onoscenza
C
Responsabilità
Equità
Appartenenza
Relazione
Eccellenza
Sicurezza
Ambiente
Legalità
Umanità
Trasparenza
Efficienza
AsSei Periodico d’informazione - Anno XVI - n. 11 / Novembre 2012
l’editoriale
Linee strategiche per il prossimo futuro In questo periodo la
Direzione strategica
dell’Azienda è impegnata a predisporre
il Piano Attuativo Locale 2013. Rispetto
a quanto accaduto
negli scorsi anni, il
prossimo si caratterizzerà per essere il
primo nel quale bisognerà operare a risorse decrescenti, sicuramente a livello
regionale e con ogni probabilità anche
provinciale. Sarà quindi necessario fare
delle scelte con l’intento di preservare
tutti i servizi del territorio che danno un
valore aggiunto alla salute della popolazione. Diversamente non ci potranno essere prospettive rosee per l’Azienda che,
come sappiamo, continua a viaggiare
sempre sul filo del pareggio di bilancio.
A questo proposito posso dire che il
terzo rendiconto trimestrale dell’anno
in corso ha presentato il segno più e
quindi le azioni avviate, soprattutto per
ciò che riguarda il piano assunzioni che
prevede anche l’implementazione di alcune figure professionali e non solo la
sostituzione dei cessati, possono procedere secondo quanto programmato.
Ricordo infatti che, in base alle regole regionali in vigore, un segno meno
avrebbe comportato l’automatico blocco delle assunzioni con la conseguente
vanificazione di molte delle azioni che
sono state messe in campo in corso
d’anno per potenziare alcuni settori della nostra Azienda.
In linea di principio, per il 2013 questa direzione si muoverà su più fronti, consapevole del fatto che il risultato complessivo sarà il frutto di numerose correzioni
dell’organizzazione con effetti anche a
lungo termine, piuttosto che di azioni
spot di contenimento che non siano in
Giuseppe Tonutti
grado di dare una prospettiva certa, né
sul versante del recupero stabile di risorse, né su quello della qualità dei servizi
offerti ai cittadini. Sarà necessario verificare quali margini operativi avremo, sia
economicamente che giuridicamente. Di
mio, posso dire che il razionamento delle
risorse non fa parte della mia cultura e,
pertanto, cercherò di proporre un Piano
Attuativo Locale con qualche azione di
razionalizzazione che permetta il mantenimento o addirittura lo sviluppo dei servizi effettivamente utili ai cittadini.
sioni ci dicono che l’incidenza di questo
tipo di manovra sul 2013 sarà ancora
più brutale di quanto lo è già stata negli
ultimi mesi del 2012. Su questo punto,
pertanto, bisognerà agire con molto
buon senso per evitare che i provvedimenti assunti si traducano nella perdita
di posti di lavoro di coloro che operano
negli appalti o nelle cooperative che collaborano con l’Azienda nell’erogazione
dei servizi, alimentando di conseguenza
una spirale negativa dalla quale potrebbe essere sempre più difficile uscire.
Alcuni dei fronti sui quali intervenire
possono essere sinteticamente descritti come la ricerca costante e pervicace dell’appropriatezza, per fare solo
le cose che servono; la riduzione della
frammentazione
dell’organizzazione,
per ottenere economie di scala senza
incidere sulla quantità e la qualità dei
servizi; la valorizzazione del personale,
sgravandolo dalle funzioni che possono
essere svolte da altri operatori meno
qualificati e affidandogli quelle di fascia
alta del loro profilo; il miglioramento dei
percorsi diagnostico-terapeutici, per
fare le cose giuste al momento giusto,
evitare ripetizioni inutili di prestazioni e
prevenire ogni sperpero; l’informatizzazione del rapporto fra utenza ed azienda, per facilitare la vita delle persone e
porre le basi per uno snellimento dell’organizzazione interna; lo sviluppo della
collaborazione con le associazioni di
volontariato che promuovono progetti di
de-istituzionalizzazione degli utenti, per
dare valore anche alle persone disabili
o con problemi di salute riducendo nel
contempo i costi; e altro ancora.
Un altro elemento di importante novità
per il 2013 è il così detto decreto Balduzzi, di recente convertito in legge. A
livello territoriale c’è molto da fare soprattutto per quanto riguarda il riordino
dell’assistenza territoriale con lo sviluppo dell’associazionismo dei medici di
medicina generale in unità complesse
di cure primarie aperte per l’intero arco
della giornata, la presa in carico dei
pazienti affetti da alcune patologie croniche, l’orientamento del dipartimento
delle dipendenze verso il contenimento
di alcune nuove dipendenze quali ad
esempio la ludopatia, l’implementazione di misure di prevenzione aggiuntive
per l’attività sportiva, la gestione delle
emergenze veterinarie ed altro ancora.
È evidente che, su molti di questi temi,
l’Azienda si muoverà seguendo le indicazioni regionali, ma preoccupa un po’
che tutto ciò dovrà essere fatto senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza
pubblica, frase che nel decreto appare
più o meno in ogni articolo.
La prossima, però, sarà anche un’annata di spending review, pessimo strumento di taglio trasversale con il quale
le Direzioni delle Aziende pubbliche si
trovano a convivere; purtroppo le previ-
Non credo che debba essere io a dirvi che il 2013 sarà un anno difficile; ciò
che posso fare è rassicurarvi sull’impegno della direzione a far sì che l’effetto
della crisi si ripercuota il meno possibile
sulla nostra organizzazione e su quelle
che collaborano con l’Azienda.
Coordinamento sociosanitario,
invito alla costituzione di un
fondo etico di solidarietà
Staff Coordinamento Sociosanitario
2
Cari colleghi,
come sapete uno degli impegni socialmente più rilevanti di molti dei nostri
servizi è quello di facilitare l’ingresso
nel mondo del lavoro di persone con
disabilità, problemi di salute e dipendenza. Questo tempo di crisi occupazionale ci spinge necessariamente a
cercare opportunità nuove di inclusione lavorativa ed evitare che chiusure
aziendali e processi di espulsione delle
persone più fragili aprano il rischio di
nuove segregazioni ed emarginazioni.
Da tempo come Coordinamento sociosanitario, in accordo con il Dipartimento
di Salute Mentale e il Dipartimento delle
Dipendenze, stiamo lavorando per sostenere lo sviluppo di nuove imprese
sociali che non solo potranno includere
persone svantaggiate, ma anche offrire
supporti alle comunità locali sotto forma
di “servizi di comunità” (supporto alla
domiciliarità delle persone anziani, bike
sharing, dog sitting). Si sovverte così
lo stereotipo della persona con disabilità considerata come “incapace di…” e
quindi come bisognosa di aiuto e protezione a favore di una visione pro attiva
che valorizza capacità individuali che
possono essere spese anche a favore
della comunità di appartenenza, sotto
forma di “cittadinanza attiva”. Pensiamo
che questa tipologia di intervento possa
trovare nuove forme di finanziamento
che coinvolgano e responsabilizzino
l’intera comunità. Nell’ipotizzare quindi
un’azione di fundraising (fondo etico di
solidarietà) rivolta a tutti coloro che si
sentono “responsabilmente coinvolti a
favore del territorio”, riteniamo che lo
start up possa essere innescato da coloro che istituzionalmente si occupano
di salute e benessere delle persone.
Siamo a chiedervi quindi un contributo economico per costituire un fondo
aziendale che possa finanziare questo
genere di iniziative e avviare conseguentemente un processo di fundraising
comunitario. Sappiamo di fare una ri-
chiesta impegnativa, ma la facciamo
convinti che si tratti di un modo importante di partecipazione alla travagliata
fase sociale ed economica che stiamo
vivendo, un segnale per le nostre comunità di riferimento, ma soprattutto
una modalità concreta e non pietistica
di condivisione delle difficoltà crescenti
che i nostri cittadini svantaggiati incontrano quotidianamente. Sarà ovviamente nostra cura documentare l’impegno
dettagliato delle somme messe a disposizione e dei risultati raggiunti (anche
attraverso una rubrica appositamente
predisposta sul periodico AsSei) nonché di avviare attorno a questa iniziativa un gruppo di riflessione e confronto
che stimoli la discussione, non solo interna all’Azienda ma anche sul territorio
provinciale. Certi che accoglierete con
interesse la proposta vi ringraziamo anticipatamente. Per ulteriori informazioni
sull’iniziativa, il riferimento è:
Paola Rossi segreteria del Coordinamento Sociosanitario tel. 0434 369890 mail: [email protected]
MODALITÀ DI VERSAMENTO
conto corrente bancario di riferimento
IBAN IT 29 R 02008 12510 000002845354
Tesoreria ASS6
Unicredit Banca S.p.A.
conto corrente banco posta
IBAN IT 06 Z 07601 12500 000090428137
bollettino di conto corrente postale
n. conto 90428137
indirizzato a
ASS6 - Coordinamento Sociosanitario
Via della Vecchia Ceramica, 1
33170 Pordenone (PN)
Causale di versamento
Contributo Fundraising
per lo sviluppo di servizi di comunità
Problemi alcol
correlati, tutto nel
recente convegno
nazionale a Trieste
Paolo Cimarosti
Si è svolto a Trieste, il 25, 26 e 27
ottobre, il convegno nazionale
sui problemi alcol correlati. 450
operatori
della
sanità di tutta
Italia hanno discusso del piano
di monitoraggio
Alcol e Salute,
di promozione/
protezione della salute in campo alcologico, dell’organizzazione dei Servizi,
di formazione e aggiornamento, di alcol
e adolescenza, di alcol e trapianti, delle
reti di auto mutuo aiuto con particolare
riferimento ai Club Alcologici Territoriali,
di alcol e gravidanza responsabile, di
alcol e lavoro, di alcol e guida, di alcol
e anziani. L’alcol è sostanza tossica, potenzialmente cancerogena che, come le
sostanze illegali, può indurre dipendenza e i giovani al di sotto dei 16 anni, le
donne e gli anziani sono in genere più
vulnerabili, a causa di una ridotta capacità di metabolizzare l’alcol. L’OMS
definisce:
- consumo rischioso: consumo di alcol o
modalità del bere che possono determinare un rischio nel caso di persistenza
di tali abitudini;
- consumo dannoso: modalità di consumo alcolico che causa un danno alla salute, a livello fisico, mentale o sociale rilevabile con i comuni mezzi di diagnosi;
- alcoldipendenza: insieme di fenomeni fisiologici, comportamentali e cognitivi in cui l’alcol riveste per la persona
una priorità sempre maggiore rispetto
ad abitudini che in precedenza avevano ruoli più importanti, con un continuo
desiderio di bere. Ricominciare a bere
dopo un periodo di astinenza si associa
spesso alla rapida ricomparsa dell’alcoldipendenza.
La Mortalità Alcol Correlata (MAC) in
Italia, al netto degli aspetti positivi, risulta di oltre 20.000 decessi/anno, mentre
per il nostro Friuli si registra una MAC di
900 decessi/anno. Appare quindi sempre attuale l’indicazione dell’OMS:
“ALCOL: MENO È MEGLIO!”
Vaccinazione antinfluenzale
2012/13, raccomandata
per le categorie a rischio
e per gli operatori sanitari
Michele Minuzzo
Giovedì 15 novembre ha preso avvio la
campagna vaccinale contro l’influenza,
che prevede l’offerta gratuita del vaccino alle persone con età pari o superiore ai 65 anni e ai soggetti affetti da
malattie croniche, nonché ai familiari di
persone ad alto rischio. La vaccinazione può essere effettuata da chiunque,
rivolgendosi al proprio medico di famiglia oppure ai Centri vaccinali territoriali. L’anno scorso in Italia i casi di sindrome influenzale sono stati circa 5 milioni
(sorveglianza
Influnet).
Ovviamente questo ha
comportato costi sanitari e
sociali elevati per i numerosi ricoveri ospedalieri, i decessi, il consumo di farmaci
e le giornate lavorative perse. Purtroppo si continua
a registrare una scarsa
copertura vaccinale nelle categorie a rischio, che
comprendono persone con
patologia, ma anche addetti ai servizi di pubblica utilità, personale di assistenza
e contatti stretti di persone
con stato di salute compromesso. Anche per la campagna antinfluenzale di
questo anno, la nostra azienda aveva
previsto l’acquisto del vaccino virosomale da dedicare alla popolazione.
Questo vaccino, infatti, è molto efficace nel proteggere anche persone con
uno stato immunitario compromesso.
Purtroppo, l’unica ditta produttrice di
questo tipo specifico di vaccino, ne
ha sospeso a scopo precauzionale la
commercializzazione a metà ottobre,
in quanto si erano registrati problemi
nella catena di produzione. In alternativa, la Regione ha ricevuto l’offerta da
parte di un’altra ditta per la fornitura del
fabbisogno di dosi venute a mancare.
Tuttavia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e il Ministero hanno sospeso momentaneamente la distribuzione
di questi vaccini, attivando una serie di
controlli aggiuntivi di efficacia e sicurez-
Ada Oro
za. A causa di queste verifiche, i vaccini
sono stati sbloccati soltanto il 9 novembre, determinando un conseguente ritardo nell’avvio della campagna. Questo inconveniente, associato ad errori
di tipo comunicativo a livello nazionale,
ha instillato nella popolazione un atteggiamento di sfiducia nei confronti
della vaccinazione. Questa diffidenza
non ha alcun fondamento, dal momento che i vaccini disponibili sono efficaci e sicuri; infatti, sono stati controllati
e ricontrollati dall’AIFA,
che ha un atteggiamento
estremamente prudenziale, soprattutto se confrontata con i corrispettivi enti
di vigilanza internazionale
del farmaco. Nella circolazione del virus dell’influenza gli operatori sanitari
giocano un ruolo cruciale,
in particolare nei confronti
delle persone con salute
più fragile. Una persona
con infezione da influenza
contagia mediamente 3-4
persone suscettibili. Tuttavia, nonostante le raccomandazioni e le
evidenze scientifiche, gli operatori sanitari si avvalgono ancora troppo poco
di questo importante mezzo di prevenzione. È, quindi, auspicabile un’adesione ampia alla vaccinazione da parte di
tutti, soprattutto degli operatori dei servizi sanitari. Per i dipendenti dell’ASS6
è disponibile il vaccino antinfluenzale
intra-dermico, che garantisce una protezione ottimale, a fronte di un rischio di
reazioni avverse locali e generali limitato. Quest’anno l’influenza, prevista nel
suo picco tra gennaio e febbraio, sarà
particolarmente insidiosa, in quanto 2
su 3 dei ceppi circolanti saranno nuovi. Vaccinarsi contro l’influenza costituisce un importante atto di prevenzione:
il non farlo può determinare un impatto
negativo sulla salute della popolazione,
sulla qualità della vita e sull’efficienza
dei servizi.
Carta dei servizi e
altri prodotti
informativi, accolta
la sponsorizzazione
della Società
Takeda
Silvana Corona
Nell’articolo pubblicato a maggio sulla
nuova edizione della Carta dei Servizi
era stato annunciato che il progetto grafico e la stampa della Carta stessa e di
altri strumenti informativi necessari per
raggiungere efficacemente i diversi target di utenza, sarebbe stato oggetto di
un apposito avviso di sponsorizzazione.
Con apposito decreto, lo scorso mese, è
stato approvato il contratto per la sponsorizzazione del progetto “Carta dei servizi e prodotti informativi di pubblica utilità”, da parte della Società Takeda Italia
Farmaceutici S.p.A. La Società Takeda,
già nostro sponsor nel 2010 con il progetto di umanizzazione degli ambienti,
denominato “Libri d’attesa”, sosterrà tutte le spese inerenti la grafica e la stampa dei prodotti editoriali, nonché dei totem necessari per migliorare la visibilità
degli stessi nelle principali sale di attesa. I materiali informativi che saranno
progettati graficamente e stampati dalla
Casa Editrice “Edizioni Cinquemarzo”
nei tempi e secondo le specifiche tecniche da noi fornite sono i seguenti:
- Carta dei servizi;
- Guida ai servizi (oltre 60 argomenti
elencati secondo ordine alfabetico per
soddisfare i bisogni più frequenti);
- Opuscoli: Medico e pediatra di famiglia, Consultorio familiare, Neuropsichiatria infantile, Offerta specialistica ambulatoriale, Cure palliative, Non
autosufficienza, Disabilità, Assistenza
all’estero, Prevenzione cadute a domicilio;
- Locandine (Servizio di continuità assistenziale e altri temi inerenti gli opuscoli).
Su tutto il materiale informativo e sui
totem, oltre al nostro logo sarà inserito quello dello sponsor, accompagnato
dalla dicitura “realizzato con il sostegno
di Takeda Italia Farmaceutici S.p.A.”.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i
colleghi che, con varie modalità, hanno
collaborato alla realizzazione dei contenuti informativi.
3
Patente di guida,
tutti i requisiti di idoneità visiva
Roberto Campanella
4
Nella gazzetta ufficiale n. 301/2010 è
stato pubblicato il D. M. Infrastrutture e
dei Trasporti 30 novembre 2010 recante il recepimento di direttive comunitarie
concernenti la patente di guida. Detto
decreto interviene sul codice della strada modificando taluni requisiti di idoneità fisica e psichica per il conseguimento, la conferma di validità e la revisione
della patente di guida. La più importante novità è rappresentata dal fatto che
le nuove disposizioni
in materia di requisiti di idoneità visiva
hanno determinato,
di fatto, l’abolizione
delle patenti di guida
speciali per vista, ridefinendo i requisiti
minimi per l’idoneità
alla guida ed introducendo al contempo
la necessità di verificare ulteriori parametri quali la visione
crepuscolare, la sensibilità al contrasto
e all’abbagliamento. Scendendo nello
specifico delle novità, osserviamo che
per la patente di guida del gruppo 1 (non
professionale) l’acutezza visiva deve
essere di almeno 7/10 binocularmente,
raggiungibili anche con correzione ottica, purché tollerata; il visus nell’occhio
peggiore deve essere di almeno 2/10.
Il monocolo, organico o funzionale, può
ottenere la patente di guida se l’acutezza visiva è di almeno 8/10 e se tale
condizione di vista esiste da un periodo
di tempo sufficientemente lungo (almeno 6 mesi) da consentire l’adattamento
del soggetto. Per le patenti del gruppo
2 (patenti professionali) è invece richiesto un visus minimo di 12/10 con non
meno di 4/10 per l’occhio meno valido.
Il monocolo non può ottenere/rinnovare
una patente di guida professionale. Un
altro requisito che deve essere sondato
è il campo visivo che binocularmente
deve consentire una visione orizzontale
di almeno 120° e di 40° sull’asse verticale (per le patenti professionali i limiti
sono rispettivamente di 160° e 55°). In
tutti i casi il soggetto deve comunque
dimostrare di possedere una visione
sufficiente in relazione all’illuminazione
crepuscolare e dopo abbagliamento,
con idoneo tempo di recupero e idonea
sensibilità al contrasto. Rispetto alla
previgente normativa, invece, non è
più prevista la visione dei colori. Resta
invece in vigore l’art. 322 del Regolamento di esecuzione ed attuazione del
Nuovo Codice della Strada riguardante le infermità dell’apparato visivo che
sono causa di una
menomazione del
campo visivo o della visione notturna/
crepuscolare (cataratta, glaucoma, retinopatia diabetica,
ecc.), per le quali
il rinnovo della patente deve essere
fatto dalla commissione medica locale
con una cadenza
dei controlli che non
può superare i due
anni. Come si sono
riflesse queste disposizioni sull’attività
della commissione patenti? La commissione medica locale di Pordenone ha
visitato, nel corso dell’anno 2011, 872
persone per problemi di vista. A mente della nuova normativa, 577 patenti
sono state riconvertite da patente speciale a patente normale, senza necessità di ulteriore rinnovo in commissione
medica qualora l’unica menomazione
fosse quella a carico dell’apparato visivo. 264 patenti sono rimaste in carico
alla commissione in virtù dell’art. 322
del Regolamento. 31 cittadini sono stati
giudicati non idonei alla guida (temporaneamente o permanentemente) per
problemi di vista. Il recepimento della normativa comunitaria ha pertanto
avuto delle ricadute positive sull’attività della commissione medica patenti
comportando un lieve, ma pur sempre
apprezzato, decremento del numero di
visite. Fuori di dubbio la comodità per
il cittadino monocolo “stabilizzato” che
può rinnovare la patente in ufficio sanitario o presso le scuole guida senza più
ricorrere alla commissione.
Promozione della
salute, il bilancio
XV Conferenza
Nazionale
HPH & HS
Virginio Beacco
L’obiettivo della salute, del benessere e
degli stili di vita sani è ormai trasversale e universale e in tale direzione convergono gli sforzi non solo del sistema
sanitario, ma anche di altri stakeholders della rete sociale: dall’ambiente
alla scuola, dall’agricoltura al turismo,
dall’urbanistica ai trasporti, fino allo
sport e al terzo settore. Del resto la salute della popolazione è un indicatore
ormai riconosciuto della crescita economica e, in quanto tale, da valorizzare: la popolazione sana lavora, produce
ed ha una minore richiesta sanitaria. A
maggior ragione in un periodo di crisi
come quello attuale, investire su modelli salutari non è solo eticamente
giusto, ma è anche “conveniente” per
costruire un modello di società più sostenibile. In conformità a questi principi
è stata organizzata la XV Conferenza
Nazionale HPH & HS che si è tenuta a
Trieste l’8 novembre scorso. Il comitato
scientifico regionale, in collaborazione
con il comitato nazionale, ha voluto focalizzare la presentazione dei progetti
su due punti di vista molto importanti:
uno che ponesse l’attenzione nei confronti dell’adesione agli standard del
Manuale HPH e l’altro che mantenesse
la suddivisione per target di età (giovani, adulti e senior). In entrambi i casi
sono emersi i criteri di empowerment,
intersettorialità, reti, alleanze e sistemi
sostenibili di governabilità. Il programma della giornata si è articolato in due
sessioni: quello della mattinata che ha
privilegiato gli approcci metodologici
innovativi ed efficaci e, in questo contesto, è stato molto apprezzato l’intervento su “equity audit in sanità” di
Giuseppe Costa, professore ordinario
dell’università di Torino. Nel pomeriggio
sono stati presentati i progetti regionali
e nazionali basati sulle migliori pratiche
e selezionati dal comitato scientifico,
con particolare riferimento ai modelli
di gestione orientati alla qualità e alla
sicurezza dei pazienti, dei dipendenti e
dei cittadini. Nella storica cornice della
stazione marittima di Trieste hanno tro-
Dipendenze, l’emozionante
esperienza del Dipartimento e dei
Ragazzi della Panchina a Napoli
Pordenone, un momento della conferenza stampa organizzata con il Comune
Alcuni momenti della Conferenza
Roberta Sabbion
vato posto oltre quattrocento persone
provenienti da tutte le reti HPH & HS
nazionali, a testimonianza che, anche
in tempi di recessione, la rete HPH è
considerata un fondamento essenziale
e non accessorio, utile per promuovere
sistemi, reti e percorsi in un contesto
sanitario in fase di riorganizzazione.
La nostra azienda ha avuto un ruolo
determinante, non solo per aver sostenuto ed organizzato l’evento, ma per
la partecipazione di oltre trenta colleghi, alcuni dei quali presenti con i loro
progetti e relativi poster, del direttore
generale in qualità di moderatore, del
direttore sanitario e di altri dirigenti.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto
Flora di Pordenone la nostra azienda
ha garantito la presenza delle studentesse dello stesso Istituto che in qualità di hostess si sono distinte per stile
e professionalità. L’ASS6 si è inoltre
prodigata affinché la Coop-nordest di
Pordenone offrisse a tutti i convenuti
frutta biologica e bevande nei momenti
di pausa. A chiusura della conferenza
sono stati premiati i sei migliori progetti e relativi poster tra i quali il progetto
“Rideremo tra 20 anni” del Dipartimento
per le Dipendenze elaborato in rete con
il territorio.
Il 18,19,20,21 ottobre alcuni operatori sone” che stavano assieme in un contedel Dipartimento Dipendenze e dell’As- sto di salute a condividere tutto. Persino
sociazione Ragazzi della Panchina la presenza del Sindaco di Pordenone
(RdP) hanno condiviso alcuni giorni in questo clima e contesto era logica,
intensamente emotivi,a Napoli,presso per niente fuori luogo o sopra-il- luogo:
il Ser.T. dell’Azienda Sanitaria Napoli anche il caro Pedrotti era uno di noi...
2, con operatori e utenti locali. L’obiet- Ecco, cosa, di forte, ci siamo portati a
tivo di questa esperienza era proprio casa da questa esperienza di Napoli: lo
la condivisione fuori dalla sede abitua- stare assieme in maniera diversa perle, di spazi e tempi diversi da quelli di mette una diversa relazione non solo tra
sempre, con persone diverse da quelle operatori e utenti di un servizio, ma tra
di sempre e soprattutto con un ruolo di- operatori tra di loro, tra operatori, utenverso da quello di sempre. Lo strumento ti e territorio. Il tutto a Napoli con altre
utilizzato in questo caso è stato il pro- stupende persone che ci hanno accolti
dotto del laboratorio teatrale che, da un con caldissimo affetto, in una reale inteanno circa, si svolge tra le numerose at- grazione dove non importava chi fosse
tività che vengono
l’utente, contavaeffettuate dai RdP
no le persone e i
e dal Dipartimenlori bisogni, chiunto Dipendenze: la
que esse fossero.
messa in scena di
Quest’esperienza
“La legge è uguale
ha dato ancora
per tutti?” Non mi
una volta valosoffermerò sull’esire all’importanza
to assolutamente
della riabilitaziopositivo dell’uscita,
ne in campo delle
perché di questo
dipendenze che
Napoli, appassionatamente insieme
è già stato detto
deve avere pari didopo lo spettacolo
molto anche nei
gnità della cura. La
giornali locali, ma vorrei esprimere al- riabilitazione non è solo inserimento lacune emozioni che abbiamo condiviso vorativo, ma è soprattutto reinserimene che abbiamo portato a casa da questa to nel territorio, superando pregiudizi e
esperienza; emozioni, perché proprio stereotipi di pensiero che vede nei sogl’emozione è il motore che ci da la forza, getti dipendenti da sostanze o da alcol
la motivazione, ma soprattutto la voglia delle persone irrecuperabili o prive di
di continuare a fare un lavoro che all’ap- sensibilità. Si tratta di riappropriazione
parenza può sembrare sempre uguale della dignità di cittadino. Questo pree spesso frustrante. La cosa che ci ha giudizio si deve affrontare con parole,
permesso di fare molti pensieri rispetto ma si modifica solo con azioni comua quanto facevamo in quei giorni è stato ni che vedano la cittadinanza, attiva e
proprio la rottura di azioni automatiche: partecipe in esperienze simili, dove il
non dovevamo prescrivere terapie, fare contenuto emotivo favorisce il pensiero
progetti terapeutici o controllare il de- e la sua modificazione…Il cammino è
corso dell’andamento tossicologico…. ancora lungo… Per concludere, mi audovevamo condividere spazi nel pal- guro di essere riuscita a fare entrare chi
coscenico, frasi imparate più o meno a legge queste poche righe in quel caldo
memoria, gesti di scena, volume della clima affettivo che ci ha abbracciati tutvoce, sorrisi, paure, trucco, vestiti adatti ti, in quei 4 giorni napoletani, quel clima
per la recita, microfoni non funzionan- che permette anche a noi delle dipenti…tutte cose diverse dal solito modo denze di amare il nostro lavoro e di sudi stare assieme. Non eravamo figure perare frustrazioni e delusioni, trovanprofessionali, non utenti o carcerati o do nelle relazioni, la forte motivazione
personaggi politici, solo tante “belle per- alla professione.
Nell’ultima colonna di
pag. 7 i poster presentati
dall’ASS6 alla Conferenza
Nazionale HPH & HS
5
Formazione, l’intervista ai docenti
del corso di diritto amministrativo
6
Scarto dei
documenti,
l’importanza di
una corretta
archiviazione
Sara Daneluzzi
Sandro Santarossa
Si è appena concluso il corso di diritto to è assolutamente importante che gli
amministrativo, organizzato dall’Ufficio operatori consultino e applichino i regoFormazione, cui hanno partecipato cir- lamenti aziendali, oltre alla normativa
ca 70 colleghi. La docenza è stata af- di riferimento. Mi preme sottolineare la
fidata a personale interno all’Azienda: particolare attenzione richiesta in mateRossella Esposito e Marco Faion (Dip. ria di trattamento dei dati supersensibili
Prev.), Teresa Lopreiato (S.C. Affari (salute e vita sessuale). Con riferimenGenerali e Legali) e Anna Maria Fal- to allo scarto, ricordo a tutti che la dicetta (Biblioteca). Il corso, iniziativa del struzione di qualsiasi documento deve
Dipartimento di Prevenzione poi estesa avvenire solo a seguito di un procedia tutti, strutturato in due edizioni di 10 mento attivato dall’Ufficio Affari Geneore,
rappresenrali e Legali (a cui
ta il primo evento
fare riferimento)
formativo
destiil quale richiede
nato al personale
l’autorizzazione
amministrativo
alla
Sovrintendopo molti anni.
denza archivistiParliamone con i
ca. Anna Maria,
docenti. Rosselè stato molto utile
la, quali argomenti
anche il tuo intersono stati trattati?
vento sulle risorDopo una parte
se accessibili daldedicata alle fonla pagina Intranet.
ti del diritto, abSì, ho illustrato ai
I docenti del corso, da sinistra:
biamo illustrato il
colleghi le modaMarco Faion, Teresa Lopreiato,
procedimento am- Anna Maria Falcetta, Rossella Esposito lità per accedere
ministrativo
con
alle banche dati
riferimento ai principi generali, alle di legislazione e approfitto di questo
sue varie fasi e alla figura del respon- spazio per riepilogare le informazioni
sabile del procedimento. Ci siamo poi pubblicate in Intranet>Biblioteca:
concentrati sulle problematiche del di- - Ricerca leggi e Decreti: Gazzette e
ritto d’accesso e della documentazione BUR (disponibili in pdf ultimi 2 mesi);
amministrativa, affrontando le novità Gazzetta Ufficiale online (accesso alla
introdotte dalla L.183/2011 sulla sem- banca dati); Leggi nazionali (provveplificazione. Marco, a quanto pare il dimenti legislativi, circolari dal 1996 e
gradimento del corso è stato buono. norme comunitarie);
Immagino siate pertanto disponibili a ri- - TdNET - catalogo dei periodici (abbopetere l’esperienza? Direi di sì. L’impo- namenti correnti);
stazione del corso, pur non rinunciando - Sebina - catalogo dei libri (più di 400
a un impianto teorico di fondo, ha tenu- titoli inseriti);
to conto delle esigenze via via emerse, - Sommario dei periodici e Archivio artirispondendo alle domande formulate in coli (riviste italiane presenti in Biblioteaula e alle richieste pervenute via mail. ca con alcuni articoli full text);
Proporrei quindi eventuali spazi di ap- - Ricerca di articoli nei periodici italiani
profondimento da dedicare a specifici (cataloghi on line per la ricerca di bibliotemi in relazione alle necessità di cia- grafia). Vi ringrazio per la disponibilità
scun servizio. Penso per esempio alle e ricordo che le slide del corso sono
“autocertificazioni”.
disponibili in Intranet>Formazione,
Teresa, per quanto riguarda la tutela mentre i Regolamenti in materia di
della privacy e lo scarto di documenta- privacy, autocertificazione, accesso e
zione, quali sono le disposizioni fonda- scarto di documentazione si trovano in
mentali per gli operatori? Prima di tut- Intranet>S.C. Affari generali e legali.
Si segnala l’importanza di procedere
con sistematicità allo scarto (per la distruzione) dei documenti che non è più
necessario conservare. I documenti che
non è possibile distruggere e che non
è strettamente necessario conservare
presso gli uffici possono essere inviati
a Udine per l’archiviazione, fruendo dei
servizi di Archidoc, tramite la S.C. Provveditorato Economato. Oltre ad essere
richiesto dai principi di buon andamento, efficienza ed efficacia dell’attività
amministrativa (art. 97 Cost.) è imposto
anche dalla disciplina sulla riservatezza.
Il D.Lgs. 30.06.2003 n. 196 (Codice Privacy) prevede all’art. 11 lett. e) il “diritto
all’oblio”, ossia il diritto di conservazione
dei dati personali “in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato
per un periodo di tempo non superiore
a quello necessario agli scopi per i quali
essi sono stati raccolti o successivamente trattati” con la conseguenza che,
superato tale periodo i documenti con
dati personali vanno distrutti. Il Servizio
di Prevenzione e Protezione Aziendale
sottolinea, inoltre, l’importanza di tenere
quanto più possibile sgombri i corridoi
da armadi che possano costituire ostacolo nelle vie di fuga e/o ingombro, sia
per rispetto delle disposizioni vigenti
che per motivi di salvaguardia. Ai fini
dello scarto occorre seguire con attenzione le indicazioni del “Regolamento
aziendale per lo scarto dei documenti”
(disponibile anche in rete intranet alla
voce S.C. Affari Generali e Legali, Scarto Atti d’Archivio) che è stato recentemente illustrato agli operatori aziendali
anche in occasione del corso di diritto
amministrativo recentemente svolto a
cura dell’Azienda oltrechè in riunioni
appositamente convocate.
Biblioteca:
vetrina delle
novità
Rubrica,
l’angolo giuridico
sanitario
XV Conferenza
HPH & HS, i poster
dell’ASS6
a cura della
Biblioteca Scientifica
[email protected]
Novità legislative in
materia di erogazione
di contributi e
di pubblicità
acco
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Sandro Santarossa
Manuale di diritto amministrativo.
Giuffrè Editore 2012
Il manuale, curato da Maurizio Mirabella, Procuratore regionale della Corte dei conti per le Marche, coautori gli
avvocati Andrea Altieri e P. Maria Zerman, segue, a distanza di pochi anni, il
Corso di Diritto Amministrativo, curato
dallo stesso magistrato, con il quale si
pone in linea di continuità ideale e del
quale rappresenta il naturale sviluppo e
completamento. Aggiornato con la più
recente normativa, il libro delinea un sistema di principi ricercando il fil rouge
che lega le disposizioni legislative ed
effettuando una reductio ad unitatatem
della materia trattata.
Adolescenti trasgressivi. Le azioni
devianti e le risposte degli adulti.
Franco Angeli 1999
Il volume, nato dal lavoro clinico svolto con adolescenti e dalla consulenza
prestata presso le scuole e i servizi
della giustizia minorile, si rivolge a psicologi, educatori, insegnanti, genitori,
assistenti sociali. Comprendere infatti
le ragioni e il significato della trasgressività adolescenziale è l’unica strategia
per rispondervi in maniera adeguata e
impedire che degeneri in delinquenza
minorile.
La spending review (a. 4, comma 6, D.L.
95/2012) è intervenuta limitando la possibilità di erogare contributi pubblici a
fondazioni di promozione dello sviluppo
tecnologico e dell’alta formazione tecnologica, enti ed associazioni operanti
nel campo dei servizi socio-assistenziali
e dei beni ed attività culturali, dell’istruzione e della formazione, associazioni
di promozione sociale di cui alla legge
7 dicembre 2000, n. 383, enti di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991,
n. 266, organizzazioni non governative
di cui alla legge 26 febbraio 1987, n.
49, cooperative sociali di cui alla legge
8 novembre 1991, n. 381, associazioni
sportive dilettantistiche di cui all’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n.
289, associazioni rappresentative, di
coordinamento o di supporto degli enti
territoriali e locali.
In connessione con i principi di economicità, pubblicità e trasparenza l’art.
18 del D.L. 22-6-2012 n. 83 (cd decreto sviluppo) prevede che dal 2013
la concessione di vantaggi economici
di qualunque genere ad enti pubblici e
privati, è soggetta alla pubblicità sulla
rete internet che costituisce condizione
di legittimità delle erogazioni superiori a
1.000,00 euro (il primo comma prevede,
in particolare, che “la concessione delle
sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e l’attribuzione
dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di
qualunque genere di cui all’articolo 12
della legge 7 agosto 1990, n. 241 ad
enti pubblici e privati, sono soggetti alla
pubblicità sulla rete internet”).
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Smaltimento
rifiuti urbani
Auguri di buona pensione a
Giovanna Fassa
e
Vincenzo Bianchettin
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Lucio Bomben
Vincenzo
Paola Pisanello
Ieri la professoressa che per comodità
Acido, brontolone, cheguevariano, disponibile, eretico, filosofo, gastritico,
irascibile, lombrosiano, metereopatico,
navigato, onesto, protestante, qualificato, ribelle, sincero, timido, unico, vitale, zitello (in spiritu). Vincenzo è tutto ed il contrario di tutto, ma è (stato)
un ottimo professionista ed è una gran
brava persona.
chiameremo,”Maria” è intervenuta nel
Giovanna
confidato che applicando le tecniche
“…ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi, neri, allegri, senza motivo
pieni di lacrime…Ingenua, ma è un’ottima consigliera. Debole, ma sosterrà…
Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane…Dove è che corre,
non sarà stanca? Ma no, solo un poco,
molto, non importa…” (W.Szymborska).
Per tutte le volte che ti abbiamo fatto
arrabbiare ti chiediamo scusa, per tutte
le volte che ci hai fatto sorridere ti ringraziamo, per l’impegno che hai sempre messo nel tuo lavoro ci inchiniamo.
Direttore Responsabile
Marco Castelletto
Coordinamento Redazionale
Silvana Corona
Redazione
Sara Daneluzzi
Anna Maria Falcetta, Nevio Iacuzzi
Ornella Miot, Luciana Pignat,
Sandro Santarossa, Sergio Saracchini,
Simone Zanin, Carmela Zuccarelli
Segreteria
Ornella Miot, Luciana Pignat
Tel. 0434-369917
Fax 0434-522650
e-mail: [email protected]
[email protected]
corso di Primo Soccorso che noi tenevamo presso la Scuola Media di Porcia
per ringraziarci pubblicamente dell’efficacia degli insegnamenti ricevuti sulle
tecniche di Primo Soccorso. Pochi giorni prima, infatti, una sua collega Le ha
acquisite durante i nostri corsi aveva
potuto salvare suo marito che era andato in arresto cardiaco in seguito ad
infarto del miocardio. Gli stessi operatori del 118 nell’occasione si sono complimentati per l’intervento. Ogni tanto
una buona notizia sull’efficacia di ciò
che facciamo penso sia utile. Quest’an-
Si ricorda
come già
previsto
e contemplato nel
Regolamento interno
per la gestione dei rifiuti
adottato nell’anno in corso
e visionabile in
intranet-bacheca
aziendale-regolamenti 2012,
che al fine di un corretto
smaltimento dei rifiuti urbani
prodotti dai nostri uffici e/o servizi,
si raccomanda di prestare
attenzione a suddividere
i rifiuti riciclabili (carta e plastica)
dai rifiuti non riciclabili
(umido e secco ad es.
rifiuti di alimenti,
bicchieri di plastica usati
per bevande, ecc.),
utilizzando tale scopo
contenitori separati.
no sono stati formati oltre 500 operatori
della Scuola.
A questo numero hanno collaborato:
Lucio Bomben
Direttore Dipartimento Prevenzione
Virginio Beacco
Ada Oro
Dipartimento di Prevenzione
Michele Minuzzo
Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute
Dipartimento per le Dipendenze
Dipartimento di Prevenzione
Roberto Campanella
Ambienti di lavoro - Dipartimento di Prevenzione
Paolo Cimarosti
Direttore Dipartimento per le Dipendenze
Silvana Corona
S.O.C. Affari Generali e Legali
Paola Pisanello
Medicina Legale - Dipartimento di Prevenzione
Servizio di Alcologia - Dipartimento per le Dipendenze
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Sara Daneluzzi
Convenzioni Internazionali
S.O.C. Affari Generali e Legali
Roberta Sabbion
Sandro Santarossa
Giuseppe Tonutti
Direttore Generale
Staff Coordinamento Sanitario
Impaginazione e Grafica Sergio Saracchini
Stampa Tipografia Sartor - Pordenone
Registrazione Tribunale di Pordenone n. 515 del 28 luglio 2004
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Numero 11 - Novembre - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6