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NUM E RO 1 62
AN N O 9
Pharma
kronos
Q UO TI D I AN O D’IN FO R M AZ I ON E F AR M AC EU T IC A
Boehringer Italia,
auspichiamo
accordo
"Le ragioni che hanno portato a
questa ristrutturazione vanno
ricondotte anche alle criticità
che sta attraversando il settore
pharma, tra le quali le continue
misure rivolte al contenimento
della spesa farmaceutica". Questa la posizione di Boehringer
Ingelheim Italia che "il 1 ottobre
- conferma la filiale tricolore del
gruppo tedesco - ha comunicato
l'apertura della procedura di
riduzione del personale per 176
dipendenti, di cui 3 dirigenti, a
seguito della quale saranno
avviati incontri con le Rsu e il
sindacato, con l'obiettivo di
effettuare un esame congiunto
della situazione, con l'auspicio
di trovare un accordo nel più
breve tempo possibile, attraverso un percorso condiviso e un
dialogo aperto e costruttivo".
"La procedura di riduzione del
personale - precisa la società riguarda esclusivamente i collaboratori di Boehringer Ingelheim Italia Spa", che conta attualmente 694 addetti. "Per Boehringer Ingelheim Research
Italia (Birit) non sono previsti
licenziamenti". La situazione
del comparto, spiega la società,
"ha penalizzato notevolmente i
risultati della nostra Divisione
Prescription Medicine - dalla
quale oggi dipende circa il 75%
del fatturato dell'azienda - che
negli ultimi anni ha segnato una
riduzione del proprio fatturato".
Paola Olgiati e Lucia Scopelliti
176 tagli in Boehringer Italia. Sciopero e presidio a Milano
Mobilitazione il 21 ottobre davanti ad Assolombarda dove si aprirà tavolo trattativa
Tagli in arrivo per la sede italiana della casa farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim. Lo comunica la Rsu di Boehringer e Birit (Boehringer
Ingelheim Research Italia), annunciando con Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec di Milano uno sciopero indetto nel capoluogo lombardo per mercoledì 21 ottobre, data in cui sarà allestito anche un
presidio di protesta davanti alla sede di Assolombarda, in via Pantano, dove "i rappresentanti sindacali insieme a Cgil, Cisl e Uil siederanno a un
tavolo di trattativa con l'intenzione di trovare un
accordo ragionevole, rispettoso dei diritti dei lavoratori e che consenta all'azienda di tornare ad
essere l'eccellenza che era un tempo". "Proprio
quando i dati sull'occupazione mostrano una positiva inversione di tendenza nel mercato del la-
voro - fanno notare i sindacati - l'azienda farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim Italia Spa
licenzia quasi il 30% dei propri dipendenti e ridurrà, per volere della casa madre, tra il 2016 ed il
2020, anche il sito di ricerca milanese che così subirà un ulteriore taglio pari al 10% del personale".
L'operazione imminente, chiarisce la Rsu a Pharmakronos, colpirà 176 dipendenti (di cui 3 dirigenti), fra impiegati e informatori scientifici del
farmaco, su un totale di 694. Per i rappresentanti
dei lavoratori il taglio è "ancora più sconcertante
se si esamina l'andamento economico dell'azienda. Bilanci in attivo, fatturato ancora stabile, che
registra peraltro, a livello internazionale, un'accelerazione del 2% nel primo semestre 2015, rispetto
a quello dello stesso semestre 2014".
» ALL’INTERNO
Campagna di prevenzione nell'anziano
Tumori. Solo il 20% degli over 70 accede a cure migliori
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Provvederà a revisionare grandi quantità di dati medici
Supercomputer 'Watson' di Ibm in campo negli Usa
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Riconoscimento in Usa a Luis Galietta per passi in avanti verso correzione difetto genetico
Italiano premiato su fibrosi cistica, caccia a farmaco
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Nella classifica 2015 stilata dalla rivista americana 'Harvard Business Review'
Ceo Novo Nordisk top manager 2015
» PHARMAMARKET Nuovo logo per Merck, annuncia rebranding globale
Nuovo logo per Merck, che annuncia il rilancio della sua identità di brand. La revisione della veste grafica e l'introduzione del nuovo logo "riflettono l'evoluzione in un'azienda scientifica e tecnologica globale. Parallelamente, è
stata semplificata l'architettura di marchio a livello delle aree di business", precisa una nota. L'azienda opererà
uniformemente come Merck, con l'eccezione degli Stati Uniti e del Canada. "Merck è profondamente cambiata
negli ultimi dieci anni", spiega Karl-Ludwig Kley, presidente dell'Executive Board e Ceo. "Da tradizionale azienda
fornitrice di prodotti farmaceutici e chimici ci siamo evoluti in un'azienda tecnologica globale".
focus
Campagna di prevenzione nell'anziano
Tumori. Solo il 20% degli over 70 accede a cure migliori
Ogni giorno, nel nostro Paese, 1.000 persone si ammalano di tumore. La metà ha
superato i 70 anni di età. "Si tratta molto
spesso di anziani soli, che arrivano alla
diagnosi troppo tardi, con la conseguenza
che sopravvivono molto meno, talvolta
solo pochi mesi, rispetto agli adulti di
mezza età (55-69) - spiega a Roma Francesco Cognetti, presidente della Fondazione
Insieme contro il cancro - E solo 2 pazienti
ultrasettantenni su 10 accedono ai trattamenti oncologici migliori, mentre meno
della metà riceve consigli su stili di vita
corretti". Per questo Insieme contro il cancro lancia la prima campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei tumori nell'anziano: 'La lotta al cancro non ha età'. "Vogliamo diffondere una cultura dell'assistenza oncologica nuova, che abbia al centro anche le esigenze dell'anziano - continua Cognetti - L'aspettativa di vita nel
nostro Paese si è notevolmente alzata
nell'ultimo ventennio: oggi un settantenne
ha ancora 18 anni (se uomo) e 21 anni (se
donna) davanti a sé. Ecco perché diventa
fondamentale correggere il proprio stile di
vita e sottoporsi a regolari controlli medici
e di screening: anche in età avanzata, una
diagnosi precoce può fare la differenza".
Dal 19 al 25 ottobre, tutti i cittadini potranno donare 2 euro da sms o con una chiamata da rete fissa al numero 45503 e sostenere la campagna. Tante le attività di sensibilizzazione e di educazione che potranno così essere realizzate: dalla diffusione di
opuscoli esclusivamente rivolti agli anziani
sugli stili di vita e sugli screening, ai corsi
di cucina in un tour itinerante nei centri
anziani di tutta Italia, dove oncologi e cuochi insieme insegneranno a mangiare cibi
sani, nelle giuste dosi e cotture. Inoltre
saranno realizzati progetti pilota per favorire l'esercizio fisico nella terza età e organizzati corsi per i familiari di questi pazienti per garantire loro una migliore assistenza anche al proprio domicilio. Per
promuovere e diffondere i contenuti della
campagna è stato attivato un sito Internet
(www.lalottaalcancrononhaeta.org)
e
numerose altre attività di divulgazione
vedranno coinvolti anche testimonial del
mondo sportivo e dello spettacolo, molto
apprezzati dal grande pubblico, fra cui
Renzo Arbore e Roberto Gervaso. "Negli
anziani il rischio oncologico è 40 volte
più alto rispetto alle persone di 20-40
anni e 4 volte maggiore rispetto a quelle
di 45-65 anni - sottolinea Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia del Policlinico A. Gemelli Roma - Tra gli uomini
il tumore della prostata è al primo posto
(20%), seguito dal polmone (17%), dai
tumori del colon-retto (14%), della vescica e dello stomaco (12 e 6%); tra le donne
il tumore alla mammella è quello più
frequentemente diagnosticato (21%),
seguito dal colon-retto (17%), dal polmone (7%), dallo stomaco e dal pancreas
(6%). Si tratta di numeri che devono far
riflettere".
Margherita Lopes
costi".
Supercomputer 'Watson' di Ibm in campo negli Usa
Provvederà a revisionare grandi quantità di dati medici
Un 'cervellone' provvederà a revisionare grandi
quantità di dati medici che i camici bianchi
'umani' impiegano molte settimane a esaminare, accelerando il processo di diagnosi e l'avvio
della terapia più consona per ogni malato. E' il
supercomputer 'Watson' di Ibm che sarà utilizzato per prendere decisioni sulla terapia del
cancro in 14 ospedali negli Stati Uniti e in Canada. Il sistema aiuterà a valutare i singoli tumori e a suggerire quale farmaco dovrebbe essere usato per colpirli. "Quando hai a che fare
con il cancro, è sempre una gara", ha affermato
Lukas Wartman della Washington University
di St. Louis, fra le strutture che adotteranno il
sistema Watson. "Essendo anche io un malato
di cancro, so quanto sia importante valutare al
meglio le informazioni che ci arrivano dalla
genomica. Purtroppo, tradurre questi dati in
potenziali opzioni di trattamento richiede spesso settimane, con team di esperti che si devono
dedicare a studiare un solo paziente. Watson
sembra aiutare drasticamente a ridurre i tempi".
"La tecnologia che stiamo applicando porta con
sé la potenza del cognitive computing esercitata
su una delle questioni più urgenti e pressanti
del nostro tempo: la lotta contro il cancro. Potremo portarla avanti in un modo che non era
mai stato possibile prima", ha spiegato Steve
Harvey, vice presidente di Ibs Watson Health.
Le strutture aderenti includono la Cleveland
Clinic, il Fred Pamela Buffett Cancer Center di
Omaha e il Cancer Centre di Yale. Altre 11 si
uniranno al programma entro la fine del 2015 e
tutte hanno stretto un accordo commerciale
riservato con Ibm. Nei mesi scorsi, per accelerare l'adozione della tecnologia di 'cognitive
computing' di Watson, Ibm ha annunciato un
investimento da 20 mln di dollari in Modernizing Medicine..
Francesco Maggi
» TOP MANAGER 2015
» SU FORBES 'REGINA' TEST GENETICI
Lars Rebien Sørensen, presidente e Ceo di
Novo Nordisk, è stato nominato miglior Ceo
del mondo nella classifica 2015 stilata dalla
rivista americana 'Harvard Business Review'.
La scelta, riferisce l'azienda in una nota, è
stata motivata dai risultati ottenuti da Rebien
Sørensen alla guida della casa farmaceutica
danese tanto per gli aspetti finanziari quanto
per le performance in ambito sociale, ambientale e di governance. Secondo gli esperti di
Harvard Business Review, il Ceo di Novo
Nordisk deve il suo successo sia alla decisione strategica assunta dalla società di concentrarsi sulla cura del diabete, malattia in
drammatica crescita nel mondo, sia alla
grande attenzione che Novo Nordisk dedica
ai temi sociali e ambientali, improntando
ogni sua azione al perseguimento di un risultato sostenibile. "Lo considero un riconoscimento per tutti i dipendenti di Novo Nordisk", ha detto Rebien Sørensen.
La copertina dell'ultimo numero di 'Forbes',
che uscirà il prossimo 2 novembre, è dedicata
a Anne Wojcicki e alla sua creatura
'23andMe' la società specializzata nella creazione e commercializzazione dei test genetici
che l'ha portata a diventare la 'regina' del
settore, prima di incassare uno stop dell'Fda.
Ora Wojcicki, fresca di separazione da Sergey
Brin, fondatore di Google, rilancia la sua attività puntando sul business dei farmaci con
un nuovo piano che ha raccolto 115 mln di
investimenti da diversi soggetti. Con i suoi
test personalizzati '23andMe' l'imprenditrice
ha infatti messo insieme i profili genetici di
circa 800mila clienti. Un database che fa gola
ai colossi di 'Big Pharma'. Dopo essere stata
sul punto del fallimento nel 2013, quando
l'Fda aveva impedito all’azienda di fornire ai
propri clienti dettagli sulle predisposizioni
genetiche nei confronti di diverse malattie,
elaborate con il kit in vendita online a 99 dollari, l'ex 'Mrs Google' si è rimboccata le maniche e a gennaio ha annunciato la collaborazione con Genentech per lo sviluppo di nuove molecole.
. Intanto nuovo Piano vaccini sarà all'atten-
Italiano premiato su
fibrosi cistica
E' italiano uno dei due vincitori
dell'edizione 2015 del 'Robert J.
Beall Therapeutic Developement
Award', assegnato per il contributo
alla scoperta di farmaci in grado di
correggere il difetto di base della
fibrosi cistica. Il riconoscimento,
assegnato in occasione della North
American Cystic Fibrosis Conference di Phoenix (Arizona), è andato a
Luis Galietta, dirigente biologo
presso il Laboratorio di Genetica
molecolare dell'Istituto Giannina
Gaslini di Genova, e a Alan Verkman dell'Università di San Francisco. I 2 da anni collaborano per trovare una terapia risolutiva per la
malattia.
"Da circa 3 anni è stata scoperta una
coppia di farmaci in grado di correggere la mutazione più comune
nei malati di fibrosi cistica, la
F508del. Questi risultati sono stati
fatti confluire alla Vertex Pharmaceuticals che da 10 anni lavora su
questa linea di ricerca con finanziamenti della Cystic Fibrosis
Foundation - ricorda Gianni Mastella, cofondatore e direttore scientifico della Fondazione per la ricerca
sulla fibrosi cistica onlus - Gran
parte di questi risultati sono il frutto delle scoperte dei ricercatori Galietta e Verkman che hanno collaborato alacremente per anni, rispettivamente da Genova e da San Francisco. Questo premio ha voluto riconoscere a questi formidabili ricercatori il merito di aver aperto la
strada al promettente percorso di
ricerca che con alta probabilità porterà alla risoluzione della malattia auspica l'esperto - Oggi è un grande
giorno per la ricerca italiana impegnata nella lotta alla malattia genetica grave più diffusa".
(P.O.)
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19 ottobre 2015