DOLCE
NEWS
OTTOBRE 2002
IL PUNTO
A sei mesi dall’ultima pubblicazione,
finalmente ( forse ) si torna in stampa. La
conoscenza diretta con molti di Voi mi fa
auspicare una maggiore lettura del nostro ( o
mio ?) giornalino. In attesa del nuovo
stampato, continuiamo con questa grafica che
permette
l’inserimento
dell’opuscolo
all’interno delle buste paga.
Un anno ricco di formazione il 2002,
siamo quasi alla fine delle tante edizioni dei
corsi Patrocinati dall’INAIL che hanno
coinvolto circa 500 Soci, tale formazione è
stata rivolta ai lavoratori che operano a
Bologna e Cesena. Siamo in attesa di notizie
dall’INAIL rispetto a ulteriori progetti di
formazione presentati e rivolti a tutti coloro
che ancora oggi non hanno ricevuto una
formazione super adeguata.
Gli incontri di formazione avuti sinora
hanno evidenziato problematiche di lavoro in
sicurezza di difficile soluzione, in particolar
modo per tutti quei Soci che, lavorano
nell’ambito scolastico o in assistenza
domiciliare. Sono questi due tipologie di
servizi che per la loro complessità ( es.
abitazione dell’anziano, handicap con grosse
disfunzioni motorie ) non sempre si riesce a
intervenire affinché il lavoratore possa
svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza.
D'altronde la valutazione del rischio e il suo
conseguente intervento non può sempre
eliminare il rischio, ma a volte può abbassarlo
o addirittura serve solo a livello conoscitivo.
Approfitto dell’occasione per ricordare
a tutti i Coordinatori e i Referenti delle
strutture, di continuare nella distribuzione a
tutti i nuovi assunti dei:“i piani di emergenza
e di evqcuazione” e “i piani HACCP”.
Consiglio di avere un raccoglitore in struttura
per tutto ciò che è inerente la sicurezza.
all’interno:
- A pag. 2 e 3, formazione
- A pag. 4 giochi
SICUREZZA
ANNO 9
Numero 2
ANDAMENTO APPALTI
I Servizi nuovi vinti dalla Cooperativa dall’inizio
dell’anno al 31 luglio 2002
Azienda USL Bologna: Gestione Servizi a favore di
portatori di Handicap
Comune di Sessa: Centri Estivi
Comune di sala Bolognese: Servizi Integrativi
scolastici, Assistenza handicap, Centri Estivi
Comune di Bologna: Gestione del Centro
Multifunzionale
Comune di Vergato : Servizio di Animazione
Comune di Cesena: Servizio di Aiuto Cuoco
Comune di Longiano: Gestione asilo nido
Comune di Trecasali: Servizio di Assistenza
Domiciliare
Comune di Castello di Serravalle: Gestione
Servizio Bambini / Genitori.
Ufficio gare e contratti
Marsina
CURIOSITA’
Dal nome del conte belga J.de Marsin, che ne lanciò
la moda in società. Si tratta di un abito da cerimonia
maschile, caratterizzato dalla giacca scura che
termina posteriormente con due falde assi lunghe,
dette “a coda di rondine”. Derivò, con ogni
probabilità, dalla “velada” veneziana del XVIII
secolo ed entrò nell’uso verso la metà del secolo
scorso, prima come giacca da equitazione, in
particolare per le cacce alla volpe, poi nelle forme e
nell’uso odierni. E’ sinonimo di “frac”.
GLI R.L.S.
( Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza )
Antonella Caruso
Mattia Castelli
Rita Franceschini
051 3399466
0376 324529
051 3399466
Vi ricordo che è possibile rintracciarmi per
qualsiasi problema presso la sede della Cooperativa.
Claudio Colucci
Dolce News Sicurezza
pag. 2
Storia delle malattie infettive
U
Una catastrofe che divide un'epoca in due. - Negli anni intorno alla meta del
Trecento si abbatté su gran parte del mondo una catastrofe di tali proporzioni che la storia
di quel periodo si divise. Nella mente di chi ebbe la sfortuna di viverlo, quel tempo fu
distinto tra un "prima", in cui la vita, anche se dura, riservava momenti piacevoli e festosi,
e un "dopo" . che per più di un secolo rese cittadini e campagnoli malinconici e pessimisti.
Essi furono privati di ogni gioia di vivere e riportati a una concezione religiosa cupa,
eternamente ossessionata dal problema della brevità della vita e dal terrore della morte.
L
La "Grande peste" . Questa catastrofe, che si aggiunse a tutte le classiche
malattie medievali ( tifo, dissenteria, fuoco di Sant' Antonio, vaiolo, colera, lebbra, malaria,
influenza con conseguenze mortali), fu la peste nera, o "Grande peste". Essa ha un focolaio
permanente "in letargo" ai piedi dell'Himalaya il quale fu probabilmente attivato da un
peggioramento del clima e propagato dall'intensa rete di
traffici che si era stabilita tra
l'Oriente e I'Europa. Dall'Himalaya giunse in Cina nel 1334, dove fu portata dai mercanti
che percorrevano la "Via della Seta". Dalla Cina, dove fece strage della popolazione, viaggiò
per quattordici anni sulle navi dei mercanti finche, nel 1347, approdò nei porti del
Mediterraneo contagiando contemporaneamente Alessandria d'Egitto, le città della costa
siriana, Costantinopoli, Messina, Genova e Marsiglia. Nel 1348 esplose dilagando nell’Africa
settentrionale, in Asia Minore e in quasi tutta l'Europa continentale. Nel 1349 una nave
inglese carica di lana si arenò sulle coste della Norvegia: era una nave fantasma perché tutti
gli uomini dell'equipaggio erano morti di peste durante la traversata e diffuse l'epidemia
anche nella penisola scandinava.
D
Dalla pulce ai topi agli uomini . Nessun rimedio poté
arrestare
la
malattia che veniva diffusa da una pulce annidata nella pelliccia
dei
topi
i
quali, avendo come ambiente preferito le stive delle navi, la diffusero nel mondo. Nei due
anni 1348 -1349 morirono più di 30 milioni di uomini, un terzo della popolazione
europea. Nelle città, a causa della densità della popolazione, la percentuale fu molto più
alta; a Venezia, per esempio, morì il 60 per cento degli abitanti. Ci fu una breve
interruzione, ma la peste restò per altri quattrocento anni una malattia "endemica", cioè
persistente, in tutta l'Europa, ripresentandosi a intervalli di 10 -12 anni con il suo bagaglio
di sciagure. Di fronte ad essa i medici consigliavano la fuga, nella falsa idea che fosse l'aria
infetta a portare il contagio. La fuga, invece non faceva che espanderlo, perché la gente
aveva addosso le pulci e i bacilli nei vestiti, sul corpo e nelle cose che portava con sè . La
peste, si manifestava con grossi bubboni sotto le ascelle e in mezzo alle gambe, seguiti da
vomito e da macchie nere e bluastre su tutto il corpo . In pochi giorni, tra sofferenze atroci
seguiva la morte.
I medici escogitarono un abbigliamento che, per puro caso, si dimostro
efficace:il naso a forma di becco ricolmo di profumi, la maschera con occhi di
cristallo, il mantello ampio e avvolgente, la bacchetta per sollevare la veste
dell'appestato erano infatti una difesa concreta non dai miasmi dell'atmosfera
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SOMMINISTRAZIONE FARMACI
A
Argomento purtroppo poco trattato
dagli Enti specifici (A.S.L., Leghe delle
Cooperative, ecc. ) ma molto importante.
Spesso rispetto alle strutture in cui si opera, e,
anche in interventi individuali può capitare che
ci venga richiesto tra le tante mansioni quella
di somministrare alcuni tipi di farmaci ai nostri
assistiti. Sono questi, farmaci vitali per la
patologia
dell’assistito.
Le
persone
maggiormente bisognosi di tali cure sono gli
anziani e i portatori di handicap , quindi utenti
che per le loro caratteristiche non sono in
grado da sole di provvedere alla propria
somministrazione in maniera adeguata e
attenta. Davanti a questo non semplice
problema, i lavoratori pur assolvendo a tale
compito, spesso si pongono alcune domande
che si possono così riassumere:
•
•
È di mia competenza?
Che tipo di responsabilità assumo?
La competenza la si assume dal
momento in cui si opera in servizi che
richiedono tale compito specifico e, non vi è un
Servizio
Infermieristico
Integrato,
che
d'altronde, non è sempre richiesto dalle leggi
inerenti alla funzionalità del Servizio. Una
vecchia legge targata oramai “anni 80”
stabilisce
che,
sono
di
competenza
infermieristica tutte le somministrazioni
farmacologiche “via parenterale” e comunque
invasive, lasciando spazio ad altre figure ( non
e s p re s s a m e n t e
e l en c a t e
)
pe r
la
somministrazione dei farmaci “via orale”.
Inoltre per la complessità dei Servizi
risulterebbe di difficile applicazione, la
possibilità
che
intervenga
personale
infermieristico ogni qualvolta ve ne sia la
necessità, visto che la somministrazione risulta
spesso giornaliera.
La responsabilità la si attutisce in base
ad una “autorizzazione” che ci viene data per
assolvere a tale compito. L’autorizzazione è
dettata:
•
•
da una prescrizione medica ( spesso
dello psichiatra ). che deve indicare:
tipologia del farmaco, quantità da
so m mi ni s t ra re
e
mo da l it à
di
somministrazione ( es. orario ).
da una autorizzazione firmata dai
parenti più stretti o dal tutore della
persona che abbisogna delle cure
farmacologiche,
che
autorizza
il
lavoratore a somministrare la terapia
indicata dal medico.
pag. 3
AI FORNELLI
SPAGHETTI, SCAMORZA E ZUCCHINE
Dopo aver lavato le zucchine, togliete le estremità
e tagliate la polpa a listarelle sottili, non più
lunghe di cm 3.
In una padella capiente, soffriggete nell’olio il
trito di aglio e basilico, aggiungete le zucchine e
lasciate cucinare per alcuni minuti ( badando che
le listarelle rimangano al dente). State scarsi di
sale, perché la scamorza ne contiene abbastanza.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata,
scolateli cotti al dente, versateli nella padella, per
saltarli con le zucchine; aggiungete la scamorza
tagliata a dadini, spolverizzate pepe nero e
servite.
Ingredienti per 6 persone:
g 400 di spaghetti, g 250 di scamorza (meglio se
affumicata, g 300 di zucchine, 1 cucchiai di olio di oliva,
6 foglie di basilico, 2 spicchi di aglio tritati, pepe nero e
sale.
VITELLO IN FRICANDO’
Praticate dei tagli (asole) nella carne, per
introdurvi pezzetti di prosciutto crudo.
Intanto, in una casseruola rosolate nel burro il
restante prosciutto tagliato a dadini e la cipolla
steccata con i chiodi di garofano.Calate la carne
e , rigirandola, coloritela uniformemente,
aggiungete le rondelline di carota e il mazzetto di
prezzemolo e foglie di sedano, poi versate il vino
bianco, regolate di sale e pepe, incoperchiate e
lasciate cuocere adagio, per due ore; ricordandovi
di girare spesso. Il fondo non deve asciugare
troppo, eventualmente aggiungere gocce di acqua
o di brodo.
Ingredienti per 6 persone:
g 800 di fesa di vitello, g 100 di prosciutto crudo, g 20
di pancetta a fette, 1 cipolla, 1 carota affettata, 2 chiodi
di garofano, prezzemolo e foglie di sedano, un bicchiere
di vino bianco secco, un mestolo di brodo se necessario,
sale e pepe.
La poesia
Non recidere, forbice, quel volto,
solo nella memoria che si sfolla,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.
Un freddo cala... Duro il colpo svetta.
E l'acacia ferita da sé scrolla
il guscio di cicala
nella prima belletta di Novembre.
Montale
Dolce News Sicurezza
pag. 4
...e adesso svaghiamoci un pò
.
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ORIZZONTALI: 2. Uno che... non passa sotto le scale. 12. Ha sei facce e ognuna di esse ha un valore. 17, Un Jean
della Formula 1. 19. Si occupa in autostrada. 20. Ha come protagonista un solo artista. 22. Cerca resti... e ride. 24,
In mezzo alla camera. 25. La regione con Auronzo. 27. Iniziali della Masiero. 28. Un indice oscillante. 29. L.:impeto
nel parlare. 32. La popolare Heather dello spettacolo. 33. La capitale norvegese. 35. In lana e in legno. 36. E'
spiacevole passarli. 37. Macchina che ticchettava nelle redazioni dei giornali. 40 L.’acqua... di Parigi. 42.
Organizzazione fondata nel 1864. 45. Prepara l'orchestra. 47. Abbondano nei discorsi di chi non sa prendere una
decisione. 48. Consuma... molta suola. 49. Sono uguali nei selettori. 50. Flessuoso e rapido... come un felino. 52.
Compenso giornaliero aggiuntivo. 53. In Perù e in Inghilterra. 55. Un fiume che nasce neIl'Altai. 57. Punta... di
iceberg. 58. Un "Edipo" di Sofocle. 59. II canale lungo la calle. 60. L’articolazione del bacino con la gamba. 61. II
Peter protagonista del film "Lawrence d' Arabia".
VERTICALI: 1. Più ingrassa e meglio è! 2. Rientranza costiera. 3. Solita... nel fare. 4. La grande di Pisa. 5. Cuore...
di orco. 6. Carico per il mulo. 7. Ha una sua regola. 8. Iniziali di Svevo. 9. Fratello di papà. 10. Vocali in Cina. 11.
Scendere dalla nave. 12. Risultata come effetto. 13. Servizio vincente nel gioco del tennis. 14. Comincia all'alba. 15.
Ottimo per un terzo. 16. Da un ottimo legno. 18. Viene accatastato dopo il taglio degli alberi. 20. Una delle figlie di
Celentano. 21. Un arguto Woody. 23. Forzare contro la propria volontà. 25. Si aprono schiodandole. 26. Non storto.
29. Ha bei fiori penduli. 30. Li conta il congedando. 31. Sposò Poppea. 32. E' simbolo di salute. 33. Relativo al
sogno. 34. La Madame de... autrice di "Corinna o l' Italia". 37. Astuccio utilizzato per le reliquie. 38. E' ghiotta di
pesci. 39. Lode, apprezzamento. 41. Le ultime in acqua. 43. Si forma allo sportello. 44. Sigla di Aosta. 46. Fasi
storiche. 47. Spetta al baronetto. 51. Periodi lunghissimi. 52. Nota prima del re 54. Lingua provenzale. 56. II nome
della Derek.
PRIMATI NEL MONDO
RIDIAMO UN PO’
IL MONDO ANIMALE
Il terremoto più disastroso avvenu
to in Italia è quello che rase al
suolo Messina il 28 dicembre 1908,
provocando 83.000 vittime tra la
popolazione. Solo il 9% degli edifici
della città siciliana rimasero in pie
di.
La moneta più pesante di cui si è a
conoscenza è quella svedese in rame
da 100 daler del 1644, il cui peso
raggiungeva i 19,7 chilogrammi .
In un salotto, un tale già
anziano
ma
ancora
vanitoso domanda a una
signora:
quanti anni mi dà, lei?
Da quanto risulta, cani e gatti
non sono gli unici animali
domestici preferiti dagli
Italiani.
Una
statistica
recentemente stilata ne conta
14 milioni, su un totale di 43
milioni di animali, la cui varietà
è
sorprendentemente
numerosa: furetti, iguane,
serpenti, caimani e scoiattoli si
accompagnano alle diverse
specie di pesci d’acquario e di
uhm… fa la signora.
Sessanta?
Esatto! Esclama lui.
Ma come l’ha capito?
E’ che ho un cugino mezzo
DOLCE NEWS Viale Aldini 206 - 40133 Bologna
tel. 051 / 33.99.466 - fax 051 / 33.99.477
Direttore Responsabile : Gianni Biagi
Redattore capo: Claudio Colucci.
Redattori : Serafino D’Onofrio, Maurizio Montanarini
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