“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi
alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in
situazione di Handicap”
Documento conclusivo del corso di formazione docenti organizzato dal
Centro Servizi per l’Handicap (CSH) del distretto di Sassuolo nelle
giornate del 24, 27 e 30 Novembre e del 5 Dicembre 2006
A cura di Maria Assunta Barbieri, Maria Cristina Bertolani, Amalia
Dimeco, Paola Frigieri, Lorenza Pini
Sassuolo, 29/06/2007
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola
secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap”
Il Centro Servizi per l’Handicap (CSH) del distretto di Sassuolo ha
organizzato, nelle giornate del 24, 27 e 30 Novembre e del 5 Dicembre, un
corso di formazione docenti sull’“Orientamento alla scelta dei percorsi
successivi alla scuola secondaria di 1° grado per gli alunni in situazione di
handicap”. Il corso, pur non avendo avuto un’alta affluenza, ha stimolato la
riflessione e l’impegno dei partecipanti a condividere con le scuole del
territorio quanto appreso dagli esperti e le considerazioni elaborate dal
gruppo di lavoro. Questo documento nasce dalla voglia di fare di queste
persone e dal loro desiderio di agevolare una scelta difficile per ciascun
adolescente, specialmente per chi è in situazione di svantaggio.
Il gruppo di lavoro riunito presso l’IPSIA Don Magnani, in relazione alle
indicazioni ricevute negli incontri di aggiornamento seguiti, ha deciso di
produrre questa pubblicazione per una più puntuale collaborazione e
informazione tra le scuole dei diversi ordini presenti nel Distretto.
INDICE
1. “cos’è per noi l’orientamento…”
2. “Sentiamo gli esperti…”
3. “La scuola secondaria di I grado propone e orienta…”: progetti
orientamento: accoglienza, conoscenza di sé/metodo di studio,
educazione alla scelta, continuità
4. “La scuola secondaria di II grado propone e orienta…”: progetti
accoglienza, orientamento, continuità
5. “…e dopo la scuola…”: cosa il nostro territorio offre
6. “…pro e contro…”
7. “proposte operative…”
8. “…concludendo…”
9. Allegati
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“cos’è per noi l’orientamento…”
Sono state elaborate diverse definizioni di “ORIENTAMENTO” che sarebbe opportuno
conoscere prima di ragionare sul profondo significato di questa parola. Alcune, tra le
più significative, possono chiarire le idee a proposito di questo concetto così articolato e
complesso. Si intende per “orientamento scolastico e professionale l’insieme dei
procedimenti che tendono ad accertare le attitudini di un individuo per indirizzarlo alla
scelta di una scuola o di un lavoro.”
“ORIENTARE significa dirigere e indirizzare qualcuno verso una determinata attività”.
Inoltre si può affermare che “l’Orientamento consiste nella capacità di compiere delle
scelte e aumentare la competenza di sé, attraverso la percezione del proprio “saper fare”
in autonomia o con un aiuto.”
“L’orientamento è cruciale nei momenti di passaggio da un grado di scuola ad
un altro, nei quali occorre fare un’analisi dei prerequisiti, per sapere cosa c’è stato
prima, quali sono le attitudini, gli interessi e la motivazione, per preparare l’ingresso
all’interno dell’Istituzione scolastica di grado superiore”.
Inoltre l’orientamento è stato definito come “la capacità di adattarsi alle
caratteristiche sociali”. Questa definizione va oltre il concetto di orientamento scolastico
e rientra in quello più ampio di formazione permanente. Anche secondo la normativa
(direttiva del MPI del 6/8/1997 n. 487) relativa all’ORIENTAMENTO SCOLASTICO,
“esso viene definito come parte integrante dei curricoli di studio e più in generale del
processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia. Si esplica in un insieme di
attività che mirano a formare e a potenziare le capacità degli alunni di conoscere se
stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte
formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita.”
Le azioni delle scuole relative all’orientamento sono mirate alla realizzazione di
iniziative all’interno delle attività curriculari svolte da docenti formati in riferimento
all’organizzazione scolastica, alle abilità relazionali nel rapporto educativo, ad una
didattica orientativa e all’impiego di tecnologie didattiche. Sono orientanti anche
iniziative di studio-lavoro, di esperienze in campo sociale, della cultura e del
volontariato, di preparazione e di verifica della scelta degli studi, e verifica dei risultati
ottenuti.
Si dovrebbero attuare, all’interno di ogni scuola, interventi mirati a prevenire la
dispersione scolastica ed a favorire il successo formativo.
Prima di procedere alla stesura il gruppo ha convenuto di condividere la
seguente definizione di orientamento elaborata dal servizio formazione della Regione
Emilia Romagna:
L'orientamento consiste in un insieme di attività volte ad aiutare le persone a prendere
decisioni (sul piano educativo, professionale e personale) e ad attuarle, in un processo
di accompagnamento lungo tutto l'arco della vita. L’orientamento riguarda sia
l'educazione alla scelta di percorsi di istruzione e formazione, sia l'educazione alle
opportunità professionali, finalizzata alla conoscenza, anche diretta, del mondo del
lavoro.
Tutti gli enti e le istituzioni che hanno una finalità educativa, formativa o sociale
(scuole, università, enti di formazione professionale, centri per l'impiego...)
contemplano anche l'orientamento tra i loro obiettivi prioritari.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“Sentiamo gli esperti…”
INTERVENTO DELLA DOTT.SSA CHIARA BRESCIANINI
(responsabile Ufficio per l’Area di Sostegno alla Persona del CSA di Modena)
Vengono presentati i dati relativi all’Orientamento alla scelta dei percorsi scolastici
successivi alla scuola secondaria di primo grado degli alunni disabili della provincia di
Modena. La lettura dei dati porta ad alcune considerazioni:
•
Il numero complessivo di disabili che frequentano gli istituti superiori è in
aumento grazie ad interventi legislativi mirati, in particolare alcuni articoli della
legge-quadro sull’integrazione dei disabili e i vari decreti sull’innalzamento
dell’obbligo scolastico e formativo;
•
nel corso degli ultimi 7 anni il numero di alunni disabili iscritti ai Licei è
aumentato costantemente, passando da 24 (a.s. 2000/01) a 65 (a. s. 2006/07);
•
lo stesso andamento hanno avuto le iscrizioni agli Istituti Tecnici: da 55 a 113;
•
negli Istituti d’Arte la tendenza sembra andare nel senso del mantenimento degli
iscritti;
•
gli Istituti Professionali hanno avuto un andamento altalenante tra aumenti e cali
e tuttavia rimangono quelli che accolgono il maggior numero di alunni disabili,
con una percentuale intorno al 60% del totale.
Sono numerosi gli elementi di accoglienza segnalati dai diversi Istituti: l’attivazione di
buoni rapporti con gli esperti dell’A.USL e con i genitori degli alunni disabili, la
predisposizione e la documentazione di percorsi di integrazione coinvolgendo anche il
territorio, l’attivazione di progetti scuola/formazione, la presenza di servizi di
informazione e consulenza, il raccordo con gli insegnanti della scuola secondaria di
primo grado, la disponibilità di spazi attrezzati, di strumenti informatici, di risorse
umane.
La situazione tuttavia non appare omogenea, tanto è vero che tra gli elementi critici
compaiono scarsità di spazi e risorse umane quantitativamente e qualitativamente non
adeguate. Vengono segnalati inoltre il turn over continuo dei docenti di sostegno e le
difficoltà ad integrare il Piano Educativo Individualizzato nella programmazione della
classe.
Interessante è, infine, il dato relativo alle ipotesi di scelta del percorso successivo alla
scuola secondaria di primo grado, da cui emerge come circa l’80% degli alunni disabili
della provincia intenda rimanere all’interno del sistema scolastico. Si tratta di un grande
risultato per un cammino di integrazione iniziato all’incirca una quindicina di anni fa e,
d’altra parte, mostra come siano possibili ulteriori margini di ampliamento.
INTERVENTO DEL DOTTOR GIORGIO BORGHI
(Responsabile programmazione e gestione formazione in area sociale e assistenziale
Provincia di Modena)
La Provincia di Modena finanzia il “Progetto Quadro Provinciale a supporto dei
processi di formazione professionale di giovani in situazione di handicap”. Le modalità
di accesso prevedono che sia già instaurato un rapporto fra il soggetto e la sua famiglia
ed il Servizio Sociale competente per territorio. Sarà nell’ambito di tale rapporto che
congiuntamente verrà valutata l’opportunità di accedere alle azioni educativo/formative
proprie di tale “Progetto Quadro”.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Con questi corsi non si acquisisce una professionalità definita ed immediatamente
spendibile sul mercato del lavoro, ma le attività educativo/formative proprie del
“Progetto Quadro” aiutano il soggetto ad acquisire comportamenti, consapevolezza,
capacità relazionali e sociali che potranno aiutarlo ad inserirsi nel mercato del lavoro.
I progetti vengono presentati da enti di formazione accreditati dalla regione e hanno lo
scopo di accompagnare i ragazzi disabili nel loro percorso formativo. I progetti, aperti a
ragazzi dai 15 ai 26 anni prossimi al termine dell’iter scolastico, durano mediamente 3
anni, a seconda della diagnosi e prognosi del singolo soggetto.
Nel caso di Sassuolo il servizio sociale di riferimento fa capo all’Azienda Unità
Sanitaria Locale di Modena – Distretto di Sassuolo – Servizio Sociale- Unità Operativa
Cure Primarie – Servizio Salute Disabili Adulti con sede in via Cavallotti 138 Sassuolo.
Tel 0536 883715.
Il Responsabile è il dr. Lorenzo Morini
La coordinatrice dell’equipe di educatori direttamente interessati al Progetto Quadro è la
dr.ssa Anna Teggi.
INTERVENTO DI DIMECO AMALIA
(Rappresentante delle famiglie di alunni disabili)
Il rappresentante dei genitori degli alunni disabili sottolinea come l’orientamento di tali
alunni sia particolarmente delicato e richieda grande attenzione da parte di tutti i
soggetti coinvolti. Sin dalla scuola secondaria di I grado dovrebbero essere più
sistematici e generalizzati i percorsi che favoriscono l’ingresso dei ragazzi alla scuola
secondaria di II grado, in modo tale che questo avvenga senza traumi. Sarebbe
opportuno individuare momenti di conoscenza delle strutture che gli alunni disabili
intendono frequentare perché possano cominciare a relazionarsi con le nuove persone e
con i nuovi ambienti. A questo proposito, e almeno per il primo anno delle superiori,
sarebbe necessario che fosse garantita la continuità del personale educativo per la
gestione del passaggio.
Sarebbe inoltre utile che nei diversi ordini di scuole venisse data una maggiore visibilità
alle figure specifiche che si occupano dell’orientamento cui i genitori dei ragazzi
disabili possano fare riferimento. Il solo parere del referente dell’A.USL non può essere
sufficiente, in quanto questi conosce lo studente esclusivamente dal punto di vista
clinico e non nella quotidianità.
Infine, l’inserimento nella scuola secondaria di II grado non deve dipendere solo dalla
patologia, ma tenere in considerazione anche altri fattori, quali l’autonomia, gli
interessi, le potenzialità.
RELAZIONE DELLA DOTT.SSA LILIANA GUERRA
(neuropsichiatria infantile, A.USL di Modena, Distretto di Sassuolo)
Sono stati presentati i dati relativi agli studenti disabili che frequentano le scuole
superiori del territorio del distretto.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
17%
4%
Professionali
Licei
Tecnici
21%
58%
Artistici
Sulla base di questi dati emerge come gli istituti professionali accolgano la percentuale
più alta di studenti disabili. Ciò crea un evidente squilibrio e rischia di invalidare gli
sforzi volti all’integrazione delle istituzioni scolastiche coinvolte.
Diventa quindi strategico l’orientamento nelle scuole secondarie di I grado; in questa
fase è necessario individuare progetti di vita realistici che tengano presenti anche gli
istituti tecnici e i licei. Qui è possibile predisporre percorsi mirati soprattutto (ma non
solo) per alunni disabili gravi o gravissimi, la cui situazione oggettiva non consente di
ipotizzare una prosecuzione degli studi presso l’università e neppure una qualche forma
di inserimento nel mondo del lavoro.
Tenere in considerazione tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio ha diversi
aspetti positivi:
• ridimensionamento del numero degli alunni disabili negli istituti professionali e,
di conseguenza, migliore qualità degli interventi di integrazione;
• maggiori risorse per tutti gli studenti disabili;
• coinvolgimento nella politica dell’integrazione di un maggior numero di alunni e
di insegnanti e, pertanto, maggiore ricchezza di esperienze, di confronto, di
iniziative;
• ricaduta positiva dal punto di vista formativo/educativo per gli alunni di tutti gli
istituti scolastici;
• maggiore chiarezza nei confronti delle famiglie e degli alunni disabili in
relazione al futuro: non vengono alimentate speranze con scarso fondamento e si
lavora insieme per la costruzione di un progetto realistico e realizzabile.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“La scuola secondaria di I grado propone e orienta…”:
progetti orientamento: accoglienza , conoscenza di sé,
educazione alla scelta…
La Scuola Secondaria di I grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di
passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo,
eleva il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di
tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori
della cultura e della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e
didattici conformi alla sua natura secondaria, la premessa indispensabile per l’ulteriore
impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione.
Le finalità che la scuola secondaria di primo grado è tenuta a perseguire per garantire il
diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla formazione di qualità sono riportate
nelle "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di
1° grado " legge 12 marzo 2003 sul riordino dei cicli:
□ Sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche,
religiose, sociali, affettive, operative, creative,ecc) per consentire loro di agire in
maniera matura e responsabile Scuola dell' educazione integrale della persona
□ Far acquisire allo studente una immagine sempre più chiara ed approfondita della
realtà sociale Scuola che colloca nel mondo
□ Favorire l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale
mettendolo in condizione di operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro Scuola orientativa
□ Seguire il preadolescente nella sua maturazione globale fornendo strumenti di
ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi al fine della formazione
della propria identità. In particolare la scuola si propone di coinvolgere i genitori e,
più generale, la famiglia, a cui competono in modo primario le responsabilità della
crescita educativa, nella verifica dei progetti educativi e didattici posti in essere
dalla scuola Scuola dell'identità
□ Radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità
di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso Scuola della
motivazione e del significato
□ Leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino
in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Fondamentale è il
coinvolgimento dei genitori, ma laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola
stessa utilizzerà tutte le proprie risorse e quelle presenti nel territorio per affrontare
questo punto di debolezza Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero
degli svantaggi
Si propone di seguito una sintesi delle offerte delle scuole secondarie di I grado
presenti nel distretto.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. CAVEDONI”
SASSUOLO
La scuola “Giacomo Cavedoni” si propone di essere:
□ una comunità dove alunni, famiglie, e tutto il personale, nella ricchezza delle
relazioni, costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno;
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
□ un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di
conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dalla
famiglia, dal territorio e dalle varie agenzie culturali;
□ un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità, rendicontabilità
e responsabilità, capace di offrire al territorio occasioni culturali e ricreative.
Mira quindi alla formazione di un alunno che, alla fine del percorso di studi nella scuola
secondaria di primo grado, abbia acquisito competenze che lo rendano capace di
trasferire le sue conoscenze e abilità nell’operatività quotidiana, consentendogli di
affrontare le diverse situazioni che gli si presentano in modo consapevole, positivo e
personale.
La Scuola Secondaria di I grado "G. CAVEDONI" si propone, pertanto, di essere una
scuola che, partendo dai reali bisogni formativi del territorio, attraverso forme di
flessibilità didattica, organizzativa e metodologica e l'ampliamento, anche
extracurricolare, dell'offerta formativa favorisce l'elevamento del livello di
apprendimento e l'integrazione di ciascuno.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Oltre alla funzione implicita alla finalità istituzionale (funzione formativa connessa alla
crescita della persona e allo sviluppo di una cultura e di un metodo scientifico ricaduta indiretta sulla maturazione del processo di auto-orientamento) la scuola parte
da queste premesse e propone un ventaglio di attività finalizzate a sostenere i ragazzi
nella maturazione consapevole delle proprie scelte formative con azioni che
intenzionalmente influenzano lo svolgersi della loro esperienza orientativa azioni
dedicate a produrre effetti sulla prosecuzione del percorso formativo individuale:
□ rivolte a migliorare la qualità dell’esperienza scolastica in corso:
• moduli di accoglienza rendere trasparenti le richieste
istituzionali e sviluppare competenze per orientarsi nella nuova
esperienza di studio
• moduli di verifica in itinere dei risultati scolastici promuovere
un metodo critico di analisi della propria esperienza formativa
• attività di prevenzione dell’insuccesso scolastico con interventi su
possibili fattori di rischio quali la demotivazione allo studio o il
disagio evolutivo
□ di sostegno ad esperienze di transizione formativa:
• interventi formativi di educazione alla scelta attività di
preparazione al processo decisionale
• interventi di consulenza (ECAP, esperti Provincia di Modena;
docenti/dirigenti di Scuola Superiore)
FINALITA’ DEL PROGETTO
CLASSE PRIMA
a) Accoglienza/socializzazione
• Favorire l’inserimento nella scuola media degli alunni provenienti dalla scuola
elementare
• Conoscere la personalità di ciascun ragazzo mediante proposta ben calibrate e
presentate in modo piacevole
• Far crescere la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere
• Progettare e condividere alcune regole fondamentali per la convivenza e il
lavoro da svolgere nella classe
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
b) Conoscenza di sé /metodo di studio
• Esplorare le risorse e le difficoltà presenti nella classe
• Favorire una maggiore disponibilità a prestare attenzione nel lavoro in classe
• Imparare ad organizzare i materiali e gli elaborati
• Imparare a sottolineare, paragrafare, titolare e schematizzare attraverso tabelle,
schemi, mappe concettuali i testi proposti
• Favorire una maggiore consapevolezza della necessità di comprendere le
consegne
• Sviluppare la capacità di elaborare i contenuti proposti
• Sviluppare la capacità di acquisire informazioni relative ad un problema dato
• Sviluppare la capacità di riflettere sui risultati raggiunti
CLASSE SECONDA
a) Capacità di esprimersi e rapportarsi agli altri
• Sviluppare la capacità di analizzare e verificare il proprio atteggiamento nei
confronti dello studio
• Promuovere la capacità di proporre soluzioni adeguate ai problemi evidenziati
• Imparare ad identificare le caratteristiche di una comunicazione efficace
(comunicazione mediata)
• Sviluppare la capacità di cooperare positivamente nel gruppo classe
b) Metodo di studio
• Sviluppare la capacità di valutare se il lavoro, lo spazio e il tempo dedicati allo
studio risultano adeguati
• Sviluppare la capacità di progettare un’attività di studio e di ricerca utilizzando
le conoscenze acquisite in prima
• Avviare all’acquisizione di un metodo che consenta di prendere appunti
CLASSE TERZA
• Approfondire la conoscenza di sé in funzione della scelta scolastica
• Sviluppare abilità relative sia al piano decisionale, sia a quello della
costruzione di un progetto individuale di scelta
In sintesi la scuola si propone di sviluppare, nel corso del triennio COMPETENZE
ORIENTATIVE finalizzate a:
• conoscere se stessi, le proprie inclinazioni, i propri interessi, i propri lati forti e
deboli;
• padroneggiare i processi decisionali e sapersi assumere responsabilità.
Le competenze dedicate sono indispensabili per auto-orientarsi.
Oltre alle AZIONI ORIENTATIVE DEDICATE a far acquisire o potenziare
competenze orientative specifiche la scuola propone una DIDATTICA
ORIENTATIVA, finalizzata a sviluppare una mentalità o un metodo orientativo
usando le discipline in senso orientativo, guidando i ragazzi a imparare con le discipline
e non le discipline
ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
La scuola ha fatto proprie le indicazioni contenute nell’accordo di programma
provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle scuole
di ogni ordine e grado (art. 10): l’orientamento alla scelta e’ bene venga attuato in
stretta correlazione con il progetto di vita dello studente
Pertanto i docenti:
• riflettono sul concetto e sul valore della didattica per l’orientamento;
• individuano all’interno dell’istituzione scolastica, sin dal 1°anno di frequenza
di scuola secondaria di 1°grado, un referente per il progetto di vita dello
studente in situazione di handicap (generalmente il docente di sostegno);
• redigono linee guida/protocolli, atti a focalizzare l’attenzione sulle modalità di
realizzazione dei percorsi orientanti e di continuità fra l’uno e l’altro ordine
scolastico;
• incentivano e favoriscono le modalità di raccordo fra scuola secondaria di
1°e 2°grado, al fine di favorire il contatto e lo scambio di informazioni fra
insegnanti dei vari ordini scolastici.
Le principali dimensioni operative sono pertanto:
□ progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta;
□ riconoscimento delle differenze e conoscenza dei bisogni educativi speciali;
□ collaborazione tra compagni di classe;
□ efficacia relazionale e cognitiva.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PRIMO LEVI
SASSUOLO (MO)
Finalità della scuola relative all’orientamento
La scuola “Primo Levi” colloca il Progetto Orientamento nell’ambito delle sue finalità
generali, con la consapevolezza della necessità di una scolarità prolungata, tale da
offrire ai ragazzi gli strumenti necessari a prepararsi a richieste più specifiche e ad una
maggiore flessibilità della formazione, per ricoprire incarichi più qualificati.
E’ in base a queste considerazioni che la scuola individua la sua linea di condotta e
definisce l’Offerta Formativa, di cui l’Orientamento è un asse portante. In questo senso
la scuola sottolinea la sua funzione primaria, quale agenzia formativa, affinché lo
studente possa perseguire la promozione di sé e la preparazione ad assolvere, nel futuro,
i propri compiti sociali, in termini sia di conquista degli elementi culturali comunque
indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali.
In tale contesto la scuola si rende disponibile a vagliare gli eventuali contributi
provenienti dalle famiglie e dagli Enti Formativi del territorio.
Progetto Orientamento
Obiettivo principale dell’Orientamento è aiutare i ragazzi a costruire la propria identità
personale e sociale, coinvolgendo tutte le variabili che contribuiscono allo sviluppo
della personalità; il percorso formativo deve quindi tenere conto della sfera affettiva e di
quella intellettiva al fine di sviluppare nei singoli soggetti capacità autonome di scelta.
La scuola contribuisce alla maturazione del processo di auto – orientamento del ragazzo
attraverso due tipi di azione:
• Un percorso formativo continuo, implicito alla sua finalità istituzionale, che
tenda alla crescita della persona, alla maturazione di competenze orientative di
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
base, oltre che allo sviluppo di una cultura e di un metodo di studio (Didattica
Orientativa)
• Attività specifiche mirate a:
Produrre effetti immediati sulla prosecuzione del percorso formativo individuale
rivolte a migliorare la qualità dell’esperienza scolastica in corso (Progetto
Accoglienza, Progetto Adolescenza, Progetto Imparare a studiare)
Sostenere il passaggio dalla scuola secondaria di 1° grado alla scuola superiore
( Progetto Orientamento classi III)
Finalità del progetto
Classe prima
•
1.
2.
3.
Progetto Accoglienza
Orientarsi nel passaggio dalla scuola elementare alla scuola media
Instaurare relazioni positive con i partners della nuova esperienza;
favorire la socializzazione del gruppo classe e creare scambi comunicativi fra
studenti e insegnanti per chiarire le reciproche aspettative.
4. Conoscere le potenzialità degli spazi della scuola (laboratori)
Classe seconda
Progetto Adolescenza
1. Esplorare gli aspetti dello sviluppo della prima adolescenza, in modo che gli
alunni siano motivati ad assumersi responsabilità nel processo di crescita.
2. Identificare ed analizzare i comportamenti da sviluppare per aiutarli a diventare
adulti
3. Acquisire fiducia in se stessi, dando ai ragazzi la possibilità di conoscersi meglio
e di conoscere meglio gli altri in un contesto rassicurante
4. Rinforzare la fiducia in se stessi e consolidare lo spirito collettivo imparando ed
esercitandosi ad ascoltare, ad esprimere le proprie opinioni, ad assumere rischi, a
essere solidale col gruppo
5. Imparare a costruire amicizie solide e di qualità
6. Imparare a comunicare meglio e ad affrontare i conflitti in modo costruttivo.
Classe terza
Progetto Orientamento Scolastico
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
riconoscere interessi ed attitudini
diventare consapevoli della propria identità
imparare ad autovalutarsi
imparare a raccogliere informazioni
conoscere l’organizzazione della scuola superiore italiana
conoscere il mondo del lavoro
imparare a fare progetti
imparare a scegliere
Classe prima/seconda/terza
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Progetto Imparare a studiare
1. Conoscere l’organizzazione della nuova realtà scolastica (orario, materie,
strumenti, laboratori….)
2. Maturare competenze efficaci per inserirsi positivamente nel nuovo contesto
3. Individuare le motivazioni personali
4. Fissare obiettivi da raggiungere
5. Acquisire strategie finalizzate all’elaborazione di un metodo di studio efficace
6. Sviluppare le capacità di intervenire attivamente durante le lezioni
7. Acquisire la capacità di predisporre durante la lezione le condizioni idonee per il
proprio lavoro di studio individuale
8. Sviluppare la capacità di riflettere sui risultati raggiunti
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La scuola ha fatto proprie le indicazioni contenute nell’accordo di programma
provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle scuole
di ogni ordine e grado (art. 10; l’orientamento alla scelta è bene venga attuato in stretta
correlazione con il progetto di vita dello studente).
Pertanto i docenti:
Riflettono sul concetto e sul valore della didattica per l’orientamento;
Individuano sin dal primo anno di frequenza un referente per il progetto di vita
dello studente (generalmente il docente di sostegno)
Redigono linee guida, atte a focalizzare l’attenzione sulle modalità di
realizzazione dei percorsi e di continuità fra l’uno e l’altro ordine scolastico;
Incentivano e favoriscono le modalità di raccordo fra scuola secondaria di primo
e di secondo grado, al fine di favorire il contatto e lo scambio di informazioni fra
insegnanti dei vari ordini scolastici.
Le principali dimensioni operative sono pertanto:
1. Progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta
2. Riconoscimento delle differenze e conoscenza dei bisogni educativi
speciali
3. Collaborazione tra compagni di classe
4. Efficacia relazionale e cognitiva
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. FERRARI” - MARANELLO
ORIENTAMENTO SCOLASTICO – PROFESSIONALE
Nella scuola si realizzano percorsi orientativi triennali con lo scopo di:
- consentire un positivo inserimento nella nuova scuola ( classi prime )
- conoscere e approfondire le strutture presenti sul territorio tramite anche
l’attuazione di progetti specifici come ad es. “Avvicinamento all’IPSIA”
(classi seconde )
- integrare in modo armonico l’esperienza formativa e quella scolastica (classi
seconde e terze)
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gli alunni in situazione di Handicap”
PER LE CLASSI TERZE
Durata : Ottobre – gennaio
Promotore del progetto : Collegio docenti ( approvazione ), Assessorato Istruzione
Provincia di Modena (Settore istruzione e formazione professionale)
Destinatari : alunni delle classi terze e genitori degli stessi
Obiettivi :
Sviluppo e potenziamento delle competenze orientative e della capacità di scelte
consapevoli e coerenti con gli interessi e le attitudini di ciascuno, attraverso:
• introduzione di ulteriori elementi di conoscenza e di analisi relativi al mondo
della scuola e del lavoro
• sviluppo di abilità decisionali e costruzione di un progetto individuale di scelta.
Fasi di realizzazione del progetto ( in sintesi ):
·
·
Sedi utilizzate: biblioteca, aula video, classi
Operatori: insegnanti delle classi terze, operatori esterni ( esperti ufficio istruzione
della provincia di Mo. , ex.alunni ), docente referente.
· Metodologia, strumenti: conferenze, confronto e discussione, lavori di gruppo,
analisi di materiale ,compilazione di schede e questionari, audiovisivi
In particolare, oltre alle attività di orientamento svolte a scuola,vengono proposti:
· Incontri con responsabili degli enti territoriali (Comune ,Provincia )
· Visite a strutture industriali e\o artigianali del territorio
· Visite ad istituti superiori
· Incontri con ragazzi ( ex alunni ) che frequentano i primi anni di scuola superiore.
· Strumenti di verifica: conferenze, esposizione ai genitori del lavoro svolto da parte
degli alunni , questionario finale.
Ai genitori degli alunni delle classi terze vengono proposti alcuni incontri di formazione
( gestiti da un esperto del Settore Istruzione della Provincia di Modena ) aventi per tema
le paure e le difficoltà nella scelta dopo la scuola media, le strategie e gli strumenti per
aiutare i ragazzi a scegliere “bene” e i possibili percorsi scolastici relativi alle scuole
superiori.
PERCORSO OPERATIVO
FINALITA'
Educare al rispetto del prossimo ed alla solidarietà per un arricchimento globale
della persona, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità.
Favorire la conquista di abilità logiche, linguistiche, tecnologiche ed operative
necessarie a ciascun alunno per accedere alla scuola superiore sicurezza e serenità.
CONOSCERE se stessi, -gli altri, - l'ambiente
OBIETTIVI
RELAZIONARSI collaborare, -analizzare situazioni
FORMATIVI
SAPER SCEGLIERE in modo critico
AVERE CONSAPEVOLEZZA del valore e delle regole della
vita democratica.
AREE FORMATIVE
PRIMA
SECONDA
TERZA
TUTOR 2
12/56
TUTOR 2
ORIENTAMENTO
TUTOR 2
ORIENTAMENTO
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
AFFETTIVITA' E
RELAZIONE
CONVIVENZA ED
INTEGRAZIONE
SALUTE ED
AMBIENTE
ABILITA,
COMPETENZE E
METODO
G.E.T.
TEATRO A SCUOLA
PROG. LETTURA
PROG.ACCOGLIENZ
A
( di alunni in ingresso,
stranieri, diversamente
abili, in situazione di
disagio
EDUC. STRADALE
PROGETTO
PROGETTO
ULISSE,io,gli altri e la ULISSE,io,gli altri e la
scuola
scuola
SCUOLA E
BOTTEGA
G.E.T.
TEATRO A SCUOLA
PROG. LETTURA
PROG.ACCOGLIENZ
A
( di alunni in ingresso,
stranieri, diversamente
abili, in situazione di
disagio)
EDUC. STRADALE
PROGETTO
ULISSE,io,gli altri e la
scuola
SCUOLA E
BOTTEGA
RELAZIONARSI
CON LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
TEATRO IN LINGUA TEATRO IN LINGUA TEATRO IN LINGUA
STRANIERA
STRANIERA
STRANIERA
EDUCAZIONE
ALLA LEGALITA'
MEDIATORE
MEDIATORE
MEDIATORE
CULTURALE
CULTURALE
CULTURALE
ANGOLO VERDE
ANGOLO VERDE
ANGOLO VERDE
EDUCAZIONE
EDUCAZIONE
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
AMBIENTALE
AMBIENTALE
EDUCAZIONE
EDUCAZIONE
EDUCAZIONE
ALIMENTARE
ALIMENTARE
ALIMENTARE
EDUCAZIONE ALLA EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
SALUTE
TENNIS
ATLETICA
ATLETICA
SCUOLA SICURA
SCUOLA SICURA
SCUOLA SICURA
TEATRO A SCUOLA
PROG. LETTURA
PROG.ACCOGLIENZ
A
( di alunni in ingresso,
stranieri, diversamente
abili, in situazione di
disagio)
ATTIVITA'
CURRICULARI
ATTIVITA'
CURRICULARI
ATTIVITA'
CURRICULARI
LABOR. DI MUSICA
LABOR. DI
SCULTURA E
CERAMICA
GIOCHI
MATEMETICI
LABOR. DI MUSICA
LABOR. DI
SCULTURA E
CERAMICA
GIOCHI
MATEMETICI
LABOR. DI MUSICA
LABOR. DI
SCULTURA E
CERAMICA
GIOCHI
MATEMETICI
POTENZIAMENTO
di lingua INGLESE
AVVIAMENTO AL
LATINO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “F. BURSI” - SPEZZANO DI
FIORANO MODENESE
Si riporta quanto indicato nel sito della scuola:
http://scuole.monet.modena.it/smbursi/index.html
Orientamento scolastico
Oltre a svolgere attività specifiche nel normale curricolo scolastico triennale
(orientamento formativo), viene attuato, nelle classi terze, uno specifico progetto
finalizzato alla conoscenza di sé, della realtà socio-economica del territorio e
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
dell’offerta formativa provinciale. Vengono organizzati, inoltre, per gli alunni incontri
con studenti delle Scuole Superiori e, per i genitori, incontri serali con esperti del
settore.
ATTIVITA’
Attività rivolta alle classi terze. Due ore settimanali in compresenza (matematicalettere) per la durata del primo quadrimestre.
Tematiche affrontate:
•
•
•
•
attitudini e capacità;
tipologie di scuola superiore e dei corsi professionali;
opportunità di lavoro offerte dal territorio;
legislazione del lavoro.
OBIETTIVI
• imparare ad operare una scelta consapevole;
• sapere discutere con compagni e adulti;
• riflettere su sé stessi e sulle proprie capacità;
• utilizzare materiale informativo di vario tipo.
METODOLOGIE E SITUAZIONI DI LAVORO
• attivazioni (tratte da: Progetto Adolescenza- Lions Quest);
• discussione guidata;
• analisi guidata di materiale informativo;
• visite guidate - intervento di esperti.
STRUMENTI
• questionari;
• attivazioni
• video, lavagna luminosa;
• lucidi;
• opuscolo informativo della Provincia;
• incontri con esperti e insegnanti/alunni delle scuole superiori;
• Costituzione e Legislazione.
VERIFICHE
• verifica costante della risposta dei ragazzi all’attività;
• verifica finale sulla consapevolezza e maturità della scelta effettuata.
Integrazione alunni disabili
I docenti di sostegno lavorano in equipe, coordinati dall'insegnante F.O. (area tre).
Utilizzano metodologie diversificate che prevedono sia la permanenza nella classe che
momenti di lavoro individualizzato o in piccoli gruppi. Dispongono di un'aula
attrezzata. Incontrano i docenti delle elementari per ricevere informazioni dettagliate
sulle difficoltà specifiche degli alunni, sulle metodologie seguite e sui risultati
conseguiti.
Il consiglio di classe incontra mediamente due volte l'anno l'operatrice dell'USL che ha
in cura l'alunno segnalato.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
La collaborazione con l'ente locale permette di integrare l'offerta con ulteriori risorse
(obiettori, gruppo Babele, operatori specializzati).
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. FIORI” - FORMIGINE
Nell’ambito dell’orientamento la scuola media “A. Fiori” di Formigine attiva il
seguente progetto:
NOME PROGETTI
•
•
Continuità: accoglienza alunni di 5a elementare
Orientamento: Interventi di ex alunni, stage presso Istituti Superiori, incontro con
esperti della Provincia per genitori e alunni
DESCRIZIONE COMPLESSIVA PROGETTI
PROGETTO
CONTINUITA’: accoglienza alunni di 5° elementare
DESTINATARI
Alunni di 5a elementare
REALIZZATORI
Insegnanti di scuola elementare e media
MODALITA’
Visita alle tre sedi della Scuola Media Statale "A. Fiori" da parte degli alunni di
classe 5a elementare, accompagnati dai rispettivi insegnanti, incontri con gli
insegnanti di scuola elementare.
OBIETTIVI
Favorire un sereno inserimento in prima
CONTENUTI
Visita alle sedi scolastiche e attività nei vari laboratori (informatico, linguistico,
palestra…).
PERIODO DI
ATTUAZIONE
Febbraio- Marzo 2007
PROGETTO
ORIENTAMENTO: interventi di ex alunni, stage presso Istituti Superiori, incontro
con esperti della Provincia per genitori e alunni
DESTINATARI
Alunni delle classi 3e dei tre plessi
REALIZZATORI
Insegnanti di Scuola media, Commissione Orientamento ed esperti della Provincia.
OBIETTIVI
CONTENUTI
PERIODO DI
ATTUAZIONE
Stimolare la riflessioni degli alunni delle classi 3e per una meditata scelta della
scuola superiore, anche tramite il confronto con ex-compagni di scuola media.
Presentare ad alunni e genitori il ventaglio di offerte formative, proposto dagli
Istituti superiori di Modena, Sassuolo, Maranello e Vignola.
Presentazione di diversi Istituti Superiori, esperienze di ex-alunni, stage presso
Istituti Superiori.
Novembre 2006-Gennaio 2007
Nel periodo da ottobre a dicembre per gli alunni che frequentano le classi terze si
prevede di realizzare incontri con esperti della Provincia di Modena e le seguenti
iniziative:
• distribuzione libretto della Provincia (presumibilmente dopo il 6/11)
• distribuzione alle classi dell’elenco dei giorni ed orari di apertura straordinaria delle
scuole superiori per le visite
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
•
•
prenotazione visita in mattinata di alunni presso le scuole che attivano questa
iniziativa
incontro con ex-alunni della scuola che presentano la loro esperienza
Nell’ambito delle attività di orientamento scolastico e professionale, la scuola ha
organizzato un incontro anche per i genitori degli alunni delle classi terze, che si svolge,
come da calendario, presso l’aula magna della scuola. Le riunioni sono tenute da un
esperto della Provincia di Modena, Settore Orientamento Scolastico, che affronta il
seguente argomento:
- Illustrazione del sistema superiore, i piani di studio e le caratteristiche delle scuole
secondarie superiori. Confronto e discussione sulle chiavi di lettura per un’analisi
consapevole delle diverse opzioni di scelta.
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’orientamento, pur se personalizzato ad ogni singolo caso, segue la seguente traccia:
- Colloqui in team (scuola, famiglia + scuola, ASL) sulle potenzialità da sfruttare
per la futura scelta tenendo conto del profilo dinamico funzionale e delle
aspirazioni dell’alunno e della famiglia, cercando di conciliare le esigenze in
modo realistico.
- Conoscenza dei diversi tipi di scuole con l’alunno e la famiglia attraverso il
libretto della Provincia
- Visita, previo appuntamento, alle scuole ritenute più idonee per l’alunno
- Colloquio con gli insegnanti delle scuole d’accoglienza alla presenza dell’alunno
e della famiglia
- Colloquio, dopo la scelta, tra gli insegnanti di sostegno dei due ordini di scuola
- Attuazione del percorso che porta alla scuola di accoglienza con realizzazione di
un’attività nella nuova scuola
La scelta definitiva, comunque, spetta alla famiglia. La scuola può solo esprimere un
parere.
ISTITUTO COMPRENSIVO “F. BERTI” -PRIGNANO SULLA SECCHIA (MO)
PROGETTO ORIENTAMENTO
L'orientamento viene inteso come attività complessa attraverso cui si aiuta ogni singolo
alunno a scoprirsi e a formarsi un'immagine realistica di se stesso e del mondo in cui
vive, favorendo scelte autonome e consapevoli.
Tale percorso viene attivato a partire dalla scuola dell'Infanzia e prosegue fino alla
scuola Secondaria di l° grado. Non è dunque una materia di insegnamento, ma una
maturazione che avviene durante l'intero percorso scolastico: ogni disciplina e ogni
insegnante "orientano". Educare ad una scelta responsabile è quindi la finalità che gli
insegnanti del terzo anno della scuola Secondaria di l° grado hanno cercato di
perseguire.
Gli obiettivi programmati a tal fine sono stati:
Conoscenza di sé:
Esaminare se stessi, i propri comportamenti, il proprio impegno, le proprie
capacità, abilità e competenze.
Riflettere sulle proprie esperienze scolastiche e sul proprio rapporto con la
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
scuola e gli insegnanti.
Indagare sulle proprie aspirazioni, motivazioni, interessi e attitudini.
Conoscenza delle risorse territoriali:
Le scuole superiori.
Conoscenza del mondo del lavoro:
Svolgere un'indagine sulle professioni per rendersi conto delle qualità e della
preparazione necessarie, delle difficoltà, delle soddisfazioni e delle prospettive.
Le attività proposte e condotte dalle insegnanti di lettere e dall'insegnante di educazione
tecnica sono state le seguenti:
Letture antologiche
Test attitudinali
Questionari miranti all'autoconoscenza
Conversazioni e confronti
Per favorire la conoscenza, da parte degli alunni, delle risorse presenti nel territorio si è
attivato un percorso così articolato:
Testimonianza dei ragazzi frequentanti diversi istituti superiori
Consultazione ragionata della guida informativa della provincia e formulazione
di quesiti da rivolgere all'esperto
Incontro con l'esperto della provincia
Partecipazione ad una giornata scolastica dell'istituto superiore verso il quale i
ragazzi sono maggiormente orientati per conoscere il nuovo ambiente, gli
indirizzi attivati, i percorsi integrati, le opportunità formative e i progetti
educativi
Incontro con adulti inseriti nel mondo del lavoro. Nello specifico si sono
effettuate interviste ai dipendenti di un istituto bancario della zona e, nell'ambito
del progetto legalità, ai carabinieri della stazione di Sassuolo
Sollecitazioni ai ragazzi affinché visitassero gli istituti superiori nelle giornate di
"scuola aperta" accompagnati dai propri genitori
Tutti gli insegnanti, nell'ambito della loro disciplina, hanno cercato di trasmettere ai
ragazzi il messaggio che una buona formazione di base aiuta comunque ad inserirsi
meglio nel mercato del lavoro attuale che richiede non solo abilità operative, ma solide
competenze culturali e trasversali.
.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“La scuola secondaria di II grado propone e orienta…”:
progetti accoglienza orientamento continuità
A tutt’oggi non è chiaro cosa sarà della riforma della scuola secondaria di secondo
grado. Il ministro Fioroni ne ha sospeso l’applicazione, ha proposto l’abolizione del
sistema dei licei ripristinando l’impianto scolastico superiore precedente alla Legge
Moratti, ha modificato l’esame di stato. Non ha toccato tuttavia le finalità per cui il
secondo ciclo è finalizzato:
• alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il
sapere, il fare e l’agire, e la riflessione critica su di essi,
• a sviluppare l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità
personale e sociale,
• allo sviluppo delle conoscenze relative all’uso delle nuove tecnologie.
Restano anche:
• la possibilità di cambiare indirizzo all’interno del sistema scolastico mediante
apposite iniziative didattiche, finalizzate all’acquisizione di una preparazione
adeguata alla nuova scelta;
• le intese con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica,
musicale e coreutica e con il sistema dell’istruzione e formazione tecnica
superiore, per stabilire, con riferimento all’ultimo anno del percorso di studi,
specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze e delle abilità
richieste per l’accesso ai corsi di studio universitari, dell’alta formazione, ed ai
percorsi dell’istruzione e formazione tecnica superiore.
Di seguito viene fornita la sintesi relativa alle proposte degli Istituti presenti nel
distretto.
I.P.S.I.A. DON ERCOLE MAGNANI SASSUOLO (MO)
La nostra scuola è un Istituto di Istruzione Professionale del settore Industria e
artigianato, la cui formazione è indirizzata a preparare gli studenti a un lavoro da
spendere nel settore produttivo.
Il nostro corso di studi prevede il conseguimento di una qualifica di primo livello che si
ottiene con il superamento di un esame al termine dei primi tre anni di corso i cui
indirizzi sono: meccanico, elettrico, elettronico, industrie ceramiche.
Successivamente si può proseguire il corso di studi frequentando l’ultimo biennio al
termine del quale si accede all’Esame di Stato, che permette di conseguire i
corrispondenti titoli di Tecnico. Il titolo di studio conseguito al termine del quinto anno
permette l’accesso all’Università.
Inoltre, durante il biennio terminale, gli studenti frequentano un ulteriore percorso
professionalizzante (denominato Terza Area) che permette di conseguire un credito
formativo relativo ad un approfondimento specifico riconosciuto dagli enti di
formazione regionali per l’accesso a corsi post-diploma e spendibile sul mercato del
lavoro.
Infine, la scuola è sede del CENTRO SERVIZI HANDICAP del distretto di Sassuolo, il
cui compito è proprio quello di coordinare i diversi istituti e scuole del distretto in modo
di migliorare e favorire la collaborazione e lo scambio di materiali, progetti, attività e
formazione tra le scuole.
Tutto questo ha anche permesso, nel corso di quest’anno scolastico 2006/07:
18/56
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
-
l’allestimento di un’aula multimediale (n° 20 PC all’avanguardia), da utilizzarsi
durante le attività scolastiche ed extra-scolastiche;
materiale interattivo: lavagna interattiva, programmi di video-scrittura, tavoletta
sensibile.
Sensibilizzare i rapporti di rete tra le diverse scuole, favorendo ed appoggiando
attività di condivisione tra diversi istituti (come il progetto pomeridiano attivato tra
l’Is. Tecnico Volta e l’Is. Commerciale IPSC Elsa Morante)
Durante l’anno scolastico, inoltre, sono previste attività di gruppo volte a favorire
l’integrazione e la partecipazione alla vita scolastica, quali:
Progetto accoglienza, i cui obiettivi sono:
- Sviluppare la socialità;
- Far conoscere la scuola;
- Dare la consapevolezza della scelta scolastica operata;
- Sviluppare il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente circostante;
- Acquisire la consapevolezza del ruolo di studente.
Il piacere di leggere, i cui obiettivi sono:
-
suscitare negli studenti il piacere di leggere;
indurli a scegliere liberamente e ludicamente di leggere;
far capire che la lettura aiuta a comprendere se stessi e gli altri;
offrire agli studenti la possibilità di esplorare universi non ancora conosciuti;
fare in modo che il libro sostituisca il videogioco;
condividere con i compagni il piacere della lettura, favorire la discussione e la
critica testuale.
Il Progetto tutor
Per favorire l’integrazione nelle diverse attività scolastiche degli studenti
diversamente abili, la scuola richiede presso i comuni di residenza degli alunni un
finanziamento adeguato per usufruire di personale aggiuntivo: il tutor. Questa è una
figura di mediazione generazionale che aiuta gli alunni non solo nello svolgimento
dei compiti, ma anche nella mediazione dei rapporti interpersonali dando così
ulteriore supporto all’integrazione nella scuola.
Per tutti gli studenti , quindi maggiormente per gli alunni diversamente abili,
vengono attivati progetti di percorso misto scuola-lavoro per facilitare l’inserimento
lavorativo affinché possano affrontare adeguatamente il loro progetto di vita.
Il Progetto Scuola-Bottega ed alternanza Scuola-Lavoro
Con l’intento di suscitare l’interesse nelle diverse attività scolastiche e perseguendo
come fine ultimo l’inserimento lavorativo dei ragazzi, la scuola propone sia nel
biennio che nel triennio l’attivazione di progetti che prevedano l’alternanza scuolalavoro. Il corso mira a portare a termine, in orario scolastico, percorsi integrati che
abbiano la doppia valenza di preparazione generale e di preparazione specifica
professionalizzante anche nell’area di indirizzo, permettendo di acquisire crediti che
siano poi spendibile nell’ambito lavorativo. Questi progetti vengono attivati anche
per ragazzi in situazione di handicap, in modo di realizzare il loro progetto di vita.
19/56
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Il nostro Istituto prevede, inoltre, attività curricolari extra scolastiche che comprendono
progetti volti a migliorare la qualità della vita scolastica, a favorire la socializzazione e
l’integrazione degli alunni, ad aiutare la loro crescita come persone, come studenti e
come cittadini.
Si parla, infatti, di:
Attività all’educazione alla salute, antidispersione e orientamento
Queste sono iniziative destinate a promuovere il benessere scolastico, a fornire una
corretta informazione agli studenti in tema socio-sanitario e ambientale (soprattutto
a sostenerli nel periodo complesso dell’adolescenza), a diminuire l’insuccesso
scolastico, aumentando la motivazione allo studio e favorendo l’acquisizione di un
metodo di studio per un apprendimento efficace.
Inoltre, sostengono lo studente durante i processi di scelta in momenti distribuiti su
tutto l’arco del quinquennio.
Laboratori pomeridiani:
LABORATORIO TEATRALE, i cui obiettivi sono:
- Migliorare la socializzazione tra gli studenti;
- Favorire l’integrazione di studenti stranieri e di studenti in situazione di
handicap;
- Sollecitare l’acquisizione della capacità di realizzare un progetto in un gruppo
interclasse;
- Fornire la conoscenza degli elementi basilari utili per una realizzazione
scenica;
- Realizzare uno spettacolo teatrale.
PROGETTO GIORNALINO DELLA SCUOLA, i cui obiettivi sono:
- Favorire la collaborazione e la socializzazione tra gli studenti;
- Sollecitare il desiderio di comunicare dei ragazzi, fornendo uno strumento
rappresentativo del loro pensiero;
- Favorire la realizzazione di diversificati percorsi di scrittura;
- avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione in generale ed in
particolare al giornale considerato come uno dei più importanti "mass media";
- stimolare un processo creativo che permetta ai ragazzi l’utilizzo delle proprie
competenze in un contesto metadisciplinare;
- Realizzare un giornalino d’istituto.
PROGETTO ORIENTAMENTO DI INDIRIZZO (meccanico, elettricoelettronico, ceramico), i cui obiettivi sono:
- Far conoscere agli studenti i fondamenti di ogni settore, in modo da facilitare
la scelta del settore in cui realizzare i propri studi;
- Migliorare l’uso degli strumenti specifici di lavoro;
- Sopperire ad eventuali carenze teoriche – tecniche;
- Realizzare un piccolo progetto specifico.
Inoltre, in base alle richieste degli studenti e per stimolare la loro creatività ed interesse
vengono attivati i seguenti corsi:
FOTOGRAFIA,
FUMETTI,
TRINITY
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
I.P.S.S.C.T. " E. MORANTE” SASSUOLO
PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
Per poter attuare una significativa integrazione riguardo gli alunni diversamente
abili, diventa sempre più importante per la scuola lavorare in “rete” con le altre
Istituzioni, per costruire un tessuto sociale, che sia di fondamentale supporto alle
esigenze di tutti gli studenti. Nel campo specifico della disabilità, è necessario costruire
relazioni sempre più strette ed efficaci che consentono di ideare, progettare, attuare,
monitorare e verificare attività legate all’integrazione scolastica, sociale e lavorativa.
Il raccordo fra l’istituzione scolastica ed il territorio diventa fondamentale per ideare
un Progetto di vita, che non si fermi all’integrazione scolastica, ma che si proietti in
una futura integrazione sociale e, se possibile, lavorativa.
Gli obiettivi generali del progetto per l’integrazione dell’Istituto “Elsa Morante” di
Sassuolo si possono così sintetizzare:
• Promuovere la socializzazione creando il maggior numero di occasioni per
comunicare e per costruire relazioni positive
• Tracciare percorsi, partendo da una conoscenza approfondita delle potenzialità
dei singoli studenti per raggiungere i livelli di crescita più elevati possibile
• Ideare il Progetto di vita di ciascuno, intrecciando il percorso scolastico alle
offerte del territorio
• Fornire tutti gli strumenti che aiutino i disabili ad acquisire il massimo grado di
autonomia, indispensabile per il loro futuro nel mondo del lavoro e nel sociale
• Differenziare le proposte, per arrivare a tutti e perché, nessuno escluso, riesca a
trovare risposte adeguate alle proprie richieste
Il Progetto per l’integrazione degli alunni diversamente abili si declina in numerosi
sottoprogetti.
Si sottolinea l’importanza dell’accoglienza dei ragazzi diversamente abili, in quanto la
scuola deve essere preparata con cura ed attenzione, predisponendo gli spazi, gli arredi,
i tempi, da un lato e la preparazione dei docenti del Consiglio di classe dall’altro,
considerando quindi sia l’aspetto metodologico-didattico, sia quello comunicativorelazionale.
Accogliere alunni diversamente abili significa anche attuare un progetto continuità di
qualità con le scuole medie.
Le tappe essenziali del progetto continuità sono:
• Visite guidate all’Istituto, mostrando i vari ambienti e le attività per
l’integrazione che si svolgono. Un momento forte è sempre quello delle attività
laboratoriali
• Colloqui con i referenti ASL, docenti di sostegno delle scuole medie o referenti
del gruppo per l’integrazione, docenti di classe, educatori, genitori. Questo
momento si realizza al termine dell’anno scolastico
• A settembre, convocazione dei consigli di classe delle prime, possibilmente
prima dell’inizio delle lezioni, ai quali partecipi il referente dell’ASL,
presentando l’alunno ai docenti
• Durante lo svolgimento del progetto accoglienza, i primi giorni di scuola,
affiancare gli alunni per aiutarli nella conoscenza del nuovo contesto.
Per rispondere in modo vario ed articolato alle necessità formative dei nostri alunni, il
nostro Istituto ha organizzato proposte educativo-didattiche diversificate per consentire
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
a tutti di poter esprimere le proprie capacità. Uno dei sottoprogetti che ci caratterizza è
quello delle attività laboratoriali, momento intermedio fra scuola ed extrascuola. Di
solito organizziamo le seguenti attività:
• Laboratorio di ceramica
• Laboratorio di pelletteria
• Laboratori musicali, dei quali alcuni si svolgono al pomeriggio ed uno al
mattino; quest’ultimo vede la partecipazione di alunni di altre scuole del
territorio (“Volta”, “Formiggini”, “Levi”), e rappresenta un valido esempio di
integrazione non solo fra gruppi eterogenei di ragazzi, ma una reale
testimonianza di integrazione fra varie Istituzioni scolastiche. Questa modalità
operativa potrebbe davvero diventare una significativa offerta formativa per le
scuole del territorio, che lavorando così in “rete”, apportano ciascuna il proprio
contributo, fruibile anche da altri.
• Laboratorio per l’applicazione del Metodo Feuerstein
Inoltre, da qualche anno abbiamo avviato attività motorie, le quali hanno costituito un
valido strumento per l’integrazione:
• “Sport, simpatia, sprint”, organizzata presso la Palestra del nostro Istituto ed
inserita nel progetto “La scuola che piace a noi”
• Attività di calcio
• Psicomotricità
Abbiamo preso parte direttamente all’organizzazione della “Staffetta 100X100” in
carrozzina ed all’iniziativa “Sportinsieme”, realizzata presso il Campo Comunale di
atletica.
Il nostro Istituto si avvale anche di un articolato e solido Progetto tutors.
Ogni anno avviamo esperienze lavorative, sia come percorsi misti integrati
scuola/lavoro, in collaborazione con l’ASL e con le famiglie, sia come attività di
stages, sia per tutti gli alunni delle classi terze (Progetto NOF), sia per quelli delle classi
quarte (Terza area e/o alternanza).
Da due anni il nostro Istituto partecipa al Progetto Leonardo anche con alunni
certificati, i quali effettuano un’esperienza di stage all’estero della durata di due
settimane.
UNA “RETE” DI SCUOLE PER INTEGRARE ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
Durante l’anno scolastico 2005/2006, due scuole del comprensorio di Sassuolo hanno
iniziato a collaborare, mettendo in “rete” alcune delle attività laboratoriali organizzate
all’interno di ciascuna di esse, per rispondere alle esigenze di alcuni alunni iscritti
presso i due istituti. Infatti, presso l’Istituto “Elsa Morante” ha preso vita un laboratorio
musicale rivolto a ragazzi con deficit severi, che aveva come finalità principale quella di
creare un gruppo il più possibile coeso, nel quale gli allievi potessero esprimere con
naturalezza e serenità le loro capacità in campo ritmico e musicale. Dopo un primo
momento nel quale i 4 alunni dell’ “Elsa Morante” hanno iniziato a svolgere le loro
attività, si sono unite al gruppo alcune compagne di classe, come “animatrici” di canto e
di danza. Successivamente il laboratorio ha aperto le sue porte ad alunni di altre scuole
del territorio, che si sono uniti progressivamente: 2 ragazzi dell’ ITI “Volta”, 1 ragazza
del Liceo “Formiggini”, 1 ragazzo della Scuola media “Levi”. Al termine dell’anno
scolastico è stato prodotto un DVD, realizzato in una vera e propria sala di incisione,
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
che ritraeva i ragazzi del gruppo mentre cantavano, suonavano ed accompagnavano il
ritmo della canzone proposta.
L’ITI “Volta” ha avviato un laboratorio di cucina, rivolto allo stesso gruppo di
alunni, i quali ogni venerdì si sono ritrovati preparando dolci di vario tipo, in un altro
contesto, ma conservando la stessa composizione e lo stesso entusiasmo.
Inoltre, è stata avviata una buona collaborazione con la squadra di calcio di
Sassuolo, in quanto alcuni alunni hanno assistito agli allenamenti o alle partite, ospitati
con gentilezza da tutti i calciatori, i quali, in alcune occasioni, hanno ricambiato la
visita, intervenendo e partecipando ad attività proposte a scuola.
La fase conclusiva di tutte queste iniziative si è realizzata durante la mattinata
sportiva presso il campo di atletica del Polo scolastico, attraverso la manifestazione
“Sportinsieme” alla quale hanno preso parte tutte le scuole superiori di Sassuolo, che ha
visto in azione coppie di alunni che hanno messo in atto un reale momento di “aiuto
reciproco”. Anche l’assessore allo sport di Sassuolo ha assistito allo svolgersi dei
giochi.
Questa modalità operativa, del tutto nuova per il territorio di Sassuolo, e ripresa
anche quest’anno, potrebbe diventare una significativa offerta formativa per le scuole
che in esso si trovano.
PROGETTO PER IL FUTURO:
1. Si può ipotizzare di creare una simbolica “rete” tra le varie scuole di
Sassuolo o del territorio, che possa diventare una struttura più solida e
stabile, costituita dall’intreccio di attività laboratoriali, proposte ciascuna
da un Istituto differente, e che possano risultare fruibili dai ragazzi che
frequentano le scuole in esso dislocate.
2. Si propone di coinvolgere anche ragazzi di terza media, che potrebbero
partecipare o semplicemente osservare le attività svolte in ciascun
laboratorio della “rete” ed in questo modo avere un primissimo contatto
con le scuole superiori del territorio
3. Affinché questa attività abbia una certa efficacia, si richiede la continuità
della presenza sia dei docenti esperti che conducono i laboratori, sia degli
alunni partecipanti
E’ chiaro che, in caso di una maggiore adesione da parte delle scuole, l’organizzazione
richiederebbe più attenzione e dovrebbe essere mirata alle richieste individuali.
Un’organizzazione di questo tipo potrebbe diventare un punto di riferimento per
la conoscenza degli Istituti superiori da parte degli alunni delle medie che si apprestano
alla scelta, e potrebbe garantire a tutti un’offerta formativa varia ed articolata, a
prescindere dalla scuola che frequentano, poiché vede lo sforzo e l’impegno da parte di
tutti gli Istituti.
La partecipazione dei ragazzi a queste attività non deve superare le tre mattine la
settimana, in quanto fondamentale per l’integrazione è il percorso all’interno del proprio
istituto e soprattutto della propria classe di appartenenza. Infatti è indispensabile, per la
crescita sia dell’alunno diversamente abile, sia per quella dei compagni di classe, il
valore che l’esperienza dell’integrazione porta nella vita di ciascuno. E’ chiaro che un
lavoro in “rete” può arricchire sicuramente il Progetto di vita di ogni alunno
diversamente abile.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
VERIFICA E VALUTAZIONE:
Le attività sono monitorate all’interno di ogni istituto presso il quale si svolgono; è
comunque necessario creare un gruppo di lavoro per osservare, progettare, monitorare,
verificare e valutare la validità e l’efficacia delle attività svolte.
I.P.S.I.A. “A. FERRARI” MARANELLO
Si riporta quanto indicato nel sito della scuola:
http://www.ipsiaferrari.mo.it/laboratori.htm
LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO
L' I.P.S.I.A. "A. Ferrari " di Maranello è sorto per l'interessamento dell'ing . Enzo
Ferrari nei primi anni 60 ed è intitolato al figlio Alfredo (Dino), morto di distrofia
muscolare.
Il Drake, convinto che " ....ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola professionale che
prepari i suoi tecnici ... ", si interessò affinché il corso professionale, funzionante per i
soli dipendenti della sua fabbrica, venisse trasformato in una scuola pubblica.
Inizialmente succursale di un istituto professionale di Modena , diventò autonomo nel
1965 e prese il nome di I.P.S.I.A. "ALFREDO FERRARI " di Maranello.
L'ing. Enzo Ferrari , per realizzare i suoi obiettivi, ha messo a disposizione della
collettività un terreno di sua proprietà, sul quale è sorto l'istituto, ed ha anche
contribuito in maniera sostanziosa sia alla costruzione dei nuovi edifici scolastici, sia
all'allestimento delle officine e dei reparti di lavorazione, sia ai successivi e più recenti
ampliamenti,
resi
necessari
dall'utenza
scolastica.
La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento, ha nel corso degli anni,
incontrato un crescente interesse, giustificato sia dalla qualità della offerta formativa
proposta,
sia
dagli
sbocchi
professionali
che
offre
agli
studenti.
La Ferrari S.p.A. continua tuttora l'opera intrapresa dal suo fondatore e contribuisce ad
aiuti didattici preziosi. L'ultima donazione in ordine di tempo è stata la progettazione e
la
realizzazione
di
una
sala
prove
motori.
L'Istituto, inizialmente formato da un esiguo numero di classi, ne conta attualmente 25
suddivise nelle quattro diverse specializzazioni, tutte connotate da una forte
caratterizzazione verso gli studi meccanici e motoristici.
I NOSTRI LABORATORI
Biblioteca Scolastica
Sala Prove motori
Laboratorio Macchine termiche
Laboratorio Prototipi
Laboratorio Mecatronico
Laboratorio di informatica
Laboratorio Tecnologico
Officina Motori
Macchine Utensili
Lavorazione al Banco
Saldatura
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
I.T.S.C.G. “A. BAGGI” SASSUOLO (MO)
PROGETTO DI ORIENTAMENTO
Orientamento in entrata
Al fine di favorire il passaggio dalla Scuola dell’obbligo alla Scuola Superiore, si
creano le condizioni ottimali per accrescere la motivazione ed il benessere dello
studente, predisponendo interventi didattici mirati, e il più possibile individualizzati per
la formazione integrale e graduale della persona.
Orientamento e riorientamento biennio
L’integrazione dei percorsi didattici del biennio, favorisce il successo scolastico e segue
gli studenti che richiedono di essere indirizzati verso altri percorsi scolastici. Completa
il concetto di “diritto-dovere allo studio”.
Orientamento triennio
Al fine di individuare nuove e più efficaci modalità di rapporto tra istituzione scolastica
e il territorio, sono stati predisposti accanto alle discipline curricolari, interventi
formativi che intendono arricchire le competenze del diplomato sia sul versante tecnicoeconomico, sia su quello gestionale, organizzativo e linguistico.
Inoltre, per le classi quinte, è previsto anche un orientamento universitario.
Orientamento in uscita
Progetto gestito dalla provincia di Modena formato da due esperienze:
1) Incontro/conferenza con il regista che ha creato un documentario sulla scelte e sulle
Prospettive dei giovani, al teatro Carani.
2) Incontro con rappresentanti dell’università e del Mondo del Lavoro presso l’aula
Magna dell’Istituto.
Progetto del comune di Sassuolo dell’assessorato delle Pari opportunità formato da due
Esperienze:
a) Incontro con la Dott. Ssa Fontanesi : come compilare il proprio curricolum vitae,
come sostenere un colloquio di lavoro come si sceglie in corso post-diploma, come si
sceglie l’università.
PROGETTO INSERIMENTO SCUOLA LAVORO
L’Istituto “Alberto Baggi”in collaborazione con il Settore Inserimento Lavorativo e
Area Minori Servizi Socio Sanitari dell’ausl di Modena distretto di Sassuolo predispone
dei progetti di orientamento al lavoro.
Tenendo conto delle principali competenze e predisposizioni degli alunni, viene
individuata l’attività più idonea per il loro futuro inserimento lavorativo dopo gli studi.
Tra le principali attività proposte possiamo elencare la collaborazione con cooperative
sociali, centri diurni, officine meccaniche, carrozzerie e ceramiche.
PROGETTO INSERIMENTO CENTRI DI ACCOGLIENZA
L’Istituto “Alberto Baggi” predispone dei progetti di inserimento presso i centri
accoglienza disabili della provincia di Modena.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
La finalità dei progetti è quella di far conoscere alle famiglie dei disabili le strutture del
territorio che si occupano di disabilità, facendo partecipare in uno o più giorni gli alunni
alle attività che vengono svolte presso questi centri per favorirne un eventuale futuro
inserimento post studi.
Tra le principali attività proposte dai centri, possiamo elencare:
-
la musicoterapia;
la pet-therapy
l’idroterapia;
l’ippoterapia.
I.T.I.S. “A. VOLTA” SASSUOLO (MO)
Si riporta quanto indicato nel sito della scuola:
http://scuole.monet.modena.it/itivolta/POFdefinitivo06-07_%20web.pdf
PREVENZIONE
E
CONTENIMENTO
DELL'INSUCCESSO,
DELL'ABBANDONO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA.
…
1) attività di accoglienza nelle classi prime: al di là dei progetti formalizzati, già da
vari anni i docenti del biennio stanno utilizzando, con le loro classi, molti metodi e
strumenti per stimolare l'interesse allo studio ed il senso di appartenenza alla vita
scolastica, ponendo le basi per l'acquisizione di una preparazione culturale e
professionale soddisfacenti. Tra questi, ricordiamo:
- attività iniziali dell'anno, che prevedono una visita guidata ai locali dell'istituto, con la
presentazione, da parte dei docenti, degli operatori che lavorano nei vari comparti della
scuola. In tutte le classi prime dell’istituto tecnico l'area di progetto adottata, dal titolo
"Il metodo di studio con potenziamento di strumenti informatici", ha proprio lo scopo di
supportare didatticamente il faticoso passaggio dalle scuole medie inferiori a quelle
superiori, e ad aiutare a compiere con successo il famoso "salto di qualità" che viene
richiesto agli studenti. Obiettivo comune a tutti i professori del biennio è, dunque,
aumentare il successo scolastico e, con esso, lo "star bene a scuola", per prevenire la
dispersione e l'abbandono.
2) Attività di recupero sia pomeridiane che curriculari, che si sforzano di garantire
un costante recupero di abilità di base, di contenuti e di mantenere viva la motivazione
allo studio. Il Collegio dei Docenti ha deliberato, inoltre, di dedicare almeno le prime tre
settimane di scuola principalmente ad attività di consolidamento e potenziamento, e di
far precedere la verifica tesa ad accertare il superamento del debito formativo assegnato
nell'a. s. 2005-06 da interventi pomeridiani appositi, rivolti solo agli allievi con D. F.
Ciò al fine di promuovere un reale superamento delle lacune rilevate, e di facilitare gli
allievi nel percorso di studio individuale. Sono state anche modificate sensibilmente le
azioni di recupero del monte ore annuale dovuto in seguito all'adattamento del
calendario scolastico.
3) Attività di orientamento a vari livelli e di riorientamento "in itinere":
all'orientamento l'Istituto ha dedicato l'area di intervento di due Funzioni Strumentali,
per indirizzare correttamente la scelta degli studi superiori, quella del triennio di
specializzazione, e per informare sulle possibilità offerte dal mondo post- diploma ed,
infine, di quelle presenti nel campo degli studi universitari e lavorativo. Già da due anni,
inoltre, l’istituto fa parte di un progetto di rete, in collaborazione con l’ente ECAP e con
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
altre scuole di Sassuolo e di Modena, operante nello specifico settore del
riorientamento.
....
1. Definizione delle aree di intervento delle funzioni strumentali al
Piano dell'Offerta Formativa
Il Collegio dei docenti, per realizzare quanto contenuto nella premessa del presente
documento, ha deliberato per il corrente a.s., in ottemperanza al contratto collettivo
nazionale del comparto scuola 2003-2005, l’assegnazione a sei docenti le Funzioni
Strumentali per le aree qui elencate.
……
3) Interventi e servizi per studenti: quest'anno il Collegio dei Docenti ha deliberato di
dedicare all'area degli interventi e servizi per studenti, per lo specifico settore
dell'Orientamento, due Funzioni Strumentali, dedicate alle attività di orientamento in
ingresso, soprattutto nella prima parte dell'anno scolastico, ed in uscita, nella seconda
parte. In particolare, le due docenti incaricate hanno il compito di promuovere,
coordinare e gestire le attività orientative dalla scuola media al ciclo di studi superiori,
nella scelta dei successivi settori di specializzazione e formazione professionale, nelle
scelte riguardanti il mondo post- diploma, compreso il settore degli studi universitari.
Ciò al fine di contenere l'alto tasso di insuccesso scolastico e di promuovere negli allievi
scelte il più possibile consapevoli. Una terza F. S., infine, è stata dedicata appositamente
alla gestione delle problematiche relative agli alunni diversamente abili, ed un'altra
funzione strumentale all'implementazione e al coordinamento delle attività di
educazione alla salute, mirate alla prevenzione del disagio giovanile e dei
comportamenti a rischio.
…..
4. Modalità di attuazione dell’autonomia scolastica nell’ambito di quanto stabilito
dalla L. 440/ 97 e nei limiti dei finanziamenti spettanti e già predisposti.
…..
Apertura della scuola al pubblico
Per rendere più efficace l’informazione sul territorio relativamente alle proposte
formative dell’istituto e alla modalità di gestione delle stesse, la scuola rimane aperta un
sabato pomeriggio ed una domenica mattina rispettivamente nei mesi di dicembre e di
gennaio, per l’organizzazione di momenti di incontro fra il personale docente, studenti e
genitori, con dimostrazioni sull’attività svolta all’interno dei laboratori. L'iniziativa
vedrà il coinvolgimento del personale docente, degli assistenti di laboratorio, dei
collaboratori scolastici, di alcuni studenti dell'istituto.
L’attività svolta nell'ambito dell'orientamento è articolata su tre livelli:
- orientamento presso le scuole medie del territorio, con interventi di docenti
presso le scuole medie stesse e con visite guidate degli studenti alle strutture e ai
laboratori dell’istituto. Da vari anni l'orientamento presso le scuole medie fa
capo, in particolare, ad un progetto specifico, dal titolo "Alla scoperta
dell'attività di laboratorio", in base al quale le scolaresche degli studenti delle
scuole medie sono state invitate a far visita ai nostri laboratori, nei quali
potranno assistere e prendere parte attiva ad alcune esercitazioni di Chimica,
Fisica, Scienze, che si svolgono normalmente durante l'anno scolastico, ed
assistere ad esperienze nei laboratori di elettronica.
- orientamento per la scelta del triennio di specializzazione, rivolto agli studenti
delle classi seconde, a cura di docenti "anziani" che si rendono disponibili a
rispondere a quesiti di carattere tecnico e didattico disciplinare sui corsi. E'
prevista un'attività specifica di esercitazioni degli studenti di seconda nei
laboratori delle classi del triennio, in gruppi temporanei di lavoro con i loro
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
-
compagni più anziani. In tal modo, si spera di rendere la scelta del triennio più
mirata e consapevole.
orientamento post – diploma, che prevede incontri con esperti del mondo del
lavoro e varie attività svolte in collaborazione con l’Università degli Studi di
Modena, oltre alla partecipazione alle iniziative di orientamento promosse dagli
Enti Locali. Sono anche previsti incontri con rappresentanti delle Forze Armate,
dell'Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco). In questo ambito, segnaliamo
che l’istituto ha aderito al progetto “Vedere la scienza”, un ciclo di proiezioni
di filmati a carattere scientifico, rivolto sia agli studenti delle scuole superiori,
sia alla cittadinanza. Alle proiezioni hanno fatto seguito gli interventi di alcuni
docenti universitari ed il dibattito col pubblico. Gli scopi del progetto, realizzato
in collaborazione con gli enti locali e l’Università di Modena e Reggio Emilia,
sono stati quelli di promuovere interesse e stimolare attenzione nei confronti
della cultura scientifica, creare momenti d’incontro fra gli studenti delle scuole
partecipanti e facilitare una scelta consapevole degli studi universitari in questo
settore.
…..
7. Attività aggiuntive svolte dal personale dell’istituto
….
Commissione orientamento: collabora in modo permanente con le F. S. specifiche,
contribuendo ad espletare tutte le azioni orientative all'interno delle classi e/ o presso le
scuole medie inferiori. Fornisce consulenze ed indicazioni per il post- diploma.
PROGETTI PER A.S. 2006-07
MACROAREA: RECUPERO- POTENZIAMENTO- ORIENTAMENTO
Settore orientamento
TITOLO
Destinatari
Alla scoperta dell'attività di Studenti delle scuole medie inferiori
laboratorio
Novembre 2006- marzo
2007
Orientamento al triennio di seconde (tutte)
chimica ed elettronica
Fine
ottobreinizio
novembre
in collaborazione col Comune di Sassuolo,
Vedere la Scienza
l’Università di MO e RE, il gruppo di progetto
Ottobre- novembre 2006
dell’ITI Corni di MO
Studenti delle scuole sup. e cittadinanza sassolese
Test
di
ammissione Classi quinte della scuola
all'Università
Dicembre 2006
Orientamento alle scuole Commissione orientamento
Studenti delle scuole medie inferiori
medie inferiori 06-07
Da ottobre 2006 a gennaio
2007
Commissione orientamento
Scuola aperta 2006-07
Dicembre 2006- gennaio Studenti e genitori delle scuole medie inferiori
2007
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Settore recupero- potenziamento
Progetti allievi diversamente abili
alunni
diversamente
abili
Laboratorio di giardinaggio
dell’istituto e di altre scuole
Da marzo a fine anno
Gruppo di ricreazione equestre
Ippoterapia
alunni
diversamente
abili
Da settembre a novembre
dell’istituto e di altre scuole
Da marzo a giugno
alunni
diversamente
abili
Laboratorio di cucina
dell’istituto e di altre scuole
Da ottobre a fine anno
alunni
diversamente
abili
Laboratorio musicale
dell’istituto e di altre scuole
Da ottobre a fine anno
Un allievo diversamente abile
Attività di nuoto in piscina
10 lezioni
inverno 2006-07
Laboratorio di arte contemporanea Un giorno a Allievi diversamente abili
settimana da ottobre a fine a.s.
I. I. S. “A. F. FORMIGGINI” SASSUOLO
PROGETTO CONTINUITA’ / PRE-ORIENTAMENTO
All’interno dell’Istituto è stata attivata la “Commissione continuità”, composta da
insegnanti di Lettere, Lingue, Matematica, che hanno partecipato ad incontri di
continuità didattica tra Scuola Secondaria di primo grado e Scuola Secondaria di
secondo grado.
In tali incontri, che hanno visto il coinvolgimento delle Scuole Secondarie di primo
grado e di altre Scuole Secondarie di secondo grado del distretto, è stata svolta
un’attività di riflessione e di confronto sugli anni-ponte (III classe Secondaria I grado, I
classe Secondaria II grado), allo scopo di definire linee più omogenee e condivise di
continuità dei curricoli.
Nell'a.s.1998/99 i lavori dei docenti hanno portato alla definizione di obiettivi
trasversali sul versante educativo e cognitivo, cui fare riferimento nella
programmazione degli anni-ponte.
Nell'a.s.1999/2000 il confronto è stato allargato alle discipline (Italiano, Lingua
straniera, Matematica) per favorire una riflessione su obiettivi e competenze specifiche
degli alunni e su strategie metodologiche d'insegnamento.
Gli incontri si sono rivelati particolarmente proficui sia nella prospettiva del confronto
tra docenti di diversi ordini di scuole, e quindi di raccordo tra le stesse, sia nel contesto
dell’innalzamento dell'obbligo scolastico.
E' consuetudine della presidenza e dei docenti dell’Istituto organizzare incontri
con studenti e genitori delle Scuole Medie del territorio allo scopo di presentare i corsi
di studio attivati presso il nostro Istituto e il Piano dell'Offerta Formativa (POF). Il
periodo è solitamente quello compreso tra novembre e gennaio. Docenti, in
rappresentanza delle Presidenza, sono disponibili a recarsi presso le scuole medie del
territorio per illustrare il POF e gli indirizzi di studio.
A partire dall’a.s. 1999/2000 è stato attivato uno specifico progetto di integrazione
scolastica per alunni diversamente abili. I relativi Progetti Educativi Individualizzati
sono elaborati all’interno della programmazione annuale dell’Istituto. Il progetto di
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
integrazione scolastica è gestito dai Consigli di Classe in cui è inserito un alunno
diversamente abile, con il supporto dalla Commissione Integrazione istituita dal
Collegio dei Docenti.
1. Progetto continuità: allo scopo di garantire un inserimento ottimale all'alunno
diversamente abile, sono stati avviati rapporti con la scuola media di provenienza, che
hanno consentito l'elaborazione di un progetto continuità, volto a garantire la presenza,
nelle prime settimane di scuola superiore, della figura di riferimento (insegnante di
sostegno) della scuola media.
2. Commissione Integrazione è composta da docenti dei Consigli di Classe in cui gli
alunni diversamente abili sono inseriti e da docenti dell'istituto particolarmente
interessati alle tematiche dell'integrazione o portatori di specifiche professionalità
(Docente Funzione Strumentale area 3, insegnanti di sostegno, tutor, PEA, ecc.). Il
gruppo di lavoro così composto si riunisce regolarmente per valutare ed attivare
iniziative a sostegno dell'integrazione degli alunni diversamente abili, in collaborazione
con i Consigli di Classe.
3. Progetto tutor: in collaborazione con le Amministrazioni comunali di residenza il
progetto tutor prevede l'assunzione di giovani, preferibilmente ex studenti del Liceo, a
supporto delle attività programmate dai Consigli di Classe.
4. Progetto Diversabilità: il progetto prevede la partecipazione attiva delle classi che vi
aderiscono ad una riflessione attenta sulle tematiche dell’handicap. Sono previsti diversi
percorsi specifici di indagine e di approfondimento: cineforum, analisi delle barriere
architettoniche in luoghi ed edifici pubblici.
5. Progetto Laboratorio di lingua e cultura straniera: il progetto prevede la
realizzazione di attività didattiche specifiche, rivolte ad alunni con difficoltà di
apprendimento, finalizzate a conoscere aspetti delle culture e delle lingue straniere.
6. Progetto Musica amica: laboratorio di musica rivolto agli alunni diversamente abili.
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Incontri tra studenti del Liceo e studenti delle Scuole Medie
Nell'ambito delle attività di orientamento sono previsti incontri tra gruppi di studenti
delle classi terze della Scuola Media e studenti del Liceo allo scopo di presentare sia i
corsi di studi attivati presso il nostro istituto sia le diverse esperienze scolastiche.
ACCOGLIENZA E RIORIENTAMENTO
Prima accoglienza
All'inizio di ogni anno scolastico, il Liceo organizza, per gli alunni delle classi prime,
attività di accoglienza, che si propongono i seguenti obiettivi:
favorire il primo impatto con la realtà istituzionale e culturale dell'indirizzo
scolastico frequentato
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
fare incontrare i nuovi liceali tutti insieme
facilitare l’instaurarsi di relazioni positive col gruppo classe e con la nuova realtà
scolastica
fare conoscere le attività complementari e integrative
Il progetto Accoglienza
Il progetto si articola in due aree: interventi socio-affettivi ed interventi cognitivi. I
destinatari delle attività previste nella prima area sono tutti gli studenti delle classi
prime a.s. 2006/2007.
1. Area socio-affettiva: accoglienza e socializzazione
1.1.
-
Obiettivi:
favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico
favorire il processo di socializzazione e di integrazione
favorire l’inserimento nella nuova organizzazione scolastica
favorire la conoscenza della struttura scolastica
impostare relazioni positive con il gruppo classe
-
Attività:
visita all’Istituto
incontro con coordinatore e docenti del consiglio di classe
definizione di regole e strategie per il lavoro in classe
incontro con studenti del triennio
introduzione alle norme sulla sicurezza
integrazione (classi con alunno diversamente abile)
1.2.
2. Area cognitiva: metodo di studio, recupero, approccio alle discipline d'indirizzo
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
METODI
CONTENUTI
Metodo di studio: tutte le classi prime
Recupero di abilità logico-linguistiche: classi prime corsi
tradizionali (PNI, IV Ginnasio)
Approccio alle discipline d'indirizzo: classi prime corsi
sperimentali
- avvio all’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
- maturazione dei processi di astrazione e di
formalizzazione dei concetti
- sviluppo di capacità logico-deduttive
- avvio all'uso di una forma espositiva chiara ed ordinata,
mediante l’utilizzo:
a) di un linguaggio appropriato
b) di procedimenti logici rigorosi
- approccio ad elementi fondanti delle discipline
- prevalentemente induttivi per l’area umanistico/linguistica
- prevalentemente deduttivi per l’area scientifica
- analisi di brevi testi scelti dal singolo docente nell’ambito
delle discipline letterarie
–
geometria euclidea piana
–
cultura dei Paesi di cui si studia la lingua
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
INSEGNANTI
COINVOLTI
settembre 2006
- 11 insegnanti di lettere classi prime
–
6 insegnanti di matematica (PNI e IV Ginnasio)
–
5 insegnanti dei corsi sperimentali
Riorientamento
In riferimento alla Legge 9/99 ed al successivo regolamento applicativo, la
"Commissione orientamento" ha individuato alcuni punti di riferimento o linee
operative che consentano agli studenti delle classi prime di usufruire di occasioni di
verifica della propria scelta e di eventuali percorsi di riorientamento con utilizzo delle
passerelle come strumento per tradurre l'innalzamento dell'obbligo scolastico in
successo formativo:
♦ modulo di accoglienza (vedi sopra)
♦ monitoraggio dei consigli di Classe
♦ interventi didattici integrativi mediante docenti tutor sia per attività in ingresso che
in uscita
♦ strumenti (questionari, colloqui con studenti e genitori ma anche con operatori ASL
e referenti degli enti locali nel caso di alunni disabili, materiale informativo) che
consentano allo studente di ridefinire il proprio percorso formativo con la
valorizzazione delle risorse personali
♦ collaborazione con le scuole destinatarie per la determinazione di moduli di
raccordo relativi a discipline non previste nella scuola di provenienza
L’attività illustrata può essere soggetta a cambiamenti determinati dalla riforma
scolastica in discussione.
ORIENTAMENTO IN USCITA
Nell'intento di fornire agli studenti delle classi IV e V un concreto sostegno per
la scelta post-diploma, in particolare nell'ottica di una prosecuzione del percorso
formativo mediante l'accesso all'Università, l’Istituto ha individuato diverse iniziative e
attività:
♦ percorso orientativo incentrato sulla riflessione e analisi delle caratteristiche
personali
♦ questionario sulle scelte post-diploma proposto agli studenti del penultimo anno
♦ informazione sulle opportunità formative post-diploma con l'utilizzazione di banche
dati, conferenze, visite ad atenei ecc.
♦ incontri con esponenti del mondo del lavoro operanti sul territorio
♦ incontri con operatori ASL e referenti del servizio di inserimento lavorativo
dell’ente locale per gli alunni disabili
♦ incontri con ex studenti frequentanti diverse facoltà universitarie o già laureati
♦ predisposizione di materiale informativo aggiornato in un'apposita sezione della
Biblioteca d'Istituto, utile alla consultazione da parte degli studenti
♦ assistenza per le preiscrizioni universitarie on-line
♦ coinvolgimento dei genitori in incontri sulla riforma universitaria.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
L'entrata in vigore delle norme di legge relative all'autonomia organizzativa e didattica
richiede alle singole istituzioni scolastiche di definire in modo puntuale i rapporti col
territorio e con le specifiche istituzioni amministrative e non, e di individuare nuove
strade di programmazione e di collaborazione che vedano coinvolte, a diversi livelli e
con diverse modalità:
-
le pubbliche amministrazioni (Provincia, Comuni del bacino di utenza dell’Istituto,
ASL)
altre istituzioni scolastiche (scuola dell'obbligo e scuole superiori; università)
associazioni di categoria (Assopiastrelle, Assoindustria, CNA, LAPAM, ecc.)
centri di formazione (Cerform, Modena Formazione, ecc.)
associazioni e gruppi di volontariato sociale
associazioni sportive
associazioni culturali (Rotary Club)
altre realtà operanti sul territorio (Banche, liberi professionisti, ecc).
Gli obiettivi generali sono i seguenti:
a. integrare l'istituzione scolastica nella realtà del territorio
b. definire in modo più puntuale il ruolo dei singoli attori all'interno del processo
formativo ed educativo
c. individuare specifiche aree di collaborazione e progetti educativi mirati
d. reperire i fondi necessari per la realizzazione dei progetti formativi ed educativi
propri dell'istituzione scolastica
e. favorire l'applicazione delle norme di legge relative al Nuovo Obbligo Scolastico e
al Nuovo Obbligo Formativo.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“…e dopo la scuola…”: cosa il nostro territorio offre
UNIVERSITÀ
Dall’anno 2000 ad oggi, gli studenti disabili iscritti presso l’università di Modena e
Reggio Emilia sono passati da 18 a 148. Di questi, circa il 90% presenta deficit motori,
il 7% deficit sensoriali e il 3% è affetto da problematiche psichiatriche.
Aumentano gli studenti disabili per deficit acquisiti principalmente a causa di incidenti
stradali. Ci sono, infine, una quarantina di studenti segnalati per disturbi
dell’apprendimento.
Per quanto riguarda la distribuzione di detti studenti all’interno delle diverse facoltà,
nella sede di Reggio Emilia sono più o meno equamente spartiti tra Scienze della
Formazione (27) e Scienze della Comunicazione (25), mentre a Modena la scelta è
maggiormente diversificata.
Garantire l’integrazione di questi studenti ha comportato per l’Università un grande
sforzo organizzativo in quanto si è trattato di costruire una struttura che assicurasse il
diritto dei disabili alla istruzione e alla formazione così come è sancito nella legge
104/92 fornendo loro accoglienza e sostegno. Questa struttura si avvale di tre organi:
• la Commissione Interfacoltà di Ateneo per la Disabilità: è composta da un
rappresentante per ognuna delle dodici facoltà dell’Università
• il Servizio Accoglienza Disabili: si avvale dell’operato del Referente
Accogliente
• L’Equipe medico-socio-psico-pedagogica
I tre organismi operano in stretta collaborazione e sono coordinati dal Delegato del
Rettore per la Disabilità, prof.ssa Giovanna Gavioli.
Il percorso universitario previsto per gli studenti disabili si articola in quattro momenti:
1. accoglienza
2. orientamento
3. percorso personalizzato
4. accompagnamento in uscita
Il Referente Accogliente, che attualmente è il dottor Giacomo Guaraldi, su richiesta
della scuola incontra lo studente disabile e lo informa dei benefici e dei servizi di cui
può disporre. Una volta che lo studente ha effettuato la scelta della facoltà, viene
accompagnato nel percorso amministrativo e, eventualmente, gli viene assegnato un
tutor. Gli verranno forniti tutti gli ausili necessari e sarà seguito lungo il percorso
didattico allo scopo di individuare le eventuali difficoltà e suggerire strategie per
superarle.
Il lavoro del Referente Accogliente avviene in stretta collaborazione con gli organi di
cui sopra.
TUTOR
L’Università ha stipulato una convenzione con le associazioni studentesche presenti al
suo interno per poter disporre di tutors che affianchino gli studenti disabili che
dovessero averne necessità. I responsabili di dette associazioni, con la supervisione
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
dell’Università, individuano le persone disponibili a ricoprire questa funzione e che
debbono avere le seguenti caratteristiche:
• essere iscritte alla stessa facoltà e allo stesso corso di laurea dello studente
disabile;
• possedere competenze nelle discipline per le quali vengono richiesti.
Di norma il loro compito consiste nell’impartire lezioni individuali in ambiente
universitario; non sono previste, per il momento, attività che si svolgano al di fuori
dell’ateneo.
Per l’anno accademico 2007/2008 è previsto un corso di formazione rivolto ai tutors di
UNIMORE della durata di 60 ore, di cui 30 ore dedicate alla didattica e 30 ad attività
laboratoriali. E’ possibile che in futuro questo corso venga effettuato anche per tutors di
altre università.
LE COOPERATIVE SOCIALI
La Legge 381/1991 riconosce alle Cooperative sociali lo scopo di perseguire l’interesse
generale di promozione umana e integrazione sociale attraverso la gestione di servizi
socio-sanitari ed educativi e attraverso attività finalizzate all’inserimento lavorativo di
persone svantaggiate.
Le cooperative sociali si dividono in due gruppi:
- Cooperative gruppo A che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi
- Cooperative gruppo B di produzione e lavoro con una quota del 30% di
lavoratori appartenenti alle categorie di persone svantaggiate (definizione della
Unione europea che indica disabili, ex carcerati, profughi, ex tossicodipendenti,
nomadi)
Nelle cooperative sociali del gruppo B il lavoro è utilizzato per consolidare la persona
nel percorso di ricostruzione della propria autonomia di vita. Imparare non un lavoro
qualsiasi, ma un lavoro in particolare, con le sue conoscenze specifiche, le competenze
da acquisire, le difficoltà e le soddisfazioni; confrontarsi con un determinato lavoro,
mettendo in gioco se stessi.
E' un’esperienza di grande importanza per superare i problemi passati e per rimettere in
circolo energie e potenzialità inespresse. Lavorare, in un ambiente protetto diverso dal
classico posto di lavoro, come per esempio un laboratorio di assemblaggio, è un modo
per apprendere regole e valori a partire dalla quotidianità delle azioni e dei
comportamenti e per migliorare la consapevolezza di se stessi e di come si vivono le
relazioni con gli altri.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“…pro e contro…”
Le relazioni degli esperti e l’analisi dei progetti di orientamento delle varie scuole del
distretto hanno fatto emergere una realtà ricca e articolata che presenta diversi aspetti
positivi messi in evidenza dal confronto e dalla discussione all’interno del gruppo.
Esistono più proposte di protocolli (di passaggio, di valutazione, …) tra scuola
e mondo del lavoro
Nel territorio opera da tempo l’associazione CREA che organizza il tempo
libero dei diversamente abili
Viene riconosciuta la validità di metodologie didattiche “orientative” e
“laboratoriali” in modo che i ragazzi giungano alla consapevolezza di sè e delle
proprie capacità.
Si sono progettate e realizzate alcune attività in rete di scuole (laboratori di
cucina, musica,…)
Sono ritenuti importanti i momenti di esperienza “diretta” nella scuola
secondaria di II grado e l’organizzazione, per gli alunni delle scuole di I grado,
di attività laboratoriali tenute dagli alunni delle superiori, utilizzando delle reti
di laboratori.
Appare particolarmente interessante l’attivazione di laboratori in rete tra scuole
diverse per l’ampliamento dell’offerta formativa di ogni singolo istituto agli
studenti disabili, non solo della scuola secondaria di II grado, ma anche di I; gli
alunni possono usufruire delle proposte attivate indipendentemente dall’istituto
a cui risultano iscritti.
Altrettanto interessante risulta l’avvio sperimentale di un progetto in rete
integrato di orientamento, che vede coinvolte alcune scuole dei due ordini e
l’ECAP-Emilia Romagna.
Dopo il confronto e la discussione, il gruppo ha individuato come punti critici emersi,
legati all’attività di orientamento per alunni con difficoltà (certificati, segnalati, con
problematiche socio-culturali,…) in particolare nel passaggio dalle scuole secondarie di
I grado alle scuole di II grado, i seguenti:
Passaggio delle informazioni: mancano strumenti di comunicazione per
accompagnare lo studente nel passaggio da una scuola all’altra. Le scuole
secondarie di I grado generalmente conoscono in maniera superficiale i
programmi, le proposte delle scuole di II grado e le differenze tra un Istituto e
l’altro. Le scuole secondarie di II grado chiedono maggiore chiarezza e
tempestività nel definire le situazioni reali degli alunni in difficoltà; spesso
manca la comunicazione tra le scuole e gli enti che partecipano alla gestione
delle persone in difficoltà (enti locali: comune, provincia, regioni; aziende Asl;
enti di formazione accreditati…).
Professionalità e formazione di chi si occupa dell’orientamento: per il profilo
professionale sono necessarie buone conoscenze delle attività delle diverse
scuole, buona conoscenza degli alunni, essere in grado di organizzare percorsi
“sensati” (competenze progettuali);
Maggiore coordinamento tra le funzioni strumentali e le diverse commissioni
che operano all’interno di uno stesso istituto.
Maggiore coinvolgimento delle associazioni dei disabili nell’attività di
orientamento dei disabili.
Emergono dall’altra parte i seguenti punti critici, legati all’attività di orientamento per
alunni con difficoltà (certificati, segnalati, con problematiche socio-culturali,…), in
particolare nel passaggio dalle scuole secondarie di I grado alle scuole di II grado:
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Passaggio delle informazioni: sono carenti gli strumenti di comunicazione per
accompagnare lo studente nel passaggio da una scuola all’altra. Le scuole
secondarie di I grado generalmente conoscono in maniera superficiale i
programmi, le proposte delle scuole di II grado e le differenze tra un Istituto e
l’altro. Le scuole secondarie di II grado chiedono maggiore chiarezza e
tempestività nel definire le situazioni reali degli alunni in difficoltà; spesso
manca la comunicazione tra le scuole e gli enti che partecipano alla gestione
delle persone in difficoltà (enti locali: comune, provincia, regioni; aziende Asl;
enti di formazione accreditati…).
Professionalità e formazione di chi si occupa dell’orientamento: per il profilo
professionale sono necessarie buone conoscenze delle attività delle diverse
scuole, buona conoscenza degli alunni, buone competenze progettuali (per
organizzare percorsi “sensati”);
Manca un opera di monitoraggio su quanto accade ai disabili dopo la scuola;
coordinamento tra le funzioni strumentali e le diverse commissioni che
operano all’interno di uno stesso istituto.
coinvolgimento delle associazioni dei disabili nell’attività di orientamento
degli alunni certificati.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“…proposte operative…”
Alla luce dell’analisi effettuata il gruppo si è interrogato sulle possibili modalità
d’intervento.
Per gli alunni certificati, in particolare, l’orientamento non può prescindere dal deficit
specifico per evitare di alimentare attese ed illusioni poco realistiche e che possono
risolversi in frustrazioni, difficili da superare sia per i ragazzi che per i famigliari.
Nel caso di deficit sensoriali o fisici in cui non vi siano compromissioni a livello
cognitivo, l’orientamento deve essere fatto sulla base delle attitudini sviluppate e nel
rispetto degli interessi espressi dagli alunni.
Nel caso di deficit cognitivi, è molto importante considerare l’ambiente in cui il ragazzo
proseguirà il suo percorso. Per i casi gravi e gravissimi, che presumibilmente alla fine
degli studi verranno accolti nei centri diurni, è necessario garantire ambienti accoglienti
e disponibili. In questi casi i percorsi liceali (artistico, scientifico, classico, sociopedagogico,..) e gli istituti tecnici possono rappresentare una scelta motivata per
permettere loro di proseguire il percorso evolutivo iniziato.
Per i ritardi medi e lievi è opportuno valutare bene le potenzialità e le capacità pratiche
dei singoli senza perdere di vista il contesto di vita, per inserirli nel mondo del lavoro
con un percorso appropriato e personalizzato con una qualifica professionale o con un
ulteriore percorso come quello progettato dalla provincia.
Considerato l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, si pone la necessità di
migliorare lo scambio di informazioni tra scuola primaria, secondaria di I e di II grado
in quanto la scelta operata dopo i tre anni delle scuola secondaria di I grado si ripercuote
direttamente sul futuro scolastico degli studenti. L’orientamento precoce è fondamentale
per una scelta serena. È necessario iniziare questa delicata fase di orientamento almeno
dalla seconda classe della scuola secondaria di I grado, prima di tutto chiarendo tra
insegnanti, psicopedagogisti e genitori, i possibili progetti di vita in modo che la scelta
cada su istituti che possano sviluppare le competenze o lo stare bene adeguato.
Per garantire percorsi significativi, sia per i ragazzi in difficoltà, certificati o non,
diventa strategico il passaggio di informazioni tra i vari livelli scolastici sia in senso
verticale che orizzontale.
Il passaggio di informazioni verticale è garantito, per gli studenti certificati che
mantengono la certificazione, mediante la trasmissione del dossier previsto dalla
L.104/92 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate."), mentre per tutti gli altri non vi è altro documento che la scheda di
valutazione, che non mette in evidenza attitudini e capacità.
Il problema risulta evidente per i cosiddetti “casi difficili” (stranieri, alunni con
difficoltà di apprendimento, con disturbi del comportamento, con situazione di disagio
socio – culturale, demotivati…)., privi di certificazione o con una segnalazione che
tuttavia le famiglie decidono di non presentare nel nuovo ordine scolastico. Ignorare
queste realtà non permette all’istituto accogliente di organizzare la formazione di classi
il più possibile eterogenee. Queste costituiscono una prima garanzia rispetto alla
prevenzione dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastico e permettono
l’organizzazione di attività e percorsi individualizzati, che assicurano una buona e
corretta continuità didattica.
Nel rispetto della legge sulla privacy (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196,
"Codice in materia di protezione dei dati personali") per gli alunni, per vario motivo, in
difficoltà si potrebbe organizzare un passaggio di informazioni analogo a quello che
avviene per gli alunni certificati.
All’interno delle figure strumentali che si occupano di orientamento, continuità e
integrazione, si dovrebbe individuare un referente unico nell’istituto di partenza, che
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
raccolga e trasmetta le informazioni sugli alunni in difficoltà ad un’analoga figura
individuata nell’istituto di passaggio.
La trasmissione dovrebbe avvenire attraverso un colloquio che tocchi tutti i punti
presenti nella traccia proposta:
• Referente della scuola di provenienza dell’alunno….
• Coordinatore della classe dell’alunno
• Tipo di difficoltà…
• Partecipazione della famiglia al percorso scolastico
• Motivazione allo studio
• Abilità possedute
o Di tipo cognitivo
o Di tipo operativo
• Autonomia
• Capacità relazionali
Si ritiene inoltre necessaria una collaborazione più stretta con i responsabili
dell’inserimento lavorativo dell’ente locale per ricevere informazioni sulle occupazioni
possibili nei diversi settori (pubblico, privato, cooperativo associazionistico,…), sulle
possibilità di impiego, sulle disponibilità ad accogliere ed organizzare stage guidati per
alunni disabili, anche convenzionati con altri enti. Queste notizie sono particolarmente
rilevanti per gli Istituti non professionali, come Licei e Istituti Tecnici che hanno
contatti minori con le realtà economiche del territorio e che forniscono un tipo di
formazione spendibile soprattutto nel terziario.
Per tutti gli istituti resta invece critica la situazione degli alunni con disabilità
medio/grave che spesso non trovano alternative al percorso nei centri di accoglienza.
È stato inoltre condiviso un protocollo relativo alle comunicazioni tra scuola e servizi
sociali o ditte ospitanti, con particolare attenzione alla valutazione e alla certificazione
delle competenze maturate (sia l’interno di percorsi scuola/ lavoro, che di stage, che di
lavoro guidato,…).
Il percorso effettuato potrà essere documentato tramite un diario di bordo tenuto dal
tutor/educatore che darà conto, in forma sintetica, delle attività di volta in volta
effettuate e che potrà inoltre contenere eventuali osservazioni legate ad aspetti ritenuti
rilevanti.
La verifica del progetto verrà eseguita da tutti coloro che hanno collaborato alla sua
effettuazione e in particolare saranno considerate le osservazioni del tutor/educatore e
del referente dell’attività all’interno della struttura individuata.
Tale referente dovrebbe compilare un documento finale dal quale risultino in modo
sintetico:
• le generalità dell’alunno disabile che ha effettuato l’attività formativa,
• il periodo di svolgimento e il totale delle ore di formazione
• le attività oggetto di formazione
• le abilità e le competenze acquisite dall’alunno e come possono esplicarsi.
Al riguardo si vedano gli allegati 3 e 4 elaborati da questo gruppo di lavoro.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
“…concludendo…”
In un’ottica volta ad una imminente realizzazione della piena autonomia
scolastica, le riflessioni sull’integrazione degli alunni diversamente abili sono obbligate
a passare attraverso una filosofia che vede, nel raccordo con le altre Istituzioni, una
possibile e valida strategia operativa. Non a caso gli Accordi di Programma distrettuali,
da poco siglati da tutte le componenti e per la prima volta previsti dagli Accordi di
Programma provinciali a Modena, formalizzano da un punto di vista normativo tale
filosofia. Infatti uno degli scopi principali è proprio quello di definire le modalità di
gestione e di valutazione delle risorse, oltre al collegamento degli interventi di
qualificazione scolastica, per garantirne l’efficacia.
Lo scopo principale di questi raccordi interistituzionali è quello di pensare alla persona
nella sua globalità. Questo concetto costituisce il nucleo centrale, che dovrebbe
caratterizzare i progetti per l’integrazione di alunni diversamente abili dei vari istituti di
istruzione secondaria di primo e di secondo grado.
Il progetto di vita degli alunni diversamente abili relativo alla scuola secondaria,
prevede due aspetti di criticità, la cui soluzione porterebbe ad un essenziale
miglioramento dell’integrazione scolastica e sociale.
Il primo consiste nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado,
che, attraverso il miglioramento della qualità dell’orientamento scolastico, potrebbe
mostrare possibilità adeguate di soluzione.
E’ importante favorire la comunicazione con le famiglie e gli studenti e stabilire
lo scambio di informazioni efficace tra i docenti della scuola secondaria di I grado e
quelli della scuola di II grado, individuando gli elementi di continuità.
Il primo momento, che può essere definito della conoscenza, è molto delicato ed
articolato, in quanto consiste nel far emergere le inclinazioni, le attitudini, le abilità, le
capacità dei ragazzi diversamente abili, attraverso proposte formative varie e motivanti,
in quanto è solo attraverso la sperimentazione che si può realmente comprendere se
un’attività interessi realmente il ragazzo e possa portarlo ad un globale processo di
crescita.
Un secondo momento è il progetto di continuità tra un ordine di scuola e l’altro,
situazione anch’essa delicata che si esplica in vari stadi .
Una terza fase riguarda l’accoglienza dei ragazzi e si realizza attraverso alcune
attività finalizzate alla predisposizione del contesto scolastico. E’ necessario porre
particolare cura nell’attrezzare gli spazi, gli arredi, nel definire i tempi, e nel preparare il
personale specializzato ed i docenti del consiglio di classe nel quale l’alunno sarà
integrato. Tale preparazione deve essere effettuata sia dal punto di vista metodologicodidattico, sia dal punto di vista delle competenze relazionali e comunicative.
Dall’analisi dei progetti per l’orientamento che si attuano all’interno delle scuole
secondarie di I grado del territorio, è emerso come i ragazzi di questa fascia di età
abbiano bisogno di trovare nei propri insegnanti persone che li aiutino nel delicatissimo
momento della scelta del percorso scolastico successivo.
In questo senso, nei limiti del possibile, sarebbe opportuno che i docenti della scuola
secondaria di I grado insieme ai referenti ASL, dell’ente locale e alle famiglie
concordassero di un progetto di vita realistico e idoneo alle caratteristiche del singolo
alunno.
Durante il corso d’aggiornamento si sono presi in esame i diversi progetti per
l’orientamento delle scuole secondarie di I grado del distretto, in quanto, la scuola di II
grado, alla luce di queste considerazioni, può mettersi in gioco soltanto dopo che la
prima fase della scelta è avvenuta. Gli Istituti superiori sono coinvolti solo nel momento
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
della continuità e dell’accoglienza. Per scegliere oculatamente l’Istituto superiore è
necessario conoscere le offerte formative del territorio, nello specifico in relazione ai
Progetti per l’integrazione di alunni diversamente abili, che di solito non sono illustrati
negli incontri di presentazione. Per questo motivo è sembrato essenziale far circolare le
informazioni relative ai progetti per l’integrazione realizzati negli istituti del distretto.
Gli Istituti professionali sono molto richiesti dagli alunni diversamente abili, in
quanto l’offerta varia ed articolata di esperienze professionalizzanti, insieme alla
flessibilità dei curricoli e all’operatività degli obiettivi e dei contenuti, costituiscono
elementi essenziali per una crescita globale degli alunni.
Il secondo momento essenziale del Progetto di Vita di alunni diversamente abili
è l’uscita dalla scuola ed il conseguente inserimento nel sociale. Dopo la scuola le
opportunità possono essere di quattro tipi e cioè gli alunni, se in grado, possono
accedere all’università o a corsi post-diploma, possono essere inseriti nel mondo del
lavoro, con o senza inserimento protetto, dopo aver effettuato tirocini lavorativi o meno,
entrare nel mondo delle cooperative sociali o accedere a centri diurni specializzati.
In un quadro così articolato non è facile fare proposte adeguate per la soluzione
delle numerose problematiche prese in considerazione. Riguardo il momento di
passaggio tra la scuola secondaria di I grado a quella di II grado, potrebbe risultare
interessante ampliare la “rete” laboratoriale, offerta da alcuni istituti superiori del
territorio, che danno la possibilità ad alunni diversamente abili di frequentare le attività
proposte all’interno di vari istituti e di costituire così un gruppo di riferimento
“itinerante”, che aggiunge alle opportunità di integrazione all’interno della propria
classe ed alla scuola di appartenenza, quella di conoscere nuovi contesti, tra loro
intrecciati. La rete consentirebbe di distribuire su più scuole le attività volte
all’integrazione dei ragazzi del territorio.
Un’organizzazione di questo tipo potrebbe diventare un punto di riferimento per
la conoscenza degli Istituti superiori da parte degli alunni delle secondarie di I grado che
si apprestano alla scelta, e potrebbe garantire a tutti un’offerta formativa varia ed
articolata, a prescindere dalla scuola che frequentano, poiché vede lo sforzo e l’impegno
da parte di tutti gli Istituti.
Le finalità di questo progetto sono varie e molteplici; in particolare questo tipo di
attività potrebbe fornire ad alunni diversamente abili in situazione di gravità,
opportunità formative diversificate e possibilità di frequentare un gruppo di coetanei di
riferimento che possa favorirne la socializzazione e la comunicazione, oltre ad offrire la
possibilità di frequentare ambienti differenti, per migliorare la capacità di adattamento
di ciascun alunno. Un’altra proposta legata alla rete tra le scuole, è quella di creare
momenti di scambio di esperienze e di approcci rispetto al tema così complesso e
delicato come quello della disabilità. Altri obiettivi essenziali che si potrebbero
conseguire attraverso l’attuazione di questa metodologia di lavoro sarebbero
l’ampiamento dell’offerta formativa rivolta ai ragazzini delle scuole secondarie di I
grado, permettendo loro di avvicinarsi alle secondarie di II grado in modo gradevole,
attraverso attività laboratoriali proposte, partecipando o assistendo ad esse, in modo tale
che la loro scelta di Istituto superiore fosse il più possibile vicina alle proprie
potenzialità, attitudini ed interessi, per favorire il processo di crescita globale.
Un’attività di questo tipo offrirebbe l’opportunità, a ragazzi che si trovano in situazione
di gravità, di sostenere la loro integrazione scolastica e sociale, attraverso ulteriori
attività, rispetto a quelle che ogni singola scuola può proporre, che siano comunque
piacevoli e fruibili da tutti.
La partecipazione dei ragazzi a queste attività non deve prescindere dal fatto che è
essenziale per l’integrazione il percorso all’interno del proprio istituto e soprattutto della
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
propria classe di appartenenza. Il valore che l’esperienza dell’integrazione porta nella
vita di ciascuno è indispensabile per tutti coloro che ne sono coinvolti. E’ chiaro che un
lavoro in “rete” può arricchire sicuramente il Progetto di vita di ogni alunno
diversamente abile.
Per quanto riguarda, invece, l’orientamento dei ragazzi disabili all’uscita dalla
scuola , una valida proposta operativa potrebbe essere quella di dare maggiore impulso e
spazio alle cooperative sociali, che costituiscono un contesto intermedio tra quello che è
il competitivo mondo del lavoro ed altri contesti “protetti”, offrendo l’opportunità di
un’integrazione futura di più ampio respiro. Ma su questo versante il cammino da
percorrere è ancora lungo.
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Allegati:
All. 1
Dati Ufficio Scolastico Provinciale di Modena
Grafici relativi all’andamento delle iscrizioni nei vari tipi di istituto:
1. Licei dati numerici
Licei - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07
70
65
61
60
54
50
40
40
30
35
28
24
20
10
0
2000-01
2001-02
2002-03
2003-04
2004/05
2005-06
2006-07
2. Tecnici dati numerici
Tecnici - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07
120
107
96
100
80
60
113
72
78
79
2002-03
2003-04
55
40
20
0
2000-01
2001-02
2004/05
2005-06
2006-07
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
3. Arte dati numerici
Arte - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07
30
25
25
2005-06
2006-07
23
25
21
18
20
15
15
10
10
5
0
2000-01
2001-02
2002-03
2003-04
2004/05
4. Professionali dati numerici
Professionali - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01-06/07
310
303
297
300
294
295
290
282
277
280
270
260
258
250
240
230
2000-01
44/56
2001-02
2002-03
2003-04
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2005-06
2006-07
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Variazione iscrizioni sul tot.alunni con handicap nelle scuole secondarie di 2°grado
dall'a.s. 00/01 all'a.s. 06/07 per tipo di istituzione dati percentuali
6
,
7
6
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,
9
6
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0
7
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,
3
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60
50
40
3
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2
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2
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7
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2
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8
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2
1
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3
2 ,
1 5
6
,
5
1 ,
1 4
2,
3
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95
2,
2
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84
2,
8
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73
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9,
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i
c
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c
i
l
Variazione iscrizioni sul tot.alunni con handicap nelle scuole secondarie di 2°grado
dall'a.s. 00/01 all'a.s. 06/07 per tipo di istituzione dati numerici
350
3
0
3
2
8
2
5
9
2
4
9
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300
250
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l
n.b. i dati sopra riportati fanno riferimento ai dati censiti alla data di luglio 06
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
PUNTO 2. Considerazioni scuola secondaria di 2° grado in merito
all’accoglienza di studenti in situazione di handicap
46/56
Le scuole secondarie di 2°grado evidenziano come elementi di accoglienza:
Spazi e laboratori attrezzati
Presenza di servizi di informazione e consulenza
Presenza di corsi di recupero
Distribuzione di materiale informativo sull’istituto e presentazione del POF
Progetti di ampliamento dell’offerta formativa
Dotazione di strumenti tecnologici adeguati
Messa a punto di modalità efficaci di progettazione e documentazione dei
percorsi
Attivazione di percorsi scuola – lavoro
Presenza di risorse umane
Attivare rapporti e buone collaborazioni con le famiglie
Attivare buoni rapporti con la scuola secondaria di 1°grado per facilitare il
passaggio di informazione
Attivare percorsi di orientamento precoci con la scuola secondaria di 1°grado e
la futura scuola di accoglienza
Attivare buoni rapporti con i servizi (Neuropsichiatria e servizi sociali)
Predisporre riferimenti ai percorsi di integrazione nel Piano dell’Offerta
Formativa dell’istituto
Possibilità di attivare interconnessioni con il territorio (ad es. utilizzo di spazi e
di laboratori gestiti da Enti Locali e/o associazioni)
Effettuare monitoraggi sui processi di integrazione scolastica secondo criteri di
qualità
Elementi critici sono rilevati:
Nella dotazione di risorse umane quantitativamente non adeguate
Nel turn over di personale
Nella dotazione di risorse finanziarie quantitativamente non adeguate
Nella dotazione di risorse umane qualitativamente non adeguate
Nella difficoltà di integrare il Piano Educativo Individualizzato nella
programmazione della classe
Nelle barriere architettoniche
Nel gap fra programmi di scuola sec. di 1°grado e di 2°grado
Nella scarsità di spazi
Nella potenziale pericolosità di determinati strumenti/materiali
Nella complessità del contesto di classe che accoglie gli studenti in situazione di
handicap
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
PUNTO 3. Ipotesi di scelta del percorso successivo alla scuola secondaria di
1°grado – fornita dalle scuole sec. di 1°grado
ELABORAZIONI GENERALI SULLA BASE DELL’ALLEGATO ORIENTAMENTO 1° E 2°GRADO
Alunni che intendono proseguire in
scuole statali di MO
108
Alunni con altri progetti
27
totale
135
tipo di scuola
Indirizzo di studi
ipotesi
totale % tipo
iscrizioni per tipo di scuola
di scuola
ARTE
LICEI
TECNICI
PROFESSIONALI
A
LC
LS
IM
ITC
ITG
ITAS
ITI
ITA
IPCT
IPIA
IPSS
IPAA
IPSC
Istituto d'Arte
Classico
Scientifico
Magistrale
Commerciale
Geometri
Att. Sociali
Industriale
Agrario
Commercio e Turismo
Industriale Artigianato
Servizi Sociali
Agrario Ambientale
Sevizi Commerciali
totale
8
7
4
5
7
2
2
8
8
15
17
6
6
13
108
8
7%
16
15%
27
25%
57
53%
108
100%
47/56
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
All. 2
Elenco delle cooperative sociali del distretto
Cooperativa: ALECRIM WORK
Indirizzo:
VIA MUSSO, 33
Comune:
41053 MARANELLO (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE
Interventi:
cellophanatura di riviste, giornali e/o similari;
mailing industriali ed informativi;
assemblaggio materiale elettrico e ceramico;
smistamento tessuti, filati destinati al riciclaggio;
lavori manuali con prodotti di plastica, etichettatura;
Cooperativa: COOPERATIVA SOCIALE IL BLASKO
Indirizzo:
VIA GIARDINI SUD 330/334
Comune:
41028 SERRAMAZZONI (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE, SERVIZI
Interventi:
produzione,lavorazione e commercializzazione di manufatti in genere sia
in proprio che per conto terzi, nonche' di prodotti derivati da attivita'
lavorative dei partecipanti all' attivita' sociale, e attivita' sviluppatesi nei
parsi sottosviluppati;
gestione e realizzazione di attivita' produttive volte sia alla produzione,
lavorazione, promozione ed alla vendita in maniera stabile o temporanea,
in proprio o per conto terzi;
gestione di punti vendita/negozi, inerenti ai servizi prestati rivolti ai
privati cittadini, all' interno dei quali promuovere la vendita dei prodotti
realizzati direttamente dalla cooperativa;
gestione di servizi ristorativi e/o strutture agrituristiche volte sia alla
produzione che alla vendita di prodotti enogastronomici;
realizzazione e sponsorizzazione di eventi legati al sociale, alla disabilita'
e alla valorizzazione delle azioni promosse dalla cooperativa;
partecipazione con proprio stand o strutture varie altrui, a sagre, feste di
beneficenza, mercati, per la vendita e commercializzazione dei propri
prodotti o di terzi;
Cooperativa: L' ARCOBALENO COOPERATIVA SOCIALE
Indirizzo:
48/56
VIA TAGLIAMENTO 1
“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Comune:
41026 PAVULLO NEL FRIGNANO (MODENA)
Sezione:
A - cooperative che gestiscono servizi socio assistenziali, sanitari ed
educativi;
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE,
PSICHICI, MINORI
ANZIANI,
DISABILI,
DISABILI
Interventi:
gestione centri di assistenza, educazione, riabilitazione, formazione
professionale per disabili fisici e psichici, per minori e per tutte le
categorie di persone svantaggiate;
svolgimento di funzioni di segretariato sociale finalizzato all' attivazione
e al coordinamento di figure professionali mediche, paramediche e
assistenziali espletanti assistenza domiciliare integrata;
attivita' nei settori agricolo, forestale, industriale, artigianale, artistico,
commerciale o dei servizi in generale e del lavoro;
Cooperativa: L'ONTANO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ARL
Indirizzo:
VIA GIARDINI, 172/B
Comune:
41026 PAVULLO NEL FRIGNANO (MODENA)
Sezione:
A - cooperative che gestiscono servizi socio assistenziali, sanitari ed
educativi;
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE
Interventi:
esercizio di attivita' di pulizia di ogni tipo di immobile o struttura, nonche'
di spazi di uso comune e di pubblica utilita';
gestione di servizi di cura del verde, nonche' risanamento boschivo
e produzione, acquisto e vendita di piante e fiori ornamentali;
manutenzione di edifici pubblici e privati con riferimento a lavori di
tinteggiatura, ripristino intonaci, pavimenti, impianti, sistemazione tetti
infissi e rivestimenti;
attivita' di assemblaggio e di confezionamento di prodotti diversi;
attivita' di raccolta, traporto, smaltimento o riciclaggio e recupero rifiuti
con riferimento particolare alla gestione differenziata;
commercio, manutenzione, riparazione e restauro di mobili ed arredi in
genere;
conduzione di terreni agricoli, gestione di serre e vendita dei relativi
prodotti;
trasporto di merci e materiali per conto terzi;
installazione segnaletica stradale e connesse attivita';
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Cooperativa: LA FATTORIA DEL PARCO
Indirizzo:
VIA FORNARINI, 39 - TORRE MAINA
Comune:
41050 MARANELLO (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate;
Ambiti:
DISABILI PSICHICI / PSICHIATRICI
Interventi:
attivita' agrituristica con servizio di trattoria a prezzi contenuti;
produzione in serra di piante, fiori ed erbe ortacee;
colture di cereali e di foraggio per bestiame;
Cooperativa: METAMORFOSI COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS
Indirizzo:
VIALE TORINO, 80/3
Comune:
41049 SASSUOLO (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE
Interventi:
raccolta differenziata domiciliare di alcuni residui;
mercatino dell'usato per la vend. del materiale riciclato;
conduzione e custodia delle stazioni ecologiche di alcuni comuni
limitrofi.;
Cooperativa: MONTE TABOR COOPERATIVA SOCIALE ARL
VIA CABASSI, S.N. - MAGRETA
Indirizzo:
Comune:
41043 FORMIGINE (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate;
Ambiti:
DISABILI PSICHICI / PSICHIATRICI
Interventi:
attività di assemblaggio, conto terzi di materiali vari (ceramici, plastici,
ecc.);
Cooperativa: SOLGARDEN
Indirizzo:
VIALE TORINO, 80/3
Comune:
41049 SASSUOLO (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate;
Ambiti:
PERSONE SVANTAGGIATE
Interventi:
attivita' di gestione del verde pubblico e privato;
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
produzione, cura, esposizione e vendita al pubblico di piante;
gestione di serre in proprio e per conto terzi;
Cooperativa: USCITA DI SICUREZZA
Indirizzo:
VIA DON FRANCHINI, 400 - MAGRETA
Comune:
41043 FORMIGINE (MODENA)
Sezione:
B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali,
commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di
persone svantaggiate;
Ambiti:
INFANZIA / ADOLESCENZA, MINORI
Interventi:
assemblaggio, rifiniture e imballaggio di materiale ceramico;
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
All. 3
Diario per le osservazioni sistematiche del percorso Scuola/formazione
ISTITUTO ………..
a. s. ….
Diario delle osservazioni sistematiche
del percorso
Scuola – ……………
Alunno: ………………………………………
Classe: ……………………….
Tutor/PEA: ………………………………………………………………
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Data
Osservazioni
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
All. 4
Traccia per la relazione sintetica del referente della formazione
L’alunno …………………………………, nato a ………………………………, il
……………………., frequentante la classe ………..dell’Istituto …………………., ha
effettuato lo stage/percorso di formazione/……….. dal …………… al ……………….
per un totale di …….. ore.
L’attività richiesta consisteva in (1):
• ……………………………
• …………………………….
• …………………………….
Al termine del percorso svolto l’alunno sa (2):
• …………………………… In modo (3) ……………….
• …………………………… In modo (3) ……………….
• …………………………… In modo (3) ……………….
In relazione all’attività specifica, l’alunno sa (4):
• …………………………… In modo (3) ……………….
• …………………………… In modo (3) ……………….
• …………………………… In modo (3) ……………….
Data………………………………
Firma
Note
1) Indicare sinteticamente. Esempio;
• smontaggio componenti elettrici e recupero materiali secondo la
loro classificazione merceologica.
• conferimento dei materiali recuperati negli appositi contenitori
per il riutilizzo e/o smaltimento
• utilizzo di semplici attrezzature da banco
• rispetto delle norme di sicurezza legate all’ambiente ed alla
mansione lavorativa
2) Indicare le competenze trasversali. Esempio:
• si muove autonomamente negli spazi in cui deve operare se non vi sono
barriere architettoniche
• si orienta negli spazi in cui deve operare
• sa come reperire i materiali necessari e sa come utilizzarli
• sa rimettere in ordine oggetti e materiali
• conosce le regole del luogo in cui opera, le rispetta e le fa rispettare
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
•
•
•
•
•
•
se gli vengono richieste, sa dare informazioni di base relative al luogo in cui
opera
comprende e sa eseguire semplici consegne
pone impegno ed attenzione a ciò che fa
risponde al telefono
sa riferire messaggi se non sono complessi
…
3) Indicare se:
• In modo totalmente autonomo
• Se sollecitato
• Se aiutato per le seguenti operazioni…..
• Solo se guidato
• ……
4) Indicare le competenze specifiche. Esempio:
Alla fotocopiatrice sa:
• scegliere il formato adatto
• posizionare il testo da fotocopiare
• avviare la fotocopiatrice
• impostare il numero di copie richiesto
• impostare la funzione fronte/retro
• utilizzare la fascicolazione
• ritirare le fotocopie
• …
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“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per
gli alunni in situazione di Handicap”
Ringraziamenti:
Al termine di questo lavoro, primo prodotto della rete istituita con la nascita del Centro
Servizi H di Sassuolo, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito
direttamente o indirettamente alla riuscita del documento. In particolare:
· i relatori degli incontri
· i referenti per l’orientamento e l’integrazione delle scuole del distretto che hanno
risposto all’invito di collaborazione e hanno mandato i materiali;
· la Prof. ssa Giovanna Gavioli e il Prof. Giacomo Guaraldi dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, per le informazioni fornite in relazione alle attività di
integrazione presso l’Ateneo;
·
le Prof. sse Maria Chiara Gazzotti, Camilla Cerra e Cristina Benfatti per l’aiuto e
la consulenza al gruppo di lavoro;
·
il dirigente scolastico e il personale amministrativo - tecnico scolastico dell’
I.P.S.I.A. Don Magnani per l’affiancamento e la logistica forniti.
Sassuolo 29/06/2007
Il gruppo di lavoro
Maria Assunta Barbieri, Maria Cristina Bertolani,
Amalia Dimeco, Paola Frigieri, Lorenza Pini
56/56
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