Milano - Conviviale prenatalizia Delegazione della Lombardia 3 dicembre 2015
In occasione del consueto
conviviale
prenatalizio
la
Delegazione della Lombardia ha
vissuto momenti particolarmente
intensi e suggestivi partecipando
con un nutrito numero di Cavalieri
e
Dame
alla
celebrazione
Eucaristica in una
delle più
antiche Basiliche di Milano, la
Basilica di San Lorenzo, ed
assistendo ad una toccante e
commossa esposizione del Cav.
Negri Clementi sul tema Arte e
Fede, in presenza del nostro
Presidente
della
Real
Commissione per l’Italia S.E. il
duca don Diego de Vargas
Machuca.
La S. Messa è stata officiata dal Rev. Don Fabio Fantoni, Vice Primo
Cappellano e Cappellano Capo per l’alta Italia il quale, unitamente al Rev. Don
Federico Gallo, direttore della Biblioteca Ambrosiana, ci ha portato a riflettere
profondamente nell’omelia sull’importanza nel considerare l’attendibilità della
fonte dell’informazione, soprattutto in questo periodo di confusione mediatica,
senza perdere mai di vista il messaggio autentico di Santa Madre Chiesa.
Un entusiasmante duo d’archi eseguito dalle professoresse del Conservatorio di
Milano ha accompagnato tutta la funzione religiosa, omaggiando i cavalieri
anche di un dedicato concerto conclusivo.
Una guida esperta ha successivamente illustrato con dovizia di particolari la
Basilica di San Lorenzo evidenziando curiosità del più grande edificio a pianta
centrale del IV-V secolo. Dapprima simbolo nel Medioevo dell’eredità
imperiale romana a Milano, per diventare nel Rinascimento simbolo dei canoni
classici perduti, ricercati dagli umanisti e studiati da architetti, pittori e scultori
dell’epoca.
Il prototipo di San Lorenzo compare infatti
nei progetti del Bramante per la basilica di
San Pietro in Roma, negli appunti di
Leonardo da Vinci e in un disegno di
Giuliano da Sangallo.
La pianta e la cupola divennero un modello
di riferimento sul piano progettuale, come
esempio di architettura a pianta centrale e
come simbolo della Cristianità, figlia ed
erede della cultura classica.
È sicuramente una delle prime chiese erette
in Occidente dopo l’Editto di Milano ad
opera dell’Imperatore Costantino; la
grandiosità della costruzione, che riprende
l’architettura romana nelle sue massime
espressioni (come ad esempio le sale delle
terme o le aule dei palazzi imperiali) sembra esprimere in San Lorenzo l’esultanza dei cristiani per
il riconoscimento del proprio diritto alla fede.
Infine la costruzione dell’adiacente Cappella di Sant’Aquilino a pianta ottagonale sembra voluta da
Sant’Ambrogio. L’8 infatti era il numero sacro simbolo della resurrezione di Cristo, tipico dei
battisteri voluti da Sant’Ambrogio a Milano il quale affermava che il battesimo è sia morte che
resurrezione a immagine di Cristo.
Alla visita della Basilica è seguita, nella Cappella dei
Cittadini, l’umile esposizione del Cav. Avv. Negri
Clementi, fondatore di uno studio legale associato,
"Premio all'Eccellenza" Top Legal Awards 2011 e
Professore a contratto di Corporate Governance
presso il Dipartimento di Scienze EconomicoAziendali dell’Università degli Studi di Milano.
Oltre a riportare alcune citazioni di numerosi
Pontefici di questo secolo sull’arte e gli artisti ha
voluto evidenziare in particolare quella di Giovanni
paolo II per cui “la storia dell’arte non è soltanto
storia di opere ma è storia di uomini”.
Citando l’episodio biblico della figura di Zaccheo, sottolinea il gesto che questi fece arrampicandosi
sul sicomoro (l’albero della vita e dell’eternità) per sporgersi ad ascoltare meglio Gesù che
predicava ma, se vogliamo, anche con lo scopo di essere visto e per essere ascoltato. In questo
modo si allaccia all’arte contemporanea a volte incomprensibile, materica, ma dalla quale spesso si
può leggere un invito dell’artista ad andare oltre, come nel “taglio della tela” di Lucio Fontana; un
invito ad andare al di là di quello che si vede per cercare dietro la tela, dietro l’apparenza,
nell’intimità altrui. L’Avv. Negri Clemente ha portato a riflettere sull’artista che cerca l’altrui
intimo, l’animo dell’altro, in quanto è anche un uomo di profonda pietas, un uomo che perdona,
che rimette i debiti perché vuole che siano rimessi anche i propri.
Omaggiando infine tutti i Cavalieri, Dame, postulanti e simpatizzanti di un opuscolo riassuntivo a
tema “L’arte ed il Sacro: gli scritti di sei Pontefici” ha reso ancor più memorabile una conviviale
serata tra confratelli.
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Conviviale prenatalizio Delegazione della Lombardia 3 dicembre