INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI
CERTIFICATI
ISTITUTO COMPRENSIVO N.6 DI BOLOGNA
1
Statistica:
-totale iscritti Scuola Media Irnerio: 370
-totale alunni certificati: 14
-percentuale alunni certificati: 4%
ISTITUTO COMPRENSIVO N.6 DI BOLOGNA
2
Tipologia di disabilità degli alunni iscritti - codici ICD-10
(International Statistical Classification of Diseases
and Related Health Problems):
F70 Ritardo mentale lieve
F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio
F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilita' scolastiche
F83 Disturbo evolutivo specifico misto
F89 Disturbo dello sviluppo psicologico non specificato
F90 Disturbi ipercinetici
F92 Disturbi misti della condotta e della sfera emozionale
F93 Disturbi della sfera emozionale con esordio caratteristico
nell’infanzia
G40.3 Epilessia
H54.4 Cecita' e ipovisione
H90.3 Sordita' da difetto di trasmissione e/o neurosensoriale
Q85 Facomatosi non classificate altrove
3
Alunni certificati
Scuola Media Irnerio
Principali modalità di lavoro:
A- attività in aula morbida
B- lavoro in piccolo gruppo
C- lavoro individuale
D- lavoro in classe
E- progetti extrascolastici
4
Gravità
Ore
sostegno
statale
Ore
educatore
comunale
Tot Ore coperte
si
6
4
12/30
Alunno
Classe
Modalità
di lavoro
C.S.
2C
B+D
F.N.
2A
B+D+E
6
10
16/30
M.J.
2B
B+C+D
6
6
12/30
F.G.
A.B.
3A
2D
A+D
B+D
18
5
12
6
30/30
11/30
R.L.
2D
B+C+D
4
6
10/30
C.L.
Z.M.
3C
2C
B+C+D si
B+D
si
9
9
10
4
19/30
13/30
Q.M.F 3A
C+D
9
4
13/30
L.A.
2E
C+D
9
6
15/30
L.B.
1B
B+C+D si
9
9/30
A.S.
1E
B+C+D
9
9/30
M.A.
P.A.
1D
1A
C+D
si
B+C+D si
9
9
si
si
9
9
18/30
18/30
5
PERSONE COINVOLTE
NELL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
alunni
Insegnanti di classe
Insegnante di sostegno
Dirigente scolastico
Assistente educativo
Collaboratori scolastici
famiglie
Operatori dei servizi
6
Lavoro dell'insegnante di sostegno:
supporto tecnico
all’intervento
individualizzato
ma anche
risorsa
per tutta la classe
7
L’integrazione
coinvolge TUTTI i docenti della classe,
in quanto essi
Devono partecipare
alla programmazione
delle attività
dell'alunno
devono tenere conto della
presenza dell’alunno
disabile nel definire la
programmazione di classe
(Piano Educativo
Individualizzato.)
8
LA COLLABORAZIONE TRA
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
E INSEGNANTI DI CLASSE
serve a trovare punti di contatto tra la programmazione dell’alunno
e quella della classe in cui è inserito
Insegnanti di classe
Insegnante di sostegno
Programmazione
della classe
Programmazione
dell’alunno
9
Gli alunni
Gli alunni possono essere una risorsa educativa
gli uni per gli altri.
E’ importante lavorare sulla classe in modo che gli
alunni imparino a collaborare, ad essere più
responsabili, a poter essere di sostegno ai
compagni.
10
Indicatori dell’integrazione:
dove stanno e con chi stanno i bambini disabili?
 l’alunno disabile deve rimanere
maggior tempo per lui possibile
in
classe
il
 deve essere coinvolto nel lavoro e nelle attività di
classe
 deve essere posto il più possibile nelle stesse
situazioni formative dei suoi compagni
 i migliori insegnanti di sostegno sono i suoi
compagni
11
Progettare con “strabismo a tre occhi”
(Ianes)
1) In modo individualizzato
tenendo conto delle esigenze di sviluppo del
soggetto
2) In modo integrato al contesto della classe
cercando di agganciare il soggetto alle attività
della classe
3) Con un occhio al “progetto di vita”
tenendo conto che la giornata dell’alunno non
finisce a scuola;
collaborando con gli operatori, le famiglia e le
figure esterne alla scuola;
guardando al suo futuro
12
DALL’INDIVIDUAZIONE DELL’HANDICAP ALLA
STESURA DEL PEI
SEGNALAZIONE
DIAGNOSI
FUNZIONALE
(Verbale di accertamento)
PROFILO
DINAMICO
FUNZIONALE
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
13
SEGNALAZIONE
DIAGNOSI
FUNZIONALE
P.D.F.
P.E.I.
La D.F. è redatta dall ‘U.O.N.P.I.A. di riferimento e contiene:
 dati anagrafici
 diagnosi clinica (definita nel Verbale di Accertamento di Handicap allegato alla DF)
 diagnosi analitica: esprime le potenzialità residue e difficoltà rispetto alle aree:
1 Cognitiva
(Sviluppo raggiunto/Capacità di integrazione delle competenze)
2 Affettiva-Relazionale (Rapporti interpersonali, controllo pulsionale, tolleranza
alle frustrazioni, autostima)
3 Comunicazione
(Comprensone, Produzione, Modalità compensative)
4 Sensoriale
5 Motorio-Prassica (Motricità globale/Motricità fine)
6 Neuropsicologica (Memoria, Attenzione, Organizzazione spazio-temporale)
Autonomia
(Personale, Sociale)
7
Eventuali note descrittive delle funzioni compromesse e delle
potenzialità e risorse
Definisce: la necessità di sostegno per la didattica
la necessità di assistenza
la necessità di ausil ei del servizio di trasporto
14
DIAGNOSI
FUNZIONALE
SEGNALAZIONE
P.D.F.
P.E.I.
Il Profilo Dinamico Funzionale
 Rappresenta lo strumento di raccordo tra:
• la conoscenza dell’alunno conseguente alla DIAGNOSI FUNZIONALE
• la progettazione e la definizione delle attività del PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
 Fornisce un quadro globale del percorso da compiere
 Dovrebbe essere il risultato di un processo di condivisione di
obiettivi e di strumenti tra
• operatori sanitari
• insegnanti e assistenti educativi
• famiglia
15
SEGNALAZIONE
DIAGNOSI
FUNZIONALE
P.D.F.
P.E.I.
Fasi operative del PDF
1.
Evidenziare punti di forza (il livello raggiunto, le abilità
possedute adeguatamente) e deficit (carenze e incapacità)
2.
Definire gli obiettivi a medio termine (gli obiettivi effettivi su
cui si inizia a lavorare)
3.
Definire gli obiettivi a breve termine (la sequenza dei sottoobiettivi graduati per difficoltà)
4.
Individuare le proposte di intervento (tecniche, materiali,
attività)
16
SEGNALAZIONE
DIAGNOSI
FUNZIONALE
P.D.F.
P.E.I.
Il Piano Educativo Individualizzato è il documento nel
quale vengono descritti gli interventi predisposti per
l’alunno disabile sulla base dei dati derivanti dalla
diagnosi funzionale e dal profilo dinamico.
Il PEI tiene presente i progetti educativi, riabilitativi e
di socializzazione individualizzati e le forme di
integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche.
17
SEGNALAZIONE
DIAGNOSI
FUNZIONALE
P.D.F.
P.E.I.
1. Dati anagrafici e relativi alla famiglia
2. Curriculum scolastico
P.E.I.
3. Analisi della situazione di partenza
4. Obiettivi trasversali (declinati per i
singoli assi con la specifica di attività,
contenuti, metodi e strumenti)
5. Obiettivi disciplinari relativi alla
programmazione individuale o di classe
6. Metodologia, strategie didattiche
7. Verifiche e valutazione globale
18
IL LAVORO DI RETE
Una pluralità di figure
professionali
per un comune obiettivo:
l’integrazione di alunni con
diversa abilità
19
La “pluralità” come incrocio di
competenze
Non si ha integrazione di qualità se i diversi
soggetti che intervengono sul disabile non
uniscono i loro sforzi.
20
UNA “RETE” PER L’INTEGRAZIONE DEI
DISABILI NELLA SCUOLA
GLH operativo e
GLH d’Istituto
Collaboratori
scolastici
L’alunno
e la sua
famiglia
Team/Consiglio
di classe: insegnanti
curricolari e di sostegno
Dirigente Scolastico
Servizi sanitari:
equipe
multidisciplinari
Enti Locali:
assistenti educativi
e assistenti alla
comunicazione
Associazioni
del territorio
21
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power point integrazione scolastica