L’economia aretina nel 2010:
“per chi suona la ripresa?”
Arezzo, 24 novembre 2009
Riccardo Perugi
Unioncamere Toscana - Ufficio Studi
LA CADUTA DEL COMMERCIO
INTERNAZIONALE
LE CONSEGUENZE DELLA CRISI FINANZIARIA HANNO INVESTITO
IL PRINCIPALE MOTORE DEI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE …
Andamento del commercio mondiale
Variazioni %
7,1
5,5
6,6
2,8
-11,5
2007
2008
2009
Fonte: Congiuntura.ref - Previsioni al 31 ottobre 2009
2010
2011
LA RECESSIONE
MONDIALE
… E INNESCATO LA PRIMA CRISI VERAMENTE GLOBALIZZATA …
Prodotto interno lordo a prezzi costanti
Variazioni % annuali
Area territoriale / Paese
2006 2007
Mondo
5,1
5,2
Economie Avanzate
3,0
2,7
Stati Uniti
2,7
2,1
Area Euro
2,9
2,7
> Germania
3,2
2,5
> Francia
2,4
2,3
> Italia
2,0
1,6
> Spagna
4,0
3,6
Giappone
2,0
2,3
Altre Economie Avanzate
3,9
3,8
> Regno Unito
2,9
2,6
Economie Emergenti e in Via di Sviluppo
7,9
8,3
Africa
6,1
6,3
Europa Centrale ed Orientale
6,6
5,5
Federazione di Stati Indipendenti
8,4
8,6
> Russia
7,7
8,1
Asia in Via di Sviluppo
9,8 10,6
> Cina
11,6 13,0
> India
9,8
9,4
Medio Oriente
5,8
6,2
Emisfero Occidentale
5,7
5,7
> Brasile
4,0
5,7
Fonte: F.M.I., World Economic Outlook, Ottobre 2009
2008
3,0
0,6
0,4
0,7
1,2
0,3
-1,0
0,9
-0,7
1,2
0,7
6,0
5,2
3,0
5,5
5,6
7,6
9,0
7,3
5,4
4,2
5,1
2009
-1,1
-3,4
-2,7
-4,2
-5,3
-2,4
-5,1
-3,8
-5,4
-2,7
-4,4
1,7
1,7
-5,0
-6,7
-7,5
6,2
8,5
5,4
2,0
-2,5
-0,7
2010
3,1
1,3
1,5
0,3
0,3
0,9
0,2
-0,7
1,7
2,1
0,9
5,1
4,0
1,8
2,1
1,5
7,3
9,0
6,4
4,2
2,9
3,5
Fonte: Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana
AREZZO
I trimestre 2009 -19,3%
II trimestre 2009 -20,7%
09.2
09.1
08.4
08.3
08.2
08.1
07.4
07.3
07.2
07.1
06.4
06.3
06.2
06.1
05.4
05.3
05.2
05.1
04.4
04.3
04.2
04.1
03.4
03.3
03.2
03.1
02.4
02.3
02.2
02.1
01.4
01.3
01.2
01.1
00.4
00.3
00.2
00.1
99.4
99.3
99.2
99.1
98.4
98.3
98.2
98.1
97.4
97.3
97.2
97.1
-19,2
-20,1
-10,1
-0,9
-2,6
-3,0
-2,0
-2,8
-2,5
-1,4
-2,0
-1,0
-2,9
-3,9
-4,1
-2,5
-0,5
-0,3
-0,2
-0,2
-3,1
-2,9
-0,6
-1,0
-0,9
-2,4
-0,3
-1,3
-0,1
4,9
5,4
6,7
2,3
3,6
1,2
3,5
2,9
3,7
1,2
0,8
0,2
0,2
2,5
1,8
1,9
0,9
0,3
0,7
1,9
1,3
LA CADUTA DELLA
PRODUZIONE INDUSTRIALE
… DETERMINANDO UNA FLESSIONE PRODUTTIVA SENZA PRECEDENTI
Variazioni % tendenziali
Andamento trimestrale della produzione industriale in Toscana
2009
DUE CARATTERISTICHE STRUTTURALI
DELL'ECONOMIA ARETINA
LE RIPERCUSSIONI SONO MAGGIORI PER UN'ECONOMIA APERTA E
DALLA FORTE COMPONENTE INDUSTRIALE COME QUELLA ARETINA …
Grado di apertura dell'economia (media 2006-2008)
Incidenza % delle esportazioni sul valore aggiunto totale (valori concatenati, anno di rif. 2000)
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
AR
LU
PO
MS
PI
TOS
FI
ITA
PT
SI
LI
GR
Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, Scenari per le economie locali (ottobre 2009)
Incidenza dell’industria (valore aggiunto dell’industria sul totale 2006-2008)
Arezzo 27% - Toscana 22% - Italia 22%
LE ASPETTATIVE DELLE
IMPRESE PER IL 2010
… ANCHE SE ALL’ORIZZONTE COMINCIANO AD APPARIRE ALCUNI
SEGNALI DI STABILIZZAZIONE DEL CLIMA CONGIUNTURALE
Aspettative sull'andamento del fatturato - Arezzo
Valori % (al netto delle mancate risposte)
64,1
2009 (pre-cons.)
2010 (prev.)
43,8
29,9
33,6
22,7
6,0
Aumento
Fonte: Unioncamere Toscana
Stabilità
Diminuzione
IN SINTESI …
LA FEBBRE RESTA ALTA, MA HA SMESSO DI CRESCERE …
è plausibile un rallentamento della fase recessiva nei prossimi mesi
A che punto siamo della crisi?
A) Innesco (dal sistema finanziario all’economia reale)
B) Recessione profonda (indicatori in caduta libera)
C) Verso la stabilizzazione (attenuazione dei dati negativi)
D) Stabilizzazione (arresto della caduta)
E) Recupero (avvio di una fase di graduale ripresa)
fine 2008
inizio 2009
fine 2009
inizio 2010
fine 2010
… ma su questo percorso pesano
le incognite di uno scenario di riferimento ancora molto incerto
un cammino comunque lento per tornare sui livelli di partenza (pre-crisi)
crescenti difficoltà sul fronte occupazionale e delle crisi d’impresa
SCENARIO
DI PREVISIONE
… E PER L’ECONOMIA DI AREZZO SI PROFILANO NON SOLTANTO
DIFFICOLTA’ ED INCOGNITE, MA ANCHE OPPORTUNITA’
Andamento del valore aggiunto (a prezzi costanti) - Arezzo
Variazioni % (media annua)
6
4
2
0
-2
-4
-6
-8
2000- 2005- 2006
1995 2000
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali (ottobre 2009)
Anno di ritorno sui livelli pre-crisi (valore aggiunto del 2007) nel 2015
FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI
E GESTIONE DELLA LIQUIDITA’
SI INTENSIFICANO I PROBLEMI DI GESTIONE DELLA LIQUIDITA’ E,
PIU’ IN GENERALE, DEI FABBISOGNI FINANZIARI DELLE IMPRESE
(non soltanto in conseguenza dei negativi andamenti di mercato) …
Flussi economico-finanziari e gestione della liquidità - Arezzo
Valori % sul totale (al netto delle mancate risposte)
gennaio 2009
ottobre 2009
42,6
36,5
24,8
17,3
Dilazioni di pagamento
richieste ai fornitori
Fonte: Unioncamere Toscana
22,6
21,2
Ricorso
all'indebitamento
bancario
Ricapitalizzazione
dell'azienda con mezzi
propri
ACCESSO
AL CREDITO
… MENTRE SI ACCENTUANO I PROBLEMI SUL FRONTE DEI
RAPPORTI FRA SISTEMA DELLE IMPRESE E SISTEMA DEL CREDITO
Difficoltà di accesso al credito: motivazioni - Arezzo
Valori % sul totale di chi ha manifestato difficoltà (al netto mancate risposte)
54,4
Aumento dei tassi
interesse passivi
Difficoltà accesso
al credito
per il 26,9% delle
imprese aretine
(a gennaio era 20,2%)
43,1
75,4
Richiesta di
maggiori garanzie
78,3
70,3
Minori concessioni
credito/scoperto
70,6
Allungamento dei
tempi di analisi
rich. affidamento
76,2
Incremento spese
e comm. bancarie
58,2
gennaio 2009
Fonte: Unioncamere Toscana
ottobre 2009
LA RISPOSTE DELLE IMPRESE
ALLA CRISI - TOSCANA (1)
LE STRATEGIE DI RISPOSTA SI FANNO PIU’ ARTICOLATE:
INSIEME A MISURE “DIFENSIVE” …
Si accentuano i processi di razionalizzazione dei costi di
approvvigionamento, produzione e logistica (dal 60 al 71%), anche a causa di
un ricorso alla compressione dei margini che resta su livelli elevati (stabile
al 63%)
Si riduce la quota di attività realizzata per il magazzino (per il 60% di
coloro che non lavorano unicamente su ordine/commessa), per contenere le
giacenze di invenduto e gli investimenti in circolante legati al ciclo delle scorte
Gli effetti della negativa congiuntura vengono trasferiti “a monte”:
diventano più frequenti i casi di riduzione degli ordini ai fornitori (dal 55
al 62%) e le richieste di dilazione dei tempi di pagamento ai fornitori
(dal 24 al 28%)
Restano invece nel complesso limitati i casi di riduzione della gamma dei
prodotti/servizi offerti (8%) e non particolarmente frequenti quelli di
abbandono dei mercati fin qui presidiati (17%)
LA RISPOSTA DELLE IMPRESE
ALLA CRISI - TOSCANA (2)
… SI ACCENTUANO SOPRATTUTTO QUELLE MAGGIORMENTE
“AGGRESSIVE” E DI RIQUALIFICAZIONE DELL'OFFERTA
Cresce la diversificazione produttiva e di mercato: aumentano le imprese
che perseguono un ampliamento della gamma dei prodotti/servizi
offerti (dall’11 al 16%) e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali (nel
manifatturiero, dal 28 al 50%), tanto in Italia che all’estero
Si cerca di consolidare la reputazione dell’impresa sul mercato: si punta con
maggiore frequenza ad un miglioramento della qualità dei prodotti
offerti (dal 43 al 48%), e di ridurre i tempi di produzione e consegna dei
prodotti realizzati (31%)
Resta stabile la quota di imprese con programmi di investimento in
corso (17%), un dato non trascurabile alla luce delle problematiche già
evidenziate con riferimento alle dinamiche di mercato ed alle tensioni sul
fronte finanziario che le imprese si trovano ad affrontare nell'attuale
congiuntura
CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE (1)
Nella prima parte del 2009 si sono ulteriormente acuite le difficoltà di
mercato registrate alla fine del 2008, ma l’anno si chiude all'insegna di un
miglioramento delle aspettative per il 2010: l'incertezza su tempi e
modi della ripresa resta tuttavia elevata
Nel frattempo, si sono accentuate le problematiche legate alla
gestione della liquidità ed all'acceso al credito, con un deterioramento
nel rapporto fra sistema delle imprese e sistema bancario che interessa in
misura crescente soprattutto fattori non direttamente legati al costo del
debito
Con il passare dei mesi le imprese hanno cercato di reagire
elaborando "strategie di uscita" più articolate, utilizzando una
maggiore varietà di strumenti: si tratta di iniziative che, al tempo stesso,
richiedono l'utilizzo di maggiori risorse e che rischiano di essere penalizzate
dalle restrizioni in essere sul fronte creditizio (rischio concreto di "selezione
avversa")
CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE (2)
Alcuni dettagli per strategia e tipologia d'impresa - Toscana
Quota di imprese con fatturato in aumento nel 2009 (al netto mancate risp.)
Strategie:
Strategie:
Strategie:
Strategie:
implementazione di programmi di investimento in corso 15,3%
ricerca di nuovi sbocchi commerciali all'estero 11,7%
miglioramento della qualità dei prodotti/servizi esistenti 9,7%
ampliamento della gamma dei prodotti/servizi offerti 8,5%
Manifatturiero: imprese esportatrici 12% (non esportatrici 4%)
Agricoltura: imprese esportatrici 21% (non esportatrici 4%)
Turismo: imprese con clientela anche estera 11% (solo nazionale 5%)
Manifatturiero: imprese non artigiane 9% (artigiane 5%)
Manifatturiero: imprese non subfornitrici 9% (subfornitrici 4%)
Agricoltura: imprese con attività agrituristica 10% (senza agriturismo 4%)
Agricoltura: imprese con attività di trasformazione 11% (senza trasf. 2%)
CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE (3)
Le aree in grado di trainare la ripresa sono per lo più legate alle economie
emergenti, con particolare riferimento a quelle asiatiche: i motori della
ripresa sono, da un punto di vista geografico, generalmente lontani
dall’Italia, e dunque non facilmente accessibili (anche da un punto di vista
culturale) al nostro tessuto di pmi
Quella attuale non è una crisi congiunturale: a) si riparte da un punto
strutturalmente molto più basso rispetto a quello di partenza; b) si
sovrappone alle problematiche legate alla competitività, tuttora irrisolte, che il
nostro sistema economico ancora presenta; c) la ripresa, quando si
verificherà, sarà lenta e consentirà di recuperare i valori di partenza solo dopo
molti anni; d) la ripresa sarà inoltre molto selettiva
Per una quota non trascurabile di aziende si sono tuttavia fatti più intensi i
negativi riflessi occupazionali di una situazione che appare complessa,
mentre si moltiplicano le crisi d’impresa: il 2010 sarà l’anno della difesa
"disperata" del lavoro (autonomo/imprenditoriale e dipendente)
Grazie per l’attenzione
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