Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
La collana “TRENTINOFAMIGLIA” è un’iniziativa dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le
politiche giovanili atta ad informare sui progetti attuati in Provincia di Trento e a raccogliere la documentazione
prodotta nei diversi settori di attività, favorendo la conoscenza e la condivisione delle informazioni.
Fanno parte della Collana “TRENTINOFAMIGLIA”:
1. Normativa
1.1 Legge provinciale n. 1 del 2 marzo 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la
promozione del benessere familiare e della natalità” (marzo 2011)
1.2 Ambiti prioritari di intervento – L.P. 1/2011 (luglio 2011)
2. Programmazione \ Piani
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
Libro bianco sulle politiche familiari e per la natalità (luglio 2009)
Piani di intervento sulle politiche familiari (novembre 2009)
Rapporto di gestione anno 2009 (gennaio 2010)
I network per la famiglia. Accordi volontari di area o di obiettivo (marzo 2010)
I Territori amici della famiglia – Atti del convegno (luglio 2010)
Rapporto di gestione anno 2010 (gennaio 2011)
Rapporto di gestione anno 2011 (gennaio 2012)
3. Conciliazione famiglia e lavoro
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
3.9
Audit Famiglia & Lavoro (maggio 2009)
Estate giovani e famiglia (giugno 2009)
La certificazione familiare delle aziende trentine – Atti del convegno (gennaio 2010)
Prove di conciliazione. La sperimentazione trentina dell'Audit Famiglia & Lavoro (febbraio 2010)
Estate giovani e famiglia (aprile 2010)
Linee guida per l’attuazione del Family Audit (luglio 2010)
Estate giovani e famiglia (aprile 2011)
Estate giovani e famiglia (aprile 2012)
La sperimentazione nazionale dello standard Family Audit (giugno 2012)
4. Servizi per famiglie
4.1 Progetti in materia di promozione della famiglia e di integrazione con le politiche scolastiche e del
lavoro (settembre 2009)
4.2 Accoglienza in famiglia. Monitoraggio dell’accoglienza in Trentino (febbraio 2010)
4.3 Alienazione genitoriale e tutela dei minori – Atti del convegno (settembre 2010)
4.4 Family card in Italia: un’analisi comparata (ottobre 2010)
4.5 Promuovere accoglienza nelle comunità (giugno 2011)
4.6 Vacanze al mare a misura di famiglia (marzo 2012)
4.7 Dossier politiche familiari (aprile 2012)
5. Gestione/organizzazione
5.1
5.2
5.3
5.4
Comunicazione – Informazione Anno 2009 (gennaio 2010)
Manuale dell’organizzazione (gennaio 2010)
Comunicazione – Informazione Anno 2010 (gennaio 2011)
Comunicazione – Informazione Anno 2011 (gennaio 2012)
Il Distretto Famiglia nell’Alto Garda
1
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6. Famiglia e nuove tecnologie
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
La famiglia e le nuove tecnologie (settembre 2010)
Nuove tecnologie e servizi per l’innovazione sociale (giugno 2010)
La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione – Atti del convegno (ottobre 2010)
Guida pratica all’uso di Eldy (ottobre 2010)
Educazione e nuovi media. Guida per i genitori (ottobre 2010)
Educazione e nuovi media. Guida per insegnanti (aprile 2011)
Safer Internet Day 2011 - Atti del convegno (aprile 2011)
Safer Internet Day 2012 - Atti del convegno (aprile 2012)
Piano operativo per l’educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale (giugno 2012)
7. Distretto famiglia
7.1 Il Distretto famiglia in Trentino (settembre 2010)
7.2 Il Distretto famiglia in Val di Non (maggio 2012)
7.3 Il Distretto famiglia in Valle di Fiemme (maggio 2011)
7.3.1 Le politiche familiari orientate al benessere. L’esperienza del Distretto Famiglia della Valle
di Fiemme (novembre 2011)
7.3.2 Famiglie numerose: politica per ridurre i costi derivanti dagli usi domestici. (gennaio 2011)
7.3.3 La territorializzazione delle politiche per la famiglia. Un caso di studio: il “Trentino territorio
amico della famgilia” di Matteo Orlandini (febbraio 2012)
7.4 Il Distretto famiglia in Val Rendena (maggio 2011)
7.5 Il Distretto famiglia in Valle di Sole (giugno 2012)
7.6 Il Distretto famiglia nella Valsugana e Tesino (giugno 2012)
7.7 Il Distretto famiglia nell’Alto Garda (luglio 2012)
8. Pari opportunità tra uomini e donne
8.1 Legge provinciale n. 13 del 18 giugno 2012 “Promozione della parità di trattamento e della cultura
delle pari opportunità tra donne e uomini” (giugno 2012)
8.2
8.3 Genere e salute. Atti del Convegno “Genere (uomo e donna) e Medicina”, Trento 17 dicembre
2011” (maggio 2012)
Provincia Autonoma di Trento
Agenzia per la famiglia, la natalità
e le politiche giovanili
Luciano Malfer
Via Gilli, 4 - 38121 Trento
Tel. 0461/ 494110 – Fax 0461/494111
[email protected]
www.trentinofamiglia.it
A cura di: Antonella Premate, Stefania Tommasini
Copertina a cura di: Sabrina Camin
Stampa: Centro Duplicazioni della Provincia autonoma di Trento
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INDICE
Deliberazione della Giunta provinciale n. 2842 del 23 dicembre 2011 .................................. pag. 5
Accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del “Distretto famiglia”
nell’Alto Garda ....................................................................................................................... pag. 11
Determinazione n. 87 di data 22 giugno 2012 ....................................................................... pag. 27
Accordo di area per lo sviluppo del “Distretto famiglia nell’Alto Garda”
Programma di lavoro ............................................................................................................. pag. 33
L.P. n. 1 del 2 marzo 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la
promozione del benessere familiare e della natalità”
Capo IV “Trentino distretto per la famiglia” ............................................................................ pag. 45
Il Distretto Famiglia nell’Alto Garda
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Il Distretto famiglia nell’Alto Garda
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Deliberazione della Giunta Provinciale
n. 2842 di data 23 dicembre 2011
“Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 "Sistema integrato delle politiche strutturali per la
promozione del benessere familiare e della natalità”. Approvazione dello schema di accordo
volontario di area per favorire lo sviluppo del "Distretto famiglia" nell’Alto Garda”.
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Accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del
“Distretto famiglia” nell’Alto Garda
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Determinazione n. 87 di data 22 giugno 2012
Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 "Sistema integrato delle politiche strutturali per la
promozione del benessere familiare e della natalità". Trentino "Distretto della famiglia".
Accordo di area per lo sviluppo del "Distretto famiglia nell'Alto Garda". Approvazione del
Programma di lavoro per l'anno 2012.
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ACCORDO DI AREA
PER LO SVILUPPO DEL “DISTRETTO
FAMIGLIA NELL’ALTO GARDA”
PROGRAMMA DI LAVORO
ANNO 2012
aprile 2012
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1.
PREMESSA
La Provincia Autonoma di Trento ha approvato in data 10 luglio 2009 il Libro Bianco sulle politiche familiari e
per la natalità, documento tramite il quale, nel corso della corrente legislatura, si intende perseguire una
politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito
di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per
realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia.
Il 2 marzo 2011 è stata approvata la legge provinciale n. 1/2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali
per la promozione del benessere familiare e della natalità” con cui la Provincia Autonoma di Trento intende
attivare importanti azioni a sostegno delle famiglie trentine ed ospiti, qualificando il Trentino come territorio
“amico della famiglia”.
La Provincia Autonoma di Trento ritiene fondamentale porre al centro delle proprie politiche la famiglia, per
perseguirne la piena promozione. Con tale ottica e attraverso il coinvolgimento di tutte le risorse attivabili sul
territorio provinciale viene superata la vecchia logica assistenzialistica per intraprendere un nuovo corso di
politiche nei diversi settori d’intervento (casa, assistenza, servizi, tempo libero, lavoro, trasporti ecc) in cui la
famiglia diventa di diritto soggetto attivo e propositivo.
Il Trentino si vuole pertanto qualificare sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per
i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi e opportunità rispondenti alle aspettative delle
famiglie residenti e non, operando in una logica di Distretto famiglia, all’interno del quale attori diversi per
ambiti di attività e mission perseguono l’obiettivo comune di accrescere sul territorio il benessere familiare.
La famiglia, che vive con consapevolezza la propria dimensione, diventa protagonista del contesto sociale in
cui vive, in quanto può esercitare le proprie fondamentali funzioni, creando in forma diretta benessere familiare
ed in forma indiretta coesione e capitale sociale.
Obiettivo è l’individuazione e lo sviluppo di un modello di responsabilità territoriale coerente con le indicazioni
della politica europea e nazionale e al contempo capace di dare valore e significato ai punti di forza del sistema
Trentino.
Si vuole rafforzare il rapporto tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, evidenziando che le
politiche familiari non sono politiche improduttive, ma sono “investimenti sociali” strategici che sostengono lo
sviluppo del sistema economico locale, creando una rete di servizi tra le diverse realtà presenti sul territorio.
Il rafforzamento delle politiche familiari interviene sulla dimensione del benessere sociale e consente di ridurre
la disaggregazione sociale e di prevenire potenziali situazioni di disagio, aumentando e rafforzando il tessuto
sociale e dando evidenza dell’importanza rivestita dalla famiglia nel rafforzare coesione e sicurezza sociale
della comunità locale.
Con delibera n. 2842 del 23 dicembre 2011 la Giunta provinciale ha approvato il provvedimento “Libro bianco
sulle politiche familiari e per la natalità" della Provincia Autonoma di Trento per il periodo 2009- 2013.
Approvazione dello schema di accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del Distretto famiglia nell’Alto
Garda tra Provincia Autonoma di Trento, Consigliera di parità, Comune di Riva del Garda, Cassa rurale Alto
Garda, APT Ingarda Trentino spa, Associazione Albergatori, Associazione Fraglia della Vela, Associazione
Amici Nuoto Riva, Unione Commercio e Turismo, Fondazione Famiglia materna, Azienda per i servizi pubblici
alla persona Casa mia, Società Riva del Garda Fierecongressi spa, Società Alpinisti Tridentini – Sezione di
Riva del Garda, con cui si individuano gli attori dell’Alto Garda che intendono sperimentare sul loro territorio la
realizzazione del Distretto famiglia.
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2.
OBIETTIVI
Il territorio dell’Alto Garda, rappresentato dal Comune di Riva del Garda, dalla Cassa rurale Alto Garda,
dall’APT Ingarda Trentino spa, dall’Associazione Albergatori, dall’Associazione Fraglia della Vela,
dall’Associazione Amici Nuoto Riva, dall’Unione Commercio e Turismo, dalla Fondazione Famiglia materna,
dall’Azienda per i servizi pubblici alla persona Casa mia, dalla Società Riva del Garda Fierecongressi spa,
dalla Società Alpinisti Tridentini – Sezione di Riva del Garda, intende realizzare un percorso di certificazione
territoriale familiare, al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la
famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le
organizzazioni interessate che condividono i medesimi obiettivi.
In particolare, il programma di lavoro per l’anno 2012 si pone i seguenti obiettivi fondamentali:
1. implementare processi di responsabilità territoriale familiare, sperimentando nuovi modelli di collaborazione
tra i diversi soggetti firmatari dell’accordo;
2. dare attuazione ai contenuti del Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità e della Legge
provinciale n. 1 del 2 marzo 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del
benessere familiare e della natalità” per le parti riferibili al “Trentino Distretto per la famiglia”;
3. attivare sul territorio dell’Alto Garda, con il forte coinvolgimento degli attori del territorio, il laboratorio sulle
politiche familiari, per sperimentare ed implementare modelli gestionali, modelli organizzativi e di
valutazione delle politiche, sistemi tariffari e politiche di prezzo per promuovere il benessere familiare,
sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio;
4. implementare sul territorio gli standard familiari sugli ambiti di intervento già adottati dalla Provincia
autonoma di Trento sul tema delle politiche per la famiglia, nonché sperimentare sul campo nuovi standard
familiari con l’obiettivo di supportare concretamente il processo di definizione delle linee guida per la
Certificazione territoriale familiare.
3.
PROGRAMMA DI LAVORO
L’art. 4 dell’Accordo di area prevede testualmente che “Entro un mese dalla sottoscrizione del presente accordo
le Parti Promotrici individueranno i componenti del gruppo di lavoro il quale, entro due mesi, definirà il
programma di lavoro che dovrà riportare puntualmente il ruolo e gli obiettivi assunti da ciascun soggetto
sottoscrittore dell’accordo, nonché la pianificazione temporale delle azioni che si intendono realizzare”.
Di seguito si riportano le azioni che le Parti promotrici intendono attuare sul territorio nell’ambito degli impegni
assunti all’interno dell’accordo di area. Obiettivo del Programma di lavoro è di attivare azioni concrete a
sostegno della famiglia in generale e della famiglia con figli in particolare. Per ogni ambito di intervento sono
dunque individuate:
a)
le azioni concrete che saranno perseguite dalle Parti promotrici;
b)
le eventuali sub-articolazioni dell’azione di cui alla precedente lettera;
c)
l’indicazione precisa dei referenti dell’azione che dunque realizzerà l’impegno;
d)
l’indicazione indicativa dei tempi di realizzazione dell’impegno.
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4.
GRUPPI DI LAVORO
Il gruppo di lavoro si è incontrato a Riva del Garda il
ed in questa sede è stato definito sommariamente il
Programma di Lavoro in coerenza con quanto stabilito dall’accordo di area. I contenuti del Piano sono stati
definiti puntualmente il
ed esso è esecutivo con decorrenza maggio 2012.
Al gruppo di lavoro locale aderiscono tutte le parti firmatarie dell’accordo.
Il coordinamento è assegnato a Paola Piccioni, responsabile dell’U.O. Istruzione e Politiche sociali del
Comune di Riva del Garda, in qualità di referente tecnico e a Mirella Serafini, assessore alle Politiche sociali
del Comune di Riva del Garda in qualità di referente istituzionale.
Il gruppo di lavoro locale si raccorda con il gruppo di lavoro strategico composto da tutti i rappresentanti della
parti promotrici locali e dalla Provincia.
5.
AZIONI
Le azioni da attivare sul territorio riguardano l’anno 2012. Il piano di interventi con le relative azioni tengono
conto sia degli impegni assunti all’interno dell’accordo di area sia di quanto concordato all’interno del Gruppo
di lavoro nella seduta di cui sopra.
Il piano operativo individua complessivamente 21 azioni così articolate:
1. attività di pianificazione/programmazione sulle tematiche del benessere familiare (3 azioni);
2. attività di sensibilizzazione, formazione ed informazione degli operatori locali e non sui servizi a favore
delle famiglie erogati in ambito locale ( 9 azioni);
3. attività di orientamento dei prodotti e dei servizi di alcune Parti proponenti verso gli standard family già
adottati dalla Provincia autonoma di Trento ( 3 azioni);
4. attività sperimentali su nuovi prodotti e/o nuovi standard famiglia che possono essere disciplinati dalla
Provincia per dare concretezza al laboratorio strategico sulle politiche familiari (6 azioni).
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1. ATTIVITÀ DI PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE
Attività di elaborazione strumenti di pianificazione/programmazione sulle tematiche relative al benessere
familiare
Referenti. Parti Proponenti l’accordo di area.
Tempi. Vedi sub-azioni.
AZIONE n. 1
Elaborazione di un Piano di interventi in materia di politiche familiari contenente le
azioni specifiche che l’organizzazione intende mettere in campo per realizzare gli obiettivi
dell’accordo..
Obiettivo. Rendere esplicito l’impegno assunto dalle organizzazioni con documenti di
programmazione pragmatici e valutabili e l’approvazione degli atti relativi.
Referenti. Comune di Riva del Garda.
Tempi. Approvazione del piano entro il 30 giugno 2012.
AZIONE n. 2
Elaborazione di un Progetto di informazione e diffusione sulle azioni e sugli
interventi nell’ambito delle politiche familiari, rivolte ai residenti
Obiettivo. Informare la popolazione residente delle opportunità famigliari offerte dal
territorio
Referenti. Comune di Riva del Garda, Fondazione Famiglia materna, APSP Casa Mia,
SAT, Cassa rurale Alto Garda
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 3
Progettazione di un workshop all’interno di un evento fieristico di settore per
l’informazione e diffusione sulle azioni e sugli interventi nell’ambito delle politiche
familiari rivolto alle varie categorie di espositori e professionalità dell’ambito turistico
Obiettivo. Sensibilizzare professionisti, tecnici ed espositori del settore turistico sulle
tematiche ed opportunità di un territorio turistico amico della famiglia
Referenti. Comune di Riva del Garda, Associazione Albergatori, Unione Commercio e
Turismo, Cassa rurale Alto Garda, APT Ingarda Trentino, Società Fiere congressi spa
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
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2. ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
Attività di sensibilizzazione di tutti gli operatori del territorio sulle finalità e sugli obiettivi che le parti promotrici
intendono perseguire al fine di realizzare il “Distretto famiglia” dell’Alto Garda. La presente azione si realizza
concretamente tramite le seguenti sub-azioni.
Referenti. Tutte le Parti Proponenti l’accordo di area.
Tempi. Vedi sub-azioni.
AZIONE n. 1
Azione di sensibilizzazione sulle finalità del Distretto nei confronti dei pubblici esercizi.
Obiettivo. Azione di sensibilizzazione rivolta agli operatori economici locali (pubblici
esercizi) per l’acquisizione del marchio di prodotto “Esercizio amico dei bambini”,
mediante l’invio del disciplinare relativo e la sua illustrazione negli aspetti operativi,
finalizzata all’acquisizione del marchio di prodotto da parte di almeno 5 pubblici esercizi.
Referenti. APT Ingarda Trentino, Unione e commercio e Turismo, Associazione
Albergatori
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 2
Azione di sensibilizzazione ed informazione sulle finalità del Distretto per una
valorizzazione ed implementazione della sussidiarietà orizzontale e verticale nei confronti
delle associazioni di famiglie locali, associazioni di volontariato e terzo settore.
Obiettivo. Definire le modalità per avviare una collaborazione in rete, con l’obiettivo di
qualificare e rafforzare il network relazionale ed il protagonismo delle famiglie stesse
(sportello informativo, anche con supporto informatico). Organizzazione di un project work
informativo per la cittadinanza
Referenti. Comune di Riva del Garda, Fondazione Famiglia Materna, APSP “Casa Mia”,
Cassa rurale Alto Garda
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 3
Azione di sensibilizzazione sulle finalità del Distretto nei confronti delle organizzazioni
private dell’Alto Garda.
Obiettivo. Sensibilizzare gli operatori economici del settore ricettivo ed alberghiero
(alberghi, pubblici esercizi, agritur…) sulle finalità del distretto ed aumentare l’adesione
delle parti interessate.
Referenti. APT Ingarda spa, Unione Commercio e Turismo, Associazione Albergatori
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
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AZIONE n. 4
Raccolta di informazioni sulle eccellenze familiari presenti sul territorio orientata alla
promozione delle organizzazioni “Family friendly” verso l’esterno. Quest’attività potrà
essere realizzata secondo le modalità più opportune, in riferimento all’offerta disponibile,
anche mediante la realizzazione del “Cruscotto family”.
Obiettivo. Informare la popolazione locale ed ospite e gli attori economici ed istituzionali
degli standard family esistenti sul territorio.
Referenti. Gruppo di lavoro locale
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 5
Azioni di formazione ed informazione delle famiglie del territorio sui temi del benessere
familiare.
Obiettivo. Rafforzare le competenze genitoriali delle famiglie locali attraverso la
realizzazione della terza edizione del progetto “Time out”
Referenti. Comune di Riva del Garda, APSP “Casa mia”.
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 6
Sensibilizzare attori istituzionali e non, economici e non sugli standard family e le finalità
del distretto famiglia.
Obiettivo. Far aderire formalmente all’accordo 5 nuovi partner con manifestazione
esplicita del proprio impegno sul benessere familiare.
Referenti. Gruppo strategico.
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 7
Azioni di formazione ed informazione delle famiglie del territorio sui temi del benessere
familiare e sulle opportunità che esistono in Trentino sulla tematica della conciliazione
famiglia-lavoro (voucher, audit, pari opportunità, servizi consigliera di parità….), anche in
collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia autonoma di Trento.
Obiettivo. rafforzare le competenze delle famiglie locali e l’informazione su servizi ed
opportunità esistenti
Referenti. Comune di Riva del Garda, Consigliera di Parità
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
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AZIONE n. 8
Azioni di formazione ed informazione per gli amministratori locali pubblici e privati sui temi
delle politiche familiari
Obiettivo. rafforzare le competenze degli amministratori del territorio nell’ambito delle
politiche familiari
Referenti. Provincia autonoma di Trento – Agenzia per la famiglia, Forum delle
Associazioni familiari del Trentino.
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 9
Azioni di formazione ed informazione per la cittadinanza e per tutti i Soggetti interessati
sui temi del risparmio, della gestione dell’economia domestica, della previdenza
integrativa, del risparmio energetico. Incontri a tema sugli aspetti giuridici e fiscali del terzo
settore. Organizzazione di alcune serate informative.
Obiettivo. rafforzare la consapevolezza da parte di tutti i Soggetti interessati
dell’importanza di tale problematiche, considerato anche l’attuale particolare congiuntura
economica.
Referenti. Comune di Riva del Garda, Cassa rurale Alto Garda.
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
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3. ORIENTAMENTO SU STANDARD FAMILY
Adeguamento dell’attività delle Parti Promotrici agli standard family adottati dalla Provincia Autonoma di
Trento secondo gli impegni contenuti all’interno dell’Accordo di area.
Referenti. Parti firmatarie
Tempi. Vedi sub-azioni.
AZIONE n. 1
Acquisizione standard “Family in Trentino” per categoria “Comuni”
Referenti. Comune di Riva del Garda
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 2
Orientamento allo standard sulla conciliazione famiglia e lavoro “Family audit”.
Referenti. Comune di Riva del Garda, APSP “Casa mia”, Fondazione Famiglia Materna,
Cassa rurale Alto Garda, Società Fiere Congressi spa
Tempi.
- Acquisire il certificato-base entro il 31 dicembre 2012 da parte dell’ASPS
“Casa mia” e della Società Fiere Congressi spa.
- Aderire con lettera di interesse allo standard entro il 30 settembre 2012 da
parte del Comune di Riva del Garda, della Fondazione Famiglia materna,
della Cassa rurale Alto Garda.
AZIONE n. 3
Acquisizione standard “Family in Trentino” per categoria “Servizi per crescere assieme a
supporto della vita familiare – attività educativo ricreative”.
Referenti. Comune di Riva del Garda, APSP “Casa Mia”.
Tempi. Entro 31 maggio 2012.
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4. LABORATORIO TERRITORIALE
Con il diretto coinvolgimento delle categorie economiche si intendono individuare sul campo nuovi standard
family in modo da arricchire gli standard family già adottati in Trentino e far crescere ulteriormente il sistema.
Referenti. Gruppo strategico.
Tempi. Vedi sub-azioni.
AZIONE n. 1
Installazione di due “Baby little home”.
Referenti. Comune di Riva del Garda.
Tempi. Entro 31 maggio 2012.
AZIONE n. 2
Elaborare una prima fase di piano strategico sulla comunicazione (individuazione delle
modalità e localizzazione delle tabelle informative), dando particolare evidenza ai punti
family esistenti e ai servizi che gli stessi punti erogano in modo da informare
correttamente famiglie residenti ed ospiti utilizzando i pittogrammi e le schede tecniche
provinciali. Impegno di tutte le parti firmatarie ad informare nella maniera più opportuna gli
utenti/clienti di riferimento sui servizi family presenti.
Obiettivo. Accrescere l’informazione.
Referenti. Comune di Riva del Garda, APT, Unione e commercio, Albergatori
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 3
Promozione ed implementazione del “Distretto Famiglia”. Individuazione di strategie
di intesa con attori diversi del territorio, con l’obiettivo di promuovere il Distretto famiglia
anche attraverso i progetti di promozione del benessere familiare finanziati dalla Provincia
autonoma di Trento.
Referenti. Comune di Riva del Garda, Fondazione Famiglia materna.
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
AZIONE n. 4
Agevolazioni economiche per le famiglie. Individuazione di scontistiche e tariffe
agevolate per le famiglie, in particolare per le famiglie numerose
Referenti. Associazione Fraglia della Vela, Associazione Amici Nuoto Riva, APSP “Casa
Mia”, Fondazione Famiglia Materna, Cassa rurale Alto Garda
Tempi. Entro 31 dicembre 2012.
Il Distretto Famiglia nell’Alto Garda
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
AZIONE n. 5
Elaborare un opuscolo informativo riferito ai servizi messi in campo durante il periodo
estivo dagli attori firmatari dell’accordo in modo da informare correttamente le famiglie
residenti ed ospiti utilizzando ove possibile i pittogrammi provinciali
Obiettivo. Accrescere l’informazione impegnando di tutte le parti firmatarie ad informare
nella maniera più opportuna gli utenti-clienti di riferimento sui servizi family presenti.
Referenti. Gruppo strategico
Tempi. Entro 31 maggio 2012
Il Distretto famiglia nell’Alto Garda
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
Legge provinciale n. 1 del 2 marzo 2011
“Sistema integrato delle politiche strutturali
per la promozione del benessere familiare e della natalità”.
Capo IV
Trentino distretto per la famiglia
Il Distretto Famiglia nell’Alto Garda
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
Il Distretto famiglia nell’Alto Garda
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
Omissis
Capo IV
Trentino distretto per la famiglia
Art. 16
Distretto per la famiglia
1. La Provincia favorisce la realizzazione di un distretto per la famiglia, inteso quale circuito economico e
culturale, a base locale, all'interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l'obiettivo
di promuovere e valorizzare la famiglia e in particolare la famiglia con figli. Il distretto per la famiglia consente:
a)
alle famiglie di esercitare con consapevolezza le proprie funzioni fondamentali e di creare
benessere familiare, coesione e capitale sociale;
b)
alle organizzazioni pubbliche e private di offrire servizi, anche a carattere turistico, e interventi
qualitativamente aderenti alle esigenze e alle aspettative delle famiglie, residenti e ospiti, e di
accrescere l'attrattività territoriale, contribuendo allo sviluppo locale;
c)
di qualificare il territorio come laboratorio strategico all'interno del quale si sperimentano e si
integrano le politiche pubbliche, si confrontano e si rilanciano le culture amministrative, si
innovano i modelli organizzativi, in una dimensione di incontro e confronto nell'ambito del
contesto nazionale ed europeo.
2. Per i fini del comma 1 la Giunta provinciale istituisce con deliberazione, nell'ambito del processo di
certificazione territoriale familiare, un registro dei soggetti pubblici e privati che aderiscono al distretto per la
famiglia, distinto per tipologie di attività e ambiti d'intervento, disciplinando anche gli standard familiari, i
criteri, le modalità di accesso e le condizioni per l'iscrizione e la cancellazione dal registro. Nel registro sono
iscritti anche gli operatori che supportano sul territorio la realizzazione del distretto per la famiglia.
3. La Provincia può concedere agevolazioni ai soggetti aderenti al distretto per la famiglia iscritti nel
registro previsto dal comma 2. Con deliberazione della Giunta provinciale sono definite le modalità di
raccordo del sistema premiante con le discipline amministrative di settore.
4. Per qualificare i servizi familiari dei soggetti aderenti al distretto per la famiglia la Giunta provinciale
può disciplinare l'istituzione di uno o più marchi da rilasciare agli iscritti al registro previsto dal comma 2.
5. La Giunta provinciale costituisce una commissione tecnica, composta anche da esperti esterni, con il
compito di definire gli interventi previsti da questo capo. Ai componenti della commissione spettano i
compensi previsti dalla normativa provinciale in materia.
Art. 17
Standard di qualità familiare e carta dei servizi
1. Le organizzazioni pubbliche e private che intendono aderire al distretto per la famiglia devono
rispettare gli standard di qualità familiare dei servizi erogati o implementare i processi gestionali definiti dalla
Giunta provinciale con deliberazione.
2. Le organizzazioni pubbliche e private che erogano servizi e prestazioni a favore della famiglia
secondo quanto stabilito dal comma 1 adottano la carta dei servizi familiari, per tutelare cittadini e famiglie
garantendo la trasparenza nell'erogazione dei servizi.
Il Distretto Famiglia nell’Alto Garda
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Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
3. La carta dei servizi, esposta nei luoghi in cui avviene l'erogazione delle prestazioni e comunque
adeguatamente pubblicizzata, esplica:
a) l'impegno espresso dall'organizzazione;
b) le caratteristiche delle prestazioni erogate, con specificazione delle modalità di accesso, degli
orari e dei tempi di erogazione;
c) i prezzi o le tariffe della prestazione;
d) le modalità e le procedure per la presentazione di osservazioni e critiche;
e) ogni altro elemento utile ai fini di questo articolo.
4. La Giunta provinciale con deliberazione può adottare lo schema generale di riferimento per la
redazione e l'aggiornamento della carta dei servizi familiari.
5. Per le finalità del comma 1 la concessione di agevolazioni previste dalle leggi di settore può essere
subordinata, inoltre, a una gestione dei servizi erogati orientata alle esigenze delle famiglie, pena la revoca
totale o parziale del contributo.
Art. 18
Standard di qualità familiare infrastrutturali
1. La Giunta provinciale può subordinare al rispetto di standard di qualità familiare delle infrastrutture la
concessione di agevolazioni previste dalle discipline dei settori economici per la costruzione o
l'ammodernamento delle opere.
2. Gli standard di qualità familiare previsti dal comma 1 consistono in requisiti infrastrutturali che
consentono all'organizzazione di erogare servizi adeguati alle esigenze dei nuclei familiari e alle famiglie di
poter fruire del servizio offerto. Con deliberazione la Giunta provinciale definisce gli standard e ne stabilisce
anche le modalità di raccordo con le discipline amministrative di settore.
3. Questo articolo si può applicare anche per disciplinare agevolazioni, comunque denominate, per
specifici interventi realizzati da altri soggetti pubblici e privati.
Art. 19
Certificazione territoriale familiare
1. La certificazione territoriale familiare è uno strumento al quale aderiscono volontariamente le
organizzazioni pubbliche e private che intendono, nell'ambito del distretto per la famiglia, adottare standard di
qualità familiare dei servizi erogati o implementare i processi gestionali, per accrescere il benessere familiare
territoriale.
2. Obiettivo prioritario della certificazione è definire un processo che consente di qualificare un territorio
amico della famiglia, con lo scopo di contribuire alla realizzazione del sistema integrato delle politiche
strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità.
3. La Giunta provinciale definisce con deliberazione le linee guida disciplinando:
a) il processo di certificazione;
b) i ruoli e le funzioni dei soggetti coinvolti nel processo di certificazione;
c) gli standard di qualità familiare per i servizi e i processi di gestione;
d) le modalità di verifica e di valutazione del processo;
e) ogni altro elemento utile ai fini di questo articolo.
Omissis
Il Distretto famiglia nell’Alto Garda
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