“Istituto Istruzione Superiore Professionale “Enzo Ferrari”
Personale Amministrativo
Corso Formativo Informativo
La sicurezza e la tutela della
salute
nei luoghi di lavoro
Opuscolo
Ai sensi del decreto legislativo 9 Aprile 2008 n°81
coordinato con il D.Lgs. 106/09 in materia di sicurezza
e tutela della salute nei luoghi di lavoro
Relatore: RSPP Ing. Giuseppe Biondo
Documento del 14/04/2012 - Barcellona P.G.
(ME)
1
B
INDICE
PREFAZIONE
PAG. 3
La Normativa
PRIMA PARTE
PAG. 7
Gli Attori Della Sicurezza E Della Tutela Della Salute
SECONDA PARTE
PAG. 21
Competenze E Obblighi Attori Della Sicurezza E Della Tutela Della Salute
TERZA PARTE
PAG. 39
Attività Lavorative: Rischi, Comportamenti Per Ridurre/Eliminare I Rischi E DPI
Uso Elettricità
Lavoro in ufficio
Movimentazione Dei Carichi
Stress Da Lavoro
2
PREFAZIONE
La normativa
3
La sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro è
normata dal decreto legislativo 9 Aprile 2008 n°81 e dal
D.Lgs. 3 Agosto 2009, n°106
NB: Il D.Lgs. 3 Agosto 2009, n°106, riporta disposizioni
integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile
2008 n° 81
4
IL D. Lgs. 81/08 ABROGA numerose
norme in materia di sicurezza e salute nei
luoghi del lavoro
 D.P.R. 547/55 - PREVENZIONE INFORTUNI
 D.P.R. 303/56 - MALATTIE PROFESSIONALI
 D.P.R. 164/56 - SICUREZZA CANTIERI EDILI
 D.Lgs. 277/91 - RUMORE, PIOMBO, AMIANTO
 D.Lgs. 626/94 - IGIENE E SICUREZZA
 D.Lgs. 493/96 - SEGNALETICA
 D.Lgs. 187/05 - VIBRAZIONI
5
Campo Di Applicazione D.Lgs. 81/08
Coordinato Con Il D.Lgs. 106/09
Art. 3 D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs. 106/09)
IL D. Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs. 106/09
SI APPLICA A:
■
■
tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le
tipologie di rischio; nei riguardi degli istituti di
istruzione ed educazione di ogni ordine e grado, la
scuola è un luogo di lavoro
tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi,
nonché ai soggetti ad essi equiparati, fermo restando
quanto previsto dai commi successivi dell’art. 3 D.Lgs.
81/08.
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PRIMA PARTE
Gli Attori Della Sicurezza E Della Tutela
Della Salute
Datori di lavoro/Dirigenti scolastici, Enti proprietari,
Lavoratori, R.S.P.P., A.S.P.P., R.L.S., M.C., addetti alle
emergenze, preposti
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Dirigente
scolastico
Enti proprietari
8
Definizione Di Rischio Connesso All’attività
Lavorativa
Art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Il rischio è la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno al
lavoratore nelle condizioni di impiego lavorativo;
I rischi sono essenzialmente di due tipi:
 infortunio/malore;
 danno alla salute nel lungo periodo e cioè quando si è esposti a fattori
pericolosi per la salute per lungo periodo;
Il rischio di infortunio/malore è dovuto a:
 uso attrezzature, macchinari (ferite, ustioni)
 prodotti chimici (irritazioni vie respiratorie, cute, occhi, ustioni);
 cancelleria (spilli, cucitrice, taglierini, ecc.);
 cadute accidentali;
Il rischio per la salute è dovuta a:
 stress da lavoro (disagio mentale DMP detta anche “sindrome di bornout”)
 patologie varie;
9
Definizione Di Lavoratore
Art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
L’art. 2 Art. 2 del D.Lgs.81/08 modificato da Art.2 D.Lgs.106/09
recita che il lavoratore è:
persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge
un'attività lavorativa nell’ambito dell'organizzazione di un DL (datore
di lavoro) pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al
solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione,
esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
In base alla definizione di cui sopra nelle istituzioni scolastiche i
lavoratori sono:
I docenti interni ed esterni;
Allievi interni che utilizzano attrezzature e macchinari
all’interno di laboratori della scuola;
Allievi esterni come partecipanti a corsi di formazione
che utilizzano attrezzature all’interno di laboratori della
scuola;
Personale ATA.
10
Definizione Di Lavoratore (Segue)
Art. 20 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
NOTE sul lavoratore allievo
Il D.M.382/98 puntualizza che l’equiparazione degli allievi a
lavoratori sussiste solo.
a) in relazione alla frequenza ed all’uso dei laboratori appositamente
attrezzati, dove gli allievi stessi possono essere esposti ad agenti
chimici, fisici e biologici oppure utilizzano macchine
apparecchiature e strumenti di lavoro in genere, compresi i
computer;
b) nei periodi della settimana o della giornata in cui gli allievi sono
effettivamente nei laboratori e utilizzano le attrezzature in essi
contenute;
c) se i programmi o le attività d’insegnamento (stabiliti anche a livello
di singolo istituto e inseriti quindi nel P.O.F.) prevedono
esplicitamente la frequenza e l’uso dei suddetti laboratori.
Secondo Il D.L.gs 81/08 non sono da equiparare a lavoratori gli
allievi al momento del loro svolgimento di attività in palestra e gli
alunni della scuola dell’obbligo occupati in attività creative
all’interno di apposite aule attrezzate a questo scopo.
11
Definizione Di Servizio Di Prevenzione E
Protezione (S.P.P.)
Art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi è l’insieme delle
persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda (la scuola è
un’azienda di servizi) finalizzati all’attività di prevenzione e
protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
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Definizione Di R.S.P.P.
Art.32 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di
cui all’articolo 32 del D.Lgs. 81/08; tale figura è designata dal
datore di lavoro; esso per così dire è il “regista” del servizio di
prevenzione e protezione dai rischi (SPP).
13
Definizione Di A.S.P.P.
Art.32 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Persone in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui
all’articolo 32 del D.Lgs. 81/08, facenti parte del servizio di
Prevenzione e protezione. Gli Addetti del Servizio di Prevenzione e
Protezione (ASPP) sono quelle persone (a volte poche o nessuna)
che il DS (dirigente scolastico) ha individuato per coadiuvare il
lavoro del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
(RSPP).
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Definizione Di Addetti Alle Emergenze
Art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Sono figure da non confondere con gli addetti al servizio di
prevenzione e protezione (ASPP).
Esse sono figure nominate dal DS (Dirigente Scolastico) e incaricate
dei soli aspetti operativi delle emergenze (la C.M. 119/99 le chiama
genericamente "figure sensibili"); in altri termini sono i lavoratori
incaricati della sola attuazione delle disposizioni elaborate dal
servizio prevenzione protezione (SPP) e cioè da ASPP, RSPP, DS,
RLS e MC in materia di prevenzione incendi e lotta antincendio, di
evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e
immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di
gestione dell’emergenza.
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Definizione Di Sorveglianza Sanitaria
Art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
La sorveglianza sanitaria è l’ insieme degli atti medici, finalizzati alla
tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione
all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità
di svolgimento dell’attività lavorativa.
16
Definizione Di Datore Di Lavoro
Art. 2 Art. 2 D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
L’art. 2 del D.Lgs.81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09 recita che il
datore di lavoro è:
Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o,
comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione
stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e
di spesa, Nelle pubbliche amministrazioni, si intende il dirigente al
quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente
qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad
un ufficio avente autonomia gestionale.
In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme
ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di
vertice medesimo. Nelle istituzioni scolastiche il datore di lavoro è il
Dirigente Scolastico
17
Definizione Di Preposto
Art. 19 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Non è necessario alcun atto formale di nomina; Esso è Persona che,
in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla
attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, in
questo caso in materia di sicurezza e tutela della salute, controllandone la
corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale
potere di iniziativa.
In base all’art.19 del decreto, si evince che la mansione di preposto è
attribuita alla persona in base alla mansione svolta a condizione che:
Eserciti di fatto un potere di comando
(gestione/organizzazione) verso altri lavoratori
Sia riconosciuto dagli altri come figura che li possa
comandare
Responsabili di laboratorio, docenti,
DSGA, Assistente Tecnico, Capo
Ufficio Tecnico e se presenti Capo del
personale ausiliario o di squadre
18
Definizione Di R.L.S.
Art.47 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori
nell’ambito del SPP sugli aspetti della salute e della
sicurezza durante il lavoro .
19
Definizione Di M.C.
Art.38 e 39 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Persona addetta alla cosiddetta sorveglianza
sanitaria nei luoghi di lavoro e in possesso dei
requisiti previsti dall’art.38; tale figura è nominata
dal Dirigente Scolastico e deve operare
all’interno delle istituzioni scolastiche, secondo i
principi della medicina del lavoro e del codice
etico della Commissione internazionale di salute.
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SECONDA PARTE
Competenze E Obblighi Attori
Della Sicurezza E Della Tutela
Della Salute
Datori di lavoro/Dirigenti scolastici, Enti
proprietari, Lavoratori, R.S.P.P., A.S.P.P.,
R.L.S., M.C., addetti alle emergenze,
preposti
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Competenze E Obblighi Del Dirigente
Scolastico E Enti Proprietari
Art.18 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Non competono al Dirigente Scolastico:
 La messa a norma degli edifici scolastici;
 L’esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria;
 La fornitura delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e
conformità.
Pertanto se vi sono ritardi, carenze, inadempienze nello stato di
conservazione degli edifici scolastici e delle strutture la
responsabilità primaria è dell’ente proprietario o locale.
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Competenze E Obblighi Del Dirigente
Scolastico E Enti Proprietari (Segue)
Art.18 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Infatti L’art.18 recita:
“Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione
necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici
assegnati, in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi
comprese le istruzioni scolastiche ed educative, restano a carico
dell’amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla
loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi previsti dal
presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si
intendono assolti da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici
interessati, con la richiesta del loro adempimento all’amministrazione
competente o al soggetto che ne ha l’obbligo giuridico.”
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Competenze E Obblighi Del Dirigente
Scolastico E Enti Proprietari (Segue)
Art.18 del D.Lgs. 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Competono al dirigente scolastico (DS):
tutti gli altri compiti e obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 di tipo
gestionale” e si possono così riassumere:
 nomina delle figure preposte alla sicurezza e delle figure
sensibili e cioè degli addetti all’emergenza;
 formazione di R-ASPP, RLS, figure sensibili, preposti;
 valutazione dei rischi;
 individuazione, programmazione e attuazione delle misure
di prevenzione e protezione;
 stesura e aggiornamento del DVR;
 informazione, formazione e addestramento dei lavoratori
 organizzazione dell’emergenza;
 sorveglianza sanitaria e nomina del Medico Competente
(quando previsto);
 gestione della sicurezza (nell’ottica del miglioramento
continuo);
 promozione della didattica della sicurezza rivolta agli allievi.
24
Competenze E Obblighi Del Preposto
Art. 19 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Il preposto deve:
 Sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei
singoli lavoratori dei loro obblighi di legge (uso DPI, uso
corretto attrezzature, ecc.), ed informare i superiori diretti
in caso di inosservanza;
 Dare istruzioni affinché, in caso di pericolo grave ed
immediato, i lavoratori abbandonino i loro posti di
lavoro;
 Informare il più presto possibile i lavoratori esposti
al rischio di un pericolo grave ed immediato, circa il
rischio stesso e le disposizioni da prendere;
 Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al
dirigente le deficienze delle attrezzature, dei DPI, ed ogni
altra condizione di pericolo che si verifichi sul posto di
lavoro;
 Attua il piano di manutenzione delle macchine e
predispone verifiche e controlli per garantirne la perfetta
efficienza;
 Frequentare i corsi di formazione di cui all’art. 37.
25
Competenze E Obblighi Del Preposto
(Segue)
Art. 19 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Il preposto ha potere limitato: egli deve impartire ordini
e istruzioni di carattere meramente esecutivo
predisposte dal SPP.
26
Dettagli Competenze E Obblighi Del
Preposto
Figura scolastica
individuabile come
preposto
Insegnanti tecnicopratici e Docenti
teorici che insegnano
discipline tecniche o
tecnico-scientifiche
durante l’utilizzo di
laboratori
Compiti e responsabilità
Soggetti nei
confronti dei quali
viene esercitato il
ruolo di preposto
 addestrare gli allievi all'uso di attrezzature, Studenti che
frequentano
macchine e tecniche di lavorazione;
laboratori
 sviluppare negli allievi comportamenti di
autotutela della salute;
 promuovere la conoscenza dei rischi e
delle norme di prevenzione e sicurezza
nei luoghi di lavoro, ai quali i laboratori
sono assimilabili;
 informare gli studenti sugli obblighi che la
legge prescrive per la sicurezza nei
laboratori;
 segnalare (al SPP) eventuali anomalie
all'interno dei laboratori
 effettuare la conduzione, l'ordinaria
manutenzione e la riparazione di
macchine, apparecchiature ed
attrezzature in dotazione dei laboratori
{collaboratori tecnici);
27
Figura scolastica
individuabile come
preposto
Responsabile di
laboratorio/reparto
DSGA
Compiti e responsabilità
Soggetti nei
confronti dei
quali viene
esercitato il ruolo
di preposto
 custodire le macchine e le attrezzature ed altro personale
docente e non
effettuare verifiche periodiche di
docente che
funzionalità e sicurezza assieme al
frequenta il
personale tecnico di laboratorio:
laboratorio/reparto
 segnalare ai SPP eventuali anomalie
all’interno dei laboratori;
 predisporre e aggiornare il regolamento
di laboratorio
Responsabile della direzione generale degli Personale di
uffici amministrativi
segreteria e
amministrativo in
genere
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Figura scolastica
individuabile come
preposto
Compiti e responsabilità
Coordinatore o
caposquadra del
personale ausiliario (se
presente
nell’organizzazione
della scuoia)
Persona che si trova in una
posizione di supremazia gerarchica
in seno alla scuola, tale cioè da
porla in condizioni di sovrintendere
alle attività lavorative di altri
lavoratori, soggetti ai suoi ordini
Capo Ufficio Tecnico
Persona particolarmente
qualificata, responsabile della
direzione generale dell’Ufficio
tecnico e del personale ad esso
assegnato (manutentori,
magazzinieri, etc.)
29
Soggetti nei confronti
dei quali viene
esercitato il ruolo di
preposto
Personale ausiliario
Personale tecnico
assegnato all’Ufficio
Tecnico in relazione
all’organizzazione della
scuola
Competenze E Obblighi Dei Lavoratori: Docenti e
personale ATA
Art. 20 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Con la legge 626/94, ciascun lavoratore, tradizionalmente era
considerato soggetto passivo “da tutelare”, con il D.Lgs 81/08
all’art.20 “Obblighi dei lavoratori”, ha ora un ruolo attivo
chiaramente delineato; infatti leggendo l’art.20 si deduce quanto
segue:
 prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli
effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente a formazione,
istruzioni e mezzi forniti dal datore di lavoro;
 contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai
preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
 osservare le disposizioni e le istruzioni impartite;
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Competenze E Obblighi Dei Lavoratori: Docenti e
personale ATA (segue)
Art. 20 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
 utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i
preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di
sicurezza;
 utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi
a loro disposizione;
 segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al
preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle
lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di
cui vengano a conoscenza;
 non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi
di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
 non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che
non sono di loro competenza;
 partecipare ai programmi di formazione e di addestramento
(vedi art. 2. Del D.Lgs. 81/08);
 sottoporsi ai controlli sanitari previsti;
 esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di
fotografia, contenente le proprie generalità e l’indicazione del
datore di lavoro.
31
Competenze E Obblighi Del RSPP
Art. 33, 35 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Esso, coadiuvato e/o consultati il MC, il RLS e gli eventuali ASPP, ha
essenzialmente il compito di:
 Stesura del documento di valutazione dei rischi e suo aggiornamento (DVR)
contenente la valutazione dei rischi e relative misure di prevenzione e
protezione;
 Redigere o fare un eventuale aggiornamento del piano di emergenza PE
(misure di evacuazione, primo soccorso, emergenza incendio, terremoto,
alluvione, ecc.);
 Collaborare con il DS o un suo rappresentante nel tenere e/o organizzare
riunioni per informazione e formazione dei lavoratori ai sensi dell’Art.35 sui
rischi per la salute e sulle norme comportamentali in caso di emergenza;
 Collaborare con il DS o un suo rappresentante nel tenere e/o organizzare
riunioni con consiglio d’istituto;
 Coadiuvare il DS e il DSGA per la stesura dell’eventuale DUVRI
(Documento unico valutazione rischi da interferenze) nei rapporti con l’ente
proprietario sul tema della sicurezza, organi di vigilanza;
 Coadiuvare l’ufficio tecnico e/o la segreteria nei rapporti con le ditte per
verificare la rispondenza alle norme di sicurezza di forniture di arredi,
macchinari, strumenti, e attrezzature (marchio CE, schede di sicurezza,
ecc.);
32
Competenze E Obblighi Del RSPP (segue)
Art. 33, 35 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
 Sovrintendere ai controlli periodici antincendio da parte degli addetti
antincendio della scuola e delle ditte esterne operanti per conto dell’ente
proprietario.
NB: Il RSPP NON ha compiti esecutivi e cioè di attuazione delle misure di
prevenzione e protezione, ma questi spettano al DS, agli addetti alle
emergenze, al MC, ai preposti, ciascuno secondo le proprie mansioni.
33
Competenze E Obblighi Dell’ ASPP
Art. 33, 35 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Esso, ha essenzialmente il compito di coadiuvare l’RSPP o il DS nello
svolgimento di tutte le incombenze che riguardano:
 la valutazione dei rischi, la stesura e aggiornamento del DVR;
 l'organizzazione delle emergenze alla formazione ed informazione dei
lavoratori a tutte le attività connesse alla gestione della sicurezza;
 la partecipazione a tutte le riunioni indette dal DS o dal RSPP o da
entrambi per informazione dei lavoratori ai sensi degli Art. 35 e 36 sui
rischi per la salute e sulle norme comportamentali in caso di
emergenza.
NB: L’ASPP NON ha compiti esecutivi e cioè di attuazione delle misure di prevenzione
e protezione, ma questi spettano al DS, agli addetti alle emergenze, al MC, ai preposti,
ciascuno secondo le proprie mansioni.
34
Competenze E Obblighi Del MC (Segue)
Art. 25 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Esso ha essenzialmente i seguenti compiti:
 Collabora con il DS e SPP ai fini della programmazione della sorveglianza sanitaria
e effettua al sorveglianza sanitaria;
 Istituisce la cartella sanitaria e di rischio di ogni lavoratore e la consegna a
quest’Ultimo in copia al termine del rapporto di lavoro con la scuola; inoltre la
custodisce in originale ai sensi del D.Lgs. 196/2003;
 Consegna al DS tutta la documentazione sanitaria in originale in suo possesso ai
sensi del D.Lgs. 196/2003;
 Visita gli ambienti di lavoro;
 Fornisce informazioni ai lavoratori su cosa è la sorveglianza sanitaria e sull’esito
della stessa e se il lavoratore è sottoposto alla esposizione ad agenti con effetti
sulla sua salute a lungo termine, informa quest’ultimo sulla necessità di sottoporsi
ad accertamenti sanitari anche dopo che è cessata l’esposizione;
 Fornisce informazioni a richiesta al RLS sull’esposizione ad egenti con effetti sulla
salute a lungo termine dei lavoratori;
 Comunica per iscritto al RSPP, al DS e al RLS i risultati anonimi collettivi della
sorveglianza sanitaria effettuata e sul significati dei dati contenuti nei risultati.
35
Competenze E Obblighi Del RLS
Art. 50 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
Esso ha essenzialmente i seguenti compiti:
 accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
 è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla
valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione,
realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità
produttiva;
 è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al
servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo
soccorso alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico
competente;
 è consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui
all’articolo 37;
 riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla
valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché
quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle
macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro,
agli infortuni ed alle malattie professionali;
 riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
 riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella
prevista dall’articolo 37;
36
Competenze E Obblighi Del RLS (Segue)
Art. 50 del D.Lgs 81/08 coordinato con il D.Lgs.106/09
 promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure
di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei
lavoratori, autorità competenti, dalle quali è di norma, sentito;
 partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
 fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
 avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso
della sua attività;
 può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le
misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di
lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano
idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
37
Competenze E Obblighi Degli Addetti Alle
Emergenze (Segue)
L’addetto alle emergenze al verificarsi dell’evento emergenziale obbedisce ad
un disciplinare elaborato dal SPP in ottemperanza del Piano di emergenzaevacuazione.
Addetto al primo soccorso (PS)
Quando l’infortunio è grave l’azione dell’addetto al primo soccorso ha spesso
un ruolo chiave per ridurre al minimo le conseguenze di un infortunio o per
malore improvviso e possono salvare la vita al lavoratore; i primi e tempestivi
interventi sanitari degli addetti al PS sono quindi cruciali .
Addetto alla lotta antincendio
In caso d’incendio la tempestività di intervento nei primi istanti di sviluppo
dello stesso è fondamentale per circoscrivere lo stesso e in molti casi è
possibile estinguere l’incendio prima che esso diventi praticamente
incontrollabile; anche qui quindi la presenza e la tempestività di intervento
degli addetti alla lotta antincendio è cruciale.
Addetto alla evacuazione
In caso di terremoto, allagamento, alluvione, nube tossica, pericolo di
esplosione, azione criminosa, è necessaria una figura operativa quale
l’addetto alla evacuazione; esso svolge un ruolo fondamentale, per quanto
possibile, nel disciplinare l’evacuazione al momento del verificarsi
dell’emergenza al fine di limitare i danni ai lavoratori.
38
■
TERZA PARTE
Attività Lavorative
Rischi, Comportamenti Per Ridurre/Eliminare I
Rischi E DPI




Uso Elettricità
Lavoro In ufficio
Movimentazione Manuale Dei Carichi
Stress Da Lavoro
39
Definizione Dispositivo Di Protezione Individuale E
Collettivo
Art. 74 del D.Lgs 81/08
DPI = Dispositivo di protezione individuale.
Esso è qualsiasi attrezzatura, complemento o accessorio destinati ad essere
indossati e tenuti dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro.
40
Definizione Dispositivo Di Protezione Individuale E
Collettivo (Segue)
Art. 74 del D.Lgs 81/08
DPC = Dispositivo di protezione collettivo.
41
Uso Elettricità
42
Uso Elettricità- Rischi
Il rischio legato all’suo dell’elettricità è la cosiddetta elettrocuzione e cioè il
passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano. Le
conseguenze sono:
 ustioni;
 danni al sistema nervoso con parestesie permanenti;
 danni irreversibili al cuore;
 perdita di coscienza;
 fulminazione e morte.
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Uso Elettricità- Comportamenti per ridurre/eliminare i
rischi
Svariate sono le possibilità di rischio di elettrocuzione connesse all’utilizzo
dell’energia elettrica nelle sue varie forme:
 arco elettrico;
 esplosioni e/o incendi;
 altri tipi di rischio (mancanza improvvisa dell’energia
elettrica, avviamenti intempestivi del macchinario.
La condizione di elevato pericolo è direttamente
proporzionale:
 all’intensità di corrente attraverso il corpo umano;
 durata del passaggio di corrente (espressa in millesimi di
secondo).
Bastano pochi millesimi di intensità di corrente che attraversi il corpo per
alcuni millisecondi (msec) per produrre nell’uomo effetti fisiologici
dannosi, ecc.
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Uso Elettricità– Comportamenti per ridurre/eliminare i
rischi (segue)
E' assolutamente vietata qualsiasi manomissione dell’impianto
elettrico e qualsiasi intervento non autorizzato.
Non togliere la spina dalla presa tirando il filo.
Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova.
Non tentare di ripararla con nastro isolante.
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Uso Elettricità– Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
Gli “alberi di Natale” sono pericolosi per le sollecitazioni a flessione che
introducono sugli alveoli delle prese, fino a provocare l’uscita del frutto;
L’albero di Natale” può provocare sovraccarichi e surriscaldamenti
localizzati, con pericolo di incendio;
Può essere utilizzata in suo luogo una “ciabatta”, anche se l’uso delle
ciabatte deve essere limitato allo stretto necessario.
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Uso Elettricità– Comportamenti per ridurre/eliminare i
rischi (segue)
La “ciabatta” può essere utilizzata quando è richiesto l’uso
simultaneo di più apparecchi elettrici che non consumano
molto;
L’uso indiscriminato delle ciabatte
può comportare
sovraccarichi di corrente e conseguenti pericoli
d’incendio;
Le spine tedesche (Schuko) non devono essere inserite
nelle prese ad alveoli allineati, se non tramite appositi
adattatori che trasformano la spina rotonda in spina di tipo
domestico.
Senza l’uso degli adattatori l’apparecchio elettrico
funzionerebbe ugualmente ma sarebbe privo del
collegamento a terra con grave pericolo per le persone.
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Uso Elettricità – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
In caso di sostituzione della spina deve essere utilizzato un tipo di
spina indicato dal produttore, con una capacità di protezione pari a
quella della spina originale;
Non sovraccaricare le prese a muro o le prese incorporate nell'impianto
per limitare il rischio di incendi o di scosse;
I cavi di alimentazione devono essere disposti in modo da non essere
calpestati o piegati. Occorre prestare particolare attenzione alle spine,
alle prese e valutare quale spina è adatta alla presa;
Le prese sono di vario tipo vedi figura:
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Lavoro In Ufficio
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Lavoro in ufficio –Rischi
 Cadute provocate da scivolate su pavimenti troppo lucidi o bagnati o cadute
dovute ad ostacoli, da sgabelli o scale;
 Cattiva utilizzazione di piccoli utensili (forbici, taglia carta, spillatrici, ecc.);
 Incidenti dovuti al fuoco (cenere, sigarette
accese nei cestini della carta ecc.);
 Incidenti di manutenzione (manutenzione delle
fotocopiatrici, pacchi di carta, ecc.)
 Incidenti di origine elettrica;
 Forti bruciori agli occhi;
 Danni alla vista.
 Patologie per scorretta postura e disergonomie
varie a carico:
o della colonna cervicale e lombare;
o dei tendini delle spalle;
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Lavoro in ufficio – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
Incidenti
 Aprire lentamente le porte in modo da non urtare le persone che
possono trovarsi dall’altra parte;
 Evitare di correre per i corridoi e quando si utilizzano le scale,
percorrendo le quali ci si dovrà sempre tenere saldamente al
corrimano;
 Non lasciare aperti i cassetti contro i quali si possa urtare
 Non salire mai su sedie e cassetti aperti ma usare le apposite scale
 Aprire un cassetto classificatore dopo aver controllato che gli altri
siano chiusi;
 Non trasportare oggetti troppo pesanti o voluminosi;
 Mantenere i pavimenti, i corridoi o le scale liberi da ostacoli;
 Non lasciare tappeti, passatoie usate, strappate o con i bordi
sollevati, si può cadere;
 Riporre giudiziosamente gli oggetti mobili (pacchi, risme di carta,
radiatori portatili cestini, ecc.) in modo da non creare ostacoli;
 Non lasciare pozze d’acqua o liquidi sul pavimento, ma asciugare
con una spugna;
 Usare correttamente forbici, tagliacarte, pinzatrici ed altri mezzi
appuntiti o taglienti: ogni attrezzo deve essere usato per la sua
funzione;
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Lavoro in ufficio – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
 Installare le macchine per la riproduzione in luoghi sufficientemente areati;
 Evitare che i cavi elettrici e di segnale siano posti disordinatamente e comunque
non in zone di passaggio.
 Non riporre nelle tasche dei grembiuli oggetti appuntiti o taglienti
 Evitare di toccarsi gli occhi nel maneggio di fogli trasparenti (acetati) e lavarsi le
mani al termine del lavoro
 Non gettare mozziconi di sigaretta nel cestino dei rifiuti
 Non gettare, alla rinfusa, nel cestino dei rifiuti i vetri rotti od altri oggetti appuntiti
o taglienti; riporli in evidenza ed in modo che non siano pericolosi
 Le porte a tutto vetro scarsamente visibili possono essere causa di urti. Apporre
indicatori che ne segnalino la presenza.
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Lavoro in ufficio – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
Affaticamento
 assumere una posizione ergonomicamente corretta; errate posture possono
determinare l’insorgenza di dolori muscolari localizzati (alla nuca, alle spalle, alla
schiena, alle braccia), e nel lungo termie patologie invalidanti a carico dei tendini
della spalla e a carico della colonna cervicale e lombare
 Gli occhi devono stare ad una distanza tra 50 e 70 cm dallo scherno e
posizionando lo schermo in modo tale da non avere riflessi su esso;
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Lavoro in ufficio – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
 Non fare uso di scale semplici o doppie sprovviste di zoccoli antisdrucciolo o non
assicurate contro gli spostamenti;
 Non collocare le scale semplici contro appoggi non sicuri (spigoli, colonne tonde,
ecc.) o in corrispondenza di porte;
 Salire e scender con il viso rivolto verso la scala e con le mani libere per potersi
tenere;
 Non usare calzature (pantofole, zoccoli) che non diano sicuro appoggio al piede;
 Evitare di salire sugli ultimi pioli e non spostarsi eccessivamente di lato.
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Movimentazione
Manuale Dei
Carichi
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Movimentazione Manuale Dei Carichi- Rischi
Lo sforzo muscolare richiesto dalla movimentazione manuale provoca un
aumento del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio e produce calore;
I rischi si possono riassumere come segue:
 Sotto l’influenza dello
sforzo muscolare e del
peso dei carichi sostenuti,
le articolazioni possono, a
lungo andare, essere
gravemente danneggiate,
in particolare quelle della
colonna vertebrale;
 Usura dei dischi
intervertebrali, lombaggine,
ernia del disco con
compressione, talvolta, del
midollo spinale e dei nervi
delle cosce e delle gambe;
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Movimentazione Manuale Dei Carichi- Comportamenti
per ridurre/eliminare i rischi
 Tenere il carico durante il trasporto il più possibile vicino
al corpo;
 Organizzarsi il proprio posto di lavoro ad evitare qualsiasi
forma di movimentazione anormale;
 Non correre o fare movimenti affrettati durante le
operazioni;
 Fare attenzione se il carico ha spigoli vivi, ha un
contenuto caldo o freddo o Ha un contenuti instabile.
 Non spingere o prendere un carico oltre i 30 cm dall’asse
del corpo;
 Piegarsi per prendere il carico e sollevarlo forzando con
le gambe lasciando la schiena eretta;
 Evitare di portare i carichi oltre le spalle;
 Non fare rotazioni del corpo.
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Movimentazione Manuale Dei Carichi- Comportamenti per
ridurre/eliminare i rischi (segue)
 Sollevando con la schiena diritta il tronco s'incurva all'altezza delle anche, i
dischi non si deformano e vengono sottoposti ad uno forzo minimo. Se il
tronco è eretto si possono sollevare pesi (entro i limiti consentiti).
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Stress Da Lavoro
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Stress Da Lavoro - Rischi
Diversi sono i fattori che sono all’origine dello stress da lavoro:
Sociali e personali:
personalità, resistenza
individuale agli stimoli,
condiscendenza,
background culturale,
mitezza, status socioeconomico;
relazionali: necessità di
gestire differenti relazioni
interpersonali con studenti e famiglie (docenti), competitività tra
colleghi, affollamento delle classi;
organizzative: collocazione geografica della scuola,
comunicazione interna, equità, risorse a disposizione, programmi
didattici da trattare (docenti), programmi di manutenzione
attrezzature e macchinari e assistenza docenti (personale ATA),
presenza di feedback (controllo sul proprio operato), chiarezza
dei regolamenti, carico di lavoro;
confort ambientale: qualità dell’aria, confort termoigrometrico,
illuminazione e acustica ambienti;
socio-culturali: evoluzione scientifica (necessità di tenere il
passo con le nuove tecnologie), globalizzazione, classi
multiculturali e multietniche, scuole in zone a forte presenza di
criminalità organizzata, prevalenza di studenti con famiglie
disagiate, deleghe sull’educazione dei
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Stress Da Lavoro – Rischi (segue)
figli da parte di famiglie assenti o monoparentali, inserimento nelle classi di portatori di handicap
(docenti), valutazione della docenza da parte degli utenti (docenti), precariato, mobilità,
susseguirsi di riforme, prolungamento dell’età pensionabile.
I rischi si possono riassumere come segue:
 Disagio mentale dovuto alla professione (DMP) o “sindrome di burnout” che comporta i
seguenti sintomi a vari livelli (cognitivo, emotivo, comportamentale, somatico e patologico):
 Ansia (docenti e personale ATA);
 Esaurimento Fisico e Stanchezza cronica (docenti e personale ATA);
 Indifferenza (docenti e personale ATA);
 Irritabilità (docenti e personale ATA);
 Sfiducia e cioè perdita di entusiasmo (docenti e personale ATA);
 Depressione (docenti e personale ATA);
 Somatizzazioni di Nevralgie, Disturbi Gastrointestinali, ecc. (docenti e personale ATA);
 Apatia E Stato Di Frustrazione(docenti e personale ATA);
 Difficolta Relazionali E Sessuali (docenti e personale ATA);
 Disadattamento e cioè isolamento (docenti e personale ATA).
 Patologie varie (per esposizioni ai fattori di stress nel lungo periodo):
 Malattie Della Pelle (docenti e personale ATA);
 Diminuzione Delle Difese Immunitarie (docenti e personale ATA);
 Insonnia (docenti e personale ATA);
 Patologie Alle Corde Vocali (docenti) ;
 Patologie Psichiatriche (docenti e personale ATA);
 Patologie a carico del sistema muscolo scheletrico (personale ATA)
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Stress Da Lavoro – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
Per fronteggiate lo stress si possono assumere vari comportamenti, detti anche strategie di coping:
Strategie di coping DELETERIE:
 Fumare
 bere
 prendere psicofarmaci (questa forma di autocura porta all’assuefazione cronicizzando il disagio)
Strategie di coping BENEFICHE:
 assumere un approccio meno idealista in favore di una più realistica revisione delle proprie
aspettative professionali (docenti e personale ATA);
 focalizzarsi sulle caratteristiche positive della propria professione (docenti e personale ATA);
 concedersi momenti di evasione dedicandosi ad attività al di fuori del proprio lavoro (docenti e
personale ATA);
 lavorare con altri per condividere esperienze stressanti stress (docenti e personale ATA);
 partecipare a seminari in cui proporre nuove tecniche d’insegnamento (docenti) avvalendosi della
condivisione tra i partecipanti dei propri vissuti;
 partecipare a workshop incentrati su tecniche di gestione dello stress (docenti e personale ATA);
 partecipare a corsi di tecniche di comunicazione, decision-making e gestione d’aula (docenti);
 partecipare a corsi periodici di aggiornamento professionale specifici sullo stress lavoro-correlato
(docenti e personale ATA);
 partecipare a corsi di informatica per colmare eventuali gap tra allievi e docente/assistente tecnico
permettendo a quest’ultimo di avvicinarsi loro “parlando la stessa lingua (docenti e personale ATA);
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Stress da lavoro – Comportamenti per ridurre/eliminare i rischi
(segue)
 la scuola deve istituire di un’equipe di psicologici a supporto delle scuole;
 la scuola deve fare un servizio di counselling per accrescere la propria autoefficacia in modo da
acquisire maggiore fiducia in se stessi consentendo di:
 porsi in maniera positiva di fronte alle nuove sfide senza considerarle delle minacce
(docenti e personale ATA);
 aumentare la percezione circa la capacità di adottare con successo un certo
comportamento (docenti e personale ATA);
 esibire un più elevato livello di determinazione (docenti e personale ATA);
 risultare più autorevoli agli occhi degli altri (docenti e personale ATA).
 partecipare a corsi specifici sull’uso di attrezzature da laboratorio (assistenti tecnici).
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Una riflessione!!!!!!
La Cultura Della Sicurezza E Tutela Della Salute Va
Coltivata E Diffusa
Solo con la diffusione della “cultura della sicurezza e della
salute” a cominciare dalle istituzioni scolastiche, si possono
formare futuri cittadini e
lavoratori consapevoli dell’importanza Sulla
Propria E Altrui Sicurezza E Tutela Della Salute
Grazie per l’attenzione!
Il R.S.P.P.
Ing. Giuseppe Biondo
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