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Anno XXXIX
1329
4 Luglio 2011
numero
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. - Prezzo per copia euro 0,50
Frena la fiducia
in agenzia
A
gennaio sembrava
tornato l'ottimismo in agenzia,
dopo un 2010 che si era
chiuso con un certo pessimismo. Invece a giugno si è
verificata una virata verso il
basso. E' il quadro che emerge dall'analisi dell'indice
di fiducia dell'Osservatorio
Guida Viaggi, che fotografa
il sentiment del trade rispetto all'andamento della propria attività. Il 2010 si era
chiuso con un indice negativo: considerando che il
valore 100 esprime un sentire neutro, a dicembre dello
scorso anno il dato generale
era 110, ma a gennaio 2011
gli agenti mostravano una
accresciuta fiducia, con un
indice balzato addirittura a
152, forse spinto verso l'alto
da un buon Capodanno. Una
battuta d'arresto si ha poi in
febbraio, quando l'indice
scende a 142. Poi segue un
trimestre positivo, ma a giu-
una necessità di rinnovamento: di comunicazione,
prodotto e strategico. La distribuzione è sempre più
attenta alla solidità finan-
ziaria del fornitore partner,
oltre che alla qualità dei
servizi e chiede, per sè e per
il cliente, maggiore traDA PAG. 2
sparenza.
Le scelte
di Veratour
M
gno, proprio nel momento
clou per le prenotazioni delle vacanze, arriva una brusca frenata. Il panel di network intervistati fa emergere
arginalità in aumento, in termini
percentuali e in
valore assoluto, nei conti
Veratour, a fronte di un portafoglio prodotti cambiato, a
causa degli eventi che hanno
coinvolto Egitto e Tunisia.
E' quanto dichiarato dal
drettore commerciale e marketing, Stefano Pompili, in
occasione dell'inaugurazione del Veraclub Suneva in
Sardegna. Nel complesso, al
15 giugno 2011 il portafo-
glio vendite registra un calo
del 2,5%, con 115 milioni di
euro contro i 118 milioni del
2010. La previsione di chiusura d'esercizio è di 172 milioni di euro, contro i 177
milioni del 2010 (-3%). Tra
le novità per il 2012: un
villaggio a Phuket, mentre
ad aprile sarà la volta di
Mahdia e a Djerba il t.o.
conta di diminuire il suo impegno sull'isola. Il prodotto
Viaggi si fa in due per la
prossima stagione. A PAG. 6
In questo numero
Network alla sbarra
a NoFrills
pag. 7
Investire in Cina:
l’analisi di Bcg
pag.10
Progetto rivenditori
per Amadeus
pag.12
Cathay a fianco
del made in Italy
pag.17
Focus
2 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Indice di fiducia
L’ottimismo delle agenzie
in frenata a giugno
Per i network si assiste ad una fase delicata di trasformazione irreversibile
di Emanuela Comelli e Laura Dominici
O
ttimismo delle agenzie di viaggi
in ripresa, ma con
una virata verso il basso nel
mese di giugno.
Questo il quadro che emerge
dall'analisi dell'indice di fiducia, che in un solo numero fotografa il sentiment
del trade rispetto all'andamento della loro attività (vedi box). Un andamento a livello nazionale che è rispecchiato nei dati delle singole
aree, Nord, Centro e Sud,
che non evidenziano zone
geografiche particolarmente
più ottimiste o pessimiste di
altre.
Il 2010 si era chiuso con un
certo pessimismo: considerando che il valore 100 esprime un sentire neutro, a
dicembre dello scorso anno
il dato generale era 110, il
secondo valore più basso del
2010, quando peggio aveva
fatto solo settembre con un
103. Ecco che però già a
gennaio 2011 gli agenti di
viaggi mostrano una accresciuta fiducia, con un indice
che balza addirittura a 152,
forse spinto verso l'alto da
un buon Capodanno. Una
battuta d'arresto, ma relativa
Come pensate andrà il vostro business nei prossimi mesi?
Fonte: Guida Viaggi
non possiamo non pensare
che questo abbia pesato sulle risposte degli agenti.
Poi segue un trimestre decisamente positivo, è il momento delle campagne advanced booking, e la situazione in Nord Africa sembra
essere rientrata.
A marzo l'indice sale a 148,
e balza addirittura a 161 in
aprile, mese della Pasqua
tanto attesa in una primavera
avara di ponti.
A maggio il valore 182 ci riporta ai livelli di inizio
2010, prima che il pessimismo cominciasse a serpeggiare nella rete agenziale.
Poi un brusco stop. Il mese
di giugno, con la stagione estiva alle porte, rileva un ottimismo più cauto degli agenti di viaggi, ancora posi-
tivi verso il loro futuro, ma
meno. Il 143 calcolato nel
mese forse porta con sé, più
di tutto, la disillusione sul
Nord Africa, che stenta oggi
più di quanto gli stessi operatori potessero immaginare, e la fatica di un mare
Italia che non ha poi così beneficiato, almeno quello intermediato, degli eventi che
hanno coinvolto l'altra sponda del Mediterraneo.
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distribuzione
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tutto sommato se si considera che siamo ancora ben
sopra il valore 100, si ha in
febbraio, quando l'indice
scende a 142. I disordini in
Egitto e Tunisia sono ancora
in svolgimento quando viene effettuata l'indagine, e
Indice, come si calcola
La rubrica Indice di fiducia di Guida Viaggi ha l'obiettivo
di fare il punto sulla percezione dell'andamento del settore turistico da parte degli agenti di viaggi.
A tal fine, tramite l'Osservatorio Guida Viaggi, periodicamente viene sottoposta alla rete agenziale la domanda "Come pensate che andrà il vostro business nei
prossimi mesi?". In base alle risposte date viene calcolato un indice che misura, in un unico valore, il feeling
positivo, negativo o neutro che le agenzie hanno del
proprio business. Il valore dell'indice pari a 100 è relativo
al sentire neutro degli agenti nei confronti del proprio
futuro lavorativo. Mediamente vengono interpellate, in
occasione di ogni indagine, circa 300 agenzie in tutta
Italia.
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Rinnovamento
necessario
Se questa è la fotografia
tratteggiata in base all’analisi dell’indice di fiducia,
quello che emerge sul momento che vive ora il comparto del turismo intermediato è, stando a quanto ci
hanno detto i manager di
Steve Sabato
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alcuni network, una necessità di rinnovamento.
“E' un momento decisivo e
molto delicato per il settore
in generale. Stiamo assistendo ad un passaggio ormai irreversibile per il
mercato turistico: il cliente
diffida, non chiede e non
vuole più proposte stantie e
tutto ciò che è fermo è destinato a morire”. Stigmatizza così la fase di mercato
Ezio Birondi, a.d. Last
Minute Tour. Alla base di
tutto c’è l’evoluzione del
cliente: “E' diventato più
attento al prezzo, alla qualità dei servizi offerti, sensibile alle proposte particolari. Trova informazioni
su canali alternativi, ormai
sa costruirsi da solo un
viaggio e prenotarlo. Men-
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tre il mercato è rimasto
fermo, arroccato a vecchi
modi e sistemi di commercializzazione e comunicazione”. Riporta poi il discorso sulla politica di Lmt
per dire: “Vogliamo tentare
di intercettare il consumatore all'interno dei canali in
cui vive, si informa, decide
per portargli la nostra
offerta di qualità e al contempo strutturiamo le nostre agenzie in modo che
siano davvero capaci di
dare valore aggiunto alla
vendita di un pacchetto di
viaggio”. Mettendo in campo strumenti di comunicazione alternativi ed eterogenei, a supporto di una formazione dei punti vendita,
il network ritiene di poter
anticipare le esigenze dei
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Focus
4 Luglio 2011 - n° 1329
GuidaViaggi
3
Indice di fiducia
consumatori e ottenere risultati soddisfacenti.
Produzione
impoverita
Sul tema del prodotto in
grado di offrire maggiori
garanzie, Birondi spiega che
“il vero problema del
comparto è che, mese dopo
mese stiamo assistendo ad
un costante e serio impoverimento della produzione
anche dal punto di vista
quantitativo, oltre che qualitativo: gli operatori non
solo hanno poche idee ma
anche pochi prodotti”.
Una prova è la crisi del Maghreb e del Medio Oriente,
che ha portato a rispondere
in modo banale, secondo
l’a.d: “Con Grecia e Baleari... sempre con le stesse
strutture, stessi modi, stesse
soluzioni. Il cliente è stanco
di vedere le solite cose, di
trovarsi ogni anno di fronte
gli stessi cataloghi”. Per
questo, secondo lui, perde
fiducia e trova altri canali e
modi per prenotare. E rincara la dose: “La riduzione
dell'offerta, a seguito della
sparizione dei grandi nomi
del turismo, sta dimostrando, a conti fatti, che non ha
portato come si credeva ad
una selezione/miglioramento qualitativo della stessa,
quanto invece alla drastica
riduzione della domanda”.
Corrado Ceriani, presidente di Travel Co, ammette che è stato difficile
recuperare le vendite perse
nelle aree in crisi. “I bacini
alternativi più significativi –
spiega - sono quelli che storicamente sostengono gli
imprevisti quali la Spagna,
le crociere, l’Europa, l’Italia ed i viaggi su misura di
lungo raggio. In termini di
teste inevitabilmente abbiamo accusato contrazioni,
compensate da una maggiore spesa procapite”.
Il manager riconosce, però,
una certa sensibilità da parte
dei fornitori con formule diverse di incentivazioni alle
vendite, “che non sempre
sono una risposta per il
mercato”. Ma che cos’è che
non si fa? “Il turismo organizzato – replica Ceriani non sensibilizza il mercato
sui vantaggi a prenotare in
adv, ma si lascia vampirizzare dal web e dalle multinazionali del turismo. I
maggiori svantaggi di internet si identificano nella
non garanzia dei servizi,
difficoltà ad individuare le
risposte alle necessità, raggiri. Consegnando il proprio capitale alla agenzia i
consumatori otterrebbero
maggiori sicurezze dell’investimento”, sottolinea.
Ceriani è pronto a dare fiducia al settore, a patto che
“si dia vita a delle strategie
di comunicazione di settore
in grado di avvicinare il mercato potenziale. Dobbiamo
agire in fretta”, aggiunge.
Riformulare
il pricing
Un altro cambio di passo
dovrebbe, secondo il presidente, riguardare la formulazione del prezzo finale dei
t.o: “Il prezzo deve inglobare tutte le voci con copertura
rischi variazioni. L’attuale
situazione produce nel consumatore una sensazione di
raggiro e di insicurezza che
lo spinge a ricercare soluzioni sovente ingannevoli”.
Per sostenere gli associati
Travel Co ha ricostruito il
sito legandolo agli elementi
motivazionali del viaggio,
con un motore di ricerca
che permette di ritrovare con
immediatezza le risposte
alle varie necessità. Anche
Ceriani punta il dito sulla
comunicazione al mercato:
“Noi abbiamo costruito un
sistema sofisticato di comunicazione periodica per raggiungere i clienti reali e potenziali”. E’ inoltre in fase
d’ultimazione il progetto
della piattaforma tecnologica, un investimento “che
permetterà alle nostre adv
di costruire con il proprio
cliente in tempo reale qualsivoglia viaggio utilizzando
tutte le soluzioni di trasporto aereo ed alberghiere, con
trasferimenti personalizzati
ed assistenza 24 ore su 24”.
Giovani
in rampa di lancio
Positivo il sentiment di Walter Starnone, direttore generale Viaggiaconnoi: “La
fiducia che il nostro settore
possa finalmente riscattarsi
e diventare un normale comparto industriale non è mai
venuta meno, nemmeno in
questi tempi difficili. Gli ultimi default non fanno che
ribadire la necessità di avere aziende più strutturate finanziariamente e soprattutto con un management com-
petente. Ultimamente incontro molti giovani che potrebbero avere un radioso futuro
in società non soffocate da
presunte competenze ereditarie o anche di troppo lungo corso”. Starnone non crede che l'utente sia sfiduciato
nei confronti dei fornitori di
servizi, ma piuttosto attribuisce ad una crisi imperante la disaffezione al viaggio.
“Competenza sui prodotti,
presidio del territorio e conoscenza del cliente sono le
armi che ha in mano l’agente di viaggi – commenta poi
il d.g. -. L'agenzia deve
lavorare a largo spettro, utilizzando con competenza i
mezzi che oggi abbiamo a
disposizione, utilizzando la
vendita online, il social commerce, i consulenti esterni e
la vendita al banco come se
fossero un’unica risorsa”.
Cambio
di programmi
Per nulla sorpreso degli ultimi accadimenti Fabio Savelloni, amministratore
delegato Che Viaggio!, situazioni di sofferenza esacerbate da crisi politiche internazionali, che hanno ve-
locizzato l’epilogo. “La fiducia oggi è figlia delle opportunità - esclama Savelloni – e in assenza di un
certo tipo di opportunità ha
dominato l’incertezza e la
possibilità di spesa. Questi
sono gli indici che poi statisticamente vengono tradotti in fiducia. Il fatturato
cresce grazie al lungo raggio, prezzo medio più alto
ma meno passeggeri. Chi
ha potuto permetterselo ha
cambiato i programmi che
prima prevedevano in questo semestre 2011 un medio
raggio, altri, molti altri,
sono rimasti paralizzati”.
Per garantirsi la serenità di
guardare avanti “occorre
crescere mentalmente e
sbirciare ogni tanto ai mercati internazionali per identificare nuovi modelli, puntando con coraggio ad una
identificazione chiara, evitando di essere generalisti a
tutti i costi. Le alleanze poi
faranno la differenza e questa sarà l’arma determinante per una migliore
gestione del mercato e del
prodotto”. E per Savelloni
la vera fiducia il consumatore la deve poter ottenere
nel rapporto con il suo agente di viaggi: “E’ lui la
sua garanzia. Chi riesce in
questo non deve temere il
web”.
E’ ora di fare comunicazione
I
ndice di fiducia del
cliente verso le
adv e delle adv
verso il settore. Una strada a
doppio senso di marcia vista
con gli occhi di due agenti di
viaggi la cui collocazione
geografica abbraccia due estremi della penisola, Genova e Messina (Barcellona
Pozzo di Gozzo per l'esattezza). “L'indice di fiducia
verso di noi è buono, anzi
diventiamo il punto di riferimento, sembra che la gente
il Tg non lo guardi”, esordisce così Tiziana Parodi,
banconista di Fieschi Travel, agenzia di Genova. “Per
quanto riguarda i t.o. devono
cambiare la loro politica aggiunge senza alcuna esitazione -. Non serve fare
promozioni, ma occorre eliminare i timori che hanno le
persone. I clienti non hanno
bisogno dell’Egitto a 300
euro, hanno bisogno di non
aver paura di andare in Egitto”. Bisogna saper rassicurare il cliente. E la mossa
secondo Parodi è una sola:
comunicare il reale stato delle cose. Una mossa a più attori a livello istituzionale che
veda coinvolti enti del Turismo e t.o. di destinazione.
Gli operatori invece cosa
fanno? “Ci sono t.o. che prima non davano alcuno sconto e che adesso danno le
quote nette”, aggiunge ancora Parodi. Il t.o. è visto come veicolatore. E’ il messaggio del famoso spot di Alpitour che tutti ricorderanno: Vacanze fai da te? no Alpitour.... Quale fosse il significato è chiaro: “Il t.o. ti
porta in modo sicuro dove tu
non avresti mai pensato di
andare. E’ stata un’ottima
campagna pubblicitaria”,
commenta Parodi. Prima i
t.o. avevano un ruolo isitituzionale, che “ora sta scomparendo, ma perché sono
loro stessi che si defilano dal
proprio ruolo, che è quello di
veicolare in modo organizzato e sicuro le persone nel
mondo, come facciamo noi
adv”. Una considerazione è
chiara: il t.o. non può pretendere di avere il cliente solo
tramite i prezzi, ma deve saper dare informazioni. La fiducia verso i t.o. pare essere rimasta inalterata, vero è
che poi il cliente per la vacanza si affida al fai da te,
affitta le case direttamente.
Secondo Parodi, attualmente siamo ad un -20% di cli-
enti in agenzia rispetto agli
anni scorsi. A pensare che
non ci sia un problema di fiducia da parte del cliente
verso il settore è anche Salvatore E. Miano, titolare
Mianotour, agenzia di Barcellona Pozzo di Gozzo
(Messina) ed amministratore di Sol Travel World,
consorzio di adv siciliane di
recente costituzione. Il cliente “è sempre più scettico
verso le adv - osserva il manager -, si informa molto e richiede una competenza
sempre più ampia e specializzata”, due aspetti senza i
quali “non si può andare avanti, ma noi affiliamo le
nostre armi ogni giorno”. E
chi è bravo riesce anche ad
anticipare quello che il cliente vuole sapere, sfruttando i nuovi canali cui è solito
affidarsi per trovare informazioni. Se il cliente legge le
recensioni di Tripadvisor in
merito alle strutture, l’adv lo
precederà citando già i commenti. Specializzazione e
preparazione sono anche le
linee guida che si dovranno
seguire sul fronte del tour operating. “Il t.o. di nicchia
può essere un’eccellenza
fino a che la situazione geo-
politica di un Paese è stabile
- aggiunge Parodi -, ma è
vincente il fatto che, pur diversificando l’offerta saprà
garantire anche un’alta specializzazione sul prodotto”.
Adv versus t.o.
Com’è la fiducia delle adv
verso i t.o? “Prima ci preoccupavamo di scegliere il t.o.
per evitare che il cliente soffrisse dal punto di vista della
qualità - dice Miano - oggi
anche dal punto di vista della solidità finanziaria. Alle
convention la domanda senza risposta che più si sente
fare è: ‘Il modello di tour o-
perating è in crisi?’ e la risposta che viene data è
‘Non lo sappiamo’. E se lo
fosse, qual è l’alternativa? Io
mi cerco la mia nicchia”, dice
il manager. Come? Giocando la carta del tour organizer, “su determinati prodotti faccio io da organizzatore
e distributore”. Un ultimo
quesito: le adv hanno perso
fiducia nei t.o? “Sì” è la risposta. “Ci chiediamo com’è? Cosa fanno? Ogni loro
mossa viene misurata dal
mercato”. Ecco, quindi, che
l’atteggiamento che devono
avere è uno solo: “Maggiore
trasparenza”.
S.V.
Primo piano
4 GuidaViaggi
Codice: complicata
semplificazione
Le buone intenzioni prevalgono su provvedimenti concreti
C
di Giorgio Castoldi
S
i sa che liberalizzazione e semplificazione si contrappongono a corporazione
e burocratizzazione. E il fatto che in Italia sia la seconda fazione a vincere sempre
sulla prima è sotto gli occhi
di tutti.
Poi c'è il problema dei diritti
del consumatore, apparentemente in contrasto con entrambe le tendenze, ma che
in realtà dovrebbe far parte
di tutt'e due. Il nuovo Codice del turismo ha tentato
coraggiosamente, anche se
in modo un po' fumoso, di
schierarsi dalla parte di una
semplificazione attenta al
consumatore. Il risultato?
Tutto da verificare, perché le
buone intenzioni sembrano
prevalere sui provvedimenti
concreti.
Vediamo quali sono le principali misure adottate, limitandoci a segnalarle, senza
poter entrare nel dettaglio.
Le varie forme
La prima forma di semplificazione viene applicata già
all'inizio dell'attività di strutture ricettive (art.16) e di agenzie di viaggi (art.21)
attraverso l'introduzione della "segnalazione certificata
di inizio attività" (s.c.i.a.).
La presentazione di questa
dichiarazione da parte dell'imprenditore consente di iniziare a operare immediatamente, senza attendere il
riscontro dell'amministrazione competente. Le aziende devono ovviamente essere in possesso di tutti i requisiti richiesti, altrimenti,
invece di una definitiva autorizzazione, ricevono una
intimazione alla chiusura.
Può essere considerata una
semplificazione anche la
possibilità, prevista dall'art.
8, per tutti gli esercizi ricettivi, di fornire "la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti e a coloro che sono ospitati nella
struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e
convegni organizzati, nonché la fornitura di giornali,
riviste, pellicole per uso fotografico e di registrazione
audiovisiva o strumenti informatici, cartoline e francobolli alle persone alloggiate, nonché la gestione, ad
uso esclusivo di dette persone, di attrezzature e strutture
a carattere ricreativo, per le
quali è fatta salva la vigente
disciplina in materia di sicurezza. Nella licenza di esercizio di attività ricettiva è
ricompresa anche la licenza
per la somministrazione di
alimenti e bevande per le
persone non alloggiate nella
struttura, nonché, nel rispetto dei requisiti previsti dalla
normativa vigente, per le attività legate al benessere
della persona o all'organizzazione congressuale".
Si tratta di facilitazioni che
hanno creato non poco malumore nei gestori di ristoranti, trattorie, edicole ed
esercizi che in qualche modo si sentono privati di potenziali clienti.
Ancora, l'art. 18 dà risposta
in senso liberalizzante a un
problema che andava ponendosi, affermando che
"non rientrano nella nozione di agenzia di viaggi e turismo, di intermediario, di
venditore o di organizzatore
di viaggio, e pertanto ad esse non si applicano le relative disposizioni ed i relativi
obblighi, le persone fisiche
o giuridiche che effettuano
la vendita e la distribuzione
dei cofanetti, o voucher regalo che permettono di usufruire di servizi turistici anche disaggregati. La qualifica di agenzia di viaggi e
turismo compete esclusivamente a chi emette e produce i predetti cofanetti, o
voucher regalo".
E l'art. 31 interviene anche a
semplificare "la realizzazione delle strutture di interesse
turistico-ricreativo dedicate alla nautica da diporto",
che "non necessita di alcun
ulteriore titolo abilitativo edilizio e demaniale, ferma
restando la quantificazione
del canone in base alla superficie occupata. Sono comunque fatte salve le competenze regionali in materia
di demanio marittimo, lacuale e fluviale".
La protezione
del consumatore
Il secondo filone di interventi del decreto legislativo
79/2011 si compone di una
serie di aggiustamenti alla
normativa riguardante le garanzie del consumatore acquirente di pacchetti di
viaggio tutto compreso. Nata con la direttiva 314 del
1990, questa normativa è
stata introdotta in Italia con
il Dlgs 111 nel 1995, è stata
spostata nel Codice del consumo (Dlgs 206) nel 2005 e
ora fa parte integrante del
Codice del turismo (titolo
VI).
Quali sono le innovazioni
introdotte?
Prima di tutto scompare la
parola "consumatore", sostituita dalla figura del "turista", che, secondo l'art. 33 è
"l'acquirente, il cessionario
di un pacchetto turistico o
qualunque persona anche
da nominare, purché soddisfi tutte le condizioni richieste per la fruizione del servizio, per conto della quale il
contraente principale si impegna ad acquistare senza
remunerazione un pacchetto
turistico".
Il successivo articolo contiene cambiamenti quasi invisibili ma rilevanti.
L'art. 84 del Codice del con-
sumo del 2005, così come
la legge precedente, definiva i pacchetti turistici
come "risultanti dalla prefissata combinazione di almeno due degli elementi di
seguito indicati…", essendo
naturalmente i due elementi
il trasporto, l'alloggio e/o
altri servizi.
L'art. 34 del Codice del turismo è quasi uguale ma
con tre variazioni.
La prima consiste nell'introduzione dell'esplicita indicazione delle crociere fra i
pacchetti tutto compreso, la
seconda è che indica come
questi siano "risultanti dalla combinazione, da chiunque ed in qualunque modo
realizzata, di almeno due
degli elementi di seguito
indicati…".
Insomma, la "combinazione" non è più "prefissata"
ma è "in qualunque modo
realizzata", inserendo pertanto tutte le più diverse aggregazioni di servizi, fra cui
il dynamic packaging, ed estendendosi persino ai casi
in cui l'agente di viaggi potrebbe non essersi reso conto di aver messo assieme
due elementi.
Infine è sparita la dicitura "e
di durata superiore alle
ventiquattro ore, ovvero
comprendente almeno una
notte". Insomma sembra
che si possa parlare di pacchetto turistico qualunque
sia la sua durata, anche di
meno di un giorno.
Il recesso
L'art. 64 del Codice del
consumo (DLgs 206/05)
afferma che l'acquirente di
4 Luglio 2011 - n° 1329
uriosità
di Stefania Vicini
A volte i film possono diventare realtà, oltrepassando
quel filo sottile che ci separa dalla pura immaginazione.
Ci piace il fatto che, a rendere possibile tutto ciò, questa
volta sia stato proprio il mondo del turismo. Forse non
ci si dovrebbe stupire più di tanto visto che chi vende
viaggi in teoria vende “sogni”, ossia mete da sempre desiderate dall’immaginario collettivo. Questa volta però
il passo è stato ancora più ardito. Tutti ricorderanno il
film “Il favoloso mondo di Amélie”, in particolare quando la protagonista decide di far viaggiare il nanetto del
giardino di suo padre. Ecco, l’idea è piaciuta anche a
Daniel Bacho, che ha fondato la Barcelona Toy Travel,
una vera e propria agenzia di viaggi per péluche. Eh sì,
perché è giusto che il nostro fido péluche, l’orsetto che
ci ha accompagnati per tutta la nostra infanzia vegliando sul nostro sonno, adesso si possa riposare,
magari facendo un viaggetto. Ecco quindi che il
simpatico imprenditore ceco ha trasformato il sogno in
realtà, proponendo tre pacchetti differenti alla volta di
Barcellona. Quello base, Low cost, costa 70 euro dall’Europa e 90 dal resto del mondo. Giusto qualche
dettaglio: prevede una passeggiata del nostro amico nel
centro storico, ovviamente documentata da fotografie,
ma anche una comunicazione via email quotidiana ed un
profilo su Facebook. Siccome, poi, il nostro amico sarà
molto contento di avere fatto il viaggio, ci porterà anche
un ricordino. Il pacchetto Explorer costa un po’ di più,
ma prevede degli optional di lusso (tipo cena con
degustazione di piatti tipici catalani), però se proprio
non vogliamo badare a spese, c’è il pacchetto Pro Traveller. Per esempio, con 20 euro in più, potrà fare anche
un picnic sulla spiaggia con altri peluche. Per chi non ci
credesse, c’è il sito web: www.barcelonatoytravel.com.
beni a distanza ha diritto di
recesso entro dieci giorni
dal momento in cui riceve
questi beni.
La logica è chiara: chi
compra una cosa che può
vedere, toccare, provare poi
non può (per legge) cambiare idea. Una volta compiuto l'acquisto quella cosa
se la deve tenere. I negozi
che consentono il cambio lo
fanno per loro politica commerciale, non per obbligo.
Ma chi la cosa che compra
non la vede, può trovarla,
quando la riceve, diversa da
quella che credeva e quindi
legittimamente restituirla.
E i viaggi? In realtà i viaggi
non li vede nessuno: né chi
li acquista in agenzia né chi
li compra via Internet e
quindi la distinzione risulta
per lo meno discutibile.
Tuttavia il Codice la ribadisce e sostiene all'art. 38
punto h) che nell'opuscolo
illustrativo del viaggio (il
catalogo) devono apparire
"i termini, le modalità, il
soggetto nei cui riguardi si
esercita il diritto di recesso
ai sensi degli articoli da 64
a 67 del decreto legislativo
6 settembre 2005, n. 206,
nel caso di contratto negoziato fuori dei locali commerciali o a distanza" e
l'art. 32 precisa che anche
chi invece il pacchetto lo
vende nei locali commerciali, se vuole che il diritto
di recesso del consumatore
non sia applicabile, è obbligato a comunicarglielo
per iscritto.
La vacanza
rovinata
L'innovazione più evidente
è forse quella introdotta con
l'art.47, secondo il quale
"nel caso in cui l'inadempimento o inesatta esecuzione delle prestazioni che
formano oggetto del pacchetto turistico non sia di
scarsa importanza ai sensi
dell'articolo 1455 del Codice civile, il turista può
chiedere, oltre ed indipendentemente dalla risoluzione del contratto, un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza
inutilmente trascorso ed all'irripetibilità dell'occasione perduta".
Già una discussa sentenza
della Corte di Cassazione
del 2010 aveva ribadito
questo diritto, a seguito di
una lunga vicenda giudiziaria. Ma questa è una norma
di legge. E quindi non si
tratta più di un punto di
riferimento ma di un
obbligo.
2. continua
Primo piano
6 GuidaViaggi
Veratour diluisce
il portafoglio
Lo stop del Nord Africa e l’ampliamento del prodotto
di Emanuela Comelli
P
recisi e costanti
nel pricing, con un
buon prodotto, gestito bene, da un’azienda di
famiglia che lavora con passione. Sono queste le caratteristiche che Carlo Pompili, amministratore delegato Veratour, richiama, non
senza soddisfazione, in occasione dell’inaugurazione
del Veraclub Suneva, struttura di proprietà che ha accolto lo scorso 19 giugno i
suoi primi ospiti (vedi box),
a spiegare il buon andamento dell’azienda che, nonostante quanto accaduto in
Nord Africa, tiene e registra
nel complesso cali contenuti. “Ad oggi registriamo una
marginalità in aumento, in
termini percentuali e in valore assoluto – argomenta Stefano Pompili, direttore commerciale e marketing -, a
fronte di un portafoglio
prodotti cambiato, a causa
degli eventi che hanno coinvolto Egitto e Tunisia”. Queste due destinazioni hanno
sempre avuto alta marginalità, la loro sofferenza è stata
compensata dalla crescente
importanza che hanno assunto destinazioni con marginalità solitamente meno
rilevanti, che quest’anno sono invece aumentate.
L’elenco delle mete in difficoltà è presto fatto: Egitto e
Tunisia. Si va dal -95% di
Djerba, che aprirà comunque a fine luglio, al -62% di
Marsa Matrouh (conside-
Il management Veratour al Veraclub Suneva
rando il cumulato, partito ed
ordinato, dal primo gennaio
al 31 dicembre 2011 al 15
giugno 2011, ndr). “Le due
mete rappresentano per noi
circa il 30% di volume delle
vendite. Tra Egitto e Tunisia
stimiamo 26 milioni di euro
di prodotto perso”, afferma
Stefano Pompili, che però,
pur ammettendo che Veratour non si aspettava un calo
così prolungato nella domanda, intravede segnali di
ripresa. “Negli ultimi dieci
giorni (intorno alla metà di
giugno, ndr), lo share giornaliero delle vendite rappresentato dall’Egitto è passato
dall’8 al 25-30%, in particolare su Marsa Matrouh”.
La destinazione si sta dimostrando la più reattiva, e Veratour ha deciso di implementare i charter, al via il 5
luglio da Bergamo. Previsti
400 passeggeri a settimana
in alta stagione. Per un’area
che soffre, altre registrano
importanti incrementi. Tra le
mete in crescita si segnalano
Fuerteventura (+64%), le
Baleari, con aumenti del 5060%, Zanzibar (+46%),
dove il t.o. ha aperto una seconda struttura, e Mauritius,
a +27% “dopo 4 anni di
declino”. Nel complesso, al
15 giugno 2011 il portafoglio vendite registra un calo del 2,5%, con 115 milioni
di euro contro i 118 milioni
del 2010. La previsione di
chiusura d'esercizio è di 172
milioni di euro contro i 177
milioni del 2010 (-3%).
Le novità
E’ risultata, dunque, sicuramente vincente una programmazione già oggi caratterizzata da un mix tra mete
possibilmente problematiche e mete più sicure. A
fronte del peso rilevante rappresentato da Egitto e Tunisia, la strada da seguire sarà
sempre più quella di “diluire” il portafoglio. E in questo senso vanno lette le tante
novità della stagione 2012.
Si parte con il lungo raggio,
che tante soddisfazioni ha riservato in questo inizio d’anno. “A dicembre 2011 apriremo un villaggio a Phuket
– esordisce Andrea Gilardi, product development
and flights manager -, una
struttura di 53 camere, un
Atmosphera Resort, servito
da un charter Blue Panorama da Milano e da voli di
linea Thai da Roma”. Ad aprile del prossimo anno sarà
la volta di Mahdia, in Tunisia. Seguirà l’abbandono
di Djerba, chiediamo? “No,
resteremo”, è la risposta, ma
Veratour conta di diminuire
il suo impegno sull'isola. In
maggio il t.o. aprirà un Veraclub a Karpathos in Grecia,
struttura da 136 camere di
alto livello, a 15 minuti dalla
capitale Pigadia, ed uno a
Creta, dotato di 147 camere
e ristrutturato due anni fa.
Infine, sempre a maggio, a
Lanzarote aprirà un Club Amico di 80 camere. “Il tema
del villaggio è un tema vincente - prosegue Gilardi,
sollecitato sull’attualità di
questa formula di soggiorno -,
molto richiesto nel momento
in cui sa dare risposte alle
4 Luglio 2011 - n° 1329
Veraclub Suneva, debutto sold out
Secondo villaggio in Sardegna di proprietà, dopo il Costa Rei, e terzo localizzato sulla spiaggia di Costa Rei, il
Veraclub Suneva ha aperto i battenti lo scorso 19 giugno per un'estate che, come per le altre due strutture
sarde di Veratour, si preannuncia sold out. "Il 95% degli
arrivi in Sardegna proviene dal Nord Italia", illustra
Stefano Pompili, ricordando i charter organizzati da Bergamo, Verona e Malpensa. Il Suneva sorge su un'area
di 7,5 ettari ed è il primo costruito ex-novo dal tour
operator, che vi ha investito oltre 15 milioni di euro. Dopo lo stop, legato alla richiesta di ulteriori verifiche am-
Veraclub Suneva
bientali, che ha determinato un ritardo nell'apertura della
struttura, il villaggio si presenta ora alla sua clientela con
134 camere, piscina, superminiclub, biberoneria, spiaggia attrezzata e la presenza di uno staff di animazione.
"Le aree comuni sono sovradimensionate - spiega Carlo Pompili - in quanto si prevede per il prossimo anno un
ampliamento del numero dei posti letto, che dovrebbero
arrivare ad un massimo di 550 (un centinaio in più
rispetto agli attuali, bimbi e infant compresi, ndr)". In progetto c'è anche la creazione di un centro benessere di
500 mq, di un campo da tennis e di uno polivalente. Per
questa estate il pricing è allo stesso livello delle altre due
strutture, ma per il 2012 si preannuncia leggermente più
alto di circa il 10%.
esigenze della clientela, sa
specializzarsi. Il mercato
non tollera discrepanze tra
promessa e prodotto”.
Accordo
con Carnival
Novità, infine, anche per il
prodotto Viaggi, che per la
prossima stagione si fa in
due con una pubblicazione
dedicata unicamente a Usa e
Caraibi, ma non sarà una
semplice divisione di destinazioni già in programmazione: saranno introdotte
nuove mete, come la Thailandia, e ci sarà un maggiore
sviluppo degli Emirati Arabi, la Namibia e un incremento delle mete caraibiche.
“E’ un prodotto importante,
anche da soli 10 milioni di
euro di fatturato – spiega Stefano Pompili -, perché importante è dare al cliente la
possibilità di prolungare il
soggiorno in un Veraclub
con un’altra esperienza di
viaggio”. In quest’ottica si
segnala l’accordo con Carnival Cruise, già operativo.
Terme: un’opportunità per l’incoming
“
Il termale ogni anno registra un milione e mezzo di
turisti, un segmento in crescita del 17%, un dato che
obbliga le agenzie all'attenzione verso questo trend".
Così Andrea Costanzo,
presidente Fiavet Lazio,
tratteggia le opportunità derivanti dal termale in un
convegno organizzato con
Federterme presso il Sanit,
Forum Internazionale della
Salute.
Il presidente ha sottolineato
quanto il profilo economico
e "la necessità di coesione"
sia indispensabile nello sviluppo di un'offerta adeguata. "Un obiettivo - ha detto -
che andrebbe condiviso anche dalle istituzioni". "Credo - ha aggiunto il presidente di Fiavet, Cinzia
Renzi - che gli operatori del
termale debbano vedere nelle agenzie di viaggi dei consulenti importanti da sfruttare per lo sviluppo di questo segmento".
Un'opinione condivisa da
Cesare Cursi, presidente
della commissione Industria e Turismo del Senato:
"Il termale è fonte di una
grande attrazione turistica
territoriale". "Città come
Fiuggi o Montecatini - ha
proseguito - rappresentano
dei fulcri dai quali si irraggia un'offerta territoriale
che gli addetti devono saper
migliorare, ma che allo stesso tempo le Regioni devono
inserire nei loro piani di
programmazione turistica,
perché è un settore che rappresenta il 4,7% del fatturato del comparto".
Il modello
di welfare
Il panorama del sistema termale è stato tracciato da Aurelio Crudeli, direttore di
Federterme. "Ci sono 380
stabilimenti diffusi in 170
comuni di 20 regioni italiane, un modello di welfare
considerato unico in Europa
per la qualità delle acque e
per i servizi offerti dai 16-
mila addetti diretti. Nell'ultimo decennio - ha proseguito Crudeli - le aziende
hanno acquisito un certo
grado di consapevolezza del
proprio valore, avviando
progetti di ricerca volti al
recupero del gap creatosi
nel tempo, attraverso l'istituzione della Fondazione
per la Ricerca scientifica
termale".
"Quanto al turismo - ha aggiunto - l'obiettivo della destagionalizzazione non è da
sottovalutare". E’ essenziale
il confronto annuale con il
rapporto Federterme, che
indica i movimenti turistici
attivati, le evoluzioni del
target di riferimento e del
sistema di offerta. Un'offerta
che su alcuni mercati ha un
appeal importantissimo secondo Marco Bruschini,
direttore della promocommercializzazione dell'Enit:
"Le terme sono il terzo club
di prodotto per il mercato
russo, dopo le città d'arte e
lo shopping".
Il mercato
russo
"Il turismo russo outgoing è
pari a 12.900.000 pax, in
crescita del 30% nel 2010 e
del 35% nel primo semestre
2011". "In Europa - ha avvertito Bruschini - la domanda per il termale al terzo posto vede le repubbliche
dell'ex Unione Sovietica con
il 71% della domanda dalla
Russia, il 16% dall'Ucraina,
l'11,5 dal Kazakistan".
Ad illustrare i progetti attivi
sul campo, le Terme di Fiuggi con il direttore sanitario
Massimo Mariani, il quale
ha illustrato la case history
del rilancio orientato al benessere a nuovi target di
mercato.
Altro esempio concreto, il
progetto Efrem, portato avanti dalle agenzie Quo Vadis dell'Orp, un club di prodotto di soggiorni a tema per
seniores, orientato a valorizzare un nuovo stile di vita
che preveda benessere per
corpo, mente e spirito. L.S.
In agenda
4 Luglio 2011 - n° 1329
GuidaViaggi
7
Network alla sbarra: 15 minuti
per raccontarsi a NoFrills
Come districarsi tra i tanti modelli di integrazione; le reti si presentano alle adv
di Letizia Strambi
U
scire da un network, entrare in
un network, rimanere un'agenzia indipendente: la scelta per il trade si fa
sempre più complessa. NoFrills propone un appuntamento immancabile quest'anno per gli agenti di
viaggi: "Network alla sbarra. 15 minuti senza girarci
troppo intorno". Un momento di confronto con il
trade in cui ogni network,
attraverso un suo manager,
avrà a disposizione un tempo cronometrato di pochi minuti per illustrare alla platea
di agenti di viaggi presenti a
NoFrills, il prossimo 24 settembre, tutte le opportunità
che offre, rispondendo per i
primi 8 minuti alle domande
della giornalista Paola Baldacci che riguarderanno:
costi di affiliazione, servizi
offerti, vantaggi commerciali, politiche promozionali, politiche di comunicazione, posizionamento tecnologico, livello di software
e applicazioni di rete. Gli
ultimi 7 minuti saranno invece a disposizione del relatore per conquistare la
platea degli agenti.
La passerella vedrà i più importanti leader del trade
italiano con la presenza già
confermata, ad oggi, di: Blu
Holding, Che Viaggio!,
G40, One! Travel Network,
Bravo Net - Hp Vacanze,
Travel Company, Uvet Itn,
Welcome e che potrebbe includere ancora uno o due
marchi distributivi.
L’orientamento
I temi principali saranno di
orientamento per un fenomeno di associazionismo di-
stributivo che nel futuro
prenderà orizzonti diversi da
quelli degli ultimi anni. Il
tratto comune sembra essere
la ridefinizione degli obiettivi: ovvero non più strappare prezzi competitivi ai
tour operator con il potere
d'acquisto dei grandi numeri, ma un insieme di servizi,
strumenti ed evoluzioni di
marketing che faranno la
differenza.
Gestione del cash flow e
professionalità sono ad esempio i tratti preponderanti
per One! Travel Network,
come ha più volte ammesso
il suo a.d. Rinaldo Bertoletti. Massicce campagne
promozionali orientate al
consumer sono i parametri
della competitività di Welcome, così come Uvet Itn,
attraverso Club Viaggi, si
fonda sul potere di una riconoscibilità da parte dell'utente "associata alla solidità interna degli strumenti
di cui dispone", secondo
l'a.d. Enzo Carella.
"Pochi network ma buoni"
sembra essere lo scenario
del futuro tratteggiato dal
direttore generale G40,
Luca Battifora, il quale ha
operato scelte di selezione di
fornitori rivelatesi calibrate
per un gruppo molto affiatato. Una politica adottata
anche da Blu Holding con
la formula Star, che consente ulteriori riduzioni sulle
offerte già scontate di una
selezione di t.o. e mostra il
peso delle scelte dei net-
work, perché l'advanced
booking stimolato da questa
formula ha costituito l'82%
dei pacchetti venduti.
Che Viaggio! punta sulla
massima espansione, prevedendo 400 nuove agenzie in
entrata nei prossimi tre anni,
con una visione di adv
aperte anche all'entertainment, politica intrapresa
anche da G40 per le agenzie
Mondo di Vacanze. I grandi
numeri sono la forza di Bravo Net - Hp Vacanze, che
pone la distribuzione al centro del mercato, un network
in crescita nelle vendite,
aperto ad alleanze soprattutto su alcuni territori. Contrario alle partnership, invece, Travel Company, incentrato sulla piattaforma
tecnologica, sull'elevata professionalità, sul target medio-alto.
Rapporto Mice
8 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Investimenti
Hotel, crescono
i turisti extraeuropei alberghieri
cercasi
Nonostante il dato positivo, la ripresa rimane molto lenta
È
l’Italia la nazione
che nel 2010 ha
fatto registrare il
maggior incremento annuo
di viaggiatori provenienti da
paesi al di fuori dell’Unione
Europea. Secondo uno studio realizzato da American
Express Business Insights
(effettuato a partire dal 2007
fino al primo trimestre di
quest’anno), rispetto al 2009
il Belpaese segna un +15%
negli arrivi internazionali e
si posiziona davanti a Spagna e Francia. Nonostante
ciò, in Italia il settore alberghiero fatica a riprendersi
dalla crisi economica registrando solamente un +4%,
dato peggiore tra le principali nazioni turistiche europee.
I visitatori
internazionali
motore dell’Europa
Dopo la recessione economica del 2007, negli ultimi
anni l’industria alberghiera
europea ha iniziato a mostrare stabili segnali di crescita, anche se siamo ancora
lontani dai livelli precedenti
alla crisi. Il settore è sostenuto soprattutto dai visitatori provenienti dai paesi
fuori dall’Unione Europea:
infatti questi turisti hanno
fatto registrare una crescita
della spesa a due cifre in tutti i mercati, rappresentano
un terzo di tutti i viaggiatori
nel settore leisure e, in media, spendono l’88% in più
per soggiorno rispetto a
La spesa nelle strutture ricettive.
Raffronto 2009-2010 (valori percentuali)
Fonte: American Express Business Insights
quelli europei. Questo trend
positivo si conferma anche
nel primo trimestre 2011,
dove la crescita complessiva
si è mantenuta elevata con
un aumento medio del 12%.
Questo è un indicatore molto positivo per l’industria alberghiera in quanto siamo
alle porte del periodo di alta
stagione con le vacanze estive. Per quanto riguarda i
viaggiatori europei, invece,
nei primi tre mesi di quest’anno si è registrata una
stagnazione.
Il ritorno del lusso
e l’effetto bilanciere
Uno dei più importanti segnali per l’industria alberghiera europea è stata l’importante crescita della spesa
negli hotel di lusso. In me-
dia, nei cinque principali
mercati turistici, si è registrato un aumento del 9%,
mentre nelle strutture di
medio-alto livello (4 stelle)
la spesa è cresciuta del 3%.
Interessante è l’analisi del
mercato italiano: infatti, i turisti che visitano il nostro
paese preferiscono soggiornare negli hotel di lusso
oppure optano per sistemazioni più convenienti. In
questo caso si verifica il
cosiddetto effetto bilanciere
dove avviene una crescita
nel livello della fascia up
market (+8%) e nel livello
più basso “midscale” (gli
hotel 3 stelle o minori registrano un aumento del 5%).
La stessa crescita, però, non
si verifica nella fascia medio-alta “upscale” che fa se-
gnare solamente un +2%.
Per questi hotel sarà importante riuscire a intercettare la
generazione Y, che comprende i viaggiatori intorno
ai 20 anni e rappresenta un
emergente target di mercato.
I giovani tendono infatti a
spendere per la sistemazione
turistica il 20% in più oggi
rispetto a prima della recessione e questo dato raggiunge il 24% nei primi tre
mesi del 2011.
Si viaggia per affari
Non bisogna sottovalutare
anche l’importanza della
spesa dei viaggiatori business che rappresentano attualmente un terzo di tutti i
viaggiatori in Europa (di cui
il 50% in Germania). Nel
2010, la spesa corporate
negli hotel è aumentata del
10% e i dati confermano
questo trend positivo anche
nel primo trimestre 2011,
che ha fatto segnare un
+4%. L’incremento è trainato da una crescita del numero totale dei viaggiatori
business più che da un aumento della spesa per viaggiatore. “Abbiamo visto la
spesa aziendale da un lato
scendere più lentamente,
dall’altro riprendersi in modo più rapido: questo è un
segnale di quanto siano importanti i viaggiatori business per la ripresa del settore", ha analizzato Sujata
Bhatia, vicepresidente di
American Express Business
Insights Europe.
G.F.
N
on ripartono gli investimenti alberghieri in Italia.
Con un volume d'affari di 294 milioni di euro nel
2010, una diminuzione del 26% rispetto all'anno
precedente secondo i dati di uno studio realizzato da Bnp
Paribas Real Estate, gli interventi messi in atto sul fronte
dell'hôtellerie rimangono molto deboli. Se entriamo più nel
dettaglio notiamo come il 64% degli investimenti avviene
nel Sud Italia per un valore complessivo di 168 milioni di
euro. Segue il nordest al 24%, poi il nordovest con l'11% ed
è preoccupante il dato del Centro Italia: solamente l'1% di
investimenti. Nonostante i dati che arrivano dagli hotel indicano che la ripresa è già iniziata, le istituzioni sono ancora
indecise se tornare ad investire nel segmento alberghiero
perché nel corso degli anni hanno perso interesse nel settore. Di conseguenza, la loro parte è stata rilevata dai privati
che sono stati la parte più attiva e numerosa dall'inizio del
2010: chi decide di entrare in affari ha un alto livello di liquidità disponibile e tende ad investire nei beni immobiliari
della propria città. Confrontando i dati degli investimenti
italiani nel 2010 con i cinque principali mercati turistici
Investimenti per regioni nel 2010
(valori percentuali)
Fonte: Bnp Real Estate Paribas
europei, il nostro Paese si piazza all'ultimo posto con solo il
4% del totale. La Gran Bretagna la fa da padrona con il
48%, per un volume d'affari di 3,2 miliardi di euro,
registrando una crescita del 185% rispetto al 2009. Bene
anche la Francia che triplica gli investimenti, mentre la
Spagna fa compagnia all'Italia registrando una diminuzione del 23% rispetto al 2009.
G.F.
Cb per la Martinica La sfida di Hoffnung
L
a frequentazione
turistica in generale registra una perdita di 400mila turisti in dieci anni. Ne è consapevole
Karine Roy-Camile, presidente del Comitato del turismo della Martinica, decisa a rivedere profondamente la strategia di sviluppo della destinazione. Oltre
a golf e naturismo, l'isola ha
deciso di fare del Mice uno
dei settori prioritari. “Oggi
siamo certi che il turismo
d'affari rappresenti una forte opportunità di sviluppo
turistico per la regione dei
Caraibi francesi -, ha dichia-
Karine Roy-Camile
rato Roy-Camile -. Abbiamo
ospitato diversi eventi, congressi, seminari, conven-
tion, avvenimenti di carattere scientifico, culturale,
sportivo, a scala locale, regionale, ma anche internazionale. Negli ultimi due anni nella nostra regione si sono svolti 15 eventi, un dato
che fa ben sperare per il futuro”. La Martinica punta al
Mice anche come risposta al
problema della destagionalizzazione dei flussi e a breve dovrebbe dotarsi di un
convention bureau in partnership con la Guadalupa, e
di un sito Internet dedicato,
al fine di rafforzarsi in un
settore dalle potenzialità ancora inesplorate.
E.C.
È
Patrick Hoffnung
il nuovo direttore
del Convention
bureau nazionale, l’organismo sorto per promuovere lo
sviluppo del turismo d’affari
italiano nel settore congressuale e fieristico. Con questa
nomina si completa il cda
dell’ente, che vede alla presidenza il direttore generale
per la valorizzazione del patrimonio culturale Mario
Resca, affiancato dal presidente dell’Enit Paolo Rubini
e dal titolare dell’Harrys’s
Bar di Roma Severino Lepore nel cda. Sembrano quindi appianarsi le polemiche,
Patrick Hoffnung
dopo che il 12 maggio scorso il presidente di Federcongressi Paolo Zona assieme
ad altri quattro membri del
precedente cda erano stati estromessi dal Cb. “Desidero
porgere i migliori auguri,
nella fiducia che l’operatività vera dell’ente finalmente prenda il via. Federcongressi è pronta a sostenere le iniziative che il Cb vorrà
prendere, purché riflettano
l’interesse della meeting industry italiana”, ha dichiarato
lo stesso Zona. In precedenza
Hoffnung è stato direttore
generale di Turismo Torino e
Provincia, direttore commerciale di Nouvelles Frontieres
Corsair Italia e vicedirettore
di Maison de la France. G.F.
Mercati esteri
10 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Cina, un business
per le aziende che investono
Il settore outgoing varrà 166 milioni di euro entro il 2020 secondo lo studio Bcg
di Giovanni Ferrario
U
ltima chiamata per
le imprese che vogliono fare affari
con il mercato turistico cinese. Chi è interessato è
pregato di salire a bordo:
potrebbero non esserci più
occasioni.
Il risveglio
del dragone
Il mercato del turismo sta
cambiando rapidamente all'interno della Repubblica
popolare. Secondo uno studio del Boston Consulting
Group, entro il 2013 la Cina
supererà il Giappone come
secondo mercato mondiale
per quanto riguarda i viaggi
e il turismo. E le prospettive
di crescita sono ancora più
importanti a lungo termine:
infatti il valore del mercato
turistico aumenterà del 14%
all'anno, per un settore che
varrà 585 milioni di euro
entro il 2020. Sempre entro
quella data, i viaggiatori cinesi che visiteranno destinazioni estere avranno una crescita così grande da triplicare quelli giapponesi, raggiungendo il valore di mercato di 166 milioni di euro.
L’andamento
dei flussi turistici
Il mercato domestico (mosso soprattutto da visite a fa-
arrivi dei turisti cinesi in Europa, facendo così diventare
la Repubblica popolare uno
dei più grandi mercati per il
Vecchio Continente.
mento è sottoposto ad una
stretta regolamentazione del
Governo e questo scoraggia
le imprese (soprattutto estere) che vogliono investire
nel mercato. In secondo luogo, viaggiare rimane un'opportunità ritenuta costosa e
non tutti i cittadini cinesi
possono permetterselo: di
conseguenza, le destinazioni
estere vengono tralasciate,
preferendo i viaggi domestici o mete non troppo lontane, proprio come avviene
per Macao e Hong Kong.
Occorre poi immedesimarsi
nella mentalità cinese: la
storia ci insegna che la nazione asiatica è sempre stata
molto chiusa e non è facile
per i suoi abitanti spingersi
in Europa e confrontarsi con
culture, linguaggi e stili di
vita differenti.
Anche per questo motivo,
quando i cinesi viaggiano
preferiscono di gran lunga
farlo in gruppo con amici o
familiari, per avere sempre
qualcuno accanto in caso di
necessità.
Compagnie
di viaggio cercasi
Nonostante questi numeri, le
industrie del settore turistico
in Cina sono ancora poco
sviluppate per una serie di
motivi. Innanzitutto, il seg-
Il mondo al di là
della Grande
Muraglia
Non è un caso, quindi, che
ben il 95% dei viaggiatori
cinesi non sia soddisfatto dei
servizi che le compagnie tu-
Numero di viaggi
(milioni)
Fonte: Bcg Chinese consumer travel survey; National bureau of statistics of China
miliari e amici) è il settore
ad oggi più redditizio. Tra
dieci anni, però, sarà l'ultimo: infatti, entro il 2020 il
valore del settore leisure si
quadruplicherà, quello business crescerà del 10% ogni
anno e i viaggi outgoing aumenteranno del 17% annuo.
Se entriamo più nel dettaglio
in questa categoria, scopriamo che attualmente i due
terzi dei viaggi all'estero so-
no diretti verso Hong Kong
e Macao (entrambe le città
fanno formalmente parte
della Repubblica popolare,
ma godono di speciali statuti
amministrativi). Questo dato
rivela l'enorme potenziale
del segmento e non è un caso che molti turisti stiano
sempre di più guardando a
destinazioni a lungo raggio.
I numeri dicono che entro il
2020 quadruplicheranno gli
ristiche offrono sia sul mercato internazionale che su
quello domestico.
Per chi vuole investire nel
mercato turistico cinese, il
segmento che rappresenta
un'opportunità di guadagno
è l'outgoing.
Coloro che vogliono visitare
l'estero hanno bisogno e,
soprattutto, sono disposti a
pagare un alto livello di
servizio, visto che devono
affrontare barriere linguistiche e un ambiente poco
familiare. Per rispondere a
queste difficoltà, le imprese
dovrebbero provvedere a
dare un costante punto di riferimento (possibilmente in
lingua mandarina) per tutta
la durata del viaggio.
Sarebbe importante, inoltre,
offrire itinerari dettagliati
che si differenzino da quelli
standard, cercando di ascoltare i bisogni dei turisti e
accompagnandoli con guide
preparate.
Soprattutto quando ci si confronta con questa cultura,
anche i particolari possono
fare la differenza: offrire
servizi extra, come la consegna dei bagagli direttamente in hotel e dare la possibilità di cambiare l'orario
del volo, sono elementi a cui
i viaggiatori cinesi prestano
particolare attenzione.
Marrakech incentive
L’
Italia è stata in passato il mercato turistico più importante per il Marocco, ora, “dopo
qualche anno di pausa sembra essere ritornata una destinazione di moda”. Parola di
Mustapha Asri, responsabile commerciale Mice di Atlas Voyages, dmc marocchina con oltre 300 dipendenti
assunti, un proprio parco macchine di oltre 120 pullman, oltre ad una flotta di 4x4. “Abbiamo nostre guide multilingua e per chi preferisse un’attività non ad hoc possiamo
offrire i regular tour organizzati dal nostro reparto tour operator. Le nostre agenzie sono posizionate in tutte le principali città del Paese”. Grazie
ad una rete di rappresentanze
locali, Atlas è presente in
Inghilterra, Francia, Spagna e
Italia (con Excellence, ndr).
Nel fotografare la situazione
attuale Asri rileva “molte richieste sia a livello di prenotazioni individuali sia per
viaggi di gruppo e incentive”,
afferma il manager, sottolineando come il business travel
sia “principalmente concentrato nelle città di Rabat (per
delegazioni governative e
consolari) e a Casablanca”.
Vero è che i viaggi incentive
hanno subito una frenata e il
motivo è da rintracciarsi nella
situazione generale del Nord
Africa, ma, grazie ad una “situazione politica stabile ed alle riforme in atto da anni, il
Paese offre garanzie di sicurezza e qualità dei servizi per
cui gli incentive stanno ricominciando con richieste su
Marrakech, Agadir, Fez e le
città imperiali. Nel corso del-
l'ultimo anno, i congressi hanno lasciato immutato il loro
interesse sul Marocco - afferma il manager -. Ultimamente vediamo una crescita anche
in questo settore: città come
Marrakech sono in grado di
ospitare congressi fino a
25.000 persone, grazie alle
moderne strutture ed alla tecnologia avanzata a disposizione dei clienti”.
Spesa più oculata
E’ fuori discussione che la recente crisi globale abbia spinto tutti ad una spesa più oculata, “non solo in Italia”. Se il
Marocco è vantaggioso dal
punto di vista del rapporto
qualità/prezzo, le aziende italiane, dal canto loro, sono “attente alla minima differenza
tariffaria, a volte in fase preliminare scartano delle propo-
ste senza nemmeno aver confrontato la tipologia di servizi
offerti, differenze di prezzo che
vengono applicate comunque
in seguito”. Vero è che il Marocco è rimasto un “Paese economico nella mente degli italiani; riceviamo richieste
per gruppi ed incentive di medio livello per cui cerchiamo
di stimolare un segmento di
mercato più alto”. Su quali
voci sono stati fatti dei tagli?
“Principalmente sul livello
delle strutture - spiega Asri -:
chi prenotava 5 stelle ora si limita ai quattro e così a seguire. Poi sulle guide e l'assistenza, privilegiando un fai da
te fattibile di solito nelle capitali europee”. Quanto alle possibili agevolazioni per le aziende che intendono fare eventi, congressi, incentive in
loco la questione pare essere
Marrakech
“piuttosto delicata, non tanto
per un fatto interno al Marocco quanto per le complicate
regole che la Comunità europea impone a livello di convegni medici e congressi - afferma il manager -. Il cambio è
comunque molto favorevole”
Bene l’outgoing
Tra le attività non manca il discorso outgoing. Atlas Voyages ha, infatti, un reparto cor-
porate che lavora in stretto
contatto con 170 aziende marocchine per le quali segue business travel e organizzazione
di eventi all'estero.
In fatto di mete l'Italia “è
molto richiesta sia per riunioni ed eventi medici sia
come destinazione leisure.
Sono privilegiate - aggiunge il
manager - città come Milano,
Firenze e Roma, su hotel 4
stelle”.
S.V.
L’intervista
4 Luglio 2011 - n° 1329
GuidaViaggi
Offerta integrata
per dar luce a Salerno
"Sicuramente uno dei mercati al quale la provincia di
Salerno sta puntando è quello tedesco. Risale a qualche
giorno fa un workshop "Salerno in Monaco" organizzato dalla Camera di Commercio di Salerno a Monaco
di Baviera. La risposta positiva degli operatori turistici dimostra quanto la nostra
offerta turistica sia concorrenziale sui mercati internazionali".
Gli obiettivi di sviluppo del presidente Guido Arzano
di Letizia Strambi
G
uarda con ottimismo agli scenari
del futuro Guido
Arzano, il presidente della
Camera di Commercio di
Salerno, una provincia dove
il turismo gioca un ruolo
fondamentale per le imprese, sia in modo diretto che
per l'indotto. Di formazione
umanistica, con una predisposizione verso l'internazionalizzazione, il leader
della compagine di aziende
del Sud è certo che la promozione orientata a mercati
stranieri sia il primo passo
per lo sviluppo.
Gv: Quali saranno i criteri
di economia ed efficienza
che intende dare alla Camera di Commercio sotto
la sua guida?
"Vorremmo creare valore
aggiunto restituendo alle
imprese quelle informazioni
che esse stesse forniscono,
arricchite di significato attraverso un'attenta attività di
analisi e rielaborazione. In
questo modo saremo l'osservatorio privilegiato attraverso il quale anticipare, interpretare e misurare i fenomeni e gli scenari utili al
mondo economico e istituzionale, sia in termini di opportunità future sia per percepire ed evidenziare eventuali criticità. Capire, infatti,
le prospettive economiche
significa poter incidere con
consapevolezza sulle politiche camerali per supportare,
indirizzare e favorire le
attività imprenditoriali più
promettenti".
Gv: Lei ha seguito il progetto relativo all'aeroporto di Salerno-Costa d'A-
malfi, ci può spiegare
quanto questo scalo potrebbe apportare al turismo della costiera?
"Purtroppo l'aeroporto stenta a decollare. E' il caso di
maggior deficit infrastrutturale nel nostro territorio. È
palese, dunque, la necessità
di renderlo veramente operativo. Lo scalo è strategico
per lo sviluppo, ponendosi
come legame fondamentale
nel rapporto locale-globale,
ma soprattutto potrebbe dare
impulso alle enormi potenzialità turistiche di quest'area".
integrato. Sarà quindi necessario attuare un processo di
diversificazione che consenta alla provincia di Salerno
di intercettare i diversi segmenti di cui si compone la
domanda turistica. La Camera di Commercio supporterà in maniera fattiva le imprese turistiche, rafforzando
la sinergia pubblico-privata
nelle iniziative di promozione e commercializzazione,
valorizzando le capacità della provincia nei confronti di
target specifici, allo scopo di
contribuire ad uno sviluppo
equilibrato".
Gv: Quali sono le azioni di
mercato che metterete in
atto per sollecitare la domanda turistica?
"Oggi più che mai per essere
competitivi bisogna valorizzare l'offerta in un sistema
Gv: Quanto l´indotto derivante dal turismo incide
sull´economia salernitana? E in particolare su
quali prodotti?
"Dal rapporto sul turismo
2010 si evidenzia come,
11
Guido Arzano
rispetto al turismo di qualità
e ad alta capacità di spesa, la
provincia di Salerno si collochi tra le prime 20 posizioni nella graduatoria italiana,
registrando un indice di qualità alberghiera considerevolmente superiore al corrispondente dato nazionale.
Certamente a risentirne positivamente sono la promozione delle eccellenze locali,
delle produzioni tipiche e
delle filiere di qualità, sia
artigianali che agroalimentari".
Gv: Su quali mercati
internazionali puntate per
il turismo?
Gv: Qual è la difficoltà
maggiore che si trova di
fronte in questo momento?
"La provincia di Salerno
purtroppo risente ancora
della crisi. Dal rapporto
2010 sull'economia salernitana emerge una dinamica
discendente. I dati sono poco confortanti: un mercato
del lavoro con un tasso di
occupazione in diminuzione
e un tasso di disoccupazione
in aumento. Per le imprese
si è registrato un problema
di liquidità e di difficoltà di
accesso al credito.
Occorrerà, pertanto, incrementare gli sforzi, ma noi
siamo fiduciosi, abbiamo il
dovere di credere che possiamo farcela, tutti insieme.
Siamo un gruppo forte e
coeso: è questa la nostra
forza".
A colloquio con
12 GuidaViaggi
Amadeus crea
una rete di rivenditori
Dall'Italia parte il progetto-pilota con quattro partner
di Paola Baldacci
D
a oggi i servizi Amadeus possono
essere commercializzati da partner selezionati con i quali il Gds intrattiene una collaborazione.
Nuovo al sistema commerciale del turismo, il progetto
"Amadeus reseller program"
s'ispira a modelli distributivi
noti ai settori dell'information technology, delle telecom, del mondo farmaceutico. Colossi come Microsoft, Ibm e Cisco commercializzano i propri prodotti
attraverso dealer, detti anche
var (value added reseller)
oppure, come in questo caso, rivenditori specializzati
che erogano anche formazione e assistenza. In alcuni casi
pagando per essere certificati
dalla "casa costruttrice".
Le collaborazioni
Tutto questo è una novità
per la filiera delle vacanze e
sono quattro i primi player
che hanno accettato la proposta di Amadeus entrando
nel Reseller program, lanciato il 1° aprile. "Si tratta di
Airontour, Ausonia Travel
Team, Firstsardinia e Jts
(Team Travel Network) spiega il direttore vendite
Italia, Daniele Mignone -.
Ad essi ne seguiranno altri
due o tre entro l'estate, ma
non abbiamo posto pressione sugli obiettivi, ora la
priorità è costruire bene la
base". Amadeus Italia è Paese "pilota" a livello europeo
e se il programma andrà bene altre nazioni l'adotteranno. "Ci rivolgiamo a realtà
che operano con la biglietteria aerea e hanno una propria forza vendite sul territorio, i network ad esempio
sono molto interessati", aggiunge il direttore. In so-
stanza, Amadeus ha diviso
in due il suo mercato, distinguendo tra diretto e indiretto laddove il primo è
rappresentato dai clienti che
sono presenti nel suo portafoglio fino a oggi, nonché
realtà di grandi volumi, e il
secondo da nuovo mercato
che verrà, seguito dai partner. "Oggi Amadeus utilizza
reseller per andare a commercializzare ciò che prima
vendeva solo direttamente",
chiarisce Mignone. I vantaggi per le parti sono rappresentate dal fatto che in questo modo il Gds "focalizza
meglio l'attenzione su alcuni
segmenti" e per i reseller che
godono "di particolari sconti sui prodotti, anche se questo a dire il vero era un vantaggio già contemplato, di
esclusività su quelli che
lanciamo, sulle possibilità
di erogare training e assi-
stenza che precedentemente
offrivamo solo dalla sede".
A carico di Amadeus sono
tutti i costi, compresi quelli
di formazione e il prezzo
dei prodotti è uguale per tutti i reseller affermano dalla
sede italiana.
I moduli
Il programma si divide in
quattro moduli: vendite,
marketing, training ed help
desk. "Il modulo commerciale comprende il contratto di Gds per l'accesso a
servizi come ad esempio il
booking portal, con quello
di marketing le agenzie
possono aumentare produttività e competitività grazie
all'affiancamento delle nostre attività, delle nostre ricerche - continua Mignone
-. Infine le formeremo per erogare per conto nostro
training, e saranno istruite
Daniele Mignone
alla stregua dei nostri tecnici, al punto che potranno
anche offrire servizi di help
desk ai loro clienti". La
piattaforma di assistenza
che viene fornita è la stessa
che il Gds utilizza con le
proprie agenzie. "In questo
modo i reseller diventano
piccole filiali di Amadeus
sul territorio - spiega Mignone - e possono creare
pacchetti di prodotto che
comprendono dal Gds classico ai servizi di formazione
e help desk". D'ora in avanti
le piccole agenzie che vorranno servirsi dei sistemi Amadeus verranno indirizzate ai reseller. "E' un bacino molto importante, non
vogliamo perderlo, ma non
riusciamo a seguire tutti sul
territorio - argomenta il direttore -, preferiamo concentrarci sui nostri clienti
diretti, circa un migliaio, e
valorizzare il mercato indiretto con questo progetto.
Oggi le grandi corporation
ci scelgono per affiancarle
in fasi di sviluppo tecnologico e questa conoscenza
ci permetterà di diventare
bravi anche con i reseller".
Tra i grandi network client
di Amadeus ci sono Itn e
Welcome Travel, ne avete
parlato con loro per eleggere qualcuno a rivenditore? "Ne abbiamo parlato,
ma sono troppo grandi e
hanno già progetti con noi
per mille punti vendita cadauno…", conclude il manager.
A colloquio con
14 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Valtur: “Migliorato
l’advanced booking”
Qatar
estende
le mire
In crescita del 15% rispetto all’anno scorso
C
oncentratissimi
sul piano industriale, un occhio
al riempimento dei villaggi e
il cuore che batte per gli investimenti. E’ luglio, inizia
la rumba delle prenotazioni
decisive e Valtur “conta di
arrivare al 65/70% di riempimento dei prodotti Magic
e VCub entro il 30 giugno; i
vari timing coincidono abbastanza con quelli del 2010
e siamo in grado di stimare
che nel giro dei successivi
40/50 giorni si chiuderanno
tutte le prenotazioni”, argomenta il direttore commerciale, Gabriele Rispoli. Intanto un risultato è già raggiunto: l’advanced booking
(deadline 30 aprile) è migliorato del 15% rispetto all’anno scorso, dunque “avremo un migliore riempimento” e la certezza che da
oggi in avanti il pricing può
essere solo all’insù. Niente
offerte in vista, come l’ab
promette.
Mare Italia ok
perché
differenziato
Particolarmente bene nella
prenotazione anticipata si è
rivelata la Sardegna, nonostante le cattive notizie sul
caro-traghetti. Di nove strutture nel Mare Italia ben tre,
per mille camere, sono sull’isola. “La nostra scelta di
avere opzionato 600 posti
volo su Olbia e 300 su Alghero si è rivelata la soluzione economicamente mi-
gliore, infatti i prezzi del
pacchetto negli ultimi quattro mesi sono i migliori del
mercato - continua il direttore -. Per Baia di Conte
l’ab è stato del 20% superiore rispetto al 2010”. Il
merito va “alla netta differenziazione delle specificità
tra Magic e VClub nel Mare
Italia, che ci ha permesso di
ottenere risultati inaspettati
quest’anno”.
Le prime mete a essere prenotate sono state Puglia e
Calabria con le strutture per
le famiglie, in Sicilia il villaggio di Pollina non è stato
chiuso per la forte richiesta
“e a oggi (20 giugno, ndr)
ha recuperato il gap di fatturato per l’apertura tardiva
alle vendite”.
Per quanto riguarda lo scenario estero, Grecia e Turchia stanno trainando le vendite.
Addio Sinai
benvenuto Tiran
Il 2 luglio apre il “Tiran
Beach” nella baia di Nabq,
sul Mar Rosso. 345 camere
in un complesso nuovissimo, affacciato su 1,6 chilometri di spiaggia privata
con accesso degradante al
mare e Spa. Va a sostituire
definitivamente il “Sinai” e
rappresenta “uno dei primi
passi del piano industriale
nel quale l’azienda è impegnata - spiega Rispoli -.
Inoltre è un importante messaggio per prodotti importanti per tutta la filiera come
Q
Gabriele Rispoli
Egitto e Mar Rosso”. 23
delle camere hanno la piscina privata, la palestra è attrezzata Technogym, 5 i bar
e 4 i ristoranti.
Tiran si affianca al villaggio
di Marsa Alam, che nei
prossimi mesi verrà completato nella costruzione e comporta all’azienda 7 milioni
d’investimento.
Intanto la programmazione
voli è tornata quasi in linea
con l’estate 2010, ma le prenotazioni sono ancora lente.
Dopo una piccola ripresa a
giugno e nonostante gli sforzi di vettori e tour operator, i
flussi turistici non tornano
quelli di prima della crisi.
Per agosto il booking vede
prenotato un 40% della capacità.
Riapre Kihaad
Il 24 luglio sarà la volta del
Kihaad alle Maldive, che
riapre dopo tre mesi di ristrutturazioni. “Nuovo concept, resort puro e ristorazione made in Italy, già un
ottimo riempimento con
100 clienti che hanno prenotato nella prima settimana di vendita”. Valtur lo
gestisce da 11 anni e in 90mila lo hanno conosciuto.
Una buona base per il futuro, visto che “tanti repeater
hanno fatto sapere di voler
tornare”. Troveranno 108
camere e 8 family suite, per
le partenze dell’estate nessun rincaro di prezzi (restano quelli di ottobre, come
da catalogo) e per l’inverno si
vedrà.
P.Ba.
atar Airways ha inaugurato il volo
giornaliero da Venezia alla capitale Doha, che
si aggiunge ai collegamenti,
sempre giornalieri, da Milano
Malpensa e da Roma, ma
già ha in programma di raddoppiare i suoi voli dall'Italia
e di estendere ad altre due
città (presumibilmente Firenze e Napoli) i propri collegamenti. La compagnia afferma di aver registrato una
crescita del 20% circa sui
volumi Italia-Qatar nell'ultimo
anno. Qatar Airways possiede una flotta di un centinaio di
aerei prevalentemente di lungo raggio, di età media molto
bassa, e sono in corso ordini per altri 200 aerei, compreso
il gigantesco Airbus 380. A breve sarà anche aperto il nuovo
aeroporto di Doha, costato quasi 15 miliardi di dollari, tarato
su un flusso immediato di 24 milioni di passeggeri (oggi la
compagnia ne trasporta circa 14), che potranno salire a 60
milioni dopo il 2015. La compagnia mette a disposizione il
proprio aeroporto principale come hub per l'Asia, l'Estremo
Oriente e l'Australia. La concorrenza è evidente con le grandi compagnie europee (oltre che con quelle mediorientali):
un passeggero italiano diretto, poniamo, a Canton, può scegliere se fare scalo a Parigi, a Francoforte, ma anche - appunto - a Doha, scalo dal quale parte una fittissima rete di
collegamenti verso Est. Qatar ha alcune leve di concorrenza persuasive: allestimenti confortevoli, catering pluripremiato, una business piena di ricercatezze, un nuovo aeroporto ricco di intrattenimenti (non solo shopping) e prezzi
da essi stessi considerati "giusti".
Interessanti i dati di traffico: l'80% dei passeggeri che partono dall'Italia proseguono poi il loro viaggio da Doha. Il resto è business Italia-Qatar (il Paese è un serbatoio di gas e
molti sono gli interscambi con l'Italia nel settore energetico)
e traffico turistico. Solo pochi giorni fa Qatar Airways ha annunciato l'acquisto del 35% di Cargolux, la principale compagnia cargo europea (oggi il cargo rappresenta il 25% del
suo fatturato).
Ora l'a.d. Baker non esclude nuove acquisizioni, anche nel
comparto passeggeri, e annuncia, nell'arco di qualche anno, il collocamento di parte delle azioni in Borsa.
P.S.
Il Nord America traina Auratours
“
Una bella e piacevole sorpresa".
Roberto Morgi,
sales manager di Auratours, definisce così la novità riguardante la programmazione dell'Estremo Oriente. A febbraio il t.o. dava
notizia del lancio del Giappone, ma i successivi eventi
hanno portato a decidere di
posticipare l'uscita del catalogo, "che verrà presentato
ufficialmente solo dopo l'estate, implementato con le
destinazioni del Sud-Est asiatico".
In tema di destinazioni e andamento, "i dati recente-
mente raccolti rispetto ai
primi mesi dell'anno mostrano un segno positivo,
dovuto soprattutto all'incremento delle vendite di itinerari nel Nord America". Per
quanto riguarda, invece, il
trend delle vendite per l'alta
stagione "sembra essere un
po' rallentato, e quindi in ritardo considerando che siamo già nel periodo caldo,
ma speriamo comunque che
a breve si possa verificare
un rialzo e il mercato possa
riprendersi".
I viaggi verso il Nord America hanno registrato fino
ad oggi un incremento che
oscilla tra il 17% ed il 19%,
mentre le difficoltà che interessano la Siria, a causa dei
recenti avvenimenti e per la
posizione geografica, vanno
anche ad incidere sull'andamento della Giordania dove, malgrado la situazione
sia calma, si registrano pochissime partenze.
Premi Apple
per gli adv
Le proposte estive vedono
diverse novità nel catalogo
Nord America, a partire dal
tour in Canada orientale Le
Meraviglie dell'est, con partenza esclusiva il 19 agosto
in collaborazione con Air
Transat, e dal pacchetto fly
& drive, Dal Québec al Canada marittimo, con partenze giornaliere fino ad ottobre. Nella sezione dedicata
agli Usa Auratours ha introdotto un tour che tocca la
costa Est che va da Boston a
Cape Cod, New England
Charmant, con partenze a
date fisse da luglio a settembre. Altre novità sono presenti nei tour sia nella costa
Est che Ovest, con guida/accompagnatore parlante italiano. "Quest'anno abbiamo
inserito anche i combinati
Usa più Caraibi o Poline-
Roberto Morgi
sia, molto richiesti per i
viaggi di nozze", aggiunge
Morgi, che sulle novità della stagione 2011/2012, afferma: "Ci stiamo lavorando". Alle agenzie di viaggi
l'operatore ha dedicato quest'anno due educational, in
Libano a fine marzo e in
Québec ad aprile, e la promozione, valida fino a fine
luglio, "Il Banco Vince".
"Si tratta di una vera e
propria raccolta punti - ci
spiega Morgi -, un'operazione a premi a favore di
tutti i banconisti delle adv
italiane". Ad ogni pratica
confermata viene caricata la
Auracard con 1 punto. In
palio premi Apple.
E.C.
Dalle aziende
16 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Msc Crociere
di nuovo in Tunisia
Ripristinata la tappa a Tunisi, da dicembre meta invernale
di Alessandra Tesan
D
opo i disordini geopolitici che hanno
causato la repentina interruzione dei flussi
turistici verso la Tunisia,
Msc Crociere ha annunciato il completo ripristino
degli scali su Tunisi-La
Goulette dal 1 luglio.
Le operazioni riprendono in
maniera massiccia con 66
scali da qui alla fine dell'anno con le quattro unità
Msc Lirica, Msc Fantasia,
Msc Splendida ed Msc Sinfonia, che portano a stimare
su Tunisi un volume di
220mila passeggeri contro i
300mila movimentati nel
2010. Destinazione troppo
strategica per essere dimenticata, la Tunisia accoglie il 15% degli italiani che
si recano in Nord Africa e il
loro numero dal 2007 al
2010 è cresciuto del 17%.
Scalo nuovamente
operativo
"Il ripristino dello scalo su
La Goulette vuole essere un
segnale di ritorno alla normalità - ha detto Leonardo
Massa, country manager
Italia di Msc -. Oggi la
Tunisia è stabile e tranquilla
e consente ai turisti di tutto
il mondo di effettuare le proprie vacanze in totale sicurezza. Tornare significa anche dare un contributo importante alla ripresa dell'economia di un Paese per il
quale il turismo rappresenta
il 7% del Pil nazionale, significa generare un indotto
economico che sicuramente
contribuirà a ridare respiro
alla popolazione tutta".
Ma non è finita qui: "Tunisi
diventerà anche una destinazione invernale per Msc,
la scaleremo 12 mesi all'an-
Un momento della conferenza Msc
no - ha annunciato Massa -.
A partire dal prossimo dicembre fino a marzo 2012,
infatti, inizieremo a proporla negli itinerari a bordo di
Msc Splendida, con parten-
ze da Genova per crociere di
7 nt/8 gg". A livello mondiale è in assoluto l'area del Mediterraneo quella che continua a registrare i tassi di
crescita più alti per quel che
riguarda il mercato delle
crociere; nel 2010 ha accolto
5 mln e mezzo di visitatori
(+10% vs 2009) e proprio
La Goulette è il porto che
dal 2002 ha registrato la cre-
scita maggiore di passeggeri, incrementando le movimentazioni quasi del 500%.
La decisione di Msc di ripristinare lo scalo a Tunisi è
stata accolta con gran soddisfazione dalle autorità tunisine. Alla conferenza che
ha annunciato a Civitavecchia la ripresa delle operazioni, Ferid Fetni, il direttore generale del ministero del Turismo della Tunisia, ha detto: "Non c'è mai
stata una guerra nel nostro
Paese, mai nulla di più sbagliato, si è trattato piuttosto
di una contestazione sociale
che ha permesso alla popolazione di rivendicare i propri diritti dopo 50 anni di
oppressione".
I turisti internazionali ora
stanno ricominciando ad arrivare, i charter tornano e i
tour operator hanno ripreso
a vendere soggiorni anche
se il picco delle presenze come al solito si concentrerà
sui mesi estivi.
"Sta tornando quella fiducia
che ci permetterà di continuare a lavorare per accogliere quei 7 mln di visitatori
che ogni anno sceglievano il
nostro Paese come meta
delle proprie vacanze". Anche Fiavet ha confermato il
proprio impegno per il rilancio della destinazione.
Dalle aziende
4 Luglio 2011 - n° 1329
Cathay partner
del made in Italy
Da luglio il Malpensa-Hong Kong diventa giornaliero
di Antonio O.Ciampi
I
l 1° luglio il volo
Cathay Pacific fra
Malpensa e Hong
Kong passerà ad una cadenza giornaliera (dalle 4 settimanali precedenti) a solo un
anno dal suo avvio, tutti operati con i nuovi Boeing
B777-300er con configurazione a tre classi. Un altro
successo per la compagnia
di Hong Kong, che lo scorso
11 maggio ha festeggiato il
25° anniversario del volo diretto tra Fiumicino e la destinazione cinese. Gv ne ha
parlato in esclusiva con Rupert Hogg, direttore sales
& marketing di Cathay
Pacific, che ci ha confermato che "Roma è una delle
nostre migliori destinazioni
nel mondo, soprattutto per il
traffico leisure, mentre Malpensa si è attestata come un
eccellente scalo per il traffico business".
Ritorno d'immagine
Cathay, che ha anche registrato un forte successo di
immagine con la recente nomina del suo ceo Tony Tyler alla guida della Iata al
posto di Giovanni Bisignani,
sta investendo molto sia sul
piano delle strutture e dei
Rupert Hogg
servizi (incluse le nuove
poltrone di business class)
che della flotta, con ordini
per 27 nuovi aeromobili per
un valore complessivo di oltre 4,7 miliardi di euro e
consegna entro il 2015.
Aerei in consegna
entro il 2019
"Sono 91 gli aerei in consegna da qui al 2019, per un
valore di oltre 17 miliardi di
euro - spiega Hogg - e
questo dimostra che il nostro traffico è in continua
progressione. Per quanto
riguarda l'Italia, la crescita
è stata aiutata dalla grande
risposta del mercato e anche
dalla creazione nel 2009 di
Cathay Holidays Italia, che
ci permette di valorizzare e
completare l'offerta nei confronti dei passeggeri leisure,
ma soprattutto della clientela business".
"Abbiamo corporate agreement - spiega ancora il manager - per tutte le rotte su
cui operiamo, anche in
prosecuzione verso altre destinazioni asiatiche. Partendo dall'Italia, via Hong
Kong, oggi ad esempio è
possibile raggiungere 18
destinazioni della Cina continentale".
Il rapporto
con le adv
Per quanto riguarda il mercato italiano, Hogg conferma che il rapporto con le
adv è eccellente "e che sono
e resteranno una nostra
grande fonte di business e di
collaborazione operativa".
La compagnia è presente su
tutti i principali Gds, “che ci
forniscono un grosso servizio”. "L'Italia si conferma
mercato di primaria importanza per Cathay, il che si
spiega alla luce degli scambi commerciali e delle sinergie esistenti tra Italia e
Cina - commenta Silvia Tagliaferri, direttore commerciale Italia e Malta di
Cathay Pacific -. Siamo certi che i voli giornalieri da
Malpensa daranno un impulso positivo alle molte aziende italiane che già operano in Cina o che si stanno affacciando su questo
mercato dall'immenso potenziale.
Aziende che da sempre rappresentano l'eccellenza italiana ed il meglio del made
in Italy e delle quali Cathay
Pacific vuole diventare sempre di più il partner privilegiato”.
Flyaway: più identità
da tour operator
L’
obiettivo è chiaro,
non solo personalizzare maggiormente il proprio prodotto,
ma sviluppare maggiormente il tour operating. Su
questi punti lavorerà Daniele Zammitti, fresco di nomina all'interno di Trawel
Group, dove ricopre la carica di vice president tour operating activities. Le mosse di Zammitti saranno orientate a sviluppare ulteriormente il fatturato delle attività outgoing, gestite dal
gruppo con il marchio Flyaway, oltre a dare “una
accelerazione al business
incoming”, un progetto su cui
il gruppo è impegnato con obiettivi ambiziosi di crescita
sui mercati esteri. “Il mio
compito è sviluppare maggiormente il t.o. che nasce
da una mentalità di compagnia aerea - spiega Zammitti -. Bisogna trovare quegli
atout affinché le adv ci identifichino come un operatore
ben integrato con la compagnia ed una capacità di prodotto interessante”. E quanto al prodotto la fucina di
Trawel sta lavorando al progetto della formula club. Il
t.o. procede con cautela, anche in termini di sviluppo
del prodotto, “marchiandolo
con il nostro brand”. Si parte con Sharm, per questa estate, una mossa in controtendenza che aspetta il momento della risalita della
meta, con l'idea “di implementare il prodotto per l'in-
verno e per la prossima
estate con una maggiore
offerta”. Il che vuol dire uno
o due club a Sharm per l'inverno ed uno alle Canarie,
meta in fase di valutazione.
Tra le mosse c’è quella di
aumentare le rotazioni su
Sharm, “dando anche l'opportunità delle crociere, non
con partenza da Il Cairo, ma
da Assuan”.
Sviluppo incoming
E l'incoming? L'idea è creare il prodotto dandolo in outsourcing alle adv specializzate in loco “che conoscono
il territorio. A noi il compito
di assemblare il tutto e di
commercializzarlo dove abbiamo i nostri uffici di rappresentanza all'estero (New
York, Parigi e Mosca, ndr)”.
Oltre a questi bacini, si pensa anche alla Cina e all'India, “ma bisogna trovare i
pacchetti giusti, cercare di
conquistare questo tipo di
clientela e circuiti alternativi per farli rimanere in Italia”, sottolinea il manager.
Per quanto riguarda il nostro
mercato “abbiamo margini
di crescita notevoli. Bisogna
trovare gli enti in loco intenzionati a creare pacchetti
che possano avere un certo
appeal”.
Divisione
alberghiera
Tre business unit per Trawel
Group: t.o, vettore e gsa.
Non ha mai pensato ad una
divisione alberghiera? “Ci
GuidaViaggi
17
Bernardin,
il balzo
nel 2012
B
ernardin Group conta 11 hotel tra Portorose
(dove ha sede) e dintorni, suddivisi in quattro resort sulla costa. "In totale abbiamo 3.600 posti
letto in 1.700 camere - spiega Borut Fakin, direttore vendite - , in strutture dalle 3
alle 5 stelle, i Metropol e
Grand Hotel Bernardin.
In quest'ultimo l'anno
prossimo contiamo di investire nell'ammodernamento delle camere". Il
gruppo ha scelto di diversificare, puntando a destagionalizzare. Bernardin ci ha lavorato diversi
anni puntando, oltre che
sulla proposta estiva, anche sul wellness, con 4
centri benessere, sul Mice, con 26 sale, sul golf,
sul casinò che sorge inSt.Bernardin
sieme all'Hotel Metropol.
Il mercato italiano è il
primo degli stranieri, e raggiunge i 130mila pernottamenti
all'anno, "che vogliamo incrementare ancora. Quest'anno
registriamo un +12% nel leisure, sul fronte Mice
aumentano le richieste, ma notiamo un calo delle conferme,
a causa della crisi, ma soprattutto della forte concorrenza
tra le destinazioni. Vogliamo investire ancora di più sul
mercato italiano per fare il balzo nel 2012. Da settembre
l'obiettivo è avere un'agenzia che supporti come ufficio
vendite in Italia". Il benessere ha dalla sua parte la forza
delle tariffe, competitive rispetto alle nostre. "Oltre al classico pacchetto da 7 giorni e diversi trattamenti, abbiamo
pensato di realizzare pacchetti più soft di 2-3 giorni, come
quello che abbina alla mezza pensione un massaggio + una
sauna, e che vendiamo attraverso i nostri canali ma anche,
ed è una novità, tramite Booking.com".
La strada è dunque quella dei pacchetti tematici, lifestyle
con l'enogastronomia, golf, senior, luxury, passando per le
offerte contenute nei più diffusi brand di cofanetti. "Tra le
altre novità, l'introduzione dell'all inclusive soft presso il
Salinera Resort, già in atto al San Simon Resort. E abbiamo investito sull'animazione in tutti e quattro i resort".
Portorose è anche la protagonista di una singolare collaborazione tra due competitor: è infatti da poco online lo
spot "Vieni a fare un salto a Portorose", che spinge la meta
e che è stato realizzato insieme da Bernardin e dal rivale
Lifeclass. Ma il manager preferisce parlare di complementarietà tra i due brand, "e poi si tratta di uno spot per la
città, perché in base alle ricerche abbiamo notato che i
turisti scelgono dapprima la destinazione e poi l'hotel".
Dello spot, in inglese e tedesco, è stata fatta anche una
versione italiana. E nel nostro Paese il gruppo intende
investire anche con una campagna outdoor e Internet. Ed è
alla ricerca di partner extrasettore con i quali sviluppare
progetti di co-branding e partecipare nei programmi di
fidelizzazione.
M.T.
abbiamo pensato - risponde
Carmine Prencipe, a.d. del
gruppo -, è un obiettivo di là
da venire negli anni. La
strategia ora, create le tre
business unit, è crescere in
termini di volumi su ognuna.
Quest'anno dovremmo chiudere a circa 50 mln di euro
di fatturato, un altro risultato importante, ma prima
di integrare ulteriormente la
filiera, magari andando verso la gestione alberghiera,
vogliamo arrivare ad al-
meno 80/90 mln”. Intanto
sul fronte incoming si mira a
recuperare sullo scalo di
Bergamo una serie di operatori che, “in passato, si
servivano di altri aeroporti
ed ora stanno tornando a
guardare con interesse a
Bergamo”. A settembre, infatti, partiranno una serie di
rotazioni test con degli operatori inglesi che stanno
valutando l'opportunità di
tornare a volare su Bergamo
con Trawel fly.
S.V.
Provati per voi
18 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Atene
Lo sprint della Grecia
Strategia di comunicazione che rafforza l'identità del Paese;
i luoghi da visitare per un city break nella capitale
di Franca Rossi
L
a bufera finanziaria mette nuovo
sprint alle strategie turistiche della Grecia. Il
settore rappresenta il 18%
del Pil, assorbe il 25% della
forza lavoro: valorizzarlo è
un interesse vitale. Non è
sufficiente, quindi, accontentarsi dei risultati attuali
(dovuti anche all'incerta situazione politica dei concorrenti sulle coste del Mediterraneo) che in questa fase
confermano il trend in leggera crescita degli anni precedenti. E' il momento di
puntare a una definizione
vincente dell'identità del
Paese.
Turista
al centro
Questo obiettivo è alla base
della nuova strategia di comunicazione adottata dal
ministero del Turismo. Rivoluzionaria. Perché, spiega
il direttore dell'Ente del
Turismo Ellenico a Milano, Michele Terzibassis,
"mette il turista stesso al
centro della promozione.
Con la formula You in Greece i visitatori vengono invitati a raccontare la loro esperienza: più di 500 foto e
filmati spontaneamente girati sono così registrati nel
sito, ristrutturato l'anno
scorso, a disposizione di chi
frequenta il web. Agli iscritti
arriva poi sulla propria pagina di Facebook ogni mese
una newsletter che segnala i
prossimi avvenimenti. E' una formula più moderna ed
efficace dei tradizionali spot
televisivi, ma soprattutto
gistra permanenze molto
brevi. Da un paio d'anni è
stata creata un'organizzazione centralizzata, per il
Turismo e lo Sviluppo economico di Atene, che cerca
di superare alcuni punti deboli nell'immagine della
città (quali, per esempio, la
carenza di centri congressuali) e crearle un marchio riconoscibile.
Punti di forza nella proposta
di un week end nell'Attica
sono ora i collegamenti veloci (un paio d'ore) e frequenti, con Roma e Milano
ma anche Bologna e Venezia, grazie ad Aegean Airlines. Non mancano charter e
low cost anche da altre città.
Il nuovo aeroporto (inaugurato nel 2001) è molto
ben collegato dalla modernissima metro con il centro
città. La ricettività spazia
dai massimi livelli di eleganza a soluzioni più abbordabili.
Atene, Eretteion
contribuisce a diffondere
un'immagine vera della Grecia, che supera i tradizionali
cliché di meta balneare per
rendere conto anche della
realtà spirituale che può
animare questa esperienza.
E' infatti tutta l'atmosfera
del Paese che affascina, al
punto che abbiamo il 25%
di repetear. Ma puntiamo a
raggiungere il 50%. Miriamo, insomma, a un turismo
fidelizzato, di qualità, di approfondimento, che oltretutto rappresenta una garanzia
per gli investitori stranieri".
Le sinergie
All'obiettivo di garantire
soddisfazione al visitatore in
ogni settore, dalla cucina agli spettacoli, all'attività
sportiva, ora lavorano tutti:
un'ottimizzazione dei risultati presuppone una sinergia
di tutte le figure impegnate
nel settore. Grazie a questo
impegno collettivo l'ente del
Turismo ellenico di Milano
ha realizzato un fam tour
che si è avvalso di una poliedrica collaborazione: sono stati sponsor e collaboratori il Museo di Akropolis,
la compagnia Aegean Airlines, l'Associazione Panellenica delle Imprese Turistiche, il Grand Resort Lagonissi, Grecotel & Classical
hotels, la società Ydraikhone day cruise. Obiettivo: evidenziare le potenzialità di
Atene come city break durante tutto l'anno.
I numeri
Atene accoglie 14 milioni di
turisti ogni anno, è 15ma
nella lista delle città turistiche più popolari al mondo, sesta in Europa. Ma re-
Le attrazioni
in città
La meta irrinunciabile è come sempre - l'Acropoli,
culla della democrazia occidentale, ma anche, dal
2009, il nuovo museo dell'Acropoli, stupendo per
quanto contiene e per come
è disposto. La città, infine,
grazie alle iniziative avviate
nel 2004 con i lavori di
preparazione ai giochi olimpici, è attualmente scena di
infinite sorprese. Non le
rendono un buon servizio le
riprese televisive che, in
occasione di qualche evento
politico, inquadrano le soli-
te piazza Omonia e Syntagma, uguali ad ogni analogo
luogo in qualsiasi città.
Atene è anche il percorso
pedonale più lungo in Europa, che collega la zona archeologica al centro, 3 km
fra il verde e le stupende
testimonianze del passato, i
vecchi quartieri ristrutturati,
come Gazi, dove lavorano i
giovani creativi, o il vivace
Psyri, le pendici dell'Imetto,
gli eleganti negozi di Kolonaki. E ancora: nell'area
del vecchio aeroporto si sta
realizzando un enorme
complesso ricreativo nel
verde.
Atene è anche contatto con
il mare. Un'arteria di 7 km
porta sulla costa, ben collegata anche con mezzi pubblici. Giardini, club e spiagge libere, insignite della
bandiera blu a garanzia
della purezza dell'acqua,
per chi vuole alternare un
tuffo alle visite culturali.
Ma anche possibilità di attracco di grandi barche di
lusso alle nuove ipertecnologiche marine del Pireo.
Da lì partono navi da crociera per qualsiasi destinazione, grazie alla recente
liberalizzazione del settore
crocieristico. E traghetti e
aliscafi che in un'ora portano alle piccole isole del
golfo Saronic: la raffinata
Hydra, l'agreste Egina, Poros con il suo salone nautico, abitate e ospitali anche
d'inverno.
Perché nella luce chiara dell'Attica l'inverno può non
essere così inverno come in
una città continentale.
COMO
CENTRO STORICO
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AFFERMATA AGENZIA VIAGGI
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Speciale
4 Luglio 2011 - n° 1329
GuidaViaggi
19
Italia Mare, Mediterraneo
Network: boom Spagna,
delusione Turchia
Il prodotto balneare italiano si vende ma non stravince in agenzia
di Mariangela Traficante
I
n una precedente
puntata di questo
Speciale si celebravano Spagna e Grecia
come le vincitrici dell'estate
mediterranea. Tendenza confermata anche dal punto di
vista dei network, ma con un
piccolo campanello d'allarme: alla data in cui si scrive
non si hanno ancora certezze sulle sorti finanziarie
del Paese, ma c'è chi teme
che la situazione ellenica
possa porre un freno ad
un'estate altrimenti positiva.
Non si tratta - ragionevolmente - dei timori legati ai
disordini, quanto piuttosto
del rischio scioperi.
Mentre continua a piccoli
passi la ripresa dell'Egitto, è
ancora purtroppo indietro la
Tunisia, e a sorpresa l'Italia
balneare non è l'unica meta a
non riuscire a trarre sufficiente vantaggio dalla crisi
nordafricana: stenta infatti a
decollare anche la Turchia.
Corrente alternata
"Il Mare Italia è in linea con
lo scorso anno - commenta
Fabrizio Pisciotta, direttore commerciale Bluvacanze e Vivere&Viaggiare -, in
particolare siamo soddisfatti che la Sardegna - che vale
oltre il 40% del nostro venduto nel segmento - si attesti
su valori analoghi al 2010,
dunque il calo non riguarda
l'offerta di pacchetti".
Crescono molto Puglia, con
un +25% e Calabria, +40%.
Cresce anche del 10% l'area
adriatica, mentre preoccupa
il leggero calo, a oggi, della
Sicilia (nell'ordine del 2%),
in qualche modo penalizzata proprio dall'instabilità politica nell'area che la fa percepire una zona di possibile
rischio. Andrea Moscardini di Welcome Travel
Group, parla di un Belpaese balneare piatto - , senza
picchi né gravi ritardi. Strano, perché in occasione di
altre crisi in passato l'Italia
aveva performato bene".
Anche Moscardini rileva
una situazione di difficoltà
per la Sicilia, e ricorda l'impasse traghetti della Sardegna. E' vero che a soffrire è
soprattutto l’individuale, il
tour operating può beneficiare di pacchetti con volo o
tariffe in nave patteggiate,
"ma il problema sono i contingenti - ricorda il manager
Welcome -: i posti in vuoto/pieno a tariffe conve-
Ibiza
nienti sono limitati". In casa
BravoNet - HpVacanze tra
le mete che vanno per la
maggiore ci sono la Costa amalfitana e la Puglia, "e tutto sommato tiene anche la
Sardegna - commenta
Bruno Sottini, responsabile vendite -. Grazie alle
partnership con t.o. e vettori, in primis Meridiana fly,
stiamo registrando incrementi del 5-6%. Come formula, è comunque sempre
l'all inclusive a farla da padrone".
Ottimista Fabrizio Brandoni, responsabile prodotto Holding vacanze, che
per le adv Pinguino rileva,
sull’Italia, “numeri soddisfacenti e ottimo valore di
crescita”, anche se legato al
prenotaprima, mentre a
maggio e giugno parla di un
miglioramento leggero, ma
con ampi margini ancora.
In Mediterraneo, il mercato
è pressoché fermo sulla
Tunisia (a parte qualcosa su
Djerba). Da Welcome si
parla di un -75%, mentre
l'Egitto, pur ancora con
molto ritardo sul 2010,
viaggia sul -35% (rispetto al
-80% iniziale). Secondo
Brandoni la sofferenza delle
due mete “evidenzia una
caratteristica esclusiva del
mercato italiano, dove i
tempi di ripresa dei flussi
sono maggiori degli altri
mercati, che a differenza del
nostro ripartono e si assestano molto prima”.
"Continua il momento favorevole cominciato lo scorso
inverno delle Canarie - segnala Pisciotta -, e si registrano grandi numeri per le
Baleari, con punte del
+35%. A ruota viene la
Grecia, +25%, in testa Kos,
Creta, Rodi". E il Mar Rosso, spiega il manager, con-
tando su un pricing aggressivo, potrebbe raccogliere i
last minute di chi non troverà disponibilità in Grecia.
Anche BravoNet - HpVacanze segna "cali di oltre il
60% sulla Tunisia, rispetto
ai volumi dell'anno scorso,
mentre in generale vediamo
un'ottima crescita per le
vendite sul Mediterraneo".
Si contrappone, anche in casa Welcome, la delusione
Turchia: "Negli ultimi due
anni aveva avuto crescite interessanti e poteva sfruttare
meglio la situazione - spiega
Moscardini, portando come
motivazioni - una debolezza della destinazione e forse
la carenza di una campagna di comunicazione importante, da parte del Paese, per cogliere questa opportunità. E quindi il trade è
andato sul sicuro, vale a dire
Spagna e Grecia".
In casa Pinguino Baleari e
Canarie si attestano sui valori 2009 - in cui erano top
seller. “Sale la domanda
verso la Turchia - segnala
Brandoni in controtendenza
rispetto ai colleghi -, mentre
rimane stabile la richiesta
sui Paesi dell'Adriatico come Croazia e Slovenia.
Azioni commerciali
In questo momento le azioni
commerciali di Welcome si
stanno concentrando sull'incentivare il Mare Italia "sia
con supercommissioni che
con campagne di prezzo con
i nostri t.o. partner - spiega
Moscardini -; sul Mediterraneo, dati i buoni trend e le
occupazioni già significative, ci stiamo focalizzando
su azioni più mirate". Pisciotta ricorda invece Tutt'inVacanza, "nata dalla collaborazione con una ventina
di tour operator che hanno
messo a nostra disposizione gli strumenti di promozione per poter spingere
le vendite dell'alta stagione: per tre settimane famiglie, single, gruppi di amici, coppie troveranno
nelle adv Bluvacanze e Vivere&Viaggiare offerte di
vario tipo e molte riguardano Mare Italia e Mediterraneo, in particolare bimbi
gratis e 3x2".
Sottini per BravoNet - Hp
spiega che "essendo ormai
iniziata la stagione, abbiamo già attuato delle politiche commerciali per garantire alle agenzie dei plus
in termini di prodotto e
redditività". Il manager si
riferisce in particolare al Volantone, che racchiude prodotti su cui vengono concordate azioni mirate "e che
permettono alle adv di avere allotment propri sul nostro booking privato. E le
opportunità non riguardano
solo i periodi di spalla, ma
anche più date di partenza
per ciascun prodotto dei
t.o.". Anticipo anche per
Pinguino: “Le azioni commerciali di natura strutturata le avevamo previste e
programmate con anticipo,
diversamente le altre azioni
seguono e seguiranno le
dinamiche del mercato”.
Spagna, Grecia e Italia sono
le più richieste dai clienti
Frigerio Viaggi. Sull’Italia
si nota una sofferenza legata
al pricing: le coste nostrane
sono troppo costose per il
turista “da Nord Africa”. “Il
problema è la disponibilità
economica dei clienti”,
spiega Paola Frigerio, responsabile programmazione
-. Il lavoro del network a
questo punto è cercare per
quel cliente, con quella disponibilità di spesa, che lo
scorso anno andava in Egitto o Tunisia, una soluzione alternativa in linea
con le sue esigenze”.
Speciale
20 GuidaViaggi
4 Luglio 2011 - n° 1329
Italia Mare, Mediterraneo
Le città al mare
tra le più cliccate
La Sicilia in testa alle ricerche sul web
P
restando fede al
monitoraggio Hotels.com, l'Italia
sembra meta prediletta per
le vacanze dei connazionali,
e soprattutto il suo mare.
Questo dicono le richieste di
maggio: tolta Arezzo, che
svetta al primo posto come
città che ha realizzato l'incremento maggiore di richieste rispetto allo stesso
mese dell'anno scorso, il resto della top5 è tutto occupato da località balneari, o
comunque vicine alle spiagge, e tutte siciliane. Seguo-
San Vito Lo Capo
Fedeli alle spiagge
della Romagna
G
li italiani che vanno
al mare sono turisti
abbastanza fedeli.
Secondo quanto riferisce Jfc,
società di consulenza e marketing turistico, realizzatrice
della ricerca "L'Estate 2011
degli Italiani: vacanze al mare,
come e perché", si assesta al
36,6% lo share di coloro che
torneranno nella stessa località balneare dello scorso anno, mentre il 29,1% cambierà
destinazione ed il 34,3% non
ha ancora deciso dove andrà.
Una spiccata fedeltà è dimostrata nei confronti della Riviera adriatica dell'Emilia Romagna, che tocca il 57,1%.
La quota di coloro che sono
stati in una località della Riviera adriatica dell'Emilia Romagna lo scorso anno, e non
ha ancora deciso di tornare, è
pari al 22,7%, mentre 2 ospiti
su dieci (il 20,2%) hanno deciso di cambiare località di vacanza per l'estate 2011.
Sempre con riferimento alla
vacanza balneare, ma concentrandosi sul mare estero,
la quota di turisti italiani fedeli,
che quindi nell'estate 2011 trascorreranno le loro vacanze
estive nella stessa località balneare estera frequentata la
scorsa estate, scende al
18,8%.
Alta, in questo caso, la quota
di coloro che non hanno an-
cora deciso, pari al 50%,
mentre coloro che già affermano di non tornare nella
stessa località sono al 31,3%.
Jfc mette a confronto, in tema
di vacanze estive, italiani e tedeschi, evidenziando nei primi
una maggior propensione al
balneare rispetto ai secondi:
l'84,8% degli italiani che negli
ultimi due anni hanno scelto le
destinazioni baleari continuano a scegliere questo tipo di
vacanza anche nell'estate
2011.
Non si può dire la stessa cosa
per gli stranieri: infatti solo il
64,6% dei tedeschi sceglie il
mare per le proprie vacanze
estive.
E.C.
no, infatti, Agrigento, Cefalù, Giardini-Naxos e San
Vito lo Capo, tutte con incrementi superiori al 400%,
il che farebbe pensare ad un
exploit della Sicilia se non
ci fossero i campanelli d'allarme del trade a raffreddare
gli entusiasmi, parlando di
un’isola danneggiata suo
malgrado con Lampedusa
dalla pubblicità negativa. Il
resto della top20 stilata dal
portale si divide piuttosto
equamente tra mare e città
d'arte, con Lloret de Mar e
Montecarlo a rappresentare
le uniche straniere. Ma
quanto costa prenotare un
soggiorno al mare? A stilare
un trend delle tariffe alberghiere ci ha pensato Trivago, che a giugno segnala da
un lato un forse fisiologico
calo nelle città europee, e di
contro un incremento dei
prezzi nelle destinazioni
marine italiane.
Su questo sito Rimini si
conferma la città più ricercata e segna un aumento
del 16% delle tariffe, con un
prezzo medio di 104 euro a
notte. Aumenti sostenuti per
le mete del centro nord,
come Viareggio, Lignano,
Jesolo, tutti aumenti intorno
al 30%. Scendendo lungo la
Penisola le tariffe segnano
tassi di crescita più contenuti sul mese scorso: Sorrento (+2%), Ischia (+4%).
In Sardegna si registrano
invece aumenti a doppia cifra sia per Olbia (122 euro,
+13%) che Alghero (126
euro, +16%). Le mete più
convenienti si trovano in
Calabria e Sicilia, che sem-
Poll
Poco Mare Italia in adv
L’opinione degli utenti di www.guidaviaggi.it
Abbiamo capito che neanche questo sarà l’anno dell’exploit
del Mare Italia, considerato come prodotto in generale. Ai
buoni andamenti di singole destinazioni non fa eco, infatti,
un boom complessivo, anzi. Così la pensano i lettori di guidaviaggi.it. Alla domanda: “Come stanno andando le vendite del Mare Italia?”, per l’83% “male”, vanno bene solo
per il 17% dei partecipanti al poll.
brano ancora attendere il
prossimo mese per entrare
nel vivo della stagione turistica: Tropea (87 euro,
+13%), Giardini Naxos
(112 euro, +5%).
Prezzi sostenuti per le mete
considerate più esclusive:
Porto Cervo, Capri, Forte
dei Marmi e Taormina.
L’Osservatorio
Volagratis
Lascia ben sperare per la Sicilia anche l'Osservatorio
Volagratis che sulla base
delle ricerche realizzate dai
propri utenti la decreta tra le
vincitrici, quanto meno di
giugno, insieme alla Spagna. Dalle prime analisi è
emerso che le destinazioni
più prenotate in Italia restano le città siciliane con Catania e Palermo in cima alle
classifiche. I viaggiatori che
scelgono l'Europa come
mete balneari vanno sul
classico, Barcellona e Ibiza.
Un'altra destinazione gettonata anche online è la Grecia, che viene però scelta
nella maggior parte dei casi
da coloro che preferiscono
la soluzione volo+hotel.
Il 49% delle prenotazioni
dei pacchetti vacanza ha infatti come destinazione le
isole greche (Rodi, Creta e
Kos). Un'altra fetta importante (46%) ha optato per
la Spagna, con Ibiza e le
Canarie come destinazioni
preferite.
M.T.
Viaggi di carta
22 GuidaViaggi
Italia Mare e Mediterraneo
4 Luglio 2011 - n° 1329
Tra i volumi corposi si fa strada il “top”
I cataloghi confermano la ricchezza e varietà di proposte, specie sul Belpaese
Nicolaus T.O.
CarréBlu
Aviomar
Operatore
Catalogo
Più
Meno
Titolo: Mediterraneo Class
Validità: 2011
Pagine: 148
Contenuto: soggiorni.
Ampio risalto alle immagini in
questa brochure.
I testi sono ridotti al minimo ma
l’operatore richiama spesso
l’attenzione sul proprio sito,
dove reperire maggiori dettagli
sulle strutture.
Spunti anche su benessere e
golf.
Se proprio vogliamo fare un
appunto, il prodotto è “top” ma
l’impaginazione fatica a tenerne
sempre il livello.
Il catalogo, che è stato ampliato con nuove destinazioni e strutture,
racchiude al proprio interno il prodotto “top” dell’operatore.
Troviamo una selezione di hotel e resort sia di catena che
indipendenti, ma comunque sempre dalle 4 stelle in su, spesso con
un occhio di riguardo a quelle che offrono servizi plus come spa e
campi da golf.
Nello specifico le mete che sono state confermate sono Sardegna,
Elba, Toscana, Sicilia, Puglia, Corsica, Costa Azzurra, Slovenia e
Croazia, mentre sono entrate per la prima volta nella pubblicazione
Calabria, Turchia e Grecia.
Titolo: Mediterraneo
Validità: 2011
Pagine: 100
Contenuto: soggiorni, crociere.
Per ogni proposta, viene
segnalato il giudizio personale
degli operatori di CarréBlu.
Per gli amanti del golf sono stati
evidenziati con un marchio
apposito gli hotel e i resort che
comprendono un campo da golf
proprio. Catalogo interessante
anche per chi ama il benessere,
con lo speciale Spa.
Pubblicazione “pulita” e senza
particolari sbavature.
Penisola iberica, Marocco, Tunisia, Cipro, ma è la Grecia la regina
del catalogo. Su Mykonos e Santorini sono anche partite le rotazioni
estive da Milano. La pubblicazione, in linea con l’anima del tour
operator, presenta un Mare Nostrum di alto livello e raffinato, anche
nella grafica. E non di sola terra vive la programmazione: CarréBlu
programma anche lo yacht cruising di Compagnie du Ponant.
Per sfruttare la flessibilità di Internet, quotazioni e offerte si trovano
sul sito del t.o.
Titolo: Mare Italia
Validità: 10 gennaio - 31
Il fiore all’occhiello sono i
Nicolaus Village: l’Hotel Club
la Giurlita a Marina d’Ugento
e il Garden Rocca Nettuno a
Pizzo Calabro. Una novità di
questa edizione sono “Le scelte
per voi”, una selezione di
strutture “garantite” Nicolaus.
Un plauso per l’originale
copertina.
Catalogo fresco e con ampio
spazio alle immagini. Nessun
meno.
Con la Puglia di Nicolaus grande protagonista, il corposo catalogo
dell’operatore conferma l’investimento sull’Italia balneare.
Oltre al secondo Nicolaus Village (le strutture in esclusiva e in all
inclusive commerciale del tour operator), il tour operator presenta
come new entry in programmazione anche la struttura Overtur
Floriana Village e il Residence Costa di Simeri, entrambi in
Calabria. In catalogo anche le Nicolaus Special, strutture 4 stelle
con assistente in loco. Il t.o. offre anche la formula fly + Hotel, con
voli di linea Alitalia/Air One. Novità il diretto Blu-Express da Bari
per Catania. In pullman partenze garantite da Roma e Napoli per il
Salento.
dicembre 2011
Pagine: 228
Contenuto: soggiorni,
traghetti, voli, transfer.
Da segnalare
Viaggi di carta
4 Luglio 2011 - n° 1329
Marevero
Alpitour
Eden Viaggi
Futura
Vacanze
Operatore
GuidaViaggi
Italia Mare e Mediterraneo
Catalogo
Titolo: Mare Italia
Validità: 2011
Pagine: 468
Contenuto: soggiorni, voli,
transfer, noleggio auto, traghetti.
Titolo: Mare Italia
Validità: 2011
Pagine: 452
Contenuto: soggiorni, voli,
transfer, noleggio auto, treni.
Titolo: Mare Italia
Validità: aprile - ottobre 2011
Pagine: 484
Contenuto: soggiorni, tour,
voli di linea e speciali,
trasferimenti, noleggio auto.
Titolo: Sardegna
Validità: estate 2011
Pagine: 84
Contenuto: soggiorni, voli di
linea e speciali, trasferimenti.
23
Più
Meno
Da segnalare
Ad ognuno il suo brand:
l’offerta Fv Special è suddivisa
in “target”, da family a prestige,
a easy. Tra gli speciali, anche la
vacanza da 10/11 notti, e
l’offerta Nave gratis per
Sardegna e Sicilia. Per gli
indecisi: l’offerta è davvero
vasta in quasi 500 pagine.
Tantissime strutture,
combinazioni tariffarie,
proposte: il rischio di “perdersi”
è alto, ideale sfogliarlo con la
consulenza dell’agente di
viaggi.
Un catalogo più che corposo, nella migliore tradizione del Mare
Italia.
Tra le novità di stagione vanno annoverati il Family Hotel Tanca
Manna, a Cannigione (nel nord Sardegna), proposto in esclusiva e
abbinato al transfer in traghetto. In Calabria, a Capo Rizzuto, new
entry è il Baia degli Dei Hotel & Resort. Per la Puglia, debutta nel
catalogo del 2011 Le Chiusurelle Resort & Village di Porto Cesareo.
Tra le altre novità figurano, in Sicilia, a Mortelle, il Nyce Club Le
Dune e a Fontane Bianche, il Fontane Bianche Beach Club.
Novità anche sul fronte Futura Special, con l'Abruzzo del Nyce
Club Grand Hotel Mediterraneo.
Indispensabile, vista la mole di
offerta, l’indice che spiega
come individuare le strutture su
cui Eden “garantisce” con il
suo marchio: Village, Speciale e
White. Oltre a indicare la pagina
in cui trovarla, un utile
specchietto dà info su servizi
presenti (come all inclusive,
spa, animazione, ecc) e distanza
dal mare.
Il ricco contenuto non pesa sulle
pagine che risultano comunque
ariose e di facile consultazione.
Catalogo ricchissimo di proposte, come si evince anche dal numero
di pagine. L’operatore riesce comunque a presentarle in maniera
fresca ed ordinata, trovando il posto giusto sia per le immagini
(presenza importante) che per i testi e le tabelle tariffarie, alle quali a
volte sono dedicate intere pagine.
Tra i nuovi servizi, la possibilità di prenotare il viaggio in treno per
raggiungere una selezione di strutture in Puglia, Calabria e Basilicata.
Negli Eden Village italiani nascono inoltre i Giochi Sportivi del Mare,
per ragazzi dagli 8 ai 14 anni, gestiti, insieme al programma Fitness,
dagli operatori tecnici sportivi per il turismo, in collaborazione con le
Federazioni sportive dei rispettivi sport coinvolti.
Lodevole la completezza
dell’offerta, testimoniata dalle
quasi 500 pagine del catalogo.
Per convogliare bene le
informazioni, subito in evidenza
gli iClub, i Villaggi Bravo e gli
Aw.
Una pubblicazione che ci
convince.
Programmazione più che corposa, che naturalmente mette in
evidenza, in apertura, le strutture “a marchio”. Sono 4 i nuovi iClub
in Sardegna e uno in Puglia. Grande attenzione naturalmente sulle
famiglie: 40 strutture, 24 iClub, un nuovo format di animazione che
comprende per i bambini attività culturali e sociali, anche sganciate
dai genitori, e 26 strutture con la formula "io non pago" valida
anche ad agosto e che passa da 90 a 60 giorni. Tra le novità del
gruppo Alpitour legate al Belpaese c’è il catalogo Karambola Italia,
che comprende offerte e pacchetti per giovani, voli e noleggio auto.
Da segnalare anche il catalogo Compagnia della Natura - Vacanze
in Mobil Home, per l'estate 2011 completamente dedicato all'Italia.
Brochure asciutta e abbastanza
schematica, di facile
consultazione.
Utile la cartina stilizzata in
apertura con l’ubicazione delle
strutture.
Un meno? La carenza di grafica
“accattivante”.
Appartamenti, residence, club, e naturalmente hotel. Marevero cerca
di offrire una panoramica abbastanza varia di tipologie di soggiorno
diverse tra loro, anche rispetto alla location (direttamente sulla
spiaggia, oppure nel verde, ecc).
Oltre alla Sardegna, l’operatore programma anche altre regioni
balneari. Il resto del Mare Italia è però visionabile soltanto online.
Le proposte si articolano su 20 strutture, già conosciute dal mercato
italiano, e distribuite in più regioni - in tutta Italia - tra le quali
Liguria, Toscana/Isola d’Elba, Calabria, Sicilia, Abruzzo e Puglia.
Croazia, Corsica, Baleari, Grecia completano il quadro mediterraneo
delle pubblicazioni, cui si aggiunge il Mar Rosso.
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