Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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86
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Commissione VII
VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)
S O M M A R I O
RISOLUZIONI:
7-00406 Titti De Simone: Valorizzazione della scuola pubblica statale e ampliamento del
numero delle cattedre e degli insegnanti di sostegno (Seguito della discussione e conclusione
– Approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALLEGATO (Nota depositata dal Governo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto sulla determinazione delle dotazioni organiche del personale docente per
l’anno scolastico 2003-2004. Atto n. 372 (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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INDAGINE CONOSCITIVA:
Indagine conoscitiva sul calcio professionistico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Audizione di rappresentanti del Bologna F.C. 1909 (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . .
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AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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RISOLUZIONI
Mercoledı̀ 19 maggio 2004. — Presidenza
del presidente Ferdinando ADORNATO. —
Interviene il sottosegretario di Stato per
l’istruzione, l’università e la ricerca Valentina Aprea.
La seduta comincia alle 14.05.
7-00406 Titti De Simone: Valorizzazione della scuola
pubblica statale e ampliamento del numero delle
cattedre e degli insegnanti di sostegno.
(Seguito della discussione e conclusione –
Approvazione).
La Commissione prosegue la discussione, rinviata l’11 maggio 2004.
Il sottosegretario Valentina APREA rimette, preliminarmente, agli atti della
Commissione una nota relativa ai temi
oggetto della risoluzione – che chiede di
essere autorizzata a depositare anche ai
fini della sua pubblicazione nel resoconto
della seduta odierna (vedi allegato) –,
nonché ulteriore documentazione concernente le procedure per la determinazione
degli organici del personale docente per
l’anno scolastico 2004-2005.
Osserva quindi che tale documentazione illustra compiutamente, dal punto di
vista tecnico, i criteri per la determinazione degli organici e gli esiti conseguenti
alla loro applicazione, che ne determinano
un significativo ampliamento, conformemente a quanto richiesto nella risoluzione
in titolo e soddisfacendo le esigenze segnalate dalle organizzazioni sindacali nell’incontro svoltosi lo scorso 3 maggio.
Precisa inoltre che la documentazione for-
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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nisce anche puntuali indicazioni in ordine
alla situazione degli organici in Puglia, su
cui si erano appuntate alcune considerazioni critiche del deputato Sasso nella
precedente seduta.
Rinviando a tale documentazione ogni
approfondimento relativo agli aspetti tecnici della materia, ritiene peraltro necessario soffermarsi più ampiamente sulle
linee politiche cui si è conformato il Governo a tale proposito, volte a soddisfare
in modo compiuto le esigenze degli alunni
e delle famiglie.
Al proposito, osserva in particolare
che si è registrato un notevole incremento delle richieste inerenti al potenziamento dell’organico nelle scuole dell’infanzia, atteso che da alcuni anni si
verifica un costante aumento della natalità. A ciò si deve altresı̀ aggiungere la
presenza crescente nel territorio italiano
di minori stranieri, nonché l’incapacità
degli enti locali, che pure in passato
avevano offerto servizi particolarmente
qualificati al riguardo (si pensi a molti
comuni dell’Emilia Romagna), di gestire e
soddisfare le crescenti richieste. A fronte
di tale situazione, si è pertanto ritenuto
opportuno procedere ad un aumento degli organici nella scuola dell’infanzia.
Parimenti, rileva che il Governo si è
fatto altresı̀ carico della problematica inerente all’aumento di richieste di tempo
pieno, fenomeno che si registra specialmente nelle aree metropolitane.
Dopo aver ribadito che, pertanto, le
priorità del Governo in materia sono rappresentate dalla necessità di ampliare l’organico della scuola dell’infanzia e di soddisfare le richieste di tempo pieno, rileva
che, al fine del perseguimento dei suddetti
obiettivi, si è ritenuto opportuno procedere, anche in virtù di incontri con rappresentanti degli enti locali interessati, alla
revisione di taluni parametri tecnici, concernenti l’assunzione di personale docente,
rendendoli maggiormente flessibili, sı̀ da
venire incontro alle richieste delle famiglie.
Conclusivamente, segnala l’impegno del
Governo al soddisfacimento e alla soluzione delle problematiche segnalate dalla
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Commissione VII
risoluzione in titolo e precisa inoltre che è
prevista l’assunzione di circa 1500 docenti
per l’insegnamento della seconda lingua
comunitaria nella scuola secondaria di
primo grado.
Esprime quindi l’orientamento favorevole del Governo sulla risoluzione in
titolo.
Titti DE SIMONE (RC) prende atto con
favore della disponibilità del Governo a
dare concreta soluzione alle problematiche
oggetto della risoluzione ed auspica che
siano effettivamente soddisfatte le esigenze
delle famiglie e degli alunni e le crescenti
richieste di tempo pieno.
Esprime altresı̀ l’auspicio che l’atteggiamento di apertura del Governo sia confermato in occasione dell’ormai prossimo
esame del decreto-legge n. 97 del 2004,
attinente all’ordinato avvio dell’anno scolastico 2004-2005.
Ritiene comunque che gli interventi
prospettati non siano in grado di dare
una soluzione definitiva alla generalizzata
e perdurante tendenza alla compressione
e riduzione degli organici e del numero
delle classi, come peraltro evidenziato
ripetutamente dalle organizzazioni sindacali.
Alba SASSO (DS-U), pur esprimendo
apprezzamento in ordine alla disponibilità
del Governo alla soluzione dei problemi
segnalati nella risoluzione, manifesta
dubbi in ordine all’attendibilità dei dati
previsionali illustrati dal rappresentante
del Governo ed esprime forti perplessità in
ordine alla politica adottata in materia,
che appare improntata alla riduzione dell’organico di diritto, con corrispondente
potenziamento dell’organico di fatto, cui
consegue il deprecabile fenomeno del precariato.
Nessun altro chiedendo di intervenire,
la Commissione approva la risoluzione in
titolo.
La seduta termina alle 14.20.
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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ATTI DEL GOVERNO
Mercoledı̀ 19 maggio 2004. — Presidenza
del presidente Ferdinando ADORNATO.
La seduta comincia alle 14.20.
Schema di decreto sulla determinazione delle dotazioni organiche del personale docente per l’anno
scolastico 2003-2004.
Atto n. 372.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame.
Paolo SANTULLI (FI), relatore, osserva
che il provvedimento in esame reca disposizioni sulla determinazione delle dotazioni organiche del personale docente
per l’anno scolastico 2003-2004, in applicazione di quanto stabilito dall’articolo
22 della legge 28 dicembre 2001, n. 448
(legge finanziaria 2002). Ricorda che tale
articolo contempla una serie di disposizioni relative alle dotazioni e prestazioni
orarie del personale docente, finalizzate
sia alla riduzione della consistenza degli
organici, sia ad una corrispondente razionalizzazione dell’impiego delle risorse.
In tal senso, lo schema di decreto
prevede un contenimento dei posti per
l’anno 2003 pari a 9.047 unità, cosı̀ suddivise: 1.965 per la scuola elementare, 304
per la scuola secondaria, 6.132 . per la
scuola secondaria di secondo grado, 1.058
posti di sostegno.
Per quanto attiene invece alla razionalizzazione dell’impiego delle risorse, essa è
ottenuta attraverso una riduzione di 3.500
unità, realizzata con le seguenti misure:
1.200 unità attraverso l’abrogazione delle
norme che consentivano ai docenti soprannumerari di mantenere la titolarità
nella stessa scuola per un anno e di
permanere in posizione di soprannumerarietà nel caso di indisponibilità di posti in
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Commissione VII
ambito distrettuale, 300 attraverso la riduzione del contingente di posti assegnati
agli Istituti regionali di ricerca educativa
(IRRE), 500 attraverso il collocamento
fuori ruolo per inidoneità ai compiti di
istituto per effetto delle disposizioni contenute nell’articolo 35 della legge n. 289
del 2002, 1.000 unità per effetto delle
iniziative di riconversione previste dalla
legge 268/2002, e infine 500 unità derivanti
dal contenimento dei progetti educativi. La
somma di tali riduzioni ammonta a 12.547
posti, sostanzialmente corrispondente alla
quantità prevista dalla citata legge n. 448
del 2001 (12.651 unità) per l’anno 20032004.
Rileva che complessivamente le riduzioni, rispondenti alle effettive necessità di
diminuzione complessiva delle spese nel
comparto scuola, si riferiscono ad una
popolazione sostanzialmente stabile, in
quanto la modesta riduzione di alunni
prevista nella scuola elementare risulta
compensata dalla previsione in aumento
degli alunni dell’istruzione secondaria di
secondo grado e dalle crescenti richieste di
iscrizione alla scuola materna.
La distribuzione dei posti è stata realizzata tra le varie realtà regionali e per i
diversi gradi di istruzione sulla base di
indicatori e parametri che hanno tenuto
conto dell’andamento della popolazione
scolastica, delle condizioni socio-economiche e delle peculiarità dei contesti territoriali interessati, rispettando in tal modo
quanto statuito dall’articolo 22 della citata
legge n. 448 del 2001.
Prima di passare all’esame dell’articolato, sottolinea che l’elaborazione del
provvedimento è stata fortemente rallentata dai numerosi passaggi ai quali il
Governo è stato obbligato, in ossequio alle
regole procedurali tipiche della concertazione. Segnala che il non facile confronto
con le organizzazioni sindacali, articolatosi
peraltro anche attraverso numerose informative ed un continuo e costante contraddittorio, ha allungato oltre misura i tempi
preventivati per la predisposizione del documento.
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Rileva inoltre che il Governo, nell’elaborazione del decreto, ha rispettato le
disposizioni contenute nelle leggi finanziarie 2002 e 2003, oltre ad essersi attenuto
all’osservanza degli impegni assunti col
Dicastero dell’Economia e delle Finanze in
occasione della formulazione del decreto
relativo all’anno scolastico 2002/2003.
Dopo aver precisato che il decreto si
compone di 14 articoli, si sofferma in
primo luogo sull’articolo 1, che definisce le
dotazioni organiche – riportate nelle citate
Tabelle A-F allegate allo schema di decreto – e individua i criteri che ne hanno
determinato le consistenze: entità della
popolazione scolastica, esigenze degli
alunni portatori di handicap, densità e
distribuzione demografica, caratteristiche
dei territori, condizioni socio-economiche
e di disagio sociale nonché esigenze di
funzionamento delle istituzioni scolastiche
e configurazione degli organici funzionali.
Il comma 4 del medesimo affida ai Direttori regionali il compito di acquisire i dati
relativi all’andamento della popolazione
scolastica, anche attraverso la costituzione
di appositi organismi di rilevazione, monitoraggio e verifica.
L’articolo 2 detta norme in materia di
ripartizione delle dotazioni provinciali, la
cui responsabilità è affidata ai direttori
generali degli Uffici scolastici regionali.
Questi ultimi definiscono altresı̀, su proposta dei dirigenti delle istituzioni scolastiche, le dotazioni organiche di istituto.
L’articolo 3 reca norme in materia di
insegnamento della lingua straniera, che
è assicurato prioritariamente nell’ambito
delle dotazioni organiche nelle classi del
secondo ciclo della scuola elementare.
Con riferimento all’istruzione secondaria, l’articolo 4 riconduce le cattedre costituite con orario inferiore all’orario obbligatorio d’insegnamento dei docenti a 18
ore settimanali, anche mediante l’individuazione di moduli organizzativi diversi
da quelli previsti dai decreti costitutivi
delle cattedre, salvaguardando l’unitarietà
d’insegnamento di ciascuna disciplina. In
sede di prima attuazione, tale norma si
applica qualora nelle singole istituzioni
scolastiche non vengano a determinarsi
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Commissione VII
situazioni di soprannumerarietà. Segnala
inoltre il comma 3 del medesimo articolo,
che detta disposizioni sulla costituzione
dei posti orario tra le diverse sedi della
stessa scuola, il comma 6, sull’attribuzione
di ore aggiuntive di insegnamento, fino ad
un massimo di 24 ore settimanali, e il
comma 7, sulla riconduzione dell’organico
funzionale nella configurazione ordinamentale.
L’articolo 5 riguarda la formazione
delle classi nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, le cui prime
classi sono costituite con un numero di
alunni non inferiore a 20. Il comma 4
disciplina l’accorpamento delle classi intermedie e finali qualora se ne preveda il
funzionamento con un numero ridotto.
Con riferimento ai centri territoriali
permanenti, l’articolo 6 determina la dotazione organica in numero non superiore
a quella dell’organico di diritto relativo
all’anno scolastico 2002-2003, mentre l’articolo 7, per le sezioni ospedaliere dell’istruzione secondaria superiore, introduce un limite al solo adeguamento dell’organico alla situazione di fatto.
L’articolo 8 reca norme in materia di
dotazione organica di sostegno e relative
deroghe.
L’articolo 9 affida ai dirigenti scolastici
l’adozione di norme volte all’impiego ottimale delle risorse nell’ambito degli strumenti offerti dall’autonomia didattica.
L’articolo 10 contiene disposizioni riguardanti il personale delle istituzioni
educative (convitti nazionali ed educandati
femminili), confermando i criteri di determinazione degli organici adottati dal decreto interministeriale n. 131 del 2002
(articolo 8) anche in relazione all’unificazione dei ruoli del personale maschile e
femminile disposta dal decreto-legge
n. 255 del 2001, convertito con modificazioni dalla legge n. 333 del 2001.
Con riferimento alle situazioni di fatto,
l’articolo 11 prevede l’incremento delle
classi solo in caso di inderogabili necessità
legate all’aumento effettivo del numero
degli alunni. L’articolo detta inoltre norme
di razionalizzazione delle risorse.
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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L’articolo 12 affida agli uffici regionali
compiti di monitoraggio della consistenza
delle dotazioni organiche e l’articolo 13
riguarda le dotazioni organiche delle
scuole di lingua slovena.
L’articolo 14, infine, stabilisce che gli
oneri finanziari relativi alle dotazioni organiche gravano sugli ordinari stanziamenti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. In proposito,
ricorda che la relazione illustrativa precisa che il provvedimento non comporta
oneri aggiuntivi a carico del bilancio
dello Stato.
Conclusivamente, esprime pieno apprezzamento in ordine al provvedimento
in esame, che rappresenta a suo avviso
un coraggioso intervento che contiene
importanti e profonde modifiche di carattere strutturale, destinate a produrre
effetti anche per gli anni scolastici futuri.
Peraltro, ritiene necessario rafforzare
l’azione di monitoraggio svolta dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della
ricerca al fine di vigilare, sia direttamente, sia attraverso gli uffici scolastici
regionali, affinché l’impiego delle risorse
corrisponda a criteri di economicità, razionalità, efficienza, nel pieno rispetto del
contenimento della spesa. Preannuncia
quindi l’intenzione di proporre alla Commissione di esprimere parere favorevole
sullo schema di decreto in esame.
Ferdinando ADORNATO, presidente,
rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.25.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledı̀ 19 maggio 2004. — Presidenza
del presidente Ferdinando ADORNATO.
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—
Commissione VII
assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi
obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Audizione di rappresentanti del Bologna F.C. 1909.
(Svolgimento e conclusione).
Ferdinando ADORNATO, presidente, introduce l’audizione.
Giuseppe GAZZONI FRASCARA, Consigliere d’amministrazione del Bologna F.C.
1909, svolge una relazione sui temi oggetto
dell’audizione.
Svolgono quindi osservazioni e formulano quesiti i deputati Giovanna BIANCHI
CLERICI (LNFP), Antonio RUSCONI
(MARGH-U), Giovanna GRIGNAFFINI
(DS-U) e Fabio GARAGNANI (FI), cui
risponde Giuseppe GAZZONI FRASCARA,
Consigliere d’amministrazione del Bologna
F.C. 1909.
Ferdinando ADORNATO, presidente,
ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 16.05.
N.B.: Il resoconto stenografico della
seduta è pubblicato in un fascicolo a
parte.
AVVERTENZA
I seguenti punti all’ordine del giorno
non sono stati trattati:
La seduta comincia alle 15.20.
ATTI DEL GOVERNO
Indagine conoscitiva sul calcio professionistico.
Ferdinando ADORNATO, presidente,
propone che la pubblicità dei lavori sia
Schema di decreto in materia di autonomia
didattica degli atenei.
Atto n. 361.
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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Commissione VII
SEDE REFERENTE
COMITATO RISTRETTO
Finanziamento dei costi organizzativi e funzionali connessi ai Campionati mondiali di
sci alpino del 2005 in Valtellina.
C. 4820 Arnoldi.
Requisiti per l’apertura e il funzionamento
delle palestre.
C. 4583 Santulli.
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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Commissione VII
ALLEGATO
7-00406 Titti De Simone: Valorizzazione della scuola pubblica statale
e ampliamento del numero delle cattedre e degli insegnanti di
sostegno.
NOTA DEPOSITATA DAL GOVERNO
Prima di tutto va ricordato il dato
generale del decremento degli alunni nel
nostro paese, decremento costante dai
primi anni ’80 ad oggi.
Infatti, gli alunni iscritti alle scuole
statali sono passati da 9.573.376 nell’anno
scolastico 1982-1983 a 7.669.484 nell’anno
scolastico 2003/2004, con una diminuzione
concentrata soprattutto nella scuola elementare (diminuzione di oltre 1.200.000
unità) e nella scuola media (diminuzione
di oltre 1.000.000).
A fronte di questa complessiva diminuzione, pari al 20 per cento degli alunni,
vi è stata negli anni una contrazione
progressiva degli organici, ma molto più
contenuta, dell’ordine del 10 per cento.
Conseguentemente, il rapporto alunni/docenti nel nostro Paese è il più basso
d’Europa (circa 1 a 10 a fronte di un
rapporto medio europeo di 1 a 15).
Non si può quindi prendere quale riferimento gli ultimi due anni, nei quali tra
l’altro le misure messe in opera dal Governo hanno compensato il decremento
degli alunni, ma occorre considerare il
dato complessivo del sovradimensionamento degli organici, determinatosi nell’arco degli ultimi vent’anni.
Di questo sovradimensionamento era
consapevole già il precedente Governo,
tant’è che la legge finanziaria del 1998
aveva previsto la riduzione del 3 per cento
della consistenza di dette dotazioni rispetto a quelle del 1997, da realizzare
nell’anno 1999, e la legge finanziaria 2000
aveva previsto la riduzione di un ulteriore
1 per cento rispetto ai dipendenti in servizio al 31 dicembre 1999. Tali riduzioni
non sono state però realizzate, e ne è
derivata una rilevante spesa non prevista e
non coperta dalle suddette leggi finanziarie.
Tenendo conto di quanto sopra, le leggi
28 dicembre 2001, n. 448 (finanziaria
2002) e 27 dicembre 2002, n. 289 (finanziaria 2003) hanno previsto alcuni interventi di razionalizzazione del sistema scolastico che comportano, tra l’altro, il contenimento dei posti di insegnamento.
Non risponde comunque al vero l’affermazione secondo cui « nell’anno scolastico 2002/2003 sono state soppresse oltre
15 mila cattedre, nel successivo circa 7
mila e per il prossimo anno scolastico si
annuncia una riduzione di circa 6 mila
posti », in quanto:
1) Per l’anno scolastico 2002/2003,
anno per il quale vi è stata la certificazione da parte del Ministero dell’Economia
in ordine alle economie di spesa realizzate,
la riduzione riconosciuta dal predetto Ministero si attesta su 3.800 unità, a fronte
della contrazione di posti prevista dalla
legge finanziaria per complessive 8.936
unità. Altre economie di spesa (equivalenti
a circa 3.000 posti) sono state realizzate
tramite interventi finalizzati ad un più
razionale utilizzo dei docenti in posizione
di soprannumero e dei docenti assegnati
ad altri compiti.
2) Per l’anno scolastico 2003/2004,
non sono state ancora definite le procedure intese a verificare le economie di
spesa realizzate. Si può però affermare
che, a fronte di una previsione di riduzione dell’organico di diritto di circa
Mercoledı̀ 19 maggio 2004
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7.000 posti, vi è stato un incremento di
1.472 posti per far fronte all’aumento
delle classi derivante dalle iscrizioni degli
alunni anticipatari nella scuola primaria
e di 1.651 posti per l’attivazione dello
studio generalizzato della lingua comunitaria sempre nella scuola primaria.
Mettendo a confronto la riduzione di
7.000 posti e l’incremento di 3.123 posti,
l’effettiva diminuzione ammonta in totale
a 3.877 posti.
3) Per l’anno scolastico 2004/2005, a
fronte di una previsione di riduzione di
circa 5.300 posti, si registra un aumento di
2.900 posti per far fronte sia alle esigenze
derivanti dalle iscrizioni anticipate alla
prima classe della scuola primaria che
all’introduzione in forma generalizzata
dell’insegnamento della lingua inglese.
Circa 1.000 posti saranno poi attivati per
l’introduzione dell’insegnamento della seconda lingua comunitaria nelle prime
classi della scuola secondaria di I grado.
Mettendo a confronto le riduzioni effettive
(5.300) e gli aumenti (3.900) di posti, ne
deriva una diminuzione di complessivi
1.400 posti.
Il Governo ha quindi messo in opera
misure per compensare il calo di iscrizioni realizzando un ampliamento del
servizio, e, di conseguenza, ha contenuto
al minimo la necessaria razionalizzazione
e contrazione destinando i risparmi relativi interamente alla valorizzazione dei
docenti.
Quanto ai posti di sostegno, si sottolinea che la riduzione operata di circa 800
unità della quota aggiuntiva si è resa
necessaria per adeguare il contingente di
organico di diritto al rapporto 1/138 previsto dalla legge n. 449 del 1997. Tale
riduzione in realtà è solo nominale, atteso
che, come è noto, non condiziona in alcun
modo le quantità occorrenti per soddisfare
le richieste di sostegno agli alunni disabili
effettivamente frequentanti, richieste che
non si legano più al citato rapporto 1/138
ma soggiacciono ad una serie di deroghe
che abbassano il rapporto medio docente/
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Commissione VII
alunni a 1,9. In effetti a livello nazionale
il numero dei posti di sostegno ha subito
un incremento continuo e rilevante, passando da 74.000 unità nell’a.s. 2001/2002
a circa 77.000 unità nell’a.s. 2002/2003 e a
oltre 79.000 unità nel corrente anno scolastico.
I dati previsionali utilizzati per la determinazione delle dotazioni organiche, in
difformità di quanto affermato nella risoluzione parlamentare, si sono rivelati sempre attendibili, tant’è che il margine di
scostamento registrato annualmente si è
attestato su valori minimi, pari allo 0,04
per cento.
La lievitazione degli alunni, cui fa riferimento l’Onorevole interrogante, si riferisce in sostanza solo a talune zone del
paese e viene largamente compensata dalle
vistose riduzioni determinatesi in altri
contesti territoriali.
Va evidenziato, infine, che i dirigenti
scolastici hanno anche la possibilità di
attivare nuove classi in organico di fatto,
ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 333
del 2001, per far fronte ad eventuali
incrementi di alunni non previsti in sede
di determinazione dell’organico di diritto o
di attivare posti di sostegno in deroga a
fronte di comprovate necessità.
Per quel che concerne i fondi tratti
dalla legge n. 440 del 1997, che sarebbero
stati utilizzati in parte rilevante per finanziare « le iniziative finalizzate alla comunicazione del processo di riforma », si
ritiene di dover precisare che gli opuscoli
per la comunicazione dei contenuti della
riforma sono stati quasi totalmente riprodotti a cura del Poligrafico dello Stato,
nell’ambito della convenzione con il Governo, e, pertanto, senza oneri per il
MIUR.
Quanto alla confusione e mancanza di
chiarezza nelle scuole, eccepita dall’Onorevole interrogante, sui contenuti della
riforma, si fa rilevare che il Governo ha
supportato il processo di riforma sin dal
suo avvio attraverso concrete azioni (direttive, circolari, azioni di formazione del
personale docente, ecc). Da ultimo, sono
state impartite puntuali indicazioni e
istruzioni agli Uffici e alle istituzioni sco-
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lastiche con circolare n. 29 del 5 marzo
2004 e circolare n. 37 del 24 marzo 2004.
È destituito di fondamento l’assunto
secondo cui si starebbe determinando una
precarizzazione dei docenti di ruolo, con
ampliamento delle situazioni di soprannumerarietà e di perdita di posto, tenuto
conto della circostanza che questo Governo ha effettuato già 60.000 assunzioni e
ne effettuerà entro luglio altre 15.000 già
autorizzate.
Per quel che concerne il presunto
aumento del finanziamento alle scuole
paritarie, si eccepisce che i fondi destinati alle citate scuole non hanno subito
alcuna variazione negli ultimi tre anni
scolastici.
Quanto al tempo pieno, in attuazione di
quanto previsto dall’articolo 15 del decreto
legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004, è
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Commissione VII
stato confermato il numero dei posti assegnati a livello regionale nel corrente
anno scolastico.
La sentenza n. 13 del 2004 della Corte
Costituzionale prevede che lo Stato continui a gestire le competenze assegnategli in
materia scolastica sino a quando le Regioni non avranno creato le condizioni
necessarie per poter subentrare nelle attribuzioni tuttora in capo allo Stato.
Proprio nella considerazione della rilevante importanza degli Enti Locali in materia di istruzione e formazione, l’interlocuzione e l’integrazione con i citati Enti è
puntuale e proficua.
Infine, con il decreto-legge n. 97 del 7
aprile 2004 è stata prevista la realizzazione di corsi abilitanti riservati ai docenti
specializzati al sostegno che abbiano effettuato 360 giorni di servizio.
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VII Cultura, scienza e istruzione