© Lonely Planet Publications
_
#
Tōkyō
% 03 / POP. 13.010.000
Che cosa vedere
e fare . . . . . . . . . . . . . . . 49
Corsi. . . . . . . . . . . . . . . . 84
Tour . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
Feste ed eventi. . . . . . . 86
Pernottamento . . . . . . 86
Pasti. . . . . . . . . . . . . . . . . 92
Locali . . . . . . . . . . . . . . 102
Divertimenti. . . . . . . . . 106
Shopping. . . . . . . . . . . . 110
Informazioni . . . . . . . . 117
Per/da Tōkyō . . . . . . . . 119
Trasporti urbani. . . . . . 120
I migliori
ristoranti
»» Beige (p92)
»» Ukai Tofu-ya (p94)
»» Ippūdō (p99)
»» Ninja Akasaka (p94)
I migliori hotel
»» Claska (p88)
»» Sukeroku No Yado
Sadachiyo (p91)
Perché andare?
Caotica ma organizzata, ultramoderna ma profondamente
classica, spettacolare ma sobria, unica eppure indiscutibilmente giapponese: Tōkyō (東京) è un paradosso che, come
una pop star, sembra compiaciuta della sua grandezza e al
contempo ossessionata dall’idea di rinnovarsi.
È una città nata per collezionare superlativi e sin dal lontano
periodo Edo ha fatto tutto il possibile per bruciare le tappe,
bonificando vaste aree paludose e trasformando zone devastate
dalla guerra in sfavillanti quartieri dominati dai grattacieli.
Questa continua smania di miglioramento e trasformazione offre ai visitatori un’esperienza multisensoriale
impossibile da vivere altrove. Per dimensioni e complessità,
Tōkyō supera di gran lunga le altre metropoli mondiali.
Nonostante sia già una capitale avveniristica, continuerà senza dubbio a proiettarsi nel futuro, per assicurarsi
definitivamente il titolo di più bella tra le città più brutte
del pianeta.
Quando andare
Tōkyō
°C/°F Temp
Precipitazioni pollici/mm
40/104
16/400
30/86
12/300
20/68
8/200
10/50
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0/32
-10/14
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Marzo-apr È
la stagione dei
ciliegi in fiore
(hanami): fate
un picnic con un
bentō.
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M
G
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Agosto-ott Ultimi
pomeriggi nei bar
all’aperto, mentre
le foglie si colorano di sfumature
autunnali.
S
O
N
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Dic-gen Le luci
natalizie brillano
lungo i viali e i
templi sono pieni
di gente.
Storia
1Che cosa vedere e fare
La cosa più importante che dovreste sapere 49
prima di visitare Tōkyō è che non esiste
un elenco completo delle sue attrazioni.
Sterminata e multiforme, la capitale giapponese è piena di siti irrinunciabili. Ancora
più affascinanti degli impeccabili musei e
della vistosa architettura, però, sono forse
le strade secondarie escluse dai circuiti
turistici. Le viuzze senza nome della città
vi aspettano per svelarvi i loro segreti;
imboccare per sbaglio un anonimo vicolo
potrebbe trasformarsi nell’esperienza più
interessante e piacevole della vostra visita.
A conquistarvi saranno gli anonimi locali
specializzati in rāmen (tagliolini in brodo),
i giardini nascosti e i musei bizzarri – e il
bello è che questa città sempre in movimento
affascina tanto chi l’ha già visitata quanto
chi la scopre per la prima volta. Non abbiate
timore di salire sulla metropolitana e scendere a una stazione a caso per cominciare
il vostro giro esplorativo; ricordate solo di
portare con voi il meishi (biglietto da visita)
del vostro albergo, nel caso vi perdiate.
Tōkyō, però, non è soltanto un frenetico
paesaggio urbano, ma anche una città fatta
di persone. Ogni giorno trascorso qui è un
viaggio fra le culture alternative: vedrete
frotte di impiegati in giacca e cravatta con
tanto di valigetta, otaku (appassionati di
media e tecnologia) che sfogliano freneticamente i manga, hime gal (pensate alla Maria
Antonietta del film di Sofia Coppola) che
fanno salotto con un cagnolino in braccio
nei quartieri più trendy, e goth loli (pensate
a Maria Antonietta dopo la ghigliottina) che
gironzolano con aria angosciata nei parchi
o alle stazioni della metropolitana. Alla fine
della giornata, questi personaggi eterogenei
si ritrovano tutti in treno per tornare in
periferia, sonnecchiano sui vagoni e si sve-
Tō k yō C he cosa vedere e fare
Gli umili inizi di Tōkyō non lasciavano
presagire il suo brillante futuro di grande
metropoli. Questo piccolo villaggio agricolo
– che in origine si chiamava Edo (letteralmente ‘Porta del Fiume’) per la sua posizione
alla foce del Sumida-gawa – acquisì un
ruolo chiave nel 1603, quando Tokugawa
Ieyasu stabilì la sede dello shogunato (governo militare) tra le sue paludi. Quando il
clan Tokugawa arrivò a governare l’intero
Giappone, Edo si trasformò rapidamente
in un’affollata città e divenne, di fatto, la
capitale del paese.
Sul finire del XVIII secolo Edo era la città
più popolosa del mondo, una realtà molto
più avanzata delle altre capitali: infatti
aveva già attivato un sistema municipale
di raccolta e riciclaggio dei rifiuti, oltre ad
aver intrapreso la bonifica dei terreni in
un’ottica ecologica. Nel 1868, quando fu
ripristinata l’autorità dell’imperatore, la
capitale venne ufficialmente trasferita da
Kyōto a Edo, che fu ribattezzata Tōkyō, cioè
‘Capitale Orientale’.
Dopo oltre 250 anni di isolamento autoimposto, Tōkyō accolse a braccia aperte
gli influssi stranieri durante il periodo della
Restaurazione Meiji. Le usanze e le idee
occidentali furono rapidamente incorporate
nel tessuto sociale e la città si sforzò con ogni
mezzo di entrare nel pantheon delle grandi
metropoli mondiali.
Nulla poté arrestare il suo sviluppo, né
il Grande Terremoto del Kantō del 1923 e i
conseguenti incendi che la rasero al suolo,
né i devastanti bombardamenti aerei degli
Alleati negli ultimi anni della seconda
guerra mondiale.
Riemersa dalle macerie dopo l’occupazione statunitense, Tōkyō si avviò rapidamente verso la modernità quando riuscì a
vincere l’appalto per ospitare i Giochi Olimpici del 1964. Tutti gli occhi erano puntati
sulla capitale giapponese, che mostrò orgogliosamente di essere pronta a salire alla
ribalta. Ne seguì una vertiginosa crescita
economica, culminata negli entusiasmanti
anni ’80 con la cosiddetta ‘bolla economica’.
Dopo la crisi del decennio successivo, la
città non riuscì a sfuggire alla recessione,
ma oggi rimane senza dubbio il cuore pulsante del Giappone che non smette mai di
reinventarsi, esercitando un significativo
influsso a livello mondiale sulla moda, il
design e la tecnologia.
DITE LA VOSTRA
Avete scoperto un ristorante fantastico
e volete farlo sapere a tutti? Non siete
d’accordo con i nostri consigli? Volete
parlarci del vostro ultimo viaggio?
Qualunque siano le vostre ragioni,
sul sito lonelyplanetitalia.it potrete
scrivere una recensione o il vostro
diario di viaggio, fare o rispondere a
una domanda all’interno del forum,
condividere fotografie. Che cosa state
aspettando? Dite la vostra.
4 Assistete al
solenne rituale di
un incontro di sumō
a Ryōgoku (p109) per
ammirare le mosse
dei lottatori
5 Schivate i
pesci che volano
sul pavimento del
Mercato del pesce
Tsukiji (p55) e gustate
un tè nei curatissimi
giardini dell’Hamarikyū-teien (p56),
situato accanto
6 Bevete un
8 Seguite una
partita di baseball
al Tōkyō Dome City
(p73) tifando per la
squadra di casa, poi
addentratevi nei
vicoli acciottolati di
Kagurazaka (p74) in
cerca di un ristorante
di gustose specialità
locali
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(p68)
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di Shitamachi, a Ueno
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di Shinjuku (p105), in
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o delle drag queen
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variopinto yukata e
immergetevi nelle
fumanti vasche
d’acqua termale del
magnifico Ōedo Onsen
Monogatari (p82), un
luogo fuori dal tempo
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di gastronomia) dei
lussuosi grandi magaz­
zini di Ginza (p111)
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passerelle d’asfalto
di Harajuku (p67)
insieme a una miriade
di teenager modaioli
Ikebukuro
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Il meglio
di Tōkyō
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2 km
1 miles
52
NON VI BASTA?
Visitate il sito Lonely Planet
(www.lonelyplanetitalia.it/tokyo) per
consigli su come pianificare il viaggio,
resoconti di altri viaggiatori e informazioni di prima mano.
Tō k yō 
gliano di soprassalto quando raggiungono
la loro stazione.
Nonostante Tōkyō possa apparire caotica, orientarsi non è difficile come si
potrebbe immaginare. Il circuito della linea
ferroviaria ad anello JR Yamanote corrisponde grosso modo all’area centrale della
città, di cui il palazzo imperiale, o ‘centro
vuoto’, costituisce l’inaspettato polmone
verde. Un giro lungo la linea JR Yamanote,
che collega quasi tutti i principali quartieri,
è un buon modo per iniziare a farsi un’idea
di Tōkyō.
I siti descritti di seguito sono presentati
seguendo un itinerario strutturato in senso
orario, che parte da Marunouchi (stazione di
Tōkyō) e Ginza, si dirige a ovest passando da
Roppongi ed Ebisu verso Shibuya, poi prosegue per Shinjuku, la zona nord-occidentale
di Tōkyō e l’area di Shitamachi (l’antica ‘Città bassa’, che oggi corrisponde ai quartieri
di Ueno e Asakusa). Anche i capitoli dedicati
al pernottamento, ai pasti e allo shopping
sono organizzati in modo analogo.
Se avete intenzione di fermarvi per un
lungo periodo, il modo migliore per conoscere la vera essenza di Tōkyō, al di là delle
sfavillanti luci al neon e dei templi dai tetti
di rame, è scegliere un hobby di qualunque
genere, dai manga al tango, così da avventurarvi nei suoi meandri più segreti. Una
volta entrati, scoprirete un affascinante
mondo fatto di passioni viscerali, dalle
boutique di prodotti tipici ai bar a tema in
cui si va per discutere di specifici argomenti
di conversazione. Il maggiore vantaggio sarà
quello di entrare in contatto con gli abitanti
del posto attraverso questi interessi comuni,
per quanto bizzarri.
MARUNOUCHI E GINZA 丸の内・銀座
MARUNOUCHI
(ZONA DELLA STAZIONE DI TŌKYŌ) 丸の内 (東京駅)
Subito a est del Palazzo Imperiale troverete
la stazione di Tōkyō e l’affollato quartiere
affaristico di Marunouchi. A differenza di
molti dei grandi quartieri cittadini, questa
zona sta iniziando solo adesso a essere
valorizzata, poiché la stazione di Tōkyō è
sottoposta a massicci lavori di ristrutturazione e rinnovamento (che termineranno
nel 2013). Il rinascimento architettonico di
Marunouchi, un tempo gremito di anonimi
edifici in stile pseudo-sovietico, ha generato
strutture di grande interesse come il Tōkyō
International Forum (東京国際フォーラム;
cartina p54; www.t-i-forum.co.jp, www.marunouchi
.com/marubiru; 3-5-1 Marunouchi), dal quale si
protende un’ala di vetro simile a una nave
trasparente che solca il ‘mare’ della città.
Degno di nota è anche il Marunouchi Buil­
ding (Maru Biru; cartina p54; 2-4-1 Marunouchi),
che troneggia sulla città e offre ristoranti,
raffinati negozi e una vista privilegiata sui
giardini imperiali. Il suo fratello minore, lo
Shin Marunouchi (Shin Maru; www.marunou
chi.com/shinmaru), si erge proprio accanto.
Anche se la zona si può facilmente visitare
a piedi, i turisti possono utilizzare la navet­
ta gratuita Marunouchi (http://marunouchi.
bus-location.com/bloc/tm), che trasporta i
passeggeri lungo Daimyōkoji e Hibiyadōri ogni 15 o 20 minuti. Un’altra opzione
(rivolta soprattutto a chi viaggia per affari)
è il Metro Link Nihonbashi (www.busnav
.net/nihonbashi), che collega le stazioni della
metropolitana di Kyōbashi e Mitsukoshimae
con la stazione di Tōkyō.
Al Marunouchi Cafe (p117) potrete prendere un comodo opuscolo gratuito di questo
quartiere in evoluzione, che comprende
una piccola ma pratica guida alle sculture
visibili per strada e consiglia vari itinerari
a piedi, da scegliere in base alle preferenze
e all’umore del momento.
oPalazzo Imperiale
EDIFICIO STORICO
(皇居; Kōkyo; cartina p54; %3213-1111; www.sankan
.kunaicho.go.jp; dstazione Tōkyō, uscita D2) Il
Palazzo Imperiale è il posto giusto per iniziare la visita delle innumerevoli attrazioni
turistiche della città, poiché rappresenta
– almeno dal punto di vista geografico – il
centro di Tōkyō. I suoi lussureggianti giardini occupano il sito sul quale un tempo
sorgeva il castello Edo-jō, costruito all’epoca
in cui lo shogunato Tokugawa dominava il
paese. All’apice del suo splendore il castello
era il più grande del mondo, ma oggi è rimasto ben poco della struttura originaria, a
parte il fossato e le mura. Il palazzo attuale,
completato nel 1968, sostituì l’edificio eretto
nel 1888, che era stato distrutto durante la
seconda guerra mondiale.
Il palazzo, in quanto residenza dell’imperatore e della sua famiglia, è chiuso al
pubblico tutto l’anno tranne in due giorni,
Giardino Orientale del Palazzo Imperiale
(皇居東御苑; Kōkyo Higashi-gyoen; cartina p54;
h9-16.30 mar-gio; d stazione Ōtemachi, uscita
C10), aperto al pubblico senza prenotazione;
all’arrivo vi sarà consegnato un gettone che
dovrete restituire all’uscita.
oMitsubishi Ichigokan
MUSEO
(cartina p54; http://mimt.jp/english; 2-6-2 Marunouchi; h10-20 mer-ven, fino alle 18 mar, sab
e dom; d stazione Hibiya, uscita B7, o stazione
Nijūbashimae, uscita 1) Il Mitsubishi Ichigokan,
primo palazzo di uffici costruito nella zona,
fu progettato poco dopo la Restaurazione
Meiji dall’architetto inglese Josiah Conder (i
cui progetti furono al centro di alcune controversie). L’edificio originario fu distrutto
molto tempo fa, ma quello attuale (completato nel 2009) è la sua replica esatta. Oggi questa struttura è uno dei più affascinanti spazi
espositivi di Tōkyō. Il concetto al quale si
ispira è semplice: creare un luogo conviviale
in cui impiegati e uomini d’affari della città
possano fermarsi durante la pausa pranzo
per rilassarsi e ammirare le mostre al suo
interno. Per questo motivo il museo non è
sovraccarico di opere d’arte: per visitare le
sue magnifiche gallerie sono sufficienti circa
45 minuti. Le mostre di artisti internazionali
cambiano regolarmente, il che invoglia i
lavoratori della zona a fermarsi al museo più
volte l’anno. Il costo dei biglietti d’ingresso
è variabile.
Vi consigliamo di recarvi al Mitsubishi
Ichigokan intorno all’ora di pranzo e di
mangiare nell’annesso Café 1894 che,
come il resto dell’edificio, è stato ricreato
seguendo in tutto e per tutto la planimetria
originale. Questo spazio un tempo ospitava
la banca centrale: osservate gli sportelli di
legno scuro vicino all’ingresso. Il caffè è
diventato uno dei luoghi prediletti dalle
signore della capitale che pranzano nella
vicina Ginza.
Museo degli Aquiloni
MUSEO
(cartina p54; % 3271-2465; www.tako.gr.jp; 5F, 53
Taimeiken Bldg 1-12-10 Nihonbashi; ingresso ¥200;
h11-17 lun-sab; dstazione Nihonbashi, uscita C5)
Questo piccolo e accogliente museo, vero e
proprio trionfo di disegni vistosi e colori
sgargianti, conserva oltre 2000 aquiloni
nel suo sovraffollato spazio espositivo. Sulle
panche poste sul retro troverete cartoncini
laminati che illustrano l’affascinante storia
degli aquiloni in Cina e Giappone. Dalla
fine della primavera all’inizio dell’autunno
potrete persino costruire il vostro aquilone
con l’aiuto di un esperto (da ¥300 a ¥600;
telefonate almeno 24 h prima). Può essere un
po’ difficile trovare il museo: se vi perdete,
chiedete del ‘Taimeiken’.
Centro Nazionale del Film
MUSEO
(cartina p54; www.momat.go.jp/fc.html; 3-7-6
Kyō­b ashi; ingresso/film ¥200/500; h galleria
11-18.30 mar-dom; dstazione Kyōbashi, uscita 1)
Patrocinato dal Museo Nazionale di Arte
Moderna, il Centro Nazionale del Film è
un archivio di pellicole, libri, periodici,
manifesti e altri materiali legati al mondo
della cinematografia nipponica. Vengono
proposte due o tre proiezioni in quasi tutti
i giorni dell’anno – la maggior parte dei
film è in lingua giapponese, ma la tariffa di
ingresso, pari a soli ¥500, è davvero irrisoria.
Al piano 7F si trova una mostra permanente
dedicata alla storia del cinema giapponese.
Le eccellenti didascalie in inglese forniscono un’interessante panoramica storica e
la collezione di manifesti e video d’epoca
garantisce almeno un’ora di divertimento.
Se la posizione del museo, che sorge in un
moderno quartiere affaristico, vi sorprende,
sappiate che proprio in questa zona, durante
il periodo Meiji, furono costruiti alcuni dei
primi cinema del paese.
Museo d’Arte Bridgestone
MUSEO
(cartina p54; www.bridgestone-museum.gr.jp;
1-10-1 Kyōbashi; ingresso ¥800; h10-20 mar-sab,
fino alle 18 dom; d stazione JR Tōkyō, uscita
Yaesuguchi) Tōkyō è da sempre innamorata
della Francia, perciò non deve stupire che
le opere degli impressionisti siano radicate
nell’immaginario dei suoi abitanti. La raccolta della Bridge­stone Tyre Company, in
precedenza gestita come collezione privata
dal fondatore della Bridgestone, Ishibashi
Shōjiro, comprende opere di tutti i grandi
maestri – Renoir, Ingres, Monet, Matisse,
Picasso – e un’interessante selezione di
opere di impressionisti giapponesi.
Tō k yō C he cosa vedere e fare
il 2 gennaio e il 23 dicembre (compleanno
dell’imperatore). È possibile visitare i giardini, ma è necessario prenotare tramite il
sito web dell’Agenzia della Casa Imperiale
(Kunaichō). Prenotate con largo anticipo: i
posti sono resi disponibili il primo giorno
del mese. Le visite si svolgono due volte al
giorno da lunedì a venerdì (alle 10 e alle
13.30), ma non nei weekend, in occasione
delle feste nazionali e nei pomeriggi dalla
fine di luglio alla fine di agosto.
Il parco principale del complesso è il
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