il Bando - Anno XVI - n° 1 - Aprile 2013 - Trimestrale - decreto del Trib. 13/98 - Dir. Resp. Andrea Avato - Tariffa R.OC
POSTE ITALIANE S.P.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB 103/2004 - Arezzo
il Bando Aprile 2013
il Bando Aprile 2013
Aprile 2013
il Bando – anno 16 – n. 1 – aprile 2013 – Direttore Responsabile: Andrea Avato.
Autorizzazione Tribunale di Arezzo n. 13/98 – Proprietà: Associazione “il Bando”.
Hanno collaborato: Maurizio Carboni, Matteo Bidini, Giacomo Borgogni, Andrea Butti, Saverio
Crestini, Stefania Luconi, Valentina Maurizi, Christian Otelli, Massimiliano Papa, Michela Roselli
(coordinamento redazionale), Gianni Sarrini.
Foto di: Mauro Dionigi, Filippo Gabutti, Felice Rogialli, Gianni Sarrini, Ufficio stampa Comune di
Arezzo, Archivio Porta S. Andrea. Foto di copertina: Alessandro Duchi.
Impaginazione e stampa: tipografia Graphicomp. Chiuso in tipografia il 18 aprile 2013.
Redazione: via delle Gagliarde, 2 - Arezzo. E.mail: [email protected]
Il sommario:
Pag. 4
Editoriale
Pag. 4
Prossime iniziative
Pag. 5 I prossimi mesi
Pag. 6
Elezioni Comitato giovanile
Pag. 7
“La nostra forza”
Pag. 8
La scomparsa di Marcantoni
Pag. 9
I cento anni di Tripolino
Pag. 10
La Giostra a Roma
Pag. 12
Intervista al vice-capitano
Pag. 14
La nuova Magistratura
Pag. 15
Le Lance d’oro 2013
Pag. 16
Saracinews
Pag. 18
Nuovi Rettori
GIERREMME
srl
LAVORAZIONI METALLICHE IN GENERALE
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ARREDAMENTI NEGOZI
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III
il Bando Aprile 2013
Editoriale
A
Il cinque per mille, l’anima leggera, la lancia d’oro sulla terrazza
desso che il cinque per mille della dichiarazione
dei redditi si può destinare a Sant’Andrea, viene
da pensare a quanti cinque per mille del nostro
tempo, della nostra vita, delle nostre emozioni abbiamo
già dedicato a questa variegata e multiforme entità che
si chiama quartiere. Un cinque per mille oggi, un cinque
per mille domani, una serata in sede e una alla cena
propiziatoria, un pomeriggio in piazza sotto il sole, una notte
a festeggiare la lancia e la clessidra si è ribaltata milioni
di volte. Giorni, mesi, anni in fila uno dietro l’altro. Poi
ognuno ha il suo ricordo in testa e la sua foto incorniciata
sul comodino, oltre ad un personalissimo discorso da
cominciare con il classico “ti ricordi quella volta che…”.
Siamo tutti diversi ma anche tutti uguali. Unici nella storia
che ci portiamo dentro e però saracinamente globalizzati
per ciò che il quartiere ci ha trasmesso. Da questo punto
di vista, è stato un investimento mirato e remunerativo. E’
praticamente impossibile che ci sia qualcuno in perdita, o
che non abbia ricevuto più di quanto ha dato, anche solo
per aver indossato il costume una volta, per aver visto una
lancia stamparsi sulla V o per essersi annodato al collo un
foulard biancoverde. C’è magia in tutto ciò ed è la magia
delle cose fatte con il cuore, della passione presa a braccetto
da ragazzi e accompagnata fino a ora. Ripensando al fatto
che la Giostra ci sfugge da un po’ e che gli ultimi due
anni sono stati appena appena complicati (sulla lizza, a
San Giusto per niente), verrebbe quasi da dire che in fondo
stiamo bene così, stiamo bene lo stesso, l’anima è leggera
a prescindere. Poi però butti un occhio sull’immagine che
hai sul telefonino, di quella sera in via delle Gagliarde con
mille persone e la lancia d’oro sulla terrazza, e ti torna la
voglia di provare quel brivido lì. E non al cinque per mille.
Al cento per cento.
Andrea Avato
Prossime iniziative:
Sabato 18 maggio: Pizzeria in Sede
Domenica 19 maggio: Gita a Mirabilandia
Giovedì 23 maggio, scuderie del Quartiere:
Allenamento con Giostra simulata
Venerdì 24 maggio, sala d’Armi del
Quartiere ore 21: Presentazione dei
Soggetti delle Lance d’Oro 2013 (a cura
della Società Storica Aretina) intervengono
Luca Berti, Liletta Fornasari e Claudio
Santori
Domenica 26 maggio: Disfida d’Arco
“Città di Arezzo”. Gara d’arco storico (a
cura degli Arcieri della Chimera).
Venerdì 31 maggio, scuderie del Quartiere:
“regolamento sotto le stelle” – studio del
regolamento tecnico della Giostra e
degustazioni di Calici di Vino
Sabato 1 giugno: Pizzeria in Sede
Domenica 2 giugno: PEDALATA BIANCOVERDE
La tradizionale biciclettata per le strade del
Quartiere e colazione alle scuderie. Ritrovo
ore 9.00 in Piazza San Giusto.
Domenica 9 giugno, Giardini di Largo
Campioni: “METTI IN PIAZZA LO SPORT” (con
il Patrocinio di Comune e Provincia di Arezzo)
Venerdì 7 Giugno, scuderie del Quartiere:
Allenamento con Giostra simulata
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TRANCE
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MECCANICHE
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IV
il Bando Aprile 2013
CARBONI SUL LAVORO DEI PROSSIMI MESI
Il Rettore ricorda Franco Marcantoni e parla degli impegni in cantiere da qui a giugno
V
oglio iniziare ricordando un Quartierista, con la
Q maiuscola, che ci ha lasciati nei mesi scorsi: il
nostro socio onorario Franco Marcantoni; la sua
scomparsa ci ha molto addolorati perché Franco ha vissuto tutta la sua vita nel Quartiere, come figurante prima,
poi come dirigente ed infine come sostenitore; sempre
presente nella vita rionale e pronto a dare una mano.
Franco è stato un generoso che ha vissuto la Giostra a
360 gradi, ha amato profondamente la Giostra, assieme
alla sua famiglia e al proprio lavoro. Una brava persona,
lo dico senza retorica di circostanza, che lascia un vuoto
nel Quartiere e nella Giostra impossibile da riempire.
A nome di tutto il Consiglio voglio rinnovare alla sua
famiglia il cordoglio di tutto il Popolo biancoverde.
L’evento principale di questi primi mesi del 2013 è
stato l’Assemblea dei soci: una riunione partecipata
che ha visto un dibattito costruttivo e l’apprezzamento
delle relazioni esposte dal Consiglio. Mi ha fatto molto
piacere il clima, sereno e propositivo, con cui si è discusso dell’anno appena trascorso ma anche dei programmi
futuri. L’omaggio al capitano uscente Andrea Lanzi e
l’incoraggiamento verso il capitano Luca Bichi è stato
davvero un bel segnale che ci ha fatto concludere la serata davvero positivamente, così come negli ultimi anni.
Tutti noi ne siamo usciti ancor più uniti e motivati nei
programmi che stiamo per realizzare da qui alla Giostra
di giugno.
Nell’organizzare tanti eventi sarà presente, come sempre,
il Comitato Giovanile, che ha recentemente rinnovato le
cariche: voglio ringraziare il presidente uscente Francesco Bonacci e salutare il nuovo Andrea Butti, assieme a
tutto il gruppo dirigente. Grazie dunque ai dirigenti uscenti e un caloroso augurio di buon lavoro ai neo eletti.
I prossimi mesi saranno densi di appuntamenti: le
tradizionali iniziative sociali come “Metti in Piazza lo
Sport”, il Torneo di Arco storico, la Pedalata biancoverde, la festa studentesca “Spring Party”, e poi le pizzerie sociali. Quest’anno ospiteremo la presentazione
dei soggetti delle Lance d’oro 2013, interessante conferenza a cura della Società Storica Aretina che si svolge
a turno nei quattro quartieri.
Accanto alle iniziative sociali non si è mai interrotto il
lavoro dei nostri giostratori: sotto la guida di Angiolo
Checcacci e di capitan Bichi stanno impegnandosi in
maniera encomiabile nel preparare la Giostra e nuove
cavalcature. Accanto a loro c’è uno staff determinato e
motivato che, con l’aiuto di numerosi quartieristi che
voglio ringraziare, ha dato corso a numerosi lavori di
manutenzione, ordinaria e non solo, alla nostra struttura
di Staggiano. Lavori resisi necessari perché stiamo per
arrivare ai dieci anni di vita della scuderia e perché abbiamo deciso nuovi
investimenti per rendere ancora più competitivo tecnicamente
il nostro Quartiere.
Tutto questo, iniziative sociali e struttura tecnica, è tenuto
in piedi dal lavoro di
dirigenti e quartieristi e dal contributo di
tanti sostenitori. Tutti
costoro possono contribuire ulteriormente
al sostegno del Quartiere con una nuova
forma: devolvendo il 5xmille al Quartiere di Porta
Sant’andrea. Per farlo serve compilare la scheda per la
scelta della destinazione del cinque per mille dell’Irpef
allegata al modello 730/2013 o UNICO /2013 per la
dichiarazione dei redditi del 2012.
Un’operazione molto semplice: basta inserire i propri dati anagrafici, il Codice Fiscale del Quartiere
92006020512 e la propria firma. La scelta della destinazione dell’8xmille e quella del 5xmille NON sono in
alcun modo alternative fra loro, pertanto possono essere
espresse entrambe le scelte e non comportano alcun
costo. Una semplice firma, senza alcun aggravio, può
significare un aiuto in più per raggiungere l’obiettivo di
tutti noi: la Vittoria! A questo è dedicato il nostro impegno quotidiano. Grazie a chi vorrà sostenerci.
Maurizio Carboni
V
il Bando Aprile 2013
Lo scorso 3 marzo si sono svolte le elezioni per le cariche del Comitato Giovanile:
ANDREA BUTTI PRESIDENTE DEI GIOVANI
L
a sera di domenica 3 marzo si sono svolte nel quartier
generale biancoverde di via delle Gagliarde, le nuove
elezioni del Comitato Giovanile del Quartiere. La
serata si è aperta leggendo un articolo che ripercorreva
tutta la vita del Comitato dalla sua fondazione fino ai
giorni nostri. Il nostro Quartiere, per primo, ha fondato
quest’organizzazione di ragazzi per creare spazi, eventi e
attività per stare durante tutto l’anno vicino ai propri colori
e ai “compagni di lizza”. Inoltre tra le
righe si sono rivissute le prime riunioni,
le cene, le feste, le iniziative per tutte
le famiglie che tuttora sono considerate
attività alla base della vita di quartiere.
A differenza dell’anno passato, le
votazioni non si sono svolte per mezzo
di cabine elettorali e urne per le schede:
il presidente Francesco Bonacci, dopo
le parole di ringraziamento per la
fiducia passata e l’aiuto ricevuto da
tutti i ragazzi del comitato durante
l’anno trascorso, assieme agli uscenti
ha proposto di scegliere i membri che
avrebbero fatto parte del nuovo comitato
direttamente durante la riunione. Le
votazioni sono state quindi svolte, come
alla prima riunione, per alzata di mano
e all’unanimità è stato scelto il nuovo
gruppo dirigente. Bonacci passa il
testimone ad Andrea Butti, che diventa
quindi la nuova voce del Comitato
Giovanile
Biancoverde.
Andrea
compirà ventiquattro anni il prossimo
22 agosto, è studente alla Facoltà di
Economia a Firenze. Si è vestito con i nostri colori per
la prima volta nel 2008 e nel 2011 è stato premiato come
“Miglior Figurante”. Per i ruoli di vicepresidenti restano
in carica Jacopo Caneschi e Pietro Toti cui si aggiunge
Andrea Gavagni, mentre per gli incarichi di segretari sono
stati scelti Gianluca Bronzi e Camilla De Antoniis; come
cassieri Massimiliano Papa e Francesco Torzoni. Gli
addetti al tesseramento, infine, sono Giacomo Borgogni,
VI
Lorenzo Mancini, Sofia Montini, Christian Otelli e Giulio
Sensi che hanno come referente Giacomo Veltroni. Il
nuovo presidente, nel suo primo discorso, ha sottolineato
il fatto che vorrebbe che fosse tutto il comitato a proporre
idee ed iniziative e che ognuno instaurasse i rapporti
per realizzare le proprie idee; ha posto l’attenzione
sulla grinta e l’iniziativa personale come base per poter
creare un comitato attivo e leader come vogliamo essere.
Butti e il Consiglio hanno tenuto a
puntualizzare che terranno le file delle
iniziative e daranno una mano a rendere
realizzabile ogni buona idea ma che
contano molto sulla volontà di tutti
per far riuscire bene le iniziative del
Comitato. Saverio Crestini, portavoce
del comitato al Consiglio, con il suo
intervento ha riacceso la fiamma di
passione per i colori bianco verdi tra
i presenti : “Ciò che contraddistingue
il Quartiere di porta S.Andrea da più
di trent’anni è il Comitato Giovanile,
primo per efficienza ed affidabilità;le
recenti sconfitte sono pesate molto sul
morale dei quartieristi ma il Comitato
conta di riuscire a coinvolgere sempre
più ragazzi giovani che si affacciano per
la prima volta alla vita del quartiere”.
Dopo le belle parole di Saverio sono
intervenuti anche Alex Lanini e Gianni
Sarrini con discorsi incoraggianti e
costruttivi volti a spronare l’iniziativa
del comitato e a ricreare il gruppo unito e
compatto che è sempre stato il Comitato
Giovanile Bianco-Verde. La serata si è conclusa con il
brindisi per il nuovo mandato ed il simbolico taglio della
torta con raffigurato al centro l’emblema del Quartiere. A
tutti un caloroso augurio per la nuova strada intrapresa…
“di Verde alla Croce di Sant’Andrea d’Argento”.
Giacomo Borgogni & Christian Otelli
il Bando Aprile 2013
Il neoeletto presidente del Comitato Giovanile dà la carica ai giovani biancoverdi
BUTTI: “LA NOSTRA FORZA E’ IL GRUPPO!”
L
a prima cosa che mi preme sottolineare è che
tutte le cariche sono state scelte all’unanimità dai
ragazzi presenti in sede lo scorso 3 Marzo, segno
di una grande coesione e condivisione di idee. Questo
Comitato è nato nel 1979 ed ha perciò una grande storia
alle spalle; per me è quindi un onore ricoprire questa
grandissimo impegno da parte di tutti, per raggiungere
quell’obiettivo che ci manca da qualche anno: la vittoria.
Proprio in un momento così difficile (dato che eravamo
abituati a vincere con una certa frequenza) questi ragazzi
stanno dimostrando un grandissimo attaccamento ai
nostri colori restando uniti e carichi, con tanta voglia
di dare il massimo per tornare a sollevare la
Lancia d’Oro. Quello che vorrei che tutti i
ragazzi capissero è che siamo un Comitato
veramente molto fortunato: abbiamo un
Consiglio Direttivo che ci appoggia in tutte le
nostre iniziative, abbiamo una sede bellissima
a nostra disposizione e un museo stupendo
per rivivere la storia del Quartiere di Porta
Sant’Andrea. Ci tengo inoltre a ringraziare il
Presidente uscente Francesco Bonacci e tutti
coloro che lo hanno aiutato lo scorso anno, per
il grande lavoro svolto e per essersi messi fin da
subito a completa disposizione del Comitato.
Con la certezza che siamo un grande gruppo e
che otterremo grandi risultati, faccio un grosso
in bocca al lupo a tutti noi!!
Andrea Butti
carica, visti anche gli illustri predecessori, e
metterò tutto me stesso per dare il massimo al
nostro Quartiere. Tuttavia la forza del Comitato
Giovanile di Sant’Andrea è il gruppo, sono
tutti quei ragazzi, grandi e piccoli, che si
danno da fare tutto l’anno per i nostri colori,
chi lavorando alle scuderie, chi alle pizzerie
in sede o in tutte le altre iniziative in cui i
quartieri vengono continuamente coinvolti;
ed è proprio su questi ragazzi che vogliamo
puntare fortemente per regalarci un presente
ricco di soddisfazioni, ma anche per formare
i ragazzi più giovani che in futuro dovranno
tenere le redini di questo glorioso Comitato.
Come sempre le nostre iniziative saranno
molteplici ed è per questo che servirà un
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VII
il Bando Aprile 2013
L’improvvisa scomparsa di Franco Marcantoni, appassionato quartierista e dirigente
settantasei anni di VITA BIANCOVERDE
L
o scorso 27 febbraio, dopo una brevissima malattia
è mancato Francesco Marcantoni, per tutti Franco,
nostro socio onorario e a lungo dirigente del Quartiere,
di cui era stato figurante fin da ragazzino poi consigliere,
provveditore, aiuto regista ed infine rettore vicario fino
al 1997. Franco ci teneva a dire, con il suo inconfondibile
sorriso, che non poteva che essere di Sant’Andrea visto che
era nato in via Fontanella e a Sant’Andrea e alla Giostra è
stato veramente attaccato per tutta la vita, non mancando mai
un appuntamento con il Saracino e fino alla fine partecipe di
tutte le iniziative Giostresche, a fianco della moglie Grazia
oppure con i carissimi nipoti, che già aveva avviato alla
“carriera” di figuranti come paggetti. Nella vita lavorativa
era un fabbro artigiano, contitolare della ditta Gierremme e
la nostra sede, in particolare la Sala d’Armi, è stata oggetto di
tanti suoi lavori di ferro
battuto che eseguiva con
la maestria di chi aveva
imparato il mestiere da
bambino, nelle officine
degli artigiani aretini
dove, come diceva, gli
avevano insegnato a
“rubare con gli occhi”
il mestiere da quelli
più esperti. Da alcuni
anni era il “medico” del
Buratto che, su incarico
dell’Istituzione Giostra,
smontava e metteva a
punto nei complicati
meccanismi
ogni
qualvolta fosse necessario. Nel ricordarlo il nostro rettore
Carboni lo ha definito un “Quartierista con la Q maiuscola”
ed è vero: Franco è stato d’esempio a tanti con il suo essere
sempre vicino e a disposizione del Quartiere a prescindere
dal fatto che occupasse o meno ancora una carica; sapevamo
di poter sempre contare su di lui anche all’ultimo momento.
Alle esequie era presente una delegazione del Quartiere con
il Vessillo e sul feretro era stato posto dai figli il foulard
biancoverde. Il saluto, molto commosso, l’ha fatto il nostro
rettore onorario Faliero Papini che ha saputo esprimere a
Grazia, ai figli Daniele, Michele e Barbara e a tutti i familiari
il cordoglio di tutto il popolo
di Sant’Andrea. Per quelli
della mia generazione è stato
un momento molto doloroso:
Franco era un dirigente adulto,
coetaneo dei nostri padri,
quando ci siamo avvicinati
al Quartiere e da lui e da
quelli della sua generazione
abbiamo imparato a “essere”
dirigenti molti anni prima di
diventarlo. C’erano dirigenti
di spessore cittadino come
i Municchi, i Papini, i Lelli,
assieme a questi i nostri
punti di riferimento concreto
erano i Marcantoni, i Crulli,
i Porcellotti, i Francesini.
Loro ci hanno insegnato che
l’esempio vale più di mille parole e che l’attaccamento al
Quartiere si dimostra con tanti piccoli continui gesti. Con
loro abbiamo discusso, anche litigato, ma nessuno ha mai
messo in discussione l’amore verso il Quartiere dell’altro,
per questo le discussioni e i litigi duravano lo spazio di una
notte, poi bastava una stretta di mano per ricominciare a
scherzare come prima. Franco nella vita era un artigiano e
il suo atteggiamento nel lavoro ma anche nel Quartiere era
quello dei vecchi artigiani, che consideravano loro dovere
trasmettere ai più giovani il proprio bagaglio di sapere ed
esperienza, e lui spiegava e raccontava fatti, aneddoti,
condivideva con te una vita passata con il biancoverde cucito
addosso. Nel 2011 l’assemblea dei soci lo aveva nominato
socio onorario e, nel breve discorso di ringraziamento,
aveva ricordato una riunione del Consiglio, negli anni
’80 al Circolino con il pratino coperto di neve… finì che
invece della riunione quei dirigenti, molti dei quali sopra i
cinquanta, fecero a “pallate” ed alla fine, ricordò a tutti noi
Franco, il Municchi disse “Anche questo è il Quartiere!”. In
questa frase così semplice e in quell’aneddoto c’è racchiuso
il messaggio che Franco ci ha voluto dare in settantasei anni
di vita biancoverde.
Gianni Sarrini
Insegnante Scuola Nazionale Mastrofiorista
TANTARI FRANCESCO
Via A. Alessi n° 20 - 52100 AREZZO (La Marchionna)
Tel./Fax 0575 299184
VIII
il Bando Aprile 2013
CENTO CANDELINE PER “TRIPOLINO”
Il centenario del Giostratore più vittoriosodi tutti i tempi, festeggiato da Giostra e Palio.
E
’ arrivato a Palazzo Moretti come meglio sapeva fare:
a cavallo, anche se di una 500, in trionfo tra la sua
gente, tra quelle persone delle più svariate generazioni
che da quasi un secolo hanno seguito le sue gesta ed hanno
ascoltato i suoi racconti di ritorno dalle Piazze di Siena e
Arezzo. Semplicemente Tripolino, un uomo che ha sciolto
il cuore di tutti coloro che erano presenti alla dovutissima
cerimonia organizzata da Roberto Parnetti domenica 10
marzo a Casamaggiore di Pozzuolo Umbro, perché con
quel sorriso di sempre e quegli occhi un po’ lucidi ha cercato
fin dal primo momento di trasmettere una parola sola: grazie.
L’arrivo
di
Tripoli Torrini
è stato accolto
dalle chiarine
e dal rullo
dei tamburi
del Gruppo
Musici della
Giostra che
lo
hanno
aspettato
davanti al palazzo e fin su l’entrata nella sala storica,
momento trionfale che solo in pochi avranno mai la
fortuna di vivere. Perché il privilegio più grande, neanche
a dirlo, è stato quello di avere assieme, tra le mura di quella
fortunata sala di Pozzuolo, sia la Giostra del Saracino che il
Palio di Siena, cosa più unica che rara. La prima festa era
rappresentata dal presidente dell’Istituzione Giostra Angiolo
Agnolucci, accompagnato dai Rettori dei Quartieri e dai
Vessilliferi recanti gli emblemi; la seconda dai Priori delle
Contrade per le quali Tripoli ha vinto il Palio, ovvero Paolo
Neri per la Nobile Contrada del Nicchio, Laura Bonelli
per la Contrada del Drago, Andrea Viviani per la Contrada
della Lupa e Senio Corsi per la Contrada della Chiocciola.
Altro privilegio, inoltre, non poteva essere che la presenza
delle bandiere di queste realtà che solo in casi eccezionali
vengono portate fuori dalle mura di Siena: difficilmente si
potranno rivedere quei drappi lontani dai palazzi di via dei
Pispini, di via Giacomo Matteotti, di via Vallerozzi e da via
di San Marco. Ma per Tripolino è possibile anche questo, lui
che confessò ad uno scrittore di Siena che “il Palio gli aveva
lasciato un solco nell’anima a forma di sorriso”. Il momento
più toccante sicuramente è stato quando Tripoli ha preso
parola e, anche se con un po’ di fatica, ha esordito con una
frase bellissima: “Posso giurare di non aver fatto delle cattive
azioni a nessuno nella mia vita“. Mai pensiero poteva essere
più sincero, e non è un caso se tra quei “10 assassini” che
galoppano nel tufo di Piazza del Campo lui è stato ricordato
come il Fantino Gentiluomo, e le foto in cui è ritratto con il
sorriso in Piazza Grande sono la conferma della sua bontà.
Tripoli con queste parole ci ha dato la più bella lezione di
vita, che la lealtà e il rispetto degli altri rimane la cosa più
importante, anche più
di vincere un Palio
o un’edizione del
Saracino. Sui ricordi
di carriera, invece, è
stato un po’ vago se
così possiamo dire:
purtroppo l’età non
lo ha aiutato ad essere
lucido come una
volta e stranamente
tendeva a rievocare
più le imprese di Monte San Savino piuttosto che quelle
sul tufo del Campo o sulla lizza di Piazza Grande. Ma poco
importa, perché ci hanno pensato i Palii vinti e le lance d’Oro
alzate al cielo a lasciare impresso il suo nome nella storia,
per l’eternità. Anche una compagine di Porta Sant’Andrea,
ovviamente, era presente alla cerimonia: insieme al Vessillo
è intervenuta una piccola delegazione di ragazzi del Comitato
Giovanile che hanno voluto accompagnare il Rettore
Maurizio Carboni e il Consigliere Gianni Sarrini, intervenuti
istituzionalmente per le celebrazioni. I ragazzi si sono regalati
anche una foto ricordo con l’intramontabile Tripolino al
quale è stato posto il fazzoletto al collo in ricordo degli otto
anni trascorsi a Sant’Andrea (1954 – 1958, 1966 – 1968)
e delle due indimenticabili Lance d’Oro che ci ha regalato
insieme a Ivo Bottacci e Franco Ricci. Tra i presenti di via
delle Gagliarde anche lo storico quartierista Fabio Pecchi, da
tutti conosciuti come il “Fibio”, emozionato nel ricordo di
quegli anni. Non ci rimane che dire “grazie Tripolino!” per
quello che hai fatto a Sant’Andrea, noi biancoverdi non ce lo
dimenticheremo mai.
Saverio Crestini
IX
il Bando Aprile 2013
La giostra in trasferta dal papa
Racconto, semi-serio, della sfilata “romana” dei figuranti del Saracino per l’Epifania
S
ono le 5.00 di mattina e davanti allo stadio comunale
“Città di Arezzo” si sentono tante lamentele: “Era
davvero necessario così presto?” “Ma quando
arriva l’autobus?” “Avete portato la colazione?”. E’ la
mattina del 6 Gennaio, l’Epifania, e tutti i Quartieristi,
Musici, Sbandieratori si sono dati appuntamento per una
trasferta molto importante; il Papa, si proprio lui, ci ha
invitati a sfilare in via della Conciliazione a Roma per
l’Angelus domenicale e i Quartieri hanno chiamato ad
adunata tutti gli armati, capitani, rettori, cavalieri di casata
rigorosamente a cavallo, dame, paggi, paggetti, insomma,
non manca proprio nessuno! Ancora le piante si scrollano
di dosso la giuggiola che già una gran folla si è radunata
nel parcheggio e iniziano a risuonare i primi cori. Tanta
è la nostalgia di quelle due settimane che non si perde
l’occasione per ricordarsi qualche coro. Finalmente arriva
l’autobus di Sant’Andrea, giustamente l’unico in ritardo, e
tutti dentro a scazzottarsi per i posti, manco fosse una gita
scolastica! Chi dorme, chi ascolta la musica, chi è arrivato
direttamente dal Grace e, con il ritornello di Gangnam
Style ancora in testa, non manca di cantarla per tutto il
viaggio. Dopo diverse lamentele e insubordinazioni Gianni
‘il Nana’ Sarrini ci distribuisce la colazione a base di
merendine e Estathè: basta davvero poco per farci felici! Il
viaggio è breve e in poco tempo siamo alle porte di Roma.
Proprio come una scolaresca in gita partono le offese e gli
scherzi ai passanti e alle macchine che hanno la sfortuna
di passare accanto all’autobus. Entriamo in un parcheggio
coperto vicino il Vaticano e, appena scesi dall’autobus,
tutti con la sigaretta in bocca a formare un cappino che si
fa beffa del cartello ‘Vietato Fumare Qui’.
Saliamo in ascensore al terzo piano dell’edificio
dove ci aspettano già in una stanzina con i costumi,
preparati dai nostri solerti addetti, partiti addirittura
il giorno prima. Come al solito è il caos: “Avete un
paio di bretelle in più?”, “Non mi stanno le scarpe!”
o ancora “Chi ha preso la mia cintura?”, “Mi
leghi qui?” e infine qualcuno inveisce “Vi volete
dare una mossa che c’è gente che aspetta fuori!
Siamo in ritardo!”. Alla fine tutti fuori e ognuno
orgoglioso dei suoi colori gonfia il petto di fronte
ai Quartieristi rivali. Attraversiamo a piedi una
buona parte di via della Conciliazione fino a Castel
Sant’Angelo, facciamo il giro ed eccoci tutti lì:
STREET BAR
VIA DEI CENCI, 14
AREZZO
X
il Bando Aprile 2013
Quartieristi, Sbandieratori, Musici, Cavalli, scopriamo che
ci sono molti costumi da ogni manifestazione di Arezzo.
Palii, Quintane, Carnevali, Arcieri in costume sono tutti lì,
e tutti da Arezzo. Il regista ci sistema, ci mette in fila e dopo
una bella attesa si parte. In fondo via della Conciliazione
San Pietro si staglia imponente e riempie gli occhi di
chi lo ammira. Molte persone sono venute ad assistere
all’Angelus e sicuramente non si aspettavano di trovare un
esercito che entra in armi in Vaticano. Gli sbandieratori,
avanti a tutti, mostrano ancora una volta la loro bravura
seguiti da musici, cavalieri e Quartieri. Piazza San Pietro
è tutta nostra, mille colori che attraversano i secoli si
mescolano davanti a quella folla di gente che ammira
stupita. Finito l’Angelus Benedetto XVI ci ringrazia e un
applauso si alza. Tutto finito. Anzi no. Torniamo indietro
e ci cambiamo. Ci danno dei coupon per pranzare nel
ristorante e mentre siamo seduti gira la voce: “Alle 14.00
ci troviamo fuori e visitiamo San Pietro”. Ovvio che alle
14.00 ancora sono tutti seduti a pranzare però, seppur con
il nostro regolare ritardo, pian piano si forma un discreto
gruppetto e, scortati dalla gendarmeria Vaticana, passiamo
da un ingresso secondario per entrare nella Basilica. E’
incredibile quanto tutto sia enorme e sfarzoso; con gli
occhi fissi verso l’alto ti senti veramente piccolo e la
domanda che ti poni è solo una: “Ma come hanno fatto
a costruire una cosa così?!”. Dopo svariati controlli e
Guardie Svizzere che ci guardano storto entriamo da
una piccola porta collocata sulla sinistra della chiesa. Lo
spettacolo è indescrivibile. Io non ero mai entrato dentro
a San Pietro e forse ciò che vedevo mi stupiva più che ad
altri ma era incredibile. Colonne enormi che sorreggevano
il cupolone, vetrate coloratissime illuminate dalla luce
esterna, altari e sfarzi ovunque; nulla era piccolo e nessun
dettaglio sottovalutato. Decidiamo di girellare un pochino
e visitare la Basilica. Incredibili quanti cimeli e reliquie vi
siano in giro, una preghiera davanti alla Porta Santa, un
segno della croce davanti al sepolcro di Giovanni Paolo
II, una foto di gruppo davanti alla statua di Sant’Andrea.
Tra le schiere di chi è rimasto inizia a correre la proposta
“Perché non visitiamo il Cupolone?”; detto fatto siamo
già in fila alla biglietteria: 5€ salita a piedi di ben 537
scalini, 8€ con l’ascensore. Che fai? Non la fai tutta a
piedi?! Partiamo tutti convinti ma già a metà scalinata si
capisce chi è un atleta e chi no. La fine sembra sempre
più lontana quand’ecco che si esce. La vista è incredibile
e la fatica è sparita. Tutta Roma è sotto: l’Altare della
Patria, il Colosseo, i fori Imperiali, lo Stadio Olimpico, i
giardini Vaticani, l’Arco di Costantino, tutto nella stessa
meravigliosa cornice. Ne è valsa la pena. Scattiamo delle
foto e riprendiamo le scale. Scendendo notiamo varie targhe
lungo i corridoi riportanti i nomi e le date di tutte le autorità
che sono state lassù, sono davvero tante. Facciamo ancora
un po’ i turisti in giro per San Pietro ma l’ora è arrivata
e poco dopo torniamo nell’autobus. Stanchi ma contenti
torniamo indietro, siamo partiti col buio e torniamo con il
buio; gran bella giornata per la Giostra del Saracino.
Matteo Bidini
XI
il Bando Aprile 2013
braconi: giovane di belle speranze
L’intervista al nuovo Vice Capitano, da 5 anni responsabile delle scuderie “Franco Ricci”
F
rancesco, Sant’Andrea ormai fa parte di te da
molti anni.
«Sono entrato al Quartiere nell’inverno del 2003 grazie
al mio amico e compagno di scuola Saverio Crestini
che mi ha spinto a conoscere la realtà di Sant’Andrea;
mi sono vestito per la prima volta nel giugno del 2004,
una Giostra indimenticabile perché ha coinciso con la
vittoria. Poco tempo dopo, all’incirca dal 2006, quando
sono stato eletto presidente del Comitato giovanile, ho
iniziato a frequentare il campo prova del Quartiere e da lì
è nata una grande passione per il mondo dei cavalli anche
grazie ad Andrea Lanzi che mi ha voluto vicino a se come
responsabile delle scuderie. In questo lungo periodo sono
cresciuto molto, tanto che ho avuto la soddisfazione di
essere eletto Vice Capitano questo inverno».
Facciamo un passo indietro. Come tutti sei partito
dalle basi, quindi la prima vera esperienza è stato il
Comitato Giovanile. Che ricordi hai di quel periodo?
«Il mio primo incarico, infatti, è stato qui, dove ho ricoperto
la carica di Presidente nel 2006. Come esperienza è stata
bellissima perché alla fine mi sono ritrovato a confrontarmi
con tante persone, anche più grandi di me, che non avevo
mai visto o conosciuto; credo che in quel periodo con tutti
i ragazzi del Comitato abbiamo fatto un buon lavoro e
spero di aver dato un contributo forte. E’ stata un’avventura
molto formativa a livello personale, soprattutto nel
campo pratico: ho imparato tantissime cose che
forse da solo non avrei mai acquisito».
Il secondo traguardo è stata l’elezione
a Consigliere del Quartiere in età molto
giovane. Anche in questo caso una grande
responsabilità?
«Sì, sono stato eletto Consigliere nel 2009, a
ventidue anni. Dei ventuno dirigenti ero il più
giovane e forse è stata una scommessa di chi mi ha
chiesto di entrare; non credo di aver bruciato le tappe
alla fine, perché seppur giovane avevo già dietro
di me abbastanza esperienza da potermi difendere
bene all’interno del Consiglio. Poi Andrea Lanzi è
stato fondamentale in questo, considerando che mi
ha voluto alle scuderie e lì il mio nome ha iniziato
XII
a girare; sicuramente c’erano e ci sono tanti ragazzi validi
che entreranno a far parte del Consiglio».
Com’è nata la grande passione per i cavalli? Perché tra
tutte le mansioni del Quartiere proprio la scelta delle
scuderie?
«Tutto è nato per caso, un fulmine a ciel sereno. Mi sarebbe
piaciuto vestirmi da cavaliere di casata e per farlo avevo
bisogno di un minimo di conoscenza dell’animale e di tutto
quello che gli gira intorno; mi avvicinai al campo prove nel
2006 dove presi un po’ confidenza con l’ambiente, tanto
che poi mi premiarono con il vestito che ambivo. Da lì è
stato tutto un crescendo: ho imparato a gestire un cavallo,
a pulirlo, a sellarlo, a fare tutte quelle piccole cose che
oggi sono le basi per stare al campo. Nel 2008 ho iniziato
ad avere un po’ più di responsabilità all’interno delle
scuderie e alla fine nel 2009 mi è stato conferito l’incarico
di responsabile dal Consiglio».
Gravitando in mezzo ai cavalli, hai mai pensato di fare
il giostratore?
«E’ stata un’idea molto vaga. Sapevo montare, mi sono
migliorato e spesso aiutavo Stefano a muovere i suoi
cavalli; il lavoro era tanto e per questo gli davo una mano.
Mi venne chiesto se mi sarebbe piaciuto cominciare
a montare seriamente per il Quartiere, ma poi non ne
abbiamo fatto di nulla e ho preferito intraprendere altre
il Bando Aprile 2013
strade».
Quali sono le responsabilità dell’addetto alle scuderie?
Di cosa ti occupi?
«Mi occupo di tutto quello che concerne questo ambiente,
coadiuvato in primis dal Capitano, dal Preparatore e
dai Giostratori. Nello specifico le responsabilità sono
di riuscire a gestire i turni dei ragazzi che pensano
all’approvvigionamento dei cavalli e alla loro pulizia,
cercare di tenere unito e compatto l’ambiente e fare in
modo che il campo prove funzioni come un vero e proprio
centro equestre. E’ un impegno importante, però la cosa
più bella è che ci sono tante persone che vengono a dare
una mano volentieri, sono ligi al dovere; alla fine
è una responsabilità condivisa con tanti altri e per
questo comporta anche un impegno più leggero».
Rispetto a decenni passati, quando i giostratori si
preparavano nelle loro proprietà, quanto conta
oggi la funzionalità di una scuderia per vincere
il Saracino?
«Credo che il lavoro di scuderia sia il 70, 80% di
quello che poi succede in Piazza. Avere la possibilità
di lavorare in un rettangolo e in una lizza che ricalca
in piena regola quella di Piazza Grande, insieme a
tutta una serie di confort, sia fondamentale: avendo
una scuderia, i giostratori vivono tutto l’anno
insieme e questo è utile sotto il profilo del gruppo,
della squadra, dell’affiatamento. Credo che incida
molto sul rendimento che poi i cavalieri hanno in
Giostra».
Chi è il tuo punto di riferimento in questo delicato
incarico? E ci sono dei segreti per mandare
avanti al meglio l’ambiente?
«Il lavoro alle scuderie è un qualcosa che con il tempo
si riesce ad acquisire senza avere troppi indirizzi, ma un
ruolo fondamentale per me l’ha svolto sicuramente Andrea
Lanzi che per me è stato una figura di riferimento: mi ha
insegnato tante cose e tanti piccoli lavoretti, dal saper
prendere una vanga in mano a saper lavorare intorno ad
un animale, che è un lavoro delicato. Non credo che ci
siano dei trucchi del mestiere in questo ambito, perché
alla fine è solo l’esperienza la cosa che ti fa acquisire
sicurezza e ti fa lavorare bene; ad esempio, nessuno mi
ha insegnato a saper mettere un morso o la testiera ad un
cavallo, ma guardando gli altri farlo ho cercato di mettere
in pratica. Ovviamente con la consapevolezza di fare la
cosa giusta, è chiaro. Non a caso nel corso degli anni mi
sono preso anche qualche rimprovero, ma è giusto così
perché nessuno “nasce imparato” ed è importante che chi
ha la preparazione ti formi».
Come sono i rapporti col nuovo Capitano Luca
Bichi?
«Belli e negli ultimi mesi si sono stretti molto. Penso che in
questo momento sia la persona giusta capace di coprire le
lacune che si erano create; con Luca mi trovo molto bene,
siamo molto vicini di pensiero e collaborando possiamo
raggiungere grandi risultati. Siamo una bella coppia».
La tua strada ha l’idea di essere baciata dal sole. Per
questo viene da chiedere: hai mai pensato al sogno di
diventare Capitano?
«La figura del Capitano è talmente grande e forte
all’interno del Quartiere che fa sognare un po’ tutti di
esserlo, dal più piccolo quartierista. Vivendo in prima
persona questo mondo credo che sia anche giusto farci un
piccolo pensiero; adesso non ho alcuna aspirazione, ma
non nego che un domani sarebbe bello pensare di esserlo.
Io farò sempre il mio dovere, poi chissà!»
Intervista di
Saverio Crestini
XIII
il Bando Aprile 2013
LA NUOVA MAGISTRATURA della giostra
Nominati dal Consiglio Comunale i nove togati che rimarranno in carica fino al 2015
E
’ un periodo di grandi mutamenti per la realtà della
nostra manifestazione. Dal periodo immediatamente
successivo la Giostra di settembre 2012 fino ad oggi,
tanti sono stati i cambiamenti che hanno interessato la maggior
parte dei quartieri. I più sono stati cambiamenti inattesi,
che in certi casi hanno anche rischiato di minare la stabilità
dei quartieri e dei consigli
direttivi. Ma non vogliamo
soffermarci
su
questo
argomento. In questo articolo
invece vogliamo parlare
di un altro cambiamento
che ha coinvolto la nostra
manifestazione e che riguarda
la fine del mandato della
magistratura, che ha retto
le sorti delle ultime edizioni
della manifestazione, e
la conseguente nomina da parte del consiglio comunale
della nuova magistratura della Giostra. E vogliamo fare
un passo indietro, per poter ricordare la storia, di questo
organo fondamentale per la nostra manifestazione. Le
origini trecentesche della Giostra, sono note a tutti, grazie ai
famosi versi che Dante le volle dedicare. Ma fu nel 1931 che
Alfredo Bennati per puro caso, s’imbattè in un opuscolo che
descriveva la Giostra del 1677. Qui si trova il racconto di una
Giostra disputata in onore del barone Siri, in occasione della
festa di San Niccolò e una serie di norme, che pensate un po’,
rappresentano tutt’ora il nocciolo dell’attuale regolamento
tecnico. Anche in documenti risalenti al 1940, ritroviamo
riportati gli “organi della giostra”, che riguardano i giudici ed
il maestro di campo. Ma torniamo ai giorni d’oggi; tutto ha
avuto inizio con la riunione dei capigruppo, la quale ha attuato
una laboriosa scrematura sui nomi proposti dall’istituzione
e dai gruppi politici stessi. Un’usanza consolidata per la
nomina delle toghe. In una rosa di venti nomi, si è arrivati
ad individuare i nove magistrati del triennio 2013-2015. Un
cocktail in cui non mancano personaggi legati a doppio filo
al Saracino, ma anche politici, avvocati e un magistrato.
La magistratura, composta quindi da nove magistrati, è il
principale organo giudicante della Giostra del Saracino.
Come già detto, viene nominata dal consiglio comunale, e
deriva dal medesimo autorità e prestigio. Alla magistratura
viene attribuito il compito di nominare la giuria della
Giostra, il maestro di campo ed i suoi aiutanti, l’araldo, il
cancelliere, i famigli saraceni e il comandante dei fanti del
XIV
comune, scelti tra persone che offrano, nell’esercizio della
loro funzione, ampie garanzie di competenza, di efficienza
e di imparzialità. Il nuovo organo resterà così in carica fino
a tutto il 2014. E’ composto da Antonio Bonacci, Giuseppe
Caroti, Marco Dioni, Abramo Guerra, Marcello Lazzeri,
Alberto Melis, Alessandra Nocciolini, Assuero Pieraccini,
Leone Provenzal. Le disposizioni del regolamento della
Giostra fanno esplicito richiamo, per i magistrati, a doti
di equilibrio, assoluta imparzialità e indipendenza di
giudizio. E’ incompatibile l’assunzione o il mantenimento
di qualsiasi carica direttiva o incarico specifico all’interno
di ciascuno degli altri organi della Giostra, e l’associazione
a qualsiasi titolo ai quartieri e ai gruppi dei musici e degli
sbandieratori. Dopo la nomina del nuovo organo, il passo
successivo è avvenuto il 26 febbraio, quando i nove togati
della magistratura hanno scelto il loro rappresentante. Dopo
la consultazione dei magistrati è stato nominato come primo
magistrato della Giostra del Saracino Marco Dioni, sostituto
procuratore della repubblica al tribunale di Arezzo. Il
testimone passa così ad un altro togato, dopo la lunga guida
di Gianni Fruganti. Il primo atto del primo magistrato è stato
nominare il nuovo cancelliere della Magistratura che sarà
Gianfranco Borgogni, già magistrato nello scorso mandato.
Questi quindi sono i nomi di coloro che reggeranno le sorti
delle prossime edizioni della Giostra. Ed il loro è un compito
veramente importante, perché la nostra manifestazione, e
coloro che la amano lo sanno bene, è un bellissimo gioco di
equilibri, dove in pochi attimi si consumano mesi di impegno
e preparazione. E questo è il segreto delle emozioni che la
Giostra sa regalarci, ma è anche la scintilla che a volte rischia
di minare questi equilibri, così faticosamente raggiunti. Alla
nuova Magistratura, va il nostro più grande in bocca al lupo,
per il grande lavoro di responsabilità che li aspetta, con la
speranza che niente riesca a minare la bellezza della nostra
manifestazione.
Stefania Luconi
il Bando Aprile 2013
LE DEDICHE DELLE LANCE D’ORO 2013
Tra pareri contrari e favorevoli ecco per chi si correrà Giostra nelle edizioni di quest’anno.
L
o scorso 3 febbraio nella Sala del Consiglio Comune
di Arezzo, si è svolta la cerimonia di Premiazione
dei Giostratori che hanno partecipato alle edizioni
di Giugno e Settembre 2012 della Giostra del Saracino
e della Prova Generale. Durante la cerimonia sono stati
consegnati targhe alla memoria a Cinquini e Caporali e il
premio alla carriera per il giornalista Massimo Benigni.
In quest’occasione l’araldo della Giostra ha reso note le
dediche per le due edizioni di quest’anno per la d Giostra
del Saracino. Per l’edizione di San Donato che si svolgerà
nel mese di Giugno, la lancia d’oro sarà dedicata ai 750
anni dalla Fondazione,
cioè dall’approvazione
del suo statuto, della
Fraternita dei Laici
d’Arezzo, mentre la
Giostra di Settembre
sarà
intitolata
al
bicentenario
dalla
nascita di Giuseppe
Verdi, il quale sarà
celebrato in forme
diverse in tutta Italia.
Sono state annunciate
anche le dediche per
le due prove generali.
La
Fraternita
dei
Laici, fu fondata con
l’approvazione
del
vescovo di Arezzo
Guglielmino
degli
Ubertini con il nome
ufficiale di Fraternita di Santa Maria della Misericordia,
grazie alla volontà di un gruppo di persone dirette dai padri
domenicani e desiderose di aiutare i poveri e gli infermi.
A seguito di lasciti e donazioni la Fraternita ha svolto nei
secoli grandi imprese per la città di Arezzo, compreso il
pagamento delle logge progettate da Giorgio Vasari. Come
al momento della sua fondazione, lo scopo era aiutare i più
bisognosi, ancora oggi svolge attività di assistenza, per
esempio parliamo del progetto di ristrutturazione di una
casa leopoldina in località San Leo, concessa a uso gratuito
ad un’associazione che
porta avanti un progetto
di
casa-famiglia.
Nonostante questo, tutti
noi siamo abituati ad
associare la Fraternita
con il pagamento delle
tasse cimiteriali, ma non
è solo questo, infatti,
oltre ad occuparsi dei
problemi sociali, la
Fraternita
custodisce
importanti
tesori
d’arte, i disegni della
collezione Bartolini ed
un importante archivio,
oltre che ad una splendida biblioteca. Per quanto riguarda
la lancia d’oro dell’edizione di Settembre, per la Madonna
del Conforto, invece, è stato scelto Giuseppe Verdi, anche
se questa decisione ha destato malcontento tra i tifosi
dell’Arezzo calcio che si aspettavano una dedica diversa
cioè per la loro squadra del cuore, ma che è sfumata con
la scelta di Verdi. Verdi non ha avuto contatti diretti con
Arezzo e non ha un particolare legame storico con la nostra
città, ma ricorre il secondo centenario dalla sua nascita ed
è giusto rendergli omaggio. Giuseppe Verdi è considerato
uno dei più celebri compositori italiani di tutti i tempi.
Nacque a Le Roncole, frazione di Busseto, il 10 ottobre
1813, fu battezzato con il nome di Giuseppe Francesco
Fortunino. Proveniva da una condizione sociale umile, ma
nonostante questo riuscì ugualmente a divenire un ottimo
compositore, fu’ l’organista della chiesa di Roncole a
indirizzarlo e incoraggiare il suo percorso che lo portò nel
1828 all’età di soli quindici anni, a comporre una sinfonia
d’apertura per una rappresentazione teatrale. Si trasferisce
in seguito a Milano e nel 1836 per la prima volta alla Scala
di Milano è rappresentata una sua composizione. Tra le sue
opere più riconosciute e ricordate abbiamo naturalmente
l’Aida, il Nabucco e il Don Carlos.
Valentina Maurizi
CONCESSIONARIA UFFICIALE
Via Newton, 68 AREZZO - Tel. 0575 981336 Fax 0575 984882 www.bianchimotoarezzo.it
XV
il Bando Aprile 2013
SARACINEWS: NOTIZIE DALLA GIOSTRA
Nasce il primo Blog interamente dedicato alla Giostra, Santo Spirito inaugura il Museo
NASCE IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA GIOSTRA
“Parlare di Giostra, vivere di Giostra”: con queste parole si
apre a noi un mondo che il “nostro” Saverio Crestini ci ha
voluto regalare, insieme alle tante informazioni che ogni
giorno navigano attraverso il suo blog giostradelsaracino.
wordpress.com. Dal 5 gennaio, infatti, è stato inserito su
internet il primo blog interattivo, al quale chiunque può
iscriversi, dedicato interamente ed esclusivamente alla
Giostra del Saracino. Uno spazio libero dove gli amanti
della Giostra possono condividere e usufruire di tutte quelle
informazioni in grado di onorare e divulgare la storia della
rievocazione aretina e le varie iniziative di cui essa si occupa.
“Lo scopo è stato quello di creare un mondo” scrive così
Saverio “attraverso cui tutti possono dare libero sfogo alla
propria passione: il Saracino”.
DECIMA EDIZIONE DEL PREMIO “CIVITAS
ARETII” Il 3 marzo scorso, alle ore 11,00, presso la Sala
del Consiglio Comunale di Arezzo, si è svolta la decima
edizione del Premio “Civitas Aretii”, preseduto dal Gruppo
Musici della Giostra, dall’associazione Signa Aretii,
dall’Araldo Gianfrancesco Chiericoni e dai rettori dei
Quartieri con i loro figuranti. Quest’anno la prestigiosa targa
è stata assegnata alle tre televisioni aretine di Teletruria, Tsd
e Arezzo Tv: premio consegnato direttamente dal nostro
sindaco Giuseppe Fanfani. Questo illustre premio è nato
per commemorare Monsignor Angelo Tafi, ricercatore e
XVI
studioso della storia aretina scomparso il 15 agosto del
2000. Non a caso questo premio viene attribuito a persone,
Istituzioni ed Associazioni culturali che, con la loro attività,
hanno contribuito ad onorare e divulgare la conoscenza del
patrimonio di Arezzo.
IL MONDO GIOSTRESCO INSERITO NELLA
NOVENA DELLA MADONNA DEL CONFORTO Il
2013 si è per adesso dimostrato un anno nel quale sono state
inserite nuove iniziative da parte del mondo della Giostra
nelle tante celebrazioni che si svolgono ogni anno ad Arezzo.
Una di queste riguarda l’inserimento del mondo giostresco
all’interno della Novena della Madonna del Conforto,
protettrice della città di Arezzo da quando, nel lontano 1796,
salvò la città da un lungo e terribile terremoto. Da allora il
15 febbraio di ogni anno tutto il popolo aretino accorre in
Duomo a cantare: “Allor questo tuo popolo, ti chiamò suo
Conforto” dimostrando quell’amore per la Vergine Maria,
che ha costituito punto di forza e di coesione di un’intera
comunità. Fu proprio grazie a tale amore che nel 1799 il
popolo aretino poté insorgere contro l’invasore francese
proprio al grido del “Viva Maria” e nell’inno religioso in
onore della Madonna del Conforto, Bianca Regina Fulgida,
si canta: “Per te, se ostile esercito calpesta il nostro suolo,
Vergine, è un grido solo: vittoria e libertà”. Quest’anno, per
volere dell’Arcivescovo Monsignor Riccardo Fontana e di
don Alvaro Bardelli, il mondo della Giostra, per la prima
volta, è stato inserito nell’itinerario spirituale della Novena
per la Madonna del Conforto, partecipandovi in veste
ufficiosa con le sue Istituzioni. Il vescovo, inoltre, ha speso
parole di stima e di riconoscimento nei confronti della nostra
rievocazione storica. Alle 21,30 sono entrati nel santuario il
Gruppo Musici, il Gruppo Sbandieratori, il Gruppo Signa
Aretii e i quattro Quartieri. I Musici e gli Sbandieratori hanno
aperto la serata, dopo che le dame dei rispettivi Quartieri
hanno presentato le loro offerte alla Santa Vergine, con dei
rocamboleschi volteggi e con le note esecutive delle chiarine
e dei tamburi. È seguita poi la preghiera di don Alvaro e il
saluto dell’Arcivescovo Fontana per poi concludersi sotto le
note dell’inno del Saracino “ Terra d’Arezzo” che ad ogni
Giostra infiamma e inorgoglisce tutti i cittadini.
il Bando Aprile 2013
SANT’ANDREA PRESENTA IL NUOVO SITO
INTERNET Nella riunione di mercoledì 6 marzo il Consiglio
Direttivo di Porta Sant’Andrea ha presentato il nuovo
sito internet del quartiere, www.portasantandrea.com, un
portale moderno e ricco d’informazioni degno dell’esigente
mondo di internet, realtà che richiede sempre più fruibilità
e dettagli. La nuova pagina di Sant’Andrea, realizzata dal
web designer Daniele Gelli e curata nei contenuti da Saverio
Crestini, presenta il mondo bianco verde a 360°, partendo
dalle origini storico culturali del Quartiere fino ad arrivare
ai protagonisti che ne hanno segnato i trionfi e la gloria. Le
novità però non finiscono qui: è on-line anche la versione del
sito ottimizzata per gli smartphone per venire incontro a tutti
gli utenti “di ultima generazione” che fruiscono dei contenuti
web direttamente dai propri cellulari e proprio con un occhio
di riguardo alle nuove tecnologie e forme di comunicazione,
dopo il successo di facebook, il Quartiere di Porta Sant’Andrea
sbarca anche su twitter (@portasantandrea), l’altro grande
social network ormai in voga da tempo e formidabile mezzo
di comunicazione per tutti. Insomma il quartiere di Porta
Sant’Andrea ancora una volta dimostra di avere un cuore
antico ma sempre più proiettato nel futuro.
IN PIAZZA GRANDE ARRIVA LA NUOVA TRIBUNA
Potrà ospitare circa 300 spettatori in più rispetto alla
precedente struttura e offrire anche un maggiore comfort
grazie all’utilizzo di poltroncine di plastica in ogni ordine
di posti e non solo nella fascia riservata alle autorità.
Dopo anni di attesa, l’Istituzione Giostra del Saracino ha
acquistato una nuova tribuna A per un totale di 165 mila
euro. Per fronteggiare la spesa è stato offerto un contributo
di 100 mila euro da parte di Banca Etruria. Inoltre per
completare l’operazione, si potrà fare affidamento sulle
entrate che la nuova tribuna, con i posti a sedere in più
rispetto alla precedente, garantirà oltre che sul risparmio del
costo di noleggio della vecchia struttura. La struttura, che
potrà ospitare fino a 1405 spettatori, sarà montata in Piazza
Grande a partire per dalla Giostra del Saracino del prossimo
22 giugno.
INAUGURAZIONE MUSEO DI PORTA SANTO
SPIRITO Un altro rione ha regalato al suo popolo e alla
città di Arezzo un gioiello dove saranno custoditi i trofei e la
storia del proprio Quartiere: si tratta del nuovo museo storico
di Porta Santo Spirito. Nel pomeriggio di sabato 23 marzo,
in occasione della giornata per il FAI (Fondo Ambiente
Italiano), si è tenuta la bella cerimonia di presentazione
organizzata a regola d’arte dai quartieristi della colombina e
tenutasi di fronte alla facciata del grande bastione di ponente.
Un lavoro pregevole e sicuramente fuori dal coro vista la
modernità dell’opera, spiccatamente minimalista e quasi
opposta allo stile del Circolo de’ Ghibellini e della vecchia
sala delle vittorie, da sempre caratteristici per la ricchezza di
immagini e oggetti legati al passato. Tanta soddisfazione e
felicità per il risultato ottenuto da parte degli addetti ai lavori
giallo blu, orgogliosi di questa nuova sala che nei secoli
custodirà i loro ricordi più belli: le vittorie.
IL
NUOVO
COORDINATORE
DI
REGIA
L’Istituzione
Giostra ha nominato il
successore di Assuero
Pieraccini nel ruolo di
coordinatore di regia della
Giostra: si tratta di Andrea
Biagiotti, attore, regista
teatrale ed insegnante di
recitazione. Biagiotti è
anche il direttore artistico
della stagione teatrale
aretina e della scuola di recitazione della Libera Accademia
del Teatro, vanta quindi un curriculum di tutto rispetto. Si è
già incontrato con i collaboratori della regia della Giostra e
gli aiuto registi dei Quartieri per conoscere i dettagli della
manifestazione. Proporrà anche un premio per il miglior
Quartiere che sfila per la città.
A cura di Massimiliano Papa & Michela Roselli
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XVII
il Bando Aprile 2013
DUe nuovi rettori al debutto in giostra
A Porta Crucifera c’è Luca Bichi, a Porta del Foro Sandro Sganappa in “pole position”
D
ue nuovi rettori entrano nell’Istituzione Giostra: a
breve sarà eletto il nuovo rettore di Porta del Foro e
già da un paio di mesi Porta Crucifera ha sostituito
il “veterano” Marco Ercolini con il neofito Luca Bichi (solo
omonimo del nostro capitano…) alla guida del rione rossoverde. Ma andiamo per ordine. La sostituzione del rettore di
Porta del Foro era prevista, stante le dimissioni di Andrea
Orlandi il cui mandato è stato fugace, neppure un anno, e che
ha aperto le porte ad un lungo periodo di commissariamento
che al momento in cui scriviamo non è stato ancora concluso, ma il 13 febbraio c’è stata una sorpresa: il Consiglio di
Porta Crucifera ha accettato le dimissioni dalla carica di rettore di Marco
Ercolini, che
rimane però
nel direttivo, e
ha eletto quale
suo successore
il suo vicario
Luca Bichi.
Le dimissioni di Ercolini
erano nell’aria
da
qualche
tempo, ma,
dopo l’assemblea ordinaria
dei soci rossoverdi, conclusasi con l’approvazione
della relazione
morale
del
rettore, tutto
lasciava pensare che Ercolini riuscisse
anche questa
volta a smentire le voci che
lo davano dimissionario in
maniera ricorrente da alcuni anni. Invece il Consiglio ha accettato le dimissioni nominando appunto Bichi che era uno
dei candidati papabili assieme a Francesco Nocentini e Andrea Fazzuoli.
Il rettorato di Bichi, proprietario di un salone di acconciature, è iniziato con delle polemiche interne al Quartiere da
far rizzare i capelli a chiunque, con messaggi polemici sul
sito ufficiale rossoverde, dimissioni nell’ordine: dell’addetto stampa Stefano Brandini Dini, del responsabile del sito
Alberto Santini, di ben quattro consiglieri ( il vice capitano
David Sassoli, il vice rettore Gianluca Gnalducci, Francesco Nocentini e Alessio Pellegrini). Tuttavia Bichi non si è
scomposto e dopo un incontro con i soci sembra aver mantenuto saldo il timone del direttivo ed ha già fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della Giostra fin dalla cerimonia
del premio “Civitas Arretii”. A Ercolini è comunque giunto il
rigraziamento dell’Istituzione Giostra per il contributo dato
nei suoi anni di mandato.
Lunga e travagliata la gestazione invece a San Lorentino: ci
XVIII
sono volute ben due assemblee dei soci per fare la lista dei
candidati, non essendo stato raggiunto il numero minimo al
primo tentativo è stata rinominata la commissione elettorale
in una assemblea in cui i trentenni si sono proposti come alternativa al dualismo Sandro Sganappa – Paolo Ciarpaglini,
i due contendenti alla carica di rettore, ma visto la gelida accoglienza dei soci, i “Giovani Leoni” giallocremisi si sono
dispersi tra le correnti in lizza.
Se al primo tentativo non erano stati trovati diciassette candidati, il secondo erano ben trentuno! Votazioni finalmente il
13 e 14 aprile con ben 425 soci alle urne che hanno tributato
la vittoria a Sandro Sganappa, primo degli eletti con 187 voti
(solo dodicesimo Ciarpaglini)
e alla sua componente,
che
dovrebbe vedersi assegnati
almeno dieci
seggi (il 17° è
in bilico tra
Daniele Severi
e Luca Magnanensi e sarà
assegnato
a
quello con la
maggiore anzianità da socio)
contro i sei
attribuibili alla
componente
di Ciarpaglini.
Entrano
nel
direttivo
l’ex
vice-sindaco
Giuseppe
Marconi, l’ex
capitano Gianni Cantaloni
(schierati con
Sganappa), mentre dall’altra parte ci sono il “figlio d’arte”
Roberto Felici, due giovani donne Serena Capponi e Simona Palazzeschi. Rimangono fuori un po’ a sorpresa (ma non
troppo…) il capitano uscente Dario Tamarindi, l’ex capitano
Marco Rondinini ed altrri dirigenti di lungo corso. “Trombato” anche l’ex giostratore Paolo Parigi candidatosi a capitano
in quota Sganappa.
Non appena la Magistratura avrà proclamato gli eletti tutto
lascia pensare che il nuovo rettore sarà Sandro Sganappa e
l’unica incognita rimane chi ricoprirà la carica di capitano
(Francesco Fracassi oppure Dario Tamarindi in procinto di
entrare per alcune dimissioni?), di sicuro né la gestione del
commissario Cigna, né la tornata elettorale paiono aver portato la pace alle vicende della Chimera che un brillante cronista di Giostra, di provata fede giallocremisi, sulle colonne de
“la Nazione” ha paragonato ad un reality ribattezzato “l’Isola
dei Faziosi” o anche il “Grande Sfracello”. Tutta la Giostra
si augura però che possa tornare la pace in quel di San Lorentino.
Gianni Sarrini
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il Bando Aprile 2013 - Giostra del Saracino