I DISTURBI NEUROLOGICI NELL’ADULTO
4. ESITI DI TRAUMA CRANIO-ENCEFALICO
Dopo un trauma cranico, la struttura cerebrale
può riportare una compromissione nello
svolgimento delle normali funzioni: motorie, del
linguaggio, del comportamento, della memoria,
dell’attenzione, etc. Le cause principali sono
rappresentate dagli incidenti stradali, incidenti in
ambito domestico, aggressioni, cadute.
IL LOGOPEDISTA, che si occupa all’interno di
una team interdisciplinare del recupero dell’
autonomia generale del paziente con trauma
cranico, ha come compito quello di osservare,
conoscere e far conoscere il livello di
menomazione cognitiva. Ha il compito di
informare lo stesso paziente e i suoi familiari delle
difficoltà e della disabilità presente e stilare un
progetto e un programma riabilitativo, che
prevede essenzialmente training specifici e ricerca
di strategie di compenso. Non è facile prevedere
“quanto” e “quando” la persona potrà
recuperare, ma tutta la letteratura è d’accordo su
una immediata presa in carico del paziente e della
sua famiglia. La riabilitazione logopedica, come
del resto tutta la riabilitazione, è un percorso con
obiettivi e tempi determinati con il fine ultimo di
ridare una vita dignitosa alla persona e alla sua
famiglia.
Il 6 marzo 2008 è la Giornata Europea della
Logopedia
SENTI CHI (NON) PARLA
Diritto di parola: un logopedista fa la differenza
La perdita della parola dopo un incidente d’auto o in
moto, la difficoltà a deglutire, i problemi di
comunicazione nei bambini e negli adulti dovuti a
malattie neurologiche come la paralisi cerebrale o
l’ictus, i disturbi del linguaggio: sono solo alcuni dei
tantissimi ambiti in cui l’intervento di un logopedista
fa la differenza. E può restituire diritto di parola a chi
non ce l’ha.
Non tutti però lo sanno. Per far conoscere i vantaggi
di un ricorso precoce a un professionista del
linguaggio, che per molti può significare un recupero
pieno della comunicazione e dell’inserimento
sociale, il CPLOL (Comité Permanent de Liason des
Orthophonistes/Logopedes de l’Union Européenne) e
la F.L.I. (Federazione Logopedisti Italiani) hanno
promosso la Giornata Europea della Logopedia, che
si terrà il 6 marzo 2008 con lo slogan “Senti chi
(non) parla”.
Tra le molte iniziative in programma, la
distribuzione di opuscoli informativi e un numero
verde (800 209077) disponibile il 6 marzo dalle 9.00
alle 19.00: un filo diretto con un logopedista per
informazioni sulle molte possibilità di cura dei
disturbi del linguaggio. Altre notizie sull’iniziativa
sono disponibili sul sito www.fli.it.
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6 MARZO 2008
GIORNATA EUROPEA DELLA LOGOPEDIA
SENTI CHI (NON) PARLA
DIRITTO DI PAROLA:
IL LOGOPEDISTA
FA LA DIFFERENZA
FEDERAZIONE LOGOPEDISTI ITALIANI
www.fli.it
COMITATO PERMANENTE LOGOPEDISTI
EUROPEI
www.cplol.eu
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I DISTURBI NEUROLOGICI NELL’ADULTO
I DISTURBI NEUROLOGICI NELL’ADULTO
1. LA DISFAGIA
E’ un disturbo della deglutizione (di alimenti,
saliva o altro) conseguente per lo più a
patologie neurologiche (Ictus, Parkinson,
Sclerosi
Multipla,
Sclerosi
Laterale
Amiotrofica, etc.), oncologiche o traumi. Può
interessare sia l’età evolutiva e neonatale che
l’età adulta e geriatrica. Determina gravi
conseguenze
cliniche
(malnutrizione,
disidratazione, polmoniti, etc.) e sociali
(imbarazzo ai pasti, isolamento).
IL LOGOPEDISTA, collaborando con altri
specialisti, identifica e valuta i problemi di
deglutizione ed educa pazienti e care givers a
riconoscere i sintomi che sono rappresentati da
deglutizione lenta o assente, tosse, voce
gorgogliante, residui di cibo nel cavo o nel
tracheostoma, perdita di peso, disidratazione. In
seguito il logopedista rieduca la funzione
compromessa ed educa all’uso di strategie per
consentire una deglutizione efficace e sicura, (es.
modifiche di consistenza e temperatura di cibi,
uso di manovre e posture).
I DISTURBI NEUROLOGICI NELL’ADULTO
2. L’ AFASIA
E’ un disturbo che deriva da un danno ai centri
del cervello che controllano il linguaggio. Di
conseguenza, una persona che fino a quel
momento era stata perfettamente in grado di
parlare, comprendere, leggere e scrivere, vedrà
limitata o addirittura abolita la sua capacità di
fare tutto ciò. Tra le cause più comuni dell’afasia
vi sono l’ictus e l’emorragia cerebrale, ma essa
può essere conseguente anche a traumi cranici,
tumori e infezioni cerebrali.
IL LOGOPEDISTA può effettuare una
valutazione delle abilità linguistiche, comunicative
e cognitive residue e adottare il programma di
trattamento più idoneo in collaborazione con altre
figure sanitarie. Il trattamento logopedico, a
seconda dei casi, consiste in:
-esercizi specifici su uno o più aspetti del
linguaggio o cognitivi; -potenziare i punti di forza
per supplire alle difficoltà; -sedute di gruppo per
potenziare l’abilità di conversare;
-se sono
presenti problematiche a carico della muscolatura
della bocca, un percorso riabilitativo mirato alla
gestione di tali problemi; -nei casi più gravi,
adozione
di
canali/strategie
comunicative
alternativi al linguaggio.
3. LE DEMENZE
Il progressivo deterioramento delle funzioni
cognitive incide sulla capacità di
comunicazione. Inizialmente la persona
affetta da demenza dimentica i nomi di cose
e/o persone, poi gradualmente peggiora fino
a perdere la capacità di comunicare con gli
altri.
IL LOGOPEDISTA, finchè è possibile la
collaborazione, lavora direttamente con la
persona affetta da demenza, attraverso
varie attività (individuali o di gruppo), con
l’obiettivo di rallentare il deterioramento
della capacità di comunicare.
Quando non è più possibile una
collaborazione sufficiente, il logopedista
effettua attività di consulenza nei confronti
dei care-givers per permettere e facilitare la
relazione comunicativa con la persona
demente. Inoltre il logopedista interviene
sull’eventuale disfagia, disturbo che può
associarsi in questi casi.
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volantino informativo - Associazione Logopedisti Piemontesi