Associazione costruttori di apparecchiature ed impianti aeraulici
LIBRETTI TECNICI
VADEMECUM
Tariffe Elettriche per utenze
domestiche con Pompa di Calore
Marzo 2010
Rev.
Libretti Tecnici Co.Aer
Libretto Tecnico n. 1
Vademecum Tariffe Elettriche per utenze
domestiche con Pompa di Calore: Marzo 2010
A cura della Segreteria Tecnica Co.Aer
Autori
Giampiero Colli
Maria Elena Proietti
con la collaborazione di
Fernando Pettorossi
Elaborazione grafica
Marina Chiara Saibeni
Maria Elena Proietti
2
Libretti Tecnici Co.Aer
Segreteria Tecnica
Maria Elena Proietti - tel 02 45418 559
mail - [email protected]
Walter Giuseppe Pennati - tel. 02 45418557
mail - [email protected]
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INDICE
Pag.
1. Premessa……………………………………………………………………...
6
2. Introduzione al mercato elettrico nazionale………………………
7
3. La struttura tariffaria in sintesi……………………………………….
8
4. SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA: analisi di comparazione
delle tariffe elettriche per forniture domestiche con pompa
di calore……………………………………………………………………….
9
5. MERCATO LIBERO: analisi di comparazione tra le offerte
tariffarie domestiche del servizio di maggior tutela e quelle
del mercato libero………………………………………………………….
14
6. Conclusioni…………………………………………………………………..
19
ALLEGATO I
Schede di riepilogo dei risultati ottenuti dalla comparazione
tra unico e doppio contatore nel servizio di maggior
tutela…………………………………………………………………………..
20
ALLEGATO II
Schede di riepilogo dei risultati ottenuti dalla comparazione
tra mercato libero e servizio di maggior tutela…………………..
21
ALLEGATO III
Tariffe Elettriche “Domestiche” e “Usi Diversi”:
AEEG Gennaio-Marzo 2010……………………………………………..
22
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1.
Premessa
Sull’onda del processo di ristrutturazione del sistema elettrico mondiale, il mercato
italiano dell’energia elettrica ha vissuto, negli ultimi anni, una fase di grande sviluppo
finalizzata a introdurre, anche in questo settore, le regole della competizione.
A seguito di tale riorganizzazione, l’attuale panorama elettrico nazionale è caratterizzato
da un assetto strutturale in cui coesistono “due mercati dell’energia”:
•
il mercato o servizio di maggior tutela (ex mercato vincolato), il cui prezzo
dell’energia elettrica è regolato e trimestralmente adeguato dall’Autorità per
l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), e
•
il mercato libero, dove le aziende venditrici di energia sono libere di applicare il
prezzo che desiderano.
Il presente vademecum ha lo scopo di orientare il cliente che installa una pompa di
calore a ciclo annuale verso la scelta tariffaria più idonea e conveniente al suo caso, sia
nell’ambito del mercato di maggior tutela che all’interno del mercato libero.
La prima parte della trattazione prende in esame le forniture elettriche del servizio di
maggior tutela, mettendo a confronto le tariffe domestiche tradizionali con le cosiddette
tariffe per “usi diversi” (o “ per altri usi”), applicabili anche ai consumi della pompa di
calore. La comparazione tra le due tipologie di tariffe è stata effettuata sia sulla spesa
elettrica annua complessiva che su quella imputabile ai soli consumi elettrici della
pompa di calore.
La seconda parte dello studio riguarda l’analisi delle offerte tariffarie del mercato libero e
il confronto delle stesse con i prezzi di riferimento stabiliti dall’AEEG nel mercato di
maggior tutela. In questo caso, la comparazione tra mercato libero e vincolato, avente
sempre ad oggetto la spesa elettrica annua complessiva e quella relativa ai soli consumi
elettrici della pompa di calore, riguarda esclusivamente le tariffe domestiche tradizionali
e non quelle “usi diversi”, applicabili nel caso di installazione del secondo contatore.
In entrambe le valutazioni, la stima annua dei costi elettrici complessivi e della PdC
(pompa di calore) non tiene conto degli aggiornamenti trimestrali dei prezzi dell’energia
da parte dell’AEEG.
I valori stimati, relativi alle tariffe elettriche del trimestre gennaio-marzo 2010,
potrebbero subire quindi significative modifiche nel corso dell’anno a seguito dei futuri
aggiornamenti.
In conclusione, il presente vademecum è solo indicativo dell’attuale situazione tariffaria
e analizza in modo semplificato una materia molto complessa come quella energetica,
che meriterebbe i dovuti approfondimenti; l’analisi in oggetto ha quindi l’intento di
fornire un semplice supporto informativo a tutti quegli utenti che scelgono di installare
una pompa di calore elettrica e desiderano effettuare la propria scelta tariffaria in modo
attento e consapevole.
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2.
Introduzione al mercato elettrico nazionale
La riforma strutturale del settore elettrico italiano è stata avviata nel 1999 con
l’approvazione del decreto legislativo n. 79/99, noto come decreto Bersani. Tale decreto,
che recepisce la Direttiva Comunitaria 96/92/CEE, ha segnato l'inizio del processo di
liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e
vendita di energia elettrica.
Fino a quel momento, in Italia, vigeva un modello di mercato monopolistico che, tramite
la legge di nazionalizzazione dell’ENEL (Ente Nazionale per l'Energia Elettrica), aveva
sottoposto a riserva pubblica le attività del settore.
In tale contesto, la gestione economica e l'organizzazione del mercato elettrico è stata
affidata al GME (Gestore del Mercato Elettrico) con il compito di garantire il rispetto di
criteri di neutralità, trasparenza, obiettività, nonché di concorrenza tra produttori,
assicurando, altresì, la gestione economica di un'adeguata disponibilità della riserva di
potenza.
Dal 1° luglio 2007, con la completa liberalizzazione del mercato dell'energia, disposto
dalla Direttiva 2003/54/CE, tutti i clienti finali, anche quelli domestici, possono
scegliere liberamente le offerte per la fornitura di energia elettrica proposte dalle diverse
società venditrici. Scegliendo una di queste offerte si passa automaticamente al
cosiddetto Mercato Libero.
Contestualmente, l’Autorità (AEEG) ha predisposto iniziative e strumenti in modo da
assicurare un sistema di tutele per i clienti che non abbiano scelto un fornitore.
In particolare, alle famiglie e ai piccoli consumatori (piccole imprese connesse in bassa
tensione aventi meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio non
superiore a 10 milioni di Euro) è comunque garantita la fornitura di energia a prezzi
regolati "di maggior tutela" stabiliti dall'AEEG nell’ambito del cosiddetto Servizio di
Maggior Tutela. Tali prezzi sono aggiornati trimestralmente sulla base dei costi
sostenuti dall’Acquirente Unico (AU) per l’approvvigionamento dell’energia elettrica.
I clienti domestici che intendono stipulare contratti di fornitura con venditori del
mercato libero, hanno il diritto di recedere dal contratto di fornitura in essere in
qualsiasi momento, con un preavviso di un mese.
A titolo esemplificativo viene riproposto, qui di seguito, un semplice schema della filiera
elettrica nazionale:
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3. La struttura tariffaria in sintesi
La tariffa elettrica è costituita essenzialmente dalle seguenti componenti:
•
Quota variabile o corrispettivo di energia (euro/kWh): copre i costi di produzione
dell'energia e parte dei costi di trasporto. Può variare ogni due mesi a seconda delle
variazioni dei prezzi internazionali dei combustibili utilizzati nelle centrali. La quota
variabile è costituita essenzialmente dal PED (prezzo energia e dispacciamento),
in €/kWh, che copre i costi sostenuti dall’ AU per l’acquisto e il dispacciamento
dell’energia elettrica destinata ai clienti in maggior tutela. Con il termine
dispacciamento si intende la gestione dei flussi di energia sulla rete; tale gestione
deve essere tale da mantenere in equilibrio domanda e offerta di energia. Infatti,
poiché l’energia elettrica non si può immagazzinare, essa deve essere prodotta
istante per istante, soddisfando la richiesta dei consumatori (famiglie e aziende).
Il PED incide per circa il 55% sul costo totale della bolletta elettrica e deriva, a
sua volta, dalla somma delle seguenti due componenti, aggiornate trimestralmente
dalla AEEG:
⇒
PE (prezzo energia): copre i costi di acquisto dell’energia elettrica;
⇒
PD (prezzo dispacciamento): copre i costi di dispacciamento dell’energia
elettrica.
•
Quota fissa (€): copre i costi riconosciuti annualmente alle imprese esercenti per
l'attività di vendita dell'energia elettrica. E' indipendente dalla potenza richiesta e
dall'energia effettivamente consumata.
•
Quota potenza (€/kW): copre buona parte dei costi di trasporto dell'energia
elettrica, dalle centrali fino all'utente. Varia a seconda della potenza impegnata da
ogni utente, ma è indipendente dai consumi di energia. Anche i costi delle reti di
trasporto sono costi fissi che l'impresa elettrica comunque sopporta; pertanto, il
corrispettivo deve essere pagato anche in assenza di consumo.
•
Componenti A, UC e MCT (€/kWh): si tratta di quote a copertura di oneri generali
per il funzionamento del settore elettrico (quali ad esempio i costi connessi allo
smantellamento delle centrali nucleari, per il finanziamento delle attività di ricerca,
per gli oneri derivanti dal recupero della continuità del servizio...); sono definite
dall’Autorità e vengono riscosse a titolo di esazione dalle aziende elettriche per
coprire gli oneri di sistema.
•
Imposte: incidono per circa il 15% della spesa totale lorda di un cliente domestico
medio e includono l'imposta erariale (€/kWh), l'imposta addizionale (€/kWh) e l’lVA
(%), pari al 10% per gli usi domestici e quelli della pompa di calore.
Nelle bollette di conguaglio, emesse dalle imprese almeno una volta all'anno, vengono
riportate anche le altre voci di costo che si riferiscono agli oneri generali del sistema
elettrico, normalmente inglobate nella quota fissa e nel corrispettivo di energia.
Si riporta uno schema riepilogativo di quanto sopra specificato.
SCHEMA TARIFFA
Scaglioni di Consumo
(kWh/anno)
fino a 1800
1801 - 2640
2641 - 4440
oltre 4440
Corrispettivo di
Energia €/kWh
Componente
PED
Variabile
€/kWh
Trasporto
(t3) €/kWh
-
-
Quota Fissa
€/anno
Componente
PCV1
Fissa
€/
Trasporto (t1)
anno
€/anno
-
-
Quota Potenza
€/kW
Componente
Trasporto (t2)
€/kW
-
A+UC+MCT
Imposte
€/kWh
(€/kWh)
-
-
-
-
-
-
-
-
Per le utenze domestiche, alcune delle principali componenti delle tariffe elettriche
variano in funzione dei consumi secondo gli scaglioni indicati nello schema. Al contrario,
per le tariffe “usi diversi” applicate al secondo contatore di utenze domestiche con
pompa di calore, tali componenti sono indipendenti dai consumi.
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4. SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA: analisi di comparazione delle
tariffe elettriche per forniture domestiche con pompa di calore
Nel mercato di maggior tutela le tariffe elettriche si differenziano in funzione del tipo di
“utenza” ovvero del livello di tensione cui è allacciato ciascun punto di prelievo (bassa,
media e alta tensione: BT, MT e AT rispettivamente) e della destinazione d’uso
(usi domestici, usi diversi da abitazione e illuminazione pubblica). Una volta stabiliti tipo
di utenza e destinazione d’uso, si sceglie la tariffa più idonea a seconda della potenza
impegnata, espressa in kW.
La potenza impegnata, richiesta dal cliente in fase di attivazione del servizio con il
distributore, è un parametro di riferimento che, aumentato del 10%, fissa il limite di
potenza che il contatore può contrattualmente fornire al complesso degli apparecchi
collegati all'impianto elettrico.
Poiché, come già anticipato, la prima parte del documento è finalizzata all’analisi dei
costi elettrici sostenuti da quei clienti che installano una pompa di calore nel servizio di
maggior tutela, le forniture considerate nella presente analisi sono quelle domesticheresidenziali in BT e quelle “Usi Diversi” in BT per le Pompe di Calore.
Si ricorda infatti che nel caso specifico di utenze con pompa di calore, è possibile optare
tra le due seguenti soluzioni:
A) SINGOLO CONTATORE: consiste nella scelta di una delle due tariffe oggi
disponibili per tutte le utenze domestiche, indipendentemente dal tipo di
apparecchiature o macchine elettriche installate all’interno della propria
abitazione.
In questo caso il conteggio dell’energia consumata avviene tramite un solo contatore,
quello principale, il quale non distingue i consumi dei cosiddetti “usi obbligati” (luce,
elettrodomestici, ecc.) da quelli imputabili alla sola pompa di calore. A questi ultimi
viene pertanto applicata la medesima tariffa domestica utilizzata per gli usi obbligati,
ovvero la tariffa D2 o la tariffa D3, a seconda della potenza impegnata:
•
•
D2: è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di
potenza non superiore ai 3 kW;
D3: è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di
potenza superiore a 3 kW ed a quelli stipulati per le abitazioni non di residenza.
Ovviamente, anche per quanto riguarda la quota fissa e la quota potenza, non vi è
differenziazione tra usi obbligati o usi a PdC dato che la tariffa è la stessa e la potenza
impegnata viene stabilita sul medesimo contatore.
Sia per la tariffa D2 che per la D3 il prezzo dell’energia (€/kWh) è differenziato per scaglioni di consumo annui, espressi in kWh e crescente all’aumentare dei consumi.
Gli scaglioni di consumo sono quattro:
1
2
3
4
–
–
–
–
fino a 1800 (kWh/anno);
oltre 1800, fino a 2640 (kWh/anno);
oltre 2640, fino a 4440 (kWh/anno);
oltre 4440 (kWh/anno).
Lo scaglionamento, nel caso di tariffa indifferenziata per gli usi obbligati e quelli della
PdC, implica che i consumi relativi ai primi, cioè tipicamente all’uso di corrente elettrica
ed elettrodomestici in genere, ricadano nelle prime due fasce di consumo (la media
nazionale dei consumi relativi agli usi obbligati è di circa 2700 kWh/anno) in
corrispondenza delle tariffe più basse dello scaglionamento; viceversa, i consumi per la
climatizzazione con pompa di calore vanno a incidere sugli ultimi scaglioni di consumo
per cui le tariffe dell’energia elettrica risultano più elevate.
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B) DOPPIO CONTATORE: consiste nel richiedere un secondo contatore in grado di
conteggiare separatamente i consumi della pompa di calore dagli usi elettrici
obbligati. In questo caso, la tariffa applicata alla pompa di calore è diversa da
quella utilizzata per gli usi obbligati.
Infatti, mentre i consumi degli usi obbligati vengono annoverati sul primo contatore con
tariffa obbligatoria D2, ai consumi della pompa di calore, contabilizzati sul secondo
contatore, viene applicata la tariffa “Usi Diversi”, indicata con la dicitura BTA. Si hanno
pertanto quote fisse, potenze impegnate e prezzi dell’energia differenti per i consumi
obbligati e quelli della pompa di calore.
Come la D2 e la D3, anche la BTA cambia in funzione della potenza impegnata richiesta
ma, a differenza delle tariffe domestiche, è caratterizzata da un prezzo dell’energia
inferiore e lineare, cioè indipendente dai consumi. Tale aspetto contribuisce a rendere
questa soluzione molto più conveniente della prima, soprattutto per consumi elevati.
L’unico elemento di criticità rispetto alle tariffe domestiche è attribuibile a costi fissi
maggiori che, in realtà, incidono negativamente sul costo finale della bolletta elettrica
solo nel caso di bassi consumi. Nel dettaglio, le tariffe “Usi Diversi” utilizzabili per la
pompa di calore sono le seguenti:
•
•
•
•
BTA2: per potenza impegnata da 1,5 kW a 3 kW;
BTA3: per potenza impegnata da 3 kW a 6 kW;
BTA4: per potenza impegnata da 6 kW a 10 kW;
BTA5: per potenza impegnata oltre 10 kW.
Nota: nella presente analisi l’accostamento delle due tariffe previsto dalla soluzione B),
ovvero D2 per gli usi obbligati e BTA(….) per la PdC, viene sinteticamente indicata con la
dicitura: D2+BTA2 (3, 4,….). Inoltre, tra le tariffe “usi diversi” è disponibile anche la BTA1
relativa a potenze impegnata fino a 1,5 kW; tale tariffa non viene trattata nella presente
analisi in quanto è presumibile che l’installazione della PdC in funzionamento annuale
richieda una potenza impegnata sul secondo contatore superiore ai 2 kW.
Mentre per il primo contatore vi è l’obbligo dei 3 kW, per il secondo contatore dedicato
alla pompa di calore non ci sono limiti di potenza impegnata.
Come già accennato, la soluzione B in oggetto può esser richiesta solo dalle utenze
domestiche con potenza impegnata sul contatore principale fino a 3,3 kW (tariffa D2).
Ciò significa che le utenze domestiche residenti in tariffa D3 (potenza impegnata 4,5 o 6
kW) che richiedono il secondo contatore per la PdC, devono passare in D2 per quanto
riguarda i consumi domestici obbligati, conteggiati sul contatore principale. Tale
variazione contrattuale implica un costo una tantum di circa € 27,00.
Per quanto riguarda l’installazione del secondo contatore, l’intervento prevede
indicativamente una spesa di circa € 500.
Per maggiori informazioni in merito alla possibilità del secondo punto di prelievo per la
pompa di calore si rimanda alla delibera n. 348 del 2007, modificata dalla delibera n.30
del 2008, Allegato B: “Condizioni Economiche per l’erogazione del servizio di
connessione” (http://www.autorita.energia.it/docs/07/348-08allbnew.pdf).
10
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Considerando quindi entrambe le soluzioni A e B sopradescritte, relativamente ad
un’abitazione tipo di circa 100 m2, sono stati stimati i costi elettrici per diverse fasce di
consumo e successivamente messe a confronto tra loro.
In particolare, la stima della spesa annua complessiva e di quella imputabile al solo
utilizzo della pompa di calore sono state calcolate per sette livelli di consumo, a partire
da 3500 kWh/anno ovvero da 860 kWh/anno per la pompa di calore.
Si è infatti supposto che i consumi annui dei soli usi obbligati (luce, elettrodomestici,
ecc.) si mantengano costanti e pari a 2640 kWh/anno; pertanto, le fasce di consumo
annuo al di sotto dei 3500 kWh risultano poco significative nel caso di utenze
domestiche con pompa di calore.
Per quanto riguarda le potenze impegnate ipotizzate per i diversi livelli di consumo,
occorre precisare che sono del tutto arbitrarie. In genere la potenza contrattualmente
impegnata viene stabilita in funzione della potenza complessivamente assorbita dalle
macchine elettriche presenti all’interno dell’abitazione quando quest’ultime vengono
collegate e avviate contemporaneamente. Tale potenza è influenzata dalla cosiddetta
“corrente di spunto” ovvero la sovracorrente iniziale che si verifica prima che la
macchina vada a regime. In parole più semplici è la corrente massima che più
apparecchi possono consumare in contemporanea al momento dell'accensione.
La tabelle, qui di seguito, riassumono le casistiche prese in esame.
TABELLA 1
CONTATORE UNICO
Consumo Totale Annuo (kWh)
3500
4000
4500
6500
7500
10000
12000
Consumo Annuo Usi Obbligati (kWh)
2640
2640
2640
2640
2640
2640
2640
Consumo Annuo PdC (kWh)
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
Tariffa
D2
D3
D3
D3
D3
D3
D3
3
4,5
6
6
6
12
15
Potenza Impegnata (kW)
TABELLA 2
DOPPIO CONTATORE
Consumo Totale Annuo (kWh)
3500
4000
4500
6500
7500
10000
12000
Consumo Annuo Usi Obbligati (kWh)
2640
2640
2640
2640
2640
2640
2640
Consumo Annuo PdC (kWh)
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
Tariffa 1° Contatore - Usi Obbligati
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
3
3
3
3
3
3
3
BTA2
BTA2
BTA2
BTA3
BTA3
BTA4
BTA5
3
3
3
4,5
6
10
12
Potenza Impegnata 1° Contatore (kW)
Tariffa 2° Contatore - PdC
Potenza Impegnata 2° Contatore (kW)
Si precisa che nel caso di utenze domestiche con pompa di calore in D2 o D3 per cui i
costi fissi e la quota potenza non sono differenziati tra usi obbligati e usi a pompa di
calore, la stima della spesa elettrica annua della sola pompa di calore è comprensiva
dei suddetti costi.
11
Libretti Tecnici Co.Aer
Infine, per entrambe le tipologie di fornitura, domestica ed usi diversi, sono state
analizzate sia le tariffe monorarie, per le quali l'energia elettrica ha lo stesso costo
durante tutta la giornata indipendentemente da quando viene utilizzata (fascia unica),
sia quelle biorarie, per cui i prezzi dell’energia sono differenziati secondo le seguenti
fasce orarie di consumo:
•
•
ore vuote (F23): dalle 19:00 alle 8:00 nei giorni dal lunedì al venerdì, nei
weekend e nelle festività nazionali;
ore piene (F1): dalle 8:00 alle 19:00 nei giorni dal lunedì al venerdì (escluse le
festività nazionali).
La stima della spesa annua, nel caso delle biorarie, è stata calcolata in base alle
seguenti percentuali di consumo: ore piene = 33% dei consumi totali; ore vuote = 67%
dei consumi totali.
Sulla base di quanto sopraesposto, i risultati dell’analisi di comparazione effettuata sono
riportati nelle schede di riepilogo dell’ Allegato I.
Nota: la scelta di considerare anche le tariffe biorarie deriva dal fatto che a partire dal
1° luglio 2010 esse diventeranno obbligatorie anche per le utenze domestiche.
Sull’argomento si sottolinea che il beneficio economico di tali tariffe è tanto maggiore
quanto più l’utente finale è in grado di spostare in modo efficiente i propri consumi verso
le più convenienti ore notturne e nei week-end. La ripartizione dei consumi considerata in
questa analisi costituisce il caso limite. Infatti, studi recenti dimostrano che, nel caso delle
abitazioni, per ottenere un effettivo risparmio economico con le tariffe biorarie è necessario
effettuare più di due terzi dei consumi nelle ore vuote.
Osservazioni: ciò che emerge dai valori ottenuti è la convenienza del secondo contatore
al crescere dei consumi annui. Infatti, in assenza di soluzioni alternative (incentivi, tariffe agevolate, ecc.), la tariffa abbinata D2+BTA(…) è quella che garantisce il maggior
risparmio per gli utenti che installano una pompa di calore.
Al contrario, si riscontra che le tariffe domestiche, specialmente la D3, sono fortemente
penalizzanti per i sistemi a pompa di calore.
In particolare, per consumi annui totali superiori a 4000 kWh circa, di cui almeno il
35% attribuibili al solo utilizzo della pompa di calore, conviene richiedere l’installazione
del secondo contatore con tariffa BTA2 piuttosto che collegare la pompa di calore al contatore principale in tariffa D3 con potenza impegnata 4,5 o 6 kW.
In base ai consumi elettrici annui e alle potenze impegnate considerati, il risparmio con
secondo contatore e tariffe monorarie varia dal il 10% al 25% circa sul costo complessivo
della bolletta elettrica e dal 5% al 30% sul costo elettrico della PdC. Scegliendo le tariffe
biorarie, le percentuali di risparmio tra unico e doppio contatore aumentano ulteriormente. Ciò è dovuto al fatto che le BTA biorarie sono più convenienti delle BTA monorarie mentre tra le tariffe monorarie e biorarie domestiche non vi è una differenza di prezzo
significativa. Pertanto, pur avendo spostando oltre due terzi dei consumi nelle ore vuote,
nel caso di contatore singolo (D2 oD3) la convenienza delle tariffe biorarie rispetto alle
monorarie è praticamente irrilevante, come dimostrano le curve dei risultati riportati nei
grafici seguenti, praticamente sovrapposte; viceversa, nel caso del doppio contatore, le
tariffe biorarie sono più vantaggiose, soprattutto per alte fasce di consumo.
12
Libretti Tecnici Co.Aer
I seguenti grafici mostrano i risultati dell’analisi di comparazione precedentemente
illustrata.
ANDAMENTO DEI COSTI ELETTRICI TOTALI AL CRESCERE DEI CONSUMI:
convenienza del doppio contatore
4000
UNICO CONTATORE
Stima Spesa PdC (€/anno) .
3500
3000
DOPPIO CONTATORE
2500
2000
1500
1000
500
0
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
Consumi (kWh/anno)
UNICO CONTATORE
DOPPIO CONTATORE
UNICO CONTATORE biorarie
DOPPIO CONTATORE biorarie
Grafico 1
ANDAMENTO DEI COSTI ELETTRICI DELLA POMPA DI CALORE AL
CRESCERE DEI CONSUMI: convenienza del doppio contatore
3500
UNICO CONTATORE
Stima Spesa PdC (€/anno)
.
3000
2500
DOPPIO CONTATORE
2000
1500
1000
500
0
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
Consumi (kWh/anno)
UNICO CONTATORE
DOPPIO CONTATORE
UNICO CONTATORE biorarie
DOPPIO CONTATORE biorarie
Grafico 2
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5. MERCATO LIBERO: analisi di comparazione tra le offerte
tariffarie domestiche del servizio di maggior tutela e quelle del
mercato libero
In seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, i clienti domestici
possono scegliere il proprio fornitore di energia tra i diversi operatori presenti sul
mercato, recedendo dal precedente contratto di vendita stipulato con la società locale di
distribuzione. L’attività di vendita di energia elettrica è libera, pertanto qualunque
impresa può operare nel mercato in qualità di venditore di energia elettrica, attenendosi
alle regole stabilite dall’AEEG.
Si ricorda che il costo complessivo del servizio elettrico è formato da diverse componenti
che corrispondono al costo dei servizi necessari per assicurare la fornitura (servizio di
vendita, servizi di rete), agli oneri generali del sistema elettrico, dovuti per legge, e alle
imposte. In particolare, il servizio di vendita, che comprende tutte le attività poste in
essere dal venditore per acquistare e rivendere l'energia elettrica al cliente finale (prezzo
dell'energia), incide per oltre il 55% della spesa totale lorda di un cliente domestico
medio.
I costi del servizio di vendita per i clienti domestici che hanno optato per un contratto
del mercato libero sono stabiliti nel contratto di fornitura: è su questi costi che si
gioca la concorrenza tra le imprese di vendita.
Il contratto di fornitura include comunque anche gli oneri relativi ai servizi di rete
(distribuzione, trasporto e misura) dovuti per legge al distributore di energia e definiti
dall’AEEG, oltre agli oneri generali di sistema e alle imposte. Prima che il contratto sia
stipulato, i venditori devono fornire ai clienti informazioni chiare e complete sul prezzo
del servizio e su tutte le eventuali voci di spesa previste dal contratto.
Le imprese venditrici devono inoltre consegnare al cliente una scheda per il confronto
dei prezzi, compilata seguendo i criteri stabiliti dall’AEEG, la quale riassume in modo
schematico il prezzo del servizio e gli eventuali sconti o bonus previsti dal contratto. La
scheda mette a confronto la spesa annuale stimata di un cliente-tipo che aderisce ad
una specifica offerta e quella dello stesso cliente fornito alle condizioni economiche di
riferimento stabilite dall’Autorità, sempre al netto di imposte e accise.
La spesa effettiva dell’utente potrà essere diversa da quella indicata nella scheda di
sintesi in quanto le condizioni economiche di riferimento stabilite dall'Autorità, come più
volte evidenziato, possono variare ogni tre mesi, con variazioni stimabili in funzione
dell'andamento dei prezzi all'ingrosso dell'energia.
Normalmente, le offerte dei diversi operatori del mercato libero prevedono, o un prezzo
indicizzato ad una componente della tariffa definita dall’AEEG, con l’indicazione di uno
sconto rispetto ad essa, o un prezzo fisso, con validità uno o due anni. Inoltre, alcuni
venditori offrono anche un’opzione bioraria.
Nella valutazione delle offerte da parte del cliente incidono quindi sia l’entità dello
sconto, sia la propensione del singolo utente finale ad accettare un certo margine di
“rischio”. In linea di massima, sono offerte da prendere in considerazione se si prevede
che il prezzo dell’energia tenderà ad aumentare, o se si desidera avere la certezza della
spesa, pagando un prezzo garantito dalle oscillazioni del mercato.
In ogni caso, in un contesto come quello attuale, non è semplice per un utente finale
orientarsi tra le molteplici offerte di fornitura elettrica presenti sul mercato. Infatti
accade spesso di essere attirati da sconti molto elevati che poi, nella realtà, permettono
di realizzare risparmi decisamente inferiori a quelli attesi.
Occorre infatti ribadire che lo sconto o il prezzo fisso non sono praticati sul prezzo finale
ma solo su una o più sue componenti parziali; più in dettaglio, le offerte oggi
maggiormente diffuse sul mercato libero riguardano la componente dei soli costi di
acquisto e vendita dell'energia cioè il corrispettivo PED o la sua componente PE (il valore
del PD resta lo stesso per il mercato libero e quello di maggior tutela).
14
Libretti Tecnici Co.Aer
Tutte le altre voci della tariffa, gli oneri, le imposte e l’IVA non dipendono dal venditore
ma sono determinati da soggetti diversi (Autorità, Erario, ecc.) e sono gli stessi per tutti
gli operatori; tali costi, in gergo, sono definiti oneri passanti.
Si precisa infine che molti operatori utilizzano il termine “prezzo dell’energia” senza
specificarne componente a cui si fa riferimento: questo può portare ad una certa
confusione e a una conseguente mancanza di chiarezza nella lettura delle offerte. In tal
senso è bene richiedere specifiche e chiarimenti all’operatore che propone l’offerta,
facendo attenzione nel valutare l’effettiva incidenza dello sconto sul prezzo finale in
bolletta.
Alla luce di quanto sopraesposto, l’analisi di comparazione in oggetto considera alcune
delle principali offerte oggi disponibili sul mercato libero per il settore domestico. Per
ciascuna offerta è stata stimata la corrispondente spesa elettrica annua e
successivamente confrontata con quella già calcolata in precedenza con i prezzi di
riferimento stabiliti dall’Autorità.
Poiché nel mercato libero le componente soggette a sconto o a prezzo fissato sono il PED
o il PE, si riportano i valori di riferimento dell’AEEG.
Le componenti in oggetto si riferiscono alle tariffe D2 e D3, monorarie e biorarie, per
utenze domestiche con pompa di calore.
Nota: allo scopo di semplificare la trattazione, non viene considerata l’opzione del
secondo contatore ovvero la tariffa BTA; tale possibilità, per utenze con pompa di calore,
può comunque essere richiesta anche nel mercato libero.
Servizio di Maggior Tutela: COMPONENTE PED - TARIFFE D2 e D3
TABELLA 3
MONORARIE (€/kWh)
BIORARIE (€/kWh)
Prezzi AEEG
Fascia Unica
Ore di Punta
Ore Non di Punta
PE
0,081250
0,105360
0,068970
PD
0,008580
0,008580
0,008580
PED
0,089830
0,113940
0,077550
Per capire se nel mercato libero esiste un reale risparmio rispetto alle tariffe di
riferimento del servizio di maggior tutela occorre quindi confrontare i valori PED o PE
sopra indicati con quelli specificati nelle offerte commerciali dei diversi venditori
(attenzione a quale componente del prezzo dell’energia è riferita l’offerta considerata!).
A tale scopo, la presente analisi prende in esame quattro offerte: A, B, C e D di cui si
riportano i rispettivi valori PED (o PE):
Mercato Libero - MONORARIE (€/kWh)
TABELLA 4
Fascia Oraria Unica
PED
PE
PD
(A)
PED scontato del 10%
OFFERTA
0,080847
0,073125
0,00772
(B)
PE fisso 12 mesi
0,073580
0,07205
0,00858
(C)
PE fisso 24 mesi
0,087580
0,07900
0,00858
(D)
PE fisso 12 mesi
0,093580
0,08500
0,00858
Mercato Libero - BIORARIE (€/kWh)
TABELLA 5
Ore di Punta
OFFERTA
PED
Ore Non di Punta
PE
PD
PED
PE
PD
(A)
PED scontato del 10%
0,102546
0,09482
0,00772
0,069795
0,06207
0,00772
(B)
PE fisso 12 mesi
0,106580
0,10862
0,00858
0,057580
0,04988
0,00858
(C)
PE fisso 24 mesi
0,113580
0,10500
0,00858
0,073580
0,06500
0,00858
(D)
PE fisso 12 mesi
0,12658
0,11800
0,00858
0,073580
0,06900
0,00858
15
Libretti Tecnici Co.Aer
Come si può osservare, mentre l’offerta A prevede un PED scontato del 10% rispetto al
valore PED dell’AEEG e, automaticamente, è soggetta all’aggiornamento trimestrale
AEEG, le offerte B, C e D giocano esclusivamente sulla componente PE, bloccandone il
valore per 12 mesi (B e D) o, addirittura, per 24 mesi (C). Queste ultime quindi, nell’arco
dei rispettivi periodi di validità, non risentono delle variazioni trimestrali del PE
dell’AEEG. A questo punto, in funzione dei valori PED indicati nelle tabelle e
mantenendo invariate tutte le altre componenti tariffarie indipendenti dalle imprese
venditrici, è stata ricalcolata la spesa elettrica annua per ciascuna offerta analizzata, sia
quella complessiva (sul totale dei consumi) sia quella relativa al solo utilizzo della
pompa di calore. Sempre con riferimento ad un’abitazione di 100 m2, tale stima è stata
effettuata per ciascuna fascia di consumo considerata nel servizio di maggior tutela e,
quindi, confrontata con i risultati ottenuti in precedenza. Anche per quanto riguarda le
tariffe biorarie, sono state mantenute le stesse percentuali di consumo ipotizzate nella
prima parte della trattazione: ore di punta = 33% dei consumi totali; ore non di punta =
67% dei consumi totali.
Infine, relativamente alle potenze impegnate e agli aspetti legati alla semplificazione
dell’analisi, valgono le stesse ipotesi e valutazione fatte per il mercato di maggior tutela.
Sulla base di quanto sopraesposto, i risultati dell’analisi di comparazione effettuata
sono riportati nelle schede di riepilogo dell’ Allegato II.
Osservazioni: per quanto riguarda le spesa elettrica complessiva, analizzando i valori
ottenuti, si osserva che le offerte A, B e C, monorarie e biorarie, risultano più
convenienti rispetto all’offerta dell’Autorità, con percentuali di risparmio variabili dal 5%
all’1% circa. L’offerta D, al contrario, è meno vantaggiosa, con una spesa annua totale
superiore a quella dell’AEEG di circa il 2%. Analogamente, per quanto riguarda la spesa
elettrica annua della pompa di calore, si riscontra che le offerte A, B e C (monorarie e
biorarie) consentono percentuali di risparmio variabili dal 4% all’1% rispetto all’AEEG,
mentre la spesa dell’offerta D è superiore a quella dell’AEEG di circa l’1%.
Nel mercato libero esistono quindi alcune offerte tendenzialmente più convenienti di
quelle dell’AEEG; in realtà, si tratta di percentuali di risparmio molto contenute, in genere costanti oppure variabili in modo decrescente all’aumentare dei consumi. Nel caso
specifico dei consumi della pompa di calore, la percentuale di risparmio è costante per
le fasce di consumo considerate.
In prima analisi, si può affermare che lo sconto applicato sulle componenti del prezzo
dell’energia è solo nominale; infatti, il reale risparmio percentuale sulla spesa elettrica
annua dell’utente finale è inferiore e non sempre conveniente rispetto ai prezzi del
servizio di maggior tutela. Attenzione quindi a non lasciarsi condizionare da elevate
percentuali di sconto spesso riportate nelle offerte commerciali degli operatori; queste
ultime infatti, pur avendo grande risonanza a livello di marketing, spesso non
corrispondono alle effettive percentuali di risparmio calcolate sul prezzo finale della
bolletta elettrica.
Si precisa che la percentuale di risparmio stimata sulla spesa annua può variare ogni
tre mesi a seguito degli aggiornamenti delle componenti PED e PE.
E’ possibile quindi che i valori sopraindicati subiscano alcune variazioni già a partire
dal prossimo trimestre 2010: aprile-giugno.
Nota: pur non avendo preso in esame le offerte del mercato libero relative al doppio
contatore (D2+BTA), è possibile che, come nel caso delle tariffe D2 o D3, alcune proposte
siano più vantaggiose di quella dell’Autorità, con le stesse riserve precedentemente
illustrate in merito all’incidenza degli sconti applicati sulla spesa finale. Nel mercato libero
la richiesta del secondo contatore per la pompa di calore potrebbe quindi garantire un
vantaggio economico superiore a quello già riscontrato nel servizio di maggior tutela.
16
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I grafici seguenti mostrano i risultati dell’analisi di comparazione in oggetto, con riferimento
alla spesa elettrica annua dei consumi della pompa di calore: tariffe monararie e biorarie.
Grafico 3 – MONORARIE
STIMA DELLA SPESA ELETTRICA ANNUA DELLA POMPA DI CALORE: CONFRONTO TRA
SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA E MERCATO LIBERO - Tariffe Monorarie
3500
AEEG
Stima Spesa PdC (€/anno).
3000
A B
2500
C D
AEEG A B C D
2000
AEEG A B C D
1500
AEEG A B C D
1000
500
AEEG A B C D
AEEG A B C D
AEEG A B C D
0
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
Consumi (kWh/anno)
Grafico 4 - BIORARIE
STIMA DELLA SPESA ELETTRICA ANNUA DELLA POMPA DI CALORE: CONFRONTO TRA
SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA E MERCATO LIBERO - Tariffe Biorarie
3500
AEEG
C D
A B
Stima Spesa PdC (€/anno) .
3000
2500
AEEG
D
A B C
2000
AEEG A B C D
1500
AEEG A
D
B C
1000
500
AEEG A B C D
AEEG A B C D
AEEG A B C D
0
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
Consumi (kWh/anno)
Nota: tabella di riepilogo delle offerte tariffarie rappresentate graficamente.
MONORARIE (€/kWh)
Unica Fascia Oraria
OFFERTA
AEEG
A
B
C
D
BIORARIE (€/kWh)
Ore di Punta
Ore Non di Punta
PED
PE
PD
PED
PE
PD
PED
PE
PD
Prezzi di Riferimento
0,08983
0,08125
0,00858
0,11394
0,10536
0,00858
0,07755
0,06897
0,00858
PED scontato del 10%
PE fisso 12 mesi
PE fisso 24 mesi
PE fisso 12 mesi
0,08085
0,07313
0,00772
0,10255
0,09482
0,00772
0,06980
0,06207
0,00772
0,07358
0,07205
0,00858
0,10658
0,10862
0,00858
0,05758
0,04988
0,00858
0,08758
0,07900
0,00858
0,11358
0,10500
0,00858
0,07358
0,06500
0,00858
0,09358
0,08500
0,00858
0,12658
0,11800
0,00858
0,07358
0,06900
0,00858
17
Libretti Tecnici Co.Aer
6. Conclusioni
Sia nel sevizio di maggior tutela che nel mercato libero le tariffe domestiche tradizionali,
cioè la D2 e, in particolar modo la D3, penalizzano i costi energetici di gestione della
pompa di calore per due ragioni essenziali:
la prima è dovuta alla natura delle suddette tariffe che hanno una struttura a scaglioni
per cui il prezzo dell’energia aumenta con i consumi. Questo meccanismo, introdotto nel
gennaio 2009 anche per la tariffa D3 (la tariffa D2 era già a scaglioni) allo scopo di
scoraggiare consumi eccessivi in ambito domestico, può sembrare ragionevole in
un’ottica di risparmio energetico ma non può giustificare che un utente finale che
installi una pompa di calore (tipicamente in tariffa D3) debba essere ugualmente
penalizzato.
Infatti - e questa è la seconda ragione - tali tariffe (D2 o D3) sono applicate sul totale dei
consumi, indipendentemente dal tipo di elettrodomestico o apparecchio collegato alla
rete.
La conseguenza è che i consumi della pompa di calore per la climatizzazione annuale
degli ambienti domestici, ricadendo nelle fasce più alte dello scaglionamento tariffario,
hanno un costo elettrico maggiore e sono equiparabili agli stessi consumi derivanti
dall’utilizzo di apparecchiature elettriche poco efficienti e a basso risparmio energetico.
Tutto questo in netta contraddizione con i recenti indirizzi europei, fortemente orientati
all’efficienza energetica negli usi finali e all’utilizzo di fonti rinnovabili, tra cui si
annoverano, appunto, anche le pompe di calore (Direttiva RES).
Si ricorda che la pompa di calore è un sistema che utilizza il 70% di energia rinnovabile
e garantisce importanti benefici ambientali, sia per il singolo utente che per il “Sistema
Paese”.
Nonostante il distorto meccanismo di applicazione delle tariffe sopradescritto, per le
utenze domestiche con pompa di calore e consumi elettrici annui superiori ai 4.500—
5000 kWh, la soluzione che attualmente può garantire un risparmio sensibile sui costi
di esercizio è l’installazione del doppio contatore; ancora oggi, su tale possibilità, esistono alcune barriere, soprattutto di tipo tecnico, che si spera di riuscire a superare in tempi brevi con la conseguente diffusione delle tecnologie a pompa di calore, altamente efficienti e a basso impatto ambientale.
In questa direzione l’Associazione Co.Aer si è già attivata da tempo presso i Ministeri di
competenza e l’Autorità per L’Energia Elettrica e il Gas allo scopo di ottenere risposte
concrete sul tema della riduzione dei costi elettrici per le pompe di calore.
In linea di principio l’Associazione ritiene che la tariffa elettrica per il settore domestico
debba essere di tipo lineare e il prezzo dell’energia elettrica che alimenta le pompe di
calore corrisponda ai reali costi di produzione, trasporto e distribuzione, senza
oneri sussidiari aggiuntivi.
In conclusione si può affermare che i recenti incontri con i principali operatori del
mercato libero e gli enti preposti a garantire il servizio di maggior tutela lasciano ben
sperare a soluzioni tariffarie più eque, in grado di sostenere il mercato delle pompe di
calore per i prossimi anni ed eliminare definitivamente le barriere che ostacolano lo
sviluppo tecnologico nel campo della climatizzazione a ciclo annuale.
18
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Bibliografia
Siti Ufficiali: AEEG, Acquirente Unico, GSE, TERNA, ENEL, EDISON, ERSE;
Federconsumatori, Adiconsum; File di Calcolo sulle Tariffe Elettriche elaborato dalla Segreteria
Tecnica Co.Aer
19
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ALLEGATO I – Schede di riepilogo dei risultati ottenuti dalla
comparazione tra unico e doppio contatore nel servizio di maggior tutela
SCHEDA 1
Consumi TOTALI
(kWh/anno)
STIMA SPESA ANNUA TOTALE (€/anno)
MONORARIE
3500
4000
UNICO
CONTATORE
€643
€956
DOPPIO
CONTATORE
€788
€875
4500
€1106
6500
7500
10000
12000
-23%
8%
DOPPIO
CONTATORE
€774
€845
€962
13%
€1104
€916
17%
€1686
€1336
21%
€1684
€1259
25%
€1976
€1542
22%
€1974
€1451
26%
€2797
€2100
25%
€2794
€1937
31%
€3425
€2497
27%
€3422
€2287
33%
SCHEDA 2
Consumi PDC
(kWh/anno)
BIORARIE
UNICO
CONTATORE
€642
€955
Risparmio
Risparmio
-21%
12%
STIMA SPESA ANNUA PDC (€/anno)
MONORARIE
860
UNICO
CONTATORE
€259
DOPPIO
CONTATORE
€366
1360
€455
€445
1860
€604
€523
3860
€1185
€896
4860
€1475
7360
9360
BIORARIE
-41%
UNICO
CONTATORE
€258
DOPPIO
CONTATORE
€353
2%
€454
€424
7%
13%
€604
€495
18%
24%
€1184
€838
29%
€1103
25%
€1474
€1029
30%
€2296
€1628
29%
€2294
€1516
34%
€2924
€2007
31%
€2921
€1865
36%
Risparmio
Risparmio
-37%
Nota - Valori comprensivi di imposte ed accise. Tariffe aggiornate al trimestre gennaio–marzo 2010.
TABELLA 1
Consumo Totale Annuo (kWh)
Consumo Annuo Usi Obbligati (kWh)
Consumo Annuo PdC (kWh)
Tariffa
Potenza Impegnata (kW)
3500
2640
860
D2
3
4000
2640
1360
D3
4,5
TABELLA 2
Consumo Totale Annuo (kWh)
Consumo Annuo Usi Obbligati (kWh)
Consumo Annuo PdC (kWh)
Tariffa 1° Contatore - Usi Obbligati
Potenza Impegnata 1° Contatore (kW)
Tariffa 2° Contatore - PdC
Potenza Impegnata 2° Contatore (kW)
20
SIMULAZIONI CONTATORE UNICO
4500
6500
7500
10000
2640
2640
2640
2640
1860
3860
4860
7360
D3
D3
D3
D3
6
6
6
12
12000
2640
9360
D3
15
SIMULAZIONI DOPPIO CONTATORE
3500
2640
860
D2
4000
2640
1360
D2
4500
2640
1860
D2
6500
2640
3860
D2
7500
2640
4860
D2
10000
2640
7360
D2
12000
2640
9360
D2
3
3
3
3
3
3
3
BTA2
BTA2
BTA2
BTA3
BTA3
BTA4
BTA5
3
3
3
4,5
6
10
12
Libretti Tecnici Co.Aer
ALLEGATO II – Schede di riepilogo dei risultati ottenuti dalla
comparazione tra mercato libero e servizio di maggior tutela
SCHEDA 3
Consumi TOTALI
(kWh/anno)
3500
4000
4500
6500
7500
10000
12000
SCHEDA 4
Consumi TOTALI
(kWh/anno)
3500
4000
4500
6500
7500
10000
12000
SCHEDA 5
MONORARIE - STIMA SPESA ANNUA TOTALE (€/anno)
MAGGIOR TUTELA
MERCATO LIBERO
Unico Contatore AEEG
Offerta A
Offerta B
Offerta C
Offerta D
€643
€956
€1106
€1686
€1976
€2797
€3425
€609
€917
€1061
€1622
€1902
€2698
€3307
€608
€916
€1060
€1620
€1900
€2696
€3304
€635
€946
€1094
€1670
€1958
€2772
€3396
€658
€973
€1124
€1713
€2007
€2839
€3475
BIORARIE - STIMA SPESA ANNUA TOTALE (€/anno)
MAGGIOR TUTELA
MERCATO LIBERO
Unico Contatore AEEG
Offerta A
Offerta B
Offerta C
Offerta D
€642
€955
€1104
€1684
€1974
€2794
€3422
€608
€916
€1060
€1620
€1900
€2696
€3304
€597
€903
€1046
€1600
€1877
€2665
€3267
€632
€943
€1090
€1664
€1951
€2764
€3385
€659
€973
€1124
€1713
€2007
€2839
€3475
MONORARIE - STIMA SPESA ANNUA PDC (€/anno)
MAGGIOR TUTELA
MERCATO LIBERO
Consumi PDC
(kWh/anno)
Unico Contatore AEEG
Offerta A
Offerta B
Offerta C
Offerta D
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
€259
€455
€604
€1185
€1475
€2296
€2924
€250
€441
€586
€1147
€1427
€2223
€2832
€250
€441
€585
€1146
€1426
€2221
€2829
€256
€452
€600
€1175
€1463
€2278
€2901
€262
€460
€612
€1201
€1495
€2326
€2963
SCHEDA 6
Consumi PDC
(kWh/anno)
860
1360
1860
3860
4860
7360
9360
BIORARIE - STIMA SPESA ANNUA PDC (€/anno)
MAGGIOR TUTELA
MERCATO LIBERO
Unico Contatore AEEG
Offerta A
Offerta B
Offerta C
Offerta D
€258
€454
€604
€1184
€1474
€2294
€2921
€250
€441
€585
€1146
€1426
€2221
€2829
€247
€437
€580
€1134
€1411
€2199
€2801
€256
€450
€598
€1172
€1459
€2271
€2893
€262
€461
€612
€1201
€1496
€2328
€2964
Nota - Valori comprensivi di imposte ed accise. Tariffe aggiornate al trimestre gennaio–marzo 2010.
TABELLA 1
Consumo Totale Annuo (kWh)
Consumo Annuo Usi Obbligati (kWh)
Consumo Annuo PdC (kWh)
Tariffa
Potenza Impegnata (kW)
SIMULAZIONI CONTATORE UNICO
3500
2640
860
D2
3
4000
2640
1360
D3
4,5
4500
2640
1860
D3
6
6500
2640
3860
D3
6
7500
2640
4860
D3
6
10000
2640
7360
D3
12
12000
2640
9360
D3
15
21
Libretti Tecnici Co.Aer
ALLEGATO III – Tariffe Elettriche “Domestiche” e “Usi Diversi”:
AEEG Gennaio-Marzo 2010
TARIFFE MONORARIE
(comprensive di accise)
Tariffa D2
Totale
Totale + IVA
Quota fissa (€—anno)
18,3908
20,22988
5,134
5,64740
Fino a 1800 (kWh/anno)
0,1095
0,12045
1800 - 2640 (kWh/anno)
0,18194
0,20013
Costo potenza (€—anno/kW)
Prezzo Energia (€/kWh)
2640 - 4440 (kWh/anno)
0,23400
0,25740
Oltre 4440 (kWh/anno)
0,28089
0,30898
Tariffa D3
Totale
Totale + IVA
Quota fissa (€—anno)
44,6443
49,1087
Costo potenza (€—anno/kW)
14,4354
15,8789
Fino a 1800 (kWh/anno)
0,16657
0,18323
1800 - 2640 (kWh/anno)
0,18557
0,20413
2640 - 4440 (kWh/anno)
0,22347
0,24582
Oltre 4440 (kWh/anno)
0,26387
0,29026
Tariffa BTA2
Totale
Totale + IVA
129,2002
142,12022
Costo potenza (€—anno/kW)
27,0392
29,74312
Prezzo Energia (€/kWh)
0,14254
0,15679
Tariffa BTA3-BTA4-BTA5
Totale
Totale + IVA
129,2002
142,12022
Costo potenza (€—anno/kW)
30,1294
33,14234
Prezzo Energia (€/kWh)
0,14254
0,15679
Prezzo Energia (€/kWh)
Quota fissa (€—anno)
Quota fissa (€—anno)
Nota:
Accisa D2 = 0,02329 €/kWh - Consumi oltre 150 kWh/mese (Accisa=0 per consumi < a 1800 kWh/anno);
Accisa D3 = 0,0251 €/kWh - Forniture oltre 3 kW;
Accisa BTA = 0,0124 €/kWh - Forniture fino a 1.200.000 kWh/mese e consumi fino a 200.000 kWh/mese.
22
Libretti Tecnici Co.Aer
TARIFFE BIORARIE
(comprensive di accise)
ORE DI PUNTA
ORE NON DI PUNTA
Tariffa D2
Totale
Totale + IVA
Totale
Totale + IVA
Quota fissa (€—anno)
18,3908
20,22988
18,3908
20,22988
5,134
5,64740
5,134
5,64740
Fino a 1800 (kWh/anno)
0,13361
0,14697
0,09722
0,10694
1800 - 2640 (kWh/anno)
0,20605
0,22666
0,16966
0,18663
2640 - 4440 (kWh/anno)
0,25811
0,28392
0,22172
0,24389
0,305
0,33550
0,26861
0,29547
Costo potenza (€—anno/kW)
Prezzo Energia (€/kWh)
Oltre 4440 (kWh/anno)
ORE DI PUNTA
ORE NON DI PUNTA
Tariffa D3
Totale
Totale + IVA
Totale
Totale + IVA
Quota fissa (€—anno)
44,6443
49,10873
44,6443
49,10873
Costo potenza (€—anno/kW)
14,4354
15,87894
14,4354
15,87894
Prezzo Energia (€/kWh)
Fino a 1800 (kWh/anno)
0,19068
0,20975
0,15429
0,16972
1800 - 2640 (kWh/anno)
0,20968
0,23065
0,17329
0,19062
2640 - 4440 (kWh/anno)
0,24758
0,27234
0,21119
0,23231
Oltre 4440 (kWh/anno)
0,28798
0,31678
0,25159
0,27675
ORE DI PUNTA
Tariffa BTA2
Quota fissa (€—anno)
Costo potenza (€—anno/kW)
Prezzo Energia (€/kWh)
Totale
Totale + IVA
Totale
Totale + IVA
129,2002
142,12022
129,2002
142,12022
27,0392
29,74312
27,0392
29,74312
0,154060
0,16947
0,11629
0,12792
ORE DI PUNTA
Tariffe BTA3-BTA4-BTA5
Quota fissa (€—anno)
Costo potenza (€—anno/kW)
Prezzo Energia (€/kWh)
ORE NON DI PUNTA
ORE NON DI PUNTA
Totale
Totale + IVA
Totale
Totale + IVA
129,2002
142,12022
129,2002
142,12022
30,1294
33,14234
30,1294
33,14234
0,154060
0,16947
0,11629
0,12792
Nota:
Accisa D2 = 0,02329 €/kWh - Consumi oltre 150 kWh/mese (Accisa=0 per consumi < a 1800 kWh/anno);
Accisa D3 = 0,0251 €/kWh - Forniture oltre 3 kW;
Accisa BTA = 0,0124 €/kWh - Forniture fino a 1.200.000 kWh/mese e consumi fino a 200.000 kWh/mese.
23
Associazione costruttori di apparecchiature ed impianti aeraulici
GRUPPO ITALIANO POMPE DI CALORE
il Gruppo Italiano Pompe di Calore opera in seno all’associazione Co.Aer, l’associazione dei costruttori di apparecchi di climatizzazione dell’aria, federata ad Anima.
Fra i suoi scopi ha :
⇒
⇒
⇒
la promozione e lo sviluppo del mercato delle Pompe di Calore
la promozione delle attività di formazione di installatori, progettisti e operatori del settore
la collaborazione con le istituzioni, gli enti e le associazioni europee allo scopo di promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo di impianti che applicano la tecnologia delle pompe di calore.
In particolare l’attività del Gruppo è orientata a seguire :
⇒
⇒
⇒
L’evoluzione tecnico legislativa relativa a:
Requisiti dei prodotti : direttiva EUP
Requisiti del sistema edificio impianto; direttiva EPBD
Requisiti del mercato di eccellenza: direttive RES e GPP
La conoscenza del mercato:
Studi statistici sulle vendite
Studi sui sistemi tariffari
Studi sugli andamenti climatici
Sviluppo di scenari sui potenziali risparmi di energia primaria
La comunicazione : per sensibilizzare
il legislatore e gli enti normatori
gli operatori del settore
gli utilizzatori
Il programma del Gruppo Italiano Pompe di Calore, in realtà è ampio ed articolato; le aziende che lo sostengono
stanno acquistando sempre più consapevolezza della coincidenza della loro attività con gli interessi nazionali,
per la riduzione dei consumi di energia primaria, per una minore dipendenza dell’approvvigionamento, per un
ambiente migliore.
Il Gruppo Italiano Pompe di Calore intende agire di concerto con le strutture ed associazioni europee che operano nel settore delle pompe di calore, dell’ambiente e dell’energia rinnovabile e che contribuiscono con il loro operato a diffondere cultura ambientale.
Il Gruppo Pompe di Calore aderisce :
⇒
all’EHPA (European Heat Pump Association), l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria
europea di HP
⇒
all’Eurovent (European Committee of Air Handling and Refrigeration Equipment Manufacturers)
A livello nazionale, l’associazione sta realizzando varie iniziative per promuovere il settore, che comprendono la
comunicazione (documenti, opuscoli, etc.), la collaborazione con Enti, Istituzioni, Opinion Leaders e la realizzazione di convegni e interventi sul territorio.
Associazione COAER
Via A. Scarsellini, 13
I - 20161 - Milano
Gruppo Italiano Pompe di calore
Via A. Scarsellini, 13
I - 20161 - Milano
tel 02 45418 556 fax 02 45418 707
tel 02 45418 556 fax 02 45418 707
mail - [email protected]
www.coaer.it
mail - [email protected]
www.pompedicalore.org
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