Vivere con abiliti®
Per ulteriori informazioni su abiliti
Il sistema abiliti assolve una duplice funzione: aiuta
a controllare l’appetito e registra automaticamente
tutti gli eventi di assunzione di cibi e bevande e
le attività sportive. Inoltre, dà accesso a una rete
di sostegno composta da persone nella tua stessa
situazione e desiderose di condurre uno stile di vita
più salutare.
Visitare www.abiliti.com/it per saperne di più
sul sistema abiliti. Per scoprire se sei un candidato
ideale per il sistema, parla con un medico o chirurgo
della tua zona qualificato nell’esecuzione della
procedura abiliti.
Quando il sistema rileva un evento di assunzione
solidi o liquidi, trasmette una serie di impulsi elettrici
di bassa intensità allo stomaco per creare il senso di
sazietà che stimola il paziente a ridurre il consumo.
Per l’impianto del sistema abiliti, il chirurgo esegue
un intervento laparoscopico minimamente
invasivo. La procedura non richiede bendaggio
gastrico o bypass intestinale ed è pertanto
estremamente sicura e, dal momento che
l’anatomia dell’apparato digerente non viene
alterata, è anche facilmente reversibile.
Un modo
più intelligente
di dimagrire
MM-1625.A.IT
Scegliere abiliti
La storia di Johannes
Perché scegliere il sistema abiliti?
N S icuro
N E fficace
NM
inimamente invasivo
N Totalmente reversibile
NN
essuna alterazione anatomica
NM
eno effetti collaterali
NR
egistrazione del consumo
di solidi/liquidi
NR
egistrazione dell’attività fisica
NC
aricamento wireless
NA
ccesso a una rete
di sostegno
Età: 23 anni
Magazziniere, Vigile del fuoco volontario
“Sentivo sempre quando
lo stimolatore del sistema
abiliti si azionava.
Non appena era in
azione, il mio
stomaco veniva
invaso da una
lenta e continua
sensazione
di sazietà”.
In 12 mesi con il sistema abiliti impiantato,
Johannes ha perso 34 kg e ha portato il suo BMI a
24,5. Nel secondo anno con il sistema, Johannes
ha continuato a perdere peso e ha ridotto il suo
BMI a 23,6. Prima dell’impianto del sistema abiliti,
Johannes pesava 117 kg – oggi pesa 80 kg. In
questa intervista, ci racconta la sua esperienza con
l’intervento, i cambiamenti al suo stile di vita e le
sue impressioni sul dimagrimento.
D: Come sei venuto a conoscenza del sistema abiliti?
R: A 17 anni iniziai a pensare al bendaggio gastrico, ma la mia
polizza assicurativa non copriva tale procedura. Così decisi di
provare di tutto, dalle diete – molte! – fino ad un programma
di dimagrimento di 6 settimane presso un centro specializzato.
Riuscii a perdere solo 5,6 kg e dovetti rassegnarmi all’idea che
non avrei mai raggiunto il mio peso ideale senza un aiuto
maggiore.
Tre anni più tardi ricevetti una lettera dalla Universitätsklinik
Würzburg, nella quale mi invitavano a partecipare in uno
studio clinico per una soluzione diversa, e forse migliore,
rispetto al bendaggio gastrico. Quest’alternativa era il sistema
abiliti. Risposi subito con grande entusiasmo, poiché speravo
di aver trovato l’aiuto che cercavo.
D: Che cosa ti ha convinto a partecipare?
R: In occasione del primo incontro, il medico mi spiegò
dettagliatamente la nuova terapia e mi assicurò che la mia
saluta veniva prima di tutto. Tornai a casa fiducioso nei medici
e nella terapia. Ero convinto che partecipando nello studio
avrei potuto rendere accessibile questa terapia a molte altre
persone nella mia situazione.
D: In che cosa consiste l’intervento?
R: Impiegai diverso tempo ad abituarmi ad aver impiantato
lo stimolatore nel corpo. All’inizio avevo qualche dolore e
accusavo qualche fitta sotto le costole poiché il mio fisico non
si era ancora abituato alla presenza di questo “corpo estraneo”.
Mi ci vollero circa due settimane per abituarmici del tutto.
D: Che sensazione si avverte con la stimolazione?
R: Sentivo sempre quando lo stimolatore del sistema abiliti si
azionava. Non appena era in azione, il mio stomaco veniva invaso
da una lenta e continua sensazione di sazietà. A volte era come
una leggera pressione o uno stiramento, altre volte un lieve
pizzicore. Ma mi ci sono abituato velocemente ed era un continuo
promemoria sul fatto che dovessi mangiare cibi più salutari.
D: Come hai fatto a dimagrire?
R: All’inizio seguendo i consigli del medico e aderendo
alla dieta che mi prescriveva con i pasti in ore prestabilite.
Lo stimolatore mi ha aiutato in questo poiché mi dava un
senso di sazietà già dopo i primi bocconi.
Dopo che scesi sotto i 99 kg, iniziai a smettere da solo quando
sentivo di aver mangiato a sufficienza. E più calavo di peso,
più mi diventava facile controllarmi. Lo stimolatore continuava
comunque a ricordarmi ciò che a questo punto il mio corpo
sentiva da sé.
Un altro fatto che mi ha aiutato è che ho iniziato veramente
a prestare molta attenzione alla mia alimentazione. Già
conoscevo il contenuto calorico di quello che mangiavo,
ma per abitudine mangiavo ad orari irregolari e in quantità
eccessive in un pasto. La terapia di calo ponderale ha
cambiato tutto questo.
D: Quando hai iniziato a notare il cambiamento?
R: Dopo tre mesi circa, quando dovetti stringere la cintura
dei pantaloni di un buco. Ogni tre mesi da allora dovevo
fare un nuovo buco alla cintura. Dopo un po’ dovetti anche
comperare un guardaroba tutto nuovo.
E mi sentivo molto meglio e più energico. Sul mio lavoro come
vigile del fuoco, notavo che la mia forza e resistenza in attività
fisiche ardue erano aumentate notevolmente dopo esser
dimagrito. Adesso non mi manca più il fiato così facilmente e
quando mi manca, non mi ci vuole molto per recuperare.
D: Le persone che ti circondano hanno notato il
cambiamento?
R: All’inizio non dissi nulla dello stimolatore gastrico ai miei
colleghi. Quando però si resero conto che dimagrivo via via
ogni settimana e che i vestiti mi stavano larghi, iniziarono a
farmi domande. Così glielo dissi e tutti reagirono con parole di
approvazione e sostegno nella mia decisione.
Anche il mio datore di lavoro mi fece i complimenti e le
sue parole non fecero che rinforzare la mia risolutezza a
continuare la terapia con lo stimolatore gastrico.
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