgo di pescatori, le cui stradine e scalinate degradano verso il
lago. È raggruppato intorno alla parrocchiale dei SS. Bartolomeo e Nicola (9) che presenta un insolito campanile romanico pendente del XIII secolo. Nella piazzetta si scorge sulla
facciata di una delle case un’Annunciazione, interessante esempio di arte popolare.
Proseguendo sulla strada Regina, si raggiunge il Santuario della Regina della Pace (10),
costruito nel 1658. Dal Santuario si gode una splendida vista sul Lario. L’Antica Strada
Regina era una delle più importanti vie di transito, poiché permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e l’Oltrealpe. Anticamente il percorso saliva a Breglia e scendeva attraverso i monti di Carcente a Rezzonico, prima che il tracciato attraverso Nobiallo
venisse aperto. Dal Santuario ci si inerpica sul Sasso Rancio per arrivare a S. Siro.
L’itinerario viene descritto nel pieghevole “Passeggiate Menaggio”.
Dal Santuario si ritorna fino alla piazzetta di
Nobiallo. Sulla destra si intravede la mulattiera della Ghidolda. Si tratta di un’antica
via di collegamento tra Nobiallo e Loveno
anche chiamata “La Via degli Sposi” perché
era tradizione che le giovani coppie la percorressero in occasione delle nozze. Ora il
sentiero è in fase di recupero. Scendiamo
invece a sinistra sulla scalinata di Via alla
Piazza che conduce al lago. Prendere la
destra e superare il molo, una volta perno
della vita economica della località, e il
nuovo porto turistico.
Si ritorna sui propri passi per ritrovarsi a
Menaggio.
Chi volesse proseguire per la frazione di
Loveno, appena passato il ponte sopra il
fiume Sanagra, svolti a destra in Via per
Loveno punto C sulla cartina.
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From Menaggio to Nobiallo
Walking time (there and back) 1.15 - Ascent 15 m
Starting point: church S. Rocco point B on the map
At the little church San Rocco of 1772, continue along Via A. Diaz and at the entrance of a
tunnel pick up the walkway on the right. Here you will find the rock climbing face put up by
the local Alpine Club. Back on the main road cross it and continue on the sidewalk. Then follow the sign for the carabinieri station to the left and continue on the Via Regina that crosses
through the hamlet. You are now at Nobiallo, once a fishermen village, with small alley ways
leading down to the lake. It is clustered around its parish church of SS Bartolomeo and
Nicolao (9) with its leaning Romanesque bell tower of the 13th century. In the small square,
on the façade of a house, you can see a fresco representing the Annunciation, an example of
popular art. Continue on the Via Regina to the ”Santuario della Madonna della Pace” (10)
built in 1658.
The Antica Strada Regina, built by the Romans, was an important road connection to the
alpine passes in order to reach the countries north of the Alps. From the Sanctuary it winds up
over Sasso Rancio and leads to Rezzonico. It was in use till the end of the 18th century when
the current lake road (also called Regina) was built. The itinerary is described in “Walks –
Menaggio”.
From the Sanctuary you turn and retrace your foot steps as far as the small square of Nobiallo.
On the right you will see the street called
Mulattiera della Ghidolda. It is an old connection track between Nobiallo and Loveno.
Historically it was also called the Via degli
Sposi – the track of the newlyweds - because
it was tradition that the young couples covered it after the wedding ceremony. At the
moment the path is being restored. Just
before the square you go down the steps of
Via alla Piazza which lead to the lake. You
follow the lake side road to the right that
leads past the old harbour, once the centre of
the local economy, and past the new tourist
dock. You then follow the same route you
came back to Menaggio.
The ones who wish to continue to the hamlet
Loveno, just past the bridge over the river
Sanagra, turn right into Via per Loveno point
C on the map.
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De Menaggio à Nobiallo
Durée (aller et retour) 1h15 – dénivelée 15 m
Début: l église de San Rocco - point B sur la carte
Depuis la petite église de S. Rocco (point B) , construite en 1772, on poursuit tout droit longue
Via A. Diaz. Arrivés à l’entrée du tunnel, prendre à droite la route pédestre, qui passe sous la
paroi du rocher d’entraînement pour escalade, pour arriver à nouveau sur la route nationale.
On la traverse pour suivre le trottoir pendant 150 m, et après on monte à gauche vers la caserne
des «Carabinieri». Ici on empreinte l’“Antica Strada Regina”, l’ancienne route romaine qui
sillonne le hameau. On se trouve dans le hameau de Nobiallo, d’abord pittoresque bourg de
pêcheurs avec des petites ruelles qui descendent vers le lac. Les maisons se groupent tout
autour l’église S. Bartolomeo et S. Nicolao (9) qui présente un insolite clocher penché du
XIIIième siècle. Sur la petite place on peut noter sur la façade d’une des maisons, une fresque
d’une annonciation, un exemple intéressant d’art populaire. En continuant sur l’Antique
Regina, on arrive au sanctuaire de la “Madonna della Pace” (10), structure baroque du
XVIIième siècle.
“L’antica Strada Regina”, construite par les romains, était la route de liaison sur la côte occidentale du lac entre Côme et les cols alpins. Elle était certainement utilisée jusqu’à la fin du
XIXième siècle à l’époque où fut construite la nouvelle route nationale. Au Sanctuaire commence l’escalier qui mène sur la pente du Sasso Rancio pour ensuite arriver à San Siro. On
trouve la description de cette promenade dans la brochure Menaggio Randonnées.
Du sanctuaire on retourne sur ses pas jusqu’à la petite place de Nobiallo. Sur la droite on voit
une rue qui s’appelle “Mulattiera de la Ghidolda“. C’est une vieille rue de liaison entre
Nobiallo et Loveno aussi appelée la rue des conjoints parce que second la tradition les jeunes
couples la parcouraient dans l’occasion de leur mariage. Pour l’instant le passage n’est pas
sécurisé. De la place on descend les escaliers à gauche (Via alla Piazza) qui conduit au
lac. On prend à droite et on
passe la petite mole, qui fut
le centre de la vie économique du pays, et le nouveau port touristique.
On fait retour sur ses pas à
Menaggio.
Qui veut poursuivre vers
l’hameau de Loveno, juste
après le pont sur la fleuve
Sanagra, prendre à droite la
Via per Loveno- point C
sur le plan.
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Von Menaggio nach Nobiallo
Wanderzeit (hin und zurück) 1.15 – Steigung 15 m
Anfangspunkt: Kirche San Rocco – Punkt B auf dem Plan
Ab dem Kirchlein San Rocco aus dem Jahre 1772 geht man weiter in die Via Diaz.
Direkt vor dem Tunnel biegt man rechts in Richtung See ab und kommt an einer vertikal zum See abfallenden Felswand vorbei, an der der Alpenverein von Menaggio
einen Klettergarten mit mehreren Routen eingerichtet hat.
Man trifft automatisch wieder auf die Hauptstraße, die man überquert um so dem
Bürgersteig zu folgen. Nach ca. 150 m, beim Schild “Stazione die Carabinieri” geht es
links hinauf. Man befindet sich jetzt in der Ortschaft Nobiallo, früher ein Fischerdorf,
dessen Gässchen und Steinstufen zum See hinabführen.
Man folgt der “Antica Strada Regina”, die an der Kirche “S. Bartolomeo und S.
Nicola” (9) mit ihrem schiefen Glockenturm aus dem 13 Jh., vorbeiführt. Man durchquert Nobiallo und erreicht die Wallfahrtskirche der Madonna della Pace (10),
deren Grundstein 1656 gelegt wurde.
Von hier aus schlängelt sich die alte römische Straße zum Sasso Rancio hinauf und
führt dann weiter nach San Siro. Sie war eine wichtige Verbindungsstraße, die Como
mit den Alpenpässen verband. Die Wanderbeschreibung findet man in der Broschüre
“Wanderungen Menaggio”.
Nun geht man denselben Weg bis zum malerischen Platz von Nobiallo zurück. Rechts
sieht man die Strasse La “Mulattiera della Ghidolda”, die Nobiallo mit Loveno verbindet; Sie hieß auch La Via degli Sposi – der Weg der Ehegatten – weil es Tradition war,
ihn anlässlich der Hochzeit zu begehen. Dieser Weg wird im Mmoment restauriert.
Man läuft nun die Treppen der Via alla Piazza, die zur Uferstrasse führen, hinunter.
Es geht rechts am alten Hafen, der früher eine zentrale Funktion für den Ort hatte, und
am neuen touristischen
Hafen, vorbei. Ab hier
kehrt man auf demselben
Weg nach Menaggio
zurück.
Diejenigen, die nach
Loveno weiterwandern
möchten, nehmen, gleich
nach der Brücke über den
Sanagra Fluss, rechts die
Via per Loveno Punkt C.
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Da Menaggio a Loveno
Durata ore 1.15 (andata e ritorno) – dislivello 100 m
Inizio: via per Loveno – punto C sulla cartina
Si imbocca via per Loveno (punto C) e, dopo pochi passi, si segue via Leoni sulla sinistra,
per una decina di metri; immettersi nuovamente sulla Via per Loveno che incontrerete sulla
destra. Si supera un antico ponte sul torrente Sanagra, dove si trova una cappella dedicata a
San Giovanni Nepomuceno, patrono dei ponti, opera di Enrico Vannuccini (1965). Si sbuca
in Via N. Sauro e la si segue a destra. Si risale la scalinata che fiancheggia l’Albergo
Loveno. Arrivati di nuovo sullo stradone si prosegue per 30 m tenendo la sinistra; al tornante si imbocca a sinistra il proseguimento della Via N. Sauro. Siamo a Loveno, piccolo borgo
dal fascino particolare, da sempre prescelta come residenza estiva di nobili famiglie che la
ornarono di bellissime ville. E il caso di Villa Bel Faggio (11) in Piazza Wachs Mylius,
che ospitò illustri personaggi, quali Stikker, Adenauer, Spaak, Norstads.
Poco avanti in Largo Vittorio Veneto, si trova l’ingresso di Villa Bolza. Le ville erano
anche importanti centri culturali: infatti, al di là delle personalità ospitate, custodivano spesso preziose collezioni d’arte. Si prosegue a sinistra lungo Via Garovaglio e poco avanti si
intravede sulla destra il bellissimo giardino della Villa Garovaglio Ricci.
In fondo alla via c’è la Parrocchiale dei SS. Lorenzo e Agnese (12) , riedificata tra il 1725
ed il 1738, un notevole esempio di arte barocca. Nel suo interno, oltre agli affreschi di Luigi
Tagliaferro, si conserva una pregevole tela della “Madonna dei Sette Dolori” ed una statua
lignea di Lorenzo Matieli del 1737. Dal sagrato della chiesa si prosegue a destra (a sinistra
si sale a Piamuro, alle porte del Parco Val Sanagra) in via Guido Vigoni e si passa davanti
all’ingresso di Villa Mylius Vigoni (13) la dimora lovenese più prestigiosa lasciata in eredità da Ignazio Vigoni alla Repubblica Federale di Germania, ora sede di un centro di promozione della cultura. Un vasto parco all’inglese, circonda la villa. La villa e il suo parco
sono visitabili con guida il
giovedì pomeriggio su prenotazione tel. 0344 361232.
Dirimpetto Villa Garovaglio Ricci (14), sede di
uffici del centro Italo
Tedesco. Si entra nella
Loveno antica per arrivare
in Piazza Giuseppe Vigoni,
dove si trova una bella fontana. Si prosegue in Via
Cariboni e dopo una decina
di metri s’imbocca a destra
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Da Menaggio a Loveno
Via Alessandro Volta, dedicata al fisico la cui famiglia è originario di Loveno. Notare la
Madonna del XV e la placca commemorativa di A. Volta (15) sulla facciata della casa al
numero civico 6. Si sbuca al lato dell’ingresso di Villa Govone. Sulla facciata una lapide
ricorda Massimo d’Azeglio (1798 - 1866) uomo di stato, scrittore, pittore il quale soggiornò sovente nella vicina Villa
Calabi d’Azeglio. Si prende
la destra e si scende lungo
Via per Plesio che attraversa la Via Don P. Lombardini
per sbucare sulla provinciale
che collega Menaggio a
Plesio. Da qui si percorre a
ritroso il tragitto di andata
scendendo verso il centro di
Menaggio. Chi volesse proseguire per la frazione di
Croce percorra fino in fondo
Via N. Sauro per arrivare in
Largo Fossato punto D.
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From Menaggio to Loveno
Walking time (there and back) 1.30 - Ascent 100 m
Starting point: Via per Loveno – point C on the map
You pick up Via per Loveno (point C) that comes out into Via Leoni. Follow it about 20 m
to the left in order to pick up the continuation of Via per Loveno to the right. You cross an
antique bridge where you see a small shrine dedicated to San Giovanni Nepomuceno, patron
saint of the bridges, work of Enrico Vannuccini (1965). Via Loveno ends into Via N. Sauro
that you follow to the right. Go up the steps on the side of the Hotel Loveno in order to cut
off a bend. Back on the road follow it (to the left) another 30 m and at the next bend, pick up
the continuation of Via N. Sauro to the left.
You are now in the hamlet Loveno with its splendid villas. Many important families, since
the 18th century, chose the hamlet Loveno as a favourite summer resort, attracted by the
beautiful landscape and wonderful climate. To begin with, on the left in Piazza Wachs
Mylius, there is Villa Bel Faggio (11), that hosted illustrious visitors such as Stikker,
Adenauer, Spaak. Slightly further in Largo Vittorio Veneto there is the entrance of Villa
Bolza. The villas of Loveno were important cultural centres, in fact, apart from the illustrious visitors, most of them also had precious art collections.
You continue left along Via Garovaglio and on the right you can catch a glimpse of the beautiful garden of villa Garovaglio-Ricci. You arrive at the parish church SS. Lorenzo and
Agnese (12), rebuilt between 1725 and 1738, which is a noteworthy example of baroque art.
From here turn right into Via Guido Vigoni that leads into the antique part of Loveno. You
pass the entrance Villa Mylius Vigoni (13), left by Ignazio Vigoni to the German Federal
Republic, and now seat of an important Italian-German cultural centre. It is the most prestigious villa of Loveno with a rich collection of paintings and sculptures prints and pieces of
furniture which used to belong the founder of the villa. It is surrounded by a marvellous
English style park of 80 hectares. The villa can be visited by reservation on Thursday afternoons (tel. 0344 361232). In front is the not less impressive Villa Garovaglio Ricci (14), seat
of the offices of the Italian – German centre. Continuing along Via Guido Vigoni you reach
Piazza Giuseppe Vigoni where there is a lovely fountain. Continue along Via Cariboni and
after a short stretch turn right into Via Alessandro Volta, named after the famous scientist,
who invented the battery, whose family originated from Loveno. Note the fresco of the
Madonna of the XV and the memorial plaque (15) dedicated to Alessandro Volta on the
façade of the house n°6 . You reach the entrance of Villa Govone now seat of the local health
offices.You now turn right and descend along the cobble stone street (Via per Plesio) that
crosses Via Don P. Lombardini and then ends on the road that connects Menaggio with Plesio
(Via N. Sauro). From here return on your footsteps in order to reach the centre of Menaggio.
Those who wish to continue to the hamlet Croce walk to the end of Via N. Sauro to Largo
Fossato (point D)
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De Menaggio à Loveno
Durée (aller et retour) 1h15 – dénivelée 100 m
Début: Via per Loveno - point C sur le plan
On emprunte Via per Loveno (point C) et après quelques pas, on suit la Via Leoni sur la
gauche sur une dizaines de mètres. On reprend Via per Loveno sur la droite et on traverse
un vieux pont très caractéristique sur le fleuve Sanagra. Au centre de celui-ci, dans une
niche, on peut admirer un bas-relief de Vannuccini 1965 dédié à San Giovanni
Nepomuceno, patron des ponts. A la fin de la via per Loveno on débouche en sur la Via N.
Sauro et on la suit à droite. On emprunte l’escalier qui monte sur la gauche de l’Hôtel
Loveno. De nouveau sur la route, on continue à gauche sur 30 mètres et, au tournant, on
prend la continuation de la Via N. Sauro à gauche. On se trouve dans l’hameau de Loveno,
exposé au midi, lieu de grand charme. Déjà pendant la première partie du 18ème siècle les
artistes et les grands personnages aimaient y séjourner, enchantés par la beauté du paysage
et du climat doux: dès lors on a eu la construction de luxueuses villas. Comme Villa Bel
Faggio (11) en Piazza Wachs Mylius. Un peu plus avant dans Largo Vittorio Veneto, on
trouve l’entrée de la Villa Bolza. Les villas étaient des centres culturels, lieu de rencontre
des grands personnages mais elles gardaient aussi des œuvres d’art important. On poursuit
la Via Garovaglio et sur la droite on peut entrevoir les jardins de la Villa Garovaglio Ricci.
Au fond de la rue il y a l’église paroissiale des S.S. Lorenzo et Agnese (12), reconstruite
entre 1725 et 1738, un bel exemple d’art baroque. D’ici on emprunte à droite la Via Guido
Vigoni en passant l’entrée de la Villa Mylius Vigoni (13), la villa plus majestueuses de
Loveno. Elle est laissée en héritage par Ignazio Vigoni, en 1983, à la République Fédérale
Allemande et actuellement siège d’un important centre culturel italo-allemand. A l’intérieur
sont conservés des meubles, des tableaux, des sculptures, des livres importants appartenus
au fondateur de la villa Enrico Mylius. A l’extérieur un splendide parc de 80 hectares. La
villa et le jardin peuvent être visités sur réservation les jeudis après midis (tel. 0344 361232).
En face on trouve Villa Garovaglio Ricci (14), siège des offices du centre culturel.
Maintenant on entre dans la partie antique de Loveno pour arriver à Piazza Giuseppe
Vigoni. On poursuit en Via Cariboni et après une dizaines de mètres un emprunte sur la
droite Via Alessandro Volta, dédié au physicien lequel famille est originelle de Loveno.
Noter La Madonna du XV siècle et la plaque dédié au A. Volta (15) sur la façade de la
maison au numéro 6. On débouche à coté de la Villa Govone. On prend à droite et on descend la longue Via per Plesio qui traverse la Via Don P. Lombardini à la fin on débouche
sur la route provincial qui lie Menaggio avec Plesio. D’ici on revient sur ses pas pour rejoindre le centre de Menaggio.
Ceux qui veulent poursuivre vers Croce parcourent la via N. Sauro jusqu’au bout pour arriver en Largo Fossato - point D sur le plan.
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Von Menaggio nach Loveno
Wanderzeit (hin und zurück) 1.30 – Steigung 100 m
Anfangspunkt: Via per Loveno – Punkt C auf dem Stadtplan
Man nimmt die Via per Loveno (Punkt C), die in Via Leoni mündet. Ab hier folgt
man ihr ca. 20 m nach links und biegt dann rechts in die Via per Loveno ab. Man
überquert eine charakteristische Brücke über den Fluss Sanagra. In der Mitte der
Brücke, in einer Nische, ist ein Basrelief von Vannuccini (1965), San Giovanni
Nepomuceno, dem Patron der Brücken, gewidmet. Am Ende der Via per Loveno
kommt man auf die nach Loveno führende Straße, rechts abbiegen. Hinter dem Hotel
Loveno führt eine Treppe aufwärts, die wiederum in die Straße mündet, der man noch
etwa 30 m nach links folgt. An der nächsten Kurve geht es links in Via N. Sauro weiter. Man befindet sich jetzt in Loveno, wo seit jeher wohlhabende Familien ihre
Sommerresidenzen errichteten. Links, an der Piazza Wachs Mylius steht die Villa Bel
Faggio (11), in der berühmte Persönlichkeiten zu Gast waren, darunter Konrad
Adenauer. Wenige Schritte weiter in Largo Vittorio Veneto steht die Villa Bolza.
Die Villen waren wichtige Kulturzentren: außer den Künstler und wichtigen
Persönlichkeiten die sich dort trafen, bargen sie auch wichtige Kunstschätze. Es geht
links an der Via Garovaglio, wo man rechts einen Blick auf den Garten der Villa
Garovaglio Ricci werfen kann, vorbei. Man erreicht die Kirche SS. Lorenzo und
Agnese (12) die in den Jahren 1725 bis 1738 entstanden ist und eine interessante
Barockfassade hat. Ab hier geht es rechts in die Via Guido Vigoni (links steigt man
in wenigen Minuten zur Piamuro hinauf, den Anfang des Parco Val Sanagras). Hier ist
der Eingang der Villa Mylius Vigoni (13), mittlerweile Eigentum der Bundesrepublik
Deutschland und jetzt Sitz einer kulturellen Organisation. Ein schöner Park von 8
Hektar umgibt die Villa. Der romantische Park und die Villa sind an Donnerstag ab
14.00 Uhr (mit Führung nach Absprache) zu besuchen Tel. 0344 361232. Gegenüber
liegt die ebenfalls eindrucksvolle Villa Garovaglio Ricci (14), auch Teil des kulturellen Zentrums der Villa Vigoni. Man durchquert den historischen Teil Lovenos und
erreicht Piazza Giuseppe Mylius, wo es einen schönen Brunnen gibt. Es geht weiter
in die Via Cariboni und nach einigen Metern biegt man rechts in die Via Alessandro
Volta, so genannt nach dem Physiker, dessen Familie aus Loveno stammt. Betrachten
Sie an der Fassade der Hausnummer 6 die Madonna aus dem XV mit einer
Gedenktafel (15) an den Physiker. Die Straße endet rechts vom Eingange der Villa
Govone, die jetzt Gemeindeeigentum ist. Man geht rechts und läuft die Via per Plesio
hinab, überquert die Via Don Lombardini, die in die mündet. Ab hier kehrt man auf
dem bekannten Weg nach Menaggio zurück.
Diejenigen, die nach Croce weiter wandern möchten, folgen der Via Nazario Sauro bis
zu deren Ende, bis Largo Fossato – Punkt D.
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Da Menaggio a Croce
Durata ore 1.30 (andata e ritorno) – dislivello 200 m
Inizio: Largo Fossato – punto D sulla cartina
Dal Largo Fossato (punto D), di fronte al Bar del Portech, si attraversa la statale
Menaggio – Lugano (preferibilmente utilizzando il sotto passaggio). Imboccare Via
Monte Grappa e percorrerla fino in fondo. Arrivati alla statale, la si attraversa e si
prosegue seguendo la scorciatoia. Giunti di nuovo sulla statale la si segue in salita
lasciandosi alle spalle la strada d’ingresso all’ospedale; appena dopo la fermata dell’autobus si sale una scalinata che, aggirando sulla destra l’area ospedaliera, si immette ben presto nuovamente sulla statale. La si attraversa inoltrandosi in Via don
Moltrasio e quindi, sulla sinistra in Via Stretta, per raggiungere il centro storico di
Croce. Croce ha la struttura tipica dei paesi agricoli: al centro dell’antico nucleo una
caratteristica piazza, con selciato a livello rialzato del “600, dove si concludevano i riti
della fienagione, della battitura e della raccolta. Dalla Piazza (16) s’imbocca Via
Maggiore che esce sulla statale. L’abitato, dell’altra parte della strada statale salvo la
chiesa e pochi abitazioni, fu edificato nel ‘900. Nella parrocchiale dei SS. Pietro e
Paolo reliquiari e quadri di rilievo.
Attraverso Via Wyatt poi Via Pigato, si può raggiungere il belvedere la Crocetta, dove
nei pressi della chiesetta di S. Maurizio, ci si imbatte nelle trincee che facevano parte
della Linea Cadorna, l’importante linea di difesa costruita durante la Prima Guerra
Mondiale. Lungo Via Wyatt si può anche raggiungere l’invidiabile Menaggio
Cadenabbia Golf Club, impianto a 18 buche, fondato nel 1907 dall’inglese Alfredo
Wyatt.
Per il ritorno a Menaggio 30 metri dopo l’Albergo Adler, si prende Via V. Casartelli
che scende nell’ area ospedaliera; si continua la discesa fino a sbucare sulla statale. Da
qui si percorre a ritroso il tragitto di andata fino a giungere all’incrocio tra Via Monte
Grappa e Via M. Poletti. Girando a destra in Via Poletti ci si addentra nel quartiere
di Sonenga, tranquilla zona residenziale. In fondo alla via si scende una breve scalinata sulla sinistra e prendendo la sinistra si sbuca su uno sterrato che conduce davanti
all’Ostello della Gioventù. Continuando a scendere si arriva in Via IV Novembre
davanti all’ex stazione ferroviaria (17) della antica linea Menaggio - Porlezza in funzione fino al 1939. Si passa davanti al Grand Hotel Menaggio, dall’ampia struttura
risalente alla fine ‘800 per giungere al porticciolo.Si prosegue in Via Mazzini dove
sotto il portico d’un’antica casa si incontra spesso un pescatore che filetta i pesci oppure prepara le reti per la pesca. Sulla facciata della casa un affresco del pittore locale
Bruno Azimonti. Si prende a sinistra Via delle Rose entrando nella zona chiamata “la
fortezza” per poi subito a destra passare sotto le arcate di Via Pesce che esce sulla
Piazza Garibaldi.
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From Menaggio to Croce
Walking time there and back: 1.30 – ascent 200 m
Starting point: Largo Fossato – point D on the map
From Largo Fossato (point D), in front of Bar del Portech you cross the main road
between Menaggio and Lugano (there is an underpass). Pick up Via Monte Grappa
that ends again on the main road. Cross it and pick up the shortcut ahead of you.
Back on the main road follow it uphill (walk on the left) and pass the entrance road
to the hospital. Just past the bus stop go up the long flight of steps that runs around
the right side of the hospital buildings. It ends on the main road which you cross in
order to pick up Via Don Moltrasio. You then turn left into Via Stretta which leads
to the centre of the hamlet Croce that is typical of a rural village with small alleyways and a small cobble stone square (16) of the 16 th century. On it’s slightly
raised surface the rituals of the haymaking, of the harvest and the threshing took
place. From the square pick up Via Maggiore that leads back to the main road. The
part of the village on the opposite side of the main road was all constructed, apart
from the parish church of S. Pietro and S. Paolo, in the 19th 20th century.
Along Via Wyatt and Via Pigato you can reach in 30 min. the superb belvedere
“la Crocetta” where the little chapel dedicated to San Maurizio stands. In this
area there are remains of trenches which were part of the great defence line
called linea Cadorna of the First World War. Along Via Wyatt you can also reach
the famous 18 hole Menaggio Cadenabbia Golf Club, founded in 1907 by Alfredo
Wyatt, the oldest in Lombardy.
In order to return to Menaggio, just past the Hotel Adler, you pick up Via V.
Casartelli that leads through the hospital area and ends on the main road from
where you retrace your footsteps back into Via Monte Grappa. After 200 m pick
up Via M. Poletti to the right which crosses the neighbourhood Sonenga. At the
end of the street go down the flight of steps and turn left and pass in front of the
youth hostel. You end in Via IV Novembre right in front of the ex railway station (17) of the train line Menaggio – Porlezza closed in 1939. You pass the
Grand Hotel Menaggio, and the small harbour of Menaggio and then enter Via
Mazzini. Under an ancient house with a typical portico, you often see a fisherman cleaning fish or preparing the nets for the next night. On the façade of the
house there is a fresco by a famous local painter called Bruno Azimonti. From
here turn left in Via delle Rose and almost immediately right in Via Pesce that
ends in Piazza Garibaldi.
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De Menaggio à Croce
Durée (aller et retour 1h30) – dénivelé 200 m
Point de départ: Largo Fossato – point D sur le plan
De Largo Fossato (point D), en face au bar del Portech, on traverse la route nationale
Menaggio – Lugano ( passage souterrain). Emprunter la Via Monte Grappa et la suivre jusqu’au bout. Traverser la route nationale et emprunter la raccourci qui amène de
nouveau sur la route national. On la suit en montant sur 300 mètres. On dépasse l’entrée de l’hôpital et juste après l’arrêt du bus on prend la petite rue qui entoure l’hôpital sur la droite. On débouche de nouveau sur la route national que l’ on traverse pour
emprunter la Via don Moltrasio. Ensuite on prend la Via Stretta sur la gauche pour
rejoindre le centre historique. Croce est le bourg le plus haut de la Commune de
Menaggio et présente la structure typique des villages paysans. Au coeur de l’ancien
noyau, une place typique (16) de son passé agricole, où se terminaient les travaux de
la fenaison, du battage et de la récolte. De la place on emprunte Via Maggiore qui
débouche sur la route nationale; l’habitée de l’autre coté de la route nationale sauf
l’église paroissiale de SS Pietro et Paolo et quelques maisons fut edifié pendant le
19ième siècle.
Suivant la Via Wyatt et puis Via Pigato, on peut rejoindre à pieds le Belvédère La
Crocetta, un balcon panoramique sur le lac. Dans les alentours on peut voir les tranchées de la guerre 1915 / 1918 faisant partie de la ligne défensive “Cadorna” réalisée en 1915 long la frontière Italie – Suisse.
Sur la longue via Wyatt on trouve aussi le Menaggio-Cadenabbia Golf Club, un des
plus anciens Golf Club de l’Europe, fondé en 1907.
Pour le retour sur Menaggio 30 mètres après l’hôtel Adler, on prend Via V. Castelli
qui descend à l’aire d’ hôpital et débouche enfin sur la route national. D’ici on
retourne sur ses pas jusqu’au croisement entre la Via Monte Grappa et la Via M.
Poletti. On prend à droite et on suit Via Poletti qui rentre dans la zone résidentiel de
Sonenga. Au fond de la Via Poletti à gauche on descend un escalier qui débouche
sur un chemin que l’on suit à gauche pour passer l’auberge de Jeunesse. La ruelle
descende sur la Via IV Novembre devant l’ex gare ferroviaire (17) de la ligne
antique Menaggio – Porlezza (sur le Lac de Lugano) qui fut fermé en 1939. On passe
devant le Grand Hôtel Menaggio pour enfin arriver au petit port. On poursuit la Via
Mazzini et sous le portique d’une ancienne maison, il n’est pas rare de trouver des
châssis pour le séchage des Missultini poissons typiques du lac.
Noter la fresque sur la façade de la maison. On prend à gauche Via delle Rose et
après tout de suit à droit en passant les arcades de Via Pesce qui débouche sur la
Piazza Garibaldi.
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Von Menaggio nach Croce
Wanderzeit (hin und zurück) 1.30 – Steigung 200 m
Anfangspunkt: Largo Fossato – Punkt D auf dem Stadtplan
Ab Largo Fossato (Punkt D), vor der Bar del Portech, überquert man die nach Lugano
führende Hauptstraße (es gibt eine Unterführung) und folgt der Via Monte Grappa.
Diese endet wieder in die Hauptstrasse, die man wiederum überquert, um so der
Abkürzung zu folgen. Ein Stück muss man jedoch auf der Hauptstrasse zurücklegen.
Man passiert die Zugangstraße zum Krankenhaus und steigt, gleich an der
Bushaltestelle vorbei, die Stufen, die rechts am Krankenhauskomplex vorbeiführen,
hinauf. Man überquert wiederum die Hauptstraße und nimmt die Via Don Moltrasio.
Dann geht es links in die Via Stretta zum alten Ortskern von Croce, einem ursprünglichen Bauerndorf. In der Mitte des Dorfplatzes aus dem 17. Jh.(16) wurden im
Herbst die Erntefeste gefeiert. Über die Via Maggiore erreicht man wieder die
Hauptstrasse. Der Ortsteil auf der andere Seite ist, außer der Pfarrkirche, den beiden
Heiligen Petrus und Paulus geweiht, im 19. und 20. Jh. gebaut worden.
Über die Via Wyatt und Via Pigato kann man in ca. 30 Minuten das schöne Belvedere
La Crocetta erreichen. Der Monte Crocetta gehörte zu der Verteidigungslinie
Cadorna, die während des Ersten Weltkrieges hier entstanden ist. Man findet noch
Reste der Schützengraben und Bunker. Routebeschreibung in der Broschüre
“Wanderungen Menaggio”.
Über Via Wyatt kann man den Menaggio Cadenabbia Golf Club erreichen. Er ist 1907
von dem Engländer Alfredo Wyatt gegründet worden. Er ist einer der ältesten
Golofplatze Europas.
Für den Rückweg nach Menaggio nimmt man gleich hinter dem Hotel Adler die Via
V. Casartelli, die links des Krankenhauskomplexes hinabführt und wieder in die
Hauptstrasse mündet. Ab hier kehrt man auf dem gleichen Weg zurück bis man wieder in der Via Monte Grappa ist. Nach 200 m biegt man rechts in die Via Poletti, die
das Viertel Sonenga durchquert. Am Ende der Strasse geht man die Treppe hinunter
und läuft links an der Jugendherberge vorbei. Man trifft auf die Via IV Novembre
gegenüber dem früheren Bahnhof (17) der Bahnlinie Porlezza – Menaggio, die bis
1939 in Betrieb war. Man kommt am Grand Hotel Menaggio und am kleinen Hafen
vorbei.
Man nimmt hier die Via Mazzini, wo man links unter dem romantischen Bogengang
eines alten Hauses oft einen Fischer, der seinen frischen Fang filetiert, sieht. An der
Fassade des Hauses gibt es ein Fresko vom lokalen Maler Bruno Azimonti. Man biegt
links in die Via delle Rose und geht dann rechts unter die Arkaden von Via Pesce zur
Piazza Garibaldi.
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Il Parco Val Sanagra
Appena sopra l’abitato di Menaggio si
trova lo splendido Parco Val Sanagra, un
territorio ricco di flora, fauna e antichi
insediamenti rurali, dove sono tracciati
numerosi percorsi.
Uno ha inizio alla località Piamuro e segue
il corso del fiume Sanagra guidando tra
antichi mulini e fornaci che hanno sfruttato
l’energia idraulica del Sanagra, fino al vecchio nucleo rurale di Monti di Madri.
Un altro percorso attraversa la località di
Codogna, sede di dimore signorili, e conduce al “Rogolone”, grande quercia secolare.
Entrambi gli itinerari sono descritti nella
pubblicazione “Passeggiate Menaggio” e
sulla cartina del Parco. Presso La Villa
Camozzi a Codogna si trova il Museo
Etnografico Naturalistico della Val
Sanagra con sale dedicate alla flora, alla
fauna e fossili del Parco; parte del museo è
dedicato alla vecchia ferrovia Menaggio Porlezza.
Il Parco è aperto l’ultima domenica del
mese e, da maggio a settembre, anche la
seconda domenica.
Per informazioni:
www.museovalsanagra.it
oppure tel. 0344 32115.
Just above the developed area of Menaggio
there is the splendid Parco Val Sanagra, a
large territory rich with flora, fauna and antique rural settlements, where numerous walking routes are located with signage.
One of them starts at the location Piamuro
and follows the course of the river Sanagra,
among ancient mills and furnaces that used
the Sanagra’s hydraulic energy, and leads to
the ancient rural settlement of Monti di
Madri.
Another route, again starting at Piamuro,
leads through Codogna, with some ancient
elegant villas once owned by the local landowners, to “Il Rogolone”, an enormous
oak tree.
Both itineraries are described in the booklet
“Walks - Menaggio”. In the Villa Camozzi at
Codogna you can visit the Museum “Museo
Etnografico Naturalistico della Val
Sanagra” with rooms dedicated to the local
flora, fauna and fossils of the park.
One room is dedicated to the old railway
line. that used to run in between Menaggio
and Porlezza.
Information: www.museovalsanagra.it or tel.
0344 32115
The Val Sanagra Park
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Le Parc Val Sanagra
Juste au-dessus de l’habitat de Menaggio
se trouve le splendide parc naturel Parco
Val Sanagra, un grand territoire riche de
flore, faune et vieux bourgs ruraux, où
sont tracé numéraux itinéraires.
Un commence à Piamuro, au dessus de
l’hameau Loveno, et suit la fleuve
Sanagra, passant anciens moulins et fors
qui ont utilisé l’énergie hydraulique du
Sanagra, pour arriver à Monti di Madri.
Un autre parcours passe par Codogna, village avec des anciennes villas, et amène
au monument naturel “ll Rogolone”, un
gros chêne.
On trouve la description de cette 2 parcours dans le brochure “Randonnées
Menaggio”.
Auprès de la Villa Camozzi à Codogna, se
trouve le Musée Museo Etnografico
Naturalistico della Val Sanagra avec des
salles dédiées à la flore, faune et fossiles du
territoire.
Une salle est dédiée au ex chemin de fer
entre Menaggio et Porlezza.
Information: www.museovalsanagra.it ou
tel. 0344 32115
Gleich oberhalb von Menaggio liegt der
wunderbare Val Sanagra Park, ein
Gebiet reich an Flora, Fauna und alten,
ländlichen Dörfer, wo mehrere schöne
Wanderungen markiert sind.
Eine davon fängt in Piamuro, oberhalb
der Siedlung Loveno, an und führt am
Sanagra Fluss mit seinen alten Mühlen
und Steinofen- bäckereien, die die
Wasserenergie der Sanagra genutzt haben,
entlang zur alten Siedlung von Monti di
Madri.
Eine andere Route führt, auch wieder ab
Piamuro, durch den Ort Codogna mit seinen antiken und eleganten Landhäusern,
zu “Il Rogolone” einer riesigen Eiche.
Beide Routen sind im Heftchen
“Wanderungen - Menaggio” beschrieben.
In der Villa Camozzi in Codogna, gibt es
das Museum “Museo Etnografico
Naturalistico della Val Sanagra” mit
Ausstellungsräumen zu den Themen
Flora, Fauna und Fossilien des Gebietes.
Ein Raum ist der alten Eisenbahnlinie
zwischen Menaggio und Porlezza gewidmet. Auskunft: www.museovalsanagra.it
oder tel. 0344 32115
Der Val Sanagra Park
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