Progetto interregionale cicloturismo
Prodotto italiano cicloturismo • Italia a Ruota libera
VERSO UN MODELLO DI
COORDINAMENTO NAZIONALE
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TAPPA
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TAPPA
ANALISI DELLE CATEGORIE DI
TURISMO IN BICICLETTA
•Individuare tutte le possibili categorie di biciturista
e relative problematiche.
RICOGNIZIONE
•Monitorare e catalogare tutti i percorsi già esistenti
(mappature GPS comprese).
•Costruire un unico sito web per rendere visibili subito tutti
i percorsi catalogati.
ARMONIZZAZIONE
•Adeguare gradualmente secondo un modello di riferimento:
i percorsi, la segnaletica, le guide cartografiche e informative,
le logistiche di accoglienza, i servizi alberghieri, gli uffici turistici.
PROMOZIONE E COMUNICAZIONE
•Creare un marchio di qualità, e un’immagine coordinata che
attribuisca valore alle varie iniziative: i momenti di marketing
e di commercializzazione comune, il sito web istituzionale,
i singoli siti web, il materiale informativo.
MANTENIMENTO
•Aggiornare e mantenere i servizi su un livello qualitativo
di eccellenza.
ASPETTATIVE
•Armonizzare il codice della strada per una segnaletica
veramente a misura di ciclista.
•Fornire consulenza a chi costruisce infrastrutture legate
al biciturista (piste ciclabili, bike park ecc.)
INDICE
Analisi pag. 3 dati e numeri
pag. 4 categorie: slow, corsa, mtb
pag. 5 altre suddivisioni pag. 6 problematiche: traffico, salita, sterrato
Ricognizione
pag. 7 base di partenza, convegno di torino anno 2000
pag. 8 percorsi esistenti, linee guida del lavoro…
pag. 9 operatori stranieri parte uno
pag.10 operatori stranieri parte due (…continua)
pag.11 sito internet (prima fase) Armonizzazione
pag.12 percorsi
pag.13 percorsi
pag.14 segnaletica
pag 14 guide cartografiche
pag 16 servizi albeghieri
Promozione
pag 17 marchio e immagine coordinata
pag 18 sito internet (seconda fase)
pag 19 marketing comune, fiere in germania
pag 20 in libreria, in agenzia
Mantenimento
pag 21 Aspettative
pag 22 armonizzare la segnaletica
pag.23 grafici colorati
pag 24 grafici colorati e legenda standard
DIZIONARIO
TURISTA: secondo la definizione del “World Tourism Organization”, un turista è una persona che si allontana
almeno 80 chilometri da casa a scopo ricreativo o conoscitivo. (wikipedia)
* La necessità di fare categorie per poi rinchiudere i dati in una tabella a volte ha risvolti anche comici (ndr)
BICICLETTA: La bicicletta è un veicolo a due ruote a propulsione muscolare umana.
L’energia è fornita dal conducente spingendo i pedali (wikipedia)
* Il pedale alla fine è quello che accomuna tutte le bici. Nel 2006 la bici elettrica è entrata tra gli optional dei
pacchetti “vacanza in bici” sulla passau-vienna, il T.O.che li organizza non ha ancora letto questa
definizione(ndr).
NICCHIA: segmento di mercato in cui un soggetto opera in una situazione di vantaggio, individuato allo scopo
di raggiungere con maggior forza coloro che ne fanno parte (De Mauro)
* Non è il sinonimo di piccolo. Individuare bene i soggetti che compongono la nicchia, avere lo
stesso”sentire”, condividerne i problemi, è fondamentale per raggiungere con forza coloro che ne fanno
parte. Il turismo in bicicletta non deve esser visto come una unica nicchia, ma come un’insieme di nicchie(
ndr).
L AVO R I I N C O R S O
termine di consegna dicembre 2007.
Bozza di progetto e raccolta di idee realizzate da AchabGroup.org e Girolibero.it per la regione Toscana, in
qualità di capofila per il PROGETTO INTERREGIONALE CICLOTURISMO, cofinanziato dal Dipartimento
sviluppo e competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ta p p a 1 A n a l i s i dat i e i n u m eri
I dati e i numeri sul turismo in bicicletta in Italia non sono molto attendibili, l’unica cosa certa, l’unico
elemento disponibile è che sono sicuramente in crescita. Tutto e tutti ne parlano o meglio cominciano a
parlarne compresi gli addetti ai lavori: TTG News riferisce di tour operator con crescite attorno al 15-20%
l’anno (a volte del 90%); la vendita delle biciclette sta conoscendo un nuovo boom, e, all’estero, dove già da un
po’ osservano il fenomeno, operatori ed enti del turismo hanno iniziato a tradurre in italiano le guide destinate ai cicloturisti (vedi Passau-Vienna).
A questo costante andamento crescente si contrappone, la decisione di operatori importanti quali Alpitour
che dopo tentativi di proporre vacanze in bicicletta, a fine 2006 ha deciso di non stampare più il catalogo (slow
bike). Anni fa, sempre Alpitour, dopo un periodo di tentativi aveva abbandonato un proprio marchio legato alla
bicicletta sportiva. Questo è testimonianza del fatto che un colosso come Alpituor ha delle difficoltà a
muoversi in questo segento di mercato.
Alcune voci di corridoio affermano che il Trentino Alto Adige abbia dati attendibili, ma li tiene ben nascosti per
non scatenare la concorrenza di altre regioni.
Siamo riusciti però a scovare dei numeri affidabili tra le pagine della ADFC (associazione degli amici della bici
tedeschi, circa 115.000 soci quest’anno):
http://www.adfc.de/4192_1 - analisi del 2007- ma vi sono a disposizione anche dati del 2006 e 2005.
Vi mostriamo un estratto dell’analisi, ricordando che queste cifre, seppur impressionanti riguardano un
paese di oltre 80 milioni di abitanti e che, soprattutto i primi dati, sono relativi a tutte le categorie di ciclisti
nel loro insieme: slow, corsa, mtb.
L’ANALISI DEL 2007 DELLA ADFC SUL TURISMO IN BICICLETTA
Il cicloturismo ha raggiunto il suo livello più altro nel 2006: 44,7% dei vacanzieri tedeschi di età superiore ai
14 anni (=21,72 milioni) utilizza la bicicletta in vacanza. Nel 2005 erano 21,6 milioni (fonte: Exklusivfragen in
der Reiseanalyse 2007 der Forschungsgemeinschaft Urlaub und Reisen, di seguito F.U.R.).
Pedalare in vacanza è quindi un’attività sempre più in voga: il 14,9% dei turisti tedeschi usa la bicicletta da
“spesso” a “molto spesso” (7,2 milioni; nel 2005: 14,3% = 6,8 milioni). (F.U.R.)
Secondo l’analisi della ADFC, 2,2 milioni di cittadini tedeschi (3,4%) hanno in programma nei prossimi tre
anni “quasi sicuramente” una vacanza in bicicletta. Pensano genericamente ad una vacanza in bicicletta circa
5,8% dei tedeschi (3,8 milioni; anno precedente: 5,3% = 3,4 milioni). (F.U.R.)
La vacanza in bicicletta non è marginale: nel 64% (2005: 89%; 2004: 76%) dei casi si tratta della vacanza
principale; tuttavia il trend si sta spostando più verso vacanze brevi (F.U.R.)
Da una rilevazione effettuata tra i soci della ADFC e tra coloro che utilizzano il catalogo “Deutschland per Rad
entdecken” (“Scoprire la Germania in bicicletta”) è emerso che la parte austriaca della ciclabile del Danubio
è la più amata all’estero, con un notevole distacco dalla ciclabile della valle dei Tauri e dell’Inn, al secondo e
terzo posto in ordine di gradimento. Austria, Francia, Olanda e Italia sono in testa alla classifica dei paesi più
amati per i viaggi all’estero (ADFC/DpR).
Tra le mete programmate per l’anno 2007 sono state scelte in prevalenza le ciclabili lungo i fiumi Elba,
Danubio, Weser e Mosella (ADFC/DpR).
Il cicloturismo costituisce un fattore economico di rilievo, con un volume d’affari di cinque miliardi di Euro. In media sono stati spesi 1.169 Euro per un viaggio in bicicletta. (ADFC/DpR).
La stagione del 2007 è iniziata bene. Le fiere di Stoccarda, Monaco, Amburgo e Bonn incentrate sul cicloturismo hanno registrato un numero record di espositori e una notevole risonanza tra i visitatori (ADFC).
Gli operatori che si occupano di viaggi in bicicletta nel 2006 hanno registrato ancora una crescita significativa.
Nel catalogo pubblicato dalla ADFC “Radreisen 2007” sono indicate 107 mete di viaggio per 83 diversi
operatori. La percentuale dei pacchetti cicloturistici a livello nazionale resta sotto il 10%, mentre per i viaggi
all’estero è oltre il 20%.
Per la bici da corsa la meta principale è Maiorca, che dal 2001 è stata visitata ogni anno da circa 80.000
sportivi, sia per le vacanze che per l’allenamento.
La mountain bike gode di crescente popolarità. Solo nella Foresta Nera si trovano oltre 8.000 chilometri di
percorsi per mountain bike segnalati in modo uniforme (progetto iniziato nel 1999 con 400 chilometri).
A n a l i s i Ta p p a 1
C AT E G O R I E D I TU R I S T I I N B I C I C L E TTA
Per procedere con un’analisi accurata è molto importante fare un primo passo nella distinzione delle diverse
categorie. Il prodotto, infatti, che ai non addetti sembra così omogeneo, presenta differenti sottoinsiemi o
differenti nicchie e distinguerle bene l’una dall’altra ci aiuterà poi nella catalogazione dei percorsi, nell’organizzazione di una banca dati facile e chiara da consultare.
Il presupposto per creare armonia nell’insieme di questo prodotto è proprio conoscere le esigenze di ciascun
sottoinsieme. In alcuni casi queste riguardano la persona in altre il percorso, nella classificazione non ne
abbiamo però tenuto conto.
SLOW BIKE, CORSA E MTB
La prima suddivisione, oltre alla diversa bicicletta utilizzata, è data dal tipo di percorso e naturalmente dalla
preparazione atletica degli appartenenti al sottoinsieme.
Abbiamo avuto molta difficoltà nel definire con un solo termine la prima di queste categorie: “lento”, la traduzione in italiano dall’inglese, non è infatti del tutto soddisfacente; “ciclopasseggiate”, la traduzione dal
tedesco, è troppo lunga e altri termini come “escursionista”, “citybike”, “trekkingbike” possono essere
fuorvianti. La scelta è ricaduta su “slow” che, nonnostante non suoni bene in inglese, risulta essere comprensibile all’italiano medio, oltre che, grazie al successo di “slowfood” percepita come valore positivo e
godereccio.
Lo “slow” è la categoria che più ha bisogno di percorso ciclabili protetti, ben studiati e contrariamente ai
luoghi comuni, con fondo asfaltato (lo sterrato in buonissime condizioni può essere tollerato).
Tra i tour operator di vacanze in bici, quelli legati alla “slow bike” sono i più numerosi. Infatti, oltre al pernottamento sono molti i servizi da aggiungere ad un pacchetto vacanza: trasporto bagagli, nolo bici e informazioni dettagliate difficilmente reperibili sul mercato editoriale.
Il problema del trasporto bagaglio, nel caso di viaggio in autonomia, viene risolto con borse specifiche da
attaccare al portapacchi (ortlieb.de, vaude.com le più diffuse all’estero, scicon.it in Italia).
La tipologia di cicloturista più diffusa per la settimana di vacanza in Italia è costituita da marito e moglie over
50 con figli ormai grandi. Gli italiani aggiungono a questo target anche la famiglia con figli piccoli che però
espatria alla ricerca della ciclabile al 100%. Uno degli esempi più classici è dato dala ciclabile Passau Vienna,
dove, Donau Touristik, il principale operatore della zona, muove circa 25.000 persone l’anno.
La “corsa” sposta enormi flussi di persone in occasione delle granfondo o analoghe manifestazioni sportive.
L’appassionato almeno una volta a settimana macina chilometri attorno al proprio luogo di residenza. Quasi
tutti i tour operator americani presenti in Italia organizzano vacanze in bici da corsa o con bici “ibride”. I
percorsi sfruttano la viabilità ordinaria, le salite sono ricercate. E’ molto interessante vedere cosa succede
nell’isola di Maiorca, dove gli hotel che si propongono ai ciclisti hanno allungato la stagione turistica. Il primo
a credere in questa destinazione, ha portato quest’anno da solo 20.000 ciclisti, cioè circa 100 voli charter o,
giusto per rendere l’idea in altro modo, più di 450 pullman. I consorzi di albergatori sono molto interessati a
questa categoria, e spesso li troviamo presenti alle più importanti fiere di settore. La bici da corsa è una
passione soprattutto maschile che di solito coinvolge maggiormente, superati i quarant’anni.” La MTB è sinonimo di percorsi nella natura. ‘E la categoria con il pubblico più giovane, ed è quella che meno
ha bisogno di viaggi organizzati. Attentissima alle nuove tecnologie, il GPS ha visto qui le sue migliori
applicazioni. I ciclisti sono corteggiati dalle comunità montane, però mal si coniugano con gli escursionisti a
piedi. Livigno si propone come il loro paradiso e pare che, grazie alle “ruote grasse”, la stagione invernale
sugli sci sia passata in secondo piano. I tedeschi preferiscono le colline moreniche del Garda, anche se
ultimamente questa destinazione ha visto crescere altri concorrenti in molti infatti, cercano di rendere il
proprio territorio appetibile con la realizzazione di bikepark (Altipiano di Asiago, Friuli, Liguria, etc). Con
queste strutture si cerca di soddisfare anche le varie sottonicchie: il freeride e il downhill, vere e proprie tribù
sensibilissime al passaparola.
A torto o a ragione i percorsi a piedi e di trekking spesso vengono promossi anche per il pubblico di MTB; così
facendo anche il cammino di Santiago diventa “ciclabile”.
Coloro che in Italia si dedicano maggiormente a questo fenomeno non sono i tour operator, bensì le “scuole”
di MTB, in continua crescita e ben radicate sul territorio. Queste, oltre ai corsi, offrono servizi di accompagnamento e noleggio bici. Associclo.com che riuniva una dozzina di associazioni ha chiuso l’attività un paio di
anni fa.
Ta p p a 1 A n a l i s i A LT R E S U D D I V I S I O N I
DIFFICOLTA’: FACILE, MEDIO, DIFFICILE
Questi sono definizioni che variano a seconda delle categorie descritte sopra.
Un giudizio sulla difficoltà del percorso dovrebbe sempre accompagnare una buona descrizione anche
cartografica. Distanza e dislivelli aiutano a giudicare ma non sono sufficienti a valutare effettivamente un
percorso. In particolar modo nella slow-bike, un errore di valutazione può rovinare la vacanza al ciclista con
una preparazione che non tiene conto degli imprevisti di percorso.
PROVENIENZA: ITALIANI, STRANIERI
Fondamentale è conoscere la provenienza del cicloturista per l’eventuale traduzione di testi relativi ai
percorsi. Oltre all’inglese, anche il tedesco è una lingua da tenere in considerazione per le traduzioni.
I gusti e le preferenza legati alla nazionalità devono essere tenuti presenti da chi offre accoglienza e servizi
come per esempio il noleggio bici (con o senza freno contropedale etc).
DURATA: UN GIORNO, UN WEEK END, UNA SETTIMANA
alcuni esempi
> In famiglia sulla ciclabile Peschiera/Mantova, con gli amici in occasione dell’Eroica.it, con il gruppo sportivo
alla maratona.it delle dolomiti, con i compagni di scuola ai primi di maggio per bimbinbici.it. Esempi molto
diversi tra loro, ma tutte della durata di una giornata.
> I camperisti sono una larga fetta di pubblico che fa turismo in bici per “necessità”. Il portabici è ormai per
loro un optional obbligatorio e, parcheggiato il mezzo, si muovono agili alla scoperta della città d’arte,
meglio se a misura di ciclista.
> Una settimana è la durata più claassica della vacanza in bici, così come viene proposta su tutti i cataloghi di
Tour Operator esteri del settore.
Tralasciamo ma citiamo in questa fase le “imprese in bici” che nonostante l’eventuale buona esposizione
mediatica, hanno un bassissimo impatto sul flusso turistico vero e proprio: il pellegrinaggio dalla piazza del
paese a Roma, l’annuale ritorno a casa dei gelatieri italiani da Francoforte a Venezia, l’anomalo programma
dell’associazione norvegese bikeforpeace. che quest’anno toccherà l’Italia.
AUTONOMI, ORGANIZZATI
La maggior parte dei turisti in bicicletta si organizza da sé, soprattutto per quanto riguarda i percorsi brevi (il
90% dall’analisi tedesca vista prima). Più diminuisce la qualità dei servizi e del materiale informativo e più si
cerca l’aiuto di qualcuno che organizzi. I pacchetti cicloturistici sono offerti di solito da agenzie e tour
operator ma esistono anche hotel, agriturismo, associazioni piccole o grandi che propongo pacchetti anche
se non sempre in regola con le normative vigenti sul turismo (esiste anche chi elude il problema trasferendo
la sede all’estero).
Il biciturista organizzato può essere diviso in due o meglio tre categorie:
> SELF-GUIDED, o autoguidati, individuali, in libertà; è un tipo di pacchetto turistico sempre più diffuso.
Comprende di solito la prenotazione alberghiera, il trasporto bagagli e la descrizione dettagliata del
percorso. Il nolo bici è uno dei possibili optional. Non c’è nessun accompagnatore o guida in aiuto, c’è
sempre un telefono di riferimento per le emergenze.
> GUIDATO, al pacchetto self-guided si aggiunge una guida in bici e magari una seconda persona con un
autoveicolo di supporto, non necessariamente a ruota dei ciclisti.
> HALF-GUIDED, o mezzo-guidato. In questo caso manca l’accompagnatore in bici, ogni cicloturista ha del
buon materiale info-turistico, l’accompagnatore sul veicolo di supporto resta a disposizione e magari
organizza e gestisce appuntamenti comuni (picnic, degustazioni, visite a musei etc.)
PERCORSI: IN LINEA/ITINERANTI, AD ANELLO/MARGHERITA
Al biciturista i percorsi in linea o itineranti danno sicuramente una maggior soddisfazione rispetto ai percorsi
stanziali o a margherita, anche se questi sono più facili da gestire per quanto riguarda il ritorno al punto di
partenza e la sistemazione alberghiera.
DIVERSAMENTE ABILI
Questa categoria, proprio per le peculiari esigenze di terreno che richiede, è assimilabile alla bici da corsa,
dove il fondo stradale deve essere asfaltato. Nel caso della slow bike bisognerà avere un occhio di riguardo ai
passaggi stretti di ciclabili mal progettate. Particolare cura va posta sulla ricerca di strutture ricettive che
non presentino barriere architettoniche. Vi è stato il caso di una regione italiana in cui quest’anno, il T.O.
freewheeling.ca non ricevendo adeguate garanzie, ha fatto cambiare destinazione ad un gruppo di amici in
handbike. Per approfondire: handbikeitalia.it, hase-bikes.com (vedi modello “pino”), tandem-aid.de, prototipo
curioso su www.ericsot.it.
A n a l i s i Ta p p a 1
P R O B L E M AT I C H E
Le categorie viste prima ci servono ad identificare il biciturista e per offrire servizi su misura. Per ottenere la
fiducia di questo target bisogna invece condividerne le problematiche. E’ dunque necessario parlare la sua
stessa lingua, mostrando fin da subito, sui depliant, sulle mappe, sulla descrizione dei percorsi l’intensità, il
grado, il valore di traffico, il tipo di terreno.
Il biciturista, soprattutto se straniero, ha bisogno di sapere prima come sarà il percorso sotto questi tre
aspetti.
TRAFFICO
Ci riferiamo al traffico dato dalla circolazione di autoveicoli. Odiato da tutti, nella slowbike diventa un problema riducibile, ma difficile da eliminare, soprattutto in entrata ed uscita dalle città. All’ipotesi pista ciclabile
protetta a lato statale si preferisce l’alternativa di una stradina distante qualche chilometro dalla strada
principale, con bassissimo trafffico auto.
Con la bici da corsa il problema rimane, aumentano le possibilità di aggirare l’inconveniente seguendo
alternative anche con forti pendenze.
SALITA
Ricercata da chi fa bici da corsa e mtb, è accuratamente evitata da chi pedala slow. L’orografia del territorio è
uno dei motivi che mantiene stazionario il numero di bicituristi tedeschi in Toscana. Stiamo parlando di
quella categoria di turisti cresciuti lungo le piste ciclabili dei grandi fiumi europei.
STERRATO
E’ sinonimo di mtb ed è invece ovviamente evitato da chi viaggia su bici con copertoni larghi 20mm e gonfiati
a 8 atmosfere. Per portare il ciclista da corsa a soffrire tra i sussulti del pavé o delle strade bianche dobbiamo convincerlo tirando in ballo miti e leggende.
Dalla nostra indagine svolta presso gli uffici turistici, pare che lo sterrato sia tollerato anche da chi fa
slowbike. Niente di più sbagliato. La nostra esperienza ci impone di azzerare quasi completamente i tratti
non asfaltati. Lo sterrato anche se buono, dopo qualche tempo, a causa di scarsa manutenzione, può diventare impossibile da percorrere.
Ta p p a 2 R i c o g n i z i o n e B A S E D I PA R T E N Z A
CONVEGNO DI TORINO 28.06.2000
Uno dei primi convegni in italia sul tema, riportiamo di seguito l’interessante intervento di Karin Franke,
Aktiv-Reisen “Velotours.de”, Costanza (D). Per gli atti completi: http://www.fiab-onlus.it/tecnica/convreti.htm
TITOLO: Esperienze di pacchetti cicloturistici in Italia
Ho lavorato per 5 anni come direttore commerciale presso Aktiv-Reisen velotours di Costanza, tour operator tedesco che
dal 1982 propone viaggi confortevoli in bici con trasporto bagagli al seguito. Attualmente lavoro come consulente turistico
freelance specializzato in cicloturismo.
Velotours in Italia:
- l’unico pacchetto cicloturistico in Italia offerto da Velotours è il tour della Toscana
- la qualità dei servizi offerti al cicloturista in Italia è considerata insoddisfacente
- Velotours ha invano cercato collaboratori e partner affidabili in Italia
- manca ancora in Italia un’offerta di viaggi cicloturistici adatta al mercato tedesco e orientata a specifici target-group
*** Nel catalogo 2007 la destinazione italia comprende: 2 tour in Toscana, 2 Lombardia, 1 Friuli, 1 Lombardo/Veneto, 1 Campano/
Laziale (NDR)
Il cicloturismo in Germania, alcuni dati:
- 190 itinerari ciclabili a lunga distanza, per uno sviluppo complessivo di circa 40.000 km
- 1,9 milioni di tedeschi che fanno vacanze in bicicletta
- 150.000 pernottamenti annui di cicloturisti lungo il tratto tedesco del Danubio, 250.000 sulle rive del lago di Costanza
- volume d’affari: 8 miliardi di marchi tedeschi
I tour operator tedeschi attivi nel cicloturismo:
- più di 150 tour operator attualmente attivi (***lista aggiornata www.fahrradreisen.de/veransta.htm NDR )
- 80-90.000 viaggi venduti
- solo alcuni dei tour operator che operano nel cicloturismo sono di prima grandezza: la maggior parte di essi sono
piccole strutture specializzate in questo specifico settore di mercato
- Velotours.de (Costanza) è il tour operator leader nel segmento dei viaggi individuali (senza accompagnatore)
- Rotalis.de (Baldham, Baviera) è il tour operator leader nel segmento dei viaggi di gruppo (con accompagnatore)
Profilo di Velotours:
Fondato nel 1982 da Manfred Kloss, sede a Costanza e 6 uffici decentrati in altre città, 20 addetti per tutto il corso dell’anno,
oltre di 100 in alta stagione, volume d’affari previsto per il 2000: circa 9,5 milioni di marchi tedeschi, pari a 9.200 viaggi venduti
(***qualche anno fa la proprietà è stata rilevata dal T.O austria-radreisen.at NDR)
I target groups:
L’immagine del cicloturista è cambiata:
- oggi il cicloturista è una persona agiata, che si colloca nelle fasce centrali di età e fra le classi sociali medio-alte
- il cicloturista è alla ricerca di comfort e di qualità per quanto riguarda tutti gli aspetti della vacanza
Le destinazioni:
Velotours ha proposto quest’anno i seguenti viaggi in bici:
- 68 viaggi in Germania, fra cui il Danubio, il Reno, il lago di Costanza, la Romantische Straße, ecc.
- 25 viaggi in Europa, fra cui Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Austria, penisola Scandinava, Irlanda, ecc.
- 2 viaggi in altri continenti
I servizi offerti:
Per i viaggi individuali senza accompagnatore Velotours offre i seguenti servizi:
- possibilità di iniziare il viaggio tendenzialmente in un giorno qualsiasi
- prenotazione anticipata di tutti gli alberghi
- trasporto bagagli da una tappa all’altra dell’itinerario
- noleggio biciclette di alta qualità
- attrezzature di alta qualità
- servizio di pronto intervento
- mappe e informazioni dettagliate sull’itinerario
Condizioni necessarie allo sviluppo del cicloturismo in Italia:
- una rete attrattiva di percorsi ciclabili
- l’offerta di strutture ricettive confortevoli per il ciclista
- servizi affidabili per il cicloturista
- azioni più efficaci di marketing e di promozione del cicloturismo su tutto il territorio nazionale
Conclusioni:
- l’Italia costituisce una delle destinazioni più popolari fra i cicloturisti tedeschi
- vi è una consistente domanda di viaggi cicloturistici e un grande potenziale di sviluppo per il cicloturismo in Italia
- è tuttavia indispensabile migliorare la qualità dell’offerta e orientare l’offerta su specifici target-group
R i c o g n i z i o n e Ta p p a 2
PERCORSI ESISTENTI
Siamo partiti dal presupposto che un percorso esiste quando ne troviamo traccia su mappe, opuscoli e
cataloghi e in base a questo abbiamo impostato la nostra attività di ricerca e il nostro questionario.
Abbiamo fatto anche un passo più in la, chiedendo in giro quali sono i percorsi turistici da fare in bicicletta
lunghi almeno 20 km e con una propria segnaletica.
Nelle prossime pagine troverete solo una parte del nostro lavoro, restiamo a disposizione per chi ha voglia di
approfondire i risultati che abbiamo ottenuto. Il monitoraggio è stato così sudddiviso:
-richiesta materiale
-interviste e studio sui tour operator esteri
-risposte al questionario
-librerie italiane ed estere
-edicole italiane
-ricerca sul web (partendo da “www.sheldonbrown.com” e “www.trentobike.org pages”)
RICHIESTA MATERIALE
Il primo passo nell’ottica della ricognizione delle attività esistenti è consistito nella richiesta di materiale alle
APT, assessorati al turismo, IAT, consorzi e altri enti turistici, associazioni sportive, comunità montane, al
fine di poter accertare:
- l’esistenza di itinerari, percorsi
- la qualità del materiale disponibile
- l’omogeneità, o meno, del materiale disponibile
- l’eventuale suddivisione in percorsi per mountain bike, slow bike e bici da corsa
Per ogni regione, sono stati contattati: assessorati regionali con delega al turismo, assessorati provinciali di
ogni capoluogo di provincia, assessorati comunali di ogni capoluogo di provincia e di comuni non capoluogo
ma di rilevanza turistica, consorzi al turismo di ogni regione, IAT, APT, comunità montane, strade del vino,
associazioni sportive e scuole di mountain bike, altre associazioni ciclistiche amatoriali.
Il materiale pervenutoci evidenzia chiaramente come, in tutte le Regioni interessate, è possibile reperire
materiale genericamente relativo a percorsi in bicicletta.
Particolarmente nelle Regioni Toscana e Lombardia il materiale ricevuto è copioso, spaziando dalle vere e
proprie guide, a opuscoli, mappe dei percorsi, descrizioni con cenni storico-culturali, … Alcune di queste
produzioni sono ovviamente di buona qualità, altre meno.
Preme quindi sottolineare come, da parte degli enti territoriali, o anche su iniziativa di singoli (associazioni,
case editrici, …) sia stata già individuata una rete di percorsi ed itinerari, effettuando studi e rilievi.
Molti percorsi si presentano di notevole interesse dal punto di vista non solo naturalistico, ma anche culturale. Le Regioni interessate, in effetti, presentano notevoli “attrazioni”, a partire dalle città d’arte, alle iniziative
culturali (festival tradizionali, musei, …), ai piatti tradizionali che caratterizzano ogni Regione (ed ogni area
all’interno della stessa).
Questo aspetto è di notevole importanza perché riteniamo che il cicloturista che sceglie di pedalare in Italia,
tendenzialmente, non chiede solamente di “fare sport”: nella maggior parte dei casi, ama pedalare fuori dal
traffico, nella natura, ma soffermarsi anche a visitare le bellezze culturali del Paese.
Alla luce di quanto visionato, ciò su cui si ritiene urgente lavorare –dal punto di vista della documentazione
dei materiali- non è tanto l’individuazione di nuovi percorsi, quanto:
-una più chiara suddivisione dei materiali in: bici da corsa, mountain bike, slow bike: regna ancora una certa
“confusione”; quantomeno i materiali spesso non sono suddivisi o non è indicato a quale categoria si
riferiscono i percorsi.
-una armonizzazione nella presentazione, anche grafica, dei materiali. Questo per permettere all’utente di
individuare “a colpo d’occhio” la tipologia di materiale di cui è alla ricerca.
Ta p p a 2 R i c o g n i z i o n e LISTA OPERATORI
GERMANIA-AUSTRIA-SVIZZERA
USA-CANADA-REGNO UNITO
wikinger-reisen.de
cycletours.com
go-alps.de/
cbttours.com/
bike-touring.de/
elderhostel.org
seracjoe.de/
trektravel.com
europa-radreisen.at
backroads.com
donauradfreunde.com
explore.co.uk
austria-radreisen.at/
martyjemison.com/
frosch-sportreisen.de
keadventure.com/
eurocycle.at
exodus.co.uk
exercycle.de
eurobike.com
adfc-bw.de/reisen/
cycleactive.co.uk/
schnellerbiken.de
sherpa-walking-holidays.co.uk
radreisecenter.at
vangoghtours.com
eurobike.at
skedaddle.co.uk
ulpbike.de
firstlightbicycletours.com
rotalis.de
wildcat-bike-tours.co.uk/
velotours.de/
cycleitalia.com/
terranova-reisen.de/
experienceplus.com
margreiter.de/
tripsite.com
eurovelo.ch/
greatcycling.com/
bike-adventure-tours.ch
ciclismoclassico.com
dielandpartie.de
headwater.com
dertour.de
butterfield.com
baumeler.ch
vbt.com
gustizollinger.ch
andiamoadventours.com
tui.com/de/
cinghiale.com
atg-oxford.co.uk
BENELUX
cycletours.nl
SCANDINAVIA
eigenwijzereizen.be/
aktivcykelrejser.dk
snp.nl
primatravel.com
dejongintra.nl
regionrejser.dk/
belgianbiking.be
merlot.no
europaventure.be
olivenreiser.no
anwb.nl
sportoghelse.no
ruby-rejser.dk
FRANCIA
cap-liberte.fr
cheminsdusud.com
grandangle.fr
terdav.com
bicyclette-verte.com
bergodal.no
1 0 R i c o g n i z i o n e Ta p p a 2
E’ emerso che gli operatori di Germania-Austria-Svizzera e Usa–Canada–Regno Unito vendono il maggior
numero di pacchetti turistici nelle sette Regioni interessate dal progetto.
N.B.: il dato si riferisce al numero di pacchetti offerti, e non al numero di clienti cui effettivamente vengono
venduti.
In seguito è stato analizzato il numero di tour per ogni tipologia di cicloturismo (slow bike; bici da corsa; MTB)
nelle diverse Regioni, notando che la slow bike è la disciplina con il maggior numero di proposte nei cataloghi stranieri ed è localizzata maggiormente in Veneto ed in Toscana.
La nostra indagine, per completezza, è stata ampliata alle altre Regioni italiane.
Confrontando i dati relativi alle Regioni interessate dal progetto e le altre, è stato evidenziato che gli operatori vendono più tour nelle sette Regioni che nel resto d’Italia.
Sono state poi vagliate le tipologie di riferimento (slow bike, bici da corsa e mountain bike), suddividendo tra
pacchetti che propongono tour nelle sette Regioni e nel resto d’Italia.
1) N. totale dei Tour Operator di cui è stato esaminato il catalogo: 73
2) Questi T.O. sono stati suddivisi in 5 aree geografiche:
GERMANIA - AUSTRIA - SVIZZERA 26
BENELUX
7
FRANCIA
5
USA - CANADA - UK
27
SCANDINAVIA
8
totale 73
3) I Tour Operator esaminati vendono, nelle Regioni interessate dal progetto:
n.tour
GERMANIA-AUSTRIA-SVIZZERA
BENELUX
30
FRANCIA
8
USA-CANADA-UK140
SCANDINAVIA
18
TOTALE 353
157
5) Quanto alla tipologia di bicicletta, i pacchetti turistici offerti dai Tour Operator
esaminati si riferiscono a:
Ta p p a 2 R i c o g n i z i o n e 1 1
si t o in t erne t ( pri m a fase )
CONTENUTI INIZIALI
E’ fondamentale la creazione di un sito internet comune che abbia una sua forte identità. Deve rappresentare
l’Italia e tutte le regioni coinvolte. Al suo interno sarà necessario trovare tutti o quasi i percorsi bicituristici
monitorati in precedenza.
Si è visto come il modo in cui vengono illustrati/descritti i percorsi finora è molto vario e fantasioso. Nonostante ciò è fondamentale che ogni ente e associazione possa preliminarmente condividere il materiale in
proprio possesso. L’armonizzazione sarà lasciata ad una fase successiva.
Giusti o sbagliati che siano, tutti i materiali prodotti devono trovare spazio ed essere “sfogliati” e scaricabili
da questo sito.
Un esempio rudimentale di ciò che si intende per “sfogliare” le pagine, può essere rappresentato dal sito
www.pedalitalia.it dove, cliccando su “proposte logo”, è possibile scorerre le pagine del libricino per la scelta
dei loghi.
Senza considerare il costo iniziale per la realizzazione del sito, l’investimento per mettere e mantenere online
le pagine di un depliant si dovrebbe aggirare sui 5/10 euro a facciata.
Oltre a poter sfogliare le pagine dei depliant già distribuiti gratuitamente, questo sito potrebbe diventare
interessante anche per le case editrici del settore (deagostini.it, touring.it, ediciclo.it, achab.org, etc.).
Per queste si tratta sicuramente di una buona operazione promozionale illustrare le proprie guide in modo
parziale o completo. Il rischio di veder stampare illegalmente i contenuti viene annullato dagli alti costi della
stampa privata a colori.
Un’ampia sezione dovrà essere dedicata ai link verso i siti già esistenti che raccolgono percorsi e danno
informazioni su servizi, attività e manifestazioni.
MOTORE DI RICERCA INTERNO
La ricerca dei percorsi deve essere facile ed immediata secondo le categorie di bicituristi che abbiamo
descritto in precedenza.
Naturalmete la classificazione dovrà tener conto anche:
- della suddivisione geografica
- dell’anno di realizzazione
- del tipo di materiale disponibile (cartina, descrizione letterale, traccia gps)
Ampio spazio dovrà essere dedicato alla ricerca dei link sopraccitati; ognuno di essi dovrà essere accompagnato da un testo pertinente che ne descriva con precisione il contenuto e renda dunque chiari i risultati delle
ricerche.
INDICIZZAZIONE E POSIZIONAMENTO NEI MOTORI DI RICERCA
Avremmo modo di trattare l’argomento più avanti. Per il momento il consiglio rimane quello di affidarsi a
società specializzate che si fanno pagare solo in base al risultato ottenuto. CRITERI PER COSTRUIRE E IDENTIFICARE UN PERCORSO
Come abbiamo già visto nella fase di ricognizione, i percorsi in bici sono di tutte le tipologie.
Stiamo ancora lavorando per cercare di fissare alcuni criteri.
La cosa che risulta chiara finora è la necessità di tener conto e dunque spiegare come arrivare al punto di
partenza e come ritornare, una volta raggiunta la meta.
E’ ovvio che, per le categorie “corsa” e “mtb”, ma non di meno per il settore slow, la pista ciclabile non è
sinonimo di “percorso ciclabile turistico”.
Il decreto ministeriale del 30.11.99, n.557 dà delle linee guida per la progettazione di itinerari ciclabili.
Al momento stiamo analizzando i criteri usati in Germania, ben sapendo che almeno nel breve periodo non
potranno essere applicati in italia:
Definizione della ADFC di itinerari di lunga tratta
Gli itinerari di lunga tratta sono percorsi in bicicletta segnalati, trans-regionali, che servono principalmente
al cicloturismo e che soddisfano precisi criteri minimi. Per “Deutschland per Rad entdecken” questi devono
essere prodotti turistici, la cui importanza deve giustificare una commercializzazione nazionale, o meglio
internazionale.
1 2 A r m o n i z z a z i o n e Ta p p a 3
percorsi
CRITERI PER COSTRUIRE E IDENTIFICARE UN PERCORSO
Come abbiamo già visto nella fase di ricognizione, i percorsi in bici sono di tutte le tipologie.
Stiamo ancora lavorando per cercare di fissare alcuni criteri.
La cosa che risulta chiara finora è la necessità di tener conto e dunque spiegare come arrivare al punto di
partenza e come ritornare, una volta raggiunta la meta.
E’ ovvio che, per le categorie “corsa” e “mtb”, ma non di meno per il settore slow, la pista ciclabile non è
sinonimo di “percorso ciclabile turistico”.
Il decreto ministeriale del 30.11.99, n.557 dà delle linee guida per la progettazione di itinerari ciclabili.
Al momento stiamo analizzando i criteri usati in Germania, ben sapendo che almeno nel breve periodo non
potranno essere applicati in italia:
Definizione della ADFC di itinerari di lunga tratta
Gli itinerari di lunga tratta sono percorsi in bicicletta segnalati, trans-regionali, che servono principalmente al cicloturismo e che
soddisfano precisi criteri minimi. Per “Deutschland per Rad entdecken” questi devono essere prodotti turistici, la cui importanza
deve giustificare una commercializzazione nazionale, o meglio internazionale.
Questi itinerari di lunga tratta si espandono generalmente a livello nazionale o municipale e collegano diverse regioni. L’itinerario di lunga tratta dovrebbe avere una lunghezza minima di 130 km o, in base alla topografia, offrire almeno due
possibilità di pernottamento.
Oltre a ciò, i seguenti criteri e caratteristiche dovrebbero essere soddisfatti:
- Nome univoco del prodotto turistico
- Concezione comprensibile ed univoca come tratto lineare, circolare o rete
- Percorribilità senza interruzioni (adatte a biciclette con una velocità media di 20 km/h, 20 Kg di bagaglio, e 28 mm di larghezza
del battistrada, anche con Tandem o rimorchio)
- Larghezza minima suggerita pari a due metri
- Idoneità a qualsiasi clima meteorologico (percorribilità sia dopo un lungo periodo di secco, sia dopo un periodo di piogge
prolungato)
- Una struttura stradale unitaria e senza interruzioni in entrambe le direzioni di marcia (secondo i suggerimenti di ADFC o della
FGSV (Forschungsgesellschaft für Straßen - und Verkehrswesen)
- Sviluppo della tratta in armonia con la natura
- Percorribilità sicura (possibilmente un basso “disturbo” da parte del traffico auto)
- Infrastrutture turistiche lungo il percorso (disponibilità di alloggi, rifugi, gastronomia, luoghi di deposito della bici, offerta di
informazioni turistiche, etc.)
- Collegamento con il trasporto pubblico per il carico della bicicletta (possibilità di viaggio, possibilità di portare la bici con sé, in
autobus e treno lungo il percorso)
- Marketing realistico e mirato all’utenza: facile reperibilità di informazioni lungo il percorso, informazioni basilari, consigli di
viaggio, per diversi utenti, o offerta ad utenze definite ed univoche, mappe e guide, cartine cicloturistiche, presentazioni
internet, possibilità di prenotazione via E-mail.
- Manutenzione regolare e controlli alle infrastrutture cicloturistiche.
Consigli della ADFC per le “zone di Mountain Bike”
Le “zone Mountain Bike” dovrebbero soddisfare i seguenti standard.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Nome univoco
Rete di percorsi di lunghezza (somma delle singole tratte) pari ad almeno 200 km
Solo offerte di mountain bike rispettose della natura.
Offerte originali e specifiche per la Mountain Bike
Percorso asfaltato per non più del 30% della sua lunghezza; lo sviluppo del percorso dovrebbe essere in armonia con la
natura e possedere caratteristiche specifiche per la Mountain Bike
Segnaletica univoca e senza interruzioni, preferibilmente secondo i suggerimenti della FGSV (Forschungsgesellschaft für
Straßen - und Verkehrswesen).
Viabilità sicura (segnaletica univoca, con preparazione dell’utente a passaggi difficili)
Offerta di alloggi, ristoranti, rifugi, depositi bici, luoghi per il lavaggio bici, mirata agli utenti.
Sufficiente offerta di noleggio bici di buona qualità
Collegamento con il trasporto pubblico per il carico della bicicletta e raggiungibilità dei singoli percorsi attraverso ciclabili
segnalate
Marketing realistico e mirato all’utenza: facile reperibilità di informazioni lungo il percorso, informazioni basilari, consigli di
viaggio, per diversi utenti, o offerta ad utenze definite ed univoche, mappe e guide, cartine cicloturistiche, presentazioni
internet, possibilità di prenotazione via E-mail.
Informazioni all’utente su un comportamento rispettoso della natura (es. regole della IMBA, International Mountain Bike
Association, tradotto nel manuale ADF –MTB, ma anche specificità locali)
Manutenzione regolare e controlli di tutti gli elementi: tratti, segnaletica, infrastrutture ulteriori
Ta p p a 3 A r m o n i z z a z i o n e 1 3
Consigli della ADFC sugli itinerari per il turismo cittadino in bicicletta”
Un’offerta cicloturistica nelle città è definita da ADFC come segue:
- Possibilità di visitare una città o la periferia della stessa attraverso offerte di cicloturismo individuali o con un pacchetto all
inclusive.
- Un nome univoco del prodotto (es. ciclabile della città di Brema)
- Concezione come tratto lineare, circolare o rete
- Viabilità senza interruzioni, anche con Tandem e carrellino
- Viabilità sicura (preferibilmente priva di interferenze col tratto veicolare)
- Segnaletica univoca, chiara, orientata all’utenza (ad es. in aggiunta alla segnaletica stradale classica)
- Depositi bici sufficientemente ampi alla partenza, all’arrivo ed importanti stazioni lungo il percorso (ad es. deposito bagagli e
biciclette per ciclisti con bagaglio al seguito)
- Pannelli informativi/orientativi, possibilmente anche in stazione
- Accompagnatori qualificati per tour guidati
- Collegamento con itinerari di lunga tratta e di ciclo-escursionismo nelle vicinanze
- Offerta di strutture ricettive “amiche del ciclista”
- Possibilità di carico bici sui mezzi pubblici
- Marketing realistico e mirato all’utenza: facile reperibilità di informazioni lungo il percorso, informazioni basilari, consigli di
viaggio, per diversi utenti, o offerta ad utenze definite ed univoche, mappe e guide, cartine cicloturistiche, presentazioni
internet, possibilità di prenotazione via E-mail.
- Informazioni di qualità e materiale cartografico: depliant multilingue con i tour in bicicletta, mappe delle ciclabili cittadine, e
cartine specifiche per i cicloescursionisti.
- Sufficiente offerta di noleggio bici di buona qualità (anche di bici per bambini e carrellini), che sia mantenuta regolarmente
- Manutenzione periodica e controlli delle infrastrutture cicloturistiche.
1 4 A r m o n i z z a z i o n e Ta p p a 3
SEGNALETICA
A NORMA DI CODICE
Il problema del codice stradale è molto sentito, o almeno così pare, considerando quanto è emerso nei vari
convegni sul tema che si suseguono. Il codice della strada, abbastanza chiaramente, ne fissa limiti e criteri.
La FIAB (federazione italiana amici della bicicletta) ha preparato un’ottimo progetto: www.fiab-onlus.it/
tecnica/segnal2.htm
In mancanza di esempi più autorevoli, auspichiamo che venga preso come modello di riferimento.
IDEE DALL’INGHILTERRA (foto sotto a sinistra)
Incredibile è il lavoro fatto nello sviluppo delle reti ciclabili da sustrans.co.uk. Straordinario è il sistema di
segnalazione online dei percorsi ciclabili in terra inglese. Semplice ed economico, a norma del codice della
strada inglese, questo è il loro sistema per indicare la direzione.
COSA SI INVENTANO I TOUR OPERATOR (foto sopra a destra)
L’operatore americano experienceplus.com è abituato ad inviare al mattino presto i propri accompagnatori,
perché segnino con il gesso l’asfalto nei punti più critici.
Dall’Austria arriva l’idea di attaccare frecce adesive ai pali di sostegno dei cartelli stradali. In Francia vengono
immediatamente staccati, in Italia si mimetizzano tra la propaganda politica.
G U I D E C A R T O G R A F I C H E E I N F O R M AT I V E
L’impressione generale che si ricava da quanto è stato raccolto finora è che abbondano senz’altro i creativi e
scarseggiano coloro i quali si occupano di comunicazione efficace e pratica. Stiamo cercando di redigere una
check list da spuntare e rispettare, da mettere poi a disposizione di grafici e cartografi.
Ecco alcuni spunti:
TRAFFICO, SALITA, FONDO STRADALE
Ogni buona carta cicloturistica dovrebbe fornire chiaramente delle indicazioni relativamente a questi tre
fattori. Come si è visto in precedenza, essi sono fondamentali per ottenere la fiducia fin da subito del
biciturista.
DESCRIZIONE LETTERALE DEL PERCORSO (road book)
Una buona parte di pubblico non ama leggere le cartine. Una descrizione del percorso a volte è più utile,
facile da produrre, replicare e condividere sul web. Caratteri piccoli e testo fitto sono da evitare. Meglio
indicare anche un’indirizzo web, dal quale scaricare eventuali aggiornamenti:
www.oltrepomantova.it/default.asp?id=15&mnu=122
Ta p p a 3 A r m o n i z z a z i o n e 1 5
(A)
(B)
ROADBOOK MAP LEGEND
(A)Column with kilometres set to zero every 10 kilometres.
Those who make short detours can start again at the next zero-setting.
(B)Progressive counting of the kilometres covering the entire distance.
(C)Indication of the conditions and traffic level of the roads:
1. Cycle path
2. Cycle path separated only by a line on the road ground
3. Low traffic road ... 4 ... 5 ... 6 very busy road
DATA DI PUBBLICAZIONE O AGGIORNAMENTO
Questi dati devono essere ben visibili; è estremamente importante informare sull’età della guida cartografica.
DIMENSIONI FISICHE
Per la slow bike i portacartine da manubrio hanno misure ben definite (circa 12x22 o 22x22 cm); di conseguenza anche il materiale informativo dovrebbe adeguarsi.
E’ da tener presente che in bici da corsa e in mtb la cartina deve poter trovar posto nelle tasche della maglia,
quindi le misure si riducono ancora.
LEGENDA E COLORAZIONI STANDARD DEI PERCORSI
Una delle più note case editrici italiane produce una collana di guide per biciturismo dove in ogni titolo la
colorazione dei percorsi cambia. Presumendo che il grafico sia lo stesso, la cosa può essere spiegata
solamebte dalle stravaganze degli autori.
In Germania e in Europa possiamo affermare che lo standard stabilito da Esterbauer è il più diffuso e copiato.
Anche in Francia due diversi editori sulla valle della Loira utilizzano la simbologia Esterbauer.
Ottimo, anche se non si può ancora parlare di standard, è il prodotto Esterbauer sui percorsi MTB. Unico è
per ora il miniraccoglitore ad anelli, con un formato di dimensione 10x20, su carta plastificata e prepiegata, in
modo che si possa dividere la pagina in due senza difficoltà.
QUADRO D’UNIONE
Non deve assolutamente mai mancare un quadro d’unione. Nell’analisi affrontata è capitato ad esempio di
sfogliare una cicloguida italiana che emulava gli standard esterbauer, per ciò che concerne i colori, e con un
discreto testo, ma che mancava del quadro d’unione, rendendone difficile la lettura.
(C)
1 6 A r m o n i z z a z i o n e Ta p p a 4
SERVIZI ALBERGHIERI
In italia esistono dibversi esempi di successo di consorzi di albergatori ben strutturati, che da anni puntano
sul mercato del cicloturismo, soprattutto nel settore corsa. Il primo, nato a Ricccione, ha ormai una decina
d’anni e conta in zona due o tre riuscite imitazioni.
Nella slowbike troviamo una serie di strutture che si autocertificano e gratuitamente vengono inserite nella
lista di albergabici.it (fiab). E’ lampante come l’opera di autocertificazione come struttura questo “bike
friendly” possa a volte a creare qualche sorpresa all’ignaro ciclista. Esistono poi anche esempi negativi da
cui trarre insegnamento. Qualche anno fa, ad esempio, fnacque un consorzio forse più orientato sulla mtb, il
quale, dopo un po’ di tempo, lasciò gli albergatori aderenti al progetto con una quota versata di un certo peso,
ma senza alcun ritorno, dal punto di vista delle prenotazioni di camere.
Riteniamo essenziale che qualche tipo di certificazione venga previsto, come può essere un bollino di qualità
che indichi il grado di adeguamento ai criteri ottimali. Nell’ottica di prendere spunto da casi di successo,
stiamo studiando il lavoro dei www.bettundbike.de della ADFC con relative pubblicazioni di elenchi reperibili
in libreria: Il “Catalogo dei criteri”
Ogni struttura per rientrare nell’elenco, deve soddisfare appieno tutti i parametri minimi elencati sotto, ed in aggiunta offrirne almeno
due fra quelli ulteriori.
ALLOGGI
Criteri minimi
- Disponibilità ad accogliere anche per una notte.
- Disponibilità di un luogo per la custodia della bici, che sia possibile chiudere a chiave o comunque custodito, gratuito e possibilmente
al piano terra / o garage.
- Possibilità di asciugare i vestiti e la dotazione del ciclista.
- Colazione ricca di vitamine e carboidrati (o possibilità di cucinarsi, negli appartamenti).
- Disponibilità, noleggio o vendita di carte per il cicloturismo e guide, orari di bus, treni e navi.
- Kit di riparazione con gli attrezzi più importanti.
- Informazioni sulla disponibilità di officine meccaniche più fornite, per la riparazione, con orari, numero di telefono e location degli
stessi.
Offerte ulteriori (minimo due)
- Consulenza sull’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici rispettosi dell’ambiente (soprattutto quelli che permettono di trasportare la
bicicletta).
- Servizio di prelievo e accompagnamento dei cicloturisti.
- Possibilità di noleggio di buone biciclette o di indicazioni sui noleggiatori di biciclette presenti in zona.
- Offerta di giri in bici di una giornata nelle vicinanze.
- Trasporto bagagli dall’ultimo /o al prossimo luogo di alloggio.
- Servizio di prenotazione del prossimo alloggio “Amico del ciclista”.
- Messa a disposizione di importanti pezzi di ricambio in accordo con l’officina più vicina.
- Lista delle strutture “Amiche del ciclista” della zona.
- Possibilità di preparare il Pocket-lunch da portare via.
- Libro degli ospiti dove lasciare consigli, suggerimenti, critiche, racconti sulle esperienze.
RISTORANTI
Criteri minimi
- Luogo dove depositare la bici ed i bagagli, di buona qualità, possibilmente coperto, che sia controllabile a vista, o da chiudere a chiave.
- Offerta gastronomica mirata alle esigenze del cicloturista, come un “Radlerdrink” (1/2 litro acqua e ½ litro succo di mela), thè ai frutti
o tisane, che abbiano un prezzo inferiore a quello di una birra.
- Offerta di almeno un pasto caldo durante l’orario di apertura.
- Disponibilità, noleggio o vendita di carte per il cicloturismo e guide, orari di bus, treni e navi.
- Kit di riparazione con gli attrezzi più importanti.
- Informazioni sulla disponibilità di officine meccaniche più fornite, per la riparazione, con orari, numero di telefono e location degli
stessi.
Offerte ulteriori (minimo due)
- Offerta di un pasto completo e di uno vegetariano.
- Offerta di cucina regionale.
- Apertura durante tutto l’arco della giornata.
- Possibilità di asciugare i vestiti e la dotazione del ciclista.
- Messa a disposizione di importanti pezzi di ricambio in accordo con l’officina più vicina.
- Informazioni sulle strutture d’alloggio “Amiche del ciclista” nella zona.
- Possibilità di preparare il Pocket-lunch da portare via.
- Libro degli ospiti dove lasciare consigli, suggerimenti, critiche, racconti sulle esperienze.
CAMPING
Criteri minimi
- Piazzola per la tenda delimitata, per ciclisti e altri ospiti “non motorizzati”, dove non transitano auto, roulotte etc…
- Superficie erbosa, piatta, orizzontale, per il montaggio della tenda.
- Possibilità di parcheggio della bicicletta in un luogo in vista o nella piazzola stessa.
- Possibilità di asciugare i vestiti e la dotazione del ciclista.
- Nessun costo extra per il parcheggio della bicicletta in piazzola.
Ta p p a 4 P ro m o z i o n e 1 7
M A R C H I O E I MM A G I N E C O O R D I N ATA
Perché PEDAL ITALIA?
Non ancora definitivo, è stato proposto perché:
- PEDALE è l’elemento in assoluto più distintivo della bicicletta.
- PEDAL è la traduzione in inglese, tedesco, francese, spagnolo di pedale. Solo in olandese cambia un po’
diventando pedaal.
- Sono rimaste nel cassetto parole poco internazionali oppure già usate per altre iniziative commerciali e non
(bici, bike, bicicletta, ruota, Italy, cycling etc.).
Ogni medaglia ha il suo rovescio, pedal in francese ha anche un secondo significato: finocchio.
Promozione
Abbiamo sentito la necessità di creare un logo che identifichi e visualizzi il cicloturismo in Italia. Un marchio
di qualità, che coordini e attribuisca valore alle varie iniziative per la promozione del turismo in bicicletta.
Attualmente hanno aderito a questo progetto 7 regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia,
Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria) ma il nostro obiettivo è di coinvolgere anche le altre, per poter garantire un’offerta più completa e diversificata.
I quattro loghi che proponiamo sono il frutto di ricerche ed elaborazioni, dettate della nostra esperienza
rispettivamente nel settore del turismo in bicicletta e nel campo della comunicazione visiva.
Ora abbiamo bisogno del vostro prezioso aiuto per la scelta definitiva.
1 8 P ro m o z i o n e Ta p p a 4
S I T O I N T E R N E T ( seconda fase )
Ta p p a 4 P ro m o z i o n e 1 9
E S E M P I O D I M A R K E T I N G C O MU N E
In Germania esistono circa 35 fiere che si occupano di turismo in bicicletta. Di seguito l’elenco disponibile
aggiornato anche su:
http://www.rad-reisen.com/messetermine.php
Si tratta del sito di una società di servizi, che partecipa a tutte queste fiere con uno stand e ditribuisce a
pagamento cataloghi e depliant di T.O. ed uffici di promozione turistica.
Nella lista è ben visibile il costo del servizio ed il numero di depliat previsti in distribuzione ad ogni fiera.
Servono poco più di 10.000 euro per coprire tutte le fiere, a fronte di almeno 100/150.000 euro per partecipare
ad ognuna di esse con un proprio piccolo stand. La domanda che sorge spontanea è “chi in Italia chi ha la
forza economica per un’operazione del genere?”
La proposta che si sugerisce qui è di replicare sotto il marchio comune PEDAL ITALIA l’esempio di questa
società di servizi, ed essere presenti con un proprio stand e proprio materiale promozionale ad ogni fiera.
Nello stand sarà riservato anche uno spazio alle singole realtà del turismo in bicicletta, secondo un analogo
tariffario.
Giusto per completare l’analisi, esistono altre società come questa in Germania:
www.aktivreisen.de, www.fahrrad-tour.de, www.fahrradreisen.de, www.forumandersreisen.de, www.messe-reisemarkt.de, www.kataloghaus.com
FAX - Rückantwort: (00 49) 0 74 72 - 4 39 81
Telefon: (0049) 0 74 72 - 4 35 86
Auftrag Messe-Vertretungen 2007
Messe
2007
■ Reisemarkt
■ CMT (Hauptmesse)
■ CMT Fahrrad & Erl.Reisen
■ Reisemarkt
■ Reisepa villon
■ Fietsvakantie- en Wandelbeurs
■ Reisen 2007
■ Reisemarkt
■ Reise/Camping
■ C-B-R
■ Freizeit, Garten + Touristik
■ 12.ADFC Radreisemesse
■ ADFC Fahrradmesse
■ Fahrrad.Markt.Zukunft
■ bike aktiv
■ Fahrrad.Markt.Zukunft
■ Betriebskantinen-Tournee
(Kodak, IBM,
■ ADFC Radreisemesse
■ ADFC Radreisemarkt
■ 3. Touristik Aktiv Freizeit
■ 4. Fahrradbörse
■ Die „66“ - 50 plus Messe
■ Spezialradmesse
■ Fahrrad-Messe
■ Rund ums Fahrrad (Eigen.)
■ Fahrradtag
■ Streetlife-Festival
■ Fahrradtag
■ TourNatur
■ EUROBIKE
■ Fahrradmarkt / Radrennen
■ IFMA
■ Viva Touristika
■ Reiselust
■ Reisen und Freizeit
■ Touristik & Caravaning
■ Reisemarkt
Datum
Ort
Mannheim
Stuttgart
Stuttgart
Dresden
Hannover
Amsterdam/NL
Hamburg
Regensburg
Essen
München
Nürnberg
Hamburg
Hildesheim
Bremen
Freiburg
Karlsruhe
S, BB, WI, F
IP Kalle-Albert,
Bonn
Frankfurt
Minden/Westf.
Oldenburg
München
Germersheim
Dortmund
Ludwigsburg
P aderborn
München
Hamm
Düsseldorf
Friedrichshafen
Nürnberg
Köln
Frankfurt
Bremen
Friedrichshafen
Leipzig
Köln
05.01. – 07.01.
13.01. – 21.01.
13.01. – 14.01.
26.01. – 28.01.
02.02. – 04.02.
03.02. – 04.02.
07.02. – 11.02.
08.02. – 10.02
21.02. – 25.02.
22.02. – 26.02.
24.02. – 04.03.
25.02.
04.03.
10.03. – 11.03.
10.03. – 11.03.
17.03. – 18.03.
13.03. – 22.03.
Deutsche Bank,
25.03.
25.03.
31.03. – 01.04.
01.04.
20.04. – 22.04.
28.04. – 29.04.
Mai 07
05.05.
07.06.
09.06. – 10.06.
22.07.
31.08. – 02.09.
01.09. – 02.09.
16.09.
15.09. – 16.09.
02.11. – 04.11.
09.11. – 11.11.
16.11. – 18.11.
21.11. – 25.11.
30.11. – 02.12.
Preise (exkl. MwSt.)
€ 325,00
€ 1090,00
€ 225,00
€ 325,00
€ 325,00
€ 395,00
€ 545,00
€ 325,00
€ 545,00
€ 545,00
€ 1090,00
€ 225,00
€ 175,00
€ 305,00
€ 245,00
€ 245,00
€ 1290,00 (Paketpreis)
IP Hoechst)
€ 175,00
€ 175,00
€ 245,00
€ 225,00
€ 325,00
€ 245,00
€ 175,00
€ 99,00
€ 175,00
€ 245,00
€ 175,00
€ 325,00
€ 245,00
€ 175,00
€ 245,00
€ 325,00
€ 375,00
€ 325,00
€ 545,00
€ 325,00
Kataloge
500
1800
300
500
400
300
800
300
800
800
1500
200
200
300
300
300
900
200
200
300
200
400
300
200
150
200
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2 0 P ro m o z i o n e Ta p p a 4
C O N S I G L I P E R P R O M O Z I O N E E C O MU N I C A Z I O N E
IN LIBRERIA
Anche in questo caso prendiamo ad esempio la Germania, scusandoci per la ripetittivià, che è giustificata dal
fatto che tale mercato è il più vasto ed interessante per il turismo in bicicletta diretto alle regioni italiane.
La casa editrice austriaca esterbauer.com è riuscita negli anni ad imporsi e a creare quasi un monopolio nel
settore delle cartine per bicituristi (slow soprattutto, ma anche mtb). Questo grazie alla chiarezza delle sue
cartine, ad una buona immagine coordinata ed alla praticità di consultazione. Il suo catalogo conta più di un
centinaio di titoli e le sue guide sono presenti in tutte le librerie tedesche, austriache e svizzere. Alcuni titoli
vengono tradotti anche in inglese, in italiano vi sono la Passau-Vienna, la via Caudia-augusta e la ciclabile dei
Tauri.
Anche alcune zone italiane sono presenti nel catalogo in lingua tedesca. Per la precisione queste sono:
Toscana, Veneto, Ciclabile dell’Adige, Ciclabile del Po,
E’ evidente come riuscire ad entrare in questo catalogo sia un’ottima opportunità.
Finora solo la regione Sardegna ha avviato trattative con Esterbauer, facendo pressione, nell’ottica di invitare
la casa editrice a realizzare una “bikeline” sulla regione.
IN AGENZIA DI VIAGGI
Oltre a cercar di entrare con articoli e redazionali nelle riviste specializzate non va sottovalutata la forza
promozionale costituita dalla presenza, in qualità di regione, nei cataloghi di Tour Operator.
Gli opertatori Dertour.de, Ameropa.de, Tui.de, stampano circa mezzo milione di cataloghi di turismo in bici
ciascuno. Si tratta della stessa tiratura del settimanale “Viaggi di Repubblica”, che è il più diffuso in italia i
questo ambito. Non va però dimenticato che, ovviamente, un catalogo resta in circolazione un’anno intero.
Le possibili forme di promozione devono essere concentrate anche verso i responsabili di prodotto di questi
Tour Operator.
Ta p p a 5 M a n t e n i m e n t o 2 1
m an t eni m en t o
2 2 a s p e t t a t i v e e d e s i d e r i Ta p p a 6
ARMONIZZAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA
L’armonizzazione del codice della strada è assolutamente fondamentale per avere una segnaletica veramente a misura di ciclista.
Il ciclista ha bisogno di una sua segnaletica, che sia più frequente e di dimensione ridotta rispetto alla norma.
Per ora il nostro codice della strada non prevede queste misure, come non prevede la possibilità di apporre
questo tipo di segnali su pali preesistenti. Per questo tipo di segnali il codice impone poi una distanza minima
di 150 metri dall’incrocio. Le indicazioni di percorso per bici raramente coincideranno con quelle per le auto:
l’itinerario ciclistico deve infatti privilegiare strade a basso traffico e coinciderà dunque con piste ciclabili,
qualora esistenti.
La progettazione di un segnale veramente fruibile dovrebbe anche prevedere un’indirizzo internet nascosto
da qualche parte, che possa permettere all’utenza di recuperare informazioni e dettagli sul percorso.
GRAFICI E TABELLE
Ta p p a 1 A n a l i s i 2 3
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verso un modello di coordinamento nazionale