====== ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di ricerca scientifica. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://salute.aduc.it ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2010-27.txt http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2010-27.pdf ------------------------------------------Archivio settimanale Dal 02-07-2010 al 08-07-2010 2010-27 COMUNICATI - Nuova vittoria per la liberta' d'espressione. Tribunale Firenze rigetta richiesta di oscuramento forum Internet Index http://salute.aduc.it/comunicato/nuova+vittoria+liberta+espressione+tribunale_17830.php - I deodoranti. Come sceglierli http://salute.aduc.it/comunicato/deodoranti+come+sceglierli_17820.php - Asilo Nido in zona insalubre a Padova? Interrogazione http://salute.aduc.it/comunicato/asilo+nido+zona+insalubre+padova+interrogazione_17817.php - Contraffazione. Domani la giornata nazionale. I farmaci. Le proposte dell'Aduc http://salute.aduc.it/comunicato/contraffazione+domani+giornata+nazionale+farmaci_17813.php - Vendita farmaci online. Bene Fazio, non cedere a pressione lobby farmacisti http://salute.aduc.it/comunicato/vendita+farmaci+online+bene+fazio+non+cedere_17810.php - Asilo Nido in zona insalubre? Conferenza stampa a Padova martedi' 6 luglio http://salute.aduc.it/comunicato/asilo+nido+zona+insalubre+conferenza+stampa+padova_17806.php ARTICOLI - La legalizzazione e regolamentazione della cannabis è questione di diritti civili http://salute.aduc.it/articolo/legalizzazione+regolamentazione+della+cannabis_17831.php - Turismo sanitario in Germania http://salute.aduc.it/articolo/turismo+sanitario+germania_17824.php - Incesto. Abrogare reato contro la morale. Il caso di Chiavari che crea carnefici senza vittime http://salute.aduc.it/articolo/incesto+abrogare+reato+contro+morale+caso+chiavari_17822.php - Malattie ereditarie, qualcosa di piu' di un segreto di famiglia http://salute.aduc.it/articolo/malattie+ereditarie+qualcosa+piu+segreto+famiglia_17816.php - Non siamo criminali! http://salute.aduc.it/articolo/non+siamo+criminali_17815.php LETTERE - Integrazione retta casa riposo http://salute.aduc.it/lettera/integrazione+retta+casa+riposo_221609.php NOTIZIE - ARGENTINA Cure con staminali. Attenzione che possono far danno http://salute.aduc.it/notizia/cure+staminali+attenzione+che+possono+far+danno_118954.php - GIAPPONE Staminali contro le lesioni midollari http://salute.aduc.it/notizia/staminali+contro+lesioni+midollari_118953.php - MESSICO Primo trapianto di cellule staminali dai denti http://salute.aduc.it/notizia/primo+trapianto+cellule+staminali+dai+denti_118950.php - SPAGNA Staminali. Bernat Soria, l'Andalusia regione modello per la ricerca http://salute.aduc.it/notizia/staminali+bernat+soria+andalusia+regione+modello_118949.php - ITALIA Staminali, mamma pugliese dona cordone a bambino francese malato http://salute.aduc.it/notizia/staminali+mamma+pugliese+dona+cordone+bambino_118948.php - ITALIA Vittime del proibizionismo: tossicodipendente muore in carcere per overdose http://salute.aduc.it/notizia/vittime+proibizionismo+tossicodipendente+muore_118947.php - ITALIA Droga, Cassazione condanna metodi violenti per disintossicare http://salute.aduc.it/notizia/droga+cassazione+condanna+metodi+violenti_118946.php - ITALIA Farmaci. Controlli irregolari, prosciolti ex direttore e dirigente Aifa http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+controlli+irregolari+prosciolti+ex_118944.php - ITALIA Fumo, tre giovani su quattro iniziano perché lo fanno tutti http://salute.aduc.it/notizia/fumo+tre+giovani+quattro+iniziano+perche+fanno_118943.php - OLANDA Dipendenze, Commissione centrale: trattamento con eroina è efficace, sicuro, conveniente http://salute.aduc.it/notizia/dipendenze+commissione+centrale+trattamento+eroina_118939.php - USA Cannabis, consumatori abituali in astinenza si rifugiano nell'alcool http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+consumatori+abituali+astinenza+si_118937.php - ITALIA Farmaci, Osmed: consumo aumentato del 60% in un decennio http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+osmed+consumo+aumentato+60+decennio_118934.php - ITALIA Staminali, esperti italiani e spagnoli a confronto http://salute.aduc.it/notizia/staminali+esperti+italiani+spagnoli+confronto_118933.php - ITALIA Fecondazione, relazione al Parlamento: superata soglia dei 10.000 bambini http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+relazione+al+parlamento+superata_118929.php - ITALIA Trattamento sanitario obbligatorio...per dipendenza da Playstation http://salute.aduc.it/notizia/trattamento+sanitario+obbligatorio+dipendenza_118926.php - ITALIA Tossicodipendenti carcerati, Antigone smentisce l'Idv http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcerati+antigone+smentisce+idv_118925.php - Carne e latte da animali clonati. Il no del Parlamento europeo http://salute.aduc.it/notizia/carne+latte+animali+clonati+no+parlamento+europeo_118915.php - SPAGNA Si' all'eutanasia. Raddoppiati i consumatori di cannabis. No alla discriminazione degli immigrati. Indagine http://salute.aduc.it/notizia/si+all+eutanasia+raddoppiati+consumatori+cannabis_118914.php - USA Cocaina. Interruttore cerebrale contro la dipendenza http://salute.aduc.it/notizia/cocaina+interruttore+cerebrale+contro+dipendenza_118913.php - ITALIA Farmaci contraffatti, Aifa: colpiti anche i salvavita http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+contraffatti+aifa+colpiti+anche+salvavita_118912.php - USA Malattie sessuali. Chi usa Viagra e Cialis corre rischio triplice http://salute.aduc.it/notizia/malattie+sessuali+chi+usa+viagra+cialis+corre_118909.php - ITALIA Farmaci biosimilari, un paziente oncologico su due non li conosce http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+biosimilari+paziente+oncologico+due+non+li_118908.php - GERMANIA Fecondazione, Corte dice si' a diagnosi preimpianto http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+corte+dice+si+diagnosi+preimpianto_118906.php - ITALIA Biotestamento, discussione legge in aula rimandata ad autunno http://salute.aduc.it/notizia/biotestamento+discussione+legge+aula+rimandata_118901.php - FRANCIA Narcosale. Verso una sperimentazione? http://salute.aduc.it/notizia/narcosale+verso+sperimentazione_118896.php - ITALIA Marijuana e sesso non protetto causano tumori? http://salute.aduc.it/notizia/marijuana+sesso+non+protetto+causano+tumori_118891.php - ITALIA Tabacco commestibile per smettere di fumare? http://salute.aduc.it/notizia/tabacco+commestibile+smettere+fumare_118889.php - ITALIA Prevenzione droga e alcool. Che fine hanno fatto i soldi stanziati? http://salute.aduc.it/notizia/prevenzione+droga+alcool+che+fine+hanno+fatto+soldi_118888.php - ITALIA Droga, relazione Giovanardi 'contiene errori ed è in fase di correzione'? http://salute.aduc.it/notizia/droga+relazione+giovanardi+contiene+errori+fase_118887.php - ITALIA Cannabis. Cassazione insiste: semi sono legali ma venderli è reato d'opinione http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+cassazione+insiste+semi+sono+legali+ma_118883.php - ITALIA Tasso fecondazione in lieve aumento http://salute.aduc.it/notizia/tasso+fecondazione+lieve+aumento_118880.php - USA Alcolismo, con genitori autorevoli i giovani bevono meno http://salute.aduc.it/notizia/alcolismo+genitori+autorevoli+giovani+bevono+meno_118879.php - GRAN BRETAGNA Eutanasia, Royal Society of Medicine rigetta mozione pro legalizzazione http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+royal+society+of+medicine+rigetta+mozione_118877.php - Corte di Giustizia: Monsanto non può opporsi a commercializzazione soia in Europa http://salute.aduc.it/notizia/corte+giustizia+monsanto+non+puo+opporsi_118874.php - USA Staminali e gene dello sviluppo del cervello umano. Ennesima scoperta? http://salute.aduc.it/notizia/staminali+gene+dello+sviluppo+cervello+umano_118868.php - ITALIA Farmaci, interruzione della distribuzione farmaci per protestare contro tagli http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+interruzione+della+distribuzione+farmaci_118866.php - SPAGNA Aborto, da oggi in vigore nuova legge per ultrasedicenni http://salute.aduc.it/notizia/aborto+oggi+vigore+nuova+legge+ultrasedicenni_118865.php - USA Staminali modificate per sconfiggere l'Aids http://salute.aduc.it/notizia/staminali+modificate+sconfiggere+aids_118860.php - ITALIA Farmacie online, ministro Fazio: forse daremo assenso in sede comunitaria http://salute.aduc.it/notizia/farmacie+online+ministro+fazio+forse+daremo+assenso_118859.php - ITALIA Ancora un tossicodipendente muore in carcere http://salute.aduc.it/notizia/ancora+tossicodipendente+muore+carcere_118858.php - GERMANIA Referendum contro il fumo. Vince il divieto nei locali pubblici http://salute.aduc.it/notizia/referendum+contro+fumo+vince+divieto+nei+locali_118851.php - USA Eutanasia, nasce la prima clinica per assistenza alla morte dignitosa http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+nasce+prima+clinica+assistenza+alla+morte_118850.php - ITALIA Staminali cordone bimba salvano fratello con rara malattia genetica http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordone+bimba+salvano+fratello+rara_118849.php - ITALIA Staminali. Fegato rigenerato con quelle del midollo http://salute.aduc.it/notizia/staminali+fegato+rigenerato+quelle+midollo_118845.php - ITALIA Il pomodoro contro l'invecchiamento? Cnr: stessa efficacia di due mirtilli http://salute.aduc.it/notizia/pomodoro+contro+invecchiamento+cnr+stessa+efficacia_118844.php - ITALIA Farmaci generici, l'Aifa adotterà prezzi europei http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+generici+aifa+adottera+prezzi+europei_118843.php - Fecondazione, venti anni di diagnosi preimpianto http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+venti+anni+diagnosi+preimpianto_118842.php - SVEZIA Prostituzione. Cala in strada e cresce (senza controllo) in Internet http://salute.aduc.it/notizia/prostituzione+cala+strada+cresce+senza+controllo_118837.php - ITALIA Staminali per studiare tossicità farmaci senza trial clinici http://salute.aduc.it/notizia/staminali+studiare+tossicita+farmaci+senza+trial_118828.php - USA Staminali pluripotenti indotte da sangue congelato http://salute.aduc.it/notizia/staminali+pluripotenti+indotte+sangue+congelato_118827.php - USA Partorire in casa e' piu' pericoloso per i neonati http://salute.aduc.it/notizia/partorire+casa+piu+pericoloso+neonati_118817.php ------------------------------------------COMUNICATI 08-07-2010 15:21 Nuova vittoria per la liberta' d'espressione. Tribunale Firenze rigetta richiesta di oscuramento forum Internet Index Nuova vittoria dell'Aduc nella battaglia per la liberta' di informazione e di espressione. Il Tribunale di Firenze ha rigettato la richiesta di oscuramento integrale del forum Internet “Contratto Index Europea”. Nel forum si contesta il contratto IndexPoint, commercializzato da Index Europea Spa e Indexcom Srl. Questo forum e' stato aperto nel novembre del 2006, conta oggi piu' di 4500 post, la maggior parte dei quali di persone scontente del servizio che chiedono come risolvere il contratto e dibattono sui servizi. La Indexcom aveva gia' fatto una richiesta (ex art. 700 c.p.c.) al Tribunale di Firenze, che nel gennaio scorso aveva negato l'oscuramento del forum, stabilendo che fosse Aduc stessa ad eliminare le frasi e i messaggi lesivi della reputazione della societa'. Non contenta del nostro lavoro di epurazione, Indexcom ha reclamato il provvedimento del giudice e il 6 luglio il Collegio si e' pronunciato con una vittoria per il consumatore e la liberta' d'espressione: il forum deve rimanere aperto, sebbene contenga messaggi critici o negativi. In altre parole rappresenta l'espressione del diritto di pensare e riferire opinioni ed esperienze negative avute con l'azienda. Aduc si e' difesa con gli avvocati Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci, ed ha vinto. Nel provvedimento si legge, parimenti a quanto gia' accaduto nella recente “causa Oreste”, che il forum non moderato non impone al gestore del sito alcun onere di filtro o censura preventiva, come gia' chiarito dalla sentenza della Corte di Cassazione n.10535/09 emessa in un caso sollevato da Aduc medesima. L'associazione, secondo i giudici, ha invece l'onere di rendere reperibile il nominativo e i dati dei conferenzieri per eventuali azioni contro questi. Non solo, ma il tribunale chiarisce come una societa' non ha diritto di chiedere che non si parli di lei su Internet. Se lamenta frasi o parole offensive, ha l'onere di indicarle specificamente e non genericamente, perche' solo su quelle puo' avvenire il taglio e l'eliminazione in sua tutela. Ma le rose hanno anche le spine. Con rammarico prendiamo atto che le spese del giudizio sono state compensate tra le parti, sebbene siamo stati noi quelli chiamati in causa e ci sia stata riconosciuta ragione resistendo per ben due gradi di giudizio agli attacchi censori. Le nostre risorse economiche sono limitate e queste battaglie hanno costi che diventano insostenibili: Aduc disdegna qualunque forma di finanziamento pubblico e vive con la propria attivita' e grazie ai liberi e volontari contributi dei cittadini... che non sono mai sufficienti. Qui il nostro specifico canale web contro la censura che documenta tutte le iniziative in merito 07-07-2010 09:54 I deodoranti. Come sceglierli E' arrivato il caldo e con esso il sudore. Vedere una macchia di sudore sulle camice in corrispondenza delle ascelle non e' proprio il massimo dell'estetica. Di sudore ne produciamo circa mezzo litro al giorno e purtroppo al sudore si abbina il cattivo odore. Non e' il sudore in se' che puzza ma i prodotti di eliminazione dei batteri. I batteri (7 milioni per centimetro quadrato!) utilizzano il sudore per le proprie necessita' nutrizionali e, come prodotti di risulta, eliminano maleodoranti acidi grassi liberi. Che fare? Oltre alla pulizia accurata della zona si possono utilizzare i deodoranti che limitano…i danni. Vediamo, anche, di capirne la composizione e la funzione. * Prodotti ad azione antienzimatica batterica: a base di trietil citrato; bloccano l'attivita' degli enzimi utilizzati dai batteri per scomporre il sudore. Consigliabile. * Battericidi e batteriostatici: sono il triclosan; l'octoxyglycerin e il farnesol o il fenossietanolo e il farnesol in dosi minori. Impediscono o limitano la crescita batterica. Possono essere allergizzanti e aumentare la flora batterica patogena. * Alcool etilico: e' batteriostatico e limita la decomposizione del sudore. Puo' provocare irritazione delle cute. * Assorbenti: sono i derivati dello zinco. Assorbono i prodotti della degradazione del sudore ma non ne impediscono la produzione. Da utilizzare insieme ai composti precedenti. * Antitraspiranti: a base di idrossicloruri di alluminio e zirconio. Inibiscono l'emissione del sudore bloccando i pori. Da usare per sudorazioni abbondante. * Sostanze odorose: a base di profumi. Coprono il cattivo odore ma non lo impediscono. Da usare con i prodotti precedenti. Insomma, prima di comperare un deodorante occorre leggere l'etichetta e scegliere il prodotto piu' idoneo alle proprie esigenze. Particolarmente efficaci sono i deodoranti sotto forma di creme o emulsioni che contengono anche sostanze emollienti. Primo Mastrantoni 06-07-2010 18:45 Asilo Nido in zona insalubre a Padova? Interrogazione Si può costruire un asilo nido in un’area insalubre? Considerata a rischio cancro per bambini? Sull’asse delle ricadute dei fumi del vicino inceneritore? A Padova accade che un asilo aziendale apra le sue porte ad una ottantina di bambini che avranno come scenario quattro aziende classificate a rischio rilevante, codice coniato dopo il disastro di Seveso, un elettrodotto, un ripetitore radiotelevisivo e un’antenna radio base per la telefonia mobile. Si dirà che di asili nido ne abbiamo bisogno come il pane e che l’Italia è ancora lontana dall’obiettivo di Lisbona che entro quest’anno obbliga gli Stati a dare un posto all’asilo nido al 33% dei bambini da tre mesi ai tre anni. E infatti il Consorzio Zona Industriale di Padova ha inteso rispondere alle esigenze delle famiglie dei dipendenti che lavorano al suo interno. Ma proprio in uno scenario così miserabile si inserisce un centro per l’infanzia? Si aggiunga che a pochi metri dal sito passa il tracciato della ferrovia che serve la zona industriale e poco lontano sorge il cimitero. Si potrebbe dire che il cerchio è chiuso ed è tutto pronto affinchè questi bambini abbiano un destino già segnato, ovvero quello di finire nelle corsie degli ospedali cittadini, peraltro specializzati nella cura nei tumori infantili. I rischi per la salute dovuti all’inquinamento ambientale sono maggiori per le popolazioni più vulnerabili, primi tra tutti i bambini, sia durante la vita fetale, che dopo la nascita. Quasi la metà delle malattie correlate all’ambiente tende a gravare maggiormente sui bambini sotto i cinque anni. Eppure al Consorzio Zona Industriale di Padova non mancano i terreni dove poter insediare un asilo in condizioni di sicurezza ambientale, visto che nel contempo ha posto in vendita tre lotti di terreno di sua proprietà. Proprio su questo e' stata presentata una interrogazione parlamentare da parte della sen. Donatella Poretti (Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'). Interrogazione ai ministri della Salute e dell'Ambiente frutto del nostro lavoro e di quello del “Comitato Lasciateci respirare” e del “Comitato Difesa Salute&Ambiente Padova est” che, stamane con noi di Aduc e i rispettivi portavoce (il pediatra Roberto Marinello e Renata Forestan) hanno tenuto una conferenza stampa per illustrarla. Nell'interrogazione si chiede che l’asilo nido e scuola materna del Consorzio Zona Industriale di Padova non sia aperto in quella zona, ma in altra piu' salubre, anche in considerazione di quelle gia' conosciute dal Comune di Padova, potendo facilmente sopperire con mezzi pubblici ad eventuali maggiori distanze dell'asilo rispetto ai luoghi di lavoro dei rispettivi genitori. Maria Grazia Lucchiari 06-07-2010 11:46 Contraffazione. Domani la giornata nazionale. I farmaci. Le proposte dell'Aduc Si celebra domani la "Giornata nazionale anticontraffazione" e l'occasione e' utile per affrontare la questione dei farmaci venduti via Internet. Circa la meta' dei siti Internet che vendono farmaci a prezzi stracciati, il piu' delle volte senza bisogno di ricetta medica, rappresenta in realta' una vera e propria 'esca' di pirati informatici, che mirano a infettare i computer degli utenti, a sottrarre identita' digitali e dati o a clonare le carte di credito utilizzate per il pagamento a scopi criminali. "Il traffico dei farmaci sta diventando piu' redditizio di quello della droga, ha dichiarato Gianluca Scarponi, dirigente della divisione Politiche per la lotta alla contraffazione del ministero dello Sviluppo economico". Proprio ieri abbiamo diffuso un comunicato di apprezzamento della dichiarazione del ministro della Salute Ferruccio Fazio per dare "un via libera dell'Italia, a fronte di precise garanzie, alle farmacie online per la vendita dei farmaci senza ricetta". Quasi due italiani su cinque (il 37% dei cittadini, solo i tedeschi ci superano in Europa) acquistano farmaci attraverso canali illeciti, soprattutto Internet, principalmente farmaci per perdere peso, anti-influenzali, per la disfunzione erettile, per smettere di fumare e antidolorifici che sono pericolosi. Infatti, possono contenere sostanze tossiche non presenti nel farmaco autentico, oppure avere concentrazioni erronee di principio attivo o non contenere affatto il principio attivo. Il pericolo non e' remoto, infatti si stima che tra il 50 e il 90% dei farmaci acquistabili online (Internet e' il canale piu' battuto) siano falsi. Noi riteniamo che sarebbe opportuno legalizzare e controllare la vendita online di farmaci, affinché i milioni di italiani, che oggi non rinunciano all'acquisto via Internet, abbiano una possibilità di farlo in modo sicuro e controllato. Nel giugno dello scorso anno gia' proponevamo questa opportunita' per i cittadini. In questo senso, d'intesa con la senatrice Donatella Poretti, stiamo predisponendo un apposito disegno di legge. Primo Mastrantoni 05-07-2010 15:04 Vendita farmaci online. Bene Fazio, non cedere a pressione lobby farmacisti Accogliamo con fiducia le parole del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che da Bruxelles fa sapere di non escludere "un via libera dell'Italia, a fronte di precise garanzie, alle farmacie online per la vendita dei farmaci senza ricetta". Se si arrivasse alla legalizzazione del commercio online a livello europeo, l'Italia dovrebbe porre fine all'attuale divieto. Ne deriverebbero benefici notevoli per i consumatori italiani. Innanzitutto aumenterebbe la concorrenza e diminuirebbero i costi dei farmaci: si potrebbe così scegliere fra un numero potenzialmente illimitato di farmacie in tutta Europa, evitando i costi legati alla distribuzione ogni volta che ci si reca fisicamente in farmacia. Soprattutto, si offrirebbe un canale regolamentato e controllato di vendita online, già oggi molto utilizzato in Italia con tutti i rischi e pericoli legati alla situazione di illegalità. Ci auguriamo che il ministro Fazio non ceda alle inevitabili pressioni delle lobby dei farmacisti e si adoperi per offrire ai consumatori uno spazio dove acquistare farmaci online in sicurezza. Pietro Yates Moretti 05-07-2010 12:53 Asilo Nido in zona insalubre? Conferenza stampa a Padova martedi' 6 luglio Un centro d’infanzia in una zona definita “a rischio cancro per bambini” tra le ricadute dei fumi dell’inceneritore, circondato da aziende a rischio rilevante, elettrodotti, antenne di telefonia mobile, ripetitore televisivo ed altro ancora. Perché un asilo nido e scuola materna in un’area così degradata e pericolosa? I bambini sono le prime vittime dell’inquinamento e il “diritto del bambino a non essere inquinato” deve essere riconosciuto al pari degli altri irriducibili diritti. Conferenza stampa a Padova, martedi' 6 luglio ore 12,30 via Vigonovese 79 (ristorante Coco') per presentare l'interrogazione ai ministri della Salute e dell'Ambiente da parte dei senatori Radicali/Pd Donatella Poretti (segretaria commissione Igiene e Sanita') e Marco Perduca. La presentazione verra' fatta da: - Maria Grazia Lucchiari, referente Aduc a Padova, - dott. Roberto Marinello, medico pediatra, Portavoce “Comitato Lasciateci Respirare”, - Portavoce del "Comitato Difesa Salute & Ambiente Padova Est" ------------------------------------------ARTICOLI 08-07-2010 15:19 La legalizzazione e regolamentazione della cannabis è questione di diritti civili La Naacp (Negro Association for the Advancement of Colored People), una delle più antiche e influenti organizzazioni per i diritti civili negli Stati Uniti, ha dato il proprio pieno e incondizionato appoggio al referendum che si terrà in California a novembre per la legalizzazione e regolamentazione della cannabis. Per la prima volta, i protagonisti delle storiche battaglie civili contro la segregazione e discriminazione razziale fanno della guerra alla droga una questione di diritti civili. Una presa di posizione 'pesante', anche perché la Naacp ha la capacità di organizzare e smuovere milioni di associati, tra cui numerosi leader politici e membri del Congresso. Potrebbe essere un punto di svolta significativo nel dibattito sulle politiche della droga. Segue il manifesto dei leader della Naacp con cui annunciano il loro sostegno al referendum Proposition 19. "L'ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque", disse il reverendo Martin Luther King Jr. il 4 aprile 1967 mentre parlava contro la guerra del Vietnam. All'epoca fu criticato pienamente da amici e nemici per aver parlato di un argomento ritenuto estraneo alle lotte sui diritti civili. King aveva capito meglio di molti altri il vero costo della guerra -in vite perse, futuri buttati via, sogni rimandati e risorse sprecate. Alla fine la maggioranza degli americani gli ha dato ragione sulla guerra del Vietnam, ma lui non ha vissuto abbastanza per vedere questo cambiamento dell'opinione pubblica. Il suo coraggio morale sta nell'aver parlato nonostante vi fosse disaccordo, preoccupandosi più della sua integrità che della sua popolarità. Come dirigenti della Naacp della California, la nostra missione è sradicare l'ingiustizia e continuare la lotta per i diritti civili e la giustizia sociale ovunque e ogni volta che possiamo. E' per questo che sentiamo il dovere di parlare chiaramente contro un'altra guerra, la cosiddetta "guerra alla droga". Che sia chiaro, questa non è una guerra ai signori della droga o ai violenti cartelli; questa è una guerra che in modo spropositato colpisce giovani uomini e donne e l'ultimo strumento per infliggere una giustizia alla Jim Crow (leggi sulla segregazione razziale, ndr) sugli afro-americani più disagiati. Rigettiamo l'argomentazione spesso reiterata e ingannevole che esistano solo due scelte per affrontare la questione delle droghe: un sistema fortemente repressivo oppure il permissivismo totale. L'abuso e la dipendenza da sostanze stupefacenti sono problemi americani che riguardano ogni fascia sociale ed economica, e per farvi fronte sono necessarie strategie sanitarie e di pubblica sicurezza. Ma strategie di pubblica sicurezza che colpiscono soprattutto i neri e i latino-americani disagiati, costretti a subire il peso e la vergogna dell'arresto, del processo e della condanna per marijuana, devono finire. Il rapporto pubblicato questa settimana dal Drug Policy Alliance conferma che le leggi sulla marijuana colpiscono in modo sproporzionato i nostri giovani. Nonostante l'evidenza scientifica dimostri che i giovani neri consumano marijuana meno dei giovani bianchi, in ognuna delle 25 contee più popolate della California i neri vengono arrestati ad un tasso più elevato dei bianchi -tipicamente due, tre o anche quattro volte in più. Crediamo che qualsiasi potenziale rischio associato al consumo di marijuana è molto inferiore rispetto al danno che deriva dal finire nelle maglie del sistema giudiziario. Una volta che un giovane viene arrestato ed entra nel sistema giudiziario, aumentano le probabilità che finisca nuovamente nelle maglie della giustizia penale. Anche se gran parte degli arresti per possesso di marijuana non comporta condanne pesanti al carcere, in quasi ogni caso generano un intrappolamento permanente nel sistema giudiziario penale -fedina penale, inserimento nei database dei criminali e la stigmatizzazione permanente che ne deriva. Con una semplice incriminazione per possesso di marijuana ed una sanzione da 100 dollari si viene segnalati nei registri della polizia e può scaturirne una fedina penale permanente per reati di droga, fedina che qualunque datore di lavoro, locatore, scuola, banche, registro di impresa e agenzia del credito può facilmente reperire. Vista la crisi economica e l'alto tasso di disoccupazione, in particolare per gli uomini di colore, vogliamo davvero ostacolare in modo permanente le chance che una persona ha di farsi un'istruzione, di guadagnarsi da vivere e condurre una vita produttiva solo perché ha consumato marijuana? E poi, davvero arrestare le persone per possesso di marijuana è il modo migliore per utilizzare i pochi soldi che rimangono delle nostre tasse? Mentre le contee licenziano insegnanti, vigili del fuoco, assistenti sanitari per bambini e anziani, possiamo giustificare lo spreco di milioni di dollari per tentare di ridurre la domanda di cannabis con lo strumento giudiziario? Quanti anni ancora dobbiamo attendere per dichiarare fallita questa strategia? La nostra storia recente è piena di eletti (compreso l'attuale Presidente degli Stati Uniti), leader del mondo dell'economia e altri che hanno ammesso di aver fatto uso di marijuana e sono riusciti comunque ad avere una vita piena e realizzata. Quanti di loro avrebbero potuto farlo se fossero incappati nelle attuali leggi? La Naacp della California non crede nel mantenere l'illusione che stiamo vincendo la guerra alla droga sacrificando un'altra generazione di giovani donne e uomini. Ora basta. Vogliamo un cambiamento in cui possiamo credere; ed è per questo che sosteniamo Proposition 19 (referendum per la legalizzazione della marijuana, ndr). Invece di sprecare soldi con leggi repressive sulla marijuana, Proposition 19 genererà nuove entrate fiscali che potremo utilizzare per migliorare il sistema educativo e l'impiego dei nostri giovani. La nostra gioventù vuole e merita un futuro. Investiamo nelle persone, non nelle prigioni. E' ora di porre fine al fallimento della guerra alla droga depenalizzando e regolamentando la marijuana per salvare le nostre comunità. Naacp 07-07-2010 18:52 Turismo sanitario in Germania Il sistema sanitario tedesco gode di ottima fama, quanto meno fuori confine. Nell'attuale European-Canadian Health Consumer Index è al secondo posto, dietro all'Olanda e davanti ad Austria e Svizzera. L'apprezzamento deriva dai buoni risultati, da tempi d'attesa brevi e costi relativamente bassi. L'ultimo dato, del 2008, segnala 68.000 pazienti stranieri (+7% di tre anni prima); è una cifra per difetto poiché include solo chi è ricoverato per qualche tempo in ospedale e fornisce un indirizzo straniero, ma non chi viene curato in ambulatorio o il cui recapito è un'ambasciata o un albergo. Malgrado questa crescita, si deve parlare di un fenomeno ristretto, con lo 0,4 dei ricoveri. E sono pochi gli istituti di cura attrezzati ad hoc -non più del 10% dei 2.100 ospedali totali, di cui solo un terzo con una gestione veramente professionale- dice l'economista Jens Juszczak: cliniche universitarie oppure specializzate in oncologia e cardiopatie, ospedali delle grandi città servite da un aeroporto. Per attrarre pazienti stranieri occorrono alcuni requisiti, poiché chi stacca un assegno da 50.000 euro esige qualcosa in più dello stretto trattamento medico. Cos'è il di più? La possibilità di mangiare e pregare come a casa propria o parlare con un infermiere che conosca la sua lingua; a monte, qualcuno che si occupi del visto e degli spostamenti, e organizzi per i famigliari al seguito una puntatina al casinò o un giro nei negozi. Sotto questo profilo la Germania fatica a competere con India, Singapore, Thailandia, che invece curano molto i servizi. E' così che il Bumrungrad International Hospital di Bangkok accoglie ogni anno circa 400.000 pazienti stranieri, desiderosi di curarsi i denti, correggere un difetto degli occhi o migliorare l'estetica -tutti interventi non rimborsati dal sistema sanitario nazionale e che in Thailandia costano molto meno- ma attratti anche da una vacanza sotto le palme. Bjoern Stark, chirurgo plastico di Freiburg, dice che serve una buona rete tra offerta sanitaria e servizi turistici. Il potenziale è grande; Freiburg cattura specialmente pazienti russi perché è vicina alle case da gioco di Baden-Baden. La pubblicità Quali le strategie promozionali del turismo sanitario? Il primo passo è un buon sito Internet. Ma anche qui c'è da fare i conti con la concorrenza asiatica. Il confronto fra 30 siti di cliniche tedesche e 30 asiatiche mostra che i siti tedeschi sono più provinciali e meno attraenti, sebbene quelli asiatici esagerino nelle promesse e siano avari di informazioni su costi e tempi di degenza. Un altro canale sono le fiere internazionali di materiale sanitario che agevolano i contatti con ambasciate e ministeri. Molte cliniche si avvalgono anche di mediatori, e questo è un terreno rischioso per i pazienti. L'avvocato Maksim Schlossberg sa per esperienza che nell'ambiente russo operano agenti privi di scrupoli, dediti a sfruttare situazioni disperate. Con successo e senza passare guai, sia perché i loro concittadini sono fatalisti e poco reattivi, sia perché le cliniche tendono a ignorare le pratiche dei mediatori. La clientela Secondo l'Ufficio statistico, tra il 2004 e il 2008 i pazienti partiti dalla Federazione russa sono più che triplicati. Situazione analoga anche per i flussi dall'Oriente, e qui la spiegazione è che, dopo l'11 settembre 2001, per gli arabi è più difficile farsi curare negli Stati Uniti. Ma il grosso della clientela arriva ancora dai Paesi europei e dal Nordamerica. I motivi sono vari. Per britannici e svedesi sono le liste d'attesa troppo lunghe a casa loro, per svizzeri e americani la possibilità d'avere lo stesso trattamento di qualità a minor prezzo. I vantaggi economici per gli istituti di cura Quanto frutta il turismo sanitario? Per lo più non supera il 2% del fatturato, ma è un “extra gettito”, cioè soldi contabilizzati a parte da poter spendere liberamente, magari per acquisire nuovi strumenti. I prezzi La legge impone agli ospedali l'equiparazione dei prezzi tra pazienti tedeschi e stranieri. E quest'ultimi apprezzano. Non così Juszczak: è una rigidità fuori luogo, considerato che un paziente straniero è più impegnativo per il personale ospedaliero. Rosa a Marca 07-07-2010 13:37 Incesto. Abrogare reato contro la morale. Il caso di Chiavari che crea carnefici senza vittime A Chiavari e' esploso un caso di cronaca giudiziaria perfetto per le chiacchiere da spiaggia, pruriginoso e scandaloso: incesto tra padre e figlia. Una ragazza maggiorenne confessa all'amica di scuola di aver fatto sesso con il padre in maniera consenziente. L'amica sconvolta dopo giorni racconta il fatto e la notizia arriva ai carabinieri, che non riescono a trovare altro capo d'imputazione (se il rapporto e' consenziente, non si puo' imputare la violenza sessuale) se non il reato d'incesto. Il codice penale stabilisce -ex art 564- la pena della reclusione da uno a cinque anni per chiunque commetta incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta, ovvero con un fratello o con una sorella, in modo che ne derivi scandalo pubblico. E’ per l'appunto la sola nozione di “pubblico scandalo” la condizione di punibilita’, mentre l’incesto come forma di abuso sessuale, costrizione fisica e psicologica a compiere o subire atti contro la propria volonta’, si configura come reato penale solo grazie alla legge 66/1996 (Norme contro la violenza sessuale). Nel nostro Paese si e’ dovuto aspettare fino al 1996 perche’ la violenza sessuale divenisse un reato contro la persona e non piu’ contro la morale. Una legge che prevede pene e aggravanti quando la violenza e' di un ascendente e nei confronti di un minore, anche se il genitore e' adottivo. La storia di Chiavari e' esemplare. Tra padre e figlia difficilmente si puo' parlare di rapporto alla pari, un genitore ha sempre un potere sul figlio. Se il magistrato non riuscisse a dimostrare la violenza quantomeno psicologica esercitata dal padre, perche' dovrebbe essere utile mandarli entrambi in carcere senza assistenza psicologica e con l'aggravante di scontare la pena per un reato "infamante", tanto che esistono sezioni speciali nelle carceri per motivi di sicurezza? Credo che questo sarebbe criminogeno. Sui media e nei bar della citta' di Chiavari in questi giorni non si parla di altro. Il magistrato, per applicare la legge vigente, dovra' verificare se esista o meno il pubblico scandalo... dovra' cioe' certificare un pubblico scandalo che gia' esiste oppure dovra' sostenere che se anche il pubblico scandalo e' in corso, lo stesso non esiste. Il reato contro la morale della famiglia andrebbe abolito e questa vicenda e' la dimostrazione della confusione che si crea quando un peccato diventa reato. Nel caso le indagini dimostrassero la violenza sessuale, verrebbe punito il genitore con l'aggravante dell'incesto; nel caso in cui non si dimostrasse la violenza, invece, sarebbe necessario l'intervento dei servizi sociali e di una assistenza psicologica, anche la separazione del nucleo famigliare ma non certamente il carcere per il genitore e la figlia. A questo link il mio ddl AS n. 1155 "Depenalizzazione dei delitti contro la morale della famiglia" Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd 06-07-2010 19:34 Malattie ereditarie, qualcosa di piu' di un segreto di famiglia Se un genetista scopre elementi di rischio di una malattia ereditaria, la prevenzione è utile. La domanda è: come possono beneficiarne anche i parenti senza compromettere la sfera privata del paziente? I geni sono un affare personale e la loro conoscenza attiene alla nostra intimità. Ma alcune delle parti molecolari ereditarie le condividiamo con i consangunei, e certe mutazioni tramandate di generazione in generazione possono causare tumori, difetti cardiaci o altre malattie. Perciò, conoscere i nostri geni può avere una dimensione drammatica, come dimostra l'esperienza di una famiglia francese di qualche anno fa. Un giorno il figlio ventenne entra improvvisamente in coma e muore. Il medico scopre che la causa è un difetto del metabolismo epatico; vi è implicato il cromosoma X, e dice alla madre che l'anomalia potrebbe colpire anche i figli delle sue due sorelle. Per una sorta di pudore la donna tace; in quanto al medico, egli si attiene al vincolo del segreto professionale, anche se sa che con una dieta rigorosa il difetto del metabolismo lo si può tenere a bada. Una crepa nel segreto professionale Di tutto questo le zie del ragazzo morto e i loro figli non sanno nulla e la tragedia famigliare segue il suo corso. Tre anni dopo muore un cugino nello stesso modo e la madre denuncia quel medico: il suo silenzio ha privato il figlio della possibilità di sfuggire alla morte. Essendo la famiglia benestante e di potere, il caso diventa pubblico. In tutta la Francia si levano voci affinché s'imponga ai medici d'informare i parenti quando ci sono seri rischi di natura genetica. Ma medici e genetisti vi si oppongono: un tale obbligo scavalcherebbe i diritti del paziente violando le leggi, perciò non va bene nemmeno nei confronti della famiglia interessata. Oltre tutto intaccherebbe il dovere di segretezza e il rapporto di fiducia medico-paziente. Dal 2004 si sta girando intorno a nuove regole in tema di consulenza genetica. Non solo in Francia, ma anche altrove il problema impegna medici, eticisti e giuristi. Nell'epoca dell'”uomo trasparente”, geni inclusi, si cercano vie legali per informare i famigliari senza ledere la sfera privata del soggetto e il segreto professionale. Finora, solo la Norvegia ha varato una normativa che consente al medico, in casi eccezionali ben circoscritti, di trasmettere ad altri informazioni genetiche pure in assenza d'autorizzazione. Nessun test senza il consiglio del medico Giacché aumentano le conoscenze del patrimonio genetico e il suo peso in ambito famigliare, crescono anche i conflitti tra il diritto a sapere e quello di non sapere. I medici si trovano sempre più spesso a chiedersi: chi deve informare chi del rischio? Il paziente -parte in causa- è interno alla famiglia, dunque non è l'ambasciatore ideale di una brutta notizia. Chi, allora, deve assumersi il delicato compito? In Germania è da poco in vigore una legge sulla diagnosi genetica. Il suo paragrafo decisivo (11) al capoverso 3 recita: “Il medico responsabile può comunicare ad altri il risultato di una visita o di un'analisi genetica solo con l'autorizzazione esplicita e scritta dell'interessato”. Gli “altri” non sono solo lo Stato o le assicurazioni, ma anche il coniuge, i fratelli, i genitori, gli zii, i cugini e i parenti lontani. Un ulteriore vincolo viene dalla regola del silenzio. Il medico può tentare con delicatezza di convincere un parente a informare i consanguinei dei rischi che corrono, spiega il genetista di Bonn, Peter Propping. Ma se si rifiuta, tutto finisce lì. Tuttavia, anche in Germania si avverte il bisogno di un ruolo più attivo del consulente genetico. Lo segnala Rita Schmutzler, ginecologa alla Clinica universitaria di Colonia e membro di un consorzio nazionale d'indagine sui fattori di rischio del cancro al seno. Di recente, il gruppo ha scoperto un difetto nel gene RAD51C, che alberga un rischio altrettanto grande delle mutazioni dei geni già noti, BRCA1 e BRCA2. Poiché in questi casi si può prevenire molto meglio la malattia, la consulenza non sarebbe fine a se stessa. Eppure, da dottoressa, Rita Schmutzler si trova ogni volta a dover affrontare il dilemma: esternazione o segretezza? Il filo personale con la famiglia Capita che una donna non voglia saperne di eseguire un test genetico malgrado la possibilità d'individuare i rischi che corrono le sue nipoti. Altre donne lo eseguono di nascosto perché il test in famiglia è un tabù. Ed è spiacevole constatare, dice la ginecologa, in quante famiglie non ci si parli proprio. Però, dopo una buona spiegazione, le donne di solito si convincono a informare i parenti. Quale donna sopporta l'idea che una parente stretta si ammali di cancro mentre lei avrebbe potuto avvertirla per tempo? Quando i rapporti famigliari sono guastati, la dottoressa Schmutzler suggerisce l'invio di una lettera. Difficile dire quante donne seguano il suo consiglio; l'unica possibilità è d'interpellare la diretta interessata quando si presenta alla successiva visita di diagnosi precoce. Gli esperti cercano dei varchi A partire da quale contatto non richiesto si può parlare di violazione del diritto del paziente a non sapere? Anche una semplice lettera può causare uno choc. Chi viene a sapere in questo modo dell'esistenza di una malattia ereditaria può capire male e possono nascere malintesi e paure. Se fosse il medico, previa autorizzazione, a inviare una lettera ai parenti invitandoli a visitarsi? “In Germania non è chiarito neanche questo”, dice Schmutzler. Ancora pochi anni fa c'era grande contrarietà verso questa prassi. Ma visto che migliora non solo la diagnosi genetica, bensì anche le possibilità di prevenire, e cresce il bisogno delle famiglie di sapere, gli esperti cercano possibili falle nella rigidità delle leggi. Rita Schmutzler ha già inviato delle lettere ai parenti su richiesta degli interessati e lo farebbe anche più spesso pur di ridurre il rischio che corrono terze persone. Sono ipotizzabili modelli simili? Un fatto più delicato è, per esempio, quando il test genetico eseguito su una giovane donna rileva una mutazione che aumenta il rischio di tumore al seno e anche all'ovaia, ma la figlia non vuole dirlo a sua madre per non impaurirla, visto che a suo tempo aveva avuto un cancro al seno. Eppure è la tipica situazione in cui la dottoressa Schmutzler sente “il dovere d'invitare la madre a farsi visitare”. E' infatti molto probabile che nelle cellule della sua ovaia ci sia una seconda “bomba a tempo” -facilmente disinnescabile con un intervento poco rischioso. In questi casi la genetica familiare crea conflitti al medico. Ma basterebbe dare un'occhiata oltre confine per capire che essa può essere un'opportunita. In Olanda, e non solo lì, un individuo ogni 400 soffre di un disturbo metabolico ereditario dei lipidi, responsabile del livello molto alto di colesterolo già in giovane età. Solo che prima che capiti un infarto cardiaco, quasi nessuno sa d'aver ereditato l'ipercolesterolemia familiare. In Olanda si è rimediato con lo “screening a cascata”, preceduto da una buona campagna di sensibilizzazione. Da allora, il medico indaga nella parentela di ogni nuovo paziente con quella patologia per accertare se vi siano altri portatori di mutazione genetica. Con il suo consenso cerca il contatto diretto -telefona ai parenti, li consiglia e propone il test. In seguito arriverà una lettera con tutte le informazioni utili. I dati genealogici noti vengono poi memorizzati, in modo da localizzare facilmente gli interessati. Grazie a questo sistema gli olandesi sono riusciti a rintracciare la metà dei 40.000 pazienti coinvolti, e a scongiurare l'infarto con farmaci che riducono i grassi nel sangue. E' un modello adattabile alla Germania? Secondo Propping è meglio percorrere una via più lenta: la società tedesca deve prima imparare a trattare il sapere genetico in maniera più "rilassata". (traduzione di Rosa a Marca dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung del 30-06-2010) Volker Stollorz 06-07-2010 17:19 Non siamo criminali! Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono ancora nella libera informazione, ma soprattutto a coloro che non vogliono darsi vinti nella speranza che in questo Paese esista ancora un barlume di democrazia, di giustizia e di equità. Già da qualche settimana è in atto un operazione di polizia giudiziaria in tutta Italia, che è ben lontana dai presupposti costituzionali e dai diritti giuridici attualmente vigenti in questo Paese. ANTEFATTO. Tutto è scaturito da un'indagine dei carabinieri di Merano che, già nel 2008, avevano scoperto alcuni siti web destinati alla vendita di semi di canapa, lampade da coltivazione, concimi ecc. Matteo Filla il gestore di questi siti era già stato incriminato tempo fa e poi assolto dal tribunale di Rovereto dall’accusa di spaccio di sostanze in qualche modo collegate alla droga. Il nodo giuridico è proprio qui. La sentenza di assoluzione di Matteo Filla si basa su una considerazione tecnica di fondo: i semi di marijuana o di canapa indiana, pur essendo potenzialmente fonte di produzione di droga, non possono essere considerati alla stregua di una sostanza proibita in quanto il seme non contiene alcun principio di sostanza attiva. Da sottolineare il fatto che gli stessi semi vengono utilizzati da milioni di individui in tutto il mondo come alimentazione alternativa e per diversi disturbi e patologie che le loro proprietà terapeutiche leniscono. ENTRANDO NEL MERITO. A seguito di quest’indagine ormai chiusasi nel dicembre del 2009, la polizia entra in possesso di un archivio clienti di 2500 persone che avevano acquistato sui siti di Filla tra il 2005 ed il 2009, non solo semi di canapa (lo ricordiamo, a tutt’oggi legali), ma lampade per la coltivazione, concimi a base di alghe, libri e materiale di ogni genere che se pur presupponendo il reato di coltivazione, di fatto non lo accerta. In questi giorni quindi si sta svolgendo una vasta operazione in tutta Italia per la quale centinaia forse migliaia di persone vengono arrestate ed incriminate per l’articolo 73 (spaccio di stupefacenti), rei di aver semplicemente acquistato sul web (lo ricordiamo) nessuna merce illegale. Tra l’indifferenza dei media “ufficiali” e le menzogne o la profonda ignoranza di quelli locali stiamo assistendo oltre che allo stillicidio dei più basilari diritti giuridici, ad un operazione che viola la privacy e forse la Costituzione. Grazie al web ed ai blog, la rete di comunicazione capillare che questa redazione possiede insieme a molte altre, si sono potute raccogliere centinaia di testimonianze, alcune delle quali possono essere approfondite nei seguenti link http://www.overgrow-italy.nl/forum/showthread.php?p=127642#post127642 www.overgrow.it www.legalizziamolacanapa.org www.enjoint.com www.dolcevitaonline.it www.hempyreum.ch Dopo il lavoro svolto da queste redazioni ed a quanto risulta dalle prime stime, quest’operazione sembra potersi dichiarare fallimentare, dispersiva, inconcludente ed inutilmente repressiva dato che pochissime decine tra le migliaia di casi sono stati effettivamente trovati in possesso di sostanza stupefacente. Imprenditori, casalinghe, professionisti, studenti di buona famiglia sono tutt’ora indagati per spaccio e sono stati brutalmente svegliati, ammanettati nella notte ed in molti casi gettati in pasto ai media locali, tacciati come criminali e spacciatori. In qualche caso ci sono state addirittura denunce di maltrattamenti e percosse. Tutto ciò per aver comprato sul web quello che la legge a tutt’oggi non vieta. Che la democrazia e l’informazione in questo Paese stiano vivendo un periodo di crisi pericolosa, è sotto gli occhi di tutti. Questa denuncia-comunicato auspica che tra la confusione e l’oblio delle redazioni “ufficiali” esistano ancora Esseri Umani che hanno a cuore oltre che questo mestiere, un ideale di giustizia e democrazia troppo spesso annichilito in questo periodo storico e vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare le testate giornalistiche che hanno voluto dare risalto all’ultima mostruosità generata dal sonno della ragione: la vicenda che ha coinvolto Andrea Trisciuoglio solo due giorni fa. Il dirigente dell'Associazione Luca Coscioni e malato di Sclerosi Multipla, che per contrastare la malattia di cui è affetto, consuma Bediol mensilmente e regolarmente ricevuto dalla sua ASL, ha subito una perquisizione alle prime ore del mattino, con i carabinieri che rovistavano tra i suoi effetti personali alla ricerca di non si sa cosa e moglie e figlio terrorizzati per quello che accadeva sotto i loro occhi. Tutto questo non ha giustificazione e spiegazione alcuna! E’ legale e costituzionale questo comportamento delle autorità giudiziarie? Abbiamo chiesto il parere legale dell’Avvocato Carlo Alberto Zaina che ha vinto molte battaglie giudiziarie in merito di coltivazione e consumo di canapa: "Nessuno può, in linea teorica, impedire che l’autorità giudiziaria verifichi la sussistenza di ipotesi di reato, ciò che sorprende è la circostanza che si parta da un dato giuridico assolutamente irrilevante e neutro come quello della vendita dei semi (attività del tutto legale). Per inferire da ciò, conseguenze idonee a svolgere un indagine che altrimenti non potrebbe avere corso, in questo contesto, il ruolo della giurisprudenza risulta di difficile comprensione; in quanto si verifica una patente contraddizione fra giudici di legittimità (corte di cassazione) e giudici di merito (tribunale di primo grado). Questi ultimi in varie pronunzie (vedi sentenza G.U.P. Milano 13 ottobre 2009), hanno ribadito la evidente differenza sia sul piano giuridico, che su quello naturalistico, tra coltivazione domestica ed agraria: la prima non punibile, la seconda costituente reato. Questa palese confusione è determinata, come più volte evidenziato dalla incapacità del legislatore e della politica in generale di farsi carico di un problema endemico e che necessita quindi di un intervento riformatorio sulla attuale legislazione in materia di coltivazione . Gli odierni interventi delle Forze dell’Ordine e dei magistrati appaiono pertanto difficilmente condivisibili (ancorche' formalmente ineccepibili ), perchè si indirizzano nei confronti di utenti finali che nulla hanno a che fare con percorsi criminali, ma anzi sottraggono ad associazioni criminali fette di mercato cospicue e rilevanti introiti economici. Si tratta quindi di evidenziare il diritto del singolo a non essere punito in relazione all’uso personale come evidente nei casi descritti in questa indagine." Legalizziamolacanapa.org ------------------------------------------LETTERE 08-07-2010 00:00 Integrazione retta casa riposo Mio zio, ricoverato presso una casa di riposo di Como, non raggiunge la retta totale per il pagamento mensile sia con la pensione che con l'assegno di invalidità. Io come primo nipote sono obbligato ad integrare la rimanenza della retta nonostante non lavoro? Se no volevo sapere cosa devo fare e a chi mi devo eventualmente rivolgere. Saluti grazie Giuseppe, da Casciago (VA) Risposta: no, assolutamente no. Legga e approfondisca i suoi diritti nella nostra pagina appositamente dedicata all'argomento: http://salute.aduc.it/info/rettersa.php ADUC Salute - http://salute.aduc.it/ ------------------------------------------NOTIZIE 08-07-2010 19:15 ARGENTINA Cure con staminali. Attenzione che possono far danno “Non esiste oggi nessuna evidenza che giustifichi l'uso delle cellule staminali come trattamento per una malattia neurologica”. Cosi' fanno sapere la Comisión Asesora en Terapias Celulares y Medicina Regenerativa del ministero della Salute, la Sociedad Argentina de Neurología Infantil, la Sociedad Neurológica Argentina–Grupo Epilepsia e la Liga Argentina Contra la Epilepsia. Il comunicato e' stato emesso dopo che i mezzi di informazione avevano evidenziato che a causa de gli scarsi finanziamenti nel settore, i bimbi affetti da malattie neurologiche sono costretti ad andare all'estero per trattamenti con cellule staminali. Nel comunicato si mettono le mani avanti contro queste cure, particolarmente gli impianti di staminali embrionali, rilevando come queste applicazioni potrebbero provocare tumori. “Invece di curare possono essere causa di nuove malattie nel paziente”, e aggiungono: “si e' verificato un caso con queste caratteristiche”. “E' comprensibile che in situazioni gravi e dolorose ci si appelli a qualunque cura dia un minimo di speranza, ma questi trattamenti potrebbero aggravare il quadro clinico del paziente”. Le guide della ISSCR (Soceita' internazionale di ricerca sulle cellule staminali) “condannano l'uso delle stesse per curare pazienti quando si e' di fronte ad una scoperta medica non dimostrata, quando non ci sono esperimenti clinici e soprattutto quando i pazienti devono pagare per questi trattamenti”. “La raccomandazione etica e' che medici e scienziati non si prestino per queste cure”. “Le cellule staminali probabilmente rappresentano il futuro come alternativa a molte malattie, ma l'uso terapeutico oggi dimostrato si limita ad alcune malattie ematologiche, nel contesto di trapianti del midollo osseo”. “Si deve dimostrare non solo la loro efficacia ma anche la sicurezza, per cui i trattamenti fuori della pratica medica legale possono essere causa di nuove malattie per i pazienti”. 08-07-2010 17:57 GIAPPONE Staminali contro le lesioni midollari L'impianto di cellule staminali pluripotenti (iPS) nelle lesioni della spina dorsale sono al centro di alcuni esperimenti di scienziati giapponesi. Ne parla l'ultima edizione della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”. Nello studio preliminare gli scienziati hanno provato a differenziare le cellule del sistema nervoso e formare dei cumuli chiamati neurosfere, capaci di rigenerare tessuti danneggiati. Il fisiologo Hideyuki Okano e i suoi colleghi della Scuola Universitaria di Medicina Keio a Tokyo, autori dello studio, dicono che le iPs necessarie per un trapianto possono essere ottenute dal paziente stesso, evitando quindi il rigetto. In precedenti ricerche Okano e la sua équipe aveva dimostrato che era possibile differenziare le cellule che causano il cancro e quello che non lo causano, tramite impianti in topi immunodeficienti. Entrambi i gruppi hanno mostrato, in poche settimane, migliorie parziali sulla mobilita', pero' i casi a cui e' stato applicato il trattamento con cellule maligne hanno sviluppato tumori e le funzioni motorie sono peggiorate. Secondo gli specialisti questa pratica potrebbe divenire una terapia promettente e si spera che in dieci anni si potranno fare i primi esperimenti clinici con le cellule iPS in pazienti con la spina dorsale danneggiata. 08-07-2010 16:37 MESSICO Primo trapianto di cellule staminali dai denti Grazie all'ospedale Juárez de México, all'Universita' Autonoma di San Luis Potosí e a BioEden Inc. si e' realizzato nel Paese il primo trapianto di staminali estratte dal dente per la ricostruzione di una mandibola. Secondo il dottor Marc Saadia, membro del consiglio di BioEden, le staminali da dente sono migliori di quelle estratte dal cordone ombelicale sia per avere una maggiore capacita' di riprodursi e moltiplicarsi, sia perche' riescono a trasformarsi non solo in cartilagine, pelle, cornea, tessuto muscolare di fegato e pancreas , ma anche nell'osso. Queste preziose cellule si devono estrarre dai denti dei bambini di un eta' compresa tra 6 e 12 anni, una delle fonti piu' ricche e' il dente del giudizio su cui si sta lavorando per la rigenerazione della pelle di bambini ustionati. Al momento dell'estrazione del dente tuttavia il materiale si invia a Houston, Texas, perche' in Messico non ci sono laboratori per l'estrazione delle cellule e la loro conservazione, operazione che costa oltre i 200 dollari iniziali, 12 rate da 60 dollari. 08-07-2010 16:34 SPAGNA Staminali. Bernat Soria, l'Andalusia regione modello per la ricerca Bernat Soria, direttore del programma andaluso di ricerca sulla terapia cellulare e medicina rigenerativa, nel corso di un incontro tenutosi a Madrid ha ribadito l'importanza della ricerca con le staminali embrionali in parallelo con le pluripotenti indotte (Ips). Se sappiamo qualcosa delle staminali pluripotenti indotte (staminali adulte riportate alla fase embrionale) e' infatti grazie alla ricerca con le staminali embrionali -ha spiegato l'ex ministro della Salute spagnolo. Negli ultimi anni l'Andalusia e' divenuta "la regione europea con il maggior numero di sperimentazioni in atto" (ben dodici), un successo che e' stato possibile grazie al fatto che nel 2003 "si misero in piedi una serie di leggi e regolamenti nel campo della ricerca e della formazione dei ricercatori e dei tecnici di produzione di cellule e di trapianti nei pazienti". "Proprio per i trapianti abbiamo bisogno di un quadro legale di sostegno perche' queste sperimentazioni sono promosse dai ricercatori, non dall'industria come avviene in altri campi di ricerca. Cio' risulterebbe utile per avere poi l'approvazione da parte dell'Agenzia del farmaco europea (Emea)". 08-07-2010 16:18 ITALIA Staminali, mamma pugliese dona cordone a bambino francese malato Lo scorso 29 giugno una unita' di sangue cordonale donata da una donna pugliese e conservata presso la Banca regionale del Cordone Ombelicale e' stata rilasciata a favore di un bambino francese in attesa di trapianto presso un centro medico d'oltralpe. La Banca regionale del Cordone Ombelicale, su proposta del Coordinamento Regionale delle Attivita' Trasfusionali (Crat), e' stata istituita, nell'agosto del 2007, dalla giunta regionale pugliese nell'ospedale di San Giovanni Rotondo 'Casa Sollievo della Sofferenza'. Le attivita' della Banca regionale sono state avviate nel 2008 e successivamente, nello stesso anno, e' stato approvato il Progetto per l'individuazione della rete regionale per il prelievo e la raccolta di sangue placentare, di cui attualmente fanno parte le unita' operative di Ginecologia e Ostetricia degli Ospedali Riuniti di Foggia e del Consorziale Policlinico di Bari; della casa di cura 'Santa Maria' di Bari; degli ospedali 'Vito Fazzi' di Lecce, 'Perrino' di Brindisi, 'Ss. Annunziata' e ' San Giovanni Moscati' di Taranto, 'Umberto I°' di Corato, 'Di Venere' e 'San Paolo' di Bari, 'V. Emanuele II' di Bisceglie e 'Laureto' di Putignano; degli Enti Ecclesiastici 'Miulli' di Acquaviva delle Fonti, 'Panico' di Tricase (Lecce) e 'Casa Sollievo della Sofferenza' di S. Giovanni Rotondo. La Regione Puglia, nel corso del 2009, ha registrato il record nazionale di raccolta e conservazione di unita' di sangue cordonale per il trapianto di cellule staminali. L'assessore alle Politiche della salute Tommaso Fiore ha espresso viva soddisfazione. 'Ci auguriamo - ha detto - che le cellule contenute nella unita' che abbiamo consegnato possano ridare la gioia di vivere al piccolo paziente, 'fratello di sangue' dei bambini pugliesi che hanno permesso, grazie alla generosita' delle loro mamme, la realizzazione di un dono cosi' importante'. 08-07-2010 16:17 ITALIA Vittime del proibizionismo: tossicodipendente muore in carcere per overdose E' morto per intossicazione da sostanze psicotrope il 32enne bolognese, tossicodipendente, trovato senza vita lunedi' scorso sul letto della cella dove era detenuto nel settore giudiziario del carcere della Dozza di Bologna. E' quanto emerso dall'autopsia eseguita dal medico legale Eva Montanari su delega della Procura. Dall'esame medico, tuttavia, non e' possibile stabilire se il decesso sia stato causato dall'abuso di sostanze stupefacenti o di farmaci. L'uomo, visto il suo stato di tossicodipendenza, stava seguendo una terapia farmacologica. Saranno gli esami tossicologici a dare risposte in questo senso. Sulla vicenda il pm Luca Tampieri ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e morte in conseguenza di altro reato. Il 32enne deceduto, condannato in via definitiva per reati legati allo spaccio di droga, era in carcere dal settembre 2009 e avrebbe dovuto scontare ancora due anni di reclusione. 08-07-2010 16:15 ITALIA Droga, Cassazione condanna metodi violenti per disintossicare I tossicodipendenti non possono essere 'guariti' portandoli lontano dal loro ambiente e usando, a tal fine, anche metodi violenti, come l'uso di manette e narcotici. Perche' la liberta' della persona e' un bene che deve essere tutelato ancor prima di quello della salute a tutela della quale solo il magistrato puo' prescrivere 'trattamenti sanitari obbligatori'. Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 26159. Infatti la Suprema Corte ha confermato la condanna per sequestro di persona nei confronti di Pietro P. (48 anni) che con il consenso dei suoi familiari, rapi' Lisa P. portandola per quattro giorni in una casa lontana al paese nella quale la giovane abitava e aveva i contatti con gli spacciatori. Senza successo, in Cassazione, Pietro P. ha chiesto di non essere condannato e di ottenere il riconoscimento di aver agito perche' spinto dallo 'stato di necessita'' di evitare che Lisa riprendesse l'uso della cocaina che, da tre mesi, aveva cessato. La madre e il fratello della ragazza temevano la 'ricaduta' in quanto Lisa dopo la sospensione della polvere bianca aveva iniziato ad assumere droghe leggere e si trovava in uno stato di confusione con crisi di anoressia alternate a bulimia. Pietro P., amico di famiglia, aveva agito su consiglio di un medico che gli aveva detto che la cosa migliore era 'portare la ragazza lontano dal suo ambiente'. Cosi' Lisa venne prelevata a forza dalla sua casa di Rolo (Reggio Emilia) per essere trasportata, contro la sua volonta', a Gaggio Montano. Qui venne 'liberata' e si poteva muovere liberamente in questo nuovo domicilio. La 'prigionia' duro' quattro giorni. Pietro P. aveva effettivamente agito per il bene di Lisa e in accordo con i suoi parenti, senza mai approfittare della ragazza. La Cassazione, tuttavia, ha condannato - cosi' come stabilito nel maggio 2009 dalla Corte d'Appello di Bologna - il comportamento di Pietro P. dal momento che 'l'avvio dell'azione di sequestro fu indubitabilmente violento'. La ragazza per quanto 'avesse assecondato i disegni del suo rapitore, per ingraziarselo, fece di tutto per liberarsi dalla detenzione, scrivendo biglietti alla madre ed invocando la liberazione'. I Supremi Giudici inoltre sottolineano che il rischio di ricaduta nella droga non puo' giustificare il sequestro di una persona, nemmeno se avviene su consiglio di un medico e ricordano che 'non e' mai possibile, nemmeno al legislatore, violare i limiti imposti al rispetto della persona umana ed e' sempre vietato il trattamento sanitario obbligatorio, se non in forza di legge'. 08-07-2010 16:12 ITALIA Farmaci. Controlli irregolari, prosciolti ex direttore e dirigente Aifa Sono stati prosciolti con la formula 'perchè il fatto non costituisce reato' l'ex direttore generale dell'Aifa (agenzia nazionale del farmaco), Nello Martini e ex dirigente dell'ufficio Aic dell'Aifa, Caterina Guarano. La vicenda avviata dalla procura di Torino riguardava l'immissione in commercio di alcuni farmaci dopo controlli irregolari. I due erano accusati di disastro colposo. Il proscioglimento e' stato disposto dal Gup del Tribunale di Roma, Maria Teresa Covatta. Per i due il pm Roberto Felici aveva chiesto il rinvio a giudizio. 'Sono particolarmente contento per questa decisione perche' vengono a cadere gravissime accuse per le quali ero stato allontanato dall'Aifa - ha affermato l'ex direttore generale Martini, che era assistito dall'avvocato Valerio Spigarelli - Oggi per me termina un calvario giudiziario e personale durato circa due anni. Ringrazio chi mi e' stato vicino e anche chi in questi mesi ha staccato la spina con me'. I due erano accusati di un ritardo dell'aggiornamento dei bugiardini di circa una ventina di farmaci. Lo scandalo, che scoppio' nel maggio del 2008, determino' la sospensione dei pubblici uffici sia di Martini che di Gualano. Per la difesa non ci fu alcuni ritardo nell'aggiornamento dei foglietti informativi dei farmaci ma una riformulazione di avvertenze gia' presenti nei bugiardini: da qui, per la difesa, il fatto che non ci fossero rischi per la salute pubblica. 08-07-2010 16:10 ITALIA Fumo, tre giovani su quattro iniziano perché lo fanno tutti Il 73,4% dei giovani fumatori si avvicina al vizio per emulare i grandi o sotto l'influenza degli amici: si fuma 'perch? lo fanno tutti', questa la motivazione. Emerge dall'indagine Doxa-Iss-Ofad 2010, i cui numeri hanno accompagnato questa mattina il lancio, presso il Ministero della Salute, della campagna anti tabagismo 2010, 'Io non fumer? mai'. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanit? i fumatori che iniziano a fumare in giovane et? e che continuano a farlo regolarmente, hanno il 50% di probabilità di morire a causa del tabacco. In quest'ottica, la nuova campagna del Ministero della Salute si rivolge ai giovanissimi, con l'obiettivo di rendere i bambini consapevoli e capaci di scelte positive, per una vita in pieno benessere. 08-07-2010 15:15 OLANDA Dipendenze, Commissione centrale: trattamento con eroina è efficace, sicuro, conveniente La Commissione centrale per il trattamento della dipendenza da eroina (CCBH) in Olanda ha pubblicato una monografia per fare il punto sulla storia, la ricerca e il contesto internazionale della somministrazione controllata di eroina per curare i tossicodipendenti. Gli studiosi, presentando la monografia, scrivono. "Questi dati mostrano che il trattamento con l'eroina può essere considerato un intervento sicuro e dimostratamente efficace per il trattamento dei pazienti dipendenti cronici da eroina su cui non funzionano le terapie tradizionali". 08-07-2010 14:14 USA Cannabis, consumatori abituali in astinenza si rifugiano nell'alcool I consumatori abituali di marijuana in astinenza si rifugiano nell'alcool, specialmente se in passato erano alcolizzati. I ricercatori Erica N. Peters e John R. Hughes, rispettivamente della Yale University School of Medicine e della University of Vermont, hanno reclutato 28 soggetti statunitensi che consumano quotidianamente marijuana, uomini e donne maggiorenni che hanno fumato marijuana almeno 25 giorni in un mese negli ultimi 6 mesi, conformi ai criteri del DSM-IV per dipendenza o abuso di cannabis, consumatori moderati di alcol (da 3 a 16 drink alla settimana gli uomini e da 3 a 12 drink le donne). A tutti i partecipanti è stata chiesta un’astinenza di 2 settimane dalla marijuana e per ognuno è stato preso un campione di urine per testare la positività al THC. Gli autori hanno usato diverse misure di self-report per testare il livello di intolleranza all’astinenza. I punteggi ai test hanno mostrato alti livelli di sconforto durante l’astinenza di marijuana e un corrispondente aumento di craving per l’alcol nei partecipanti che avevano una storia di abuso o di dipendenza dall’alcol. In questi individui la marjiuana veniva sostituita dall’alcol nel 52% dei casi rispetto al 3% di chi non aveva una storia passata di alcolismo. Non avvenivano sostituzioni con l’uso di sigarette, caffeina o altre droghe illecite. Nonostante il ridotto numero di soggetti, questo effetto di sostituzione è da considerarsi attendibile. Data la specificità del campione di studio i dati non possono essere generalizzati ai fumatori occasionali di marijuana, tuttavia per i consumatori cronici di marijuana questo rappresenta uno dei primi studi sul fenomeno della sostituzione delle droghe durante l’astinenza e ha importanti implicazioni cliniche. Lo studio necessita di ulteriori approfondimenti, in particolare capire se l’incremento di uso di alcol durante l’astinenza può influire o meno con il trattamento clinico nella dipendenza da marijuana. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Drugs and Alcohol Dependence. (Droganews) 08-07-2010 12:16 ITALIA Farmaci, Osmed: consumo aumentato del 60% in un decennio Negli ultimi dieci anni il consumo di farmaci e' aumentato del 60%, con un tasso di crescita annua del 5%. E la causa dell'aumento non e' spiegabile con l'invecchiamento della popolazione. E' quanto emerge dal decimo rapporto OsMed (Osservatorio nazionale sull'impiego dei farmaci) curato dall'Agenzia Italiana del Farmaco e dall'Isituto Superiore di Sanita', presentato oggi a Roma. 'C'e' stato un aumento medio di circa il 5% annuo negli ultimi 10 anni - ha affermato il coordinatore del rapporto Roberto Raschetti, dell'Istituto Superiore di Sanita' - che equivale ad un consumo aumentato del 60% negli ultimi 10 anni'. Il trend di crescita e' spiegato solo in parte dall'invecchiamento della popolazione che, secondo Raschetti, potrebbe giustificare'al massimo l'1% di crescita annua', il restante aumento e' da attribuire all'appropriatezza della prescrizione dei farmaci, fattore sul quale 'e' necessario riflettere'. La tipologia di farmaci piu' consumata dagli italiani e' costituita da quelli cardiologici, per quanto riguarda la diffusione in ambito territoriale (farmacie) e dai farmaci oncologici, nell'ambito ospedaliero. Queste due classi di farmaci, da sole rappresentano circa un terzo della spesa complessiva. I farmaci equivalenti rappresentano quasi la meta' del consumo territoriale e circa il 28% della spesa, anche se la maggiore prescrizione si concentra ancora sui prodotti branded. 08-07-2010 12:14 ITALIA Staminali, esperti italiani e spagnoli a confronto (AGI) - Roma, 7 lug. - Italia e Spagna a confronto. Di piu': le eccellenze di tre fra le regioni piu' sviluppate dei due Stati europei, nell'occasione di un incontro ufficiale che si terra' da venerdi' 9 a lunedi' 12 luglio, saranno l'oggetto di discussione e di lavoro, propedeutico alla condivisione futura di progetti, sui temi cruciali della ricerca scientifica e della conservazione dell'ambiente naturale. Protagonisti di questo scenario sono un ospite straniero di alto livello istituzionale - Dr. Juan Manuel Revuelta, direttore generale della Fondazione della Comunita' Valenciana presso l'Unione Europea - e, per parte italiana, alcuni fra i medici ricercatori piu' importanti del settore della genetica e della diagnosi neonatale - Dott. Federico Maggi, presidente del laboratorio di analisi Toma Spa; Prof. Giuseppe Simoni, braccio destro responsabile del ramo scientifico della societa' e direttore scientifico di Biocell Center Spa; insieme ai responsabili della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita di Gerenzano e del Parco Naturale delle Lame del Sesia. La visita ufficiale, che abbraccia un intero weekend - a sottolineare la volonta' di consolidare rapporti sia personali sia professionali fra le due regioni, prevede un ricco programma. In particolare, la giornata di sabato 10 luglio sara' dedicata ad approfondire la rispettiva conoscenza sulle esperienze di eccellenza nella ricerca scientifica e sulle possibilita' culturali da sviluppare insieme, mentre lunedi' 12 sara' la volta del dibattito sui progetti di tutela ambientale e naturalistica da intraprendere. Ecco quindi i dettagli di protagonisti ed eventi. Juan Manuel Revuelta, nel suo ufficio di Bruxelles, si occupa appunto di far conoscere in Europa la regione valenciana, attraverso la diffusione e la promozione dell'immagine di questo territorio e l'organizzazione di progetti specifici: il principale obiettivo e' quello di facilitare l'apertura all'Europa per amministrazioni pubbliche, istituti tecnologici, universita', enti locali e la societa' valenciana in genere. Per far questo, il lavoro presso l'Unione prevede attivita' di rappresentanza istituzionale, comunicazione e consulenza sulle possibilita' di sviluppo offerte in sede comunitaria e transnazionale, assistenza e collaborazione fattiva nella presentazione di progetti europei oggetto di finanziamenti, segretariato internazionale e formazione personale e professionale per giovani valenciani ed europei. In quest'ambito, l'ufficio di Revuelta ha dimostrato sul campo di saper veicolare risorse comunitarie alla regione che rappresenta e relativi partners, elaborando progetti che sono stati finanziati e premiati, meritando la qualifica di migliore ufficio periferico d'Europa. (www.uegva.info). Per parte sua, il laboratorio Toma Advanced Biomedical Assays Spa di Busto Arsizio e' un istituto di analisi e ricerca scientifica con oltre trent'anni di attivita' nel campo neo-natale, fondato e guidato dal presidente Dott. Federico Maggi. Dotato di attrezzature tecnologiche all'avanguardia e di uno staff medico specialistico di eccellenza, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, e accreditato presso il M.I.U.R. vanta numerose pubblicazioni, una gestione e risultati di livello internazionale. La diagnostica pre e post natale, che il laboratorio Toma ha saputo affinare con competenza e cura in ogni piu' piccolo passaggio, dal punto di vista formativo e procedurale, sotto la direzione scientifica del Prof. Giuseppe Simoni, ideatore nel 1983 del metodo della villo centesi, che poi si diffuse in tutto il mondo, e' una disciplina soggetta a concetto di ricerca applicata costante, anche sotto forma di progetti comunitari e transnazionali, dove il confronto, la collaborazione e lo scambio con esperienze straniere, contribuisce ad una proficua e reciproca crescita (www.tomalab.com) Connessa all'attivita' precedente e' la metodica della crioconservazione di cellule staminali da liquido amniotico, che la Biocell Center Spa svolge per prima al mondo: un'altra societa' di eccellenza nel suo campo, anche questa con sede a Busto Arsizio, che opera in tutta Italia con poliambulatori di diagnostica, procreazione assistita e ricerca nel settore, in costante sinergia con le sue controllate a Lugano (Svizzera), e a Boston (MA - USA). I genetisti Biocell collaborano a progetti di studio con l'universita' di Harvard e con vari ospedali e universita'' in Italia, finalizzando la ricerca applicata principalmente nell'ambito della medicina rigenerativa. La societa' vanta un brevetto internazionale per la crioconservazione di cellule staminali da liquido amniotico. Direttore scientifico Prof. Giuseppe Simoni.(www.biocellcenter.it) La FIIRV, Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita, e' un ente universitario che opera nel campo della ricerca biotecnologica rivolta alla scienza della vita. La scelta della cosiddetta regione insubrica non e' casuale: qui infatti si svolgono attivita' formative accademiche di alto livello, e la disponibilita' sul posto di strutture qualificate consente molteplici sinergie. A Gerenzano si trova quindi un grande polo, noto come Insubrias Biopark, che e' l'ottavo parco scientifico tecnologico e incubatore di imprese in Italia per il settore biotech. Presidente Dott. Angelo Carenzi, direttore Dott. Andrea Gambini. (www.ricercaperlavita.it) Dalla scienza alla natura il passo e' breve. Il Parco delle Lame del Sesia e l'Ecomuseo delle Terre d'Acqua sono enti gestori di un patrimonio ambientale ricco di biodiversita', tra le zone umide piu' importanti dell'area: un habitat fragile, eppure ricchissimo, da preservare con progetti di tutela e conservazione che non possono che avere respiro internazionale. (www.lamedelsesia.vc.it). L'incontro fra questi luoghi di eccellenza e questi personaggi ha pertanto l'obiettivo dichiarato di discutere le priorita' di sviluppo e intervento, a livello comunitario, che dovranno svolgersi nel 2020, per i quali e' necessaria una progettualita' fin d'ora, al fine di individuare risorse finanziarie per la loro realizzazione. Un momento assai significativo, dunque, a livello politico e pratico, che potra' fondare le basi per una parte di Europa che avremo. Il programma. Sabato 10 luglio, la delegazione italo-valenciana comincera' la giornata di scambio e cooperazione presso la Toma Spa, per poi dirigersi negli uffici della Biocell Spa e, infine, concludere alla fondazione FIIRV. Lunedi' 12 saranno i futuri partner ambientali i padroni di casa: il presidente Marco Barbero e il direttore Renato Tonello del Parco Lame del Sesia saranno chiamati a finalizzare le attivita' progettuali sui programmi di conservazione ambientale Life+, Natura 2000 e Interreg, con il coordinamento e la collaborazione della casa editrice Editore XY.IT S.r.L, (http://www.editorexy.it/) responsabile per la comunicazione dell'ente; i temi oggetto del dibattito saranno l'ambiente e la biodiversita', ma anche le strategie di ecosostenibilita' e l'impiego di energie rinnovabili. Agli incontri ufficiali, di cui saranno protagonisti alcuni dei personaggi citati, parteciperanno, sabato mattina, il consigliere regionale lombardo Giangiacomo Longoni (delega alla Sanita'); lunedi', il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani e il suo vice Luca Angelo Bona, sostenitore ed elemento catalizzatore tra Pubblico e Privato, l'Assessore provinciale novarese all'Agricoltura e ai Parchi Marzio Liuni, il presidente dell'Azienda Turistica Locale Mariarosa Fagnoni, il presidente dell'associazione Birdwatcher Novara Ettore Rigamonti. (Agi) 08-07-2010 11:36 ITALIA Fecondazione, relazione al Parlamento: superata soglia dei 10.000 bambini Aumentano in Italia i figli della provetta, che per la prima volta superano la soglia dei 10.000, e l'Italia conquista il record dei parti trigemini in Europa. Aumentano anche i cicli di stimolazione cui sono sottoposte le donne, che affrontano la fecondazione artificiale ad un'eta' sempre piu' avanzata. E' quanto emerge dalla relazione sullo stato di attuazione della legge 40 sulla fecondazione artificiale, presentata al Parlamento dal ministero della Salute. Presentando i dati, il ministero rileva che 'continua a migliorare l'efficacia delle procedure di procreazione medicalmente assistita, come mostrato da tutti gli indicatori, dal numero dei nati vivi a quello delle gravidanze, anche in percentuale. Tenendo conto di questi dati, quindi, a maggior ragione i risultati ottenuti per l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita e la loro applicazione, nelle modalita' previste dalla legge 40/2004, possono essere considerati piu' che soddisfacenti'. I dati, che si riferiscono al 2008, sono stati raccolti in 354 centri e indicano una crescita, dal 2005 al 2008, del numero dei nati vivi. Risultano infatti essere 10.212, rispetto ai 9.137 dell'anno precedente. I parti gemellari, pari al 21,0%, si sono attestati intorno ai valori della media europea, mentre i trigemini la superano, con una media nazionale del 2,6%. 'Questo e' pero' - rileva il ministero - un risultato medio di valori che, escludendo i centri con meno di dieci parti, variano da zero al 30,8%'. Nel dato, osserva, 'sono compresi il 67,3% dei centri che presenta valori fra lo zero e il 2,5%, inferiori quindi alla media nazionale, e un 23,9% di centri con valori che variano dal 2,6% al 10%'. Sempre dal 2005 al 2008 e' aumentato il numero di coppie che hanno scelto di affrontare la fecondazione assistita: nel 2008 sono state 59.174, con un aumento di circa 3.700 rispetto all'anno precedente, e sono diventati piu' numerosi anche i cicli di stimolazione ovarica: nel 2008 sono stati 79.125 (oltre 3.845 in piu' rispetto ai 75.280 del 2007). E' aumentata anche l'eta' media delle donne che si rivolgono alla fecondazione artificiale, confermando cosi' una tendenza osservata negli ultimi anni. Secondo i dati, relativi al 2008, l'eta' media delle donne che affrontano la fecondazione artificiale e' di 36,1 anni: al di sopra quindi della media europea, che per il 2005 era di 33,8 anni. Il ministero rileva che 'e' ben noto come gli esiti positivi delle procedure siano in rapporto all'eta' delle donne' e che in Italia ben il 26,9% dei cicli, ossia uno su quattro, viene affrontato da donne che hanno piu' di 40 anni. 'Anche questo dato - rileva il ministero in una nota - e' in aumento rispetto al 2007, quando era il 25,3%. Nonostante cio' - osserva - continua a migliorare l'efficacia delle procedure di procreazione medicalmente assistita, come mostrato da tutti gli indicatori, dal numero dei nati vivi a quello delle gravidanze, anche in percentuale'. 08-07-2010 11:34 ITALIA Trattamento sanitario obbligatorio...per dipendenza da Playstation Un ragazzo di 16 anni e' stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Lavagna per curare una 'grave anomalia comportamentale' legata all'uso del computer, a cui l'adolescente e' legato da una sorta di dipendenza. In particolare, sono i videogiochi ad attrarre il ragazzo in maniera irresistibile. Trapelano pochi particolari sulla notizia, anticipata oggi dal quotidiano 'Il Secolo XIX', perche' i responsabili del Sert della Asl 4 fanno sapere di non voler comunicare sviluppi su quello che ritengono un caso delicato, da seguire con attenzione e discrezione. Sono stati i genitori a chiedere l'aiuto dei medici dopo avere provato, invano, il coinvolgimento di una psicologa. Per eseguire il ricovero il padre ha dovuto chiedere l'intervento di una pattuglia della Polizia di Stato perche' il figlio non aveva alcuna intenzione di staccarsi dal computer. Secondo quanto trapelato, l'attaccamento morboso ai videogiochi potrebbe determinare comportamenti autolesionistici. In passato, il ragazzo aveva tentato di aggredire il padre quando questi aveva tentato di spegnergli l'apparecchio. 08-07-2010 11:18 ITALIA Tossicodipendenti carcerati, Antigone smentisce l'Idv Il cosiddetto ddl svuota carceri 'cosi' come e' stato progressivamente modificato nei suoi contenuti piu' significativi non potra' riguardare piu' di 2-3 mila persone, su una popolazione di 68 mila detenuti stipati in una capienza regolamentare di 43 mila posto letto'. Lo dichiara Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone, commentando il si' dell'Aula alla legislativa per il provvedimento contro il sovraffollamento negli istituti di pena. 'Il ddl, dunque non produrra' effetti deflattivi seri. Per questo e' totalmente sbagliata, nel merito e nelle previsioni, l'ingiustificata reazione dell'Italia dei Valori'. 'Delle norme che prevedono la possibilita' di scontare ai domiciliari l'ultimo anno di pena, solo una nuova misura alternativa al carcere che si aggiunge a quelle gia' esistenti potranno usufruire, infatti, solo tossicodipendenti, immigrati e non certo criminali o colletti bianchi'. Per Gonnella, nonostante i suoi limiti, il ddl e' 'comunque un segnale in controtendenza rispetto al passato'. 08-07-2010 10:34 Carne e latte da animali clonati. Il no del Parlamento europeo Il Parlamento europeo ha chiesto mercoledi' 7 luglio di vietare, a titolo preventivo, la commercializzazione di carne e latte prodotti da animali clonati o da loro discendenti, una tecnica in uso soprattutto negli Usa. “La ricerca in questo ambito e' molto limitata e non ha consentito di asserire che questi prodotti alimentari siano sicuri”. Cosi' nel dibattito l'eurodeputata socialista rumena Daciana Sarbu. Il suo collega conservatore tedesco, Peter Liese, ha messo le mani avanti: oltre ai dubbi sulla sicurezza della carne di animali clonati, ha ricordato anche il necessario rispetto del benessere animale: la clonazione induce sofferenze agli animali che spesso sono affetti da malattie cardiache o polmonari. In un sondaggio del 2008 i consumatori europei si erano opposti all'uso di questi prodotti. Il commissario alla Salute e protezione dei consumatori, John Dalli,ha fatto sapere che entro novembre la commissione europea fara' conoscere la propria opinione in merito. Gli Stati membri sono divisi: 23 su 27 si sono dichiarati preoccupati per il benessere animale, ma gli altri, tra cui Gran Bretagna e Spagna, sono da tempo gia' aperti alla commercializzazione di questi prodotti. 08-07-2010 10:14 SPAGNA Si' all'eutanasia. Raddoppiati i consumatori di cannabis. No alla discriminazione degli immigrati. Indagine Piu' del 60% degli spagnoli tra 15 e 64 anni approva parzialmente o totalmente la pratica dell'eutanasia, mentre solo per il 21% si tratta di un suicidio. Cosi' l'indagine “Valore sociales y drogas 2010” che e' stata presentata a Madrid dalla Fundacion de Ayuda contra la Drogadicion (Fad), la Obras Social Caja Madrid e il Plan Nacional sobre Drogas. Lo studio e' frutto di 1.200 interviste e 80 persone in gruppi di discussione, da cui e' emerso che per il 54% deve esistere liberta' assoluta per abortire, mentre il 44% ammette relazioni sessuali tra persone del medesimo sesso. Guidare un mezzo dopo aver ingerito alcool o droghe e dare lavoro ad uno straniero applicandogli condizioni peggiori rispetto ad uno spagnolo, sono le pratiche piu' malviste: l'86% le condanna. Mentre la pena di morte per gravi delitti e' vista male solo dal 46%, una percentuale simile a chi condanna coloro che fumano in un ambiente pubblico (53%). Solo il 6% tollera gli eccessi di velocita' in strada. Per quanto riguarda la droga, i consumatori abituali sono aumentati negli ultimi dieci anni (la cannabis ha il doppio di consumatori con un 7,5% della popolazione). 07-07-2010 20:15 USA Cocaina. Interruttore cerebrale contro la dipendenza In piccole molecole di Rna si cela una sorta di 'scudo' contro la dipendenza da cocaina. Una specie di interruttore cerebrale che, se 'attivato', aiuta a limitane il consumo. Un team di ricercatori americani, fra cui anche l'italiana Marina Picciotto, della Yale University, ha identificato infatti un sottile filamento di Rna che giocherebbe un ruolo chiave nell'uso compulsivo di cocaina. Le strategie terapeutiche mirate a 'bombardare' questo microRna possono, dunque, avere delle proprieta' anti-dipendenza, spiegano i ricercatori su 'Nature'. Lo studio condotto in laboratorio sui ratti ha mostrato che gli animali che si auto-somministravano cocaina da tempo, avevano livelli maggiori del microRna miR-212 in un'area del cervello, lo striato, spiega Paul Kenny, dello Scripps Research Institute di Jupiter (Florida). Bloccando il micro-Ran 'nel mirino' a livello dello striato, si scatena un aumento nel consumo di cocaina, mentre aumentandone ancora i livelli si provoca un calo nell'assunzione della polvere bianca. E questo in animali che avevano un accesso non ristretto alla droga. In pratica i risultati suggeriscono che, in animali drogati, il miR-212 puo' agire come un interruttore naturale per evitare un'escalation nel consumo di cocaina. A questo punto gli scienziati suggeriscono che proprio il miR-212 agisce come un fattore protettivo contro la dipendenza da 'neve'. Se i segnali legati a questo 'pezzetto' di Rna sono alterati, si e' piu' vulnerabili alla trappola della dipendenza. I ricercatori dimostrano anche che il miR-212 probabilmente agisce attraverso il Creb, un noto regolatore degli effetti premianti legati al consumo di cocaina. "Il Dipartimento Politiche Antidroga plaude alla recente scoperta dell'interruttore cerebrale antidipendenza da cocaina avvenuta da parte del team degli scienziati americani di cui fa parte Marina Picciotto membro del comitato scientifico del Dpa, alla quale vanno i nostri complimenti. La scoperta - si legge in una nota acquista maggior valore considerato che ad oggi non esistono ancora terapie farmacologiche valide per questa temibile dipendenza". "D'altronde gia' da tempo il Dipartimento aveva evidenziato che, solo attraverso lo studio e l'interpretazione delle funzionalita' delle aree e delle strutture cerebrali coinvolte nella dipendenza si puo' trovare la giusta dimensione diagnostica e terapeutica di queste malattie, una nuova prospettiva che lascia poco spazio alle interpretazioni, basandosi soprattutto sulle evidenze che stanno diventando sempre piu' 'visibili' e possibili grazie all'utilizzo di nuove tecnologie". 07-07-2010 16:07 ITALIA Farmaci contraffatti, Aifa: colpiti anche i salvavita Viagra, anoressizzanti ma anche salvavita. La contraffazione dei farmaci non conosce limiti e supera ogni frontiera. E' l'analisi dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che oggi ha presentato un volume dedicato a questo tema che interessa tra l'1% e il 10% del settore farmaceutico globale. La pubblicazione chiarisce che il panorama delle produzioni illegali varia col mutare del mercato e viene modificato da eventi imprevedibili, come l'improvvisa carenza di un farmaco. E' accaduto, infatti, per alcuni vaccini durante la crisi dell'influenza suina. E poi bisogna abbandonare l'idea che tra i farmaci illegali e contraffatti, venduti soprattutto su Internet, ci siano solo quelli cosiddetti 'lifestyle', quelli cioe' che migliorano le prestazioni fisiche. Nelle farmacie del Regno Unito e' stato sequestrato del Liptor contraffatto (un anticolesterolo, salvavita) importato e venduto da un distributore autorizzato che, truffato da un fornitore, riteneva di commercializzare un prodotto legale. In Svizzera sono state sequestrate numerose confezioni di Carcinonate, prodotto privo di principi attivi farmacologici, pubblicizzato come antitumorale ma venduto come integratore alimentare. Negli Stati Uniti, poi, alcuni farmaci a base di eparina contraffatta nel 2008 hanno causato decine di morti. Erano commercializzati da una multinazionale americana che utilizzava materie prime contraffatte, che non venivano evidenziate con i test usuali. I Paesi da cui provengono i farmaci contraffatti sono, secondo l'Aifa, soprattutto quelli asiatici che utilizzano per l'invio spedizioni autorizzate, sotto copertura o passeggeri con merci in transito. 07-07-2010 12:02 USA Malattie sessuali. Chi usa Viagra e Cialis corre rischio triplice Gli uomini che assumono farmaci per potenziare le prestazioni sessuali, come il Viagra e il Cialis, hanno una probabilita' di contrarre malattie sessualmente trasmissibili tre volte superiore a quelli che non ne fanno uso. E' quanto emerge da uno studio condotto dall'universita' di Harvard e pubblicato sugli Annali di Medicina interna, che ha esaminato per quasi un decennio le richieste di rimborso alle assicurazioni sanitarie di circa un milione e mezzo di cittadini americani over 40. Dall'analisi e' emerso come gli uomini che utilizzano farmaci contro le disfunzioni erettili presentino un tasso di contagio da infezioni sessualmente trasmissibili pari a circa il triplo di quello che si riscontra in tutti gli altri. Lo studio rivela come il picco delle infezioni sessuali tra i consumatori di Viagra e Cialis si registri nell'anno precedente e in quello seguente l'inizio del trattamento. Un dato, sottolineano gli autori del rapporto, che mostra come il rischio non sia legato tanto all'uso del farmaco, quanto piuttosto alle abitudini sessuali della fetta di popolazione che na fa uso, particolarmente incline ad avere rapporti non protetti. Infatti, spiega il dottor Anupam Jena, nonostante gli uomini maturi abbiano mediamente meno partner rispetto ai piu' giovani, i loro rapporti sono piu' a rischio a causa della loro diffusa abitudine a non utilizzare condom. La disponibilita' di farmaci che intensificano la loro vita sessuale aumenta quindi, inevitabilmente, il rischio che possano contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Nel corso dello studio i ricercatori hanno esaminato le richieste di rimborso giunte a 44 compagnie che forniscono assicurazioni sanitarie dal 1997, un anno prima dell'introduzione del Viagra, fino al 2006. Tra gli ultraquarantenni esaminati, 33.968 utilizzavano farmaci contro l'impotenza come Viagra, Cialis e Levitra, mentre 1,38 milioni non ne facevano uso. Nell'anno precedente l'assunzione del farmaco, il tasso di contagio dei futuri consumatori era di 214 su 100mila, 2,8 volte superiore a quello di tutti gli altri pazienti. La cifra scendeva leggermente nel primo anno di assunzione, che vedeva il tasso di infezione dei consumatori di farmaci per l'erezione 2,65 volte piu' alto di quello degli altri pazienti. La differenza di rischio tra il campione di consumatori e quello di non consumatori e' ancora maggiore se si circoscrive l'analisi al solo contagio da Hiv. Tra i pazienti che fanno uso di farmaci per l'erezione, rivela infatti lo studio, il tasso di contagi da virus dell'Aids e' 3,32 volte maggiore che tra gli altri nell'anno precedente l'inizio del trattamento, e 3,19 volte maggiore nell'anno successivo. Un rischio particolarmente elevato e' stato riscontrato anche per il contagio da clamidia. L'editoriale che accompagna la pubblicazione della ricerca, intitolato "La vita comincia a 40 anni", contiene un invito ai medici affinche' ricordino l'importanza del sesso sicuro a tutti i pazienti a cui prescrivono i farmaci contro le disfunzioni erettili. "I consigli sulle malattie sessualmente trasmissibili non dovrebbero fermarsi a 40 anni", afferma l'articolo a firma del dottor Thomas Fekete, docente di medicina all'universita' di Philadelphia. 07-07-2010 12:01 ITALIA Farmaci biosimilari, un paziente oncologico su due non li conosce I farmaci biosimilari sono già una realtà nella pratica clinica ma restano un`incognita per un malato di tumore su due. Sei pazienti su 10 non sanno dire se queste molecole, simili ma non uguali all`originale `biotech`, siano già disponibili in Italia e il 46% ignora i possibili effetti collaterali. In mancanza di informazioni certe, solo il 15% sarebbe peró disposto a cambiare il farmaco biologico che assume con una "copia" se il medico glielo proponesse e appena l`8% ritiene il minor costo un motivo valido per sostituire la propria terapia. Sono i risultati del primo sondaggio nazionale sui pazienti promosso dalla fondazione dell`associazione italiana di oncologia medica (Aiom), in collaborazione con la società italiana di nefrologia (Sin), la federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e l`associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (Aimac) condotto nel giugno 2010. L`indagine rientra in un piú ampio percorso di sensibilizzazione sui biosimilari che le due Società scientifiche stanno sviluppando dal 2008. E, in 2 anni, molto è già stato ottenuto: è migliorata fra gli specialisti la conoscenza su cosa siano e quali caratteristiche presentino, piú noti anche i possibili rischi. Per questo, l`85% è d`accordo con la norma già approvata in alcuni Paesi europei, ma non ancora in Italia, che impedisce la sostituibilità automatica, come invece accade per i `generici`. I risultati dei sondaggi vengono presentati oggi a Roma al convegno `La conoscenza dei farmaci biosimilari`. "La nostra campagna informativa serve e funziona - spiega Francesco Boccardo, presidente della fondazione aiom - ma resta molta strada da compiere se un clinico su 5 ancora non sa darne una definizione o li confonde con gli equivalenti o `generici`. Invece presentano caratteristiche diverse ed un processo di sintetizzazione ben piú complesso: per questo deve essere chiaro che è necessario un confronto del rapporto benefici/sicurezza, e non solo di prezzo, prima di decidere se utilizzare l`originale o il biosimilare". Il punto critico non è biosimilari sí o biosimilari no. I malati, spiegano le associazioni, pretendono norme chiare dal Parlamento, linee guida dalle Società scientifiche e sorveglianza da parte dei clinici per avere sempre farmaci efficaci, sicuri e possibilmente piú economici. "Attualmente in Italia l`unico disegno di legge in merito è fermo ed è opportuno - concludono - che vi siano linee guida emanate dall`agenzia italiana del farmaco (Aifa), in accordo con le società scientifiche, il cui rispetto è fondamentale per scoraggiare il comportamento piú disparato delle Regioni. Il 94% degli oncologi e l`85% dei nefrologi ritiene sempre piú urgente la creazione di un tavolo di lavoro comune sui biosimilari tra Istituzioni sanitarie, associazioni mediche, pazienti, aziende produttrici". 07-07-2010 11:36 GERMANIA Fecondazione, Corte dice si' a diagnosi preimpianto La Corte di giustizia tedesca ha dato il via libera alla diagnosi pre-impianto degli embrioni utilizzati nell'inseminazione artificiale per individuare la presenza di eventuali malattie genetiche che verrebbero poi trasmesse al nascituro. Il verdetto della Corte di Lipsia e' legato a un caso di Berlino, dove un ginecologo aveva ammesso di avere effettuato un test di questo genere su alcuni embrioni per conto di tre coppie, una pratica sulla quale fino a oggi mancava in Germania un chiaro parere giuridico. Il medico aveva scoperto malattie ereditarie in alcuni embrioni ed aveva impiantato nelle donne, attraverso l'inseminazione artificiale, solo gli embrioni sani. Questa pratica prevede infatti la creazione in laboratorio di numerosi embrioni ricavati dagli ovuli e dallo sperma delle coppie, che poi vengono esaminati per individuare eventuali difetti genetici. Solo un embrione, quindi, viene scelto, mentre gli altri vengono distrutti. Tuttavia, la legge vieta la distruzione degli embrioni poiche' indica che tutti quelli creati artificialmente devono essere utilizzati per la gravidanza. Il medico era stato prosciolto da un Tribunale di Berlino nel maggio del 2009, ma la Procura della capitale aveva fatto ricorso e il caso era arrivato alla Corte di giustizia di Lipsia. 07-07-2010 11:21 ITALIA Biotestamento, discussione legge in aula rimandata ad autunno Approvato a spron battuto al Senato, il disegno di legge sul testamento biologico approderà solo in autunno nell'aula di Montecitorio. Non è la prima volta che questo provvedimento slitta. Licenziato a marzo da Palazzo Madama, al momento di iniziare l'esame nella commissione Affari sociali della Camera la maggioranza assicuró che il passaggio all'emiciclo sarebbe arrivato a gennaio. Poi divenne febbraio. A quel punto fu chiaro che - anche a causa delle fibrillazioni che la bioetica avrebbe provocato nella maggioranza - se ne sarebbe riparlato dopo le regionali di marzo. Anzi, dopo Pasqua. Ora la commissione ha concluso già da due mesi l'esame del ddl. Manca solo il parere delle altre commissioni e il voto per dare mandato al relatore Domenico Di Virgilio (Pdl). Ma la conferenza dei capigruppo, la scorsa settimana, di biotestamento non ha parlato. Sul tavolo c'era la calendarizzazione del disegno di legge sulle intercettazioni, sullo sfondo le tensioni in seno alla maggioranza e al Governo. "Penso che prima della pausa festiva non sia possibile. Si andrà all'autunno", spiega il presidente della commissione Giuseppe Palumbo (Pdl). La maggioranza temporeggia? "Nessuno ha dimostrato grandissima urgenza - risponde l'esponente del Popolo della libertà - neppure coloro che prima l'avevano mostrata". Quel che è certo è che, sin dall'arrivo a Montecitorio, sul biotestamento la maggioranza ha mostrato piú di una divergenza. E' stato uno dei temi sui quali, nel corso dei mesi, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha marcato le sue distanze rispetto alla 'mainstream' del Pdl. I 'finiani' hanno presentato anche un progetto di legge alternativo, con diversi punti di convergenza con gli emendamenti dell'Udc, dei 'rutelliani' e di parte del Pd. Forse proprio per prevenire una saldatura delle opposizioni, il governo ha modificato, con un proprio emendamento, il punto qualificante del provvedimento licenziato pochi mesi prima dal Senato relativo alla nutrizione artificiale. E stabilendo che l'alimentazione e l'idratazione non possono mai essere sospese "a eccezione dei casi nei quali risultino non piú efficaci nel fornire i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo". Modifica lapalissiana secondo alcuni, sostanziale secondo altri. Abbastanza significativa, comunque, perché la sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella non escludesse ulteriori ritocchi in aula o nel secondo passaggio al Senato. A questo punto, a partire dall'autunno. 'Il presidente Fini, piegandosi alle volonta' della maggioranza, cambiera' certamente l'agenda dei lavori alla Camera, per cui a luglio, come era previsto, non si discutera' di testamento biologico ma di intercettazioni, l'unica legge che in questo momento interessa Berlusconi'. Ne e' convinto il senatore del Pd, Ignazio Marino che, a margine di un incontro sulla bioetica a Roma, si dice scettico sulla possibilita' che il parlamento approvi entro l'estate il ddl sul biotestamento. 'Evidentemente a chi governa questo Paese non interessa discutere di leggi, come quella sul biotestamento, davvero utili al Paese'. 07-07-2010 09:40 FRANCIA Narcosale. Verso una sperimentazione? In Francia le narcosale non ci sono, a differenza di molti altri Paesi europei. Per le associazioni che prestano aiuto ai tossicodipendenti c'e' invece un'urgenza e lo scorso lunedi' un comitato che riunisce una decina di associazioni ha inviato una lettera al ministro della Salute Roselyne Bachelot, chiedendole di “lanciare una sperimentazione”. L'anno scorso il ministro aveva fatto sapere di essere in attesa dei risultati di un'indagine in merito che aveva commissionato a l'Inserm (istituto nazionale di sanita' e ricerca medica). La settimana scorsa i dati di questa ricerca sono stati pubblicati dopo aver analizzato i risultati dei diversi Paesi che applicano questa riduzione del danno. In sintesi, secondo l'Inserm le narcosale solo utili nell'ambito di un approccio globale di riduzione del danno. 06-07-2010 20:22 ITALIA Marijuana e sesso non protetto causano tumori? Non solo tabacco e alcol: anche il sesso non protetto puo' causare il cancro della cavita' orofaringea, oltre che l'abuso di marijuana. Lo rivela una ricerca che verra' presentata nell'ambito della 9/a International Svo Conference on Head and Neck Cancer, in programma dall'8 al 10 luglio prossimi a Mestre (Venezia), promossa dalla Scuola Veneta Ospedaliera di Discipline. 'Le giovani generazioni, piu' propense alla promiscuita' e alla liberta' sessuale, risultano essere la categoria piu' a rischio, con incidenza maggiore per il sesso maschile', spiegano i promotori della conferenza. In pratica, sul banco degli imputati e' il cunnilinguo. 'L'incidenza dei tumori all'orofaringe e' progressivamente aumentata nel corso dell'ultimo decennio - affermano - questo incremento e' legato al ruolo emergente del papilloma virus umano (Hpv), in particolare del tipo 16, quale agente causale della carcinogenesi orofaringea'. Altri fattori di rischio per l'insorgenza di neoplasie orofaringee in giovane eta' sono l'infezione da virus dell'immunodeficienza acquisita (HIV) e l'abuso di marijuana (esseno immunosoppressore). 06-07-2010 20:09 ITALIA Tabacco commestibile per smettere di fumare? Lo 'zoccolo duro' di fumatori in Occidente e' composto da 107 milioni di cittadini in Europa e da 45 milioni negli Stati Uniti. A questo esercito di oltre 150 milioni di persone col vizio della sigaretta si aggiungono le centinaia di milioni di tabagisti che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Un problema preoccupante e difficile da risolvere, su cui si sono confrontati i principali esperti internazionali invitati dall'American Council on Science and Health all'Euroscience Open Forum in corso a Torino. Fino a oggi, i principali metodi per smettere di fumare sembrano dunque aver sostanzialmente fallito. E la nuova strada da percorrere potrebbe essere non piu' quella dello 'smetti o muori', sostenuta dalle campagne antifumo organizzate in tutto il mondo, bensi' una alternativa meno minacciosa: il tabacco commestibile. Molto utilizzato in Svezia, dov'e' stato ribattezzato 'snus' e viene consumato posizionandolo nella bocca, fra labbra e gengive, questo prodotto ha permesso di far calare rapidamente del 13% il numero di fumatori adulti, tanto che l'esempio e' stato seguito anche dalla Norvegia. Oggi una buona parte della comunita' scientifica sostiene che il metodo dovrebbe essere utilizzato nelle strutture pubbliche per aiutare i cittadini a dire addio alle 'bionde'. "Alcuni nutrono ancora dei dubbi - ha affermato Karl-Erik Lund, dell'Istituto norvegese per la ricerca sull'alcol e sulle droghe, consulente del direttorato della Salute del Paese scandinavo - sul fatto che lo 'snus' possa spingere a iniziare a fumare o che possa verificarsi un utilizzo 'doppio' di sigarette e tabacco commestibile. Ma non ci sono prove scientifiche a supporto di queste tesi. Al contrario, e' gratificante vedere che in Norvegia sempre piu' persone stanno passando con successo a questo prodotto per dire addio alla tossicita' del pacchetto". Karl Fagerstrom, del Centro informazioni fumatori di Helsingborg, in Svezia, pioniere dell'utilizzo dello 'snus' per smettere di fumare, ha aggiunto: "le crescenti evidenze che ci arrivano dalla ricerca scientifica confermano che la riduzione dei danni del tabacco", attraverso l'utilizzo della pianta stessa per smettere di fumare, attraverso utilizzi non inalabili, "e' in grado di produrre benefici per la salute pubblica. Tali benefici sono stati dimostrati in Svezia e sono stati riconosciuti da un numero crescente di organismi autorevoli". "L'American Council on Science and Health - ha detto Gilbert Ross, direttore medico dell'organismo, che ha moderato l'incontro a Torino - crede che un supporto forte alla riduzione dei danni del tabacco sia pienamente coerente con la sua missione di promuovere la scienza nella regolamentazione e nella politica della sanita' pubblica, come parte del nostro generale obiettivo di aiutare i consumatori, i policy maker e i media nel distinguere le reali minacce per la salute dalle indicazioni false". 06-07-2010 20:04 ITALIA Prevenzione droga e alcool. Che fine hanno fatto i soldi stanziati? "Alcol e droga: cosa si intende fare per la salute dei giovani? E a cosa sono serviti i fondi stanziati per la prevenzione? ". Lo chiede Luciana Pedoto, deputata del Pd della Commissione Affari sociali della Camera, che ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Salute per sapere "quali iniziative il Governo intenda assumere per stroncare l'uso di sostanze stupefacenti nonche' il consumo di alcool tra i giovani e in particolare tra i giovanissimi e gli adolescenti". Ripercorrendo i dati della 'Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia', Pedoto sottolinea come nel 2010 si registri "un generale aumento del consumo di alcol negli adolescenti che vanifica la contrazione, seppur lieve, dei consumi di sostanze illecite". Dati che, secondo il deputato Pd, devono richiamare il Governo a un maggiore e piu' incisivo impegno nell'educazione alla prevenzione. "Soprattutto perche' - spiega - l'alcol si acquista facilmente e puo' costare anche molto poco". Per questo Pedoto chiede "quale sia stata l'utilizzazione dei fondi dedicati alla sorveglianza degli stili di vita degli adolescenti, visto che il ministero della Salute ha aderito al progetto 'Healt Behaviour' in School-aged Children nonche' in generale l'utilizzazione delle risorse destinate ai progetti dedicati allo studio e al contenimento di questi fenomeni". 06-07-2010 17:56 ITALIA Droga, relazione Giovanardi 'contiene errori ed è in fase di correzione'? "Da fonte riservata ma sicura siamo venuti a conoscenza che la Relazione annuale sulle tossicodipendenze, presentata in Parlamento dal sottosegretario Giovanardi ben due settimane fa, non e' disponibile in forma cartacea perche' il testo distribuito allora alla stampa e disponibile su Internet contiene molti errori ed e' in fase di correzione". Lo affermano i senatori radicali del Pd Marco Perduca e Donatella Poretti. "Visto che il testo originario ha avuto ampia diffusione, grazie anche alla riuscitissima iniziativa pubblicitaria di Giovanardi che ha sbandierato un calo di consumatori di droghe del 25% fra il 2008 e i 2009 (guarda caso, il primo anno di ritorno al potere di Berlusconi e Giovanardi) - continuano i due senatori chiediamo al sottosegretario e al fido Giovanni Serpelloni (capo del Dipartimento politiche antidroga, ndr) di comunicare pubblicamente gli errori contenuti nella Relazione, cosi' da permettere agli interessati di lavorare su dati certi, o, meglio, ufficiali". Al Dpa smentiscono: Il Dipartimento Politiche Antidroga rassicura i senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti: la Relazione annuale sulle tossicodipendenze, presentata al Parlamento due settimane fa dal sottosegretario Giovanardi e disponibile da allora su Internet sul sito del Dipartimento, corrisponde alla versione definitiva che è attualmente in fase di stampa. "Chiunque potrà confrontare il testo, scaricabile dal sito, con quello cartaceo che sarà distribuito non appena stampato" afferma in Dpa in una nota. "I dati pubblicati in internet sono quindi da considerarsi definitivi e solo il testo introduttivo ha subito qualche piccola correzione esclusivamente ortografica" conclude la nota. 06-07-2010 17:03 ITALIA Cannabis. Cassazione insiste: semi sono legali ma venderli è reato d'opinione Giusto sequestrare semi di cannabis nei negozi anche se il possesso non è punibile per legge, poichè non c'è sostanza stupefacente. I semi, se trovati con altro materiale che spiega come coltivare marijuana, possono essere usati come fonti di prova per dimostrare il reato di induzione e istigazione all'uso di stupefacenti. Insomma, e' legale vendere semi di cannabis di per se', ma puo' costituire indirettamente un reato d'opinione. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza n.25798. Il caso riguarda un ragazzo di Ruvo di Puglia, nel cui negozio le forze dell'ordine avevano sequestrato diversi prodotti destinati alla vendita come i semi di cannabis, opuscoli illustrativi, oggetti per il fumo e accessori per la coltivazione di canapa. Contro l'ordinanza di sequestro, il proprietario dei prodotti, Paolo M., ha fatto ricorso fino in Cassazione chiedendo la restituzione almeno dei semi di canapa e sostenendo che la "mera messa in vendita dei semi e degli altri materiali funzionali alla coltivazione" non erano reato. I giudici della Sesta Sezione Penale peró hanno confermato il sequestro. "E' vero che il mero possesso di semi di canapa, non aventi contenuto stupefacente, non integra alcun reato contemplato dalla legge - scrivono i giudici - ma essi ben possono rivestire, in correlazione con altre cose sequestrate (in particolare opuscoli illustrativi delle modalità di coltivazione di piante di cannabis) prova dell'attività di induzione all'uso illecito di sostanze stupefacenti". 06-07-2010 14:45 ITALIA Tasso fecondazione in lieve aumento Lieve ripresa per il tasso di fecondita' totale (Tft) in Italia: fra il 2001 e il 2005 i valori, pur estremamente bassi e inferiori al livello di sostituzione (2 figli per donna) che garantirebbe il ricambio generazionale, i numeri parlano di 1,311 figli per donna. E le province piu' 'feconde' risultano Napoli e Palermo con valori, rispettivamente, pari a 1,507 e 1,505 figli per donna, mentre le province in cui si registra un Tft particolarmente basso sono Cagliari e Trieste (0,982 e 1,131 figli per donna). Lo rivela il Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010, dell'Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni Italiane dell'Universita' Cattolica di Roma, presentato oggi nella Capitale. La piccola ripresa e' imputabile, secondo gli esperti che hanno analizzato le 15 aree metropolitane italiane (Torino, Milano, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari), all'aumento della fecondita' delle donne in eta' avanzata. In crescita anche l'eta' media del parto, il cui valore nazionale, nel 2005, e' pari a 31,1 anni (incremento di 0,6 anni rispetto al 2001). Le province in cui si diventa mamme piu' tardi, a pari merito con 32,3 anni, sono Trieste, Genova e Roma, mentre quelle in cui l'eta' media e' piu' bassa sono Napoli e Catania con 29,6 anni. Da notare l'incremento che si e' registrato a Milano, dove l'eta' media delle donne al parto e' passata da 30,3 nel 2001 a 32,1 nel 2005, con un aumento di ben 1,8 anni. 06-07-2010 13:53 USA Alcolismo, con genitori autorevoli i giovani bevono meno Anche se i genitori non possono evitare che i propri figli facciano le loro esperienze, tuttavia la qualità dei rapporti e lo stile genitoriale influenzano fortemente l’uso sostanze come l’alcol. Un nuovo studio della Brigham Young University (USA), pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Studies on Alcohol and Drugs, che ha coinvolto circa 5mila studenti tra i 12-19 anni, ha esaminato il consumo di alcol tra gli adolescenti e il loro rapporto con i genitori. In particolare sono state esaminate le associazioni tra diversi stili genitoriali (autorevole, autoritario o indulgente), il grado di responsabilità e la consapevolezza di come e con chi passano il proprio tempo i figli e l’affettuosità del rapporto. Ebbene, dall’analisi dei dati emerge come gli adolescenti con genitori autorevoli siano meno propensi a bere pesantemente rispetto agli adolescenti con altri stili genitoriali, ed abbiano minori probabilità di avere amici che hanno usato alcol. I genitori indulgenti, al contrario, con il loro atteggiamento triplicherebbero le probabilità che i figli consumino anche grosse quantità di alcol e un risultato non dissimile lo otterrebbero anche i genitori autorevoli. In conclusione, un rapporto sereno e affettuoso tra genitori e figli, con chiare regole da rispettare e un buon equilibrio tra controllo e supporto, agirebbe come fattore deterrente all’uso di alcol, anche nel caso in cui gli amici consumino bevande alcoliche. (Dronet) 06-07-2010 12:57 GRAN BRETAGNA Eutanasia, Royal Society of Medicine rigetta mozione pro legalizzazione La British Royal Society of Medicine ha ospitato una conferenza per dibattere il tema del suicidio medicalmente assistito. La conferenza si è conclusa con una votazione che a maggioranza ha rigettato una mozione a favore della legalizzazione della pratica. Della giornata di dibattito dà conto sul sito LifeNews Anthony Ozimic, portavoce dell'associazione pro-life Spuc (Society of the Protection of Unborn Children). Dopo la presentazione della relazione della commissione della Camera dei Lord sull'argomento, ha preso la parola il bioeticista David Albert Jones, contrario all'eutanasia e al suicidio assistito. Al centro delle sue argomentazioni il pericolo della "slippery slope" (effetto valanga): la legalizzazione e l'accettazione dell'eutanasia porterebbe all'uccisione indiscriminata di persone vulnerabili. A sostegno della sua tesi porta l'Olanda, dove sono stati riportati casi di eutanasia su soggetti che non avevano prestato il loro consenso. Ma per Simon Kenwright, dell'associazione pro legalizzazione Dignity in Dying, l'eutanasia è già ampiamente praticata ovunque, ed anche in Gran Bretagna. Spesso lo è in modo legale, come nel caso della sospensione dei trattamenti vitali su richiesta del paziente. Peter Carter, presidente del Royal College of Nursing, ha spiegato le motivazioni che hanno portato la società che presiede a cambiare di recente posizione, passando da una posizione contraria ad una neutra. Presente anche Graeme Catto, ex presidente del General Medical Council (che ha poteri disciplinari sulla professione medica) e favorevole alla legalizzazione. Il Gmc, come il Royal College of Nursing, ha via via modificato il proprio approccio alla questione, passando dalla prescrizione di divieti a consigli su come interagire con i pazienti in fine vita. Infine, ha preso la parola anche il professor Paul Badham, che ha offerto argomentazioni basate sulla teologia cristiana a favore dell'assistenza al suicidio dei malati che soffrono. 06-07-2010 12:03 Corte di Giustizia: Monsanto non può opporsi a commercializzazione soia in Europa La Monsanto non puo' vietare la commercializzazione nell'UE della farina di soia argentina contenente, quale residuo, una sequenza di DNA brevettata da tale societa'. Un brevetto europeo puo' essere fatto valere soltanto nei confronti di un'invenzione che svolga effettivamente la funzione per la quale essa e' brevettata. E' quanto riferisce in un comunicato la Corte di Giustizia europea. La societa' Monsanto e' titolare dal 1996 di un brevetto europeo relativo a una sequenza di DNA che, inserita nel DNA di una pianta di soia, la rende resistente all'erbicida glifosato, frequentemente utilizzato in agricoltura. I produttori possono quindi effettuare diserbaggi senza nuocere alla coltura della soia. Tale soia geneticamente modificata, <<la soia RR>>, e' coltivata su vasta scala in Argentina, dove l'invenzione della Monsanto non e' protetta da un brevetto. Nel 2005 e nel 2006 alcune societa' europee hanno importato nei Paesi Bassi farina di soia proveniente dall'Argentina. L'analisi effettuata su richiesta della Monsanto ha rilevato la presenza di tracce di DNA caratteristico della <<soia RR>>, dimostrando cosi' che la farina importata era stata prodotta con tale tipo di soia. Il Rechtbank 's-Gravenhage (Tribunale dell'Aia, Paesi Bassi), adito dalla Monsanto, ha chiesto alla Corte di giustizia se la semplice presenza della sequenza di DNA protetta da un brevetto europeo sia sufficiente per configurare una violazione al brevetto della Monsanto in occasione della commercializzazione della farina nell'Unione europea. La Corte constata che la direttiva sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche subordina la protezione conferita da un brevetto europeo alla condizione che l'informazione genetica contenuta nel prodotto brevettato, o che lo costituisce, svolga attualmente la sua funzione in tale medesimo materiale. Al riguardo, la Corte osserva che la funzione dell'invenzione della Monsanto e' svolta quando l'informazione genetica protegge la pianta di soia che la incorpora dall'azione dell'erbicida glifosato. Orbene, tale funzione della sequenza di DNA protetta non puo' piu' essere svolta quando la stessa si ritrova quale residuo nella farina di soia, la quale e' una materia morta ottenuta dopo varie operazioni di trattamento della soia. Di conseguenza, la protezione conferita ai brevetti europei e' esclusa quando l'informazione genetica abbia cessato di svolgere la sua funzione nella pianta originaria da cui essa e' derivata. Una siffatta protezione non puo' essere riconosciuta sulla base del rilievo che l'informazione genetica contenuta nella farina di soia potrebbe per ipotesi svolgere nuovamente la sua funzione in un'altra pianta. Infatti, a tal fine, sarebbe necessario che la sequenza di DNA sia effettivamente inserita in tale altra pianta affinche', con riferimento a quest'ultima, possa sorgere una protezione a titolo del brevetto europeo. Cio' premesso, la Monsanto non puo' impedire, sulla base della direttiva, la commercializzazione della farina di soia proveniente dall'Argentina contenente, quale residuo, la sua invenzione biotecnologica. Infine, la Corte osserva che la direttiva osta a una normativa nazionale che concede una protezione assoluta a una sequenza di DNA brevettata in quanto tale, a prescindere dal fatto che essa svolga o meno la sua funzione nel materiale che la contiene. Infatti, le disposizioni della direttiva che prevedono il criterio dello svolgimento effettivo di tale funzione costituiscono un'armonizzazione esaustiva della materia nell'Unione europea. (Il Velino) 05-07-2010 19:30 USA Staminali e gene dello sviluppo del cervello umano. Ennesima scoperta? Un team di scienziati dell'Universita' del Wisconsin-Madison ha identificato il gene che regola lo sviluppo del cervello umano, guidando le cellule staminali indifferenziate a trasformarsi in tutti i numerosi tipi di cellule che compongono il cervello. La scoperta del 'gene zero', chiamato Pax6, potrebbe contribuire a spiegare perche' il cervello umano e' piu' grande e, sotto molti aspetti, piu' avanzato rispetto a quello osservato in altre specie. Anche se Pax6 era gia' noto, spiega Su-Chun Zhang sulla rivista Cell Stem Cell, 'abbiamo visto che esso e' presente in tutti i processi di sviluppo embrionali' dei neuroni. Cosa che potrebbe aiutarei ricercatori modi innovativi per stimolare il gene e riparare parti della struttura cerebrale danneggiate o invecchiate. La stessa scoperta era stata annunciata anche nel 2002 da ricercatori del San Raffaele di Milano.... 05-07-2010 17:49 ITALIA Farmaci, interruzione della distribuzione farmaci per protestare contro tagli Grossisti dei farmaci verso la sospensione della distribuzione, contro i tagli che dimezzano i loro margini commerciali, previsti dalla manovra finanziaria. Le imprese aderenti all'Associazione distributori farmaceutici (Adf) si riuniranno domani mattina in assemblea straordinaria per ribadire la contrarieta', in particolare l'articolo 11 comma del decreto che fissa le quote di rimborso dei farmaci per i grossisti al 3% al netto dall'Iva contro il 6,65% precedente. L'assemblea sancira' anche "il blocco dell'attivita' di distribuzione dei medicinali pur consapevoli del disservizio che sara' arrecato ai cittadini", si legge in una nota nella quale si chiede un incontro urgente con i responsabili istituzionali. "I costi per assicurare il costante puntuale rifornimento dei medicinali alle 18.000 farmacie italiane - continua l'Adf - hanno finora consentito un utile medio netto delle imprese di appena lo 0,13% sul fatturato. Se il provvedimento dovesse essere approvato, la perdita di margine operativo per le aziende del settore metterebbe in ginocchio il servizio distributivo dei medicinali, essenziale per la tutela della salute dei 20 milioni di cittadini che ogni anno entrano nelle farmacie, con gravi riflessi sul piano economico e occupazionale di un settore in cui operano 241 unita' distributive con 12.300 addetti". Degli oltre "400 milioni ricavati con il taglio almeno 250 graveranno sul conto economico delle aziende di distribuzione, la rimanente parte sul conto delle farmacie", precisa Adf. In un settore "in cui gli investimenti tecnologici e informatici per assicurare un'elevata produttivita' sono stati gia' realizzati - continua la nota - non ci sarebbe altra strada per bilanciare le perdite se non incidere sul livello dei servizi, con la conseguente drastica riduzione della forza lavoro direttamente impegnata, nonche' del numero degli operatori addetti ai servizi di trasporto o di altro genere, affidati in outsourcing". I grossisti di medicinali hanno "invano richiesto correttivi alle misure anticrisi, protestano per non essere stati finora ascoltati sulle possibili alternative capaci di garantire, a parita' di gettito per le finanze pubbliche, un piu' corretto equilibrio nella suddivisione dei necessari sacrifici fra i diversi attori della filiera". 05-07-2010 17:47 SPAGNA Aborto, da oggi in vigore nuova legge per ultrasedicenni Entra in vigore oggi la nuova legge sull'interruzione volontaria di gravidanza in Spagna: le donne di età superiore ai 16 anni potranno abortire entro le prime 14 settimane di gestazione senza fornire alcuna spiegazione. Interrompere volontariamente una gravidanza cessa cosí di essere un reato, depenalizzato in base ad alcuni presupposti, per trasformarsi in un diritto, esattamente 25 anni dopo l'approvazione della prima normativa, nel 1985. Ma la Corte costituzionale mercoledí scorso ha riconosciuto l'ammissibilità di un ricorso presentato dal Partito popolare - che ha chiesto la sospensione in via cautelativa di otto articoli della legge che violerebbe l'articolo 15 della costituzione sul diritto alla vita - e ha dato a governo e parlamento tre giorni di tempo per presentare i loro argomenti prima che la Corte decida se procedere alla sospensione cautelare della riforma, alla quale si oppone fermamente la chiesa cattolica. La legge prevede inoltre che, in caso di rischio per la salute della donna, sia possibile abortire fino alla 22esima settimana. A partire da questo momento l'intervento sarà permesso solo in caso di gravi malformazioni del feto. Finora in Spagna le donne potevano ricorrere all'interruzione volontaria della gravidanza solo in caso di stupro (fino alla 12esima settimana), di malformazione del feto (22esima) o per grave rischio per la salute della madre (senza limite temporale), motivo al quale si appellava la quasi totalità delle donne, il 96,69% nel 2008. 05-07-2010 12:17 USA Staminali modificate per sconfiggere l'Aids Ricercatori americani hanno trovato una nuova strada per il trattamento della cura dell'Aids: rendere il sistema immunitario resistente all'Hiv introducendo cellule modificate nell'organismo. Dunque, con una semplice modifica a un gene attraverso una forbice molecolare, cellule staminali del sangue possono diventare un arsenale da guerra contro il virus dell'Aids. Infatti queste cellule modificate, iniettate in topolini successivamente infettati con l'Hiv, controllano l'infezione e impediscono al virus di riprodursi. Il traguardo, che se fosse ripetibile sull'uomo sarebbe foriero di prospettive terapeutiche contro l'Aids, si deve a Paula Cannon dell'universita' di Los Angeles (California - Usa) ed e' stato reso noto sulla rivista Nature Biotechnology. Questa scoperta ha luogo a poche settimane dalla grande conferenza di Vienna sull'Aids, in programma a Vienna il 18 luglio. I ricercatori hanno isolato e riprodotto cellule immunitarie che non hanno la proteina CCR5. Il gene modificato e' CCR5, una 'vecchia conoscenza' dei ricercatori che cercano un rimedio all'Aids, perche' in precedenti studi e' emerso che difetti (mutazioni) a carico di questo gene rendono gli individui portatori di tali mutazioni resistenti alla pericolosa infezione. 05-07-2010 11:51 ITALIA Farmacie online, ministro Fazio: forse daremo assenso in sede comunitaria Il ministro della Salute Ferruccio Fazio non esclude "un via libera dell'Italia, a fronte di precise garanzie, alle farmacie online per la vendita dei farmaci senza ricetta". Il ministro, a Bruxelles per la prima riunione informale della presidenza di turno belga dell'Ue, lo ha dichiarato a margine dell'incontro, che vede riuniti i ministri della salute dei 27 paesi dell'Unione europea al Palais d'Egmont. 05-07-2010 11:50 ITALIA Ancora un tossicodipendente muore in carcere La polizia penitenziaria del reparto di Bologna ha trovato questa mattina un detenuto morto nel settore giudiziario. Lo ha reso noto il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante, precisando che il detenuto era italiano, poco piu' che trentenne, tossicodipendente e in attesa di giudizio. Sarebbe stato trovato riverso sul letto e secondo i primi accertamenti, riferisce il Sappe, si tratterebbe di morte naturale. 'Non possiamo comunque non evidenziare - commenta Durante - che all'interno del carcere bolognese ci sono circa 1.150 detenuti, a fronte di una capienza di circa 500 posti. Di questi, circa 300 sono tossicodipendenti, la maggior parte dei quali, probabilmente, potrebbero scontare la pena all'esterno, in strutture di recupero, ma continuano a rimanere in carcere, contribuendo ad alimentare il sovraffollamento. La nostra legislazione, pur essendo all'avanguardia, incontra grosse difficolta' applicative. La legge sulla droga, infatti, prevede la sospensione della pena e l'affidamento terapeutico per i soggetti condannati fino a sei anni di reclusione (quattro per coloro che si sono resi responsabili di reati piu' gravi), i quali abbiano superato positivamente un programma di recupero, ovvero che ad esso intendano sottoporsi. Nelle carceri italiane la percentuale dei tossicodipendenti e' di circa il 25 per cento'. 05-07-2010 09:38 GERMANIA Referendum contro il fumo. Vince il divieto nei locali pubblici La Baviera ha votato per il no al fumo: in un referendum i nove milioni di bavaresi hanno detto sì al divieto totale di fumare nei ristoranti, nei bar e anche nei locali da birra. L'affluenza è stata piuttosto bassa, solo al 37,7%, ma il divieto ha vinto con il 61%. La nuova norma prenderà effetto dal primo agosto. Il voto di oggi dovrebbe mettere fine ad anni di discussioni sull'opportunità di tollerare le sigarette in aree speciali. Lo scorso anno, la Baviera ha allentato alcune delle restrizioni imposte a tal proposito, permettendo il fumo nei locali con una superficie superiore ai 75 metri quadrati. Alcune birrerie, inoltre, hanno avuto il permesso di creare apposite sale per fumatori. Verdi e Social democratici avevano fatto campagna per il bando al fumo. 04-07-2010 08:43 USA Eutanasia, nasce la prima clinica per assistenza alla morte dignitosa In Oregon, uno dei tre stati Usa dove il suicidio medicalmente assistito è legale, potrebbe nascere la prima clinica specializzata nell'assistenza alla morte dignitosa del Paese. Lo psichiatra di Portland Stuart Weisberg ha annunciato l'apertura della "Dignity House" nel Comune di The City of Roses, per la quale ha già ottenuto i permessi necessari dallo Stato. Nell'invito alla giornata d'apertura il prossimo mese, Weisberg dice di essere stato commosso dalla vicenda del medico e attivista Jack Kevorkian. L'annuncio ha sorpreso le associazioni che già da tempo sono coinvolte nell'assistenza dei pazienti che decidono di avvalersi della legge sulla morte dignitosa. "Non ne ho mai sentito parlare", spiega George Eighmey, direttore di Compassion and Choices, l'associazione che ha promosso il referendum negli anni 1990 e oggi assiste la gran parte dei pazienti. "Il 98% delle persone che ricevono una prescrizione di farmaci come previsto dal Death with Dignity Act, assumono i medicinali nelle proprie case", ha detto Eighmey. "Ritengo estremamente improbabile che le persone si avvarranno dei suoi servizi. Noi operiamo gratuitamente. Lui farà pagare 5mila dollari a paziente". Sul sito Internet già attivo della Dignity House, sono elencati i servizi a pagamento: 600 dollari per essere ospitati e altrettanti per la 'telecamera del fine vita' che permette la videoregistrazione delle ultime ore. Fra i servizi opzionali: 400 dollari per il 'banchetto del fine vita', 400 dollari per fiori, e 100 dollari per 100 minuti di 'pianoforte magico'. Intanto, con un tempismo per alcuni sospetti, la scorsa settimana -poco dopo l'annuncio- il medico è stato sospeso dall'Oregon Medical Board per aver prescritto "irregolarmente" medicinali stupefacenti a tossicodipendenti da lui in cura. Weisberg ha commentato: "Se vogliono sospendermi, mi difenderò. Mi aspettavo che facessero qualcosa". 03-07-2010 20:00 ITALIA Staminali cordone bimba salvano fratello con rara malattia genetica Federico oggi ha 13 anni e sta bene. Non deve piu' sottoporsi a trasfusioni ogni 3 settimane, ne' tenere un ago nel braccio ogni notte per far si' che un farmaco abbassi il ferro nel suo organismo, ne' prendere la terapia anti-rigetto. E' un bambino piu' maturo dei suoi coetanei, con una normale aspettativa di vita e che adora Sofia, la sua sorellina di due anni e mezzo. Le vuole bene e basta, indipendentemente dal fatto che e' grazie a lei e alla perseveranza dei suoi genitori che oggi puo' fare programmi per il futuro. Si', perche' nonostante la legge 40, che nel 2004 ha vietato la diagnosi genetica preimpianto, sua madre e suo padre sono riusciti a dar vita a un altro bambino che non avesse la sua stessa rarissima malattia e usarne il cordone ombelicale per ricavare cellule staminali per fargli il trapianto di midollo. A raccontare quest'odissea, lunga 13 anni e 7 cicli di procreazione assistita, e' suo padre, Cesare Ponchiroli. 'Viviamo vicino Reggio Emilia. Nostro figlio e' nato - spiega - con l'anemia di Diamond-Blackfan, rarissima malattia genetica per cui il midollo osseo non produce globuli rossi. Patologia per cui le uniche terapie sono o delle cure cortisoniche, rivelatesi efficaci su Federico, o continue trasfusioni di sangue, che pero' portano ad un sovraccarico di ferro, che negli anni puo' uccidere o danneggiare gli organi. Visto che il trapianto di midollo non era possibile, perche' non era stato trovato un donatore compatibile, neanche in famiglia, abbiamo deciso di procedere con le trasfusioni, pur sapendo che la situazione sarebbe comunque peggiorata'. Questo finche' un giorno Cesare non sente per radio di una coppia inglese, in una situazione simile, che ha dato alla luce un altro figlio per salvare il fratello malato. Cosi' lui e sua moglie iniziano tutta la procedura a Bologna, 'ma a meta' del ciclo viene approvata la legge 40 in Italia - aggiunge - e quindi il medico interrompe tutto'. I due non si arrendono, e si rivolgono prima a una clinica di Istanbul, dove tutti e 3 i cicli falliscono. Poi provano a Bruxelles, con altri 2 cicli, e poi di nuovo a Istanbul con altri 2. L'ultimo ha finalmente successo, e cosi' nasce Sofia. 'Il suo cordone ombelicale e' stato congelato - continua Ponchiroli - per ricavare staminali. Sei mesi dopo la sua nascita le e' stato espiantato un poco di midollo, per integrarlo alle cellule del cordone, dopo di che si e' fatto il trapianto a mio figlio, che oggi sta bene'. In questa lunga odissea, conclude Ponchiroli, 'abbiamo conosciuto tante persone con problemi analoghi. Chi aveva i soldi andava all'estero, ma la massa non poteva far altro che aspettare la morte del proprio figlio. E questo per colpa di chi fa credere alla gente che la diagnosi preimpianto serva a scegliere il figlio con gli occhi azzurri'. 03-07-2010 13:57 ITALIA Staminali. Fegato rigenerato con quelle del midollo Risultatati positivi per i due primi pazienti trattati con cellule staminali del midollo osseo per rigenerare il fegato malato. Una tecnica che, se si rivelera' efficace, potrebbe rappresentare una concreta possibilita' di cura per la cirrosi epatica, una delle principali cause di morte nei giovani adulti dei Paesi occidentali. Ne da' notizia il Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna dove e' nato il primo studio pilota, autorizzato dal ministero della Salute, in questo settore. Da alcuni anni, infatti, Roberto M.Lemoli dell'Istituto di ematologia 'L.& A. Seragnoli', diretto da Michele Baccarani, e Pietro Andreone dell'unita' operativa di Medicina Interna, diretta dal Mauro Bernardi, nel Policlinico S.Orsola-Malpighi hanno avviato una serie di studi per approfondire il ruolo delle cellule staminali midollari nella rigenerazione epatica nei pazienti con malattia cronica di fegato. Sperimentazioni da cui e' nato lo studio pilota che ora "ha ottenuto - si legge in una nota - un primo importante successo" con la "reinfusione delle cellule staminali i primi 2 pazienti con cirrosi epatica in stadio avanzato gia' dimessi dall'ospedale senza complicanze legate alla procedura, mentre per un terzo paziente, per il quale sono state raccolte le cellule staminali dal sangue, la reinfusione e' prevista per fine luglio". Le potenzialita' di questa cura si chiariranno meglio nei prossimi mesi, sottolinea il Policlinico bolognese. Il Progetto di ricerca finanziato dalla Regione Emilia Romagna in accordo con l'universita' degli Studi di Bologna, prevede di sottoporre pazienti affetti da cirrosi con insufficienza epatica di grado avanzato, in lista d'attesa per trapianto di fegato, alla reinfusione intraepatica di cellule staminali midollari. 03-07-2010 12:49 ITALIA Il pomodoro contro l'invecchiamento? Cnr: stessa efficacia di due mirtilli L'arrivo del superpomodoro che vanta una concentrazione superiore del 50% di licopene, annunciato da Coldiretti, 'e' un bell'esempio di intelligenza dei ricercatori, ma non una novita' per la nostra salute: bastano due mirtilli o un po' di uva nera e abbiamo gli stessi benefici'. A dirlo e' l'esperto di biotecnologie Roberto Defez, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli. Defez osserva poi che l'annuncio e' stato fatto da una organizzazione agricola solitamente attenta alla valorizzazione di prodotti a km zero e nazionali, 'quando sul superpomodoro il merito della ricerca non e' certamente di Coldiretti, e trattandosi di un brevetto che mi sembra francese si va forse a promuovere un Made in Italy fatto in Francia. Sembra un po' tirato per i capelli' afferma ancora il ricercatore. Sul pomodoro San Marzano, il ricercatore Cnr sottolinea che 'non c'e' piu' perche' ci sono due virus che lo hanno attaccato. E gli esemplari in commercio non sono i tipici simboli della 'pummarola' e della tradizione gastronomica partenopea. Potremmo recuperare i veri San Marzano - afferma l'esperto - ma dando il via alla coltivazione Ogm in campo che e' resistente a quei virus. Ma qui si apre il dibattito che contrappone l'agricoltura industriale, da quella degli ortaggi al licopene. Il compromesso e' impossibile perche non ci sara' mai Ogm al licopene per mancanza di ritorno economico. Ma se continueremo a inseguire gli ortaggi per il consumo minuto, la bilancia agricola continuera' a segnare un passivo, nell'interscambio internazionale, di 10 miliardi di euro l'anno'. 'Bene ha fatto Galan sugli Ogm - afferma infine Defez - che con grande coraggio ha sfidato la Lega e ha portato avanti la piu' grande difesa della ricerca scientifica negli ultimi anni. Un passaggio culturale importante che ci riapre al confronto internazione, come si una nelle comunita' scientifiche, e non alle riserve di caccia e alle rendite di posizione'. 03-07-2010 12:48 ITALIA Farmaci generici, l'Aifa adotterà prezzi europei L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) fissera' il prezzo di rimborso dei farmaci equivalenti, a decorrere dal 2011, sulla base di un monitoraggio dei prezzi praticati nei paesi dell'Unione Europea. E' quanto prevede un emendamento del relatore alla manovra economica, che sara' depositato lunedi'. Tale rideterminazione dei prezzi, si legge nella relazione tecnica, 'deve essere tale da comportare un effetto di risparmio su base annua non inferiore a 600 milioni di euro, che restano comunque nelle disponibilita' delle Regioni'. 03-07-2010 12:46 Fecondazione, venti anni di diagnosi preimpianto Sono 33mila i cicli di procreazione medicalmente assistita (pma) eseguiti dopo diagnosi preimpianto (pgd) in tutto il mondo dal 1997 ad oggi. A tirare le somme e' l'Eshre (Societa' europea di riproduzione umana ed embriologia) in occasione del 20/o anniversario di questa metodica, che consente di identificare la presenza di malattie genetiche o alterazioni cromosomiche negli embrioni ottenuti in vitro. Risale infatti al 1990 l'annuncio dato dall'equipe guidata dal ricercatore inglese Alan Handyside della prima gravidanza ottenuta dopo biopsia degli embrioni presso l'Hammersmith Hospital di Londra. Secondo i dati raccolti dall'Eshre, dei circa 33mila cicli di pma effettuati con diagnosi preimpianto, circa 5mila sono stati fatti per anomalie cromosomiche, 5700 per malattie monogeniche, 1250 per malattie legate al cromosoma X, circa 20mila per aneuploidie (cioe' alterazioni del numero dei cromosomi non ereditarie), e 780 sono stati gli screening compiuti per ragioni sociali, che consentono di determinare il sesso (pratica questa consentita in alcuni Paesi). Le gravidanze ottenute nel mondo sono state 4.850. 'In Italia - riferisce Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina della riproduzione dell' European Hospital di Roma - e' possibile stimare che siano stati almeno mille i casi di fecondazioni in vitro e 500 le gravidanze ottenute tramite pgd, di cui il 30-40 per cento per malattie monogeniche e il resto per anomalie cromosomiche'. In Italia la legge 40 vietava la diagnosi preimpianto fino alle recenti sentenze della Corte Costituzionali che hanno abrogato il divieto perché incostituzionale. 02-07-2010 20:01 SVEZIA Prostituzione. Cala in strada e cresce (senza controllo) in Internet Sta avendo buoni risultati la legge adottata in Svezia nel 1999 per combattere la prostituzione colpendo i clienti. Lo afferma un rapporto reso noto oggi e che sottolinea come la prostituzione nelle strade sia fortemente diminuita, a differenza di altri Paesi come la Norvegia e la Danimarca. Nel contempo pero', si legge nel rapporto, il ruolo di Internet in questo tipo di 'commercio' continua a crescere. Il successo piu' evidente e' che la prostituzione di strada dal 1999 'e' stata ridotta della meta' ... Questa diminuzione - e' scritto nel rapporto consegnato alla ministra della Giustizia, Beatrice Ask - puo' essere considerata un effetto diretto della criminalizzazione degli acquirenti di prestazioni sessuali'. In Norvegia una legge analoga e' entrata in vigore il primo gennaio 2009, ma la Svezia 'e' il primo Paese al mondo ad aver deciso di punire l'acquisto, e' non la vendita, di prestazioni sessuali' spiega il rapporto, precisando inoltre che tra le norme e' specificato che sono considerati 'pagamento non solo il denaro, ma anche l'alcool e la droga'. Poi, l'attenzione si focalizza su Internet, 'nuova arena' del commercio di sesso, difficile da valutare - e' detto perche' favorisce la prostituzione 'in segreto', con 'gli acquirenti che restano per molto tempo invisibili'. 02-07-2010 12:05 ITALIA Staminali per studiare tossicità farmaci senza trial clinici Cellule staminali per studiare la tossicita' dei farmaci su alcuni individui colpiti da malattie genetiche rare, evitando cosi' che vengano sottoposti a trials clinici in vivo: e' questa una delle ultime frontiere cui stanno lavorando i ricercatori che si occupano di cellule staminali, tra cui quelli del Cnr, come spiega Gianluigi Condorelli, direttore del dipartimento di medicina del Cnr, in un convegno sul tema a Roma. 'Le cellule adulte della pelle - spiega - in cui vengono impiantati alcuni geni, possono diventare nel giro di 20 giorni circa delle cellule simili a quelle staminali embrionali, che a loro volta vengono fatte differenziare in altri tipi di cellule, come quelle del cuore, del fegato o del sangue'. Un metodo con cui e' possibile non solo ottenere delle staminali proprie per ciascun individuo, ma anche studiare come queste si sviluppano e compiere studi di tossicita' sui farmaci. 'Nel caso di persone colpite da cardiomiopatie primitive - continua Condorelli - che sono malattie genetiche relativamente rare, si possono testare i farmaci sulle loro cellule cardiache ricavate da queste staminali embrionali light, e vedere se la terapia e' efficace o meno, se presenta degli effetti tossici su quella singola persona, evitando di sottoporla a studi clinici in vivo'. 02-07-2010 12:04 USA Staminali pluripotenti indotte da sangue congelato Il sangue congelato si e' rivelato una fonte inattese delle cosiddette cellule staminali pluripotenti indotte (Ips), generate facendo regredire quelle adulte. Si tratta delle cosiddette staminali etiche non embrionali. Finora si era riusciti a produrre staminali Ips dal tessuto epiteliale ma secondo uno studio pubblicato su 'Cell Stem Cell' e' "molto piu' semplice" usare come fonte il sangue congelato perche' "un prelievo di appena 20 mll crea meno problemi di una biopsia di pelle", ha spiegato Judith Staerk del Whitehead Institute for Biomedical Research in Massachusetts 02-07-2010 09:31 USA Partorire in casa e' piu' pericoloso per i neonati Le donne che danno alla luce un bimbo in casa si rirpendono piu' rapidamente, ma la mortalita' in questi bimbi e' maggiore rispetto a quelli che nascono in ospedale. Cosi' uno studio pubblicato dall'American Journal of Obstretics and Gynecology realizzato per il Maine Medical center. I problemi respiratori sono la causa di morte piu' frequente, soprattutto per i tentativi falliti nella rianimazione. I dati sono il risultato di un'indagine realizzata tra usa ed Europa su 350.000 parti a basso rischio fatti in casa e 200.000 in ospedale. I parti cesarei in casa sono meno e le donne hanno meno problemi, ma la mortalita' infantile e' il doppio rispetto a quella neonatale e il triplo se si escludono i bimbi nati con difetti congeniti. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------