Newsletter dell’AICCRE - Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa - N. 15 Marzo 2012
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Senza Europa unita, sacrifici inutili
Stiamo vivendo un periodo di grandi cambiamenti, attraversato da una crisi economica e politica che, se
non adeguatamente e razionalmente gestita, rischia di produrre una grave crisi sociale dalle
conseguenze imprevedibili in tutti i Paesi dell’Unione europea. Gli sforzi del Governo Monti vanno
sostenuti, ma essi rischiano di essere vanificati dall’assenza di un solida ed omogenea politica
europea”. Così l'AICCRE in occasione del Vertice europeo, che si è svolto nei giorni scorsi a Bruxelles.
“L’Italia, così come nessun Paese membro dell’Unione europea, non può pensare di uscire da sola
dalla crisi e deve impegnarsi a percorrere insieme a tutti gli altri la strada di una strategia complessiva di sviluppo. L’incapacità
finora dimostrata di costruire a livello europeo meccanismi efficaci di risposta alla crisi rischiano seriamente di gettare ombre e
sfiducia sull’intero processo di costruzione europea. E' urgente attivare un Piano europeo per lo sviluppo sostenibile nel quadro
di un governo economico europeo dotato di poteri e di risorse adeguate”. Approfondisci
Energia: urgente strategia nazionale
L'Italia ha bisogno urgentemente di una strategia energetica nazionale. Lo chiede il tavolo di lavoro
degli Enti locali per il clima, che riunisce AICCRE, Alleanza per il clima, Anci, Comuni virtuosi, il
Coordinamento delle Agende 21 locali Italiane, Inu, Kyoto Club e Upi. Non è la prima volta che le
associazioni sollecitano il governo in questo senso, ma l'emergenza freddo delle ultime settimane, e la
conseguente crisi nelle forniture di gas, ha riacceso ancora una volta la questione. «Quanto è accaduto
nelle settimane passate dimostra la fragilità del paese e la necessità estrema di ridurre al massimo la
dipendenza degli approvvigionamenti che provengono dall’estero, diversificando le forniture – scrivono
gli Enti locali – Per questa ragione serve una strategia chiara che delinei il futuro dell’Italia e consenta una pianificazione seria
degli interventi». Approfondisci
Altro che pari opportunità!
Nell'Unione europea le donne continuano a guadagnare in media il 16,4% in meno degli uomini, come
mostrano i nuovi dati pubblicati oggi dalla Commissione europea in occasione della Giornata europea
per la parità retributiva. Questa seconda edizione della manifestazione, che era stata inaugurata a
livello europeo dalla Commissione il 5 marzo 2011, dà la misura del numero di giorni che una donna
deve lavorare in più per guadagnare quanto un uomo. La Commissione europea intende sensibilizzare
il pubblico sulle disparità retributive uomo-donna nell'UE. A pochi giorni dall'8 marzo, Giornata
internazionale della donna, l'evento di quest'anno punta i riflettori in particolare sui datori di lavoro. Approfondisci
8 marzo: quelle donne sottovalutate…
Al fine di riconoscere il ruolo cruciale e il contributo delle donne rurali, il tema della Giornata Internazionale delle Donne 2012
è: “Dare maggiore potere alle donne rurali – sconfiggere fame e povertà”. Le donne rurali ricoprono un ruolo chiave sia nei
paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, in quanto contribuiscono in maniera decisiva all’economia globale: rafforzano lo
sviluppo agricolo, migliorano la sicurezza alimentare e partecipano alla riduzione dei livelli di povertà nelle comunità in cui
vivono. In alcuni paesi del mondo le donne rappresentano il 70% della forza lavoro nell’agricoltura, incluso il 43% dei lavoranti
agricoli di tutto il mondo Approfondisci
Un marzo all’insegna delle pari opportunità
Durante tutto il mese di marzo l'Ufficio d'informazione del Parlamento europeo ospiterà 36 incontri sul tema delle pari
opportunità e dei diritti delle donne. Consulta il calendario degli eventi; file 2
Nuovo indice di competitività regionale: teorie, metodi ed esiti
L’indicatore regionale dell’Unione europea, l’indice di competitività regionale, rappresenta il primo indicatore composito che
fornisce una descrizione sintetica della competitività territoriale per tutte le regioni di livello NUTS 2 dei 27 Stati membri
dell’UE. Questo indice si basa sull’Indice di competitività globale del Foro Economico Mondiale (FEM) e ne modifica
l’approccio. È costituito da undici pilastri suddivisi in tre gruppi: i pilastri di base, i pilastri relativi all’efficienza e quelli relativi
all’innovazione. L’indice tiene in considerazione il livello di sviluppo della regione ponendo l’accento sulle questioni basilari
nelle regioni meno sviluppate e sulla capacità innovativa nelle regioni più sviluppate. I pilastri non misurano solo i problemi
relativi alle aziende, ma anche quelli concernenti i cittadini delle regioni in questione nonché la qualità della vita. Approfondisci
Mercato del lavoro: seminario a Roma
Si svolgerà a Roma il 5 marzo un seminario internazionale sulla riforma del mercato del lavoro e riforma delle pensioni,
organizzato dalla Fondazione Magna Carta in collaborazione con l' European Ideas Network, rete ufficiale delle Fondazioni del
Gruppo PPE al Parlamento europeo. I lavori si presso la Fondazione Magna Carta (Via dei Lucchesi 26, Roma). Interverranno
: il Presidente dei Deputati PDL al Parlamento europeo Mario Mauro e il Vice Presidente Vicario del Gruppo PDL al Senato e
Presidente onorario di Magna Carta Gaetano Quagliariello. (Piero Tatafiore) Informazioni: 06- 42014442; e-mail
[email protected]
Semplificazione politica di coesione: adottata nuova comunicazione
La Commissione europea ha recentemente adottato una comunicazione concernente la semplificazione in tutti i settori politici,
con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei soggetti coinvolti sugli aspetti chiave della semplificazione inclusi nelle proposte di
regolamento per il prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020. In vista della preparazione della programmazione del
prossimo periodo, questo opuscolo ha lo scopo di fornire una spiegazione dei principali miglioramenti pratici in termini di
semplificazione della politica di coesione ai beneficiari e alle autorità di gestione dell'Unione europea.
Un calcio…alla povertà
"Dobbiamo intervenire rapidamente nella regione del Sahel, dove milioni di persone soffrono la fame". Questo è il messaggio
dei calciatori professionisti europei, che stanno collaborando con la Commissione europea e l'Organizzazione delle Nazioni
Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza di soccorrere le vittime della
fame e reindirizzarle sulla via dell'autosufficienza. L'obiettivo della campagna del calcio professionistico contro la fame
("Professional Football Against Hunger") è accrescere la consapevolezza sull'importanza di unire le forze per lottare contro la
fame e la malnutrizione. Lo slogan della campagna – "Together We Can Save Lives" (insieme possiamo salvare vite umane) –
ne riflette lo spirito di solidarietà e di lavoro di squadra. Il programma prevede partite di calcio, visite sul campo, iniziative in
occasione di fiere, esposizioni, nonché attività attraverso i social media, allo scopo di attirare l'attenzione sulle condizioni di
coloro che soffrono la fame nel mondo. Attraverso progetti comuni, la Commissione europea e la FAO proporranno modi
efficienti ed efficaci per prevenire e ridurre la fame. Approfondisci
Ambiente: commercianti in prima linea
Dall’ultima relazione dello European Retail Forum for Sustainability emerge che i commercianti al dettaglio sono più attivi che
mai nel loro impegno nei confronti dell’ambiente. Le società presenti nel forum prestano più attenzione all’aspetto ecologico
delle loro filiere di approvvigionamento, alla sostenibilità dei sistemi di distribuzione e all’uso delle energie rinnovabili. Ciò
dimostra che la responsabilità ambientale è in crescita anche nel mondo del commercio, a vantaggio delle politiche europee
intese a promuovere la sostenibilità dei consumi e della produzione. I commercianti al dettaglio presenti nel forum si
impegnano ad attuare specifiche azioni ambientali per contribuire alla sostenibilità dei consumi e all’efficienza delle risorse. Dal
2009, anno in cui il forum è stato lanciato, gli obiettivi che i suoi membri si sono prefissi e i risultati da essi raggiunti sono stati
verificati annualmente. L’ultima relazione suddivide in 3 categorie i 390 impegni ambientali assunti (“cosa vendiamo”, “come
vendiamo” e “comunicazione”) per il 2010, 100 in più rispetto al 2009. Il Retail Forum è stato lanciato nel marzo 2009 come
piattaforma multilaterale volontaria. L’adesione è aperta a tutti i commercianti al dettaglio che fanno parte del Retailers’
Environmental Action Programme (REAP) nonché alle organizzazioni della società civile. Approfondisci
Infanzia: un Rapporto che fa riflettere
Oltre un miliardo di bambini vive nelle città del nostro pianeta. É uscito il Rapporto Unicef 2012 “La condizione dell'infanzia nel
mondo 2012”. Il documento, tra l’altro, mette in evidenza l'universo eterogeneo dell'infanzia che abita le città del Nord e del
Sud del pianeta, sottolineandone la complessità. Nel mondo sviluppato bambini e bambine possono godere di grandi vantaggi:
scuola, assistenza sanitaria, acqua potabile, impianti igienici funzionanti. Servizi impensabili per i loro coetanei dei Paesi
poveri. Nei Paesi meno fortunati i problemi che deve affrontare l'infanzia sono invece troppo spesso nascosti o sottostimati.
Una situazione che peggiora lo stato di malessere dei bambini già svantaggiati, escludendoli ulteriormente dai servizi
essenziali. La pubblicazione sottolinea che i bambini che vivono nei centri urbani delle aree povere hanno maggiore probabilità
di sopravvivenza tra 0-5 anni. Hanno però anche maggiore probabilità di soffrire di malnutrizione rispetto a quelli delle aree
rurali. Approfondisci
ENPI: 8 milioni di euro per il rilancio culturale dell’Est Europa
Oltre 8 milioni di euro sono stati stanziati dal fondo comunitario per l’attuazione di quindici progetti regionali all’interno del
Programma culturale con i Paesi dell’Europa dell’est al fine di rafforzare il ruolo della cultura come forza trainante di
un’economia e di uno sviluppo sociale sostenibile tra i Paesi coinvolti: ovvero, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia,
Moldavia e Ucraina. Questi progetti coprono una vasta gamma di obiettivi, dall’area cinematografica e fotografica, all’editoria e
all’educazione culturale in senso lato. Scopo primario è quello di rafforzare le capacità dei settori culturali e il ruolo della cultura
mediante la crescita e lo sviluppo della cooperazione regionale. Il loro ampliamento accentuerà le capacità delle istituzioni
culturali di valorizzare lei proprie competenze nella gestione culturale e nello sviluppo delle relative politiche ed iniziative nel
settore educativo. A livello locale, questi progetti sono orientati a promuovere il ruolo della cultura nella società mediante lo
sviluppo e l’approfondimento dei mezzi di comunicazione tra tutti gli attori coinvolti nei programmi di partenariato, come anche
mediante le organizzazioni, le istituzioni pubbliche e le autorità governative. Approfondisci (Valeriano Valerio)
Efficienza energetica: PE approva direttiva
Passa in commissione parlamentare Industria, ricerca ed energia la proposta di direttiva sull'efficienza energetica. A ogni
Paese dell’ Ue si chiedono misure e target vincolanti per arrivare all'obiettivo comune di ridurre del 20% i consumi energetici
entro il 2020. Per l'Italia il testo approvato a Bruxelles prevede il risparmio di 49 milioni di tonnellate di petrolio equivalente.
Apertura, rispetto al testo iniziale, su uno dei punti più controversi della direttiva: la quota di edifici pubblici da rinnovare passa
dal 3% al 2,5% annuo. I negoziati si spostano ora in Consiglio Ue.
Biodiversità: aperta consultazione
Vi sono numerosi casi di specie animali e vegetali che introdotte in un ambiente diverso dal loro vi proliferano in modo così
rapido da diventare una minaccia per la diversità biologica. Nel passato l’introduzione di alcune specie in origine “non
autoctone”, come il pomodoro o la patata, non ha dato luogo ad alcun problema. Tuttavia l’attuale diffusione nel nostro
ambiente di numerose altre specie, come le oche del Canada, la rana toro americana, il poligono del Giappone, l’alga marina
Caulerpa, costituisce una minaccia per la fauna e la flora autoctone, oltre a causare notevoli danni all’ecosistema e alla
biodiversità. Queste “specie esotiche invasive” possono inoltre rappresentare un pericolo per la salute pubblica, danneggiare le
colture e gli allevamenti e avere gravi conseguenze economiche. La Commissione europea sta valutando diverse modalità per
arginare il problema, anche mediante un nuovo strumento legislativo specifico, e ha lanciato una consultazione in linea al fine
di ricevere pareri sul modo più efficace per affrontare la questione. Entro la fine dell’anno la Commissione presenterà una
proposta che terrà conto dei risultati di detta consultazione.
I COMMENTI
Una tutela europea per le donne, di Ines Caloisi
E’ importante dare risalto alla risoluzione legislativa n °15571/1/2011 – C7-0452/2011 – 2010/0802(COD) del 13 dicembre
2011 relativa all’adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'ordine di protezione europeo (OPE). Tale
risoluzione prevede che gli ordini di protezione emessi da uno Stato membro dell’Ue saranno estesi anche agli altri Stati
membri. Si pone a tutela delle vittime effettive o potenziali di abusi o minacce alla loro integrità fisica e psichica, alla dignità e
libertà personale o integrità sessuale, e può essere richiesta da chi ha già ottenuto una misura di protezione nello stato
membro di cittadinanza o residenza. E’ una risoluzione particolarmente importante, risultato della procedura di co-decisione,
Parlamento-Consiglio Europeo e tutelerà in tutta l’Ue le vittime di reati con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili
quali donne. Approfondisci
Sistema sanitario europeo: in vista di un modello comunitario, di Valeriano Valerio.
Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche sanitarie mediante un rapporto all’attenzione della
Direzione generale per il lavoro, gli affari sociali e le pari opportunità della Commissione europea, è possibile tracciare la
situazione del sistema sanitario europeo e le condizioni sanitarie degli Stati membri. Il rapporto sviluppa la sua analisi
attraverso fattori ambientali e socioeconomici con lo scopo di stimolare gli Stati a produrre una normativa di settrice più
efficiente e omogenea all’insegna della celebrata equità sociale. Nell’arco di un trentennio (1980-2007) in Europa l’estensione
della vita media è passata dai 73 ai 79 anni. L’allungamento delle aspettative di vita con una sensibile diminuzione della
mortalità infantile nell’arco degli ultimi anni fanno ben sperare per le condizioni di salute dell’intera comunità. Approfondisci
BANDI DI GARA E PROGRAMMI
MEDIA 2007 — Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione —
Invito a presentare proposte — EACEA/7/12 — Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei — Sistema di
sostegno «automatico» 2012. Scarica il bando
Si invitano tutti gli Enti locali, le Pubbliche amministrazioni,
a mettere nel proprio link preferiti, il nostro sito www.aiccre.it
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Da 60 anni diamo voce alla tua Europa
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solidale. L’Europa è anche opportunità economica, con i suoi bandi, le sue linee di finanziamento, i suoi Programmi:
soprattutto in un momento attuale di crisi economica, essi sono una fondamentale opportunità di sviluppo per il tuo territorio.
Aderendo all’AICCRE, potrai così: creare progetti e ricevere finanziamenti europei; partecipare a corsi di formazione per
utilizzare al meglio le opportunità che offre l’Unione europea; gemellarti con un altro comune europeo e, tra l’altro,
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scambi di know-how; promuovere e partecipare a seminari sui temi che più interessano il tuo territorio. Aderendo
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