Congiuntiviti Allergiche:
Il Punto di vista dell’allergologo:
Utilità e limiti della diagnostica
sistemica
Stefano Macciò
U.O. Neonatologia
Ambulatorio di allergologia
Ospedale “Villa Scassi”
ASL3 Genovese
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Presentazione di un caso clinico
Caso Clinico (I)
•
•
•
•
•
•
•
•
Matteo P., 8 anni
Madre affetta da rinite allergica stagionale
Alcuni episodi di broncospasmo nei primi anni di vita
Sensibilizzazione allergica (IgE specifiche verso
graminacee)
Segni e sintomi oculari dalla primavera fino a
settembre: iperemia congiuntivale, prurito intenso,
lacrimazione
Non riferita rinite concomitante
Diagnosi di congiuntivite stagionale
Prescritta terapia antiistaminica per os e collirio con
stabilizzatori della membrana mastocitaria
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Presentazione di un caso clinico
Caso Clinico (II)
Alla visita di controllo vengono riferiti:
 scarsa risposta all’antiistaminico e allo stabilizzatore
 riacutizzazione del quadro in estate, soprattutto con:
- bruciore
- sensazione di corpo estraneo
- fotofobia
aggravati da vento, luce intensa, polvere, clima caldo,
sudore
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Presentazione di un caso clinico
Caso Clinico (III)
Il bambino viene inviato per consulenza alla Dott.ssa P.Allegri
dell’Ospedale di Lavagna
All’esame dell’occhio, si repertano:
- iperemia congiuntivale
- ipertrofia papillare tarsale
- papille al limbus
Viene posta diagnosi di CHERATOCONGIUNTIVITE VERNAL
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Meccanismo immunomediato dell’allergia
IPERSENSIBILITA’
IgE mediata
Tipo I
ALLERGICA
(meccanismo
immunologico
definito
o fortemente
sospetto)
Non IgE mediate
Altre reazioni immunologiche
(prevalentemente IV tipo)
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Forme IgE e non IgE
Forme IgE mediate e non IgE mediate
APLV, gastroenteropatie in genere: possono essere
presenti forme sia IgE mediate che non IgE mediate
IgE mediate
Oculo-rinite,
anafilassi sistemica,
SAO
Prick: positivi
IgE specifiche:
presenti
(RAST,CAP)
Non IgE mediate
Celiachia,DAC,enterocolite,
Proctite
Prick: negativi
IgE specifiche: assenti
Forme IgE associate ma cellulo- mediate
DA, forme eosinofile(VKC,AKC,NARES, esofagite eosinofila)
spesso presenti in soggetti con sensibilizzazioni, ma probabilmente espressione
di disregolazione degli eosinofili indipendentemente dalle sensibilizzazioni
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Tests diagnostici
TEST DIAGNOSTICI*
*FACILMENTE DISPONIBILI
Forme IgE-Mediate
Forme Non-IgE-Mediate
•Prick Test
•Prick by Prick
Patch test
•Rast
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntivite allergica
OCCHIO ROSSO
INFEZIONE
ALLERGIA
ACUTA
CRONICA
AUTOIMMUNITA’
VIRALE
EPISCLERITE
BATTERICA
PEMFIGOIDE
ASPECIFICO
VERNAL
TSPK
OCCHIO
SECCO
STAGIONALE
PERENNE
INCLUSI
UVEITE
CORPO
ESTRANEO
MICETI
VASCULITE
ACNE
ROSACEA
ATOPICA
GPG
PARASSITI
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
AG. CHIMICI
Congiuntivite allergica
Congiuntiviti Allergiche
Utilità e limiti della diagnostica sistemica
L’occhio rappresenta uno degli organi
bersaglio più comuni e riconoscibili della
patologia allergica in quanto è sprovvisto
di un meccanismo di barriera efficace nei
confronti degli allergeni. Tuttavia le forme
allergiche IgE mediate rappresentano
solamente il 10% dei disordini oculari
immunomediati.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
Sulla
base
dell’espressione
clinica
e
dell’eziopatogenesi vengono descritte 5 forme principali
di congiuntivite allergica:
 Congiuntivite allergica stagionale (SAC)
 Congiuntivite allergica perenne (PAC)
 Cheratocongiuntiovite vernal (VKC)
 Cheratocongiuntivite atopica (AKC)
 Congiuntivite gigantopapillare (GPC)
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
Congiuntivite allergica stagionale
Congiuntivite allergica perenne
Cheratocongiuntivite atopica
Cheratocongiuntivite primaverile
Congiuntivite vasomotoria
Disfunzione del film lacrimale
Congiuntive gigantopapillare
Congiuntivite da contatto
Blefarocongiuntivite
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
La congiuntivite allergica comprende un ampio spettro
di disordini infiammatori congiuntivali che determinano
quadri clinici differenti.
I disordini immunologici che stanno alla base delle
diverse espressioni cliniche di congiuntivite
comprendono quadri acuti IgE-Mastcellule-mediati come
la SAC e la PAC e quadri cronici in cui sono coinvolti
linfociti, mastcellule ed eosinofili, quali la VKC e la AKC
e quadri in cui prevalgono solo i linfociti come la GPC.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
La SAC e la PAC presentano nel 78% dei
pazienti elevati livelli di IgE nel siero, mentre nel
liquido lacrimale sono presenti nel 96%.
Livelli significativi di IgE sono stati riscontrati
anche in pazienti affetti da congiuntiviti non
specifiche nel 25% dei casi.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
La VKC è un disordine allergico congiuntivale
cronico, che colpisce adolescenti prepuberi.
Più del 60% dei pazienti presenta riacutizzazioni
durante tutto l’anno.
Il 50-60% dei pazienti con esacerbazioni stagionali
presenta skin-test positivi per aeroallergeni.
Stimoli aspecifici quali polvere, vento, luce, caldo
possono aggravare il prurito intenso.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Congiuntiviti allergiche: utilità e limiti della diagnostica sistemica
La AKC è un infiammazione congiuntivale cronica
che inizia fra i 16 e i 19 anni e può persistere fino
alla quinta decade di vita e si associa ad atopia
quale eczema ed asma.
La GPC è in rapporto diretto con l’esposizione a
corpi estranei: lenti a contatto, protesi oculari,
suture.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Diagnostica allergologica
Punti chiave della diagnostica
allergologica
• Valutazione anamnestica
approfondita
• Esame clinico
• Tests allergologici in vivo ed in vitro
Diagnostica allergologica
Diagnosi immuno allergologica
• Anamnesi
• La raccolta e l’interpretazione dei dati
anamnestici costituiscono la premessa alla
diagnosi di qualsiasi forma morbosa
• Nelle allergopatie, tuttavia, l’anamnesi
assume particolare importanza.
L’obiettività clinica, infatti, al momento
dell’osservazione, potrebbe essere del tutto
negativa, poiché spesso si tratta di
manifestazioni che compaiono con carattere
di accessionalità
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Tests diagnostici
Test allergologici nel sospetto di
congiuntivite allergica
In vivo
In vitro
Test cutanei
Prick test
Test di provocazione
Congiuntivale
s-IgE totali
s-IgE specifiche
ECP (N,C)
Triptasi (N,C)
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Tests diagnostici
Il Prick test rappresenta, se correttamente
eseguito, il più conveniente, specifico, semplice
ed economico test di screening per le
allergopatie. (2012)
Proprio queste caratteristiche hanno portato talvolta a
banalizzare il prick test attraverso un’interpretazione
superficiale e impropria dei risultati
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Tests diagnostici
Diagnosi immunoallergologica
Prick test
Il prick test è una vera e propria reazione in miniatura
POMFO
CUTANEO
S
S
S
S
S
S
S
S
DERMA
M.C.
 PERMEABILITA
MEDIATORI
ISTAMINA
VASALE
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
SENSIBILITÁ
probabilità che un prick test sia positivo
dato che il bambino ha l’allergia
Alta sensibilità = pochi falsi negativi
SPECIFICITÁ
probabilità che un prick test sia negativo
dato che il bambino non ha l’allergia
Alta specificità = pochi falsi positivi
Pagano M, Gauvreau K. Principles of Biostatistics
1993 , by Wadsworth, Inc. pag. 124-8.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Il prick test
PRICK TEST
tecnica di esecuzione
1)
2)
Si pone una goccia dell’estratto allergenico sulla
faccia volare dell’avambraccio
Si punge la cute con un ago sterile o lancetta
monouso, senza provocare sanguinamento;
inclinazione 45° con lancette o aghi, 90° se
con punta corta
3) Si asporta la goccia con garza o cotone entro 60”
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Prick tests
PRICK TEST: errori nell’esecuzione
1
Distanza < 2 cm tra 2 test
2
Sanguinamento
3
6
“Salto” della goccia
7
Scarsa penetrazione
dell’ago
Contaminazione
durante
l’esecuzione
4
Contaminazione
nel vassoio
5
Utilizzo della stessa
lancetta per più test
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Prick tests
PRICK TEST: precauzioni
Disponibilità di farmaci e mezzi in caso di reazioni
sistemiche (adrenalina, cortisonici ambu ecc.)
Prudenza in caso di allergia in atto
Prudenza nell’uso di estratti non standardizzati
Valutazione delle concentrazioni allergeniche usate
Verifica assunzione recente di antistaminici
Inclusione di controllo positivo e negativo
Esecuzione del test su cute non lesa
Lettura del risultato dopo 10-15 minuti
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Prick tests
PRICK TEST: criterio di positività
e gradazione della risposta
Test positivo se il diametro del pomfo
è > 3 mm (area >7mm2)
Test positivo se la reazione è  ++ :
+
++
+++
++++
Reazione pari a 1/4 rispetto a quella
indotta da istamina cloridrato 10mg/ml
Reazione pari a 1/2 rispetto a quella
indotta da istamina cloridrato 10mg/ml
Reazione uguale a quella indotta da
istamina cloridrato 10mg/ml
Reazione superiore a quella indotta da
istamina cloridrato 10mg/ml
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Dreborg 1989
Prick tests
PRICK TEST: criterio di positività
e gradazione
della
risposta
PRICK
TEST
criterio di positività e
gradazione della risposta
++
+++
++
++
++++
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Prick tests
Prick test
lettura dei risultati
Un prick test positivo per un allergene non significa
necessariamente che il soggetto abbia dei sintomi
scatenati da quel allergene
• Soggetto sensibile: prick test positivo con
assenza di sintomi scatenati dall’allergene
positivo
• Soggetto allergico: prick test positivo con
presenza di sintomi scatenati dall’allergene
positivo
L’interpretazione clinica dei prick test, pertanto, richiede sempre un’accurata
anamnesi ed un attento esame obiettivo
ATTENZIONE AI FALSI POSITIVI !!!
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Prick tests
Da quale età si possono eseguire
i Prick test?
Si possono effettuare fin dai primi mesi di
vita!
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Tests diagnostici
Test diagnostici in vitro per le malattie
allergiche
di 1a scelta
•Dosaggio
•Dosaggio
•Dosaggio
•Dosaggio
IgE totali
IgE specifiche
Triptasi
proteina cationica eosinofili (ECP)
di 2a scelta
•Dosaggio metil-istamina urinaria
•Immunoblot per allergeni
•Dosaggio citochine in liquidi biologici
•Espressione molecole di adesione (ICAM-1)
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
CARATTERISTICHE delle IgE TOTALI
I livelli serici aumentano progressivamente
dalla nascita per tutto il primo decennio quando
raggiungono i livelli dell’adulto
I valori normali presentano ampie oscillazioni
La determinazione delle IgE totali ha scarso
significato clinico e può essere predittiva di
allergie in studi epidemiologici
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
Diagnosi immunoallergologica
Indagini di II livello
E’ utile il PRIST ? (dosaggio delle IgE
sieriche totali)
PRIST: interpretazione
“Non è possibile, pertanto, formulare una diagnosi
patogenetica generica di “sindrome allergica” sulla
base della sola determinazione delle IgE totali”
Kerkof M et al – Allergy 2003;58:905-911
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
SINDROMI con IgE ELEVATE
 Parassitosi intestinali
 Aspergillosi broncopolmonare allergica
 Eczema e sindrome da iper-IgE
 Infezione da HIV
 Mieloma IgE
 Sindromi da immunodeficienza congenita
 Nefrite interstiziale indotta da farmaci
 Graft versus host disease
Errigo E. Malattie Allergiche, Lombardo editore,Volume II, pag. 557, 1999.
Bachert C et al. J Allergy Clin Immunol 2001;107:607-14.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
Diagnosi immunoallergologica
Indagini di II livello
Il RAST (dosaggio delle IgE
sieriche specifiche) è un indagine
di secondo livello !!!
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
IL RAST può essere eseguito in prima istanza in
caso di:
• Gravi reazioni sistemiche da contatto con
allergene
• Grave dermatite atopica
• Intenso dermografismo
• Orticaria
• Assunzione di farmaci capaci di interferire sulla
risposta cutanea
• Bambini molto irritabili
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
DETERMINAZIONE delle IgE
SPECIFICHE
1) Test qualitativi (risultati espressi come + o -)
es. Phadiatop
1) Test semiquantitativi (risultati espressi in classi)
1) Test quantitativi (risultati espressi in kUA/l)
es. UniCAP etc.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
IgE
TEST per la DETERMINAZIONE delle IgEs
Estratti non
standardizzati
RAST
Estratti standardizzati
1m l= 1 test
ELISA
Molecole DNA ricombinante
ImmunoCAP
Microarray
20 mcl
=>
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano
Macciò
100 test
Allergeni
ALLERGENI RICOMBINANTI
Allergeni ricombinanti
Una molecola ricombinante è una molecola
ottenuta o prodotta con la tecnologia
ricombinante. In sostanza una parte di molecola
non nativa ma “sintetica”.
Altro non è che un epitopo
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Take home messages
Take Home Messages per la
diagnosi di congiuntivite allergica-1
1)SAC e PAC
anamnesi positiva per sintomatologia nel periodo di
esposizione allergenica
•
• Rinite associata in più del 90% dei casi
• Esami specifici positivi (prick, IgE specifiche, tpc)
• quadro clinico compatibile
• buona risposta alla terapia
• in genere non esiti a distanza
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Take home messages
Take Home Messages per la diagnosi di
congiuntivite allergica-2
2) VKC:
• sintomatologia primaverile-estiva in genere non
concordante con le eventuali sensibilizzazioni
• non associazione con rinite
• esami specifici positivi (IgE prick test) nel
50-60 % dei casi per allergeni che correlano
solo parzialmente con la clinica.
• non risposta alle comuni terapie
• quadro clinico caratterizzato da intenso prurito aggravato
da stimoli aspecifici( luce intensa, vento, polvere e clima
caldo), fotofobia,sensazione di corpo estraneo
• esiti permanenti nel 5-30% dei casi legati sia alla malattia,
sia all’impiego di CCS topici
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Take home messages
Take Home Messages per la diagnosi
di congiuntivite allergica-3
3) AKC
• sintomatologia annuale con esacerbazioni stagionali, età 2°
decade
• forte associazione con atopia, soprattutto DA e asma.
• IgE totali generalmente elevate, IgE specifiche
per allergeni non causali (esarcerbazioni
stagionali?)
• non risposta alle comuni terapie
• quadro clinico caratterizzato da intenso prurito, bruciore,
sensazione di corpo estraneo, fotofobia.
• complicanze a distanza nei pazienti affetti da forme gravi di
DA (8-12% dei casi)
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Take home messages
Take Home Messages per la diagnosi
di congiuntivite allergica-4
4) GPC
•Esami specifici generalmente negativi
eventuali positività per allergeni non causali
• Generalmente buona risposta alla rimozione delle lenti
• quadro clinico caratterizzato da intenso prurito, visione
offuscata, diminuita tolleranza alle lenti a contatto.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Conclusioni
Conclusioni
Le congiuntiviti allergiche rappresentano un capitolo
eterogeneo ed emblematico per la necessità di un approccio
multidisciplinare volto ad un corretto inquadramento
diagnostico.
Come accade generalmente in medicina e particolarmente nel
campo dell’allergologia, non esiste l’esame “gold standard” che
permette una diagnosi sicura.
Questo determina assai frequentemente un ritardo nella
diagnosi e nella conseguente terapia specifica.
Solo una stretta collaborazione tra pediatra di famiglia,
allergologo e oculista permette di evitare lunghi iter diagnostici
con possibili gravi conseguenze per i pazienti.
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Conclusioni
Grazie per l’attenzione
Utilità e limiti della Diagnostica sistemica-Stefano Macciò
Diagnosi Allergopatie: Metodiche Eziologiche
Metodi
Note
Anamnesi
Presupposto di ogni diagnosi
Skin Prick Test
Metodo di I livello
Dosaggio IgE specifiche Metodo di II livello
Test di Provocazione
Da utilizzare solo per
particolari motivi: 1° e 2° livello
dubbi o conferma di positività
Dosaggio IgE totali
Significato di rischio!!!
Congiuntiviti Allergiche
Utilità e limiti della diagnostica sistemica
• La congiuntivite allergica è una patologia
molto frequente che colpisce dal 5 al 22%
della popolazione; secondo uno studio
recente ne sarebbe affetta fino al 40%
della popolazione occidentale
604 Ocular Allergy: A National Epidemiologic Study
K. Singh, L. Bielory; UMDNJ, Newark, NJ.
RATIONALE: To evaluate prevalence of ocular allergy as it
relates to
common allergen skin reactivity.
Diagnosi immunoallergologica
Prick test
• E’un test molto affidabile per la diagnosi di
allergia IgE-mediata
• Correla in alto grado con anamnesi,
sintomatologia e tests di provocazione
• La variabilità di questo test può essere ridotta
adoperando devices adeguati e addestrando
bene l’esecutore del test
• Esiste un piccolo, ma significativo rischio che
possa indurre reazioni sistemiche(specie in caso
di allergeni alimentari)
Diagnosi immunoallergologica
Prick test: prick by prick
Dreborg S, Foucard T - Allergy
1983
Per gli allergeni alimentari, una nota causa di falsa negatività,
è la perdita di frazioni antigeniche nell’allestimento degli
estratti commerciali, dovuta alla particolare labilità di alcuni
allergeni, specie di origine vegetale
I cibi freschi, frutta e verdura in particolare, mostrano spesso
una potenza maggiore rispetto agli estratti commerciali e si
preferisce utilizzare la metodica del prick by prick
Si punge in successione dapprima l’alimento e poi la cute
Prick test: lettura dei risultati
• Si possono effettuare fin dai primi mesi di vita
• Nei bambini più piccoli le dimensioni del pomfo (allergenico
e istaminico) sono ridotte rispetto alle età successive per
un minor numero e una diminuzione dei recettori per le IgE
dei mastociti cutanei con limitato rilascio di mediatori
cellulari
• Sotto l’anno di vita, pertanto, esiste maggiormente la
possibilità di falsi negativi per cui, in caso di persistenza di
sintomi con sospetto di meccanismo IgE mediato, è
necessario ripetere tale test nelle epoche successive
• Buona correlazione tra prick tests ed allergia alimentare
anche nel lattante (specie per il latte)
Menardo JL, Bousquet J, et al. Skin test reactivity in infancy. - J ACI 1985;75:646-651
Prick test: lettura dei risultati
• Un prick test viene considerato positivo quando il
diametro medio o l’area del pomfo sono rispettivamente ≥
di 3 mm e ≥ di 7 mm2; in tale interpretazione non viene
considerata la risposta all’istamina
• E’ importante ricordare l’utilità dello Skin Index (rapporto
tra il diametro medio del pomfo indotto dall’allergene e
quello dall’istamina) per non sottostimare una
sensibilizzazione, specie nelle età più piccole
• E’ preferibile non ricorrere più a una scala
semiquantitativa (da 1+ a 4+)
• E' possibile registrare in modo permanente i risultati del
prick test trasferendo su carta, tramite nastro adesivo
trasparente, il contorno del pomfo delineato con un
pennarello dermografico
Patologie non allergiche con IgE totali elevate
Malattie parassitarie
Patologie varie
Infezioni
Aspergillosi bronco-polmonare
Candidiasi sistemica
Mononucleosi
CMV
Infezioni respiratorie virali
HIV
Pertosse
S. Immunodeficienza
S. di Wiskott-Aldrich
S. da Iper IgE
S. di di George
S. di Nezelof
Deficit di IgA
S. Nefrosica
Epatopatie
Fibrosi cistica
Malattia di Kawasaki
Poliarterite nodosa
S. di Guillian-Barré
Artrite reumatoide
Fumo di sigaretta
Pemfigoide bolloso
Eritema nodoso strept.
Malattie neoplastiche
Morbo di Hodgkin
Mieloma ad IgE
Carcinoma bronchiale
DOSAGGIO delle IgE SPECIFICHE
Gli allergeni sono, in genere, miscele di proteine che
variano per PM, punto isoelettrico, contenuto
proteico e allergenicità
Non sempre i livelli di s-IgE sono correlati al grado
di sensibilizzazione e alla gravità della sindrome
clinica
C’è una buona concordanza tra test cutanei e test
sierologici per le IgE specifiche (80-90%), in
particolare per gli allergeni inalanti
PREPARAZIONE degli ALLERGENI
RICOMBINANTI
Sorgente allergenica
Isolamento mRNA
Sintesi del cDNA
Clonazione del cDNA nel vettore
di transfezione (fago)
Immunoscreening con IgE
Infezione del genoma ospite
(batterio, lievito, ecc)
Isolamento della proteina
Pannello di allergeni ricombinanti
Forme cliniche
IgE mediate
Oculo-rinite, anafilassi sistemica,
SAO
Prick:
:
positivi
IgE specifiche sieriche:
Presenti
(RAST,CAP)
Non IgE mediate
Celiachia,DAC,enterocolite,
proctite
Prick: negativi
IgE specifiche: assenti
Forme IgE mediate e non IgE mediate
APLV, gastroenteropatie in genere: possono essere
presenti forme sia IgE mediate che non IgE mediate
Forme IgE associate ma cellulo- mediate
DA,forme eosinofile(VKC,AKC,NARES, esofagite eosinofila)
spesso presenti in soggetti con sensibilizzazioni ma probabilmente espressione di
disregolazione degli eosinofili indipendentemente dalle sensibilizzazioni
IPERSENSIBILITA’
ALLERGICA
(meccanismo immunologico definito o fortemente sospetto
Prick test
Test sierologici
(CAP,RAST)
IgE mediata
Tipo I
Atopiche
Oculorinite,asma,
DA
Non IgE mediate
Altre reazioni immunologiche
(prevalentemente IV tipo)
Non atopiche
Imenottewri,elminti,
da farmaci
Patch test?
DAC,celiachia,alveoliti allergiche
NARES,APLV,DA,
gastroenterite eosinofila
Diagnosi immunoallergologica
Prick test
Position paper
Allergen standardization and skin tests.
1.
La corretta interpretazione dei risultati richiede
un’approfondita conoscenza della storia e
dell’esame clinico del paziente
2.
Il prick test rappresenta, se correttamente
eseguito, il più conveniente, specifico, semplice
ed economico test di screening per le
allergopatie
Proprio queste caratteristiche hanno portato talvolta a
banalizzare il prick test attraverso un’interpretazione
superficiale e impropria dei risultati
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Diapositiva 1 - ASL n. 4 Chiavarese