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CULTURA & SOCIETA’
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Chiara Perina, fin dal primo sguardo, trasmetteva tutta la profondità della sua sapienza e la schiettezza del suo
animo. Non poteva restare indifferente a chi la incontrava.
La sua scomparsa, martedì all’età di 72 anni dopo una lunga malattia, ha lasciato un
grande vuoto nel mondo della
cultura mantovano, e non solo. In molti la rimpiangono e
ricordano i suoi, fondamentali, contributi alla conoscenza
della storia dell’arte mantovana. «E’ stata la mia insegnante al liceo. Era la più giovane e
tra le più brave. E’ stata lei a
trasmettermi l’amore per l’arte - racconta la direttrice del-
Mantova ricorda Chiara Perina
In lutto il mondo della cultura. Oggi i funerali
l’Archivio di Stato Daniela
Ferrari -. L’ho poi ritrovata dopo molti anni, in Archivio, e
abbiamo lavorato insieme in
varie occasioni. Era esigente,
prima di tutto con se stessa, rigorosa e ironica, aveva una
forte personalità, una bella intelligenza e una grande cultura». Figlia del celebre pittore
Giulio Perina, dopo gli studi
all’Università di Pavia esordì
giovanissima nel mondo della
storia dell’arte lavorando al
fianco di Ercolano Marani alla pubblicazione dei volumi,
ancora oggi caposaldo, Mantova e le Arti. «E’ stata la nostra
consulente per le acquisizioni
e per le pubblicazioni di autori del Sei, Sette e Ottocento ha detto Graziano Mangoni,
direttore della Fondazione
Bam -. Abbiamo sempre avuto
un rapporto cordiale e una collaborazione equilibrata. Ho solo un grande rimpianto. Lei
era la massima esperta di Giuseppe Bottani, lo aveva studiato per la tesi di laurea e poi ne
ha curato la monografia, purtroppo non siamo riusciti a
realizzarne una mostra a palazzo Te». E proprio la passio-
ne per la pittura mantovana
del Settecento è stato il filo
conduttore del rapporto professionale divenuto poi anche
una grande amicizia, con l’editore Gianluigi Arcari. «Abbiamo trascorso ore e ore a casa
sua a confrontare e collegare
tra loro le opere a stampa e i
disegni di Bottani con fasci di
fotografie delle opere - racconta -. Ritengo che sia stata un-
’impresa titanica la sua sulla
storia dell’arte mantovana ancora oggi imprescindibile. Nella sintesi di un’opera così
grande ha usato un linguaggio elegantissimo. Sono profondamente addolorato per la
sua scomparsa». Di grande
vuoto ha parlato anche Sergio
Cordibella che, in qualità vice
presidente di Palazzo Te, rilanciò con Chiara Perina i Quaderni. «Il suo contributo è stato decisivo per la qualità della
rivista - ha detto -. I suoi saggi
e le sue ricerche sono essenziali ancora oggi per la città». I funerali si terranno oggi alle 15
alla rotonda di San Lorenzo.
Paola Cortese
Musei mantovani, ecco la Card
Sconti e facilitazioni ai possessori. E la Regione riconosce il Sistema
di Luca Ghirardini
ono trentasette. Parlano della storia
del Mantovano attraverso le arti figurative, ma anche valorizzandone le
tradizioni e gli antichi mestieri. E, ancora, raccontano di Vigili del fuoco e tartufi,
di navigazione e di guerre, di farmacopea
e di armi antiche. Sono le strutture manto-
S
TURISMO
Prosegue
il sondaggio
Prosegue il sondaggio «Il
turismo che vorrei», lanciato dalla Provincia, che propone ai mantovani alcuni
quesiti circa l’importanza
del settore per l’economia
cittadina e provinciale e invita a formulare suggerimenti per migliorare l’accoglienza. Le schede sono disponibili presso gli uffici turistici Iat e in alcuni bar,
dove sono collocate anche
le urne per raccogliere i
moduli compilati. Alle domande si può anche rispondere on line sul sito
www.turismo.mantova.it.
In primavera verranno elaborate tutte le risposte, per
comunicare i risultati.
PROVINCIA
vane che hanno aderito al Sistema provinciale dei musei e dei beni culturali nei quali è utilizzabile la nuova «Carta Musei»,
una card che concede ai possessori una serie di sconti e facilitazioni sui biglietti di
ingresso, sull’acquisto di pubblicazioni,
su spettacoli teatrali ed altro ancora.
L’iniziativa viene a coronare il riconoscimento ufficiale
ottenuto dal Sistema museale provinciale da parte della
Regione Lombardia. In tutto,
sono 16 (su 17 domande presentate) i sistemi lombardi riconosciuti. La comunicazione è giunta a palazzo di Bagno nei primi giorni dell’anno, inviata dall’assessore
Massimo Zanello. A dire il
vero, la delibera della giunta
regionale, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, non sembra
dimostrare un’approfondita
conoscenza della toponomastica mantovana, visto che si
parla di Asolo, di Borgo Franco, di Gazzoldo, di Ronco Ferraro, di Castel Dario e, per
due volte, di Castiglione delle Stiliere. Ma, si sa, Milano
è lontana.
Non tutti i musei del circuito provinciale (che sono in
tutto quarantaquattro) sono
convenzionati con la Carta
Musei. In particolare, manca-
Attenzione per le scuole:
ristampata la guida
alle attività didattiche
Oltre a lanciare la card, il Sistema dei musei mantovani ha provveduto a ristampare
l’opuscolo Crescere al Museo, la guida alle attività didattiche per il 2009-2010, cofinanziata
dalla Provincia e dalla Regione.
La guida viene distribuita in tutte le scuole
del territorio e delle province limitrofe, valorizzando le proposte didattiche dei musei aderenti. E’ un fenomeno in costante crescita,
quello delle attività rivolte alle scuole, che
nel 2005 erano organizzate da ventisei strutture, salite a trentotto nel 2008 ed ora ulteriormente aumentate.
«Il museo — spiega l’assessore provinciale
alla Cultura, Roberto Pedrazzoli — va considerato un centro per l’interpretazione culturale del territorio, nonché uno strumento di
crescita e di sviluppo della collettività, andando oltre la sua natura di contenitore di beni appartenenti al patrimonio culturale».
Sopra:
la Carta
dei musei
mantovani;
a sinistra
l’assessore
provinciale
Roberto
Pedrazzoli
no all’appello alcuni tra i
principali siti di attrazione
turistica, come Palazzo Te e
Palazzo d’Arco. Tecnicamente, la loro adesione sarebbe
stata molto complicata, spiega l’assessore provinciale alla Cultura, Roberto Pedrazzo-
li, promotore dell’iniziativa.
E’ comunque auspicabile
che questi problemi, in futuro, possano essere risolti,
per dare maggiore completezza allo strumento. L’istituzione della card rientra nei requisiti richiesti dalla Regio-
Per Cats in 1.500 al Palabam
aspetti umani ci possono essere nei gatti e quanti aspetti
‘felini’ negli uomini. Per dirla con Eliot, ‘ricordatevi che
un gatto non è un cane’. Cats
è il musical sulle scene da
trent’anni, rappresentato in
circa 26 paesi e 250 città in
tutto il mondo, tradotto in 10
lingue. ‘Memory’, la canzone
più famosa del musical, è stata scritta da Trevor Nunn
ispirandosi alla poesia di
Eliot ‘Rapsodia su una notte
di vento’, ed è stata incisa da
150 artisti diversi, tra cui
Barbra Streisand, Céline
Dion e i Tre Tenori (Placido
Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti). Nell’allestimento italiano, portato in
Don Chisciotte sulle punte
con il Croatian National Ballet Theatre
Il palco
e la scenografia
del musical
ieri al Palabam
(foto Rizzo)
scena dalla Compagnia della
Rancia, spiccano le coreografie di Daniel Ezralow, che firma anche la regia associata.
Basato sul libro di T.S. Eliot
‘Old Possum’s Book Of Practical Cats’, lo spettacolo mette propone i racconti dei Jellicle Cats, 25 gatti dispettosi,
golosi, raffinati, magici, sensuali. La selezione degli arti-
ni), un servizio educativo integrato, un servizio integrato di documentazione e catalogazione. La sede del Sistema provinciale dei Musei e
dei Beni Culturali mantovani è nel palazzo della Cervetta, in piazza Mantegna.
Stasera al teatro Ariston di Mantova appuntamento con la danza
Successo e applausi per il musical
Successo ieri sera per il
musical Cats al Palabam con
un’orchestra dal vivo di 16
elementi e 1.500 spettatori.
L’incontro dei Jellicle è una
grande festa. Il sipario si
apre sulla notte più speciale
dell’anno: tutti insieme per
conoscere il gatto che avrà il
privilegio di salire verso il
Dolce Aldilà (Heavyside
Layer), per rinascere a nuova vita. In via eccezionale anche gli umani sono stati invitati, per far conoscere loro
quanto i gatti siano animali
particolari ed abbiano una visione del mondo unica: ascoltandone i racconti e condividendone le emozioni, il pubblico ha compreso quanti
ne per riconoscere un sistema museale, insieme con
una programmazione su base triennale, un servizio integrato di promozione e comunicazione, con sito web dedicato, un servizio integrato di
fruizione (orari, prenotazio-
sti che hanno danno vita ai
gatti più famosi del mondo
ha richiesto due mesi di lavoro: oltre 800 candidati provenienti da tutta Italia e dall’estero sono stati esaminati, in
primavera, alle audizioni di
Milano, Roma e Napoli. Ieri
sera spettacolo per 1.500 presenze al Palabam dove i gatti
hanno lasciato il ‘graffio’.
Stasera alle 21 il Croatian National Ballet
Theatre - Split sarà protagonista al teatro
Ariston di Mantova con “Don Chisciotte” versione completa in II atti con musiche di Ludwig Minkus e coreografie di Valentina Ganibalova. Secondo appuntamento, dunque, per
la stagione dell’Ariston di via Principe Amedeo che, dopo il Ballet de Cuba, propone dunque questo appuntamento con la danza.
Già apprezzato la scorsa stagione con le produzioni “Schiaccianoci” e “Lago dei Cigni”, il
corpo di ballo è diretto da Almira Osmanovich.
I costumi sono di Bourek, le scenografie di
Dinka Jeriìevi, le luci di Srdjan Barbari. Per
informazioni sulla serata di danza ricordiamo agli interessati che è possibile telefonare
allo 0376 328139 (negli orari di apertura dell’Ariston).
Il prezzo dei biglietti varia dai 20 ai 30 euro.
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Musei mantovani, ecco la Card