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Prendere in cura e insegnare a curare
Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano
Anno 10 n. 31
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3
Regione Lombardia:
A sostegno delle famiglie
e dei soggetti in difficoltà
Direzione Generale:
La Nuova Direzione Strategica
4
Vaccinazione contro il
Papilloma Virus Umano (HPV) al San Paolo
7
Nuove frontiere della
Radiologia Interventistica
9
Centro per la diagnosi e la cura
della depressione nell’anziano
11
Madri adolescenti:
due minori a rischio
Marzo 2011
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Prendere in cura e insegnare a curare
prof. Antonio Colombi
– DirigenteLa
U.O.parola
Servizio alla
Prevenzione
Lombardia
Sanità
Regionee Protezione
Politiche a sostegno delle
famiglie e dei soggetti
in difficoltà
Regione Lombardia ha deciso di confermare e rafforzare per il
2011 le politiche già in vigore a sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà: in questo quadro va letta la conferma dell’esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica (oltre che
per le prestazioni ambulatoriali) a prescindere dal reddito per i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego,
per i lavoratori in mobilità, in cassa integrazione straordinaria e in
cassa integrazione in deroga; in tutti questi casi l’esenzione è
estesa ai familiari a carico ed è valida per tutta la durata della condizione di disoccupazione-cassa integrazione.
Per quanto riguarda le esenzioni, sono state introdotte due importanti novità: l’esenzione per patologia cronica non deve essere più
convalidata ogni due anni, e il certificato per il riconoscimento
delle malattie croniche può essere rilasciato anche da una struttura privata accreditata, e non più solo da strutture pubbliche.
Accanto a queste misure, Regione Lombardia promuove l’uso appropriato dei farmaci e l’uso dei farmaci equivalenti e conferma
per il 2011 la possibilità di crescita della spesa farmaceutica ospedaliero del 10% per quanto riguarda i farmaci innovativi (oncologici e malattie rare).
Uso appropriato dei farmaci
La nuova sede di Regione Lombardia
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La nuova Direzione Strategica
Da sin.: Dott. Sergio Tadiello - Direttore Amministrativo, Dott. Andrea Mentasti - Direttore Generale, Dr. Enzo Brusini - Direttore Sanitario
La nuova Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo-Polo Universitario, insediatasi nei primi mesi dell’anno in corso, oltre a dar
seguito agli innovativi progetti già programmati e dopo aver preso
atto dell’organizzazione aziendale, ha già iniziato una nuova pianificazione di fasi di sviluppo e razionalizzazione con la finalità di
migliorare gradualmente e costantemente i servizi e le prestazioni
sanitarie offerte ai cittadini.
Agli utenti afferenti i poliambulatori e ai pazienti ricoverati continuerà ad essere garantita un’assistenza competente con attrez-
zature all’avanguardia, personale efficiente e strutture accoglienti
anche sotto l’aspetto alberghiero al fine di rendere più efficace,
rapida e serena la loro permanenza in ospedale .
Saranno intensificati i progetti tesi alla partecipazione attiva del
paziente al proprio piano di cura e all’ascolto delle sue problematiche per soddisfarle.
Anche gli aspetti psicologici, etici e morali faranno sempre parte
dell’assistenza di qualità erogata dal San Paolo in quanto facenti
parte della moderna filosofia presente in Regione Lombardia.
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Dott. Andrea Mentasti - Direttore Generale
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Prof.ssa Anna Maria Marconi - Direttore U.O. Ostetricia e Ginecologia
Vaccinazione contro il Papilloma
Virus Umano (HPV) al San Paolo
A partire da luglio di quest’anno è operativo al San Paolo un ambulatorio per la vaccinazione contro l’HPV per le giovani donne
di età compresa tra i 13 e i 26 anni di età.
Il tumore del collo dell’utero è una malattia che ancora oggi in
Italia colpisce migliaia di donne. Tale tumore è prevenibile grazie
al Pap test che, se eseguito regolarmente, permette di evidenziare le condizioni precancerose ed il tumore in fase precoce.
L’HPV rappresenta la causa del tumore del collo dell’utero ed è
stato identificato nella quasi totalità dei tumori invasivi ed è responsabile delle alterazioni presenti al Pap test. La vaccinazione
preventiva rappresenta uno strumento nuovo e potente che protegge in modo sicuro e molto efficace dai due più frequenti tipi
virali che causano il tumore (16 e 18) e, nella forma quadrivalente,
anche dai condilomi genitali (6 e 11). Il vaccino non contiene virus intero e
non può quindi in nessun
caso causare infezione o malat-
tia e presenta minimi effetti collaterali. Si somministra per iniezione intramuscolare in tre dosi: la seconda a due mesi dalla
prima e la terza a 4 mesi dalla seconda. I soggetti vaccinati devono comunque continuare a sottoporsi regolarmente allo screening cervicale. Attualmente il vaccino è offerto gratuitamente per
le ragazze di 12 anni. Dal 1 gennaio 2010 la Regione Lombardia
lo offre alle ragazze dai 13 ai 26 anni ad un prezzo agevolato se
eseguito in Ospedale. Al San Paolo è possibile prenotare telefonicamente al numero 02.81844286 dalle 9:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì oppure di persona, negli stessi orari, presso la
Clinica Ostetrica e Ginecologica, Blocco A, Piano R, stanza 42.
La somministrazione del vaccino è preceduta da un colloquio individuale per la raccolta dell’anamnesi e del consenso informato.
Da sin.: Prof.ssa A.M. Marconi, Dr.T. Bignardi, Dr.ssa S. Ronzoni,
Ostetrica Coordinatrice Sig.ra C. Valente
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Foto e testo tratti dal calendario A.O. San Paolo anno 2011
la malattia non è soltanto un momento di sofferenza, è spesso una parentesi di
solitudine e vulnerabilità, un passo della nostra vita in cui si è posti da soli di
fronte al dolore, allo sconforto, ad un essere sé stessi che non riconosciamo più.
e sono tante le cose di cui ha bisogno chi soffre. cure, attenzioni, speranze,
fiducia, compagnia… per questo anche un piccolo, piccolissimo contributo a chi
soffre può avere molto valore. un valore che non si può misurare: un sorriso
quotidiano o una parola d’affetto, una visita inattesa; spesso hanno non meno
importanza di una terapia all’avanguardia e delle medicine più adeguate. perché non
c’è nulla che debba essere risparmiato per vincere una malattia o alleviare la
sofferenza. questo è l’impegno che da sempre portiamo avanti e che anche
quest’anno si rinnova grazie al prezioso contributo di chi ha realizzato questo
calendario: giuliano grittini e gavino sanna; due professionisti che attraverso la
loro arte hanno sempre cercato e raccontato l’anima di chi incontravano. e dal
loro sodalizio nascono queste 12 pagine, 12 ritratti di personaggi che in qualche
modo, anche se lontani o inavvicinabili; hanno fatto parte della vita di tutti noi.
e come uno di famiglia o un caro amico, vogliamo immaginarli nelle stanze del
nostro ospedale, entrare discreti e silenziosi, a regalare un sorriso, un tocco di
colore, una smorfia, una semplice presenza a chi ne ha più bisogno. dodici amici che
ogni giorno per un anno intero ricorderanno a tutti i nostri pazienti la cosa più
importante: che in un momento difficile non sono soli. con loro ogni giorno ci
siamo tutti noi.
Progetto grafico e copertina Gavino Sanna - Tecnica mista con intervento pittorico Giuliano Grittini - Coordinamento generale Roberto Rossi
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Dr. Paolo Franchi - Direttore U.O. di Chirurgia 1
Unità Operativa
di Chirurgia Generale I
Credo che affermare che la Divisione di Chirurgia Generale 1° sia il reparto storicamente più rappresentativo della Nostra Azienda equivalga
al vero e non offenda né prevarichi le altre realtà operanti nell'ambito
dell'Ospedale. E' addirittura vero il paradosso che l'Ospedale sia una
costola della Divisione e non il contrario. Il reparto era infatti già strutturato ed operante, prima ancora della fondazione dell'Ospedale stesso,
Dr. P. Franchi, Direttore U.O. Chirurgia I
presso l'Istituto Medico Chirurgico Giuseppe Ronzoni che ha “partorito”
il San Paolo fondendosi, come unico Ente, con la Principessa Iolanda
(altro storico nosocomio milanese). Trasferitosi dalle rive della Darsena
alle nebbie della Barona nel febbraio del 1979 (primo reparto attivo dell'Ospedale) ha continuato la tradizione della Scuola Chirurgica Milanese
diventando rapidamente riferimento non solo per Milano ma anche per
un vasto hinterland. E' giusto ricordare infatti che oltre all'attività chirurgica in senso stretto furono strutturati l'Ambulatorio di Endoscopia Digestiva e soprattutto l'Ambulatorio di Senologia il cui fiore all'occhiello
fu la promozione del primo screening milanese, clinico e radiologico, per
la diagnosi precoce del tumore della mammella. Tempi “eroici” nei quali,
chi vi scrive, insieme ad altri giovani medici, andava di porta in porta,
nel quartiere, a distribuire gli inviti rivolti alla popolazione femminile. E
se è vero che l'attività endoscopica si distaccò rapidamente dal reparto
per trasformarsi in servizio autonomo, l'attività di senologia è rimasta
appannaggio esclusivo della divisione sino al 2006. Ma la vera forza del
reparto, oltre all'indubbia qualità delle prestazioni ed alla continuità gestionale ( sempre esclusivamente di tipo ospedaliero) è stata, soprattutto, l' aver tenuto vivo e tramandato negli anni lo “spirito vitale” che
ha sempre spirato prepotentemente nel cuore e nella mente di chi ha
lavorato e lavora in questo reparto. Abnegazione, affabilità, rispetto,
umanità sono quanto riconosciutoci negli anni dai pazienti, riferendosi
indipendentemente sia al personale medico che infermieristico. Ma
bando al romanticismo, il reparto, pur con un occhio al passato è chia-
ramente proiettato al futuro. Il progresso tecnologico, così come la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, non permettono riposo
né pigrizia. Aggiornarsi è la parola d'ordine. Sviluppare delle competenze
specifiche e caratterizzanti è imperativo.
Chirurgia d'urgenza e di pronto soccorso, chirurgia tradizionale e
laparoscopica, oncologica e non, dell'apparato digerente, coloproctologia, chirurgia della parete addominale, sono i cardini della
nostra attività quotidiana che necessariamente si snoda nell'arco
delle 24 ore per 365 giorni all'anno.
E non si deve dimenticare la imponente mole di lavoro svolta nell'ambito
della chirurgia di “day surgery” e della chirurgia ambulatoriale. Fa capo
alla nostra divisione anche il servizio di Chirurgia Plastica che ci consente di effettuare interventi funzionali riabilitativi sia per problematiche
post-chirurgiche che per problematiche malformative congenite od acquisite, nonché per la patologia neoplastica della cute e tegumenti. Altra
competenza peculiarmente sviluppata negli ultimi anni è la cura ed il follow-up degli stomizzati, grazie soprattutto all'impegno del personale infermieristico, che ha portato alla specifica formazione di tre
enterostomiste che si alternano nel soddisfare le delicate esigenze di
questa particolare popolazione di pazienti.
Il livello delle nostre prestazioni, senza falsa modestia, è sicuramente
assai competitivo ed in linea con gli standard nazionali ed internazionali. La preparazione tecnico-scientifica dei membri dell'equipe è costantemente verificata nonchè arricchita e valorizzata anche tramite la
partecipazioni a seminari e corsi d'aggiornamento sia in Italia che all'estero.
La disponibilità a confrontarci con i Colleghi di Medicina Generale che
già ci affidano, o vorranno affidarci, i loro pazienti è totale . A tale scopo
i Colleghi potranno non solo indirizzare i Loro pazienti ai nostri ambulatori specialistici, ma per i casi che riterranno più significativi od urgenti, contattarci direttamente tramite telefono o e-mail ed ancora, sarà
gradito ospite in reparto, chi di Loro vorrà seguire il proprio paziente
anche nel corso del ricovero ospedaliero per concordare le strategie
diagnostico-terapeutiche nell'ottica di una sempre più costante e proficua collaborazione tra Chirurgia Specialistica e Medicina Territoriale
per realizzare una vera “Medicina Integrata”.
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Nuove frontiere della
radiologia interventistica
La Radiologia Interventistica (RI) è una branca della Radiologia che fornisce trattamenti a minima invasività in alternativa a veri e propri interventi
chirurgici a cielo aperto. Tali trattamenti sfruttano fori di accesso cutanei
per raggiungere il sistema arterioso/venoso. Veicolando quindi piccoli
cateteri lungo i vasi, si raggiunge e si tratta l'organo o la patologia di interesse.
Le procedure di Radiologia Interventistica avvengono con l’uso della
guida a raggi X (guida fluoroscopica) o di altre tecniche di imaging radiologico, quali l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza
magnetica (RM).
Con i progressi tecnologici e la crescente disponibilità di apparecchi radiologici di alta qualità, la Radiologia Interventistica è in grado di offrire
ai Pazienti un numero crescente di nuove opzioni terapeutiche, ottenendo
eccellenti risultati clinici con limitati rischi per il Paziente e con la riduzione
dei giorni di degenza ospedaliera, ponendosi sempre più come valida alternativa alla chirurgia tradizionale.
Nel corso dell'ultimo ventennio numerose procedure di Radiologia Interventistica si sono accreditate nella pratica clinica-chirurgica sino a diventare la prima linea di trattamento per numerose patologie cardiovascolari
e tumorali come ad esempio la rivascolarizzazione delle arterie negli arti
inferiori ischemici, il trattamento della patologia aneurismatica dell’aorta
toracica e addominale, il trattamento del varicocele maschile e femminile
ed i trattamenti di lesioni neoplastiche in particolare a livello del fegato.
La diffusione e l'efficacia della procedure offerte dalla Radiologia Interventistica ha fatto si che la maggior parte degli Ospedali di I° o di II°
livello possano disporre di validi Radiologi Interventisti dotati di alta specializzazione nell'esecuzione di queste procedure.
Presso i centri di Radiologia Interventistica altamente specializzati sono
state introdotte e convalidate negli ultimi anni nuove procedure a carattere mini-invasivo come ad esempio il trattamento dei fibromi uterini che
offra così la possibilità a molte donne più o meno giovani di scegliere tra
l'isterectomia tradizionale o la più innovativa embolizzazione dei fibromi
uterini; questo è un trattamento altamente efficacie non-demolitivo e
non-chirurgico per il trattamento dei fibromi uterini e della sintomatologia
ad essi correlata.
Ancora è di recentissima introduzione una procedura di angioplastica venosa per il trattamento delle stenosi delle vene centrali nell’insufficienza
venosa cronica cerebro-spinale (CCSVI) diagnosticata con ecocolordoppler. È una metodica che attende validazione attraverso trial ormai impostati in tutto il mondo e che può trovare applicazione nei Pazienti affetti
da sclerosi multipla.
Un’altra recente applicazione di grande interesse, utilizzata in numerosi
centri, è rappresentata dall’ablazione delle fibre nervose del sistema simpatico renale nel trattamento dell’ipertensione arteriosa primitiva resistente ai farmaci. L’ipertensione arteriosa è una patologia che coinvolge
più di un terzo della popolazione ed in circa il 10-15% dei casi non risponde a terapia medica farmacologica. È stato ampiamente dimostrato
che l’iperattivazione cronica del sistema nervoso simpatico, in particolare
a livello renale, svolge un ruolo importante nella fisiopatologia dell'ipertensione arteriosa.
Raffigurazione del catetere a radiofrequenza a livello dell'arteria renale.
Per gentile concessione di ARDIAN Endo Tech (www.endotech.it)
Questa innovativa tecnica endovascolare mininvasiva prevede di accedere al sistema vascolare arterioso attraverso un piccolo foro nella cute
a livello dell'inguine e quindi raggiungere le arterie renali con un catetere
dedicato. Qui, mediante l’utilizzo di energia radiofrequenza a bassa potenza, si procede ad ablazione della parete delle arterie renali in diversi
punti così da danneggiare ed interrompere le fibre del sistema simpatico
che decorrono principalmente in questa sede.
Gli effetti benefici di questo trattamento coinvolgerebbero quindi un gran
numero di pazienti, favorendo anche la riduzione dell’insorgenza di eventi
vascolari maggiori, di insufficienza renale e disfunzioni metaboliche. Gli
studi pubblicati hanno dimostrato significative riduzioni della pressione
arteriosa sia massima che minima in assenza di complicanze maggiori o
relative all’impiego di energia radiofrequenza a bassa potenza.
Presso la Sala Angiografica della nostra Azienda Ospedaliera, l’équipe
di Radiologia Interventistica con a capo il Prof. GP Cornalba, può vantare
una lunga esperienza nell'esecuzione di procedure mini-invasive, siano
queste tra le più comuni o di più recente interesse nel campo cardio-vascolare, oncologico ed extra-vascolare ed è già attrezzata per eseguire
anche le più recenti metodiche del tutto all’avanguardia.
Per ulteriori informazioni è a vostra disposizione
la pagina di Radiologia Interventistica
(http://www.ao-sanpaolo.it/curarsi/radiologia_new/?id=1124)
del sito dell'Ospedale San Paolo ove è possibile consultarci
o richiedere un parere all'indirizzo e-mail [email protected]
La Sala Angiografica dell'A.O. San Paolo
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Prof. Gian Paolo Cornalba - Direttore dell'U.O. Radiodiagnostica interventistica e Dr. Fabio Melchiorre
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Prof. Luca Rosetti - Direttore U.O. Oculistica
Unità Operativa di Oculistica
La Clinica Oculistica dell’Ospedale San Paolo, una delle sedi della
scuola di specializzazione in Oftalmologia a Milano, possiede diverse
aree di particolare interesse ed “expertise” relativamente ad alcune
importanti patologie oculari. Tra queste vi è il glaucoma, malattia rilevante sia in termini epidemiologici (ne è affetto circa il 2% della popolazione di ultraquarantenni) sia perché potenzialmente può portare
a cecità. Tradizionalmente il glaucoma rappresenta per la nostra Clinica una condizione sulla quale importanti contributi di ricerca scientifica si complementano con un servizio di attività clinico-assistenziale
tra i maggiori in Italia. Lo studio del glaucoma prevede una parte di
diagnostica morfologica (valutazione delle fibre nervose retiniche e
della papilla ottica) e funzionale (esame del campo visivo) unitamente
alla misura della pressione oculare, principale fattore di rischio per la
malattia. Il nostro centro si è distinto a livello internazionale per i contributi sullo studio della fluttuazione della pressione oculare nelle 24
ore. La terapia del glaucoma si avvale prima di tutto di farmaci in
grado di ridurre la pressione oculare e presso la Clinica sono stati
condotti e ve ne sono ad oggi in corso, numerosi studi clinici atti a
valutare l’effetto di tali terapie. Quando la semplice terapia medica
non è sufficiente a controllare il glaucoma bisogna passare ad un trattamento laser o ad un intervento chirurgico, la trabeculectomia. Sono
numerosi i pazienti che ci vengono inviati da altri ospedali per essere
operati di glaucoma. Da rimarcare il considerevole interesse verso le
patologie ereditarie della retina (siamo il centro di riferimento regionale
per la retinite pigmentosa, malattia rara ma molto grave che spesso
porta a cecità chi ne è colpito); anche in questo caso l’attività scientifica di ricerca clinica si combina con un servizio ambulatoriale tra i
L'èquipe dell'U.O. Oculistica
più attivi in Italia. A questo servizio si associa quello dello studio dell’ipovisione che, oltre alla riabilitazione degli ipovedenti, comprende
un settore di ricerca che recentemente ha contribuito allo studio di
una particolare lente intraoculare in grado di massimizzare la funzione
visiva nei soggetti con maculopatie. Sono frequenti i corsi di chirurgia
oculare su tali impianti che vengono tenuti al San Paolo per oculisti a
livello internazionale.
Un’altra area di interesse è rappresentata dalla chirurgia della cataratta, uno degli interventi più frequenti in assoluto nei Paesi Occidentali. Il nostro centro è stato uno dei primi in Italia ad effettuare tale
intervento in regime di Day Surgery, ora ambulatoriale. Da sottolineare
il fatto che per questa chirurgia la nostra Clinica si avvale di una strumentazione tra le più all’avanguardia, con la possibilità di eseguire
microincisioni (di poco superiori a 2 mm) e di impiantare lenti intraoculari iniettabili, anche toriche (per correggere difetti astigmatici) e
multifocali (per correggere la presbiopia).
Anche la patologia maculare è tematica di primario interesse. A questo
proposito ricordiamo il recente acquisto di un OCT (Optical Coherence
Tomograph) strumento in grado di eseguire delle scansioni della retina
paragonabili per risoluzione a sezioni di microscopia. Di questo strumento, oltre che la diagnostica, si avvale anche il servizio di chirurgia
vitreo retinica anch’esso dotato di strumentazione di primo ordine e
che studia la chirurgia maculare (pucker e fori maculari).
Infine ricordiamo alcune aree che sono di recente costituzione ed in
fase di espansione, come il servizio di oftalmoplastica che esegue interventi sulle palpebre con finalità funzionali ed estetiche, il servizio di
cornea (microscopia confocale e trapianti) e di oftalmologia pediatrica.
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Dr. Costanzo Gala - Direttore U.O. Psichiatria 1
Centro per la diagnosi e la cura
della depressione nell’anziano
Il Centro per la Diagnosi e la Cura della Depressione nell’Anziano
dell’Unità Operativa di Psichiatria 1 (Direttore Dott. Costanzo Gala)
dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano che continua il suo terzo
anno di attività attraverso il contributo di risorse economiche della Regione Lombardia e del Comune di Milano, è considerato Centro di Riferimento per il fenomeno della depressione nell’anziano dalla ASL
Città di Milano e ad esso hanno preso un primo contatto circa 600 pazienti; di questi attualmente ne sono rimasti in carico più di 350.
Il Centro è sovrazonale, ad accesso diretto (su appuntamento, senza
impegnativa del Medico di Medicina Generale) e gratuito per tutti coloro che hanno superato i 65 anni di età e manifestano sintomi depressivi.
Il progetto è strutturato secondo una sequenza di interventi psichiatrico
clinici e psicologici: prima visita per l’effettuazione del filtro diagnostico,
incontri per la valutazione testale neuropiscologica e psicologica e quindi
presa in carico con un preciso progetto terapeutico.
Le opzioni terapeutiche sono:
• intervento psicofarmacologico
• intervento psicoterapico individuale
• intervento psicoterapico di gruppo
• gruppo di auto-aiuto
Considerata quindi la metodologia di intervento di cui sopra, ad oggi
l’80% dei pazienti ha assunto o assume terapia farmacologica, il restante 20% viene curato unicamente con tecniche psicoterapiche e
più di 1/3 dei pazienti che assumono psicoterapia vengono curati
anche attraverso un’esperienza psicoterapica.
Il Centro, oltre alla sua attività principale e cioè quella clinica, ha sviluppato sia iniziative di informazione nell’ambito delle strutture assistenziali territoriali dedicate agli anziani (CMA), sia incontri
scientifico-informativi per i Medici di Medicina Generale, sia Convegni
Scientifici cui ha partecipato il personale assistenziale della popolazione anziana residente nella regione Lombardia. Infine, con il contributo dell’Assessorato alla Sanità del Comune di Milano è stato
preparato e diffuso un opuscolo
“La depressione non è l’inevitabile
compagna dell’invecchiamento”
che può essere scaricato dal sito
internet dell’AO San Paolo
www.ao-sanpaolo.it nella sezione
dell’U.O. di Psichiatria 51.
Il Centro è situato presso l'U.O.
di Psichiatria n. 51, 9° piano,
Blocco A. E' possibile prenotare
una visita ambulatoriale telefonando dal lunedì al venerdì dalle
h 9 alle h 13 al n. 02/8184.3827
o al n. 366/5395272.
Dr. Carlo Sponzilli - Medico Cardiologo, Serena Baldini - Responsabile Ass. ONLUS “Vento di Terra”, Matilde Sponzilli - Antropologa
Gemellaggio con Ospedale di
Makassed-Gerusalemme-Palestina
Il giorno in cui siamo partiti per la nostra Missione in Palestina,
presso l’Ospedale Makassed, per la valutazione di fattibilità in merito al gemellaggio voluto dalla nostra Amministrazione e dalla Regione Lombardia, il nostro impatto con la realtà locale è stato
certamente sofferto. Doctor Salim, il corrispondente Medico incaricato di mantenere le relazioni con l’Associazione Medica di Gerusalemme, offriva la sua rassegnata visione di una realtà frustrante
e destinata a non mutare, almeno nella prospettiva immediata. Effettivamente non è al momento prospettabile una stabile situazione
di pace e cooperazione in quei territori. In questo clima ci ha ospitato l’ospedale Makassed obiettivo della nostra missione di cooperazione. Grande accoglienza ad un team che vedeva oltre allo
scrivente, la Responsabile di Vento di terra, Serena Baldini e il con-
tributo di un’ antropologa in formazione, mia figlia Matilde, contributo mai inutile quando si affrontino i temi dei grandi sommovimenti
di popoli. Giorni operativi intensi ci hanno portato a visitare tutto il
Makassed in ogni suo anfratto. Un ospedale da 250 posti letto con
attività che si estendono dalla cardiochirurgia pediatrica, gli interventi vengono fatti da chirurghi stranieri che ruotano presso il Centro, ad una terapia intensiva all’altezza e ad una terapia intensiva
neonatale con più di 30 posti letto. D’altra parte l’elevato tasso di
natalità di questo Paese fa si che le discipline pediatriche siano le
meglio rappresentate e meno neglette. Così la ginecologia con il
suo “parterre” di mamme e pupi piccoli ma floridi dove siamo stati
intrattenuti da una sorridente puerpera che voleva con il suo semplice ma espressivo inglese scolastico farci partecipi della sua gioia.
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Dott.ssa Margherita Moioli - Referente del Servizio di accompagnamento alla Crescita
La visita al territorio della mia disciplina, la terapia intensiva coronarica ed emodinamica, non ci ha fornito minori sorprese rivelandoci ambienti moderni, adeguat dove si svolge un’attività con
standard internazionali.
Ho riabbracciato vecchi amici, compagni di un’avventura di 18 anni
prima, consistita nell’apertura della sala di Emodinamica del Makassed, tuttora funzionante con grande prestigio. Non ci siamo dimenticati neppure delle sale di sterilizzazione, dei laboratori, degli
ambulatori, dell’anatomia patologica e di tutta la catena di servizi
che fa vivere l’Ospedale. Siamo transitati in un moderna radiologia
dove non mancano la TAC e la RMN. Il secondo giorno abbiamo
visitato il centro di riabilitazione Princess Basma. E qui la sorpresa
si è trasformata in forte emozione e commozione. L’anima del
posto, la dottoressa (o forse solo signora) Georgette ha fondato un
centro per l’assistenza ai bambini disabili: non vedenti, non udenti,
bimbi spastici e per ogni disabilità ha costruito un percorso riabilitativo. Ma, ancor meglio: ha fatto costruire “next dor” una scuola
per 800 bambini. Proprio così, porta a porta; e poi, Georgette, con
la sua grande fede in una Divinità che in quel grande melange di
Religioni non era del tutto facile identificare, ha semplicemente
aperto quella porta consentendo il contatto, l’interscambio e l’integrazione reale di due mondi, quello della disabilità e quello della
normalità, con quest’ultimo che veniva a conglobare poco a poco
quell’altro. Meravigliosa esperienza nel vedere Georgette muoversi
all’interno del laboratorio per la produzione di protesi d’arto, o nel
piccolo laboratorio per l’insegnamento di qualche semplice disciplina artigianale o a chinarsi per terra a raccogliere qualche cartaccia caduta accidentalmente sul suolo di quel piccolo paradiso. Ma
il viaggio non poteva chiudersi al Makassed. Conoscere quella terra
voleva dire anche spingersi dentro quel territorio così pieno di ostacoli, di posti di blocco, segnato dallo schianto di un muro di nove
metri di altezza che non segna ma lacera i confini della normalità.
Così abbiamo visto la fabbrica delle scarpe, il progetto di architettura scolastica nel deserto e poi ci siamo spinti fino a Hebron a conoscere un altro Ospedale ancora e altri colleghi e dottori e
infermieri e speranze.
Il giorno 3 dicembre è stato firmato il protocollo d’intesa presso l’ufficio del Direttore Rustom Namari. Dalle finestre del suo studio, sito
con l’Ospedale sul monte degli Ulivi, si abbraccia con lo sguardo
tutta Gerusalemme e non si può non restare rapiti dalla sua bellezza
nell’ accecante luminosità di pietre bianche e levigate, di cupole e
di sassi da dove è partita la nostra storia. “Se io ti dimentico, Gerusalemme, che la mano destra si secchi, che la lingua mi si attacchi al palato… se non metto Gerusalemme al sommo della mia
gioia” cita il Salmo 187. Il progetto è varato. Il lavoro avviato. Le
idee sono chiare e chiamano alla partecipazione. Con l’aiuto di tanti
Colleghi del San Paolo che ci hanno già offerto la loro disponibilità,
la competenza di Vento di Terra e la caparbietà di Roberto Rossi
ideatore del progetto, siamo fiduciosi di realizzare un progetto di
ampio respiro e di solidarietà.
Firma del Protocollo d’intesa presso l’Ufficio del Direttore dell’Ospedale Makassed Dr. Rustom Namari
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“Madri adolescenti:
due minori a rischio”
All’Ospedale San Paolo di Milano, dal 2009 ad oggi, 181 di donne giovani, 35
tra i 14 e i 18 anni. Uno staff strutturato è in campo per seguire le ragazze
nei momenti difficili.
Milano, 25 febbraio 2011- Fondazione Cariplo - Un servizio , offerto dall’Ospedale San Paolo di Milano insieme al supporto della
Fondazione Ambrosiana per la Vita e al contributo scientifico del
Dipartimento di Psicologia dell’Univ. di Milano Bicocca. Insieme
per affrontare il problema delle madri adolescenti. Madri italiane,
cresciute a Milano, in zone periferiche e marginali. Storie straordinarie e normali, ma che racchiudono un disagio e il bisogno di
un aiuto concreto.
L’Ospedale San Paolo dal 2009 ha assistito, su 3927 parti, 181
parti in donne di età fino ai 21 anni, di cui 35 in donne tra 14 e
18 anni. La maternità in adolescenza si collega a fattori di rischio
che rendono spesso molto difficoltosa la relazione tra madre e
bambino.
passa a un elevato tasso di psicopatologia che può portare a
scarse cure parentali e condotte ad alto rischio.
Il servizio di Accompagnamento alla Crescita per giovani madri
è aperto il martedì e giovedì dalle 9,00 alle 17.00 presso gli ambulatori di viale Famagosta 46 2° piano.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a Margherita
Moioli al numero 02.8184.2464 oppure scrivere una mail a :
mammebambini@ao-sanpaolo-it
Per aiutare le giovani mamme e i neonati, Fondazione Cariplo
sta finanziando il servizio di Accompagnamento alla Crescita per
giovani madri, dell’Ospedale San Paolo che ha già in carico 10
ragazze della fase post-natale e 7 nella fase pre-natale. La presentazione del servizio è avvenuta alla presenza degli Assessori
del Comune di Milano Mariolina Moioli e Gianpaolo Landi di
Chiavenna e del Direttore Generale del nostro Ospedale Andrea
Mentasti.
Dopo la nascita del bambino, le madri adolescenti e i loro partner
vengono accolti presso il Servizio di Accompagnamento alla Crescita dell'A.O. San Paolo da neuropsicomotriciste e psicologhe
che propongono un percorso longitudinale di monitoraggio dello
sviluppo del bambino fino ai 14 mesi. Per situazioni particolarmente problematiche possono essere attivati degli interventi domiciliari in gravidanza e per tutto il primo anno di vita del
bambino.” Lo scopo del servizio- spiega la prof.ssa Cristina Riva
Crugnola del Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di
Milano-Bicocca- è quello di aumentare la responsività della
madre verso il bambino diminuendo stati di ansia e depressione,
di favorire la creazione di un legame di attaccamento sicuro
madre/bambino e di monitorare lo sviluppo neuropsicomotorio
del bambino fornendo informazioni ai genitori sulle cure del neonato”. Non ultimo il servizio mira a facilitare l’accesso alle risorse
del territorio, pediatri, consultori e favorire il reinserimento scolastico e l’accesso al mondo del lavoro.
I fattori di rischio “ostetrici” e “psicologici”- spiega il dottor Alessandro Albizzati Responsabile del Progetto e U.O. Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale San Paolo-. sono molteplici. Dalla
scarsa partecipazione al parto e scarsa tolleranza al dolore, si
Lo studio di un caso
Una fase del percorso di accompagnamento alla crescita
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Dr. Alessandro Albizzati - Dott.ssa Margherita Moioli - U.O. Neuropsichiatria infantile
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Prendere in cura e insegnare a curare
Dr.ssa Luisa Cattaneo - Presidente Associazione Gruppo Cuore Nuovo
L'associazione "Gruppo Cuore Nuovo", è una ONLUS senza fini di
lucro il cui scopo è quello di contribuire alla prevenzione ed alla cura
delle malattie cardiovascolari, sensibilizzando il maggior numero di
persone attraverso incontri di informazione ed educazione sanitaria e
l'attiva partecipazione a manifestazioni pubbliche.
Particolare attenzione viene dedicata a coloro che già hanno "sperimentato" un attacco cardiaco, con iniziative nel campo della riabilitazione a lungo termine finalizzate a promuovere la cultura dell'attività
fisica e dell'aggregazione tra persone con simili problematiche. Non
ultimo è il supporto economico che l'Associazione fornisce a strutture
sanitarie pubbliche in termine di apparecchiature mediche e tecniche.
I soci hanno diritto, oltre che di ricevere il notiziario, di partecipare a
tutte le iniziative promosse dall'Associazione e avere, da parte dei medici specialisti, risposte a quesiti riguardanti problemi sanitari durante
incontri dedicati. L’Associazione si fonda sulle prestazioni volontarie
e gratuite dei propri associati per raggiungere gli obiettivi della propria
“mission” statutaria.
Anche quest'anno l'Associazione Gruppo Cuore Nuovo ha partecipato
all'iniziativa “Le noci del Cuore”, campagna di raccolta fondi nazionale
che CONACUORE (Coordinamento Nazionale Associazioni Cuore) effettua ogni anno dal mese di novembre.
La nostra Associazione scende nelle piazze della città per offrire i sacchetti del frutto ormai divenuto simbolo della prevenzione e della ricerca cardiovascolare. La scelta della noce non è stata affatto casuale:
essa contiene alcuni composti in grado di abbassare i valori del colesterolo “cattivo” (LDL); se assunta con costanza e moderazione – 2-3
noci al giorno – la noce ha dimostrato di svolgere una vera e propria
azione anticolesterolo, contribuendo anche a migliorare l’elasticità dei
vasi sanguigni. Si tratta perciò di un prodotto che non riveste soltanto
un valore simbolico, ma che è legato in maniera pratica e concreta ai
concetti di prevenzione e di educazione alla salute cardiovascolare. Il
ricavato della campagna viene versato in parte sul fondo PRICARD
(promozione ricerca cardiovascolare) e in parte finanzia il progetto “Sai
salvare una vita? – Adotta una classe”. Quest'ultimo ha lo scopo di
educare all’emergenza le nuove generazioni.
Partito nel maggio 2007, ha raccolto l’adesione di parecchie scuole
sparse nella città di Milano e prevede di addestrare alla manovra della
rianimazione cardiopolmonare, grazie all’ausilio del manichino MiniAnne, il maggior numero di studenti delle terze/quarte classi superiori, compatibilmente alle risorse economiche raccolte.
Ad oggi gli studenti formati dall’Associazione Gruppo Cuore Nuovo
sono alcune centinaia, una trentina sono state le classi coinvolte in
una decina di scuole.
L’Associazione promuove iniziative per la raccolta di fondi avvalendosi
dell’ospitalità dell’Azienda Ospedaliera Clinicizzata “Ospedale San
Paolo”, in genere esponendo gadgets su un banco situato nell’atrio
dell’edificio ospedaliero e contribuendo fattivamente all'organizzazione delle giornate di prevenzione a carattere internazionale, come
quelle della Giornata Mondiale del Cuore, che si svolge ogni anno nell'ultima domenica di Settembre.
Il ricavato di queste iniziative viene utilizzato per l’acquisto di apparecchiature sanitarie e/o attrezzature da destinare in comodato d’uso
gratuito all' U.O. di Cardiologia dell’Ospedale. Tra le più significative
possiamo ricordare due computer portatili per la refertazione delle visite ambulatoriali, due registratori Holter, il Software e il PC per la trasmissione delle registrazioni Holter dall'ambulatorio all'U.O. di
Cardiologia. Inoltre la sala da pranzo dell'U.O. di Cardiologia è stata
arredata con la collaborazione dell'Associazione Gruppo Cuore
Nuovo.
In occasione del cambiamento dei componenti della Direzione Strategica dell'Azienda, avvenuto all'inizio dell'anno, il Consiglio Direttivo
dell’Associazione ringrazia i Direttori uscenti per aver sempre offerto
la massima collaborazione alle iniziative per la diffusione della cultura
della prevenzione cardiovascolare. Inoltre augura al nuovo Direttore
Generale, Dott. Andrea Mentasti, un proficuo lavoro, auspicando che
si possa rafforzare l’intesa e la collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera e la nostra Associazione Onlus, i cui risultati saranno sempre indirizzati a favore dei cittadini cardiopatici che gravitano sul complesso
ospedaliero.
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Prendere in cura e insegnare a curare
Nuove terapie conservative
per i fibromi all’utero
I fibromi uterini rappresentano la patologia benigna più comune del
tratto genitale femminile. Dal 20 all’80% delle donne sviluppa fibromi
entro i 50 anni d’età, con un picco tra 40 e i 50 anni. La maggior parte
dei fibromi non causa sintomi, ma se i fibromi crescono molto o si
fanno numerosi, diventano causa frequente di sanguinamento eccessivo, dolore o sensazione di peso pelvico, e irritabilità della vescica.
Nel caso dei fibromi le terapie farmacologiche non si sono dimostrate
efficaci nel lungo termine. Di conseguenza alle donne che non desiderano più figli viene di solito offerta la rimozione dell’utero (isterectomia) o dei singoli fibromi (miomectomia). L’intervento può essere
eseguito con un’incisione ampia (laparotomia) oppure per via lapa-
roscopica, con una telecamera e delle piccole incisioni, una metodica
che permette una riduzione del dolore post-operatorio ed una ripresa
più rapida alle normali attività.
Negli ultimi anni si stanno affermando delle tecniche innovative per il
trattamento dei fibromi, che non prevedono più l’isterectomia o la
miomectomia. Se è vero che la chirurgia laparoscopica offre numerosi
vantaggi, è anche vero che questa tecnica richiede un training specifico e grande destrezza, con conseguenti limitazioni per quanto riguarda il numero e la dimensione dei fibromi che possono essere
rimossi per via laparoscopica. Inoltre ricordiamoci che anche per le
donne non più in età riproduttiva è importante la possibilità di conservare l’utero, perchè rimane un organo molto legato all’identità personale e alla sfera sessuale.
Una delle nuove tecniche che permette di trattare i fibromi preservando l’utero, è l’embolizzazione delle arterie uterine (Uterine Artery
Embolization, UAE). La UAE è già raccomandata negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna come terapia alternativa all’isterectomia. La UAE consiste nella chiusura delle arterie che portano il sangue ai fibromi,
usando un catetere inserito nell’arteria della coscia, con controllo radiologico. L’intervento può essere effettuato sia in anestesia generale
che spinale, o in sedazione, e in genere non dura più di due ore. Dopo
l’intervento è richiesto un periodo di osservazione di 24 ore, in cui
vengono somministrati farmaci per controllare il dolore.
Con questa tecnica si può ottenere una riduzione del volume dei fibromi fino al 50 %, con una marcata riduzione dei sintomi ed un miglioramento significativo della qualità di vita.
La UAE ha successo nel 90% dei casi circa; uno studio autorevole
Cochrane ha dimostrato che, rispetto all’isterectomia, la UAE è in
grado di garantire un ricovero più breve, una più veloce ripresa alle
normali attività e una minor incidenza di complicanze dopo la dimissione. Perché la UAE abbia successo è cruciale una stretta collaborazione tra ginecologi e radiologi che abbiano acquisito un training
specifico. Nonostante siano state descritte delle gravidanze dopo
UAE, questa procedura è attualmente raccomandata solo nelle
donne che hanno completato il loro iter riproduttivo, per la potenziale
riduzione del flusso di sangue alla placenta nelle gravidanze successive.
Da sin.: Dr.ssa S. Ronzoni - Dr. T. Bignardi - Prof.ssa A.M. Marconi
L'ablazione con radiofrequenza (Radiofrequency Ablation, RFA) rappresenta un’altra valida alternativa per le donne che vogliono conservare l’utero. In questa tecnica il fibroma si restringe con
l'inserimento di un dispositivo di aghiformi in fibroma attraverso l'addome e il riscaldamento con correnti elettriche a bassa frequenza.
L’intervento può essere effettuato sotto visualizzazione diretta dei fibromi in laparoscopia, anche sotto guida ecografica. Questo nuovo
trattamento è al momento oggetto di uno studio su larga scala negli
Stati Uniti, tuttavia studi preliminari hanno già dimostrato che la RFA
può rappresentare un’opzione efficace e sicura per quelle donne che
soffrono di fibromi e desiderano evitare un intervento di isterectomia.
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Dr. Tommaso Bignardi, Consulente Medico, U.O. di Ostetricia e Ginecologia
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Dr. Filippo Ghelma, Direttore DAMA (e chitarrista della Band Duo Deno)
Cronaca di una festa (tra il serio ed il faceto)
obbliga gli artisti calvi ad indossare almeno un copricapo natalizio con
20 dicembre 2010. Natale è alle porte... L’associazione A.V.O. e l’Ufficio
led lampeggianti... la motivazione ci è stato riferito essere il fastidioso riRelazioni con il Pubblico hanno voluto organizzare l’ormai consueto apflesso delle luci di scena sulle pelate... Tutto è stato previsto e tutto deve
puntamento con la festa dedicata ai nostri pazienti ricoverati, agli ospiti
essere perfetto... il panico da palcoscenico si impadronisce dei gruppi
della Casa di Riposo Famagosta ed agli operatori del San Paolo tutti:
che sembrano recitare preghiere mentre ripassano ad alta voce armoun’occasione per stare insieme, divertirci e farci gli auguri per le imminenti
nizzazioni, cambi di tonalità, stacchi e... possibilità di percorrere poco
Feste.
onorevoli vie di fuga... La situazione non consente quasi di accorgersi
Gli anni passati, gli organizzatori hanno ottenuto il plauso generale: erano
dei composti saluti delle autorità che giungono dal palco, conclusi con
presenti gruppi musicali e cantanti di fama nazionale e sovranazionale,
una breve ma sentita omelia natalizia da parte del padre cappellano, che
che hanno garantito un successo di pubblico e di critica, la cui eco - riè riuscita - ci dicono - a far riconciliare con la fede i molti peccatori preferiscono i meglio informati - ha raggiunto l’intera città di Milano e i Cosenti in sala, fulminati sulla via di Damasco...
muni limitrofi.
Non riuscendo a trovare per tempo vie di fuga, il primo gruppo viene traMa perchè replicare una formula dal successo garantito, invece di esploscinato sul palco... sono i più coraggiosi, cui è stato affidato il compito
rare nuovi confini, convocando un pool di artisti che quotidianamente
di rompere il ghiaccio: la simpaticissima “Stregatti Band”, che con consono capaci di dare prova del loro estro e della loro creatività in ambito
sumato mestiere riesce a coinvolgere il pubblico, scivolando sapientetecnico, amministrativo e sanitario nella nostra Azienda?
mente tra le note di “Stand by me”, fino a “Pensiero stupendo”,
È difficile rispondere a questa domanda... certo è che quando si sono
attraverso le melodie di “10 ragazze” e “I will survive”, alternando la voce
accorti di cosa hanno combinato ormai era troppo tardi...
delle sue due splendide vocalists. Sull’ultimo pezzo - “The house of riDopo l’allestimento del palco nell’atrio centrale ed il check sound dei vari
sing sun” - la curva sud, occupata dagli ospiti della Casa di Riposo, si
gruppi, fortunatamente gli organizzatori hanno previsto la distribuzione
stava già organizzando
di un frugale spuntino per coordinare una Ola...
tipo “cenone” di capoma, sulla scia dell’ultimo
danno al Biffi Scala - da
meritato applauso, ecco
cui emergeva con vigore
la sorpresa... a luci
la bontà del vino rosso,
spente si materializza sul
cui tutti gli artisti, ed io
palco un elegante canuto
primo tra loro, abbiamo
signore, in pregiato tight
fatto ampio riferimento
e panciotto, mentre in
per trovare motivazioni e
sottofondo si sentono le
coraggio nel nostro opeprime note di “E tu”.... A
rare...
partire dalla curva sud Il mio racconto, da quesicuramente la più atsto punto, si fa un po’
tenta e competente - si
confuso, quasi onirico...
apre subito una gara, sericco di particolari simili a
data con difficoltà dalla
visioni, che evidenziano la
sicurezza, per dare un
sindrome ebefrenica di
nome a quel volto che a
cui sono portatore laDa sin. Stefano Frigerio, sassofonista e Francesco Milazzo, cantante
tutti risultava famigliare:
tente...
George Clooney!!! Grida
La sala è gremita e l’allequalcuno.... Piero Angela!!! osa un giovane ricercatore universitario... Ma
gro chiacchiericcio fa da sottofondo ai saluti ed agli auguri che tutti i connooo, è Michele della mitica band “I Glenn Grant”!!!... Quando finalmente
venuti si scambiano amabilmente... il clima è caldo e familiare... molto
un geometra di Lacchiarella, degente in proctologia, tra le lacrime, con
piacevole... Dopo qualche esitazione, la splendida presentatrice, di festa
un incredibile botta di lucidità, sentenzia: è Claudio Baglioni!!!... Accade
vestita, dà il via all’evento con parole e modi garbati... nelle retrovie gli
il finimondo... per un’ora (e più) il sosia ufficiale del Claudio nazionale catartisti si accorgono della sciarpa viola che, scaramanticamente, di solito
tura l’attenzione di tutti, con nascita di cori spontanei nel settore distinti,
non accompagna le prime a teatro, ed iniziano una serie di riti - che ho
onde luminose di accendini dal terzo anello e tentativi di sentimentali apdifficoltà ad esplicitare per la loro complessità ed articolazione, le cantanti
procci nelle retrovie (peraltro criticati dal geometra, ancora tra le lacrime,
tornano dai camerini in abito da scena, per la cui audacia viene sollecitata
nonostante la terapia antalgica in corso...)... La situazione diventa critica
la massima attenzione degli addetti alla sicurezza ed all’ordine... qualcuno
quando, ringraziato “Claudio”, viene chiamato sul palco Francesco “Cicchiede la presenza in sala del personale di “alfa 6”... la folla ondeggia...
cio the voice” Milazzo, noto cantante, che anima le serate dei locali per
Il personale che smonta dal turno pomeridiano, rendendosi conto della
“sciuri” della Milano che conta, che pur di poter partecipare all’evento,
situazione (ed anche perchè le uscite sono state bloccate) decide di ricerca di convincere il pubblico che è un idraulico dell’ospedale (ma in
nunciare al meritato riposo, intravvedendo serie possibilità di ricatto ai
urologia non è stato mai visto!!!) e che il suo manager, che l’ha accomcolleghi artisti nella contrattazione dei turni futuri... il personale dell’U.R.P.
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pagnato per mano sul palco, è solo un vicino parente... non convince
nessuno... le doti canore e la precisione di esecuzione sono tali che nemmeno la manfrina, in cui vuole far credere che per cantare ha bisogno di
leggere i testi delle canzoni (i fogli erano tutti bianchi!!!), riesce a sviare
l’attenzione di tutti dal modo in cui presenta brani di elevata difficoltà tecnica, superando gli stessi interpreti che li hanno resi famosi (Michael
Bublè, Elton John, Freddy Mercury)... La folla ondeggia ed intona “Happy
Birthday” quando, con i sinceri complimenti, viene consegnato un panettone con un piccolo lanciafiamme al posto della candelina, per festeggiare il compleanno del sedicente idraulico... Ma ora è venuto il turno
della splendida Sara “Jessica”, che da qualche tempo nelle sue perfomances si fa accompagnare da una band di coatti, il “Duo Deno”, che
nemmeno con il GPS riesce a trovarsi per le prove... nessuno ascolta le
accorate proteste del geometra che, supportato dal giovane ricercatore,
insiste che il duo è composto da tre musicisti - i chitarristi Maurice “Chris
Corea” (Duo) ed il sottoscritto Phil “Manofredda” (Deno), ed il bassistapercussionista di colore Bob “Black Africa” - e che quindi il gruppo dovrebbe al massimo chiamarsi il “Trio Gemino” (essendo evidente la
sospetta somiglianza fenotipica dei tre)... la splendida Sara Jessica con
la sua voce calda e grintosa da consumata rock star ha già ammaliato
tutti... le sue movenze e l’apprezzatissima scollatura. I cantanti hanno già
catalizzato il delirio del pubblico, che incomincia anche a ballare in tutti
gli spazi liberi della sala... i ritmi afro di Bob si miscelano in modo sorprendente con le melodie intrecciate dai consumati Chris e Phil, fino al
pezzo finale - Oh happy day - in cui le curve, i distinti e le retrovie uniti
hanno intonato cori, dialogando con la magica voce di Sara Jessica, tra
il tripudio generale... Chicca in chiusura: il grande Stefano “Sax” Frigerio
- gentilmente prestatosi come capace tecnico del suono - ha deliziato
tutti con due pezzi da manuale a sax e clarino...
Il ricordo è molto confuso e questa mia cronaca potrebbe anche essere
stata influenzata dai fumi dell’entusiasmo. Sicuramente è stato un momento magico, trascorso con tutte le persone con le quali divido una
bella fetta della mia vita. Sono sicuro che gli organizzatori, che tutti dobbiamo e vogliamo ringraziare, sapranno regalarci altri momenti come
questo in futuro, certo che un po’ di sana follia e di allegria può rendere
migliore anche un lavoro come il nostro. P.S. con l’eccezione del geometra e del suo amico ricercatore, ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è assolutamente voluto e non casuale.
La Band Duo Deno: Da sin.: Dr. Filippo Ghelma, Francesco Milazzo,
Dott.ssa Sara Portaleone
Carlo Cangemi, sosia ufficiale di Claudio Baglioni
La Stregatti Band
Dott.ssa Luisa Cattaneo, Presidente Gruppo Cuore nuovo e presentatrice della serata
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prof. Antonio Colombi – Dirigente U.O. Servizio Prevenzione e Protezione
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Sede: Blocco C - Piano 1°
Dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 16.00
Centralino
02.8184.1
Portineria Atrio Centrale
02.8184.4457
Ufficio Relazioni con il Pubblico - [email protected]
02.8184.4526
Sportello informativo
02.8184.4206
Ufficio Pubblica tutela - [email protected]
329.9072930
Direzione sanitaria - [email protected]
02.8184.4494
Ufficio Marketing
02.8184.4671
Archivio Cartelle Cliniche
02.8184.4463
Archivio Radiologico
02.8184.4650
Poliambulatorio
02.8184.4326
Laboratorio Analisi
02.8184.3040 / 3041
Medicina Nucleare
02.8184.4235
Odontostomatologia
02.8184.3535 / 3536
Ostetricia / Ginecologia
02.8184.4286
Radiologia
02.8184.4651
Fisiokinesi
02.8184.3168
Prenotazione Attività Ambulatoriali in Libera Professione
02.8184.4141 / 4142
Pronto Soccorso
02.8184.4250
Area di Osservazione D.E.A.
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Pronto Soccorso Ginecologico
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D.A.M.A. - Pazienti disabili - [email protected]
840.027.999
Centro Salute Ascolto Donne straniere e i loro bambini
02.8918.1040
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Corso di Laurea in Infermieristica - [email protected]
02.8184.4690
S.I.T.RA.
02.8184.4548
Polizia di Stato
02.8184.4346
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Newsletter Anno VIII - 31 - marzo 2011