Ufficio stampa
Rassegna stampa
domenica 10 luglio 2011
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Indice
Il Resto del Carlino Ravenna
Imballaggi conla carta riciclata (prima pagina Lugo) (10/07/11 - Prima pagina) pag. 7
Buffone: ‘Tradito dalla mia ingenuità’ (prima pagina) (10/07/11 - Prima pagina) pag. 8
Bazzoni (Pdl) : «Scarsa promozione per il terminal di Porto Corsini» (10/07/11 Economia e Territorio) pag. 9
La storia del mosaico raccontata da Tamo affascina i croceristi (10/07/11 - Economia e
Territorio) pag. 10
Via dal parcheggio scambiatore con le biciclette a noleggio (10/07/11 - Economia e
Territorio) pag. 11
L’abbraccio all’Africa in musica (10/07/11 - Turismo, Cultura, Spettacoli) pag. 12
Diabetologia all’avanguardia (10/07/11 - Economia e Territorio, Sanità e Politiche sociali)
pag. 13
PDL, RAVENNATE PRESIEDE I PROBIVIRI (10/07/11 - Politica) pag. 14
Marina: faccia a faccia Mingozzi-Rosetti (10/07/11 - Politica) pag. 15
In consiglio comunale le tariffe sulle mense (10/07/11 - Politica) pag. 16
«Valorizziamo i giovani atleti» (10/07/11 - Sport) pag. 17
«Pesche, una crisi evitabile» (10/07/11 - Agricoltura, Economia e Territorio) pag. 18
Tre serate dedicate ai sapori del Parco della Vena del gesso (10/07/11 - Agricoltura,
Economia e Territorio) pag. 19
Corriere Romagna Ravenna
Il primo interrogato nega ogni accusa (prima pagina) (10/07/11 - Prima pagina) pag. 20
«Piccola e grande industria sotto un unico tetto» (10/07/11 - Economia e Territorio) pag.
21
Puntare sul recupero della Darsena (10/07/11 - Economia e Territorio, Edilizia e
Infrastrutture) pag. 22
Mense scolastiche, battaglia finale (10/07/11 - Politica) pag. 23
Università: «Sostegno alla Romagna» (10/07/11 - Economia e Territorio, Istruzione) pag.
24
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«Piccola e grande industria sotto un unico tetto (10/07/11 - Economia e Territorio) pag.
25
I vicepresidenti che affiancano Ottolenghi (10/07/11 - Economia e Territorio) pag. 26
A Marinara faccia a faccia tra Rosetti e Mingozzi (10/07/11 - Politica) pag. 27
Rivolta contro Coldiretti: «Dimettetevi» (10/07/11 - Agricoltura, Economia e Territorio)
pag. 28
Sangiorgi: «Noi sempre contrari» (10/07/11 - Agricoltura, Economia e Territorio) pag. 29
«La tutela ambientale non va mai in vacanza» (10/07/11 - Ambiente) pag. 30
Autovelox fissi nella strada della morte (10/07/11 - Edilizia e Infrastrutture) pag. 31
Protesta e invito a «non comprare quei prodotti» (10/07/11 - Economia e Territorio,
Lavoro) pag. 32
Cepal, eletti i nuovi dirigenti della cooperativa (10/07/11 - Economia e Territorio) pag. 33
La Voce di Romagna Ravenna
Strade Blu, futuro grigio (prima pagina) (10/07/11 - Prima pagina) pag. 34
Università, Pomigliano e la Fiat (10/07/11 - Economia e Territorio, Lavoro) pag. 35
“Hera? Il peggio sia del pubblico sia del privato” (10/07/11 - Politica) pag. 36
“Spegnete la Ztl per un mese” (10/07/11 - Politica) pag. 37
Bazzoni: “Inopportuno quel collegamento” (10/07/11 - Politica) pag. 38
Dal Popolo della Libertà comunale gli auguri al nuovo presidente Ottolenghi (10/07/11 Economia e Territorio) pag. 39
Crollano le assenze nelle amministrazioni (10/07/11 - Politica) pag. 40
Il Pdl: terminal crociere opportunità da cogliere (10/07/11 - Economia e Territorio) pag. 41
A Marinara il duello tra Rosetti e Mingozzi (10/07/11 - Politica) pag. 42
“La Romagna sia ben rappresentata” (10/07/11 - Economia e Territorio, Istruzione) pag.
43
Centro congressi: ok al progetto (10/07/11 - Edilizia e Infrastrutture) pag. 44
Il Ravenna Festival atterra in Kenya (10/07/11 - Turismo, Cultura, Spettacoli) pag. 45
Capitale della cultura: le proposte del Movimento 5 Stelle (10/07/11 - Politica) pag. 46
“La memoria non si cancella” (10/07/11 - Politica) pag. 47
Rivista sulla ceramica evita la chiusura (10/07/11 - Turismo, Cultura, Spettacoli,
Economia e Territorio) pag. 48
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“Così come sono oggi, le Terme provocano un danno economico” (10/07/11 - Economia
e Territorio) pag. 49
Resa dei conti in casa Coldiretti (10/07/11 - Economia e Territorio) pag. 50
Crisi, i Trasversali contro l’apatia di organizzazioni e istituzioni (10/07/11 - Agricoltura,
Economia e Territorio) pag. 51
Cepal, la coop torna alle origini (10/07/11 - Agricoltura, Economia e Territorio) pag. 52
Corriere della Sera
Le speculazioni e i panni sporchi (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 53
Così Rai, Ferrovie e Alitalia davano consulenze a Milanese (10/07/11 - Politica
Nazionale) pag. 54
Pdl, scontro sulle primarie. Verdini: una buffonata (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 56
Bersani e Casini aprono: sostegno al rigore dei conti (10/07/11 - Economia Nazionale,
Politica Nazionale) pag. 57
Il Tesoro tesse la tela per l'agenda bipartisan (10/07/11 - Economia Nazionale, Politica
Nazionale) pag. 59
Senza province tagli da 7 miliardi (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 60
Così Majakovskij insegna la felicità agli adolescenti (10/07/11 - Turismo, Cultura,
Spettacoli) pag. 61
Muti emoziona Nairobi con un Verdi mai ascoltato (10/07/11 - Turismo, Cultura,
Spettacoli) pag. 62
Il Giornale
Le Province sono già morte, parola di presidente (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 64
L'onorevole stangata: tre miliardi all'anno (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 65
Muti cura i bimbi delle bidonville con le note del va' pensiero (10/07/11 - Turismo,
Cultura, Spettacoli) pag. 66
Il Resto del Carlino
La patata, cura di bellezza per le donne (10/07/11 - Agricoltura) pag. 68
Il vino romagnolo sbarca in Giappone con i Wine Bar di Cevico (10/07/11 - Agricoltura)
pag. 69
Pollo, gli affari tornano a crescere In aumento export e produzione (10/07/11 Agricoltura) pag. 70
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Va pensiero sull’ ali del Kenya: Muti incanta Nairobi (10/07/11 - Turismo, Cultura,
Spettacoli) pag. 72
Il Sole 24 Ore
Il caso Italia sul tavolo Ecofin (10/07/11 - Economia Nazionale) pag. 74
In un anno costo del debito in aumento fino al 2% (10/07/11 - Economia Nazionale) pag.
75
Bersani e Casini: la speculazione non deve vincere (10/07/11 - Economia Nazionale,
Politica Nazionale) pag. 76
Difficile il recupero di risorse a breve (10/07/11 - Sanità e Politiche sociali) pag. 77
Ticket per i ricoveri impropri (10/07/11 - Sanità e Politiche sociali) pag. 78
Bipolarismo in gioco nei referendum sulla legge elettorale (10/07/11 - Politica Nazionale)
pag. 80
Dazi per il vino, pressing sulla Russia (10/07/11 - Agricoltura) pag. 81
La Padania
Eliminare le province? Irrazionale (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 82
Quelli da abolire sono i tanti piccoli enti inutili (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 83
La Stampa
ITALIA ATTENTA METTI A RISCHIO LA CREDIBILITÀ (10/07/11 - Economia Nazionale)
pag. 84
Mercati, la paura è bipartisan (10/07/11 - Economia Nazionale, Politica Nazionale) pag.
85
“Pronti a confrontarci con l’opposizione” (10/07/11 - Economia Nazionale, Politica
Nazionale) pag. 86
“Più vigilanza nell’Eurozona Sembra di predicare nel deserto” (10/07/11 - Economia
Nazionale) pag. 87
“Attacchi ingiustificati all’Italia Per la Germania euro cruciale” (10/07/11 - Economia
Nazionale) pag. 88
Etichette, ora tocca ai prosciutti (10/07/11 - Agricoltura) pag. 90
Tra Italia e Svizzera la battaglia delle tasse (10/07/11 - Economia Nazionale) pag. 91
Qui Italia (10/07/11 - Agricoltura) pag. 93
Qui Europa (10/07/11 - Agricoltura) pag. 94
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HANNO RESO GIUSTIZIA AI CONSUMATORI (10/07/11 - Agricoltura) pag. 95
Quella musica che unisce dalla via Emilia al Kenya (10/07/11 - Turismo, Cultura,
Spettacoli) pag. 96
Libero
Gentilini striglia Calderoli: Non buttiamo altri soldi (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 98
Dalla loro abolizione 300 euro a famiglia (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 99
Piccole come quartieri, care come parlamenti (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 100
Unità
Prodi: L'Italia paga per la debolezza di questo governo (10/07/11 - Politica Nazionale)
pag. 102
Bersani-Casini, impegno comune: L'opposizione garantisce l'Italia (10/07/11 - Politica
Nazionale) pag. 104
Province, il Pd prepara il confronto Riforme serie per ridurre i costi (10/07/11 - Politica
Nazionale) pag. 106
Lo ripetiamo: sono inutili vanno abolite (10/07/11 - Politica Nazionale) pag. 107
la Repubblica
Una “cresta” su Lettieri e Ponzellini così sfumò il colpo grosso di Milanese (10/07/11 Politica Nazionale) pag. 108
Bersani e Casini, il patto di Bologna “Siamo sotto attacco, ora riforme vere” (10/07/11 Politica Nazionale) pag. 109
Tremonti all’angolo tra speculazione e inchieste e Silvio torna a temere un governo
tecnico (10/07/11 - Economia Nazionale, Politica Nazionale) pag. 110
Muti in concerto nel parco di Nairobi le note del Nabucco tra i ragazzi degli slum
(10/07/11 - Turismo, Cultura, Spettacoli) pag. 111
Usa, rivoluzione a scuola “Addio alla penna sui banchi basta il pc” (10/07/11 - Istruzione)
pag. 112
“Niente ombrelloni a riva” da Jesolo a Viareggio l’ultima guerra della spiaggia (10/07/11 Turismo, Cultura, Spettacoli) pag. 113
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il Resto dei Carlino
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RAVENNA
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Redazione via XX settembre 15,
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VACANZE Spagna e Grecia Le mete preferite dai tughes
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Le biglie
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Solidarietà
al progetto
di Padre Nicola
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Vena deL gesso
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La corsa viene riproposta pe r
l'inglese'Celebrity coach trip`
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L'amore :
un concorso
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Pesche :
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Gel Verde
Crescono i timori per il futuro dei giovani agricoltori
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`Redazione : via Salava 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019 .
mi Pubblicità, S .P .E - Ravenna - L .B . Alberti, 60 - Tal . 0544 278065/ Fax 0544 27045 7
Buffone: `Tradito dalla mia ingenuità '
«Servizi o
a pagina 5
Intervista all'ex ds del Ravenna calcio, tornato in libenì dopo trentasette giorn i
Marina di Ravenna
Incidente
Torn a
a splendere
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Villa Marina
Scontro
fra auto,
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a S.Alberto
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Cinquemila persone al concerto delle 'Vie delt°Arnicizia'
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Giallo finanziari o
'Miracoloso'
libretto
con 100 lire
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Diabetologi a
Innovativi
metodi
ravermati.
L'ex colonia trasformata i n
residenza turistico alberghiera
e Servizi a pagina 2 e 3
Indagine preliminare
Arpa spiega
finte 'erto
sui rumori
al Papeete
Servizio a pagina 6
e Servizio a pagina 3
Cervia
Nel bosco
Ravennate ricercato da luglio 2010 deve scontare 7 anni le bici rubat e
e Servizio a pagina 6
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press LIET E
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il Resto del Carlino
RAVENNA
Bazzoni (Pdl) : «Scarsa promozione
per il terminai di Porto Corsini»
SECONDO il consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni ,
gli enti locali non hanno ben valutato la portata del nuovo terminal crociere di Porto Corsini . In una interrogazione alla giunta
regionale, Bazzoni chiede «se è stato valutato appieno il potenziale di questo terminai crociere, che è sostanzialmente della regione Emilia-Rornagmi e non solo di Ravenna e se non ritiene d i
affiancarsi all 'ente gestore nella politica di promozione e nell a
progettazione di `pacchetti' che rendano sempre più attrattivo l o
scalo di Ravenna» . Bazzoni suggerisce il supporto dell'Apt, con i l
quale «si può assumere un ruolo di stimolo e di coordinamento
nei confronti di Ravenna e degli altri Comuni per offrire un tieni tori() più accogliente e coinvolgente, a cominciare dai bar apert i
fino alle visite ai musei o ai mercatini tipici» .
A fine anno tra croceristi e membri di equipaggio saranno oltre
200mila gli ospiti della città grazie al nuovo terminai ,
Secondo Bazzoni «sembra che fino ad ora nessuno si voglia accor gere di questa enorme e gratuita opportunità che si offre al territo rio, tanto che le poche iniziative e attenzioni, così come le proposte di escursioni, sono tutte scaturite dai responsabili dello scalo ,
nella quasi totale indifferenza della città e della provincia» . Pe r
l'esponente dei Pdl, «fra crociere e attrattive del territorio si può
costruire un circolo virtuoso, in cui le une alimentano e incentiva no le altre e viceversa» .
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nResto del Carlino
RAVENNA
EVENTI 1TURISTI PORTATI DAGH HOTEL DEL MARE HANNO TRA LE LE METE ANCHE LA MOSTRA PROMOSSA DARAVENNANTC«
La storia del mosaico raccontata T'amo affascina i crocene sti
I CROCERISTI che in questo
periodo stanno facendo scalo a
Ravenna vengono dagli angol i
più disparati dei mondo :
Scozia, Florida, New York,
Pennsylvania, New jersey,
Australia . Ed è la prima volta
evisitano la città . # percors o
di visita, proposto
RavennAntica, comprende l a
mostra Ta ,la Tomba d i
Dante e la Basilica di San
Francesco, per poi concludersi
alla Cripta km nl, dove i
partecipanti possono rilassars i
all'aperto usufruendo anche de i
buffet allestito nei giardini .
Abbiamo rac!
l le prime
impressioni di alcuni degli
ospiti stranieri .
MARTIN e jennifer Ivinson,
provenienti da Edimburgo ,
Scozia. «E' prima volta che
veniamo a Ravenna —
commentano —eci piace
molto. La mostra che abbiam o
visitato, T'amo, è ricca di
fascino e anche la Cripta
ipoGèmolto suggestiva.
Inoltre è piacevole poters i
rilassare po ' a l! temo de i
giardini. Per ia un5 mai
irripetibile per
ma le
vestigia dei passato, ma anch e
un ambiente naturale molto
interessante».
PERCORSO DI VISITA
Comprende aneLa Tomba
d Dante, La Cripta Raspon i
e La Basilica d n Francesco
«PER N è un'esperienza de i
tutto nuova . La mostra ch e
abbiamo visitato ci ha portat o
indietro nel tempo —spieg a
con entusiamo # Willis,
proveniente dalla Florida — e d
è curioso scoprire come nasce
il mosaico, vedere i materiali
che lo compongono eisupport i
m+
iconsultabili
tramite y §ka sono
m molto interessanti . Sapevamo
che l'Italia è ricca di storia e dì
monumenti, ma è anche come
le sue tradizioni vengono
presentate che
molto
colpito».
UN GRUPPETTO di amici ,
rea sta r
ristorando all'ombra,
aggiunge: «Finora Ravenna c i
piace molto ele cose ch e
abbiamo visto sono molt o
interessanti, ma la visita è
appena cominciata : siamo
curiosi di spostarci nei centro
storico per conoscere gli altri
monumenti e n
vedere i negozi» .
vie dei crosti a Tanto
e alla Cripta proseguiranno
anche nei prossimi mesi, per
concludersi il 17 ottobre.
GLI ULTIMI croceristi e
anno atto tappa alla mostra
promossa da RavennAntica
provengono Edimburgo
(Scozia), Florida (Usa), Ne w
York (Usa), New jersey (Usa) e
Pennsylvania (Usa).
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Lieto I appai
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il Resto del Colino
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RAVENNA
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Il servizio di bici a
noleggio sarà attivo
tutti i sabati e l e
domeniche dalle 9
alle 20 . L'ha creat o
la Cooperativa
Spiagge Ravenna, i l
nuovo organism o
unico dei bagnin i
NUOVO SERVIZIO AVVIATO DALLA COOPERATIVA SPIAGG E
Via dal parcheggio s
con le biciclette a noie
II_, WEEK-END a Marina d i
Ravenna e a Punta si è arricchi to, da ieri, di una novità 'ecologica'. Oltre alla possibilità di la sciare la propria automobile nel
parcheggio scambiatore di vi a
Trieste fra Marina di Ravenna
e Punta Marina Terme e po i
muoversi per le località con il
'navetto' gratuito, senza dover
girare a vuoto a caccia di un po sto auto più vicino agli stabilimenti balneari, è partito infatt i
il servizio di noleggio delle biciclette .
«SI TRATTA — spiegano dalla nuova cooperativa unica dei
bagnini, Cooperativa Spiagge
Ravenna °---- di un importante
servizio in quanto si cerca d i
collegare ai meglio due località
turistiche . Pur non essendo il
nostro compito istituzionale,
abbiamo investito risorse i n
questo servizio innovativo per
Ravenna perché crediamo ch e
tutti debbano fare la propria
parte per offrire un servizio dedicato al turismo sul versante
della mobilità».
CONTINUA la nota della Coop Spiagge: «Il servizio avrà sicuramente un impatto positiv o
per la riduzione dei volumi di
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traffico sul nostro litorale, per mettendo anche di conoscere i l
nostro territorio alle spalle del
mare, che ha delle caratteristi che ambientali uniche, in grado di attirare turisti . E' una scel ta coraggiosa che auspichiamo
possa trovare l'interesse dei tan ti frequentatori della nostra
spiaggia».
IL SERVIZIO, che sarà attivo i
sabati e le domeniche dalle 9 al le 20, si pone anche l'obiettivo
di promuovere una forma d i
mobilità ecologica e sostenibile, contribuendo alla vivibilit à
e alla salubrità dell'aria delle
due località balneari .
il Resto
de Colino
RAVENNA
press LIETE
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L
Uhwuru Park in pi,di per il `Va Pensiero', Riccardo Muti ili, :ge un coro di 500 pt,, „one
TUTTI in piedi, in platea e sull a
collina che domina il palco allestito nel cuore verde di Nairobi, il
parco Uhururu . Tutti in piedi, anche senza comprendere appieno
il significato delle parole risorgimentali del 'Va pensiero', emozionante chiusura del concerto diretto ieri pomeriggio da Riccardo
Muti in Kenia. Il concerto ha siglato la tappa conclusiva dell e
'Vie dell'amicizia', appuntamento che ogni anno unisce il Ravenna Festival a una città del mondo .
Davanti al podio del maestro
c'erano i cento musicisti delle du e
grandi orchestre giovanili italiane (la Cherubini e quella di Fiesole) e gli ottanta elementi del cor o
del Teatro municipale di Piacenza . Ma per il 'Va Pensiero' finale ,
splendida conclusione di un programma tutto risorgimentale, co n
brani celebri di Bellini e Verdi, s i
sono aggiunti i musicisti della National Youth Orchestra del Kenia, e altri cori di bambini dell e
scuole di Nairobi . I piccoli per mesi hanno provato quel testo in un a
lingua così diversa dalla loro . E i l
risultato è stato commovente, u n
evento nell'evento : il direttore h a
niel Munyua Gathunt, fratello d i
George, il 15enne tragicamente
annegato nelle acque di Marin a
di Ravenna la scorsa settimana . I l
mestro, che compirà 70 anni il 2 8
luglio, proprio a Nairobi ha dett o
di volersi dedicare ancora di più
in futuro a queste esperienze, m a
non farà «Come certi colleghi,
che fanno concerti straordinar i
per i 50 anni, poi per i 60 . Oggi bisogna darsi una mano per superare la trasformazione dì un mond o
multietnico ; abbiamo bisogno d i
multiculluralismo e queste occasioni musicali lo accrescono» .
IL MAESTRO
«NON SERVONO PAROLE PER CAPIRSI ,
LA MUSICA ARRIVA DIRETTAMENT E
AL CUORE DELLE PERSONE »
Muti sul podi o
dirige il cor o
davanti a u n
pubblico d i
cíncíuemìl a
persone. A
fianco
monsigno r
Mogavero ,
vescovo di
Mazara del
Vallo, Cristina
Muti, Daniel
Munyu a
Cathuru
(fratello d ì
George) e
Antonio De
Ros a
:
potuto armonizzare oltre cinque cento elementi di formazioni ,
esperienze ed età molto diverse .
Applausi e ovazioni da parte de l
pubblico, variegato e colorato che
ha seguito con attenzione e curiosità il grande concerto . Erano circa Smila gli spettatori a Uhururu
Park, fra questi il vicepresidente
della repubblica keniota, l'ambasciatrice italiana Paola Imperial e
e mezzo corpo diplomatico.
IL viaggio è nato proprio dal desiderio di aiutare i sacerdoti, le suo re missionarie, e le organizzazio ni di volontariato come Aironi,
che ogni giorno lavorano in Kenia per combattere la fame, le malattie, l'abbandono dei minori .
Tra il pubblico risuonavano le voci cristalline dei bambini, gli studenti con la loro divisa e i piccol i
aiutati dalle missionarie : per questo in prima fila c'erano alcune
donne masai con i loro costum i
colorati, che si stringevano attorno alla dottoressa Francesca Lipe ti, donna simbolo del lavoro missionario . In prima fila, stretto accanto a Cristina Mazzavillani Muti, anima del progetto, c'era Da-
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il Resto del Carlino
RAVENNA
MEDICINA 12AUSL RAVENNATE INVITATA DALL'AMER1CAN DIABETE ASSOOATION S
Diabetologia all'avanguardia
Paolo Di Bartok) presenta a San Diego innovativi metodi di cura
L'AMERICAN Diabetes Associa tion, la più autorevole ai mond o
fra le società scientifiche in Diabetologia, ha invitato la Diabetologia della AUSL di Ravenna a presentare la propria esperienza nell a
assistenza alle persone con diabet e
di tipo i, durante il congresso che
si è appena concluso a San Diego .
Diciassettemila specialisti da tutto
il mondo hanno partecipato a tal e
evento che di fatto risulta oggi essere l'evento formativo e la vetrina
più importante in Diabetologia.
E' stata selezionata una Diabetologia italiana per le caratteristiche
dei sistema sanitario del nostro paese, che è in grado di garantire l a
massima qualità assistenziale a tutte le persone con diabete di tipo 1 .
Tra le Diabetologie italiane, quella ravennate è stata scelta per ave r
adottato un modello assistenzial e
moderno, che integra percorsi edu cativi specifici con l'utilizzo dell e
tecnologie più evolute . L'esperienza ravennate è stata presentata dal
primario di Diabetologia dell'ospe dale di Ravenna, Paolo Di Battolo, nel corso di un sessione sull a
prevenzione della ipoglicemia ed è
stata, nei corso di tale sessione ,
l'unico modello assistenziale presentato dedicato al diabete di tipo
1 Questa forma dì diabete, che costringe i pazienti, generalment e
giovani e bambini, ad iniettarsi in-
OUALiTA' DELLA Vi TA
Anche i diabetici posson o
diventare subacquei : avviato
un corso sperimentate
mi nel prendere decisioni sul
quantitativo di insulina da iniettare ad ogni pasto e l'impiego di si sterni tecnologici avanzati per l a
iniezione di insulina e per il monitoraggio della glicemia, risultano
essere strategie vincenti non solo
nell'ottenere la "buona glicerina "
ma soprattutto nel garantire un a
adeguata qualità di vita "nonostante" il diabete. Con questo approccio il 4 luglio è partito un corso sperimentale di Diving e Diabete .
Grazie alla collaborazione &n'Associazione Diabetici della provincia di Ravenna, della scuola Ravenna Sub, dei Centro dì Medicin a
iperbarica e della Diabetologia del la nostra AUSL, nove persone con
diabete di tipo i acquisiranno il
brevetto sub di primo grado. L o
scopo di questa esperienza è di pro muovere la diffusione dell'attivit à
subacquea in condizioni di sicurez za fra le persone con diabete menito, rimettendo in discussione l a
tradizionale preclusione verso l e
attività subacquee da sempre presente in ambito medico per le persone con diabete . Al contrario, s i
vuole verificare l'ipotesi che dall a
pratica di uno sport come questo, richiedente efficienza fisica,
conoscenze teoriche, preparazion e
tecnica, ma soprattutto concentrazione e autocontrollo, possa derivare per la persona con diabete potenziali vantaggi in termin i
di autostima e dì autorealizzazione
I.t .
salina e a controllare la glicemi a
più volte ai giorno, interessa 60 0
persone che vivono nella nostra
provincia, La sfida per queste persone è quella di mantenere valor i
di zucchero, glucosio, nel sangue
il più vicino possibile alla normali tà senza incorrere in abbassamenti
eccessivi e frequenti della glicemia . Per tale scopo programm i
educativi dedicati, che permettano al paziente di diventare autono-
L'avvio del corso sperimentale dì Diving e Diabete per I'acquísizíone del brevetto Sub di primo grado . A
destra, il dottor Paolo Di Bartolo che ha presentato a San Diego le innovative tecniche ravennatí
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press LIET E
10/07/2011
il Resto del Colino
RAVENNA
PDL ff RAVENNATE PRESIEDE PROBI
R
IERI a Mirabello in provincia d i
Ferrara, nel corso della festa n a
zionale del PdL il coordinament o
regionale ha eletto il collegio de i
probiviri. Nove membri in tutto,
uno per ogni provincia . I probiviri saranno presieduti da una ravennate : Simonetta Morgagni .
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I.
V
press LIETE
10/07/2011
Resto del Carlino
RAVENNA
Marina: faccia a faccia Mingozzi- Rosetti
DOPO l'invito che Luca Rosetti, leader della Lista del Mare, ha rivolto al
vicesindaco Giannantonio Mingozzi ,
anche in qualità di esponente dei ieri ,
ad accettare un confronto diretto per
chiarire le reciproche posizioni su M a
rina di Ravenna e sulle misure assun te in tema di sicurezza, entrambi han no concordato di confrontarsi pubbli -
camente giovedì, 14 luglio, alle 21 in
piazza Dora Markus — lato Marinara
Saranno presenti alcuni giornalisti d i
testate locali, che porranno domand e
a entrambi.
La 'sfida' di Rosetti è nata dalla posizione assunta da Mingozzi in difesa
delle ordinanze del sindaco, mentr e
l'esponente di Lista del Mare ne contesta l'utilità.
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press LIET E
10/07/2011
il
Resto
del
Carlino
RAVENNA
il dibattito è
stato avviat o
dalla petizion e
presentata d a
Lista pe r
Ravenn a
DOMANI SERA IL VOT O
In consiglio comunale
le iffe sulle mense
DOMANI alle 21 il consiglio comunale deliberera de finitivamente le modifiche al nuovo sistema tariffari o
delle mense scolastiche, a seguito della petizione pre sentata da Lista per Ravenna . L'argomento è stato di battuto in due commissioni consiliari e — afferma il
capogruppo Alvaro Ancisì — «ha vasto la maggioran za arroccata su un accoglimento parziale delle richie ste . Il sistema tariffario verrebbe così modificato ne l
senso che le famiglie pagheranno solo i pasti effettiva mente consumati dai propri figli, ma solo nelle scuole
dell'obbligo, mentre nelle scuole materne resterebbe
fermo il pagamento di una tariffa mensile . LpR si pre para a dar battaglia anche in consiglio e ha elaborat o
una proposta subordinata, cui potra essere detto di n o
dalla maggioranza solamente per inaudito spirito d i
chiusura preconcetta a ogni ragione» .
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press LIET E
10/07/2011
il Resto dei Carlino
RAVENNA
«Vatonzzlamo
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press LIETE
10/07/2011
il Resto del Colino
RAVENNA
AGRICOLTURA SONO IN FORTE CALO LE QUOTAZIONI AL CHIL O
«Pesche,
a crisi evitabile »
Il Gmppo Trasversale preoccupato per il tturo dei giovani
SUI PREZZI di pesche e nettarine torn a
l'allarme delle organizzazioni di categoria, perchè le quotazioni sono in forte ca lo, sia su base settimanale, sia rispetto al lo scorso anno . Una situazione che preoccupa, dal momento che l'Italia è il prim o
produttore al mondo di nettarine e il secondo di pesche, dopo la Cina. Sono nu merosi i produttori del Faentino e del
Lughese che si sono molto preoccupati e ,
in una nota ufficiale, la Confagricoltur a
osserva che «c ' è stato un ritardo di matu razione di 4 giorni del prodotto prove niente dal Mezzogiorno e un anticipo d i
raccolta del nord di circa una settiman a
che ha causato un ingolfamento dei mer cati e un ribasso vertiginoso delle quota zioni all ' origine . Inoltre, nei mercati ab bondano frutti provenienti da altri paes i
come la Spagna, che hanno soprattutto
varietà precoci, che arrivano sui banch i
di vendita proprio in questo periodo» .
La situazione quindi è critica, tanto che i
prezzi corrisposti agli agricoltori pe r
ogni chilo di pesche o nettarine sono sce si negli ultimi giorni a soli 25 centesimi .
Occorre poi ricordare che sono diminui te le esportazioni, perché a causa della
psicosi determinata dal `batterio killer'
c'è stato un calo di richieste di pesche e
nettarine in Europa, in particolare i n
Germania che è il maggior importator e
LE PROBLEMATICH E
L'eccesso di offerta sui mercat i
ha fatto si che i prezzi ora sian o
arrivati a soli 25 centesim i
di frutta dal nostro Paese.
Il momento è difficile e inevitabilment e
montano le polemiche, per una crisi del
settore che alcuni sostengono fosse evita bile. Il Gruppo Trasversale Agricoltori è
di questo avviso e lancia appelli al fine d i
unire le forze per superare questa debacle frutticola . «Dopo un inverno passa to a fare incontri e conferenze pieni d i
buoni propositi, al fine di dotarci di stru menti e strategie per affrontare eventual i
crisi, purtroppo
afferma Gianfranco
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Rambelli segretario dei Trasversali —
non siamo riusciti a vincere l'apatia d i
strutture di commercializzazione, organizzazioni professionali e istituzioni» .
Il Gruppo Trasversale si dice preoccupa to soprattutto per il futuro di tanti giovani agricoltori che hanno investito nella
frutticoltura e che «adesso le istituzion i
lasciano soffrire nell'indifferenza. Cosa
aspettano i colleghi agricoltori -- conclude Rarnbelli – a capire che continuare a
conferire a organizzazioni di produttor i
e commercianti privati le loro produzioni sotto i costi di produzione legittiman o
il funerale delle proprie aziende agricole? Cosa aspettano i colleghi agricoltori a
chiedere agli amministratori delle organizzazioni professionali un resoconto de l
loro operato, o risposte adeguate ai propri rappresentanti sindacali? Siamo con vinti che bastasse lavorare durante l'inverno come da noi richiesto, e ora con u n
minimo di cooperazione tra le struttur e
commerciali e con l'autoregolamentazione dell'offerta che le strutture commerciali sembrano non volere adottare, si po teva evitare l'ennesima crisi» .
Daniele Filippi
press LIETE
10/07/2011
il
Resto del Carlino
RAVENNA
RIOLO TERM E
Ire serate dedicate
ai sapori del Parco
della Vena del gesso
OGGI, dalle 19 alle 23, il Torrino Wine
Bar, nella Rocca di Riolo Terme, e i
produttori del Parco regionale della ven a
del gesso romauola, in collaborazione
con Mondo del Gusto, presentano 'Le
Degustazioni dei Parco 2011', tre
appuntamenti dedicati ai sapori del
Parco e delle tradizioni locali . A questo
primo incontro seguiranno altre due
degustazioni : domenica 24 luglio e
domenica 21 agosto . Le aziende agricol e
del Parco porteranno i loro prodotti alla
Rocca. La serata prevede per tutti i
partecipanti l 'assaggio di alcun e
preparazioni realizzate dal Tornin o
Wine Bar con questi prodotti tipici : i
salumi di Mora romagnola dell'aziend a
Pietralunga di Mario Guaducci d i
Zattaglia ; i formaggi da latte crudo dell a
fattoria Rio Stella di Zattaglia ; il
carciofo Moretto sott'olio e l a
marmellata di albicocche dell'azienda
Battista Celotti di Brisighella; il pane
artigianale dell'azienda Borgo dei Laghi
di Zattaglia ; lo scalogno Igp di Roana aga
dell'azienda Giuseppe Zaccarini d i
Riolo Terme; i vini delle Cantine Vill a
Liverzano di Brisighella e vini di Mont e
Mauro di Zattaglia; l'olio Extravergine
di oliva del Carne. Nel corso delle tre
serate Giorgia Lagosti, giornalista d i
`Mondo del Gusto', guiderà gli ospiti alla
scoperta del Parco Regionale della Ven a
del Gesso e dei suoi prodotti. Domenica
10 ci sarà anche una breve conferenza
sull'Asino romagnolo, a cura di Antoni o
Moretti, giornalista del Resto de l
Carlino e presidente dell'Associazione
per la salvaguardia dell'Asino
romagnolo . Il costo della serata è di 15
curo a persona . La prenotazione è
gradita telefonando al 339 . 725119 5
oppure all'e-mail torrino@atlantide .net.
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is;
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CrM'ere
press LIf1E
10/07/2011
di Ravenn a
orrier
di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
Anno
REDAZIONE E PUBBLICITÀ'. VIADEGASPERI S-RAVENNA-TEL 0544218262 FAX : 0544-33793. SPED RIONE IN A.P. -D .L. 353103 (CONV IN L 2L02p4'1 ART 1 COMMA 1-DCB FORLI' ALTRE SEDI : RIMINI (0541-1/4111).
FORLI (0543-35520), CESENA (0547-611900), FAENZA-LOGO (0546-23120), IMOLA (0542-28780), RSM (0549-995147) - E-MAIL RAVENNA5CORRIEREROMAGNA .IT- IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA
L ' un mercato
da grandi firm e
per il Ravenna
euro 1,20
xix I N . 188
DOMENIC A
10 LUGLIO 201 1
Cesto Dannan o
oggi a Mirabikuidi a
N1
Il primo interrogato nega ogni accus a
Induzione alla violenza, uno dei 3 indagati
: Omsa, le lavoratrici: «Non comprate quei prodotti »
«Quella sera non sono stato con Vincenzo»
A,, presidio iu (11 perse ciltd ite/lcuae. «La propri età chiarisca le sue strategie »
RAVENNA. Uno dei tre ravennati indagati per aver indott o
Vincenzo Sama ad aggredire sessualmente una 40enne a Marina
di Ravenna nega ogni accusa e
dichiara di aver saputo della violenza solo dai giornali. «Ci son o
persone che possono testimoniarlo» .
•SERVIZIO a pagina 3
Gravi due cinquantenni
Incidenti stradali a Gambellara e Sant'Alberto
L'incident e
di ieri
mattina a
Sant'Albe rto
(foto
Fiorentini)
RAVENNA. Una donna
di 58 anni e un ciclista
amatoriale di 50 sono rimasti gravemente ferit i
ieri in due diversi incidenti stradali avvenut i
ieri a SantAlberto (i n
mattinata) e a Gambellara (nel primo pomeriggio) .
•SERVIZI a pagina 4
Ieri in diverse città italiane si è tenuto un presidio delle lavoratrici dell ' Omsa SERVIZIO a pagina 9
IMOLA . Due ultra ottantenni raggirati in città e a Castel San Pietro da una sconosciuta
Ritrova libretto bancario
del '42: le 100lire
ora valgono 20Ofnila euro
Prima l'abbraccio, poi la fuga con i portafogli, carte di credito e 400 eur o
RAVENNA. Correva Fanno 194 2
quando il padre le
versò 100 lire in un
libretto bancari o
pensando al suo futuro . Ritrovato il libretto quasi per caso, una pensionata La storia di una ravennat e
reclama i suoi soldi: un tesoro da ben 200mila euro.
•SERVIZIO a pagina 3
IMOLA. Una truffa insolita è in agguato sul territorio. Venerdì due anziani sono stati derubat i
dal portafogli da una donna di poco più di 30 ann i
che d'improvviso si è gettata loro al collo riempendoli di carezze . Dopo l o
shock e la denuncia, ora
indagano i carabinieri .
*SERVIZIO a pagina 13
IL
Carezze seducenti per derubare anziani
Chiuso il Martedi ser a
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RAVENNA . Dovev a
scontare una condanna a
sette anni di carcere e da
tempo era latitante, ma è
stato tradito da una foto
scattata da un autovelo x
su un'autostrada e cos ì
un 6lenne ravennate è Finito in manette grazie a
un'indagine della squadra mobile.
•SERVIZIO a pagina 5
AImola ilPdl
chiede di espellere
due suoi consiglieri
•SERVIZIO a pagina 1 5
ittt'd t
L LA
Latitante
incastrato
da autovelox
L.»
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INSALATA DI MAR E
COZZE ALLA TARANTIN A
TAGLIOLINI AL GRANCHI O
SORBETTO
BEVANDE INCLUS E
€
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Pagina 20 di 114
Via Reale 63/b - 48100 Camerlona (Ra)
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CrM'ere
press L.If1E
10/07/2011
di Ravenn a
CAMBIO AL VERTIC E
«Piccola e grande industria sotto un unico tetto »
Il sogno irrealizzato del presidente uscente Giovanni Tampieri
RAVENNA . Se ne va co n
un rimpianto, Giovann i
Tampieri . Il presidente uscente di Confindustri a
Ravenna, che ha orgogliosamente ricordato l'impegno per i propri associati e
per tutta la città manifestato con le iniziative "Ravenna 2030" e "Una nuova
sfida per il futuro", ha espresso pubblicamente un
rammarico, quello di non
aver «raggiunto durant e
la mia presidenza l'obiettivo di una rappresentanza unitaria del settore, così come sta avvenendo i n
territori vicini» . Il sogno
non realizzato, insomma ,
è quello di vedere piccola e
grande industria sotto u n
unico tetto . Tampieri ha
poi dichiarato di lasciar e
una «Confindustria profondamente cambiata, che
non pensa solo agli interessi corporativi, ma ch e
avanza proposte nell'interesse generale di tutta l a
comunità . Servono men o
lobby di corto respiro e
più visione strategica e
impegno in prima persona . Per questo abbiamo, i n
questi anni, limitato a l
massimo le recriminazioni e lavorato nella ricerc a
di proposte e soluzioni» .
Industriali : il presidente uscente Giovanni Tampieri
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10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Puntare sul recupero della Darsen a
Ravenna capitale della cultura
i grillini partono dal Candiano
RAVENNA. La candidatura di Ravenna a capitale
europea della cultura non può basarsi solo sull a
rivendicazione delle glorie del passato e sul prestigio dei monumenti, ma occorre individuare
progetti concreti e fattibili per la città, evitando d i
ricorrere ad una miriade di idee su iniziative futuribili che forse non vedranno mai la luce . Il Movimento 5 Stelle avanza le sue proposte .
«Constatiamo come, do- ne di collegamenti ciclapo mesi e mesi, siamo an- bili, pedonali, marittim i
cora fermi ad un "conte- tra la città e il mare, tra le
nitore" che attende di es- diverse località della cosere riempito», osserva sta» . Santarella sostiene
Francesca Santarella , che la memoria dell e
consigliere comunale pe r grandi imprese di Raveni "grillini" . Per lei, il tema na non deve essere diprincipal e
menticato :
sul qual e Santarella: «Dopo mesi essa infatt i
concentrare
rievoca l a
siamo fermi ad u n
le energie è
testimo quello de l contenitore da riempire» nianza de l
canale Canlavoro e de i
diano, rappresentativ o sacrifici di tanti uomini e
del rapporto del tutto pe- di tante donne. Gli edific i
culiare fra la città e il ma- che appartengono al pare . «Da questo ne conse- trimonio architettonico e
guirebbe una serie di pro- urbanistico industrial e
getti fattibili e necessari : sono infatti irripetibili e ,
la riqualificazione ed i l di per sé, idonei alle finarecupero dell'intero quar- lità più disparate, divetiere Darsena, al fine d i nendo sedi ideali per le atrenderlo il nuovo `centr o tività «culturali sociali e
storico' della città, il recu- di rappresentanza . Quelpero e la protezione dell e lo a cui invece, concretazone di alto pregio natu- mente assistiamo, è che s i
ralistico come, ad esem- prosegue bellamente co n
pio, le martoriate piallas- la scelta di abbattere e rise, un progetto all'avan- costruire squallidi simuguardia per la gradual e lacri come avvenuto per
riconversione delle atti- la pregevole fornace tip o
vità produttive e commer- `Hoffman' del 1908, il tutt o
ciali presso il porto indu- a soli fini speculativi» .
striale verso forme a bas- Santarella assicura ch e
sissimo impatto ambien- nei prossimi mesi sarantale, i programmi di svi- no promossi convegni per
luppo turistico per le lo- sviluppare la «traccia d a
calità balneari, la creazio- noi proposta» .
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press LIf1E
CrM'ere
10/07/2011
di Ravenn a
Mense scolastiche, battaglia finale
Domani sera in consiglio atto conclusivo sulle tariffe mensili fisse alle matern e
RAVENNA . Nel cors o
della seduta congiunt a
delle commissioni Affar i
istituzionali e Istruzione
e cultura, mercoledì 6 lu glio, i consiglieri di minoranza hanno chiesto ai
rappresentanti dell'amministrazione il motiv o
per cui nelle scuole elementari vige il principi o
che si deve pagare per o gni pasto, mentre per le
scuole dell'infanzia oc corre pagare una tariffa
Una mensa all'asilo
forfettaria mensile, nonostante «le assenze per
le malattie caratteristi che della primissima et à
siano molto numerose e
quindi incidenti notevolmente sui pagament i
non dovuti per pasti no n
consumati». Lo rileva il
capogruppo di Lista per
Ravenna Alvaro Ancisi ,
che promette battaglia i n
occasione della prossim a
riunione del consiglio co munale, domani sera. Il
suo collaboratore Nicola
Grandi ha presentato una petizione firmata da
1 .414 cittadini che chiedono che si applichi la tariffa «sul corrispettivo di
un pasto giornaliero e
non su virtuali consumi
mensili». L'amministrazione comunale difende
la propria scelta affermando che si tratta di fatto "educativo" : quello di
favorire i pasti in comune fra i bambini . Molti
genitori, viceversa, hanno la tendenza ad andare
a prendere i figli all'ora
di pranzo e ricondurli
nel pomeriggio nell e
scuole o di assentarsi pe r
le vacanze . «Ma che il Co mune si proponga di "educare" a forza le famiglie è roba di quei tristi
"campi di rieducazione "
che sono stati superati
anche nei regimi comunisti più infausti», chiosa Ancisi.
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press LIf1E
10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Università.: «Sostegno alla Rom
Ancarani (Pdl) : «La riforma Gelmini deve essere un 'opportunità »
RAVENNA . La Romagna non deve essere sotto rappresentata nelle sedi decisionali dell'Università di Bologna . Alberto Ancarani (Pdl) afferma
che la riforma Gelmini deve essere un'opportunità.
Ancarani, vicecoordinatore comunale vicari o
del Pdl e neo-consiglier e
comunale, è anche rappresentante della Provincia di Ravenna nell'assemblea della Fondazione Flaminia . In tale veste,
assicura e promette i l
proprio pieno sostegno al di là delle differenze politiche - al vicesindac o
Giannantonio Mingozzi e
al presidente della Fonda-
Studenti universitari
zione Lanfranco Gualtieri in merito al loro impegno affinché «la Romagna
continui a venir rappresentata in seno al consiglio di amministrazione
dell'Università di Bologna, anche alla luce delle
modifiche statutarie dovute alla riforma Gelmini
e all'autonomia dell'ateneo». Infatti, sia l'entità
dei finanziamenti da par te delle città, sia il peculiare tessuto sociale ed economico della Romagna
devono essere adeguata mente rappresentanti .
Quanto alle scelte di razionalizzazione dei dipar -
timenti e delle facoltà ,
che riguarderanno anch e
Ravenna, «la nostra comunità deve percepirl e
come un volano al miglioramento della qualità della didattica da un lato e,
dall'altro come incentiv o
ad una maggiore osmos i
con il mondo del lavoro e
con la conseguente possibilità di incrementare i l
tasso di occupazione al
termine del percorso universitario» .
Ancarani pone in evidenza che la presidente d i
Confindustria Emm a
Marcegaglia, nel cors o
del suo intervento all'assemblea provincial e
dell'associazione di categoria di due giorni fa, riunita al Teatro Alighieri ,
abbia sostenuto che il governo Berlusconi abbia adottato scelte opportun e
sul rapporto fra formazione, investimenti, mond o
produttivo . Il giovane dirigente pidiellino incoraggia a non «spaventarsi» per le innovazioni ne l
mondo universitario :
«Gli obiettivi del percorso tracciato non posson o
che portare a netti miglioramenti in senso generale che non potranno ch e
portare nuova linfa e soddisfazione anche a Raven na per quanto riguarda i l
suo ruolo nel polo universitario romagnolo» .
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press LIf1E
CrM'ere
10/07/2011
di Ravenn a
CAMBIO AL VERTIC E
«Piccola e grande industria sotto un unico tetto »
Il sogno irrealizzato del presidente uscente Giovanni Tampieri
RAVENNA . Se ne va co n
un rimpianto, Giovann i
Tampieri . Il presidente uscente di Confindustri a
Ravenna, che ha orgoglio samente ricordato l'impegno per i propri associati e
per tutta la città manifestato con le iniziative "Ra venna 2030" e "Una nuova
sfida per il futuro", ha espresso pubblicamente un
rammarico, quello di non
aver «raggiunto durante
la mia presidenza l'obiettivo di una rappresentanza unitaria del settore, co sì come sta avvenendo in
territori vicini» . Il sogno
non realizzato, insomma,
è quello di vedere piccola e
grande industria sotto u n
unico tetto . Tampieri ha
poi dichiarato di lasciar e
una «Confindustria profondamente cambiata, che
non pensa solo agli interessi corporativi, ma ch e
avanza proposte nell'interesse generale di tutta l a
comunità . Servono men o
lobby di corto respiro e
più visione strategica e
impegno in prima persona. Per questo abbiamo, i n
questi anni, limitato a l
massimo le recriminazioni e lavorato nella ricerc a
di proposte e soluzioni» .
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CrM'ere
di Ravenn a
I vicepresident i
che affiancano Ottolenghi
RAVENNA . Durante l'assemblea d i
Confindustria di ieri sono stati elett i
anche i quattro nuovi vice presidenti :
Paolo Baldrati, Giuseppe Rossi, Etto re Sansavini e Tomaso Tarozzi . Affiancheranno il presidente Guido Ot tolenghi e gli altri vice : Giovanni Pog giali (presidente Giovani Industriali )
e Paolo Zama (presidente Gruppo Pic cola Industria) . Nel comitato di presidenza anche Massimo Lo Rizzo e
Massimo Geminiani . Le deleghe sa ranno assegnate nei prossimi giorni .
Paolo Baldrati è direttore dello stabi limento ravennate di Polimeri Europa, Giuseppe Rossi presiede la societ à
Gama ed è vice presidente del Grupp o
Nettuno . E' inoltre vice governatore
Lions, e presiede lo storico e attiv o
Circolo Ravennate e dei Forestieri .
Ettore Sansavini è presidente de l
Gruppo Villa Maria, e presiede var i
consigli di amministrazione di società del settore sanitario . Tomaso Ta rozzi è invece amministratore delega to del Gruppo Bucci e di Igmi. A nom e
del gruppo consiliare Pdl, Nereo Foschini e Ancarani hanno espresso un
sincero in bocca al lupo a Guido Ottolenghi per la sua elezione a presi dente di Confindustria Ravenna . «Nel
suo intervento di insediamento abbia mo apprezzato le doti di pacatezza d a
un lato e di capacità di visione dall'al tro» . Infine «un caloroso ringrazia mento e un augurio di buon lavor o
nella giunta di Emma Marcegaglia va
a Giovanni Tampieri, che ha tenut o
saldamente le redini dell'associazione nel quadriennio appena concluso» .
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press LIf1E
10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
ORDINANZE DI MARINA A Marinara faccia a faccia
tra Rosetti e Mingozzi
Dopo l'invito che Luca Rosetti ,
leader della Lista del Mare, h a
rivolto al vicesindaco Giannantonio Mingozzi, anche in qualità
di esponente del Pri, ad accettar e
un confronto diretto per chiarir e
le reciproche posizioni su Marina
di Ravenna e sulle misure assunte in tema di sicurezza, entrambi hanno concordato di confrontarsi pubblicamente giovedì ,
14 luglio, alle 21 in piazza Dor a
Markus - lato Marinara. Saranno
presenti giornalisti delle principali testate locali, che porranno
domande a entrambi . Come noto ,
la `sfida' di Rosetti è nata dalla
posizione assunta da Mingozzi in
difesa delle ordinanze del sindaco, mentre Rosetti ne contesta
l'utilità .
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Rivolta eonlro fnldi
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velli .
Pii-aeltelevi»
press LIf1E
10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Rivolta contro Coldiretti : «Dimettetevi»
Gli agricoltori si sento no traditi e si dicono indignati dal comportament o
della direzione provinciale e nazionale Coldiretti .
«Inseguendo palesemente non certo gli interessi delle aziende agricole da loro rappresentate si legge nella nota - hann o
preferito saltare sul carr o
degli interessi politico-affaristici senza dare ascolto alla base, lasciando gl i
associati al loro destino ,
accampando scuse talmente incredibili da far
rabbrividire» .
La Coldiretti di Russ i
sente poi il dovere di ringraziare Roberta Babini e
Cinzia Pasi dell'associazione Clan-Destino, Itali a
Nostra e Wwf nazional e
per tutto il lavoro svolto e
condiviso con i cittadin i
che hanno sostenuto e so sterranno anche economicamente questa battaglia contro l'inceneritore
di Russi» . Un ulterior e
ringraziamento all'avvocato Federico Gualand i
«per questo primo risultato brillante» .
Gli agricoltori di Russi e
dintorni ritengono sacro santa la battaglia in difes a
delle loro aziende, dell e
strutture di lavorazione e
stoccaggio costruite e gestite in decenni di sacrifici, dei loro redditi e dei loro diritti . «A questo punt o
- prosegue la nota - su quale carro saliranno ora i l
presidente Pederzoli, i vice-presidenti e il direttore
Sangiorgi alla luce anche
delle dichiarazioni di netta contrarietà all'impianto pronunciate da Coldiretti e Cia, sia in campagna elettorale per le comunali di Russi nel 2009 ,
che gridate nel corso delle
varie manifestazioni d i
piazza» . «Ora si capisce prosegue il veemente at-
Dopo ilpronunciamento del Ta r
duro attacco a presidente e direttore
RUSSI . «Non ci sentiam«o pi ù
rappresentati da questi dirigenti» . La Coldiretti di Russi ,
dopo l'esito positivo del ricorso al Tar sulla centrale a bio-
tacco - perché le aziende
versino in condizioni economiche disperate e le lo ro produzioni siano sfrut tate dallo stra-potere dell a
Gdo che in decenni non è
mai stato contrastato co n
azioni politiche valide m a
"solleticato" solo con operazioni di piccolo disturbo delle "ronde gialle" che
sono solo funzionali al po pulismo propagandistic o
dell'associazione» .
«La politica si fa sul territorio, caro Sangiorgi ascoltando le esigenze del la base e non si decide nel le stanze dei palazzi . No n
si può parlare per anni d i
chilometro zero, difes a
delle produzioni Made i n
Italy e locali e contemporaneamente siglare "Accordi Quadro" per agevolare gli interessi dell e
grandi lobby della gree n
economy a discapito dell e
nostre aziende agricol e
che da troppi anni stann o
pagando . Non si può cercare neppure di annullar e
e demolire la credibilità
del mondo cooperativ o
perché gioca ancora una
volta al solo vantaggio dei
e
masse, attacca i vertici dell'associazione, chiedendo le dimissioni del presidente provincia le Massimiliano Pederzoli e de l
direttore Antonio Sangiorgi.
privati . E ancora : «Ch e
posizioni assumeranno adesso gli agricoltori associati a Cia che erano e so no contrari alla centrale e
che hanno sottoscritto il
ricorso dopo che la lor o
associazione si era allineata sulle posizioni della
Coldiretti?» . «Anche se la
strada sarà ancora lunga conclude il presidente della Coldiretti di Russi Gregorio Calderoni, che invita alla prudenza chi lo ha
incitato e supportato in
questa battaglia - noi non
molleremo» .
Manifestazion e
degl i
agricoltor i
contro l a
centrale a
biomass e
a Russ i
«Invece di tutelare gli agricoltori
hanno preferito saltare sul carro
degli interessi politico affa Pagina 7
wwlfawuaocaii'oe •DiaeLLeoevi »
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press LIf1E
CrM'ere
10/07/2011
di Ravenn a
La replica. Il direttore della Coldiretti provinciale respinge le accus e
Sangiorgi : «Noi sempre contrari»
«Ho anche sottoscritto il ricorso al Tar contro la centrale»
RAVENNA . Dopo un primo no comment ufficiale, Antonio Sangiorgi,
direttore provinciale di Coldiretti,
dichiara : «Noi abbiamo sempre detto
di essere contrari alla centrale» .
«Ci mancava solo ch e
mi accusassero della cris i
finanziaria mondiale .
Non farò alcun commento alle parole di Calderon i
che sa benissimo qual è la
realtà dei fatti . Noi siam o
sempre stati contrari alla
realizzazione della centrale a biomasse a Russi ,
lo abbiamo detto in tutt e
le sedi e scritto in tutti i
La protesta
a Russi
comunicati» . Il direttore
dell'associazione di categoria, raggiunto al telefono, ricorda che ancor a
nell'aprile scorso era stato diffuso un comunicato
stampa ufficiale nel quale
si sosteneva che la Coldiretti provinciale è contraria all'impianto industriale, troppo vicino alla
città, ma soprattutto potenzialmente lesiv o
dell'agricoltura di quali tà . «Abbiamo sempre giu dicato inopportuna questa scelta . E lo abbiam o
sempre detto, ribadito .
Ma non possiamo ogn i
mattina scrivere un nuovo comunicato affermando sempre la stessa cosa» .
Le «accuse ventilate» nella dichiarazioni della Coldiretti di Russi trovano
Sangiorgi sorpreso ma sostiene lui «senza alcuna animosità . Sono stupito .
Bisogna ricordare che abbiamo sottoscritto noi i l
primo ricorso al Tar» . E ,
ridendo, afferma : «E sottoscrivere quel ricors o
non era come sottoscrive re una pagina di un giornale sportivo» .
Pagina 7
Rivolta eonlro fnldi
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velli .
Pii-aeltelevi»
press LIf1E
10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Riciclo in Riviera. Iniziativa della fondazione CerviaAmbiente, in collaborazione con il Gruppo fiera e il Comun e
«La tutela ambientale non va mai in vacanza »
Divertimento, eventi, laboratori per incentivare anche in spiaggia la raccolta differenziata
-CERVIA . Giochi, laboratori, punt i
informativi, tanti gli appuntament i
sul litorale cervese per sensibilizzare i turisti alle buone pratiche ambientali . Si chiama "Riciclo in riviera" la nuova iniziativa promossa
dalla Fondazione Cerviambiente, i n
collaborazione con il Gruppo Hera e
il Comune, per incentivare anch e
sotto l'ombrellone la buona pratica
della raccolta differenziata . Il pro getto proporrà ai turisti e ai residenti della costa cervese attività ludiche, giochi e intratteniment i
"verdi" per una vacanza all'insegna
del divertimento, ma anche del rispetto dell'ambiente . I primi appuntamenti di "Riciclo in riviera" sono
in spiaggia, a partire da domani all e
16 .30 negli stabilimenti di Pinarella
(Mediterraneo, Giardino e Jolly) ,
Milano Marittima (Giuliano e O scar) e Cervia (Tino, Ben e Flores) .
Una postazione itinerante, sarà a
disposizione dei bagnanti per fornire informazioni sulla sostenibilità
ambientale e per organizzare attività ricreative rivolte ai bambini m a
anche agli adulti, utilizzando materiali di recupero . Come ad esempio
`Artisti da spiaggia', il laboratorio
ludico-creativo che consentirà a i
piccoli turisti e ai loro genitori di
realizzare particolarissimi quadr i
lavorando supporti di tetrapak e altri materiali di recupero come carta
e legno, vecchi bottoni, lattine di al luminio e bottiglie di plastica .
"Riciclo in riviera", inoltre, non è
--
----- -
solo raccolta differenziata e recupero, ma anche educazione al corrett o
consumo della risorsa idrica, grazi e
al laboratorio `Giochi d'acqua', per
dimostrare come anche in spiaggi a
sia possibile stare attenti all'us o
dell'acqua potabile evitando inutil i
sprechi . Alcune attività di "Ricicl o
in riviera" saranno anche organizzate al centro commerciale di Pinarella, 23 luglio, dalle 16 .30 . "Ricicl o
in riviera" si aggiunge alle iniziative presentate prima dell'inizi o
della stagione turistica : dalle isole
per la raccolta differenziata denominate Gidut (Gestione imballagg i
differenziati utenze turistiche) e installate in spiaggia, all'utilizzo direttamente presso gli stabiliment i
balneari dell'acqua di rete, per ridurre i rifiuti e l'impatto ambientale provocato dal consumo di acqua in bottiglia . «Il grado di responsabilità ambientale del turista - dichiara Nevio Salimbeni, direttor e
Fondazione Cerviambiente - dipende anche dalla realtà che trova nell a
città o nella spiaggia che ha scelt o
per le vacanze . Per questo abbiam o
cercato di rendere piacevole ed educativo il dovere di riciclare bene e
consumare meglio anche durante i l
meritato relax : l'ambiente non v a
mai in vacanza» . «Il nostro impegn o
nella raccolta differenziata e nell a
salvaguardia dell'ambiente prosegue 365 giorni all'anno», comment a
Tiziano Mazzoni direttore Hera So t
Ravenna .
Pagina
8
, .lox fissi nella I ada della mari
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CrM'ere
press L.If1E
10/07/2011
di Ravenn a
Autovelox fissi nella strada della morte
Soluzione studiata da Comune e Provinci a
per via Nullo Baldini; insoddisfatto il Pdl
CERVIA. La via Nullo Baldini verrà
messa in sicurezza, con gli autovelo x
fissi . E' questa la soluzione studiata
da Comune e Provincia, stante la impossibilità - almeno per adesso - d i
abbattere i platani . Il problema era
«Con riferimento alla
necessità di provveder e
alla sicurezza della provinciale numero 80 - afferma l'assessore Gianni Grandu -, faccio presente intanto come, lungo quella strada, noi abbiamo realizzato la pista
ciclabile ; ora, tenendo
conto delle possibili modifiche strutturali avanzate dalla Provinci a
stessa, è da considerar e
favorevolmente la pro posta di installare degl i
autovelox . I quali, dov e
sono stati posizionati, s i
rivelano efficaci per moderare in modo significativo la velocità. Quest'ultima, d'altronde, re sta la maggiore responsabile dei sinistri mortali . La decisione ultima
spetta comunqu e
all'amministrazione
stato sollevato dal consigliere Pd l
Gianluca Salomoni, dopo i recenti
lutti ; in quale chiedeva alla giunt a
perché non avesse "pungolato" l a
Provincia, per ottenere gli interventi programmati già dal 2005 .
provinciale, a cui abbia mo trasmesso copi a
dell'interpellanza de l
consigliere Salomoni, e
con la quale collaborere mo anche per il futuro ,
mantenendo alta l'atten zione sulla viabilità» .
Dunque, sta per arriva re un giro di vite ne i
confronti degli automobilisti indisciplinati ,
che affrontano la Null o
Baldini come fosse i l
rettilineo di un circuit o
automobilistico . Ne è
derivata una scia di san gue interminabile, i n
questi anni, che ha colpito molti giovani . Ma il
consigliere di opposizione non è per niente sod disfatto della risposta, e
continua a fare pressin g
sulla giunta .
«Pungolare signific a
sollecitare qualcuno a
Un tragico incidente su viale Nullo Baldini
fare quello che deve - in siste - ; e comunque, è dal
2005 che sento parlare
dei rilevatori di velocità, ma fino ad oggi non
ho visto nessun fatt o
concreto" . L'assessore
non ritiene, dal cant o
suo, che tra i compit i
dell'amministrazione ,
rientri quello di "pungo lo" . «Qualunque sia il si gnificato che gli si vuol
dare - aggiunge -, prefe risco interpretare il nostro ruolo con spirit o
propositivo e di collaborazione . Grazie a questo
atteggiamento, abbiamo
condiviso con l'amministrazione provincial e
progetti e proposte, come è avvenuto per gli in terventi sulla segnaletica di pericolo in tutte l e
strade provinciali de l
forese, o la realizzazion e
congiunta del parco fluviale di Cannuzzo, dov e
si svilupperà il collegamento con Castiglione .
La collaborazione, in somma, può essere pi ù
efficace della non meglio identificabile attività di pungolo» .
Massimo Previato
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press LIf1E
CrM'ere
10/07/2011
di Ravenn a
Protesta e invito a «non comprare quei prodotti»
Un martellante volantinaggio sotto il caldo
«La Golden Lady chiarisca le sue strategie »
di Riccardo Isol a
FAENZA. Le " stacanoviste "
della protesta non si ferman o
nemmeno davanti al caldo asfissiante di questi giorni . Co me promesso, oltre una ventin a
di lavoratrici dell'Omsa, stoi Protesta in tutta Italia .
Una dimostrazione, nat a
a Faenza, che però rientra in una protesta di taratura nazionale organizzata di fronte a divers i
punti vendita "Golde n
point" d'Italia . Un dissenso organizzato che è cos ì
andato in scena anche i n
altre piazze italiane . Da
Milano a Roma passand o
per Firenze, Siena, dove
si tiene in piazza Sant'Agostino la due giorni de l
Snoq, acronimo di "S e
non ora quando?", ed anche Mantova, Ravenna ,
Chieti, Teramo e Milano
Marittima.
Volantinaggio . La gior-
nata di azione nazionale
ha previsto un martellan te volantinaggio di materiale di dissuasione ne i
confronti degli acquirenti delle marche Omsa, Ar wa, Serenella, Saltallegro, Newlegs, Sisi, Philippe Mantignon, Hue e Filodoro . Prodotti facent i
parte dell'universo Golden lady .
Solidarietà e sconforto .
Oltre a richiedere solidarietà ai cittadini, le dimostranti hanno anche volu to rendere partecipi tutt i
del loro profondo sconfor to personale e professionale . Soprattutto alla luc e
di «un silenzio assordante da parte della proprie tà» sulle risposte promes se sul versante dell'accor do firmato al ministero il
25 febbraio scorso .
La cassa integrazione .
che nella loro determinazione ,
hanno dimostrato durante tutta la giornata di ieri davanti a l
Golden store di via Pana sott o
un sole implacabile già a parti re dalle prime ore del mattino .
cano infatti pochi mes i
(marzo 2012) all ' esaurimento del secondo anno
della cassa integrazion e
straordinaria per cessata
attività. Al di là di ipotetiche aperture di nuove finestre per la cassa integrazione in deroga, in cu i
la copertura finanziaria è
ancora ben lontan a
dall'essere confermata, la
possibilità che si arriv i
ad una mobilità per le restanti 240 lavoratrici no n
è così impossibile . «E visti i tempi che corrono a
Faenza così come in tutto
il territorio limitrofo - affermano i sindacati -, no n
è questa la risposta che ci
si aspetta» .
Strategie aziendali d a
chiarire . Per questo la ri-
chiesta affinché la «Golden Lady chiarisca una
volta per tutte le scelte di
politica industriale, le
Il tempo, per le lavoratri ci dell'Omsa, sembra or mai avvicinarsi inesorabile alla scadenza . Man-
La dimostrazion e
delle lavoratrici dell'Oms a
davanti al Golden store
di via Pana, proseguit a
per gran part e
della giornata di ier i
strategie produttive e le
prospettive occupazionali del Gruppo» è il vero no do della questione . La situazione negli stabili menti italiani della Golden Lady resta esplosiva .
Chiusure ed esuberi .
L'azienda ha comunicat o
l'intenzione di chiudere
Gissi (Chieti), sono previsti esuberi per Bascian o
(Teramo), senza contare
il fatto che per il sito faen tino «siamo pressoché al
capolinea e per il quale ,
dopo oltre un anno, non s i
è ancora evidenziata al cuna proposta concret a
sulla reindustrializzazione sostenibile e sulla salvaguardia dell'occupazione» . Il tutto nonostante le promesse annuncia te e firmate dalla stess a
proprietà mantovana .
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press LIf1E
10/07/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Nominati gli organi di amministrazione della cooperativa e definite le strategie per i prossimi tre anni . Riorganizzazione del personal e
Cepal, eletti i nuovi dirigenti della cooperativa
L'azienda è in grado di processare 2.500 quintali di prodotto per turno occupando 200 unità lavorativ e
LUGO . Alla fine di un'animata
assemblea sociale durante la quale il consiglio uscente ha espost o
le nuove strategie intraprese dalla società, i soci della Cepal hanno eletto il nuovo consiglio di amministrazione che guiderà la cooperativa per il triennio 2011-2014 .
Gli amministratori eletti sono : A gostino Avveduti, Giorgio Ber tini, Paride Cantoni, Laur a
Ferrero, Fabio Montanari, Andrea Pirazzini, Stefano Pirazzini, Roberto Neri, Daniele
Sangiorgi, Danilo Tampieri ,
Maurizio Valgimigli e Gia n
Carlo Verlicchi . Questo consiglio, parzialmente rinnovato e
che vede l'ingresso di una presenza femminile, affronterà le nuov e
sfide che si presenteranno in u n
settore bisognoso di grandi cambiamenti che riportino stabilità e
profitti alle aziende agricole . «L e
difficili realtà dei mercati orto frutticoli attuali, sempre pi ù
complessi e globalizzati, richiedono grande competitività, inno -
vazione e una sempre maggior e
attenzione alla qualità delle produzioni ed al contenimento de i
costi - si sottolinea - . In particolare i provvedimenti già attuati
dalla cooperativa riguardano la
centralizzazione delle lavorazioni nello stabilimento di Lugo, una
nuova disposizione dei macchi nari nella sala di lavorazione» .
Nel corso degli ultimi mesi si è
provveduto inoltre a una riorganizzazione del personale e al ringiovanimento dei quadri operati vi della cooperativa . A oggi la coo perativa è in grado di processar e
circa 2 .500 quintali di prodotto
per turno occupando 200 unità la vorative ed è già in piena lavora zione . Tutto quanto messo in att o
fa parte di un progetto di rinnov o
della Cepal che porterà risultat i
nel corso dei prossimi 2-3 anni .
Per impostare questo progetto s i
è avvalsa della consulenza della
società Agri food consultants e
quindi della 50ennale esperienza
di Carlo Ronchi e del suo staff .
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press UnE
IAVOCEL'
10/07/2011
Ravenna
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comunale Giuseppe Palaaeolo
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11
press LJfE
10/07/2011
1AVOCR6,àgn a
Ravenna
Giovedì prossimo incontro all'anfiteatro della Banca Popolare
Università, Pomigliano e la Fia t
RAVENNA - Incontri cittadini per 'l'Università va al mare' a partire da questa settimana .
Dopo i primi due incontri, che si sono tenut i
effettivamente in spiaggia, d'ora in poi gli appuntamenti si terranno al
Piccolo Anfiteatro della Banca Popolare di Ravenna, piazza Arcivescovado, 4 a Ravenna .
Giovedì 14 luglio si parlerà di "Dopo gli accordi Fiat di Pomigliano e Mirafiori : lavoratori e sindacati di fronte a una svolta". Relatore :
Andrea Lassandari .
Fiat : si parla di Pomigliano a Ravenna
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press LJfE
10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
La polemica Il Comitato Acqua Pubblica continua la sua battaglia dopo il referendum abrogativo
"Hera? Il peggio sia del pubblico sia del privato "
RAVENNA - "Società come Hera, quotata i n
borsa, sono il peggio del sistema pubblico e
il peggio del sistema privato". Tregua? Macché . Lo spumante stappato per il referendum è finito da tempo e ai brindisi tra centrosinistra e comitati si sostituisce un dibattito che diventa sempre più acido . Per usare
una battuta del sindaco Fabrizio Matteucci :
aspro come un limone sottaceto . Il Pd, in sostanza, ha fatto capire che è giusto che l'acqua non sia forzatamente privatizzata ma che
il sistema romagnolo e ravennate e ottimo e,
almeno per ora, non si tocca . Replica ora i l
comitato referendario ravennate 'Due sì pe r
l'acqua pubblica' "Il segretario provincial e
del Pd sostiene che l'acqua a Ravenna è già
II Comitato
durante un a
manifestazio n
e in piazz a
del Popol o
prima de l
referendu m
abrogativo i n
cui ha vinto i l
`sì'
pubblica in quanto gestita da società in cui
gli enti detengono pacchetti azionari? Gli
rammentiamo che queste sono Spa e, in
quanto tali, hanno come scopo la produzio ne di utili e sono soggette al diritto privato "
Ma il fatto che le azioni siano in mano ad enti pubblici non migliora, secondo il comitato, le cose . Anzi : "In quel tipo di società la
nomina degli amministratori da parte del sistema partitico rischia di generare diffusi fenomeni di clientelismo e di spartizione partitica, e le società come Hera sono costituite da una galassia di altre società dipendent i
tramite un sistema di scatole cinesi nel qua le anche un addetto ai lavori fatica ad orientarsi e nel quale ogni singola società ha il suo
consiglio d'amministrazione e le sue 'poltrone' da occupare, la cui retribuzione non è fissata per legge come nella pubblica amministrazione". Per società come Hera " la prestazione del titolo è più importante della qualità
del servizio offerto ai cittadini, perché è con
quello che si valuta la capacità della società
di produrre utili che è la ragion d'essere del la società stessa ed è quello che innesca gl i
appetiti degli speculatori. Il fatto che anche
l'ente locale percepisca i dividendi di questo sistema non fa che snaturarne la funzione". Il comitato ricorda che la decisione d i
smantellare le municipalizzate "nni fa sul l'onda dell'ubriacatura per le teorie neo-liberiste che venivano da oltre atlantico . La motivazione addotta fu quella che solo i privat i
avevano i capitali per fare gli investiment i
necessari. Scopriamo ora che sia gli investimenti che gli interessi, oltre ad un bonus ch e
per fortuna il referendum ha abrogato, sono
stati pagati dai cittadini nelle loro bollette "
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10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Via di Roma Movimento 5 Stelle e Pdl concordi : "La situazione è piuttosto complicata "
"Spegnete la Ztl per un mese"
Ma laproposta di Bazzocchi lascia freddi i consiglieri dell'opposizione
RAVENNA - Non si placano le polemiche che in questi giorni stanno interessando i lavori in Via di Roma .
Commercianti e residenti continua no la loro battaglia per dire no ai numerosi disagi. Ad esporsi in questa
vicenda anche Giulio Bazzocchi d i
Lista per Ravenna che dichiara : "Ho
riscontrato forti disagi causati dall a
mobilità di percorrimento dell'incrocio in questione ; questo perché i lavori in corso nel tratto Via di Roma ,
- che va dall'incrocio con Via Carducci e Via Mariani all'incrocio con
Via Diaz -, portano le auto arrivate i n
fondo a Via Carducci ad avere solamente due alternative : le ztl di Via di
Roma e Via Mariani". Preoccupazione, Bazzocchi, la esprime anche per
gli imminenti lavori all'incrocio fra
Via di Roma e Via Carducci che porteranno all'esclusione del transito su
Via Mariani . "Questo secondo me è
un motivo in più per sospendere fin
d'ora la Ztl su Via di Roma". Sulla vicenda è intervenuta anche Francesc a
Santarella (Movimento Cinque Stelle), componente della nona commissione 'attività produttive, infrastrutture, mobilità e lavori pubblici' ch e
fa sapere : una situazione complicata sia per il traffico che per i turisti ma, dobbiamo avere pazienza" La
Santarella, si dice pronta a portare in
commissione Traffico, una proposta
volta a limitare il più possibile i disagi "Vorrei intensificare il passaggi o
di mezzi pubblici, per evitare disagi
alla mobilità". E in merito alle polemiche che ci sono state sull'accensione del varco ztl di Via di Roma ,
sostiene : "Al momento non so dirl e
nulla . Sono sicura che presto ne discuteremo per cercare una soluzione". Ad intervenire anche Maurizio
Bucci, della nona commissione : "La
situazione della mobilità in via di
Roma è complicata, soprattutto ora
con i lavori in corso . Ciò che mi preme dire è che in Italia purtroppo rispetto al resto dei paesi europei i lavori durano tantissimo, vedi anche la
situazione 1'E45 . Sarebbe stato meglio iniziare i lavori qualche settima
più in là e soprattutto di cercare pe r
quanto possibile di lavorare di notte,
proprio per non creare disagi sia a i
turisti che ai residenti". Scettico si di ce in merito all'attivazione del varc o
zii : "Bisogna stare attenti perché questo è un tema delicato, dove si rischia
di accontentare e scontentare nello
stesso tempo molte persone. Prima
di prendere una decisione bisogn a
sentire i consulenti tecnici e vedere
loro cosa ne pensano "
Elisabetta Moriconi
"E
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Zona traffico limitato : dibattito su via di Roma . Sotto Francesca Santarella e Maurizio Bucci . La proposta d i
spegnere le telecamere avanzati da Bazzocchi (Lista per Ravenna) lascia fredde le altre forze di opposizione i n
consiglio comunale
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10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Riguarda il sito dell'Islamoteca
Bazzoni : "Inopportun o
quel collegamento"
RAVENNA - (Em) E stata presentata in regione ,
un'interrogazione da parte del consigliere regionale
Gianguido Bazzoni (Pdl) in merito alla presenza nel
sito internet dell'Islamoteca di Ravenna sotto il link
"Sinbadland, nella sotto cartella "I diritti del fanciullo dell'Islam" di un inciso, così scritto : "disobbedire a qualsiasi ordine contrario alla Sciarìah da
chiunque esso sia dato". Bazzoni ha interrogato il
Presidente e la Giunta regionale per conoscere se è
opportuna o meno la presenza di un tale sito su u n
dominio di proprietà della Provincia di Ravenna
(www.racine.ra .it) e se si ravvedano delle responsabilità da parte della Provincia e se si ritenga opportuno chiedere a quest'ultima di oscurare la pagin a
in questione e vigilare su tali siti in considerazione
dei pericoli derivanti dal terrorismo di matrice fondamentalista nel nostro paese.
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press LJfE
I
10/07/2011
V1C
RL..à n a
Ravenna
Confindustria "Disponibili sin d'ora ad ogni tipo di confronto "
Dal Popolo della Libertà comunal e
gli auguri al nuovo presidente Ottolengh i
RAVENNA - Nerero Foschini e
Alberto Ancarani fanno gli auguri con un comunicato stamp a
al nuovo presidente provincial e
di Confindustria, eletto venerd ì
al teatro Alighieri: "A nome del
gruppo consiliare il Popolo del la Libertà esprimiamo un sincero in bocca al lupo a Guido Ottolenghi per la sua elezione a
Presidente di Confindustria Ravenna per il prossimo quadriennio . Nel suo intervento di insediamento abbiamo apprezzato
le doti di pacatezza da un lato e
di capacità di visione dall'altro
che riteniamo siano di buon au -
spicio non tanto e non solo per
l'associazione che si appresta a
guidare, ma per l'intero comparto produttivo e sociale de l
nostro territorio. Inoltre, per u n
partito che si richiama alla libertà quale quello di cui ci onoriamo di far parte, nell'equazione fra impresa e libertà che ha
dato il titolo all'evento pubblico
di ieri e sulla quale si è basato
l'intervento del Presidente Ottolenghi, abbiamo favorevolmente recepito il segnale di autonomia espresso anche nei confronti di istituzioni con le quali la
necessità di collaborazione reci -
proca non deve essere scambiata per appiattimento dell'una rispetto alle altre . Il nostro gruppo consiliare è disponibile sin
d'ora a incontri periodici pe r
tutto ciò che possa contribuire
al progresso e allo sviluppo del l'economia e del tessuto produttivo ravennate. Da ultimo ma
non per importanza, un caloroso ringraziamento e un auguri o
di buon lavoro nella giunta d i
Emma Marcegaglia va a Giovanni Tampieri, che ha tenuto
saldamente le redini dell'associazione nel quadriennio appena concluso".
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10/07/2011
RL ...àgn a
Ravenna
Il dato viene evidenziato dal Pdl
Crollano le assenz e
nelle amministrazioni
RAVENNA - Come riportato nel report delle assenze
per malattia del Ministero della Funzione pubblica si
scopre che le assenze dei dipendenti pubblici a maggio 2011 fanno registrare un meno 3,9 per cento : a segnalarlo è Gianguido Bazzoni, coordinatore provinciale Pdl. Gli eventi di assenza per malattia superior i
a 10 giorni sono calati del 6 per cento mentre le assenze per altri motivi evidenziano una contrazione
complessiva del 5,7 per cento. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione in collaborazione con l'Ista t
attraverso il nuovo sistema "Perla Pa". Continua Gianguido Bazzoni:"In questo elenco svetta al secondo posto il Comune di Lugo con un calo delle assenze, maggio 2001 su maggio 2010, del 91,18% . Vi sono poi il
Comune di Ravenna con un 14,11% di tutto rispett o
ed il Comune di Russi con un - 3,33% ."
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press LJfE
10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Il Pd : terminai crociere
opportunità da cogliere
RAVENNA - Il terminai crociere " finalmente entrato a regi me a Porto corsini, in provincia di Ravenna, rappresenta pe r
il territorio un'opportunità "enorme e gratuita" di cui "fin o
ad ora è sembrato che quasi nessuno si voglia accorgere".
E quanto rileva Gianguido Bazzoni (consigliere regionale e
coordinatore provinciale Pdl) in un'interrogazione presentata alla Giunta regionale per sapere se il potenziale di terminal sia stato valutato appieno e se non ritenga di affiancars i
all'ente gestore nella politica di promozione e nella progettazione di "pacchetti" che rendano sempre più attrattivo l o
scalo ravennate . Per il 2011 sono previsti arrivi per oltre 20 0
ila persone, "fra passeggeri e membri d'equipaggio, che son o
destinati ad aumentare per un'accorta politica di promozione e rappresentano un segmento di popolazione turistica d i
livello medio-alto" ,
"Decine di navi che arrivano a Ravenna - osserva l'esponente azzurro - vogliono dire anche servizi, rifornimenti, possibilità di far conoscere caratteristiche produzioni artigianal i
ed agricole del territorio", senza contare che lo scalo turistico potrebbe diventare anche "una importante vetrina di una
Ravenna che possiede emergenze culturali ed artistiche di li vello mondiale". Secondo il coordinatore provinciale del partito, "fra crociere ed attrattive del territorio si può costruir e
un circolo virtuoso, in cui le une alimentano ed incentivan o
le altre e viceversa". Bazzoni chiede pertanto all'esecutivo
"se con i propri strumenti come 1'Apt, non pensi di assume re un ruolo di stimolo e di coordinamento nei confronti d i
Ravenna e degli altri comuni per offrire un territorio più accogliente e coinvolgente".
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A Marina riapre il Pomicin o
°unlou
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. IeÀfrj ù
.
press L IfE
10/07/2011
1AVOCR6,àgn a
Ravenna
Il dibattito
Ordinanze del sindaco
A Marinara il duell o
tra Rosetti e Mingozzi
RAVENNA - Dopo l'invito che Luca Rosetti, leader dell a
Lista del Mare, ha rivolto al vicesindaco Giannantoni o
Mingozzi, anche in qualità di esponente del Pri, ad accettare un confronto diretto per chiarire le reciproche posizioni su Marina di Ravenna e sulle misure assunte in tema d i
sicurezza, entrambi hanno concordato di confrontarsi pubblicamente giovedì, 14 luglio, alle 21 in piazza Dor a
Markus - lato Marinara . Come noto, la 'sfida' di Rosetti è
nata dalla posizione assunta da Mingozzi in difesa delle ordinanze del sindaco, mentre Rosetti ne contesta l'utilità .
Rosetti ha ringrazia a suo tempo Mingozzi : "Spero che sia no presenti anche diversi rappresentanti degli operator i
delle forze dell'ordine, chiaramente fuori servizio, e ch e
possano fare le domande che ritengano più opportune su i
temi legati alla sicurezza in genere, in particolar modo nel le zone balneari in questione". Rosetti ha anche ricordat o
che Mingozzi è stato vicesindaco sia dell'amministrazion e
Mercatali sia di quella di Matteucci che hanno dato indirizzi diversi riguardo il turismo balneare .
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A Marina riapre il Pomicino
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press LJfE
10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Università Il richiamo dell'azzurro Ancarani all'ateneo bolognes e
"La Romagna sia ben rappresentata "
RAVENNA - Pieno sostegno all'azion e
del vicesindaco Giannantonio Mingozzi .
Di fronte allo sviluppo universitario cittadino, il consigliere comunale del Pdl Alberto Ancarani marcia compatto a fianc o
dell'esponente della giunta Matteucci de legato al tema . "Desidero esprimere - si
legge in una nota dell'azzurro -, anche
nella mia qualità di rappresentante della
Provincia di Ravenna nell'assemblea di
Fondazione Flaminia, il pieno sostegno a l
Vicesindaco Mingozzi e al Presidente di
Flaminia Gualtieri in merito al loro impegno affinchè la Romagna continui a venir rappresentata in seno al Consiglio di
amministrazione dell'Università di Bologna, anche alla luce delle modifiche staturie dovute alla riforma Gelmini e al l'autonomia dell'ateneo". Continua Ancarani : "Al di là delle differenze di schieramento non si può non rilevare che l'entità dei finanziamenti che le città roma-
gnole e il tessuto sociale ed economico in
cui si sviluppa il polo romagnolo hanno
inteso elargire negli anni non merita certo di venire sottorappresentato, quando
non addirittura annullato nelle sedi deci sionali".
In merito poi alle scelte di razionalizza zione di dipartimenti e facoltà che inve stiranno anche Ravenna, "la nostra comunità deve percepirle come un volano al
miglioramento della qualità della didattica da un lato e, dall'altro come incentivo
Battaglia bipartissan
portata avanti insieme
ai vertici della Flaminia
Alberto Ancarani . A fianco :
Penso, Mingozzi e Gualtier i
ad una maggiore osmosi con il mondo
del lavoro e con la conseguente possibilità di incrementare il tasso di occupazione al termine del percorso universitario .
In tal senso, particolarmente importanti
sono state le dichiarazioni del President e
Marcegaglia che anche venerdì, nel su o
intervento all'Assemblea di Confindustria Ravenna, ha voluto porre l'accent o
su come il governo abbia dato una risposta da tempo attesa per quanto riguarda i l
rapporto fra formazione, investimenti e
mondo produttivo .
Non spaventino dunque le innovazion i
che in questi giorni investono il mond o
accademico in quanto gli obiettivi del
percorso tracciato non possono che portare a netti miglioramenti in senso generale che non potranno che portare nuova
linfa e soddisfazione anche a Ravenna pe r
quanto riguarda il suo ruolo nel polo universitario romagnolo".
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f
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press LJfE
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IAVOCR :
àgn a
Ravenna
Definito in giunta l'ultimo passo per la sala cinematografica
Centro congressi : ok al progetto
RAVENNA - Le ultime news di Palazz o
danno i lavori in un certo ritardo causa mancanze di risorse economich e
immediatamente disponibili, ma sull a
carta il progetto di trasformazione de l
centro congressi di Largo Firenze sembra andare avanti . In una delle ultim e
sedute la giunta comunale ha infatt i
approvato il progetto esecutivo, ultim o
step politico-burocratico prima dell a
partenza dei lavori . Insieme alla Flaminia, il Comune realizzerà una sal a
d'essai in centro storico in cui organizzare i festival cinematografici (Mosaico film fest, Nightmare film Fest ,
rassegne nell'ambito dell'Ottobr e
giapponese) . Tutti eventi, però, che s i
tengono in autunno e che, a questo
punto, potrebbero rimanere ancora a l
Cinema city (o all'Astoria) nel 2011 pe r
essere trasferiti in centro storico sol o
il prossimo anno .
Intanto è in corso di definizione la stipula di una convenzione tra Comun e
di Ravenna, Provincia di Ravenna e
Fondazione Flaminia per la gestion e
della struttura e delle attività di adeguamento che assegna alla Fondazion e
stessa la funzione di coordinamento
degli interventi di esecuzione dell e
opere in oggetto in quanto "trattasi d i
opere di varia tipologia da eseguirsi ,
ottimizzando i tempi in funzione della
programmazione del Polo Universitario". In totale il progetto costerà
150mila curo . Il Centro congressi, sot -
Centro congressi, progetto o k
toutilizzato nella sua 'prima vita', è
stato anche trasformato in parte i n
un'area in collegamento con Palazz o
Corradini (sede della Facoltà di Ben i
Culturali) per dare nuovi spazi di studio agli universitari .
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10/07/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Dopo le peripezie burocratiche visita alla missione italiana a Nairob i
Il Ravenna Festival atterra in Keny a
Ieriilmaestro
Riccardo Muti
ha posato
insieme ai bimbi
africani
Riccardo Muti tra i
bambini del coro
delle mission i
italiane a Nairobi .
Ieri ha diretto i l
concerto delle Vi e
dell'Amicizia
RAVENNA - Dopo i disagi tecnico burocratici, il Ravenna Festival è riuscito alla
fine ad arrivare a Nairobi . Il maestro Riccardo Muti ha diretto ieri lo spettacolo
all'Uhuru Park della capitale del Kenya .
Prima del concerto Riccardo Muti ha posato insieme ai bambini del coro delle
missioni italiane a Nairobi . La delegazio-
ne tornerà in Italia oggi . Il concerto fa
parte della rassegna "Le vie dell'amicizia" che chiude tradizionalmente il Ravenna Festival
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press LJfE
10/07/2011
ll1vOC
RL,àgn a
Ravenna
Capitale della cultura : le proposte del Movimento 5 Stelle
Secondo ilRru/l'o consiliare la Darsena deve diventare un nuovo centro storic o
RAVENNA - Il Movimento 5 Stelle ci crede e fa le sue proposte per la candidatura di Ravenna a Capitale Europe a
della Cultura. Secondo Francesca Santarella, consiglier a
del Movimento, il dibattito è fermo alla discussione m a
non si intravedono ancora azione concrete . Ecco perch é
"alle critiche vogliamo far seguire una proposta". Eccola:
"Il patrimonio più straordinario di Ravenna, costituito dai
suoi monumenti e dai suoi mosaici è, a nostro avviso, no n
sufficiente a promuoverci a Capitale della Cultura . Per
vincere, infatti, dobbiamo dimostrare di essere all'altezz a
del nostro passato". E questo "potrà attuarsi solo valorizzando le nostre risorse". Santarella pensa che la Darsen a
di città debba diventare il 'centro storico' del terzo millennio . "Una proposta concreta su cui costruire un progetto di candidatura di ampio respiro potrebbe eleggere a
tema principale il Canale Candiano, ossia il legame di Ra venna col mare, l'origine del suo antico splendore. D a
questo ne conseguirebbe una serie di progetti fattibili e ne cessari : la riqualificazione ed il recupero dell'intero quartiere Darsena il recupero e protezione delle zone di alt o
pregio naturalistico come, ad esempio, le martoriate piallasse, un progetto all'avanguardia per la graduale riconver -
sione delle attività produttive e commerciali presso il porto industriale verso forme a bassissimo impatto ambientale, i programmi di sviluppo turistico per le località balneari, la creazione di collegamenti ciclabili, pedonali ,
"Organizzeremo
dibattiti dove
presenteremo
le nostre
idee a esperti "
I tre consiglier i
del Movimento
Cinque Stelle i n
Comune .
Santarella è al
centro
marittimi tra la città e il mare, tra le diverse località della
costa". Esse "rappresentano il 'carattere' del luogo, la me moria della nostra storia, della fatica e anche, spesso, del la vita di tanti lavoratori". Il Movimento chiede un proces so partecipativo e non l'abbattimendi di complessi che
rappresentano esempi di archeologia industriale . " La candidatura non può essere sostenuta unicamente con un a
miriade di dibattiti e di laboratori per progetti che non verranno mai eseguiti. Porre come obiettivo la realizzazione
di almeno qualcuno di questi, a nostro avviso, concretizz a
le 'forme' di un'idea vincente. Non riteniamo giusto uno
spreco di tempo e di risorse in questi termini. Se la candi datura fosse vinta, i denari del premio potrebbero esser e
destinati alla bonifica del Candiano e alla risoluzione del
problema 'stazione ferroviaria', che rappresenta una bar riera tra città e la darsena . Per i prossimi mesi, con l'ausilio di esperti, intendiamo continuare a promuovere incon tri e convegni per sviluppare la traccia da noi proposta"
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Le parole del sindaco dopo l'oltraggio ai partigian i
“
I J a memoria non si cancella”
RAVENNA - Sull'oltraggio alla lapide che a Foss o
Ghiaia ricorda la Bigata Settimio Garavini inter viene il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci .
Nei giorni scorsi è comparsa una scritta oltraggio sa verso i partigiani. Ora il sindaco fa sentire la
sua voce : "E infinita la gratitudine che dobbiam o
alle donne e agli uomini che hanno liberato Ravenna e l'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista . Ravenna,oggi città partigiana de l
tricolore e della Costituzione, condanna l'ignobi -
cupazione tedesca . Anche per questo invece Ravenna coltiva la memoria del valore della Resistenza al fascismo". Valore della memoria che "voglio sottolineare anche in questa circostana utiliz -
le gesto che a Fosso Ghiaia ne oltraggia la memoria e il sacrificio . In questi ultimi anni è nata una
corrente politico culturale negazionista del valor e
della T,ntta di liberazione dalla dittatura e dall'nr -
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zando le parole del teologo protestante Dietrid h
Bonhoeffer". Le pronunciò nel 1944,poche ore
prima di essere assassinato dai nazisti : "La perdita della memoria morale non è forse il motivo del lo sfaldarsi di tutti i legami, dell'amore, del matrimonio, dell'amicizia, della fedeltà? Niente mett e
radici: tutto ha breve respiro . Ma beni come la
giustizia, la verità, la bellezza e in generale tutt e
le grandi opere richiedono tempo,stabilità, me moria . Altrimenti de generano".
press LJfE
RL ...àgn a
10/07/2011
Ravenna
L'editore Giovanni Mirella salva dalla dismissione la storica pubblicazione legata alla città
Rivista sulla ceramica evita la chiusura
L'Ediemme l'ha rilevata dal Gruppo Sole 24 ore
FAENZA - Rischiava di andare disperso un patrimonio editoriale
ed invece non è stato così, tanto
che giustamente si può parlare del
salvataggio di una rivista di riferimento nel mondo della ceramica
italiana . Il Gruppo Editoriale
Ediemme, guidato da Giovann i
Mirulla, ha acquistato la testat a
"La Ceramica Moderna e Antica" ,
che rischiava di scomparire in seguito alla decisione della divisione
Business Media del Gruppo Sole
24 Ore di dismettere le riviste tecniche di settore acquisite qualche
anno fa da Faenza Editrice.
"La Ceramica Moderna e Antica "
fu fondata sei lustri orsono nell'ambito dell'attività del Grupp o
Faenza Editrice nato dall'intuizione di un artista di grande fama come Goffredo Gaeta e di Franco
Rossi . Ora trova nuova linfa.
"Davanti alla possibilità di dare
continuità alla testata - dice Giovanni Mirulla - non abbiamo esitato . E' stata una operazione coraggiosa che inserisce la rivista in
un gruppo editoriale vocato all'artigianato e alle arti applicate e decorative. Come già è evidente da l
primo numero, che contiene un
ampio reportage sul Premio Faenza in corso al Museo internazionale delle Ceramiche, manterrà for -
ti legami con il luogo di origine e
le città di antica tradizione cera mica . Va ad affiancarsi alla rivist a
'D'A, dedicata all'artigianato i n
tutte le sue forme, e questo abbinamento con una alternanza bimestrale - aggiunge l'editore - per mette di riequilibrare i contenuti
di 'D'A' a volte troppo sbilanciati
sulla ceramica".
Autorità e esperti salutano co n
piacere l'operazione. "E' un esempio di resistenza culturale no n
scontata - sottolinea il vicesindaco
e assessore alla cultura del Comune di Faenza, Massimo Isola - e
credo che possa mantenere uno
spazio, pur nel consolidarsi dell a
fruizione dei contenuti specializzati sul web".
La continuità del percorso editoriale è un aspetto particolarment e
importante .
"Prosegue l'opera - afferma Gia n
Carlo Bojani, ex direttore del Museo delle Ceramiche - di diffonde re valori di creatività e manualit à
che sono il tratto distintivo dell'arte della ceramica".
La nuova serie della rivista, diffusa per abbonamento e nelle fiere
specializzate, è disponibile a Faenza nella "Bottega Bertaccini" i n
corso Garibaldi 4 .
Giuseppe Sangiorgi
Maria Concetta Cossa (architetto e
artista), Elisabetta Bovina (ex
caporedattrice rivista), Giovann i
Mirulla (editore), Gian Carlo Bojan i
(ex direttore Mic), Renzo Bertaccin i
titolare "Bottega Bertaccini "
Va ad affiancarsi alla rivista
`DA"dedicata all'artigianato
in tutte le sue forme
Fu fondata 30 anni fa
dalla Faenza Editrice
dell'artista Goffredo Gaeta
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1AVOC
10/07/2011
RL,àgn a
Ravenna
L'editore Giovanni Mirella salva dalla dismissione la storica pubblicazione legata alla città
Rivista sulla ceramica evita la chiusura
L'Ediemme l'ha rilevata dal Gruppo Sole 24 ore
FAENZA - Rischiava di andare disperso un patrimonio editoriale
ed invece non è stato così, tanto
che giustamente si può parlare del
salvataggio di una rivista di riferimento nel mondo della ceramica
italiana . Il Gruppo Editoriale
Ediemme, guidato da Giovann i
Mirulla, ha acquistato la testat a
"La Ceramica Moderna e Antica" ,
che rischiava di scomparire in seguito alla decisione della divisione
Business Media del Gruppo Sole
24 Ore di dismettere le riviste tecniche di settore acquisite qualche
anno fa da Faenza Editrice.
"La Ceramica Moderna e Antica "
fu fondata sei lustri orsono nell'ambito dell'attività del Grupp o
Faenza Editrice nato dall'intuizione di un artista di grande fama come Goffredo Gaeta e di Franco
Rossi . Ora trova nuova linfa.
"Davanti alla possibilità di dare
continuità alla testata - dice Giovanni Mirulla - non abbiamo esitato . E' stata una operazione coraggiosa che inserisce la rivista in
un gruppo editoriale vocato all'artigianato e alle arti applicate e decorative. Come già è evidente da l
primo numero, che contiene un
ampio reportage sul Premio Faenza in corso al Museo internazionale delle Ceramiche, manterrà for -
ti legami con il luogo di origine e
le città di antica tradizione cera mica . Va ad affiancarsi alla rivist a
'D'A, dedicata all'artigianato i n
tutte le sue forme, e questo abbinamento con una alternanza bimestrale - aggiunge l'editore - per mette di riequilibrare i contenuti
di 'D'A' a volte troppo sbilanciati
sulla ceramica".
Autorità e esperti salutano co n
piacere l'operazione. "E' un esempio di resistenza culturale no n
scontata - sottolinea il vicesindaco
e assessore alla cultura del Comune di Faenza, Massimo Isola - e
credo che possa mantenere uno
spazio, pur nel consolidarsi dell a
fruizione dei contenuti specializzati sul web".
La continuità del percorso editoriale è un aspetto particolarment e
importante .
"Prosegue l'opera - afferma Gia n
Carlo Bojani, ex direttore del Museo delle Ceramiche - di diffonde re valori di creatività e manualit à
che sono il tratto distintivo dell'arte della ceramica".
La nuova serie della rivista, diffusa per abbonamento e nelle fiere
specializzate, è disponibile a Faenza nella "Bottega Bertaccini" i n
corso Garibaldi 4 .
Giuseppe Sangiorgi
Maria Concetta Cossa (architetto e
artista), Elisabetta Bovina (ex
caporedattrice rivista), Giovann i
Mirulla (editore), Gian Carlo Bojan i
(ex direttore Mic), Renzo Bertaccin i
titolare "Bottega Bertaccini "
Va ad affiancarsi alla rivista
`DA"dedicata all'artigianato
in tutte le sue forme
Fu fondata 30 anni fa
dalla Faenza Editrice
dell'artista Goffredo Gaeta
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RVOCELagna
pressUnE
10/07/2011
Ravenna
Centrale a biomasse "Ci hanno abbandonato nella battaglia per il ricorso alTar "
Agricoltori di Russi: ?residente e direttore si d
RUSSI - Sono passati solo pochi
giorni dalla decisione del Tar d i
stoppare la centrale a biomass e
Powercrop, ma sono più che s g
ficiente per far respirare aria da
resa dei conti in casa Coldiretti.
Sì perché, la richiesta di Coldiretti Russi ai vertici provinciali è
netta : il presidente Massimilian o
Pederzoli e il direttore Antonio
Sangiorgi devono dimettersi . "Ci
hanno abbandonati agli ultimi 5 0
metri, dicendo che, se volevamo
ricorrere al Tar dovevamo far e
da soli" affermano Gregorio Calderoni e Stefano Rivalta, rispettivamente presidente e vicepresidente della sezione locale dell'associazione agricola . E da soli
hanno fatto, chiamando a raccolta i contadini di Russi, non pe r
scendere in piazza con i trattori,
ma per mettere la loro firma nel
ricorso al Tar e versare un contributo per le spese legali. In più d i
130 - tra cittadini e agricoltori hanno risposto e la sospensiva è
arrivata. "Gli imprenditori agri -
mente in disparte dal giugn o
2010, momento spartiacque in
cui la Coldiretti nazionale firm ò
l'accordo quadro con Powercrop ,
documento che impegnava l'associazione a lavorare per costruire una filiera energetica nazionale basata sulle biomasse . "Ci
chiamano in piazza, si dichiarano contrari in campagna elettorale e poi? Questo è il pensiero che
circola non solo tra i nostri associati ma anche in quelli della Ci a
che hanno sottoscritto il ricorso"
spiega Calderoni . "La politica si
fa sul territorio, ascoltando le esigenze della base e non nelle stanze dei palazzi . Non si può parlare per anni di Chilometri Zero ,
difesa delle produzioni locali e
contemporaneamente siglare accordi quadro per agevolare gli interessi delle grandi lobbies della
green economy a discapito delle
nostre aziende agricole che da
troppi anni stanno pagando . Non
si può cercare neppure di demolire e di annullare la credibilit à
del mondo cooperativo, perché
gioca ancora una volta al sol o
vantaggio dei privati". Questo le
accuse messe in campo per chiedere un cambio al vertice . Quanto alla battaglia contro Powercrop, Calderoni invita alla calma . "Noi non molleremo, ma chi
ci ha sostenuto sappia che la strada è ancora lunga" commenta ,
gustandosi comunque lo sgambetto a Powercrop . Il Tar, infatti ,
aprirà il dibattimento tra le parti
in causa solo il primo dicembre
ed è lecito attendersi che la ma tassa inizierà a sbrogliarsi solo a
2012 inoltrato .
Marco Ricipoti
....
coli si sentono fortemente indignati, perché nel momento decisivo i dirigenti li hanno abbandonati, preferendo stare all'ombr a
dei potenti e banchettare assie me agli industriali" si legge nel
duro documento di Coldirett i
Russi. I vertici provinciali sarebbero così rei di opportunismo ,
prima contro e poi improvvisa -
a o"
. . . .. ... . . .
Vertici Coldiretti Il direttore Sangiorgi primo da sinistra) e il presidente Pederzoli (terzo)
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press LJfE
1AVOC
10/07/2011
RL,àgn a
Ravenna
Crisi, i Trasversali contro apatia di organizzazioni e istituzioni
"Si lasciano morire nuove aziende
hanno investito nella frutticoltura "
LI JGO - Un appello per unire le forze all'interno del mondo produttivo agricolo viene dal Gruppo trasversale agricoltori (Gta) sempre più preoccupati per una crisi di cui
non si intravede la fine . "Dopo un inverno passato a fare
incontri e conferenze pieni di buoni propositi, al fine di
dotarci di strumenti e strategie per affrontare eventuali crisi - affermano Gianfranco Rambelli e Daniele Lega del Gta
-, purtroppo, come sempre, non siamo riusciti a vincer e
']'apatia' di strutture di commercializzazione, organizzazioni professionali e istituzioni . Le organizzazioni professionali dopo aver fatto 'melina' in tutti questi mesi, ora fann o
comunicati preoccupati cercando di colpire le organizzazioni di produttori e le cooperative, Dispiace - attaccan o
Rambelli e Lega - vedere che anche le istituzioni regional i
con il loro assessorato all'agricoltura in testa, dopo aver fatto roboanti promesse nelle riunioni siano scomparse dalla
scena . Alcuni dicono che soffrano dei veti incrociati di alcune organizzazioni professionali ; forse però a questa isti-
ronza totale tanti giovani che hanno investito in frutticoltura ci lascia stupiti ed indignati . Cosa deve ancora succedere perché si capisca che il mondo agricolo da solo no n
é in gaio di reagire? - si chiedono Rambelli e Lega - Co sa aspettano i nostri colleghi agricoltori a capire che continuare a conferire in silenzio ad organizzazioni e commer cianti privati le loro produzioni a prezzi abbondantemente sotto i costi di produzione legittimano il funerale dell e
proprie aziende? Cosa aspettano i nostri colleghi agricolto ri a chiedere agli amministratori delle organizzazioni un
resoconto del loro operato, o ai propri rappresentanti sindacali risposte adeguate alla delega che gli hanno rilasciato?". l due rappresentanti del Gta si dicono "convinti che
quest'anno sarebbe stato sufficiente lavorare durante l'inverno come da noi richiesto, ora con un minimo di coope razione tra le strutture commerciali e con un'autoregolamentazione dell'offerta per evitare questa ennesima crisi,
che gli agricoltori non devono lasciar passare `impunita'
tuzione manca il coraggio di agire in autonomia e di tradar re in pratica le proposte per affrontare il nodo del rapporto col mercato e soprattutto con la grande distribuzione organizzata". Per i Trasversali non eèpiù tempo da per-
Bere. "Comprendiamo che le organizzazioni di produttor i
aspettino la scomparsa di altri produttori nella speranza ,
prima o poi, di avere un equilibrio naturale fra domand a
e offerta, ma che le istituzioni lascino morire nella indiffe -
Rambelll e
Lega: "Servono
regole comuni
per disciplinare
l'offerta"
Mercato il Gta
chiede uno sforz o
comune contro l a
crisi all'interno de l
mondo produttivo
agricolo
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10/07/2011
IA
L
..,ign a
Ravenna
La società tu ese per la vendita e l'esportazione dei prodotti agricoli ha eletto il nuovo consigli o
Ringiovaniti i quadri operativi e n'agonizzato ilpersonale
LUGO - Venerdì sera nell a
sede della Coop Cepal, i n
via Lato di Mezzo, alla fin e
di un'animata assemble a
sociale durante la quale i l
consiglio uscente ha esposto le nuove strategie intra prese dalla società, i soc i
della Cepal hanno eletto i l
nuovo consiglio di amministrazione che guiderà l a
cooperativa per il trienni o
2011-2014 . Gli amministra tori eletti dall'assemble a
dei soci sono Agostino Avveduti, Giorgio Bertini, Pa ride Cantoni, Laura Ferrero, Fabio Montanari, Andrea Pirazzini , Stefano Pirazzini, Roberto Neri, Daniele Sangiorgi, Danil o
Tampieri, Maurizio Valgimigli e Gian Carlo Verlicchi . Questo consiglio, parzialmente rinnovato e ch e
vede l'ingresso di una presenza femminile, affronter à
le nuove sfide che si presenteranno in un settore co bisognoso di grandi cambiamenti che riportino stabilità e profitti alle aziend e
agricole . Le difficili realt à
dei mercati ortofrutticoli attuali, sempre più compless i
e globalizzati, richiedon o
grande competitività, innovazione e una sempre maggiore attenzione alla qualit à
delle produzioni ed al contenimento dei costi . In par ticolare i provvedimenti già
attuati dalla cooperativa riguardano la centralizzazione delle lavorazioni nell o
stabilimento di Lugo, un a
nuova disposizione de i
macchinari nella sala di lavorazione ed il loro adegua mento per potere lavorare i
prodotti mantenendo il più
possibile inalterate le caratteristiche di qualità e salubrità . Nel corso degli ultim i
mesi si è provveduto inoltr e
ad un'importante riorganizzazione del personale ed al
ringiovanimento dei quadr i
operativi della cooperativ a
con Io scopo di integrarn e
le diverse funzioni per mi gliorare e velocizzare tutt i
segmenti della filiera . Ad
oggi la cooperativa è in grado di processare circa 250 0
quintali di prodotto per turno occupando 200 unità lavorative ed è già in pien a
lavorazione . Tutto quanto
messo in atto fa parte di u n
importante progetto di rinnovo della Cepal che porterà risultati nel corso de i
prossimi 2-3 anni e che ve de come fulcro di tutto l a
riappropriazione da part e
dei soci del governo dell a
cooperativa a partire da u n
maggiore coinvolgimento ,
dialogo, trasparenza e frequenza di informazione, ri scoprendo perciò gli originali valori della cooperazione . La Cepal, per impostar e
questo importante progetto ,
si è avvalsa della consulenza della società Agri Foo d
Consultants srl e quind i
della 50ennale esperienz a
del dottor Carlo Ronchi e
del suo staff in ambito industriale e cooperativo . I
provvedimenti messi in atto
hanno consentito di attutir e
in parte le conseguenze negative di questa campagn a
estiva che sta procedendo
non senza difficoltà a caus a
di molteplici fattori tra cu i
le sovrapposizioni di produzione e il calo dei consum i
di ortofrutta .
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Vengono lavorati 2500
quintali dipmdotti per turno
irrq.
200 addetti
Frutta La cooperativa Cepal coordina e
gestisce le produzioni, dalla campagn a
fino alla vendita al consumatore, con
l'obiettivo di mantenere la competitivit à
sui mercati e la qualità della merce i n
linea con le esigenze dei consumator i
Nei prossimi 2-3 anni
i soci saranno sempre più
coinvolti nelle decisioni
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REMARE CONTRO SE STESSI
LA SPECULAZIONE
I PANNI SPORCHI
di SERGIO ROMANO
------------------------------------------------------em>ra che irapl o
ti fra Tonj~ Piair e
Cordon Pro bn ,
quando il primo er a
capo del governo e il secondo cancelliere dello Scacchiere, fossero pessimi .
Avevano concluse un accor do: Biair se ne sarebbe andato durante il suo terz o
mandato e Brown sarebb e
diventato primo ministro
con un certo anticipo rispetto alle elezioni successi ve . Ma Plair resistette pi ù
del previsto e trasformò l a
sua uscita di scena in un a
lunga e lentissima marci a
trionfale. Vi furono probabilmente discussioni e baruffe. Ma in pubblico i due
uomini politici si comporta rono come se fossero legati
da imperitura amicizia, lpocrisia? Forse, ma anche e so prattutto buon senso . Sapevano che se avessero sciorinato in pubblico i panni
sporchi delle loro relazion i
personali, lo spettacolo deile loro intemperanze avrebbe nuociuto al prestigio del
governo ,
E inutile pretendere dai
politici italiani il galate o
dei loro colleghi britannici .
Ogni Paese ha i suoi gusti, il
suo stile, la sua opinione
pubblica. Ma quello che è
accaduto negli scorsi giorn i
non ha, anche da noi, prece denti . Il presidente del Con siglio ha detto che il suo ministro deli'Econoania «no n
fa gioco di squadra», cred e
di essere un genio, è convin to che tutti gli altri sian o
dei cretini. In uno sketch se parato il ministro dell'Economia ha definito infatti
«Cretino», Sia pure_ 3 mezz a
voce, un collega di govern o
che partecipava con lui all a
stessa conferenza stampa, E
sul problema della clausol a
che avrebbe permesso al l'azienda del premier di ritardare l'eventuale paga mento di una grossa ammenda, Perlusconi e alcuni
suoi ministri hanno fatto dichiarazioni con cui si accusavano a vicenda, in sostan za, di avere mentito . li governo si è ripetutamente
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battuto (a mio avviso con ra gione) contro l'uso improprio e spregiudicato delle
intercettazioni telefoniche ,
Ma a che cosa serve ascoltare le conversazioni private
dei suoi membri quando è
p iù che sufficiente ascoltare o leggere i loro intervent i
pubblici?
Questi episodi potrebbero essere i sintomi di un
p rogressivo sfaldament o
della maggioranza. Quand o
il futuro di un patto di governo diventa incerto, i freni inibitori del soci tendono ad allentarsi. Se questo
avvenisse in una fase in cu i
la legislatura sta per conclu dersi, poco male . Ma il "'di
e la Lega non sono pronti a
nuove elezioni, l'opposizione non sembra volerle con
sufficiente fermezza e l o
scioglimento delle Camere
a breve termine, salvo Imprevedibili incidenti di percorso, appare per il momento improbabile . Il rischio ,
quindi, è che questo indecoroso spettacolo vada in scena ancora per parecchi me si. L'Italia non può p ermetterselo . La lentezza con cui
l'eurozona sta affrontand o
la crisi greca ha avuto per effetto il progressivo allargamento dell'area dei Paes i
vulnerabili . La speculazione va a caccia di carne fresca e ha messo gli occhi sulalla. La manovra del ministro dell'Economia è probabilmente la migliore delle
risposte possibili, ma il bisticcio delle scorse ore fra
Berlusconi e Tremonti verte per l'appunto sul suo rigore e incoraggia color o
che sono pronti a scommettere sul suo annacquamento .lNon basta . Se il differenziale fra i band italiani e
quelli tedeschi aumenta, i
dati su cui la Finanziaria è
stata calcolata verranno rapidamente superati dagli avvenimenti . Una delle accuse preferite da Silvio Periusconi è quella indirizzata
contro chi «rema contro» .
Che cosa dire di un govern o
clic rema contro se stesso?
di 114
RIPRODUZIONE
Pagina I
Così
Ferrovie e Alitalia
davano consulenze a Milanes e
Il deputato ai pm: nomine? Faccio quello che indicano i partit i
DAL NOSTRO INVIAT O
NAPOLI — Un intreccio di conti correnti italiani ed esteri dove far confluire i cospicui guadagni ottenuti grazi e
agli incarichi in aziende di Stato, Per ché è nel 2006 che la vita di Marco Mila nese, ex ufficiale della Guardia di Finanza poi diventato stretto collaborato re del ministro Giulio 'Prernontí e infine parlamentare del In di, fa un notevole salto di qualità . Sui suoi deposit i
transitano milioni di curo, moltissimi
soldi in contanti, alcune somme per t e
quali appare difficile, nonostante un'accurata perizia contabile, ricostruire l a
provenienza. Ma sono soprattutto le so cietà pubbliche ad alimentare il suo te soro . Dall'Alitalia alla Rai, dalle Ferro vie dello Stato alla Ansaldo, dopo il con gedo dalle Fiamme Gialle Milanese ave va ottenuto numerosi contratti . E adesso bisognerà scoprire quali fossero l e
sue effettive mansioni . Le carte dell'inchiesta del pubblico ministero Vincenzo Piscitelli che ha chiesto e ottenut o
dal giudice un ordine di arresto per associazione a delinquere, corruzione e
violazione del segreto . elencano «entra te» e «uscite» ma il lavoro dei consulen ti non è ancora terminato, soprattutto
per quanto riguarda le disponibilità ohtrefrondera . Al termine della sua prim a
relazione sulla movimentazione tra il
2006 e
it 20lo, professor Luigi Mancini evidenzia venti operazioni sospett e
che dovranno essere adesso approfondite . Il resto dell'indagine si concentr a
invece sulla spartizione "politica" dell e
nomine pubbliche .
Assegni circolari
con la società dell'oro
Sono quattro i conti correnti che Milanese movimenta . Su quello del Banco
di Napoli «in quattro anni gli introiti so no ammontati a un milione e 809 mila
euro, mentre gli esiti sono risultati pari
a un milione e 752 mila euro?? . Sugli al tri tre del Credito Artigiano passano le
entrate ritenute più «interessanti» da gli investigatori. Si scopre che Milanes e
ha ottenuto 164.773 curo dall'Alitalia e
245.792 euro dalle Ferrovie. Dalla Rai
prende 130.788 euro mentre la presidenza del Consiglio dei ministri gli versa assegni per i6o.000 euro . Di che natura sono le consulenze che Milanese è
riuscito ad ottenere? Perché il parlamentare
oltre al seggio alla Camera
che gli fa guadagnare 316,953 euro e a i
112~ euro che gli arrivano dal grup-
po parlamentare ---- può contare su simili contratti? Interrogativi che riguardano anche i rapporti con altri Enti come l'Unire, che gli versa 16,307 euro op pure fina Assitalia da cui riceve 25.02 2
curo . E questo senza contare che altri
245,792 gli sono stati versati dal ministero delle Finanze visto che era nello
staff del ministro Trenionti come collaboratore di massima fiducia tanto da ricoprire la carica di consulente politico
e dall'Agenzia delle Entrate che invec e
gli ha bonificato 11 .577 giuro.
Tra le operazioni da approfondire secondo il consulente c'è «il rapport o
con Cashgold dalla quale il 14 maggi o
2010 ha ricevuto 237 .600 euro in assegni circolari» . Si tratta di una società
che sul sito intemet risulta specializzata nella trattazione, compresa la fonde ria, del prezioso metallo. Ancora sotto
osservazione la compravendita di aut o
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di lusso e in particolare quella della Perrari 612 Scaglietti perché «dal conto
del Credito Artigiano risulta che sono
state addebitate solo 11 rate di leasin g
visto che nel giugno 2008 Milanese ha
ceduto il contratto alla Racecars». Nel la perizia contabile, il consulente evidenzia una serie di «movimentazioni »
che potrebbero nascondere passaggi il leciti di soldi. In particolare n,i bonifici
esteri disposti tramite il Credito Artigiano per importi complessivi di 256 .79 6
curo in favore della "Scp Jardíllier Meu nier Renucci Rose et WohI Dahan Notaires Associes" per un totale d i
256.790 tra il 2006 e il 2007, ricevend o
a sua volta un bonifico di 96 .340 ne l
febbraio 2008». Ma anche «la restituzione da parte del signor Milanese all e
Ferrovie dello Stato di 56 .o3o euro su
245 .792 ali() ottenuti» . Movimentazioni che si aggiungono a quelle registrat e
sul conto estero presso il Crédit Agrico le agenzia dì Draguignan, che potranno essere analizzate soltanto con una
rogatoria internazionale .
Gli accordi
con l'opposizion e
Un capitolo importante dell'indagine
di Piscitelli riguarda la spartizione dell e
nomine nelle aziende di Stato, tenend o
conto che Milanese è accusato tra l'altro di aver favorito incarichi in cambio
i soldi. Del resto lo stesso depu tato, nel suo interrogatorio del 2 9
marzo scorso, non ha potuto ne gare quanto era già stato raccon tato dal responsabile delle relazio ni esterne di Finmeccanica Loren zo Borgogni sulle segnalazioni di mi nistri e parlamentari per la composizio ne dei consigli di amministrazione. Af ferma Milanese : «Siccome con una norma del 2008 i posti sono stati abbassati
ministro dell'Economia ha detto : io si curamente devo mettere un dirigent e
del Tesoro, per il resto fate voi. Vedet e
voi col dottor Letta oppure con gli altr i
poli, la Lega o gli ex di An all'interno
del Pdl . . . dicono i nomi e poi il Tesoro
come parte tecnica dice : questo nome
non è possibile magari ha precedenti ,
oppure non so perché in alcune societ à
bisogna avere requisiti particolari . . . al lora dico, bisogna sostituire un nome e
vado da quelli della Lega e dico: mi dai
un altro nome, cioè io faccio verament e
il postino, . .» .
Milanese parla anche dei rapporti
con il centrosinistra: «Sempre co n
dottor Letta è capitato che all'opposi zione vengano dati dei posti proprio
per avere una maggiore . ., è capitato
che i nomi vengano dati al dottor Letta ._ ad esempio alle Poste c'erano du e
dell'opposizione nell'ultimo consiglio
fatto da questo governo perché mi s a
che c'era la Margherita, bisognerebb e
vedere un po' le carte . . . Io parlavo
sempre col dottor Letta . . .» .
«Sì nomina chi vuole
il partito »
E ancora: «Spesso i nominativi l i
danno direttamente al capo di gabinet to perché poi arrivano diversi nomina tivi cioè, che voglio dire, la Lega ha se -
gnalato Tosi dopodiché arriva toso ma
a me la Lega ha segnalato "pirico patii no" e allora chi è questo qua? Allora
chiamiamo, chi è il referente della Lega? Giorgetti? Scusa Gianca', ma i n
Finmeccanica chi dovete mettere voi?
Ah ma è Tosi . Giorgetti allora segnala
Tosi . . . Spesso arrivano cose diverse an che direttamente al dottor Fortunato
(il capo di gabinetto, ndr) che parla
con Letta, Letta, che lo manda a Fortu nato . . . qualcuno che vede Tremont i
glielo dà in mano e magari ministr o
non sa neanche . . . nell'immediatezza
dell'assemblea ognuno manda un curri culum . ., non è che vengono discusse e
allora ognuno cerca di giocare un gioco, bisogna stare attenti che uno non
nomini una persona diversa da quella
che invece vuole partito . . .
E in questa fase che Milanese chiari sce : «Io faccio questo lavoro di evitare fa ghe, cioè fughe che qualcuno dia un nome diverso da quello concordato, cioè l a
Lega concorda un nominativo magar i
con un ministro della Lega e lo dà al ca po di gabinetto e dicono : oh, siamo sicuri. . . Ci sono società come Finmeccanica ,
qualche volta le Ferrovie, è capitato che
vogliano evitare di mettere persone tut te dirigenti loro interni per avere anch e
un certo tipo di "terzietà" e dicono : h o
un posto disponibile, ho dieci posti, cinque posti e lo dicono a più persone.. . oh,
t'avete mica "curriculum" da mandare...
lo dicono al Tesoro, poi a diversi ministri. . . della Difesa, dello Sviluppo Economico . . . Noi li abbiamo dati però io so
che medesime cose le hanno date al mi nistro dello Sviluppo Economico, della
Difesa, al dottor Letta».
Fiorenza Sarzanin i
© RIPRODUZIONE RISERVAR,.
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Il caso Il coordinatore poi si corregge : mi riferivo ai N. Spunta la data di settembre
Pdl, scontro sulle primarie . Verdini : una buffonata
Ma, la base del partito le chiede. E i ministri si schierano con il neosegretario
ROMA — Sale sul palco e
canticchia qualche parola d i
«Dolcemente viaggiare», tra
gli sguardi stupiti dei circa
3 mila che lo ascoltano nel
tendone, Fa a tempo a dir e
che «Beriusconi deve continuare con la sua impostazio ne che semplifica la politica» . E poi «bolla» le prima ne : «Una pura buffonata per ché all'enfasi mediatici ch e
producono non corrisponde la sostanza» . Più tardi al la «Festa della Libertà» di
Ia libera
Alemanno rinnova l a
richiesta di
consultazione . Si anch e
dalla Brambilla
Mirabello Denis Verdini cor regge il tiro . «Mi riferivo a
quelle di Firenze - chiarisce
poi il coordinatore Pdl, parlando della scelta fatta per il
sindaco pd Matteo Renzi - .
Io ritengo che le primarie si ano uno strumento da studiare per tentare di capire al
meglio come possano esse re fatte» .
Ma la marcia indietro del
deputato toscano rivela ch e
nel Pdl si è aperto per la pri-
ma volta un serrato confron to sulla scelta dei suoi candi dati . Dal nome che andrà a
sostituire il premier ne l
2013 a quelli degli aspirant i
sindaci e presidenti di regioni e province . Il dibattito comincia dall'alto e cala subito tra i militanti : piuttosto
che le primarie, Berluscon i
sembra optare per l'investi tura diretta . Anno però le
rilancia anche per la scelta
della premiership . Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e il sindaco di Roma Gianni Alemanno le chiedono come segno
del rinnovamento di cui par la anche, schierandosi a favore, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambili& «Mai avere paura della
libera competizione e della
meritocrazia» . La base de l
Pdl nel frattempo si interroga e invoca più. partecipazio ne . In questi giorni lo fa anche dal tendone di Mirabel Io, applaudendo chiunque
salga su t palco per parlare
di primarie. Mentre su Face book si moltiplicano i gruppi che le sollecitano e c'è ch i
le vuole tanto per le prossime elezioni comunali a Boto gna quanto per gli incarich i
di partito minori .
Spunta già una data ravvi -
cinata, da individuare a set tembre, dopo le ferie, Il suggerimento viene da Formigoni che parla di «ultima occasione per riagganciare l a
nostra gente» . E aggiunge :
«Le primarie dovrebbero essere all'americana, con larghissima partecipazione popolare» . Storce il naso invece il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, se condo il quale candidato
premier lo sceglie il partito», Per Giorgia Meloni, re sponsabile delle Politich e
giovanili al contrario, persi no Berlusconi dovrebb e
«passare attraverso le prima rie», mentre Ignazio La Rus sa mette in guardia dai
schi insiti nel sistema : « E
un metodo non infallibile
(si pensi a Veltroni) ma che
mi piace e che, con regol e
certe, dovremo seguire nel
Pdl» . Poi il ministro della Di fesa fissa dei paletti: «Quan do non c'è da scegliere candidati ma direttamente i di rigenti locali o nazionali di
un partito, è giusto decida no solo gli associati, cioè gli
iscritti . Salvando il principio che vota chi si assume
apertamente questo molo»,
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Maurizio Gasparri invec e
sposa le primarie nel caso
in cui Berlusconi dovess e
decidere di non ricandidarsi nel 2013 «Se ci sarà il ri cambio ci sarà un coinvolgi mento ampio e saranno in dispensabili» . «Le primari e
sono un metodo, non un a
soluzione . Quando una leadership si afferma - è la riflessione di Gianfranco Rotondi, ministro per 1'Atruazione del programma - si ve de con e senza primarie .
Dunque, come si diceva nel la Dc, chi ha più filo tessa» .
Ma nel Pdl tiene banco an che il tema della successione al ministro delta Giusti zia Angelino Anno, che entro la prossima settiman a
potrebbe abbandonare l a
poltrona di Guardasigilli .
Tra i papabili a sostituirlo ,
in pole position resta sempre il nome del vicepresidente della Camera Mauri zio Lupi, per il quale le pressioni sono fortissime . Ma s i
parla anche dell'avvocato civilista Anna Maria Bernini,
dell'ex presidente della commissione Affari costituzionali Donalo Bruno e del sotto segretario all'Interno Francesco Nitto Palma,
Alessandro Fullon i
© RIPRODUZIONE RISERVAR,.
GlustIzIa
Ancora apertissimo i l
tema della successione a i
ministero della Giustizia :
resta forte íi nome di Lupi
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Uopposizione «Ognuno nel suo ruolo favorisca la crescita del Paese »
Bersani e Casini aprono:
sostegno al rigore dei conti
«Saremo proposffivi sulle riforme, serve solà»
ROMA — La speculazione
fa paura. 1 violenti attacch i
contro i titoli pubblici e l e
banche italiane che venerdì
hanno affossato Piazza Affari
preoccupano la finanza m a
anche la politica . Che cerca so luzioni. In gran fretta, per evi tare che la riapertura dei mercati, domani, sia un'altra giornata nera. Ma è l'opposizione
a fare il primo passo : co n
un'iniziativa comune, maturata ieri nel corso di un colloquio a Bologna, i leader de l
Pd Pier Luigi Bersani e dell'U dc Pier Ferdinando Casin i
hanno deciso di lanciare u n
appello all'unità di intenti d i
L' «Aàiv ire »
il quotidiano dei vescov i
ha lanciata un appell o
al premier perché incontr i
i leader dell'opposizione
maggioranza e opposizione
per far fronte con spirito costruttivo all'emergenza. Perché, dicono, la speculazione
non deve vincere, 11 loro è un
richiamo misto di politica e
di economia, un invito al governo a fare la quadra sui contrasti superando gli sbandamenti ed una sollecitazione
al Parlamento a focalizzars i
sulle riforme strutturali necessarie .
Le preoccupazioni, innanzi tutto, che Bersani e Casin i
esprimono «per gli attacchi
ai quali l'Italia potrebbe esse re sottoposta in una fase d i
sbandamento e di caduta del la credibilità del governo» ,
Non citano fatti, non fanno riferimento ai problemi del ministro dell'Economia, Giuli o
Tremonti, garante in sede internazionale dell'azione di bilancio, ma chiedono di ritrovare credibilità ed esprimono
anche «la convinzione» ch e
nel paese vi siano «certamen te le energie e le risorse pe r
affrontare con coraggio le sfide che gli italiani si trovano
di fronte» . E tali sfide richiedono ovviamente azioni con crete di politica economica
che anche forse al di là dell a
manovra già varata «favoriscano e sostengano la crescita in modo da assicurare anche per questa via la tenuta e
la solidità dell'economia e del la finanza pubblica italiana» ,
Un cammino questo di cui i l
segretario del Pd e il leade r
&Irti& non chiariscono come compiere nel concreto
ma che invitano a fare unitariamente . Quanto a loro prendono l'impegno «in questa fase, ciascuno con le propri e
idee, e nel proprio ruolo di op posizione, ad essere propositi vi sul tema delle riform e
strutturali per il Paese e a da re vita a scambi e confront i
sui contenuti tra i gruppi 1).w -
lamentali» . Perché, «nono stante la situazione politica» ,
in [rafia «ci sono senza dubbio le energie e le risorse pe r
affrontare con responsabilit à
e coraggio le sfide che il Paese ha di fronte . Chi scommettesse sul contrario è destinato a restare deluso» .
A rafforzare l'appello di Ber sani e Casini che già nei giorni scorsi si sono trovati a chie dere al premier Silvio Berlusconi la stessa cosa, cioè di es -
------------------------------------------------------------Idea di Rìzi
lasciaIDo 1'cm-o
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sue pi'0pOSta : aVOgiiMO
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chiedono i. comunisti
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sere ascoltati per la nomina
del successore al vertice della
Banca d'Italia di Mario Draghi, che dal primo novembre
guiderà la Bce è intervenut o
il quotidiano cattolico «L'Avvenire» secondo cui «sarebbe
bene se si creassero le condizioni per due incontri tra il
presidente del Consiglio e i
leader delle diverse opposizioni» . Perché - si legge nel l'editoriale di Sergio Soave «l'unico modo per respingere
la speculazione è dimostrare
che l'Italia è decisa a rispetta re i suoi impegni e che su questo non c'è rottura né all'interno della maggioranza né al l'interno dell'opposizione> . Il
morso degli speculatori scatta quando si presentano possibilità di successo, per debolezze strutturali e incertezze
nella gestione del debito» nota ancora l'Avvenire esortando a mettere da parte i personalismi, sia tra partiti che al l'interno del governo . «Pe r
chiedere una prova di responsabilità agli altri il govern o
deve prima di tutto dare ess o
stesso, nel modo più limpido, la dimostrazione che la fa se più torbida delle contrapposizioni personalistiche è finita davvero» .
Stefania Tamburell o
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29
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Tesoro tesse la tela
per l'agenda bipartisan
Previdenza e cartohrizzqzioni fra i dossier
51,1
miliardi
L'ammontar e
della manovra
varata
dal governo
L890
miliardi
debito pubblic o
taliano in base
alle ultime
rilevazion i
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ROMA
Ci mancava quasi ch e
esprimessero sostegno a Giulio Tre monti . E se Pierluigi Bersani e Pier
Ferdinando Casini alla fine no n
l'hanno fatto, forse, è anche perch é
con l'aria che tira nella maggioranza, appoggiare Tremonti rischia solo
di rendergli più difficile il lavoro, e
di conseguenza esporre ancor di più
l'Italia al rischio della speculazione .
Così i segretari dei due maggiori par titi d'opposizione si sono limitati a l
dovuto, esattamente nel solco tracciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un'assunzione di responsabilità, un messaggio di ottimismo, la presa di coscienza di un momento critico, Po i
Bersani e Casini hanno cominciato a
fare gli scongiuri, aspettando, doma ni, la riapertura dei mercati .
Ieri mattina si sono visti a Bologna, e insieme hanno fatto colazion e
e letto i giornali . Restando tutti e
due colpiti dall'editoriale del «Sole
24 Oreii firmato da Roberto Perotti e
Luigi Zingales. Dove si sostiene che
momento tanto temuto è arrivato ,
e che la manovra che quindici giorni
fa poteva bastare, oggi non tranquillizza più i mercati, al punto da imma ginare un'operazione draconiana d i
risanamento per arrivare al pareggi o
non nel 2o14, ma domani, Uno scenario che segretari dell'Udc e de l
Pd non si augurano, ma che li spaventa nel suo realismo.
Si sono chiesti quanto potrà restare della manovra da So miliardi s e
domani dovesse arrivare un'altra ondata speculativa sui titoli di Stato ita liani. Arrivando alla conclusione che
«un'altra giornata come quella di ve nerdì rischierebbe di annullare qua si tutto lo sforzo da compiere ne i
prossimi tre anni», E poi si son o
messi a discutere della Grecia, a ricordare come due settimane prima
del default, ad Atene, c'erano più o
meno le stesse situazioni di oggi, a
Roma. Una maggioranza instabile e
litigiosa, conflitti continui tra il pre mier ed il ministro dell'Economia, e
poi gli scandali sulla corruzione, l e
tangenti, le risse con la magistratura . Tutto drammaticamente uguale .
Ed enormemente preoccupante .
Per ora c'è l'impegno del Pd e del- 111de ad avanzare proposte «aperte''
di riforme strutturali che possano fa vorire la crescita, a lavorare anche in sieme al governo per migliorare l a
manovra e se possibile rafforzarla ,
«Il coinvolgimento dell'opposizion e
in un dibattito serio sarebbe senz a
dubbio apprezzato dai mercati», di cono nel PdL, anche se non ci credo no più di tanto, non fosse altro per ché «bisogna ricordare che I:asse Ca sini-Bersani è quello del governo d i
responsabilità nazionale» . «Abbiamo già dato la disponibilità ad u n
confronto aperto. Presentino le loro
proposte e poi vedremo, ma finor a
di proposte serie e credibili, dall'Ud c
e dal Pd non sono arrivate» ribadiscono al ministero dell'Economia .
Qualche margine c'è, I contatti di retti in questo momento vengono
evitati, ma le diplomazie sono già al
lavoro. Si identificano già alcuni pos sibili terreni di collaborazione co n
l'obiettivo di trovare nuove soluzioni per lo sviluppo . Ad esempio c' è
una proposta di Anna Finocchiaro,
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capogruppo del Pd al Senato, per la
cartolarizzazione dei crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione. Operazione complicata, ma
che al Tesoro giudicano interessante. «Se però la condizione fosse quel la di trasformare il decreto legge sui
conti pubblici in un disegno di legge
e tenere la discussione aperta fino a
ottobre, non si va da nessuna parte»
dicono al ministero dell'Economia,
ribadendo che tutti gli emendamenti dovranno rispettare o migliorare i
saldi della manovra ed essere «Euro stat -compatibili», quindi a prova d i
bomba .
In attesa di segnali, Casini e Bers
aint o,metonlemaniv ti.
E si sono già messi a discutere de l
piano ((B», ovvero che fare se la spe culazione dovesse affondare il colpo, La soluzione draconiana l'hann o
già messa sul tappeto, Tagli alla spe sa che salvino la previdenza e i servi zi sociali, privatizzazioni forzate e
nuove tasse, ma sui ricchi. Pier Ferdi nando Casini ha in testa la patrimoniale sulle grandi ricchezze, idea che
a Bersani certo non dispiace . Porterebbe risorse per garantire i mercati
e forse anche un po' di crescita . Anche se nessuno dei due si augura, oggi, di dover usare quell'arma pe r
fronteggiare l'ira dei mercati .
Mario Sensin i
msensirticorriere . h
e PIPRODNZ ONE RI :EPN,RzA
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Udc e P d
«Niente sconti
ma siam o
disponibil i
a un confronto
aperto :
presentin o
proposte e
allora vedremo »
gií~iíi~zm
Pagina
28
studio della Confesercent I
« sen/a Province
tagli da 7 miliardi»
_)
-9
L'abolizione delle Province potrebbe
portare nelle tasche delle famiglie
italiane almeno 300 euro l'anno. Il
calcolo arriva dalla Confesercenti i n
un dossier dal titolo «Riaprire la
pratica dell'abolizione delle
Province». Secondo lo studio il taglio
degli enti «consentirebbe di realizzar e
risparmi dell'ordine di 7 miliard i
annui. ossia una parallela riduzione di
spese e di imposte pari a mezzo punt o
di PII»e il rapporto evidenzia che «l a
transizione al federalismo» non
cambia la situazione .
RiPROD:IZIONE RISERVATA
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OSI
-
a--
LA GROSS I
'
è chi il suo Majako vsldj lo trova nel ri€ro-\ to di una società ch e
pensa solo al denaro, e chi invec e
nella visione che il poeta aveva de l
Lavoro, un inferno dove nessuno
può sentirsi sicuro . Ma su una co sa siamo tutti d'accordo, la tempesta che lui sentiva nell 'aria è l a
stessa che tutti noi viviamo ora» .
L 'anima del grande scrittore rus so torna a vibrare oggi nelle vene
ribollenti di duecento adolescenti
provenienti da tutto il mondo per
Fresia della felicità, la creazione a
cielo aperto diretta da Marco Martinelli direttore quest'anno, co n
Errnanna Montanari, dei Lesi iva l
:li S . Arcangelo . Un rito collettivo
the si compie ogni giorno (fino a l
'.z luglio) nello Sferisterio della cit-
a
insegna la f(: iicità, agli adolescenti
s r
tadella romagnola, un laboratorio
permanente con «trib .» di ragazzi provenienti dalle periferie del
mondo, dal Brasile al Senegal, dagli Stati Uniti al Belgio, e poi Napo li-Scampia, Ravenna, S. Arcangel o
e Seneghe, un paesino di duemila
persone in provincia di Oristano .
E il plotone in maglietta giall a
dei ragazzi della Non--Scuola fondata dal Teatro delle Albe, un per corso teairal-pedagogico internazionale dove la coralità, I' iniprovs, i saziane e la v isionarietà sono l e
parole chiave . Ogni gruppo ha
li poet a
Viadimi r
Majakovskij
D.89 .3- 1930 )
fotografato
da Rodchenko
scelto di lavorare su opere divers e
delfartista . dal Mistero Buffo, a
Lit emriee . fino al suo primo testo
teatrale scritto non ancora venteune,VIadinairt'Aoj kovslii},Un'opera visionaria senza trama, ne per sonaggi, tutta centrata su quell a
tempesta che è nell'aria, la Rivoluzione d'ottobre che deve ancora arare . Versi ribelli, scritti da u n
adolescente al l 'inizio del Novecen to che oggi diventano armi per dichiarare lo stesso bisogno di felicità di tutti i tempi.
«t n urgenza reale e concreta ,
come le sue parole — sottoline a
Martinelli —, qui non c' è spazi o
per l'ideologia, si parla di anima e
di carne : le sue poesie sono colpi
al cuore . I ragazzi le riconoscono ,
perché le sentono nelle loro ve
ne» . Kingsley Ngadiouba, ([8 anni) bolognese di origine nigeria-
na: «Ii Paradiso di Majakovskij è
una pace vera : anch'io come lui dico, non datemi parole . ma fatti, la
felicità sta nel realizzare i propr i
sogni, per me significa andare al l ' università e studiare geologia,
per capire come si muove la terra
sotto i nostri piedi» .
Dalla Sardegna, Enrico Porcedda, aspirante teologo--sacerdote ,
affermar «Traducendo le poesie di
Majakovskij in dialetto ho capit o
meglio il suo pensiero e i mici sogni . Ciò che desidero di più a l
mondo è aiutare gli altri . l .a spiritualità mi darà la forza di staccarmi da questo mondo dove sembr a
che conti solo l' apparenza e il denaro» . Un Majakovskij adolesce n
ie, ribelle, anarchico, e necessaria
niente folle : «I suoi versi rispecchiano la disperazione di tanti giovani di oggi» dice sicura €infin e
Godbille tiSenne di Mons, Belgio); e se il conformismo può spin gere all'esasperazione, da donna
so bene che la trappola è ancora
più pericolosa, lo sguardo maschile non ci deve condizionare» .
Un coro multietnico di parole,
forme, gesti e immagini in divenire, una festa pre--rivoluzione dov e
Majakovskij tra un verso e un o
sberleffo afferma la sua contagiosa potenza . «Le angosce di chi abita vicino a una favela di Bio sono
diverse da chi sta a Mazara del Val lo o a Ravenna
conclude Martinelli —, ma se andiamo a parlare
di desideri e di buchi neri dell'ani-ma, scopriamo di essere tutti appartenenli alla stessa civiltà umana» . Tra una nota dell'internazionale in russo e un tamburo africano, un passo di tip tap e un verso
lirico, qui a S . Arcangelo in quest i
giorni sembra che la Tempesta ,
surreale e gioiosa, sia ogni giorno
più vicina.
RIPRODUZIONE RI'-ERVAIA
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Muli emoziona airobi
con un Verdi mai ascolta O
T grande salto nei concerti &W AMICIIYI»
DAI_ NOSTRO INVIAT O
NAIROBI — Riccardo Muti
ha dietro di sé, alle spalle del
podio, occhi felici e inconsapevoli, Sguardi pieni di stupore o
intimoriti . 11pubblico più giovane si lascia andare quando è il
momento degli acrobati e dei
percussionisti locali, che danno il timbro dell'innocenz a
spontanea . «Stav olta il salto de i
concerti dell'"Amicizia" è stato
grande, questo nuovo traguardo con la p artecipazione così viva e vitale e un segno importante», dice Muti .
Le persone all'Uhmai Park di cono che non avevano mai visto prima d'ora un'orchestra
sinfonica, mai ascoltato Bellin i
e Verdi. «A Nairobi viene vissu to come un grande evento ch e
non si capisce bene, non si s a
cos'è la musica classica», dic e
padre Kizito Sesana, missionario da 34 anni in Africa . I-la preso il nome da un piccolo matt i
re cattolico : «I(izito vuoi dir e
bambino dall'ossatura robusta .
I nomi vengono dati dall'evento del giorno, c'è chi si chiama
Siccità, chi Perché piangi? . . .» .
Dall'altopiano, scendono a
Centinaia le scolaresche in uniforme . Si mischiano ai ragazz i
delle baracche di argilla e landera, quelli che padre Itlzito, la
lunga barba bianca che ha sepolto il passato da perito meccanico alla Moto Guzzi, racco-
glie ogni giorno dalle strade
portandoli nei suoi quattro cen tri di accoglienza . «Tra i Si e i
roo mila bambini vivono nel l'immondizia, mangiano immondizia, Noi ne recuperiamo
quasi 200 all'anno» . E altrettan ti loro coetanei salgono sul pal -
bblf i
Cinquemila spettatori ,
in prima fila le donn e
masai. Duecento
bambini sul palco
co per cantare il Va' pensiero ;
l'andirivieni del pubblico ades so cresce, come se si compiss e
il miracolo del richiamo della
foresta di una pagina verdian a
così piena di echi anche per un
mondo così estraneo e lontano,
e infatti è stata cantata da tutt i
in piedi; i coristi infoltiscono i
ranghi di altre nove formazion i
keniote, n baricentro sono l'Or chestra Giovanile Cherubini e
quella di Fiesole, oltre ai corist i
di Piacenza e Padova, Sul palco
sono oltre 54o . gli spettatori
quasi 5000 . In r i naaa fila ci so no le colorate donne niasai, ap €
pa rtengono alla comunità dov e
opera un medico italiano, Fran cesca Lipeti . Sia lei che padre
Kizito non furono prese dal
Mal d'Africa, «avevamo sol o
una simpatia senza alcun fonda mento» . Non sono p iù andati
via .
Francesca racconta con aria
mite di curare le malattie infet tive dei masai i ! un villaggio re moto senz'acqua né elettricità;
ringrazia la sua città, Piacenza,
che con una cordata le ha dato
100 mila ero di fondi per il su o
centro di piccola chirurgia . Cri
stina, la moglie di Riccardo Mu -
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ti che anima il Ravenna Lesti vai, ha organizzato borse di sazi dio per i kenyoti, e darà un'of(erta alla rna zrna di George .
George Mur_yua Gathum er a
uno degli acrobati che doveva
esibirsi, uno dei due ragazz i
morti affogati otto giorni fa al
Lido di Ravenna . L'altro è Mar co Colombaioni, il 28 enne volontario di Milano che ha salva tre vite e poi non ce ha fatta
a salvarsi lui . : Marco e a Geor ge è stato dedicato un minut o
di silenzio .
l bambini africani del coro
hanno una scritta sull a
tee-shirt : «Le cose essenziali so no invisibili agli occhi» . La Rai
eui 'il 28 trasmetterà il concerto ,
{, ;
ma da Ravenna e non da Nairo{s ;{ c
'Di: da qui costava troppo . Viaggio molto avventuroso, 13 ore
di ritardo. Il charter greco (pa2' :' (i;{{
gaio 350 mila eu o) non Si è
mai presentato all'aeroporto di
R. kk re Rimini . S'c dovuto aspettarne
un altro da Londra . Gli avvocat i
sono ai lavoro . Muti ringrazia i
:iet h s? : : a
ragazzi della sua Orchestra pe r
la disponibilità, l'assenza di sin c?,-{.i 0 tl acalis:nib, la gioia di esserci i n
.'
un'avventura timana, ancor a
prima che musicale .
,o, i
Valerlo Cappell i
RIPRODU2ONE R;SERVATA
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il Giornale
Le Province sono già morte, parola di president e
diDiego Sozzani*
n Altro che salvate in corner, le Province sono già state abolite . Non serve
l' espressione del Parlamento per comprendere che l'istituzione Provincia, ne l
quadro della governance locale, non ha
più senso . Tanto più che la manovra finanziaria ha previsto tagli per un miliardo e mezzo di euro, senza contare quelli
sulle Regioni e le conseguenti ripercussioni sui fondi destinati aProvince e Comuni . Resta praticamente soltanto l ' Europa, che però applica una politica di cofi nanziamenti, tanto che spesso le Province non possono neppure partecipare a i
bandi .
Intanto i nostri bilanci vengono mutila ti anno dopo anno . Per quanto riguarda
Novara, in due anni siamo passati da 92 a
72 milioni di euro . Soldi a malapena necessari per la manutenzione degli 800 chi lometri di strade di nostra competenza.
Ciò nonostante siamo riusciti a mette re in sicurezzalanostrarete stradale e, ad -
dirittura, a realizzare e a mettere in cantiere importanti opere di collegament o
che il territorio aspettava da decenni . Per
non parlare dei milioni di euro spesi per
l'edilizia scolastica e dei fondi per il turismo, lo sport e il sostegno ai lavoratori e
CASSE VUOTE
I tagli ai bilanci le hanno res e
istituzioni senza alcun potere :
non ci sono soldi per far null a
alle imprese, perle quali abbiamo individuato un apposito ufficio esterno all a
Provincia . Epoi ancora il nuovo piano ca ve, il contratto di fiume e i progetti legat i
all' Idrovia Milano Locarno ed Exp o
2015 .
Nessuna magia . Non abbiamo trovat o
i soldi sugli alberi ; né, tanto meno, abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadi -
ni, lo dimostra il fatto che non abbiam o
applicato alcuna addizionale sulla Rc auto . Allora? Dov ' è il trucco . Semplice : in
questi due anni non ho fatto il president e
della Provincia . Ho convinto la mia giun ta non fare affidamento sul bilancio, invitando a trovare i soldi facendo rete co n
il territorio secondo un principio di sussi diarietà . Fondazioni bancarie, associazioni e privati cittadini hanno contribuito al benessere comune . Una condizion e
necessaria ma non sufficiente . Allora mi
sono recato personalmente a Roma e sen za preavviso mi sono rivolto ai minister i
per ottenere quello che una volta, per en ti come quello che amministro, sarebb e
stato il minimo sindacale .
Ora, dopo due annidi lavoro, mi rend o
conto che sono diventato una sorta di di rettore commerciale, che cerca di vende re e piazzare sui mercati le eccellenze del
proprio territorio . Altro che politico !
Quindi, aboliamole pure queste Provin ce, così almeno i benpensanti troveranno altri capri espiatori per spostare il tir o
dai veri sprechi della macchina pubblica. Strade, scuole, acquae rifiuti le ammi nistreranno esclusivamente Comuni e
Regioni . .. ?
Al di là delle provocazioni la soluzione
è quella di mettere a sistema i territori,
per vocazione, tradizione e obiettivi . La
Provincia di Novara, dove insiste la seconda città delPiemonte, potrebbe com LE TRASFERTE A ROMA
Altro che politica : ormai non
faccio altro che girare per
i ministeri a caccia di fond i
prendere il territorio del Verbano, di Biel la e di Vercelli . Basta fare tutti quanti u n
passo indietro per consentire al sistem a
Italia di fare qualche passo in avanti . E
smettiamola di prenderci in giro, le Pro vince, così come raccontate ai cittadini ,
non esistono più. Se non ci credete venit e
pure a trovarci .
*Presidente della Provincia di Novara
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L'L1'CHLES'I n /fif I
h5 ,
l'onorevole stangata: tre miliardi all'anno
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il Giornale
L'onorevole stangata : tre miliardi all'anno
Dalle indennità alle dotazioni, dalle auto blu ai rimborsi elettorali : ecco quanto ci costa mantenere la Cast a
nato e Presidenza del Consiglio .
Eppure la prima spesa che si incontraèforse quellapiùinaspettata. Si tratta della retribuzione del
primo cittadino d'Italia, l'unico
politico del quale conosciam o
esattamentelo stipendio . Èilpresidente della Repubblica, del quale
la legge 372 del 1985 ha fissato in
200 milioni e in 2,5 miliardi divec chie lire l'assegno e la dotazioni .
Di rivalutazione in rivalutazione
per il 20111a previsione dell'Istat
dei due capitoli a carico del Tesor o
è rispettivamente di 259 .513 eur o
(Irap inclusa) e di 228 milioni di euro .
Seguono Senato (527 milioni cir ca) e Camera (992,8 milioni) . De i
due rami del Parlamento non c'è
i AMENT 4
spesa che non siastatamessain di scussione . Apuro titolo esemplifi Un miliardo e mezz o
cativo si può sottolineare come a
solo per Montecitori o
fronte di 94,5 milioni di indennità
e Palazzo Madama
dei deputativi siano circa 72,7 mi ," lionidirimborsispesenelleprevisioni 2011 . Così come certo non fa
piacere che per i rimborsi delle
spese diviaggio agli ex«frequentatori» di Montecitorio siano stanzia ti 800mila euro che saranno azze rati dalla manovra estiva. Una ci fra analoga a quella che il Senato
nel preventivo 2010 aveva stanziato per il noleggio di auto blu
(796mila euro) . Analogamente
non fa piacere che Palazzo Madama destinasse 38 milioni ai gruppi
parlamentari .
È la democrazia, bellezza! Forse
i nostri rappresentanti ci avranno
marciato sopra, ma rappresenta re la sovranità popolare e la separa zione dei poteri ha un costo : oltre3
miliardi di euro . Che, a ben vede re, sono inferiori ai 5,2 che i ministeri spendono per agenzie, Autho rity, commissioni, comitati . I parlamentari, però ; sono sotto gli oc chi di tutti e la loro inefficienza è di rettamente misurabile e proporzionale al tempo passato tra i l
Transatlanticoe ivaritalk-showtelevisivi .
Ma in quei tre miliardi ci sono
tanti costi sui quali lo Stato effettivamente può e deve intervenire in
virtùdellatrasparenzadelle amministrazioni . Ma diminuire queste
spese non può e non deve rappresentareun alibipersorvolare su altri tipi di costi chenelle prime pun-
n Ed eccoci arrivati alla «casta» ,
ormai da qualche anno individuata come la causa principale deimali della Repubblica, come la madre di tutti gli sprechi . Ogni manovra finanziaria che si rispetti cerca
di limitare i privilegi della politica
limando quanto più possibile i benefit e le prebende sebbene tutte
le innovazioni siano rimandate
sempre allalegislaturao allaconsiliatura successive . E così ogni anno lo stato di previsione del mini stero dell'Economia si ritrova ad
aver a che fare con oltre 3 miliardi
di euro da destinare agli organi a ri levanza costituzionale che naturalmente includono Camera, Se -
tate dell'inchiesta abbiamo osservato, a partire dalle inefficienz e
della previdenza e dell' assistenza.
Assodato questo, non si può trascurare che 182,3 milioni peririmborsi delle spese elettorali son o
troppi . Si tratta di oltre 3 euro pe r
ogni cittadino italiano e, come s i
vede ogni anno dai rendiconti de i
partiti, non corrispondono alle
spese effettivamente sostenute
perle consultazioni, di molto inferiori . Si risolvono, perciò, in un
contributoper mantenere strutture organizzative più o meno gran di . Nell'epoca di internetbisognerà riflettere sulla permanenza d i
organismi ottocenteschi .
Ma 180 milioni sono meno dell a
metà dei 400 milioni che il tesoro
stanzia per lo svolgimento di elezioni e referendum. La manovr a
prevede l'election day di modo che
QUIRINALE
Al capo dello Stato 228
milioni in dotazione e u n
assegno di 260mila euro
non si debbano duplicare costi com'è accaduto quest' anno perAmministrative e referendum . Quanto costino gli uffici elettoralilo rivela il ministero della Giustizia che
peri12011hadestinato 173milaeuro a presidenti e componenti e
100milaeuro per procedure di nomina e funzionamento .
Sono molti? Sono pochi? Sututto sipuò opinare . Sicuramente, so no un po' ridondanti i tre milion i
destinati alle indennità e ai rimborsi delle spese di viaggio dei nostri
europarlamentari. E 180 milioni
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che vanno ai partiti sono la metà
dei circa 364 milioni destinati all e
spese di funzionamento e obbligatorie della Presidenza del Consiglio. Sono i costi della struttur a
giacché gli interventi relativi ai singoli dipartimenti senza portafoglio sono a carico degli altri ministeri .
Bisogna inoltre ricordare ch e
sulla somma di 3,1 miliardi impattano per circa 400,5 milioni gli altri
organi costituzionali . Avete mai
sentito qualcuno lamentarsi per i
52,7 milionidella Corte costituzionale? Elo sapevate che il Consigli o
superiore della magistratura, l'organo di autogoverno di giudici e
pm, costa 35,3 milioni? In totale
fanno 88 milioni ma inpochi cifanno caso . B altrettanto difficile nota re il Cnel, il Consiglio nazional e
dell'economia e del lavoro voluto
daipadri costituentiperché politica, sindacati, imprese e lavoratori
potessero incontrarsi e supportare l'attivitàlegislativa. Oggi si occupa soprattutto di studi e analisi
giacché - giusto per fare un esempio - Confindustriae sindacatiparlano direttamente con ministri e
premier . Il Cnel costa 18,2 milion i
nello stato di previsione del Tesoro ai quali si aggiungono 101mila
euro del ministero del Lavoro per
integrarne la composizione con
membri designati dagli Osservatori del volontariato e dell'associazionismo.
La Corte dei Conti, infine, preve de uno stanziamento complessivo di 294,2 milioni di euro . Non si
può rinunciare alla magistratura
contabile alla quale spettala sorveglianza sui bilanci di tutto ciò ch e
riguardale pubbliche amministrazioni (a partire dal Rendiconto del lo Stato) . Senza la Corte dei Conti
non si potrebbe avere nemmen o
quel tipo di giustizia che quantifica i danni eventualmente arrecati
all'Erario . Ma su quasi 300 milion i
chiedere un po ' di sacrificio forse
non è un sacrilegio .
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il Giornale
RAVENNA FESTIVAL «le Vie dell'Amicizia» ancora in viaggi o
Muti cura i bimbi delle bidonvill e
con le note del «Va' pensiero »
Il Maestro ha diretto un memorabile concerto all'Uhuru Park
Sul palco 543 artisti compresi coristi e percussionisti local i
Piera Anna Franini
®Uhuru Park è l ' anima verde di
Nairobi, città cresciuta con frett a
selvaggia attorno ai primi nuclei
inglesi, in stile vittoriano . Traffico
caotico, edifici fatiscenti a un palmo da residenze eleganti protett e
da servizi di sicurezza che no n
danno scampo. Ma Nairobi vuo i
dire anche microforeste, spaz i
aperti, giardini . Ed ecco l ' Uhuru,
il parco simbolo della libertà, de i
diritti civili, della nuova costituzio ne keniota che quivenne ratificata nel 2010 .
Proprio in questo
luogo, ieri, Riccardo Muti ha diretto un concerto
da primato : i l
suo primo concerto nell'Africa
sub sahariana e i n
assoluto quello di
maggior rilievo nel l 'Africa sotto l'equatore . Era
il quindicesimo viaggio dell' Amicizia, ponte di fratellanza nel segno della musica che il Ravenna
Festival rinnova ogni luglio, da l
1997, su spinta indefessa di Cristina Muti, presidente della manifestazione . LeVie dell'Amicizia han-
011 concerto «Le vie dell'amicizia» diretto da Riccardo Muti ieri all'Uhuru Park di Nairob i
no raggiunto luo ghi feriti da gúerre ,
daconflitti non del tutto risolti. Quest'anno s'è
andati dritto al cuore dell'Africa con un concerto gratuito per gli
abitanti di Nairobi, e si sono pur e
visti ragazzi delle baraccopoli.
stataunafestamusicale con gli orchestrali della Cherubini, dell a
Giovanileitaliana e delKenya, icoristi del Municipale di Piacenza e
la Stagione Armonica tutti stretti
nel palco centrale . Per il Va ' pensiero a chiusura, lo spazio non basta più, e a lato si aprono due al i
che accolgono i cori locali de i
bambini di Littl e Prin ce e d ell'Urafiki Carovana Schools . Il tutto, pe r
un esercito di 543 artisti .
L ' appuntamento apre con canti e danze locali, d ' una fisicità travolgente . La platea è al completo.
In prima fila - fra gli altri - siede il
vicepresidente del Kenya, l' amba sciatriceitalianaaNairobi, autorità varie, pure coloratissime donne Masai, quindi kenioti ed europei. Dalla spianata sale un pendio, equi, sul prato,c' è chi attende
da più d ' un' ora. Ma il tempo africano è di quelli che piace a Proust,
sfugge all'inesorabilità delle lancette . E parecchi arrivano a fest a
iniziata, attratti dalla musica: «Siamo in Africa, non amiamo lapun-
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il Giornale
tualità», ti spiegano. E poi, per la
quasi totalità degli spettatori (oltre 5mila), questo è il primo concerto di musica classica cui assistono . E la cosa piace, applaudono, fischiano . La reazione è genuina .
Si inizia con Bellini, si passa a
Verdi . Poi c' è u n ' esplosione di ritmi e colori . Arrivano, con la loro
carica di energia, acrobati che piroettano, volteggiano, elaboran o
coreografie da Cirque du Solei l
sul tamburellare di una formazione di percussioni . Sono i giovani
di Nairobi strappati alla strada e
che nelle missioni italiane, tra cui
quella capitanata da padre Kizito,
hanno trovato una rinascita . Lui
ne salva almeno 200 all' anno, e sa ranno pure una goccia nel mar e
degli 80mila giovani indigenti di
Nairobi, come dice Kizito, m a
quando livedi in azione e pensi d a
cosa sono stati riscattati, quell a
goccia diventa un fiume .
«Questo nostro concerto è solo
un veicolo», spiega Muti . In realt à
offre visibilità a un problema ch e
sta nelle retrovie keniote delle va canze dorate a Malindi e safari d a
brivido. «La musica unisce», dic e
CONTAMINAZIONI
L'Orchestra Cherubini
suona con i Littie Prince
Pubblico strabiliato
a fine concerto ai suoi ragazzi. Perchélui credenelmondo multietnico «dove ognuno porta la propri a
cultura» . Qui individua la terz a
via, quella che media «l' elementa rità imbarazzante di tante canzonette e l ' incomprensibilità di tanta musica contemporanea colta .
Dalla fusione di spunti sudameri cani, africani, indiani ed europe i
può nascere un nuovo futuro» . È
un Muti senza frontiere che parla .
t
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. . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ........ . . . . . ....... . . . . . ....
LA CURIOSITÀ SUCCESSO DEL LIBRO CHE LA CELEBRA IN OGNI SUO ASPETTO
La parata, cura di bellezza per le donne
LA PATATA è un tubero di successo . Secondo una teoria scientifica-niente non provata, ma molto diffusa è afrodisiaca se cucinata i n
un certo modo e può anche aiutare le donne nella cura estetica del la pelle . E Marylin Monroe no n
sapeva riunciare ad intingere patatine fruiste nello champagne . La
patata è stata celebrata da artisti
come joan Mirò e Van Gogh mentre Allusi l'ha magnificata nelle
sue ricette come una icona dell a
tavola .
La patata, insomma, fa boom . C'è
un libro dedicato al tubero - sta r
che sta avendo un successo senza
precedenti : è «La patata», tredicesimo volume della collana Coltura & Cultura (promossa da Baye r
CropSeienee) dove in mille pagine sono racchiusi tutti i segreti e
gli utilizzi gastronomici e non .
Per descrivere in ogni suo aspetto
la patata hanno dato il loro contributo 150 fra scrittori (c'è anch e
Luca Gol doni), giornalisti, docenti universitari, ricercatori . esperti
di gastronomia
. Fra i tredici testi
gia usciti ci sono anche quelli dedicati all'ulivo alla vite, al carciofo . Nei prossimi mesi sono in uscita invece quelli dedicati all'insalata, agli agrumi e alla ciliegia . Così
i prodotti della terra entrano nel
piano nobile della libreria .
Pagina
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20
Il vino romagnol o
sbarca in Giappone
coni Wine Ba r
dì Cevico
CON il Gruppo Cevico i vini romagnoli vogliono conquistare il Giappone .
Proprio a Hiroshima è stato aperto un Wine Bar che
ha come obiettivo quell o
di avvicinare il popol o
giapponese al vino ed al
suo quotidiano consumo
in grande stalle.
Fra gli altri era presente
all ' inaugurazione di ieri
anche il cavalier Paolo
Bruni (nella foto mentre taglia il nastro), Presidente
della Cogeca (Confederazione Generale Cooperative gnalimentare
dell'Unione Europea) . Il
Wine Bar romagnolo si
chiama ‘Tot i de' (battuta
dialettale che, tradotta in
italiano, significa `Tutti i
giorni') ed è frutto di una
partnership del Gruppo
Cevico con un socio giapponese . Il locale propone
l'ampia gamma di vini del
gruppo romagnolo assieme ai prodotti alimentar i
di eccellenza deli'EmiiiaRomagua.
(dilo voluto accompagnar e
i dirigenti di Cevico in questa missione — ha dichiarato Bruni — perché sono
convinto che per dare un
futuro di sviluppo, al vino
italiano ed ai sacrifici dei
viticoltori, dobbiamo conquistare nuovi consumatori in nuovi paesi anche lontani. Questo è un atrto di
coraggio imprenditoriale
da sostenere» .
Nel locale si terranno corsi di degustazione, di cucina, eventi artistici con l'intento di far conoscere e d
apprezzare oltre al vino, la
cultura e l'essenza del territorio di Romagna .
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Pollo, gli affari tornano a crescere
In aumento export e produzione
Nel 2010 gli italiani ne hanno consumato 12 chili a testa (+ 22% )
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MINO ALLIN GROSS O
RILEVAZIONE PREZZI SETTIMANALI 27 GIUGNO
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Lorenzo FrraosoLdat l
BOLOGN A
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SUP ATI i falsi timori legat i
all' influenza aviaria `mediatica'
(quella cioè che, pur non essendoci in Italia, aveva creato tanti timori tra i consumatori) la carne
di pollo è tornata sulle tavole de gli italiani . Dopo il minimo storico nei consumi (IO chili pro capi te nel 2005) i tt33"f F-fili : 51)330 ao S
3
3í.3
_ ..
<3S.c
t3 - isI
30.
2210 - 12 club. . La proc . _:zlcn : c
u erar55 <_c
, -sl?c aazi *
rale squilibrio tra domanda e offerta. Lo sottolinea Flavio Amadori, direttore generale dell 'omonimo gruppo romagnolo : «il settore avicolo in Italia registra da
sempre produzioni leggermente
superiori alla domanda, cosa ch e
determina un trend di quotazion i
in calo . Per ovviare a questo limite basterebbero campagne di informazione focalizzate sulle carat teristiche di allevamento e alimen tazione degli animali (filiera inte ----------------------------------------------------------------------- -
-
35i?n -qo 133i?'5530 de]
2 "' . Restano però aperti molti problemi ne l
distretto avicolo romagnolo, un o
dei più importanti del Paese : rappresenta il 25% circa della produzione nazionale con un valore d i
I,4 miliardi di curo .
IL 2011 si è aperto alli segna del le pp :3Z
.
ti::i 3.5530 3
nf . .,_o delle _ . .23353 ie In 3 1 ,.e
3l__ole base p er i
3t g ? -, la
cui corsa al rialzo è proseguita fino agli attuali raccolti . C'è quind i
un problema di redditività, stant i
le difficoltà a trasferire sui prezz i
di vendita l 'aumento dei costi d i
produzione . Poi resta uno struttu k
L OMBR E
Sul. tavolo altri probLemh :
bassa redditività e squilibri o
tra domanda e offert a
grata, allevamento a terra, alimentazione 100% cereali, soia, vitamine, sali minerali) nonché sulla
qualità e salubrità delle carni avicole (nutriente e leggere)» .
l -< 3s$ :ì :
esser e
quello di 22- crescere consumi odi .
L'OBIETTIVO
(133'30 131(5015 30310:135 i=1:?2`1<311=303 h
E cla pro-capite
23 dell a
media 53.350pea . «In questo mod o
— continua Amadori — si contri buirebbe alla crescita di un setto-
Pagina 70 di 114
-A-
ai
prossimi a quelli del 2010 .
UN GRIDO d'allarme nel comparto delle carni bianche viene dagl i
olle ;ot(ir di C o nigli che protesta no per l'eselui,ione delle loli, eur iiigo di e :Ichettfatar a ap
provato dal Parlamento etro,pe o
per le carni freselie . pollame eoril preso . «E' difficile non pensar e
all'azione delle lobby delle grand i
aziende di importazione, macella zione e commercializzazione che
1 RIMED I
ROMAGNA Flavio Annadorì ,
dg dell'omonimo grupp o
re che risponde al 100% del fabbisogno italiano, con notevoli benefici sulla bilancia dei pagamenti ,
creando le condizioni per la crescita dell'occupazione oltre che
condizioni più remunerative per
gli allevatori» .
Per quest'anno, secondo stim e
dell'Una (Unione nazional e
avicoltura), nel loro complesso l e
produzioni avicole nazionali —
sia di carni che dì uova — dovrebbero assestarsi su valori molto
.madori : «Servon o
campagne d'informazion e
suLLa quaLità dei prodotti »
hanno tutto l'interesse al mantenimento dello status tplO», dice Save rio De Bonis, presidente Anlac ,
associazione nazionale liberi alle valori di conigli . «Non si riesce a
tutelare il quarto comparto dell a
zootecnia italiana, dimenticando
che l' Italia è il primo paese consu matore di carne di coniglio in Europa. Facciamo appello al Parla mento Europeo, al governo e alla
Commissione Agricoltura della
Camera per salvare il settore cunicolo italiano» .
Pagina 71 di 114
Va pensiero sull' ali del Kenya: Muti incanta Nairobi
Il coro del Nabucco intonato sul palco dell Uhun] Park da oltre 300 bambini e adulti del posto . Un trion fb
Enrico Gatta
NAIROB I
1 PADRI DELLA MUSICA italiana
hanno incontrato l'Africa Nera. E
la splendida avventura successa sul le Vie dell'Amicizia, che quest'anno hanno portato Riccardo Muti e
gli artisti italiani in Kenya,
ì:3
<.03 t'i e ne df À£ ì e :3 tini ì3( , ìi ; 3 di;
Be 1 i 3 0 e d i \ t j t Art. h d
re Pali, di \ ;a_ oh i d Pai ;io della
lbei ;a 1o , -e li : ìep
atiicana
ìVì t, i ti' ( t
:raeree :
11 . E testa e stata anche ieri con due mila persone nella spianata davant i
al palco e almeno altre tremila su i
gradoni della collina che si affaccia
sui grattacieli della city e, più giù,
sugli slums della metropoli, curiose bidonville che anche nella diversità dei materiali riproducono le capanne dei villaggi nella savana .
i:
E STATO un vero e proprio incontro di civiltà. Secondo quella che or mai è per Ravenna Festival una tra dizione Muti ha pii tam anche. nel
tini tìente i. ;3isahaii, i nu
1t i le 3' :ìrì.i : .ù :tt d,nì i ;m 3
C[ì 3 ' <li e ; < 32rt
et
bu :d a
a e di li .ioagj : i,
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' t,ii,se nei noana Re ni a :i
tg ,
3 ei ', iti
t'i,SSI3.f£- i : senti menti feti della Lei\ tì . : ialiamin
kenioti hanno contribuito con i
canti e le danze delle loro tribù, i
ritmi travolgenti dei percussionist i
e i giochi spericolati degli acrobat i
di Koinonia, la comunità fondata
dal missionario italiano Padre "Kizito" Sesana, che assiste e recuper a
i ragazzi di strada ed è stato tra gl i
ispiratori di questo Viaggio L inni 1 te
o
. :# t a. ani - ;ar;ra ; <ta i
ti
} i ( ;ì 3 ti .,
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i.eì ì iS 3
fC-f?7u.i ti
{S 3 mici scorsi,
th concie)
lì,' d Ct, .
io del "\ , :}iec( o' insieme con gl i
te aa .r della Stagione Armonica e
dei Coro del Teatro Municipale d i
Piacenza . In tutto, sul palco si son o
trovati a far musica insieme - corti, preso Muti, i solisti di canto Anna
Kasyan, Anna Malavasi, Piero Pret-
ti, Alessandro Longo e Luc a
dell'Amico, comprese l'Orchestra
Cherubini, l'Orchestra Giovanil e
Italiana e alcuni musicisti della National Youth Orchestra of Kenya - la bellezza di 544 persone. Come h a
detto Muti dal podio, «la vera musica fa stare dì più insieme» ,
IN PRIMA FILA, ad applaudire,
c'erano dieci donne masai con loro costumi tradizionali : erano forse quelle venute più da lontano . L
L'eni
il
telle di fico ng(
tiab,t ì (a :Iii ì die
ì te
iieg ;iniaila erta a t ina : : li Ra e
insieme C Il i AuIT:I . :P Ir :
;-11,
:o ehe are : eai ulii Dietro di loro, un pubblico stupendo ,
che ha ascoltato con attenzione musiche delle quali ignorava forse anche l'esistenza ; musiche che veni vano da una terra lontana . Guarda re i bambini durante il concerto è
stato uno spettacolo nello spettacolo. Alcuni dirigevano cercando d i
copiare Muti : non era un gioco, o
un modo di "fare chiasso", ma un a
maniera di partecipare alla musica ,
di vivere quello che stavano ascol tando, tanto che erano i primi po i
ad applaudire, specie alla fine dell e
sinfonie della "Forza del destino" e
del "Nabucco" . Un altro, Luca di
otto anni, figlio di un italiano e una
keniota, ha fatto con i pennarell i
un bellissimo disegno : Muti sul podio con le braccia verso l'alto, alcune violiniste alla sua sinistra, u n
awà
it.
V
LE Y .,5 DELL'AMC2 R
«Per l'Africa, per L'Italia ,
per il mondo» : il maestr o
fa vibrare la fede netta musica
---------------------------------------------------------------------- suonalore di coni rabasso con tanto
di occhiali e codino a destra ; e le arpe e il coro sullo sfondo . Una bambina ha segnato le sue impression i
su un block-notes ; le ultime parole
scritte a stampatello erano «li wa s
wonder» . Impossibile stare a guardare tutti, tra gli oltre cinquemila
dell'LThuru Park. Si può dire che d i
tutti è stata la concentrazione, la
sorpresa, la consapevolezza, emersa chiaramente anche dai discors i
ufficiali della signora ministro del -
Pagina 72 di 114
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DEL RESTO se due orchestre e il loro direttore, conteso dalle più prestigiose "piazze" internazionali, s i
fanno un'intera notte in aereo pe r
andare a suonare a Nairobi nel pomeriggio dello stesso giorno, pe r
poi ripartire a mezzanotte e arrivare in balia all'alba, vuoi dire che c'è
uno spirito di amicizia vera ° E anche una grande fede nella musica
come qualcosa che va portata a tutti, perché la sua presenza, nella vita, come dicono i ragazzi di oggi,
"fa la differenza" . Prima di dirigere
per due volte "Va pensiero", ieri,
dopo aver aiutato 3 duecento e passa bambini a sistemarsi sul palco ,
spiegandogli che mentre cantavano dovevano guardare In i e non verso il pubblico,,
ti ha detto .
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Pagina 73 di 114
press L.IfE
II
Sole12
10/07/2011
Il caso Italia sul tavolo Ecofi n
Tremonti domani all'Eurogruppo : manovra prima dell'estate, i target rispettati
Dino Pesol e
ROMA
L'impegno del Governo ,
confermato nella nota di palazzo Chigi di due giorni fa, rest a
quello del pareggio di bilanci o
i nel 2014. Giulio Tremonti ribadirà domani sera ai colleghi
dell'Eurogruppo che la manovra sarà legge prima della pausa estiva, con modifiche mirat e
e «a saldi invariati» . La «claus o la di salvaguardia» per blindar e
i15 miliardi di maggior gettito at teso dalla riforma fiscale è la ga ranzia che i40 miliardi dell'intera correzione saranno assicurati . Poi c'è la legge di stabilità ch e
verrà presentata entro i prim i
di ottobre.In quella sede si verificherà se l'aggiustamento per
il 2011 e 2012 dovrà essere o me no rafforzato .
Il ministro dell'Economia,
reduce da una delle settimane
più impegnative da quando è
governo, vola domani a Bru xelles con l'obiettivo di rassicurare ipartner europei e i mercati che la linea del rigore sarà
confermata . Esercizio non
semplice, stante la precaria si[tuazionepolitica, gli attacch i
di cui è stato oggetto negli ultimi giorni alimentati dagli sviluppi dell'inchiesta sul suo e x
braccio destro Marco Milanese .Il sostegno europeo è decisivo, in questa delicatissima fase . «Chi attacca me fa un danno al Paese», avrebbe detto a
caldo Tremonti secondo quanto riportato ieri dai giornali.
al
Da questo punto di vista pu ò
contare sul sostegno del presi dente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da giorni va
ripetendo che la priorità è non
abbassare la guardia sulla tenuta dei conti pubblici . Il pareggio
di bilancio che per Tremonti è
prima di tutto un «obiettivo etico», per Napolitano è condizione essenziale per recuperare la
fiducia dei mercati . E stato peraltro lo stesso Napolitano a invitare il governo a far fronte
«con gli ordinari strumenti d i
bilancio» alla parte della manoLA RIUNION E
La situazione italiana non è
all'ordine del giorno ma ci s i
aspetta una valutazione a
caldo sulla manovra da part e
di Juncker e 011i Reh n
vra che al momento risulta ancora non formalmente acquisita . Occorre evitare, auspicabilmente con spirito costruttivo e
con un sostegno bipartisan, che
quel che è accaduto venerdì sui
mercati, con lo spread tra Btp e
Bund decennali che ha raggiunto il suo massimo sull'onda delle voci di possibili dimissioni
del ministro, possa replicarsi .
Se al contrario i mercati continueranno a percepire che la manovra non è sufficiente e che i n
Parlamento, stante l'attuale situazione politica, il decreto pos -
sa essere stravolto, allora saran no guai seri. Un motivo in pi ù
per Tremonti per giocarsi anche in chiave interna il primo ,
auspicato via libera di Bruxelles al percorso di risanament o
messo in atto. Il combinato di
una crisi politica con la manovra ancora aperta in Parlamento e degli attacchi speculativi al
debito italiano aprirebbe scenari a dir poco inquietanti .
La situazione italiana non figura formalmente all'ordin e
del giorno della riunione . E tuttavia, il doppio appuntament o
Eurogruppo-Ecofin costituir à
l'occasione per una valutazione a caldo sulla manovra d a
parte del commissario agli Affari economici 011i Rehn e del
presidente dell'Eurogrupp o
Jean-Claude Juncker . Incontri
bilaterali, nel corso dei quali
Tremonti esporrà le linee por tanti della manovra. Nella due
giorni di Bruxelles, Tremonti
esordirà peraltro nella sua veste di coordinatore dei ministri delle Finanze del Ppe.
Prima occorrerà perfezionare le procedure per l'avvi o
del nuovo fondo permanente
salva-Stati, che diverrà operativo dal luglio 2013, quand o
verranno meno gli attuali
meccanismi temporanei (European financial stability facility e l'European financial stabilisation mechanism), attiva ti per il salvataggio di Irland a
e Portogallo.
L'obiettivo
Tremonti ribadirà anche i n
sede europea che l'obiettiv o
del governo italiano resta
quello del pareggio di bilancio
nel 201 4
Manovra da convertir e
Il percorso individuato
dall'esecutivo, ed evidenziato
anche dopo l'incontro di
venerdì tra Berlusconi e
Tremonti, prevede per l a
manovra (approvata a Palazzo
Chigi lo scorso 30 giugno) la
conversione in legge prima
della pausa estiva .
2
Interventi correttivi
o Si punta a trasformare l a
manovra in legge co n
modifiche mirate e «a saldi
invariati »
Target 40 miliardi
Anche in sede europea i l
ministro Tremonti potrebb e
sottolineare che a «clausola d i
salvaguardia» per blindare i 15
miliardi di maggior gettito
atteso dalla riforma fiscale è la
garanzia chei 40 miliardi
dell'intera correzione sarann o
assicurati .
In autunn o
Il passo successivo sarà l a
legge di stabilità che verrà
presentata entro i primi d i
ottobr e
C RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 5
Il caso Italia sul tavolo Ecofin
Pagina 74 di 114
BerUnn, non inno pennettr
.i
1n contagii
Il sole12
press L.IfE
10/07/2011
Titoli distato espread in aumento . Nell'aprile 2010 la curva dei rendimenti iniziava al di sotto dell'1%, ieri terminava oltre i15 %
In un anno costo del debito
in aumento fino al 2%
Isabella Macch i
ROMA
Prima che esplodesse la cri si della Grecia, e prima che l a
Bce iniziasse ad avviare un nuo vo ciclo di politica monetaria restrittiva, nella primavera toto il
Tesoro rifinanziava il debit o
pubblico collocando titoli di stato in asta a rendimenti vantaggiosi: l'anno scorso il costo medio all'emissione è sceso al livello record del 2,1 per cento .
Nell'aprile 2010, la curva dei rendimenti rilevata sul mercato secondario dei bond governativ i
tra uno e dieci anni iniziava al d i
sotto dell'1% e non riusciva a sforare la soglia del 4 per cento arrestandosi al 3,96 per cento . Ieri, dopo il venerdì nero del rischio-Italia, la curva partiva da l
BoT a 12 mesi al 2,26% e terminava sul decennale al 5,3%, con i l
BTp trentennale che sfiora ora mai il 6 per cento . E lo spread
tra BTp e Bund decennali è sali to dai 20 centesimi ante-crisi finanziaria ai 120 centesimi antecrisi greca fino ai 244 di ieri .
In poco più di un anno, il costo della raccolta per il Tesoro è
aumentato di oltre 1,5 punti per centuali: il BTp quinquennale
un anno fa veniva assegnato i n
asta attorno al 2,64% mentre ie ri viaggiava al 4,629% (+2% cir ca) . Nel corso del 2010, le turbo lenze tra maggio e dicembr e
hanno fatto salire i rendiment i
del BoT a 12 mesi di 104 centesi mi e i BTp a cinque, dieci e 3 0
anni rispettivamente di 94, 98 e
66 centesimi, ha calcolato il
Mef. E nella prima metà del 201
1
il rialzo è continuato .
Il conto relativo dell'aumento dei tassi e degli spread il Te soro non lo paga istantanea mente . Il mix tra BoT, CcT e
BTp - rispettivamente 1'8,7% ,
illo% e i165,5% sull'intera tort a
del debito negoziabile che am monta a 1.58o miliardi di euro mette al riparo i conti pubblici
da un immediato impatto nega tivo causato dal/ àumento de i
rendimenti in asta. La vita media dello stock dei titoli di stat o
. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . ..
SPESA PER INTERESSI
Nel Def le proiezioni lievitan o
dai 70 miliardi del 201 0
(contro i 59,8 della
Germania) ai 76 del 2011 fin o
ai 97,6 miliardi del 2014
supera i sette anni (7,16 anni )
contro gli 1,13 anni del 1982, fa
notare BnpParibas . In virtù de i
cinque anni della durata finanziaria (che comprende il pagamento delle cedole), gli oner i
degli interessi sul debito salgono gradualmente.
Il Tesoro calcola che un rialzo immediato dell'1% sull'intera curva dei rendimenti incrementa la spesa per interessi del lo 0,17% del Pil il primo anno ,
dello 0,37% il secondo anno, dello 0,48% il terzo anno e dello
0 ,55 % il quarto anno. Un aumento attorno al 2% sulla curva può
tradursi quindi in un rialzo del la spesa per interessi di 5,4 miliardi il primo anno, u miliardi i l
secondo, 4,8 miliardi il terzo
anno e 17 miliardi il quarto. Un
punto di Pil sono 15,5 miliardi,
due punti oltre i 30 miliardi .
Nei prossimi dodici mesi scadono 310 miliardi di titoli di stato, tra BoT (137 miliardi), BTp
(no), CcT (28), CTz (36) e altri.
Tra luglio e dicembre d i
quest'anno andranno rimborsati 124 miliardi di titoli di stato
a medio-lungo termine, bond
degli enti locali e territoriali e
obbligazioni bancarie : i mesi
più pesanti sono agosto e settembre . Mercato e agenzie di
rating si interrogano con qual che apprensione sul peso de i
costi extra dovuti a spread e tas si di mercato al rialzo e un Pil
che fatica a salire . Nel Def (Documento di economia e finanza) le proiezioni della spesa
per interessi lievitano dai 7 0
miliardi del 2010 (contro i 59, 8
della Germania) ai 76 del 201 1
fino ai 97,6 miliardi del 2014. Se
lo spread dovesse continuare a
galoppare, la soglia dei 100 miliardi di oneri per interessi sul
debito pubblico rischia di esse re perforata velocemente.
Alla Germania, intanto, sta andando molto meglio : il flight t o
qualityprovocato dalla crisi gre ca ha più che compensato l a
stretta monetaria. Nell'ultim a
asta di Schatz a due anni, assegnati per 3,38 miliardi, il rendi mento è calato all'1,55%, presso ché in linea con il tasso di rifinanziamento della Bce salito or a
all'1,5 per cento . La curva dei rendimenti tedesca inizia dall'1,42%
a un anno per finire al 3,5% a
trent'anni. La Germania nel 201 0
ha registrato uno stock di debit o
pubblico lievemente superior e
in valori assoluti a quello italia no ma minore in termini di debi to/Pil (119% quello italiano ,
83,2% quello tedesco) : nel 2012 il
Governo Merkel intende conte nere la spesa degli interessi sul
debito a 40 miliardi.
[email protected]
RIPRODUZIONE RISERVATA
IL QUADRO GENERALE
Bond governativ i
Titoli in scadenza nei prossimi 12 mesi . Aggiornamento dat i
IL CONFRONT O
al 30/06/2011 . In milioni di euro
Mesi
BoT
BTp
CcT
CTz
Totale
Curva dei rendimenti sul mercato secondari o
ITALIA -'-dic .09
Luglio 2011
16.300
-
-
-
16.300
Agosto
16 .150
20.196
-
-
36.346
Settembre
15.700
32 .440
-
13 .551
61.691
Ottobre
15.675
-
-
-
15.67 5
Novembre
14 .850
28
15 .480
-
30 .35 8
Dicembre
12 .962
-
-
-
12.96 2
Gennaio 2012
7.700
-
-
-
7.700
Febbraio
8 .025
26 .365
-
10 .60 0
44.990
Marzo
8 .250
14 .871
12.386
-
35.507
Aprile
8 .250
16 .131
-
12.274
36.65 5
Maggio
6 .600
-
-
-
6 .600
Giugno
6 .115
-
-
-
6 .11 5
TOTALE
1,3 6 .577
110.031
27 .166
1 anno
® dic.10,
5 anni
lug .11
GERMANIA
10 anni
lug . 1 1
30 ann i
Pa • ina 5
Ilcaso Italia sul tavolo
Econn
3642$ " 10;899
Pagina 75 di 114
Penino non puopennem i .mworapi
press L.IfE
II
so~en j ~
10/07/2011
Bersani e Casini:
la speculazione
non deve vincere
Celestina Dominell i
ROMA
Il faccia a faccia non era in
agenda. Ma il venerdì nero de i
mercati italiani, con l'assalto alle banche e ai titoli di stato, ha
suggerito un incontro per lanciare un messaggio chiaro alla maggioranza e al governo. Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e il numero uno dell'Udc ,
Pier Ferdinando Casini, si sono
sentiti al telefono e si sono dat i
appuntamento a Bologna.
Un colloquio di una trentin a
di minuti nel corso del quale i
due leader hanno espresso la loro forte preoccupazione per gli
attacchi ai quali l'Italia potrebb e
essere sottoposta in una fase di
sbandamento e di caduta dell a
credibilità dell'esecutivo. L a
giornata nera deimercati è un pericoloso campanello d'allarm e
che per democratici e centrist i
non va sottovalutato. «Un altro
attacco della stessa portata nei
prossimi giorni- è ilragionamento sviluppato dai due - e l'impegno contenuto nella manovra rischia di essere vanificato» . Senza contare la lezione che arriv a
dalla Grecia dove, qualche settimana prima del default, il clim a
di pesante scontro tra maggioranza e opposizione aveva offuscato le reali criticità del paese.
Dunque, non bisogna abbassare la guardia . E l'opposizione vuo le fare la sua parte perché, avvertono Casine Bersani, «nonostante la situazione politica, in Italia
ci sono senza dubbio le energie e
le risorse per affrontare con responsabilità e coraggio le sfide
che il paese ha di fronte . Chi
scommettesse sul contrario è destinato a rimanere deluso» . L a
speculazione, insomma, non vincerà e, per fronteggiarla, i due leader sono convinti «che occorra
dare luogo a riforme per favorir e
e sostenere la crescita in modo d a
assicurare anche per questa via la
tenuta e la solidità dell'economia
e della finanza pubblica italiana» .
Che, fuor dal politichese, significa disponibilità al confronto s u
tutto ciò che serve nell'interess e
del paese, anche su provvedimen-
ti "impopolari" se risultassero necessari ad allontanare il pericol o
di un capitombolo .
La palla è ovviamente in mano
alla maggioranza, ma Pd e Udc so no pronti a giocare in modo attivo e responsabile e hanno pres o
l'impegno «ciascuno con le proprie idee, e nel proprio ruolo d i
opposizione, ad essere propositivi sul tema delle riforme strutturali per il paese e a dare vita a
scambi e confronti sui contenut i
nei gruppi parlamentari» . Una
collaborazione che si estende anche all'Idv e aSelvisto che i demo PRONT1ACCIL'+,s TM
I due leader: Italia ha risorse
per affrontare la crisi, ci
impegneremo sulle riform e
Avvenire : il Paese sia unito
di fronte alle nuove sfid e
. .. . .. .. . . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. ..
cratici hanno già avviato con loro dei gruppi di lavoro (dall'economiaallaRai) permettere apunto proposte concrete. Mentre i
centristi, con il segretario Lorenzo Cesa, hanno convocato per domani pomeriggio un ufficio politico straordinario per discutere
del venerdì nero e delle possibili
mosse anti-speculazione .
Un impegno che sembra sposarsi appieno con i recenti appelli del capo dello Stato, Giorgio
Napolitano . Che, da ultimo firmando la manovra, è tornato a
sottolineare l'esigenza di un forte senso di responsabilità di tutti
gli schieramenti davanti alle sfide e ai problemi che attendono il
paese . L'invito al confronto, poi,
è stato rilanciato ieri anche dai vescovi italiani in un editoriale apparso su Avvenire. «L'unico modo per respingere la speculazione è dimostrare che l'Italia è decisa a rispettare i suoi impegni e
che su questo non c'è rottura n é
all'interno della maggioranza n é
tra maggioranza e opposizione» .
Un'ulteriore sollecitazione ch e
non è passata inosservata dall e
parti di Bersani e Casini.
Pagina 76 di 114
© RIPRODUZIONE RISERVATA
alla cultaA olo [col
press L.IfE
II
Sole
10/07/2011
Assistenza social e
Difficile il recupero
di risorse a breve
di Cristiano Gori
ulla delega per la riforma
dell'assistenza sociale v i
sono nuovi orientament i
nel Governo. Il testo presentato
a fine giugno propone vari interventi per rafforzare il settore
più fragile del welfare italiano,
analizzati domenica scorsa sul
Sole . Mercoledì, però, il Ministro Tremonti ne ha dato un'interpretazione peculiare . Egli ritiene che il vero scopo della delega consista nel ricavare dal sociale un cospicuo contributo
per il risanamento della finanza
pubblica . Vorrebbe ottenere da
qui, infatti, ampia parte della copertura ancora mancante all a
manovra (mancano 2,2 miliard i
per il 2013 e 14,7 per il 2014). Minore interesse - a giudicare dalle dichiarazioni - suscita in lui i l
miglioramento degli intervent i
rivolti ai cittadini più deboli .
Proviamo a capire. La vi a
principale per ridurre la spes a
sociale è diminuire l'utenza. Le
prestazioni assistenziali sono
contributi economici destinat i
apersone con specifici requisiti (ad esempio pensionati con
reddito ridotto, famiglie a basso reddito con figli) . Se permane la condizione di bisogno che
ha motivato l'erogazione dell a
prestazione questa, perlopiù,
non può essere tolta a chi già l a
riceve . E possibile, casomai ,
modificare i criteri di accesso rendendoli più restrittivi - cosicché domani persone con l a
medesima condizione di bisogno di chi oggi ne fruisce no n
potranno ottenerla. Ciò vuoi dire che la riduzione del numero
di beneficiari è possibile unicamente attraverso un'azion e
spalmata su numerosi anni . Invece qui l'ipotesi è recuperare
cospicue risorse nei prossimi
2-3 anni . Un'alternativa sarebbe evitare la rivalutazione annuale delle prestazioni in essere ma, di nuovo, il quadro non è
chiaro . Nel complesso, sino à
quando il Governo non dimo-
S
stra - dati alla mano - che l'ipotesi di un cospicuo recupero d i
risorse dall'assistenza in 2-3 anni è concretamente percorribile, discutere se sia una buona o
cattiva scelta peri cittadini non
ha senso . Tremonti ha portato
un solo esempio di spesa sociale inappropriata su cui agire ,
quella per le prestazioni monetarie d'invalidità civile . Ha affermato che la sua crescita da n
a 16 miliardi nel periodo
2002-2009 (+47%) Si è verificata senza un motivo valido . In
proposito, bisogna notare che
l'incremento di 5 miliardi si divide tra 500 milioni per pensioni e 4.500 milioni per l'indennità di accompagnamento (48 7
euro mensili, il perno del sostegno statale agli anziani non autosufficienti) . Tre beneficiari
dell'indennità su quattro sono,
appunto, anziani. Lo scorso decennio ha visto la diffusion e
delle badanti . Pressate da esigenze di assistenza sempre pi ù
impegnative, le famiglie si so no rivolte in misura crescent e
a queste ultime e, di conseguen za, hanno cercato un contributo pubblico che potesse aiutarle a remunerarle : l'hanno trovato nell'indennità di accompagnamento. La diffusione delle
badanti, a sua volta, è legata al la scarsità dei servizi pubblici.
Per l'Italia affrontare l'invecchiamento della popolazione
senza le badanti sarebbe stato
disastroso . Nondimeno, senza
la crescita dell'indennità di accompagnamento molte famiglie non avrebbero potuto pagarle . Quelli sulla spesa per le
prestazioni monetarie d'invalidità civile non sono dati qualsia si, bensì le cifre su cui è fondata
la campagna contro i "falsi invalidi", in atto da tempo . Si tratta
di cifre che, in realtà, esprimono le difficoltà del nostro sistema di welfare davanti a una popolazione sempre più anziana.
Una simile vicenda suggerisce
cautela nel discutere la delega.
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press L.IfE
II
Sole
10/07/2011
«Ticket per 1 ricoveri impropri »
Fazio: sarà molto dura nella sanità ma senza tagli lineari e punterà sull'efficienz a
di Roberto Turn o
vero, anche per la sanità la manovra è molt o
\
. dura. Ma ho ottenut o
che sia senza tagli lineari per puntare sul recupero dell'efficienza e
sul contrasto degli sprechi . L*
buona sanità costa meno della
cattiva sanità» : Ferruccio Fazio,'
ministro della Salute, comment a
per la prima volta a tutto campo i l
decretone del Governo che taglia
7,5- 8 miliardi al Ssn entro il 2014 .
Promette un confronto con tutte
le categorie . E sulla partita scottante che scatterà nel 2014 de ì
. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . .
TASSE DI SCOP O
nSO SO< :
I MEDIC I
«Stiano tranquilli :
il blocco del turn ave r
teL settor e
non c'èenoncis .
nuovi ticket, ha le sue idee : applicare «ticket di scopo» sulle prestazioni sanitarie inutili e inappropriate. Anche sui ricoveri in
ospedale evitabili. Ma è una partita tutta da giocare dopo un ampi o
confronto e da codificare con apposite linee guida.
Professor Fazio, la manovr a
sulla sanità scontenta tutti: governatori, sindacati, imprese .
Tutti vogliono cambiare.
Lei ricorda manovre che hanno avuto successo ?
Ma questa volta c'è molto di
più: quasi 8 miliardi di tagli al
2014, se basteranno . C'è molta
preoccupazione per la tenut a
del sistema e dell'assistenza.
E vero, è una manovra molto
dura anche per la sanità. Ed è in
genere particolarmente dolorosa a causa della situazione inter nazionale . Non dimentichiamo i
segnali dei mercati e della Bors a
proprio in questi giorni. Sappiamo tutti che se non riusciamo a
stare in piedi, arrivano situazion i
ancora peggiori . Quanto alla sanità, non scordiamo che si tratta soprattutto di una riduzione del tendenziale di spesa, a fronte di una
crescita molto bassa del Pii.
Non si poteva tagliare di più
altrove e meno per la salute
pubblica?
Voglio essere chiaro. La manovra è indispensabile e il pareggio
di bilancio dev'essere per tutti l a
stella polare . Poi l'entità e la suddivisione degli interventi anch e
per la sanità spettano a palazzo
Chigi e all'Economia . Ma com e
ministro della Salute ho fatto l a
mia parte convincendo l'Economia a fare interventi di razionalizzazione e non tagli lineari . In sanità esistono ancora ampi margin i
di recupero dell'efficienza . Ecco,
lo spirito della manovra che h o
proposto è di proseguire nell a
strada dell'efficienza, delle buone pratiche e del contrasto degl i
sprechi, grazie anche ai costi standard che saranno applicati gradualmente dal 2013 . Rimettendo
anzitutto in ordine i conti nell e
Regioni in deficit si possono risparmiare 5 miliardi . E superando le disomogeneità anche dentro le Regioni c'è spazio per innescare processi virtuosi e di efficienza per recuperare a regime altri 5 miliardi l'anno .
Però i governatori dicon o
che anche le Regioni "virtuose "
saranno a rischio di piano di
rientro. E si accusa: così muore
la sanità pubblica.
Io mi auguro e credo che le Regioni più avanti sapranno fare l a
loro parte, tanto più in questo momento . La sanità pubblica, poi,
l'ho sempre difesa e continuerò a
farlo. Ma difenderla significa anche renderla sempre più efficiente e di qualità.
C'è una parola, intanto, che risuona sinistra nella manovra : i
ticket. Che dal 2014 potrebber o
arrivare a raffica. Cosa dobbiamo aspettarci?
Ci sarà tempo per discuterne ,
prima del 2014 . Io penso a ticke t
"di scopo" per scoraggiare l'us o
improprio e l'inappropriatezz a
su tutte le prestazioni sanitarie .
Meno inappropriatezza signific a
meno sprechi. Perché la buona sa nità costa meno della cattiva sanità. Dovremmo fare tutti insiem e
delle linee guida per identificar e
quali sono i percorsi ottimali d i
cura uscendo dai quali si può con tinuare ad accedere ai Lea, mapagando il ticket.
Non sarà facile.
Nulla è facile in questo momento . Ma dovremo discuterne
e confrontarci tutti insieme .
- Cosa potrebbe riguardareiticket-tassa di scopo?
Come dice la manovra, le misu re di compartecipazione aggiuntive dovranno assicurare appropriatezza, efficacia ed economici -
L'effetto del taglio
Oscilla tra 7,5 e 8 miliardi di
eurol'impattochesi registrer à
ne12013-2014 sugli
stanziamenti per la sanità
pubblica in base agli interventi
inseriti nella manovra
economica del Governo
834 milioni
Ticke t
Il peso a carico dei cittadini da l
2012 del ticket da 10 euro sull e
visite specialistiche e sulle
analisi ed esami
ni
Farmaci
Impatto perle industri e
farmaceutiche che dal 2013
pagheranno il35% del defici t
della spesa perfarmaci i n
ospedale . Farmindustri a
chiede un tavolo con il Governo
per modificare questa misura
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tà delle prestazioni. Poi, sia chiaro, le Regioni potranno decider e
di fare altro . Possono essere interventi diagnostici inutili e inappropriati, dunque costosi ed evitabili . Si dovrà valutare tutto.
Si può ipotizzare un ticket
sul medico di famiglia o sui ricoveri?
Non ci abbiamo ancora pensato. Io sarei portato a dire di no sul
medico di famiglia, anche perché
dobbiamo puntare sempre pi ù
sul territorio . Mentre sui ricoveri
inappropriatipotrebbe essere ragionevole.
Ad esempio?
Ad esempio per il diabete no n
scompensato, o per una broncopneumopatia non grave . Non mi
preoccuperebbe un ticket per
scoraggiare i ricoveri per patologie che vanno curate sul territorio, non in ospedale .
press L.IfE
II
Sole
10/07/2011
Ma già in questi casi spesso
non si dovrebbe ricoverare. .
Eppure avviene, soprattutto
nelle Regioni del Sud.
I medici sono sulle barricate ,
dipendenti e convenzionati.
I medici italiani hanno un a
grande professionalità e un a
grandissima dedizione. Non so lo : godono di un elevatissimo gra dimento da parte dei cittadini . Io
li ho sempre difesi e continuerò a
difenderli.
Però temono lo smantellamento della sanità pubblica ,
non solo lo stop di un altro ann o
di contratti e convenzioni . Col
blocco del turn over, poi, dico no che í servizi andranno in ginocchio, a cominciare dai pronto soccorso.
Ripeto : nessuno vuole assolutamente smantellare la sanit à
pubblica . E il blocco del turn over
in sanità, stiano tranquilli, nell a
manovra non c'è e non ci sarà .
Altra partita delicata: i farmaci . Le industrie chiedono un tavolo per cambiare la manovra
che chiede loro il pay back del
35% per lo sfondamento della
farmaceutica ospedaliera .
Dialogheremo con tutti, a cominciare dai medici . Le nostre
porte sono aperte a tutti se si può
migliorare, ma a manovra costan te . Farmindustria la ho già convo cata per la prossima settimana .
Se vuole spostare il taglio sui far maci dall'ospedaliera alla territo riale, si può discuterne. Ma si a
chiaro, sulla spesa farmaceutic a
ospedaliera si deve fare qualcosa, perché c'è una grande inappro priatezza prescrittiva e anche
all'estero, come in Inghilterra, ci
sono stati interventi decisi .
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'J RI, RODUZIONE RISERVATA
press L.IfE
10/07/2011
'OSSERVATORIO POLITICO
di Roberto D'Alimonte
Bipolarismo in gioco
nei referendu m
sulla legge elettorale
rima o poi la riforma elettorale si farà. E question e
. . di tempo. Non sappiamo
il come e il quando ma si farà.
Oggi non è possibile prevederne i contenuti ma le due iniziative referendarie discusse in questi giorni aiutano a capire i termini della questione. Da un a
parte ci sono i proporzionalisti.
La loro bandiera è l'abolizione
del premio di maggioranza e il
voto di preferenza. Dall'altra c i
sono i maggioritari . La loro bandiera è il collegio uninominale .
Entrambi sono dei nostalgic i
del tempo che fu. I primi sognano il ritorno ad un regime politico in cui erano i partiti a fare i
governi in Parlamento e non gl i
elettori nelle urne. Gli altri vorrebbero preservare il bipolarismo ma senza premio di maggioranza, come era ai tempi della legge Mattarella.
Il referendum proposto dai
proporzionalisti, discusso s u
questo giornale da Enrico De
Mita il 28 giugno, mira a cambiare l'attuale legge elettorale
eliminando il premio di maggioranza, aumentando al 4% la
soglia minima di voti per ottenere seggi e ripristinando il vo to di preferenza . Secondo numerosi costituzionalisti è dubbio che i quesiti vengano ammessi. Si vedrà. Quello che in vece si può dire fin da ora è che
questo referendum rappresenta l'ennesimo tentativo di farl a
finita con il bipolarismo . Natu ralmente i suoi sostenitori no n
dicono questo . Se il loro pro getto andrà avanti ci diranno
che il bipolarismo è ormai tal mente radicato nella psiche de gli italiani che sopravviverà anche con un sistema proporzio -
nale . Anzi, ci diranno che sarà
un bipolarismo più maturo . E
una tesi che non sta né in ciel o
né in terra . Bipolarismo e proporzionale non possono convivere senza grandi partiti. Da
noi non ci sono . Né verrann o
creati grazie alla proporzionale . Anzi, avverrà esattamente il
contrario . Meglio sarebbe invece che i sostenitori del siste ma proporzionale difendessero apertamente l'idea che l'Italia non è matura per una competizione bipolare . Lo pensa no ma non lo dicono . E invece
sarebbe molto utile un confronto alla luce del sole sui me riti e demeriti di modelli diver si di democrazia . Chi scrive
pensa che sia più adatto all'Ita lia di oggi un sistema in curac i
sia meno rappresentatività e
più responsabilità. Più accountability per essere precisi. M a
ci sono argomenti che posso no essere fatti valere per soste nere il contrario . Sentiamoli.
Accanto ai nostalgici dell a
proporzionale ci sono i nostalgici del collegio uninominale.
Anche loro vogliono un referendum. Servirebbe a resuscitare il sistema elettorale con
cui Si è votato dal 1994 al 2001 e
cioè la legge Mattarella. A differenza dei primi i sostenitori d i
questo referendum sono bipolaristi veri. I loro argomenti sono stati presentati sulle pagin e
di questo giornale da Francesco Clementi (si veda Il Sole 24
Ore del3lùglio) . Mentre il ritorno al proporzionale rappresenta uri rischio per il paese, il ritorno del collegio uninominale p otrebbe essere una cosa buona .
Il collegio uninominale presen ta due grandi vantaggi . Dà agli
elettori la possibilità di sceglie re effettivamente gli eletti con sentendo di uscire dallo spiace vole dilemma tra lista bloccat a
e voto di preferenza . In più favorisce un assetto bipolare del la competizione e quindi alternanza e responsabilità dei governi davanti agli elettori. Il
problema però è che non è faci le far funzionare bene un siste ma maggioritario uninominal e
in un contesto dove ci sono tanti partiti . Su questo punt o
l'esperienza accumulata durante la fase 1994-2001 è molto
istruttiva . Ci si può riprovar e
ma senza farsi troppe illusioni .
Per questo è bene che i sostenitori del maggioritario preparino una soluzione di bac k
up, perché i proporzionalisti
non molleranno facilmente . E
certamente tra i due litiganti
spunteranno i "tedeschi" . Il
modello tedesco, o una sua variante, è il vero obiettivo di ch i
vuole cancellare il premio d i
LE DUE «FAZIONI »
Con i proporzionalisti
si archivia l'assett o
bipolare, per batterli
non basta resuscitare
il Mattarellum
maggioranza e quindi tornare
al tempo in cui la formazion e
del governo non era necessariamente l'esito del voto . D a
questo punto di vista l'introduzione del sistema in vigore in
Germania o in Nuova Zelanda, servirebbe a tornare al parlamentarismo della Prima Re pubblica, con l'aggravant e
che allora c'erano due grand i
partiti e oggi no . Nelle attuali
condizioni di destrutturazione della rappresentanza il rischio è che invece di finire a
Berlino si finisca a Weimar .
I «proporzionalisti »
Un gruppo di intellettuali ,
imprenditori ed e x
parlamentari vicini a l
centrosinistra, capitanati
dall'ex senatore dei Ds Stefan o
Passigli, sono i promotori de l
referendum per cancellare i l
«porcellum» , [a legge elettoral e
in vigore : i quattro quesit i
proposti fanno svanire le list e
bloccate preconfezionate da i
partiti, eliminanopremio d i
maggioranza, fissano un o
sbarramento al4%e vietan o
l'indicazione sulla scheda del
candidato premie r
I «maggioritari»
Nel Pd ha preso piede l'ide a
di un ritorno alla precedent e
legge elettorale (il cosiddetto
«Mattarellum») attraverso u n
referendum abrogativ o
dell'attuale sistema di voto . U n
quesito abroga tout court la
legge Calderoli, permettendo la
"reviviscenza" del Mattarellum ;
l'altro interviene sui vari
articoli del Porcellum tornand o
così alla precedente legge .
Domani i quesiti verrann o
depositati in Cassazione
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primarie divide il Ydl
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. ..iµ
rlcnumini
press L.IfE
10/07/201 1
roatìmentare . Martedì a Mosca colloquio tra il ministro dello Sviluppo Paolo Romani e il vice premier Igor Shuvalo v
Dazi per il vino, pressing sulla Russi a
russi spiegano le motivazioni
tecniche che hanno portato alla penalizzazione a carico de i
prodotti italiani. «La situazione è molto complessa - spiega
infatti Anatoly Korneyev, importatore russo che con la società Simple vanta un giro d'affari di no milioni di euro, realizzato al 6o% proprio con i vini
italiani - . Il proposito del Governo non era certo quello di
creare i presupposti di una disparità di trattamento, ma di inserire un valore minimo in grado di mitigare i ricarichi a volte
eccessivi dei listini . Molto spesso infatti il valore dichiarato i n
dogana, al ristorante viene moltiplicato per io o 15 volte e le autorità russe vogliono frenar e
questo fenomeno».
Per questo è stato introdott o
un importo minimo che è diffe renziato in base alle diverse categorie: vini da tavola, a indicazione geografica e a denominazione d'origine. «E l'Italia sconta i maggiori problemi propri o
a causa della categoria dei vini
Igt che altri paesi non hann o
aggiunge Korneyev - e che ab braccia tipologie di prodott o
molto diverse. Si va infatti dalle bottiglie di Igt Maremma toscana del valore di oltre 15 euro
l'una al Merlot del Veneto acquistato a pochi euro al litro . E
così il nuovo sistema fiscale, se
per i vini di gamma alta rappresenta solo un piccolo aggravio ,
per quelli di prezzo basso diventa insostenibile» .
Giorgio dell'Orefic e
naccia sul positivo trend dell e
esportazioni di vino italiano
Diplomazia italiana al lavo- che nel primo trimestre 2011, in
ro per evitare che l'allarme da- Russia, ha toccato quota 26 mizi penalizzi l'export di vino ma- lioni di euro, con un balzo del
de in Italy in Russia . A pochi 9i per cento .
giorni dall'introduzione de l
«Martedì a Mosca - annunnuovo regime fiscale di Mosc a ciano al ministero per lo Svilupbasato sul valore minimo (cu- po economico - è in calendario
stoms profile) per le importa- un incontro fra il ministro Paozioni di vino sul mercato russ o lo Romani e il vice premier rus(si veda Il Sole 24 Ore del 3lu- so Igor Shuvalov, che fra l'altr o
glio 2011), il ministero dello Svi- è titolare della delega in mate luppo economico e l'ambascia- ria di dazi ed è responsabile dei
ta italiana a Mosca stanno cer- rapporti con gli investitori stracando di trovare una via d'usci- nieri . E ci auguriamo che in
quella sede si possa delinear e
un percorso per giungere rapiEFFETTO 1M9 '
damente a una soluzione» .
Secondo le valutazion i
«Siamo stati prontamente investiti della questione - aggiunge
di Federvini, con le tass e
l'ambasciatore a Mosca, Antoper l'importi prezzi
nio Zanardi Landi - e già abbiadei prodotti italian i
mo effettuato le prime riunion i
tanto con gli importatori russ i
potrebbero salire del 30 %
.. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . . quanto con i responsabil i
dell'agenzia delle dogane . Sota. In Italia l'allarme era stat o no fiducioso che in tempi rapi lanciato da Federvini, scatenan- di si riesca a individuare una sodo le reazione delle organizza- luzione e evitare sperequaziozioni agricole . Sotto accusa in- ni, come abbiamo fatto recentefatti il nuovo calcolo della bas e mente rimuovendo alcuni ostaimponibile con il forte impatt o coli sul fronte delle licenz e
su dazi, accise e diritti doganali all'import» .
e soprattutto la disparità di tratSoddisfatto degli impegni il
tamento tra i diversi produtto- presidente di Federvini, Lamri. Secondo i calcoli di Federvi- berto Vallarino Gancia: «Qualni, infatti, per le bottiglie italia- cosa si sta muovendo - ha detto
ne si prevede un rincaro de l - . Ci auguriamo che oltre al ca3o%, contro invece l'incremen- pitolo fiscale venga affrontato
to del 12% stimato per le etichet- anche quello relativo al caric o
te francesi e spagnole.
burocratico che sta via via diIl giro di vite sui dazi, inoltre , ventando proibitivo» .
rappresenta una pesante mi Intanto però gli operatori
ROMA
(ì RIPRODIIYIONE RISERVATA
L'export di vin o
Dati cumulati gennaio-febbraio . Valori in Euro
Paesi
Stati Uniti
Germania
Regno Unito
Svizzera
Canad a
Giappone
Danimarca
Russi a
Francia
Austria
2010
2011
Var.11/1 0
102 .775 .283
115 .963.361
57 .612 .886
36 .941.272
30 .056 .112
13 .568 .663
14 .589 .569
7.529 .025
12 009.420
11 .986 .459
135 .411.495
118 .443 .428
57 .204 .664
39.207 .469
33 .859 .173
17 .147 .700
16 .525 .411
15 .288 .724
13 .100 .224
12 .328 .800
31,8%
2,1 %
-0,7%
6,1 %
12,7 %
26,4 %
13,3 %
103,1 %
9,1 %
2,9%
Fonte : Istat
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Pagina 1 9
la PADANIA
press LJl6
10/07/2011
LA
Ù& L Dr.!. .AU1. .,
Eliminare le Province? Irrazional e
,
ma al
DAVIDE BON I
Da ex Presidente di Provincia ritengo demagogiche e sterili le parol e
espresse nei giorni scorsi da alcuni
politici italiani che, seguendo la pro posta dell'Idv, hanno tentato, con
un colpo di spugna, di cancellare
tout à court le Province italiane .
Un'azione incomprensibile da un
punto di vista non solo politico ed
istituzionale ma anche razionale . S e
si pensa di salvare il Paese eliminando tutte le Province, si commette
unicamente un grave errore . Il risanamento di questo Paese non può
infatti passare attraverso la soppressione totale di questi enti. Non è
in questo modo che ci si mette al
sicuro da lt sprechi : meglio sarebb e
che chi ha voluto forzare un po'
goffamente la mano metta il medesimo impegno nel sostenere in
tutte le sedi opportune la Riform a
Costituzionale di questo Paese, sup -
Davide Bon i
portando quanto si sta facendo per i l
taglio dei Parlamentari e per l'approvazione del Senato federale. Inutile lanciare degli interventi spot ch e
non consentono di dare un cambio
di passo sostanziale a questo Stato,
per poi sottrarsi al momento giusto,
Nr
anno con,t ,
quando si tratta di votare e di sostenere accordi che di fatto vedono il
riordino generale degli enti. Per questo è importante la proposta di legge
costituzionale per riformare il sistema delle Province, definendo parametri certi in termini di estension e
territoriale e di popolazione, capendo così quali enti possono essere
considerati inutili da quelli che, in vece, rappresentano realmente un
collegamento importante tra gli enti
Regionali e i cittadini. Il decentramento di competenze e l'avvicinamento degli apparati statali alla popolazione devono contare su Pro vince all'avanguardia, che gestisco no in maniera coerente ed efficiente
le mansioni che sono state a loro
affidate. Mentre in alcune parti del
bel Paese le Province accumulano
debiti consistenti, al Nord, come in
Lombardia, la loro presenza agevol a
l'amministrazione quotidiana d i
molti servizi . Per questo non si può
generalizzare, perché le esigenze
nelle diverse Regioni italiane son o
profondamente diverse tra loro .
Cerchiamo quindi, in linea con
quanto si è fatto fino ad oggi, di
eliminare realmente quei carrozzon i
statali che nel corso del tempo hanno consolidato la loro presenza senza svolgere realmente un ruolo determinante sul territorio. Per questo
è importante sostenere il lavoro del la Lega Nord che da sempre propone
un riordino organico e serio degli
enti, secondo principi federalisti ,
dando un segnale concreto su come
si deve organizzare uno Stato .
L'obiettivo è infatti quello di evitare
ulteriori voragini nelle casse pubbliche, alimentate nel temp o
dall'esistenza di enti inutili e mettendo, nel contempo, quelli utili nel la condizione di lavorare per il ben e
dei cittadini .
Presidente del Consiglio
della Regione Lombardia
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press LJl6
10/07/2011
la PADANIA
LA Ù& L Di . .! .AU ;. .,
Qualcuno deve pur svolgere le funzioni di coordinamento, comprese quelle meno amate dai cittadin i
Quelli da abolire sono i tanti piccoli enti inutil i
FRANCESCAZACCARIOTTO
Plaudo all'esito del voto alla Camera che ha
ribadito un no fermo all'abolizione tout court
delle Province . Plaudo perché, per sistemare i
conti del bilancio pubblico, e tagliare gli sprechi
della politica, si vorrebbe eliminare tutto, indiscriminatamente, con un colpo di machete .
Anche ciò che funziona bene, senza urla e senza
sprechi, a servizio e in rappresenta nza delle
comunità dei cittadini.
Certo ci sarebbero alcuni distinguo, alcuni
ragionamenti da fare. Un obiettivo condiviso
potrebbe essere quello di farle funzionare davvero bene le Province, dando loro effettivi poteri ,
e non relegandole a un ruolo secondario rispetto
ad altri enti locali. Quello che chiederei, dop o
l'esito del voto, è un atto di coraggio e d i
coerenza . La scelta peggiore, o meglio, la non
scelta, sarebbe infatti quella di mantenere l e
Province continuando a svuotarle di competenze e di risorse, magari mantenendo in vit a
miriadi di società partecipate, di piccoli enti (le
comunità montane al mare, per esempio), quelli
sì davvero inutili . A quel punto, per paradosso ,
tanto valeva abolirle . Chi vuole abolire le Pro vince dovrebbe proporre un'alternativa .
Dire, cioè, chi gestirà i servizi di area vasta
come la pianificazione territoriale, con il govern o
di questioni delicatissime come l'urbanistica e
l'ambiente, e chi farà sintesi fra interessi locali e
risolverà cgnflitti e contraddizioni non gestibili a
livello di ognuno degli 8 .600 Comuni italiani, di
ognuno dei 44 comuni veneziani .
Dire, cioè, chi svolgerà le due macrofunzioni
ora in capo alle Province .
C'è un altro fatto : è difficile farle amare queste
Province, poiché in capo all'ente provinciale
sono rimaste funzioni di controllo e di sanzione ,
cioè le più odiose per i cittadini e per le imprese .
Ma fondamentali, per esempio quando denunciamo illeciti e crimini contro l'ambiente . Anche
queste funzioni, in caso di soppressione dell e
Province, qualcuno altro dovrebbe svolgerle ,
facendosi anche carico delle responsabilità e
dell'impopolarità conseguenti . In realtà non ve do una concorrenzialità tra enti locali, anzi ne h o
scoperto e valorizzato le preziose sinergie . Nel
ruolo di coordinamento e di tutela degli interessi
del territorio per esempio, di aiuto e supporto a
quei piccoli comuni che non hanno al proprio
interno competenze e professionalità adeguate a
gestire problemi di un ordine di complessità
maggiore .
Francesca Zaccariotto
Come nel caso di Venezia
e del suo 'Vogato",
la suddivisione territoriale
affonda le radici nel passato,
fino al Medioevo
La Provincia che sto vivendo, la Provincia ch e
interpreto, è vicina al territorio, ai suoi comuni ,
né il collante, con un legame fondato sul lavoro
continuo di coordinamento e di dialogo co n
Regione e Governo. Molte province sono parte
della nostra stessa storia, poiché il territorio
provinciale coincide generalmente con quella
che fu la divisione del territorio fatta in epoca
napoleonica, ma talvolta già nel Medioevo, i l
contado dei maggiori tra i liberi comuni . Un
esempio illuminante è quello della provincia
veneziana, che coincide con l'antico Dogado
della Serenissima, il territorio dove valevano l e
stesse norme della capitale . E che esiste nella
sua forma attuale da quasi mille anni . La nostra
storia che ritroviamo nel dettato costituzionale ,
che stabilisce l'esistenza delle Province, e che se
modificato richiederebbe una riforma della legge
costituzionale, in genere molto lunga . Altro punto su cui ci troviamo tutti d'accordo, la riduzione
dei costi della politica . Siamo davvero certi che
l'abolizione delle Province, che costano 180 eur o
all'anno per ogni cittadino, farebbe ridurre davvero i costi? I numeri ci dicono che le Provinc e
spendono i125 per cento per il personale, circa il
69 per servizi e funzioni essenziali e solo l0 0,9 8
per i costi della politica. Abolire le Province non
porterebbe ai risparmi sperati, perché i costi del
personale e dei servizi sarebbero spostati ad altri
enti di governo. Sarebbe un taglio irrisorio .
Ritengo che forse si potrebbe andare a guardare a tutti quegli enti e a quelle società pubbliche che peraltro, a differenza delle Province,
non possono contare su una base democratica,
con un presidente e un Consiglio eletti direttamente dal popolo .
E se le Regioni si limitassero a svolgere il loro
compito legislativo, per il quale sono nate, la sciando la gestione concreta alle Province? Non
risparmieremmo forse tutti ?
Nonostante queste considerazioni, non penso
che la Provincia sia un ente intoccabile. Mi
sorgono dubbi sulle Province di recente costituzione, e quelle che sono sotto la soglia de i
500 mila abitanti, che non sembrano avere n é
una dimensione territoriale, né un retroterra
storico e culturale che ne giustifichi l'esistenza .
In questo caso ben venga una legge che vieti di
fame di nuove .
Presidente della Provincia di Venezi a
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LA STAMPA
10/07/2011
Il governo e l'economi a
ITALIA ATTE\ TA
METTI A RISCHIO
LA CREDIBILITÀ
ATTF'NTA ITALIA
CRI ;DIBILITA A RISCHIO
Bili EMMOTT
BII.L EMMOTT
SEGUE DALLA PRIMA PAGIN A
el corso di que sti ultimi due an ni in cui ho scrit to e parlato del l'Italia, ogni volta che ho detto qualcosa di
critico sui punti deboli del l'economia italiana, quas i
inevitabilmente, qualcun o
tra il pubblico o tra i lettor i
ha risposto dicendo : «M a
noi non siamo come la Grecia, e abbiamo superat o
molto bene la crisi» . H o
sempre contestato la seconda parte di tale argomento,
che non è supportata dai
fatti, ma mi sono sempr e
detto d'accordo sulla prima . Ecco perché è così strano, e potenzialmente tragico, che proprio il govern o
italiano negli ultimi giorni
appaia determinato a rendere l'Italia più simile all a
Grecia .
Il panico dei mercati finanziari di venerdì, con l a
svendita delle azioni italiane e il costo del debito pubblico in ascesa, riflette esattamente questo sentimento .
Proprio come per il Portogallo, la Spagna e la Grecia, la crescita economica in
Italia è debole e il Pil e l a
produzione manifatturier a
si riprendono più lentamente dalla crisi globale de l
2008-09 rispetto a quanto è
avvenuto in Francia, in Germania o nei Paesi Bassi .
a almeno le finanze pubbliche
nazionali erano sotto controllo ,
con un piccolo deficit di bilancio
e il rapporto tra debito pubblic o
e Pil stabilizzato .
Quindi, a differenza della Grecia, la debol e
crescita economica italiana non implicava che
il Paese potesse diventare insolvente e non i n
grado di pagare gli interessi sui suoi enormi de biti pubblici . Situazione, comunque, che no n
può essere data per garantita . Perché quando
si tratta di finanza pubblica, la differenza tr a
confortevole stabilità e dolorosa insolvenza è
abbastanza esile .
Un aumento dei tassi di interesse praticati dagli investitori in obbligazioni, o un improvviso au mento della spesa pubblica o una diminuzione
delle entrate fiscali possono precipitare un Paes e
nella crisi, soprattutto quando il debito pubblic o
ammonta al 120% del Pil . (A proposito, il debito
pubblico dell'America, Paese spesso descritto co me fiscalmente sconsiderato, arriva appena al
65% del Pil) .
In alternativa, una crisi può improvvisa mente scoppiare quando sorgono dubbi sull a
condotta futura della politica del governo, a
causa dell'instabilità politica, perché questi
dubbi riguardano anche la possibilità di un controllo adeguato sulla spesa e sulle tasse . La de bolezza dell'economia italiana e l'enorme debi to pubblico la rendono vulnerabile esattamen te a questo genere di dubbi.
In precedenza durante la crisi economica e la
lenta ripresa, i timori per l'instabilità politica e
dei mercati finanziari sembravano aiutare il go verno di Silvio Berlusconi. Qualunque cosa t u
possa pensare di noi, poteva dire il governo, sa rebbe assai rischioso cambiarci o forzare le ele zioni in questa situazione. Ma ora le battaglie al l'interno del governo sono diventate molto più de stabilizzanti delle battaglie tra il governo e i suo i
critici. Se questa guerra continua, l'opzione più
opportuna sarebbe quella di andare a elezioni an ticipate o cambiare il governo .
Le misure fiscali proposte dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sono state accetta te dal mercato, ma gli analisti sia all'interno sia
all'esterno del Paese hanno notato una loro carat teristica importante: le principali riduzioni del disavanzo di bilancio avverranno in futuro. Questo
è importante ora che la battaglia politica tra i l
presidente del Consiglio e il ministro dell'Econo mia è uscita allo scoperto. Perché l'inevitabile
conclusione che trarranno gli analisti di mercato
è che i tagli in effetti non si faranno mai . La credi-
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bilità delle misure fiscali si sta sgretolando .
Pensateci dal punto di vista di un osservator e
esterno . Un giorno, il Presidente del Consiglio di chiara che si è sempre opposto alla guerra in Li bia, a cui le forze italiane partecipano, come par te della Nato . Un altro giorno il presidente de l
Consiglio attacca il suo stesso ministro dell'Eco nomia, rende esplicito che favorisce la riduzion e
delle tasse e permette che uno dei suoi giornal i
pubblichi notizie dannose su Tremonti. Che cosa
dovrebbe credere questo osservatore? Il capo
del governo si oppone alle politiche del suo gabinetto, e al suo stesso ministro .
Questo, da un punto di vista nazionale, è u n
suicidio . Si sta distruggendo la credibilità .
L'aspetto più importante delle politiche econo miche del Paese, cioè la rigorosa gestione de l
deficit di bilancio, viene messa in serio dubbio .
Se continua su questa strada l'Italia nella mente degli investitori internazionali finirà davvero nella stessa categoria del Portogallo, dell'Irlanda, della Spagna e della Grecia: instabile, insostenibile e insolvente . E per di più tutto que sto è del tutto inutile .
[Traduzione di Carla Reschia ]
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10/07/2011
LA STAMPA
Mercati, la paura è bipartisan
Bersani e Casini: "Lavoriamo insieme alle riforme per favorire e sostenere la crescita del Paese "
SANDRA RICCIO
TORIN O
Fine settimana con gli occhi
già puntati sulla riapertur a
dei mercati di domani . Il ti more che la speculazione ritorni ad abbattersi sul nostro Paese ha scomodato anche i leader dell'opposizione :
il tema è diventato materi a
di discussione nel corso di u n
«Il Paese è ricco
di energie e risors e
Chi scommette contro
l'Italia non vincerà »
colloquio, svoltosi ieri mattina a Bologna, tra il segretario del Partito democratico ,
Pier Luigi Bersani, e il leade r
dell'Udc, Pier Ferdinando
Casini .
I due non hanno nascost o
le proprie paure esprimendo
«preoccupazioni molto forti
per gli attacchi ai quali l'Italia potrebbe essere sottoposta in una fase di sbandamento e di caduta della credibilità del governo».
Il colloquio non si è ferma-
to agli allarmi . I due hanno anche espresso la «convinzion e
che nel Paese vi sono certa mente le energie e le risors e
per affrontare con coraggio le
sfide che gli italiani si trovano
di fronte».
Poi le proposte: Bersani e
Casini hanno condiviso l'opinio ne che «occorra dare luogo a riforme per favorire e sostenere
la crescita in modo da assicurare anche per questa via la tenu ta e la solidità dell'economia e
della finanza pubblica italiana».
Il due hanno quindi «pres o
l'impegno in questa fase, ciascuno con le proprie idee, e ne l
proprio ruolo di opposizione ,
ad essere propositivi sul tema
delle riforme strutturali per il
Paese e a dare vita a scambi e
confronti sui contenuti tra i
gruppi parlamentari». «Nono stante la situazione politica» ,
hanno concluso Bersani e Casi ni, «in Italia ci sono senza dubbio le energie e le risorse pe r
affrontare con responsabilità
e coraggio le sfide che il Paese
ha di fronte» . Per i due «chi
scommettesse sul contrario è
destinato a restare deluso».
Nelle ultime settimane c'è
stato un ritorno del pessimismo degli operatori di Bors a
nei confronti del nostro Paes e
che è stato di nuovo assimilat o
ai Paesi europei periferici in
evidente difficoltà come Porto gallo e Spagna. Il cambio di
umore è arrivato insieme alla
progressiva somministrazione agli operatori, di una serie
di notizie : dal taglio di rating
da parte di Moody's, ai dati poco incoraggianti sulla crescita
del Paese.
La stampa estera ha ricordato con insistenza, in questi gior ni, che l'Italia ha il terzo debit o
più grande al mondo, dopo Us a
e Giappone, e che nei prossimi
cinque anni andranno in scadenza 860 miliardi di obbliga-
zioni governative italiane .
Al quadro generale non ha
giovato la situazione di tensione tra il ministro dell'economia ,
Giulio Tremonti, e gli altri com ponenti dell'esecutivo .
Venerdì i titoli di Stato italiani hanno subito pesanti vendite
e il differenziale rispetto al
Bund tedesco è schizzato ai
massimi dall'introduzione dell'euro vicino a quota 250 punti,
50 punti in più rispetto all'inizio
della settimana, e 20 più della
vigilia. Vendite feroci si sono abbattute sulle azioni italiane con
i titoli delle banche hanno registrato i ribassi più pesanti .
Le difficoltà degli istituti so no legate a doppio filo con lo stato di salute dei bond governati vi e, ovviamente, ai problemi
della finanza pubblica .
A preoccupare è anche l'andamento della ripresa dell'economia che, dopo un primo trimestre fiacco, sta registrando
un rallentamento (a maggio l a
produzione industriale è calata
dello 0,6%), mentre le stime sul la crescita del Pil per il 2011 ri mangono attorno all'1% . Ma
probabilmente si tratta di un a
previsione ottimistica.
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LA STAMPA
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lntenns
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FRANCESCASCHIANCH I
ROMA
"Pronti a confrontarci
con l'opposizione"
Casero: la manovra è garanzia di stabilità, la speculazione si sconfigge cos ì
li attacchi speculativi possono essere sempre in agguato, ma l'Italia li contraster à
se marcerà unita. Ecco la sintesi del
pensiero di Luigi Casero, sottosegretario all'Economia .
Sottosegretario, venerdì è stat a
una giornata nera, dobbiamo temere attacchi speculativi ?
«Purtroppo a seguito della crisi de l
2008 non sono stati presi a livello
mondiale provvedimenti per fermare forti meccanismi speculativi, pe r
cui il pericolo c'è . Ma bisogna ricordare che la nostra situazione economica e finanziaria è migliore di quella di Paesi vicini come Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. E che abbiamo presentato una manovr a
che, nel rispetto degli impegni presi
in sede europea, dimostra la credibilità del Paese . Le turbolenze s i
sconfiggono con risposte serie, come l'approvazione della manovra
che dimostra stabilità politica . E
per questa approvazione c'è l'impe-
G
gno del governo a discutere con l'opposizione» .
Dall'opposizione fanno notare però che parlate già di mettere la fiducia .
«La metteremo per dare un segnal e
di approvazione nei tempi, ma in
Commissione siamo pronti a discutere le loro proposte, ovviamente salvaguardando i saldi . In un momento difficile per la situazione finanziaria europea, sarebbe utile che tenessero u n
atteggiamento collaborativo e non d i
scontro : su temi come le pensioni o altri si possono apportare modifiche
migliorative».
Casini e Bersani temono attacch i
legati alla «fase di sbandamento e
caduta della credibilità del governo» : l'esecutivo è abbastanza saldo per tenere il Paese al riparo dalla speculazione ?
«Se questa norma sarà approvat a
con i numeri che abbiamo presentato, la credibilità non del governo, m a
del Paese, sconfiggerà qualsiasi ipo-
tesi speculativa . Per il bene di tutt i
se che non esistono . C'è un testo, con non si deve unire la speculazione po frontiamoci su quello» .
litica a quella finanziaria . Ritengo
Siete pronti a confronarvi anch e
che, siccome il governo ha la fiduci a
con Regioni ed Enti locali? Dicon o
del Parlamento, possa affrontare l a
che per loro la manovra è insosteni situazione . Certo sarebbe bene se su
bile e vi chiedono un incontro . . .
questo tema ci fosse un po' più d i
«Se esiste da parte di tutti la volont à
unità» .
di partecipare a un'opera di risana mento, allora è un percorso che si
Si sente di rassicurare anche nel caso in cui dovessepuò fare. Dev'esserro esserci dimisI R SA sMENT O ci però un ragiona sioni nel gover«In Commissione discuterem o mento complessino, di cui si è susvo : non si può dire
surrato in quest i delle proposte dell'opposizion e "Non toccate il mi o
Ma i saldi non si toccano» orticello" . Una magiorni ?
«Non penso che c i
novra di questa ensaranno dimissioni . E comunque i
tità comporta sacrifici per tutti» .
mercati guardano ai fatti concreti :
I leader di Pd e Udc parlano inoltr e
l'approvazione della manovra è un a
della necessità di riforme . . .
risposta concreta del Paese» .
«Questa manovra contiene anch e
elementi di sviluppo, ma è soprattut Lei chiede unità con l'opposizione,
ma per realizzarla forse bisognerebto mirata alla salvaguardia dei conti .
Certo però che bisogna lavorare all e
be evitare provvedimenti come l a
riforme . Ad esempio il collegato finorma salva-Fininvest . . .
«Quella norma non c'è più, è stata riscale : penso che sarà un elemento di
tirata, quindi è inutile appellarsi a cocrescita del Paese» .
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LA STAMPA
"Più vigilanza nel/'Furozon a
Sembri di predicare nel deserto "
Trichet (Bce) :
«In certi Paes i
una colpevole
negligenza»
LUIGI GRASSI A
«Quando si ha una moneta comune bisogna avere anch e
un'elevata vigilanza sui bilanci» . Semplice fino all'ovvietà ,
sembrerebbe ; e infatti, osserva il presidente della Banca
centrale europea, «io l'ho o
sempre detto», eppure «pi ù
volte mi è sembrato di predi care nel deserto», perché diversi Paesi hanno gestito co n
troppa disinvoltura i loro bilanci pubblici, provocando u n
guaio dopo l'altro . Per Jean-
Claude Trichet la radice de i
nostri problemi è evidente :
«Nella governance economica dell'Eurozona è stata praticata una negligenza colpevole . In diversi Paesi il rispett o
del patto di stabilità e di crescita non è stato considerat o
prioritario, e i deficit pubblic i
non sono stati tagliati» .
Il numero uno della Bce segnala che i Paesi dell'eur o
«hanno un bilancio complessivo migliore di quello di altre
economie avanzate, e in parti colare degli Stati Uniti, m a
serve la vigilanza dei singoli
Paesi sui conti pubblici», unitamente all'impegno a «migliorare il potenziale di cresci ta che al momento è insufficiente» . L'esempio da seguir e
è quello della Germania, «capace grazie a una gestione efficace e attenta, di aumentare
la produttività e la competitività, e di ridurre il tasso di disoccupazione nonostante l'impatto della crisi» .
Trichet non ha dato indicazioni specifiche sull'Italia m a
giovedì scorso aveva apprezza to la manovra economica del
governo . Però le preoccupazio ni internazionali sulle prospet tive del nostro Paese cresco no, e ieri il Financial Times,
che formalmente non è un'autorità ma di fatto è la bibbi a
dei mercati, dedicava il titol o
di apertura al rischio che l'Italia diventi il nuovo punto debo le dell'Eurozona, e segnalava
pure come la politica crei problemi superflui : «Berlusconi
aggiunge tensioni con gli attac chi a un ministro» scandisc e
un sommario, e ovviamente si
tratta del titolare dell'Economia Giulio Tremonti. Il concet -
to è ribadito dal titolo di apertura della seconda pagina . L'al tro giorno era stato il Wal l
Street Journal a scrivere che
«L'Italia rischia di essere contagiata dalla febbre», anche
prima della Spagna che finor a
era considerata la più probabile prossima vittima della speculazione . Dopo gli scossoni
della Borsa di venerdì e con l a
pressione che cresce sui titol i
di Stato italiani la riapertur a
dei mercati domani potrebbe
rivelarsi una prova del fuoco.
Ancora da Bruxelles, ma
dalla sponda della Commissione Ue, il responsabile degli affari monetari ed economici 01 li Rehn ha detto che l'esecutivo europeo «segue attenta mente la situazione, ma come
d'abitudine non fa commenti
sui movimenti dei mercati sul
corto termine», e ha aggiunt o
che domani si riuniranno i ministri delle finanze nell'Eurogruppo ma per parlare di Grecia, mentre «sull'Italia non è
prevista alcuna discussione» .
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LA STAMPA
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"Attacchi ingiu stific ati all'Italia
Per la. Germania euro cruciale "
3oyer: una fondazione per l'agenzia di rating europea per garantire la neutralit à
TONIAMASTROBUON I
TORIN O
erner Hoyer, viceministro tedesco agli
Esteri, ha la deleg a
sull'Europa ed ha seguito con preoccupazione il venerdì nero dell'Italia . M a
è convinto che non ci siano appigl i
per attacchi speculativi contro il nostro Paese. Ci sono invece ottime ragioni per imporre «una correzione d i
rotta forte» alle agenzie di rating .
Hoyer respinge critiche ai tentennamenti della Merkel sulle crisi dei Pae si periferici . Ma spiega anche perch é
alla Germania la fine dell'euro non
conviene affatto, perché leuro «è solido», infine, perché Draghi alla Bce è
un'ottima notizia .
W
Pensa che contro l'Italia sia partit o
un attacco speculativo? Ritiene si a
colpa del caotico quadro politico ?
«La cultura della stabilità, da tipicamente tedesca, è diventata un'ambi zione per tutta l'Eurozona . Ciò vale
anche per l'Italia . Il sistema bancario
è considerato solido . Il governo ha ap provato un piano di aggiustamento
miliardario che ora approda in Parla mento e il ministro Tremonti vuole
ottenere entro il 2014 il pareggio di
bilancio - un obiettivo ambizioso m a
giusto. Per questo motivo non vedo
alcun appiglio per speculazioni irra zionali di qualsiasi tipo . Sulle questio ni politiche interne non commento» .
Bce . Cosa si aspetta da lui?
Esistono nel governo tedesco, come
«Anzitutto sono contento che Mari o
esistono tra gli accademici, discussioDraghi sarà il nuovo presidente dell a
ni sul «Kerneuro», su un Eurozona riBce. In Germania gode di un'ottima re stretta dei «più virtuosi» o, al contraputazione. E considerato una garanzi a
rio, sull'uscita di qualche paese deboper l'indipendenza e l'orientamento alle dall'euro ?
la stabilità della politica monetaria - «L'euro non è in discussione - è il cuopremesse ideali per
re dell'unità euroassumere questo inROMA pea . Senza una mocarico e svolgerl o
unica non
Avete banche solid e neta
con successo».
avremmo potut o
e Tremonti ha presentato superare la micidiaL'Europa si appresta a discuter e un risanamento miliardario le crisi scaturit a
dal crollo dei sub un secondo maxipiano di aiuti per
GRECIA prime statunitensi.
tedeschi siam o
la Grecia . Il GoverMonitoreremo da vicino Noi
tra i maggior i
no tedesco è conl'attuazione del piano esportatori al monvinto che poss a
di risanamento do e traiamo benefiessere salvata ?
«La Grecia ha fatt o
ci ovunque da un a
un importante passo in avanti approvan- valuta stabile come l'euro . Oltre il 6 0
do il risanamento . Adesso monitoriamo per cento delle nostre esportazion i
da vicino la realizzazione delle riforme . va verso gli altri Paesi europei, un a
La Germania riconosce i grandi sforzi ch e gran parte verso l'Italia . L'euro non è
il popolo greco sta facendo per metterle in crisi, è stabile . Dunque non c'è moin pratica . Sappiamo che è un percors o tivo di essere pessimisti».
difficile. Ma è inevitabile per dare stabiliMolti hanno criticato il Governo te tà ai conti e far ripartire l'economia» .
desco e la cancelliera Merkel per i
Lei è stato tra i primi politici tede schi a sostenere apertamente l a
candidatura di Mario Draghi alla
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'1tlaa~rlin~nistil corti d'Italia
Perla Germania. ®n» rn xiale°
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LA STAMPA
applichino gli stessi parametri a tutti, globalmente . Io penso che il modello della fondazione potrebbe esser e
«Non condivido minimamente queadatto, per un'agenzia di rating eurosta critica . Abbiamo dato un impor- pea : soltanto così saranno garantit i
tante contributo per il salvataggio giudizi neutri . Che ci sia bisogno d i
del Portogallo e dell'Irlanda . Abbia- una correzione di rotta forte, per l e
mo garantito all a
agenzie di rating,
zona euro un para BERL1N O non è solo opinion e
cadute finanziario della Germania.
Siamo i grandi contribuenti Anche
e ne siamo i maggio in Europ a
dei salvataggi ma l'eur o conquista sempr e
ri contribuenti . E
col senno di poi abci conviene molt o più consenso »
biamo anche avut o
Ci sarà bisogno d i
ragione a coinvolge BCE: nuovi pacchetti di aiure il Fmi . Ora mi
per il Porto Mario Draghi è sinonimo tigalanche
aspetto che ogni Pa lo ?
di indipendenz a «E una domand a
ese mandi in porto i
propri piani di age stabilità monetaria che non si pone . Sia giustamento . Non
mo su un sentier o
si può combattere una crisi del debi- positivo e abbiamo preso le decisioni
to con nuovi debiti» .
giuste : la riforma del Patto di stabilit à
e il nuovo meccanismo che dal 2013 gaPensa che le agenzie di rating debba rantirà all'Eurozona un paracadute
no essere riformate? Che debba napermanente contro le crisi . Soprattut scerne una in Europa ?
«Abbiamo bisogno, in Europa, di to, tutti i paesi europei sono sulla vi a
agenzie di rating neutrali, che analiz- del risanamento. E questo il fondamen zino i mercati senza pregiudizi e che
to di una valuta stabile» .
frequenti tentennamenti che hann o
aggravato, in alcuni casi, il costo de i
bailout.
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'ltlaaiAfighistificati aW 1taJì
Perla Germania ®m cn xiale°
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LA STAMPA
NON SI POTRA' PIU' DEFINIRE «MADE IN ITALY» UN INSACCATO PRODOTTO DAANIMALI IMPORTAT I
Etichette, ora tocca ai prosciutti
"Sì" di Bruxelles : trasparenza anche sulle carni suine, ovine e caprin e
MARCO ZATTERI N
CORRISPONDENTE DA BRUXELLE S
Per quanto strano possa
sembrare, nel giro di un paio
di anni il prosciutto italian o
dovrà essere veramente italiano . Non basterà aver trattato carni olandesi e balcaniche in uno stabilimento de l
Nord Ovest per guadagnare
il titolo . L'Europa ha deciso ,
non senza soffrire, che per indicare la nazionalità di u n
prodotto bisognerà che anche la materia sia coerente ,
nel nostro caso il porco . Altrimenti bisognerà scrivere
chiaramente sull'etichetta
«prosciutto fatto in Italia
con maiali tedeschi» . Il che ,
La decisione presa
dall'Europarlamento
dovrà essere ratificata
dal Consiglio dei 27
si capisce bene, non è lo stesso che vendere Parma o Sa n
Daniele, marchi già garantit i
e tutelati per conto loro .
I buongustai, e gli allevatori seri, possono far festa .
La plenaria del Parlamento
europeo ha approvato la nuova normativa sulle etichett e
alimentari, una prima lettura importante che ora dovr à
essere confermata dal Consiglio, cioè dai ventisette governi nazionali . Non è stat o
facile, solo un anno fa l'intero
castello legislativo era crollato miseramente . Ora, invece ,
si va avanti, e una parte rilevante del cibo che arriver à
sulle nostre tavole avrà il crisma di una maggiore trasparenza sull'origine, gli ingredienti, le caratteristiche nutrizionali e i possibili rischi .
Fino ad oggi la provenienza doveva essere precisat a
soltanto per le carni bovine ,
la frutta e le verdura fresche ,
il miele e le uova, l'olio d'oliva
e il pesce (se d'acquacoltura,
altrimenti si scrive la zona di
pesca). Entro due anni dall a
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento ,
l'obbligo varrà per tutte l e
carni - suine, ovine e caprine
- sia fresche sia congelate, così potremmo essere certi ch e
la coscia che addentiamo è
nostrana. Entro tre anni, l a
direttiva sarà applicata anche a latte e derivati, terreno
sul quale potremmo aver e
grandi sorprese e scoprire che
molti yogurt «made in Italy»,
sono fermentati con materi a
importata .
Al di fuori di questi specifici settori, le indicazioni d'origi ne restano volontarie, ma l a
nuova normativa rafforza l a
tutela rispetto ai possibili in ganni . Si prevede che sia rive lata l'origine degli ingredienti
principali quando l'etichetta tura commerciale può indurre
in errore il consumatore, riferendo solo il luogo o il paese in
cui è avvenuta l'ultima trasformazione del prodotto . E' il caso iniziale del «prosciutto italiano» che deve essere vera mente «italiano» . Ma anche
quella della «Pizza Molise »
commercializzata e prodott a
nel Benelux senza che dalle
parti di Campobasso ne abbia no mai avuto cognizione .
Importante anche la parte
sulle etichette e la intelligibilità della lista di ingredienti e
delle informazioni nutriziona-
li . La norma prescrive che i caratteri abbiano una dimensione minima obbligatoria di 1,2
millimetri, oppure 0,9 se
l'area disponibile è inferiore a
80 centimetri quadrati. Nei
prodotti trasformati dovrà
sempre essere dichiarata la
presenza di allergeni . Capitale
la precisazione del valore energetico e le quantità precise d i
grassi, di acidi grassi saturi, d i
zuccheri, di proteine e di sale
per 100 grammi o 100 ml d i
prodotto. I riferimenti alla dose giornaliera, sponsorizzat i
dall'industria alimentare come alternativa, potranno essere usati volontariamente solo
in aggiunta alle indicazioni nu-
In futuro la direttiva
sarà applicata anch e
al latte e ai derivati
Ma i tempi sono lunghi
trizionali per 100 grammi o
100 millilitri .
Unico neo, i lunghi temp i
previsti per le nuove etichette ,
cinque anni dall'approvazione . Nel nome dei consumator i
si poteva costringere le grand i
industrie a fare prima . I lobbisti, evidentemente, hanno lavorato molto bene .
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E&4
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,(n
pr(»Iiutti
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LA STAMPA
Tra Italia e Svizzera
la battaglia delle tass e
Il Ticino blocca per rappresaglia 23 milioni di euro dei lavoratori transfrontalier i
ROSSI IVIBARAllO
Già in calo di consensi
ora si trova anche in lit e
con la Lega del Canton e
entitre milioni d i
euro dei frontalieri italiani congelati in Svizzera per
rappresaglia contro l'Italia. E' l'ultimo capitol o
di una guerra italo-svizzer a
che va avanti dai mesi cald i
dello scudo fiscale e della lott a
al segreto bancario .
La crisi monta da qualch e
settimana e investe più livelli : ci sono i delicati rapport i
diplomatici Roma-Berna; c' è
il grande freddo tra le due Leghe, quella lombarda e quel la ticinese del capellone Giuliano Bignasca, il Bossi svizzero ; e c'è il contenzioso tra
governo italiano e comuni d i
confine in un momento in cui
i tagli tremontiani agli enti locali stanno falcidiando molt i
piccoli centri padani, dove i l
Carroccio è forte ma ultimamente ha perso consensi .
La storia è questa: gli accordi italo-svizzeri del 1974 obbligano entro il 30 giugno d i
ogni anno i cantoni Ticino, Vallese e Grigioni a versare i l
38,8% del totale delle impost e
alla fonte trattenute ai lavoratori frontalieri ai comuni di re-
V
MOLTI CONTE €Z!OS APERT I
Scudo fiscale, black
e segreto bancario
hanno gelato i rapporti
sidenza. L'accordo è filato liscio fino all'altro giorno, poi l a
fronda. Il Consiglio di stato ticinese, l'esecutivo cantonale ,
decide che la metà dei ristorn i
fiscali 2010 rimarrà in Ticino :
23 milioni di euro saranno regolarmente versati all'Italia,
destinati ai 200 comuni di con fine delle province di Varese ,
Como e Vco dove abitano gli oltre 50mila frontalieri italiani ;
ma l'altro 50% resta vincolat o
su un conto di Banca Stato e
sbloccato solo quando inizieranno «trattative serie» co n
Roma. Apriti cielo . Lunedì Umberto Bossi e Roberto Maroni,
siamo nella Vandea leghista, si
precipitano a Varese per incontrare i dirimpettai leghist i
(Marco Borradori e Norman
Gobbi) e provare a metter e
una pezza . «I ristorni sono importanti per i nostri comuni d i
confine dove già abbiamo perso molti voti», attacca il Senatur . «Troveremo una soluzione : ho già parlato con Tremonti, quello che diciamo per lui va
bene . Almeno, di solito . ..» .
Perché Tremonti? Il ricatt o
sui frontalieri viene usato d a
Lugano per mandare un messaggio al Tesoro italiano e dal
governo di Berna per costringere gli italiani al negoziato su
una serie di contenziosi : la doppia imposizione, gli strascich i
dello scudo fiscale, la black lis t
e naturalmente il segreto bancario . «La Svizzera intende rinegoziare con l'Italia l'attuale
accordo sull'imposizione alla fon te dei frontalieri che lavorano i n
Ticino», è la linea della Confede razione. E questo spaventa i comuni di confine perché gli svizze ri spingeranno per abbassare la
soglia, equiparandola a quella
Austriaca (12%) . Che fare dunque? 1125 luglio i sindaci delle tre
province si troveranno a Varese
per fare pressione sul governo e
chiedere che vengano «immediatamente sbloccati i fondi vincolati dal Consiglio di Stato ticinese» ; venga costituito «un fondo
di garanzia che copra l'ammontare dei fondi congelati nel caso le
trattative con Berna andassero a
vuoto» ; e infine «non venga modificata, in caso di nuove trattative
con la Svizzera, la soglia del 38,8
per cento». I ristorni fiscali servono infatti a pagare i servizi de i
piccoli comuni dove risiedono i
frontalieri . In molti centri coprono la metà o un terzo della spes a
corrente. «Il mio comune, Pont e
Tresa, ha 5 .600 abitanti di cu i
1.400 lavorano oltreconfine» ,
spiega Pietro Roncoroni, che è
un pò il coordinatore dei 200 sin daci di confine . «I ristorni valgono oltre un milione sui 6 del nostro bilancio, capite?» .
Il congelamento «è una decisione di estrema gravità che peserà sui piccoli comuni, già colpiti dai tagli», rincara sul quoti diano Varesenews Attilio Fon tana, borgomastro leghista di
Varese. «Ma sbaglia anche Tremonti a non voler riallacciare i
rapporti oltreconfine. Spero
che Bossi riesca a fargli cambiare opinione. . .», contesa nella contesa . Non bastasse, la
guerra fiscale incrocia il derb y
politico tra le due Leghe e imbarazza non poco un partito come il Carroccio che, da Gian franco Miglio in poi, ha sempre
visto la Svizzera e il suo model lo cantonale come la terra pro messa . Dietro la rappresaglia
sui ristorni c'è proprio lo zampino della Lega ticinese dell'ar ruffapopoli Bignasca, che a d
aprile ha vinto le elezioni canto nali portando la sua Lega al
30% sull'onda di una campagna di fuoco contro i frontalier i
padani, «da rispedire a casa
perché rubano il posto alla nostra gente»», e dipinti come
«rat», topi pronti a saccheggia re il formaggio svizzero . U n
messaggio che ha fatto pres a
tra gli oltre 20mila disoccupati
ticinesi spiazzando i cugini lombardi, che hanno sempre occhieggiato ai leghisti svizzeri e
fatto battaglie insieme (leggi
Malpensa) . Lo stesso Bignasc a
ha un conto aperto con Tremonti fin dai tempi dello scud o
fiscale e delle pattuglie dell a
Gdf mandate al confine di stato . «Fascetto Tremonti ha tirato troppo la corda contro il Ticino e adesso per lui sono cavol i
amari!!», tuona vestito da Braveheart sulla copertina de I l
Mattino della domenica, con in
mano lo scalpo del superministro. Dura fare la pace così . . .
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33
Trallalia c Svizzera
la battaglia delle tasse
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press
LA STAMPA
100712011
!/nU~Oer '!
V~
~m Cgia
m
«Per !/e impres
!mOres(z
e
Il contenzioso fiscale fra l'Italia e la Svizzera sui lavoratori frontalieri
38 e
50.500
I frontalieri italiani
delle province di
Varese, Corno eVm
che lavorano i n
Svizzera
00
90
I Comuni di confin e
penalizzati dall a
ritorsione del Canton Ticin o
La percentuale d i
ristorno del total e
delle imposte all a
fonte trattenute a i
lavoratori frontalieri
che i cantoni svizzer i
restituiscono a i
Comuni di confin e
di residenza de i
lavorator i
I ristomi fiscali 2010 dei frontalieri congelati
dal governo ticinese per rappresaglia contro
il governo italiano
salgono i debiti »
cmdeòuamenm dell e
imprese italiane ha superato i
980 miliardi di euro e co n
l'aumento del tasso di interes se amenutvneigimni scorsi ,
il sistema delle imprese dovr à
farsi carico di un costo aggiun tivo panaa ' 4smi!ia,didie u
,v. A lanciare l'allarme è i!se gretario ue!la Cgia di Mestre ,
Giuseppe Bortolussi, che h a
analizzato la situazione debitoria delle imprese italian e
(aumentata nell'ultimo ann o
del +6,1%) e gli effett i
dell'aumento di un quarto d i
punto percentuale del tass o
ufficiale di sconto deciso ne i
giorni scorsi dalla Bce .
Centimetri - LA STAMPA
~
Pagina ~
33
Tra Italia e Svizzera
la battaglia delle tasse
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press L.IfE
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LA STAMPA
Spesa più leggera
Infortuni
Giù gli acquisti di frutta e pane
Meno incidenti in agricoltur a
~ Le famiglie risparmiano anche a tavola . Un'analisi d i
Coldiretti sui dati Istat evidenzia ,
nel primo trimestre 2011, una ridu zione di aquisti per frutta (meno 9
per cento), prodotti ittici (meno
8), ma anche pane (meno 7) e prodotti lattiero caseari (meno 6 %) .
~ Diminuiscono gli incident i
in agricoltura . Lo rileva il rapporto annuale dell'Inail per il 2010,
che indica per il settore il maggior calo infortunistico : men o
4,8 per cento degli incidenti, co n
una riduzione del 10 per cent o
dei casi mortali .
Assoenolog i
Salute
Analisi del Dna contro le frod i
Il superpomodoro antiet à
~ In alcuni Paesi una bottigli a
su tre di vino italiano è contraffatta . E' I'Assoenologi a lanciare l'al larme, durante il 66° Congress o
nazionale . Tra i temi in primo pia no c'è la lotta alla contraffazione,
con la proposta di analisi com e
quella del Dna sul vino .
~ Arriva sul mercato il superpomodoro, prodotto tutto mad e
in Italy, risultato di una sperimentazione nei campi nazionali . E' ric co di antiossidanti e licopene, importanti per combattere l'invecchiamento e nella prevenzion e
delle malattie cardiovascolari .
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press L.IfE
LA STAMPA
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Og m
Vin i
Via libera alle regioni «free»
Dubbi sulle imposte russ e
Contribut i
Euro per mele e olive
~ A larga maggioranza (548 sì,
84 no, 31 astenuti) il Parlament o
europeo si è espresso a favore de l
diritto degli stati membri (e delle
regioni) di vietare la coltivazione
nel loro territorio di organismi geneticamente modificati, anche s e
questi autorizzati dall'Ue.
~ Interrogazione a Strasburg o
per sapere se «corrisponde al vero
la notizia che il governo russo ha
introdotto, con un preavviso minimo, un aumento dell'imposizion e
fiscale per i vini europei in entrat a
nel mercato russo» . Firmata da i
SocDem De castro, Pirillo e Susta .
~ Tre anni di fondi, 75 milion i
di euro, per 26 programmi desti nati a promuovere i prodott i
agricoli in Europa . Nella lista del la commissione due iniziative italiane, l'olio e le olive del progetto Unaprol e la Mela dell'Alt o
Adige .
Solidarietà
Più cibo ai poveri
L'Europarlamento invia u n
forte richiamo alle capitali de i
Ventisette perché rilancino i l
programma di distribuzione d i
cibo gratis ai poveri in Europa, i
cui finanziamenti Ue per il 201 2
sono passati dai 500 milioni a d
appena 113,48 milioni .
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LA STAMPA
GIORGIO CALABRESE
HANNO RESO GIUSTIZIA AI CONSUMATORI
abbè, ci sono voluti
tre anni di lotte, ma
noi consumatori europei, pian pianino ce la stiamo facendo a raggiungere
lo scopo di migliorare la conoscenza e le informazioni
su ciò che mangiamo, in questo caso, anche quando ac quistiamo carne diversa da
quella di manzo. L'Unione
Europea, finalmente, ha fatto una legge per cui si deve
etichettare non più solamente la buona fettina di carne
bovina ma anche le costolette di maiale, pollo, agnello e
tacchino . A cosa serve? A
fornire ai consumatori informazioni essenziali sugli ali menti che acquistano, grazie ad un'etichetta priva di
frasi e presentazioni che rischiano di indurre in errore .
\,` `
Sulla nuova etichetta il consu matore troverà anche i valori
energetici e nutrizionali dei
prodotti stessi, oltre che l'indicazione di allergeni, per chi
soffre di intolleranze alimentari. Oggi questo problema di
allergie alimentari e intolleranze a molti cibi è cresciuto
esponenzialmente e talvolta
inconsapevolmente tanto da
rischiare di avere reazioni
dannose alla salute, talvolta
anche mortali, come lo shoc k
anafilattico . Con questa nuova legge, il consumatore è più
tutelato, per cui, ad esempio ,
chi fosse intollerante al lattosio o addirittura allergico a
particolari proteine, non avr à
più paura di trovarsele magari nella carne macinata, anche quando questa è di buona
qualità . Nel caso di semplici
tecniche legali di assemblaggio di carni da parte dei produttori per legge non eran o
obbligati a riportare sull'etichetta la presenza di queste
sostanze allergeniche. L'etichetta serve a rintracciare
dunque nel cibo quegli ingre -
Potremo trovare i valori
energetici e nutrizionali
oltre alle indicazioni
di eventuali allergen i
dienti, singoli o associati, ma
capaci di provocare gravi allergie o intolleranze alimentari . Tutto questo crea un lin k
fra la tracciabilità del cib o
eseguita autonomamente dall'allevatore e la rintracciabilità da parte del consumatore,
che debitamente informato
può escludere autonomamente alcuni alimenti.
È interessante anche conoscere il valore nutrizionale
e colorico dei singoli nutrienti per meglio definire la qualità del regime dietetico, scegliendo cibi poco ricchi di acidi grassi saturi e preferendo ne altri di tipo mono e polinsaturo . In questo modo la legge europea odierna rende giustizia al consumatore, che risulta più tutelato e nel contempo rende più tranquillo
l'onesto produttore. Attualmente una maggiore chiarezza e tutela in campo alimentare ci è stata fornita dai cibi a
Km zero, cioè dal produttore
della porta accanto, che re sta comunque una garanzia
salutista e territoriale .
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LA STAMPA
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Quella musica che unisc e
dalla via Kmilia al Kenya
Il maestro e le sue due orchestre giovanili suonan o
nel parco Uhuru a Nairobi "in segno di solidarietà "
ssistendo al pirotecnico
Flauto Magico africano a
Ravenna, già in previsione del trasbordo a Nairobi, per i consueti concerti
delle Vie dell'amicizia, era venuto co me spontaneo evocare l'illuminante li bro sull'Africa Fantasma di Michel Leiris. Saggio trasognato in cui, nel momento esatto del nascere politico del
complesso di colpa del colonialismo
Anni Trenta, Leiris s'interroga sul mi to, anche etnografico, del «fantasma »
africano. Quale ingombrante alibi im maginario : onirico, ambigua proiezio ne fantasmatica della colpevolezza
d'Europa.
Ora, che in Africa ci siamo, e da soli dali, dopo mille peripezie, che hanno
nel dna La Forza di un Destino, travol gentemente incarnato dall'entusiasmo indomito dell'incandescente Orchestra Cherubini e del loro spumeggiante nocchiero, l'Africa, con i suoi colori contenti e pronunciati, e lo sfondo
di piccole grida contenute e addomesticate, rivela tutto, fuorché il sapor e
d'un fantasma o d'un feticcio. C'è una
parola surrealista che forse potrebb e
evocare questo eventuale senso di disorientamento e di stupore, nel confrontare due mondi così distanti : deplacement. Spaesamento . Proviamo ad immaginare a freddo la purezza lunare e
belliniana del bellicoso Suoni la tromba, svicolato via dai Puritani risorgi mentali . O la soave estasi, quasi sussurrata, della Vergine degli Angeli appunto dalla Forza del Destino, messa a
reagire con una platea inusuale, in cu i
siedono in prima fila donne masai, av volte da panneggi e monili sgargianti .
A
O i pianissimi flautati del sensibilissimo coro di Piacenza e della Stagione
Armonica, proiettati sul fiato pulsante, alle spalle della platea all'aperto ,
d'un pubblico corale e neofita (oltr e
cinquemila persone, nei vari ordini) di sposto a corona, alveare ronzante, sulla collina del gremito Parco della Libertà di Nairobi . Tigrata di magliette irrigimentate, un po' in stile college anglosassone, un poco concerto pop . Come
minino, una distanza stellare, di cultura e d'approccio . Ed invece no, miseria
dei pregiudizi: quando scoppia come
una bolla purissima e vitale, via dalle
nostre mene, pur imprescindibili, di
burocrazia musicale e routines aziendali e fuse pile gap, il quartetto nudo e
luminoso e sferzante del Rigoletto, ove
s'agitano passioni elementari ma così
universali, spiazzate da ogni contatto
con la zavorra svilente del quotidiano ,
magari sullo skyline pretenzioso d'una
metropoli, che si vuole moderna, non esiste più distanza, frattura, razzismo .
Nemmeno culturale. E' la bellezza viva e
fremente della musica pura e basta. Eseguita come meglio non si può immaginare, non soltanto dal punto di vista elegantemente stilistico, ma anche umano ,
vitale. Perché è incredibile, come dopo
un viaggio praticamente insonne ed una
giornata logorante in aeroporto i giovani interpreti e il possentissimo cast (An na Kaysan, Anna Malavasi, Alessandr o
Luongo, Luca dall'Amico e Piero Pretti,
Oltre
i confini
«Bisogna darsi una man o
a superare le trasformazion i
di un mondo multietnico
Oggi c'è bisogno di pi ù
multiculturalismo e quest e
occasioni lo accrescono»
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IN PROGRAMMA VERD I
«E' la nostra lingua madre
1' espressione più profonda
del carattere italiano»
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che per fortuna non canta la «donna è
mobbbile» con le consuete tre b) si siano
catapultati sul palco, quasi a galoppo, e
con un carico d'energia miracolosamente non dimidiato, rispetto alla ravvicinata prova ravennate.
Muti, nei suoi viaggi dell'amicizia, ci
ha abituati a programmi più pensati e
densi, «questa volta, raggiungendo un
paese sub-sahariano, così lontano da
noi, ove il prodigio è che ci troveremo di
fronte un pubblico, che probabilment e
non ha mai visto un'orchestra in vita
sua», ha saggiamente scelto il partito
della semplicità, del lirismo a gola dispiegata. Del nazional-popolare, che rapisc e
e funziona a meraviglia . «E state certi
che non getterò le mie proverbiali occhiatacce di rimprovero, se sentirò diffondersi alla mie spalle la natura sbri -
LA STAMPA
20€ 9, Sarajevo
Muti torna a Sarajevo dove 15 anni fa
sono nati i viaggi in musica di
testimonianza nelle città ferite .
2010, Trieste
Italia, Slovenia e Croazia riunite i n
concerto coni loro presidenti Giorgi o
Napolitano, Dando Tiirke IvoJosipovi c
«VA` PENSIERO» NELLE RIDONV€LL E
«I suoni meglio delle parole
per capirsi fra persone
di nazioni e culture diverse»
gliata, o gridi di sorpresa, se non propri o
di entusiasmo, da parte d'un pubblico
che non si può nemmeno prevedere. Sarei un cretino . Vorrebbe dire non aver
capito nulla dello spirito di questo concerto-ponte : oggi c'è bisogno di più multiculturalismo, bisogna darsi una man o
a superare le trasformazioni di un mondo multietnico ». Davvero solidarietà ,
omaggio anche alle missionarie piacentine, morte violentemente e al riconoscen te ispiratore di tutto, il comboniano Padre Kizito. («Certo, avremmo potuto
convertire in denaro il nostro viaggio .
Ma è lui che ha chiesto un faro di visibilità», spiega Cristina Muti) . Vince la semplicità vera: e con che fratellanza si alternano, alle acrobazione vocali, quella de i
percussionisti e saltimbanchi locali .
Uno di loro è morto tra le onde, a Raven na, insieme al giovane artista Marco Colombaioni, che voleva salvarlo. Le educatissime voci argentine dei giovani africani, che cantano intensamente Va pensiero, cantano anche per loro .
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libero
LEGHISTA CRITIC O
Gentilini striglia Calderoli
«Non buttiamo altri soldi»
L'ex sindaco di Treviso : «Le amministrazioni provinciali sono serbato i
improduttivi dei partiti, la Lega Nord sbaglia a non volerle sopprimere »
Sindaco Gentilini, lei che ha governat o
Treviso dal '94 al 2003 e comunque è
ancora uno dei politici più popolari del
Nordest leghista...
«Ecco, mi dica» .
Questa storia delle Province.
«Eh, io sono per eliminarle, le Province» .
Sì, lo sappiamo. Ma la Lega non è d'accordo, ha votato contro.
«E infatti io ho censurato l'operato di
Calderoli. Nel programma del centro destra c'era anche l'eliminazione delle
Province. E quest'impegno è stato disatteso» .
Lei invece è sempre rimasto di que st'idea.
«Io sono della vecchia guardia, ho vissuto direttamente la nascita di molt e
Province . Ed erano i serbatoi della Dc,
la Balena Bianca, e dei vecchi partiti .
Piazzavano là i loro uomini» .
Dunque un'istituzione utile più alla
politica che alla gente.
«Ricordo che quand'ero avvocato del la Cassamarca venivano da me i di pendenti provinciali e mi dicevano
che "ho lavorato cinque minuti, e pe r
tutto il resto del tempo mi sono girato i
pollici" . Capito com'è?» .
Mentre i politici. ..
«Le Province sono un serbatoio,
gliel'ho detto . Che col tempo è andato
sempre più ingrossandosi» .
Par chiaro che lo ritenga un ente inutile.
«La verità è che le competenze delle
Province doppiano di fatto quelle dei
sindaci . Io a Treviso potrei fare tranquillamente senza (Gentilini, personaggio popolarissimo in città, parl a
come se di fatto fosse ancora sindaco ,
ndr], potrei gestire da sindaco quell o
che gestisce la Provincia» .
E perché non si riesce ad abolirle ?
«Il problema vero è: dove mettiamo
tutti i dipendenti provinciali? Più o
meno la stessa cosa successe quand o
si pensava di ridimensionare i segretari comunali : poi che cosa ne facciamo?
Alla fine li hanno tenuti . Questo sta
succedendo con le Province».
E dunque siamo condannati a tenerce -
le?
«Io sono convinto che, istituzionalmente parlando, sia davvero necessario un dimagrimento generale . Troppi, troppi politici improduttivi e inutili,
la Lega lo dice da sempre» .
E perché allora vota per mantenerle ?
«Credo proprio che anche Calderoli si
sia fermato di fronte al problema de l
"poi dove li mettiamo" . E ha dovut o
calare le braghe» .
Ma il problema resta.
«Sì, resta il problema di questa classe
politica eccessiva e superflua, quest e
persone che nella loro vita non hann o
mai lavorato veramente e vengono
mantenute dai cittadini . Una situazio -
ne che, per quanto riguarda le Province, è ancora più scandalosa . Per questo sono da sempre favorevole alla loro abolizione» .
Tra l'altro, è fisiologico che il loro mantenimento porti a un inasprimento fiscale per la comunità .
«Le tasse? Ma certo . Perché ormai devono mantenere la reggia . Uffici spaziali, sale enormi, auditorium . Al politico non basta la sedia, vuole la poltrone dorata . Io invece sono per progetti
spartani. Spartani ma davvero utili» .
Bisogna cambiare.
«Sì, bisogna cambiare . Così è una vergogna» .
A.SCA .
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press L.IfE
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libero
( Studio Confesercent i
Dalla loro abolizione
300 euro a famiglia
::
SIMONE SAVOIA
n 1n L'abolizione delle Province potrebbe por tare nelle tasche delle famiglie italiane almen o
trecento euro l'anno. L'ha calcolato la Confesercenti in un dossier emblematicamente intitolat o
"Riaprire la pratica dell'abolizione delle Province" . «Ove si decidesse di distribuire sulla collettività le risorse liberate - rileva l ' associazione dei
commercianti -, una prima opzione consisterebbe nel riconoscere un beneficio a ciascuna
famiglia italiana : mediamente, circa trecento
euro l'arino . L'intervento, sotto forma di sconto
fiscale o di bonus per la spesa, consentirebbe d i
sostenere un'iniziativa di rilancio dei consumi e
awantaggerebbe le famiglie economicament e
più disagiate» . Una seconda opzione potrebb e
consostere - sostiene lo studio di Confesercenti «nella pura e semplice abolizione dei tributi e
delle compartecipazioni delle Province, lasciando alle regole del mercato la distribuzione de i
benefici» .
Più in generale, prosegue il dossier della Confesercenti, la soppressione degli enti provinciali
«fermo restando il trasferimento dei dipendent i
e delle funzioni agli altri livelli territoriali di governo, consentirebbe di realizzare risparm i
nell'ordine di sette miliardi annui, ossia una parallela riduzione di spese e di imposte pari a
mezzo punto di Pii» . Inoltre lo studio evidenzi a
che «il confronto internazionale rivela com e
l'ente Provincia identifichi una dimensione politica da non paragonare in nessun altro Paes e
simile all'Italia» . Come dire : soltanto da noi esistono così tanti livelli di politica rappresentativa.
la Confesercenti sottolinea che «la transizione a l
federalismo non è destinata ad intaccare tale sistema. Gli unici cambiamenti previsti riguarda no soltanto la ricomposizione delle entrat e
complessive delle Province: la quasi totalità de i
trasferimenti correnti dallo Stato e dalle Region i
è sostituita da compartecipazioni atributi statal i
(Irpef) o regionali (tassa automobilistica)» . In somma, nemmeno il federalismo riuscirà a diminuire il peso che un ente inutile continua a d
avere sulla collettività. Tradotto : riformare in
fatto di province è impossibile, meglio un tagli o
netto . Che tra l'altro era parte integrante del pro gramma di governo del centrodestra per le elezioni del 2008. Evidentemente c'è un fascino si nistro che questi-Enti esercitano sui partiti.
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—
Il
MICRO PROVINC E
Piccole come quartieri , care come parlamenti
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libero
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Piccole come quartieri, care come parlament i
I residenti dell'Ogliastra non riempiono San Siro . Per il personale Vibo spende il triplo di Milano . Il Verbano ha più debiti di Rom a
segue dalla prima
La campagna per abolirl e
ANDREA SCAGLI A
Quelle Province migno n
dalle spese «monstre»
di ANDREA SCAGLIA
Ora, non è che uno se la voglia prendere con " i
più piccoli" in quanto deboli e indifesi, figuria moci . E però questa storia della provincia sar da dell'Ogliastra non finisce di meravigliare.
Cioè, se tutti i suoi residenti - tutti indistinta mente - si mettessero d'accordo per andare in sieme allo stadio di San Siro, ( . . .)
( . . .) ecco, rimarrebbero - per usare
l'espressione da telecronista - «ampi spazi vuoti sugli spalti» : 82mila
persone la capienza dell'impianto,
60mila scarsi gli abitanti della min i
Provincia. Che ha acquisito il titol o
nel 2005, e già ai tempi si litigò parecchio sul capoluogo provinciale ,
Tortolì da una parte e Lanuse i
dall'altra - e alla fine la prima s'è presa la sede di giunta, la seconda quel la del Consiglio . E a chi, in tempi di
crisi economica da far sudare freddo, sussurra che «dài, si può anche
lasciare, che cosa vuoi che costi»,
basti ricordare che per i 25 consiglieri provinciali si spendono un milione e 200mila euro all'anno, i 9 0
dipendenti costano intorno ai 4 milioni : una ricerca dell'Associazione
Trecentosessanta ha dimostrat o
che - dati aggiornati al 2008 all'Ogliastra si spendono per il per sonale 68 euro per abitante (più del
doppio rispetto a Milano), e l'indebitamento è già arrivato a 244 euro
procapite .
Pensare che il paradosso delle
Province mignon è così eclatante
che persino la nostra classe politica ,
a un certo punto, ha fatto la moss a
di metterci mano - «aboliamole!» ,
«oppure accorpiamole!», «oppure
vediamo . . .» . Ecco, ha prevalso il
«vediamo». Lo scorso anno sembrava si fosse quasi sul punto di
prendere la decisione: -eliminare
quelle sotto i 220mila abitanti, e però non di confine e a parte quelle
sarde e sicule e Aosta e Gorizia, ché
lassù e laggiù c'è lo statuto speciale .
La lista si ridusse a dieci : Ascoli Pice no, Biella, Crotone, Fermo, Isernia,
Massa-Carrara, Matera, Rieti, Vercelli e Vibo Valentia . Poi cominciarono le proteste, i distinguo, Boss i
che «se toccano quella di Bergamo
facciamo la guerra civile». E da diec i
si scese a quattro. E poi a niente.
Niente taglio. Niente risparmi per lo
Stato . Niente .
SEDI E POLTRON E
E scorrendo le vicende di quest e
Province grandi anche meno di u n
quartiere di Roma, ci si trova d i
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MICRO PROVINC E
press L.IfE
libero
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MINUSCOLE E SPENDACCION E
Provincia
SPESE
TRASFERIMENTI
INDEBITAMENTO
PER
DA STATO
Residenti
PERSONALE
A REGIONI
(euro per
abitante)
(euro per
(euro per
abitante)
abitante)
58.097
68
224
244
Ogliastra
(Sardegna)
Isernia
88.895
(Molise)
Medio Campidano
103.020
(Sardegna)
Carbonia-Iglesias
130.555
(Sardegna )
Gorizia
142.461
(Friuli-Venezia Giulia)
Olbia-Tempio
151 .346
(Sardegna)
Rieti
159.018
(Lazio)
Nuoro
161 .444
(Sardegna)
Verbano-Cusio-Ossola
162.775
(Piemonte)
Oristano
167.295
(Sardegna)
Vibo Valentia
167.334
(Calabria)
Crotone
173.370
(Calabria)
Enna
173.515
(Sicilia)
Roma
4 .110.035
Milano
3 .930.345
101
107
204
54
143
105
23
120
0
211
83
22
99
0
86
186
13 5
86
179
40 5
56
174
393
160
23 0
104
150
47 2
89
179
51 8
98
156
11 9
37
28
29
30
23 3
203
Fonte: Associazione Trecentosessanta su elaborazione bilanci consuntivi 2008/Ministero dell'interno,
studio pubblicato nel marzo 201 1
Dalla ricerca sono escluse le Province diAosta, in virtù del suo particolare statuto,
P&GIL
e quelle di Fermo, Monza e Brianza e Bat-Barletta Andria Troni, all'epoca ancora non operative.
fronte a veri e propri assurdi ammi - giunte e dei consigli e delle relative
nistrativi . Tipo la vicenda marchi - poltrone (le spese per gli organi istigiana . E chissà, ci saranno anch e tuzionali sono passate da un milio motivazione storico-cultural-eco- ne e 342mila euro del 2005 a gli oltre
nomiche, ma
due milioni e
tant'è :
risulta
mezzo del 2009)
davvero poc o
ai costi delle
comprensibil e
nuove sedi (Predividere in due la.
fettura, Questugià non enorme
ra, Polizia StraProvincia di
dale e via dicenAscoli Piceno . E
do, per comdunque, nono [email protected]
.ittvialepronc@b-ws
plessivi 40 mistante litigi furio lioni circa) .
si e lettere di di E poi l'ormai
pendenti che scongiuravano di no n mitica Bat, ente amministrativo
farlo, si è deciso per lo scorporo del - dall'acronimo che fa tanto supere la Provincia di Fermo . Con la con - roe americano ma semplicemente
sueta trafila, dal raddoppio delle sintetizza il triangolo pugliese Bar-
Segnala gli sprechi
della tua provincia
a Libero-
letta-Andria-Trani, che riunisc e
complessivamente 10-Comuni-10.
E in nome di quello che han chiamato policentrismo, se le son date
di santa ragione per ottenere quest o
o quell'ufficio . Alla fine, dopo insulti
e quasi-risse, lo statuto provincial e
ha individuato in Andria la sede le gale e la titolarità del Polo della sicu rezza e quindi lì c'è la questura (d a
finire), e però il Polo istituzionale è a
Barletta che dunque s'è aggiudicat a
presidenza e giunta e consiglio e
prefettura, e infine Trani s'è accon tentata del Polo giuridico con annesso tribunale . Un caos omerico ,
altro che policentrismo. Con una
certezza: ancor prima di entrare a
regime, e solo per allestire le struttu re (peraltro non ancora del tutto ul timate), sono stati spesi 50 milioni .
IL RECORD DI VIBO
Perché, com'è ormai evidente, il
problema è proprio che Provinci a
piccola non equivale a zero costi ,
macché. Anche per questo sarebbe
già un primo e importante passo - in
vista dell'auspicabile eliminazion e
totale di un ente inutile - quell o
dell'accorpamento di realtà amministrative numericamente ridotte .
Tornando allo studio dell'Associa zione Trecentosessanta - peraltr o
compilato da Marco Stradiotto, se natore di quel Pd che all'ultima vo tazione perla soppressione ha pre ferito defilarsi, astenendosi e di fat to rafforzando il voto contrario dell a
maggioranza - vien fuori che, in
proporzione, le piccole Province
costano molto di più dei quelle
grandi . Nel senso : il record per
quanto riguarda le spese di personale se l'aggiudica la calabrese Vib o
Valentia, con 104 euro spesi per
ogni residente - a Milano son 28, a
Roma 37 . E la Provincia di Crotone
registra un indebitamento di 51 8
euro procapite - a Milano sono 203 ,
a Roma 233. Così come la Provinci a
piemontese di Verbano-Cusio-Os solapuò contare su trasferimenti da
Stato e Regioni pari a 174 euro ad
abitante, circa sei volte di più rispet to a Roma e Milano . Vero è che lo
studio è compilato su dati a tutto il
2008, ma la situazione non pare
davvero così mutata .
Pagina 1 3
MICRO PROVINC E
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press L.IfE
10/07/2011
l'Unità
Romano story
L'intervista
Prodi: «L'Italia paga
per la debolezza
di questo governo»
L'ex presidente dei Consiglio «L'attuale legge elettorale va cambiata
ma per risolvere i problemi serve un sistema bipolare e maggioritario »
FRANCESCO CUNDARI
ROMA
'allarme per l'attacco
della speculazione contro l'Italia si inserisc e
nel contesto della crisi
dell'Europa, dice Romano Prodi, ma se in questo qua dro l'Italia ha preso «la bastonat a
più forte» è perché «lo scosson e
europeo ha coinciso con un momento di grande debolezza e d i
fortissime tensioni interne al governo italiano» . Negli ultimi ann i
Romano Prodi ha scritto molto e
parlato poco . Ha partecipato al di battito pubblico più attraverso ar ticoli e interventi d'occasione ch e
attraverso interviste . In questo ca so, l'occasione è offerta dagli auguri che l'ex presidente del Consi glio e della Commissione europea ha voluto fare al nuovo diret tore dell'Unità, «tanto più dovero si in un momento così difficile pe r
la stampa quotidiana» .
Certo non è un momento facile nemmeno per l'Italia nel suo complesso .
Qual è la sua impressione, all'indomani del tracollo della borsa e dei titoli di stato sui mercati?
«Sono problemi che partono d a
lontano . Pesa, in particolare, l'in capacità della leadership europea di affrontare i problemi della
moneta unica. Ormai è più di un
anno che si continua a rinviare,
lasciando così uno spazio indebi -
L
«i leader politici sanno ch e
è necessario che l'euro
resti ben saldo, eppure
inseguono i populism i
di casa propria »
to alla speculazione internazionale, che certo non ha bisogno di in coraggiamenti per farsi avanti .
Ma se in questo quadro l'Italia h a
ricevuto la bastonata più forte il
motivo è che lo scossone europe o
ha coinciso con un momento d i
grande debolezza e di fortissime
tensioni interne al governo italiano : le polemiche fra ministri e fra
partiti hanno dato un messaggi o
di sbandamento che è una vera
manna per chi vuole giocare al ribasso . Certo, le debolezze strutturali dell'economia italiana costituiscono il problema di fondo,
ma in questo caso i fattori politici
sono stati determinanti» .
Non ritiene che nella fragilità di tanti
paesi dell'Unione sottoposti agli attacchi della speculazione abbian o
avuto un peso anche fattori politic i
europei?
«Il problema è l'atteggiamento
del tutto contraddittorio da parte
Il Professore che riuscì
dei governi e dei leader politici :
a
battere due volte Silvi o
sanno benissimo che è interesse
dei loro Paesi, Germania compre sa, che l'euro rimanga saldo, ma
ognuno di loro insegue il populismo di casa propria, rendendo cos ì
il problema sempre più grave . Io
penso che alla base vi sia una man- ,
canza di leadership, perché leadership significa fare le scelte necessa- 13 febbraio 1995
rie anche se sono sgradevoli . In Eu- Il Professore lanci a
ropa, invece, si tende a compier e il suo movimento, L'Ulivo ,
scelte gradite all'elettorato oggi , che nel . giro di un anno
sarà il nome di un'alleanz a
anche se nefaste per il domani» .
Sembra di capire che il suo giudizio fra il centro e la sinistr a
sulla gestione della crisi dei debiti pubblici e in particolare della vicenda greca non sia troppo positivo.
«In fondo la dottrina dominante è
consistita nel rinvio continuo, ne l
prendere anche minime decision i
sempre l'ultimo giorno utile, facendo così diventare enormi problem i
che affrontati per tempo sarebbe- 1996-1998
ro risultati tutto sommato mode- Prodi vince le elezioni
sti . Alla base di questa dinamica , e forma un governo
purtroppo, sta una fiducia molto che si avvale dell'appoggi o
fragile nell'Europa . Non si vuole esterno di Rifondazion e
Comunista
comprendere che l'Europa no n
può essere costruita a metà . Fatta
la moneta unica, manca la metà
«La decisione del tribunale
di Milano? Non commento
mai le sentenze
So soltanto che devon o
essere eseguite»
delle grandi decisioni politiche, a
partire dalla politica estera . Soprattutto, non funziona il cosiddet to motore a due cilindri franco-tedesco . Non funziona assolutamente» .
Per quale ragione ?
«Da un lato non vi è armonia tr a
questi due grandi protagonisti del la politica europea, Francia e Germania . Dall'altro, essi stessi non si
fanno carico della responsabilit à
ché hanno nei confronti degli altri
Paesi dell'Unione . Nei consigli europei si è creato un clima quasi di
estraneità, mentre la Commissione è stata privata della gran part e
dei suoi poteri . Solo il Parlamento,
lentamente e negli ancora ristretti
limiti delle sue competenze, sta as sumendo un ruolo più incisivo» .
È immaginabile, in questo quadro ,
che i partiti progressisti europei, a cominciare naturalmente dal Pd, possano elaborare una strategia o almen o
definire i principi di fondo di un pro getto comune?
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Marzo 1999
È nominato Presidente dell a
Commissione Europea ,
dopo aver fondato i
Democratici . Il partito alle
europee raccoglie il 7,8 %
2006-200 h
Diviene nuovamente
presidente del Consigli o
dopo aver trionfat o
nel 2005 con le primari e
Il suo secondo :overno
dura
'
8
Pagina
>,odi ; «L'Italia paga
~ . r la debole
press L.IfE
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l'Unità
«Questo appartiene ai miei deside ri, non certo alle mie previsioni» .
Pensa che le attuali difficoltà dipenda no anche dal modo in cui l'Europa ha
affrontato la grande crisi del 2008?
«La crisi ha semplicemente fatt o
scoppiare problemi che in Europ a
erano già presenti. Dopo gli anni
in cui abbiamo costruito con coraggio il mercato unico, l'allargamen to, l'euro, negli ultimi anni siam o
entrati nell'epoca della paura : pau ra dell'immigrazione, paura dell a
Cina, paura del mondo . La crisi ha
fatto semplicemente precipitare le
conseguenze di questi atteggiamenti già ben presenti nei governi
europei» .
Dal dibattito che si sta svolgendo i n
Europa, e anche dentro il governo italiano, sembra riproporsi l'antico di lemma tra crescita e risanamento .
«Ma in Italia non abbiamo davanti
nessun dilemma del genere . Qui il
problema è spegnere l'incendio .
Se non teniamo saldi i conti no n
possiamo neanche pensare alla cre scita. Quando i nostri buoni del te soro hanno tassi di due punti e
mezzo superiori a quelli tedeschi ,
il peso del debito è insostenibile, e
allora bisogna rimediare, restituire tranquillità ai mercati internazionali e riprendere il cammin o
verso i tassi tedeschi» .
E un problema che al momento sembra dividere lo stesso Partito Democratico. Qual è la sua posizione?
«Non è un problema del Partito De mocratico, ma dell'Italia. Abbiamo
bisogno di governi stabili, legittimati dal voto dei cittadini, e di u n
Parlamento realmente legato a i
territori e agli elettori . D'altra par te, io ho esordito in politica co n
questa semplice idea, che è il significato dell'Ulivo, e non l'ho ma i
cambiata . Pertanto, mentre si discute di come uscire da una legg e
elettorale che ha fatto tanti danni ,
non posso che esprimere un orientamento coerente con la mia posizione di sempre . E cioè che l'Italia,
per risolvere i suoi problemi, ha bisogno del bipolarismo e del maggioritario» .
Parlando dell'Italia, presidente, non
possiamo chiudere l'intervista senz a
chiederle un commento sulla notizi a
del giorno: la sentenza sul lodo Mondadori. Cosa ne pensa?
«Non commento le sentenze, so solo che devono essere eseguite» . v
Molti osservatori sostengono che accanto ai fattori politici, sulle difficoltà
dell'Italia, pesino anche fattori istituzionali, l'eterna incompiutezza della
transizione dalla Prima alla Seconda
Repubblica . Condivide questo giudizio?
«Sì, è quello che penso anch'io .
L'Italia ha bisogno di recuperare
un rapporto tra i cittadini, i lor o
rappresentanti e i loro governanti .
Da questo punto di°vista, conside ro centrale la questione della legge elettorale»
Pagina 8
o presidente della commissione europea dal settembre1999 al novembre 2004
Ilrod'c «L 'Italia paga
n r la debole
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l'Unità
press LIf1E
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Incontrò a Bologna tra i due leader: «Preso l'impegno ad essere propositivi sulle riforme»
4 Al via tavoli programmatici Il Pd con Idv e Sel su economia e lavoro, istituzioni, politica ester a
Bersani- Casini
impegno comune:
«L'opposizione
garantisce l'Italia »
Pier Luigi Bersani e Pierferdinan do Casini si sono incontrati ieri mattina a Bologna, poco prima che il leader del Pd si imbarcasse su un aere o
per il Medio Oriente, da dove rientre rà giovedì . Con un premier preoccupato soltanto degli affari propri, un
governo segnato dal tutti contro tutti, la crisi economica nient'affatto su perata e l'Italia che rischia di restar e
nel mirino della speculazione - è stato il ragionamento - sta alle forz e
Bloccare gli speculatori
«Abbiamo le risorse per
farcela nonostante
la situazione politica»
dell'opposizione battere un colpo .
Il leader dell'Udc Plelterdlnando Casini
. gretano del Pd Pleduigi gersani
Colloquio tra Bersani e Casini :
«Preso l'mpegno ad essere pro positivi sulle riforme e per un
confronto tra i gruppi parlamentari». Avviati tavoli programmati ci Pd, Sel, Idv su economia e lavoro, istituzioni e politica estera .
SIMONE COLLINI
scoll
ROM niCunita .it
Non è certo la prima volta che discutono a quattr'occhi della situazione
politica e più in generale dei rischi
che corre il paese e delle strategi e
che possono adottare le forze di opposizione per voltare pagina . La novità è che questa volta ci hanno tenuto
a farlo sapere, concordando anch e
una nota diffusa subito dopo il colloquio e finalizzata a mandare precisi
messaggi in più direzioni.
TAVOLI PROGRAMMATICI PD, SEL, IDV
Così, mentre da un lato il Pd ha impresso un'accelerazione al confronto
programmatico con Idv e Sel istituen do tre specifici tavoli - uno su econo mia e lavoro, uno dedicato alle riforme istituzionali e uno sulla politic a
estera - e coinvolgendo nel lavoro an che diversi esperti di ognuna delle
materie (ciascun partito ha già presentato agli altri i nomi delle persona lità che intende far partecipare agli
incontri), dall'altro lato Bersani e Casini hanno «preso un impegno» ben
preciso : «In questa fase, ciascun o
con le proprie idee, e nel proprio ruo lo di opposizione, dobbiamo esser e
propositivi sul tema delle riforme
strutturali per il paese e a dare vita a
scambi e confronti sui contenuti tra i
gruppi parlamentari».
Obiettivo dei due leader - in questa giornata caratterizzata dal fiato
sospeso in attesa della riapertura de i
mercati e segnata dalla sentenza su l
Lodo Mondadori e dalla perdita di al tri pezzi da parte di Fli - è non solo fa r
sapere che il coordinamento tra l e
forze di opposizione, oltre il centrosi nistra classico, verrà rafforzato pe r
rendere possibile l'approvazione del le misure necessarie al paese, ma anche mandare il messaggio che l'Itali a
non è solo il governo Berlusconi .
Bersani, che punta a un'ampia alleanza tra progressisti e moderati
per il post-berlusconismo, si sta ponendo come l'interlocutore di Casini, con il Pd che gioca il ruolo di bari centro nel rapporto con Idv e Sei . E
l'incontro di ieri è servito a fare un
passo avanti in questa direzione . Nella nota concordata dal leader Pd co n
quello Udc vengono espresse «preoccupazioni molto forti per gli attacch i
ai quali l'Italia potrebbe essere sotto posta in una fase di sbandamento e
di caduta della credibilità del governo, ma anche la convinzione che ne l
paese vi sono certamente le energi e
e le risorse per affrontare con coraggio le sfide che gli italiani si trovano
di fronte». I due hanno condiviso
l'opinione, viene fatto sapere sempre
attraverso la nota diffusa, che «occor ra dare luogo a riforme per favorire e
sostenere la crescita in modo da assicurare anche per questa via la tenut a
e la solidità dell'economia e della finanza pubblica italiana» .
Questo non vuol dire che l'opposizione farà da stampella al governo ,
ora che la debolezza di quest'ultimo
rischia di attirare le «locuste dell a
speculazione», per dirla con Berlusconi . Bersani rimane convinto, cos ì
come Casini e del resto anche Antonio Di Pietro, che nei colloqui avut i
ieri con i suoi non ha espresso commenti critici circa questo incontro tr a
i leader Pd e Udc, che se siamo in que sta situazione è per colpa di un governo che prima ha negato la crisi, po i
ha detto che era alle spalle, e che ma i
ha messo a punto vere misure per la
crescita . Un governo che o si dimostra in grado di governare o deve farsi da parte . L'opposizione dovrà quindi insistere sulle proprie proposte alternative, rafforzando anche il lavoro di coordinamento tra i gruppi par -
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press L.IfE
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l'Unità
lamentari. Un «impegno»che per Beresani e Casini deve anche dimostra re che «nonostante la situazione politica,in Italia ci sono senza dubbio le
energie e le risorse per affrontare
con responsabilità e coraggio le sfide
che il Paese ha di fronte» . Scrivono il
leader Pd e quello Udc nella nota con giunta: «Chi scommettesse sul contrario è destinato a restare deluso» . <•
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press LITE
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l'Unità
MercoJèdì incontro con gli amministratori Pd sulla riorganizzazione del governo del territorio
1 riassetto degli enti oltre alla proposta Bersani-Franceschini c'è quella di Vassallo
Province, ~l P d
prepara il confront o
«Riforme seri e
per ridurre i costi»
Il dibattito non si smorza, l'astensione del partito democratic o
sull'abolizione delle Province è te ma caldissimo, dentro e fuori il Nazareno . Tutti d'accordo sul fatto che la
demagogia non porta da nessuna
parte, ma le posizioni sono articolate . Sarebbe stato meglio votare a favore, come sostiene Walter Veltroni ,
oppure no, come avrebbe volut o
Gianclaudio Bressa? Pier Luigi Bersani e il capogruppo alla Camera Da rio Franceschini difendono la line a
assunta in Aula la scorsa settimana :
l'astensione .Posizione forse più «difficile» da far capire al popolo demo cratico e ai cittadini che chiedono un
segnale forte, «ma coerente con la no stra proposta di legge in Commissio ne Affari costituzionali», come ha
spiegato la presidente Rosy Bindi .
Certo, i cittadini avrebbero capito i n
maniera immediata il voto per l'aboli zione, «ma dopo cosa sarebbe accaduto sul territorio?», è il ragionamen to di Bindi, Concetto ribadito ancora
ieri anche Davide Zoggid, responsa bile Enti Locali al Nazareno : «Il no stro partito ha le idee chiare sugli in terventi da proporre sin da subit o
per ridurre i .costi della politica - dice
- senza rincorrere la demagogia e
dando, sin da subito, quel segnale
forte che il Paese e i nostri elettori ci
chiedono» .
Segnale che dovrebbe arrivare in tanto con gli emendamenti ad hoc
alla manovra che martedì verranno
presentati alla Camera e al Senat o
da Anna Finocchiaro, Franceschini
e Stefano Fassina e . che contengono
misure concrete per la riduzione de i
costi superflui . «Stiamo lavorando spiega Zoggia - a norme che preve-
dano un'accelerazione dell'accorpamento dei servizi nei Comuni con
meno di 5mila abitanti e intervent i
sulle stesse Province, tenendo conto
che si tratta di una manovra finanzia ria» . Giovedì, poi, in commissione Affari costituzionali a Montecitorio
Zoggia
«Stiamo lavorand o
all'accorpamento
di Comuni»
prende il via l'esame della propost a
Pd - primo firmatario Bersani - che
prevede tra l'altro l'abolizione delle
Province laddove è prevista l'istituzione delle nove aree metropolita ne, il divieto di istituirne di nuove, il
riassetto degli enti sulla base di criteri geografici e demografici stabilit i
con legge . Proposta a cui Salvatore
Vassallo risponde con una sua iniziativa, ispirata al modello spagnolo
che punta a ridisegnare le funzion i
delle Province, alleggerendone i costi, tagliandone il numero e sostituendo gli attuali consigli provincia li con l'assemblea dei sindaci del territorio . Non chiude al confronto Zoggia : «Nel momento in cui si decide i l
riassetto degli enti e la riorganizzazione del governo del territorio ogn i
proposta va valutata per capire s u
quale c'è maggiore convergenza» .
Convergenza che secondo il Pd va
trovata con tutte le le opposizion i
andando dunque oltre l'abolizion e
tout court, come proposto invec e
dall'Idv. Dall'Unione delle Province rispondono che nell'Ue a 25 i
Paesi ad avere le province sono 23 ,
14 ad avere i quattro livelli di enti
locali esistenti in Italia .
Mercoledì intanto un primo pun to lo si farà nella sede Pd, al Nazare no, con tutti gli amministratori democratici di Regioni, Province e Co muni, per iniziare a discutere di u n
progetto globale di riorganizzazione del governo del territorio .
MARIA ZEGARELLI
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press LITE
10/07/2011
l'Unità
«Lo ripetiamo: sono
inutili vanno abolite »
Secondo i capigruppo si avrebbe un risparmio immediato di 3 miliard i
«Non sono insostituibili . Le loro funzioni potrebbero essere svolte dalle Regioni »
to agli enti cui verranno assegnate
le funzioni ma, nel corso degli anni, gli esuberi rientreranno con i
progressivi pensionamenti, anch e
incentivando forme di prepensionamento. Il che, a regime, porter à
altri 2 miliardi di euro di risparmio . Qualcuno ritiene che le funzioni delle province siano insostituibili. Frottole. La prima competenza è la manutenzione delle stra -
Scuole superior i
I controlli e le
autorizzazioni
dai Comuni
Ecologia e ambiente
Duplicati i compiti
già svolti dall'Arpa
regionale
Massimo Donadi
de provinciali . Poichè, tuttavia, raramente il tracciato di una strad a
coincide con il territorio della provincia già ora, in diverse regioni,
le province hanno costituito tra d i
loro società a livello regionale cu i
affidare la manutenzione dell e
strade . E evidente che le region i
potrebbero svolgere questo compi to molto più efficacemente . Un ragionamento analogo vale anch e
per la gestione provinciale del tra -
sporto pubblico extraurbano che
potrebbe essere affidato a società che operano a livello regionale. La seconda competenza delle
province, per valore economico,
è data dalla manutenzione degl i
edifici destinati a scuole superiori. Tale gestione potrebbe essere
più efficacemente svolta dai comuni nei quali le scuole sono situate, visto che questi già si occupano della manutenzione dell e
elementari e medie . Altra competenza sono i controlli e le autorizzazioni in materia di ecologia e
di ambiente . Poichè questa è una
parziale duplicazione delle funzioni di un organismo regionale
denominato ARPA, a questo potrebbero essere affidate tutte l e
competenze delle province .
Quanto all'approvazione dei piani urbanistici comunali, che già
spettava alle regioni, le poche regioni che l'hanno delegato all e
province potrebbero tornare a
farsene carico . Al Pd ricordiamo
che si dimostra forza e autorevolezza anche sapendo accettare l e
proposte di un partito più picco lo quando sono giuste . Certo bisogna fare lo sforzo di rinunciare
a parte dei privilegi della casta .
Capigruppo IDV
Camera e Senato
Massimo Donadi
e Felice Belisario
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press UnE
10/07/2011
la R~a
Una "cresta" su Lettieri e Ponzellini
così sfumò il colpo grosso di Milanese
EI 'uomo di Tremonti suggeriva le nomine di Finrneccanica e F s
CONCITA SANNIN O
NAPOLI — Un «doppio potere», ch e
gli derivava dallavicinanza con finii nistro e dai legami con la Finanza ,
«usato per il suo vorticoso giro» di
presunta corruzione, affari illeciti ,
attività di lobby. Una condotta «se riale», E un altro colpo grosso, Mila nese "l'ingordo", l'aveva quasi ceri irato, Stando alle carte dell'inchiest a
del pubblico ministero Vincenzo Pi scitelli a carico del potente braccio
destro del ministro Giulio Tremonti ,
il deputato Pdl Marco Milanese ave va infatti coinvolto in una cospicu a
operazione finanziaria anche Massimo Ponzellini, il patron di Impre gilo e di Banca Popolare di Milano .
Per quella mediazione, racconta il
grande accusatore Paolo Viscione ,
imprenditore già agli arresti da dicembre, Milanese doveva fare un a
cresta «del dieci per cento» .
Ritratto del plenipotenziario del
ministro del Tesoro . Come dimostrano anche documenti e carte sequestrate nei computer e nei casset ti dei vertici di Finmeccanica. Son o
appunti che addirittura producon o
graficamente le spartizioni politich e
per le nomine nelle aziende di Stato ,
confermando ciò che interessa agl i
inquirenti: è Milanese a dettare quei
nomi per conto del Tesoro. Lo racconta dettagliatamente Lorenzo
Borgogni, responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica. Lo
conferma anche Mauro Moretti ,
amministratore delle Ferrovie dett o
Stato . Che dice : «Sì, è sempre stato
Milanese il nostro interlocutore pe r
il Tesoro . Anche se alla fine decido
io» .
i. MM CM CM, MlWa MM
Ilfaccendiere Paolo Viscione rac conta at pro Piscitelli, nel corso d i
due interrogatori, che Milanese «do veva prend ere m'ulteriore tangente
del 10 per cento» su una mega ope razione finanziaria, in cui compari vano Ponzellini e anche Gianni Lettieri, l'ex numero uno dell'Union e
degli Industriali di Napoli poi sces o
in campo come candidato sindac o
pdl di Napoli (voluto da Gianni Letta, e sconfitto dalla valanga de Magistris) . Una trattativa portata avant i
per almeno sei mesi, poi tramontata
per l'insorgere delle nuove gran e
giudiziarie. «C'era un mercato inte ressato alla mia compagnia Eig. In fatti Marco Milanese mi fa incontrare Massimo Ponzellini (,,,) —sottolinea Viscione — che era interessat o
perché doveva fare la Bank Insuran ce, e doveva fare l'accordo . Per ch i
trattava? Ovviamente per conto del IaB anca Popolare di Milano . Che er a
interessata a finanziare l'operazione attraverso delle riutility-inc" ch e
si doveva fare con (. . .)». Ponzellini,
interrogato dal pm il 12 gennaio ,
conferma: «Nel settembre ottobr e
2009, fui raggiunto da una telefonata da Milanese, che mi segnalava un
imprenditore, Viscione, per valutar e
un'operazione di possibile interesse
della banca . Fissai l'appuntament o
nel mio ufficio di piazzale Flaminio ,
ma poi, preso da altri impegni, non
potei riceverli, e quindi raggiunsi Viscione nei suoi uffici di via Petra do ve conobbi appunto Viscione . Lu i
era interessato a cedere a terzi la
compagnia assicurativa milanese
che a suo giudizio valeva intorno a i
40150 milioni di curo e chiedeva una
valutazione da parte della banca . Vi
sono poi — aggiunge Ponzellini ---altri due incontri a Roma e a. Milan o
(in uno dei quali ha partecipato anche Bruno Lago che conoscevo dai
tempi della B ei) oltre a quello tenut o
dalmio collaboratore Cannalire, pe r
valutare la documentazione che intanto gli avevamo chiesto ( . . .) . Ab-
deii2inchk~ in
cambio dì denaro
e% propAo R1 nodo
dette noi*nne
biamo saputo che un soggetto interessato poteva essere Lettieri». Viscione aggiunge al pm: «Mentre
Ponzellini faceva tutta questa teoria,
e Milanese doveva avere il 10 pe r
cento per questa operazione, io cer co di trovare il compratore a cui per ò
mancano i soldi» . 11 pro chiede : Let tieri. è il compratore a cui mancano i
soldi? Viscione replica : «Sì, cioè lu i
diceva di averli, però io sapevo ch e
non ce li aveva, per cui ho detto: or a
te li procuro io, sempre attraverso i l
solito . . .» . La racconta diversamente
Lettieri : «Ho preso in considerazio ne la possibilità di acquistare con la
società Meri die, la E.ig (di Viscione) .
primo incontro con Viscione avvennenelgennaio del 2010, c'era an che Marco Milanese, che avevo co nosciuto da presidente di Confindu stria. Ricordo che c'era una disponi bilità della Banca Popolare di Milano ma io volevo capire la bontà dell'operazione . Poi mi disimpegnai»,
1,1' B\\ .\. W1.1 1,Z'l WM9CW C M3? \,
MKCMU ì CffiMW
Alcentro dell'inchiesta, culmina ta anche negli arresti di manage r
Guigo Marchesi e Carlo Barbieri (tr a
l'altro, sindaco di Voghera, ndr) — i
cui nomi vengono suggeriti propri o
da Milanese nelle società di secondo
livello controllate dal Ministero, in
cambio di denaro e compravendit e
taroccate c'è proprio il nodo del le nomine . 11 pm sequestra materiale importante sulla spartizione ritualmente in corso tra partiti per le
Pagina 108 di 114
nomine nelle aziende di primo e se condo livello . Nella p erquisizione al
numero due di Finmeccanica, Borgogni, c'è un appunto significativ o
scritto a penna: «Giorgetti, Milane se, Romani (Guerrera), Fortunato
(Mefl, Galli, Squillace, La Russa» .
Anche la Lega fornisce . ovviamente ,
i suoi uomini . Borgogni, interroga to, spiega al prn . «Si, Milanese è se duto anche al tavolo di compensazione, a Palazzo Chigi», dove si trov a
l'equilibrio tra le tante richieste ch e
arrivano dai partiti . Ecco anche l a
conferma di Mauro Moretti, l'ad d i
Ferrovie: «Marco Milanese è stato
normalmente il nostro interlocutore per le nomine nei Cda dice Moret ti - La scelta di Barbieri? Si tratta cer to di un esterno . ma non ricordo s e
fu fatta da lui, si trattava comunqu e
di una nomina senza troppa importanza (15mila euro lordi l'anno)» .
WMM
MMMW ;:; ;WM
iM CUM.M;
Non solo gioielli e auto di lusso ,
Viscione regala a Milanese, e parl a
con il pm, anche di quadri di lusso . E
racconta : «Esiste una lobby all'inter no del mondo dell'arte contemporanea. Fanno le quotazioni non solo
i critici, ma anche i galleristi, ch e
hanno degli interessi specifici perchè tengono il loro magazzino» . Vi scione stava cercando, attraverso
questo meccanismo, di lanciare u n
pittore albanese, Alfred Mirasci .
Erano stati avviati contatti, raccont a
Viscione, «con il sindaco di Roma e il
ministro dei Beni culturali . Io ho 400
opere di questo artista, l'operazion e
costava 80mlla curo e il coso albane se si doveva preoccupare con il sin daco di Roma e il ministro dei Beni
culturali di trovare il luogo. . . Era sta to individuato il museo di arte con temporanea più importante di Roma . Per dirvi la nostra attività».
RPRODUZONE RiSE,WATA
Pagina 1 0
Una" vs?n"su:Lettimi ePonzeLiini
wsi sfumò il cotp,wes'A., di MikIner..e
A
:.,,
press L.IfE
10/07/2011
GOFFREDO DE MARCIO
ROMA ---- «Laprossima settimanap uò arrivare un nuovo attacc o
sui mercati. Era necessario vederci, fare il punto . C'è gente seria pronta a fronteggiare una situazione di emergenza» . Pier
Ferdinando Casini e Pier Luig i
Bersani si sono incontrati ieri a
Bologna, Mini-vertice a quattr'occhi . Non programmato, m a
tutt'altro che casuale . Uno dei
tanti segnati che è scattato l'allar me rosso . Il leader dell'Udc ha
"mollato" la famiglia in vacanz a
a Milano Marittima per raggiungere il segretario del Pd che era i n
partenza per il Medio oriente dal
capoluogo emiliano ,
«Da lunedì la manovra dei go verno potrebbe rivelarsi totalmente insufficiente — ha raccontato il capo dei democratici ai
suoi collaboratori — Con Casini
possiamo lavorare a un pacchetto di proposte serie da presentare alla maggioranza. Liberalizzazioni, interventi sulle tasse e altre
iniziative» . Il nucleo di un nuov o
governo, se quello di oggi sarà
spazzato via dai suoi guai e dagli
speculatori. Riforme ancora più,
impopolari di quelle avanzate da
Tremonti perarrivare alpareggi o
Bersani e Casini, il patto di Bologna
"Siamo sotto atacco, ora riforrne vere"
Azione congiunta delle opposizioni per liberalizzazioni e crescita
La storia dello sparea d tra i titoli italiani e tedeschi (Sui bond decennali in punti base )
583
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23
della credibilità del governo, ma
siamo anche convinti che ne i
Paese vi sono certamente l e
energie peraffrontale con corag gio le sfide che gli italiani si trova no di fronte» . Parole che richia mano un impegno più alto, s e
dovesse essere necessario . II nu cleo base di un governo di emer genza . Ecco allora spuntare un a
contro-manovra, capace di reg gere l'impatto della speculazio ne . Nel colloquio non sono mancati accenni alle vicende giudi ziarie, a una guerra che si com batte nel governo anche con l e
carte delle Procure . Guerra ch e
può peggiorare la situazione . Il
rischio Grecia, nel faccia a faccia ,
è stato evocato anche per questo .
«Ià erano distratti da lotte intesti :
ne, Poi è arrivato il default» . Dic e
Bersani : «Si vedranno i grupp i
parlamentari, il nostro e quell o
dell'Udc» . Senza rinunciare ain dicare un'alternativa politica ol tre quella emergenziale . Dall a
prossima settimana i Democra tici aprono un "tavolo" con Sel e
Idv su riforme istituzionali e po litica estera, Per vedere se si pu ò
stare insieme in un vero programma di governo che non so migli ali' Unione .
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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
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ROMA E LA CRISI DELL'E'l#IAD
"I timori per l'Italia alimentan o
la crisi dell'Eurozona", titolav a
ieri il quotidiano finanziario d i
Londra, in apertura della sua
edizione del weekend
di bilancio nel 2014 . Magari con
più lacrime e più sangue «perché
i-i mo gente se_ ia» . E perché i du e
leader hanno accolto il richiam o
del Quirinale . «Ci muoviamo in
linea con le indicazioni diNapo litano», hanno detto alla fine dell'incontro Bersani e Casini .
Quellache hamosso imassimi
dirigenti di Udc e Pd è in fondo l a
stessa preoccupazione espress a
dal Fina.ncial7imes nell'articol o
di ieri, Che ha messo in fila gli attacchi speculativi sui mercati, le
«tensioni tra Berlusconi e Giuli o
Tremonti» e l'intervento del go -
vernatore della Banca d' Italia
Mario Draghi sulla tenuta del si stema finanziario italiano, «Le
ielisi.onipoliticheinteme---- scrive il quotidiano finanziario —
hanno minato la fiducia degli investitori in Italia» . E il titolo di
apertura del giornale —va ricordato — più letto nei mercati di
tutto il mondo .
Bersanie Casini hanno diffus o
un comunicato sul loro minivertice, «Siamo preoccupati per
gli attacchi ai quali l'Italia potrebbe essere sottoposta in una
fase di sbandamento e di caduta
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3 ariefanti,il i .GCdiBoia a
`Sia c'soxoariacco.oraàòm;evere"
press L.IfE
10/07/201 1
Se si alzasse la pressione sul ministro, potrai lue prendere corpo l'ipotesi di un esecutivo di larghe intes sei frenare l'attacco dei mercat i
Tremoni all'angolo tra speculazione e inchieste
e Silvio torna a temere un governo tecnico
ROBERTO fVIA UA
ROMA — Giulio Tremonti era
nella suacasa diPaviaieri. Ci starà
probabilmente anche oggi . D i
certo non andrà, pur invitato, al
matrimonio di Renato Brunetta .
Domani alla riapertura dei mercati finanziari volerà a Bruxelle s
per la riunione dell'Eurogrupp o
che precedecome sempre, quel la dell'Ecofin. Giulio Tremonti si
prepara a una doppia partita nel le prossime lunghe giornate :
quella contro la speculazione e
quella contro la "sua" maggioranza . E ha deciso di giocarsela
soprattutto in Europa . Perché in
questa doppia sfida («attacco p o--
Popolo delle libertà, Sarebbe il
primo passo verso il baratro per ché a quel punto n on è affatto detto che Tremonti possa restare al
suo posto . Scenario apocalittico :
offensiva inarrestabile della speculazione sull'Italla, privata del
suo ultimo baluardo (appunto, il
titolare dell'Economia) ; govern o
costretto, senza più alcuna credi bilità, ad abbandonare la scena
per far posto a una soluzione tecnica di altro profilo (l'ex commis sario Ire Mario Monti?) , sostenuto da unapiìlampiamaggioranza
parlamentare . Emergenzanazionale (politica e finanziaria), assai
più grave di quella dei primi anni
Novanta, Fantapolitica? Forse .
quali progressivamente, con l'allargarsidelia crepa all'interno de l
governo Berinsconi, hanno spostato la loro attenzione sui nostri
titolipubblici, scommettendo sul
rischio-Italia . Ora il no stro debito
(quasi il 120 per cento del Pii) co mincia a contare davvero . I mercati. ci considerano meno affidabili della stessa Spagna, come dimostra la dinamica degli sprea d
dei relativi titoli pubblici rispetto
uni
una
per re\tia s \\
fid e alla
\ odf
:nuanzraria
S\ea suo ex bracci o
desAro, pesano
colpi binnì della
inaggRorauza
litico e finanziario», la chiama) il
ministro dell'Economia non ha
alleati interni . Anzi ,
Contro di lui — nei fatti — c' è
anche l'inchiesta della magistratura napoletana che indaga sulle
attività del suo ex consigliere politico, Marco Milanese, sul quale
pende la richiesta di arresto, Tremonti ha già dovuto lasciarelacasa in ira Campo Marcio affinat a
da Milanese . Ila riconosciuto di
aver fatto «una cazzata» . E se ce ne
fossero altre? È un'ipotesi di cui si
comincia a parlare, ancora sottovoce, nei Palazzi della politica romana, dell'uno e dell'altro schieramento . Sì, pure nel partito del
ai Bunci tedeschi . I mercati son o
diventati l'incubo del ministro . E
un ammorbidimento della ma novra economica, che già pag a
nei ragionamenti degli investito ri internazionali l'aleatorietà d i
alcune misure (la delega sull a
\ riforma fiscale in testa), no n
passerebbe senza reazioni .
Eppure è sulla manovra che
si consuma lo scontro nell a
maggioranza di centro destra, come se non fossim o
all'interno di una tempesta. Il ministro della Pub blica amministrazione e
dell'Innovazione, Renat o
Brunetta, apostrofato <cretino»in un " fuori onda" dall o
Per ora, Anche se è difficile non
leggere in questa prospettiva l'incontro di ieri tra il segretario de l
Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader
dell'itdc, Pi erFerdinando Casini .
Tuttinavigano avista . L'incertezza non è più solo nei mercati finanziari .
Da domani, i parlamentari Pdl
si preparano — non si sa quanto
in autonomia — a emendare la
manovra tr emontiana da 40 miliardi di euro per raggiungere il
pareggio di bilancio nel 2014 .
Operazione che dovrà essere realizzata senza modificare i saldi finali della Finanziaria . Ma non è
detto che basti agli speculatori, i
S
stesso Tremonti nel giorno in cui
veniva illustrata alla stampa l a
manovra, ha convocato per do mani sera presso il suo minister o
unariunionetecnico-p oliticaper
preparare un pacchetto di emendamenti alla Finanziaria. E un a
sua iniziativa? Gliel'ha suggerit a
Berlusconi, che da Brunetta, ne i
tempi andati, ha imparato i rudimenti della macroeconomia ?
Certo nonèun'imc ativadirouit :ine . In Europa, dove si sta aggrap pando Giulio Tremonti, ministr o
dell'Economia, non fanno così .
Ma L'Europa è lontana da Palazzo Chigi. E l'Italia è un'altra cosa .
alrwOoasspAmmcei itoc
csilviolmaa rrscungn«amG.^M
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press L.IfE
10/07/201 1
Centinaia di voci africane e italiane
l_ Rll t
arltato insieme, Il II aest-ro : "Un segno di speranza e gioia"
Muti in concerto nel parco di Nairobi
note del T\ abucco tra4 i ragazzi degli slum
PIETRO VERONESE
NAIROBI — Alla fine ogni cosa è
andata al suo posto, gli astri ch e
tante avversità avevano causato si
sono allineati in buon ordine e nel
tramonto di Nairobi, sotto un cielo dal quale le nuvole andavano
dirandandosi, il miracolo dell a
musica si è infine compiuto, Giuseppe Verdi ha trovato cittadinan za aUhuruPark, ilcuoreverde del la caotica capitale del Kenya, e l e
note di Va pensiero hanno trionfato, intonate da centinaia di voci
italiane e africane. Riccardo Muti ,
il Ravenna Festival, le ong che la vorano nei quartieri più poveri
della metropoli keniana hann o
vinto la scommessa del quindicesimo Concerto dell'Amicizia, forse il più difficile, il più arrischiato .
La storia incomincio, con Sarajevo appena uscita dalla guerr a
nel 1997 e da allora ogni anno Mu ti ha portato in giro per il mondo
l'identico messaggio : la music a
affratella, la musica.parla con lo
stesso linguaggio universale atutta l'umanità . Solo che l'impres a
non si era mai spinta così lontano ,
se non in senso geografico, di cer to culturale . Il concerto di ieri po meriggio era destinato ai diseredati di Nairobi, agli abitanti degli
slum dalle baracche di terra e di la miera. Nessuno poteva sapere come sarebbe stato accolto un programma che apriva con la Norm a
di Bellini e chiudeva col Nabucco
da persone che non avevano mai
ascoltato quella musica né mai si
erano trovate davanti aun'orchestra sinfonica . L'intento quest a
volta erachelameravigliosa tradizione del melodramma italiano
portasse un messaggio di solidarietà e di affratellamento . «Segn o
di speranza e di gioia», ha detto a
fine concerto maestro .
Il p rogramrna era. già stato ese guito due volte nei giorni scorsi, a
Piacenza e a Ravenna, intervallato dall'esibizione appassionante
di ex ragazzi di strada trasformati
in artisti, giovani acrobati della
comunità Koinonia di Nairobi ,
animata dal missionario comboniano Kizito Sesana. La ricetta
aveva funzionato a meraviglia e i
tamburi africani avevano saputo
alternarsi senza esitazioni agli ar chi e agli ottoni profusi dalle parti ture verdi ane, Ma ora si trattava d i
trasportarla nell'altro continente .
Il progetto è stato funestato d a
contrattempi di ogni tipo e da un
terribile lutto . Uno dei ragazz i
africani, George Munyua, è mort o
in mare mentre faceva il bagno a
Marina di Ravennae conluiunvolontano italiano dell'associazione Amani, Marco Colombaioni ,
che cercava di trarlo a riva, Ieri pe r
loro, prima del concerto, c'è stat o
un minuto di silenzio chiesto dal
vicepresidente del Kenya . Poi
l'aereo charter che doveva porta re orchestra, coro e tutta la baracca è svanito e una sostituzione è
stata trovata solo all'ultimo momento . Muti, la moglie Cristina
Mazzavillani, presidente del Ravenna Festival, e i quasi 200 musi cisti sono atterrati cinque ore prima del concerto, dopo una notte
in volo .
Eco sì il pubbhco che sistavara dun_ando a U huruParkhavisto ar rivare violoncellisti con le occhiaie e provare cantanti con la
barba mal rasata. L'organico finedi-mondo, che metteva insieme
due orchestre e due cori, era tutto
giovanile (l'Orchestra Luigi Che rubini, creatura di Muli, l'Orc l'Orche stra giovanile italiana, il Coro de l
Teatro municipale di Piacenza e
La stagione armonica) e la giovinezza ha vinto, aiutata daunmaestro che sembrava di tutti il più to nico e prima di levare la bacchetta
per l'inizio del concerto ha saputo
fare riderei suoi musicisti conbattute e buffo nerie ,
Per il Va Pensiero finale si son o
aggiunti tre cori keniani, due di
adulti e uno di bambini, altre 35 0
voci che Muti ha diretto quasi con
amore, deponendo la bacchetta e
semplificando i suoi gesti . La mu sica ha travolto tutti . «Il mio idea le», aveva detto il maestro mentre
si mangiavano piadine aspettando l'aereo per partire dall'Italia
che non arrivava mai, «è che u n
concerto sia una concelebrazione
nella quale si uniscano esecutori e
pubblico;> . Di quella unione, nel
cuore della metropoli africana ,
Muti è stato ieri il gran celebrante .
RIPRODU%IONERISERVAIA
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press L.IfE
10/07/2011
Usa, rivoluzione a scuola
"Addio alla penna
su' banchi basta il pc"
L'Indiana sarà i1primoStato adabbandonare la i o
dal nostro inviat o
ANGELO AQUAR O
DAL NOSTRO INVIAT O
ANGELO AMMARO
NEW YOR K
RENDETE carta e penna.. . Macché : scordatevi
quella frase ripetuta pe r
generazioni. La carta, si sa, è
sempre più rara ma adesso è l a
penna a essere letteralmente
bandita . Per lo meno in india na. La scrittura, quantomen o
quella a mano, non è più un a
virtù : a che serve nell'era de i
computer?
SEGUE A PAGINA 20
NEW YOR K
AL prossimo autunno, ai bambini che si
presenteranno ne i
banchi dello Stato lassù ne l
profondo Nord, verrà risparmiata quella fatica che a tra volto schiere di scolari . Mai
più file di aste e paginate a righe . Mai più .
D
Per laverità il Dipartimento per l'Educazione di Indianapolis sottolinea — natural mente a macchina - che la
scelta spetterà alle scuole .
Ma è una sottolineatura ipocrita . Con gli istituti scolasti ci che soprattutto qui i n
America sono una fabbrica
di competizione, figuratev i
un po' chi manderà i propr i
figli dalla maestra che invece
di insegnare a navigare in un
pc si ostinerà nelle lezioni di
dettato : magarimentre quel li alle orecchie hanno pure l e
cuffie dell' iPod . La sceltan on
è indolore e come sempre di vide gli esperti . La scrittura a
mano qui ne gli Us a s i chiam a
"cursive" : è lanostra calligrafia che con un pizzico di elegia rimpiange sul Wali Street
Journal medico e scrittor e
Iheodore Dairymple . M a
non è solo una questione di
cuore.I)iceun esperto com e
Paul Sullivan che la scrittur a
a mano «sviluppa anche l a
capacità di pronuncia . E aiu -
ta a capire meglio quello che
si legge . C'è un legame nel
cervello tra la capacità di imparare queste abilità e la capacità di scrivere» .
Nella sua nuovissim a
"Storia della comunicazione" MarshaliT . Poe s'è pres o
la briga di contare quanti anni l'uomo ci ha messo a imparare a scrivere : i75mila. L
adesso vogliamo cancellare
tutto questo — e con un sem plice tasto "cane"? «Parlare e
ascoltare costa poco», spiega
il professore . «Scrivere e leggere, invece, ci costa . E per
ragioni che ancora non conosciamo ci sarà sempre una
minoranza di bambini che
non riusciranno mai a seri ve re» .Ma su unacosaglievoluzionisti sono d'accordo : la
scrittura a mano è tra quelle
poche cose che ci distingue
come specie ,
Eppure questa decisione
che sembra uscire da un romanzo di fantascienza di
Kurt Vonnegut, che per la
cronaca era proprio di lndianapolis, ha alle spalle addirittura la carta dell'istruzione nazionale . "Common core standards" è il manifest o
che si propone dimettere or dine in quel caos che da sempre sono i vari ordinamenti
scolastici degli stati americani . «Se conoscere il teorema
di Pitagora è importante per
gli studenti della Florida, dovrebbe essere importante
aia espeà ' ai
oppougonm
pensie~
anche per quelli degli
Hawaii», scrive l'esperta di
scuola Valerle St_rauss .
Sembra banale ma non l o
è . La gelosissima autonomia
dei 50 stati già disegna un' ar lecch inata di corsi e curricu lum che piegano la storia e l a
scienza, dalla Guerra Civile a
Darwin, alle singole esigenze
culturali—e spesso elettorali .
Ma oltre a rimettere ordine
gli "standards" invitano anche a focalizzare I' attenzione
degli studenti sullo svilupp o
delle "capacità digitali" . In
cambio di che?
La tv Local 12 ha raccolt o
l'indignazione degli anziani :
«E quando si tratterà di firmare un assegno?», Vero è
però . sostengono invece i fa vorevoli, che quando questi
bambini avranno l`età d{
usarli si pagherà tutto col te lefonino . . . «La verità è che i
professori ormai da temp o
avevano smesso di insegna re a scrivere a mano», dice
AndreeAnderson dell'Indi a
na University . «Non era con siderata una priorità . E in tanto la scrittura dei nostri
studenti è diventata atroce» .
Ah, ecco . 'Iravolta dalla scrit tura a zampe di gallina, l'in diana tagliò le penne : co n
tutta la gallina.
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`Niente ombrelloni a riva"
da Jesolo a Viareggio
l'ultima guerra della spiaggia
Multe in Veneto e in Vendici, linea dura dei sindaci
PAOLA COPPOL
A
ROMA — Toccati da un muro
umano . A lesolo la spiaggia è
contesa. Da una parte, chi pag a
fino a 15 euro al giorno per u n
posto al sole in uno stabilimen to . Dall'altra, i "pendolari" del fi ne settimana che si portano d a
casa sdraio e ombrelloni . E ch e
rischiano di trovare una sorpre sa amara: un'ordinanza comu nale fissa multe fino a 200 euro
per chipiazzasdraio e ombrello ni sui dieci metriche separano i l
limite della concessione balnea re dalla fascia di rispetto (5 metr i
dalla battigia) . 11 telo da mar e
sarà invece tollerato .
Tra bagnanti giornalieri e
clienti degli stabilimenti la con vivenza si è fatta difficile . Il pro blema è esploso questa stagione : alesolo sono cresciuti gli un i
e gli altari . L'epicentro dellapole mica è il chilometro e mezzo d i
costa alle spalle della stazion e
delle corriere . «La situazion e
non è più tollerabile, bisogn a
salvaguardare i turisti», dice il
sindaco Francesco Calzavara. « I
"pendolari" utilizzano comunque i servizi degli stabilimenti: l e
sanzioni che abbiamo previsto
sono un deterrente contro l a
maleducazione e un modo pe r
salvaguardare le strutture» . Gl i
fa eco Renato Cattai della Feder consorzi locale : «Non è una lott a
ai pendolari , che sono una risor sa. Semplicemente, non è giusto
che chi ha pagato l'ingresso i n
uno stabilimento si trovi davan ti una selva. d: i oanbretto n i, sdraio
e lettini». A Eraclea tanti ignora no i divieti sui cartelli. A B ib ione,
\. un% do pe r
dal
amat o
da \: \t occupa
la baWgla gratta
segnala il presidente di Union mare Veneto Flavio Maurutto,
«tocca ai responsabili degli sta bilimenti invitare la gente a spo starsi nelle zone libere» . Eppur e
tutti - chi paga e chino - usufrui scono dei servizi di salvataggio e
pronto soccorso, fanno osserva re i gestori .
1lprobiernarionè solo delVeneto : daO stia allaVersilia, labat tigia in estate diventa terreno di
scontro . A Viareggio è in vigor e
un'ordinanza con multe fino a
1 .032 euro per chi sosta con teli ,
asciugamani o ombrelloni nella
fascia tra la riva e il confine degli
stabilimenti. Ne hanno fatto l e
spese due turisti lo scorso anno :
«Ma le sanzioni sono rare», dic e
il sindaco Luca Lunardini .
«Per evitare situazioni spiace voli, abbiamo preparato opuscoli che spiegano cosaè lecito» .
A Forte dei Marmi, a occuparsi
t
h
.
can ~
Il sindacato stabilimenti
"Le informazion i
servono a evire
o scontro"
ROMA - «l conflitti sull a
battigiasi creano quand o
c'è una spiaggia in concessionearidossodi un a
spiaggia libera : se a par te libera si riempie, i bagnanti tendono ad occupare la battigia, nella fa scia di libero transito pe r
chi fa soccorso . Quell a
fascia su cui non si pu ò
sostare né lasciare indumenti» . Riccardo Borgo ,
presidentedel Sindacato
italiano balneari di Confcommercio precisa però
che «le sanzioni sono rare . Piuttosto si cerca d i
convincere i bagnanti a
spostarsi o li si inform a
prima con opuscoli» .
Quali regole i bagnanti rispettano men o
in spiaggia?
«Spesso i segnali dell e
bandiere vengono disattesi : quella gialla in cas o
di forte vento indica ch e
non si devono aprire gl i
ombrelloni . Chi o fa ,
mette a rischio la propri a
incolumità e quella degl i
altri . La rossa invece indi ca che bisogna fare il bagno con prudenza» .
1 giochi e la musica a
tutto volume fanno liti gare i bagnanti . Che n e
pensa ?
=Palloni e racchetton i
vanno usati nelle struttu re attrezzate e non sull a
battigia. Neanche i gavettoni sono consentiti .
Per la musica meg li o
usaregli auricolarietenere i telefonini con a suoneria bassa» . (f .co.)
D RIP,DDUZIO R!SERD.TA
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5 metri dalla battigia
devono essere lasciati liberi
sulla base dei Codice della navigazion
passaggio di eventuali
eprconsti3I
mezzi di soccorso
2O
\•sass'rgfsa
un'ordinanza comunal e
preved e
ulte fino a 1 .032 curo
per chi sosta con teli ,
asciugamani
o ombrellon i
sulla battigi a
:
r'
\\\
\\\\~\\\~\\\
~~ \\\\~~y
«ame,a l
Secondo un'ordinanza comunale ,
i 20 metri tra le battigi a
ed li confine degii stablilmer d
deviarla eaeere lasciati liberi.
OVletati ombrelloni e sdraio
Multe per chi viola l'ordinanz a
Lei "pendolari" sono i bagnini:
asciato il tempo di un bagno ,
'iene chiesto albagnante di spo tarsi. A Rimini, dove c'è oltre un
:hilometro di spiaggia libera at rezzata con servizi e salvat:ag io, nella zona. definita. di transi o, proprio come a Desolo, non s i
tossono piantare ombrelloni,
nanessuno è stato mai multato.
;piega il neosindaco Andre a
niassi : «Nelle situazioni conroverse ci appelleremo albuon -
sen so» . A
Genova ,
chiarisce l'assessore comuna le al demanio Simo ne Farello, ci furono
multe record, ma oggi
«abbiamo l'esigenza oppo sta : aumentare le spiagge libe re, riconquistandole dagli stabi limenti che in città occupan o
1'85% del litorale» . A Ostia, inve -
aia,:
5
Comune non h a
emanato ordinanze
e a capitaneria di porto
chiude un occhio
su chi occupa la battigi a
can tali e/o ombrelloni :
Vene lasciato il tereaprr
di un bagno . : . . .
ce, è
polemica
sul bigliett o
da pagare per
accedere al mar e
o passando dagli sta ~ Lilimentl . Una setti mana fa, gli attivisti di
"Spiagge bene comune" hann o
messo in scena la protesta. «Il
lungomare è diventato un lun gomuro», accusaAndrea Borsel li dei Verdi . L'85% della costa è
occupato da stabilimenti. « I
concessionari hanno l'obbligo
di garant:irei.11iberoe gratuito ac cesso alla battigia non solo per i l
transito, ma anche perlabalnea zione . Certo, non vuol dire pian tare ombrelloni. labisogna salvaguardare i diritti di tutti> .
íe RIPRODUZIONE RISERVATA
`sol o
il 3 lugli o
"Pirati di Ostia "
si sono tuffati da una nave
ai largo del litorale roman o
e simulato un arrembaggio
con io slog a n
"Spiaggi a
bene comune "
Genova
L' % del litoral e
è in concessione ,
ma ora ii Comune punta
a recuperare
le spiagge libere
e a creare punti
di passaggio
pubblico
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Rassegna stampa - Provincia di Ravenna