Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 – SKF in Italia
® SKF, SKF Reliability Systems, Economos e VOGEL
sono marchi registrati del Gruppo SKF
™ BeyondZero è un marchio del Gruppo SKF
© SKF Group 2011
PUB GC/P9 11747 IT · Giugno 2011
Stampato in Italia su carta ecologica.
Alcune immagini utilizzate sono protette da copyright e concesse su licenza Shutterstock.com
Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011
SKF in Italia
The Power of Knowledge Engineering
Visione
Indicatori
Equipaggiare il mondo con la conoscenza SKF
• Profitto
• Qualità
• Innovazione
•Velocità
•Sostenibilità
Missione
Rafforzare la leadership mondiale della SKF e
supportare una crescita redditizia per essere
l’azienda preferita
• dai nostri clienti e dai nostri concessionari
• dai nostri dipendenti
• dai nostri azionisti
Valori
• Responsabilizzazione
• Etica
• Apertura
• Lavoro di gruppo
Indice
Sustainability:
Mario Fanteguzzi
Giorgio Bruno
Matteo Richiardone
Riccardo Napione
Tel. 011 9852 803
Fax 011 9852 577
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Per ulteriori informazioni:
SKF Industrie S.p.A.
Via Pinerolo 44
10060 Airasca (TO)
Tel. 011 9852 1
www.skf.it
1 Lettera agli Stakeholders
3 SKF e Sostenibilità
17 Business Care
31 Environmental Care
47 Employee Care
59 Community Care
67 Glossario
Lettera agli Stakeholders
In un quadro economico che ha registrato una ripresa significativa dopo la repentina caduta dei livelli produttivi
verificatasi a partire dalla fine del 2008, SKF esce rafforzata dalla esperienza del biennio precedente.
SKF infatti ha reagito agli eventi adottando una strategia di ottimizzazione delle risorse e di coinvolgimento delle
maestranze, ottenendone strumenti di ulteriore competitività utili sia per superare lo scenario negativo sia per
affrontare e soddisfare più efficacemente le richieste della successiva ripresa.
I principi della sostenibilità, ormai parte integrante dei processi decisionali SKF, hanno rappresentato anche in questi
frangenti una guida efficace verso gli obiettivi di sviluppo responsabile che il Gruppo persegue da un paio di decenni.
Sono così entrati a far parte dei programmi aziendali concetti quali lo Zero Waste (eliminazione sprechi e riduzione dei
costi), l’Eco Portfolio (sviluppo di prodotti più efficienti e/o dedicati ad applicazioni ecosostenibili), la Background Energy
(riduzione consumi elettrici improduttivi), la certificazione LEED (sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti), la
Business Excellence (massimo coinvolgimento di tutti nel miglioramento continuo, verso l’eccellenza operativa). Tutto
ciò si affianca a principi ormai consolidati come il BeyondZero (contributo alle prestazioni ambientali dei clienti), lo Zero
Accidents (massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori) o la riduzione delle emissioni di CO2.
Una citazione particolare merita l’iniziativa Responsible Demand Chain, con la quale il Gruppo SKF ha voluto
coinvolgere anche i propri fornitori, ad iniziare dai più significativi, nella condivisione degli stessi principi di etica degli
affari e del rispetto dell’uomo che tutti coloro che lavorano in azienda sono tenuti a testimoniare giorno dopo giorno in
ogni aspetto del proprio comportamento. È proprio l’etica, infatti, la solida base sulla quale SKF si impegna a fondare
tutte le proprie iniziative e attività, in ossequio ai principi espressi dal Codice di Comportamento adottato già da lungo
tempo.
Questo Rapporto vuole offrire, come ogni anno, una rassegna su come i temi della sostenibilità o, meglio, delle quattro
aree dell’SKF Care, siano interpretati nell’ambito delle realtà italiane del Gruppo, con particolare attenzione alle persone
e alle loro esigenze. A queste sono dedicate, tra l’altro, le sempre più numerose proposte di SKF per me, il welfare
aziendale.
Grazie a tutti coloro che con il loro impegno hanno portato, anche quest’anno, l’SKF un gradino più in alto nella scala
della sostenibilità.
Giuseppe Donato
Presidente
Aurelio Nervo
Amministratore Delegato
Giampaolo Ceva
Direttore Risorse Umane
SKF e Sostenibilità
1
SKF e Sostenibilità
4 Il Gruppo SKF
5 SKF in Italia
5 Variazioni societarie
6 La Sostenibilità per SKF
8 L’organizzazione della Sostenibilità
9 L’interesse, il coinvolgimento e la comunicazione
9 Gli impegni e i riconoscimenti internazionali
9 La Politica Sociale SKF
10 La Politica SKF Ambiente, Salute e Sicurezza
11 Six Sigma e Sostenibilità
12 Business Excellence e Sostenibilità
13 Mobility management e Company cars
13 La gestione dei rischi (Risk Management)
13 Attività di audit dei rischi e visite di prevenzione sinistri
in Italia
14 Progetto SEPTAS edizione 2010
15 Progetto SCH_I edizione 2010
15 SKF “Incident Reporting System”
Il Gruppo SKF
Il Gruppo SKF è leader mondiale nella fornitura di
prodotti, soluzioni applicative e servizi nei settori
dei cuscinetti volventi, degli elementi di
tenuta, della meccatronica, dei sistemi di
lubrificazione e dei servizi tecnici; questi
ultimi comprendono la consulenza tecnica, i servizi
di manutenzione e di monitoraggio delle condizioni
di lavoro e di usura dei componenti meccanici e la
formazione professionale.
Fondata a Göteborg, in Svezia, nel 1907, SKF
divenne rapidamente una Società di livello mondiale,
espandendosi fin dagli Anni Venti in tutti i cinque
continenti; oggi è presente in più di 130 Paesi.
Il Gruppo SKF conta circa 100 Siti produttivi e una
rete commerciale basata su proprie Società di vendita,
supportate da circa 15.000 distributori e da un sistema
di e-business efficiente e largamente utilizzato.
SKF raggruppa il proprio patrimonio tecnologico in
cinque piattaforme: Cuscinetti e unità, Tenute,
Meccatronica, Sistemi di lubrificazione e Servizi.
Utilizzando le competenze di tali piattaforme, SKF
sviluppa soluzioni personalizzate per i propri clienti,
aiutandoli a migliorare le prestazioni, ridurre i consumi
di energia e contenere i costi, incrementando al
contempo il valore aggiunto per SKF.
L’attività SKF è soprattutto organizzata in
tre Divisioni: Industrial Division e Service Division,
che curano rispettivamente il mercato OEM (di “primo
montaggio”) e quello dei ricambi aftermarket del settore
industriale, mentre l’Automotive Division cura entrambi
questi mercati per il settore automobilistico.
SKF opera in circa 40 segmenti di mercato, come ad
esempio quelli di automobili e autocarri leggeri, energia
eolica, ferrovie, macchine utensili, medicale, alimentare
e cartario.
4
SKF e Sostenibilità
Il Gruppo SKF nel suo complesso detiene la
certificazione globale ISO 14001 del Sistema
di gestione ambientale e OHSAS 18001 del Sistema
di gestione salute e sicurezza; tutte le attività sono
inoltre coperte da certificazione di qualità secondo lo
standard ISO 9001 o gli standard richiesti da specifici
settori industriali, come ISO TS 16949 (per il settore
Automotive), AS 9100 (per il settore dell’aviazione) o
IRIS (per il settore Railway).
L’impegno dei settori di ricerca e sviluppo ha
dato origine ad innumerevoli innovazioni che sono
diventate nuovi prodotti e soluzioni standard nel mondo
dei cuscinetti; nel corso del 2010 le domande di
registrazione di nuovi brevetti sono state ben 251.
Per SKF la sostenibilità è definita SKF Care, e
comprende Business Care, Environmental Care,
Employee Care e Community Care. Nell’ambito di queste
quattro aree principali sono definiti progetti e obiettivi
specifici per conseguire il miglioramento continuo delle
prestazioni.
BeyondZero è un impegno, lanciato nel 2005,
con il quale SKF si pone l’obiettivo di perseguire la
minimizzazione degli impatti ambientali negativi dovuti
alle proprie attività industriali mentre i clienti ottengono
effetti positivi grazie all’utilizzo delle soluzioni fornite da
SKF, con un bilancio complessivamente positivo.
BeyondZero influenza lo sviluppo di tutti i prodotti e di
tutte le proposte SKF.
L’anidride carbonica (CO2) è il più significativo
gas a effetto serra prodotto dalle attività SKF.
Il Gruppo ha stabilito da alcuni anni l’obiettivo di
riduzione delle proprie emissioni di CO2 del 5% all’anno,
indipendentemente dai volumi produttivi.
A fine 2010 i dipendenti erano 44.742, mentre il
fatturato del Gruppo SKF è stato di 61.029 milioni di
corone svedesi (pari a circa 6.200 milioni di euro).
SKF in Italia
• SKF Economos Italia S.r.l., con sedi a Verona, Milano,
Torino e Parma, specializzata nella progettazione
e produzione di guarnizioni e sistemi di tenuta su
misura, con 30 dipendenti.
• GLO S.r.l., produttore di giunti omocinetici e semiassi
completi per il mercato automobilistico, con uno
Stabilimento a Poggio Rusco (MN) e 43 dipendenti.
In Italia, SKF è rappresentata da:
• SKF Industrie S.p.A., principale consociata italiana
del Gruppo, impegnata nella produzione e nella
commercializzazione di cuscinetti volventi e di
componenti industriali; gli Stabilimenti sono situati
ad Airasca (TO), Bari, Cassino (FR), Massa, Torino e
Villar Perosa (TO).
Ad Airasca si trova anche il Logistics Services Centre,
polo logistico SKF in Italia; unità e filiali commerciali
si trovano a Torino, Bologna e Milano. I dipendenti
sono complessivamente 2.809.
• RFT S.p.A., specializzata nel settore dei componenti
tecnici in gomma e metallo; RFT opera con i due
Stabilimenti di Villanova d’Asti e di Gazzada Schianno
(VA) e 702 dipendenti.
• Somecat S.p.A., specializzata nella produzione di
cuscinetti di alta precisione, con uno Stabilimento a
Pianezza (TO) e 178 dipendenti.
• SKF Lubrication Systems Italy S.r.l. (già Berger Vogel
S.r.l.), con sede a Milano, che opera nel settore
dei sistemi di lubrificazione centralizzata, con 17
dipendenti.
Variazioni societarie
• OMVP S.p.A. di Villar Perosa è stata ceduta al gruppo
Neumayer Tekfor nel mese di Gennaio 2011.
• SKF BSS S.p.A. di Torino ha cessato l’attività
produttiva a fine 2010; le attività di riparazione
mandrini sono confluite in SKF Industrie, mentre la
produzione di viti a ricircolo di sfere è stata dismessa.
• Berger Vogel S.r.l. ha cambiato denominazione
sociale in SKF Lubrication Systems Italy S.r.l. ed è
passata sotto l’intero controllo di SKF Industrie S.p.A.
a seguito dell’acquisizione del restante 51% delle
quote avvenuta a Febbraio 2011.
Dati economici sulle vendite delle società italiane del Gruppo SKF
Dati in milioni di euro
2010
2009
2008
SKF Industrie
SKF BSS*
OMVP**
RFT
SKF Lubrication Systems
Somecat
Economos
GLO
862648,3891,1
33,85,8
80 71,1121,3
98 71,7103,8
4
3,5
5,5
2615,628,2
43,24,3
9 8,114,6
* Cessata attività a fine 2010
**Ceduta a Gennaio 2011
SKF e Sostenibilità
5
Numero di dipendenti al 31/12/2010:
• Airasca (TO) – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.283 .
• Torino – SKF BSS* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
• Bari – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354
• Torino – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
• Bologna – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
• Varese – RFT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309
Cuscinetti per mozzi ruota e Logistics Services Centre
Cuscinetti radiali rigidi
Filiale commerciale
Viti rettificate a ricircolo di sfere e revisione mandrini
Filiale commerciale e SKF Solution Factory
Componenti tecnici in gomma e metallo
• Cassino – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347
Cuscinetti radiali rigidi e cam follower
• Massa – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143
Cuscinetti e supporti per varie applicazioni
• Milano – SKF Lubrication Systems . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Società commerciale che opera nel campo dei sistemi
di lubrificazione centralizzata
• Milano – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Filiale commerciale
• Pianezza (TO) – Somecat . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178
Cuscinetti di alta precisione
• Poggio Rusco (MN) – GLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Produzione di giunti omocinetici e semiassi completi
• Villanova d’Asti – RFT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393
Componenti tecnici in gomma e metallo
• Villar Perosa (TO) – OMVP** . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555
Anelli forgiati, torniti e rollati
• Villar Perosa (TO) – SKF Industrie (TBU) . . . . . . . . . . . . . . . . 88
Cuscinetti per ferrovie
• Villar Perosa (TO) – SKF Industrie (Avio-SuPB) . . . . . . . . . 502
Cuscinetti di alta precisione e cuscinetti per l’industria aerospaziale
• SKF Economos (Verona, Milano, Torino, Parma) . . . . . . . . . . 30
Progettazione e produzione di guarnizioni e sistemi di tenuta su misura
* Cessata attività a fine 2010
**Ceduta a Gennaio 2011
La Sostenibilità per SKF
In quanto Società globale che opera in ogni parte
del mondo, il Gruppo SKF ha una rilevante sfera di
influenza in campo ambientale e sociale e ha pertanto
scelto di applicare i più elevati standard nel campo della
sostenibilità in tutte le sue sedi, indipendentemente
dalle leggi e dalle consuetudini di carattere locale.
La sostenibilità è considerata dal Gruppo SKF sia come
guida indispensabile delle proprie attività sia come
fattore di successo per il raggiungimento dei traguardi
economico-finanziari e della crescita di lungo periodo,
in ottica di sviluppo responsabile; per questo motivo
gli indicatori strategici sono ora cinque: profitto,
qualità, innovazione, velocità e sostenibilità.
La sostenibilità in SKF è identificata in quattro aree,
6
SKF e Sostenibilità
dedicate rispettivamente al business, all’ambiente, ai
dipendenti e alla comunità. Per ognuna di queste aree
sono definiti temi e traguardi sui quali concentrare le
attività di miglioramento continuo.
Il concetto chiave della Business Care è che SKF
deve raggiungere i propri obiettivi finanziari di lungo
periodo e garantire un buon ritorno economico agli
azionisti investendo nelle persone e nelle iniziative
industriali, mantenendo in primo piano l’etica degli
affari e trasferendo valore ai clienti.
SKF richiede l’applicazione di alti livelli di integrità
morale e di etica di comportamento non solo ai propri
manager e dipendenti ma anche ai propri partner
commerciali. A tal fine, al Codice di Comportamento
destinato ai dipendenti SKF si sono aggiunti negli ultimi
tempi il Codice SKF di Comportamento per i distributori
autorizzati e il Codice SKF di Comportamento per i
fornitori di prodotti e servizi.
Il concetto BeyondZero coniato da SKF e lanciato
nel 2005 definisce la strategia di Gruppo che consiste
nel lavorare contemporaneamente per ridurre gli
impatti ambientali delle proprie attività e per fornire
ai clienti soluzioni tecnologiche e prodotti e servizi
innovativi che contribuiscano a loro volta alla riduzione
dei loro impatti ambientali. Ciò comporta la verifica
e il monitoraggio degli impatti sia diretti che indiretti
dovuti ai processi produttivi SKF e la valutazione del
miglioramento delle prestazioni ambientali che i clienti
conseguono adottando le soluzioni energeticamente ed
ambientalmente più efficienti proposte da SKF.
Un esempio tangibile di tale contributo all’efficienza è
costituito dalla famiglia di cuscinetti E2 (SKF Energy
Efficient bearings), il cui sviluppo è avvenuto nell’ambito
del programma europeo EU-Life.
L’Environmental Care si basa fondamentalmente
sul sistema di gestione ambientale secondo lo
standard internazionale ISO 14001. Tutte le unità
SKF sono coperte dal 1998 da un’unica certificazione
di Gruppo, che comprende attualmente 98 Siti
dislocati in 29 Paesi. La certificazione ISO 14001
viene progressivamente estesa alle unità di nuova
acquisizione.
Il Gruppo stabilisce ed aggiorna periodicamente obiettivi
ambientali pluriennali, che ogni unità deve recepire e
perseguire.
Al fine di garantire l’applicazione dei più avanzati
standard di compatibilità ambientale ai progetti di nuovi
insediamenti, il Gruppo SKF ha deciso che ogni nuova
costruzione dovrà essere realizzata secondo lo standard
internazionale LEED (Leadership in Energy and
Environmental Design, sviluppato dall’US Green Building
Association) o equivalente.
certificato comprendeva 98 Siti distribuiti in 29 Paesi.
L’iniziativa Zero Incidenti, lanciata da SKF oltre
dieci anni fa, condensa la visione e l’obiettivo-guida del
Gruppo in tema di sicurezza, con risultati significativi.
Anche la WCA (Working Climate Analysis), il processo
di valutazione dell’ambiente e del clima lavorativo che
coinvolge ogni anno i dipendenti, tende a dare sempre
maggiore centralità alle persone e alle loro necessità,
migliorando i rapporti e la collaborazione fra colleghi e
l’applicazione dei valori e dei principi aziendali.
La Community Care, che è rivolta al mondo
che circonda le realtà SKF, in tutti i 130 Paesi in cui
sono presenti, si concretizza in progetti di sostegno a
situazioni di difficoltà attraverso incentivi al volontariato,
sponsorizzazione di attività sportive, aiuti a scuole e
formazione e, in generale, a chi si trova in condizioni di
necessità.
I valori e i principi etici di comportamento, così come
l’impegno verso l’ambiente e in campo sociale, sono
diffusi con vari documenti formali, come
l’SKF Commitment – che comprende il Codice di
Comportamento SKF – e altre Politiche di Gruppo, che
riguardano ogni tipo di attività svolta in ambito SKF e
si ispirano a principi internazionalmente riconosciuti
come, ad esempio, l’UN Global Compact.
Employee Care significa attenzione alle persone
ed alle condizioni di lavoro, ad iniziare dagli aspetti
di sicurezza. Ciò è testimoniato innanzitutto dalla
certificazione del sistema di gestione della salute
e della sicurezza dei lavoratori, che il Gruppo
SKF ha conseguito nel 2005 secondo lo standard
internazionale OHSAS 18001. A fine 2010 tale
SKF e Sostenibilità
7
L’organizzazione della Sostenibilità
Al vertice della sostenibilità SKF si colloca la Direzione
denominata SKF Corporate Sustainability,
che definisce e diffonde le politiche, le strategie, le
linee-guida e gli obiettivi in tema di sviluppo sostenibile.
A decorrere dal 2011, tale struttura – originariamente
compresa nella Direzione Risorse Umane – è entrata
a far parte della Direzione Affari Legali di Gruppo, alla
quale già rispondevano le attività di auditing.
L’attuazione dei programmi relativi alla sostenibilità
fa capo alle strutture organizzative delle Divisioni e
a quelle su base nazionale e locale, con compiti ben
definiti e integrati fra loro secondo una matrice di
competenze.
In ogni Divisione è nominato un Sustainability Manager,
mentre in ogni Paese in cui si trovano unità produttive
o di logistica è nominato un EHS Country Coordinator
(Coordinatore nazionale EHS); questi cura i rapporti
fra il Gruppo e gli Stabilimenti e sovrintende alla
realizzazione a livello locale delle attività riguardanti
ambiente, salute e sicurezza.
Alcuni EHS Country Coordinator costituiscono l’EHS
Audit team, che provvede ad effettuare i Group audit di
conformità ai requisiti SKF e alle norme di legge in tutti
i Siti del Gruppo.
A livello italiano, la gestione dei problemi legati ad
ambiente, salute e sicurezza è sotto la responsabilità
della Direzione Risorse Umane SKF Industrie, cui fa
capo il Sustainability Manager, che sovrintende alle
attività:
•dell’EHS Country Coordinator – sopra citato – che
diffonde alle realtà locali le direttive, le procedure
ed i progetti di Gruppo ed i riferimenti normativi,
fornendo supporto e consulenza per la loro
applicazione e verificandone i risultati con sessioni di
audit;
8
SKF e Sostenibilità
•dell’Energy Manager, che svolge i compiti di
consulenza ai Siti per la corretta gestione delle
risorse energetiche come richiesto dalla legge 10/91
e per la contrattualistica del loro approvvigionamento;
• dei responsabili di progetti specifici, come SKF per me
e altri.
Anche il Responsabile Sanitario riporta alla Direzione
Risorse Umane e coordina l’attività dei medici e delle
sale mediche dei Siti fornendo le linee-guida della
gestione sanitaria e la consulenza di supporto alla sua
applicazione.
Il coordinamento della prevenzione dei rischi legati
a forme di copertura assicurativa – primo fra tutti
l’incendio – è invece compito del Risk Manager, che
riveste posizione sovranazionale e, pur con sede ad
Airasca, è inserito nella struttura organizzativa SKF
Reinsurance.
A livello di ogni Sito produttivo sono nominati:
• un Responsabile EHS, che sviluppa il Sistema
di gestione ambiente, salute e sicurezza locale
e ne coordina l’applicazione svolgendo
contemporaneamente anche la funzione di
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione,
con i relativi adempimenti di legge;
•un Energy Coordinator, che programma e gestisce gli
interventi di risparmio energetico e di riduzione delle
emissioni di CO2.
La Direzione di Gruppo riceve aggiornamenti periodici
sull’andamento delle prestazioni relative ai temi della
sostenibilità attraverso il sistema di reporting Compass,
che oggi comprende tutte le informazioni su emissioni
di CO2, infortuni, consumi, smaltimenti, audit e altro
ancora.
L’interesse, il coinvolgimento
e la comunicazione
Gli impegni e i riconoscimenti
internazionali
SKF e le sue prestazioni nel campo della sostenibilità
sono oggetto di interesse in ambito internazionale da
parte di diversi soggetti (i cosiddetti Stakeholders), come
i clienti, gli analisti finanziari, le organizzazioni no-profit,
gli studenti, gli investitori (in particolare i fondi di
investimento dei settori etico-sociali), gli azionisti, i
dipendenti, i fornitori e le autorità e comunità nazionali
e locali.
SKF mantiene un atteggiamento attivo nell’informare
gli Stakeholders sulle proprie iniziative e sui risultati in
tema di sostenibilità, attraverso periodici comunicati
stampa, il sito web, conferenze, meeting e il
Sustainability Report di Gruppo, che è verificato da un
ente indipendente per garantirne la trasparenza e la
correttezza.
La comunicazione verso gli Stakeholders è effettuata
anche attraverso convegni organizzati per coinvolgere
nei principi, negli obiettivi e nei risultati innanzitutto
manager e dipendenti, poi investitori, fornitori e clienti.
Annualmente si tengono, ad esempio, le assemblee
dei due organi di rappresentanza dei dipendenti SKF,
il World Works Council (a livello mondiale) e l’European
Works Council (a livello europeo), durante le quali sono
discusse direttamente con il management di Gruppo le
problematiche dei lavoratori.
Impegno fondamentale del Gruppo SKF è condurre
la propria attività imprenditoriale e raggiungere i
propri obiettivi finanziari rispettando al contempo sia
le norme di legge che i principi etici universalmente
riconosciuti; tale impegno è formalizzato di fronte agli
Stakeholders con vari documenti, come il Code of
Conduct e una serie di Politiche, che costituiscono le
linee-guida di tutti i settori di attività.
SKF collabora da Settembre 2006 all’iniziativa
Global Compact delle Nazioni Unite, che ha
lo scopo di diffondere e rafforzare i principi del
rispetto dei diritti umani, delle regole del lavoro, della
salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione;
a questa iniziativa partecipano soggetti privati e
organizzazioni di carattere sociale, per rispondere
alla sfida della globalizzazione promuovendo la
realizzazione di un’economia sostenibile.
SKF aderisce inoltre alla Dichiarazione ILO
(Organizzazione Internazionale del Lavoro) e alle
linee-guida OECD per le imprese multinazionali,
che forniscono indicazioni per il perseguimento dello
sviluppo sostenibile attraverso investimenti e iniziative
di collaborazione fra clienti e fornitori a livello globale.
Un esempio dell’importanza attribuita da SKF al
punto di vista e all’opinione degli Stakeholders è
rappresentato dal lancio dell’iniziativa denominata
Responsible Demand Chain (vedi pag. 27). L’idea
iniziale di diffondere la richiesta di adozione di un
Codice di Comportamento analogo a quello SKF nella
propria catena di fornitura – a partire dai cosiddetti
Major Suppliers – si è poi evoluta in un progetto di
coinvolgimento più specifico dei fornitori nel rispetto dei
principi etici, grazie anche alla spinta favorevole giunta
dal mondo finanziario.
La Politica Sociale SKF
Nel 2006 SKF ha emanato una Politica Sociale per
promuovere l’impegno dell’azienda e dei suoi dipendenti
in iniziative a favore di chi ne ha bisogno, come il
sostegno all’istruzione, alla salute, alle attività sportive
e al volontariato.
L’impegno sociale può essere espresso con attività
personali o con contributi economici dell’azienda. Per
maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla sezione
Community Care a pag. 60 e seguenti.
SKF e Sostenibilità
9
La Politica SKF Ambiente, Salute
e Sicurezza
La prima Politica ambientale SKF è stata pubblicata nel
1989, è stata aggiornata nel 1994 e nel 1999 e infine
rivista nel 2002 per diventare Politica EHS (Ambiente,
Salute e Sicurezza).
La Politica EHS descrive i principi e gli impegni di breve
e lungo termine del Gruppo SKF per la salvaguardia
dell’ambiente, per la prevenzione dei rischi e la
protezione della salute dei lavoratori.
Obiettivi e programmi EHS
Gli obiettivi fissati a livello di Gruppo
hanno carattere pluriennale e richiedono il
raggiungimento di traguardi progressivi.
Il programma attuale prevede:
•la riduzione delle emissioni di CO2, nella
misura del 5% all’anno;
•la riduzione della background energy,
nella misura del 10% rispetto al biennio
precedente;
•la prosecuzione dell’iniziativa “Zero Incidenti”
finalizzata alla prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali in tutti i Siti SKF
del mondo;
•la riduzione entro il 2012 del 50% di
consumo di solventi rispetto ai valori del
2007;
•coinvolgimento e collaborazione con i Major
Suppliers, ai quali è stato richiesto di adottare
un Codice di Comportamento contenente gli
stessi principi di quello SKF;
•il riciclo dei fanghi di rettifica, per il quale il
Gruppo ha definito l’obiettivo di riciclare l’80%
dei fanghi di rettifica prodotti entro il 2012;
•l’eliminazione del PCB dalle apparecchiature
elettriche;
•la riduzione dei consumi idrici per alcuni Siti.
10
SKF e Sostenibilità
La Carta delle imprese per lo sviluppo
sostenibile (o Carta dei sedici principi) è stata
pubblicata dalla Camera di Commercio Internazionale
(ICC) quasi vent’anni fa. SKF fu tra le prime Società a
sottoscriverla ed a seguirne i dettami della valutazione
preliminare degli impatti ambientali di prodotti,
processi e servizi; la valutazione periodica dei rischi e
la programmazione delle azioni preventive sono poi
diventate parte integrante del Sistema di gestione
ambientale di tutti i Siti SKF.
In quest’ottica si inserisce il progetto di includere
fra i principi di progettazione SKF la valutazione
dell’LCA (Life Cycle Assessment), che analizza l’impatto
ambientale del prodotto “dalla culla alla tomba”, a
partire dall’uso di materie prime e di energia per
costruirlo per finire alla sua riciclabilità a fine vita.
Non meno importante è l’attenzione per la sicurezza dei
prodotti SKF, che sono spesso impiegati in applicazioni
critiche per l’incolumità delle persone. Oltre ad applicare
le più avanzate tecniche di calcolo e di sperimentazione
ed a seguire gli standard internazionali imposti dai
vari settori di mercato, SKF cura la predisposizione di
dettagliate procedure di uso e manutenzione, destinate
a garantire sia la sicurezza che l’efficienza dei prodotti
forniti.
I risultati ottenuti da SKF nel campo dello sviluppo
sostenibile hanno ricevuto anche nel 2010 alcuni
riconoscimenti da soggetti internazionali.
Il Dow Jones Sustainability Index e l’FTSE4Good Index
sono due indici di riferimento internazionalmente
riconosciuti per la classificazione delle prestazioni delle
società multinazionali nei settori economico, ambientale
e sociale.
Il Gruppo SKF è stato inserito per l’undicesimo anno
consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index, nel
settore IEQ Industrial Engineering, e per il decimo anno
consecutivo nell’FTSE4Good Index Series.
SKF è inoltre inserita dal 2005 nell’Ethibel PIONEER &
EXCELLENCE Investment Registers e viene monitorata
per la sua CSR (Corporate Social Responsibility).
Six Sigma e Sostenibilità
Six Sigma è un approccio metodologico e culturale
finalizzato a ridurre le difettosità di un processo o di un
prodotto attraverso la diminuzione della varianza.
SKF ha iniziato ad utilizzare questo strumento già all’inizio
degli anni 2000 e da allora lo sta applicando sempre di
più in ogni Divisione e Business Unit del Gruppo.
I progetti di miglioramento sono sviluppati da due livelli di
project leader: il Green Belt, che si focalizza su problemi
inerenti il proprio lavoro quotidiano, e il Black Belt, che
sviluppa progetti interdivisionali e/o internazionali.
A supporto di queste due figure vi è il Master Black Belt,
che ha il compito di garantire la corretta applicazione della
metodologia, tracciare le linee guida, formare e diffondere
in azienda la cultura Six Sigma e guidare i Black Belt nei
loro progetti.
Six Sigma è rivolto principalmente alla soddisfazione dei
clienti senza tuttavia perdere di vista il profitto.
Per questo motivo è richiesto che ogni progetto permetta
di ottenere dei risparmi attraverso un miglioramento
dell’efficienza del processo o del prodotto.
Six Sigma e Sustainability possono creare
un’ottima sinergia, in un’ottica di sempre maggiore
integrazione tra l’attenzione per l’ambiente e gli strumenti
necessari a tal fine.
I progetti dedicati a Sustainability ed Energy Saving sono
oggetto di una particolare categoria a livello di Six Sigma
database proprio per sottolinearne l’importanza e per
meglio monitorarne l’andamento.
SKF e Sostenibilità
11
Business Excellence e Sostenibilità
Nel 2010, la SKF ha lanciato un’iniziativa denominata
Business Excellence, finalizzata ad apportare
valore ai clienti nel modo più efficace ed efficiente
possibile, attraverso l’utilizzo completo della conoscenza
dei dipendenti e dei partner, oltre che del patrimonio
tecnologico aziendale.
Lo strumento applicativo è rappresentato dal Bridge of
Business Excellence illustrato nel box sottostante.
All’interno del Bridge troviamo degli importanti concetti
legati alla sostenibilità, in particolare il principio “il
nostro impegno” (tradotto dall’inglese “we care”). Infatti,
la promozione di una cultura sostenibile è una delle
basi per il miglioramento continuo; questo principio
del Bridge pone a tutti i dipendenti degli obiettivi
legati alla creazione di un ambiente di lavoro sempre
The Bridge of Business Excellence
L’SKF Bridge of Business Excellence (il ponte SKF dell’eccellenza
operativa) rappresenta il ruolo svolto dalla SKF e dai propri clienti e
fornitori nei processi che generano flusso di valore, nonché i principi
e i valori che lo sostengono.
Alla base del ponte, che rappresenta i processi aziendali SKF, ci
sono i cinque principi ispirati ai valori SKF e supportati dai metodi
che consentono alla SKF di conseguire i propri risultati:
• Lavoro standardizzato (garantisce che operiamo per soddisfare le
esigenze dei clienti in modo efficace ed efficiente).
• Dipende da me (assicura che i nostri risultati soddisfino le
aspettative dei clienti).
• Il nostro impegno (rispetto reciproco, verso l’interno così come
verso l’ambiente esterno).
• Flusso guidato dal cliente (punto di partenza per garantire che
ogni nostra azione apporti valore per il cliente).
• Miglioramento continuo (la continua sfida tesa a migliorare il
contesto lavorativo abituale, eliminando gli sprechi per aumentare
la soddisfazione dei clienti e la competitività).
12
SKF e Sostenibilità
più sicuro e focalizzato sull’efficienza nell’utilizzo delle
risorse naturali. Il concetto di Business Excellence va ad
integrare le numerose iniziative promosse dal Gruppo
SKF nel corso degli anni, quali il consolidato sistema
di gestione globale della qualità, l’SKF Six Sigma
e il Manufacturing Excellence, che hanno già
prodotto ottimi risultati.
L’integrazione dei principi Six Sigma con quelli di
Manufacturing Excellence permette di affrontare con
successo un numero crescente di casi problematici
rilevati all’interno del posto di lavoro, nell’ambito del
programma quotidiano di Manufacturing Excellence.
In questa fase si creano proficue opportunità di
collaborazione con il Responsabile EHS di Stabilimento,
che partecipa ai vari livelli decisionali per l’adozione
immediata di soluzioni ai problemi rilevati o per la
programmazione di azioni correttive e preventive.
I benefici misurabili comprendono soprattutto la
riduzione degli sprechi, dei tempi di consegna e dei
costi. Meno facilmente misurabili, seppure altrettanto
importanti, risultano essere il profondo impegno e
il coinvolgimento nelle iniziative di miglioramento
continuo dimostrati dai dipendenti SKF.
L’integrazione fra Business Excellence e attività di
miglioramento delle problematiche di ambiente e
sicurezza rappresenta un obiettivo portante dei
programmi di gestione EHS 2011 a livello di Gruppo.
La gestione dei rischi
(Risk Management)
Mobility management
e Company cars
Attività di audit dei rischi e visite di
prevenzione sinistri in Italia
Gli Stabilimenti con oltre 300 dipendenti che si trovano
in Comuni ad elevato inquinamento atmosferico
appositamente individuati da delibere regionali sono
tenuti, in forza del decreto ministeriale del 27 Marzo
1998, a nominare un Mobility Manager che ha il
compito di studiare le modalità di trasporto casa-lavoro
e proporre soluzioni a minor impatto ambientale.
I Siti SKF italiani che rientrano nel campo di
applicazione di questa normativa sono: Villar Perosa
Avio-SuPB, Airasca, RFT Villanova d’Asti, RFT Varese,
Cassino e Bari.
I principali Stabilimenti, situati fuori da aree urbane,
mettono a disposizione, già da molti anni, un servizio di
trasporto collettivo su tutti i turni di lavoro.
Il Mobility management è uno strumento che dovrà
essere sviluppato e applicato per fornire un contributo
significativo alla politica della sostenibilità.
Come si verifica da più anni, nel corso del 2010 ogni
Sito produttivo e Magazzino in Italia è stato visitato dal
Risk Manager di area competente e dai servizi di Risk
Engineering della compagnia di assicurazione property
del Gruppo SKF (FM Global).
In conformità alle linee-guida di Gruppo, le auto
aziendali in uso a personale SKF devono rispettare
alcuni parametri in tema di sicurezza e ambiente,
con un limite di emissioni di 185 grammi di CO2
al chilometro. Dal 2007 tutte le auto aziendali
acquisite rispettano questo limite.
In sintesi presentiamo qui di seguito le attività
effettuate nel corso del 2010 dalla struttura di Risk
Management in Italia, d’intesa con la Compagnia
di Assicurazione Interna del Gruppo SKF, la SKF
Reinsurance Co. Ltd. (SKF RE), con sede a Göteborg.
A valle di queste visite sono state formalizzate delle
raccomandazioni atte a diminuire la frequenza dei
sinistri (raccomandazioni di “elemento umano” o di
prevenzione) e delle raccomandazioni atte a diminuire
la gravità dei sinistri (raccomandazioni di “controllo del
rischio” o di protezione fisica).
Le raccomandazioni di prevenzione insieme a quelle
di protezione fisica relative alla gestione di liquidi
infiammabili e combustibili sono considerate “prioritarie”
dal Gruppo e la loro implementazione deve essere
pianificata a cura delle unità locali ed è soggetta
a verifica periodica da parte della struttura di Risk
Management su base semestrale.
SKF e Sostenibilità
13
Le azioni di miglioramento “strategiche” che
normalmente richiedono investimenti consistenti
(suggerite per evitare impatti sul cosiddetto “business
risk”) sono invece analizzate in appositi Loss Prevention
Council cui partecipano, oltre a SKF RE, anche i membri
del management delle Divisioni.
Per l’Italia nel corso del 2010 il Gruppo ha approvato
l’investimento per l’installazione di un impianto sprinkler
a protezione totale del magazzino internazionale di
Airasca, comprensivo di una nuova riserva idrica e
di una stazione di pompaggio dedicata. I lavori per
l’installazione dell’impianto inizieranno nel mese
di Settembre del 2011 e termineranno nel primo
trimestre del 2012.
Progetto SEPTAS edizione 2010
Nel corso del 2010 la funzione di Area Risk
Management è stata impegnata, per il quinto anno
consecutivo, nel progetto SEPTAS (SKF Emergency
Plan Testing And Simulation) che consiste
in una attività di test di scenari di emergenza e
simulazioni a tavolino (“table top”) di eventi di crisi.
Una fase di una simulazione SEPTAS.
14
SKF e Sostenibilità
Le simulazioni “table top” in cui sono stati coinvolti
tutti gli Stabilimenti italiani sono stati un’interruzione
totale della attività produttiva superiore a 24 ore e
l’implicazione in procedimento penale di un membro del
management di Sito.
Le simulazioni sul campo hanno considerato scenari
di incendio, di spandimento di liquidi pericolosi e di
emergenza sanitaria.
In ogni caso viene effettuato un contestuale test di
evacuazione totale del personale.
Grazie alla collaborazione tra Area Risk Management e
Comitato Regionale Piemonte di Croce Rossa Italiana
(CRI), anche nel 2010 alcuni Monitori volontari della
CRI hanno assistito ai test degli Stabilimenti, fornendo
supporto attivo nella fase di emergenza sanitaria.
L’attività SEPTAS è stata documentata attraverso
la produzione di un report (in lingua italiana per il
management di Sito e in inglese a beneficio di SKF RE)
in cui ad ogni Sito è stato assegnato un punteggio di
valutazione del test, delle risorse umane e tecniche e
della documentazione del piano di emergenza.
Varese, il miglior Sito italiano del Progetto SEPTAS
edizione 2010, è stato premiato con la consegna di una
targa da parte del Country Manager in occasione del
meeting annuale dei Responsabili EHS Italia tenutosi a
Pianezza ad Aprile 2011.
L’Ing. Nervo consegna il premio “SEPTAS 2010”
ad un rappresentante dello Stabilimento di Varese.
Progetto SCH_I edizione 2010
Sin dal 2009, secondo quanto previsto dalla Group
Communication Policy di SKF, ad integrazione dei
Piani di Emergenza di Sito è stato redatto un manuale
denominato SCH_I (SKF Crisis Handbook_
Italy) che si prefigge di trattare la tematica della
comunicazione all’interno dell’Azienda e tra quest’ultima
e ogni soggetto terzo, includendo delle procedure
finalizzate ad una valutazione rapida delle situazioni
potenzialmente dannose e dei metodi per affrontarle
efficacemente.
Nel mese di Novembre 2010 per la prima volta il
Comitato di Crisi di SKF Italia è stato soggetto ad una
attività di test effettuata con il supporto di una società
di consulenza esterna (Marsh Risk Consulting Services)
che ha verificato l’applicazione delle procedure dello
SCH_I in un caso di rapimento di un dipendente.
SKF “Incident Reporting System”
Sin dal 1994 esiste in SKF un sistema informativo di
risk management (RMIS= Risk Management Information
System) per il reporting on-line di tutti gli “incidenti”
che causano anche piccoli danni al patrimonio,
all’ambiente e all’attività.
Guasti al macchinario 2%
Esaminando le statistiche relative agli incidenti riportati
dai Siti del Gruppo SKF dal 1998 al sino alla fine del
2010 (circa 1.300 casi), possiamo notare che l’incendio
rappresenta la tipologia più frequente di evento
dannoso, i danni da spandimento accidentale sono la
seconda più frequente tipologia di incidente riportato,
ma con una frequenza di gran lunga inferiore, seguiti
dalle perdite d’acqua e dai danni di natura elettrica, dai
furti e infine dai danni da fumo, da evento atmosferico,
e dai guasti al macchinario.
Queste otto tipologie di incidente costituiscono circa
l’82% del totale degli incidenti riportati.
In Italia gli incidenti da incendio segnalati nel corso
del 2010 sono stati 5 ed hanno fortunatamente avuto
impatto assai limitato.
L’unico danno con impatto significativo è stato causato
da un violentissimo temporale abbattutosi il 5 Agosto
del 2010 sullo Stabilimento di Massa, che ha causato
l’allagamento delle aree interrate del fabbricato
Impianti, fortunatamente senza conseguenze sull’attività
produttiva.
Altri tipi (specificati) 10%
Altri tipi (non specificati) 8%
Danni meteo 3%
Danni da fumo 3%
Incendi 52%
Furti 4%
Danni di natura elettrica 5%
Perdite d’acqua 6%
Spandimenti 7%
La distribuzione storica delle cause di incidente in SKF (1998-2010).
SKF e Sostenibilità
15
Business Care
18 L’iniziativa BeyondZero
19 Il cuscinetto, l’ambiente e la sicurezza
19 L’auto diventa sostenibile
19 SKF Low Weight Hub Bearing Unit
21 Low Friction X-Tracker
21 SKF fornisce servizi tecnologici per la nuova
sportiva elettrica Venturi Fétish
22 SKF Drum Support Unit, la lavatrice diventa sostenibile
23 Oltre il cuscinetto: prodotti e servizi SKF a favore dell’ambiente e della sicurezza
23 SKF Solution Factory
24 La tecnologia delle cinque piattaforme
24 SKF Solution Factory ed efficienza energetica
25 Attuatori SKF per lo yacht ibrido
26 Il Codice di Comportamento SKF (“Code of Conduct”)
27 Responsible Demand Chain
8 L’Organismo di Vigilanza e il decreto legislativo
2
231/2001
“La lotta alla corruzione è uno dei pilastri fondamentali
su cui si basa una crescita economica etica e
consistente”: questo principio è stato adottato nel 2004
dall’UN Global Compact, la più grande iniziativa
mondiale di etica imprenditoriale.
SKF applica le linee-guida sia UN Global Compact
che OECD per le imprese multinazionali, adottando
il principio di inderogabile etica di comportamento
nella gestione degli affari societari, delle trattative
commerciali, dei contratti di approvvigionamento e di
fornitura dei propri prodotti e servizi.
Riveste altrettanta importanza la responsabilità
di un’azienda nello sviluppare, produrre e
commercializzare prodotti, soluzioni e servizi
che rispondano alle necessità dei clienti e siano
assolutamente sicuri per l’impiego cui sono
destinati; aderendo volontariamente alla Carta
delle imprese per lo sviluppo sostenibile
(ICC Chart), SKF applica il principio dell’approccio
precauzionale nella fornitura di prodotti e servizi.
L’iniziativa BeyondZero
Oltre a seguire i principi sopra esposti, SKF si
impegna a fornire ai propri clienti prodotti e servizi
che costituiscano supporto al miglioramento della loro
efficienza energetica; questo è lo spirito del concetto
BeyondZero, che è parte del patrimonio culturale del
Gruppo.
SKF si è impegnata a realizzare i propri obiettivi
industriali in modo da minimizzare ogni impatto
negativo e contemporaneamente generare effetti
positivi sull’ambiente, coniando nel 2005 il termine
BeyondZero per identificare un’iniziativa nata da un’idea
assolutamente innovativa: utilizzare la conoscenza
SKF per fornire anche ai propri clienti gli strumenti
per conseguire obiettivi di risparmio energetico e di
salvaguardia ambientale, ottenendo un saldo globale di
segno positivo dopo aver compensato gli impatti delle
attività del Gruppo SKF.
Questo impegno porta SKF a sviluppare e porre in
commercio prodotti e soluzioni ad alta efficienza
energetica così come ad adottare tecnologie e pratiche
di risparmio energetico nell’ambito dei propri processi
produttivi.
Contributo
dei prodotti
e dei servizi
SKF
+
BeyondZero
0
Attività
interne
SKF
-
Obiettivo
Ridurre gli impatti negativi e aumentare gli impatti positivi
interni ed esterni a SKF in modo che il bilancio complessivo
sia positivo e in crescita continua.
Rappresentazione grafica del concetto BeyondZero.
18
Business Care
Il cuscinetto, l’ambiente e
la sicurezza
Il cuscinetto è un prodotto che fin dall’origine, per le
sue caratteristiche e per lo scopo per cui è costruito
e utilizzato, ha effetti benefici sull’ambiente; infatti,
riducendo l’attrito generato dal movimento e dalla
rotazione di parti meccaniche, il cuscinetto consente
alle macchine sulle quali è installato di ridurre la
dissipazione di energia e di conseguenza il consumo
di combustibili, la produzione di gas serra e i danni
all’ambiente.
Partendo da questo vantaggio originale, SKF ha tra i
propri obiettivi il miglioramento continuo delle
caratteristiche tecniche del cuscinetto, in termini di
durata e capacità di carico crescenti, livelli di attrito
sempre minori e dimensioni e masse sempre più
ridotte, da cui derivano minor consumo di materia
prima e di energia, meno rifiuti in fase produttiva,
minore richiesta di energia di rotazione ed un minor
consumo di lubrificante – olio o grasso – nel corso della
vita utile del cuscinetto.
SKF Low Weight Hub Bearing Unit
L’unità cuscinetto SKF Low Weight HBU costituisce una
nuova soluzione per cuscinetti mozzo ruota flangiati,
capace di contribuire a una notevole riduzione di
peso e di diminuire il consumo di carburante e le
emissioni di CO2. Grazie alla combinazione dell’acciaio,
che garantisce la stessa prestazione prevista per i
cuscinetti tradizionali, con l’alluminio (come componente
strutturale della flangia) si può ridurre il peso
complessivo fino al 30% rispetto alle unità standard.
Per esempio, nelle automobili di alta gamma (Premium
cars), l’unità SKF Low Weight HBU può ridurre il peso di
1 kg per asse, diminuendo le emissioni di circa
0,1 g di CO2/km, mentre nei veicoli commerciali
leggeri (LCV) può ridurre il peso di 3,5 kg per asse,
diminuendo le emissioni di circa 0,3 g di CO2/km.
Questi sono i risultati calcolati attraverso il simulatore
di prestazioni ambientali dei veicoli (VEP) sviluppato
dall’SKF in riferimento al ciclo standard di emissioni
Europeo (NEDC).
L’auto diventa sostenibile
La domanda di riduzione delle emissioni
di CO2 è una delle sfide strategiche che i produttori di
automobili si trovano ad affrontare. Infatti, l’emanazione
di severe restrizioni legislative in materia di CO2 a livello
europeo e mondiale sta incoraggiando i produttori di
veicoli e i fornitori di componenti a sviluppare nuove
tecnologie che possano contribuire alla riduzione del
consumo di carburante e delle conseguenti emissioni
di CO2.
SKF Italia ha sviluppato due nuove soluzioni per il
settore Automotive, che vanno nella direzione della
riduzione delle emissioni di CO2: l’SKF Low Weight HBU
e il Low Friction X-Tracker.
L’unità cuscinetto SKF Low Weight HBU.
Business Care
19
Questo nuovo tipo di cuscinetto consentirà un maggior
chilometraggio ad una vasta gamma di veicoli, tra
cui quelli elettrici (EV), mentre nel caso dei veicoli
commerciali leggeri (LCV), permetterà anche un
aumento della capacità di carico.
Un ulteriore beneficio consiste nella migliore
maneggevolezza del veicolo grazie alla riduzione delle
masse non sospese.
Una rassegna dei principali cuscinetti HBU prodotti ad Airasca.
20
Business Care
L’unità cuscinetto mozzo ruota SKF Low Weight HBU
è principalmente indicata per lo sviluppo di nuove
piattaforme di veicoli, in casi limitati si può effettuare il
retrofit su soluzioni già esistenti.
Questa unità cuscinetto è il risultato di una innovativa
combinazione di materiali e di un design che mantiene
la rigidezza, la durata e l’integrità strutturale, in
condizioni di stress sia corrosivo, sia termico.
Low Friction X-Tracker
SKF ha sviluppato una nuova gamma di mozzi ruota
progettati con l’obiettivo di ridurre l’attrito. Il Low
Friction X-Tracker riduce le emissioni di CO2 in modo
significativo rispetto alle unità convenzionali di cuscinetti
disponibili oggi sul mercato.
Il Low Friction X-Tracker è stato sviluppato
appositamente per le gamme superior e premium di
veicoli, che hanno una forte domanda di riduzione delle
emissioni di CO2, ma può essere adattato per tutti i
tipi di veicoli. Queste unità mozzo ruota sono adatte
sia per i veicoli di nuova concezione sia per eventuali
modifiche ad applicazioni esistenti, estendibili a qualsiasi
geometria del cuscinetto e disponibili per le applicazioni
normali e pesanti.
Il risultato è che la tecnologia avanzata di SKF è
riuscita a ridurre l’attrito del 25% rispetto
alle unità convenzionali. L’alta efficienza del
cuscinetto del mozzo contribuisce a ridurre le emissioni
di CO2 delle auto di medie dimensioni fino a 1,3 g/km.
Attraverso l’analisi delle interazioni tra i componenti, la
geometria dello schermo è stata ottimizzata. Il risultato
finale è una tenuta che produce attrito più basso
rispetto alle soluzioni tradizionali, con conseguente
perdita di potenza notevolmente ridotta.
SKF fornisce servizi tecnologici
per la nuova sportiva elettrica
Venturi Fétish
Il Salone dell’Auto di Parigi di Ottobre 2010 è stata la
vetrina scelta per il lancio della nuova sportiva elettrica
Venturi Fétish. La SKF collabora a fianco della Venturi
con l’offerta di servizi personalizzati di calcolo e la
fornitura di cuscinetti per il riduttore di velocità del
motore elettrico, nonché per le ruote anteriori.
La partnership tecnica tra la SKF e la Venturi
Automobiles si basa sulla profonda conoscenza
nel campo delle corse automobilistiche e attinge
dall’esperienza della SKF Racing Unit. L’offerta ai
clienti, anche nel settore dei veicoli elettrici, si compone
di soluzioni innovative, che si avvalgono delle varie
piattaforme di prodotto.
La SKF collabora con la Venturi anche per realizzare i
cuscinetti per il riduttore del nuovo Berlingo, studiato
in particolare per soddisfare le esigenze delle Poste
francesi e che sarà equipaggiato con motore elettrico
Venturi.
Vantaggi Low Friction
X-Tracker
•Riduzione delle emissioni di CO2
fino a 1,3 g/km
•Riduzione attrito
•Riduzione della perdita di
potenza
•Adatto sia per nuovi progetti
che per la modifica di
progetti esistenti
La Venturi Fétish, sportiva elettrica.
Business Care
21
SKF Drum Support Unit,
la lavatrice diventa
sostenibile
Progettare con maggiore flessibilità, assemblare
con meno operazioni, risparmiare materiali, lavorazioni,
energia e tutelare l’ambiente riducendone i consumi,
questo è stato l’ambizioso obiettivo della SKF
Powertrain & Electrical and Two Wheelers BU.
Inizialmente apparve difficile comprendere come l’SKF
Drum Support Unit potesse influenzare l’intero ciclo
di vita di una lavatrice, dalla progettazione all’utilizzo,
ma è quello che gli ingegneri dell’applicazione della
SKF sono riusciti a ottenere attraverso lo sviluppo e
la produzione di tale supporto. Questa unità integrata,
avente la funzione di supporto cestello e interamente
costruita in materiale polimerico, ottimizza infatti la
progettazione, l’assemblaggio e le prestazioni delle
lavatrici.
Cuscinetti E2
SKF ha lanciato nel 2007, e sta sviluppando
tuttora, una serie di prodotti e soluzioni ad alta
efficienza energetica, come una nuova famiglia
di cuscinetti che hanno un’efficienza energetica
del 30% superiore rispetto alle norme ISO,
garantendo un corrispondente risparmio per i
clienti che li installano.
Questa famiglia comprende le due tipologie di
cuscinetti più impiegate nell’industria: i radiali
rigidi a sfere (DGBB) – i più usati, ad esempio,
nei motori elettrici – e quelli a rulli conici (TRB),
che trovano applicazione in campo ferroviario,
nei sistemi di trasmissione, nell’industria
pesante, nel settore navale, nei generatori eolici,
nelle acciaierie e in molti altri casi.
22
Business Care
Presentata ufficialmente a Gennaio 2011, la SKF Drum
Support Unit risponde alle esigenze dei costruttori
in termini di performance e risparmi. Come noto,
ogni lavatrice è dotata di un serbatoio in plastica (o
vasca) che contiene l’acqua di risciacquo e sostiene
la rotazione del tamburo (o cestello) trascinato da un
motore elettrico. Le vasche sono sovra-stampate su
mozzi attualmente in ghisa o alluminio, sui quali sono
montati le tenute e i cuscinetti a sfera (vedi disegno a
pagina seguente).
L’esigenza dei produttori era quella di ottenere il
perfetto allineamento tra cuscinetti, guarnizioni di
tenuta idraulica e tamburo cosi da ridurre gli attriti al
minimo, oltre che assicurare la coesione del supporto
cuscinetti con la vasca per garantire la resistenza
necessaria in centrifuga. Questo limitando al minimo
il costo delle operazioni di montaggio, semplificando
la geometria del mozzo e riducendo i consumi della
lavatrice.
Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti con la SKF
Drum Support Unit che, grazie al suo design e alle
speciali caratteristiche tecniche, non soltanto
garantisce l’allineamento dei componenti, ma genera
anche il più basso attrito possibile, fattore che influisce
direttamente sia sull’efficienza e le condizioni di
esercizio della lavatrice, sia sui consumi energetici.
Minor attrito, quindi, significa minori costi
di utilizzo e una maggiore durata
dell’elettrodomestico. Ma non è tutto: la SKF
Drum Support Unit è un’unità compatta, leggera e
resistente alla corrosione, che non richiede alcuna
lavorazione prima del montaggio finale. Inoltre è
estremamente personalizzabile, cioè adattabile al
disegno di qualsiasi lavatrice una volta definite le
tipologie di cuscinetti da adottare.
Il supporto è in materiale polimerico, che sostituisce
la ghisa o l’alluminio utilizzati fino a oggi. Il materiale
polimerico ha il vantaggio di rendere più leggero
l’elettrodomestico, permettendo anche notevoli risparmi
per i produttori in fase di progettazione e montaggio.
Ultimo ma non meno importante, la SKF Drum Support
Unit può essere equipaggiata con guarnizioni a basso
attrito e cuscinetti a sfere Energy Efficient (E2), per
aggiungere un ulteriore risparmio in termini di attrito.
L’SKF Drum Support Unit, supporto compatto
per il cestello delle lavatrici.
Oltre il cuscinetto:
prodotti e servizi
SKF a favore dell’ambiente
e della sicurezza
I principi della sostenibilità trovano applicazione anche
nella molteplicità di prodotti e servizi che, oltre ai
cuscinetti, SKF propone al mondo industriale.
Lavorando a stretto contatto con i clienti industriali
per collaborare alla soluzione dei loro problemi tecnici,
SKF ha l’opportunità di accrescere il proprio bagaglio
di conoscenze, che si trasferiscono nello sviluppo di
soluzioni con maggiore attenzione per l’ambiente.
SKF Solution Factory
La SKF Solution Factory rappresenta il risultato
dell’evoluzione del Gruppo SKF da produttore di
componenti industriali a fornitore di conoscenza e
partner di soluzioni.
Un’evoluzione che nasce dalla Visione SKF di
“equipaggiare il mondo con la propria conoscenza”
e che trova applicazione concreta nella SKF Solution
Factory. All’interno della struttura vengono offerti
numerosi servizi che sintetizzano il know-how delle
cinque piattaforme del Gruppo (Cuscinetti e unità,
Tenute, Meccatronica, Sistemi di lubrificazione, Servizi)
in una struttura unica, in risposta all’esigenza di
flessibilità che contraddistingue l’odierno panorama
industriale.
SKF Solution Factory è un progetto sviluppato dalla
Service Division del Gruppo SKF e nel corso del
2009-2010 sono stati inaugurati numerosi centri in
tutto il mondo, che formano un network globale per la
condivisione di dati e informazioni.
Business Care
23
I servizi principali offerti dalla SKF Solution Factory
comprendono il monitoraggio delle condizioni, la
riparazione e rigenerazione di mandrini industriali, i
servizi di ingegneria dell’applicazione, i prodotti per
la trasmissione di potenza, i corsi di formazione e i
servizi per la massimizzazione dell’efficienza.
SKF Solution Factory Italy, inaugurata ad Aprile 2009,
si trova all’interno del Sito SKF di Torino, in Corso
Giulio Cesare 424/29, in posizione strategica rispetto
alle principali arterie di comunicazione, si sviluppa
su una superficie coperta di 1.800 metri quadrati e
comprende una sala conferenze, uffici e aree dedicate
ai singoli servizi. Completa la struttura una sala
espositiva con tutti i principali prodotti delle cinque
piattaforme SKF.
La tecnologia
delle cinque piattaforme
Nel corso della sua storia centenaria, la SKF ha
sviluppato un’eccellenza tecnologica in diversi settori,
contribuendo a definire nuovi standard di performance
e innovazione. Un processo di costante crescita,
supportato da una visione strategica che trova nelle
cinque piattaforme la sua forma più completa.
La SKF Solution Factory rappresenta un’ulteriore
evoluzione della struttura di SKF: intende essere la
sintesi operativa delle cinque piattaforme, per offrire
ai clienti servizi di conoscenza integrata a elevata
specializzazione. All’interno della SKF Solution Factory
ogni singolo problema viene affrontato sulla base di
un rapporto one-to-one per individuare le soluzioni
ottimali: flessibilità e multi-settorialità sono le parole
d’ordine del nuovo approccio della SKF Solution Factory.
La rottura di una macchina critica o la bassa
produttività di un impianto, per esempio, spesso
dipendono da diversi fattori, non riconducibili a
una singola causa: possono derivare da una errata
lubrificazione, oppure dall’allineamento non ottimale
dei componenti, o ancora da una manutenzione non
efficace. L’obiettivo della SKF Solution Factory è dare
una risposta ai problemi complessi, integrando la
conoscenza delle cinque piattaforme in un unico centro
di eccellenza.
SKF Solution Factory
ed efficienza energetica
L’efficienza è un tema centrale delle strategie di
innovazione di SKF. Massimizzare l’efficienza
dei macchinari industriali significa risparmiare
energia, ridurre i guasti imprevisti e incrementare la
produttività. La SKF Solution Factory Italy offre servizi
di consulenza che utilizzano tecnologie e tecniche
di analisi per proporre azioni migliorative su tutte le
tipologie di macchine.
L’Asset Efficiency Optimization di SKF integra differenti
aree di competenza delle cinque piattaforme del
Gruppo:
• Root Cause Failure Analysis.
Il servizio di analisi delle cause di guasto dei
cuscinetti e degli organi meccanici è una metodologia
che permette di individuare i malfunzionamenti dei
componenti in modo preciso e accurato.
Le cinque piattaforme della conoscenza SKF.
24
Business Care
• Lubrication Consultancy.
L’analisi della lubrificazione è estremamente
importante all’interno degli impianti industriali.
Il corretto lubrificante, nella giusta quantità, al
momento giusto, nella giusta posizione, con il
corretto metodo o sistema garantisce vantaggi
concreti in termini di produttività.
• Mechanical Services.
I servizi dedicati ai componenti meccanici permettono
di apportare azioni migliorative sui macchinari, con
soluzioni customizzate.
• Alignment Competence Center.
Allineamento ed equilibratura sono servizi offerti
dalla SKF Solution Factory che si avvalgono di
tecnologie all’avanguardia, frutto dell’esperienza
del Gruppo nella progettazione e manutenzione di
macchine rotanti.
Attuatori SKF per lo yacht ibrido
Per il Gruppo sloveno Seaway, tra i leader mondiali nella
progettazione in campo nautico, la SKF ha fornito uno
specifico attuatore lineare per il meccanismo frizione
tra il generatore e il motore diesel del nuovo yacht a
propulsione ibrida Greenline.
Il Greenline, che impiega un motore diesel abbinato a
pannelli solari posti sul tetto come fonte ausiliaria di
energia, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e premi
come l’elezione a “boat of the year”.
Nella navigazione in modalità elettrica, il Greenline ha un
impatto ambientale praticamente nullo, mentre quando
è in funzione il motore diesel, il particolare design dello
scafo consente di ridurre il consumo di carburante per
miglio marino, contribuendo in tal modo alla riduzione
complessiva delle emissioni di CO2.
Gli attuatori elettromeccanici SKF consentono di
effettuare movimenti alternativi precisi, controllati e
ripetibili nelle applicazioni con movimento lineare. Nello
specifico, l’attuatore è stato personalizzato secondo i
requisiti del produttore del sistema di propulsione ibrido
diesel-elettrico che alimenta lo yacht.
La conoscenza e le soluzioni SKF aiutano a catturare più energia dalle onde
Gli ingegneri di SKF hanno fornito le conoscenze e le soluzioni al settore
di R&D di un cliente del Regno Unito, per rendere operativo un dispositivo
innovativo per la conversione dell’energia del moto ondoso. Il dispositivo è
stato sviluppato da MacTaggart Scott (rinomata società di ingegneria del
mondo marino) e, anche se ancora un prototipo, è in grado di aumentare
significativamente la quantità di energia delle onde convertita in energia
rispetto alle tecnologie precedentemente sviluppate. La conoscenza e le
soluzioni SKF sono state applicate in diversi modi, compreso il controllo
elettromeccanico della pompa, i cuscinetti e la connessa analisi ingegneristica.
Ulteriori informazioni su come SKF supporta i vari settori con soluzioni che
offrono un valore aggiunto ambientale possono essere trovati su www.skf.com.
Business Care
25
Il Codice di
Comportamento SKF
(“Code of Conduct”)
Le responsabilità SKF nei confronti dei clienti, dei
distributori, dei fornitori, dei dipendenti, degli azionisti
e della Società in generale sono descritte nel Code
of Conduct, che affonda le sue radici nella tradizione
centenaria di SKF come impresa internazionale.
Un Codice che riassume i valori etici fondamentali del
Gruppo SKF è stato pubblicato inizialmente nel 2002,
tradotto in lingua locale e diffuso a tutte le unità SKF a
partire dal 2003 e infine rafforzato e rilanciato nel 2007.
Il Codice è conforme ai principi Global Compact delle
Nazioni Unite e alle linee-guida OECD per le imprese
multinazionali.
Dal 2004 è in atto un sistema di audit interno sul
suo grado di applicazione, che è inserito nel processo
di audit dei sistemi di gestione ISO 14001 e OHSAS
18001 effettuato dal Corporate Audit Team e dagli
EHS Country Coordinator. La procedura di audit è stata
migliorata nel 2008 introducendo una valutazione del
rischio non finanziario. La frequenza degli audit sul
Code of Conduct, a seconda del punteggio emerso dalla
valutazione del rischio enunciata in precedenza, può
essere biennale o triennale.
Il Code of Conduct è stato inserito nel documento
denominato The SKF Commitment pubblicato in
occasione della Conferenza generale di Gruppo del 2007
I Principi del Codice di Comportamento SKF
Responsabilità verso i clienti
Acquisire e conservare la fedeltà dei clienti con un impegno continuo in attività di
ricerca e sviluppo; essere in grado di fornire prodotti, servizi e soluzioni che soddisfino
le attese dei clienti per quanto riguarda qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente.
Responsabilità verso i dipendenti
Rispettare i dipendenti e i loro diritti. Offrire condizioni di lavoro non discriminatorie e
che soddisfino requisiti di qualità e sicurezza. Migliorare costantemente le capacità e
le competenze di ognuno per garantire piena soddisfazione personale e prospettive di
carriera.
Responsabilità verso gli azionisti
Tutelare gli investimenti degli azionisti e impegnarsi per ottenere una durevole e sempre
maggiore redditività.
Responsabilità verso la Società
Gestire il business con grande senso di responsabilità sociale, agendo in conformità con
le leggi dei diversi Paesi in cui si opera. Esprimere appoggio e dimostrare rispetto per
la protezione dei diritti umani riconosciuti in campo internazionale. SKF deve assicurare
di non essere complice di abusi contro i diritti umani e di considerare sempre gli aspetti
relativi a salute, sicurezza e ambiente come elementi attraverso i quali contribuire a uno
sviluppo sostenibile.
26
Business Care
con lo scopo di ribadire l’obbligo di tutti i dipendenti ad
agire in conformità con i principi del Codice.
The SKF Commitment è disponibile in 18
lingue e descrive Vision, Mission, Drivers, Values e Code
of Conduct del Gruppo SKF; oltre a essere destinato
ai dipendenti, questo opuscolo rappresenta un utile
strumento di comunicazione della cultura, del modo di
lavorare, della mentalità e del vantaggio competitivo SKF
a tutti gli Stakeholders.
I contenuti del Codice di Comportamento sono oggetto
di approfondimento e discussione in tutti i programmi di
formazione manageriale; i suoi principi sono riportati nel
riquadro di pagina precedente.
Responsible
Demand Chain
confermano di essere allineati:
• al Codice di Comportamento della SKF per fornitori di
prodotti o di servizi;
•alla SKF Environment, Health and Safety Policy;
• all’iniziativa Zero Difetti.
SKF, a partire dal 2006, ha stabilito che tutti i
Major Suppliers devono dotarsi di un Codice di
Comportamento in linea con quello SKF, conseguire
la certificazione ISO 14001, monitorare le emissioni
di CO2 e successivamente implementarne un piano di
riduzione. A fine 2010, dei 156 Major Suppliers, 121
avevano adottato un proprio Codice di Comportamento
e 109 avevano conseguito la certificazione ISO
14001. Dal 2009 l’obiettivo di monitoraggio e di
riduzione delle emissioni di CO2 è stato esteso ai
Major Suppliers maggiormente energy intensive.
Per assicurare l’etica nella catena di fornitura, dal 2009
SKF ha istituito un comitato di Responsible Demand
Chain con il compito di definire le strategie e prendere
delle decisioni a seguito di non conformità riscontrate
in fase di audit ai fornitori.
L’SKF Purchasing Group Policy prevede che tutti
i fornitori debbano dimostrare alti standard di
responsabilità, in accordo con i principi elencati nel
Codice di Comportamento della SKF per fornitori di
prodotti o di servizi. La Purchasing Policy si applica
anche a tutti i dipendenti SKF per le trattative
con fornitori o potenziali fornitori.
Tutti i nuovi fornitori di materiali diretti devono essere
approvati da SKF attraverso un audit in accordo con
la SKF External Supplier Quality System Procedure.
Il questionario di questo audit prevede, tra l’altro, di
valutare la conformità agli standard EHS (Environment,
Health and Safety) e al Codice di Comportamento della
SKF per fornitori di prodotti o di servizi.
I nuovi fornitori devono inoltre essere conformi alle
politiche SKF sui fornitori e ai requisiti speciali definiti
nell’SKF Quality Standard for Suppliers (disponibile
su skf.com). I fornitori, sottoscrivendo lo Standard,
Business Care
27
Major Suppliers vengono
regolarmente auditati (almeno una volta ogni
Inoltre i
tre anni) relativamente alla conformità ai requisiti
EHS e al Codice di Comportamento.
Per gli altri fornitori (non Major) nel 2008 è
stato sviluppato uno strumento di valutazione del
rischio, risultato della collaborazione tra Corporate
Sustainability, Group Legal, Group Demad Chain e
uno Stakeholder indipendente. Tale strumento serve
a valutare i fornitori sui seguenti aspetti: posizione
geografica, numero di dipendenti, aspetti EHS e
violazione dei diritti umani. Attualmente molti dei
fornitori sono stati valutati seguendo la stessa
procedura dei Major Suppliers; lo strumento di
valutazione del rischio aiuta a determinare quali sono
i fornitori a rischio più alto e quali di questi devono
essere sottoposti ad audit aggiuntivi.
A fine 2010 sono state completate più di 2.500
valutazioni del rischio per i fornitori e sub-fornitori
situati in regioni dove il rischio di violazione dei diritti
umani era potenzialmente alto. I fornitori che
hanno ottenuto un punteggio più alto sono stati
auditati da SKF.
Fissare degli obiettivi di miglioramento per i fornitori
low-performing è vitale per SKF; è fondamentale
comminare, ove necessario, severe non-conformità
e pretendere dai fornitori non-conformi un piano per
adottare le necessarie azione correttive.
Oltre ai corsi per rendere consapevoli i fornitori
di queste nuove misure, i fornitori SKF che si
distinguono in termini di qualità, costo, tempi di
consegna, innovazione e management e sostenibilità,
sono premiati con l’SKF Suppliers Excellence Award.
Ulteriori informazioni in merito alle attività legate
alla Responsible Demand Chain si possono trovare sul
portale SKF Supplier Centre di skf.com.
28
Business Care
L’Organismo di Vigilanza
e il decreto legislativo
231/2001
Da quando è entrato in vigore il decreto legislativo
231/2001, se un dipendente con posizione di
responsabilità commette certe tipologie di reato
nell’interesse, effettivo o presunto, della società per cui
lavora, la stessa società e i suoi vertici possono essere
chiamati a risponderne legalmente e subire conseguenze
penali, economiche o amministrative.
I reati ai quali si riferisce questo decreto sono molteplici,
il loro elenco è andato arricchendosi nel corso degli anni
ed è destinato ad evolversi ulteriormente sull’onda di
normative europee progressivamente emanate e recepite
a livello nazionale.
All’inizio si parlava essenzialmente di reati relativi ai
rapporti con funzionari della pubblica amministrazione
e quindi, in pratica, ai casi di corruzione e di
concussione per l’ottenimento di autorizzazioni
o per l’annullamento di sanzioni o condanne, di
truffa in occasione di conseguimento di contributi e
finanziamenti pubblici, di frode informatica o fiscale.
Poi si è passati ai reati societari, come le false
comunicazioni sociali, le operazioni illecite sulle azioni e
sugli utili e sulla predisposizione dei bilanci, l’impedito
controllo da parte degli organi di vigilanza e di
revisione, il conflitto di interessi e così via, per giungere
a quelli introdotti più recentemente, che riguardano
l’ambiente e la sicurezza sul lavoro.
In questi campi SKF si trova in una posizione molto
avanzata, che ha consentito di precorrere l’applicazione
dei requisiti del decreto 231/2001 grazie all’adozione e
alla certificazione dei sistemi di gestione dell’ambiente
secondo lo standard ISO 14001 (dal 1998) e della
salute e sicurezza sul lavoro secondo lo standard
OHSAS 18001 (dal 2005).
Le sanzioni sono potenzialmente molto pesanti,
possono essere di carattere pecuniario o di carattere
interdittivo e, comunque, si sommano al danno
d’immagine per l’effetto mediatico.
L’insieme delle regole e delle procedure applicative
è contenuto nel “Modello organizzativo” e nel
“Codice etico”, documenti approvati dal Consiglio di
Amministrazione e pubblicati sull’intranet aziendale e
su www.skf.it, a disposizione di tutti gli Stakeholders, a
partire da clienti e fornitori.
Lo stesso Consiglio di Amministrazione nomina
l’Organismo di Vigilanza, che anche per il triennio
2011-2013 sarà costituito, per tutte le società SKF
sopra elencate, da due componenti: Michelangelo
Rissone e Giorgio Bruno, con sede ad Airasca.
Gli strumenti di prevenzione e salvaguardia previsti
dal decreto sono sostanzialmente due: l’adozione di un
sistema di regole e procedure che definiscano ruoli,
compiti e responsabilità di tutti coloro che occupano
le posizioni cosiddette “apicali” dell’organizzazione, e
la nomina di un Organismo di Vigilanza che si occupi
della predisposizione, della diffusione e della verifica
dell’applicazione di tale sistema.
L’applicazione del decreto 231/2001 da parte di
un’azienda non è obbligatorio, ma rappresenta
un’opportunità di carattere volontario che è ormai colta
da un numero sempre crescente di organizzazioni; così
hanno fatto da anni le tre principali società SKF italiane
(SKF Industrie, RFT e Somecat), che hanno individuato
nel decreto 231/2001 e nei suoi documenti la naturale
integrazione del Code of Conduct e del The SKF
Commitment del Gruppo SKF; a queste si è aggiunta,
nel 2010, la GLO.
L’Home Page di skf.it, con il link alla documentazione relativa al D. Lgs. 231/2001.
Business Care
29
Environmental Care
32 Il Sistema di gestione Ambiente, Salute e Sicurezza
32 L’audit Ambiente, Salute e Sicurezza
33 Conformità legale
33 Progetti di bonifica ambientale
34 Costruire in modo sostenibile – la certificazione LEED
34 I cambiamenti climatici
34Il reporting delle emissioni di CO2
36 Energy intensity e carbon intensity
36 L’energy management in SKF
37 Background energy
37 Gli obiettivi
38 I risultati
40 L’applicazione della Direttiva Emission Trading
40 Le altre emissioni indirette di CO2
41 La riduzione degli impatti ambientali nei Siti italiani
44 La riduzione dei rifiuti avviati a discarica
44 Il consumo di solventi
45 Il riciclo dei pallet-box: il Servizio@Pallet
Ad iniziare dalla pubblicazione della prima Politica
ambientale negli anni ’80, SKF persegue un obiettivo
di miglioramento continuo delle proprie prestazioni
ambientali. L’approccio SKF ai temi ambientali è
generalmente considerato fra quelli di più alto
profilo, tuttavia il Gruppo ritiene che esistano ancora
considerevoli margini di miglioramento.
Tali miglioramenti possono produrre effetti positivi che
non si limitano all’ambito SKF (contribuendo a ridurre
gli impatti ambientali delle proprie attività, i costi
di gestione e i rischi operativi), ma vanno anche ad
influenzare positivamente i risultati ambientali di clienti
e fornitori, secondo la filosofia BeyondZero.
Dallo sviluppo del prodotto all’innovazione tecnologica,
dalla gestione della catena di fornitura alla logistica e,
più recentemente, allo studio del ciclo di vita del prodotto
(LCA, Life Cycle Assessment) si possono individuare
azioni di riduzione degli impatti sull’ambiente in grado di
produrre ulteriori sostanziali progressi.
Proprio dalle considerazioni sull’LCA ha preso spunto
il coinvolgimento della catena di fornitura di energia,
materie prime, componenti e servizi nell’adozione e nel
conseguimento degli obiettivi ambientali – e non solo –
del Gruppo SKF.
Il Sistema di gestione Ambiente,
Salute e Sicurezza
SKF è stato il primo produttore internazionale di
cuscinetti a conseguire, nel 1998, la certificazione
ISO 14001, lo standard internazionale di gestione
ambientale.
La ragione di una certificazione globale a livello di
Gruppo consiste nella volontà di definire e mantenere gli
stessi elevati standard di salvaguardia ambientale in ogni
parte del mondo in cui SKF opera, indipendentemente
dalle condizioni geografiche e socio-economiche locali.
Le Unità produttive e distributive ed i centri di
progettazione e di ricerca SKF sono quindi coperti da
un’unica certificazione ISO 14001, periodicamente
rinnovata.
SKF è stato anche il primo produttore internazionale
32
Environmental Care
di cuscinetti a conseguire, nel 2005, la certificazione
OHSAS 18001, lo standard internazionale di gestione
della salute e della sicurezza sul lavoro.
L’adozione del sistema di gestione della salute e della
sicurezza fornisce supporto all’applicazione dell’iniziativa
Zero Incidenti (infortuni sul lavoro e malattie
professionali), al raggiungimento degli stessi elevati
standard in tutti i Siti SKF e al conseguimento degli
ambiziosi obiettivi ad esso correlati.
Il preesistente sistema di gestione, limitato ai temi
ambientali, è stato quindi integrato con nuove
procedure dedicate alla salute e alla sicurezza in modo
da costituire un Environment, Health & Safety (EHS)
Management System.
A livello italiano, questo Sistema di gestione
rappresenta anche un supporto strutturato
all’applicazione dei dettami delle norme di legge sulla
sicurezza dei lavoratori e di quelle relative all’ambiente.
Il certificato integrato ISO 14001 / OHSAS 18001 del
Gruppo SKF comprende oggi 98 Siti in 29 Paesi.
Nel 2010 il Sito GLO di Poggio Rusco (MN), acquisito
nel 2008, ha completato l’integrazione nel sistema di
gestione EHS di Gruppo, ha superato gli audit di verifica
ed è stato inserito nel certificato SKF.
Il certificato è riportato a pag. 71.
L’audit Ambiente, Salute
e Sicurezza
Ogni Sito SKF è sottoposto ad un articolato programma
di verifiche periodiche interne ed esterne sul grado di
conformità alle procedure ed alle normative applicabili
e sull’andamento dei parametri di controllo delle
cosiddette “prestazioni”.
Il programma di audit è di tipo multilivello, e prevede:
• un ciclo triennale di verifiche in ogni Sito a cura
dell’Ente terzo di certificazione;
• un ciclo di verifiche in ogni Sito (Group audit) a
cura di auditor interni al Gruppo; la periodicità può
essere biennale o triennale in base ad una serie di
parametri che tengono conto delle criticità specifiche;
• un ciclo annuale di audit finalizzati alla verifica della
conformità con le norme di legge e con gli standard
di Gruppo, effettuato a cura dell’EHS Country
Coordinator;
• un ciclo annuale di audit interno a ogni Sito, a cura
di responsabili locali abilitati come “Auditor interni”.
La combinazione fra i diversi cicli di audit consente
di individuare tempestivamente le debolezze del
Sistema e di avviare le necessarie azioni correttive o,
preferibilmente, preventive per evitare l’insorgere di
non-conformità più gravi.
Nel 2010 hanno superato positivamente le verifiche
dell’Ente esterno di certificazione, il Det Norske Veritas
(DNV), i Siti di Varese, Airasca, Villar Perosa OMVP/TBU
e Pianezza.
Conformità legale
Il Sistema di gestione EHS garantisce che tutti i
Siti SKF, indipendentemente dalla loro collocazione
geografica, operino in conformità con le norme di
legge ivi applicabili e secondo i più elevati criteri di
salvaguardia dell’ambiente e di sicurezza sul lavoro.
La verifica periodica dell’applicabilità ad ogni Sito dei
requisiti di norme di nuova emanazione nonché della
conformità a tutte le normative di pertinenza è svolta
a livello locale, con una supervisione a cadenza almeno
annuale da parte dell’EHS Country Coordinator.
Progetti di bonifica ambientale
SKF ha promosso numerose iniziative per porre rimedio
a situazioni di contaminazione del suolo conseguenti ad
attività produttive del passato.
In Italia sono in corso da alcuni anni progetti di bonifica
che riguardano un’ex-discarica e gli Stabilimenti di
Villar Perosa, dove sono stati realizzati dei pozzi
di intercettazione delle acque sotterranee per il
monitoraggio e la bonifica di potenziali condizioni di
inquinamento.
Un altro progetto di intervento di salvaguardia del
sottosuolo è stato approvato dalle autorità competenti
per quanto riguarda una discarica utilizzata fino agli
anni ’70 nel Pinerolese; qui si prevede di realizzare le
previste opere di impermeabilizzazione entro il 2012.
Environmental Care
33
Costruire in modo sostenibile –
la certificazione LEED
SKF sta attuando un considerevole programma di
costruzione di nuovi insediamenti industriali e ha
deciso di applicare i più elevati standard di compatibilità
ambientale, ovunque vengano realizzati.
Ciò si traduce nell’obbligo di progettare e costruire
i nuovi Stabilimenti e uffici secondo le prescrizioni
dettate dallo standard LEED (Leadership in Energy
and Environmental Design, sviluppato dall’US Green
Building Association) o equivalente.
A seconda del punteggio conseguito dalle soluzioni
eco-compatibili applicate, è prevista l’assegnazione di
quattro livelli di certificazione; il nuovo quartier generale
di SKF USA di Lansdale, in Pennsylvania, ha ricevuto
il LEED Platinum Award mentre il nuovo Stabilimento
Railway di Tver, in Russia, ha ricevuto il Gold Award.
Sono attualmente in corso di progettazione e
realizzazione – applicando lo standard LEED – 7 nuovi
insediamenti SKF in Cina e in India.
34
Environmental Care
I cambiamenti climatici
Le emissioni dei cosiddetti “gas serra” (GHG, green
house gases) – dovute soprattutto alla produzione
di energia – possono essere responsabili di danni
irreversibili all’equilibrio climatico del Pianeta; fra i gas
classificati come GHG, quello di gran lunga più diffuso è
l’anidride carbonica (CO2).
Considerando che le attività SKF provocano quasi
esclusivamente emissioni dirette e indirette di CO2 e che
quelle degli altri GHG sono di un ordine di grandezza
inferiore e comunque ad esse correlate, il Gruppo ha
deciso di includere nei propri rendiconti solo la CO2.
Il reporting delle emissioni di CO2
SKF ha deciso di monitorare e contabilizzare le
emissioni di CO2 adottando il protocollo GHG,
universalmente riconosciuto come il sistema più
completo e documentato per la rendicontazione delle
emissioni di gas a effetto serra.
Il protocollo GHG suddivide le emissioni di CO2 in tre
categorie:
• categoria 1: le emissioni dirette, provocate dalla
combustione in loco di metano e altri combustibili
fossili.
Il calcolo si effettua moltiplicando il consumo di
combustibile per il relativo fattore di emissione che,
nel caso del metano, è di 2 tonnellate ogni 1.000
metri cubi;
• categoria 2: le emissioni indirette provocate dalla
produzione dell’energia elettrica e termica acquistata.
Il fattore di emissione dell’energia elettrica deriva
dalla fonte di provenienza.
In base al protocollo adottato, i fattori di emissione
associati a ogni fonte di approvvigionamento sono
quelli riportati nella tabella di pag. 39 e variano da
poco più di zero per le fonti rinnovabili a 820 g/kWh
per l’energia prodotta col carbone;
è quindi necessario che ogni Sito di consumo
identifichi il fattore di CO2 della propria energia
elettrica in base alle fonti dichiarate dal fornitore o ai
valori medi del mercato di riferimento.
Per quanto riguarda la fornitura di energia termica
da terzi, l’unico caso italiano è quello di Airasca, che
riceve acqua surriscaldata dall’adiacente impianto a
biomasse. A questa energia è attribuito un fattore di
emissione nullo, data la fonte di natura rinnovabile;
• categoria 3: le emissioni indirette provocate da
attività collaterali come trasporti, logistica e
terziarizzazione di processi e servizi.
Dal 2006 il Gruppo SKF ha introdotto fra i propri
obiettivi ambientali la riduzione delle
emissioni di CO2 delle prime due categorie nella
misura del 5% all’anno, in valore assoluto.
Protocollo di monitoraggio delle emissioni di gas serra
CO2
SF6
Categoria 2
(emissioni indirette)
CH4
N20
Categoria 1
(emissioni dirette)
HFCS
PFCS
Categoria 3
(emissioni indirette)
Viaggi di lavoro
Fornitori di energia e calore
Fornitori di componenti, materiali e logistica
Siti SKF
Environmental Care
35
Energy intensity e carbon intensity
36
Environmental Care
kWh / € 103
1000
900
866
997
867
700
849
800
979
Per ridurre le emissioni dirette e indirette di CO2, la
strategia SKF si muove in due direzioni:
• aumentare l’efficienza energetica delle proprie
attività, riducendo i consumi, agendo sulla cosiddetta
energy intensity.
L’energy intensity si misura come rapporto fra
l’energia complessivamente consumata in tutte le sue
forme presso gli insediamenti SKF e un parametro
che quantifica i volumi produttivi nello stesso periodo
(nel nostro caso il “valore aggiunto”);
• utilizzare energia elettrica con minor fattore di CO2,
agendo sulla cosiddetta carbon intensity.
La carbon intensity è la quantità di CO2 emessa
durante il processo di generazione dell’energia
destinata ai consumi SKF.
La riduzione della carbon intensity è perseguita a
livello di Gruppo sia stipulando contratti di acquisto
di energia rinnovabile sia promuovendo investimenti
diretti o indiretti nella produzione di tale energia.
SKF ritiene che anche richiedere al mercato
energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sia
uno strumento per incentivarne indirettamente la
produzione.
La riduzione delle emissioni di CO2 non produce solo
effetti positivi sull’ambiente ma anche sui costi e sui
rischi finanziari correlati, data l’estrema volatilità dei
mercati a cui si è assistito negli ultimi anni.
Di seguito è raffigurato l’andamento dell’energy intensity
dal 2006 al 2010 per gli Stabilimenti SKF italiani.
Energy Intensity Index
SKF Italia
2006
2007
2008
2009
2010
600
500
L’energy management in SKF
La gestione dei consumi e delle iniziative di
miglioramento in campo energetico è svolta da funzioni
integrate nella struttura organizzativa SKF a diversi
livelli:
• di Gruppo, nell’ambito della Group Sustainability;
• di Divisione, dove operano i rispettivi Sustainability
Manager;
• di Country, dove nel caso italiano è nominato un
Energy Manager;
• di Sito, dove è nominato un Site Energy Coordinator.
Queste figure lavorano in stretta collaborazione tra loro,
con continui interscambi di informazioni ed esperienze.
A loro supporto è stato istituito nel 2010 nell’ambito
della Service Division un centro denominato ECC
(Energy Competence Center), che raggruppa alcuni
esperti in campo energetico ed ha come missione la
consulenza sia all’interno delle unità produttive SKF che
verso i clienti.
È inoltre disponibile una sezione di Spider, l’intranet di
Gruppo, interamente dedicata alla formazione in campo
energetico, con strumenti di supporto, database e
informazioni utili.
Di fondamentale importanza, ai fini della raccolta dei
dati e del monitoraggio delle prestazioni, sono infine
due supporti informatici:
• SKF Energy, un database comune che tutti i Siti
SKF utilizzano per registrare le previsioni di consumo
dei mesi seguenti e gli effetti di miglioramento
prodotti dalle attività poste in atto; questo database
costituisce anche uno strumento indispensabile per la
condivisione delle best practice e la promozione delle
loro repliche in tutti gli ambiti SKF.
Le informazioni contenute in SKF Energy
costituiscono anche un supporto oggettivo al
processo decisionale dell’approvazione degli
investimenti e alla definizione delle loro priorità;
• Compass, il portale di Gruppo per la gestione di
tutti gli aspetti di ambiente, salute e sicurezza, che
comprende una sezione dedicata alla raccolta dei
dati sui consumi e i costi energetici e sulle emissioni
di CO2.
Background energy
Il sistema di monitoraggio dei consumi energetici
applicato in SKF consente di suddividerli fra gli
impieghi destinati al processo e quelli destinati alla
climatizzazione degli ambienti.
In prima istanza si è rivolta l’attenzione all’energia
elettrica utilizzata nei processi produttivi, creando una
base di dati riportanti il rapporto, mese per mese, fra
consumo di energia e volume produttivo (espresso
come valore aggiunto).
L’interpolazione di questi dati dimostra che vi è una
certa proporzionalità fra consumo di energia elettrica
e volume produttivo, però evidenzia anche il fatto che
esiste un consumo di base, dovuto al mantenimento
in funzione dei vari servizi e impianti ausiliari, anche
quando lo Stabilimento non produce; questa è definita
background energy e rappresenta un consumo
improduttivo.
La background energy nella realtà degli Stabilimenti
italiani vale circa il 10% del consumo totale.
Background Energy
Consumo
energia
elettrica
BE
0
Valore aggiunto
BE = Energia elettrica consumata a Stabilimento non in produzione
(valore aggiunto = 0)
Gli obiettivi
Come sopra ricordato, fin dal 2006 il Gruppo SKF ha
fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2
(categoria 1 + categoria 2) del 5% anno su anno, a
prescindere dagli eventuali incrementi produttivi; questo
obiettivo è sempre stato riconosciuto come uno dei più
ambiziosi stabiliti da una società industriale, sia per
l’entità in sé sia per il fatto che non è riferito ai volumi
produttivi.
Ciò ovviamente fino al 2008, quando il trend produttivo
in continua crescita rendeva problematico mantenere
questo impegno, che comunque a livello italiano
è sempre stato onorato agendo sia sull’efficienza
energetica che sulle fonti di approvvigionamento
dell’energia elettrica.
La caduta dei volumi produttivi dell’ultima parte del
2008 e di quasi tutto il 2009, mentre da un lato ha reso
involontariamente agevole raggiungere e superare il
traguardo di riduzione delle emissioni di CO2, dall’altro ha
determinato un risultato di fatto non migliorabile l’anno
successivo, in presenza dell’auspicata ripresa produttiva.
Per tener conto di questo fenomeno, l’obiettivo per il
2010 era stato riformulato “una tantum” definendo
una riduzione del 5% rispetto al 2008 anziché rispetto
all’anno precedente, non considerabile come significativo.
Environmental Care
37
Per il 2010 si era poi introdotto per la prima volta un
obiettivo di efficienza energetica, fissato nella riduzione
del 10% della background energy (rif. paragrafo
precedente).
Gli obiettivi 2011 sono:
• riduzione del 5% delle emissioni di CO2 rispetto
al 2010;
• riduzione del 10% della background energy
rispetto al riferimento del biennio precedente.
I risultati
A livello di Gruppo, le emissioni di CO2 contabilizzate
nel 2010 sono state di 508.300 tonnellate, un valore
quasi pari a quello del 2008, quindi non in linea con
l’obiettivo prefissato (rimodulato, come sopra spiegato,
con riferimento al 2008).
Le ragioni di tale risultato sono da ricercarsi non
solo nel consistente aumento dei volumi produttivi,
ma anche nella collocazione geografica delle
nuove o incrementate capacità produttive, situate
prevalentemente in Cina e India. Qui è meno sviluppata
la possibilità di acquisto di energia elettrica con
basso fattore di emissione di CO2, essendo ancora
preponderante la fonte fossile, carbone compreso.
Per mantener fede agli impegni assunti, SKF ha deciso
di compensare le emissioni in eccesso rispetto al target
acquistando l’equivalente di 40.000 tonnellate di CO2
in certificati VER (Voluntary Emission Reduction),
emessi sul mercato indiano a favore di due acciaierie in
correlazione con progetti di riduzione delle loro emissioni.
Questa scelta, fra le varie possibili su altri mercati, è
stata ritenuta la più efficace a compensare l’impatto delle
emissioni SKF, essendo legata a interventi concreti e
verificabili.
Tale operazione, verificata e certificata dai competenti
organi internazionali, ha consentito di ridurre a
468.300 tonnellate le emissioni di CO2 relative al 2010
considerate della reportistica di Gruppo e di dimostrare il
conseguimento del traguardo di riduzione del 5%.
A livello italiano, le emissioni di CO2 del 2010 sono state
di 34.289 tonnellate, contro le 30.819 del 2009 e le
36.938 del 2008.
I risultati sono stati quindi sostanzialmente in linea con
gli obiettivi di Gruppo.
Maggiori dettagli sono riportati nella tabella sottostante.
Consumi ed emissioni Gruppo SKF e SKF Italia – 2010
38
Environmental Care
GRUPPO SKF
SKF ITALIA
Consumo
Emissioni
(tons CO2)
Consumo (% Gruppo)
Emissioni (% Gruppo)
(tons CO2)
Energia elettrica
1.246 GWh
Metano
32.876.000 Nm3 Energia termica
228 GWh
acquistata
Altre fonti
Totale
390.527
65.729
42.075
234 GWh (18,8%)
9.652.000 Nm3 (29,4%)
21 GWh (9,2%)
14.985 (3,8%)
19.304 (29,4%)
0
9.972
508.303
–
34.289 (6,7%)
I punti di forza della situazione italiana sono costituiti da:
• un fattore di emissione di CO2 dell’energia elettrica
acquistata mediamente molto basso (64 g/kWh,
contro una media di Gruppo di 313 g/kWh), grazie a
clausole contrattuali che privilegiano fonti rinnovabili o
comunque ad alto rendimento di cogenerazione;
• una consistente fornitura di energia termica per
il riscaldamento di Airasca proveniente da fonte
rinnovabile (cippato di legno), che ha fattore nullo.
Fattore medio di emissione dell’energia elettrica utilizzata dai Siti SKF italiani
2004
CO2 (t) / E.E. (GWh)
2005
2006
2007
2008
2009
2010
86,9785,70 79,6081,0969,10 67,00 64,00
Fattori di conversione fra energia e anidride carbonica adottati da SKF
2 t/1.000 Nm3
0,061 t/GWh – eolica
0,068 t/GWh – idroelettrica
0,072 t/GWh – nucleare
220 t/GWh – cogenerazione a metano
350 t/GWh – ciclo combinato a metano
820 t/GWh – termoelettrico a carbone
Consumo di metano
Siti SKF italiani
Consumo di energia elettrica
Siti SKF italiani
MWh / V.A. (€x103)
250.000
0,70
0,60
200.000
0,50
0,40
251.960
202.106
234.047
50.000
280.240
100.000
270.778
150.000
2006
2007
2008
2009
2010
0,05
16.000
14.000
0,04
12.000
10.000
0,03
8.000
0,30
6.000
0,20
4.000
0,10
2.000
0,00
0
0,02
2006
2007
2008 2009
9.652
0,80
8.648
0,90
9.749
300.000
1.000 Nm3 / V.A. (€x103)
1.000 Nm3
10.524
MWh
11.296
Metano
Energia elettrica 2010
0,01
0,00
Environmental Care
39
L’applicazione della Direttiva
Emission Trading
In attuazione del Protocollo di Kyoto del 1997, nel
2005 sono entrate in vigore anche in Italia le norme
applicative della direttiva europea 2003/87/EC
(Emission Trading), che hanno attribuito alle attività
industriali rientranti in determinate categorie (industria
energetica, dell’acciaio, del cemento, del vetro e della
carta) e con potenzialità superiori a limiti prefissati,
delle quote massime di CO2 da emettere in atmosfera,
stabilendo altresì i principi per lo scambio di tali diritti
fra le aziende a credito e quelle a debito.
A differenza dei monitoraggi e degli obiettivi presenti
nell’ambito del Gruppo SKF e di cui si è sopra trattato,
ai fini di questa direttiva devono essere prese in
considerazione solo le emissioni provocate dalla
combustione diretta di metano.
Fra i Siti SKF italiani, solo quello di Airasca è
attualmente interessato dall’applicazione della direttiva
Emission Trading, avendo una centrale termica
rientrante nella categoria degli “impianti di combustione
con potenzialità superiore a 20 MW”.
Emissioni di CO2
dei Siti SKF italiani
tonnellate
60.000
0
40
Environmental Care
13.523
14.984
19.304
2007
17.296
10.000
17.454
2006
20.000
19.498
22.706
21.048
30.000
21.558
40.000
22.592
50.000
2008 2009
2010
CO2 indirette
CO2 dirette
Il Piano nazionale di assegnazione ha attribuito ad
Airasca per il quinquennio 2008-2012 quote di
emissione di CO2 per 9.885 tonnellate/anno, che
consentirebbero di consumare quasi cinque milioni di
metri cubi di metano senza incorrere in penalizzazioni;
in realtà questi diritti di emissione sono utilizzati solo
in parte perché il fabbisogno termico è coperto in
parte dall’acqua surriscaldata ricevuta dall’impianto
a biomasse, consentendo di limitare il consumo di
metano e le relative emissioni.
Le quote non utilizzate, certificate ogni anno da un ente
terzo riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, possono
essere cedute nell’ambito dell’apposito mercato.
Le altre emissioni indirette di CO2
Nei paragrafi precedenti ci siamo occupati esclusivamente
delle prime due categorie di emissioni (dirette e
indirette legate ai consumi energetici), ma il Gruppo
si è già attivato per monitorare e ridurre anche quelle
indirette di terza categoria. A tal fine si sono effettuati
studi sugli impatti:
•dei viaggi di lavoro, promuovendo azioni sia per
ridurne l’esigenza (maggior ricorso a videoconferenze
e a meeting via web) che per ridurne le emissioni
correlate, come l’utilizzo di veicoli a minor impatto
ambientale.
Uno studio effettuato dal Gruppo ha calcolato che nel
2010 i viaggi aerei effettuati da dipendenti SKF in
Europa e Stati Uniti hanno provocato l’emissione di
18.680 tonnellate di CO2, con un aumento del 47%
rispetto all’anno precedente;
•della logistica, iniziando il monitoraggio non solo
delle emissioni di CO2 ma anche quelle degli altri
inquinanti prodotti dai sistemi di trasporto. La stima
relativa al 2010 è di 48.200 tonnellate di CO2, per
trasportare oltre 400.000 tonnellate di prodotti,
con un miglioramento percentuale del 15% rispetto
all’anno precedente.
Le azioni di miglioramento più significative in
questo campo riguardano l’aumento del fattore di
saturazione dei mezzi (passato dal 72% al 77%),
l’utilizzo del trasporto ferroviario ove possibile e
l’utilizzo di trasportatori con parco automezzi a minor
impatto ambientale;
•della terziarizzazione di attività produttive.
Si è iniziato a sviluppare strumenti per la raccolta
dei dati relativi alle emissioni di CO2 dei fornitori di
prodotti e servizi a SKF, concentrando l’attenzione
sui fornitori più “energivori” e monitorandone le
prestazioni.
A livello italiano non sono ancora stati avviati
monitoraggi di questo tipo.
La riduzione degli impatti
ambientali nei Siti italiani
In tutti gli Stabilimenti italiani si sta lavorando alla
riduzione della background energy installando corpi
illuminanti ad alta efficienza (in qualche caso a LED e/o
L’Ing. Mischiatti di Varese riceve l’Energy Efficiency Award di ABB.
con regolazione fotosensibile), nuove pompe, motori a
efficienza 1 ed azionamenti con inverter sugli impianti
centralizzati dei fluidi refrigeranti e idraulici.
Oltre a questi interventi, ormai di routine come quelli
sugli sprechi e sulla pressione dell’aria compressa,
a volte si ottimizzano soluzioni impiantistiche per
adeguarle ai tempi; è il caso, ad esempio, di Airasca
HBU, dove sono stati disattivati uno dei tre impianti
di filtrazione dell’emulsione di rettifica e uno dei due
impianti di filtrazione del fluido di lavaggio, a parità di
utenze servite. Il risparmio energetico è di circa 1,1
GWh all’anno.
A Varese, dove prosegue il piano di miglioramento
dell’efficienza energetica delle presse di stampaggio,
l’installazione di una serie di inverter sull’azionamento
dei ventilatori di estrazione fumi e sulle pompe dei
circuiti idraulici è valsa l’assegnazione dell’Energy
Efficiency Award, assegnato da ABB ai clienti più attivi
nella promozione dell’efficienza energetica.
A Villanova d’Asti si è riusciti a far confluire in un
unico intervento diversi aspetti della sostenibilità. Con
un accordo con la proprietà dell’immobile, si è ottenuta
la rimozione dei residui 4.600 m2 di eternit presenti
sulle coperture e la loro sostituzione con pannelli
coibentati con dieci centimetri di lana di roccia.
RFT ha ottenuto l’eliminazione del rischio amianto ed
il risparmio energetico dovuto alle proprietà isolanti
della nuova copertura, senza dover effettuare alcun
investimento.
A sua volta, la proprietà ha potuto installare 1.500 m2
di pannelli fotovoltaici, con una potenza di 184 kWp,
che immettono in rete l’energia prodotta.
Ancora da Villanova d’Asti proviene un altro esempio
di come si possano cogliere due vantaggi con lo
stesso intervento; dovendo sostituire l’impianto di
climatizzazione del locale CED, ormai obsoleto e ancora
funzionante con gas R22 (classificato fra le sostanze
lesive per l’ozono), si è optato per un sistema che
sfrutta l’effetto “free cooling”. Tramite sonde e gestione
computerizzata, il compressore frigorifero viene
Environmental Care
41
disattivato quando le condizioni termo-igrometriche
dell’aria esterna immessa nel locale sono tali da
garantire la temperatura e l’umidità richieste senza
ulteriore apporto di energia.
Il risparmio energetico misurato nel primo anno di
funzionamento è stato di 7.000 kWh.
Il principio del “free cooling” è in corso di applicazione
anche sulle cabine di termoventilazione dello
Stabilimento Avio-SuPB di Villar Perosa, tramite
l’automazione della gestione della ripresa di aria esterna
in base alle condizioni di temperatura e umidità.
Nello stesso Stabilimento sono degni di nota altri due
interventi: l’installazione di un sistema di “dry cooling”
sull’impianto centralizzato di produzione di acqua
refrigerata, che riduce l’intervento dei gruppi frigoriferi
quando la temperatura esterna è inferiore a 9 °C, e
la sostituzione dei generatori di calore della centrale
termica.
I vantaggi ottenibili con le nuove caldaie, che producono
acqua calda anziché surriscaldata come in precedenza,
sono dell’ordine del 40% sia come consumo di metano
che come emissioni al camino.
A Cassino, dove sono in funzione numerose torri
evaporative sui circuiti di raffreddamento in circuito
chiuso, è stato installato un sistema automatico di
controllo e gestione dei parametri chimico-fisici dell’acqua
di torre; ogni quindici minuti vengono rilevati e registrati
pH, durezza, alcalinità, conducibilità, temperatura,
concentrazione di additivi anti-alghe e anti-incrostanti; in
funzione di questi parametri sono effettuati gli spurghi e i
rabbocchi di acqua addolcita e di additivi chimici.
Le nuove caldaie di Villar Perosa Avio-SuPB.
L’impianto fotovoltaico sui tetti di Villanova d’Asti.
42
Environmental Care
L’unità di dry cooling di Villar Perosa Avio-SuPB.
Questo sistema consente di evitare problemi di
funzionamento e di manutenzione delle utenze e di
risparmiare prodotti chimici e consumi idrici; questi ultimi
sono scesi del 12% nell’ultimo anno.
Alla Somecat di Pianezza, oltre a sostituire
progressivamente i motori elettrici con tipologie a
efficienza 1, si è migliorata l’efficienza dell’impianto di
raffreddamento dei fluidi lubrorefrigeranti sostituendo
tre vecchi gruppi frigoriferi con una sola unità multistadio a regolazione continua.
Da segnalare nello stesso Sito la schermatura
delle vetrate del reparto torneria con frangisole
che riducono l’irraggiamento solare; nello stesso
reparto si è migliorato il microclima con un sistema
di distribuzione di aria refrigerata tramite canale
microforato.
Ancora in Somecat, si sono attuati miglioramenti
nella raccolta differenziata dei rifiuti in officina, nella
prevenzione incendi delle macchine utensili che
impiegano olio intero e nell’efficienza e sicurezza
dell’impianto di aspirazione delle polveri dalla lavorazione
gabbie (ora in esecuzione anti-esplosione ATEX).
Il filtro di abbattimento delle polveri in Somecat.
Il nuovo gruppo frigorifero di Somecat.
Gli schermi solari della parete Est di Somecat.
Environmental Care
43
La riduzione dei rifiuti avviati
a discarica
Purtroppo non ha ancora preso avvio, per ragioni
normative e burocratiche, il riciclo dei fanghi di
rettifica, che dovrà raggiungere la percentuale di
almeno l’80% entro il 2012 per rispettare un obiettivo
strategico di Gruppo.
Si lavora per individuare una soluzione adeguata entro
il 2011.
Il consumo di solventi
Il Gruppo ha fissato un obiettivo di riduzione del 50%
dell’uso di solventi classificati come composti organici
volatili dalla Direttiva Europea 1999/13/EC, nel
quinquennio 2007-2012, in valore assoluto.
A livello italiano, tali sostanze sono impiegate soprattutto
da RFT per l’adesivazione degli inserti metallici degli
schermi e da Villar Perosa Avio-SuPB e Somecat per il
lavaggio di anelli con particolari specifiche di qualità.
La somma dei consumi di RFT è passata dai 31.350
kg del 2008 ai 24.530 kg del 2009 ai 37.064 kg del
2010, di Villar Perosa Avio-SuPB da 14.960 kg a
13.450 kg e 14.220 kg e di Somecat dai 6.600 kg del
2008 ai 5.900 kg del 2009 agli 8.260 del 2010.
I risultati non sono allineati con l’obiettivo, sia pure in
presenza di aumento dei volumi produttivi.
Per ridurre comunque al minimo l’impatto sull’ambiente
e garantire il rispetto dei limiti di legge, nel 2010 lo
Stabilimento di Villanova d’Asti ha installato un
post-combustore sull’impianto di estrazione dei vapori
dai buratti del reparto adesivazione, in sostituzione
del precedente sistema a carboni attivi. A fronte di un
ridotto consumo di metano, si ottiene un’efficienza di
abbattimento assoluta.
Il post-combustore sull’aspirazione dei solventi di Villanova d’Asti.
44
Environmental Care
Il riciclo dei pallet-box:
il Servizio@Pallet
Da decenni SKF utilizza per la spedizione dei propri
prodotti i pallet-box di legno, i cui punti di forza sono la
resistenza agli agenti esterni e alla movimentazione, la
facile adattabilità alle esigenze di imballo e di trasporto e
la riutilizzabilità. In conformità alle norme internazionali,
il legno utilizzato proviene da filiere controllate ed è
sottoposto ad un ciclo termico per prevenire il rischio di
diffusione di organismi nocivi.
In SKF il pallet viene reintrodotto nel processo logistico
fino a 7 volte. Per aumentare il numero di pallet restituiti
dai clienti, si è puntato su due azioni:
• un’informazione più chiara sull’obbligo di restituzione
degli imballi;
• la mappatura di un processo di restituzione più snello.
Al fine di snellire il processo logistico, la SKF ha ideato
un nuovo sistema che mantiene una corretta “contabilità
pallet” in collaborazione con i propri clienti, che utilizzano
un sito internet (@Pallet) accessibile da skf.it, attivo dal
2008 con ottimi risultati.
Fanghi di rettifica prodotti
dai Siti SKF italiani
Trucioli metallici prodotti
dai Siti SKF italiani
tonnellate
tonnellate
tonnellate / V.A.
(€x10 3 )
5.000
0,05
tonnellate / V.A.
(€x10 3 )
0,10
30.000
28.000
0,04
4.000
24.000
21.000
0,03
3.000
18.000
0,05
14.449
6.000
13.014
9.000
0,01
19.949
12.000
24.502
0,02
23.810
2.806
2.116
3.012
1.000
3.397
2.000
3.474
15.000
2006
2007
2008
2009
2010
3.000
0
2006
2007
2008
2009
2010
0,00
0
Consumo di olio
dei Siti SKF italiani
tonnellate
0,00
Consumo di solventi
dei Siti SKF italiani
tonnellate / V.A.
(€x10 3 )
3.000
tonnellate
0,05
0,04
2.000
0,03
tonnellate / V.A.
(€x10 3 )
0,30
80
70
60
0,20
50
2008
2009
2010
60
2007
44
2006
0,00
53
0
20
59
0,01
30
49
1.495
1.404
1.816
2.206
1.000
2.218
40
0,02
2006
2007
2008
2009
2010
0,10
10
0
0,00
Environmental Care
45
SKF per me – Servizi per i dipendenti
Employee Care
48 Le risorse umane
48 Lo sviluppo delle risorse umane
48 Marketing e Selezione
48 Attività formative
50 Supporto all’innovazione e
al miglioramento continuo
50 Working Climate Analysis
51 Risorse umane – dati
52 Servizi per i dipendenti – il Progetto SKF per me
53 Area “Famiglia”
54 Area “Tempo per te”
54 Area “Salute e benessere”
55 Area “Tempo libero”
56 Zero Incidenti
57 Visita delegazione ILO in Somecat
Le risorse umane
Lo sviluppo delle risorse umane
Per mantenere fede alla propria Visione di “equipaggiare
il mondo con la conoscenza SKF” e per consolidare
la sua posizione di leader mondiale nel settore dei
cuscinetti e dei prodotti e servizi correlati, il Gruppo
SKF considera di basilare importanza potersi avvalere
delle migliori competenze professionali e si impegna a
reperirle, svilupparle e mantenerle nel tempo.
I programmi formativi sono spesso orientati allo sviluppo
delle capacità di comprensione delle esigenze dei clienti
e della conoscenza degli strumenti e delle risorse
disponibili all’interno del Gruppo, senza limiti geografici.
Aspetto cruciale per un’azienda che punta allo sviluppo
delle risorse interne è il processo di Talent management,
che è gestito a livello globale dalle Divisioni e dalle
Country e che ha come obiettivo quello di sviluppare il
potenziale al fine di individuare la persona giusta per la
posizione richiesta e con le necessarie competenze.
Nel complesso, si può riassumere la politica SKF di
gestione delle risorse umane come impegno ad offrire
ai propri dipendenti opportunità e condizioni di lavoro
motivanti e coerenti con le loro aspettative, valorizzando
e sviluppando le professionalità individuali.
La Direzione Risorse Umane provvede ad applicare
alle realtà SKF italiane i principi della valorizzazione
dei talenti e delle professionalità sui quali il Gruppo sta
puntando l’attenzione per consolidare e potenziare il suo
ruolo di market leader e di “fornitore di conoscenza” a
livello mondiale.
Marketing e Selezione
Particolare attenzione è rivolta al processo di selezione
delle nuove risorse, per il quale ci si avvale della
collaborazione con diversi Istituti formativi. Inoltre, la
dimensione multinazionale del Gruppo SKF richiede
sempre maggiore attenzione al reperimento di risorse
48
Employee Care
dinamiche e motivate a lavorare in un contesto
internazionale.
Le principali attività a sostegno di tale politica sono:
• Partnership con il network Unitech:
l’obiettivo è selezionare i migliori talenti in ambito
ingegneristico, offrendo loro opportunità di stage e
di inserimento presso le diverse sedi SKF in Italia e
all’estero.
• Collaborazione con la Fondazione CRT “Master dei
Talenti”:
l’obiettivo è offrire l’opportunità di stage internazionali
finanziati da borse di studio erogate dalla Fondazione
CRT.
• Partecipazione a Career Day/Fiere del Lavoro:
giornate organizzate con gli studenti, laureandi e
neo-laureati dei i principali Politecnici italiani (Torino,
Bari, ecc.) con l’obiettivo di diffondere la conoscenza
del brand aziendale e promuovere opportunità di
stage/inserimento.
Attività formative
SKF è strutturata e organizzata allo scopo di poter
adeguatamente sfruttare le numerose opportunità di
formazione finanziata disponibili per la Grande Impresa,
tra le quali possiamo citare i Progetti “Fondimpresa”
e “Fondirigenti”, che prevedono l’utilizzo di risorse
economiche accantonate dalle aziende ed appositamente
destinate alla formazione. In questo ambito, il 2010
ha visto la realizzazione di numerosi progetti formativi,
consentendo il finanziamento delle attività formative
organizzate centralmente dalla funzione Risorse
Umane di Country (Seminar per neoassunti, Corsi SKF
Management Way per Responsabili di nuova nomina,
Workshop sulla Valorizzazione del Talento, Master Bocconi
per alti potenziali). Ulteriori progetti, gestiti centralmente
o localmente, sono stati successivamente lanciati per
rispondere alle esigenze formative delle differenti Unità
organizzative, con particolare attenzione alle tematiche
EHS e sicurezza sul lavoro.
Sintesi delle principali attività formative svolte nel 2010
Seminar neoassunti
A completamento del percorso di ingresso, a circa un anno dall’inserimento, la persona partecipa ad un seminario residenziale della
durata di una settimana organizzato dalla Direzione Risorse Umane, che ha l’obiettivo introdurre i giovani neoassunti al mondo ed alla cultura SKF attraverso un percorso che li guidi all’approfondimento della conoscenza dei valori, della mission e degli strategic drivers
e alla loro traduzione in comportamenti organizzativi ed in prassi manageriali coerenti.
SKF Management Way
I corsi “SKF Management Way” sono specificamente dedicati ai nuovi Manager e sono focalizzati a sviluppare competenze adeguate ad
una corretta gestione delle risorse umane in ambiti quali la leadership, la comunicazione efficace, la gestione delle persone.
ISO 14001 e OHSAS 18001
In tema di Environment, Health and Safety, oltre a corsi specifici, tutti i dipendenti ricevono informazioni e formazione circa le norme di
comportamento ambientali e di sicurezza e sono coinvolti nella prevenzione degli incidenti, nell’ambito sia dell’iniziativa Zero Incidenti che
del progetto di certificazione EHS.
Workshop sul talento
Per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani potenziali, a partire dal 2005 sono attivi i workshop sulla Valorizzazione del Talento che,
attraverso attività individuali e di gruppo forniscono ai partecipanti indicazioni e supporto utili per valorizzare e utilizzare al meglio le
proprie risorse e competenze.
Doing Profitable Business
Il corso si propone di fornire la conoscenze di base relative alla gestione economico finanziaria dell’azienda, unitamente alla
comprensione dei principali indicatori utilizzati in SKF.
Executive Development Program
Nel 2008 è stato lanciato il programma formativo “Executive Development Program”, organizzato in partnership con SDA Bocconi,
indirizzato ad alti potenziali destinati a ricoprire ruoli di elevata responsabilità ed avente l’obiettivo di ottimizzare la capacità di produrre
risultati attraverso l’ampliamento della visione sistemica e l’incremento della conoscenza del contesto economico/organizzativo e degli
strumenti di gestione manageriale. A seguito del riconoscimento della validità ed efficacia di tale azione formativa, il 2010 ha visto la
conclusione della seconda edizione del programma e la pianificazione della terza a partire da Gennaio 2011.
SKF College
Utilizzazione di un’ampia gamma di soluzioni formative volte a dare risposte efficaci nelle principali aree tecniche e manageriali
attraverso i corsi organizzati dai centri di formazione dell’SKF College.
Employee Care
49
Supporto all’innovazione e al
miglioramento continuo
SKF si è dotata, nel tempo, di una serie di strumenti
gestionali atti a promuovere ed incentivare una
cultura ed un comportamento organizzativo orientati
al raggiungimento degli obiettivi aziendali e al
miglioramento continuo.
A quest’ultimo riguardo, assume particolare rilevanza il
“Sistema Innovazioni” che contribuisce alla promozione
del concetto di Knowledge Engineering Company.
Lo scopo di tale sistema è riconoscere e premiare idee
innovative relative a prodotti, applicazioni, processi e
servizi proposti da dipendenti dell’azienda.
50
Employee Care
Working Climate Analysis
La WCA è uno strumento per raccogliere l’opinione dei
dipendenti sulle condizioni organizzative, umane e di
contesto, che influiscono, positivamente o negativamente,
sul raggiungimento degli obiettivi personali e aziendali.
La finalità è quella di fornire un concreto supporto ai
responsabili e ai singoli dipendenti nell’identificare e
implementare attività di miglioramento e sviluppo del
clima aziendale.
A partire dal 2007, il processo di WCA è condotto
annualmente in maniera coordinata e con le stesse
tempistiche in tutti i Paesi e le Unità del Gruppo SKF.
I risultati della survey condotta nel primo semestre 2011
hanno evidenziato un sostanziale miglioramento nei
confronti dei risultati emersi nel 2010.
Risorse umane – dati
I dati riepilogativi delle persone che lavorano nelle
aziende italiane del Gruppo SKF sono riportati nelle
tabelle seguenti. I dati fotografano la situazione
al 31 Dicembre 2010 e non comprendono OMVP.
Numero dipendenti
numero dipendenti
a tempo determinato
(a termine, apprendistato,
inserimento)
numero dipendenti
a tempo indeterminato
numero lavoratori
part-time
SKF Industrie
Età media di:
Dirigenti
Funzionari
Impiegati
Operai
Anzianità aziendale:
media di anni
lavorati in SKF
Somecat
SKF BSS
SKF Lubr.
Systems
Economos
GLO
–
6
–
–
86
25
4
2.723
677
174
46
11
30
43
98
10
6
4
1
5
1
2
1
–
–
3
2
–
138
24
2
–
–
–
–
Economos
GLO
numero lavoratori
a progetto/parasubordinati
numero lavoratori temporanei
(interinali)
RFT
SKF Industrie
RFT
Somecat
SKF BSS
SKF Lubr.
Systems
49
44
41
40
50
47
45
41
55
53
50
45
44
30
40
34
50
52
48
45
SKF Industrie
RFT
Somecat
SKF BSS
SKF Lubr.
Systems
Economos
GLO
16
13
18
12
6
21
48
45
42
41
14
Numero uomini/donne diviso tra:
Uomini
Donne
Dirigenti
Funzionari
Impiegati
Operai
124
130
606
2.090
8
29
315
523
Employee Care
51
Servizi per i dipendenti –
il Progetto SKF per me
Le persone sono il vero valore aggiunto di un’azienda.
L’azienda è fatta sì di impianti, di macchine utensili, di
tecnologie, ma soprattutto è costituita da persone; è
quindi importante mettere la persona al centro di un
contesto stimolante e motivante.
Il progetto SKF per me, lanciato da SKF Italia a
partire dal 2007, si è posto sin dal suo inizio, attraverso
l’erogazione di alcuni servizi, l’obiettivo di offrire alle
persone che lavorano in SKF un aiuto concreto per
favorire l’equilibrio tra vita e lavoro.
I servizi proposti rientrano in quattro aree fondamentali:
• Salute e Benessere: per il supporto al
mantenimento di una buona condizione di salute
psico-fisica;
• Famiglia: per i servizi di supporto alle famiglie dei
dipendenti;
• Tempo per te: per il disbrigo di incombenze
quotidiane;
• Tempo libero: iniziative di aggregazione (sport,
turismo, cultura).
52
Employee Care
A partire dall’anno 2011 sono stati lanciati
alcuni nuovi importanti servizi di welfare
aziendale. Nell’area Tempo per te è stato lanciato il
Desk informativo, presidiato da un addetto, che offre
assistenza ai dipendenti nell’espletamento delle
pratiche amministrative e nell’accesso a tutti i servizi di
SKF per me.
Un’altra importante novità è rappresentata dall’Help desk
anziani (area Famiglia), che offre assistenza su alcune
tra le più comuni problematiche legate alla gestione
dei famigliari anziani. Il servizio, infatti, supporta gli
utenti nella ricerca di strutture sanitarie e residenziali
(centri diurni, ospedali, cliniche) e di personale in
grado di offrire assistenza domiciliare, offre un aiuto
concreto nel disbrigo delle pratiche amministrative e
nella fornitura di materiale ausiliario (carrozzine, letti,
ecc.), svolgendo anche un servizio informativo sulle
convenzioni e agevolazioni riservate agli anziani garantite
dal Servizio Sanitario Nazionale e vigenti nel Comune di
appartenenza. L’ultima novità di rilievo dell’edizione 2011
di SKF per me è l’attivazione della piattaforma IEP (area
Tempo libero), un sistema con cui i dipendenti di 10
grandi aziende, da oggi, possono acquistare, a condizioni
speciali, i prodotti/servizi realizzati dalle altre aziende che
appartengono al network.
Famiglia
• Aiuto allo studio
(borse di studio, prestito per acquisto libri)
• Natale bimbi
• Colonie estive
• Aiuto figli disabili
• Maternità e flessibilità
• Help desk anziani (Novità 2011)
Tempo per te
• Desk informativo (Novità 2011)
Area “Famiglia”
Salute e Benessere
• Visite dietologiche
• Certificati idoneità sportiva
• Visite ortopediche e dermo-oncologiche
Tempo Libero
• Agevolazioni d’acquisto
• Attività gruppo sportivo SKF
• Piattaforma IEP (Novità 2011)
Colonie estive per i figli dei dipendenti
Al fine di offrire maggiori possibilità di conciliazione tra
la vita lavorativa e privata, a partire da Ottobre 2010,
sono stati lanciati i seguenti strumenti di supporto per
le dipendenti madri: lavoro part-time, congedo non
retribuito per esigenze familiari, telelavoro “occasionale”,
estensione flessibilità orario entrata/uscita.
I figli dei dipendenti possono fruire delle colonie estive
organizzate dall’azienda in collaborazione con FIAT
SEPIN. La scelta è tra la colonia di Marina di Massa
in Toscana, quella di Cascia in Umbria e Sansicario in
Piemonte per i bambini di età compresa tra gli 8 e i
12 anni; anche per i ragazzi dai 13 ai 16 anni c’è la
possibilità di andare ai soggiorni estivi: Ischia, Misano
Adriatico e Sansicario sono le destinazioni possibili.
Prestito aziendale per l’acquisto di libri
scolastici e borse di studio
Regalo di Natale per i figli dei dipendenti
e Natale bimbi
Maternità e flessibilità
Un aiuto allo studio per i figli dei dipendenti, grazie
alla possibilità di accedere a borse di studio di merito e
alla possibilità di usufruire di un prestito aziendale per
l’acquisto dei libri scolastici.
Sostegno economico a dipendenti con figli
affetti da gravi disabilità
Un contributo mensile a favore dei dipendenti che
hanno figli a carico con gravi disabilità (riconosciute in
base alla Legge 104/92).
Un regalo a scelta tra quelli del Catalogo natalizio per i
figli dei dipendenti fino ai 12 anni di età.
Organizzazione del Natale bimbi negli Stabilimenti:
un’occasione per far vedere ai figli dove lavorano
i genitori e per festeggiare tutti insieme, magari in
compagnia di spettacoli e approfittando delle giostre
installate per l’occorrenza.
Il Servizio di assistenza sociale
Supporto dell’assistente sociale per la gestione e
soluzione di problemi sociali, di previdenza e sanitari
dei dipendenti.
Employee Care
53
Help desk anziani (Novità 2011)
Tale servizio offre assistenza ai dipendenti su alcune
problematiche legate alla gestione dei propri famigliari
anziani, in particolare:
• ricerca di strutture di supporto (residenze, centri
diurni, ospedali, cliniche);
• pratiche amministrative (invalidità,
accompagnamento, ecc.);
• fornitura di ausili (carrozzine, letti, ecc.) e agevolazioni
per anziani (es. proposte del Comune, del SSN, ...);
• ricerca di personale qualificato in grado di offrire
prestazioni di assistenza domiciliare.
Area “Tempo per te”
Desk informativo (Novità 2011)
Il Desk informativo è presidiato da un addetto, dove è
possibile fruire dei seguenti servizi: disbrigo di pratiche
amministrative presso gli uffici preposti (Comune, Inps,
Inail, uffici postali, banche, etc...), promozione di biglietti
per eventi a prezzi scontati, espletamento di alcune
piccole commissioni (es acquisto medicinali, acquisto
abbonamenti ferroviari ecc.) e raccolta di suggerimenti e
feedback.
Area “Salute e Benessere”
Visite dietologiche e certificati di idoneità
sportiva
La possibilità di sottoporsi ad un ciclo di visite
dietologiche e il rilascio dei certificati di idoneità sportiva
da parte del personale medico che opera presso le Sale
Mediche degli Stabilimenti italiani.
Visite dermo-oncologiche e visite
ortopediche
A partire da Febbraio 2009 è possibile effettuare visite
dermo-oncologiche (finalizzate a tenere sotto controllo
i nei cutanei) e visite ortopediche presso la Sala Medica
interna di numerosi Stabilimenti.
Salute
I dipendenti possono usufruire dei seguenti servizi
sanitari, non previsti dalla legge e coordinati dal
personale sanitario:
• disponibilità dei medici aziendali per qualsiasi motivo
di salute, anche non attinente al lavoro, con consigli e
suggerimenti terapeutici;
• effettuazione di check-up ogni tre anni per dirigenti e
quadri;
• supporto medico e farmacologico per riuscire, più
facilmente, a smettere di fumare.
Il FAAS
Il FAAS (Fondo Aziendale Assistenza Straordinaria) è
un fondo aziendale che, oltre ad intervenire quando si
presentano casi particolari che necessitano di assistenza,
provvede a prestazioni di assistenza sanitaria per
dipendenti che a causa di carenze del servizio sanitario
locale o per motivi che abbiano carattere di urgenza,
necessitano di effettuare accertamenti diagnostici
e terapie in forma privata. L’entità dell’intervento è
commisurata alla spesa sostenuta ed alle condizioni di
disagio del richiedente.
54
Employee Care
Area “Tempo libero”
La Piattaforma IEP (Novità 2011)
SKF Italia è entrata a far parte della piattaforma di
scambio IEP, che permette ai dipendenti di fruire
delle convenzioni delle aziende che fanno parte di
tale Network (Edison, Lavazza, Telecom Italia, Wind,
Alitalia, De Agostini, Intesa-Sanpaolo, Mediaset, Zegna,
Merckserono, Martini e Rossi).
I Gruppi sportivi organizzano periodicamente gite in
montagna e gite eno-gastronomiche e culturali, nonché
alcuni soggiorni all’estero.
Infine, l’affiliato SKF ha la possibilità di avere riduzioni
o sconti per l’acquisto di libri, per gli ski-pass di alcune
stazioni invernali e per l’ingresso in strutture sportive
locali.
Agevolazioni d’acquisto – SKF Card
La SKF Card è una tessera nominativa che permette
ai dipendenti SKF di usufruire di una serie di sconti e
agevolazioni d’acquisto in diversi esercizi presenti su
tutto il territorio nazionale: dallo sconto per l’acquisto di
carburante, allo sconto per l’acquisto di elettrodomestici,
fino ad arrivare alle agevolazioni per ostelli, agriturismi…
Il Gruppo sportivo SKF
Le attività che si svolgono nei Circoli SKF sono
strettamente collegate a “SKF per me”.
Buona parte degli Stabilimenti SKF in Italia ha un
Gruppo sportivo che promuove le attività sportive e
culturali e si rivolge a tre categorie di utenti: i dipendenti
(e i loro famigliari), il Gruppo anziani RIV-SKF e
l’associazione ex-allievi RIV-SKF.
Nelle strutture dei Gruppi sportivi sono presenti campi
da calcio, campi da tennis, campi da bocce, bacini per
la pesca sportiva e circoli ricreativi per anziani. Nelle
strutture sportive sono organizzati tornei e/o corsi
(in particolare si segnalano i corsi di tennis e atletica
organizzati in alcuni Siti).
Le attrezzature sportive sono messe a disposizione
anche dei soggetti esterni a SKF, a fronte del pagamento
di una maggiore quota associativa.
L’attività del Gruppo sportivo non si limita esclusivamente
all’ambito sportivo; infatti, le diverse sedi propongono
e organizzano numerose iniziative di carattere socioculturale: visite organizzate ai musei e ad altre
manifestazioni, servizio di prenotazione a spettacoli
ed abbonamenti a periodici. L’affiliato SKF al Gruppo
sportivo può inoltre beneficiare di convenzioni particolari
per assistere a rappresentazioni teatrali.
Employee Care
55
Zero Incidenti
L’iniziativa Zero Incidenti, lanciata nel 2000 in tutte le
unità del Gruppo con oltre 50.000 ore annue lavorate,
ha introdotto il principio che non esistano incidenti
inevitabili e si debba quindi puntare unicamente alla
prevenzione ed all’eliminazione delle malattie e degli
infortuni legati all’attività lavorativa anziché definire
traguardi di riduzione degli stessi.
La strategia Zero Incidenti richiede che tutte le Unità
riportino a cadenza trimestrale il numero di incidenti
accaduti e il numero di ore lavorate e che i risultati siano
monitorati a livello di Gruppo.
Questa organizzazione consente ai responsabili di Gruppo
e di Divisione di concentrare l’attenzione e il supporto
sulle Unità che presentano maggiori difficoltà, così come
promuovere lo scambio di informazioni e di esperienze
all’interno del Gruppo.
Complessivamente, sulle 210 Unità monitorate,
È importante rilevare che gli infortuni considerati in
queste statistiche sono tutti quelli che rientrano nella
definizione – particolarmente restrittiva – di “incidente
registrabile”, uniforme a livello di Gruppo, che di fatto
comprende ogni infortunio che comporti un’assenza dal
lavoro superiore a un giorno lasciando all’ambito del
“pronto soccorso” solo le piccole medicazioni.
Il monitoraggio trimestrale riporta anche l’indice di
frequenza accident rate = R x 200.000 / H, dove R è
il numero di infortuni e H è la quantità di ore lavorate;
l’accident rate di Gruppo è sceso da 1,29 nel 2009 a
1,18 nel 2010, mentre a livello di SKF in Italia l’accident
rate è passato da 1,53 a 1.
105 hanno raggiunto nel 2010 il
traguardo di almeno dodici mesi
consecutivi senza infortuni, ricevendo un
certificato Zero Accidents; certificati Bronze, Silver, Gold
e Platinum sono previsti per le Unità che non fanno
registrare infortuni rispettivamente per uno, due, tre o
più anni consecutivi.
56
Employee Care
2006 2007
2008 2009
32
42
2010
43
2009
45
379
2008
54
46
379
2006 2007
Incidenti SKF in Italia
503
533
536
Incidenti Gruppo SKF
2010
Nel corso del 2010 sono state premiate con lo ZA Award
le seguenti Unità italiane:
• l’Unità TBU di Villar Perosa ha raggiunto il traguardo
di venti trimestri consecutivi a zero, ricevendo lo ZA
Platinum Award dal Gruppo;
• l’Unità Magazzino Prodotti di Airasca e l’Unità Avio
di Villar Perosa hanno raggiunto dodici trimestri
consecutivi a zero, ricevendo lo ZA Gold Award;
• l’Unità produttiva di Poggio Rusco (GLO) ha avuto
otto trimestri senza infortuni registrabili e quindi ha
ricevuto lo ZA Silver Award;
• l’Unità Service ha raggiunto quattro trimestri
consecutivi a zero, ricevendo lo ZA Bronze Award.
Visita delegazione ILO
in Somecat
Il 9 Dicembre 2010 una delegazione dell’ILO
(International Labour Organization) ha fatto visita allo
stabilimento Somecat di Pianezza. La delegazione era
composta da alcuni rappresentanti dei Ministeri del
Lavoro di alcuni Paesi in via di sviluppo, che hanno
assistito alla presentazione dell’azienda e del suo sistema
di gestione EHS.
Un momento della visita della delegazione ILO in Somecat.
Employee Care
57
Community Care
60 Aiuto ai meno fortunati
60 Oasi WWF di Villar Perosa
61 Collaborazione con Istituti scolastici
62 Formula Student
62Sport
63 Attività culturali
65 Ricerca Scientifica
65 Volontariato
Corporate Social Responsibility
Politica sociale del Gruppo SKF
Per il Gruppo SKF gestire con profitto e far crescere il
business significa necessariamente adottare una politica
di responsabilità sociale.
I manager SKF sono spinti ad individuare attività
ed iniziative che permettano all’azienda e ai suoi
dipendenti di influire in modo positivo e duraturo sulla
società e sulle comunità in cui operano.
Il contributo positivo può derivare dal coinvolgimento in
progetti e iniziative che promuovano lo sviluppo delle
persone meno fortunate, l’istruzione e la formazione
tecnica, sostengano le attività sportive e le iniziative
locali a favore della salute e incoraggino il volontariato.
Aiuto ai meno fortunati
Oasi WWF di Villar Perosa
SKF supporta ASPHI, associazione che ha lo scopo
di promuovere e sviluppare progetti per ridurre
l’handicap attraverso l’utilizzo dell’informatica; inoltre a
livello locale vengono supportate altre associazioni che
aiutano le persone meno fortunate.
L’Oasi Naturalistica Torrente Chisone nasce nell’anno
2007. Il progetto nasce dalla collaborazione di tre
soggetti: il Comune di Villar Perosa, il WWF Sezione
Pinerolese e l’Istituto Comprensivo Franco Marro che
rappresenta le scuole materna, elementare e media, ad
indicare da subito la forte vocazione didattica.
SKF ha voluto concentrarsi su questo progetto per
puntare sulla valorizzazione del territorio, cui è legata
da più di cento anni, da quando è stato fondato il primo
Stabilimento a Villar Perosa. Ha sostenuto l’iniziativa
anche – se non soprattutto – per far avvicinare i ragazzi
delle scuole ad un ambiente incontaminato dove è
possibile studiare e comprendere l’importanza della
natura. L’azienda ritiene, infatti, che sia fondamentale
che le nuove generazioni crescano con un rispetto molto
Lo Stabilimento di Cassino sponsorizza due iniziative
locali importanti: il progetto Mobilità Garantita
Gratuitamente, organizzato dal Comune di Cassino
e volto ad ottenere la disponibilità di un mezzo
di trasporto attrezzato per anziani e disabili, e
la manifestazione “Corriamo intorno all’Abbazia”,
maratona di beneficenza organizzata dall’associazione
APROCIS i cui proventi sono erogati in favore di
associazioni di sostegno e tutela dei bambini down.
60
Community Care
profondo verso l’ambiente che ci circonda, poiché il
futuro del pianeta è nelle loro mani. Senza una forte
cultura ambientale diffusa non può esistere futuro:
questo è quello che SKF crede ed è quello che ha spinto
l’azienda a partecipare a questa iniziativa.
Il primo nucleo di Oasi Naturalistica sorge su una
superficie di trentacinquemila metri quadrati di proprietà
della famiglia Agnelli e concessi all’Oasi in comodato
trentennale. I primi finanziamenti vengono dalla
Comunità Europea attraverso il GAL Escarton e Valli
Valdesi.
Dal punto di vista della fauna i nodi di interesse del
progetto sono: l’avifauna stanziale e di passo tipica
della zona umida, gli anfibi ed infine le farfalle e più
in generale gli insetti. Il metodo scelto è quello di
intervenire in modo più possibile leggero sul territorio.
Non un progetto costruito artificialmente una volta per
tutte, piuttosto la creazione dei presupposti perché poi
la naturalizzazione dell’area proceda in modo spontaneo
con i tempi lunghi tipici di tutti i fenomeni naturali.
Dal punto di vista di chi osserva, sia che si tratti di
naturalisti, o alunni della scuola oppure semplici cittadini
è una situazione interessante: osservare il territorio
che si trasforma, fotografando, filmando e prendendo
appunti per documentare i cambiamenti. Per consentire
la partecipazione di tutti sono organizzate a seconda
della stagione serate a tema ed uscite sul campo. Negli
ultimi mesi è stato realizzato un apiario didattico dove la
presenza di alcune arnie consente di svolgere attività di
osservazione e di studio sul mondo delle api. Inoltre si è
lavorato all’estensione del territorio del parco e nel corso
degli anni la superficie è quasi raddoppiata.
È in progetto un percorso pedonale che colleghi
l’Oasi con i territori della sponda opposta del torrente
a costituire un unico grande polmone verde. L’Oasi vive
di contributi di enti pubblici e privati tra i quali un ruolo
fondamentale ha svolto, fin dall’inizio del progetto, SKF.
Non solo per il sostegno economico, ma anche perché
ci troviamo in un territorio in cui il sostegno di SKF è da
molti anni segno di credibilità e professionalità.
Oasi WWF di Villar Perosa.
Collaborazione con Istituti scolastici
SKF è una realtà che pone fra i suoi obiettivi il
reclutamento delle migliori risorse umane.
Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale
instaurare un’intensa attività di collaborazione e
interscambio di conoscenze con gli istituti superiori e
con i più importanti Atenei italiani.
Fra le collaborazioni instaurate da SKF con il mondo
scolastico, ricordiamo:
• collegamenti/contatti con diversi Atenei italiani
(es. Politecnico di Milano, Politecnico di Torino,
Politecnico di Bari, Università di Pisa);
• collegamenti con diversi Istituti superiori del
Pinerolese.
Tra le iniziative di collaborazione è interessante
citare il Seminario presso la facoltà di Ingegneria
dell’Aquila tenutosi a fine 2010. Il progetto didattico
realizzato dalla Service Division ha avuto un risultato
estremamente positivo: un’occasione di confronto sul
campo per la SKF, un momento di crescita per gli
studenti, una conferma dell’offerta formativa dell’Ateneo
abruzzese.
Community Care
61
Formula Student
SKF ha rinnovato nel 2011 il pacchetto di
sponsorizzazione a supporto della SquadraCorse del
Politecnico di Torino che partecipa al campionato di
Formula Student.
Il pacchetto offerto prevede il supporto da parte di
un tecnico SKF per sviluppare al meglio il prototipo,
materiale didattico gratuito per gli studenti, un seminario
tecnico di un paio di ore tenuto da tecnici SKF presso
il Politecnico con la possibilità anche di prenotare una
visita presso la SKF Solution Factory di Torino oltre a
materiale promozionale SKF Racing.
La sponsorizzazione punta a migliorare e consolidare
la relazione tra la nostra azienda e gli studenti e
l’università, creando opportunità di collaborazione,
migliorando anche le relazioni con coloro che domani
potranno essere clienti e partners di SKF.
Formula Student è una competizione che consiste
nella progettazione di un prototipo a ruote
scoperte, da parte degli studenti partecipanti, come
parte culminante del loro percorso di studio. Ogni gara è
costituita da otto prove, che spaziano dalla performance
pura al design, dalla pubblicizzazione alla presentazione
dei costi e del piano di produzione ai giudici di gara.
Ogni prova ha un punteggio, e ad ogni evento è possibile
totalizzare un massimo di 1.000 punti. L’obiettivo
principale della competizione è di stimolare al massimo
le potenzialità dei vari team, e dei “futuri” ingegneri
provenienti da tutto il Mondo: non vince semplicemente
il veicolo più veloce, ma quello più completo dal punto di
vista ingegneristico (economico, affidabile e sicuro).
La stagione 2011 per la SquadraCorse del Politecnico di
Torino inizia a Luglio con l’appuntamento di Silverstone,
per poi continuare ad Agosto ad Hochkenheim ed infine
a Settembre sul circuito di Varano de’ Melegari.
Sport
HB Torino
SKF Industrie è sponsor della HB Torino, squadra di
pallacanestro in carrozzina, che ha giocato nella stagione
2010-2011 in serie A1.
Composta da venticinque giocatori in tutto, l’associazione
Sport Disabili Handibasket Torino, meglio conosciuta
La SquadraCorse del Politecnico di Torino attorno al prototipo di Formula Student.
62
Community Care
come HB Torino, nasce “una sera d’estate del 2001 …
a causa del caldo e della noia”, come recita la pagina di
presentazione sul sito web della squadra. Alcuni ragazzi
disabili sognano di poter praticare uno sport adatto a
loro. Il basket in carrozzina è uno sport valido in questo
senso perché aiuta a sviluppare i muscoli delle braccia,
che sono fondamentali per chi può contare quasi
esclusivamente su quelli. Inoltre il basket è uno sport di
squadra, prevede condivisione, strategia, team.
Oltre alle regole di gioco, che grosso modo ricalcano
quelle del basket tradizionale, nel basket in carrozzina
bisogna rispettare delle regole piuttosto rigide riguardo
agli strumenti di gioco. Le carrozzine da gioco, ad
esempio, sono molto diverse da quelle da passeggio
perché hanno le ruote inclinate verso la seduta e devono
soddisfare alcuni requisiti tecnici come l’altezza massima
consentita, che non deve superare i 53 centimetri da
terra (compreso il cuscino posizionato sulla seduta).
Con questa sponsorizzazione, la SKF ha scelto
di sostenere lo sport, il gioco di squadra, la
competizione agonistica che piace perché propone il
confronto e sostiene l’integrazione.
alla realizzazione delle attività jazzistiche in stretta
collaborazione tra musicisti e pubblico e di creare un
“ambiente jazzistico” che divenga punto di riferimento
e incontro, in cui promuovere una realtà musicale di
valore. Per festeggiare la collaborazione tra JCT e SKF è
stata organizzata una serata speciale a Marzo durante
la quale hanno suonato 2 big band: la Torino Youth
Orchestra seguita dalla Torino Jazz Orchestra.
Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo CD “The
sound of the city”, realizzato con la collaborazione di SKF.
SKF insieme ad altre aziende ed enti associati fa parte
de “La Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e
culturali di Torino”.
La Consulta ha l’obiettivo di contribuire a migliorare
la situazione del patrimonio culturale
torinese, organizzando iniziative a beneficio di tali beni,
SKF ha scelto di rafforzare la presenza sul territorio
supportando il Jazz Club Torino, riconoscendosi
nella voglia di innovare che anche il JCT ha dimostrato
di avere. Il Jazz Club Torino nasce dal desiderio di
offrire a Torino e al Piemonte uno spazio adeguato
da finanziarsi con il concorso di tutti gli associati o di
alcuni di essi ed, eventualmente, con il concorso di terzi.
Per selezionare le proposte di intervento, per seguire
i cantieri in corso e per formulare una strategia di
comunicazione, sono state istituite tre commissioni: una
tecnica, una per la comunicazione e una finanziaria,
supportate dalla consulenza specialistica e continuativa di
una storica dell’arte.
Le scelte sono effettuate su decisione unanime dei
soci, in base a quattro criteri: rilevanza e urgenza
dell’intervento, rapidità e certezze autorizzative di
realizzazione, cadenza annuale o biennale, ritorno di
immagine.
La squadra HB Torino.
La Torino Jazz Orchestra.
Attività culturali
Community Care
63
Nel 2010 la Consulta ha contribuito a realizzare
le Mostre presso la Galleria Sabauda di Torino e
quella dedicata alle ceramiche Lenci, oltre alle nuove
installazioni multimediali presso il Museo del Cinema
di Torino e al restauro della Cappella funeraria dei
Benso di Cavour a Santena.
Infine, tramite l’Unione Industriale di Torino, SKF
partecipa alla sponsorizzazione dell’attività lirica del
Teatro Regio di Torino.
Galleria Sabauda – Mostra “Meraviglie della Galleria Sabauda”.
Museo Nazionale del Cinema – Nuove installazioni interattive.
Palazzo Madama – Mostra “Arte e Industria. L’Avventura Lenci. Ceramica d’arredo 1927-1937”.
64
Community Care
Santena – Restauro della Cappella funeraria dei Benso di Cavour
Ricerca scientifica
Volontariato
SKF Italia a livello locale sponsorizza alcune tra le
principali organizzazioni italiane a favore della ricerca
scientifica: la Fondazione piemontese per la ricerca sul
cancro – Onlus e l’Associazione italiana donatori midollo
osseo (ADMO).
Oltre ai contributi economici agli enti che operano nei
campi della ricerca scientifica, SKF incoraggia anche i
dipendenti a partecipare direttamente ad iniziative di
volontariato. Per contratto, i donatori di sangue hanno
diritto ad avere pagata la giornata del prelievo.
FONDAZIONE PIEMONTESE
PER LA RICERCA SUL CANCRO
ONLUS
FONDAZIONE PIEMONTES
PER LA RICERCA SUL CAN
ONLUS
Community Care
65
Glossario
Background Energy:
quota di energia elettrica legata ai processi produttivi
consumata anche quando lo Stabilimento non
produce, per mantenere in funzione i vari servizi e
impianti ausiliari (compressori, pompe di ricircolo,
apparecchiature in stand-by, ...)
Best practice:
esempio di buona pratica, da prendere come riferimento.
BeyondZero:
termine coniato da SKF per esprimere il concetto di
creazione di effetti positivi sull’ambiente in misura
superiore agli impatti negativi, con bilancio quindi
“oltre lo zero”.
Biomasse:
prodotti vegetali impiegati come combustibile; si
tratta prevalentemente di residui legnosi (il cosiddetto
“cippato”) e di prodotti agricoli specifici.
Branding:
gestione ed utilizzo del marchio aziendale.
CDR:
combustibile da rifiuti.
CFC (cloro-fluoro-carburi):
gas clorurati impiegati nei circuiti frigoriferi (Freon)
e negli impianti antincendio (Halon); sono sostanze
dannose per l’ozono.
CSR (Corporate Social Responsibility):
Responsabilità Sociale d’Impresa.
CONAI:
Consorzio nazionale degli imballaggi.
68
Glossario
DPI (Dispositivi di protezione individuale):
dispositivi indossati dal lavoratore per limitare i rischi
dell’esposizione agli agenti fisici e chimici.
E2:
sigla che identifica i cuscinetti SKF ad alta efficienza
energetica.
Effetto serra:
proprietà che hanno certi gas (es. anidride carbonica)
contenuti nell’atmosfera di filtrare l’emissione di
radiazioni dalla Terra, provocando un fenomeno di
riscaldamento progressivo dell’atmosfera; l’anidride
carbonica è prodotta da tutti i processi di combustione.
EHS (Environment, Health and Safety):
Ambiente, Salute e Sicurezza.
Emulsione lubrorefrigerante:
è un liquido costituito prevalentemente di acqua, nel
quale è “dispersa” una percentuale dal 3% al 5% di olio
particolare, con cui vengono irrorate le zone di contatto
fra gli utensili (mole di rettifica o utensili da taglio
di torneria o fresatura) e il particolare di acciaio in
lavorazione (anello o sfera) per l’asportazione del calore
e degli sfridi o dei fanghi prodotti dall’operazione.
Energia rinnovabile:
energia elettrica prodotta da fonte idroelettrica, eolica,
geotermica, solare e da biomasse.
Fanghi di rettifica:
rifiuti prodotti dalla lavorazione di rettifica di anelli e
sfere di acciaio, costituiti da alta percentuale di polvere
di acciaio e dai residui della mola abrasiva e del
refrigerante.
Fucinatura:
stampaggio a caldo da barra d’acciaio riscaldata
elettricamente a induzione, con stampi raffreddati ad
acqua.
GHG (Green House Gas):
gas a effetto serra.
HCFC (idro-cloro-fluoro-carburi):
gas lesivi dello strato di ozono impiegati nei circuiti
frigoriferi.
Housekeeping:
termine che indica il corretto mantenimento delle
condizioni di decoro, ordine e pulizia.
ISO 14001:
Standard internazionale per i Sistemi di Gestione
Ambientale.
Lappatura:
operazione di superfinitura qualitativa delle gole di
rotolamento degli anelli, effettuata con pietre abrasive e
lubrorefrigerante costituito da oli e solventi.
Lavaggio e protezione:
componenti e cuscinetti sono lavati e protetti dalla
corrosione con liquidi a base di prodotti petroliferi.
LCA (Life Cycle Analysis o Assessment):
studio del ciclo di vita del prodotto, con la valutazione
degli aspetti e degli impatti ambientali delle fasi dalla
produzione allo smaltimento finale.
Meccatronica:
disciplina costituita dalla combinazione fra la meccanica
e l’elettronica.
OHSAS 18001:
Standard internazionale per i Sistemi di Gestione della
Sicurezza e della Salute sul lavoro.
PCB (policlorobifenili):
sostanza impiegata in passato come additivo degli oli
dei trasformatori per le sue proprietà ignifughe; se
sottoposto ad alta temperatura può sviluppare diossina.
REACH (Registration, Evaluation and Authorization
of Chemicals):
Regolamento europeo per la classificazione delle
sostanze chimiche.
Rettifica:
operazione di finitura dimensionale e qualitativa delle
superfici di accoppiamento e di rotolamento degli
anelli o della superficie delle sfere, con mole abrasive
e lubrorefrigerante costituito da emulsione o, in casi
limitati, da olio intero.
SEK (Corona svedese):
valuta svedese equivalente a circa 0,10 euro.
SEPTAS (SKF Emergency Plan Testing And
Simulation):
Programma di test e simulazione dei piani di
emergenza degli Stabilimenti SKF italiani.
Six Sigma:
Programma integrato di miglioramento dell’efficienza e
dei risultati dei processi produttivi e amministrativi.
Shed (copertura a):
tipologia di copertura di edifici industriali, con falde
inclinate e vetrature verticali (a “denti di sega”).
Glossario
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Sprinkler:
Sistema fisso di estinzione incendi, attivato
automaticamente dall’innalzamento della temperatura.
Stakeholders:
letteralmente sono tutte le parti interessate interne ed
esterne che influenzano le attività di una organizzazione
o ne subiscono le conseguenze direttamente o
indirettamente (azionisti, clienti, fornitori, dipendenti,
comunità locali, etc…).
Sustainability Governance:
insieme delle regole di governo di un’organizzazione
finalizzate alla creazione di valore economico,
ambientale e sociale per tutti i soggetti coinvolti.
Sviluppo sostenibile o sostenibilità:
principio di compatibilità economica, ambientale e
sociale dell’attività e dell’evoluzione industriale.
Termografia a infrarossi:
tecnica che trasforma in immagine visiva la
temperatura di un oggetto.
Tornitura:
lavorazione ad asportazione di truciolo a freddo con
utensile, da barra, tubo o fucinato d’acciaio, con
impiego di lubrorefrigeranti a base acquosa.
70
Glossario
Trattamento superficiale:
ciclo a base di prodotti chimici, con il quale si ricopre
la superficie dell’acciaio con uno strato di finitura (es.
trattamento galvanico di cromatura, nichelatura o
argentatura per cuscinetti speciali) o con il quale si
predispone una lavorazione successiva (es. fosfatazione
di gabbie e schermi).
Trattamento termico:
ciclo di trattamento dell’acciaio, per ottenere elevate
caratteristiche meccaniche e di durezza, effettuato
con riscaldo ad alta temperatura in forni elettrici o a
metano.
VA (Valore Aggiunto – standard SKF Industrie):
somma dei costi standard delle operazioni produttive
svolte all’interno del Sito.
WCA (Working Climate Analysis):
metodologia di valutazione del clima lavorativo
aziendale.
Il certificato ISO 14001 / OHSAS 18001 rilasciato da DNV al Gruppo SKF.
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Prodotto da SKF Industrie S.p.A.
Progetto grafico: Sunday S.r.l.
Carta: Revive 50:50 Silk, certificata FSC®
Stampa: Stamperia Artistica Nazionale
The Power of Knowledge Engineering
Visione
Indicatori
Equipaggiare il mondo con la conoscenza SKF
• Profitto
• Qualità
• Innovazione
•Velocità
•Sostenibilità
Missione
Rafforzare la leadership mondiale della SKF e
supportare una crescita redditizia per essere
l’azienda preferita
• dai nostri clienti e dai nostri concessionari
• dai nostri dipendenti
• dai nostri azionisti
Valori
• Responsabilizzazione
• Etica
• Apertura
• Lavoro di gruppo
Indice
Sustainability:
Mario Fanteguzzi
Giorgio Bruno
Matteo Richiardone
Riccardo Napione
Tel. 011 9852 803
Fax 011 9852 577
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Per ulteriori informazioni:
SKF Industrie S.p.A.
Via Pinerolo 44
10060 Airasca (TO)
Tel. 011 9852 1
www.skf.it
1 Lettera agli Stakeholders
3 SKF e Sostenibilità
17 Business Care
31 Environmental Care
47 Employee Care
59 Community Care
67 Glossario
Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 – SKF in Italia
® SKF, SKF Reliability Systems, Economos e VOGEL
sono marchi registrati del Gruppo SKF
™ BeyondZero è un marchio del Gruppo SKF
© SKF Group 2011
PUB GC/P9 11747 IT · Giugno 2011
Stampato in Italia su carta ecologica.
Alcune immagini utilizzate sono protette da copyright e concesse su licenza Shutterstock.com
Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011
SKF in Italia
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Rapporto di sostenibilità Italia 2010-2011