UBS House View
Investor’s Guide
Con soluzioni raccomandate
Per investitori domiciliati in Svizzera
Una squadra
vincente
PUNTO DI VISTA
La Svizzera
alla prova
Svizzera
Chief Investment Office WM
Luglio 2014
NEL CONtEStO – UN MESSAGGIO DELLA rEGIONE
Care lettrici, cari lettori,
come avrete modo di notare, la nostra panoramica sui mercati d’investimento globali a partire da pagina 4 del presente numero della UBS
House View reca la firma del nostro nuovo Global Chief Investment
Officer Mark Haefele, subentrato ad Alexander S. Friedman. Ho volutamente scritto «la nostra panoramica» perché, nonostante l’avvicendamento ai vertici del nostro Chief Investment Office con la nomina di
Mark Haefele, collega di lunga data di Alexander S. Friedman, l’affiatato team è rimasto lo stesso. Insieme a una squadra di analisti e specialisti in investimenti dislocati ai quattro angoli del globo continueremo a osservare per voi l’andamento dell’economia mondiale e dei
mercati finanziari per coglierne le opportunità e individuarne i rischi.
Potrete così beneficiare anche in futuro delle conoscenze approfondite
dei nostri specialisti in investimenti e delle valutazioni dei mercati
finanziari sintetizzate nella UBS House View.
In Svizzera manterrò, in qualità di Chief Investment Officer regionale
e capoeconomista di UBS Svizzera, la responsabilità dei temi relativi
agli investimenti in franchi svizzeri. Come fatto finora, il mio team ed
io vi terremo aggiornati sugli ultimi sviluppi di rilievo per gli investitori
svizzeri, informandovi sulle idee d’investimento più valide, in occasione
di eventi per la clientela e tramite le nostre pubblicazioni. Nell’articolo
a pagina 21 del presente numero della UBS House View ho affrontato
alcuni temi su cui molti dei clienti che ho incontrato nelle ultime settimane e nei mesi scorsi hanno espresso a più riprese interesse o inquietudine.
PReFeReNZe TATTICHe
3
CIO MONTHLY LeTTeR
4
TeMI D’INVeSTIMeNTO
PReFeRITI
10
IN SINTeSI
11
I PRINCIPALI CATALIZZATORI
DeL MeRCATO FINANZIARIO
12
PANORAMICA DeLLe
CLASSI D’INVeSTIMeNTO
Azioni
Obbligazioni
Materie prime e altre classi
d’investimento
Valute
14
PReVISIONI CHIAVe
20
PUNTO DI VISTA
21
La Svizzera alla prova
IDee D’INVeSTIMeNTO
CON SOLUZIONI
RACCOMANDATe
23
DISCLAIMeR
31
Buona lettura!
Daniel Kalt
rEGIONAL CIO SWItzErLAND
editore
UBS SA, Chief Investment Office WM
P.O. Box, CH-8098 zurigo
Se desiderate abbonarvi, vi invitiamo a contattare il vostro consulente alla clientela.
Un glossario completo dei termini tecnici è disponibile su www.ubs.com/glossario
Per ulteriori informazioni sugli strumenti finanziari o sugli emittenti menzionati in questa pubblicazione o per informazioni
generali su UBS Chief Investment Office (CIO) WM, inclusi i metodi di ricerca e le statistiche sulle precedenti raccomandazioni, si prega di contattare il proprio Client Advisor UBS.
Gli analisti UBS Financial Services Inc. non hanno fornito alcun contenuto relativo ad azioni od obbligazioni, né a emittenti di
azioni od obbligazioni inclusi nel presente rapporto.
Questo rapporto è stato redatto da UBS SA, disciplinata in Svizzera dalla Commissione Federale delle Banche (EBK), e da UBS
Financial Services Inc., un broker autorizzato disciplinato negli Stati Uniti dalla Securities & Exchange Commission (SEC). Informazioni sul contenuto della presente pubblicazione, sulle restrizioni alla distribuzione e sulla trasparenza nonché altre note
legali sono disponibili alla fine del documento.
Prima di procedere all’acquisto o alla vendita di uno dei prodotti o strumenti finanziari citati nella presente pubblicazione,
consigliamo di contattare il proprio Client Advisor e di consultare le corrispondenti informazioni sui rischi. Informazioni sui
corsi relativi a più di 600 000 strumenti finanziari sono disponibili all’indirizzo Internet www.ubs.com/quotes. Le performance del passato non sono garanzia di risultati e valori futuri. I prezzi di mercato riportati corrispondono ai
corsi di chiusura della rispettiva borsa principale. Ciò vale per tutti i grafici e le tabelle relativi alla performance.
Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al documento.
2 | UBS House View Luglio 2014
UBS House View
Mark Haefele,
Global Chief Investment Officer WM
Daniel Kalt, regional CIO Switzerland
Product Management
Marianne Bolt, Joscelin tosoni
[email protected]
Desktop publishing
CIO Digital & Print Publishing, UBS SA
Foto in copertina
iStock
Preferenze tattiche
Stiamo ridimensionando il nostro sovrappeso creditizio, realizzando parte dei profitti
sui titoli high yield USA e riducendo a sottopeso l’esposizione ai titoli di Stato dei paesi
emergenti. Nel complesso, tuttavia, le prospettive per gli attivi di rischio sono positive.
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Classi
di investimento
Asset allocation tattica
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cietarie (IG) high yield
D
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grade
VARIAZIONI NEL
MESE IN ESAME
1) Sovraponderiamo
gli attivi di rischio,
con una preferenza
per Stati Uniti ed
Eurozona nel comparto
azionario.
2) Deteniamo una cauta
sovraesposizione alle
obbligazioni high yield
statunitensi e al contempo
ridimensioniamo leggermente la posizione.
3) Raccomandiamo
di sottopesare i titoli
di Stato in valuta
forte dei mercati
emergenti.
Legenda
Sovraponderazione: indicazione tattica di detenere un maggior quantitativo della classe d’investimento rispetto a quanto specificato nella
asset allocation strategica
Ponderazione neutrale: indicazione tattica di detenere un quantitativo della classe d’investimento in linea con la sua ponderazione nella
asset allocation strategica
Sottoponderazione: indicazione tattica di detenere un minor quantitativo della classe d’investimento rispetto a quanto specificato nella
asset allocation strategica
UBS House View Luglio 2014 | 3
CIO Monthly letter
Una squadra vincente
 In chiave tattica sovraponderiamo le azioni di Stati Uniti ed Eurozona e le
obbligazioni societarie high yield e investment grade statunitensi.
 Tuttavia, ridimensioniamo la sovraesposizione al comparto high yield
statunitense e adottiamo un sottopeso nei titoli di Stato dei mercati emergenti
denominati in USD, alla luce della loro brillante performance da inizio anno.
 Con l’avvicinarsi del fischio di metà tempo, i primi sei mesi dell’anno non sono
Mark Haefele
Global Chief Investment Officer
Wealth Management
stati privi di shock, ma la sorpresa più grande è stata la relativa mancanza di
sorprese.
 Ci auguriamo che la quiete sui mercati non induca gli investitori ad assumere
più rischio di quanto possano sopportare e consigliamo di concentrarsi sull’as­set allocation strategica di lungo periodo con un livello di rischio tollerabile.
Sono onorato di succedere al mio caro amico Alexander S. Friedman nel ruolo di
Global CIO. Sono ormai vent’anni che Alex e io investiamo insieme in un modo o
nell’altro e, unitamente al mio team d’investimento, collaboro alla CIO Monthly Letter sin dal suo esordio. Quindi, anche se non mi sono mai presentato ufficialmente a
voi, in realtà ci conosciamo già.
Neanche la partecipazione più attiva all’elaborazione della UBS CIO House View
regge però il confronto con il privilegio e la responsabilità di firmare questa lettera.
Affrontando insieme le continue evoluzioni dei mercati finanziari, sono certo di una
cosa: un dialogo franco e aperto con voi, i nostri stimati clienti e partner, è un elemento fondamentale del nostro processo d’investimento globale trasparente.
Più di 15 anni fa scrissi la mia prima lettera ai partner che all’epoca mi avevano affidato i loro patrimoni. Credevo allora, e credo tuttora, che lo strumento della lettera
sia uno degli elementi più importanti di un solido processo d’investimento. Anche se
non tutte le nostre previsioni saranno corrette, speriamo di continuare a meritarci la
vostra fiducia e di poter diventare investitori migliori illustrando con chiarezza le
nostre posizioni d’investimento e invitandovi a inviarci feedback.
Vivendo in Europa durante i Mondiali di calcio non sono certo a corto di metafore,
ma tornerò su questo argomento più avanti.
Primo semestre sorprendente?
Non possiamo dire che tutte le previsioni del CIO si siano rivelate corrette da inizio
anno ad oggi.
Ad esempio, non avevamo pronosticato il cosiddetto «vortice polare», che durante
l’inverno ha fatto precipitare le temperature negli Stati Uniti e ha congelato l’economia di buona parte del paese. Il prodotto interno lordo (PIL) ha registrato una contrazione del 2,9% annualizzato nel primo trimestre. La crescita si è ripresa nel
secondo trimestre, ma una parte dell’attività economica di quest’anno è semplicemente andata persa: i consumatori americani possono acquistare un’auto in aprile
se a febbraio faceva troppo freddo per visitare il concessionario, ma difficilmente
andranno due volte al ristorante in primavera per compensare le mancate uscite
invernali. La nostra attuale previsione per la crescita degli Stati Uniti nel 2014 è del
1,7%, contro il 3,0% atteso a inizio anno.
4 | UBS House View Luglio 2014
CIO Monthly letter
>> La crescita di Stati Uniti e
Cina sarà probabilmente
inferiore alle nostre attese.
Anche la crescita cinese ha deluso le aspettative. Il mercato immobiliare si è dimostrato più debole del previsto. Le quotazioni degli immobili mostrano una flessione
su base mensile in metà delle 70 città principali del paese e anche l’indice generale
dei prezzi ha fatto segnare il primo calo mensile da maggio 2012. Questa dinamica
pesa sugli investimenti immobiliari e sull’edilizia e non viene controbilanciata dalle
esportazioni. La nostra attuale previsione per la crescita del PIL cinese nel 2014 è del
7,3%, rispetto al 7,7% atteso a inizio gennaio.
La crescita dell’Eurozona, che ci aspettiamo intorno all’1,0% su base annuale, è
sostanzialmente in linea con le nostre stime. È invece proseguito il calo dell’inflazione e la Banca centrale europea (BCE) si è vista costretta a tagliare il tasso sui
depositi portandolo in territorio negativo, una decisione che ci ha trovato preparati
ma che comunque non ci aspettavamo.
>> Il recupero delle
obbligazioni high grade e
la rotazione settoriale nel
comparto azionario ci
hanno colti di sorpresa.
Per quanto riguarda le nostre raccomandazioni d’investimento, il recupero delle
obbligazioni high grade ci ha colto di sorpresa e la rotazione settoriale nel comparto
azionario a marzo e aprile ha penalizzato alcune delle nostre idee tematiche. Anche
i gestori di hedge fund equity long/short, un segmento che avevamo raccomandato
tra gli investimenti alternativi, non sono riusciti a distinguersi nel primo semestre.
Nel complesso, tuttavia, arrivati al giro di boa di metà anno possiamo dire che la
sorpresa più grande è stata la relativa mancanza di sorprese.
>> La sorpresa più grande è
stata la relativa mancanza
di sorprese.
Confermiamo tuttora la nostra previsione di una ripresa dell’economia mondiale. La
crescita globale viaggia attorno alla quota 2,8% e le previsioni di consenso si mantengono in un intervallo molto ristretto. La sovraesposizione agli attivi rischiosi si è
rivelata corretta: le azioni globali hanno guadagnato il 6,4% e la volatilità effettiva
del mercato a 30 giorni si attesta ai livelli più bassi dal 1996 (cfr. figura 1). I differenziali di rendimento si sono ridotti, l’euro ha (finalmente!) cominciato a deprezzarsi
nei confronti del dollaro e il Brasile, che diamo per vincente ai Mondiali di calcio in
corso, guida la classifica dei paesi emergenti.
Rimanere sulla palla
Alla luce del recente passato, quando le crisi finanziarie degli Stati Uniti e dell’Eurozona hanno rischiato di sovvertire l’intero ordine economico globale, è comprensibile che ci si crogioli in un contesto senza sorprese. A lungo andare, tuttavia, la
mancanza di sorprese potrebbe indurre gli investitori a giudicare poco appetibili i
rendimenti disponibili, soprattutto ripensando alle ottime performance registrate
Fig. 1: volatilità effettiva a 30 giorni ai minimi dal 1996
Volatilità a 30 giorni dell’MSCI World (in % su base annualizzata)
40
30
20
10
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
0
1996
>> La volatilità dei mercati
azionari è la più bassa dal
1996.
Fonte: Bloomberg, UBS, dati al 25 giugno 2014
UBS House View Luglio 2014 | 5
CIO Monthly letter
dagli attivi finanziari negli ultimi anni. Per il futuro ci aspettiamo rendimenti in area
7-8% l’anno per i mercati azionari, 4-5% l’anno per le obbligazioni societarie high
yield e 0-3% l’anno per le obbligazioni high grade (cfr. figura 2).
>> Gli investitori dovrebbero
resistere alla tentazione
di assumere più rischio
di quanto possano
sopportare nell’intento
di ottenere rendimenti
superiori.
In questo contesto è più importante che mai cercare di generare rendimenti superiori.
Per aiutare gli investitori a conseguire questo obiettivo, il CIO cercherà di continuare a
fornire e presentare chiaramente una serie di idee d’investimento ad alta performance.
Gli investitori però dovrebbero resistere alla tentazione di assumere più rischio di quanto
possano sopportare nell’intento di ottenere rendimenti superiori a quelli disponibili sul
mercato. I rischi che sembrano tollerabili in un contesto privo di sorprese potrebbero
diventare insopportabili in circostanze diverse. È per questo che, lungo l’intero ciclo
economico, continuiamo a raccomandare ai clienti di detenere portafogli ben diversificati che riflettano la loro personale tolleranza al rischio.
Quando gli investitori effettivamente perseguono rendimenti superiori, cerchiamo di
aiutarli a evitare tre trappole molto comuni: 1) la mancanza di un margine sufficiente
in caso di eventi imprevisti; 2) una diversificazione inadeguata; e 3) l’assunzione di
una leva eccessiva.
Primo: gli investitori devono sempre prepararsi agli imprevisti. I Mondiali di calcio
attualmente in corso ne sono un chiaro esempio. Prima del torneo, le agenzie di
scommesse attribuivano una probabilità dell’85% alla qualificazione della Spagna al
secondo turno, trattandosi dei campioni del mondo ed europei in carica e della
squadra al primo posto delle classifiche globali. Anche noi ci aspettavamo che le
Furie Rosse passassero agli ottavi, ma non è stato così.
>> Gli investitori devono sempre prepararsi agli imprevisti. Le agenzie di scommesse attribuivano una
probabilità dell’85% alla
qualificazione della Spagna
al secondo turno.
Un partecipante all’ultimo Investor Forum (il nostro «prepartita» mensile con i migliori
gestori di fondi esterni) ha paragonato il caso della Spagna all’attuale attività sui mercati
finanziari. Secondo il mercato delle opzioni vi è una probabilità dell’86% che i prezzi del
greggio Brent non salgano di oltre il 10% nei prossimi tre mesi. Il nostro interlocutore
pensa, come noi, che le quotazioni rimarranno contenute, ma ha sottolineato che
ovviamente c’è la possibilità di un deterioramento della situazione in Iraq in grado di
innescare un’impennata dei prezzi. Dobbiamo quindi fare i compiti e valutare il potenziale impatto degli imprevisti sulle nostre posizioni, una disciplina che dovrebbe essere
messa in pratica da tutti gli investitori esperti. Per quanto riguarda questo specifico
rischio, restiamo convinti del nostro attuale posizionamento a fronte di un livello del
petrolio di USD 114 il barile, ma un rincaro del 10-15% ci preoccuperebbe a causa del
suo impatto negativo sulla crescita economica dei paesi sviluppati.
Fig. 2: in futuro gli attivi finanziari produrranno rendimenti inferiori
Rendimenti storici a 5 anni e proiezioni di UBS a 5 anni (in % su base annualizzata)
>> Per i prossimi cinque anni
ci aspettiamo rendimenti in
area 7–8% l’anno per i
mercati azionari, 4–5%
l’anno per le obbligazioni
societarie high yield e
0–3% l’anno per le
obbligazioni high grade.
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Azioni globali
Liquidità in USD
Rendimenti storici a 5 anni
Rendimenti attesi a 5 anni
Fonte: Bloomberg, UBS, dati al 25 giugno 2014
6 | UBS House View Luglio 2014
Obbligazioni dei
mercati emergenti
Obbligazioni
high yield USA
Obbligazioni
high grade
Obbligazioni
investment grade USA
CIO Monthly letter
Secondo: in un contesto di bassi rendimenti, è comprensibile che gli investitori analizzino attentamente ogni componente del loro portafoglio per accertarsi che produca la più alta performance possibile. Ad esempio, non avrebbe senso investire solo
in un fondo di obbligazioni a tasso fisso in un quadro di aumento dei rendimenti,
poiché un fondo di obbligazioni a tasso variabile può generare risultati superiori.
Analogamente, sarebbe illogico detenere solo obbligazioni high grade, dato che i
titoli di credito vantano prospettive migliori.
>> La diversificazione è essenziale per migliorare il profilo di rischio/rendimento
complessivo dei portafogli.
Tuttavia, mettendo insieme una serie di decisioni che da sole sembrano opportune
si rischia di ottenere un risultato non esattamente ideale. Preferiamo le obbligazioni
societarie high yield a quelle high grade, ma non consigliamo certo di investire un
intero portafoglio in questo comparto. Allo stesso modo, ci aspettiamo anche che i
rendimenti continueranno a salire, ma sostituire tutte le obbligazioni a tasso fisso
con obbligazioni a tasso variabile non è affatto una buona idea, se il portafoglio
include anche posizioni in azioni esposte alla crescita: i titoli di credito a tasso variabile e quelli azionari tendono a presentare un’alta correlazione e quindi si avrebbe un
portafoglio più volatile. La diversificazione è essenziale per mitigare i rischi idiosincratici e migliorare il profilo di rischio/rendimento complessivo dei portafogli.
>> Costruire un portafoglio è
come mettere insieme una
squadra vincente,
scegliendo il giocatore
giusto per ogni ruolo.
È un po’ come mettere insieme una squadra vincente. Alla nostra conferenza di aprile
con i principali gestori di fondi a Davos, quando aveva già iniziato a diffondersi la febbre
dei Mondiali, uno dei nostri colleghi ha paragonato il processo di strutturazione di un
portafoglio alla costruzione di una squadra di calcio. Ogni compagine calcistica, di qualunque provenienza, è composta da portiere, difensori, centrocampisti e attaccanti.
Ogni squadra sviluppa uno stile proprio impiegando i giocatori nei rispettivi ruoli. Per
vincere non basta scegliere i migliori 11 giocatori di un paese, se tra quegli 11 non ci
sono difensori o un portiere. Per la cronaca, ai tempi della scuola giocavo da difensore
centrale: ne ho tratto insegnamenti validi per la gestione del portafoglio, ma non è
l’unico ruolo necessario per creare un team d’investimento vincente.
>> Usare la leva per
amplificare i rendimenti
significa incrementare il
rischio in misura ancora
maggiore.
Terzo: l’uso della leva. In un contesto di rendimenti ridotti e bassa volatilità, l’utilizzo
della leva può amplificare i rendimenti a livelli cui ormai potremmo esserci abituati. La
tentazione di applicare la leva agli investimenti creditizi è particolarmente forte grazie ai
costi di finanziamento relativamente bassi e alla continua «caccia ai rendimenti». Tuttavia, gli investitori devono ricordare che potenziare i rendimenti attraverso la leva significa incrementare il rischio in misura ancora maggiore, tenendo conto dei costi di finanziamento. Ad esempio, applicando una leva di 2 all’investimento in uno strumento
creditizio che rende il 5% l’anno con un costo di finanziamento del 2%, il rendimento
aumenta dal 5% all’8% l’anno, ma il livello di rischio assunto raddoppia.
Fig. 3: la crescita del PIL degli emittenti EMBI è attesa in linea con quella degli
Stati Uniti
Crescita del PIL reale (in % a/a)
2015E
2014E
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
10
8
6
4
2
0
–2
–4
2001
>> La crescita degli Stati Uniti
dovrebbe essere in linea
con quella degli emittenti
EMBI per la prima volta da
oltre 10 anni.
Paesi EMBI su base ponderata
Stati Uniti
Fonte: Bloomberg, JP Morgan, UBS, dati al 25 giugno 2014
NB: crescita del PIL dei paesi EMBI su base ponderata in base agli attuali pesi per i 9 maggiori componenti
UBS House View Luglio 2014 | 7
CIO MONtHLy LEttEr
> Consigliamo di
concentrarsi sullo sviluppo
e il mantenimento di
un’asset allocation
strategica di lungo
periodo.
Per evitare queste trappole occorre mantenere una chiara struttura d’investimento e
assumere le singole decisioni nel contesto del portafoglio complessivo. Consigliamo
di concentrarsi innanzitutto sullo sviluppo e il mantenimento di un’asset allocation
strategica (SAA) di lungo periodo con un livello di rischio tollerabile. Integriamo poi
la SAA con idee di asset allocation tattica (tAA) e tematica come quelle che vado a
illustrare, che – se utilizzate nell’ambito di un portafoglio complessivo e tenendo
sotto controllo i rischi – sono in grado di dare impulso ai rendimenti rispetto ai rischi.
> A livello tattico
sovrappesiamo le azioni di
Stati Uniti ed Eurozona.
La nostra strategia per il secondo tempo
Preparandoci all’inizio del secondo semestre del 2014, mettiamo in campo una serie
di scommesse tattiche diversificate e puntiamo a vincere. Sovraponderiamo gli attivi
di rischio, con una sovraesposizione a Stati Uniti ed Eurozona nel comparto azionario.
In base agli indicatori congiunturali, l’economia degli Stati Uniti sembra procedere di
nuovo a pieno ritmo, dopo il rallentamento del primo trimestre. Questa accelerazione dovrebbe tradursi in una crescita degli utili del 5-10%, in linea con la nostra
previsione per la performance azionaria.
Gli indicatori anticipatori dell’Eurozona appaiono contrastanti, ma continuano a
segnalare un’espansione. La forza dell’euro ha penalizzato gli utili, che tuttavia
dovrebbero registrare una variazione positiva su base annuale, purché la moneta
unica non faccia segnare nuovi massimi. La crescita economica e il miglioramento
dei margini potrebbero quindi generare una crescita degli utili di quasi il 10%.
> Sul fronte valutario,
sottopesiamo l’euro e il
franco svizzero rispetto al
dollaro statunitense e alla
sterlina britannica.
Inoltre, la BCE continua a dimostrare il suo impegno a stimolare la crescita e l’inflazione mediante i tagli dei tassi d’interesse e l’apparente volontà di attuare un programma di acquisto di titoli garantiti da attivi. Questi fattori corroborano la nostra
decisione di sottopesare l’euro e il franco svizzero rispetto al dollaro statunitense
Il pacchetto completo UBS House View
UBS House View
Investor’s Guide
Con soluzioni raccomandate
Per investitori domiciliati in Svizzera
CIO Monthly Letter
Chief Investment Office WM | 26 giugno 2014
Ancora più a fondo
Chief Investment Office WM
Luglio 2014
Una squadra
vincente
CIO Weekly
Italia
Chief Investment Office WM | 20 giugno 2014
Svizzera
Una squadra vincente
„ In chiave tattica sovraponderiamo le azioni di Stati Uniti ed Eurozona e le
obbligazioni societarie high yield e investment grade statunitensi.
„ Tuttavia, ridimensioniamo la sovraesposizione al comparto high yield
statunitense e adottiamo un sottopeso nei titoli di Stato dei mercati emergenti
denominati in USD, alla luce della loro brillante performance da inizio anno.
Mark Haefele
Global Chief Investment Officer
Wealth Management
„ Con l’avvicinarsi del fischio di metà tempo, i primi sei mesi dell’anno non sono
stati privi di shock, ma la sorpresa più grande è stata la relativa mancanza di
sorprese.
„ Ci auguriamo che la quiete sui mercati non induca gli investitori ad assumere
più rischio di quanto possano sopportare e consigliamo di concentrarsi sull’asset allocation strategica di lungo periodo con un livello di rischio tollerabile.
PUNTO DI VISTA
Sono onorato di succedere al mio caro amico Alex Friedman nel ruolo di Global CIO. Sono
ormai vent’anni che Alex e io investiamo insieme in un modo o nell’altro e, unitamente al
mio team d’investimento, collaboro alla CIO Monthly Letter sin dal suo esordio. Quindi,
anche se non mi sono mai presentato ufficialmente a voi, in realtà ci conosciamo già.
Svizzera alla
prova non solo
sul campo
di calcio
Neanche la partecipazione più attiva all’elaborazione della UBS CIO House View regge
però il confronto con il privilegio e la responsabilità di firmare questa lettera. Affrontando
insieme le continue evoluzioni dei mercati finanziari, sono certo di una cosa: un dialogo
franco e aperto con voi, i nostri stimati clienti e partner, è un elemento fondamentale del
nostro processo d’investimento globale trasparente.
Più di 15 anni fa scrissi la mia prima lettera ai partner che all’epoca mi avevano affidato i
loro patrimoni. Credevo allora, e credo tuttora, che lo strumento della lettera sia uno degli
elementi più importanti di un solido processo d’investimento. Anche se non tutte le nostre
previsioni saranno corrette, speriamo di continuare a meritarci la vostra fiducia e di poter
diventare investitori migliori illustrando con chiarezza le nostre posizioni d’investimento e
invitandovi a inviarci feedback.
Vivendo in Europa durante i Mondiali di calcio non sono certo a corto di metafore, ma
tornerò su questo argomento più avanti.
Primo semestre sorprendente?
Non possiamo dire che tutte le previsioni del CIO si siano rivelate corrette da inizio anno
ad oggi.
Iraq e i prezzi del greggio
Redditi personali USA
Indice PMI flash nell’EU
Quello che dovete sapere
1 Nella dichiarazione pubblicata dopo l’ultima riunione del
FOMC, la Federal Reserve ha affermato che avrebbe ridotto ulteriormente gli acquisti mensili di titoli di USD 10 miliardi, a USD 35 miliardi,
a partire da luglio. Le variazioni delle proiezioni a breve termine sono
risultate generalmente in linea con le aspettative. La Fed ha rivisto al
ribasso le previsioni di crescita dal 2,9% al 2,2%, tenendo conto della
debolezza imprevista del primo trimestre, dovuta alle condizioni climatiche avverse. Per il 2015 e 2016, la banca centrale statunitense ha confermato la propria fiducia in una ripresa e ha lasciato le proiezioni invariate. Inoltre, ha mantenuto pressoché intatte le sue previsioni sulla
crescita dei prezzi fino al 2016, a indicare che non nutre timori per il
dato sull’inflazione di maggio, pari al 2,0% a/a, pubblicato martedì. Ciò
che sembra essere sfuggito all’attenzione dei mercati, tuttavia, sono i
tagli alla previsione mediana della Fed in merito al livello di lungo
periodo del tasso sui fed fund. A marzo 10 membri della Fed su 16 si
attendevano che avrebbe raggiunto il 4%, oggi 11 su 16 prevedono che
si attesterà a un livello inferiore. Per tutta risposta, i Treasury e gli asset
rischiosi hanno registrato un rally, mentre il dollaro USA si è indebolito.
2 La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto un ricorso
dell’Argentina, e dunque il paese sarà costretto a rimborsare i detentori delle obbligazioni ripudiate in occasione del default del 2001.
L’Argentina si era offerta di scambiare i titoli nel 2005 e nel 2010, ma
alcuni obbligazionisti, come il ricorrente NML Capital, si sono rifiutati.
Gli avvocati difensori del paese stimano che, se tutti gli attuali detentori dei titoli oggetto di «holdout» dovessero pretendere parità di trattamento, le richieste di rimborso nei confronti dell’emittente sovrano
ammonterebbero a un totale di USD 15 miliardi, a fronte di riserve
valutarie liquide del valore di USD 18 miliardi. Riteniamo che, nonostante i tentativi di pervenire a un accordo, l’Argentina difficilmente
giungerà a un concordato con NML prima della data di scadenza del
prossimo pagamento sulle obbligazioni estere, previsto per il 30 giugno. Ciò lascerebbe il paese in una condizione di default tecnico ed
esposto al rischio di una nuova serie di azioni giudiziarie da parte degli
investitori che hanno accettato le offerte di scambio. Il CIO raccomanda di evitare le obbligazioni argentine.
3
Ad esempio, non avevamo pronosticato il cosiddetto «vortice polare», che durante
l’inverno ha fatto precipitare le temperature negli Stati Uniti e ha congelato l’economia
di buona parte del paese. Il prodotto interno lordo (PIL) ha registrato una contrazione
del 2,9% annualizzato nel primo trimestre. La crescita si è ripresa nel secondo trimestre,
ma una parte dell’attività economica di quest’anno è semplicemente andata persa:
I punti di nostro interesse
Che ripercussioni avrà la situazione irachena sui mercati
globali?
02
I rischi geopolitici hanno monopolizzato l’attenzione degli
investitori a causa delle tensioni in Ucraina, rinfocolatesi dopo
che i militanti filorussi hanno abbattuto un aereo militare nei pressi di
Luhansk, dove gli insorti hanno proclamato la Repubblica Popolare di
03
Questa settimana sul podcast di CIO WM
• Mercati immobiliari surriscaldati –
è sensato introdurre una regolamenta­
zione? In che misura?
• Il Giappone sorprende – l’«Abenomics»
funziona?
www.ubs.com/podcast
«L’Argentina… non deve sottomettersi a una
simile estorsione.»
La presidente argentina Fernández esprime un parere negativo sugli
obbligazionisti che non hanno aderito alla ristrutturazione del debito.
Luhansk. In risposta, i manifestanti hanno inscenato violente proteste
davanti all’ambasciata russa di Kiev. Inoltre, Russia e Ucraina non
hanno trovato un accordo sui prezzi del gas, dopo che la prima ha
respinto le proposte della seconda. Adesso l’Ucraina potrà ottenere
gas solo pagando in anticipo, e la Russia ha fatto pressioni sui paesi
limitrofi per garantire che l’Unione Europea riceva le forniture di gas
attraverso i gasdotti passanti per il territorio ucraino. Date le abbondanti riserve di gas in Ucraina e ipotizzando l’assenza di gravi incidenti
al gasdotto che attraversa il paese, il taglio delle forniture non
dovrebbe avere un impatto immediato sull’offerta di gas in Europa.
4 I mercati hanno risentito anche della situazione in Iraq, dove
gli scontri sono proseguiti; i militanti sunniti hanno guadagnato terreno assumendo il controllo di Mosul, la seconda maggiore città irachena, nonché di due città minori nella parte orientale del paese e
della più grande raffineria petrolifera dell’Iraq. Nelle regioni settentrionali, l’assenza delle forze governative ha permesso ai curdi iracheni di
conquistare il controllo di Kirkuk. In risposta, il Presidente statunitense
Barack Obama ha dichiarato di «non escludere alcuna opzione, perché
abbiamo tutto l’interesse a impedire che questi jihadisti non stabiliscano una presenza permanente in Iraq o Siria». Il vicino Iran ha
offerto assistenza a tutto campo per fermare l’avanzata degli insorti
sunniti, e si dice che abbia già schierato la Guardia rivoluzionaria. I
prezzi del greggio hanno continuato a salire; nelle ultime due settimane le quotazioni del Brent sono aumentate del 6% e hanno quasi
raggiunto il livello massimo degli ultimi nove mesi.
I movimenti del mercato
Livello
Settimanale
Nikkei 225
UK 2 year yields
GBPUSD
15 361
0,866%
1.695
2,6%
+18bps
+0,9%
S&P 500
Eurostoxx 50
MSCI EM
Gold
Brent crude oil
US 10-year yield
VIX
1957
3316
1045
USD 1282/oz
USD 114.6/bbl
2,574%
10,6
+0,7%
+1,0%
–1,1%
+0,7%
+1,4%
–2bps
–1pts
Fonte: Bloomberg, situazione al 19 giugno 2014
L’editoriale di questa settimana La madre di
tutti gli strumenti di repressione finanziaria
ab
Il presente rapporto è stato elaborato da UBS SA. Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al documento.
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. I prezzi di mercato riportati corrispondono ai corsi di chiusura
della rispettiva borsa principale. Ciò vale per tutti i grafici e le tabelle di performance della presente pubblicazione.
ab
Andreas Hoefert, Capo economista, CIO regionale Europa
04
Questo report è stato redatto da UBS SA. Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al documento. I rendimenti del
passato non sono una garanzia per l’evoluzione futura. I prezzi di mercato riportati corrispondono ai prezzi di chiusura della rispettiva
borsa principale. Ciò vale per tutti i grafici e le tabelle relativi alla performance della presente pubblicazione.
UBS House View
Investor’s Guide
La pubblicazione di punta per i
clienti UBS
CIO Monthly Letter
Una lettera personale
del nostro Global Chief
Investment Officer
CIO weekly
Questo settimanale fornisce
un aggiornamento sull’evoluzione dei mercati e contiene
spunti tempestivi sugli ultimi
sviluppi e sulle loro implicazioni per gli investimenti.
Se desiderate opinioni di investimento più dettagliate, è a vostra disposizione una vasta gamma di
pubblicazioni di CIO. Vi invitiamo a contattare il vostro consulente clientela.
8 | UBS House View Luglio 2014
CIO Monthly letter
e alla sterlina britannica, dato che le dichiarazioni del governatore della Bank of
England, Mark Carney, ci hanno indotto ad aspettarci un rialzo dei tassi del Regno
Unito verso fine anno. Manteniamo in sottopeso le azioni britanniche alla luce
dell’impatto negativo esercitato dalla sterlina forte sugli utili delle aziende locali.
Per quanto riguarda le altre valute, all’inizio della settimana scorsa abbiamo chiuso
la sottoesposizione allo yen giapponese rispetto al dollaro statunitense. Ciò non
significa che ci attendiamo un rafforzamento della divisa nipponica, ma – dato che
la Bank of Japan appare soddisfatta degli attuali sviluppi dell’economia e dell’inflazione e che cercherà di evitare un’inflazione dei prezzi dell’energia di oltre il 10%
annuo – sono diminuite le probabilità di un notevole deprezzamento dello yen nei
prossimi mesi.
>> Ridimensioniamo la
sovraesposizione alle
obbligazioni high yield
statunitensi.
Nel settore del credito, raccomandiamo una cauta sovraesposizione alle obbligazioni
high yield statunitensi, ma al contempo ridimensioniamo leggermente la posizione
nel mese in corso. I differenziali, pari a 335 pb, offrono ancora un certo margine di
restringimento (il nostro obiettivo a sei mesi è di 300 pb) e presentano premi di rendimento interessanti, ma a partire da questo livello gli eventuali guadagni saranno
più limitati. I fondamentali rimangono relativamente solidi: il 27% delle emissioni
viene utilizzato per realizzare fusioni e acquisizioni o spese in conto capitale, rispetto
a più del 50% nel 2007, e l’utilizzo di titoli «paid-in-kind toggle» con cedola in
natura, poco favorevoli agli investitori, rimane molto basso, dato che rappresentano
meno del 2% delle emissioni high yield degli ultimi tre mesi. Ci aspettiamo che i tassi
d’insolvenza si mantengano sotto il 2% annualizzato nei prossimi sei mesi.
>> Raccomandiamo di portare
a sottopeso i titoli di Stato
in valuta forte dei mercati
emergenti.
Raccomandiamo anche di portare a sottopeso i titoli di Stato in valuta forte dei mercati emergenti (EMBI). Da inizio anno questo comparto ha registrato una performance di oltre l’8%, ascrivibile in parte al solido andamento dei Treasury statunitensi
e in parte alla contrazione degli spread a 280 pb. Tuttavia, i fondamentali economici
dei principali mutuatari dei mercati emergenti, ovvero Brasile, Russia e Venezuela, si
stanno deteriorando, e la crescita del PIL degli emittenti EMBI dovrebbe attestarsi in
linea con quella degli Stati Uniti (cfr. figura 3). Ci attendiamo un ampliamento degli
spread a quota 330 pb nei prossimi sei mesi.
Vi ringrazio per aver letto questa CIO Monthly Letter e spero di ricevere i vostri commenti. Anche se la firma in calce è cambiata, il nostro team d’investimento rimane
composto dagli stessi professionisti di grande esperienza. UBS schiera una squadra
di prim’ordine che continuerà a mettere in pratica i fondamentali ogni giorno con
l’obiettivo di continuare a fare goal.
Mark Haefele
Global Chief Investment Officer
Wealth Management
UBS House View Luglio 2014 | 9
Classi e temi d’investimento
Dati al 1 luglio 2014
Classi di
investimento
most preferred
Least preferred
azioni
• Stati Uniti
• Eurozona
• Efficienza energetica: brillanti prospettive per i LED
• Ristrutturare per aumentare il valore
• Giganti globali in ascesa nei mercati emergenti
• Mid cap statunitensi: investimento ideale
• Tecnologia USA: crescita secolare, in vendita
• Profitto da riacquisti azionari e dividendi USA
• Preferenza per le mid cap svizzere
• Regno Unito
> pagina 25
obbligazioni
• High yield USA (à)
• Obbligazioni societarie IG
• Stelle nascenti
Investimenti
alternativi
• Preferenza per le strategie equity hedge
• Esplorare i benefici delle strategie equity event driven
valute
• USD
• GBP
• Stretta in Europa, ma allentamento della BCE
• Tempi migliori per lo USD e il GBP
 Upgrade recenti
à Downgrade recenti
• Bond di alta qualità dei
mercati sviluppati ()
• Titoli sovrani dei mercati
emergenti (à)
• EUR
• CHF
> pagina 29
Soluzioni raccomandate*
* tutte le soluzioni raccomandate provengono integralmente da entità esterne a UBS Chief Investment Office WM, che non sono soggette alle disposizioni di legge sull’indipendenza dell’analisi finanziaria. È quindi possibile che le soluzioni raccomandate non rispecchino
appieno le opinioni di UBS Chief Investment Office WM.
10 | UBS House View Luglio 2014
In sintesi
Economia
La Fed statunitense non ha indicato l’urgenza di abbandonare la politica monetaria
ultraespansiva, malgrado il recente rialzo dell’inflazione al 2,1%. Dopo la brusca contrazione economica nell’1T, nel 2T i dati USA hanno fatto segnare un recupero, benché su
livelli ancora distanti da un surriscaldamento, e la crescita salariale è rimasta molto
modesta. Nell’Eurozona, la BCE ha annunciato un pacchetto di misure antideflazionistiche. L’abbassamento del tasso di rifinanziamento, il tasso sui depositi negativo e le
iniezioni di liquidità vincolate si prefiggono di far ripartire i prestiti bancari alle imprese.
In Cina, al contempo, il mini stimolo del governo è riuscito a stabilizzare l’economia.
Uno dei maggiori pericoli per l’economia globale sarebbe un incremento persistente
dei prezzi petroliferi, causato dalla permanenza dei conflitti in Iraq, Siria e Ucraina.
Azioni
La ripresa della crescita economica negli
Stati Uniti e nell’Eurozona, supportata da
politiche monetarie ultraespansive,
depone a favore dei mercati azionari in
entrambe le regioni. Al contempo, le
attuali dinamiche dei prezzi avallano il
nostro quadro ottimistico. Gli utili USA
sono in procinto di segnare una crescita
dell’8%-9% per il 2014. Nell’Eurozona, i
margini di profitto hanno cominciato ad
aumentare. I margini – sopratutto nei
settori ciclici – possono facilmente salire
da livelli storicamente bassi. Siamo sovraesposti a entrambe le regioni. Il Regno
Unito è il mercato azionario da noi ritenuto meno vantaggioso, poiché gli utili
continuano a risultare inferiori a quelli di
altri mercati, in parte a causa dell’impatto
che la forza della sterlina sta avendo sugli
esportatori.
Obbligazioni
I differenziali di rendimento delle obbligazioni societarie si sono fortemente contratti nel mese in esame, in particolare nel
mercato high yield statunitense, dove gli
spread hanno toccato un nuovo minimo
post-crisi intorno ai 340 punti base.
Stiamo realizzando parte dei guadagni
accumulati sulla posizione nei titoli high
yield, riducendone il sovrappeso. Ciò
nonostante, non c’è nulla nei dati fondamentali che suggerisca un’imminente
inversione del ciclo creditizio e un conse-
guente aumento dei tassi d’insolvenza.
Manteniamo un giudizio ottimistico sul
mercato creditizio, soprattutto rispetto
alle obbligazioni di maggiore qualità. Nei
mercati emergenti, i fondamentali restano
peggiori di quelli statunitensi o europei, e
avviamo un lieve sottopeso nei bond
sovrani dell’area, che sono stati una delle
migliori classi d’attivo dall’inizio dell’anno
in termini di performance.
Investimenti
alternativi e
materie prime
Nel settore degli hedge fund, le strategie
equity hedge risultano vantaggiose
nell’attuale contesto di basse correlazioni,
in cui sono sempre più i fondamentali
delle singole aziende, anziché i movimenti
del mercato in generale, a determinare le
performance azionarie. Per le materie
prime, prevediamo rendimenti totali
negativi e livelli relativamente elevati di
volatilità di qui a fine anno, pertanto preferiamo evitare questa classe d’attivo.
Monete
La divergenza delle politiche monetarie
internazionali resta l’elemento principale
dietro ai nostri giudizi sui cambi. La BCE
ha appena introdotto una serie di misure
espansive, tra cui la fissazione di tassi di
deposito negativi – una prima assoluta tra
le principali banche centrali. Al contempo,
la Fed sta riducendo il ritmo dei suoi
acquisti di attivi e appare sempre più propensa a operare il primo rialzo dei tassi
verso metà 2015. La Bank of England è in
una fase ancora più avanzata e il primo
aumento potrebbe avvenire già nel 4T14.
Di conseguenza, prevediamo che USD e
GBP segneranno ulteriori apprezzamenti
contro EUR e CHF.
UBS House View Luglio 2014 | 11
I principali catalizzatori del mercato finanziario
Prospettive
economiche globali
Prevediamo che la crescita globale continuerà ad accelerare nel 2014, trainata
soprattutto dalle economie avanzate, e ci attendiamo che l’inflazione resti contenuta, soprattutto nelle economie sviluppate. Le principali banche centrali intraprenderanno percorsi divergenti: la Fed diverrà più restrittiva e la BCE più espansiva.
Ricardo Garcia-Schildknecht
Economista, UBS SA
Eurozona
CIO View Probabilità: 60%
Crescita moderata
Ci attendiamo che la crescita del PIL
nel 2T14 e nel 3T14 si stabilizzerà
sullo 0,3% su base trimestrale. L’inflazione ha probabilmente toccato il
punto minimo a maggio (0,5%), ma
nel medio termine potrebbe conti-
Ricardo Garcia-Schildknecht, economista, UBS SA
nuare a risultare inferiore ai pronostici della BCE. Riteniamo che le aste
TLTRO appena annunciate dalla BCE
fungeranno soprattutto da rete di
sicurezza per assicurare l’erogazione
di crediti nell’arco dei prossimi due
anni. Crediamo che le aspettative
sull’inflazione di lungo termine continueranno a ridursi e assegniamo una
probabilità del 40% al varo di un
piano di allentamento quantitativo.
USA
CIO View Probabilità: 70%
Crescita robusta
Prevediamo che la crescita annualizzata del PIL reale statunitense accelererà al 5,0% nel 2T14 (consenso:
3,5%), al 3,3% nel 3T14 (consenso:
3,1%) e al 3,2% nel 4T14 (consenso:
3,1%), sulla scia della ripartenza
della domanda privata dopo la bat-
Thomas Berner, economista, UBS FS
tuta d’arresto dovuta al clima e dei
minori impatti negativi sul fronte
delle scorte. Ci aspettiamo che, in un
contesto caratterizzato da disoccupazione in calo, inflazione in rialzo e
aumenti dei costi legati all’espansione del bilancio della Fed, la banca
centrale USA potrà continuare a
ridurre gli acquisti obbligazionari al
ritmo di 10 miliardi di dollari per riunione, per poi interrompere il programma nel 4T14, con acquisti complessivi per un totale di 1620 miliardi
di dollari. Prevediamo un primo rialzo
dei tassi da parte della Fed a metà
2015.
Cina
CIO View Probabilità: 60%
Modesti interventi delle autorità
per stabilizzare la crescita
La crescita economica cinese mostra
segni di stabilizzazione poiché la manovra di mini stimolo comincia a dare i
suoi frutti; tuttavia il settore immobi-
12 | UBS House View Luglio 2014
Gary Tsang, analista, UBS SA
liare rimane sotto pressione, e ciò rappresenta il maggior rischio di ribasso
per l’economia del paese. Secondo noi,
quest’anno le probabilità di un atterraggio duro dell’economia sono basse.
Se la crescita dovesse peggiorare
ancora, riteniamo che il governo possa
valutare di introdurre misure espansive
più ampie nei prossimi mesi. Confermiamo le nostre stime ufficiali per la
crescita del PIL nel 2014 e 2015 rispettivamente del 7,3% e 6,8%.
I principali catalizzatori deL mercato finanziario
crescita globale PREVISTA nel 2014 al:
2.8%
Crescita reale del PIL, in %
2015F 1
2013
2014F 1
2013
Inflazione, in %
2014F 1
2015F 1
Stati Uniti
1,9
1,7
3,2
1,5
2,0
2,3
Cina
7,7
7,3
6,8
2,6
2,7
2,8
–0,4
1,0
1,5
1,4
0,7
1,1
Eurozona
Gran Bretagna
1,7
3,1
2,8
2,6
1,8
2,0
Svizzera
2,0
2,1
2,2
–0,2
0,2
0,7
Russia
1,3
0,6
1,4
6,8
7,1
5,7
Mondo
2,5
2,8
3,3
2,9
3,2
3,2
Fonti: Reuters EcoWin, IMF, UBS; situazione al 1 luglio 2014
1
Stime UBS
Agenda
3 luglio 2014
Stati Uniti
Occupazione non agricola/tasso di
disoccupazione di giugno
3 luglio 2014
SCENARIO positivo

Probabilità: 20%
SCENARIO negativo
à
Probabilità: 20%
Forte crescita e stabilizzazione dei conti
pubblici
I rendimenti obbligazionari registrano una convergenza superiore alle previsioni grazie al risanamento dei bilanci dei paesi periferici e alla
più rapida ripresa dell’attività economica. Francia e Italia attuano riforme credibili a un ritmo
più sostenuto e i rischi politici calano ulteriormente.
Grave shock
L’incertezza politica e i risultati negativi degli
stress test sulle banche scuotono le obbligazioni bancarie. I minori progressi sul fronte del
risanamento creano nuove pressioni su Spagna
e Italia; il Portogallo necessita di ulteriore supporto; la Grecia non riesce ad accedere ad aiuti
aggiuntivi, facendo riaffiorare il rischio di
default e quello di un’uscita dall’euro; l’Eurozona entra in una fase deflazionistica; la Francia va incontro a un grave deterioramento dei
conti pubblici. La severità delle sanzioni economiche applicate alla Russia aumenta significativamente; la Cina attraversa una brusca contrazione economica.
SCENARIO positivo

Probabilità: 20%
SCENARIO negativo
à
Probabilità: 10%
Vigorosa espansione
La crescita del PIL reale statunitense accelera stabilmente a circa il 4%, sospinta da una politica
monetaria espansiva, dal rapido attenuarsi
dell’impatto negativo dell’inasprimento fiscale,
dai cospicui investimenti in immobili residenziali,
dal miglioramento della fiducia delle imprese e
dei consumatori e dalla moderazione dei rischi di
atterraggio brusco della Cina e di tensioni geopolitiche in Ucraina. La Fed interrompe il QE3 in
anticipo e innalza i tassi prima di metà 2015.
Crescita recessiva
La dinamica economica degli Stati Uniti rallenta a causa del ridimensionamento delle
misure di stimolo della Fed, di una riacutizzazione della crisi dell’Eurozona, di un marcato
rallentamento della Cina o di un inasprimento
delle tensioni geopolitiche in Ucraina. La crescita del PIL reale rallenta, facendo lievitare il
deficit di bilancio e spingendo la Fed a rafforzare gli acquisti di obbligazioni.
SCENARIO positivo

Probabilità: 10%
SCENARIO negativo
à
Probabilità: 30%
Accelerazione della crescita
La crescita annua accelera sopra l’8% a
seguito di stimoli più sostanziosi da parte del
governo e/o di una forte ripresa della domanda
estera.
Marcata contrazione economica
La crescita annua scende al di sotto del 6% a
causa della brusca frenata degli investimenti
immobiliari, di eventi creditizi più estesi e/o
dell’inasprimento della liquidità per effetto del
forte giro di vite del governo contro il settore
bancario ombra.
Per lo sviluppo delle previsioni economiche di Chief Investment Office WM, gli economisti Chief Investment Office
WM hanno collaborato con gli economisti di UBS Investment Research. Tutte le previsioni sono soggette a modifiche senza preavviso.
Eurozona
Decisione della BCE sui tassi d’interesse
14 luglio 2014
Cina
PIL del T214
25 luglio 2014
Regno Unito
PIL del T214
30 luglio 2014
Svizzera
Indicatore anticipatore KOF
UBS House View Luglio 2014 | 13
classi d’investimento
Azioni
Azioni di Stati Uniti ed Eurozona ben supportate
Markus Irngartinger, strategist, UBS SA
Carsten Schlufter, analista, UBS SA
Raccomandiamo un sovrappeso nel comparto azionario, incentrato sui mercati di Stati Uniti ed Eurozona. Sottoponderiamo le azioni del Regno Unito. La crescita degli utili aziendali nella maggior parte dei settori continua a sostenere i
rialzi delle azioni statunitensi. La politica monetaria accomodante della Banca centrale europea favorisce le società
dell’Eurozona tenendo bassi i costi di rifinanziamento. Gli utili per azione (EPS) effettivi delle large cap britanniche continuano a sottoperformare quelli degli altri mercati sviluppati.
Svizzera
Eurozona
Manteniamo un orientamento neutrale verso le azioni
svizzere rispetto a quelle globali. Il mercato svizzero è
meno volatile dell’indice globale e presenta una dinamica
dei prezzi robusta. Inoltre, offre una crescita stabile degli
utili malgrado l’impatto negativo delle oscillazioni valutarie; ci aspettiamo che le perdite di cambio sottrarranno
oltre 5 punti percentuali alla crescita dei profitti nel’1S14.
Prediligiamo le mid cap in virtù della solidità dei bilanci
superiore alla media, della maggiore crescita degli utili e
delle valutazioni più interessanti rispetto alla media del
mercato elvetico.
Deteniamo un sovrappeso nelle azioni dell’Eurozona. La
dinamica della crescita locale, unita all’accelerazione del
settore manifatturiero globale, traccia prospettive positive per gli utili societari della regione. Privilegiamo i titoli
dei beni voluttuari in virtù delle favorevoli dinamiche di
ricavi e utili e degli elevati flussi di cassa liberi. Il settore
finanziario mostra valutazioni allettanti e una crescita
degli utili superiore. Le valutazioni dei servizi di pubblica
utilità sono convenienti e gli utili dovrebbero ricominciare
a crescere.
SMI (al 25 giugno 2014: 8582)
Euro Stoxx (al 25 giugno 2014: 328)
House view neutrale
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
8820
9400
7600
USA
House view Sovraponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
345
385
265
Regno Unito
Sovrappesiamo le azioni statunitensi. Malgrado la contrazione economica dovuta alle condizioni climatiche sfavorevoli del primo trimestre, consideriamo la ripresa in atto
sostenibile; inoltre i fondamentali del mercato azionario
statunitense stanno migliorando. Gli utili continuano ad
aumentare, le condizioni monetarie si mantengono
espansive malgrado la probabile conclusione degli acquisti di obbligazioni da parte della Fed quest’autunno e le
valutazioni degli indici più ampi non sono eccessive. I
futuri rialzi dei listini dovrebbero essere trainati soprattutto dall’aumento degli utili societari, in particolare nei
settori finanziario, IT e industriale.
Manteniamo una sottoesposizione alle azioni britanniche
rispetto a quelle globali. Le dinamiche complessive degli
utili del Regno Unito sono meno vivaci rispetto ai mercati
internazionali. L’orientamento di politica monetaria della
Bank of England favorisce la sterlina forte, che continua a
ostacolare gli utili. Tre quarti delle vendite delle società
del FTSE 100 sono generati all’estero. Lo sconto di valutazione delle azioni del Regno Unito rispetto a quelle globali è in linea con la media degli ultimi 20 anni.
S&P 500 (al 25 giugno 2014: 1960)
FTSE 100 (al 25 giugno 2014: 6734)
House view Sovraponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
14 | UBS House View Luglio 2014
obiettivo a sei mesi
2025
2275
1675
House view Sottoponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
6900
7500
5800
classi d’investimento
La crescita degli utili nell’Eurozona dovrebbe seguire la ripresa economica
PMI manifatturiero dell’Eurozona (indice) e crescita degli utili per azione realizzati su 12 mesi (in %)
65
55
60
40
55
25
50
10
45
–5
40
–20
35
–35
30
–50
2003
2005
Indice PMI manifatturiero (scala sinistra)
2007
2009
2011
2013
Crescita degli utili per azione realizzati su 12 mesi (scala destra)
Fonte: Thomson Reuters, UBS, al giugno 2014
Giappone
Immobiliari quotati in borsa
Deteniamo una posizione neutrale nel mercato azionario
giapponese. L’andamento laterale evidenziato negli
ultimi tempi dallo yen ci induce a prevedere che la crescita
degli utili aziendali scenderà al 10% nell’esercizio fiscale
a fine marzo 2015. L’aumento della tassa sui consumi di
aprile ha frenato la crescita economica del secondo trimestre. Se l’inflazione subisse una marcata flessione la Bank
of Japan introdurrebbe probabilmente nuovi stimoli
monetari.
Topix (al 25 giugno 2014: 1261)
House view Ponderazione neutrale
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
1300
1480
980
Mercati emergenti
Manteniamo una posizione neutrale nelle azioni dei mercati emergenti. In base alle stime di consenso, la regione
dovrebbe registrare una crescita degli utili del 10,3% nei
prossimi 12 mesi. Le nostre previsioni, più prudenti, si
attestano intorno al 7%. Non ci attendiamo rivalutazioni
sostanziali delle azioni dei mercati emergenti nei prossimi
sei mesi, ma prevediamo che il P/E dell’MSCI EM si manterrà intorno all’attuale multiplo di circa 11,9 volte in
base agli utili effettivi. Preferiamo Messico, Corea del Sud
e Taiwan a Malaysia e Tailandia.
MSCI EM (al 25 giugno 2014: 1042)
House view Ponderazione neutrale
 Scenario positivo
à Scenario negativo
Preferiamo le società immobiliari quotate alle azioni
difensive, ma prediligiamo le azioni cicliche. Le valutazioni si trovano su livelli equi, anche se alcuni mercati si
stanno facendo sempre più costosi. Tuttavia, la moderata
crescita dei canoni di locazione e la graduale contrazione
dei tassi di sfitto legata all’offerta limitata sono favorevoli
al settore. I differenziali si mantengono nel complesso
allettanti anche a causa del basso livello dei rendimenti.
Le nostre preferenze vanno all’Europa continentale, ai
promotori di Hong Kong, agli immobili giapponesi e ai
REIT di Singapore. I promotori di Singapore e i mercati
immobiliari di Australia e Stati Uniti sono i segmenti che
meno favoriamo. Negli Stati Uniti privilegiamo gli outlet,
i centri commerciali regionali di prim’ordine, gli immobili
industriali e le abitazioni plurifamiliari.
FTSE EPRA/NAREIT Developed TR USD
(al 25 giugno 2014: 4096)
House view
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
4100
4240
3600
obiettivo a sei mesi
1070
1180
830
Legenda
Sovraponderazione: indicazione tattica di detenere un maggior quantitativo della classe d’investimento rispetto a quanto specificato nella
asset allocation strategica
Ponderazione neutrale: indicazione tattica di detenere un quantitativo della classe d’investimento in linea con la sua ponderazione nella
asset allocation strategica
Sottoponderazione: indicazione tattica di detenere un minor quantitativo della classe d’investimento rispetto a quanto specificato nella
asset allocation strategica
UBS House View Luglio 2014 | 15
classi d’investimento
Obbligazioni
Riduzione del sovrappeso obbligazionario
Achim Peijan, strategist, UBS SA
Philipp Schöttler, strategist, UBS SA
Stiamo realizzando parte dei guadagni accumulati sugli investimenti obbligazionari dopo gli eccellenti risultati degli
ultimi mesi. Riduciamo il sovrappeso nelle obbligazioni high yield (HY) statunitensi e introduciamo una posizione di sottopeso nei titoli di Stato dei mercati emergenti. Entrambe le classi di attivi hanno espresso alcune delle migliori performance dell’anno in corso e i loro differenziali si sono sostanzialmente ridotti. Malgrado i fondamentali dei paesi emergenti restino deboli, continuiamo a intravedere buone opportunità nelle emissioni societarie dei mercati sviluppati e per
tale motivo manteniamo una ridotta sovraesposizione al segmento.
Obbligazioni high grade
Obbligazioni high yield
Sottopesiamo le obbligazioni di alta qualità rispetto a
quelle investment grade e high yield. Ci attendiamo che i
maggiori flussi cedolari e il roll-down nelle scadenze più
lunghe compensino buona parte del futuro calo dei prezzi
obbligazionari legato alle attese di moderato irripidimento della curva dei rendimenti. Ci aspettiamo una performance pressoché piatta e raccomandiamo una posizione di duration neutrale, con particolare enfasi sulle
obbligazioni a 3–7 anni.
RENDIMENTI TITOLI DI STATO A 10 ANNI
(al 25 giugno 2014: 2,6% / 1,3%)
House view Sottoponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
USD / EUR
3,0% / 1,8%
3,3–3,9% / 1,6–2,2%
2,0–2,8% / 1,1–1,3%
Obbligazioni societarie
Continuiamo a preferire le obbligazioni societarie IG in
EUR e USD a quelle high grade. Anche se i rendimenti
totali delle emissioni aziendali investment grade saranno
modesti, ci aspettiamo che probabilmente supereranno
quelli dei titoli di alta qualità in virtù del premio di rendimento. Le obbligazioni dei segmenti IG di fascia inferiore
(BBB) offrono un migliore potenziale di rendimento
rispetto a quelle con rating più elevato. Alcune obbligazioni subordinate (ibride) di emittenti non finanziari di
alta qualità presentano un premio di rendimento a fronte
di un rischio aggiuntivo moderato.
ATTUALI SPREAD
(al 25 giugno 2014: 97 pb / 99 pb)
House view Sovraponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
16 | UBS House View Luglio 2014
obiettivo a sei mesi
USD / EUR
100 pb / 100 pb
85 pb / 85 pb
300 pb / 350 pb
Le obbligazioni societarie high yield statunitensi presentano
un profilo di rischio/rendimento allettante e consigliamo
pertanto di sovrappesarle rispetto a quelle di alta qualità. La
moderata crescita economica, la bassa inflazione e la politica monetaria espansiva creano un contesto favorevole.
Soprattutto, nei prossimi 6-12 mesi le insolvenze dovrebbero mantenersi ben al di sotto del 2% (esclusa TXU) grazie
ai fondamentali aziendali tuttora robusti. Le società statunitensi si trovano nella fase intermedia del ciclo del credito, in
genere caratterizzata dal graduale aumento della leva
finanziaria e dalla contrazione degli spread. In Europa, i prestiti con leva rappresentano un’alternativa interessante per
gli investitori qualificati nei mercati creditizi.
ATTUALI SPREAD
(al 25 giugno 2014: 343 pb / 306 pb)
House view Sovraponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
USD / EUR
300 pb / 275 pb
250 pb / 225 pb
800 pb / 1000 pb
classi d’investimento
Obbligazioni dei mercati emergenti
Obbligazioni sovrane dei mercati emergenti
in USD
Le valutazioni dei titoli di Stato dei ME denominati in USD
stanno diventando eccessive rispetto ai fondamentali. L’assenza di segnali di ripresa economica in mercati emergenti
chiave è fonte di preoccupazione per le obbligazioni sovrane
dei paesi in via di sviluppo, che ricevono tuttavia supporto
dal miglioramento dei dati sulla congiuntura statunitense
ed europea e dal sentiment favorevole. Privilegiamo gli
emittenti sovrani che presentano avanzi correnti o disavanzi
modesti e gestibili, nonché valutazioni interessanti. Per indicazioni specifiche sulle obbligazioni si rimanda alla nostra
lista delle obbligazioni dei mercati emergenti.
spread EMBIG (al 25 giugno 2014: 279 pb) House view Sottoponderazione
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
330 pb
285 pb
450 pb
Obbligazioni societarie dei mercati emergenti
in USD
Obbligazioni dei mercati emergenti in
valuta locale
Dopo il recupero delle obbligazioni emergenti in valuta
locale nelle ultime settimane, l’aumento dei tassi d’interesse globali eserciterà nuove pressioni al rialzo sui rendimenti del comparto. Sebbene il rischio di ulteriori giri di
vite si sia ridotto, la ripresa economica nei mercati emergenti resta fragile e si prevede il deprezzamento di numerose valute.
Nel complesso, questi fattori incidono negativamente
sulle prospettive di performance e manterranno elevata la
volatilità della classe di attivi, riducendo la sua appetibilità
su base corretta per il rischio. Manteniamo quindi un
orientamento neutrale nei confronti delle obbligazioni
dei mercati emergenti in valuta locale.
RENDIMENTO GBI-EM (al 25 giugno 2014: 6,6%) House view
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
7,1%
7,4%
8,0%
Le valutazioni dei bond societari dei mercati emergenti
stanno diventando eccessive rispetto ai fondamentali
societari. Il contesto operativo e di finanziamento resta
difficile nonostante la recente stabilizzazione delle tendenze dei rating e dei tassi d’insolvenza. L’attività sul
mercato primario, gli afflussi di fondi e il clima di fiducia
complessivo sono favorevoli. Privilegiamo gli emittenti
messicani nonché le blue chip cinesi. Manteniamo un
atteggiamento attendista sugli emittenti russi. Per indicazioni specifiche sulle obbligazioni si rimanda alla nostra
lista delle obbligazioni dei mercati emergenti.
SPREAD CEMBI BROAD
(al 25 giugno 2014: 295 pb)
House view Ponderazione neutrale
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
350 pb
300 pb
520 pb
UBS House View Luglio 2014 | 17
classi d’investimento
Materie prime e altre classi
d’investimento
Ancora in attesa di rendimenti negativi
Dominic Schnider, analista, UBS SA
Giovanni Staunovo, analista, UBS SA
Cesare Valeggia, analista, UBS SA
Siamo dell’avviso che diversi fattori penalizzino gli indici diversificati delle materie prime, prevedendo pertanto nei prossimi sei mesi rendimenti potenzialmente negativi del 5% circa per questa classe di attivi. La solida produzione statunitense
di greggio, il rallentamento della crescita strutturale cinese, la normalizzazione della politica monetaria USA e le condizioni meteorologiche favorevoli dovrebbero esercitare nuove pressioni sui prezzi o comunque limitarne il potenziale di
rialzo.
Materie prime
Hedge fund
ORO
Un mix favorevole di crescita e inflazione nei paesi sviluppati e la diminuzione dei rischi estremi per l’economia
dovrebbero consentire l’ulteriore normalizzazione della
politica monetaria statunitense e il rafforzamento
dell’USD. Questo a nostro avviso ridurrà il ricorso degli
investitori all’oro in qualità di bene rifugio, causando un
ribasso dei prezzi a quota USD 1200/oncia nei prossimi
sei mesi, seguito da ulteriori correzioni.
oro (25 giugno 2014: USD 1310/oz)
House view
 Scenario positivo
à Scenario negativo
obiettivo a sei mesi
USD 1200/oz
USD 1500/oz
USD 900/oz
GREGGIO
Nel 2014, la produzione di greggio da parte dei paesi non
OPEC dovrebbe registrare una forte crescita, superiore
a quella della domanda. Nei prossimi 12 mesi l’eccesso
di offerta spingerà probabilmente il Brent a quota
USD 100/barile, ma l’Arabia Saudita è ben posizionata
per riequilibrare il mercato. Fino a USD 100/barile, consigliamo agli investitori di costituire un’esposizione lunga.
greggio (brent)
(25 giugno 2014: 113,8/barile)
House view
 Scenario positivo
à Scenario negativo
18 | UBS House View Luglio 2014
obiettivo a sei mesi
105/barile
130–165/barile
80–90/barile
Le strategie equity hedge sono appetibili in un contesto di
basse correlazioni in cui i fondamentali delle singole
aziende, anziché i movimenti del mercato, determinano
le performance azionarie. Le strategie event-driven e relative value dovrebbero generare rendimenti corretti per il
rischio in linea con quelli dell’indice composito degli
hedge fund. Le strategie macro/trading continueranno
nel complesso a risentire dell’assenza di tendenze di mercato persistenti al di fuori del settore azionario.
House view
Preferenza strategie equity hedge
 Scenario positivo Preferenza equity hedge e event-driven
à Scenario negativo Preferenza macro/trading
(Global Macro + CTA)
classi d’investimento
Valute
Le politiche monetarie divergenti fanno scendere il cambio EURUSD
Thomas Flury, strategist, UBS SA
Constantin Bolz, analista, UBS SA
Prevediamo un apprezzamento dell’USD nei confronti dell’EUR fino al nostro obiettivo a 12 mesi di 1.24 per il cambio
EURUSD. Gli investitori si prepareranno gradualmente al primo rialzo dei tassi della Fed, che dovrebbe arrivare verso la
metà del 2015. La politica monetaria della BCE dovrebbe rimanere espansiva molto più a lungo, giacché la riaccelerazione delle aspettative d’inflazione costituisce un progetto a lungo termine che non esclude l’adozione di un programma
di allentamento quantitativo. Il calo tendenziale del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti e nel Regno Unito rafforza
le rispettive economie. Il franco svizzero resta strettamente ancorato all’euro, in quanto la BNS deve difendere ancora
più strenuamente tale soglia a fronte della disinflazione in Europa, dato che l’inflazione svizzera è fortemente dipendente da quella europea. Il Giappone sembra per ora esitare riguardo a un ulteriore indebolimento del JPY.
CHF
Nella sua riunione trimestrale, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha avuto la prima opportunità di reagire alle
recenti misure di allentamento della BCE. La BNS ha
chiarito che resta più convinta che mai della necessità di
mantenere la soglia EURCHF. Crediamo a questa promessa della BNS e riteniamo che il cambio EURCHF
resterà molto vicino a 1.20 per diversi anni a venire. Di
conseguenza, il CHF dovrebbe deprezzarsi di pari passo
con l’EUR nei confronti di numerose altre valute.
EUR
La BCE sta adottando una politica accomodante ed esaminando la possibilità di un allentamento quantitativo
alla luce del calo delle aspettative d’inflazione e della contrazione dell’offerta monetaria. L’istituto centrale ha inoltre affermato che l’euro rappresenta uno dei rischi chiave
per l’inflazione nell’Eurozona. Il cambio EURUSD si trova
pertanto in un vicolo cieco, in quanto l’euro sembra in
ogni caso destinato a indebolirsi, che sia a causa dell’inflazione o del QE introdotto dalla BCE per combattere la
deflazione.
USD
Sta lentamente avvicinandosi il momento di un primo
rialzo dei tassi da parte della Fed, che dovrebbe in prospettiva favorire l’USD. La normalizzazione della politica
monetaria dovrebbe proseguire alla luce dei recenti dati
sul mercato del lavoro e del miglioramento del saldo di
bilancio.
GBP
La crescita del Regno Unito è positiva e supporta la GBP.
Ci attendiamo che la moneta britannica si rafforzi ulteriormente in virtù dei netti miglioramenti nel mercato del
lavoro, che spingeranno probabilmente la BoE a prendere
presto in esame un giro di vite. Ci aspettiamo un primo
rialzo a novembre 2014.
JPY
Le dichiarazioni della Bank of Japan hanno causato il ridimensionamento delle attese di ulteriori misure di stimolo
monetario; prevediamo pertanto solo un lento apprezzamento del cambio USDJPY. Ci attendiamo però che la BoJ
impedisca che il cambio scenda al di sotto di 100, valore
che dovrebbe costituire il nuovo tasso di base.
Previsioni dei tassi di cambio UBS CIO
EURUSD
30.06.14
3M
6M
12M
PPP
1.365
1.32
1.28
1.24
1.30
USDJPY
101.4
103
103
105
81
GBPUSD
1.702
1.72
1.66
1.64
1.67
USDCHF
0.890
0.93
0.96
0.99
1.00
EURCHF
1.215
1.23
1.23
1.23
1.30
1.67
GBPCHF
1.515
1.60
1.60
1.63
EURJPY
138.4
136
132
130
105
EURGBP
0.802
0.77
0.77
0.76
0.78
Fonti: Reuters EcoWin, IMF, UBS; al 30 giugno 2014
PPP = Parità del potere d’acquisto (purchasing power parity)
UBS House View Luglio 2014 | 19
Previsioni chiave
Sovrappeso
Dati al 30 giugno 2014
Sottopeso
Classi di attivi
AAT1
azioni
USA
Eurozona
Regno Unito
Giappone
Svizzera
Mercati emergenti
Immobiliari quotati in borsa
Benchmark
S&P 500
Euro Stoxx
FTSE 100
Topix
SMI
MSCI EM
FTSE EPRA/NAREIT
Dev.
Neutrale
Previsioni (6 mesi)
Valore 2
Perf.
m/m
in % 3
Perf.
da inizio
anno in % 4
House
View
Scenario
positivo
Scenario
negativo
1961
327
6765
1263
8569
1046
4127
1,9
–0,9
–1,2
5,1
–1,2
1,8
1,5
6,1
4,0
0,2
–3,1
4,5
4,3
12,3
2025
345
6900
1300
8820
1070
4100
2275
385
7500
1480
9400
1180
4240
1675
265
5800
980
7600
830
3600
3,0%
3,3–3,9%
2,0–2,8%
Rendimento/Spread
obbligazioni
Obbligazioni high grade
US 10yr yield
2,5
0,2
11,4
Obbligazioni societarie
German 10yr yield
Spread global IG
1,2
103
0,6
5,1
Obbligazioni high yield
Spread USD HY
401
0,8
1,4
Obbligazioni sovrane dei
mercati emergenti in USD
Obbligazioni societarie dei
mercati emergenti in USD
Obbligazioni dei mercati
emergenti (valute locale)
Spread EMBIG
270
1,6
9,3
1,8%
100 pb (USD)
100 pb (EUR)
300 pb (USD)
275 pb (EUR)
330 pb
Spread CEMBI
broad
GBI-EM yield
297
1,3
6,2
350 pb
300 pb
520 pb
6,5
1,0
5,9
7,1%
7,4%
8,0%
1315
5,2
9,1
113
3,6
3,8
1245
1,2
1,6
USD
USD
1200/oz
1500/oz
USD
USD
105/barile 130–165/barile
–
–
USD
900/oz
USD
80–90/barile
–
0.89
101.36
1.37
1.2
0.8
1.7
1.5
0,9
1,0
0,4
0,5
1,3
1,7
–0,7
0,3
3,9
–0,7
1,0
3,5
2,8
–2,5
altre categorie
d’investimento
Oro
USD/oz
Greggio (Brent)
USD/barile
Hedge funds
HFRX Global
Valute
Coppie di valute
USDCHF
USDJPY
EURUSD
EURCHF
EURGBP
GBPUSD
GBPCHF
USD
EUR
GBP
Fonti: UBS, Bloomberg
1
AAT = Asset Allocation tattica
2
Dati al 30 giugno 2014
3
Performance su base mensile in %
4
Performance da inizio anno in %
Le performance del passato non sono garanzia di risultati e valori futuri.
Le previsioni non sono un indicatore affidabile delle future performance.
20 | UBS House View Luglio 2014
0.96
103
1.28
1.23
0.77
1.66
1.60
1,6–2,2%
1,1–1,3%
85 pb (USD) 300 pb (USD)
85 pb (EUR) 350 pb (EUR)
250 pb (USD) 800 pb (USD)
225 pb (EUR) 1000 pb (EUR)
285 pb
450 pb
punto di vista
La Svizzera alla prova
Daniel Kalt
Regional CIO Switzerland
Così come alla nazionale sul campo di calcio, anche alla
piazza economica elvetica non viene regalato nulla sullo
scacchiere internazionale. Starsene con le mani in mano o
riposare sugli allori significa rischiare brutte sorprese. Come
già illustrato in diverse occasioni, nel confronto europeo
non possiamo di certo lamentarci. Eppure sembra purtroppo farsi strada l’idea che, forti dell’elevato livello di prosperità, ci si possa permettere di avallare interventi politici
diametralmente opposti alla posizione del nostro paese
quale piazza economica stimolante che genera posti di
lavoro e benessere, se non addirittura lesivi di tale immagine. Il groviglio normativo e amministrativo si fa sempre
più intricato, mentre le richieste di ridistribuzione soffocano lo spirito imprenditoriale e pionieristico.
L’ardua sfida dell’attuazione dell’iniziativa
sull’immigrazione
L’iniziativa contro l’immigrazione di massa accettata nella
consultazione popolare minaccia di destabilizzare permanentemente i nostri rapporti con l’UE. Pochi giorni fa il
Consiglio federale ha presentato il suo piano di attuazione,
annunciando una procedura estremamente fedele alla
costituzione. Poiché l’UE rifiuta categoricamente un sistema
di contingenti, considerato incompatibile con la libera circolazione delle persone (LCP), il Consiglio federale auspica
ora una revisione dell’accordo in materia. Se si intende ratificare il nuovo accordo prima dell’implementazione del
sistema di contingenti tra circa due anni e mezzo in tutti e
28 gli Stati dell’UE e in Svizzera, il tempo a disposizione per
una revisione è tuttavia assai ristretto. Dal canto suo, l’UE
può invece prendersela comoda. Le premesse per un negoziato sono dunque tutt’altro che ottimali.
Inoltre, è lecito ipotizzare che molti Stati dell’EU si dimostreranno decisamente restii a creare un precedente concedendo alla Svizzera generose deroghe alla LCP. Finché
anche alcuni paesi dell’UE come il Regno Unito intendono
limitare la LCP, difficilmente la Svizzera godrà di un trattamento privilegiato. Qualora la revisione dell’accordo LCP
dovesse fallire, introducendo un regime di contingentamento dell’immigrazione la Svizzera violerebbe l’accordo
attualmente in vigore e l’UE potrebbe abrogare tutti gli
accordi bilaterali in forza della ben nota «clausola ghigliottina».
Le ripercussioni economiche per il nostro paese sarebbero
indubbiamente pesanti. Da diversi sondaggi condotti tra le
imprese emerge che già oggi molte aziende si guardano
bene dall’effettuare investimenti in Svizzera a fronte del
forte aumento dell’incertezza politica e che, temendo una
carenza di personale qualificato, valutano l’opportunità di
esternalizzare all’estero la produzione e quindi la creazione
di valore e i posti di lavoro. Le insicurezze sul piano istituzionale hanno dunque già ora conseguenze dirette in termini di perdita di benessere.
Banca nazionale stretta nella morsa della propria
politica
Alle sfide poste alla Svizzera dalla politica estera e relativa
alla piazza nazionale in generale si aggiungono quelle di
politica monetaria. Essendo pressoché impossibilitata ad
abbandonare la propria politica dei tassi di cambio, la
Banca nazionale svizzera (BNS) non può alzare i tassi
guida prima di un intervento in tal senso da parte della
Banca centrale europea (BCE). Gli esuberanti sviluppi del
mercato immobiliare (residenziale) interno impongono
tuttavia già da tempo una cauta stretta monetaria. Nell’intento di arginare il boom del mattone, la BNS, l’Autorità
federale di vigilanza sui mercati finanziari e le banche si
sono concentrate su cosiddette misure macroprudenziali,
non da ultimo nell’ottica dell’autoregolamentazione, e
l’Associazione svizzera dei banchieri ha recentemente
annunciato che le banche inaspriranno le condizioni per
l’ammortamento dei crediti ipotecari. I provvedimenti
adottati in passato (ad esempio l’aumento, in due occasioni, del cuscinetto anticiclico di capitale per le banche
nell’ambito dei crediti ipotecari) sortiscono già i loro
effetti; il mercato residenziale si sta raffreddando sensibilmente. L’evoluzione in atto nel comparto immobiliare
sembra dunque rallentare il passo.
D’altro canto, resta però da vedere come la BNS si sgancerà
nel prossimo futuro dal limite minimo di 1.20 per il cambio
EURCHF. Per difenderlo, tra l’autunno 2011 e l’estate 2012
l’istituto ha dovuto acquistare complessivamente circa 440
UBS House View Luglio 2014 | 21
punto di vista
miliardi di franchi di valute, che ne hanno gonfiato massicciamente il bilancio. È pur vero che dall’estate 2012 il limite
minimo di cambio ha dato prova di tenuta senza ulteriori
interventi della BNS, ma al momento pare estremamente
difficile abbandonarlo. Da scartare è anche la possibilità di
vendere le enormi riserve valutarie in euro, dollari statunitensi e altre monete, in quanto ciò farebbe lievitare immediatamente il corso del franco. Qualora la BNS abbandonasse esplicitamente il limite minimo e in Europa si profilasse
una nuova escalation della crisi del debito, l’euro scenderebbe sotto quota 1.20 e l’istituto accuserebbe massicce
minusvalenze, che di certo non farebbero la gioia dei direttori cantonali delle finanze. Già oggi la sospensione delle
distribuzioni effettuate per anni dalla BNS sembra innescare
un’inversione di tendenza sul fronte delle aliquote fiscali in
alcuni cantoni. In questa ottica, i contribuenti svizzeri versano anche il proprio «contributo solidale» per sostenere
l’euro attraverso la BNS, che a causa della sua promessa di
acquistare all’occorrenza riserve illimitate di euro al corso di
1.20 funge di fatto da salvagente inesauribile per la moneta
unica.
L’unico scenario in cui la BNS potrebbe abbandonare senza
problemi la propria politica dei tassi di cambio è quello di
un trend di crescita più vigorosa in Europa e di un supe­
ramento sostenibile della crisi del debito. In questa eventualità la BCE potrebbe alzare presto i tassi, alimentando­­
la domanda di euro da parte degli investitori. Il cambio
EURCHF potrebbe salire a quota 1.30 e la BNS avrebbe la
possibilità di realizzare ingenti utili riducendo cautamente
le proprie riserve valutarie. Come detto, però, tutto dipende
dalla futura dinamica della crescita e della crisi del debito in
Europa e le prospettive in tal senso non sono rosee. Attualmente non si profila all’orizzonte alcun aumento dei tassi
da parte della BCE almeno fino al 2017.
Investitori afflitti dai bassi tassi
Per gli investitori svizzeri con un orientamento piuttosto
difensivo il perdurante contesto di tassi estremamente bassi
rappresenta una sfida enorme. In chiusura di redazione, il
22 | UBS House View Luglio 2014
rendimento alla scadenza di un’obbligazione quinquennale
della Confederazione era di un misero 0,16%. Nella situazione attuale, non resta che integrare il portafoglio con
fonti di rendimento alternative, opportunamente calibrate,
ad esempio obbligazioni societarie in sostituzione dei titoli
di Stato. Non sono inoltre da scartare gli investimenti in
classi di attivi alternative, quali immobili o hedge fund. Nel
comparto dei fondi immobiliari svizzeri, da qualche mese a
questa parte sono tuttavia aumentati nuovamente gli aggi,
ovvero i premi pagati in borsa per una quota di partecipazione rispetto al valore d’inventario degli immobili inclusi
nel fondo. In altre parole, dopo la flessione accusata nel
corso del 2013, le valutazioni di molti fondi immobiliari
sono nuovamente aumentate, portandosi su livelli equi.
Alla luce dei rendimenti distribuiti, allettanti rispetto alle
obbligazioni, chi detiene fondi immobiliari in misura ragionevole può tranquillamente mantenere tali posizioni. Solamente gli investitori con un’eccessiva concentrazione di
investimenti immobiliari in portafoglio farebbero bene a
prendere in considerazione graduali prese di beneficio.
A prescindere dalle succitate alternative obbligazionarie, gli
investitori che desiderano conseguire rendimenti più elevati
a lungo termine possono affidarsi solamente alle azioni.
Nei mesi a venire continuiamo a intravedere un leggero
potenziale di rialzo per i mercati azionari (vedi anche CIO
Monthly Letter a partire da pag. 4). In Svizzera, l’imminente
stagione dei rapporti sul primo semestre dovrebbe mettere
in evidenza che gli utili delle aziende attive a livello internazionale sono stati penalizzati da pesanti perdite di cambio
anche nel secondo trimestre. Prevediamo tuttavia un’attenuazione di tali perdite nella seconda metà dell’anno. La
crescita degli utili attesa dagli analisti è in media del 4% per
il 2014 e di un forse eccessivo 12% per il 2015. A esibire
una crescita degli utili superiore alla media e interessanti
rendimenti di capitale sono in particolare le imprese a
media capitalizzazione. Preferiamo pertanto le mid cap alle
large cap. Si confermano inoltre appetibili le società che
distribuiscono dividendi in costante aumento sul lungo
periodo.
Idee d’investimento
Soluzioni raccomandate
UBS House View Luglio 2014 | 23
IDEE d’investimento
Azioni
Giganti globali in ascesa nei
mercati emergenti
Sundeep Gantori, analista, UBS AG
Hartmut Issel, analista, UBS AG
Questo tema cerca di identificare un
gruppo di società dei ME che a nostro
parere potrebbero diventare i prossimi
giganti globali grazie a solide posizioni
nei loro mercati interni, dove il consumo
è elevato, e a un ampliamento delle quote
nei mercati oltremare.
Nuovi giganti dei mercati emergenti: un gruppo di
società straordinarie
L’ascesa dei mercati emergenti (ME) non è puramente un
fenomeno di crescita del PIL. È stata accompagnata da
un’ondata di società che sono venute alla ribalta mondiale. Nella classifica Fortune Global 500 delle più grandi
società mondiali per fatturato, quelle dei ME sono passate
da meno di un decimo nel 2005 a più di un quarto nel
2013. In altre parole, più di un quarto delle più grandi
imprese mondiali si trova ora nei ME. La Cina si aggiudica
il primo posto, seguita da altri paesi come Brasile, India e
Russia.
La lista è composta da due gruppi di società. Un gruppo
trae vantaggio da un’ampia esposizione al proprio paese e
da una solida, e alcune volte protetta, quota di mercato
interno. Il secondo gruppo vanta una posizione dominante nel proprio paese, ma si espande anche all’estero
dove dimostra di avere successo. L’attenzione del nostro
tema si concentra sul secondo gruppo di società, che
cerca di innovare e costruire marchi e portata attraverso
strategie globali estremamente competitive.
24 | UBS House View Luglio 2014
Orizzonte temporale:
Classe d’investimento:
Data di inizio:
A lungo termine
(>12 mesi)
Azioni
24.01.2014
Recenti sviluppi e raccomandazione
Oltre ad acquisire quote strutturali nei mercati globali, i
giganti dei ME traggono beneficio da altri fattori di successo quali un’elevata governance societaria e un superiore potere di definizione dei prezzi. Nonostante la
recente forte performance, manteniamo un’opinione positiva sul tema. La nostra selezione di titoli tende verso
società dei settori IT e correlati ai consumi che sono risultate più ambiziose nei loro piani di espansione globale.
Investment focus
AZIONI
A SOLO SCOPO DI MArKEtING
Soluzioni raccomandate
tutte le soluzioni raccomandate in questa pagina provengono interamente da
entità al di fuori di UBS Chief Investment Office WM. Queste entità non sono
soggette alle disposizioni legali che disciplinano l’indipendenza della ricerca
finanziaria. Di conseguenza è possibile che le soluzioni raccomandate non
riflettano pienamente le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Per
maggiori informazioni o la documentazione completa su questi prodotti si prega
di consultare UBS Quotes o di rivolgersi al proprio consulente alla clientela.
UBS emerging Markets Rising Giants equity Fund
Valore: CHF hedged 23593045
Con l’UBS Emerging Markets rising Giants Equity Fund i
nostri specialisti di prodotto hanno messo a punto una
soluzione che si adatta al tema del CIO di UBS «Giganti
globali in ascesa nei mercati emergenti».
Il portafoglio ben diversificato del fondo è gestito attivamente e comprende 50–80 titoli. In questo modo il fondo
consente di accedere a società che hanno il potenziale di
conquistare una posizione di leader mondiale nel proprio
settore. Oltre alla crescita sul mercato nazionale, queste
aziende offrono un ulteriore potenziale di rendimento grazie ai piani di espansione nei mercati occidentali.
«Molte imprese dei paesi emergenti si espandono oltre il
proprio mercato interno e conquistano notevoli quote di
mercato su scala mondiale.»
Art Gresh, Portfolio manager
Secondo la classifica delle maggiori aziende in termini di
fatturato stilata da Fortune Global 500 oltre 1/4 delle
maggiori imprese al mondo provengono dai paesi emergenti.
Il fondo UBS Emerging Markets rising Giants mira a trarre
vantaggio da questa evoluzione attraverso un approccio
d’investimento quantitativo.
Un’altra soluzione interessante è l’M&G Global Emerging
Markets Fund. Questo fondo non è stato concepito come
l’UBS Emerging Markets rising Giants Equity Fund per
riflettere l’attuale tema del CIO di UBS, ma rientra
anch’esso nelle nostre soluzioni preferite incentrate sui
mercati emergenti.
M&G Global emerging Markets Fund
Valore: USD 4815488
Il fondo investe su scala globale in società di tutti gli stati,
i settori e le capitalizzazioni di mercato dei paesi emergenti. Il gestore del fondo, Matthew Vaight, persegue una
rigorosa strategia bottom-up incentrata sui fondamentali
e sulle valutazioni delle società.
I titoli in portafoglio sono suddivisi, a seconda del loro fattore di reddito d’investimento, in quattro categorie:
1) Cambiamento esterno
Aziende con straordinari valori patrimoniali che dovrebbero beneficiare di tendenze strutturali a lungo termine
2) Cambiamento interno
Aziende che si trovano in fase di ristrutturazione al fine
di ottimizzare i propri redditi
3) Crescita dei valori patrimoniali
Aziende che investono in ricerca e sviluppo nonché in
prodotti innovativi al fine di accrescere i redditi futuri
4) Imprese di qualità
Aziende ben gestite con redditi costantemente elevati
Il portafoglio è gestito in maniera conservativa, concentrandosi sulle operazioni tradizionali di acquisto e detenzione di titoli.
Rischi:
I fondi investono nei mercati emergenti, i quali sono generalmente soggetti a una forte volatilità dei prezzi e ad altri
rischi specifici, come una minore trasparenza del mercato, vincoli normativi, una corporate governance meno rigorosa e
un difficile contesto politico e sociale.
Questa pagina ha solo finalità informative e di marketing. Non costituisce una ricerca d’investimento, un prospetto di vendita, un’offerta o una sollecitazione d’offerta per
effettuare attività d’investimento. UBS si riserva il diritto di modificare la gamma di servizi, i prodotti e i prezzi in qualsiasi momento e senza preavviso. tutte le informazioni
riportate, tra cui ad esempio quelle relative a benchmark, classi di attivi, asset allocation e strumenti d’investimento, e le opinioni espresse possono variare. tutte le soluzioni
raccomandate in questa pagina provengono integralmente da entità esterne a UBS Chief Investment Office WM, che non sono soggette alle disposizioni di legge
sull’indipendenza dell’analisi finanziaria. È quindi possibile che le soluzioni raccomandate non rispecchino appieno le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Le idee e le
raccomandazioni d’investimento riportate non sono state personalizzate in base alle specifiche circostanze del lettore. Le decisioni d’investimento dovrebbero sempre essere
assunte in un contesto di portafoglio e tenere conto della situazione personale dell’investitore e di conseguenza della sua propensione e tolleranza al rischio. Dato che le idee
d’investimento e le soluzioni raccomandate riportate possono avere caratteristiche di rischio diverse, si prega di leggere attentamente le informazioni specifiche sui prodotti e
l’opuscolo «rischi particolari nel commercio di valori mobiliari» e di sottoporre eventuali domande al proprio consulente alla clientela.
UBS House View Luglio 2014 | 25
IDEE d’investimento
HEDGE FUNDS
Hedge funds
Cesare Valeggia, analista, UBS SA
Nils Beitlich, analista, UBS SA
25 giugno 2014
Raccomandazione attuale:
Riteniamo che nel 2014 i listini azionari globali faranno
registrare ulteriori progressi, sebbene meno marcati
rispetto agli anni precedenti. In base ai multipli P/E prospettici a 12 mesi, sulla maggior parte delle piazze le valutazioni si collocano in prossimità delle medie di lungo termine. Dato il contesto, preferiamo le strategie equity
hedge, soprattutto quelle con modeste esposizioni nette, i
cui rendimenti provengono dalla selezione dei titoli piuttosto che dal beta di mercato.
I gestori equity hedge basati sui fondamentali sono ben
posizionati per ottenere rendimenti grazie alle posizioni
lunghe e corte in quanto le valutazioni e i prezzi dei singoli titoli sono maggiormente in linea con i fondamentali
aziendali che non con i movimenti generali di mercato.
Negli ultimi anni la situazione sul fronte delle vendite allo
scoperto è stata difficile, ma ultimamente è andata migliorando.
Preferire le strategie equity hedge
scenario POSITIVO
Preferire le strategie equity hedge ed event-driven
Grazie al vigore della congiuntura e delle piazze azionarie
l’importanza del beta di mercato ai fini del rendimento
sale, un aspetto che favorisce le strategie basate sui fondamentali e orientate alle azioni, tra cui quelle equity
hedge ed event-driven. La buona salute dell’economia
incentiva i gestori aziendali a effettuare transazioni più
voluminose, con la conseguente creazione di maggiori
opportunità per i gestori event-driven, che possono agire
d’anticipo e assumere un posizionamento volto a trarre
vantaggio dai risultati di detti eventi.
scenario NEGATIVO
Le strategie macro/trading sono nel complesso meno
appetibili. In particolare, le managed future si trovano tuttora a combattere con venti contrari generati dalla persistente assenza di trend sui mercati finanziari che non
siano quelli azionari. I gestori discretionary macro dovrebbero essere in grado di sfruttare le opportunità che vengono a crearsi sul fronte dei tassi e delle valute per effetto
delle divergenze di politica monetaria e crescita congiunturale tra i paesi sviluppati ed emergenti, ma ciò non
basta a indurci a cambiare idea sulle strategie sistematiche.
26 | UBS House View Luglio 2014
Preferire le strategie macro/trading
(global macro + CTA)
La crisi sui mercati emergenti si inasprisce, quella dell’
Eurozona torna alla ribalta, le tendenze disinflazionistiche
si intensificano e possono sfociare in una deflazione, la
ripresa economica globale si dimostra insostenibile. In
situazioni del genere le strategie liquide meno correlate
come macro/trading dovrebbero dare buoni risultati.
Investment focus
HEDGE FUNDS
A SOLO SCOPO DI MArKEtING
Soluzioni raccomandate
tutte le soluzioni raccomandate in questa pagina provengono interamente da
entità al di fuori di UBS Chief Investment Office WM. Queste entità non sono
soggette alle disposizioni legali che disciplinano l’indipendenza della ricerca
finanziaria. Di conseguenza è possibile che le soluzioni raccomandate non
riflettano pienamente le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Per
maggiori informazioni o la documentazione completa su questi prodotti si prega
di consultare UBS Quotes o di rivolgersi al proprio consulente alla clientela.
Lo UBS Chief Investment Office consiglia di collocare, da
una prospettiva di portafoglio complessivo diversificata, il
15% degli investimenti patrimoniali in hedge fund.
CHF Balanced:
Hedge Funds 15%
UBS (Lux) Global Alpha Opportunities è un fondo di hedge fund e investe soprattutto in hedge fund disciplinati
secondo gli standard OICVM. Pertanto questo strumento
soggiace alle rigorose direttive OICVM dell’Unione europea e offre un elevato grado di traspa-renza nella sua
categoria.
Liquidità 5%
Obbligazioni 35%
Azioni 45%
Fonte: UBS, marzo 2014
I seguenti due prodotti offrono un’interessante possibilità
per attuare questa allocazione.
L’investimento è focalizzato soprattutto sulle strategie con
hedge fund liquide come equity hedged e trading. In veste
di fondo di hedge fund Global Alpha Opportunities consente agli investitori di accedere ai fondi già chiusi. Il
fondo offre liquidità a cadenza settimanale.
Performance (classe di quote A; base CHF, al netto delle
commissioni)
UBS (CH) Global Alpha Strategies
Valore: CHF hedged 1878471
UBS (CH) Global Alpha Strategies è un fondo di hedge
fund ampiamente diversificato gestito da UBS. Nel pieno
rispetto dei criteri del comparto degli investimenti alternativi di UBS, il gestore del fondo seleziona gli hedge fund
più promettenti. Questa struttura fund-of-fund consente
una maggiore diversificazione del rischio rispet-to agli
investimenti in singoli hedge fund. Il fondo offre liquidità
a cadenza trimestrale.
Indicizzato in funzione dei dati di fine mese
112
110
108
106
104
102
100
98
96
94
2010
2011
2012
2013
2014
in %
+12
+10
+8
+6
+4
+2
0
–2
–4
–6
Performance indicizzata (scaladi sinistra)
Performance annuale in % (scala di destra)
Fonte: UBS Global Asset Management, situazione a maggio 2014
La performance del passato non è garanzia dei rendimenti futuri.
Performance (classe di quote A; base CHF, al netto delle
commissioni)
Indicizzato in funzione dei dati di fine mese
150
140
130
120
110
100
90
80
70
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
UBS (Lux) Global Alpha Opportunities UCITS
Valore: CHF hedged 11202132
in %
+50
+40
+30
+20
+10
0
–10
–20
–30
Rischi:
Gli hedge fund puntano a un aumento dei rendimenti
attraverso l’impiego di capitale di terzi, strumenti derivati
e posizioni short. Ecco perché, accanto ai tipici rischi di
mercato, di credito e di liquidità in cui incorrono gli investimenti tradizionali, gli hedge fund sono potenzialmente
soggetti a ulteriori rischi.
Performance indicizzata (scaladi sinistra)
Performance annuale in % (scala di destra)
Fonte: UBS Global Asset Management, a fine maggio 2014
La performance del passato non è garanzia dei rendimenti futuri.
Questa pagina ha solo finalità informative e di marketing. Non costituisce una ricerca d’investimento, un prospetto di vendita, un’offerta o una sollecitazione d’offerta per
effettuare attività d’investimento. UBS si riserva il diritto di modificare la gamma di servizi, i prodotti e i prezzi in qualsiasi momento e senza preavviso. tutte le informazioni
riportate, tra cui ad esempio quelle relative a benchmark, classi di attivi, asset allocation e strumenti d’investimento, e le opinioni espresse possono variare. tutte le soluzioni
raccomandate in questa pagina provengono integralmente da entità esterne a UBS Chief Investment Office WM, che non sono soggette alle disposizioni di legge
sull’indipendenza dell’analisi finanziaria. È quindi possibile che le soluzioni raccomandate non rispecchino appieno le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Le idee e le
raccomandazioni d’investimento riportate non sono state personalizzate in base alle specifiche circostanze del lettore. Le decisioni d’investimento dovrebbero sempre essere
assunte in un contesto di portafoglio e tenere conto della situazione personale dell’investitore e di conseguenza della sua propensione e tolleranza al rischio. Dato che le idee
d’investimento e le soluzioni raccomandate riportate possono avere caratteristiche di rischio diverse, si prega di leggere attentamente le informazioni specifiche sui prodotti e
l’opuscolo «rischi particolari nel commercio di valori mobiliari» e di sottoporre eventuali domande al proprio consulente alla clientela.
UBS House View Luglio 2014 | 27
Ind
IDEE d’investimento
MONETE
Stretta in Europa, ma allentamento
della BCE
Daniel Trum, analista, UBS SA
Constantin Bolz, analista, UBS SA
Jonas David, analista, UBS SA
Consigliamo di aprire posizioni che
dovrebbero trarre profitto dell’apprezzamento della sterlina Britannica, della
corona svedese, della corona norvegese
e dello zloty polacco rispetto all’euro
e al franco svizzero poiché in tali
paesi la crescita è superiore rispetto
all’Eurozona.
Prevediamo che la Bank of England (BoE) sarà la prima
grande banca centrale ad avviare un ciclo di stretta con un
primo aumento dei tassi nel 4T14. Inoltre, la Riksbank svedese, la Norges Bank norvegese e la banca centrale
polacca dovrebbero iniziare ad aumentare i tassi nel 2015,
mentre non prevediamo aumenti da parte della Banca
Centrale Europea (BCE) fino almeno alla fine del 2016.
Questa differenza è dovuta alla maggiore crescita economica nel Regno Unito, in Svezia, in Norvegia e in Polonia
rispetto all’Eurozona. La maggiore crescita tende inoltre
ad aumentare le pressioni sui prezzi e quindi obbliga gli
istituti di emissione a diventare più aggressivi, il che porta
a tassi di interesse più elevati, rendendo più interessante la
rispettiva moneta.
La solida crescita dei quattro paesi summenzionati
dovrebbe consentire loro di perseguire una politica monetaria relativamente più restrittiva rispetto all’Eurozona e
alla Svizzera nei prossimi trimestri. Questo dovrebbe sbloccare valore in ognuna delle monete scelte, anche qualora
la BCE non dovesse allentare ulteriormente la propria politica monetaria. Inoltre, la bassa inflazione e l’elevata
disoccupazione dovrebbero obbligare la Banca Centrale
Europea a mantenere un orientamento accomodante nella
propria politica monetaria. Prevediamo che la Banca
28 | UBS House View Luglio 2014
Orizzonte temporale:
Classe d’investimento:
Data di inizio:
A medio termine
(6–12 mesi)
Monete
19.06.2014
nazionale svizzera (SNB) reagirà rafforzando l’importanza
del floor del tasso di cambio. L’allentamento della politica
monetaria della BCE non dovrebbe unicamente supportare la crescita dell’Eurozona, ma anche quella dei paesi
confinanti, e indebolire l’EUR e il CHF.
Recenti sviluppi e raccomandazione
La BoE ha indicato un potenziale primo aumento dei tassi
già nel 2014. I consumi domestici in Svezia e Norvegia
stanno migliorando. Le esportazioni polacche stanno
migliorando grazie alla ripresa dell’Eurozona. La crescita
dell’Eurozona si sta consolidando e la bassa inflazione ha
indotto la BCE a tagliare i tassi d’interesse. Pertanto la
divergenza tra le politiche monetarie dell’Eurozona e della
Svizzera da un lato e degli altri paesi europei dall’altro si è
rafforzata.
Investment focus
MONEtE
A SOLO SCOPO DI MArKEtING
Soluzioni raccomandate
tutte le soluzioni raccomandate in questa pagina provengono interamente da
entità al di fuori di UBS Chief Investment Office WM. Queste entità non sono
soggette alle disposizioni legali che disciplinano l’indipendenza della ricerca
finanziaria. Di conseguenza è possibile che le soluzioni raccomandate non
riflettano pienamente le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Per
maggiori informazioni o la documentazione completa su questi prodotti si prega
di consultare UBS Quotes o di rivolgersi al proprio consulente alla clientela.
CHF BLOC su CHF/SeK (1 mese)
CHF BLOC su CHF/NOK (1 mese)
Scenario 2: le coppie superano il rispettivo cap level, fissato a 7.5925 per CHFSEK e a 6.9970 per CHFNOK.
Il CIO Office prevede un apprezzamento della sterlina
inglese (GBP), della corona svedese (SEK), della corona
norvegese (NOK) e dello zloty polacco (PLN) rispetto a
euro (EUr) e franco svizzero (CHF).

Gli investitori possono trarre profitto dalle previste tendenze al rialzo tramite cosiddetti CHF BLOC (Buy Low or
Cash, in italiano: acquistare a prezzo vantaggioso o contanti) sulle coppie CHFSEK e CHFNOK. Un simile investimento può muoversi in due possibili direzioni.
Scenario 1: le coppie non superano il rispettivo cap level,
fissato a 7.5925 per CHFSEK e a 6.9970 per CHFNOK, che
corrisponde a un andamento, previsto dal CIO, di 7.00 per
CHFSEK e 6.4271 per CHFNOK in un’ottica di 6 mesi.
 In questo caso, gli investitori beneficiano di un rendimento del 3,5% su base annualizzata.
Anche in questo caso gli investitori ricevono una cedola
annualizzata del 3,5%. In questo caso però si verifica
una conversione per il tasso al cap level e gli investitori
ricevono per i loro franchi svizzeri (cedola compresa)
corone svedesi o norvegesi.
Se la posizione viene mantenuta è possibile beneficiare
del potenziale di rialzo di SEK e NOK rispetto al CHF. In
alternativa SEK e NOK potrebbero anche essere immediatamente investite in un «reverse» BLOC (possibilmente con lo stesso cap level).
Se siete interessati a queste soluzioni (disponibili anche in
EUr) vi invitiamo a contattare il vostro consulente.
Schema di rimborso per un investimento iniziale di CHF 100 000
Tasso di cambio
CHF/SEK
Rimborso
7.6180
Cap level
7.5925
7.5670
Spot oggi
7.5436
Data di
negoziazione
Ø a 1 mese
S2: SEK 761 612
100 000 CHF + 3.5% cedola
p.a. in CHF, convertita al
cap level di 7.5925
S1: CHF 100 311
100 000 CHF + 3.5% cedola
p.a. in CHF
Scadenza
Fonte: UBS, Luglio 2014
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effettuare attività d’investimento. UBS si riserva il diritto di modificare la gamma di servizi, i prodotti e i prezzi in qualsiasi momento e senza preavviso. tutte le informazioni
Umtausch ab
riportate, tra cui ad esempio quelle relative a benchmark, classi di attivi, asset allocation e strumenti d’investimento, e le opinioni espresse possono variare. tutte le soluzioni
raccomandate in questa pagina provengono integralmente da entità esterne a UBS Chief Investment Office WM, che non sono soggette alle disposizioni di legge
sull’indipendenza dell’analisi finanziaria. È quindi possibile che le soluzioni raccomandate non rispecchino appieno le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Le idee e le
raccomandazioni d’investimento riportate non sono state personalizzate in base alle specifiche circostanze del lettore. Le decisioni d’investimento dovrebbero sempre essere
assunte in un contesto di portafoglio e tenere conto della situazione personale dell’investitore e di conseguenza della sua propensione e tolleranza al rischio. Dato che le idee
HF + 3.5% Coupon
d’investimento e le soluzioni raccomandate riportate possono avere caratteristiche di rischio diverse, si prega di leggere attentamente le informazioni specifiche sui prodotti e
p.a. in CHF
l’opuscolo «rischi particolari nel commercio di valori mobiliari» e di sottoporre eventuali domande al proprio consulente alla clientela.
UBS House View Luglio 2014 | 29
IDEE D’INVEStIMENtO
Investment focus
PANORAMICA
A SOLO SCOPO DI MArKEtING
Soluzioni raccomandate
tutte le soluzioni raccomandate in questa pagina provengono interamente da
entità al di fuori di UBS Chief Investment Office WM. Queste entità non sono
soggette alle disposizioni legali che disciplinano l’indipendenza della ricerca
finanziaria. Di conseguenza è possibile che le soluzioni raccomandate non
riflettano pienamente le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Per
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di consultare UBS Quotes o di rivolgersi al proprio consulente alla clientela.
valor
gIgantI gLobaLI In asCesa neI merCatI emergentI
UBS Emerging Markets Rising Giants Equity Fund
M&G Global Emerging Markets Fund
Performance in % 1
1 anno
3 anni
5 anni
CHF
USD
23593045
4815488
n.d.
19.15
n.d.
9.62
n.d.
69.53
CHF
CHF
1878471
11202132
7.43
6.28
13.21
8.80
32.66
n.d.
Hedge Funds
UBS (CH) Global Alpha Strategies
UBS (Lux) Global Alpha Opportunities UCITS
UBS Asset Allocation Funds
UBS offre un’ampia gamma di fondi multi-asset con differenti gradi di esposizione azionaria e obbligazionaria e corrispondenti caratteristiche di rischio/
rendimento. I nostri fondi d’investimento sono ben diversificati e gestiti attivamente con l’obiettivo di accrescere il potenziale di rendimento. I team di
gestione dei portafogli cui sono affidati i fondi sono integrati su scala globale e comprendono specialisti degli investimenti con una vasta esperienza nei
rispettivi ambiti di ricerca e gestione del rischio top-down e bottom-up. Fanno inoltre leva sul processo d’investimento di UBS Wealth Management che
riunisce le competenze di oltre 900 esperti in tutto il mondo, a copertura di tutti i mercati e le classi di attività principali. Questo processo integrato e
sistematico consente ai clienti di beneficiare della CIO House View in modo semplice e diretto tramite gli UBS Strategy Funds e gli UBS Strategy Xtra Funds.
valor
ubs strategY & ubs strategY Xtra Funds
UBS (Lux) Strategy Xtra SICAV – Fixed Income (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Xtra SICAV – Yield (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Xtra SICAV – Balanced (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Xtra SICAV – Growth (EUR) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Fixed Income (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Income (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Yield (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Balanced (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Growth (CHF) P-acc
UBS (Lux) Strategy Fund – Equity (CHF) P-acc
Performance in % 1
1 anno
3 anni
5 anni
CHF
CHF
CHF
EUR
CHF
CHF
CHF
CHF
CHF
CHF
3637327
1796535
1796537
1796526
618669
22821930
601322
239657
601320
529255
2.37
5.94
8.21
11.80
2.17
n.d.
6.38
8.74
11.00
14.19
5.67
13.94
20.14
20.49
6.48
n.d.
14.92
21.53
27.90
38.05
10.76
23.63
32.05
46.50
12.06
n.d.
24.42
34.08
42.71
53.92
CHF
CHF
CHF
10973898
10973899
10973900
7.45
10.13
13.26
15.44
22.36
30.05
n.d.
n.d.
n.d.
ubs suIsse Funds
UBS (CH) Suisse – 25 P-dist
UBS (CH) Suisse – 45 P-dist
UBS (CH) Suisse – 65 P-dist
1
Dati al 28 giugno 2014 (o più recenti disponibili)
Fonte: Morningstar
I rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri.
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effettuare attività d’investimento. UBS si riserva il diritto di modificare la gamma di servizi, i prodotti e i prezzi in qualsiasi momento e senza preavviso. tutte le informazioni
riportate, tra cui ad esempio quelle relative a benchmark, classi di attivi, asset allocation e strumenti d’investimento, e le opinioni espresse possono variare. tutte le soluzioni
raccomandate in questa pagina provengono integralmente da entità esterne a UBS Chief Investment Office WM, che non sono soggette alle disposizioni di legge
sull’indipendenza dell’analisi finanziaria. È quindi possibile che le soluzioni raccomandate non rispecchino appieno le opinioni di UBS Chief Investment Office WM. Le idee e le
raccomandazioni d’investimento riportate non sono state personalizzate in base alle specifiche circostanze del lettore. Le decisioni d’investimento dovrebbero sempre essere
assunte in un contesto di portafoglio e tenere conto della situazione personale dell’investitore e di conseguenza della sua propensione e tolleranza al rischio. Dato che le idee
d’investimento e le soluzioni raccomandate riportate possono avere caratteristiche di rischio diverse, si prega di leggere attentamente le informazioni specifiche sui prodotti e
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30 | UBS House View Luglio 2014
INFORMAZIONI IMPORTANTI per il contenuto CIO
Informazioni importanti per le soluzioni raccomandate
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SA, Casella postale, CH-4002 Basilea oppure presso UBS Fund Management (Switzerland) SA, Casella postale, CH-4002 Basilea. Le quote dei fondi UBS summenzionati non possono essere né offerte, né vendute o consegnate negli Stati Uniti. L’indice EURO STOXX 50® e i marchi protetti utilizzati nel nome dell’indice sono proprietà intellettuale di STOXX Limited, Zurigo, Svizzera e/o dei
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perdite di valore e allo smobilizzo dell’investimento è anche possibile ricevere una somma inferiore a quella inizialmente investita o dover effettuare un versamento integrativo. Le variazioni dei
corsi di cambio possono avere un effetto negativo sul prezzo, sul valore o sul rendimento di un investimento. Considerata la nostra impossibilità di tenere conto degli obiettivi d’investimento, della
situazione finanziaria e delle esigenze particolari di ogni singolo cliente, vi raccomandiamo di rivolgervi a un consulente finanziario e/o fiscale per discutere le implicazioni, comprese quelle fiscali,
dell’investimento in uno qualunque dei prodotti menzionati nel presente materiale. Questo materiale non può essere riprodotto e copie di questo materiale non possono essere distribuite senza
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vieta espressamente che questa sia ridistribuita dal gestore patrimoniale esperto o dal consulente finanziario esterno e che sia resa disponibile ai rispettivi clienti e/o terzi. Australia: 1) Clienti di
UBS Wealth Management Australia Ltd: Il presente avviso viene distribuito ai clienti di UBS Wealth Management Australia Ltd ABN 50 005 311 937 (titolare della Australian Financial Services
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obiettivi, della situazione finanziaria o delle esigenza di alcun destinatario specifico. Prima di qualsiasi decisione di investimento, un destinatario dovrebbe richiedere consulenza personale sui
prodotti finanziari a un consulente indipendente e prendere in considerazione qualsiasi documento di offerta pertinente (compresa qualsiasi informativa sul prodotto), qualora venga presa in
considerazione l’acquisizione di prodotti finanziari. 2) Clienti di UBS AG: Il presente avviso viene emesso da UBS AG ABN 47 088 129 613 (titolare della Australian Financial Services Licence n.
231087): il presente Documento viene emesso e distribuito da UBS AG, nonostante eventuali indicazioni diverse nel Documento. Il Documento è destinato all’utilizzo esclusivo da parte di «Clienti
Wholesale» secondo la definizione della Sezione 761G («Wholesale Clients») del Corporation Act 2001 (Cth) («Corporations Act»). In nessun caso UBS AG potrà mettere il Documento a disposizione di un «Client Retail» secondo la definizione della Sezione 761G del Corporations Act. I servizi di ricerca di UBS AG sono offerti unicamente ai Clienti Wholesale. Il Documento è costituito da
informazioni di carattere generale e non tiene conto degli obiettivi di investimento, finanziari né della situazione fiscale o di particolari esigenze di alcuna persona. Austria: Questa pubblicazione
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titoli in Austria. Il documento può essere utilizzato esclusivamente dal destinatario diretto di tali informazioni e non può essere ceduto in alcun caso ad altri investitori. Bahamas: Questa pubblicazione é distribuita ai clienti privati di UBS (Bahamas) Ltd e non può essere distribuita a persone definite come cittadini bahamensi o residenti dalle «Bahamas Exchange Control Regulations».
Bahrain: UBS SA è una banca svizzera non autorizzata, né sottoposta a vigilanza o regolamentata nel Bahrain dalla Banca Centrale del Bahrain e non intrattiene attività bancarie o di investimento
nel Bahrain. Per questo motivo, i Clienti non godono di alcuna protezione relativamente alle leggi e ai regolamenti locali sui servizi bancari e di investimento. Belgio: Questa pubblicazione non
costituisce né un’offerta pubblica né una sollecitazione di offerta ai sensi del diritto belga ma può, a scopo informativo, essere messa a disposizione dei clienti di UBS Belgium, filiale di UBS
(Luxembourg) SA, registrata presso la Banca nazionale del Belgio e autorizzata dalla «Financial Services and Markets Authority», alla quale la presente pubblicazione non è stata sottoposta per
l’approvazione. Brasile: Redatta da UBS Brasil Administradora de Valores Mobiliários Ltda, entità regolata dalla Comissão de Valores Mobiliários («CVM»). Canada: In Canada, la presente pubblicazione è distribuita ai clienti di UBS Wealth Management Canada da UBS Investment Management Canada Inc.. Dubai: Research è pubblicato da UBS AG Dubai Branch all’interno del DIFC; è
inteso unicamente per clienti professionali e non per un’ulteriore distribuzione negli Emirati Arabi Uniti. EAU: Il presente rapporto di ricerca non costituisce un’offerta, una vendita o una consegna
di azioni o altri titoli ai sensi della legislazione degli Emirati Arabi Uniti (EAU). Il contenuto di questo rapporto non è stato e non sarà approvato da alcuna autorità degli Emirati Arabi Uniti, ivi
compresa la Banca Centrale degli EAU oppure la «Dubai Financial Services Authority», la «Emirates Securities and Commodities Authority», il «Dubai Financial Market», l’«Abu Dhabi Securities
Market» o qualsiasi altra borsa degli EAU. Francia: Questa pubblicazione è distribuita da UBS (France) S.A., «société anonyme» francese con un capitale sociale di € 125.726.944, 69, boulevard
Haussmann F-75008 Parigi, R.C.S. Paris B 421 255 670, ai clienti esistenti e potenziali. UBS (France) S.A. è un provider di servizi d’investimento debitamente autorizzato ai sensi del «Code
Monétaire et Financier» e regolato dalle autorità bancarie e finanziarie francesi come l’«Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution». Germania: La presente pubblicazione è distribuita ai
sensi della legge tedesca da UBS Deutschland AG, Bockenheimer Landstrasse 2–4, 60306 Frankfurt am Main. UBS Deutschland AG è autorizzata e regolata dalla «Bundesanstalt für
Finanzdienstleistungsaufsicht». Hong Kong: Questa pubblicazione è distribuita ai clienti di UBS AG Filiale di Hong Kong da UBS AG Filiale di Hong Kong, banca autorizzata ai sensi della «Hong
Kong Banking Ordinance» e istituto registrato ai sensi della «Securities and Futures Ordinance». India: Distribuito da UBS Securities India Private Ltd. 2/F, 2 North Avenue, Maker Maxity, Bandra
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disposizioni. Israele: UBS AG è registrata come «foreign dealer» in collaborazione con UBS Wealth Management Israel Ltd, un’affiliata interamente controllata da UBS. UBS Wealth Management
Israel Ltd è una società di gestione di portafogli autorizzata che svolge anche attività di commercializzazione degli investimenti ed è disciplinata dalla Israel Securities Authority. Questa pubblicazione non sostituisce le consulenze d’investimento e/o la commercializzazione degli investimenti fornite da un soggetto autorizzato in base alle specifiche esigenze dell’investitore. Italia: Questa
pubblicazione è distribuita ai clienti di UBS (Italia) S.p.A.. Via del vecchio politecnico 3 – Milano, banca debitamente autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla «Banca d’Italia» e
sottoposta alla supervisione della «Consob» e della «Banca d’Italia». UBS Italia non ha partecipato alla produzione della pubblicazione e della ricerca sugli investimenti né all’analisi finanziaria qui
riportata. Jersey: UBS SA, filiale di Jersey, è regolata e autorizzata dalla Commissione per i servizi finanziari di Jersey al fine di svolgere attività bancarie, di investimento e di gestione di fondi.
Lussemburgo: La presente pubblicazione non deve essere intesa come un’offerta pubblica ai sensi del diritto del Lussemburgo, ma può essere messa a disposizione a scopo informativo ai clienti
di UBS (Luxembourg) S.A., una banca regolata e sotto la supervisione della «Commission de Surveillance du Secteur Financier» (CSSF), alla quale la presente pubblicazione non è stata sottoposta
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Valori. UBS Grupo Financiero, S.A. de C.V. non fa parte di nessun altro gruppo finanziario messicano e le proprie obbligazioni non sono garantite da nessuna terza parte. UBS Asesores México,
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Bassi, ma può essere messa a disposizione a scopo informativo ai clienti di UBS Bank (Netherlands) B.V., una banca disciplinata e soggetta alla vigilanza di «De Nederlansche Bank» (DNB) e della
«Autoriteit Financiële Markten» (AFM), alle quali questa pubblicazione non è stata presentata per la relativa approvazione. Regno Unito: Approvata da UBS AG, autorizzata e regolata dalla
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Versione marzo 2014.
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UBS House View Luglio 2014 | 31
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