NOTIZIARIO DELLA POSTULAZIONE DEI PADRI DOTTRINARI
ANNO IV N. 10 OTTOBRE 2011
Carissimi,
in questo numero, il brano della Parola di Dio su cui pregare, meditare e condividere, ed il
commento del B. Cesare riguardano il brano del Vangelo che ascolteremo il 16 ottobre, XXIX
Domenica del Tempo Ordinario.
Per la storia di famiglia, riportiamo alcuni cenni dell’unione dei Dottrinari di Francia con la
Congregazione fondata da p. Romanelli.
Per il Movimento Familiare Dottrinario, la sintesi dell’incontro tenuto a S. Severino Marche lo
scorso mese di agosto.
Un caro saluto.
P. Sergio La Pegna
DAL VANGELO SECONDO MATTEO
(22,15-21)
15
Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come
coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri
discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei
veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione
di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, di' a noi il
tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 18Ma Gesù,
conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi
alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli
presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Questa immagine e
l'iscrizione, di chi sono?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse
loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello
che è di Dio».
1
Dagli scritti del B. Cesare
I messaggeri, dopo aver lodato Gesù per
accattivarsene la benevolenza, in atto
rispettoso e come in aria di consiglio, gli
chiesero quale fosse il suo parere, se fosse
lecito o no di pagare il tributo a Cesare,
immaginando di coglierlo con questo
mezzo in parola… Gesù, conoscendo la
loro malizia, rispose: “Ipocriti perché mi
tentate?”. Ed in ciò fece vedere che era
Dio, perché Egli non risponde alle loro
parole ma ai loro pensieri…
Subito dopo, Egli disse agli invitati:
“Mostratemi la moneta!”. Ed Egli
domandò loro: «Questa immagine e
l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero:
«Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete
dunque a Cesare quello che è di Cesare e
a Dio quello che è di Dio»… Siccome
nella moneta di Cesare era impressa
l’immagine ed era scritto il nome di
Cesare; così nella moneta di Dio bisogna
che vi si trovi scolpito il nome e
l’immagine di Dio. La moneta di Cesare
era d’oro e d’altro metallo; quella di Dio
è l’uomo…
obbedienza, concordia e liberalità, cioè
obbedienza ai superiori…
Oh Signore nostro Gesù Cristo, maestro
supremo, da cui dipende l’esistenza di
tutte le cose, che nella vostra onnipotenza
dite, e tutte le cose sono fatte. Fate che
siamo veri discepoli e così fedeli che mai
ci allontaniamo dai vostri comandamenti.
E poiché siete la via, fate che non ci
scostiamo mai da essa, ma che la
seguiamo in tutto e per tutto, sia nella
stalla della povertà, sia nel deserto della
penitenza, sia nella croce delle
tribolazioni. Ed essendo voi verità
infallibile, non permettete che cadiamo
nell’errore, ma esercitando la giustizia e
rendendo a ciascuno tutto ciò che gli è
dovuto, possiamo presentarci con
sicurezza dinanzi al trono della vostra
maestà e rendere un ottimo conto della
nostra vita. Amen.
Gesù ci dice di rendere a Cesare quello
che è di Cesare. Egli dice a noi “rendete”
e non “date” perché si dà quello che è
proprio e si rende ciò che è altrui… Noi
dobbiamo rendere a Dio, a noi stessi e al
nostro prossimo. Dobbiamo rendere a
Dio onore, timore e amore, perché è
nostro Dio; amore perché è nostro Padre,
timore perché è nostro Giudice, onore
perché ci ha creati, amore perché ci ha
riscattati… A noi dobbiamo tre cose, cioè
la purità al cuore, la custodia della lingua
e la mortificazione della carne…
Dobbiamo al prossimo tre cose:
2
Dalla “Storia di Famiglia”: Gli inizi dell’opera di p. Romanelli
Il 2 dicembre 1617 si erano riuniti in Laurito, paese che allora apparteneva
alla Diocesi di Capaccio, il sacerdote Gianfilippo Romanelli “desideriis
flagrans in Deum et animarum salutem” ed altri due prelati napoletani:
Andrea Brancassio e Pompeo Manforte. Afferma l’atto di fondazione che essi
avevano l’intento di “fondare, costruire ed edificare un Convento sotto il
titolo della Dottrina Cristiana in un fondo dell’Unità di Laurito; che siano
tenuti ad assistere alla confessione sacramentale…; alla scuola per dare gratis
lezione di grammatica ai figlioli dei contadini”1. In particolare essi si
prefiggevano lo scopo di portare l’istruzione religiosa ai fanciulli e al popolo
del Contado, che spesso ignoravano anche i primi rudimenti della fede.
Poiché a questi zelanti presbiteri, si sono uniti anche altri sacerdoti e laici, il
Vescovo di Capaccio, Mons. Pietro de Matta y Haro, teatino spagnolo, il 13
ottobre 1618 emanò il Decreto di approvazione di questa nuova
Congregazione i cui membri intendevano vivere in comunità, sotto
determinate regole, per amministrare i sacramenti, in particolare quello
dell’Eucaristia e della Riconciliazione, insegnare e predicare i principi basilari
della fede e la dottrina cristiana e per istruire il popolo semplice. Per ordine
dello stesso Vescovo si tenne il primo Capitolo della Congregazione, il 26
agosto 1626, dai quali Atti risultano diverse nomine, segno di un primo
sviluppo dell’istituzione. Divenuto Vescovo di Capaccio il nobile napoletano
Francesco Maria Brancaccio, questi confermò l’approvazione e, divenuto
Cardinale e Prefetto della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari,
procurò che questa approvazione venisse confermata dall’autorità apostolica
con un Decreto spedito da Roma il 12 maggio 1634. Dopo aver ottenuto
questo importante riconoscimento la Congregazione apre diverse case: nel
1635 a Lariano, nel 1636 a Napoli e nel 1642 a Bari. Ogni Collegio aveva il suo
Rettore che dipendeva dal Superiore Generale, ed i membri della
Congregazione esercitavano il ministero apostolico non solo attraverso
l’insegnamento della Dottrina Cristiana, ma anche nelle scuole, nella
predicazione e nella direzione spirituale. P. Romanelli morirà nel 1656,
lasciando un opuscolo, stampato a Napoli nel 1619 con il titolo: “Soliloqui
sopra l’inno Veni Creator per apparecchio alla Solennità della Pentecoste”.
(continua)
1
Cf. P. Centi, “Dottrinari di Napoli”, DIP, vol. 3, 977-978.
3
“Vita di Famiglia Dottrinaria”: Rrsocnto dell’incontro di S. Severino
Nei giorni dal 25 agosto al 28 agosto in quel di S.Severino Marche si è svolto l’incontro
nazionale del cosiddetto Movimento Famigliare Dottrinario. La partecipazione poteva
senz’altro essere più numerosa se non fossero intervenute cause di forza maggiore che
hanno impedito a diverse famiglie di essere presenti. In ogni caso c’è stata la rappresentanza
di quasi tutte le comunità dottrinarie italiane, così come c’è stata la partecipazione anche
della congregazione con la presenza di P.Sergio La Pegna e del Padre Generale P.GianMario
Redaelli ( che ovviamente ringraziamo di cuore per averci onorati della sua presenza
nonostante fosse appena rientrato dall’Albania).
Le comunità presenti sono state Vittoria (la comunità più numerosa, con la presenza di
Monica e Fabio, il loro Stefano e le splendide piccole Martina, Chiara e Sofia; Settimo e
Laura con la loro Nicoletta), Roma (con Giacinto e Maria), Torino (con Federico e Grazia e
l’ometto Mattia) e Vigevano (con Antonio e Michela).
L’incontro si è svolto a San Severino Marche nella comunità monastica delle Sorelle Povere
di S.Chiara che già l’anno scorso ci avevano ospitato. La loro accoglienza è stata come
sempre premurosa e “famigliare”. In questo possiamo dire proprio di avere molto da
imparare come famiglie…
Ci siamo ritrovati nel pomeriggio del 25 agosto e il nostro primo appuntamento è stato con
il Signore. Ci siamo uniti infatti alla preghiera dei vespri delle sorelle ospitanti e abbiamo
affidato a Lui e al nostro padre Cesare il nostro lavoro.
In serata abbiamo invece condiviso le impressioni, le riflessioni i commenti provenienti dalle
varie comunità a seguito delle conclusioni riportate dall’incontro di gennaio a Roma e a
seguito del foglio di identità riveduto e corretto proprio in quell’occasione. Abbiamo voluto
proprio ripartire da lì per dare continuità e per verificare l’effettivo interessamento e
coinvolgimento delle varie comunità dottrinarie.
Il giorno seguente la nostra attenzione invece è stata orientata verso quelli che sono i due
punti principali del foglio di identità del Movimento Famigliare Dottrinario: la Parola e la
Catechesi. Con l’aiuto di P.Sergio abbiamo approfondito questi due punti alla luce della
spiritualità e della vita del Beato Cesare. La frase del nostro padre spirituale ““Tutto in noi
catechizzi, il nostro stile di vita sia così conforme alle verità insegnate da essere un
catechismo vivente” è stata riscoperta, rivalorizzata da parte dei presenti ed è diventata per
le famiglie presenti luce e guida. Ci siamo ritrovati perfettamente come famiglie. Riassume
perfettamente quello che come famiglie e come singoli vogliamo essere nella società e nella
comunità. Vogliamo veramente che il nostro stile di vita sia conforme alla Parola di Dio e
vogliamo soprattutto che sia questo stile di vita a catechizzare.
Per quanto riguarda la catechesi inoltre è emersa la necessità e il bisogno da parte delle
famiglie di ricercare e ricevere maggiore formazione, soprattutto in campo biblico.
L’esigenza nasce dal fatto che spesso e volentieri ci si trova ad essere impreparati
nell’annuncio delle verità di fede, non solo all’esterno, ma anche nello stesso ambiente
famigliare e comunitario.
La riflessione personale e di coppia seguita alle riflessioni proposteci da P.Sergio, così come
la testimonianza che abbiamo ricevuto da parte delle sorelle povere di S.Chiara nel
pomeriggio sempre sulla importanza della Parola di Dio nella vita di famiglia, ci hanno
portato il giorno seguente a condividere con P.GianMario Redaelli, P.Generale della
Congregazione, le diverse impressioni.
Tutte le famiglie presenti hanno condiviso il bisogno e la volontà di avere un rapporto con la
Parola di Dio quotidiano. Da qui l’impegno di proporre nei vari gruppi a livello famigliare e
4
personale la lettura e meditazione quotidiana (non solo settimanale quindi) della Parola di
Dio che ci viene proposta dalla Liturgia.
Così come si è sentito il bisogno di chiedere ai padri un aiuto ed un impegno concreto nella
formazione cristiana nei suoi aspetti più vari. In particolare il P.Generale si è preso a cuore
l’impegno di informare i suoi confratelli di questo nostro bisogno e di stimolarli a rendersi
disponibili a questo servizio.
Abbiamo inoltre ribadito l’importanza per tutto il movimento degli altri punti del foglio di
identità: eucarestia e Maria. La prima come alimento spirituale della nostra settimana e la
seconda come modello di vita. Sull’esempio del Beato Cesare vogliamo continuare a dare
spazio alla semplice ma fruttuosa preghiera del rosario in famiglia.
Nella giornata di sabato 27 agosto abbiamo approfondito con l’aiuto di P.GianMario il ruolo
di Maria e della preghiera del S.Rosario nella vita del P.Cesare in una cappella sotto la
Basilica maggiore del Santuario di Loreto, dove tutti insieme, dopo la preghiera mariana
animata dai bambini, abbiamo partecipato alla S.Messa e visitato la Santa Casa. Sempre nel
pomeriggio di sabato abbiamo anche provato a lanciare alcune proposte per il nuovo anno.
La proposta più impegnativa e a lungo termine è la partecipazione delle famiglie dottrinarie
all’incontro mondiale delle famiglie con il Papa a Milano nei giorni dall’1 al 3 giugno.
Per prepararci adeguatamente all’incontro si è pensato di proporre un cammino comune a
tutte le comunità che verrà proposto nei mesi successivi.
A breve termine invece si è richiesto alle varie comunità presenti(e si richiede medesimo
impegno anche alle comunità non presenti) di sondare il terreno nei vari gruppi per avere
indicativamente verso la metà di ottobre un numero ipotetico di partecipanti all’incontro di
Milano.
Inoltre a gennaio, e precisamente nel week end del 14-5 gennaio si ripropone l’incontro dei
referenti dei vari gruppi famiglie a Roma per l’organizzazione e definizione dei dettagli
dell’incontro mondiale delle famiglie.
Attendiamo da tutti i gruppi famiglie delle varie comunità dottrinarie un riscontro e un
commento sincero e schietto, nell’attesa di ri-incontrarci tutti quanti con maggior entusiasmo
in quel di Roma.
Per comunicazioni scrivere a: Postulazione dei Padri Dottrinari via S. Maria in Monticelli, 28 –
00186 ROMA oppure email: [email protected]
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