Piano dell’Offerta
Formativa
Scuola dell’Infanzia
Anno Scolastico 2012/13
Predisposto dal Collegio dei Docenti nella seduta di data 10/10/12
Adottato dal Consiglio della Scuola nella seduta di data 29/10/12
PREMESSA1
I temi delle Nuove Indicazioni per il Curricolo (Sett. 2007) per la scuola
dell’infanzia sono essenzialmente i seguenti: l’aver cura del soggetto, del suo
conoscere, del suo esistere.
Esso pone al centro del progetto l’idea di persona, un’idea antica e grande che
rischiava di venire avvilita nell’assimilazione a pratiche in uso nel mondo
commerciale, al marketing, al confezionamento di un prodotto secondo le
aspettative del “cliente” e le sue manifestazioni di godimento. Le nuove Indicazioni
difendono, al contrario, l’idea di persona come riferimento a qualcosa di originario,
irripetibile, infinito, intassonomizzabile.
La stesura del POF deve confrontarsi con questi principi, ovvero con il fatto che la
persona non è un “per sé”, ma esiste entro un orizzonte di relazioni; vive nella
inscindibile compenetrazione di soggetto e mondo-della-vita. Si diventa persone
nel confronto con gli eventi e la cultura, affrontati insieme ad altre persone. Ecco
perché si parla di “nuovo umanesimo”: ogni progetto deve elaborare al proprio
interno i saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo
planetario, interdipendente fra locale e globale. Questa diviene la premessa
indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e
planetaria.
Le scuole dell’infanzia, dunque, dovranno creare situazioni di apprendimento della
consapevolezza, dei legami tra i soggetti e con le cose. Ma credere che la
persona cresce quando arriva a sentire che anche a scuola c’è qualcuno attento a
lei e che le vuole bene, qualcuno che ha fiducia nei suoi confronti. Imparerà
meglio se crescerà insieme a un insegnante colto, consapevole che viene da una
storia immensa e può guardare avanti, anche lontanissimo.
1
Elaborazione dal documento ufficiale Indicazioni Nazionali, in particolare il capitolo “Cultura Scuola Persona” curato dalla
commissione del Ministero della Pubblica Istruzione
INTRODUZIONE
La cosa più importante nella vita è vedere
con gli occhi di un bambino
(Einstein)
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” attraverso la quale
si rendono note ai genitori dei bambini frequentanti, le scelte educative,
organizzative ed operative della “scuola dell’infanzia”.
Esso comprende:
1. I PRINCIPI GENERALI OMOGENEI:
•
CENTRALITÀ DEL BAMBINO
•
LA NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA
2. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO:
•
CAMPI DI ESPERIENZA
•
SCELTE ORGANIZZATIVE
•
DIVERSITÀ, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE
•
CONTINUITÀ
3. LE PROGETTAZIONI ELABORATE DA OGNI SINGOLA SCUOLA:
•
IDEE
•
PROGRAMMI
NUOVO UMANESIMO
IDEA DI PERSONA
CENTRALITÀ
DEL BAMBINO
È AL CENTRO
L’AZIONE EDUCATIVA
DELL’AZIONE EDUCATIVA
DEVE RISPONDERE AI SUOI
NEGLI ASPETTI:
BISOGNI ATTRAVERSO:
- COGNITIVI
- AFFETTIVI
- RELAZIONALI
- LA CURA DEI LUOGHI DI
FORMAZIONE
- CORPOREI
ESTETICI
- LA PROMOZIONE DEI LEGAMI
- ETICI
- LA GESTIONE DEI CONFLITTI
- SPIRITUALI
- RELIGIOSI
Per una nuova
cittadinanza
attraverso:
COLLABORAZIONI/ALLEANZE
UNA FORMAZIONE LUNGO
L’INTERO ARCO DELLA VITA
TRA SERVIZI EDUCATIVI,
FAMIGLIE, SCUOLE (COMUNITÀ
EDUCATIVE)
NUOVO UMANESIMO
IDEA DI PERSONA
Ama giocare
IL BAMBINO È UN
SOGGETTO ATTIVO
Ama costruire
CHE:
Ama comunicare
ELEMENTI DELL’IDENTITÀ PEDAGOGICA
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:
UN CONTESTO
DI RELAZIONI
LA SCUOLA
DELL’INFANZIA È
UN LUOGO
DI CURA DELLA PERSONA
UN LUOGO
DI APPRENDIMENTI
PROMUOVE LO SVILUPPO
DELL’IDENTITÀ
PROMUOVE
LO SVILUPPO
DELL’AUTONOMIA
FINALITÀ
DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
PROMUOVE
LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
PROMUOVE
LO SVILUPPO DEL SENSO
DELLA CITTADINANZA
PERCHÉ SVILUPPARE L’IDENTITÀ
1) Per imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze
2) Per imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona
unica e irripetibile
3) Per sperimentare nuovi ruoli e diverse forme d’identità (come
figlio/a, maschio, femmina, cittadino…)
PERCHÉ SVILUPPARE L’AUTONOMIA
1) Per acquisire capacità di interpretare e governare il proprio corpo
2) Per partecipare alle attività nei diversi contesti
3) Per realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi
4) Per provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto
5) Per esprimere sentimenti ed emozioni
6) Per esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana
PERCHÉ SVILUPPARE LA COMPETENZA
1) Per imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio del confronto
2) Per descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali
(narrando e/o rappresentando fatti significativi)
3) Per fare domande, riflettere, negoziare i significati
PERCHÉ SVILUPPARE IL SENSO DELLA
CITTADINANZA
1) Per scoprire gli altri e i loro bisogni
2) Per gestire i contrasti attraverso le regole condivise che si
definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del
proprio pensiero, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri
3) Per porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente
orientato
IMPLICITO
1) spazio accogliente, caldo, curato,
orientato con gusto
2) tempo disteso, adatto al ritmo del
bambino
3) documentazione come processo che
produce tracce, memorie
ORGANIZZAZIONE
DEL CURRICOLO
ovvero
4) stile educativo fondato sull’ascolto, regia,
osservazione e progettualità
5) partecipazione, incoraggiamento al dialogo
e alla cooperazione
tutto ciò che gli insegnanti
fanno al fine di conseguire
obiettivi di apprendimento
e traguardi di sviluppo
ESPLICITO
CAMPI D’ESPERIENZA
COME LUOGHI DEL FARE E DELL’AGIRE DEL
BAMBINO CHE ORIENTANO L’AZIONE
CONSAPEVOLE DEGLI INSEGNANTI
IL SÉ E L’ALTRO
Le grandi domande, il senso morale,
il vivere insieme
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute
LINGUAGGI, CREATIVITÀ,
CAMPI
D’ESPERIENZA
ESPRESSIONE
Gestualità, arte, musica, multimedialità
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
LE SCELTE ORGANIZZATIVE DELLE SCUOLE
DELL’INFANZIA DEL COMUNE DI TRIESTE
La settimana dal lunedì al
La giornata dalle 7.30
Il tempo per
l’attività coi
bambini/e
alle ore 17.00
venerdì
(più un Polo del Sabato:
aperto dalle ore 7.30 alle
ore13.00)
L’organizzazione della scuola
Raggruppamenti dei
bambini per le attività
Gruppi – intersezione
Strutturazione degli spazi
•
l’aula-sezione
•
gli angoli attrezzati
•
i centri d’interesse
•
i centri specializzati
•
i laboratori
•
gli atelier
•
lo spazio per
l’individualizzazione degli
apprendimenti
DIVERSITÀ, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE
la diversità riferita sia alle caratteristiche fisicopsichiche e di personalità, sia alle caratteristiche
cognitive (la pluralità delle intelligenze, la
variabilità degli stili, dei ritmi, dei tempi, delle
strategie di apprendimento)
la diversità che deriva da svantaggi di tipo
socio-economico-culturale e che si caratterizza
Vari tipi
con le difficoltà di apprendimento e/o di relazione
la diversità conseguente a disabilità
la diversità derivante dalle multietnie presenti
nella città
Relativamente al tipo di diversità derivante da svantaggi di tipo socio – economico –
culturale, allo scopo di comprendere le condizioni e le esigenze di ciascuno, le modalità
educative cercano di adeguarsi alle singole esigenze utilizzando:
•
le risorse a disposizione: utilizzo flessibile della compresenza;
•
le metodologie d’insegnamento individualizzato;
•
i mediatori culturali.
LA CONTINUITÀ EDUCATIVA
E’ un principio pedagogico che assicura la coerenza tra le esperienze di vita dei bambini e i
processi di apprendimento proposti da varie agenzie educative. Mette in relazione le
storie di formazione dei bambini e le intende non come frammentate e nuclei a se stanti
bensì come processo unitario di crescita.
Essa è così articolata:
Continuità
=
Orizzontale
l’integrazione
attraverso
della vita scolastica
con quella familiare e sociale
Verticale = attraverso il collegamento tra
le varie esperienze di apprendimento che
precedono
e/o
seguono
dell’infanzia
Asilo nido
Scuola
dell’infanzia
Scuola
dell’infanzia
Famiglie
Territorio
Agenzie educative
(ASS, altri
extrascolastiche
partner…)
Scuola
primaria
la
scuola
ANALISI DELLA SITUAZIONE
DI PARTENZA
La Scuola Comunale dell’Infanzia MILLECOLORI è stata istituita nell’anno
scolastico 1974/75 ed occupa il pian terreno di un complesso condominiale sito in Via
Salvore n° 12.
È circondata dal verde; in particolare la scuola ha a disposizione un ampio
terrazzo, utilizzato durante tutto l’anno per giochi all’aria aperta – con bici,
arrampicata...-, un giardino recintato e ben ombreggiato da alberi e cespugli; in esso
trovano collocazione attrezzi gioco – altalena, casetta, scivoli – le attrezzature non
sono del tutto sufficienti per soddisfare il numero dei bambini che ne usufruiscono.
Lo spazio interno della scuola è costituito da:
Un ingresso ampio, dove trova collocamento il “mercato”, il televisore, il
computer che i bambini possono utilizzare
Un salone ben illuminato arredato con cuscini morbidi; purtroppo non è uno
spazio chiuso con tutte le limitazioni che questo comporta – passaggio del
personale, rumori…
Tre aule, con annessi spogliatoi e bagno per ciascuna classe
Uno spazio laboratorio - usato dall’insegnante di religione cattolica, di
lingua inglese / tedesca o per attività in piccolo gruppo Spazio riservato ai travestimenti
Sala da pranzo, cucinotto, ripostigli
Direzione ed a fianco lo spogliatoio per adulti
Il personale della ditta CIR - FOOD è preposto alla distribuzione dei pasti, la
cui preparazione è affidata al Polo - cucina Rossetti.
Notizie utili
L’opuscolo che i genitori ricevono all’inizio dell’anno scolastico presenta, in
maniera generale, l’organizzazione delle Scuole dell’Infanzia del Comune Di Trieste,
invece, qui di seguito, si evidenziano piccole e particolari regole per una buona
convivenza.
L’EDIFICIO SCOLASTICO
⇒ Chiunque entri, genitori, operatori….. deve considerare la scuola come
qualcosa che in qualche modo gli appartiene e perciò rispettarla
⇒ La porta d’accesso deve rimanere sempre chiusa ed, in particolare, al
momento dell’uscita dei bambini/e, sarà sorvegliata dal personale della
scuola
⇒ È consentito l’accesso d’estranei solo se autorizzati
⇒ Possono accedere a scuola:
I genitori, o chi delegato da loro, che devono ritirare i propri/e
figli/e prima delle uscite previste se con permesso
Le persone autorizzate dalla Direzione (operai, ..)
⇒ È consentita la partecipazione di genitori o interventi d’esperti esterni,
su progetto mirato inserito nella programmazione della scuola.
ORGANICO
Il personale che opera nella Scuola è così composto:
Sezione A - Sabrina Cecchetto con Ida Vecchiet e Marzia Valenti
Sezione B - Rossana Varesano con Roberta Gerin
Sezione C - Monica Sandrin Levi con Loredana Spapperi e Chiara Venica
Per l’anno scolastico in corso la Curia Vescovile ha confermato incarico per
l’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) all'insegnante Raffaella Petronio.
La coordinatrice pedagogica Licia Terrone
Il personale d’appoggio svolge funzioni di vigilanza sui bambini, di pulizia dei locali e
collabora con il personale insegnante secondo quanto è previsto dalle normative
vigenti.
UTILIZZO DEGLI AMBIENTI
I locali della scuola possono essere utilizzati per riunioni, anche autogestite, dai
rappresentanti dei genitori della singola classe, in orario scolastico, previa
comunicazione, di almeno 5 giorni prima, ed autorizzazione della Direzione.
ORARI
La scuola funziona dalle ore 8 alle ore 15.30, con possibilità d’entrata anticipata alle
ore 7.30 per comprovate necessità, e l’uscita posticipata dalle ore 16 alle ore 17 su
espressa richiesta delle famiglie.
Sono programmate due uscite intermedie per agevolare la frequenza dei bambini
tenuto conto delle esigenze dei/lle bambini/e e delle famiglie:
dalle ore 13.00 alle ore 13.20 e dalle ore 14.15 alle ore 14.30.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
D’INSEGNAMENTO
La scuola opera con tre sezioni, ognuna delle quali accoglie bambini/e di tre,
quattro e cinque anni. Le attività che si svolgono nell’arco della settimana sono
suddivise in attività di sezione ed intersezione.
La sezione garantisce un gruppo di riferimento per i bambini che la
compongono e garantisce la continuità di rapporti tra adulto-bambino e bambinobambino; l’intersezione offre la possibilità, che i bambini d’età omogenea, abbiano
dei progetti focalizzati su obiettivi specifici. A questi progetti partecipano tutti/e
i/le bambini/e delle tre sezioni, ha cadenza settimanale, nella giornata del giovedì;
per questi progetti la contemporaneità delle insegnanti parte dalle ore 10, gli spazi
utilizzati sono le sezioni e gli spazi comuni sia esterni, sia interni.
Nelle sezioni A e C sono accolti i bambini/a con diverse abilità ed accolgono
20 bambini, la sezione B accoglie 25 bambini/e, tutte in età compresa tra i tre ed i
cinque anni.
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA NOSTRA SCUOLA
INTEGRAZIONE- ACCOGLIENZA- DISABILITÀ
Partendo dal concetto che la scuola è di per se integrante in senso lato, ogni
bambino e famiglia straniero, diversamente abile o con situazioni di disagio
verrà accolto in un sistema predisposto ad una integrazione senza barriere,
pertanto non si parlerà di bambini da integrare ma di Bambini.
AMBIENTE E ALIMENTAZIONE
Sarà sempre nostra cura veicolare alle famiglie il messaggio della salvaguardia
dell’ambiente attraverso il rispetto della natura e il riciclaggio.
Inoltre ci adopereremo per far comprendere l’importanza di una sana e
corretta alimentazione affinché il benessere economico e i messaggi ingannevoli
dei media non si trasformino in cattive abitudini.
PROGETTI:
Progetto – trasversale
“I GIOCHI DEL PASSATO…….”
Quando la felicità era fatta di poco
Progetti - intersezione
VIAGGIO NEL TEMPO - GRUPPO 5 ANNI
BALLANDO CON LE STELLE - GRUPPO 4 ANNI
LA NOSTRA AMICA BENNY - GRUPPO 3 ANNI
Progetti - trasversali che coinvolgono i/le bambini/e grandi
EDUCAZIONE STRADALE – IMPARIAMO LE REGOLE DEL GIOCO (VIGILI
URBANI)
INGLESE E TEDESCO – AGENZIE ESTERNE
CORSO DI NUOTO – F.I.N.
Progetti –
•
•
in comune:
ORTOGIOCANDO
BIBLIOTECA
Progetto - di integrazione per i bambini diversamente abili
Progetto per l’Insegnamento della Religione Cattolica
L'I.R.C. è regolato dalle leggi e dalle CC. MM. dal marzo 1985 ad oggi, per l'anno
scolastico 2012 / 2013 il progetto di religione cattolica si compone di nuclei tematici
mensili.
FACCIAMO
•
•
•
•
•
•
•
FESTA INSIEME
Festa dell’accoglienza
A scuola festeggiamo i compleanni dei bambini
San Nicolò
Scambio di auguri di Natale – chiesa San
Carnevale
Laboratori con i genitori dei bambini piccoli e medi
Grande Festa per i bambini grandi - diploma
INTERVENTI D’AGENZIE
ESTERNE ED USCITE
Alcuni progetti, per completezza, potranno essere supportati da interventi d’agenzie
esterne come l’educazione stradale, inglese, tedesco e nuoto…
Si aderirà, inoltre, a tutte le opportunità che durante l’anno dovessero essere
proposte e fossero inerenti ai progetti annuali.
Le collaborazioni con il Teatro Verdi, con l’associazione “Nati per leggere” e con la
Cirfood saranno privilegiate all’interno dei nostri progetti.
USCITE
E GITE
Le uscite saranno organizzate tenendo conto dei progetti:
I GIOCHI DEL
PASSATO
Quando la felicità era fatta di
poco.
“Senza la conoscenza del passato
non c’è possibilità di futuro”
IL PERCHÉ DI UNA SCELTA
“Maneggiare oggetti antichi significa in un certo modo dare respiro a quel mondo che
anche a noi adulti pare così lontano e che, invece, non è più in là di un paio di
generazioni; significa far rivivere quegli oggetti che a noi fanno un poco sorridere per
la loro semplicità e che invece erano di importanza vitale un tempo; significa capire che
c’è stata un’epoca in cui le cose avevano un valore diverso, le persone erano diverse, la
vita era diversa. Noi abbiamo il dovere di ricordare, di raccogliere questa eredità per
trasmetterla alle generazioni che verranno ” (maestra Michela Ruggeri)
QUANDO LA TECNOLOGIA NON E’ INDISPENSABILE
……alla fine della giornata io, mamma e papà eravamo così impegnati a giocare a caccia al
tesoro, a fare una torta di mele per il compleanno della nonna e a giocare a ….
….. che ci siamo dimenticati di guardare la puntata speciale di “Ben Ten”, quella dove ci
sono sempre due cattivi, e la tv è rimasta spenta…..
Ecco, questo è l’augurio che noi maestre vi facciamo affinché questo succeda nelle
vostre famiglie.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
1 Il sé e l’altro – le grandi domande, il confronto con gli altri, il senso morale.
2 Il corpo in movimento – identità, autonomia, salute, attività motoria.
3 Linguaggi creatività espressione – arte, gestualità, musica e multimedialità.
4 I discorsi e le parole – comunicazione lingua e cultura
5 La conoscenza del mondo – tempo, natura, ordine, misura, spazio.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
-Aiutare i bambini a instaurare relazioni comunicative con coetanei e adulti
- Superare i conflitti in modo pacifico
- Lavorare in gruppo in modo collaborativo
- Conoscere e dare valore a culture diverse
- Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità.
- Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco controllando i movimenti
- Modellare e dare forma e colore all’esperienza motoria appena compiuta
- Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori da i soli o
in gruppo.
- Sperimentare vari materiali e tecniche diverse.
- Esplorare le possibilità espressive del colore
- Esercitare le abilità di ascolto
- Utilizzare il linguaggio verbale per comunicare in modo comprensibile
- Verbalizzare contenuti ed esperienze
- Raccontare un evento rispettando le sequenze logiche.
- Rispettare il proprio turno all’interno del gioco
- Stimolare il gusto della curiosità e della scoperta
- Scoprire analogie e differenze.
- Riconoscere e riprodurre segni e simboli convenzionali.
- Contare e confrontare quantità.
- saper ammettere di no sapere e sviluppare la consapevolezza di riconoscere di non
aver capito e quindi domandare.
- condividere lo stesso gioco
-saper accettare le proposte di gioco
- Adattare comportamenti corretti nelle diverse situazioni
-Essere disponibili al confronto con gli altri e alla modifica delle proprie opinioni
METODO
Narrazioni e letture
Drammatizzazioni
Canti mimico-gestuali, filastrocche
Uscite didattiche
interventi di agenzie esterne
Giochi motori e piccoli percorsi strutturati
Attività creative e manipolative
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
SETTEMBRE
“Benny sono io”
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
“Io sono così”
“Mamma e papà giocavano così”
“Natale a Trieste” tra vecchio e nuovo
GENNAIO
FEBBRAIO
“Un tuffo nel passato….i nonni come giocavano?”
“per Carneval andemo a Servola doman…..”
MARZO - APRILE
MAGGIO
GIUGNO
progetto accoglienza
“La fabbrica dei giocattoli”
“La macchina del tempo”
“Ne speta le Clanfe” – Ci aspettano i tuffi
STRUMENTI
libri
Materiale audiovisivo
Burattini
Materiale naturali e di recupero
Esperimenti scientifici
Interviste a bambini e genitori
Il progetto si svolgerà nelle classi, in salone e all’aperto in un clima di condivisione,
collaborazione e cooperazione. Le uscite saranno programmate ad hoc.
DESTINATARI
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori”
VERIFICA
Osservazioni sistematiche
Schede di osservazione
Documentazione
INSEGNANTI REFERENTI
Tutte le insegnanti della scuola dell’infanzia “Millecolori”
“Mi racconti una storia?”
Le favole dove sono?
Ce n'è una in ogni cosa.
nel legno, nel tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta lì dentro
da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata
e bisogno svegliarla.
Ma se un principe, o un poeta,
a baciarla non verrà
un bambino la sua favola invano aspetterà
È nostra convinzione che il libro e la lettura sono importanti, perché rappresentano una
grande possibilità, un’opportunità di imparare, in un momento di intensa relazione tra
adulto e bambino.
Quando leggiamo ai bambini ad alta voce, non trasmettiamo solo quello che c’è scritto
nelle pagine, ma anche la nostra disponibilità a condividere emozioni attraverso storie e
conoscenze.
Per questi motivi il venerdì i bambini porteranno a casa un libro della biblioteca della
classe da “toccare, ascoltare, leggere” con i genitori e da raccontare, esprimendo così
le proprie sensazioni ed emozioni, a scuola ai compagni il lunedì successivo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- Motivare alla lettura, suscitando nel bambino il piacere di leggere.
- Educare all’ascolto del testo narrativo.
- Stimolare e sviluppare capacità cognitiva e linguistiche
- Far acquisire il comportamento del buon lettore.
DESTINATARI
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori”
ORTOGIOCANDO
Anche quest’anno come negli anni passati viene riproposto il progetto dedicato
alla natura per continuare il discorso di esplorazione e scoperta intenzionale di
come nasce, cresce e si sviluppa una pianta.
I bambini saranno accompagnati nel meraviglioso mondo della coltivazione di
piccole piante e di un piccolo orto da balcone, per poter poi assaggiare il proprio
raccolto in una visione di autonomia alimentare.
Questa esperienza potrà essere riportata in famiglia come collegamento scuolafamiglia-natura.
OBIETTIVI
♦ Capacità di esplorazione e ricerca
♦ Capacità di fare ipotesi e previsioni
♦ Capacità di descrivere e raccontare le esperienze, le procedure, i
fenomeni osservati rispettando le sequenze.
♦ Comprensione rapporti causa-effetto.
♦ Capacità di prendersi cura delle semine e delle piante
DESTINATARI
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori”
INTEGRAZIONE DEI BAMBINI
DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA “MILLECOLORI”
La legge 104/92, oltre a definire il diritto all’inserimento dei bambini diversamente
abili nei nidi e nelle classi “comuni” di ogni ordine e grado, indica come obiettivo
dell’integrazione scolastica lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella
comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Individua quindi gli strumenti
operativi che ne garantiscono l’effettiva realizzazione.
La scuola, nell’ambito delle
proprie competenze, diventa punto di facilitazione per la famiglia in un’ottica di
coordinamento dei diversi interventi relativi al bambino diversamente abile.
L’obiettivo principale dell’insegnante è di organizzare un ambiente educativo tale da
stimolare tutte le potenzialità individuali del bambino, tenendo conto del contesto da
cui proviene e in cui viene inserito, dalle esperienze pregresse e dalle sue attitudini.
Integrazione significa “ il riconoscimento che nell’altro a cui insegno o da cui imparo c’è
qualcosa di me, e che siamo simili, al di là delle differenze di ruolo e di cultura, di
storie esistenziali e di livelli di competenza. È grazie alle differenze che può crescere
la coppia insegnamento-apprendimento. (Canevaro A.)
Quest’anno sono iscritti tre bambini con difficoltà.
L’0biettivo principale sarà quello di inserire, e poi integrare, questi bambini nel macrogruppo, partendo da gruppetti più piccoli e modificando le varie attività a seconda delle
diverse esigenze.
Si darà maggior importanza al consolidamento dell’autonomia nell’ambito delle routines
senza sottovalutare l’aspetto della socializzazione durante l’attività ludica.
Essendo la comunicazione uno dei principali ostacoli incontrati da questi bimbi si
inizierà a proporre qualche esempio di CAA, previo accordo con servizi sanitari e
famiglia, per semplificare e rendere più famigliare possibile la vita alla scuola
dell’infanzia.
INTERSEZIONE GRANDI
VIAGGIO NEL TEMPO
Premessa
Come è ormai consuetudine, l’intersezione dei
bambini grandi si divide in due parti ben distinte.
Da ottobre a gennaio, per dieci giovedì, i
bambini sono impegnati con il corso di nuoto alla piscina Bianchi. Da gennaio a maggio si
parte con il “Viaggio nel tempo” che si collega al progetto portante “I giochi del
passato”.In questa sede verrà privilegiato l’aspetto emozionale in vista del passaggio
dei bambini alla scuola primaria. Le emozioni fanno parte di noi, del nostro vivere
quotidiano e costituiscono la prima esperienza che i bambini fanno relazionandosi con il
mondo circostante. Aver cura della vita emotiva dei bambini significa offrire loro degli
strumenti preziosi per conoscere il proprio mondo interiore imparando a decodificarlo,
a tradurlo in parole, dialogo e confronto. Perché se nella vita tutto serve, l’educazione
alle emozioni è una priorità, è fondamentale. Tra il dire e il far ci sono di mezzo le
emozioni, ed ecco il perché di una scelta dalla quale non si può prescindere.
Destinatari
I bambini grandi di 5 anni
Obiettivi formativi
-
Comunicare e condividere le proprie emozioni
Comprendere le emozioni degli altri
Utilizzare il linguaggio corporeo per esprimere e comunicare stati d’animo
Riflettere sul valore dell’amore e dell’amicizia.
Rielaborare e comunicare esperienze vissute.
Ascoltare comprendere un testo.
Strumenti
Fotocamera digitale, computer, immagini, cartelloni.
Unità didattiche
-
Gioia
Rabbia
Paura
Gelosia
Tempi e modi
Nella giornata di intersezione, in un gruppo da 24 bambini.
Metodo
I bambini potranno vivere emozioni di tipo creativo, conoscitivo e comunicazionale
attraverso processi che privilegeranno la scoperta di se e la possibilità di esprimere il
proprio linguaggio interiore.
Documentazione
Raccolta di elaborati e fotografie.
Verifiche
Saranno contestuali con le attività effettuate
DAL BAULE DELLA NONNA
Verrà proposto ai bambini, ogni primo mercoledì del mese, uno spettacolo di burattini
avente come tema “ Le storie che ascoltavano i nonni”.
Il tutto per offrire un’occasione nella quale possa scaturire, oltre alla gioia di godere di
uno spettacolo fatto per loro, la possibilità di vivere un’esperienza emozionante e
significativa, privilegiando la partecipazione collettiva senza chiedere interventi
individuali
OBIETTIVI
L’esperienza teatrale, dal punto di vista dei bambini, tende alla condizione del gioco, ne
ripete tante modalità, i processi di identificazione con i personaggi, il fatto che l’azione
è sostenuta da regole, dimostrano che gioco e teatro si riconducono a modi simili di
rappresentazione simbolica.
Come obiettivi ce ne sono tanti ma secondo noi merita citarne uno che racchiude tutto
quello che uno spettacolo teatrale di qualsiasi tipo, durata o forma ci
dona: la soddisfazione percepita sia da parte di chi lo fa ma anche di
chi lo riceve che ripaga dalla fatica gli attori e gli spettatori.
INTERSEZIONE MEDI
BALLANDO CON LE
STELLE
Motivazione
La
danza
si
presta
bene
per
soddisfare i bisogni individuali e
sociali attraverso l’attività motoria, cognitiva e relazionale, favorendo 1’ acquisizione di
quei valori universali che sono alla base dei rapporti umani: rispetto delle regole,
integrazione, solidarietà, collaborazione con i compagni anche di diverse etnie.
La danza, considerata il punto di partenza del movimento, interagisce con l’espressione
teatrale incontrando elementi comuni ed estende il proprio linguaggio con l’espressione
corporea globale. Il movimento è inteso anche come espansione del proprio sentire
profondo che si lega ad ogni azione fisica.
Obiettivi specifici di apprendimento
-
Utilizzare diversi codici di comunicazione
Esprimersi con il linguaggio del corpo
Assumere ruoli diversi
Arricchire il linguaggio
Maturare l’identità
Potenziare la resistenza aerobica
Sviluppare e consolidare le capacità coordinative
Obiettivi formativi
-
Capacità di attenzione e di concentrazione
Capacità di rilassamento
Capacità di memorizzare
Capacità di disporre in ordine cronologico
Capacità di esprimersi in modo corretto
Accettare le proprie mansioni
- Comprendere il valore dell’aiuto di tutti.
Unità didattiche
- Ascolto di musiche nel gruppo allargato
- Realizzazione di piccole coreografie date dall’insegnante
- Realizzazione di piccole coreografie inventate dai bambini
DESTINATARI – TEMPI – SPAZI
Il progetto è rivolto ai bambini di 4 anni di tutte le sezioni, ogni incontro avrà la
durata di un’ora e sarà svolto nella giornata del giovedì.
METODOLOGIA
Attraverso attività ludiche si svolgerà il primo approccio al mondo della danza,
l’ascolto di musiche conosciute permetterà ai bambini lo svolgimento di piccole
coreografie. Si proseguirà con brani meno conosciuti su cui coreografare piccoli
movimenti per poter raggiungere una coreografia più complessa.
DOCUMENTAZIONE
DVD con montaggio delle fotografie e dei video fatti durante il progetto.
VERIFICA
La verifica verrà svolta osservando i bambini durante le attività, valutandone
l’interesse e l’attenzione per poter eventualmente effettuare le eventuali modifiche
al progetto.
INTERSEZIONE PICCOLI
LA NOSTRA AMICA BENNY
Benny è la nostra amica che ci condurrà attraverso il
gioco, in un progetto multisensoriale alla scoperta dei 5
sensi, strumenti che rappresentano un canale privilegiato di conoscenza indispensabili
per rilevare, rielaborare e interpretare le informazioni che arrivano dall’esterno e
dall’interno del nostro corpo.
L’intento è quello di favorire lì acquisizione di competenze di capacità percettive
incoraggiando la libera espressione di sensazioni e di emozioni favorendo l’integrazione
dei bambini diversamente abili.
OBIETTIVI FORMATIVI
-
Utilizzare consapevolmente gli organi di senso
Discriminare le percezioni sensoriali
Denominare correttamente le sensazioni
Consolidare gli schemi motori del camminare, correre, saltare
Conquistare una progressiva autonomia
Acquisire abilità di osservazione, esplorazione e manipolazione
Ascoltare e comprendere storie, racconti e narrazioni
Valorizzazione dei linguaggi come massima espressione di socializzazione e comunicazione
STRUMENTI
grandi e piccoli attrezzi, libri, materiale grafico, plastico-pittorico.
DESTINATARI - TEMPI E MODI
I bambini piccoli di tre anni. Nella giornata di intersezione in un gruppo di
quattordici bambini.
METODO
Il percorso si snoda attraverso osservazioni, esplorazioni, racconti e filastrocche,
permettendo di vivere esperienze sensoriali attraverso il gioco, la manipolazione e le
attività grafico-pittoriche.
DOCUMENTAZIONE E VERIFICA
Elaborati e fotografie. La verifica verrà svolta osservando i bambini durante le
attività, valutandone l’interesse e l’attenzione per poter eventualmente effettuare
le eventuali modifiche al progetto.
“Ne speta le clanfe”
Ci aspettano i tuffi
OBIETTIVI
- Partecipare attivamente alle
attività di gruppo e ad un progetto comune.
- Sviluppare atteggiamenti di collaborazione rafforzando i rapporti
amicali
- Interiorizzare le regole della convivenza sociale.
- Scoprire e rispettare l’ambiente marino.
DESTINATARI
Tutti i bambini e il personale della scuola
ATTIVITA’
- Giochi in spiaggia
- Giochi comunitari
DOCUMENTAZIONE
Verrà selezionata una raccolta di foto.
Programma d'insegnamento della Religione Cattolica
Insegnante: Raffaella Petronio
PREMESSA
“Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e il suo
evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone… Si
chiede dove era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è
caro, quale sia l’origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza
religiosa.”
(dalle Indicazioni per il curriculum per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo
d’istruzione; Roma, settembre 2007)
IL SIGNIFICATO DELL'IRC NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Nella Scuola dell'Infanzia l'educazione Cattolica trova nelle Indicazioni Nazionali la
sua collacazione nel Campo di esperienza “Il sé e l'altro”. La dimensione religiosa del
bambino è importante per la sua crescita globale come persona. Tenendo conto dei
diversi gradi di apprendimento, mira alla crescita armoniosa del bambino nella scoperta
del messaggio cristiano come valori e principi.
Ogni bambino, sia pure a livelli diversi, si incontra ogni giorno con molteplici gesti e
segni della realtà religiosa cristiana presente nella nostra società. Tutto ciò suscita dei
perché che esigono risposte vere. Nasce, allora, l'esigenza di precisare il taglio
specifico con il quale si propone l'insegnamento della religione cattolica (IRC) nella
Scuola.
L'IRC si colloca nel “vissuto” religioso dei bambini, e promuove la conoscenza della
realtà religiosa che li circonda, in conformità alla dottrina della Chiesa.
L’IRC, in ogni caso, NON presuppone o richiede adesioni di fede. Diversamente dalla
catechesi, l'insegnamento scolastico della Religione Cattolica non mira a fare del
bambino un cristiano, non prepara ai sacramenti, non richiede un'adesione di fede ne
un'appartenenza ecclesiale. E' invece una formazione educativa che insieme ad altre
proposte della scuola accompagna il bambino a scoprire se stesso e gli altri, lo stimola
all'incontro dell'altro e la sua accettazione, alla fratellanza e all'amicizia.
CONTENUTI
L’insegnamento della Religione Cattolica contribuisce, in continuità con le esperienze
educative che vengono proposte nella Scuola dell’Infanzia e in sintonia con la famiglia,
alla crescita personale e in particolare della dimensione religiosa della personalità dei
bambini che la frequentano.
L'insegnante di Religione Cattolica cerca di aiutare i bambini nel percorso personale di
scoperta di sé, dell'altro, dei segni, dei simboli e dei significati della religiosità.
Quest’anno scolastico, durante le ore di religione cattolica ci allacceremo anche al
progetto annuale scelto dalla scuola “I giochi del passato. Quando la felicità era fatta
di poco”. Riscoprendo le più significative storie bibliche e ascoltando alcune leggende di
Santi tra i più conosciuti, scopriremo anche come giocavano i bambini ai tempi di Gesù,
con che giochi giocava il piccolo Gesù e i suoi amici. Ascoltando alcune sue parabole,
scopriremo che dove sta la felicità ci sono anche gli amici con i quali gioco e cresco,
utilizzando il racconto come metodo didattico e sviluppandolo in modo creativo e
giocoso, adatto ai bambini della Scuola dell’Infanzia.
DESTINATARI
Tutti i bambini della Scuola dell'Infanzia Comunale “Mille colori” che si avvalgono
dell'insegnamento della Religione Cattolica, divisi in gruppi omogenei per fasce d'età.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
•
Osservare e conoscere il mondo che ci circonda come dono di Dio Creatore
•
Scoprire la persona di Gesù di Nazareth com'è presentato dai Vangeli
•
Scoprire alcune personalità particolarmente significative del panorama dei Santi
•
Individuare i luoghi e le espressioni dell'amore cristiano nella Chiesa e conoscere
le feste cristiane più importanti.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
Il bambino diventa consapevole del significato religioso dell'esistenza
•
Diventa consapevole della sua storia, cultura e delle radici religiose
•
Scopre la gioia di vivere la fratellanza e l'amicizia
•
Intuisce il senso dell'accettazione dell'altro e del rispetto del diverso, con un
corretto comportamento nei confronti della religiosità, delle altre religioni e dei
non credenti.
NUCLEI TEMATICI
•
Scopriamo noi stessi e gli altri bambini come amici.
•
Scopriamo la natura che ci circonda come creazione di Dio e dono per noi.
•
Scoperta di alcune figure di Santi tra i più conosciuti nel nostro ambiente
culturale.
•
L'avvento: aspettiamo Gesù che sta per nascere. Scopriamo la famiglia di Gesù e
la nostra famiglia.
•
La festa del Natale: Gesù nasce in mezzo a noi. La festa della famiglia come
amore che accoglie.
•
Il piccolo Gesù cresce come noi; alcune parabole, con le quali conosciamo i valori cristiani.
•
Alcune storie dell'Antico Testamento che sono significative per i bambini: Noè,
Mosè, ecc.
•
La Pasqua come festa gioiosa della vita che rinasce: canti e danze.
•
Maria, mamma di Gesù e nostra mamma celeste.
•
Scopriamo la chiesa, luogo dove si incontrano i cristiani per celebrare le feste di
Gesù.
METODO DI APPRENDIMENTO
•
L'ascolto di racconti, brani, filastrocche, musica
•
La riflessione con momenti di conversazione, confronto e dialogo
•
Il gioco come momento di apprendimento con varie attività ludiche e di
aggregazione
•
Il canto e la danza come strumento per sviluppare l'espressività del bambino
•
La produzione di piccole creazioni manuali, disegni di vario tipo, cartelloni e
simili.
STRUMENTI
•
Libri, immagini, schede, cartelloni, vari oggetti
•
Materiale di cancelleria vario
•
Strumenti musicali
•
CD musicali e video.
SPAZI
•
Luoghi interni alla scuola (una stanza apposita, il salone)
•
Luoghi esterni alla scuola (giardino, uscite didattiche)
•
Eventuali uscite didattiche (visite guidate) saranno concordate con la
coordinatrice pedagogica e le insegnanti della scuola, precedute da alcune
conversazioni di preparazione.
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