patrocinio
CAMERA DEI
DEPUTATI
PROVINCIA DI RAVENNA
COMUNE DI RAVENNA
appuntamento dedicato ai temi della sicurezza
per la promozione del ciclismo su strada
organizzato dal G.S. Progetti Scorta
VENERDI 21 NOVEMBRE 2008
ore 20.15
foto: Roberto Bettini
Sala Congressi Ristoro & Natura LA CAMPAZA
Fosso Ghiaia (Ravenna)
17a edizione PREMIO SICUREZZA
IL GIORNO
DELLA SCORTA
VENERDI 21 NOVEMBRE 2008
Sala Congressi
Ristoro & Natura LA CAMPAZA
Via Romea, 359 Fosso Ghiaia (Ra)
Programma
Ore 20:15
IL SALUTO
Apertura lavori e saluto delle autorità
Ore 20:30
L’INFORMAZIONE? UNA SICUREZZA
Tavola rotonda con giornalisti, commentatori televisivi, corridori
ed esperti della comunicazione
Con il patrocinio di
Ore 21:45
GLI OCCHI DELLA SICUREZZA
Proiezione, in anteprima, del cortometraggio dedicato alla
sicurezza dei giovani ciclisti, finanziato dal CRER e realizzato
dalla Tondiniproduction su progetto del G.S. Progetti Scorta
G.S. Progetti Scorta alla 3TRE Bresciana - 2008
Ore 22:15
PREMIO SICUREZZA 2008
Cerimonia di assegnazione
Ore 22:45
BUFFET
Conduce Andrea Berton
telecronista di Eurosport
Il Giorno della Scorta - 2007
L’informazione?
Una sicurezza
di Pier Augusto Stagi
Brava gente
Il saluto di Silvano Antonelli*
Cari amici, eccoci di nuovo qua, per la 17ª volta, a proporvi un
appuntamento dedicato alla sicurezza del ciclismo su strada.
Rispetto alle edizioni precedenti abbiamo cambiato leggermente
formula per consentire la partecipazione al maggior numero
possibile di sportivi, ed abbiamo scelto un argomento, quello
dell’informazione, apparentemente difficile, ma che i nostri ospiti
sapranno invece proporre in modo coinvolgente e semplice.
Semplice, come la constatazione che senza informazione non si
va da nessuna parte, e che anche le norme che tutelano il ciclismo,
in assenza di questa, rischiano di rimanere null’altro che un pezzo
di carta.
All’indomani dei Mondiali di Varese, Alfredo Martini mi ha detto:
«Vedi Silvano, è importante che noi si abbia vinto, ma credimi, io do
importanza ancora di più a come ci siamo riusciti, perché questo
dimostra che il ciclismo è fatto di brava gente, cosa fondamentale
per il nostro futuro».
Sono perfettamente d’accordo, e l’auspicio mio e di tutto il
gruppo Progetti Scorta è che anche gli addetti alla sicurezza siano
considerati parte di questa brava gente.
*Presidente G.S. Progetti Scorta
L’informazione? Una sicurezza. Sì, può essere
una sicurezza se è buona informazione. Se
chi è chiamato a dare la notizia ha credibilità.
Informazione sicura, accertata, verificata, credibile
in tutto e per tutto. L’informazione dovrebbe
essere sempre sicura, ma la sicurezza può fare a
meno dell’informazione e della conoscenza? La
risposta è chiaramente no. Come l’informazione
non può fare a meno di una rigorosa sicurezza
della fonte, lo stesso vale per la sicurezza: senza
informazione, senza educazione, senza un’attenta
e accurata divulgazione è poca cosa. E in questo
caso l’informazione è «valore» indispensabile per
la sicurezza. Per dirla con Henry Kissinger «la
sicurezza senza valore è come una nave senza
timone. Ma valore senza sicurezza è come un
timone senza nave». Occorre quindi conoscere
e divulgare, apprendere e mettere in pratica gli
insegnamenti appresi. Di questi tempi si parla
tanto di «morti bianche», di morti sul lavoro, ma è
giusto se non indispensabile cominciare a parlare
in maniera sempre più profonda e schietta anche
delle «morti silenziose», di quei ragazzi e di quelle
ragazze che ogni anno ci lasciano perché vittime
della strada per la loro passione per la bicicletta.
Noi che amiamo il ciclismo e la bicicletta, noi che...
segue alla pagina successiva
3
Non serve la grafica “creativa”
Più attenzione alla segnaletica
Servono cartelli semplici e di colore efficace
La segnalazione dei percorsi di gara è opportuno la si progetti tenendo conto
che dovrà essere letta da chi arriva in velocità. E’ quindi necessario che, per
colore e dimensione, i cartelli siano visibili da lontano e che la grafica utilizzata
per indicare le varie direzioni sia la più elementare possibile. Precauzione,
questa, oggi più che mai necessaria anche le per tantissime rotatorie, per le
quali, insieme alla segnalazione, è indispensabile indicare pure come debbono
essere percorse, sia per favorire il blocco del traffico che per evitare errori di
percorso.
Ci permettiamo quindi, in questo spazio, di proporre alcuni esempi di
cartellonistica che secondo noi agevolerebbe il compito dei motociclisti e degli
autisti delle vetture al seguito.
4
50x35 cm
50x50 cm
50x50 cm
50x50 cm
Pier Augusto Stagi*
segue dalla pagina precedente
...abbiamo a cuore la sorte, la crescita e le storie di
questi ragazzi e di queste ragazze, dobbiamo fare
qualcosa. Io personalmente, per quel poco che
può valere, cerco di alzare l’attenzione del dibattito,
cerco di dare voce ad una persona come Silvano
Antonelli che merita di essere ascoltato, perché
da anni sta lavorando con impegno assieme ad
un prezioso gruppo di lavoro, ad un progetto
importante che non a caso si chiama appunto
«Progetti Scorta». Noi di tuttoBICI abbiamo deciso
di stare al fianco di Silvano e di quanti come lui
lavorano con passione per far crescere questo
sport, in modo da renderlo sempre più bello e
sicuro. «Quello che rende indissolubili le amicizie
e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che
manca all’amore: la sicurezza». Honorè De Balzac
intende la sicurezza come approdo ideale per
coloro i quali desiderano incontrarsi, condividere
anche le proprie amicizie e passioni. Il ciclismo
è amicizia, e la sicurezza delle proprie amicizie è
fondamentale. Si deve avere fiducia, e la fiducia i
nostri ragazzi e le nostre ragazze devono riporla
anche negli organizzatori che sono chiamati ad
imprese improbe, soprattutto di questi tempi. Gare
sempre più costose, strade sempre più trafficate:
ecco perché è interesse di tutti parlare di sicurezza,
sensibilizzare, spendere un po’ di denaro e del
nostro tempo per questa giusta causa, perché
non vogliamo più registrare quelle strazianti «morti
silenziose». Parliamone, allora. Comunichiamo,
facciamo in modo che si sappia in giro, che questi
incontri, questi dibattiti, questi incontri-scuola
possano servire per migliorare una situazione che
deve essere assolutamente migliorata. Per il bene
di tutti, per il bene di tutto il ciclismo. D’altra parte
Sigmund Freud disse che «l’umanità ha sempre
barattato un po’ di felicità per un po’ di sicurezza».
Barattiamo allora anche noi qualcosa di più e di
meglio: il nostro tempo. Dedichiamo un po’ del
nostro tempo e delle nostre risorse e avremo tutti
un ciclismo migliore. Non è una sicurezza, ma un
augurio.
*Direttore del mensile TuttoBici
“Addetto alle segnalazioni aggiuntive”
Convinciamoci,
è un’ottima cosa!
Fa discutere la nuova figura
per la sicurezza delle gare
ciclistiche
«
questa nuova figura
porta una assoluta
ventata di ulteriore
sicurezza e tranquillità
per gli atleti, per gli
organizzatori, ma anche
per gli automobilisti, che
si vedranno fermati o
fatti muovere da persone
competenti e ben visibili
nelle loro casacche scorta
tecnica
»
Motostaffetta Sergio Valzania
Volontario della Protezione Civile
Nella primavera del 2007, tramite l’allora Ministro
dello Sport, i dirigenti di alcuni Enti di promozione
sportiva ed organizzatori di gran fondo, ottennero
la disponibilità del Ministero dell’Interno per
l’adozione di ulteriori misure che potessero
rendere più sicure le gare ciclistiche su strada, in
particolare, quelle che prevedevano un elevato
numero di partecipanti, con tempi di scorrimento
superiori alla norma.
Di qui prende spunto il decreto del Ministero
dei Trasporti, approvato il 19.12.07 e pubblicato
sulla G.U. 56 del 6.3.08, col quale, modificando
il precedente disciplinare delle scorte tecniche,
viene introdotta la figura dell’ “Addetto alle
segnalazioni aggiuntive”, ovvero di personale
volontario appiedato, dotato di alcuni poteri fino
a ieri riservati solo alle forze di polizia, quali ad
esempio, imporre l’Alt e regolare il traffico. Una
scelta saggia, condizionata anche dal fatto che
oggi sarebbe improponibile chiedere alla Polizia
Stradale di mettere a disposizione più agenti di
quanto già non possa fare.
Durante la parentesi estiva, pochi si sono
impegnati su questa novità. Alcuni l’hanno bellamente
trascurata, altri, come nel caso delle Province e
delle Prefetture, hanno “finto” di prendere tempo,
ma solo per non creare difficoltà agli organizzatori
i quali, oggettivamente, non avrebbero potuto
disporre di questi nuovi “Addetti” se non dopo aver
svolto i corsi di abilitazione, più facili a farsi durante
il periodo invernale.
A ben vedere, questa nuova figura porta una
assoluta ventata di ulteriore sicurezza e tranquillità
per gli atleti, per gli organizzatori, ma anche per
gli automobilisti, che si vedranno fermati o fatti
muovere da persone competenti, ben visibili nelle
loro casacche “scorta tecnica”, la cui presenza sta
ad indicare, in modo esclusivo ed inequivocabile,
che si è in presenza di una gara ciclistica.
Eppure, su questo c’è chi mantiene delle riserve, se non
contrarietà, come alcune parti della FCI, che chiedono
di non fare “allarmismo” perché tanto questa figura,
obbligatoria solo in alcuni casi, è facoltativa per le gare
che non superano i 200 partecipanti o che non hanno
tempi di sospensione del traffico superiori ai 15’, e
quindi (si lascerebbe intendere), di fatto ininfluente
per la stragrande maggioranza delle proprie gare.
Una posizione certamente legittima, ma a nostro
avviso discutibile, che rischia di aumentare le
responsabilità degli organizzatori, i quali, secondo
le prescrizioni delle Province e delle Prefetture,
già oggi sono obbligati a disporre la presenza di
proprio personale lungo il percorso di gara e nelle
intersezioni stradali di maggior interesse. Casa
che dovrebbe, al di là degli obblighi o meno, far
ritenere a tutti assai più conveniente poter disporre
di personale specificatamente addestrato e dotato
di poteri attribuiti dalla legge.
E’ bene, quindi, che questa novità venga accolta
con lo spirito voluto dai Ministeri dell’Interno e dei
Trasporti, nonché delle tante società sportive che
hanno salutato favorevolmente il provvedimento,
programmando da subito i corsi di abilitazione,
impazienti come sono di dare finalmente ai
propri volontari quelle conoscenze e quei poteri
indispensabili per stare al passo coi tempi, e per
dare futuro ad un ciclismo che non vuole morire
strozzato dal traffico.
G.S. Progetti Scorta
5
Codice della strada, gare ciclistiche e
atleti in allenamento
6
Meno burocrazia,
minori costi e più
sicurezza
Ecco il testo
dell’emendamento elaborato
dal G.S. Progetti Scorta
allenamento protetto dei
«ciclisti
»
«scorta imposta dall’Ente
che autorizza la gara»
«scorta tecnica inserita
all’art. 12 del C.d.S.»
Savignano sul Rubicone (FC), 25 aprile 2008
All’articolo 9 del Decreto Legislativo 30 aprile
1992 n.285 e successive modificazioni, dopo
il comma 3 è aggiunto il seguente:
“3-bis Nel rispetto delle disposizioni disciplinare
tecnico di cui al comma 6 ter, l’autorizzazione
di cui al comma 1 può essere rilasciata anche
per l’effettuazione su strada dei allenamenti
ciclistici organizzati effettuati da atleti iscritti
a società sportive riconosciute dal CONI. Si
applicano, in quanto compatibili, le disposizioni
dei commi 2, 6, 6-bis, 6-ter, 6-quater e 7-bis.
Nel provvedimento di autorizzazione possono
essere imposti percorsi, previsti tempi, modalità
e numero massimo di atleti partecipanti in
modo che non sia recato pregiudizio alla
sicurezza della circolazione ed alla fluidità del
traffico.”
All’articolo 9 del Decreto Legislativo 30 aprile
1992 n. 285 e successive modificazioni, il
comma 6 bis è sostituito dal seguente:
“6-bis. Quando la sicurezza della circolazione
lo renda necessario, nel provvedimento di
autorizzazione di competizioni ciclistiche su
strada, può essere imposta la scorta da parte
di uno degli organi di cui all’articolo 12, comma
3-ter. Per le competizioni di rilevanza nazionale
a tappe ovvero per le competizioni di rilevanza
internazionale, se le circostanze lo rendono
necessario, può essere imposta la scorta di
uno degli organi di cui all’articolo 12, comma
1 che può autorizzare gli organizzatori ad
avvalersi, in sua vece o in suo ausilio, della
scorta tecnica effettuata a cura di personale
abilitato di cui all’articolo 12 comma 3-ter,
fissandone le modalità ed imponendo le
relative prescrizioni.”
All’articolo 12 del Decreto Legislativo 30 aprile
1992 n.285 e successive modificazioni, dopo
il comma 3-bis è aggiunto il seguente:
“3 ter. I servizi di scorta per la sicurezza della
circolazione, nonché i conseguenti servizi diretti a
regolare il traffico, di cui all’articolo 11, comma
1, lettere c) e d), possono inoltre essere effettuati
da personale abilitato a svolgere scorte a
competizioni ciclistiche di cui all’articolo 9,
limitatamente ai percorsi autorizzati, con il rispetto
delle prescrizioni contenute nei provvedimenti
di autorizzazione o di quelle richieste dagli altri
organi di polizia stradale di cui al comma 1.”
Nel comma 5 dell’articolo 12 del Decreto
Legislativo 30 aprile 1992 n.285 e successive
modificazioni, le parole “eccetto quelli di cui al
comma 3-bis” sono sostituite dalle seguenti
“eccetto quelli di cui ai commi 3-bis e 3-ter”.
Codice della strada e ciclismo
Abbiamo smesso
di “pedalare”
Negli ultimi quattro anni,
nessuna proposta avanzata
dalla FCI
«
temiamo che ciò sia
dipeso soprattutto da una
perdita di progettualità e
di determinazione che, in
altri momenti invece...
»
Radiocorsa Alfredo Di Sabatino
Segnalazione di un ostacolo
Prendiamo atto che, dal 2005 ad oggi,
la FCI non ha presentato nessuna
proposta migliorativa del Codice della
Strada, né per quanto riguarda le gare,
né per quanto riguarda gli allenamenti.
Dobbiamo rallegrarcene, pensando che
tutto sia a posto?
Per alcuni versi potremmo anche farlo,
visto che il ciclismo non presenta
caratteri di emergenza, per altri, invece,
temiamo che ciò sia dipeso soprattutto
da una perdita di progettualità e di
determinazione che, in altri momenti ,
su questa materia, la FCI aveva saputo
esprimere con innovativa capacità.
Ad ogni modo, per quanto ci riguarda, noi
rimaniamo dell’idea che occorra avere
sempre qualcosa di pronto (pubblicato
qui a fianco), da presentare al Governo
e alla forze parlamentari, ogni qualvolta
si dovessero aprire spiragli per la
modifica del C.d.S. il quale, a nostro
avviso, andrebbe modificato all’ Art.9,
per introdurre alcuni vantaggi quali:
1. servizio di scorta tecnica imposto
direttamente dall’Ente che autorizza
la gara (evitando in tal modo il ricorso
alla delega rilasciata dalla polizia
stradale);
2. facoltà, per le scorte tecniche, di regolare
il traffico senza l’ausilio dell’ordinanza
di sospensione temporanea della
circolazione (evitando in tal modo il
ricorso alle ordinanze dei Prefetti);
3. possibilità di proteggere i corridori
in allenamento con modalità simili
a quelle utilizzate in gara (senza
essere multati per intralcio alla
circolazione).
Modifiche tutto sommato semplici, ma
che, se realizzate, darebbero il senso di
un ciclismo che vive, che si fa ascoltare
e che sa interloquire autorevolmente con
le Istituzioni.
G.S. Progetti Scorta
7
Il G.S. Progetti Scorta e gli sponsor Ran-Cellofan e Aspiratori Otelli
sono lieti di annunciare che il
PREMIO SICUREZZA
è stato assegnato ad
ALBO D’ORO
1992 - S.C. Pedale Azzurro - Ravenna
1993 - Jader Bassi (S. C. Rinascita - Ravenna)
1994 - G.S. A.C. 88 - Firenze
1995 - S.C. Faentina - Zama - Morini
1996 - Nino Ceroni (U.S. Imolese)
1997 - Luigi Bussacchini a.m. (G.S. Aspiratori Otelli)
1998 - Polizia Stradale
1999 - Gian Carlo Ceruti (Presidente F.C.I.)
2000 - S.C. Baracca - Lugo (RA)
2001 - Polizia Municipale di Faenza
2002 - Pedale Riminese - Terranova - Teddy
2003 - Carabinieri Regione Emilia-Romagna
2004 - Polisportiva Fiumicinese FA.I.T. Adriatica
2005 - Giandomenico Protospataro (Ministero dell’Interno)
2006 - RCS Sport - La Gazzetta dello Sport
2007 - FCI - Comitato Regionale Emilia-Romagna
Alfredo Martini,
il suo grande amico
Aldo Spadoni: una vita per il ciclismo
Aldo Spadoni nasce a Pistoia nel 1921, ed entra a far parte del mondo ciclistico
nel 1947, quale vice presidente della U.C. Frosinone, città in cui si era trasferito per
ragioni di lavoro.
Diviene giudice di gara regionale nel 1948 e percorre tutte le tappe della categoria
fino a divenire, nel 1957, commissario internazionale.
Nella sua carriera è stato presidente di giuria delle più importanti gare internazionali,
fra cui, Giro d’ Italia (1957 e 1958), Tour (1960 e 1961), Campionato del Mondo
(Canada) ed Olimpiade di Roma (1960).
Nel 1968 viene eletto vice presidente della Federazione Internazionale del Ciclismo
Professionistico, e presidente della Unione del Ciclismo Italiano Professionistico.
Nel 1973, sotto la presidenza Rodoni, è incaricato (insieme a Bassi e Galletti) di
istituire, su tutto il territorio nazionale, la figura del direttore di corsa, attraverso corsi
di abilitazione e criteri professionali fino ad allora sconosciuti.
Dal 1973 al 1980 è presidente della Commissione Nazionale Giudici di Gara.
Dal 1976 al 1990 è componente la giuria di appello dei campionati del mondo su
pista e su strada, e componente la Commissione Tecnica dell’ Unione del Ciclismo
Internazionale.
E’ eletto vice presidente della FCI dal 1981 al 1989.
Dal 1989 al 1998, è presidente della Commissione Tecnica della Lega del Ciclismo
Professionistico.
Dal 1990 al 1994, è presidente della Commissione Carte Federali e poi Giudice
Sportivo Nazionale della FCI.
Nel 2004, è l’estensore dell’attuale Regolamento Tecnico della FCI, in cui, per la
prima volta, la sicurezza è inserita nei principi generali per lo svolgimento dell’attività
agonistica ed organizzativa.
Attualmente riveste la carica di presidente della Commissione Nazionale Elettorale
Federale.
Nel 1979 ha ricevuto dal Coni la Stella d’ Oro al Merito Sportivo, nel 1980 l’onorificenza
“Merite” della UCI e, nel 1992, il distintivo al merito sportivo da parte della FCI, della
quale è Socio d’ Onore per votazione della Assemblea Nazionale Federale.
E’ stato nominato Commendatore nel 1985.
Nel 2007, il CIO gli conferisce il diploma di volontario per lo sviluppo dello sport.
Impegnato nel settore tecnico ed in quello della disciplina e della giustizia sportiva,
Aldo Spadoni ha sempre legato il rispetto delle regole alla necessità di aiutare gli
organizzatori a migliorare la qualità e la sicurezza delle manifestazioni ciclistiche.
Egli, quindi, per molti di noi è stato un sincero collaboratore ed un vero maestro.
Maestro anche sul piano dell’esempio, dimostrandoci che lo sport, essendo una
scelta di vita, deve poggiare su solidi principi, e in primo luogo sull’onestà e lo
spirito di servizio.
Comitato organizzatore Premio Sicurezza 2008
«Occorre sentire Spadoni come stanno le
cose…»: mi domando sempre quante volte
ho sentito dire questa frase.
Di certo ogni qualvolta non si riusciva
ad interpretare nel modo giusto qualche
regolamento.
Aldo Spadoni è stato per tanti dirigenti un
punto fermo di riferimento. Grazie alle proprie
capacità è riuscito nel tempo a formare nuovi
dirigenti, ufficiali di gara, direttori sportivi,
direttori di corsa, e ad apportare innovazioni
nelle strutture federali. Si è inoltre sempre
reso disponibile verso la categoria dei
tecnici, sia in campo dilettantistico come in
quello dei professionisti, e le sue lezioni sulla
regolamentazione del ciclismo hanno sempre
riscosso approvazione in Italia e all’estero.
Spadoni può essere definito il docente
universitario della cultura del ciclismo.
Aldo ha ricoperto importanti incarichi nazionali
ed internazionali, dimostrando ogni volta le
sue grandi e riconosciute capacità. Durante il
periodo in cui ebbi l’incarico di Commissario
Tecnico mi fu sempre vicino, specialmente
quando fu presidente della Commissione
Tecnica. Ancora oggi la FCI ha bisogno del suo
speciale apporto per la Commissione Elettorale
Nazionale. Tutto il mondo del ciclismo esprime
ad Aldo la propria riconoscenza, ed io in prima
fila!
Alfredo Martini
Presidente onorario FCI
9
Inedita iniziativa del Comitato Regionale
FCI dell’Emilia Romagna
10
Un “corto” che
allunga la vita
Realizzato un cortometraggio
per la sicurezza dei giovani
corridori
«
ci ha pensato il
CRER, accogliendo una
proposta del G.S. Progetti
Scorta, a sua volta
elaborata sull’esperienza
di centinaia di gare
e di tante lezioni di
sicurezza
»
Il regista Tondini alla partenza
Un cortometraggio per insegnare ai
giovani corridori come evitare guai in corsa
e in allenamento, ovvero, come direbbero
gli adulti, per favorire la prevenzione
e garantire la sicurezza: un’ idea tutto
sommato semplice ma che nessuno, fino
ad oggi, aveva provato a trasformare
in realtà. A “rompere il ghiaccio” ci
ha pensato il CRER, accogliendo una
proposta del G.S. Progetti Scorta, a sua
volta elaborata sull’esperienza di centinaia
di gare e di tante lezioni di sicurezza che
questo Gruppo abitualmente tiene ai
corridori. Le riprese, iniziate a fine luglio
e affidate al regista Matteo Tondini di
Faenza, hanno richiesto alcuni mesi per
poter mettere in sequenza una serie di
situazioni potenzialmente rischiose quali:
l’allenamento, il pre-gara, il sorpasso dei
corridori da parte delle motostaffette
e delle ammiraglie, il cambio-ruote, la
segnalazione dei pericoli, gli atleti in
forte ritardo e altre circostanze ancora. Il
tutto, secondo un montaggio dinamico e
...e con il motociclista Folesani
moderno, capace di coinvolgere i corridori
più giovani, che potranno comodamente
guardarselo attraverso il proprio computer.
Ma perché ciò avvenga effettivamente,
e quindi si raggiunga il maggior numero
possibile di interessati, dopo le spese iniziali
sostenute dal CRER per la realizzazione del
cortometraggio, sarà necessario trovare
ulteriori risorse perché questo possa essere
masterizzato in migliaia di copie.
Riuscirci non sarà facile, soprattutto
conoscendo l’atavica ritrosia che gl’italiani
hanno ad investire sulla prevenzione.
Il ciclismo però è una grande famiglia,
sensibile e composta da tanti sponsor
intelligenti. Possiamo quindi scommettere
che l’avvocato Celestino Salami, presidente
del CRER, riuscirà a portare fino in fondo
una scommessa giusta, che forse molti
suoi colleghi non hanno neppure mai
immaginato.
S.A.
4 domande al vice campione del mondo
Damiano Cunego:
la sicurezza, fattore
primario
«
le motostaffette fanno
un buonissimo lavoro
«
»
ci vorrebbero regole
uniformi per segnalare i
pericoli
»
sui percorsi,
«verii volontari
e propri “angeli delle
strade”»
valutare meglio i rischi
«delle
strade dissestate»
Damiano Cunego
Consideri adeguata la preparazione delle
motostaffette?
«Sì. Per quanto mi riguarda le motostaffette
fanno un buonissimo lavoro. Io spesso mi dico:
“Caspita, ma questi rischiando pure la vita
per noi”. Se noi corridori abbiamo passione,
loro non sono da meno. Per questo vanno
applauditi e ringraziati per quello che fanno».
Quali sono gli errori più frequenti commessi
da chi gestisce la sicurezza?
«Errori da parte di chi organizza, in Italia ne vedo
fin troppi, purtroppo. In particolare c’è poca
sicurezza negli incroci, poco personale che
dirige il traffico, e ciò può mettere a repentaglio
la sicurezza dei ciclisti e delle motostaffette
stesse. Il problema è più evidente nelle località
dove la viabilità si basa su poche strade, come
nelle valli bergamasche, ad esempio. Altro
problema è il diverso sistema di segnalare
il pericolo da parte degli organizzatori della
medesima nazione. Ci vorrebbero regole
uniformi, in modo tale che noi atleti, con un
semplice colpo d’occhio, si possa riconoscere
il pericolo ed evitarlo. Queste regole devono
essere uguali non solo per i professionisti ma
11
per tutte le categorie».
Cosa vedi di positivo per la sicurezza in
gara?
«Recentemente, in una corsa, ho visto uscire
dallo stop delle vetture mentre arrivavamo
noi ciclisti. Per fortuna e grazie a Dio, non ci
sono stati incidenti perché la nostra andatura
non era elevata. Ma in caso contrario cosa
sarebbe successo? Perché le auto sono uscite
dallo stop? E’ colpa degli autisti? Può darsi,
ma non solo. Di positivo, quindi, vedo i tanti
volontari che stanno attorno alle nostre corse,
veri e propri «angeli delle strade», che cercano
di limitare in tutti i modi il problema».
Suggerimenti?
«Valutare meglio i pericoli e considerare, oltre
che la larghezza delle strade, anche il tipo
di asfalto, senza tralasciare le troppe buche
che spesso incontriamo sul nostro percorso.
Inoltre, servirebbero protezioni alternative alle
balle di paglia, che oggi non si usano più,
perché impossibili da reperire. In ogni caso,
mi auguro che da parte di tutti la sicurezza sia
considerata sempre più un fattore primario e
non un optional».
MOTOSTAFFETTE
SCORTE TECNICHE
ORGANIZZAZIONE
E
DIREZIONE CORSA
CONSULENZE AUTORIZZAZIONI
E PERMESSI
12
LEZIONI
CONVEGNI
CORSI
PRODUZIONE
MATERIALE DIDATTICO
Via Gioberti, 13 - 48100 RAVENNA
Tel/Fax 0544 500666 Cell. 335 5899876
[email protected]
www.progettiscorta.it
Il manuale serve ad agevolare il compito di quelli che desiderano abilitarsi come “Addetto
alle segnalazioni aggiuntive”, e delle società sportive che debbono organizzare i corsi di
abilitazione. E’ scritto con la semplicità richiesta dal mondo del volontariato, ma anche con
quella completezza necessaria per qualsiasi approfondimento.
Costituisce una inedita raccolta di tutti i documenti ufficiali fino ad oggi pubblicati in materia
di scorte tecniche, ed è stato pensato anche come possibile mezzo di autofinanziamento delle
attività che il G.S. Progetti Scorta conduce a favore della sicurezza del ciclismo su strada.
Nel 2009 il rinnovo dei vertici federali
Motostaffette: ecco
cosa chiedono
Documento sottoscritto da:
Motostaffetta Selle Italia
G.S. Loabikers/Pegaso
G.S. Progetti Scorta
ASD Scorta Marche
Gruppo Motociclisti Pistoia
Motostaffetta Friulana
«
tutela assicurativa,
formazione, professionalità,
C.d.S. e indirizzi per la
sicurezza, questi i punti
principali sollevati dalla
categoria
»
Motostaffetta Selle Italia
Gruppo Motociclisti Pistoia
Le motostaffette e le scorte tecniche sono
volontari che aiutano il ciclismo mettendo a
disposizione la propria passione, il proprio
tempo libero, la propria moto ed anche (perché
tacerlo?) la propria pelle. In Italia, e soltanto
all’interno della FCI, siamo quasi 2000, una
bella realtà, per non dire una bella opportunità,
a disposizione di chi fosse interessato a
perseguire livelli più alti di specializzazione,
efficacia, qualità organizzativa e aggiornamento
del C.d.S. per consolidare (e proteggere)
il ruolo di questi operatori della sicurezza
sportiva. Senza alcuna presunzione, negli
ultimi 10 anni pensiamo di avere lasciato una
traccia evidente del nostro impegno: basti
pensare che nel ciclismo è aumentata la
sicurezza nonostante siano diminuite le scorte
della polizia stradale. Oggi, però, ci sentiamo
a disagio e non siamo più tanto convinti di
essere considerati una “ricchezza” piuttosto
che un costo. Da troppo tempo, infatti, siamo
in attesa che qualcuno si ricordi di noi e della
necessità di dare risposta ad alcune nostre
questioni, quali: tutela personale, chiarezza di
indirizzo, rappresentatività della categoria, la
cui soluzione possa scongiurare il rischio di
derive corporative che male si concilierebbero
con gli interessi di chi il ciclismo lo costruisce
dal basso. Prossimamente attueremo una serie
di iniziative che diano voce alle nostre ragioni,
ma intanto, visto che nel marzo 2009 ci sarà il
rinnovo dei vertici della FCI, ci piacerebbe molto
che i candidati provassero a misurarsi con
alcune delle nostre richieste, così riassumibili:
Assicurazione (polizza casco, assistenza legale
gratuita, copertura infortuni); Rappresentanza
(costituzione del coordinamento gruppi
motostaffette affiliati alla FCI); Formazione
(selezione dei docenti addetti ai corsi delle
motostaffette e costituzione di un loro elenco
nazionale); Didattica (produzione di materiale
per l’insegnamento e l’aggiornamento del
personale addetto alle scorte); Professionalita’
(impiego esclusivo di motostaffette abilitate);
Codice della Strada (elaborazione di una
proposta organica per la tutela del ciclismo su
strada); Consulta per la Sicurezza (istituzione
di un gruppo di lavoro federale con il compito
di monitorare, elaborare e proporre misure per
l’adeguamento dei livelli di sicurezza e delle
sue forme di promozione). Ovviamente siamo
poco interessati ad interlocutori “attenti” solo
perché alla ricerca del consenso elettorale.
Siamo invece molto interessati a confrontarci
con persone di provata coerenza, che sanno
di cosa stiamo parlando, che ci apprezzano
per quel che rappresentiamo e che pensano
sia giusto inserire le nostre richieste tra le cose
serie da affrontare nel prossimo quadriennio. In
quanto poi ai candidati e ai possibili esiti del
voto, la nostra posizione è semplice: saremo
leali con chi lo sarà con noi.
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Le piste ciclabili sono
in galera, liberiamole!
Gli sbarramenti installati per
impedire l’accesso alle auto,
sono un pericolo assurdo per i
ciclisti
«
Che fare allora?
Semplice, occorre avere
il coraggio di fare piazza
pulita di tutti gli ostacoli
che imprigionano le piste
ciclabili, confidando
che alla fine il meglio
trionferà
»
Paletti e...
Così va il mondo: prima ti fanno la pista ciclabile e
poi, per evitare che sia utilizzata dagli automobilisti
come scorciatoia o parcheggio, ne imprigionano gli
accessi con paletti e “panettoni” di ogni genere, fino
a trasformala in percorso ad ostacoli: lasciando che
i ciclisti finiti all’ospedale per avere picchiato contro
gli sbarramenti “protettivi” compensano bellamente
quelli che, grazie alla pista ciclabile, hanno evitato
di essere investiti. Adesso è chiaro perché il ciclista
lo chiamano l’ utente “debole” della strada. E come
altro potrebbe sentirsi uno, dopo che si è spaccato
la testa o rotto il femore?
Diciamocelo con franchezza, si è costruita una
realtà paradossale, e tutto questo perché i Comuni
non hanno vigili per fare rispettare anche questi
aspetti di normale mobilità urbana. Ma se questo è il
mondo che ci aspetta, e se ogni legge dovrà essere
mutilata per l’impossibilità di applicarla, beh, allora
sarà difficile sostenere che stiamo lavorando per il
nostro futuro e per uno Stato di diritto. Nessuno
vuole vedere le cose con faciloneria, ma a forza
di dire che mancano le risorse, gli amministratori
pubblici stanno ossidando di pigrizia mentale tutte
le proprie strutture, fino a minare lo spirito virtuoso
dei tanti cittadini che chiedono soltanto educazione
e rispetto.
Che fare allora? Semplice, occorre avere il
coraggio di fare piazza pulita di tutti gli ostacoli che
imprigionano le piste ciclabili, confidando che alla
fine il meglio trionferà. Certo, qualche vigile in più
sulla strada e qualcuno in meno dietro agli autovelox
potrebbe pure servire alla causa, così come qualche
telecamera piazzata sulle piste ciclabili, ma se
“panettoni”
davvero si volesse usare la fantasia, allora è tempo
di incominciare a lavorare attorno ad un progetto
di legge che istituisca la figura dell’ausiliario
del traffico. Non quello che conosciamo oggi,
trasformato in gabelliere dei Comuni, ma quello
vero: un volontario che possa, seppure con poteri
minimi, svolgere compiti di presidio del territorio, di
regolazione del traffico, di assistenza alla viabilità,
di informazione stradale, in continuo collegamento
con i comandi di polizia municipale per favorire la
razionalità e l’efficacia degli interventi più urgenti.
E’ troppo chiedere questo? Certo, lo sappiamo,
c’è un problema: i poliziotti sono gelosi delle
loro prerogative (anche quando non le possono
esercitare) e i volontari che dovrebbero sostituirli
potrebbero essere tentati di fare cose che è bene
restino di esclusiva competenza dei poliziotti. Ma
il problema, se lo è, è tale solo perché ancora non
si è provato a dargli per davvero una soluzione,
che in qualche modo, volendo, potrebbe prendere
spunto anche da un piccolo esempio come quello
del ciclismo, dove, da 6 anni, si sono dati poteri
di regolazione del traffico ai volontari che hanno
accettato di abilitarsi, senza nessun problema per
i prefetti e per i corpi di polizia, che a quanto pare,
invece, ne hanno tratto giovamento.
Siamo partiti dalle piste ciclabili per finire col
proporre il ciclismo quale esempio di collaborazione
per migliorare la circolazione stradale… Forse
l’accostamento è azzardato, chiediamo scusa, ma
a noi è venuto spontaneo!
“Comitato per la libertà delle piste ciclabili”
2008: orgogliosi del nostro contributo
L’ attività del G.S. Progetti Scorta
LA NOSTRA FORZA
Acri Enzo, Antonelli Silvano, Arienti Denis, Bassi Gianluca,
Benetti Lelio, Bertolasi Davide, Bonaventura Matteo, Bosi
Gian Pietro, Bratta Mauro, Canali Nicolò, Caroli Stefano,
Carpineti Eddy, Casadei Mirco, Coffari Stefano, Dalmonte
Giuseppe, Di Sabatino Alfredo, Federici Adelmo, Folesani
Paolo, Fregni Giovanni, Fremiti Vanes, Galeotti Roberto,
Grillo Agostino, Grippo Teo, Lisena Mario, Mattioni Mario,
Moschini Tarcisio, Pasi Bruno, Poli Michele, Poli Sandro,
Pondini Giuseppe, Pulizzi Salvatore, Ricci Gianfranco,
Santini Gabriele, Sarti Giovanni, Sartoni Domenico, Sbragion
Graziano, Scalorbi Giampaolo, Spazzoli Paolo, Stagni
Stefano, Stanzani Stefano, Tarozzi Eros, Tondini Enea,
Tonelli Gino, Toschi Claudio, Valzania Sergio, Vincenzi
Rinaldo, Zanella Claudio.
SULLA STRADA
Corse assistite: 139
Servizi individuali svolti: 994
Media moto per gara: 7
Organizzatori serviti: 64
Affidabilità: 1 motociclista assente ogni 300 in servizio
DA MOTOCICLISTI A “SCENEGGIATORI”
Progetto e sceneggiatura del cortometraggio:
“Gli occhi della sicurezza”
AUTORI ED “EDITORI” PER PASSIONE
Realizzazione e distribuzione del manuale:
“ALT passa la corsa…”
Aggiornamento e ristampa dell’ opuscolo:
“La sicurezza dell’ultimo minuto”
IN GIRO A SPIEGARE LA SICUREZZA
Corsi, convegni e lezioni,
gli appuntamenti che ci hanno visti protagonisti:
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Aggiornamento Lega Ciclismo Uisp: S. Lazzaro (BO) e
Pistoia.
“Sicurezza dell’ultimo minuto”, addestramento Protezione
Civile e Polizia Municipale: Baricella (BO), Medicina (BO),
Calcara (BO) e S. Biagio (FE).
Addestramento DD.SS: Forlì.
Riunione società dell’ E/R: Castel S. Pietro (BO).
Convegno “Motociclisti e commissari in moto”: Faenza (RA).
Aggiornamento moto staffette e DD.CC: Frosinone.
Convegno motostaffette: Rive d’ Arcano (UD).
Corso motostaffette: Bologna.
Lezione di sicurezza: Savignano sul Rubicone (FC).
Convegno “Ciclismo in sicurezza. Si può fare di più?”:
Riolo Terme (RA).
Aggiornamento scorte tecniche Udace: Reggio Emilia.
Corso per scorte tecniche: Ravenna.
Corso per “Addetti alle segnalazioni aggiuntive”: Cesenatico
(FC), Città di Castello (PG) e Baricella (BO).
ATTIVITA’ LUDICA
Organizzazione del 2° Winter Meeting Scorta
Raduno invernale delle motostaffette.
Motostaffetta Claudio Zanella
Hanno collaborato:
Shirley Callegati (testi)
MCdue ravenna (grafica e creatività)
Ettore Bartolini (foto)
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VENERDI 21 NOVEMBRE 2008 17a edizione