1,00
www.friulisera.it
ANNO I
N° 26
MERCOLEDI 30 MARZO 2016
CIPRO | P. 04 |
ATTACCO A MOSUL | P. 04 |
CRISI HYPO-BANK | P. 07 |
Volo dirottato senza
terrorismo, ma solo
per follia “d’amore”
ISIS IN DIFFICOLTÀ
SUL CAMPO, ORA
ARRETRA SIA IN SIRIA
E CHE IN IRAQ
Serracchiani scrive
al ministro austriaco
con toni perentori
IL SOCIALE. Azienda Sanitaria, Comune e Regione, creano una rete di sostegno per i nuclei familiari
“Centro per la famiglia”
nasce domani a Udine
L’agenzia sarà ospitata nel quartiere Aurora, via Zilli, in un edificio comunale | P. 09 |
CONFERENZA STAMPA AL SENATO
CENTRO BALDUCCI
Guido Crainz
a Zugliano
ci racconta
la Repubblica
NOI GIULIO
E GLI ALTRI
CHIEDONO GIUSTIZIA NON SOLO PER IL PROPRIO FIGLIO
I G E N I T O R I D E L R I C E R C AT O R E F R I U L A N O U C C I S O | P. 0 2 |
TURISMO IN CRESCITA, ANCHE IN FVG
MOD 730 PRECOMPILATO
IN AUMENTO (+9%)
I TURISTI NEL 2015
GRAN PARTE DEL
MERITO A TRIESTE
Ad aprile la
rivoluzione
copernicana
u Da una analisi dei dati di Bankitalia
sul 2015 emerge una crescita generalizzata del turismo tricolore, trend positivo anche in Fvg grazie soprattutto
alla capitale giuliana. |P. 06|
u Da metà aprile il fisco sarà in
grado di produrre le dichiarazione dei reddit precompilata
per 30 milioni tra lavoratori e
pensionati, tutto online. |P. 05|
u LO STORICO Guido Crainz
parlerà al Centro Balducci de’
“La storia della Repubblica e la
cronaca”. L’appuntamento il 31
marzo alle 20.30. Aprirà la serata un intervento di don Pier Luigi Di Piazza. |P. 10|
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ANNO I N° 26 MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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PRIMO PIANO
VERITÀ PER GIULIO E GLI ALTRI
LA CONFERENZA STAMPA. Chiedono verità per il loro figlio ma anche per i tanti scomparsi in Egitto
Il male del mondo sul viso di Giulio
così i genitori di Regeni in Senato
Descrizione choc quella di mamma Paola “in obitorio ho riconosciuto Giulio solo dalla punta del naso”
u "In obitorio ho riconosciuto Giulio
solo dalla punta del naso, non vi dico
quel che gli hanno fatto". Hanno fatto
venire i brividi a i presenti e a chi era
collegato con la sala Nassiria del Senato le parole di Paola Regeni, la madre del ricercatore friulano ucciso dopo atroci torturei e sulla cui vicenda si
chiede la verità. "Sul viso di Giulio ho
visto il male del mondo e mi sono
chiesta perché tutto il male del mondo
si è riversato su di lui" ha spiegato
Paola Regeni davanti alla stampa riunita a Roma chiamata dal Senatore
Luigi Manconi, Presidente della
Commissione per i diritti umani. “Il
nostro è un dolore necessario, quello
che è successo a Giulio non è un caso
isolato”, ha spiegato Paola Regeni
con la voce ferma di chi è determinato
ad avere l'ufficialità di una verità negata che in realtà è sotto gli occhi di
tutti. Parole ferme e chiare di chi probabilmente ha esaurito le lacrime ma
non demorde, non vuole che la morte
di quel giovane brillante ricercatore
finisca nell'oblio. Oltre Paola era presente anche il papa di Giulio, Claudio
Regeni, presente anche il legale della
famiglia, Alessandra Ballerini, il portavoce di Amnesty international Italia, Riccardo Noury e come detto in
apertura il senatore Luigi Manconi,
presidente della Commissione diritti
umani del senato. La conferenza
stampa è stata indetta per contrastare
la versione diffusa il 25 marzo scorso
dalla procura egiziana, i genitori e il
legale della famiglia di Regeni avevano deciso di mostrare l’immagine
del ragazzo ucciso e torturato al Cairo. Una foto della salma scattata dai
genitori una volta che il corpo è ar-
Depistaggi
Gli oggetti
messi sul piatto
d’argento non
erano di Giulio
CONFERENZA STAMPA. Paola Regeni e il Senatore Luigi Manconi, Presidente della Commissione per i diritti umani
rivato a Roma. In seguito alla mobilitazione dell’opinione pubblica italiana per chiedere verità sulla morte
di Regeni, poi la famiglia ha cambiato idea sulla diffusione della foto.
Paola Regeni, la madre del ragazzo,
ha raccontato che in un primo momento i genitori, consigliati dalle autorità egiziane, avevano deciso di non
vedere la salma, ma poi, una volta
portato all’obitorio di medicina legale dell’università di Roma, i genitori
hanno deciso di affrontare il riconoscimento del ragazzo.
“L’ultima immagine che abbiamo di
Giulio è quella che conoscono tutti:
quella di un ragazzo aperto e solare”,
ha raccontato Paola Regeni. “Un’immagine che non ha niente a che fare
con il volto restituito dall’Egitto: un
volto piccolo, piccolo, piccolo. Forse
l’unica cosa che ho ritrovato di lui
all’obitorio è la punta del naso. Non
avrei mai pensato di doverlo riconoscere dal naso”, ha detto Paola Regeni gelando letteralmente i presenti
con un immagine virtuale decisamente più efficace di quella che
avrebbero potuto mostrare. "Se ci riferiamo a quel che è accaduto, e cioè
alle torture subite da un cittadino italiano, allora è probabilmente un caso
isolato. Ma altrimenti non lo è affatto
poiché gli stessi amici di Giulio, la
parte amica dell'Egitto, ci hanno detto che lo hanno torturato e ucciso come un egiziano". I genitori di Regeni
hanno confermato che Giulio era sereno al momento della partenza per
l’Egitto. “Era in un momento parti-
colarmente felice della sua vita”, ha
detto il padre di Regeni. Raccontando
ai giornalisti il suo stato d’animo, la
madre di Regeni ha detto: “Non mi
viene da piangere, ho una specie di
blocco. Quello che mi tormenta, notte
e giorno, è immaginare il momento in
cui Giulio, che era un ragazzo estremamente intelligente, ha capito che
quella porta non si sarebbe più aperta”. “Se il 5 aprile sarà una giornata
vuota, ci attendiamo una risposta forte da parte del nostro governo”, ha
detto la madre di Regeni, parlando
dell’incontro tra procura egiziana e
italiana prevista per martedì prossimo. La morte di Giulio, ha concluso
la donna, "non è dovuta al morbillo o
alla varicella. Forse le sue idee non
piacevano?".
u La famiglia di Giulio Regeni e i
legali hanno confermato che gli oggetti personali, mostrati dalla procura egiziana su un piatto d'argento,
non appartengono al ricercatore.
“Rimane qualche dubbio sul portafoglio del ragazzo, ma gli altri oggetti non appartengono con certezza a
Giulio Regeni”, ha detto Alessandra
Ballerini che ha confermato che
Giulio è stato torturato per otto giorni, in maniera continuativa, ripetuta
ed atroce. La morte sarebbe avvenuta l’1 o il 2 febbraio. La notizia della
scomparsa di Giulio è stata data ufficialmente il 31 gennaio, ma i genitori e gli amici di Regeni sapevano
della sparizione di Giulio il 27 gennaio. Le autorità avevano chiesto di
non diffondere l’informazione della
scomparsa. Il portavoce di Amnesty
international Riccardo Noury ha denunciato che il caso Regeni non è
isolato: “Nel 2015 ci sono stati 466
casi di sparizione forzata in Egitto, i
casi documentati di tortura sono stati
1.056. Nel 2016 i casi documentati
di tortura sono stati 88 e nei giorni in
cui Giulio Regeni era scomparso,
sono scomparse anche altre due persone”.
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MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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ARGOMENTI
HACKER. L’intelligence Usa viola il sistema senza l’aiuto di Apple
Strage di san Bernardino
L’Fbi accede nell’iPhone
la società di Cupertino si era rifiutata per questione di privacy
............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u Alcuni anni fa un tecnico informatico mi disse che nel mondo digitale non vi è nulla che non possa
essere violato.
I fatti di queste settimane sembrava
non dargli torto, dato che per accedere ai dati di uno smartphon le autorità investigative massime degli
Usa avevano iniziato una azione
giudiziaria contro il colosso Apple
che si rifiutava di concedere le chiavi d’accesso ad uno dei dispositivi
in nome della privacy della clientela anche se in questo caso si trattava
di affare di terrorismo.
Poi mentre si ci accingeva all’avvio
di una battaglia nelle aule di tribunalen ecco che l’Fbi annuncia di essere riuscita senza l’aiuto di Apple a
ottenere i dati criptati dell’iPhone
di Syed Rizwan Farook, l’attentatore che lo scorso 2 dicembre ha ucciso 14 persone in una clinica di San
Bernardino, in California.
Di conseguenza il Dipartimento di
Giustizia degli Stati Uniti (DOJ),
l’equivalente americano del ministero della Giustizia, ha deciso di
chiudere l’azione legale contro Apple di cui si è molto parlato nelle ultime settimane. Una brutta figura
doppia per la casa di Cupertino, da
un lato in molti avevano criticato
l’interpretazione così restrittiva
della tutela della privacy anche dinnanzi ad un terrorista dall’altra è
crollato il mito della inviolabilità
dei propri sistemi. La notizia circolava già dalla scorsa settimana
quando l’udienza era stata posticipata proprio perché il Dipartimento
di Giustizia aveva detto di avere
trovato una possibile soluzione per
lo sblocco del telefonino grazie
all’aiuto di un «soggetto terzo» che
resta tutt’ora sconosciuto. Lunedì
scorso il Dipartimento stesso ha comunicato che quella soluzione ha
funzionato
rendendo
inutile
un’udienza futura. L’FBI voleva
obbligare Apple a recuperare i dati
dall’iPhone in questione superando
i sistemi di sicurezza presenti sul telefono.
Quello tra Apple e l’FBI è un confronto che ha aperto un esteso dibattito sui confini entro i quali aziende
e istituzioni devono muoversi per
tutelare la privacy degli individui. E
ora, dopo l’ultimo sviluppo, la questione principale è capire se il Di-
DEL GIORNO
L’OPINIONE
Sconto sul genocidio
dei musulmani di Bosnia
........................................................
...
... AUGUSTO DELL’ANGELO
...
.
partimento di Giustizia sceglierà di
rendere tutti gli iPhone più sicuri
comunicando ad Apple come sono
stati superati i sistemi di sicurezza
dell’iPhone (per cui Apple riteneva
necessario progettare una versione
modificata del suo sistema operativo) o di conservare per sé la tecnica
di indagine. Non è infatti chiaro
quale sia stato il metodo usato
dall’FBI e se funzioni solo sul modello di iPhone 5C appartenuto
all’attentatore di San Bernardino o
anche sugli altri modelli che usano
lo stesso sistema operativo.
Da settimane l’FBI chiedeva a Apple di collaborare per recuperare
dei dati criptati nello smartphone di
Farook, che era stato trovato durante le indagini e dal quale sperava di
ottenere informazioni sulle attività
dei terroristi nelle settimane precedenti all’attacco. Finora l’FBI aveva sostenuto che i dati sarebbero
stati accessibili solo con la collaborazione di Apple dopo che erano
falliti i primi tentativi di recuperarli. Alcuni dati archiviati online tra-
mite il servizio iCloud erano già
stati recuperati grazie all’aiuto di
Apple, ma l’FBI aveva scoperto che
non erano i più recenti e quelli più
importanti per le indagini. L’FBI
aveva quindi chiesto a Apple, tramite un’ordinanza di un giudice, di
sviluppare un’apposita versione
del suo sistema operativo iOS da installare su quel telefono, così da fornire un accesso secondario agli investigatori e permettere loro di ottenere i dati più recenti dall’iPhone
di Farook, che sono criptati. Apple
si era opposta, dicendo che una soluzione di questo tipo avrebbe creato un precedente molto pericoloso,
perché l’FBI avrebbe potuto accedere a qualsiasi altro iPhone in suo
possesso e che una modifica di questo tipo a iOS sarebbe stata tecnicamente molto difficile da realizzare. Dopo la notizia dello sblocco
riuscito senza l’aiuto di Apple,
l’azienda ha pubblicato un comunicato in cui dice: «Fin dall’inizio abbiamo contestato la richiesta
dell’FBI di costruire una backdoor
(cioè una porta di accesso che consentisse di superare le procedure di
sicurezza, ndr) nell’iPhone credendo fosse sbagliato e un precedente
pericoloso». Apple ha anche fatto
sapere di credere «profondamente
che le persone negli USA e in tutto il
mondo abbiano il diritto alla protezione di dati, alla sicurezza e alla
privacy. Sacrificare un principio in
nome di un altro pone le persone e i
paesi in una posizione di maggiore
rischio. Noi continueremo ad aiutare le forze dell’ordine nelle indagini, come abbiamo sempre fatto, e
continueremo ad aumentare la sicurezza dei nostri prodotti mentre le
minacce e gli attacchi contro i nostri
dati diventano più frequenti e più
sofisticati».
Almeno il processo di Norimberga fece giustizia delle nefandezze dei gerarchi nazisti.
La sentenza del Tribunale internazionale dell'Aia, emesso 20 anni dopo la fine dei
massacri nella ex Jugoslavia, si è concluso invece con
un assurdo sconto di pena
(40 anni e non l'ergastolo)
per il 'becchino' di Bosnia,
Radovan Karadzic responsabile del genocidio dei musulmani e in particolare dell'eccidio di Srebrenica. Certo, data
l'età, il folle capo delle milizie serbe morirà in carcere, ciononostante il verdetto è palesemente ingiusto. E infatti è stato
duramente contestato dai superstiti di quei tragici fatti: Lager ed ed esecuzioni e stupri di massa. Definirlo doloroso e
vergognoso è il minimo.
Non soltanto perché è una condanna limitata per i massacri,
ma anche per il folle disegno politico di stampo nazionalista
ispirato dal dittatore serbo Slobodan Milosevic e realizzato
appunto da Karadzic. Fu lui infatti a 'inventare' e poi ad
attuare la vergognosa 'pulizia etnica' per eliminare gran
parte dei musulmani bosniaci e ripulire il territorio da cima
a fondo. Così ha posto le premesse per la nascita della Repubblica Srpska, cioé serba, uno staterello che oggi occupa
un terzo del territorio che fu bosniaco e che ebbe il placet, con
il Trattato di Dayton, anche degli americani che anteposero
alla giustizia la Realpolitik.
Le vittime di allora non hanno avuto giustizia. Il mondo le
aveva abbandonate vent'anni fa e anche al giorno d'oggi
dedica poco interesse alle sofferenze dei parenti dei morti
pur di archiviare una volta per tutte quella guerra selvaggia.
Ma la sentenza dell'Aia non è l'unico pugno nello stomaco
per chi ostinatamente continua a credere nella giustizia, E' la
dimostrazione invece che i germi malefici del nazionalismo
non sono stati ancora debellati. Lo ricorda una cerimonia
svoltasi in pompa magna pochi giorni prima del vergognoso
verdetto in Olanda nella cittadina bosniaca di Pale, da dove
fu lanciato l'assedio a Sarajevo. La casa dello studente fu
'battezzata' col nome di Karadzic. Era presente, oltre alla
moglie di Radovan, anche Milorad Dodik, Presidente della
Repubblica Srpska, che ha definito “padre della Patria” il
folle 'becchino' agli ordini di Milosevic. Nei discorsi delle
autorità serbe presenti le sue 'gesta' sono state ammantate di
eroismo. E così una fantasia genocida si è trasformata in
storia ufficiale.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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ANNO I N° 26 MERCOLEDI 30 MARZO 2016
ITALIA &
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Mondo
IL VOLO. Airbus egiziano costretto ad atterrare a Cipro sotto la minaccia di un uomo
Aereo dirottato, non terrorismo
si tratta di problemi di “cuore”
Ore di trattative, poi il rilascio degli ostaggi, alla fine si è arreso, era disarmato
.............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u Si era temuto il peggio ed invece il
dirottamento dell’aereo egiziano
Egyptair MS 181 che ha tenuto tutti
con il fiato sospeso si è tramutato in
una farsa probabilmente condita da
affari di “cuore”, con alla fine il dirottatore sceso da solo dalla scaletta
dell’aereo con le mani alzate. In ogni
caso sono state ore di tensione dopo
che l’uomo questa mattina aveva
minacciato di far esplodere in volo
un Airbus dell'Egypt Air con 81 persone a bordo. L'aereo, partito questa
Finta la cintura
esplosiva ostentata dal
presunto “terrorista”
mattina da Alessandria e diretto al
Cairo, è stato dirottato ed è atterrato
nell'aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro. Al momento del dirottamento, sul volo c'erano 26 cittadini
non egiziani: un italiano, otto americani, quattro britannici, quattro
olandesi, due belgi, un francese, due
greci e un siriano. Altri tre stranieri
non sono stati identificati. Il velivolo
è stato fatto atterrare a Cipro
nell’areoporto di Larnaka. Il pilota è
stato minacciato dall’uomo che ha
detto di avere una cintura esplosiva e
ha bloccato un gruppo di ostaggi per
tutta la mattinata. Dopo lunghe trattative gli ostaggi sono stati liberati e
il dirottatore è stato arrestato. Libero
anche il cittadino italiano, Andrea
CIPRO. Airbus dell'Egypt Air
Bianchetti, che si trovava a bordo.
Non si è trattato di un atto terroristico
vero ma potrebbe essere un gesto
folle, compiuto per amore.
La moglie del dirottatore sarebbe
una cittadina cipriota alla quale l'uomo avrebbe chiesto di far recapitare
una lettera in cui chiedeva di vederla. In aeroporto è arrivata anche lei.
Si chiama Marina, ha 51 anni, e la
coppia ha quattro figli, due maschi e
due femmine. Secondo alcuni media
invece lo scopo dell’uomo sarebeb
“politico” e il messaggio contiene
invece la richiesta di rilascio di alcune donne, prigioniere politiche in
Egitto, ma la notizia non ha trovato
conferme. Di certo è stato un dirottamente anomalo. Ma andiamo per
ordine: dopo ore di trattative l’uomo
Sayf al-Din Mustafa è uscito dall'aereo con le mani in alto in segno di resa, hanno riferito i media ciprioti. In
precedenza il dirottatore era stato
identificato come Ibrahim Samaha,
che è in realtà uno dei passeggeri liberati: lo ha reso noto lo stesso Samaha, le cui dichiarazioni sono state
riportate dalla Bbc. I passeggeri e l'equipaggio dell'A320 sono tutti "sani
e salvi": lo ha reso noto il ministro
per l'Aviazione civile egiziano, Cherif Fathy, dopo che il dirottatore è
stato arrestato dalla polizia cipriota.
"Non è terrorismo" L'uomo che ha
dirottato l'aereo della EgyptAir atterrato a Cipro è instabile mentalmente. Lo ha dichiarato il ministro
degli Esteri cirpiota Alexandros Zenon fugando definitivamente ogni
dubbio sui timori di un atto terroristico. "Non parliamo di terrorismo,
ma di un'azione individuale di una
persona mentalmente instabile", ha
detto il ministro. Una versione confermata anche dall'Egitto: "Il dirottamento dell'aereo non è un atto terroristico": lo ha sostenuto il ministro
dell'Aviazione civile egiziana, Sherif Fathy, parlando alla tv di Stato del
Cairo. Il dirottatore, ha detto ancora,
"non è un professionista": "erano
state intercettate telefonate e si sono
trovati problemi personali". Il ministro ha detto comunque che "i motivi
del dirottamento dell'aereo finora
non sono confermati". Insomma ancora ora, quasi a dimostrare la vulnerabilità del sistema regna ancora
una certa confusione.
Rifugiati in Grecia
IN UNDICI MILA
RESTANO FERMI A
IDOMENI PER PAURA
u Più di 11.000 rifugiati e migranti, di cui quasi la metà
donne e bambini, restano accampati in maniera che definire precaria è un eufemismo,
a Idomeni, al confine greco-macedone, nel timore
che, accettando un ricollocamento in uno dei centri messi
a disposizione dal governo di
Atene, rischierebbero di essere inviati nuovamente in
Turchia. Negli ultimi giorni,
molti sono rimasti vittime di
voci incontrollate circa l’apertura di accessi alternativi sulla cosidetta rotta balcanica
verso il nord Europa.
Da venerdì scorso, appena
un migliaio di persone hanno
accettato il trasferimento nei
campi di accoglienza allestiti
dalle autorità greche. E alcuni
di loro sono poi tornati a Idomeni. Dall’entrata in vigore
dell’accordo con la Turchia
sul rinvio sistematico dei
nuovi arrivati, il flusso di migranti sbarcati sulle isole greche si è ridotto: appena 230
tra domenica e lunedì e poco
più di 1.300 nell’ultima settimana.
LE OFFENSIVE. Il califfato arretra sia in Siria, dove ha abbandonato Palmira che in Iraq
Isis in difficoltà, arretra anche da Mosul
Determinate l’appoggio aereo russo e quello americano alle forze di terra
u Dopo quelle siriane che hanno
riconquistato Palmira con l’appoggio dei cacci russi facendo
fuggire i miliziani dell’Isis, ieri è
toccato alle forze irachene incalzare i soldati del califfo nero. Le
truppe regolari irachene stanno
avanzando velocemente verso
Mosul, sostenute dall’aviazione
statunitense. L’offensiva, lancia-
ta cinque giorni fa nel governatorato settentrionale di Ninawa,
punta a riconquistare una delle
più importanti città occupate ormai da due anni dai jihadisti
dell’Isis. Si tratta, dicono le fonti
militari di un’avanzata lenta e
graduale, anche per consentire
l’evacuazione della popolazione
civile. L’esercito regolare ha lanciato una nuova offensiva contro
le postazioni dell’Isis concentran-
dosi nella località di Majmur e diverse zone della strategica località di al-Qayara, 50 chilometri a
sud di Mosul. L’attacco, cominciato nella notte del 24 marzo e
accompagnato da intensi bombardamenti d’artiglieria, è stato preceduto da una serie di bombardamenti aerei grazie alla copertura
delle forze della Coalizione internazionale. Secondo quanto ha riferito un comunicato della difesa
irachena, l’offensiva è la prima fase dell’operazione che il governo
di Baghdad vuole concludere entro quest’anno con la riconquista
di Mosul, la maggiore città nel
nord del Paese occupata dall’Isis
nell’estate del 2014. Anche le forze curde sono in “stato di massima
allerta” dopo l’annuncio di Baghdad dell’avvio dell’attesa vasta
offensiva contro Mosul. Circa
duemila persone, in prevalenza
donne e bambini, hanno infatti
trovato rifugio in un centro sportivo abbandonato alla periferia di
Makhmour, cittadina a sud di Mosul, attualmente sotto il controllo
dei Peshmerga curdi. Con l’aiuto
di varie organizzazioni umanitarie, le autorità curde stanno raccogliendo cibo, coperte e medicinali per provvedere ai bisogni dei
rifugiati. Ma ancora non sono sufficienti.
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ECONOMIA
15 APRILE. Da tale data il Mod. 730 per 30 milioni di italiani
Dichiarazione precompilata flash
la pappa pronto sul vostro pc
A marzo sale la fiducia,
quella dei consumatori
Le base dati da cui attingere sono molte, il sito è uno solo
.............................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
u Dopo il 15 aprile partirà nel nostro
paese una vera e propria rivoluzione
copernicana che interesserà un italiano su due. A partire da tale data,
infatti, saranno disponibili online i
modelli 730 o di Unico precompilati
(dal fisco), per un totale di 30 milioni
di dichiarazioni. Il lavoratore dipendente o il pensionato potrà accettare
il modello 730 precompilato così come è, oppure, potrà modificarlo o integrarlo e trasmetterlo al Fisco dal 2
maggio al 7 luglio, direttamente dal
proprio pc o delegando il sostituto
d'imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista. In
quest'ultimo caso, i controlli documentali saranno effettuati direttamente nei confronti dei Caf e dei
professionisti ai quali i cittadini si è
affidato. I coniugi possono unire le
proprie dichiarazioni precompilate
e presentare il modello 730 congiunto direttamente online. Il contribuente che presenterà il modello
Unico precompilato potrà modificarlo o integrarlo e trasmetterlo al
Fisco, direttamente dal proprio pc
dal 2 maggio al 30 settembre.
Ma da dove prendono tutti i dati necessari per compilare la dichiarazio-
ne? Le base dati sono molteplici e incrociate: in primis le precedenti certificazioni fatte dai sostituti di imposta per redditi di lavoro dipendente e
assimilati, pensioni e compensi per
attività occasionali di lavoro autonomo. Il modello contiene, inoltre,
le informazioni presenti in Anagrafe
tributaria relative alle spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio
energetico, ai versamenti effettuati
con il modello F24, alle compravendite immobiliari, ai contratti di locazione registrati e alla dichiarazione
dei redditi dell'anno precedente. Sono, inoltre, disponibili anche i dati
trasmessi da altri soggetti, che riguardano alcuni oneri detraibili e
deducibili sostenuti dai contribuenti, come, ad esempio, gli interessi
passivi sui mutui, i premi assicurativi, i contributi previdenziali, le
spese funebri, quelle mediche e universitarie. Per accedere al modello,
occorre registrarsi al sito dell’agenzia (www.agenziaentrate.gov.i) e richiedere le credenziali di accesso, in
alternativa si può andare presso gli
uffici territoriali, mediante l’App,
l’uso di Smart Card o presso il sito
dell’Inps col relativo Pin. Ultima,
nuova opzione: l’uso della Spid (sistema pubblico di identità digitale).
ISTAT
RINNOVABILI. Nevada
ENEL
Renzi in Nevada
u ll presidente del consiglio Matteo Renzi, gli amministratori delegati di Enel e di Enel Green Power, Francesco Starace e Francesco Venturini, e il governatore
dello Stato del Nevada, Brian
Sandoval, hanno partecipato oggi all'inaugurazione dell'impianto
ibrido rinnovabile di Stillwater di
Enel Green Power a Fallon, in
Nevada, Stati Uniti. Si tratta del
primo al mondo in grado di combinare tre diversi tipi di energie
sostenibili: geotermica, solare
termodinamica e fotovoltaica.
«Se investiamo in tecnologia
possiamo creare un mondo nuovo - ha detto il premier - Stillwater
è un simbolo della collaborazione possibile tra Usa e Italia, energia e tecnologia sono il futuro».
Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud)
tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected]
u L’Istat registra un lieve migliramento a marzo del clima di fiducia dei consumatori, passato
da 114,5 di febbraio all’attuale
115. Discorso diverso per la fiducia delle imprese, calata nello
stesso periodo da 103,2 a
100,1. Tra le imprese, in particolare, la fiducia sale solo nella
manifattura (a 102,2 da 102)
mentre il calo maggiore è nei
servizi (a 103,2 da 106,5).
EMBARGO ALLA RUSSIA
Ma quanto ci costa?
u A seguito della crisi politico-militare con l’Ucraina, le sanzioni economiche introdotte nel
2014 dall’Unione europea nei
confronti della Russia e le reazioni di Mosca sono costate al
nostro made in Italy 3,6 miliardi
di euro. L’export italiano verso la
federazione russa, infatti, è passato dai 10,7 miliardi del 2013 ai
7,1 miliardi di euro del 2015 (-34
per cento). A denunciarlo è l’Ufficio studi della CGIA. Tra le più
colpite: Lombardia (-1,18 miliardi), Emilia Romagna (-771 milioni) e Veneto (-688,2 milioni).
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ECONOMIA / Regione
L’ANALISI. Dall’analisi sui dati di Bankitalia un quadro positivo anche a livello locale
Cresce il turismo regionale flash
a Trieste il ruolo di traino
In aumento sia gli ingressi (+5,1%) che le spese (+8,8%) dei turisti stranieri fatte nel 2015
.......................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
u Segnali incoraggianti arrivano dal comparto del turismo, autentica spina dorsale della nostra
economia, sia a livello nazionale
che regionale.
Nel 2015 la spesa dei viaggiatori
stranieri in Fvg ammonta a 923
milioni di euro, 75 mln in più
(+8,8%) rispetto al 2014. A fare
da traino la provincia di Trieste,
ventesima in Italia con 374 milioni di spesa del turismo estero.
I dati, basati su un’indagine di
Banca d’Italia, sono stati rielaborati dal ricercatore dell’Ires
Fvg Alessandro Russo.
I DATI. Dall’analisi dei dati,
Russo ha rilevato che il trend di
crescita iniziato nel 2013 è proseguito «Rimaniamo - ha precisato - ancora lontani dai livelli
del 2010, quando si superava il
miliardo di d euro. In un confronto su base nazionale, la regione Fvg pesa per il 2,6% dei
consumi complessivi dei turisti
stranieri e ci posizioniamo in 11°
categoria. In cima troviamo Lazio (con il 18,4%), Lombardia
(17,3%), Veneto (14%) e Toscana (11,6%). Buona parte del risultato conseguito localmente è
merito del capoluogo giuliano:
con una crescita di quasi 100 mi-
TRIESTE. La chiesa cattolica di S. Antonio Nuovo sul Canal Grande
lioni di euro in più in un anno,
Trieste raggiunge la 20° posizione assoluta, ma il trend non è generalizzato. Mentre cresce anche Gorizia (da 153 a 177 milioni, +15,7%), Udine perde il
10,8% (da 360 a 321 milioni) e
Pordenone (da 57 a 51 milioni,
-10,5%). La bilancia dei paga-
menti (saldo tra entrate e uscite)
è positivo nel 2015 per il Fvg,
nonostante un aumento delle
spese dei viaggiatori regionali
all’estero (da 677 a 729 milioni),
il saldo attivo è cresciuto del
13% (+194 milioni).
GLI ARRIVI. In crescita nel
2015 il numero dei viaggiatori
(+5,1% a quota 9,4 mln), mentre
sono scesi i pernottamenti totali
(-4,3%). Considerando solo i
viaggiatori stranieri che hanno
pernottato in regione, la durata
media del viaggio è aumentata
da 3,6 a 3,9 giorni (la media nazionale è molto più elevata: 6,5
giorni). Sale anche la spesa media pro-capite per i turisti stranieri: da 73 a 77 euro a fronte di
una media nazionale di 102 euro. Riguardo al dato nazionale
sulla spesa media dei turisti,
questa è cresciuta quasi ovunque, la metà delle entrate arriva
da solo 5 paesi: Germania
(15,3%), Usa (12,2%), Francia
(9,9%), Regno Unito (8,2%) e
Svizzera (6,6%). In ripresa anche l’afflusso di turisti extra Ue
come Stati Uniti, Canada e Brasile. Si conferma, invece, il netto
calo dei turisti russi (la loro voce
di spesa si è ridotta da 1,4 a 0,9
miliardi).
LA NOTA. Per correttezza, è
importante precisare che tali dati
comprendono anche coloro che
si spostano oltre confine per motivi di lavoro: lavoratori stagionali e frontalieri. La fonte ufficiale è la Banca d’Italia, che da
20 anni realizza enormi indagini
campionarie con 130 mila interviste.
ARGENTINA. Viaggio inaugurale del neo presidente dei Fogolârs Furlans nel mondo
Bagno di folla per Adriano Luci
Alle festa nazionale dell’Uva oltre 4.500 friulani giunti da tutto il Paese
u Bilancio positivo per la prima
missione del nuovo presidente
dell’Ente Friuli nel Mondo, Adriano Luci, che la scorsa settimana si
è recato in Sudamerica per incontrare presidenti, soci e simpatizzanti dei principali Fogolârs Furlans di Argentina.
A Cordoba, seconda città dell’Argentina, ha parlato con il Consiglio
Direttivo dell’Asociacion Friulana Cordobesa guidata dall’Ing.
Claudio Mizzau, mentre a Colonia
Caroya, accolto con entusiasmo,
ha partecipato alla 37° Festa Nazionale dell’Uva, evento organizzato dal locale Centro Friulano
presieduto da Sergio Boezio, che
ha visto confluire nella cittadina
4.500 friulani provenienti da tutto
il Paese accolti anche dal Console
d’Italia a Cordoba, Stefano Moscatelli. Nell’occasione Luci ha
incontrato i presidenti e i giovani
di 12 Fogolâr argentini. Tra le eccellenze della zona, il salame Caroya, l’unico certificato Igp.
Luci: «Noi ci siamo e
dimostreremo di
esserci ancora».
CASARSA DELLA DELIZIA
In crescita fatturati e
produzione
u Flavio Bellomo, da poco nominato presidente de La Delizia, delinea gli sviluppi futuri della cantina sociale friulana: «Ora abbiamo
una dimensione regionale con soci che vanno da Pordenone fino
alla provincia di Udine, territorio
dove abbiamo anche la nostra
azienda agricola a Pantianicco.
Dopo i 38 milioni di fatturato dello
scorso anno - ha aggiunto il presidente - puntiamo a crescere ancora superando i 40 milioni. La
nostra qualità è apprezzata anche
oltre confine, in particolare negli
Stati Uniti, Germania e Regno
Unito. Stiamo riuscendo a vendere il nostro Prosecco perfino in
Francia, terra delle bollicine per
antonomasia...». La prossima
vendemmia vedrà il raddoppio
delle superfici produttive con il
completamento della nuova area
dell’ex Friulvini a Orcenico Inferiore di Zoppola lungo la strada Pontebbana.
SMAU 2016
L’innovazione parla
anche friulano
u HiRef di Tribano (PD) si è aggiudicata il Premio Innovazione
Smau 2016 grazie alle soluzioni di
virtualizzazione delle workstation
grafiche sviluppate da beanTech,
azienda friulana che opera nel settore della information technology.
HiRef, produttore di scambiatori
di calore e impianti di refrigerazione, ha rivoluzionato il proprio ufficio di progettazione 3D sostituendo tutte le postazioni grafiche con
la soluzione virtualizzata proposta
da beanTech, centralizzando la
potenza grafica e di calcolo sul
server e riducendo i costi legati
all’obsolescenza dell’hardware.
Risultato: un unico timone per
manovrare tutte le postazioni di
lavoro in un click, meno costi di
gestione, meno consumi di energia, aumento delle performance
con la garanzia del backup centralizzato, sicurezza dei dati, continuità operativa e massima affidabilità di sistema, drastico abbassamento dei tempi e dei costi
di manutenzione.
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ANNO I
N° 26
MERCOLEDI 30 MARZO 2016
7
REGIONE
LA MISSIVA. La lettera della Serracchiani al ministro austriaco
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO. La parlamentare Serena Pellegrino
FVG TRADISCE IL
Fallimento Hypo Bank ILVOTO
FATTO: L’ACQUA
diplomazia ai ferri corti NON È UNA MERCE
«Lavoratori e imprese del Fvg sono sfiduciati. Li capisco»
u La situazione della Hypo Alpe
Adria Bank spa diventa sempre più
complicata e non manca di destare
preoccupazioni, non solo tra i suoi
dipendenti, ma anche tra coloro che
si erano adoperati per evitare il peggio. In prima fila la Regione Fvg. La
governatrice Debora Serracchiani
ha scritto una lettera al ministro delle Finanze austriaco, Hans Joerg
Schelling, per tentare chiarire la situazione con la controparte.
LA MISSIVA. Nel testo inviato oltralpe Serracchiani, riassumendo
con preoccupazione gli sviluppi
che hanno avvicinato la Banca alla
liquidazione, ha rinnovato l'invito
al Governo austriaco a esaminare
nuovamente la possibilità di vendere Hypo Italia: «Realizzando peraltro un beneficio d'entrata per le casse pubbliche austriache». Al ministro austriaco ha inoltre ricordato di
aver lui stesso comunicato l’esistenza di potenziali acquirenti:
«Posizione questa confermata anche recentemente nel corso degli ultimi vertici italo-austriaci durante i
quali è emersa la disponibilità dell'Austria a un'azione congiunta con
la Repubblica Italiana presso le Istituzioni comunitarie, volta a ottenere il venir meno di supposti ostacoli
burocratici a una cessione di Hypo
Italia, qualora permanessero alcune
precedenti manifestazioni di interesse a rilevare le attività».
IL TAVOLO. L’ultimo incontro con i rappresentanti sindacali
La missiva insiste su quello che è il
nocciolo della questione: che fine
hanno fatto le manifestazioni di interesse: «Anche se comprovate ufficialmente la loro disponibilità ha
continuato a rimanere solo verbale.
Alla prova dei fatti, rimane dunque
l'interrogativo se le parole del Governo austriaco siano state pronunciate con l'intenzione di darvi un seguito, perché tutti i segnali che
giungono dall'interno della Banca,
e che non sono contraddetti dalla
HBI-Bundesholding, confermano
che la linea è quella della liquida-
zione». Una dialettica piuttosto decisa, quasi aggressiva, quella della
presidente, che denota la preoccupazione e conferma la gravità della
situazione.
«Se non viene nutrita, purtroppo, la
fiducia è un bene sottoposto all'usura del tempo. E le centinaia di lavoratori e le imprese che in Friuli
Venezia Giulia dipendono dalle decisioni del Governo austriaco, e in
specie da Lei Signor Ministro, stanno perdendo fiducia in un Paese che
tutti noi qui amiamo e consideriamo
più che amico. Posso capirli».
u La parlamentare Serena Pellegrino ( SI - SEL) vicepresidente della commissione Ambiente
a Montecitorio, interviene sulla
delicata questione del servizio
idrico integrato, ribadendo che
le recenti decisioni in merito del
parlamento e del consiglio del
Fvg hanno tradito il referendum, aprendo le porte al gestore privato: «Le contraddizioni
del Partito democratico, già
emerse prima del voto referendario, si tornano a manifestare
e sono evidenti nelle posizioni
delle amministrazioni regionali
del Fvg e della Puglia, entrambe a presidenza PD, che procedono verso direzioni opposte».
Riguardo alla nostra regione, la
Pellegrino precisa: «Nessuna
opposizione alla legge nazionale impostata e stravolta dai
deputati Pd; domani l’assemblea regionale voterà una fotocopia di quella discussa in queste ore alla Camera dei deputati. La stessa per la quale Sinistra Italia - Sel ha presentato
una pregiudiziale di incostituzionalità. Le modifiche introdotte, dunque, avrebbero stravolto le finalità del testo originario aprendo le porte al gestore privato, tradendo di fatto
l’esito referendario del 2011».
Ritornando alla prossima votazione in regione: »Il Fvg sta
consegnando l’acqua al mercato ed alle regole del profitto
privato, contro la volontà dei
cittadini e nonostante la ribel-
lione di indaci, amministratori e
movimenti per l'acqua che
stanno osteggiando l'approvazione della proposta di legge
135. Quel che più sconcerta è
la motivazione: se non si procede verso l'unico gestore, ovvero una delle tante multiutilities che danno ai loro soci dividendi sicuri e più proficui di
qualsiasi altro rischioso investimento, e non si apre al capitale
privato, la regione FVG non saprà come far fronte a sanzioni
europee pari a 58 milioni di euro».
Amara la conclusione della parlamentare: «È vergognosamente arrivato quel giorno in cui,
per colpa della mala gestione
anziché bonificare la pubblica
amministrazione vendiamo i
gioielli più preziosi. Oggi è il
turno dell'acqua, a quando la
fontana di Trevi?»
UTI. Tavolo di incontro tra l’assessore regionale e i vari organi locali: Anci, Cal, Uncem
Panontin: adesso non ci sono più alibi
Nessun margine sulla tempistica (15 aprile), più flessibilità sui finanziamenti
Flash
TRIESTE
La “Opicina Historic”
u La Giunta regionale ha dichiarato la propria disponibilità a
prendere in considerazione una
delle due modifiche richieste dai
Comuni riguardo alle Uti (Unioni territoriali intercomunali): il
termine del 15 aprile per l’approvazione degli statuti resta invariato; sulla leva finanziaria legata
agli incentivi e ai premi c’è apertura al dialogo delle parti. È
quanto è emerso oggi dalla riunione del Tavolo politico sulle
UTI che si è tenuta nel Palazzo
della Regione a Udine e presieduta dall'assessore regionale Pa-
nontin, che ha puntualizzato:
«Ribadisco che la necessità inderogabile di un accompagnamento finanziario per l'avvio
delle UTI rimane inalterata, solo
che così com'è strutturata ha generato delle contrarietà. Quindi
c'è l'impegno a trovare la forma,
non per eliminare, ma per rimodulare questo aspetto della legge». L’impianto per il finanziamento dell’Uti ricalcherà quello
previsto per il disegno sulle
Unioni montane del 2006. Sul
fronte delle divisioni territoriali,
non c’è più margine di trattativa,
esclusi i casi all’attenzione del
Tar: «Su tali sentenze, ha precisato l’assessore - la Regione non
farà ricorso». Riguardo alle ri-
IL TAVOLO. L’avvio delle Uti
chieste presentate dall’Anci, la
disponibilità a superare la gestione associata e centralizzata dei
servizi finanziari dei comuni a
favore di un’articolazione sotto
forma di Ambito territoriale. Panontin ha concluso rimarcando
che: «Con le ultime modifiche
della legge, le Uti possono partire con funzioni di minimo impatto. Questo toglie ogni alibi ai
Comuni contrari o indecisi e rende più agevole il percorso della
costituzione delle Unioni e l’inizio della attività amministrativa».
u Mercoledì 30 marzo, alle ore
11.30, nella Sala Bobi Bazlen
di Palazzo Gopcevich, si terrà
la conferenza stampa di presentazione della “Trieste “Opicina Historic” 2016. Per la
gioia degli appassionati, saranno schierate sul Canale: una Cisitalia 202 del 1949;
un’Alfa Romeo Giulietta Spider
Veloce del 1961; una Lancia
Ardea del 1949; un'Austin
Healey 100/6 del 1956; una
Frazer Nash Boulogne/Supersports 1927...
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ANNO I N° 26 MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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CRONACA
COMANDO DI UDINE Gli interventi dei Carabinieri in provincia
INCIDENTE la tragedia oggi nella Bassa
Minacce e un furto
casi a Udine e Lignano
Cade e perde la vita
Nelle ultime ore due gli episodi, coinvolto un minorenne
.........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Doppia operazione contro la
microcriminalità e la pessima
abitudine di alcuni soggetti, italiani e stranieri, di non rispettare
l’autorità cercando di eludere
provvedimenti o peggio arrivando alle minacce e insulti verso gli
uomini in divisa. In un primo episodio i militari dell’arma di Udine
est hanno denunciato due donne
per l’ipotesi di reato di minaccia
verso pubblico ufficiale.
Al momento del fermo e dei normali controlli di routine, era
emerso che una delle due cittadine, di origine rumena, non
avrebbe nemmeno potuto trovarsi
sul territorio italiano perchè era
stata già in precedenza oggetto di
un provvedimento di espulsione
da parte della Prefettura. Un obbligo che però la donna ha dimostrato di non aver rispettato e per
cui dovrà rispondere. La seconda
donna, che è risultata essere di cittadinanza ucraina a seguito dell'identificazione dei Carabinieri,
ha insultato e minacciato i militari, dando man forte alla prima,
rifiutando di declinare le proprie
generalità, motivo per il quale la
denuncia nei suoi confronti è inerente anche a quest'ultimo reato.
Il secondo episodio a Lignano
Sabbiadoro dove, alla fine di
un'indagine conclusa dai Carabinieri, due giovanissimi residenti a
Udine sono stati denunciati a pie-
Stamattina, verso le 11, nel comune di Terzo d’Aquileia un uomo di
70 anni, originario dei Balcani ma
residente nella Bassa Friulana, è
stato ritrovato da un amico di famiglia quando ormai era già morto. L’uomo è finito all'interno della vasca di un'azienda agricola
non molto lontano dalla sua abitazione.
La moglie dell'uomo aveva cominciato a preoccuparsi non vedendo che suo marito faceva ritorno a casa. Marito e moglie erano infatti già d’accordo ed il 70enne le aveva fatto sapere che sarebbe rientrato in mattinata. Dopo
un pò di tempo la consorte ha cercato di mettersi in contatto telefonicamente tramite il cellulare
ma non c'è stato verso di ottenere
una risposta.
Non avendo ottenuto alcun segnale dall’uomo, la donna ha chiesto
un aiuto esterno: ha pensato infatti
di avvertire un amico perchè anche lui potesse mettersi alla ricerca dell’uomo.
Il 70enne è stato scoperto quando
era ormai troppo tardi, se mai ci
sarebbe stata la possibilità di aiutarlo. Nel podere dell'azienda
agricola di cui abbiamo già riferito il 70enne è stato rinvenuto già
senza vita, dopo non molto tempo
dall’inizio della ricerca.
Ad un primo esame della situazione è probabile che il 70enne,
arrivato in prossimità della vasca,
abbia accusato un improvviso malore e che, quindi, sia caduto dentro senza essere stato più in grado
di riprendersi.
La Procura ha deciso di rimuovere
il corpo dell’uomo dopo aver valutato attentamente la possibile
dinamica del decesso.
UN’AUTOMOBILE dell’Arma.
MUZZANA Il giovane della Bassa resta ancora ‘scomparso’
de libero per furto. Il primo è un
cittadino friulano di 19 anni,
mentre il secondo, ancora minorenne, è di cittadinanza non italiana.
I Carabinieri, messi in allarme dai
gestori di un market che aveva subito un furto dalla propria cassa,
hanno individuato, grazie alla descrizione dell’esercente, i due che
con fare sospetto si aggiravano
per le strade della località balneare. Avevano indosso ancora la
somma rubata, ossia 400 euro in
contanti.
I due giovanissimi non hanno potuto negare l’evidenza e non hanno dovuto far altro che restituire i
soldi al titolare del supermercato
derubato. Naturalmente per i due
ragazzi è scattata la denuncia: il
primo finirà davanti al giudice ordinario, il caso del secondo in
quanto minorenne vedrà l’interessamento del Tribunale dei minori. Ambedue sono comunque
accusati del furto dalla cassa
dell’esercizio commerciale.
COMUNE DI FLAIBANO organizza insieme a quelli di Basiliano, Mereto di Tomba e Sedegliano
Incontro del comitato Stop Ttip
i rischi di un trattato Usa-Ue
u Il comitato Stop Ttip di Udine si
trova presso il centro sociale di
Flaibano, venerdì 1 aprile alle
20.30, in un incontro aperto a tutti
dal titolo “Quale impatto
sull’agroalimentare e le specialità
territoriali”. Il Trattato Transatlantico (Transatlantic Trade and
Investment Partnership - Ttip) in
corso di discussione tra Stati Uniti
ed Unione Europea è un accordo
che mira a cambiare in maniera
drastica standard, regole, normative e dazi per far accrescere ancora di più gli scambi commerciali tra vecchio e ‘nuovo’ con-
A Terzo d’Aquileia vittima un 70enne
tinente. Per l’occasione interverranno Elena Mazzoni, in quanto
responsabile della campagna Stop
Ttip Italia, Giampaolo Bidoli, sindaco di Tramonti di Sotto ed Emilia Accomando, coordinatrice del
comitato StopTtip Udine.
L’obiettivo principale sarà quello
di illustrare i possibili rischi che
un simile trattato, una volta in vigore, farebbe correre a diversi
aspetti del nostro modo di vivere.
L’ambiente, il lavoro e la salute
sarebbero i settori più interessati a
cominciare dall’agricoltura e dalla sicurezza alimentare di tutti.
TTIP. Slogan.
Una falsa speranza:
Daniel non è tornato
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Daniel Bricchese, 30enne di
Muzzana del Turgnano di cui già
venerdì scorso avevamo dato la
notizia del ritorno a casa, risulta
tuttora irreperibile.
Era stata infatti diffusa la conferma del rientro a Muzzana dopo un
periodo trascorso da alcuni amici
di Trieste. In realtà Daniel non è
ancora mai tornato nella sua abitazione della Bassa Friulana.
Le ricerche dei Carabinieri sono
già avvenute nella casa del gio-
vane dopochè la nonna aveva
sporto denuncia di scomparsa e
lanciato un appello pubblico. Nonostante Daniel non sia nuovo ad
allontanamenti, il timore principale è che al ragazzo possa essere
accaduto qualcosa d’indipendente dalla sua volontà. Daniel Bricchese vive infatti da solo: la madre
lavora in Turchia, mentre il padre
è morto un paio d’anni fa.
Al di là del falso allarme di un suo
possibile ritorno a Muzzana, lascia pensare molto il fatto che Daniel, sprovvisto di patente, abbia
lasciato la sua bici in paese.
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ANNO I
N° 26
MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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CRONACA / Udine
IL SOCIALE. Azienda Sanitaria, Comune e Regione, creano una rete di sostegno per i nuclei familiari
Apre a Udine il primo “Centro per la famiglia”
ne beneficiano i residenti nel quartiere Aurora
Il servizio è ospitato in un edificio di proprietà del Comune in via Zilli, e sarà struttura polifunzionale
u DOPO la raccolta di 130 firme
nel quartiere Aurora di Udine,
che domandavano la riattivazione di un laboratorio pediatrico, il
Comune non solo esaudisce il desiderio, ma annuncia la nascita
del primo “Centro per la famiglia” cittadino.
In concreto di tratta di un’agenzia comunale che propone servizi
informativi e di orientamento per
le famiglie con bambini, e interventi di supporto alla genitorialità.
Il Centro, inoltre, fornisce informazioni sui servizi, le risorse e le
opportunità, istituzionali e informali in ambito educativo, sociale, sanitario, scolastico e del tempo libero che il territorio ha da
offrire. Insomma, il potenziale è
grande, anche perché, grazie alla
presenza di uno psicologo (risultato di un accordo con l’ordine
degli psicologi del Friuli Venezia
Giulia e che darà sostegno anche
alle attività parrocchiali) e di un
pediatra, saranno possibili iniziative di supporto ai genitori, anche
attraverso la realizzazione di
gruppi, corsi e incontri con esperti, servizi di consulenza e sostegno mirati ai diversi problemi di
CENTRO PER LA FAMIGLIA. Una delle stanze
convivenza. E perché no: mediazione familiare per genitori in fase di separazione o divorzio, per
superare conflitti e gestire al meglio una fase troppo spesso traumatica per i figli. Molto spazio,
inoltre, sarà dato alle associazioni di volontariato che qui troveranno luogo di scambio e collaborazione per attività e progetti.
Un bel traguardo, dunque, per il
quartiere PeepEst, che inaugurerà lo spazio polifunzionale situato in via Zilli in una proprietà comunale, domani alle 14. Tra i
presenti, il sindaco di Udine, Furio Honsell, l'assessore regionale
alla Salute, Maria Sandra Telesca e l’assessore alla Salute e all'Equità sociale, Simona Liguori.
Ricordiamo, inoltre, che il Centro è nato anche con il sostegno
dell'Azienda sanitaria 4 Friuli
Centrale e del Distretto Sanitario
di Udine.
«Il progetto è stato sostenuto
dall’intero Consiglio Comunale
di Udine – precisa l'assessore Liguori – perché persegue l’importante obiettivo di avvicinare i servizi ai cittadini direttamente nei
quartieri. Sarà uno spazio di accoglienza per la comunità, con la
possibilità di proporre momenti
di incontro, attività e confronto
per promuovere il benessere e favorire le reti di relazione. Gestito
in forma integrata dai servizi socio-assistenziali territoriali e dalle associazioni di volontariato, continua l’assessore - di facile
accessibilità da parte dei cittadini
del quartiere, il Centro di via Zilli
offrirà servizi alle mamme, ai
bambini, ma anche agli anziani
rimasti soli che hanno bisogno di
aiuto, di supporto e per i quali la
comunità diventa una nuova famiglia. Sarà un nodo funzionale
dell’assistenza sul territorio,
punto di riferimento per tutti».
«L'iniziativa del Comune di Udine in collaborazione con il Distretto Sanitario - ha aggiunto
l’assessore Telesca - è uno
straordinario esempio di come si
possa realizzare una vera sinergia e integrazione tra sociale e salute per dare un servizio utile ai
cittadini. Un'alleanza per dare un
punto di riferimento alle famiglie
che chiedono risposte ai loro problemi costruendo una rete di protezione per le fragilità».
Dopo il momento inaugurale,
dunque, i servizi saranno attivi
già a partire da martedì 5 aprile
con l'orario ambulatoriale del
medico pediatra (tutti i martedì
dalle 15 alle 17) e dell'ambulatorio mamma-bambino (tutti i
giovedì dal 7 aprile dalle 9.30 alle
12).
«Nel quartiere Aurora torna così
il pediatra – sottolinea Liguori –
dopo le accorate proteste del comitato genitori che mesi fa aveva
raccolto oltre 130 firme per richiedere la riattivazione del servizio. Dal momento che alcune
associazioni hanno già manifestato il loro interesse per dare un
contributo attivo all'attività del
Centro – conclude – prossimamente è nostra intenzione pubblicare un avviso per ricevere
manifestazioni di interesse da
parte di soggetti interessati».
LEGA NORD FLASH. Il nuovo periodico nazionale del Carroccio curato dal consigliere
Pittoni giornalista, investitura di Salvini
La pubblicazione ricalca i primi opuscoli ideati dall’ex senatore negli anni ‘80
u IL CONSIGLIERE e capo gruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Udine, ed ex senatore,
Mario Pittoni, è stato chiamato dalle alte sfere del Carroccio per un incarico di portata nazionale: ovviare
alla mancanza di una voce per il
partito.
Tramontata “La Padania”, infatti,
l’“afasia” della Lega nei confronti
dei suoi adepti inizia a pesare soprattutto sul segretario Matteo Salvini che ha così deciso l’investitura
dell’ex senatore udinese. Pittoni,
dunque, curerà “Lega Nord Flash”,
periodico in uscita in tutta Italia in
centinaia di migliaia di copie. La distribuzione sarà nelle mani della
militanza verde, e dalle segreterie
regionali, passerà alle sezioni cittadine per poi finire nelle buche delle
lettere, nei locali pubblici, negli uffici e così via.
Ma il consigliere Pittoni non è certo
un neofita in tema di carta stampata.
Ricordiamo, infatti, che intorno al
1984-85, gli anni bui di una Lega
vilipesa e squattrinata, con soltanto
l’1% delle preferenze e l’“onta”
(secondo gli accoliti) d’essere uscita dal primo governo Berlusconi,
Pittoni da giornalista “di motori”,
aveva inventato e proposto al partito una formula di comunicazione
cartacea economica e immediata.
Un modo per rinascere dalle ceneri.
Ecco che, nella seconda era glaciale
del Carroccio, “Lega Nord Flash” è
l’evoluzione dei primi opuscoli.
“Cittadini sempre più poveri, troppe bugie sui conti", dunque, sarà il
titolo che a lettere cubitali svetterà
sul nuovo numero della voce leghista, in distribuzione già da domani.
La pubblicazione, di cui Salvini è il
responsabile, dedicherà il suo debutto all’economia e all’Europa.
«Quante volte - spiega Pittoni, che
si è avvalso anche della collaborazione di Giancarlo Giorgetti, Claudio Borghi e Armando Siri – abbiamo sentito Renzi annunciare tagli
di tasse “più grandi della storia”?
Ebbene, nel 2015 il gettito fiscale è
salito di un altro 4% e a gennaio l'incremento, rispetto allo stesso mese
dello scorso anno, è stato addirittura del 4,6%. La raccolta fiscale cresce cioè a un ritmo cinque volte su-
periore rispetto alla ricchezza prodotta. Altro che ripresa! Il governo
Renzi, come quelli di Monti e Letta,
è sistematicamente allineato alle
scelte dell'Ue in tema di politica
monetaria e commerciale. Scelte
puntualmente centraliste in un sistema che pure nel 2015 ha visto le
amministrazioni locali ridurre la
loro componente nel debito pubblico di 6,6 miliardi, mentre lo Stato si
è indebitato per altri 40,5 miliardi,
portando il totale a 2.169,9 miliardi. Il tutto senza che si intravedano
prospettive, visto che da tempo
Bruxelles lavora per "omologare”
le nostre produzioni. Ecco allora –
conclude Pittoni - la scelta di contenuto per questo numero e l'appello della Lega a lottare per un'Unione Europea che rispetti economia e
identità dei popoli che ne fanno parte».
flash
ORTI URBANI
Viaggio nel passato
e idee per il futuro
u Partendo dalla tradizione rurale di Udine, l’architetto Bruno
Grizzaffi, responsabile dell’ufficio Agenda 21 del Comune,
terrà un incontro, il 31 marzo alle 16.15 nella sala della VI circoscrizione in via Santo Stefano 5, all'interno del programma
primaverile di “Camminamenti...menti in cammino”. Grizzaffi
traccerà la storia dei nostri orti
e lancerà nuove idee.
10
ANNO I N° 26 MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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CULTURA / Spettacoli
CONVEGNO. Al Centro Balducci di Zugliano, il 31 marzo incontro con Guido Crainz
Cronistoria della Repubblica flash
SCIENZA
Introducono Pierluigi di Piazza e Gianpaolo Carbonetto, che dialogherà con l'ospite La locomozione
secondo di Prampero
u COSA ci riserverà, il passato?
Non è un controsenso, è una domanda che dovremmo porci più
spesso di quanto si creda. Perché è
nel passato che affondano le radici
che danno gli odierni frutti, amari
o dolci che siano. Ed è nel passato
che possiamo trarre, con discernimento e intelligenza, i suggerimenti per superare le difficoltà del
presente, progettando un futuro
migliore. Ma al passato, noi, intossicati dalla cultura d’Oltre Oceano
del qui e ora, del tutto subito e del
progresso “virtuale”, non solo
guardiamo indietro mal volentieri,
ma dileggiamo coloro che lo fanno, cancellando, rimuovendo il
vissuto come fosse una verruca.
Ma è logico: la storia ha molto da
insegnare, e dunque, per certi aberranti poteri, è bene divulgare la
cultura astorica.
Benvengano, dunque, iniziative
come quelle organizzate il 31 marzo alle 20.30 al Centro Balducci di
Zugliano, quando lo storico Guido
Crainz parlerà di “La storia della
Repubblica e la Cronaca”.
Assieme a lui, il giornalista Giampaolo Carbonetto, per un confronto su 70 anni di storia, «un percorso
intenso e tormentato, - spiegano
gli organizzatori dell’evento - intriso di speranze e di delusioni, di
traumi profondi e di mutamenti
inavvertiti. Un percorso cui attingere più che mai nei disorientamenti della cronaca di oggi, nel disagio per il nostro presente in Italia
e sotto l'incombere di sempre più
inquietanti scenari internazionali».
Quanto siamo cambiati in questi
settant'anni? Come si è passati dalla società sofferente, ma vitale, del
dopoguerra all'Italia spaesata di
oggi? Queste le domande fondamentali sulle quali riflettere nel
corso della serata.
Ecco che con lo sguardo dello storico che attinge sempre a tutte le
fonti disponibili, Crainz «passa in
rassegna tutte le stagioni della nostra vicenda repubblicana, nel succedersi di scenari sociali e politici,
culture, generazioni per giungere
all’oggi con la sua cronaca che
quasi sempre è fonte di dubbi e inquietudini in un momento in cui,
come sempre, sembra di essere davanti a decisioni fondamentali per
un futuro che appare sempre più
incerto con il crollo del "sistema
dei partiti" e con forti segnali di un
netto declino civile, mentre appare
urgente, e al tempo stesso estremamente difficoltoso, invertire la deriva».
Guido Crainz, udinese di nascita, è
docente di Storia contemporanea
alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Teramo. Nel 2004 ha fondato, sempre
all'Università di Teramo, l'Archivio audiovisivo della memoria
abruzzese. Collabora attivamente
con il quotidiano La Repubblica e
il magazine di Rai Storia Italia in
4D. Ha al suo attivo parecchi libri.
u Doppia presentazione giovedì 31 marzo del libro “La locomozione umana su terra, in acqua, in aria. Fatti e teorie” (Ermes, 2015), seconda edizione
dell’opera fondamentale di Pietro Enrico di Prampero, fisiologo udinese. Alle 10.30 presentazione nella sala consiliare del
municipio di Gemona, alle 17, a
palazzo Garzolini – di Toppo
Wassermann a Udine.
ERT
Riprende il concerto
di Primavera
u Ripartirà giovedì 31 marzo da
Codroipo la tournée regionale
della Mitteleuropa Orchestra
con il suo “Concerto di primavera” che proporrà, tra gli altri,
musiche di Rossini, Bizet,
Strauss II e Tchaikovsky. Le altre tappe sono: 1 aprile Cordenons, Auditorium Aldo Moro,
ore 21; 2 aprile Pontebba, Teatro Italia, ore 21; 3 aprile Latisana, Teatro Odeon, ore 20.45; 5
aprile Sacile, Teatro Zancanaro,
ore 21; 6 aprile Gemona del
Friuli, Teatro Sociale, ore 21.
CENTRO TEATRO, ANIMAZIONE E FIGURE. Due generazioni a confronto sulle età della vita.
Un faccia a faccia tra “Esistenze” parallele
oltre 100 laboratori da Gorizia a Trieste
Il rapporto diretto e interattivo tra i bambini e gli anziani incoraggia una “nuova etica” delle relazioni
u OLTRE 3 mila studenti e più di
600 anziani delle Case di Riposo
nelle città e province di Trieste e
Gorizia hanno preso parte, dal
2011 al 2016, al progetto “Esistenze, laboratorio sulle età della vita”, promosso dal CTA – Centro
Teatro Animazione e Figure. Anche “Esistenze” 2016 è entrato in
punta di piedi, con discrezione e
rispetto, nella dimensione “parallela” dell’esistenza vissuta dagli
anziani e dai bambini. Attraverso
più di 100 ore di laboratorio condotte nelle scuole delle province
di Trieste e Gorizia le scorse settimane, “Esistenze” si è confermato progetto innovativo e sperimentale perché la scoperta, la co-
noscenza reciproca, l’aggregazione, il lavoro d’équipe hanno creato
momenti di grande intensità, complicità, emozione, mettendo a
confronto due periodi della vita
molto diversi. L’obiettivo è ricostruire, apprezzare e mantenere i
legami intergenerazionali utili a
favorire sia la partecipazione attiva degli anziani alla vita sociale,
sia lo sviluppo della socialità in età
scolare. Intorno al tema del “viaggio” ruotava l’edizione 2016 che
ha coinvolto 15 scuole e un centinaio circa di anziani attraverso
laboratori, incontri e confronti. I
12 video realizzati nel corso del
progetto saranno al centro
dell’evento conclusivo della Sala
Tripcovich, giovedì 7 aprile a
Trieste: l’evento sarà presentato
mercoledì 30 marzo all’Antico
Caffè San Marco, alle 11, presenti
l’assessore regionale al Lavoro,
Formazione e Istruzione Loredana Panariti e inoltre Cristiano Degano, responsabile della struttura
di programmazione della sede Rai
Fvg in lingua italiana, I curatori
del progetto Elisabetta Gustini,
Erica Pacchioni e Roberto Piaggio, il video maker Francesco Termini, che ha diretto i video di Esistenze 2016. Il rapporto diretto e
interattivo tra i bambini e gli anziani incoraggia una “nuova
etica” dei rapporti tra le generazioni, ridefinisce i ruoli, educa al criterio di reciprocità; l’arricchimento di ognuno va oltre la solidarietà
di una generazione verso l’altra,
fornendo occasioni di verifica
dell’infondatezza degli stereotipi
che caratterizzano nell’immaginario corrente la vecchiaia e l’infanzia. Esistenze 2016 è realizzato
con il sostegno della Regione e in
collaborazione con la RAI.
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ANNO I
N° 26
MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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SPORT Calcio
I RIVALI. Ai bianconeri domenica serviranno ‘gamba’, aggressività e coraggio
‘Numeri’ e qualità di gioco
Il Napoli ha cifre da record
IL RIENTRO
Alex Merkel
uomo in più
Miglior attacco e 20 vittorie per gli azzurri, prossimi avversari dell’Udinese
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... LUCIANO PATAT
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u Sessantadue gol fatti, 20 vittorie, tre sole sconfitte e il primato
là, ad appena 3 punti. Bastano
questi dati per evidenziare la forza
del Napoli, prossimo avversario
dell’Udinese nel lunch match di
domenica 3 aprile (fischio d'inizio
alle 12.30 allo Stadio Friuli).
Non ci sono soltanto i numeri a
testimoniare il ruolino da schiacciasassi della formazione partenopea. Maurizio Sarri, mister arrivato sulla cresta dell’onda dopo
una lunga gavetta, ha plasmato un
collettivo capace di esprimere un
calcio tra i migliori in Italia. L’ex
allenatore dell’Empoli si affida un
4-3-3 fatto di geometrie, idee
chiare, velocità di pensiero e di
manovra. Saggiamente, ha abbandonato il 4-3-1-2 che aveva fatto
le sue fortune in Toscana, scegliendo un modulo in grado di
esaltare al meglio le (notevoli)
qualità dei suoi giocatori.
Del nuovo corso ha beneficiato, in
particolare, Gonzalo Higuain. Il
‘Pipita’ ha già messo assieme 29
gol in 30 partite, mostrando tutto
il meglio del suo repertorio, fatto
di tecnica, fiuto del gol e tanto movimento. Già, perché il bomber
argentino non è soltanto un finalizzatore, ma anche un giocatore
capace di aprire spazi invitanti ai
compagni del reparto offensivo.
Ecco, altre due frecce a disposi-
Insomma, servirà un’Udinese al
massimo della concentrazione e
della forma per strappare un risultato positivo a Higuain e compagni. Mister Luigi De Canio, in
questo periodo, sta lavorando
molto sul lato fisico per presentare una squadra aggressiva, pronta ad arrivare prima su tutti i palloni. L’inserimento di un giocatore pronto ad agire da trequartista, inoltre, potrebbe provocare
scompensi allo schieramento tattico dei rivali, e Bruno Fernandes
potrebbe essere l’uomo giusto per
ricoprire questo compito. ‘Gamba’, compattezza e aggressività:
ecco le tre armi con le quali l’Udinese potrebbe creare grattacapi
agli azzurri, evitando di concedere spazi pericolosi. Servirà una
grande prova: anche i bianconeri
hanno fame di punti salvezza.
BOMBE. Higuain è già a quota 29 gol in campionato
zione di Sarri sono Lorenzo Insigne (protagonista anche con la
maglia dell’Italia nella recente
amichevole di Udine) e Josè Maria Callejon, attaccanti esterni dotati di guizzi imprevedibili, sempre pronti a colpire.
I punti di forza degli azzurri, però,
non si esauriscono qui. A centrocampo, oltre alle incursioni di
Marek Hamsik, il Napoli può beneficiare dello straordinario rendimento di Jorginho, ‘rinato’ con
il nuovo tecnico dopo una stagione poco felice. Sarri, inoltre, ha
lavorato con certosina maniacalità anche sulla difesa: con Rafa Benitez al timone, i partenopei hanno subito 54 reti nello scorso torneo, quest’anno i gol incassati sono soltanto 24. Il tutto, con il solo
inserimento di Elseid Hysaj come
terzino destro. Sintomo che il mister toscano ha lavorato, con profitto, sull’intera organizzazione di
squadra.
SWANSEA L’ex mister dell’Udinese e il club gallese pronti a separarsi: in pole c’è Rodgers
‘GUIDO’, ARIA DI DIVORZIO
A FINE ANNO SARÀ ADDIO?
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u Potrebbe essere già finita l’avventura di Francesco Guidolin allo Swansea? Secondo indiscrezioni che filtrano da Oltremanica,
l’ipotesi non è poi così remota.
Nonostante un ottimo ruolino, il
club militante in Premier League
starebbe pensando di sostituire
l’allenatore italiano a fine stagione, affidando la panchina a Brendan Rogers, ex timoniere del Liverpool. Per quest’ultimo, sarebbe un ritorno allo Swansea, già
guidato dal 2010 al 2012. Guidolin è arrivato in Galles lo scorso
gennaio, con la squadra invischiata nella lotta per non retrocedere.
Grazie alle sue ‘cure’, i bianconeri
hanno ottenuto 5 vittorie e due pari in 10 gare, allontanandosi dalla
‘zona calda’.Il nome del ‘Guido’ è
stato di recente accostato, nuovamente, alla Nazionale. Che il divorzio dal club gallese sia l’anticamera di un approdo sulla panchina azzurra? Anche se Tavecchio ha parlato di un “tecnico federale” per il dopo Conte, l’ipotesi non è da scartare.
Dopo essere stato a lungo ai box,
potrebbe essere il 'nuovo acquisto'
per il finale di stagione. Alexander Merkel, reduce dalla rottura
del legamento crociato nello scorso mese di settembre, è ritornato
ad allenarsi con regolarità, oltre
ad aver preso parte a qualche partita della Primavera. Il centrocampista kazako potrebbe rappresentare una freccia in più nell'arco di
mister Luigi De Canio per il finale
di stagione. Per il 24enne non sarà
di certo facile guadagnarsi un posto nell'undici titolare, ma il suo
ritorno garantisce all'allenatore
alcune soluzioni in più, soprattutto a gara in corso.
LA RIPRESA Friulani ancora al lavoro senza i 12 nazionali
DI NUOVO IN CAMPO
HEURTAUX VA K.O.
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u L'Udinese ha ripreso oggi il
cammino in vista della gara di domenica contro il Napoli. Dopo
due giorni di sosta per le festività
pasquali, la truppa di mister Luigi
De Canio è stata impegnata nel
pomeriggio sui campi del centro
“Dino Bruseschi”.
I bianconeri erano ancora privi dei
12 giocatori che, negli scorsi giorni, hanno preso parte agli appuntamenti internazionali con le rispettive Nazionali. Oltre a Gui-
lherme, che sta proseguendo nel
suo programma di recupero post
infortunio, non era presente nemmeno capitan Totò Di Natale,
mentre Thomas Heurtaux ha lasciato anzitempo il campo a causa
di alcuni problemi al ginocchio. Il
gruppo è stato impegnato in potenziamento atletico ed esercizi
con il pallone.Nei prossimi giorni,
i bianconeri saranno impegnati in
sedute singole, fissate sempre alle
12.30. Sabato, in vista della partita di domenica contro il Napoli i
giocatori delle 'zebrette' saranno
impegnati nella rifinitura.
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ANNO I N° 26 MERCOLEDI 30 MARZO 2016
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SPORT Vari
LUTTI Per un’amara coincidenza del destino, entrambi erano di nazionalità belga
CICLISMO, È SHOCK
MORTI DUE GIOVANI
Demoitié è deceduto sabato dopo essere stato investito da una moto in gara
Fatale a Myngheer un infarto che lo ha colto a 25 chilometri dal traguardo
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u Due lutti in pochi giorni. Il ciclismo è sconvolto. Sabato era
toccato ad Antoine Demoitié, 25
anni, belga, ieri sera al suo connazionale Daan Myngheer, appena ventiduenne (avrebbe compiuto 23 anni il prossimo venerdì).
Una coincidenza incredibile, che
ha lasciato sgomento il mondo
delle due ruote.
Demoitié ha perso la vita durante
la classica Gent-Wevelgem: era
caduto, assieme ad altri quattro ciclisti, quando è stato investito da
una moto dell'organizzazione nei
pressi di Sainte-Marie-Cappel, a
poco più di 80 chilometri dall'arrivo. Per lui, un grave trauma cranico che non gli ha lasciato scampo: il giovane corridore è deceduto sabato notte all'ospedale universitario di Lille. Demoitié era
appena passato dalla terza alla seconda fascia delle squadre ciclistiche (tecnicamente, da Continental a Professional), ingaggiato
dalla Wanty Groupe Goubert dopo tre stagioni alla Wallonie-Bruxelles. Per lui, il risultato più rilevante era stata la vittoria nel
Tour du Finistère nel 2014. Infine,
il tragico incidente che ne ha causato la morte.
Per un'atroce beffa del destino, a
distanza di non molte ore è toccato
a un altro atleta del Belgio, Daan
MYNGHEER. Il ciclista è morto di infarto a pochi giorni dal 23esimo compleanno
TENNIS
u ROBERTA VINCI sarà la
prossima numero 8 del
mondo. Nonostante la prematura eliminazione di
Miami per mano di Madison Keys, la tarantina si
isserà al suo best ranking
a partire da lunedì prossimo. Continua, quindi,
l’ascesa della tennista azzurra, di recente finalista
agli Us Open, dove aveva
ceduto alla connazionale
Flavia Pennetta.
Myngheer. Sabato mattina era
stato colpito da un infarto nel corso della prima tappa del Critérium
International. Dapprima aveva
accusato un malore, dal quale
sembrava essersi ripreso, salvo
poi restare vittima di una caduta a
25 chilometri dal traguardo e aver
accusato, in seguito, un arresto
cardiaco. Subito ricoverato all'ospedale di Ajaccio e tenuto per 36
ore in stato di coma farmacologico, non aveva più ripreso conoscenza, fino al tragico epilogo di
lunedì sera. La notizia della sua
scomparsa è stata diffusa dalla sua
squadra, Roubaix-Lille Mètropole, su Facebook: “È con grande
commozione che annunciamo la
morte di Daan. Ha perso la sua
ultima gara dopo aver lottato come un grande campione. È morto
questo lunedì, 28 marzo alle ore
19.08, alla presenza dei suoi genitori, della sorella e della sua ragazza Fleur Emely all'ospedale di
Ajaccio”. I suoi organi saranno
donati per volontà della famiglia.
Il mondo del ciclismo è sconvolto
da questi lutti, tanto repentini
quanto tragici. Un incidente fatale
e un infarto: un destino beffardo e
crudele si è abbattuto su questi
due giovani belgi. Uniti nella passione per i pedali e, purtroppo, anche da un epilogo amaro.
Unesco Cities Marathon
SANTI E VRAJIC I
TRIONFATORI
TERZO REDOLFI
u SI È rinnovato il successo
della Unesco Cities Marathon. La gara, che si è svolta
a Pasquetta e mette in collegamento Cividale del Friuli e
Aquileia, è giunta alla quarta
edizione. Lungo i 42 chilometri fra i due 'gioielli' friulani, non sono mancate le
emozioni.La sorpresa è arrivata nella gara maschile: al
traguardo era giunto per primo l'etiope Damte Taye Kuashu, ma l'africano è stato
squalificato perché non era
iscritto alla maratona e
avrebbe dovuto limitarsi a
correre la prima frazione della staffetta. A trionfare, così,
è stato il 43enne modenese
Antonio Santi, al primo successo dopo le 21 maratone
corse in carriera. Ha chiuso
con il tempo di 2h28’11”. Alle
sue spalle si sono piazzati il
keniano Julius Kipkurgat Too
e il pordenonese dell’Atletica
Aviano, Matteo Redolfi.
In campo femminile, la vittoria è andata alla croata Marija
Vrajic. Dietro di lei, che ha
chiuso in 2h51’14”, si sono
piazzate la connazionale Ingrid Nikolesic e la lituana dell'Atletica Buja, Alionka Kornijenko.
MALATTIA C’è l’ennesimo caso di giocatore deceduto per la sclerosi laterale amiotrofica
SCI ALPINO Lo sciatore di Sappada convocato in Nazionale
LA SLA COLPISCE ANCORA
IL CALCIO PIANGE LIST
EMANUELE BUZZI
CON TUTTI I ‘BIG’
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u Altra vittima della Sla nel mondo del calcio. La Sclerosi laterale
amiotrofica si è portata via Paolo
List, 52 anni, difensore che ha
contribuito alla promozione in serie A del Foggia guidato da Zdenek Zeman. Nato a Casalbuttano,
in provincia di Cremona, aveva
mosso i suoi primi passi nel Pergocrema prima di passare una prima volta, nella stagione 1983/84,
al Foggia in serie C1.
Dopo aver vestito le maglie di Jesi
e Monopoli, era tornato in rossonero, contribuendo alla scalata
foggiana fino in serie A. Non aveva mai 'assaggiato', però, la massima categoria, trasferendosi a
Bologna per disputare due campionati in B; la sua carriera era finita al Palazzolo
Anche List si è dovuto arrendere
alla Sla, malattia degenerativa che
ha colpito diversi giocatori di calcio, tra i quali Stefano Borgonovo
che assieme alla moglie Chantal
ha dato vita a una fondazione per
aiutare le persone colpite da questa malattia.
LIST. Paolo
(FOTO WIKIPEDIA)
u C'è anche Emanuele Buzzi fra i
discesisti italiani allenato da Alberto Ghidoni. Il talento sappadino, di recente protagonista ai
Campionati Italiani Assoluti di
Sella Neva, pur senza mai salire
sul podio, sarà impegnato fino a
sabato 2 aprile a Santa Caterina
Valfurva assieme agli altri azzurri
di specialità.
Otto gli atleti convocati dal direttore sportivo Max Rinaldi: oltre a
Buzzi, saranno presenti Henri
Battilani, Guglielmo Bosca, Mattia Casse (neo campione italiano
di superG),Luca De Aliprandini,
il campione del mondo di discesa
Peter Fill, Christof Innerhofer e
Riccardo Tonetti, pronto a unirsi
al gruppo al termine dello slalom
di Monte Pora che vale per i Campionati italiani. Non è stato chiamato, invece, Dominik Paris, impegnato a smaltire i problemi fisici patiti durante le finali di St.
Moritz.
Bella avventura, dunque, per
Emanuele Buzzi, autore di buone
prove anche a Sella Nevea.
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“Centro per la famiglia” nasce domani a Udine