Immobilizzazioni
materiali e immateriali
Docente: Prof.ssa Silvia Fossati
Lucidi a cura di Silvia Fossati
• Schema di Stato Patrimoniale
A - Patrimonio netto
Attivo
A – Crediti verso soci per versamenti
ancora dovuti
B - Attivo immobilizzato
BIB II B III -
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
CIC II C III C IV -
Rimanenze
Crediti
Attività finanziarie
Disponibilità liquide
C - Attivo circolante
D - Ratei e risconti attivi
Passivo
B - Fondi rischi ed oneri
C - TFR
D - Debiti
-
finanziari (obbligazioni, banche, altri)
acconti
verso fornitori
rappresentati da titoli di credito
intersocietari (controllate, collegate, controllate)
tributari
verso istituti di previdenza
Altri
E - Ratei e risconti passivi
Le immobilizzazioni immateriali
Classificazione (art. 2424)
Attivo
.....
B) Immobilizzazioni
.....
I Immobilizzazioni immateriali
1. Costi di impianto ed ampliamento
2. Costi di ricerca e sviluppo e di pubblicità
3. Diritto di brevetto industriale e di utilizzazione di opere di ingegno
4. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5. Avviamento
6. Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti
7. Altre immobilizzazioni immateriali
LINK1: LEAD
Definizione e caratteristiche
Le immobilizzazioni immateriali:
- sono caratterizzate dalla mancanza di tangibilità;
- sono costituite da costi che manifestano i benefici economici
lungo un arco temporale di più esercizi;
- si distinguono in 2 categorie:
- beni immateriali: hanno una propria identificabilità e
individualità e di norma sono rappresentati da diritti
giuridicamente
tutelati:
marchi,
licenze,
brevetti,
concessioni.
- costi pluriennali: hanno caratteristiche di indeterminatezza e
non sono espressamente definiti dal legislatore. I
costi
pluriennali sono: avviamento, costi di impianto e
ampliamento, costi di ricerca, sviluppo e pubblicità.
Costi di impianto ed ampliamento
Oneri sostenuti in modo non ricorrente, in precisi e caratteristici momenti della
vita dell’impresa, quali la fase pre-operativa o quella di accrescimento della
capacità operativa esistente
Devono essere ammortizzati in un periodo non superiore a 5 anni
Costi di ricerca e sviluppo
Ricerca di base: costi da addebitare al conto economico dell’esercizio in cui sono
sostenuti
Ricerca e sviluppo relativi a specifici progetti: possono essere capitalizzati se sono
- relativi a prodotti o progetti chiaramente definiti
- identificabili e misurabili
- relativi ad un progetto fattibile
- recuperabili tramite i ricavi futuri che lo specifico prodotto/processo genererà
Devono essere ammortizzati in un periodo non superiore a 5 anni
Costi di pubblicità
 Possono essere capitalizzati solo i costi di pubblicità assimilabili ai costi di
impianto e ampliamento
 Devono avere un carattere di eccezionalità quale ad esempio il lancio di un
nuovo prodotto
Avviamento
È determinato dalla differenza fra il prezzo pagato per l’acquisizione
dell’azienda e il valore attribuito agli elementi patrimoniali attivi e passivi che la
compongono
Può essere iscritto solo se acquisito a titolo oneroso
Deve essere ammortizzato in un periodo non superiore a 5 anni
E’ consentito effettuare l’ammortamento su un periodo maggiore fino ad un
massimo di 20 anni. In tal caso deve essere dimostrata la maggior vita utile e
devono essere spiegate le ragioni specifiche di tale trattamento in nota
integrativa
Le immobilizzazioni materiali
Classificazione (art. 2424)
Attivo
.....
B)
Immobilizzazioni
.....
II Immobilizzazioni materiali
1.
Terreni e fabbricati
2.
Impianti e macchinario
3.
Attrezzature industriali e commerciali
4.
Altri beni
5.
Immobilizzazioni in corso e acconti
Immobilizzazioni:
la valutazione iniziale
Art. 2426 (Criteri di valutazione) punto (1)
«le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i
costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i
costi direttamente imputabili al prodotto. Può
comprendere anche altri costi, per la quota
ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo
di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può
essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere
aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della
fabbricazione, interna o presso terzi»
COSTO DI PRODUZIONE = COSTO PIENO INDUSTRIALE
Immobilizzazioni :
l’ammortamento
Art. 2426 (Criteri di valutazione) punto (2)
«il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali,
la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere
sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in
relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione.
Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei
coefficienti applicati devono essere motivati nella nota
integrativa»
Immobilizzazioni:
le svalutazioni
Art. 2426 (Criteri di valutazione) punto (3)
«l’immobilizzazione che, alla data di chiusura
dell’esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a
quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere
iscritta a tale minor valore; questo non può essere
mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i
motivi della rettifica effettuata.»
SE ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
VALORE D’USO
<
durevolmente
VALORE NETTO
CONTABILE
Valutazione: principi generali
Valore originario di iscrizione:
costo di acquisto o di produzione
L’iscrizione delle immobilizzazioni immateriali è sempre
subordinata all’accertamento dell’utilità futura. Nel caso dei
costi pluriennali è inoltre necessario il consenso del collegio
sindacale.
Valutazione: principi generali
Ammortamento: processo sistematico di ripartizione del costo
in funzione del periodo in cui l’impresa ne trae beneficio. Il
piano di ammortamento va rivisto annualmente al fine di
accertarne la congruità
Il legislatore ha stabilito a priori il periodo di ammortamento
per talune tipologie di immobilizzazioni immateriali
Valutazione: recuperabilità dei valori delle
immobilizzazioni materiali
Se vi è evidenza che il costo delle immobilizzazioni materiali
rettificato dai relativi fondi ammortamento non potrà essere
recuperato tramite l'uso, occorre procedere ad una svalutazione
Casi
- errori di progettazione o di costruzione
- cambiamenti tecnologici
- cambiamenti dei prodotti
Si dovrà ripristinare il valore quando verranno meno i motivi
della precedente svalutazione
Valutazione: manutenzioni e migliorie
Il valore originario delle immobilizzazioni può essere
incrementato da spese di manutenzione o per migliorie se dette
spese aumentano la capacità produttiva o la sicurezza
Al contrario i costi sostenuti per mantenere in efficienza i beni
(manutenzioni ordinarie) ed i costi per porre riparo a guasti e
rotture (costi di riparazione) sono di natura ricorrente e sono di
competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti (es.: pulizia,
verniciatura, riparazioni, ecc.)
Obiettivi di revisione e principali procedure
C = Completezza
– Verifica a campione di alcuni items dal fisico al contabile
E = Esistenza
– Verifica a campione dell’esistenza fisica di alcuni cespiti e match con il registro
beni ammortizzabili
– Analisi di dettaglio (verifica documentale) degli incrementi e decrementi
– Analisi di dettaglio
sui costi dimemo
riparazione eLINK3:
manutenzione
e verifica
della corretta
LINK2:
analisi
incrementi
contabilizzazione
– Analisi di contenuto sui costi di riparazione e manutenzione (analisi del trend
storico di crescita)
LINK4: a/r manutenzioni
Obiettivi di revisione e principali procedure
A = Accuratezza (corretta capitalizzazione, corretta
determinazione dei fondi di ammortamento, ecc.)
- Controllo dell’accuratezza aritmetica delle schede di supporto e
quadratura con BdV
- Controllo dell’accuratezza degli ammortamenti cumulati alla data di
bilancio
LINK5: ricalcolo ammortamenti
V = Valutazione
- Indagine sull’eventuale esistenza di immobilizzazioni inattive o il cui
valore risulti durevolmente inferiore a quello inserito in bilancio e
verifica del corretto trattamento contabile
Obiettivi di revisione e principali procedure
O = Proprietà
– Accertamento del titolo di proprietà da parte dell’impresa (contratti,
fatture, dati catastali)
– Accertamento della libera disponibilità del cespite
P = Presentazione in bilancio
– Controllo della classificazione e descrizione dei conti relativi alle
immobilizzazioni materiali
– Controllo della continuità di applicazione dei criteri di valutazione
adottati
Caratteristiche del sistema di controllo interno sulle
immobilizzazioni materiali
 Protezione fisica
– Salvaguardia dei cespiti da incendi
– Salvaguardia cespiti da incuria
– Salvaguardia cespiti da danneggiamenti
– Salvaguardia cespiti da sottrazioni
– Copertura dei rischi con assicurazioni
Caratteristiche del sistema di controllo interno sulle
immobilizzazioni materiali
 Esistenza di appropriate registrazioni contabili
 Rilevazione fisica delle immobilizzazioni per accertare
esistenza e stato d’uso
 Trattamento dei cespiti completamente ammortizzati
 Procedure alla valutazione
 Corretta determinazione fondi di ammortamento
- Categorizzazione
- Composizione anno formazione
Caratteristiche del sistema di controllo interno sulle
immobilizzazioni materiali
 Individuazione delle transazioni per competenza
 Corretta esposizione in bilancio
- piano dei conti
 Uniformità dei principi contabili rispetto all’esercizio
precedente
Immobilizzazioni materiali
Esempio di programma di revisione




LINK6/7: prog rev
Ottenere le schede riassuntive dei valori di libro delle
immobilizzazioni materiali distinte per centro di costo storico ed
ammortamenti accumulati e quadrare i saldi con il BdV, col mastro,
con il Libro dei Cespiti Ammortizzabili
Ottenere, per ciascuna categoria dei cespiti, un riepilogo dei
movimenti intervenuti nei relativi conti. Verificare l’accuratezza
matematica delle schede e dei riepiloghi. Riscontrare i saldi di
apertura con quelli di chiusura dell’anno precedente.
Verificare a campione l’esistenza fisica dei cespiti acquistati
nell’anno e rivedere l’adeguatezza del sistema di controllo interno al
riguardo.
Nel caso di presenza in bilancio di terreni e/o fabbricati valutare la
necessità di richiedere le relative visure catastali per verificare la
proprietà e l’eventuale esistenza di gravami o ipoteche
Immobilizzazioni materiali
Esempio di programma di revisione
 Controllare, a campione, gli incrementi delle immobilizzazioni con la
documentazione di supporto, al fine di verificare che la valutazione sia stata
effettuata in conformità ai postulati di bilancio ed ai criteri di valutazione statuiti.
 Nel caso di cespiti costruiti in economia occorre verificare i fogli di commessa
interni e collegarli con i dati desunti dalla contabilità generale e dalla contabilità
analitica.
 Ottenere informazioni sull'eventuale esistenza di immobilizzazioni inattive o il cui
valore risulti durevolmente inferiore a quello residuo iscritto in bilancio e
verificarne il corretto trattamento contabile.
 Controllare l'accuratezza matematica delle schede che riportano gli storni delle
immobilizzazioni materiali e le corrispondenti riduzioni dei fondi ammortamento.
Le schede devono comprendere i proventi dalle vendite e le plus/minusvalenze
risultanti. Controllare le alienazioni con la documentazione relativa. Verificare la
congruità dei prezzi di vendita o le giustificazioni oggettive della distruzione.
Verificare la corretta contabilizzazione di eventuali plus/minusvalenze
Immobilizzazioni materiali
Esempio di programma di revisione
Collegare gli incrementi degli ammortamenti accumulati con le
relative voci del conto economico.
Effettuare i necessari ricalcoli degli ammortamenti.
Controllare la classificazione e descrizione dei conti relativi alle
immobilizzazioni tecniche.
Verificare la correttezza e la continuità di applicazione dei criteri
di valutazione
Analizzare e verificare il contenuto della nota integrativa ed
esaminare la documentazione di supporto secondo le necessità.
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