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controlled trial and a long term clinical follow-up studi. Aliment Pharmacopl Ther 2005; 23:1463-72;
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response by coeliac peripheral lymphocytes. Scand J Gastroenterol 2007;
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12 -Silano M., Volta U., De Vincenzi A., Dessì M., De Vincenzi M., The
collaboratine centers of the Italian Registry of the complications of coeliac
disease. Effect of a gluten-free diet on the risk of enterophaty-associated Tcell Lymphoma in celiac disease. Dig Dis Sci 2007 Oct 13;
13 -Silano M., Volta U., Mecchia A.M., Dessì M., Di Benedetto R., De
Vincenzi A., The collaboratine centers of the Italian Registry of the complications of coeliac disease. Delayed diagnosis of celiac disease increases
cancer risk. BMC Gastroenterol 2007; 7:8;
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Europe: result of e centralized, international mass screening project Ann
med. 2010; 42:587-95;
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16:1939-42.
I riferimenti bibliografici sono consultabili su Pub Med:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/
La celiachia:
impariamo a
conoscerla
Piano regionale della
Prevenzione 2010-2012
ELENCO PRESIDI DI RETE PROVINCIA DI ROMA:
Questo materiale è stato realizzato nell’ambito del
Piano Regionale della Prevenzione nel Lazio
2010-2012 “Implementare la promozione dello
screening opportunistico per l’identificazione precoce
di intolleranza alimentare al glutine”
AUSL Roma H Ospedale di Albano Laziale
UOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Via olivella Km 1
Tel. 06.93271
AUSL Roma H Ospedale De Santis di Genzano
UOC Medicina Interna
Via A. Gradi
Tel. 06.93271
ELENCO PRESIDI DI RETE PROVINCE DEL LAZIO:
A cura di:
Tamara Saraceni
Saba Minnielli
Giuseppe Ugolini
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione A.S.L. RMC
Giancarlo Sandri
Unità Operativa Nutrizione Clinica
Ospedale S. Eugenio A.S.L. RMC
Antonio Picarelli
F A S Malattia Celiaca
Policlinico Umberto I - Sapienza Università di Roma
AUSL Frosinone P.O. di Frosinone, Ceccano-Ferentino Polo B
UOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Viale Mazzini
Tel. 0775.2071
AUSL Frosinone P.O. di Pontecorvo
Polo D UOC Gastroenterologia
Via San Giovanni Battista
Tel. 0776.7691
AUSL Latina Università degli studi di Roma “Sapienza”
Polo Pontino A. O. S. M Goretti
UOC Gastroenterologia
Via G. Reni, 1
Tel. 0773.6551
AUSL Rieti Ospedale San Camillo de Lellis
UOC Gastroenterologia
Viale J. F. Kennedy
Tel. 0746.2781
AUSL Viterbo Ospedale Belcolle
UOC Gastroenterologia
Strada provinciale Sammartinese,1
Tel. 0761.3391
CHE COS’E’
A.O. Policlinico “Umberto I”
Dipartimento di Pediatria; U.O. Celiachia e patologie
da malassorbimento
Viale del Policlinico, 155
Tel. 06.49971
Dipartimento di Pediatria; U.O.C. Gastroenterologia pediatrica
Viale del Policlinico, 155
Tel. 06.49971
Dipartimento di Scienze Cliniche; UOC Gastroenterologia A
Viale del Policlinico, 155
Tel. 06.49978384
e-mail: [email protected]
La celiachia è reazione avversa e permanente
scatenata, in soggetti geneticamente predisposti, dall’assunzione di glutine, la frazione
proteica contenuta nel grano, nella segale e
nell’orzo. Esso è presente quindi in tutti i prodotti contenenti questi cereali ma anche come
ingrediente di zuppe, salse, pastelle, preparati
carnei precotti, alcuni tipi di caramelle.
Policlinico Universitario Gemelli
Istituto di Medicina Interna e Geriatria; UOA Medicina Interna
Largo Agostino Gemelli, 8
Tel. 06.30151
e-mail: [email protected]
Istituto di Medicina Interna e Geriatria; UOA di Gastroenterologia
Largo Agostino Gemelli, 8
Tel. 06.30151
e-mail: [email protected]
Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata
UOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
V.le Oxford, 81
Tel. 06.20901
e-mail: [email protected]
UOSD Pediatria e Gastroenterologia Pediatrica
V.le Oxford, 81
Tel. 06.20901
e-mail: [email protected]
LA STATISTICA
La celiachia è oggi considerata la più frequente
reazione avversa agli alimenti a livello mondiale,
con una prevalenza pari almeno all’1% della popolazione, sia nei bambini che negli adulti, ne
risulta affetta quindi una persona su 100.
Nella Regione Lazio, nel 2009, sono stati censiti
12.414 pazienti su 50-60000 casi attesi, il doppio
rispetto al 2007.
Fra essi vi sono 2958 maschi e 7564 femmine
(dato parziale).
ELENCO PRESIDI DI RETE A ROMA:
Tenuto conto del n° elevato di soggetti affetti, che pervengono tardivamente alla diagnosi, in ottemperanza a
quanto previsto dalla Legge 4 luglio 2005, n° 123 emanata dal Ministero della Salute, la Regione Lazio ha previsto e messo in atto una serie di interventi per tutelare i
soggetti malati, promuovere la conoscenza della malattia
e favorirne la diagnosi precoce ed in particolare:
 Determinazione n° D0684 del 9.03. 2006 del Dipartimento Sociale –Direzione Tutela della salute e sistema sanitario regionale “Istituzione Gruppo di Lavoro celiachia”
L. 123/05;
 D.G.R. n° 700
del 14.09.2007 – Criteri per
l’individuazione e il riconoscimento dei centri e presidi di
rete per la malattia celiaca e percorso diagnostico assistenziale;
 D.G.R. n° 523 del 10.07.2009 – Istituzione dei presidi
di rete per la diagnosi , per la cura ed il monitoraggio della
malattia celiaca ai sensi della D.G.R. n° 700 del
14.09.2007;
 D.G.R. n° 16 del 16.01.2009 – Prodotti senza glutine ai
soggetti celiaci – Ampliamento delle modalità di erogazione
Allo scopo di aumentare il livello di conoscenza in merito
alla celiachia ed alla possibilità di diagnosi precoce, la Regione Lazio ha inoltre inserito nel Piano regionale della
Prevenzione, 2010-2012, approvato con D.G.R. n°
613/2010 uno specifico progetto di promozione dello
screening per l’identificazione precoce di malattia celiaca,
attraverso la diffusione capillare di materiale informativo
nelle scuole elementari.
IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
UOC Gastroenterologia
Piazza Sant’Onofrio, 4
Telefono: 06.68591
IRCCS - IFO– Istituto Regina Elena
S.S.D Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Via Elio Chianesi, 53
Telefono: 06.52662702
e-mail: [email protected]
Complesso ospedaliero S. Filippo Neri
UOC Gastroenterologia
Via G. Martinotti, 20
Tel. 06.33062245
e-mail: [email protected]
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
UOC Gastroenterologia
Piazza C. Forlanini, 1
Tel. 06.55552509
e-mail: [email protected]
Azienda Ospedaliera “Complesso San Giovanni Addolorata”
UOC Gastroenterologia
Via dell’Amba Aradam, 9
Tel. 06.77051
UOC Scienze dell’alimentazione e dietetica
Via dell’Amba Aradam, 9
Tel. 06.77051
AUSL RM C Ospedale S. Eugenio
U.O. Nutrizione clinica
Piazzale dell’Umanesimo, 10
Tel. 06.51001
SCREENING
Per tutelare i soggetti celiaci il Ministero della Salute ha istituito una rete nazionale di presidi accreditati di riferimento individuati dalle regioni per la
prevenzione, sorveglianza, diagnosi e terapia. Essi
sono stati selezionati in base alla documentata esperienza in attività diagnostica e terapeutica specifica ed all’idonea dotazione di Strutture di supporto e di servizi Complementari.
A questi centri è possibile accedere, dopo aver
consultato il proprio medico curante, per
effettuare test di screening per la diagnosi con pagamento della sola quota a carico del SSN (ticket).
Controlli ripetuti degli anticorpi specifici, rilevabili
nel sangue, vanno consigliati come modalità corretta di verifica di una dieta ben seguita, per prevenire le complicanze. La Regione Lazio ha recepito tempestivamente le indicazioni del Ministero
riconoscendo ben 21 Presidi di Rete, nella logica di
una articolazione diffusa sul territorio, competenti
in via esclusiva a rilasciare la certificazione di morbo celiaco, distribuiti in tutto il territorio il cui elenco è riportato nelle pagine seguenti.
COSA PROVOCA LA CELIACHIA
L’ingestione anche in minime quantità di glutine
nei soggetti affetti danneggia gravemente la mucosa intestinale, provocando un difetto di assorbimento dei nutrienti. Ciò può determinare alcune patologie gravi ed essere particolarmente pericoloso nei bambini. Recentemente è stata anche scoperta una correlazione tra celiachia ed
altre malattie extraintestinali.
QUAL E’ LA TERAPIA
L’unica terapia attualmente efficace è quella
dietetica rappresentata dall’esclusione assoluta
e permanente dei prodotti contenenti glutine.
Essa è necessaria anche se talora può risultare
difficile da seguire a causa della diffusione
nell’alimentazione quotidiana dei cereali contenenti glutine e di altri alimenti non contenenti
cereali, ma a cui esso viene aggiunto durante il
ciclo produttivo. Questo limita significativamente la qualità di vita dei celiaci anche da un punto di vista sociale. Per questo motivo sono allo
studio alternative terapeutiche al trattamento
dietetico. Peraltro il rispetto scrupoloso della
dieta fa regredire i sintomi e previene le complicanze.
I PRODOTTI
SENZA GLUTINE
CELIACHIA ED ALLATTAMENTO
AL SENO
Sono erogati gratuitamente dal Servizio sanitario
Nazionale.
E’ stato istituito un Registro Nazionale dei prodotti
dietoterapeutici erogabili gratuitamente ed identificabili grazie al logo individuato che le aziende
possono apporre sulle confezioni.
La malattia celiaca è attualmente una condizione che non può essere prevenuta. Essendo
tuttavia una patologia multifattoriale sia genetica che ambientale, è stato ipotizzato che il
momento dell’introduzione del glutine durante
lo svezzamento possa influenzare lo sviluppo
della malattia.
In particolare uno studio recente ha concluso
che il rischio di sviluppare celiachia è ridotto
di circa la metà se la prima introduzione del
glutine durante lo svezzamento avviene quando ancora il bambino è allattato al seno e che
vi è una correlazione inversa tra la durata
dell’allattamento e il rischio di sviluppare celiachia.
Sono in corso studi più approfonditi per confermare i risultati già ottenuti.
In ottemperanza alla Legge n° 123 del 2005 è
stata predisposta una serie di interventi per favorire l’inserimento sociale dei pazienti celiaci, finalizzati a permettere una diagnosi precoce e prevenire le complicanze, garantire un’alimentazione
equilibrata e sicura anche fuori casa, favorire
l’educazione sanitaria del soggetto celiaco e della
sua famiglia nonché provvedere alla formazione
del personale sanitario e degli operatori del settore alimentare (bar,ristorante, mensa..).
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La celiachia: impariamo a conoscerla