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L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013
Valle Brembana e Imagna
a
I volontari aggiustano
segnavia e sentieri
rovinati dai vandali
Branzi: imbrattati i cartelli appena posati
Un gruppo di ragazzi del vicariato ha raccolto
l’appello del Cai e ha rifatto la segnaletica
2
A
Branzi
ELEONORA ARIZZI
Ha un lieto fine la storia dei sentieri presi di mira dai vandali nel
territorio di Branzi. Nei giorni
scorsi alcuni giovani volontari
della zona hanno supportato
quelli del Cai per ripristinare i
segnavia, rovinati qualche settimana fa dai teppisti.
Nel mese di agosto alcuni volontari del Cai avevano messo a
nuovo i segnavia lungo i sentieri 117A e 117, che dal centro abitato di Branzi portano alla località Forcolino di Torcola. Il tracciato si sviluppa su un dislivello
di circa mille metri e aveva comportato un intervento di varie
giornate di lavoro. L’amara sorpresa si era rivelata il giorno in
cui era previsto il termine dei lavori: gran parte dei segnavia
erano stati imbrattati dai vandali con della vernice nera.
Parole di indignazione sull’accaduto erano state espresse
dall’amministrazione comunale, che aveva da poco terminato
dei lavori di riqualifica della zona, dalla Pro loco che aveva realizzato per l’estate gli opuscoli
per promuovere i sentieri che
circondano il paese, e dal Cai
dell’alta Valle Brembana che lavora in rete con gli altri enti per
I teppisti avevano
preso di mira
il tracciato verso il
Forcolino di Torcola
promuovere la zona. Anche il
Parco delle Orobie aveva
espresso la sua amarezza nei
confronti di gesti di tale portata.
Il lavoro, opera di volontariato, per la valorizzazione le vie di
montagna era stato quindi vanificato dai gesti dei soliti ignoti. I
volontari non si sono però fatti
scoraggiare e, grazie all’aiuto di
una decina di ragazzi del vicariato locale coinvolti nel progetto «Tessere reti di volontariato
in Valle Brembana», che prevede tra le altre azioni il coinvolgimento dei giovani nelle attività di alcune associazioni, sono
tornati in campo. Pennelli con
vernice rossa e bianca tra le mani e in una giornata i segnavia
dei sentieri 117 e 117A sono stati interamente ripristinati. «Un
grande grazie a questi ragazzi –
dicono dal Cai di Piazza Brembana –. Tramite il vicariato si
sono resi disponibili e abbiamo
scelto questo sentiero come gesto simbolico, volto a rimediare
le azioni di vandalismo. L’appuntamento è alla prossima collaborazione». Nel frattempo,
tutti si augurano che i teppisti,
probabilmente giovani perditempo, prendano a esempio i ragazzi che hanno rimediato alle
loro stupide bravate. ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1
1) Il segnavia ripristinato dai giovani volontari di
Branzi che hanno risposto all’appello del Cai di
Piazza Brembana. 2) Lo stesso segnavia che era
stato colorato di vernice nera dai vandali
Ultimi tre appuntamenti
A
«Per antiche contrade»
chiude con la Commedia
Ultimi tre appuntamenti con la rassegna «Per antiche contrade»: domani alle 16 nella piazza della chiesa di Brumano, concerto «Ottoni
d’alta quota» dell’Enarmè Brass
Quintet. Domenica a Rota d’Imagna,
sempre alle 16, in contrada Pragatone lo spettacolo «Suite in giallo» con
«MozzOrchestra» diretta da Walter
Crippa. Il 50° e ultimo appuntamento con la rassegna valdimagnina, che
quest’anno ha radunato appassio-
La Rotonda di San Tomè
nati anche da tanti altri paesi della
Valle Brembana, è per sabato 14 settembre ad Almenno San Bartolomeo, alla rotonda di San Tomè. Alle
21 andrà in scena «Dante’s inferno
concert: Farinata degli Uberti» con
Bruno Pizzi (voce narrante) e un ensemble di chitarre della Accademia
Santa Cecilia di Bergamo, diretta da
Paolo Viscardi. I «Dante’s Inferno
concerts» sono spettacoli basati sulla Divina Commedia, ideati ed elaborati da Bruno Pizzi e Fulvio Manzoni. Il conte Ugolino, Paolo e Francesca, Ulisse sono alcuni dei personaggi che insieme a Dante, Virgilio e
Beatrice riprendono vita nella fusione a tratti ardita di parola e musica.
Nicola «Niko» Burgarella
tanto tre negozi fotografici - dove nel 1950 sposa Maria Pesenti
dalla quale avrà tre figlio: Flavio,
noto cardiologo e fondatore del
gruppo «Amici del cuore», Michela e Annalisa. Il negozio di
Niko è in centro a Zogno, ma nei
mesi estivi si trasferisce a Serina
dove si fa conoscere e apprezzare dai valligiani e dai villeggiante. È di carattere affabile, sa colloquiare con tutti, si fa apprezzare professionalmente e umanamente. La sua attività si conclude nel 1994, ben 60 anni dedicati all’arte della fotografia di cui 50
in terra brembana, accumulando un archivio imprescindibile.
A due anni dalla scomparsa
ecco una mostra delle sue foto-
grafie. Al vernissage ci saranno
gli interventi di monsignor Giulio Gabanelli e del prevosto di
Zogno, don Angelo Vigani, ed
una memoria scritta di monsignor Loris Capovilla, segretario
di Papa Giovanni, che era stato a
Zogno in occasione del Congresso eucaristico provinciale celebrato nel 1952, ampiamente documentato nelle immagini di
«Foto Niko». Oggi ci saranno anche i suoi figli. Venerdì 13 settembre alle 20,45 è poi in programma una conferenza di don
Giacomo Locatelli, parroco di
San Pellegrino, e venerdì 20 un
ricordo delle presenza di Papa
Giovanni in Valle Brembana a
cura di Diego Gimondi. ■
A
a
I brembani si rivedono
negli scatti di «Foto Niko»
A
Zogno
Nicola Burgarella, storico fotografo
della Valle Brembana morto nel gennaio 2011, verrà ricordato con una
mostra dei suoi scatti che sarà allestita nella Chiesa delle Confraternite di Zogno. L’inaugurazione è oggi
alle 17, le visite saranno possibili fino al 20 settembre.
Foto di Marco Mazzoleni
moma comunicazione bg
Nicola «Niko» Burgarella -«un
terùn de Berghem» come si de-
finiva sentendosi profondamente bergamasco pur rivendicando
le sue origini siciliane - ha raccontato la «sua» Val Brembana:
foto tessere, gli eventi felici e tristi, i matrimoni e la vita delle comunità. Il suo archivio, custodito dai figli, racconta mezzo secolo di storia della valle. Nato nel
Trapanese nel 1922, a 12 anni era
stato messo a bottega in un noto
studio fotografico e aveva comin-
ciato ad apprendere il mestiere.
A vent’anni era stato chiamato
alle armi, partecipando nel ruolo di fotografo nell’aeronautica.
Sul finire era stato partecipe delle ultime fasi della guerra partigiana proprio sulle montagne
bergamasche. Non appena congedato, eccolo al lavoro di fotografico prima a Treviglio e quindi a Zogno - a quei tempi in Valle Brembana si contavano sol-
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A Branzi imbrattata la segnaletica CAI