ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 LAVELLO
Piazza Matteotti, n.13 – Codice fiscale 93026680764 – Tel/Fax 0972/88143
e-mail: [email protected][email protected]
Oltre alle attività curriculari, obbligatorie e comuni e a quelle di arricchimento e
di potenziamento, la nostra scuola, facendosi interprete delle istanze e dei
bisogni degli alunni, del contesto territoriale, della società contemporanea
(sempre più “cognitiva”, tecnologica”, “internazionalizzata”, “multietnica”),
propone una gamma di attività mirate a:
MIGLIORARE il rendimento scolastico degli alunni con particolari
problemi e con difficoltà di apprendimento;
AMPLIARE la sfera cognitiva anche attraverso l’incontro dell’alunno con
nuovi linguaggi;
ACQUISIRE
maggiori
competenze
attraverso
l’uso
delle
nuove
tecnologie ed in particolare del computer;
FAVORIRE una più efficace integrazione col territorio mediante l’utilizzo
delle strutture di cui esso dispone.
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INDICE PROGETTI ANNO 2015/2016
Erasmus Plus ....................................................................................................... pag. 3
Cl@sse 2.0 ........................................................................................................... pag. 12
Progetto Accoglienza ............................................................................................ pag. 15
Dispersione scolastica: integriamoci..................................................................... pag. 16
Educazione linguistica .......................................................................................... pag. 19
Giornalino Scolastico ............................................................................................ pag. 21
Recupero e consolidamento della Lingua italiana e di matematica ..................... pag. 24
Educazione alla legalità ........................................................................................ pag. 26
Educazione alla salute.......................................................................................... pag. 29
Baby Consiglio comunale ..................................................................................... pag. 32
Giochi sportivi studenteschi e attività sportiva scolastica ..................................... pag. 35
Mappe multimediali e Power Point ....................................................................... pag. 38
Coding .................................................................................................................. pag. 40
Piccole guide turistiche ......................................................................................... pag. 43
Majorettes e Sbandieratori ................................................................................... pag. 45
Delf ....................................................................................................................... pag. 47
Skills For Life ....................................................................................................... pag. 49
Fun With English .................................................................................................. pag. 52
Il Re dei bambini ................................................................................................... pag. 56
Natale in canto e in dolcezza ................................................................................ pag. 59
Progetto Cinema................................................................................................... pag. 61
Si va in scena: facciamo teatro ............................................................................. pag. 64
Laboratorio di ceramica ........................................................................................ pag. 66
Un Tablet per amico ............................................................................................. pag. 68
Progetto Sicurezza ............................................................................................... pag. 71
Tra le altre attività relative all’ampliamento dell’offerta formativa previsti e/o in corso
nel corrente anno scolastico rientrano:
 Festino di carnevale
 Piccola banda dell’I.C.S. 1
 Musicals, eventi e concerti
 Concerto/inaugurazione – albo d’onore
 Book crossing
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
SAVE TODAY-SURVIVE TOMORROW
Erasmus Plus
Erasmus Plus è il programma dell’Unione Europea, valido dal 2014 al 2020, dedicato
all'istruzione, alla formazione, alla gioventù e allo sport e aperto a tutti i cittadini europei.
Erasmus Plus integra i sette programmi finora esistenti: Lifelong Learning Programme
(Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig), Gioventù in Azione, Erasmus Mundus,
Tempus, Alfa, Edulink e la cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati. Promuove
l’equità e l’inclusione sociale, favorendo l’accesso agli studenti provenienti da contesti
svantaggiati e con meno opportunità rispetto ai loro coetanei.
Risultano pertinenti inoltre le azioni mirate a sostenere partenariati transnazionali tra
istruzione, formazione, per le istituzioni e le organizzazioni giovanili, in modo tale da favorire
la cooperazione a livello europeo e colmare i vuoti che attanagliano i mondi dell’istruzione e
del lavoro.
La Commissione europea per l’Istruzione ha approvato il progetto di offerta formativa
innovativa presentato dall’Istituto Comprensivo Statale 1 di Lavello, nell’ambito dell’azione
KA2, Strategic Partnerships for school education.
L’Istituto ha aderito lo scorso anno scolastico all’invito rivolto alle Scuole di proporre progetti
innovativi, previsti dall’Erasmus + (Erasmus Plus), programma che varrà dal 2014 al 2020
ed è rivolto alla formazione di tutti i giovani europei.
Il titolo del progetto è “SAVE TODAY SURVIVE TOMORROW “, implica il coinvolgimento di
un “team” di docenti impegnati nell’elaborazione del nuovo intervento educativo che durerà
tre anni e vedrà il coinvolgimento di tutta la Città.
I Paesi Partnes partecipanti al Progetto sono i seguenti:
Italia, Polonia, (scuola capofila), Ungheria, Turchia, Portogallo, Grecia, Germania.
La lingua utilizzata da tutti i docenti e gli alunni, sia negli scambi tra loro, sia nella
produzione di elaborati sarà la lingua inglese, affiancata, a volte, dalla lingua del proprio
Paese.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Dirigente scolastico, Prof.ssa Lucia Scuteri
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Intero Istituto scolastico
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
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Le finalità generali del progetto europeo sono:


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
Alzare il livello di educazione in Europa, favorire la mobilità e creare più occupazione;
Raggiungimento di una cooperazione europea strategica, in ottica del progetto
Europa 2020, da un punto di vista educativo;
Rendere più semplice il riconoscimento di certificati e attestati a livello europeo (ad
esempio Europass, Youthpass, the European Qualifications Framework (EQF), the
European Credit Transfer and Accumulation System (ECTS) - Sviluppare la
dimensione europea dello sport;
Promuovere i valori dell’Unione Europea.
L'obiettivo principale di questo partenariato strategico è quello di sviluppare le
competenze trasversali al fine di promuovere la leadership e lo spirito imprenditoriale
nell’ d'istruzione secondaria.
Le principali FINALITA’ che ci si propone di perseguire sono le seguenti:
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
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promuovere la cultura del risparmio energetico e della cura dell’ambiente;
favorire le conoscenze in materia di energie rinnovabili, il loro utilizzo e i vantaggi che
ne derivano;
favorire la conoscenza e la pratica quotidiana del riciclaggio;
suscitare l’interesse dei ragazzi intorno all’energia verde;
sviluppare l’attitudine della raccolta differenziata come pratica quotidiana in un Paese
civile;
sviluppare il senso di cittadinanza e di BENE COMUNE;
I Paesi Partnes partecipanti al Progetto sono i seguenti:
Italia, Polonia, (scuola capofila), Ungheria, Turchia, Portogallo, Grecia, Germania.
Le seguenti attività sono previste da svolgersi nell’arco di tre anni:
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

scambi tra docenti e studenti con i Paesi Partners;
produzioni di DVD e altri prodotti multimediali, presentazione di lezioni innovative;
piantumazione di piante;
scambi di incontri formativi nei vari Paesi Partners;
attività di formazione inerenti alla salvaguardia dell’ambiente;
implementazione di lezioni innovative e interattive; ecc….
Tutte le attività saranno svolte utilizzando la lingua veicolare inglese.
Durante i nostri incontri multinazionali tutti gli studenti potranno condividere e confrontare i
loro lavori creativi, il frutto delle loro ricerche e anche la loro criticità di pensiero verrà fuori. In
altre parole, l’esperienza che studenti di sei Paesi europei, diversi per storia, cultura, usi,
mentalità e tradizioni andranno a fare è tra le più educative ed importanti, perché in una
società che sempre più si conforma come tecnologica e “globalizzata”, scoprire le diversità
degli ”altri”, il valore che esse trasmettono, vuol dire aprire le menti, dissipare i luoghi comuni
ed i reciproci pregiudizi, crescere cittadini europei, anche se non è un percorso facile: spetta
in primis alla scuola dare una svolta decisiva, passando dalla scuola nozionistica e acritica
ad una scuola partecipata e democratica in cui ci sia spazio alle diverse intelligenze .
La tecnologia avanzata ha trasformato qualitativamente l'apprendimento e l'insegnamento di
oggi. Ai fini dell'attività di progetto dell'Istituto, e in particolare della mobilità virtuale, ci si
avvarrà di tutti i mezzi ITC adeguati. I media online sociali arricchiranno in modo significativo
il processo educativo, perché i gruppi target avranno accesso stabile a nuove tipologie di
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informazioni e conoscenze. Sarà anche rafforzato il senso di cittadinanza europea insegnanti e studenti impareranno a lavorare praticamente in team transnazionali.
Alcune delle attività previste comprendono: presentazioni degli alunni in lingua inglese
durante i meetings; performance creative di teatro; corsi di formazione degli insegnanti in
abilità, competenze e conoscenze trasversali. Nei nostri incontri multinazionali, tutti i
partecipanti parteciperanno ad una serie di corsi di formazione, webinar, workshop, viaggi di
studio ed eventi culturali. Gli incontri transnazionali, favoriranno lo sviluppo di
COMPETENZE SOCIALI quali pratiche democratiche, la leadership giovanile, la risoluzione
dei conflitti, la capacità di comunicazione, il pensiero critico, il rispetto della diversità, il
lavorare in team, e l'imprenditorialità sociale, attraverso attività interattive, esperienze
pratiche e altre opportunità.
1.Qual è il fondamento logico di questo progetto, in termini di obiettivi perseguiti ed esigenze
da affrontare?
La tendenza a non rispettare l'ambiente naturale, l'uso eccessivo di materie prime ed
energia e il consumo eccessivo che porta al degrado ambientale sono problemi attuali.
Secondo l'indagine condotta tra i nostri studenti, lo sfruttamento energetico, il consumo
eccessivo all'interno delle famiglie e la sufficiente attenzione alle tematiche ambientali sono il
risultato della mancanza di educazione nei modelli ecologici di comportamento. Gli studenti
non hanno esperienza imprenditoriale né conoscenza circa la modalità di utilizzo e risparmio
dell’energia in modo efficiente, così come non hanno conoscenza dell’energia pulita e del
riciclaggio. Sono carenti nel gestire il proprio tempo, i bilanci domestici e l’uso dell’energia,
mentre gli insegnanti non hanno la competenza di far apprendere queste problematiche.
Insegnanti e genitori hanno bisogno di un approccio innovativo per condividere le
conoscenze e le modalità di utilizzo dell'energia e delle risorse naturali. Il progetto risulterà
più facile per i nostri gruppi di riferimento per lo scambio di idee ed esperienze pratiche
attraverso incontri transnazionali poiché ogni partner del progetto proviene da diversi
contesti economici, dispone di strutture diverse, ma condivide lo stesso obiettivo di
incrementare la competenza scientifica dello studente e le abilità imprenditoriali per
migliorare la possibilità di lavoro in paesi europei. Il non rispetto del bene comune naturale
porta alla devastazione del patrimonio naturale e culturale. È essenziale aumentare la
consapevolezza ambientale degli studenti, coinvolgerli in attività ambientali in modo che
diventino cittadini pienamente responsabili per la loro comunità, in grado di agire contro i
problemi ambientali. Gli studenti provenienti dai paesi partecipanti devono sviluppare la
consapevolezza che, nonostante la diversità culturale hanno bisogno di essere cittadini
europei responsabili e preservare il loro patrimonio naturale e culturale. Gli studenti carenti
nelle scienze naturali, matematica o fisica hanno problemi nel mettere in pratica la teoria
riguardante queste problematiche. Secondo i risultati dei test PISA di problem solving, gli
studenti europei hanno difficoltà con problem-solving creativo, soprattutto in situazioni
interattive. I partner di questo progetto sono tra i paesi con risultati più carenti, ad esempio,
La Polonia è risultata al 28° posto e la Turchia al 34 ° su 44. Il progetto è di dimostrare che
ognuno è in grado di essere coinvolto nel problem-solving e può essere parte di una
squadra, in grado di prendere decisioni. Le attività del progetto sono di particolare
importanza per i giovani provenienti da regioni trascurate economicamente e che lottano con
l’alto tasso di disoccupazione. Le discussioni con gli insegnanti delle scuole partner hanno
dimostrato che gli studenti non sanno leggere e interpretare i grafici e non sono consapevoli
dell’importanza di questa abilità nella vita quotidiana. Gli studenti sono in grado di
comunicare in inglese, ma il loro vocabolario scientifico è abbastanza scarso. Il progetto
collegato alle problematiche ambientali aumenterà le loro abilità in informatica e le capacità
linguistiche che saranno un investimento per le loro future carriere. Gli studenti non hanno la
capacità di condivisione di idee e di esprimere il loro punto di vista. Le attività del progetto
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durante gli incontri internazionali rafforzeranno la fiducia in se stessi e svilupperanno le
capacità di comunicazione interpersonale che porteranno alla diminuzione dell'insuccesso
scolastico. Gli insegnanti rafforzeranno la loro competenza per quanto riguarda
l'insegnamento di materie scientifiche e i genitori saranno in grado di supportare i loro
ragazzi a diventare cittadini responsabili dell'ambiente. Il progetto rivolgendosi ad un gruppo
in età adolescenziale è giustificato in quanto costituirà il futuro dell'Europa e questo è
l'investimento in futuro di tutti noi. Il nostro progetto ha lo scopo di raggiungere i seguenti
obiettivi:
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
Attività che sono in linea con le esigenze e le aspettative individuali forniranno agli
studenti le conoscenze scientifiche sul risparmio energetico, il riciclaggio e l'energia
pulita applicheranno efficacemente la teoria nella pratica (a casa e nella comunità
locale);
Gli studenti potranno acquisire esperienza imprenditoriale per gestire i bilanci
domestici e utilizzare in modo efficace metodi di risparmio energetico;
Attività di cui beneficeranno le comunità locali aumenteranno il coinvolgimento degli
studenti in azioni per ridurre l’atteggiamento consumistico nei confronti della vita e
l'ambiente;
Gli insegnanti potranno acquisire nuove competenze per insegnare l'imprenditorialità
e le materie scientifiche in modo innovativo;
Attraverso le mobilità studenti e insegnanti potranno approfondire la conoscenza
dell’importanza dell’energia e della protezione dell’ambiente nei paesi europei;
Gli studenti potranno acquisire nuove competenze e migliorare quelle esistenti in
informatica durante la ricerca di dati pertinenti e presentare risultati con diversi
programmi per computer;
Nel presentare i risultati della ricerca useranno grafici/diagrammi e discuteranno i
risultati usando un vocabolario tecnico e scientifico;
Studenti e insegnanti miglioreranno la loro competenza in lingua inglese per quanto
riguarda la terminologia tecnica e scientifica;
Gli studenti potranno sviluppare competenze di problem solving creativo in modo
indipendente e attraverso il lavoro di squadra, che sarà di investimento per le loro
carriere future;
Atteggiamento innovativo verso le tematiche ambientali renderà gli studenti più
responsabili del patrimonio comune europeo;
Con workshop multiculturali gli studenti impareranno che, nonostante le diversità
culturali tutti noi abbiamo lo stesso obiettivo come cittadini europei responsabili –
risparmiare oggi e sopravvivere domani.
2. 3. In che modo il progetto è innovativo e/o complementare ad altri progetti già realizzati?
I giovani sono abbastanza sensibili ai temi della protezione dell'ambiente naturale, ma
mancano di imprenditorialità e di esperienza di problem solving, conoscenze o abilità per
mettere in pratica la teoria. Il progetto è innovativo perché:
 Insegnerà agli studenti come risolvere i problemi in modo creativo usando
l’esperienza imprenditoriale recentemente ottenuta collaborando molto da vicino in
team internazionali;
 Educherà i giovani a come risparmiare energia in modo efficace e a come gestire i
loro bilanci domestici, li stimolerà ad utilizzare le proprie competenze scientifiche nella
pratica e a condividere le loro conoscenze pratiche attraverso canali diversi;
 Consisterà nell’educazione interculturale al rispetto delle fonti energetiche in 7 paesi
con diverso contesto economico e culturale;
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



Migliorerà la qualità e l’aspetto europeo dell'insegnamento e della formazione sul
risparmio energetico e le materie scientifiche;
Consisterà nel prendere opportune misure pedagogiche preventive: cambiamo
atteggiamento prima che gli errori siano fatti, ad esempio in termini di risparmio
energetico;
Promuoverà l'energia pulita e idee business attinenti la tutela dell'ambiente attraverso
una stretta collaborazione con istituzioni locali e centri educativi;
Stimolerà il pensiero creativo attraverso la progettazione ecocompatibile di dispositivi
per il risparmio energetico e la costruzione di oggetti con materiali riciclabili.
Il progetto è anche complementare ad un altro progetto realizzato in Zomosc "Scuola Ambiente - Educazione all’Energia per lo sviluppo sostenibile nel distretto di Schwaebisch
Hall e Distretto Zamosc" il cui obiettivo principale è stato quello di stimolare l'interesse e la
conoscenza verso argomenti scientifici e ambientali attraverso una particolare attenzione
all'ambiente di apprendimento.
4. Risultati immateriali nel corso del progetto che mostreranno l'impatto del progetto:
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



Studenti e insegnanti avranno nuovi contatti transnazionali;
Studenti e insegnanti aumenteranno e approfondiranno la loro conoscenza delle
diverse culture e dei diversi paesi europei;
Studenti e insegnanti consolideranno e miglioreranno la loro competenza in lingua
inglese per quanto riguarda la terminologia tecnica e scientifica;
Gli studenti svilupperanno le loro abilità di problem solving creativo in situazioni
interattive in modo indipendente nonché con il lavoro di squadra internazionale
Gli studenti acquisiranno la conoscenza dei metodi di risparmio energetico;
Gli insegnanti approfondiranno la conoscenza dei metodi di insegnamento per
quanto riguarda il risparmio energetico, la tutela dell'ambiente e le questioni
imprenditoriali;
Gli studenti acquisiranno nuove competenze in informatica e miglioreranno quelle
esistenti;
Risultati immateriali a completamento del progetto:
 Rafforzamento della cooperazione tra i paesi e le istituzioni che partecipano al
progetto;
 Approfondita conoscenza degli studenti e degli insegnanti circa l’uso responsabile
dell'ambiente naturale;
 Aumento delle abilità pratiche di risparmio energetico;
 Aumento della capacità imprenditoriale e spirito di iniziativa;
 Aumento della conoscenza della lingua inglese;
 -Aumento del livello delle abilità in tecnologia dell’informazione e della
comunicazione;
 Approfondita conoscenza di altre culture;
 Gli insegnanti acquisiranno nuove competenze pedagogiche per insegnare
l'imprenditorialità e materie scientifiche in maniera innovativa;
 Gli studenti acquisiranno esperienza imprenditoriale per gestire i loro bilanci
domestici e utilizzare efficacemente metodi di risparmio energetico;
 Gli studenti diventeranno più responsabili del nostro patrimonio europeo comune e
parteciperanno alla vita sociale più attivamente.
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5. Le attività insegneranno agli studenti come gestire e risolvere problemi in modo creativo.
Le attività avranno una durata di 6 o 5 giorni ciascuno durante i quali i partecipanti
gradualmente acquisiranno le competenze necessarie attraverso laboratori interattivi e studi.
Impareranno ad esempio come calcolare l'utilizzo di energia o come interpretare le etichette
informative sugli elettrodomestici. Visitando le centrali elettriche locali, o impianti di gestione
di rifiuti assieme a seminari sui costi di produzione / distribuzione e metodi di risparmio
energetico i partecipanti potranno vedere come i fenomeni chimici e fisici sono integrati e
quanto sia importante avere un atteggiamento anti-consumista verso le risorse naturali. La
visita ai parchi nazionali o ai musei di storia naturale aiuterà a capire l’importanza della
conservazione del patrimonio naturale. Piantare alberi e creare giardini ornamentali o orti di
erbe aromatiche compenserà il nostro atteggiamento consumistico nei confronti
dell'ambiente. Guardare la natura o visitare serre promuoverà la protezione degli ecosistemi.
Ogni partecipante porterà esperienze diverse e risolvere problemi in gruppi internazionali
rafforzerà le proprie capacità imprenditoriali, scientifiche e linguistiche. Useranno
conoscenze appena acquisite per elaborare soluzioni e innovazioni di cui tutte le comunità
beneficeranno. Essi potranno anche sviluppare un atteggiamento pro-ambientale e diventare
più consapevoli del fatto che i problemi ecologici riguardano tutti i paesi dell'UE. Avendo tale
conoscenza la attueranno in ambienti locali e la condivideranno con i loro coetanei, genitori
e familiari nei rispettivi paesi. Il miglior libro pratico e i dispositivi innovativi saranno un
risultato
tangibile
dell’impatto
di
tutte
le
sette
attività
di
apprendimento/insegnamento/formazione. Il libro diventerà una fonte di ispirazione non solo
per i partecipanti al progetto, ma anche per le comunità locali e su larga scala per la
comunità europea attraverso canali internet, tra cui la piattaforma di diffusione di Erasmus +.
Workshops e studi saranno condotti da professionisti nei diversi settori, gli studenti dovranno
risolvere problemi che riguardano situazioni di vita reale, saranno premiati con certificazioni.
Tutti i materiali preparati per i laboratori ed elaborati dagli studenti serviranno come sussidi
didattici per tutte le scuole partner in futuro. Piani di lezione innovativi predisposti sulla base
dei workshop saranno condivisi tra gli insegnanti di tutte le scuole partecipanti e poi diffusi
all'interno delle comunità locali. Attraverso il lavoro di squadra gli allievi miglioreranno le
proprie competenze linguistiche e diventeranno più tolleranti e comprensivi nei confronti di
persone provenienti da diversi paesi e culture.
6. POLONIA: laboratori interattivi sulle capacità imprenditoriali e di problem solving; studi su
metodi vantaggiosi per gestire i budget domestici; simulazioni grafiche di case moderne,
mettere in pratica la teoria; best practice brochure.
7. PORTOGALLO: seminari su nuove tecnologie di risparmio energetico; laboratori che
integrano le materie scientifiche; piani di lezione innovativi; costruzione di dispositivi
ecologici innovativi;
8. UNGHERIA: workshop sul riciclaggio; creare oggetti pratici o innovativi con materiali
riciclabili + esposizione; scambiare oggetti personali usati; creazione di orti di erbe
aromatiche e giardini ornamentali; piantare alberi; pratiche brochure.
9. GRECIA: laboratori sull'integrazione di materie scientifiche; seminari su energia pulita;
visite alle centrali elettriche locali; visite alle fattorie ecologiche; piantare alberi e creare orti;
best practice brochure.
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10. GERMANIA: seminario sulle fonti energetiche rinnovabili; workshop sui metodi di
problem solving; costruzione di modelli di mulini a vento; attività presso la “Casa della
Natura” sulla montagna più alta; mini-sopravvivenza per utilizzare le competenze acquisite;
piantare alberi; best practice brochure.
11. ITALIA: seminario sulla promozione di atteggiamenti anti-consumistici; piantare alberi;
eventi di osservazione della natura per promuovere la protezione degli ecosistemi;
progettare eco-posters, workshop sull'integrazione delle scienze; piani di lezione innovativi;
best practice brochure.
12: Risultati tangibili del progetto:
 Lezioni innovative faciliteranno l'insegnamento di materie scientifiche;
 Brochure e volantini accresceranno la conoscenza dei partecipanti sul risparmio
energetico e il riciclaggio con l'applicazione di esperienze imprenditoriale;
 Dizionario di terminologia scientifica aumenterà le competenze linguistiche degli
studenti e degli insegnanti;
 Gli alberi piantati nei paesi partner ricorderanno alle comunità locali l'importanza di
atteggiamenti anti-consumistici e il rispetto dell'ambiente;
 Gli oggetti fatti di rifiuti riciclabili e dispositivi ecologici costruiti dagli studenti
aumenteranno la consapevolezza ambientale;
 DVDs e presentazioni aiuteranno a cambiare l'atteggiamento anti-consumistico e a
diventare cittadini dell'UE ecocompatibili e responsabili;
Risultati immateriali del progetto:
 Impatto sugli studenti:
 Gli studenti potranno acquisire la consapevolezza dell'importanza e del ruolo del
risparmio energetico e dei problemi di riciclo nei diversi paesi europei;
 Gli studenti potranno acquisire competenze nel campo dell'imprenditoria, in
particolare nel settore del risparmio energetico
 Gli studenti sapranno come risolvere i problemi in modo creativo in situazioni
interattive;
 Gli studenti potranno sviluppare le abilità di base nel campo della matematica e delle
scienze naturali;
 Gli studenti potranno aumentare le loro competenze informatiche;
 Le competenze linguistiche degli studenti saranno rafforzate comprese la terminologia
professionale nel campo della tecnologia e scienze naturali;
 La partecipazione attiva alle attività del progetto diminuirà la possibilità di fallimento
della scuola;
 I sistemi d’istruzione dei diversi background culturali saranno resi noti.
2014/2015

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
Gli studenti miglioreranno la consapevolezza culturale partecipando a incontri
internazionali;
Gli studenti saranno più consapevoli della necessità di preservare il patrimonio
culturale e naturale;
Le attività del progetto aumenteranno la consapevolezza degli obiettivi e dei principi
della politica energetica dell'UE;
L’autostima degli studenti sarà potenziata ed essi saranno più coinvolti in questioni
sociali e ambientali;
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Impatto sugli insegnanti:
 Gli insegnanti potranno sviluppare competenze pedagogiche nel campo
dell'insegnamento delle abilità di base in modo innovativo;
 Gli insegnanti acquisiranno nuove esperienze di insegnamento innovativo delle
scienze naturali, fisica chimica, informatica, inglese e scambieranno le loro idee con
partners di altri paesi;
 Gli insegnanti amplieranno le conoscenze nel campo del risparmio energetico e del
riciclo in diversi paesi europei;
 Gli insegnanti svilupperanno competenze linguistiche e consapevolezza culturale.
Gli istituti che partecipano al progetto:
 Le scuole potranno creare una nuova, attualmente non esistente, rete per l'utilizzo di
energia e salvare l'ambiente in modo efficiente e collaboreranno con le istituzioni
locali, in questo modo raggiungere più ampi gruppi di persone e diffondere l'idea di
risparmio energetico;
 Il curricula della scuola sarà completato con metodi innovativi di insegnamento delle
materie scientifiche competenze economiche che sottolineano forme attive di
apprendimento e applicazione pratica delle conoscenze;
 Il progetto consentirà lo scambio reciproco di buone pratiche nella formazione dei
giovani di livello secondario;
 Acquisiranno una conoscenza pratica nel settore dell’impiego efficiente dell'energia e
del risparmio;
 Avrà la possibilità di creare nuovi progetti di sviluppo;
 Rafforzerà la loro posizione nel mercato della formazione regionale.
13. Impatto del progetto a livello locale:
 I giovani aumenteranno la loro competenza imprenditoriale, la conoscenza delle
materie scientifiche e la capacità di problem solving e saranno in grado di applicarle
nella vita quotidiana;
 I giovani acquisiranno conoscenze in campo scientifico che contribuiranno a dar loro
maggiori opportunità di lavoro in futuro;
 I partecipanti miglioreranno le abilità linguistiche facilitando la futura cooperazione a
livello internazionale;
 Molti giovani saranno in grado di continuare la formazione tecnica in futuro;
 I docenti acquisiranno nuove competenze per insegnare materie scientifiche in modo
innovativo e quindi gli studenti avranno più interessati nelle discipline scientifiche;
14 Le opinioni dei residenti locali, circa il consumo di energia efficace e razionale cambierà.
Le scuole saranno viste dalla comunità locale come luoghi aperti a nuove idee, che si
preoccupano dello sviluppo degli studenti e del loro personale:
 Impatto del progetto a livello regionale:
 Creare la possibilità di ottenere contatti personali e creare opportunità di un'ulteriore
cooperazione in nuovi settori
 Aumentare la mobilità di studenti e insegnanti;
 Facilitare l'implementazione della tecnologia moderna nelle famiglie o nelle scuole e
in questo modo contribuire al risparmio energetico nella regione.
Impatto del progetto a livello nazionale e comunitario / internazionale:
 Permettere l'acquisizione di nuove ed esclusive competenze in materia di
comunicazione interculturale
 Abbattimento delle barriere e pregiudizi tra le nazioni;
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


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Dare opportunità per la creazione di nuovi progetti programma dell’UE;
Aumentare il livello di cooperazione internazionale nel campo dell'istruzione;
Facilitare la modernizzazione dei sistemi educativi attraverso lo scambio di buone
pratiche e risultati;
Lezioni informative/formative sul valore del BENE COMUNE in termini di cura per
l’ambiente, con esperti del settore (riciclaggio, energia rinnovabile, ecc...).
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
CL@SSE 2.0
Cl@ssi 2.0 è un progetto sperimentale di durata triennale promosso dal MIUR, tramite
l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, al fine di diffondere in modo razionale e
sistematico su tutto il territorio regionale, le azioni previste dal Piano Nazionale Scuola
Digitale.
D.G.R. n. 1341/2015 recante “PO FESR Basilicata 2007/2013 – Asse II – Linea d’intervento
II.2.1.A” - Operazione “Agenda digitale nelle scuole di Basilicata – Seconda fase 2007/2013”
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Sgarra Angela
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Classe Prima Sez. D della Scuola Secondaria di primo grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
L'azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso
l'utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Ciò che
cambia è la mediazione didattica e quindi cambiano le attività con cui si promuove
l’apprendimento che sono effettuate integrando apparecchiature tecnologiche e risorse
digitali quali: LIM, applicazioni opensource e di Web.2.0, blog, wiki, ipermedia on-offline,
tutoriali e contenuti web su siti didattico - informativi; software didattici per esercitazioni drilland practice.
Si prevede quindi l’utilizzo di prodotti didattici interattivi già pronti e disponibili nel web, ma
anche la progettazione e la costruzione di ipermedia. Le tecnologie di rete saranno utilizzate
per collaborare, cooperare, condividere informazioni e conoscenze, insegnare e far
apprendere meglio e in modo più efficace.
I nuovi modelli di conoscenza determinati dall’uso delle risorse tecnologiche affiancheranno
e in un secondo momento potranno anche sostituire la lezione frontale tradizionalmente
intesa.
La scuola, infatti, non può trascurare i profondi mutamenti che la diffusione delle tecnologie
di rete sta producendo in ogni campo e deve assumere un ruolo strategico nell’educare le
nuove generazioni, sia nel proporre le tecnologie della comunicazione come strumento in
grado di potenziare lo studio e i processi di apprendimento individuali, sia nell’insegnare ad
usarle in modo eticamente corretto e consapevole.
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I contenuti dell’apprendimento fanno riferimento alle Indicazioni Nazionali e alla
normale programmazione didattica pluridisciplinare adottata nella scuola.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
 Introdurre metodologie didattiche innovative;

Promuovere la motivazione e lo sviluppo di nuovi interessi attraverso l’uso delle
nuove tecnologie;

Favorire la partecipazione attiva degli alunni nella costruzione di abilità, conoscenze
e competenze.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità

Promuovere un uso consapevole e corretto delle nuove tecnologie per sviluppare
nuove modalità di apprendimento e di organizzazione delle conoscenze;

Favorire l’integrazione degli alunni con la strutturazione di interventi individualizzati e
percorsi didattici calibrati agli specifici bisogni;

Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e di collaborare tra gli alunni della classe,
tra gli alunni e gli insegnanti;

Rendere gli alunni consapevoli che le tecnologie possono diventare un ausilio per
costruire le proprie conoscenze in modo autonomo e personale;

Promuovere la partecipazione, il coinvolgimento e la collaborazione delle famiglie.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
 Avviare una ricerca in internet con l’utilizzo di parole chiave opportune;

Comprendere i contenuti reperiti in rete;

Ricercare, confrontare e verificare la correttezza delle informazioni ricorrendo a fonti
diverse;

Integrare tra loro le informazioni ricavate dalle diverse fonti;

Sintetizzare le informazioni trovate in uno schema o in un testo;

Collaborare con i compagni, imparando ad ascoltare ed a condividere le idee;

Sviluppare la capacità di progettare e realizzare un prodotto finale condiviso;

Utilizzare le tecnologie per presentare un argomento.
13
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)

Interattività;

Ricerca e sperimentazione;

Utilizzo dei Tablet;

Utilizzo di Software CLASSROOM MANAGER;

LIM.
2.0 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Progetto triennale
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
PROGETTO ACCOGLIENZA
I bambini frequentanti la scuola Primaria e la scuola dell’Infanzia hanno l’opportunità di
essere accolti nella nostra scuola 45 minuti prima dell’inizio delle lezioni e rimanere nei
locali della scuola primaria e dell’Infanzia, assistiti da alcuni docenti referenti dalle ore 7.45
alle ore 8.30.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Ins. Paolo Conte - Ins. Antonella Sibio - Ins. Adelina Lucv Rivelli
1.3 – Destinatari – Motivazioni
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni della Scuola dell’infanzia
Alunni della Scuola primaria
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Il progetto è rivolto a tutti quegli alunni che, recandosi a scuola dalle zone limitrofe, arrivano
in anticipo rispetto all’orario di inizio delle attività didattiche.
Gli alunni saranno accolti da due docenti che provvederanno ad offrire loro attività di
animazione e ludiche, da svolgere nello spazio -palestra.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.4 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
DISPERSIONE SCOLASTICA: INTEGRIAMOCI
In riferimento al progetto già presentato durante l’anno scolastico 2014/2015, e poi
rideterminato, “Interventi mirati alla riduzione e alla prevenzione della dispersione
scolastica” (DDG n.25 del 07/02/2014; Programma sperimentale didattica integrativa ai
sensi dell’art.7 del D.L. n.104).
1.5 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Giovanna Miranda
1.6 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Trenta alunni della scuola secondaria di primo grado.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Prevenzione del disagio causa di abbandoni scolastici.
Rafforzamento delle competenze di base.
Integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Favorire opportunità di successo scolastico per gli alunni italiani e stranieri, specie se in
condizione di disagio.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
Conoscere il proprio territorio per sviluppare il senso di appartenenza ambientale.
Valorizzare e salvaguardare il patrimonio naturale.
Prendere coscienza di strutture e servizi per divenire soggetti attivi.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
16
Mettere in condizione gli alunni di sperimentare con successo il proprio percorso formativo.
Manifestare atteggiamenti di interesse e curiosità, prendere coscienza delle proprie
potenzialità comunicative ed espressive, interagire e collaborare con il gruppo.
Manifestare capacità di auto controllo e di responsabilità portando a termine i compiti.
Essere in grado di riflettere sull’esperienza personale in rapporto alla realtà osservata e di
comunicarla
Saper rispettare la collettività, il singolo, le diversità per realizzare una comunicazione
facilitata.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Si utilizzeranno metodologie didattiche inclusive, come la didattica laboratoriale fortemente
collegata con la realtà territoriale, tesa a valorizzare il protagonismo e la partecipazione
attiva valida per tutti gli studenti.
Sono previsti incontri di due ore a settimana.
1.4 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Intero anno scolastico
1.5 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Attenzione e gradimento dei partecipanti.
1.6 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Questionari
1.7 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Relazione scritta.
Registrazione video o audio.
Itinerario di lavoro.
17
1.8 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Tre docenti curriculari.
1.9 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Aule, fotocopie videocamera e macchina fotografica.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.7 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
EDUCAZIONE LINGUISTICA
Progetto per la formazione dei docenti della scuola primaria per l’insegnamento della lingua
inglese, DPR 20 marzo 2009, n. 81 e D.M. 821 dell’11 ottobre 2013, art. 3 comma 1, lettere
a, b, c, d, g, h, j – Formazione del personale della scuola
1.8 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Di Fazio Donato
1.9 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Docenti di scuola primaria principianti.
Docenti di scuola primaria privi dei requisiti per l’insegnamento della lingua inglese.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
La motivazione dei docenti si basa essenzialmente sull’opportunità di una crescita
professionale e culturale nell’ottica europea.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Fornire un servizio ai docenti di scuola primaria domiciliati nel territorio e consentire loro di
acquisire competenze linguistico-comunicative di base per cominciare un percorso
linguistico che si concluderà, dopo tre anni, con il conseguimento del livello B1 e
l’opportunità di insegnare la lingua inglese come docente specializzato.
19
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità



Sviluppo delle competenze comunicativo – linguistiche corrispondenti ai livelli A1 del
Quadro comune di riferimento europeo;
Accuratezza sul piano lessicale e morfosintattico;
Pluralità di stimoli e di attività di sviluppo professionale con momenti di riflessione e di
approfondimento sui meccanismi di funzionamento della lingua.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
 Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare
bisogni di tipo concreto;
 Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e di rispondere su
particolari personali.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Il corso per l’acquisizione delle competenze linguistiche si svolgerà in modalità blended con
le seguenti caratteristiche:
 Sono progettati sulla base dei livelli e dei contenuti del Quadro Comune Europeo di
Riferimento partendo dai bisogni formativi e fanno riferimento al documento “Quale
profilo e quali competenze per il docente di scuola primaria? Anas, 2007”;
 Si proporrà una maggiore enfasi sulle abilità audio-orali senza tuttavia escludere lo
sviluppo delle restanti abilità, in un’ottica di perfezionamento progressivo della
competenza comunicativa generale.
 Il percorso linguistico-comunicativo è diviso in due moduli, ognuno dei quali con un
monte ore finalizzato al raggiungimento di un livello di competenza linguistica
1.5 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Progetto triennale in prosecuzione.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
GIORNALINO SCOLASTICO
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
Prof.ssa Miranda Giovanna
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Istituto Comprensivo Lavello 1
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Permettere agli alunni di esprimere il proprio mondo interiore attraverso la produzione di
racconti, poesie, articoli su tematiche specifiche, illustrazioni, giochi, quiz, rebus e altro.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe

Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto; accrescere la motivazione e
l’interesse dell’utenza.
 Migliorare le competenze e le capacità linguistiche attraverso un’attività culturale e
ludica al tempo stesso.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
• Comporre articoli che rispondano alle caratteristiche del giornalismo di cronaca.
• Saper fare una ricerca finalizzata utilizzando diverse modalità.
• Saper svolgere interviste e piccoli sondaggi.
• Accrescere la capacità di concentrazione e riflessione.
• Essere in grado di unire prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.
• Migliorare la capacità di esposizione scritta.
• Acquisire ed aumentare le conoscenze informatiche.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
21
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)

Sapersi riconoscere nell’identità di una scuola condivisa.

Saper lavorare in gruppo responsabilmente, tenendo conto delle esigenze altrui,
collaborando attivamente per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Essere in grado di unire prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
La stesura degli articoli sarà compito degli alunni coinvolti nel progetto, i quali dovranno
attenersi al tema assegnato dalla redazione.
Gli alunni digiteranno gli articoli, inseriranno eventuali immagini, utilizzeranno internet per
approfondimenti o ricerche, svolgeranno interviste o piccoli sondaggi.
La redazione si occuperà di impaginare gli articoli, forniti in forma digitale, e di produrre un
file che verrà poi stampato, per un totale di circa 400 copie a numero.
Tale file sarà, eventualmente, anche pubblicato online sul sito dell’Istituto.
1.6 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Intero anno scolastico
1.7 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Numeri di adesione al progetto
1.8 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Il monitoraggio sarà effettuato sia in itinere che alla conclusione di ogni fase, sarà inteso
come percorso di osservazione dei processi legati alla formazione, consentirà di verificare il
coinvolgimento di figure ed entità interne ed esterne e permetterà di apportare modifiche o
aggiustamenti qualora si ritenessero necessarie
1.09 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Giornalino cartaceo
1.10 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Due docenti.
Un collaboratore esterno.
22
1.11 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Laboratorio di informatica, fotocopiatrice, macchina fotografica.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA E DI MATEMATICA
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni classi I, II, III del tempo normale segnalati dai consigli di classe.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Recuperare e consolidare conoscenze e abilità relative ai vari ambiti della lingua italiana e
della matematica.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
 Identificare la funzione sociale della comunicazione.
 Saper utilizzare i vari linguaggi in rapporto alle diverse situazioni.
 Riconoscere la struttura della lingua.
 Stimolare le capacità logico intuitive.
 Indirizzare a un personale e proficuo metodo di lavoro.
 Consolidare alla consapevolezza e padronanza di calcolo.
 Consolidare l’acquisizione di procedimenti logici nella risoluzione di un problema.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità






Riconoscere e utilizzare le principali strutture della lingua italiana.
Saper produrre testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Saper ricercare materiali e fonti.
Conoscenza degli elementi specifici della disciplina.
Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà, e procedimenti.
Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi, di soluzioni e loro
verifica.
24
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Miglioramento del livello di conoscenze e di abilità specifiche.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
 Somministrazione di schede ed esercizi mirati.
 Autocorrezione ed autovalutazione.
 Spiegazione delle difficoltà incontrate.
1.7 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Secondo quadrimestre (Gennaio- Aprile).
1.8 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)



Test con vari esercizi riguardanti la morfologia, la sintassi e la comprensione del testo.
Test con numeri naturali, razionali e relativi.
Soluzione di problemi di geometria piana e solida.
1.9 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Verifiche scritte e orali.
1.10 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Docenti di matematica e di lettere.
1.11 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Aule e fotocopie.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
Laboratori e incontri in collaborazione con:
A.N.P.I.
Ass. Nazionale Partigiani d’Italia.
Attraverso il Protocollo Miur-Anpi, l’associazione punta a promuovere e sviluppare progetti didattici nelle
scuole per divulgare i valori della Costituzione repubblicana e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e
pluralismo culturale.
POLIZIA POSTALE
POLIZIA MUNICIPALE
FPRESTALE
CARABINIERI
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Classi quinte della scuola primaria, alunni della scuola secondaria di primo grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Far acquisire agli alunni atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali
all’organizzazione democratica e civile della società.
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1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Favorire lo sviluppo di un’autonomia di giudizio e di spirito critico.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità




Acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle norme e dei canoni
comportamentali.
Prendere coscienza dell’organizzazione della società, della funzione delle leggi e del
relativo rispetto delle stesse.
Analizzare le varie forme di devianza presenti nella realtà e individuare le forme
opportune per contrastarle e rimuoverle.
Saper esaminare criticamente la realtà per prendere coscienza del valore della persona
del significato delle strutture sociali, del rapporto con gli altri e con la società,
dell’importanza della solidarietà e della comprensione.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)


Formazione integrale della persona
Realizzazione di un clima scolastico effettivamente positivo, accogliente e stimolante per
coinvolgere gli alunni a far maturare in essi l’impegno, la responsabilità e l’attenzione.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Per la realizzazione del Progetto si gestiranno itinerari formativi unitari e raccordati,
improntati sul lavoro interdisciplinare e multidisciplinare all’interno dei curriculi educativodidattici.
Si individueranno Enti Locali, Forze dell’Ordine e partners ideali per sviluppare proposte
formative.
1.8 – Durata del progetto
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Intero anno scolastico
1.6 – Strumenti di valutazione
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Attenzione e gradimento degli alunni
27
1.7 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Tutti i docenti.
Polizia Municipale, Polizia Postale, Carabinieri, Finanza.
1.8 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Aule scolastiche, Centro Sociale.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
“Sportello d’ascolto”
Incontri con l’assistente sociale
“In rete non cadere nella rete”
Incontro con la psicologa dell’A.S.L.
“Posturale”
Incontro con il fisiatra
“Primo intervento”
Incontro con la C.R.I.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni dell’Istituto Comprensivo Lavello 1
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Promuovere un percorso di sensibilizzazione e approccio alle specifiche conoscenze di
base, per la formazione di una cultura della prevenzione basata sull’acquisizione di
consapevoli e positivi stili di vita.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe



Promuovere negli studenti una capacità di valutazione critica ed un pensiero divergente
in relazione a deleteri stili di vita.
Favorire l’acquisizione di positivi, duraturi e consapevoli stili di vita miranti al
mantenimento di un personale benessere psico-fisico.
Creare i presupposti, nelle giovani generazioni, per una cultura della prevenzione.
29
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
Acquisizione di competenze pluridisciplinari come conseguenza di un approccio
consapevole alla complessità delle singole conoscenze.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Acquisizione di positivi stili di vita
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Verranno utilizzati approcci distinti in stretta relazione con i diversi contenuti proposti e i
relativi obiettivi perseguiti (lezione frontale, brainstorming, incontri di approfondimento con
esperti esterni, cooperative Learning in situazione didattica di aula, ecc...).
1.8 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Intero anno scolastico
1.9 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Attenzione e gradimento dei partecipanti
1.10 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Questionari
1.11 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Cortometraggio e/o Opuscolo
1.12 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
30
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Docenti curriculari, figure professionali (psicologo, psichiatra, sociologo, osteopata,
fisioterapista) anche fornite da ASP e SERT.
1.13 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Testi, aule, strumenti per la proiezione e l’utilizzo di documenti didattici.
31
I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
BABY CONSIGLIO COMUNALE
Elezione di un baby sindaco e della sua giunta; partecipazione ad attività scolastiche e in
rappresentanza della comunità del nostro Istituto Comprensivo.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Maria Pia Venafro
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Gli alunni di tutte le classi della scuola secondaria di 1° grado.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
La motivazione principale è di recuperare il senso della cittadinanza e dell’appartenenza alle
istituzioni attraverso una partecipazione attiva, confrontandosi con i valori della Costituzione.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Educare gli alunni all’elaborazione di regole comuni e condivise da attuare all’interno del
proprio contesto sociale attraverso la fattiva partecipazione democratica; Far acquisire
consapevolezza dei diritti-doveri propri di ciascun cittadino: Comprendere e interiorizzare
l’importanza del ruolo di responsabilità civica di ogni persona nella vita sociale e la
necessità di un sistema democratico rappresentativo.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
-
Comprendere la necessità dell’esistenza di regole per la convivenza;
-
Comprendere la necessità di un sistema sanzionatorio per il mancato rispetto delle
regole prefissate;
-
Comprendere l’esistenza dei diritti dell’uomo e del cittadino derivanti dal diritto
naturale che è preminente e dal diritto positivo che è chiamato a organizzare in
concreto la civile convivenza;
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-
Capire come ciascun cittadino possiede diritti e a fronte di essi assume una precisa
responsabilità in termini di doveri;
-
Conoscere i documenti fondamentali del diritto universale: Convenzione universale
dei diritti dell’uomo del 1948, Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia del
1989;
-
Saper accettare con onestà e disponibilità l’esistenza del “gioco” democratico con le
sue regole, acquisendo il concetto di “delega partecipata”;
-
Acquisire la capacità di assumere ruoli in rappresentanza degli altri;
-
Saper accogliere la responsabilità che il ruolo assunto comporta per sé e per gli altri;
-
Comprendere il meccanismo dell’elezione democratica;
-
Conoscere a grandi linee l’attuale organizzazione politica italiana, con il sistema
legislativo nazionale e i più importanti articoli della Costituzione;
-
Conoscere il sistema amministrativo locale, comprendendo in particolare
l’organizzazione e i compiti dell’amministrazione comunale e dei suoi organismi.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Gli alunni impareranno una sana convivenza civile secondo tre punti: coesistere,
condividere ed essere corresponsabili.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Riunioni periodiche del baby-consiglio con l’ausilio del docente referente per la discussione
dei punti del programma, l’organizzazione delle iniziative particolari, l’attività di raccordo con
le autorità scolastiche e le istituzioni locali; Approfondimento dei compiti e del
funzionamento dell’amministrazione locale attraverso visite guidate del baby-consiglio e/o
dei gruppi classe interessati al progetto agli uffici comunali, d’intesa con l’Assessorato alla
Pubblica Istruzione; Possibili incontri o contatti con singoli amministratori (assessori,
dirigenti comunali...) e altre personalità cittadine riguardo singole problematiche ed esigenze
emergenti nelle riunioni; Partecipazione a iniziative e manifestazioni a livello locale e
regionale alle quali il baby-consiglio sarà di volta in volta invitato; Iniziative particolari da
svolgere nel corso dell’anno come attività interprogettuali d’intesa con le commissioni
Intercultura e Ambiente, e le manifestazioni programmate nell’ambito del POF.
1.4– Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Tutto l’anno scolastico in corso.
1.5– Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Verranno verificati periodicamente i risultati ed eventuali interventi correttivi, reporting
e feedback.
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1.6– Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Tutti i docenti che vorranno partecipare a questa esperienza.
1.7– Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Materiale strutturato per esperienze intellettive, costruttive e creative
Materiale di consumo per le attività grafico-pittoriche- plastiche-manipolative
Materiale didattico vario relativo all’ambito linguistico, matematico e scientifico
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI E ATTIVITÀ SPORTIVA SCOLASTICA
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Clementi Giuliana
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Partendo dai bisogni educativo - formativi degli allievi/e di questo Istituto Comprensivo e,
tenendo conto che l’insegnamento delle Scienze Motorie e Sportive può portare un valido
contributo nella formazione personale e culturale dell’individuo, intervenendo in modo
specifico nell’area motoria ma interagendo in quella sociale, cognitiva ed affettiva, è
necessario che la scuola diventi luogo di attività orientate alla formazione di un forte spirito
di aggregazione sociale, nonché di luogo privilegiato a favorire esperienze formative di alto
senso civico e di solidarietà, finalizzate ad evitare risvolti negativi dell’emarginazione
sociale, delle devianze giovanili e a prevenire la dispersione scolastica.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
- Sviluppare e potenziare la capacità di memoria, di attenzione e concentrazione
- Sviluppare le capacità comunicative attraverso il linguaggio motorio
-- Realizzare modalità di confronto che consentano sia la performance individuale che la
partecipazione in squadra
- Interpretare il confronto come momento di verifica degli apprendimenti realizzati e
moltiplicare le opportunità di successo
-Introdurre e consolidare comportamenti sociali positivi cogliendo i veri significati etici,
sociali e culturali dello sport
- Educare i giovani al Fair Play
- Prendere coscienza della propria personalità per creare forti motivazioni personali.
-Potenziare l’autostima e l’auto-efficacia attraverso l’individuazione delle proprie risorse
personali e l’individuazione delle proprie attitudini
-Migliorare la volontà, la tenacia, l’interesse e l’impegno personale
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1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
Consolidare le conoscenze del sistema muscolo-scheletrico e cardio- respiratorio e
percepire le loro modifiche attraverso un equilibrato ed armonico sviluppo psicomotorio
- Migliorare la conoscenza del proprio corpo in forma statica e dinamica
-Ampliare e migliorare gli schemi motori di base
-Sviluppare e potenziare le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità, mobilità
articolare)
-Sviluppare e potenziare le capacità coordinative generali (apprendimento e controllo
motorio, adattamento e trasformazione del movimento) e speciali (combinazione motoria,
differenziazione spazio-temporale, equilibrio statico- dinamico, orientamento, reazione,
ritmo, anticipazione e fantasia motoria)
-Affinare le abilità motorie di base in vista di uno scopo e apprendere le abilità atletiche
attraverso passaggi graduali di esperienze motorie
-Rendere l’alunno consapevole delle proprie possibilità, stimolandolo ad una competizione
positiva intesa come miglioramento dei propri risultati
-Acquisire le capacità tattico-operative attraverso la soluzione di situazioni - problema nei
giochi pre-sportivi, sportivi e nelle attività individuali
-Partecipare ad attività di gioco- sport o di avviamento alla pratica sportiva in relazione alla
fascia di età vivendo il confronto agonistico in maniera serena ed equilibrata, conoscendo
coetanei che vivono nello stesso quartiere e/o che provengono da culture e modelli sportivi
differenti.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Acquisizione della capacità di arrivare a gestirsi in un confronto agonistico con coetanei di
altre scuole, del medesimo livello, cercando di sfruttare al meglio le proprie capacità,
sentendosi parte di un gruppo, rispettando l’avversario, l’arbitro e accettando con serenità il
risultato finale, qualunque esso sia.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Per il raggiungimento degli obiettivi saranno utilizzate le attrezzature a disposizione della
scuola negli spazi esterni (campo sportivo). Si utilizzeranno percorsi formativi ed
esercitazioni per un apprendimento polivalente attraverso progressioni didattiche per
l’avviamento alle varie specialità sportive.
Si avrà cura di proporre attività che presentino elementi di novità finalizzati al
perseguimento contemporaneo di più obiettivi. Le modalità di intervento saranno di tipo:
-Sociale, ovvero attività di gruppo per offrire al ragazzo opportunità di sperimentare
concretamente la collaborazione e la cooperazione.
- Operativo, ovvero proporre una molteplicità di situazioni motorie al fine di stimolare
l’azione diretta e l’affinamento delle competenze.
- Rielaborativo, ovvero prevedere momenti di riflessione sulle esperienze motorie
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2.0 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Intero anno scolastico
Ore 6 settimanali da programmare in base agli impegni degli alunni e in base alle condizioni
metereologiche in quanto le attività si svolgeranno presso il campo sportivo di Lavello
3.0 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Al fine di tenere sotto costante osservazione le attività sportive proposte e la ricaduta di esse
sulla salute degli alunni, sullo sviluppo e l’incremento delle loro capacità fisiche, le verifiche
saranno continue attraverso l’osservazione del comportamento degli alunni sul rispetto delle
regole, sul controllo della propria emotività ed aggressività, a medio e lungo termine durante
le gare e le manifestazioni delle varie discipline sportive. Le esercitazioni motorie rileveranno
i progressi legati alla motricità. Il monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti sarà
effettuato tramite rilevazioni delle presenze, questionari compilati dagli studenti partecipanti
e con la relazione finale elaborata dai docenti.
3.1 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
3.2 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Manifestazione finale dell’attività sportiva svolta.
4 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
4.0 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Per consentire lo svolgimento delle competizioni si chiede l’utilizzo del mezzo di trasporto
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
MAPPE MULTIMEDIALI E POWER POINT
Il progetto è finalizzato al potenziamento dell’insegnamento dello strumento informatico
come mezzo di apprendimento, non come mero “oggetto di insegnamento”.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Serra Pietro (esperto esterno)
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Classi terze della Scuola Secondaria di primo grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Lo scopo che ci si prefigge attraverso la realizzazione del progetto è quello di favorire ed
incentivare l’uso dei PC e delle nuove tecnologie sia come “facilitatori” nella formazione di
base sia come ausilio alle attività didattiche nei diversi ambiti disciplinari. Tutti i progetti
prevedono l’utilizzo del computer e di software che opera su sistema operativo ad
interfaccia grafica Windows.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe

Promuovere nuovi e diversi momenti di INTERCULTURA e favorire l’INCLUSIONE
dei soggetti con BES nel gruppo classe;
 Potenziare le opportunità comunicative;
 Potenziare l’utilizzo dello strumento informatico.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
 Acquisizione della consapevolezza dell’importanza che le CERTIFICAZIONI
INFORMATICHE hanno nella Scuola e soprattutto nel mondo del lavoro;
 Acquisizione delle competenze relative alla creazione di percorsi multidisciplinari utili
all’ESAME CONCLUSIVO del 1° ciclo e al proseguimento degli studi.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
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
Interattività;

Ricerca e sperimentazione;

LIM e laboratorio informatico.
2.0 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Dal mese di novembre al mese di giugno.
3.0 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Si farà una verifica formativa in itinere con immediato controllo del livello di apprendimento
raggiunto, proponendo eventuali recuperi e rinforzi. Al termine si farà una valutazione
sommativa comprendente gli argomenti svolti tramite test oggettivi del tipo Vero o Falso e a
scelta multipla.
3.1 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
Per monitorare i risultati ottenuti si proporrà agli allievi un semplice questionario elettronico
per rilevare sia l’apprendimento che il livello di gradimento del Corso.
3.2 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Prodotti finali in PowerPoint realizzati da ciascun alunno.
3.3 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
3.4 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Durante il Corso saranno utilizzate le LIM e il Laboratorio di Informatica.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
CODING
Partendo da una esperienza di successo avviata negli USA nel 2013 con la partecipazione
di 40 milioni di studenti e ragazzi, il Progetto: “Introduzione strutturale nelle scuole dei
concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (il Coding) usando strumenti
di facile utilizzo e che non richiedono una abilità avanzata nell’uso del PC “è stato introdotto
in Italia su iniziativa del MIUR con la partecipazione di 300000 studenti e 2000 scuole.
1.1 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Vaccaro Lucia. Prof.ssa Laganaro Silvana
1.2 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni delle Classi ID e IE Scuola Secondaria di Primo Grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Nel mondo odierno i PC costituiscono un potente strumento per la comunicazione. Per
essere culturalmente preparati a qualunque lavoro vorranno fare da grandi, i nostri studenti
devono necessariamente comprendere i concetti di base dell’informatica. Il lato scientificoculturale dell’informatica, definito anche “pensiero computazionale”, aiuta a sviluppare
competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità
importanti per i futuri cittadini.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Il modo più semplice e divertente per sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la
Programmazione “Coding” in un contesto di gioco. Come previsto nel Piano Nazionale
Scuola Digitale, un’appropriata educazione al pensiero computazionale che vada al di là
dell’iniziale alfabetizzazione digitale, è infatti essenziale affinché le nuove generazioni siano
in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologia
e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente
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partecipi del loro sviluppo.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
Il ruolo dell’informatica nella scuola primaria e secondaria, come quello della matematica è
duplice, sia pratico che formativo:
l’informatica è un’abilità utile per entrare nel mondo del lavoro; è un validissimo strumento
intellettuale per sviluppare abilità concettuali essenziali che saranno utili agli studenti
qualunque sia il loro futuro professionale. E’ importante che questa formazione si svolga
nella scuola sia per gli studenti che intraprenderanno un percorso universitario, sia per
coloro che termineranno il loro percorso formativo con la scuola secondaria in quanto sono
esposti alle tecnologie attraverso contesti non formali. Per esempio possono recuperare e
personalizzare giochi, sviluppare applicazioni per interagire con le reti sociali,
sviluppare siti e servizi per il web, definire fogli elettronici per calcoli non banali.
Spesso si trovano esposti a queste abilità di tipo informatico in contesti non strutturati ed
opportunistici, senza nessuna consapevolezza dei principi che ne sono alla base. E’
compito del sistema educativo correggere questa situazione e definire un processo di
apprendimento strutturato che faccia leva sulla naturale creatività egli studenti.
L’obiettivo primario del modulo “Programmiamo” è suscitare la curiosità dei ragazzi e
permettere loro di acquisire capacità deduttive e di problem solving per questo il focus
non è posto sui concetti ma sull’utilizzo immediato di quanto appreso.
Ogni lezione è costituita da una prima breve presentazione di ogni argomento, sviluppata
per mezzo di esempi; si propongono poi due attività entrambe sotto forma di gioco di
squadra e che permettono subito di provare sul campo quanto appreso. L’approccio è
quindi di tipo ludico: si impara facendo e giocando. Gli allievi sperimentano
autonomamente in modo cooperativo aiutandosi reciprocamente e sentendosi
corresponsabili dell’esito del progetto. Tutti gli studenti lavorano sul compito sviluppando
capacità di analisi e di pensiero critico.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Conoscenza dei concetti base dell’informatica: Gli algoritmi, il linguaggio di
programmazione. Risolvere un problema matematico con un diagramma di flusso. Ordinare
una sequenza di istruzioni. Utilizzare un software per la programmazione a blocchi: Scratch.
Scrittura di un codice a blocchi
Risolvere un problema matematico usando un programma. Prendere decisioni: il blocco
decisionale
Utilizzo dei test.
Scrittura di un codice contenente l’istruzione “se-allora”.
Ripetere sequenze di istruzioni. Utilizzo delle variabili indice. Scrittura di un codice
matematico contenente l’istruzione “ripeti”. Iterare un’istruzione: i cicli indefiniti. Le liste.
Battaglia navale. Giochi con la geometria solida. Individuazione e correzione di eventuali
errori presenti in un codice.
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1.4 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Il progetto si svolge durante tutto l’arco dell’anno scolastico. Si parte da una modalità base
di partecipazione proposta dal Miur attraverso il sito Programma il futuro-code.org
denominata “l’ora del Codice”. Consiste nel far svolgere agli studenti 1 ora settimanale di
avviamento al “pensiero computazionale” (6 percorsi da un’ora) nelle ore curriculari di
matematica (anche se possono essere svolte da parte di insegnanti di qualunque materia.)
Infatti non è necessaria alcuna particolare abilità tecnica né preparazione scientifica. L’Ora
del Codice prevede diversi Percorsi come “Guerre Stellari”, “Minecraft” “Frozen” Disney
infinity” “flappy bird” “l’artista”. Si possono utilizzare lezioni tecnologiche sia lezioni
tradizionali. Si comincia con la partecipazione alla settimana europea del codice dal 10 al 18
ottobre 2015 e alla settimana internazionale dell’ora del Codice dal 7 al 13 dicembre 2015.
E’ possibile partecipare all’offerta didattica del MIUR in modalità avanzata, un percorso più
approfondito che sviluppa i temi del pensiero computazionale con lezioni su 4 corsi regolari
e un corso rapido da fruire a seconda dell’età o del livello di esperienza degli studenti da
svolgere nel resto dell’anno scolastico. Su richiesta della scuola potranno venire in classe
dei volontari delle aziende che sostengono il Progetto per affiancare gli insegnanti nelle
classi.al termine delle attività la scuola potrà rilasciare ad ogni alunno un attestato del
percorso svolto.
Fasi operative:
 pianificazione dell’attività
 motivazione della classe
 prima dello svolgimento
 avvio dello svolgimento
 durante lo svolgimento
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
PICCOLE GUIDE TURISTICHE
Proseguiranno il percorso didattico incominciato nell’anno 2014/15
Gli alunni, accompagnati da esperti conoscitori e studiosi del territorio di lavello, saranno
guidati in percorsi di interesse storico-artistico-culturale della Città di Lavello e ne
impareranno ad esporre le descrizioni di massima, i tratti salienti in 3 lingue: Italiano,
Inglese, Francese.
in COLLABORAZIONE del :
•
• COMUNE di MATERA
• ISTITUTO “MINOZZI” di MATERA
• PATROCINATO dal COMUNE di LAVELLO
• PRO LOCO di LAVELLO
• REGIONE BASILICATA
Dipartimento PARI OPPORTUNITA’ – Regione Basilicata -
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
(Docenti interni ed esperti esterni)
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Classi prime della Scuola Secondaria di primo grado
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Conoscenza della zona archeologica della città attraverso un percorso di valorizzazione
studio, visite guidate e laboratori sui luoghi di interesse artistico-culturale-storico della città
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe

Sensibilizzazione verso gli aspetti emozionali del rapporto con la natura attraverso
racconti o disegni;
 Acquisizione della consapevolezza del bene natura e territorio come bene comune
da tutelare e valorizzare;
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
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dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità

Consapevolezza della propria identità di cittadino che partecipa alla vita socioculturale della propria città.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)

Potenziamento delle lingue straniere;

Potenziamento della capacità espositiva.

Autostima; competenze comunicativo-relazionali
3 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Dal mese di settembre al mese di giugno.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
MAJORETTES E SBANDIERATORI
- Educazione Fisica
- Educazione Musicale
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Clementi Giuliana – Prof.ssa De Silva Anna
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
30 alunni
Quinte (Scuola Primaria)
Prime, Seconde, Terze (Scuola Secondaria di Primo Grado)
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
 Valorizzare l’espressione corporea attraverso attività motorie di gruppo
 Favorire la formazione della personalità delle alunne dal punto di vista razionale,
estetico, sociale, operativo e affettivo
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
 Migliorare la sensibilità tattile, visiva, uditiva
 Comunicare attraverso linguaggi non verbali: ritmo, sorriso e gestualità
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
 Assumere atteggiamenti e comportamenti collaborativi durante le
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attività motorie
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)




Controllare il corpo in situazioni statiche e dinamiche
Riconoscere durata e intensità
Libera espressione gestuale e di movimento
Movimenti nello spazio con l’uso del bastoncino
1.4 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Da dicembre a maggio – 25 ore (circa)
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
DELF
Potenziamento lingua francese
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Angela Sasso - Prof.ssa Galotta Carmela (Esperta madrelingua)
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni meritevoli ed interessati (Classi Terze della Scuola Secondaria di Primo Grado)
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Motivazione all’approfondimento della lingua francese manifestata apertamente dagli alunni
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Acquisizione di disinvoltura, sicurezza e padronanza nella comunicazione
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO A/2 (Quadro Comune Europeo) NELLE QUATTRO
ABILITA LINGUISTICHE
- Comprensione orale
- Comprensione scritta
- Produzione orale
- Produzione scritta
47
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Conseguimento della certificazione linguistica (DELF)
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Incontri pomeridiani riservati esclusivamente agli alunni interessati
Conversazione; ascolto di brani di varia origine e natura; interazione orale; comprensione
orale e scritta; produzione orale e scritta; simulazione delle prove di esame DELF;
1.4 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Inizio attività: novembre
Fine attività: aprile
un incontro settimanale (della durata di circa un’ora ciascuno)
Totale: 20 ore circa
1.5– Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE LIGUISTICA DELF (A/2)
1.6– Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Un docente madrelingua una tantum
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
SKILLS FOR LIFE
Potenziamento della lingua inglese parlata secondo gli standard CEFR A1-A2.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof. Di Fazio Donato
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni delle Classi Prime, Seconde e Terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Studiare una lingua straniera vuol dire sviluppare la capacità di comprensione e
comunicazione in situazioni quotidiane, in contesti più o meno noti a seconda del livello di
competenza raggiunto.
Lo studio di una lingua straniera è conoscenza di altri popoli e culture, realtà diverse dalla
propria e conseguentemente ampliamento della visione di sé e del mondo. Proprio in quest '
ottica si colloca il progetto “SKILLS FOR LIFE” dell’Istituto Comprensivo Statale 1 di Lavello.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
Lo studio di una lingua straniera è conoscenza di altri popoli e culture, realtà diverse dalla
propria e conseguentemente ampliamento della visione di sé e del mondo. Proprio in quest '
ottica si colloca il progetto “SKILLS FOR LIFE” dell’Istituto Comprensivo Statale 1 di Lavello.
“Skills for Life” comprende una serie di iniziative finalizzate alla diffusione e al
miglioramento dell’apprendimento dell’inglese parlato.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
L’obiettivo del corso è quello di fornire ai ragazzi le competenze adeguate per affrontare gli
esami Trinity nella specificità dei diversi “grades”. Le attività di spoken interaction, condotte
con un lettore madrelingua, forniranno agli studenti la concreta possibilità di conversare on
un native-speakers e sviluppare abilità contemplate nel CEFR quali: pronuncia,
scorrevolezza, vocabolario, ascolto, parlato, lettura, comprensione scritta e orale.
49
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Potenziamento dell'abilità comunicativa in lingua inglese a livello A1-A2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento;
Potenziamento delle abilità di speaking e reading in vista degli esami Trinity;
In sintesi aver sviluppato le capacità di apprendimento per lo studio successivo della lingua
inglese con un certo livello di autonomia.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Sarà privilegiato l’approccio metodologico: in quanto l’insegnamento di una lingua straniera
appare tanto più efficace se è flessibile, cioè non rigidamente legato ad un metodo unico,
viene quindi riferito ad un’ampia gamma di metodologie, di cui utilizzare tecniche e strumenti
da adattare alle esigenze ed alle situazioni didattiche che man mano si presentano.
Tra quelli che saranno utilizzati spiccano i seguenti:
TPR Total Physical Response di J.J Asher: L’apprendimento della lingua straniera in
maniera intuitiva che si fonda sull’associazione comando verbale/risposta fisica con un
coinvolgimento totale (mentale e fisico).
Approccio Naturale di S. Kasher: La lingua straniera si impara attraverso un processo di
acquisizione spontanea. L’insegnante presenta un input linguistico comprensibile, ponendo
attenzione a bisogni ed esigenze di ciascun alunno (filtro affettivo).
Metodi pragmatici/funzionali: Si utilizza solo la lingua inglese durante le lezioni, così l’alunno
impara ad apprendere attraverso l’uso pratico, l’induzione e in situazioni di apprendimento
diversificate.
1.9 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
I corsi avranno la durata di 4 mesi così distribuiti: 1 ora settimanale x 15 ore complessive.
Orientativamente Gennaio 2016 – Aprile 2016. Il gruppo classe sarà formato da min.10 e
max 13 alunni. Il giorno sarà concordato con le parti (D.S. - alunni-docenti-personale ATA)
2 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Valutazione del profitto e della padronanza linguistica raggiunta;
Valutazione formativa;
Valutazione delle prestazioni e delle conoscenze;
Valutazione soggettiva e oggettiva;
Giudizio in base all’impressione soggettiva;
Valutazione olistica # analitica;
50
2.5 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Partecipazione agli esami per la certificazione delle competenze di lingua inglese:TRINITY.
Oltre a quanto esposto, il sottoscritto proporrà ai genitori degli alunni partecipanti al corso,
un viaggio studio per i loro figli di 7/15 gg in Inghilterra con residenza in un “college”.
Necessitando di una preventiva progettazione, il sottoscritto promuoverà degli incontri
informativi con i genitori nei modi e tempi utili per la preparazione del viaggio. Gli incontri,
verranno tenuti presso i locali della scuola.
2.6 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Un lettore madrelingua con esperienza pluriennale e titoli inerenti all’incarico x ogni gruppo
classe.
2.7 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Saranno necessarie aule dotate di Lim + computer e fotocopiatore.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
FUN WITH ENGLISH
Lezioni di lingua inglese in lingua inglese, in modalità ludica.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Un docente di Inglese esperto in didattica rivolta a giovanissimi discenti.
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
3 Classi della Scuola dell’INFANZIA - bambini di 5 anni e le classi prime della primaria.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
La lingua inglese rappresenta l’anello di congiunzione della futura Europa unita, il
linguaggio, cioè, che sempre più metterà in comunicazione la molteplicità culturale che già
si configura all’interno della Comunità Europea. E’ opportuno perciò, fin dalla scuola
dell’infanzia, veicolare e interpretare questa condizione come una risorsa sul piano
educativo. La lingua straniera si qualifica pertanto come strumento educativo per
l’esposizione a suoni verbali che predispongono ad acquisizioni successive, l’avvio e il
potenziamento delle abilità necessarie a stabilire interazioni positive con gli altri, la
costruzione di una positiva immagine di sé e infine la maturazione di un’identità personale
equilibrata
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe







Sviluppare un’attitudine positiva nei confronti di altri popoli e di altre culture.
Acquisizione della consapevolezza delle proprie potenzialità
Accrescere autostima
Potenziare competenza comunicativa-relazionale con i compagni
Potenziare la capacità di lavorare insieme nel gruppo dei compagni
Competenze sociali: acquisizione di regole, aspettare il proprio turno, ecc…
Sviluppare la capacità di socializzazione
52
1.3.4 Obiettivi formativi specifici: graduati opportunamente, rivolti alle varie classi.




Potenziare le opportunità di SPERIMENTARE la lingua inglese in contesti nuovi e
significativi per tutti i soggetti coinvolti;
Potenziare le possibilità di ricreare nell’ambiente scolastico situazioni e contesti attinti
dalla cultura anglosassone;
Favorire l’utilizzo della lingua inglese PARLATA al fine di valorizzare TUTTE LE
CAPACITA linguistiche STRAORDINARIE E UNICHE in possesso esclusivamente ai
giovani discenti;
Favorire l’utilizzo della lingua inglese PARLATA dei soggetti coinvolti al fine di
favorire l’attitudine di comunicare in lingua straniera;
Creare interesse e piacere verso l’apprendimento della lingua straniera;







Sviluppare la consapevolezza della lingua come strumento di comunicazione;
Suscitare negli alunni l’interesse verso un codice linguistico diverso;
Favorire la collaborazione e il lavoro in gruppo al fine di utilizzare al massimo le
conoscenze e le abilità di ognuno;
Potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e di
memorizzazione;
Sviluppare la capacità d’uso di linguaggi non verbali;
Favorire lo sviluppo cognitivo dell’alunno stimolando i diversi stili di apprendimento;
Aiutare il bambino nel suo processo di maturazione socio-affettiva
1.3.5 Risultati attesi: graduati opportunamente.












Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese;
Familiarizzare i bambini con il concetto di lingua e parole straniere usate in italiano;
Salutare quando ci si incontra;
Riconoscere i saluti nei diversi momenti della giornata;
Comprendere ed eseguire semplici comandi;
Chiedere e dire il proprio nome;
Riconoscere e pronunciare i nomi dei membri della propria famiglia;
Riconoscere e pronunciare i nomi dei colori;
Contare fino a 10;
Riconoscere e pronunciare i nomi di alcuni animali;
Riconoscere e pronunciale alcune parti del corpo;
Saper ripetere semplici chant e canzoni in lingua inglese
COLEGAMENTI CON Altre discipline:





Matematica: i numeri fino a 10
Scienze: Le parti del corpo
Scienze motorie: stimolando il linguaggio del corpo
Competenze di canto-musicali e teatrali
Arte e immagine: colori
53
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Numero di ore settimanali da concordare con i docenti.
Il metodo didattico che verrà adottato sarà prevalentemente basato sul gioco, sulla musica e
sulla pratica orale. Fin dall’ inizio si utilizzeranno cartelloni, flashcards, burattini, si
organizzeranno giochi individuali e di gruppo e si impareranno facili canzoncine e
filastrocche. Verranno poi utilizzati altri sussidi didattici come il registratore audio e le video
cassette che permetteranno al bambino di acquisire un piccolo patrimonio lessicale,
attraverso l’audizione, la conversazione, l’associazione immagini-parola-frase. L’attività
svolta in forma orale permetterà di sviluppare nel bambino la capacità di comprendere i
messaggi e di rispondere ad essi in maniera adeguata.
1.5 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Il progetto FUN WITH ENGLISH prevede un numero massimo di 100 ore
complessivamente, nell’Infanzia e nella primaria, incomincerà in gennaio e si concluderà
con uno spettacolo alla presenza di genitori e parenti degli alunni protagonisti.
2.0 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Il Progetto Fun with English già in precedenza ha riscosso grande successo e approvazione
da parte dei genitori, degli alunni protagonisti durante le diverse recitazioni e da ogni
spettatore presente, come si evince dai customer satisfactions somministrati ai vari
stakeholders.
2.1 – Modalità del monitoraggio
Le modalità di monitoraggio saranno diverse:
 Osservazione della partecipazione ai giochi e alle attività proposte;
 Osservazione delle modalità di interazione nel gruppo;
 Osservazione degli elaborati in cui il bambino analizza e interiorizza l’esperienza
svolta;
 Osservazione delle verbalizzazioni dei bambini;
 Confronto con le colleghe della sezione per verificare l’entusiasmo della proposta
La commissione GOP, la F.S “POF” e il DS utilizzeranno tutte le modalità che riterranno utili
e opportuni, nonché modelli concordati di monitoraggio e valutazione e la referente del
progetto somministrerà customer satisfaction ai genitori e agli stakeholders del progetto.
54
3 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Un DVD con video e foto documenterà gli spettacoli finali delle classi coinvolte
3.0 – Risorse umane
Un esperto di metodologie didattiche rivolte a giovanissimi discenti, con validi titoli culturali,
professionali e soprattutto vasta esperienza svolta in questa scuola
3.1 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Per la realizzazione del Progetto occorre l’aula con Televisore dotato di DVD e per le prove
generali per le rappresentazioni occorre la palestra.
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SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
IL RE DEI BAMBINI
Tratto dall’omino libro di Giulia Aldovini, si pone come obiettivo avvicinare i bambini al tema dei
Diritti umani ed in particolare ai Diritti sui bambini in particolare, in un’ottica di Educazione alla
Convivenza Civile.
Con questo progetto gli alunni possono conoscere altri bambini, altre identità ricche di umanità,
che ciascuno un diritto che è stato loro negato. Stimolando i bambini ad interagire direttamente
con questi personaggi essi possono comprendere l’importanza di quel particolare diritto e
sentirsi stimolati a continuare il percorso che, attraverso l’argomentazione filosofica (Philosophy
for children) e due diversi laboratori espressivi, li porterà ad una maggiore consapevolezza del
significato nascosto dietro ai diritti umani e alla conoscenza di strumenti, azioni, istituzioni che
possono aiutare i bambini a vedere garantiti i loro diritti naturali.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Il team della classi 1°-2°-3° del plesso S. Anna.
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Scuola primaria (classi 1°-2°-3° del plesso S. Anna).
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
La motivazione principale è la presenza di alunni stranieri.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
- Aiutare i bambini a conoscere e a comprendere il significato della “Convenzione sui Diritti
dell’infanzia”.
- Aiutare i bambini a comprendere il legame tra bisogno e diritto, affrontando il tema dei
diritti negati.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
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-Sviluppare nei bambini un pensiero autonomo e critico nei confronti delle tematiche
affrontate.
-Sviluppare un atteggiamento di apertura e di curiosità nei confronti di modalità di vita e di
situazioni ambientali che non conoscono.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Il collegamento di tale progetto e con l’Erasmus Plus.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Il numero degli incontri è dieci, in forma laboratoriale.
2 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Il progetto, che inizierà ad Aprile e terminerà a Maggio, si articolerà nelle seguenti parti:
1. Formazione iniziale e finale con gli insegnanti rispetto al progetto (ampliamenti,
condivisione, valutazione esperienza, …);
2. Sessione di Philosophy for children con il gruppo-classe: discussione sui temi
sviluppati durante lo spettacolo, attraverso il dialogo cooperativo e democratico, verrà
condotta una discussione volta ad affrontare collettivamente i temi sviluppati durante
lo spettacolo teatrale;
3. Laboratorio artistico per la realizzazione grafico-pittorica de’ “Il Mio diritto più caro”;
4. Laboratorio ludico-narrativo: “Il diritto all’identità: tante identità da creare e da
scoprire”.
5. Spettacolo teatrale nella forma di un percorso narrativo-visivo interattivo, attraverso le
parole e le illustrazioni di una favola che ha come tema i diritti dei bambini;
3 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
I partecipanti sono 47 alunni.
57
3.5 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Spettacolo teatrale nella forma di un percorso narrativo-visivo interattivo, attraverso le
parole e le illustrazioni di una favola che ha come tema i diritti dei bambini
3.6 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Il numero dei docenti è cinque (ore per ciascuno 20).
Il numero dei non docenti è uno (ore 20).
3.7 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Materiale di facile consumo e libro “IL RE DEI BAMBINI” di Giulia Aldovini.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
NATALE IN CANTO E IN DOLCEZZA
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Tutte le insegnanti della scuola dell’infanzia
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia (3 – 4 – 5 – anni).
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Offrire ai bambini nuove esperienze di amicizia, di pace in un contesto accogliente e
stimolante.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
* Stimolare lo sviluppo nella creatività nel bambino attraverso l’uso dei linguaggi musicali ed
espressivi.
* Accompagnare il bambino alla scoperta del significato del far festa in un clima di amicizia,
collaborazione, disponibilità, gioia condivisa.
* Incentivare comportamenti di solidarietà
* Riconoscere e valorizzare le diversità
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
* Stimolare lo sviluppo della creatività nel bambino attraverso l’uso dei linguaggi musicali
* accompagnare il bambino nella scoperta del significato del far festa in un clima di amicizia,
collaborazione, disponibilità e gioia condivisa
* Incentivare comportamenti di solidarietà
* Riconoscere e valorizzare le diversità
59
1.3.5 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Attività di ascolto, narrazione, drammatizzazione
raggiungimento di un obiettivo comune: festa di natale
e
progettazione
finalizzata
al
2 – durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
novembre - dicembre
3.2 – strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Osservazioni iniziali, in itinere e finali
3.3 – realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Spettacolo canoro “natale in canto e in dolcezza”
Mostra mercato del dolce e del fai da te
2.10 – risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
Tutti le insegnanti della scuola dell’infanzia
Collaboratore esterno per l’impianto stereofonico
2.11 – beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Cartoncini bristol 70x100, colla vinavil, glitter oro e argento, risme di cartoncino colorato
formato a4, risme di carta formato a4, nastro adesivo, colori a tempera.
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I.C.S.1 “F.C. VILLAREALE”- LAVELLO
SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
PROGETTO CINEMA
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni del tempo prolungato.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Porre particolare attenzione alle dinamiche di crescita che vivono i ragazzi e alle
problematiche delle nuove generazioni, dando loro la possibilità di mostrarsi al mondo in
modo differente e con una nuova consapevolezza di se stessi.
Stimolare la riflessione e l’autoconoscenza.
Rafforzare e sviluppare l’inclusione, migliorando l’accoglienza di sé e dell’altro.
Realizzare un’effettiva socializzazione ed integrazione attraverso una didattica di
partecipazione e di cittadinanza attiva che garantisca un successo formativo e di istruzione
per tutti, soprattutto per i più deboli.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe






Maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità ed attitudini.
Sviluppo della socialità tesa a migliorare le proprie capacità di relazione e di
autocontrollo.
Rispetto per gli spazi e per il lavoro altrui.
Capacità di calarsi in situazioni e personalità diverse.
Possibilità di migliorare la comprensione dei diversi punti di vista.
Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’energia e
l’eccessiva vivacità in alcuni soggetti.
1.3.4 Obiettivi formativi specifici, devono essere concreti, coerenti, misurabili, verificabili,
dunque devono essere espressi in termini di conoscenze, competenze, capacità
61









Capacità di leggere, comprendere e ascoltare un testo cinematografico.
Possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza
linguistica.
Capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo, anche da un punto di vista
linguistico.
Capacità di memorizzare (stimolando l’attenzione) le proprie battute.
Comprendere la comunicazione attraverso i vari linguaggi.
Comprendere le relazioni che legano il cinema al più articolato mondo culturale ed al
contesto letterario e storico sociale in particolare.
Mettere in scena un testo drammatico attraverso la lettura, la manipolazione di un
copione, l’assegnazione delle parti ai vari protagonisti, l’allestimento delle scene, la
scelta delle musiche.
Sviluppare lo spirito critico attraverso l’ascolto attivo.
Stimolare la creatività attraverso l’uso di linguaggi figurativi e mimico gestuali.
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)
Formazione e consolidamento di abilità e competenze degli alunni, in particolar modo di
quelli più deboli (BES e stranieri).
Potenziamento delle competenze linguistiche.
Integrazione e interazione fra i vari soggetti della comunità scolastica e quindi un maggiore
coinvolgimento e una maggiore inclusione scolastica degli alunni in tutte le attività.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Due ore a settimana per ciascuna classe
1.6 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Novembre -Maggio
2.5 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Attenzione e gradimento.
2.6 – Modalità del monitoraggio
Il referente del progetto, in collaborazione con la commissione P.O.F. e la FS 1, utilizzerà
modelli concordati di autovalutazione per la conoscenza dei punti di forza e di eventuali punti
critici.
62
Piano di lavoro.
Questionario di valutazione degli alunni.
Riprese filmate in itinere e in soluzione finale.
2.7 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Realizzazione di un cortometraggio
2.8 – Risorse umane
Indicare il numero dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di
utilizzare e il n° totale di ore per ogni figura. Indicare i nominativi delle persone che ricoprono
ruoli rilevanti.
I docenti curriculari in servizio durante le ore del progetto.
Quattro esperti esterni per un totale di
2.9 – Beni e servizi
Indicare i beni – da acquistare o utilizzare - i servizi – trasporto, guide ecc. – e le risorse
logistiche – aule, laboratori ecc. – necessari alla realizzazione del progetto.
Testi, aule, supporti multimediali.
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SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
SI VA IN SCENA: FACCIAMO TEATRO
Il progetto ha l’obbiettivo di favorire l’integrazione e la comunicazione oltre che proporre
spunti artistici e culturali; imparare a conoscere le proprie emozioni, a viverle e comunicarle,
ma anche conoscere l’intensità emotiva dell’altro e scoprire l’intreccio e la vicinanza delle
diverse personalità.
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Prof.ssa Antonella Gerardi
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Classi quinte della Scuola Primaria; Classi prime della Scuola Secondaria di primo grado.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Il Teatro dei Burattini e delle figure animate in genere, sta in questi ultimi anni ritornando di
grande attualità, sia come “spettacolo” rivolto all’infanzia, che come strumento per didattiche
specializzate all'interno della scuola. Questo genere di teatro è un ottimale strumento
educativo quando si coniuga con la “fiaba”.
La fiaba è uno strumento contenitore di molteplici realtà e proiezioni fantastiche, è un
percorso di iniziazione, è una situazione esperienziale per ogni bambino, di oggi e di
sempre, è conquista di conoscenze e abilità, è superamento di paure.
Nella vita di ognuno di noi dopo il “distacco” dalle sicurezze della famiglia, si viene
inevitabilmente proiettati verso il diventare adulti emancipandosi dai grandi, tutto ciò si
riflette nella lotta in un mondo di draghi, streghe, lupi e altre cose che qualcuno ha costruito
per noi, e che noi dobbiamo continuamente combattere o uccidere; ma non è solo questo, è
qualcosa che abbiamo dentro di noi, come la fantasia, che dobbiamo sollecitare e curare
per non farla esaurire (o peggio, piegare, soffocare, abbruttire, morire), ed attraverso l'uso di
questo “terzo occhio dell’immaginazione” noi riusciremo a capire meglio la realtà, in cui i
bambini oggi sono i più colpiti dalla presenza dei meccanismi omologanti dei mass media,
dalla bruttura e dalla negatività di certe immagini, o peggio dal vuoto di comunicazione che
gli adulti creano attorno a loro.
Per correggere questa tendenza, nelle scuole, vengono messe in atto numerose esperienze
riguardanti la fiaba e si è anche lavorato con i burattini o pupazzi: binomio perfetto che può
essere riproposto come una delle fondamentali esperienze da far compiere ai ragazzi.
I burattini sono importanti perché sono strumenti che agiscono impegnando tutta la sfera
comunicativa ed espressiva del bambino; sono una sua immagine speculare, dove lui
64
riconosce il proprio “essere corporeo”. La figura umana viene così reinterpretata trasferendo
su questa tutte le possibilità comunicative, talvolta inespresse nelle relazioni quotidiane.
Questa forma di teatro trova, rispetto alle altre, maggiore applicabilità nel contesto
scolastico per la molteplicità degli strumenti e per la sua completezza.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
 La manualità migliorando le capacità manuali e prendendo coscienza delle proprie
abilità pratico - creative, raggiungendo dei risultati visibili e immediatamente fruibili poiché
l’utilizzo delle mani diventa nel quotidiano strumento di relazione e comunicazione
permettendo di raccontare e raccontarsi ed offrendo molteplici possibilità di animazione di
oggetti che interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con la rappresentazione e
simulazione della realtà attraverso i personaggi animati (burattini, marionette) si
propongono tematiche tratte dal quotidiano che stimolano i ragazzi alla riflessione e
all’approfondimento personale;
 Il saper utilizzare il corpo e la voce per far vivere il personaggio/burattino favorendo le
abilità di alunni in difficoltà;
 Il saper utilizzare la pluralità e la globalità dei linguaggi (parola, gesti, musiche,
immagini);
 Promuovere l'autostima e la fiducia nelle proprie capacità, soprattutto di quegli alunni
che presentano difficoltà didattico-relazionali; per qualche alunno è un modo per vincere
lab forte timidezza avendo modo di poter prestare la propria voce ad un burattino e
vivendo loro stessi avventure coinvolgenti e molto più stimolanti di quelle viste
passivamente di fronte al televisore;
 Saper lavorare in gruppo, rispettando le abilità e le opinioni di tutti.
1.10
– Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
15 ore per classe
2 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Per l’attuazione del progetto “Si va in Scena: facciamo Teatro” sono previsti tre momenti: il
primo di contatto preliminare ed organizzativo, il secondo di attuazione attraverso i
laboratori, il terzo e conclusivo: “lo spettacolo/saggio”.
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SCHEDA ILLUSTRATIVA PROGETTO POF
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.4 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
LABORATORIO CERAMICA
Laboratorio di ceramica realizzato dall’associazione C.I.F.
1.5 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Ins. Cirone Maria Rosaria
1.6 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Scuola Primaria.
1.3.2 Motivazioni dell’intervento: a partire dall’ analisi dei bisogni formativi (indicando anche,
se è stata fatta, quali strumenti si sono utilizzati per la raccolta dei dati iniziali)
Il progetto “ceramica in classe” rappresenta l’opportunità, per gli alunni di questo istituto, di
utilizzare l’argilla come ulteriore materiale/mezzo espressivo, che si aggiunge a quelli usati
più comunemente.
1.3.3 Obiettivi formativi generali da cui nasce il progetto: finalità generali del progetto in
accordo con le finalità del POF, della programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di
Classe
 coniugare i saperi teorici con quelli operativi e creativi;
 apprendere nell’ambito delle didattiche della forma, della logica e della fantasia;
 dare risposta ai bisogni di creatività: la creta infatti per le sue caratteristiche plastiche, di
morbidezza, di informalità consente di manipolare, creare, fare e disfare, premere,
distruggere, usando in particolare le mani;
 suscitare emozioni nei vari tentativi di trasformare la materia, tentativi che consentono al
bambino di scoprire e cogliere le caratteristiche strutturali;
 sviluppare, dai primi approcci con la materia, percorsi strutturati e sostenuti da tematiche
stimolanti che consentono di attraversare le varie discipline didattiche quali la scienza, la
lingua, l’educazione all’arte, ecc…;
 coinvolgere tutti i sensi nelle azioni di trasformazione.
66
2 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
30 giorni
3 – Realizzazione di un prodotto finale
Realizzazione di un prodotto finale testuale multimediale o altro (facoltativo)
Realizzazione di manufatti
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ANNO SCOLASTICO 2015/16
Sez. 1 – Descrittiva
1.1 – Denominazione progetto
Denominazione del progetto e sua descrizione sintetica
UN TABLET PER AMICO
1.2 – Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto
Venafro M. Pia, Funzione Strumentale per la disabilità.
1.3 – Destinatari – Motivazioni – Obiettivi - Risultati Attesi - Metodologie
1.3.1 Destinatari (indicare la classe o il gruppo alunni e il numero presumibile)
Alunni disabili 25
1.3.2 Motivazioni dell’intervento:
Ci proponiamo di offrire agli alunni diversamente abili una metodologia innovativa e
coinvolgente, soprattutto nei casi più gravi, al fine di consentire loro, attraverso un nuovo
linguaggio, di esprimersi e di sentirsi inclusi nel gruppo classe con un sussidio efficace.
Il mezzo multimediale, soprattutto nei casi di autismo, si dimostra essere lo strumento
idoneo a catturare l’attenzione e a stimolare la curiosità del bambino con difficoltà diverse,
semplificando il lavoro di produzione sia del docente sia del discente.
Il TABLET si qualifica, pertanto, come strumento educativo e sussidio veramente efficace,
per il potere comunicativo delle immagini e per l’esposizione a suoni verbali che
predispongono ad acquisizioni successive, l’avvio e il potenziamento delle abilità necessarie
a stabilire interazioni positive con gli altri, la costruzione di una positiva immagine di sé e
infine la maturazione di un’identità personale equilibrata.
1.3.3 Obiettivi formativi generali







Sviluppare un’attitudine positiva nei confronti del gruppo classe e dei contenuti
disciplinari.
Acquisizione della consapevolezza delle proprie potenzialità
Accrescere autostima
Potenziare competenza comunicativa-relazionale con i compagni
Potenziare la capacità di lavorare insieme nel gruppo dei compagni
Competenze sociali: acquisizione di regole, aspettare il proprio turno, ecc...
Sviluppare la capacità di socializzazione
1.3.4 Obiettivi formativi specifici
68
 Codificazione dei contenuti disciplinari tramite un mezzo più vicino ai giovani e più
accattivante.
 Potenziare le opportunità di SPERIMENTARE i contenuti disciplinari in contesti nuovi
e significativi per tutti i soggetti coinvolti;
 Favorire l’acquisizione di un codice comunicativo che può avvicinarli al linguaggio in
comune con i compagni;
 Creare interesse e piacere verso i saperi scolastici;
 Sviluppare la consapevolezza del multimediale come strumento di comunicazione;
 Favorire la collaborazione e il lavoro in gruppo al fine di utilizzare al massimo le
conoscenze e le abilità di ognuno;
 Potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e di
memorizzazione;
 Sviluppare la capacità d’uso di linguaggi non verbali;
 Favorire lo sviluppo cognitivo dell’alunno stimolando i diversi stili di apprendimento;
 Aiutare il bambino nel suo processo di maturazione socio-affettiva;
La nuova didattica, promossa con l’uso delle nuove tecnologie, tocca gli aspetti strutturali
del fare scuola (trasmissione-costruzione delle conoscenze):
 Potenzia empowerment e responsabilità;
 Sperimenta nuovi modi di rappresentare la conoscenza e nuovi linguaggi (libri,
contenuti digitali, ecc…);
 Sperimenta nuovi modi di organizzare il tempo e lo spazio dell’apprendimento
(scuola/casa; presenza/distanza);
1.3.5 Risultati attesi: quale ricaduta formativa ci si attende a favore dei destinatari del
progetto (collegamento con le attività curricolari e/o altre iniziative assunte dalla scuola)


Svolgere il programma previsto nel PEI in pieno clima inclusivo col gruppo –classe.
L’approccio collaborativo favorisce lo sviluppo delle dinamiche di cooperazione
all’interno della classe sia nei confronti di soggetti disabili che normodotati, poiché il
TABLET permette realizzazioni creative finalizzati alla capacità di esplorare,
conoscere e progettare.
1.3.6 Metodologie (Numero e tipologia incontri, eventuali uscite, eventuali rapporti con altri
enti e scuole ecc.)
Viene favorita la coordinazione oculo-manuale e le abilità che richiedono motricità fine.
Viene migliorata la fruizione e la produzione di messaggi orali e scritti mediante l’uso della
vasta galleria di immagini, suoni e filmati, presenti nel software, favorito il processo di
codifica e decodifica di simboli, promossa la soluzione di problemi e la correzione
dell’errore.
L’idea progettuale che sottende l’utilizzo del TABLET in classe prevede:
 la realizzazione di ambienti favorevoli all’apprendimento mediante l’utilizzo di
software didattici specifici ;
 la realizzazione di percorsi didattici da pubblicare nel sito web.
3 – Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua e la periodicità degli incontri,
illustrare le fasi operative
Anno scolastico 2015/16
69
4 – Strumenti di valutazione del progetto
Indicare gli indicatori di valutazione per la verifica dell’efficacia del progetto (numero dei
partecipanti, attenzione e gradimento dei partecipanti, ecc.)
Autovalutazione e customer satisfaction rivolti ai genitori.
4.0 – Modalità del monitoraggio
Le modalità di monitoraggio saranno diverse:
 Osservazione della partecipazione ai giochi e alle attività proposte;
 Osservazione delle modalità di interazione nel gruppo;
 Osservazione degli elaborati in cui il bambino analizza e interiorizza l’esperienza
svolta;
 Osservazione delle verbalizzazioni dei bambini;
 Confronto con i colleghi della classe per verificare l’efficacia del metodo usato.
La commissione G.O.P., la F.S. “POF” e il D.S. utilizzeranno tutte le modalità che riterranno
utili e opportuni, nonché modelli concordati di monitoraggio e valutazione e la referente del
progetto somministrerà customer satisfaction ai genitori e agli stakeholders del progetto.
70
PROGETTO SICUREZZA
Responsabile del progetto
Docente R.S.P.P. Antonella SIBIO
MOTIVAZIONE, FINALITA’,OBIETTIVI DEL PROGETTO
Analisi del contesto
L’orientamento internazionale in materia di promozione della salute e della sicurezza
pone l’accento sul benessere psicofisico e sociale dell’individuo, primo attore di tutti gli
interventi in materia.
La promozione della sicurezza a scuola è da intendersi non soltanto in un’ottica di tipo
strutturale e tecnico in quanto protezione dal pericolo e dai rischi di natura strutturale o
ambientale, ma anche e prima di tutto come elemento educativo e formativo. Infatti la
scuola è l’ambiente primario atto a valorizzare la cultura della sicurezza attraverso la
condivisione delle regole e l’adozione di uno stile di vita adeguato.
E’ ormai quindi riconosciuta la necessità di promuovere strategie preventive partendo dalla
fascia d’età della scuola primaria e dell’infanzia, creando proprio nella scuola un clima ed
un ambiente favorevole alla formazione ed all’attuazione di idonee strategie progettuali.
Il progetto che si intende realizzare consiste nell'assumere una prospettiva positiva nei
confronti di corretti stili di vita, finalizzando l'attività al miglioramento della prassi quotidiana
e del benessere percepito. Ci si prefigge di considerare aspetti interni all'individuo insieme
ad aspetti del contesto scolastico, allargando il focus su vari ambiti comportamentali
(ambiente, benessere, corrette regole di vita e prevenzione di comportamenti errati per la
salute e la sicurezza), favorendo anche il confronto tra componenti diverse.
Le autonomie scolastiche hanno realizzato negli ultimi anni numerosi e diversificati progetti
sulla sicurezza, sulla promozione della salute psico-fisica e sull’educazione alla convivenza
democratica che hanno puntato sul coinvolgimento attivo di docenti, alunni, famiglie e realtà
territoriali, con risultati più che apprezzabili a livello di sensibilizzazione e diffusione delle
corrette informazioni.
Analisi dei bisogni e setting d’intervento
Alla scuola spetta il compito specifico di rilevare i bisogni formativi della propria popolazione
scolastica. Ciò avviene attraverso:
□ Rilevazione della situazione socio – culturale e ambientale, con particolare
attenzione alle attese consapevolmente espresse dalle famiglie nei colloqui
individuali coi docenti e nelle riunioni degli organi collegiali;
□ Mappatura dei bisogni sia di singoli alunni sia dei gruppi classe/sezione.
□ Identificazione di conoscenze, di abilità e di competenze che le precedenti
esperienze formative hanno contribuito a formare, allo scopo di innestare su queste
le nuove proposte formative
□ L’analisi della normativa in merito particolarmente alla sicurezza
71
Dall’analisi dei dati emergono bisogni che riguardano:
 Identificazione ed accettazione dell’Io
 Allargamento delle relazioni interpersonali
 Interiorizzazione delle regole di convivenza democratica.
 Condivisione di esperienze significative a livello personale e comunitario
 Creazione di ambienti stimolanti e protettivi.
Alla luce di quanto esposto il presente Progetto nasce per rispondere all’esigenza della
scuola di effettuare un percorso sia formativo che divulgativo coinvolgente, interdisciplinare
e di ampia valenza educativa.
Incentivare la creazione di una moderna coscienza di protezione civile nei futuri cittadini è
uno degli obiettivi principali che si propone il presente progetto: è fondamentale infatti che i
concetti di sicurezza e prevenzione entrino a far parte del bagaglio culturale di ogni
cittadino, a cominciare dall’infanzia, affinché sin da piccoli, i cittadini siano resi consapevoli
delle situazioni di pericolo e conoscano i comportamenti basilari corretti da tenere per
proteggere se stessi e gli altri.
Il progetto interviene sull’ambiente di vita degli studenti, sia scolastico che familiare e
sull’ambiente di lavoro di docenti e personale ATA.
Ci si auspica di poter intervenire sui seguenti livelli:
-individuale
-di gruppo-classe
-di ordine di scuola
-di continuità tra diversi ordini di scuola
-di contesto sociale: famiglie, realtà culturale locale.
Obiettivi generali e specifici
Gli obiettivi generali sono:
- Promuovere la cultura della sicurezza fin dalla scuola dell’infanzia
- Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio
- Sentirsi rassicurato e responsabile
- Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui
benessere
- Saper individuare praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi, gli
altri e l’ambiente.
A queste esigenze si risponderà con una proposta volta a:






conoscere e praticare comportamenti corretti;
promuovere la conoscenza, il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza delle
proprie azioni;
promuovere e individuare interventi didattici per sensibilizzare alunni, insegnanti e
famiglie nei confronti di ambiente, salute e sicurezza;
valutare le necessità emergenti nei diversi ambiti;
coinvolgere il maggior numero di fruitori;
promuovere il benessere dello studente;
72






esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza(coinvolgendo le famiglie si punta
a far esplicitare l’esperienza acquisita e ad assumere consapevolmente adeguati
comportamenti personali e sociali);
individuare i temi della sicurezza già presenti nella programmazione scolastica per
richiamarne la valenza affinché non siano trascurati, sminuiti o disattesi;
elaborare percorsi didattici per la promozione, a livello scolastico, della cultura della
sicurezza e della prevenzione;
stendere e proporre strumenti per valutare le conoscenze e le competenze in materia
di sicurezza;
promuovere comportamenti ispirati alla solidarietà ed al rispetto;
favorire e promuovere la formazione del personale scolastico;
CARATTERI ORIGINALI DEL PROGETTO
Il progetto promuove l’acquisizione e l’interiorizzazione di buone pratiche di vita e
comportamento consapevole attraverso un percorso attivo e coinvolgente adeguato alle
varie fasce d’età coinvolte. Si punta sullo sviluppo di life skills a vari livelli con l’utilizzo, per
gli alunni più piccoli, dell’intelligenza emotiva utile soprattutto ad indurre cambiamenti nelle
condotte (D. Goleman).
Punti di forza ed elementi qualificanti sono infine rappresentati:
- dalla consapevolezza e relativa pratica nelle situazioni di pericolo
- dagli argomenti inerenti il progetto integrati ai curricoli di studio.
FASI DI ATTUAZIONE
Destinatari e programma delle attività
Destinatari finali
Destinatari intermedi
Alunni di scuola dell’infanzia, scuola primaria
e scuola secondaria di primo grado.
Docenti, personale ATA.



Bisogni rilevati



73
Capacità di affrontare situazioni nuove
Capacità di ascolto
Capacità di mantenere l’attenzione
per un tempo prolungato
Capacità di porsi in modo critico di
fronte a situazioni problematiche
Interiorizzazione delle regole di
adeguato comportamento di fronte al
rischio.
Condivisione di esperienze
significative a livello personale e


Obiettivo generale




Obiettivi specifici
comunitario
Creazione di ambienti stimolanti e
protettivi
Promuovere la cultura della sicurezza
fin dalla scuola dell’infanzia.
Accrescere le competenze sul piano
della consapevolezza del proprio e
altrui benessere.
Saper individuare e riconoscere i
fattori determinanti delle situazioni a
rischio.
Sentirsi rassicurato e responsabile.
Saper individuare e praticare
comportamenti sociali responsabili
verso se stessi, gli altri e l’ambiente.
OBIETTIVI EDUCATIVI /
COMPORTAMENTALI:
 Prendere coscienza delle regole e
delle norme che danno sicurezza al
comportamento autonomo.
 Sviluppare un comportamento
adeguato alle varie circostanze.
 Essere consapevole delle situazioni di
pericolo concreto e reale e saper
mantenere comportamenti idonei a
situazioni di pericolo.
 Sviluppare comportamenti di
solidarietà, collaborazione e
autocontrollo.
STRUTTURALI/ORGANIZZATIVI:
 Prendere coscienza dell’importanza di
adeguate strategie di prevenzione.
 Migliorare e rendere più efficace
l’intervento formativo in materia di
prevenzione e di coscienza civica.
 Attuare strategie condivise.

Cambiamenti attesi

74
Miglioramento della conoscenza delle
proprie capacità
Miglioramento della consapevolezza


del rischio e della sua possibile
prevenzione
Diffusione buone pratiche all’interno
della scuola, dell’ambiente familiare
Miglioramento della mobilità
nell’ambiente scolastico
Nucleo tematico: educazione alla prevenzione e conoscenza del rischio






Interventi formativi ed informativi per il personale docente e ATA e formazione figure
sensibili
Esecuzione simulazioni e prove di evacuazione
Creazione di percorsi didattici diversificati per ordine di scolarità sulla prevenzione e
la conoscenza del rischio a scuola, a casa e sul territorio.
Coinvolgimento del territorio e delle famiglie in manifestazioni legate al progetto.
Realizzazione di cd per la formazione degli studenti.
Realizzazione di link dedicati sul sito dell’istituzione scolastica capofila con rimandi ai
siti di tutte le scuole della rete.
METODOLOGIA E PIANIFICAZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto su basa su questi principi metodologici generali:

Condivisione delle iniziative tra ordini di scuola

Predisposizione di materiali

Attività didattiche in ore curricolari e non, esperienze di simulazioni.

Condivisione e diffusione di buone pratiche.
La metodologia utilizzata per gli interventi di tipo didattico e formativo sarà quella del
“learning by doing”, vale a dire dell’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare. In
questo modo gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare
a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del
perché sia importante conoscere qualcosa e come una certa conoscenza possa essere
utilizzata. La finalità del metodo è quella di migliorare la strategia per ottenere una vera
competenza.
Molte delle attività proposte saranno espletate attraverso il lavoro in gruppo o con attività
laboratori ali sfruttando le tecniche di Brain storming e Problem solving per migliorare la
creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili,
posto un argomento dato, favorendo, inoltre, l’abitudine a lavorare in gruppo e a rafforzare
le singole potenzialità.
75
Il referente docente RSPP dell’Istituto, curerà l’organizzazione generale e specifica nonché
la diffusione delle buone pratiche.
Il progetto sarà inserito nel piano dell’offerta formativa.
ATTIVITA’ MIRATE IN AGGIUNTA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO SCOLASTICO:
- Gestione e organizzazione del “Piano decoro” (due viaggi a Potenza, gestione
burocratica e monitoraggio in itinere);
- Modifiche mensili al DVR dell’Istituto in relazione ai lavori “cantiere” del Comune di
Lavello con relativa modifica valutazione dei rischi;
- Gestione del personale scolastico e alunni con relativa comunicazione alle famiglie in
merito ai lavori nella Scuola (Comune);
- Stesura del DUVRI con l’Ing. Mauro MELE per i lavori da parte del Comune;
- Sopralluogo e valutazione impianto caldaie con referente del Comune di Lavello;
- Tavolo tecnico con la Croce Rossa di Lavello e RSPP dell’I.C.S. 2 in merito alle
prove di evacuazione;
- Incontro con RSPP I.C.S.2 Prof. Vitale in merito alla gestione delle co-responsabilità
del Plesso di S. Anna;
- Attivazione sito NAPO – blog e piattaforma (in collaborazione con INAIL e Ing.
Pasquale Costante) per la formazione della Sicurezza nelle Classi;
- Installo in tutte le LIM dell’Istituto del Programma “Scuola Si-Cura” – attività/ giochi di
simulazione finalizzati alla gestione dei rischi;
- Stesura, progettazione, realizzazione del progetto “Ciak Scuola Si-Cura” Film “I
SUPER ABILI”;
- Organizzazione spettacolo teatrale sulla Sicurezza con INAIL e USR di Basilicata;
- Incontri con Rappresentanti dei genitori;
- Partecipazione Consigli di istituto per aggiornamenti in merito;
- Ricerca, studio e realizzazione di progetti finalizzati all’acquisizione delle risorse;
- Studio strategie di intervento mirate per fasce deboli/alunni con difficoltà al fine di
consentire a tutti di acquisire gli automatismi necessari in caso di emergenza, di
raggiungere i punti di raccolta agevolmente e di seguire tutte le precauzioni;
- Trasferte a Potenza per i sopracitati impegni;
- Giornate di formazione e aggiornamento;
- Tavoli tecnici – organizzativi con INAIL e USR – Ing. Pasquale Costante.
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p.o.f. progetti 2015-2016 - Istituto Comprensivo Lavello 1