6
P
il nuovo giornale
iacenza
Venerdì 23 aprile 2010
Una casa per ragazze madri, come a Borgotrebbia
Dieci euro valgono una vita:
sos dell’associazione “Il dono”
scelta di una donna che si
iacenza ha un doptrova al bivio di una grapio record nella providanza non cercata.
mozione della vita
Serena ci è passata in
nascente.
prima persona e sa cosa
Negli anni ‘70, l’allora
significhi lottare contro
vescovo mons. Manfreditutto e tutti. “A volte - ci
ni lanciò dalla nostra città
racconta al telefono - bauno dei primissimi prosta sapere che c’è qualcugetti a favore della famino che fa il tifo per te, alglia creando l’Istituto “La
tre volte servono interCasa”, che il 27 aprile
venti diverinaugura la
si, ai vari linuova sede.
velli”.
Nel
terzo
Di qui la
millennio,
proposta dei
attraverso
week
end
“Le Querce
per mamme
di Mamre”,
single o per
ha dato il via
le donne che
a Borgotrebhanno vissubia ad una
to l’esperiencasa accoza lacerante
glienza per
dell’aborto
donne
in
(per partecigravidanza
pare al prosche,
dallo
simo
c’è
scorso anno,
tempo per
ospita due
iscriversi fineomamme.
no a domeAdesso l’asnica
25,
sociazione
www.il-do“Il dono”, di
cui la realtà La locandina di sensibi- no.org). Fino
all’accompapiacentina fa lizzazionede “Il dono”.
gnamento veparte, vorrebro e proprio,
be poter apridurante la gravidanza e
re una casa così anche a
nei primi anni di vita del
Roma.
bambino, delle donne più
Dopo lo sfratto dal vecin difficoltà, come persochio centro d’ascolto, si è
ne prima ancora che come
riusciti ad individuare un
madri. “Sento spesso dire
appartamento adatto per
che si abortisce per la crisi
ospitare in un percorso di
economica. Sì, è vero che
ricostruzione della proc’è crisi. Ma la crisi più
pria vita anche due mamgrande che oggi soffriamo
me in attesa che vivono in
è quella della famiglia - risituazioni di difficoltà.
flette Serena -. Se mancaIl problema però sono i
no i valori strutturali delsoldi. Per questo Serena
la persona, se contano soTaccari, fondatrice de “Il
lo i soldi, la carriera o ciò
dono” insieme al marito
che gli altri si aspettano
Edoardo, lancia anche atda te, che spazio c’è per
traverso il nostro settimacredere nella dignità della
nale un sos: “Dieci euro
persona?”.
valgono una vita”. TroRicostruire l’umano. “Il
vando 150 persone circa
dono” ci crede e non si
disposte a versare 10 euro
stanca di impegnarsi, affial mese per un anno, indandosi alla Provvidenza.
fatti, l’associazione sarà in
Ma anche per i miracoli
grado di coprire l’affitto
c’è bisogno di noi; chi voannuo per il centro di aclesse dare un aiuto per socoglienza. E potrà contistenere la nascita della canuare un servizio di vicisa accoglienza a Roma:
nanza e presenza alle
c/c postale n. 73452781
donne che - dal 2005, anintestato ad “Associaziono di fondazione, ad oggi
ne Il Dono” oppure boni- ha totalizzato 2500 confico bancario intestato a
tatti da tutta Italia e visto
“Il Dono onlus” c/o Crenascere 300 bambini. Il
dito Artigiano agenzia
che dà il polso di come
RM14 iban IT47H03512
una presenza, competente
03214000000000809.
ma ricca di umanità, posB. S.
sa fare la differenza nella
P
PANNOLONI ECOLOGICI:
MENO RIFIUTI, PIÙ RISPARMIO
S
eimila cambi in media nei
primi tre anni di vita, per
una spesa che oscilla tra i
1500 ed i 2mila euro. Il capitolo pannoloni incide non
poco sui bilanci delle famiglie.
Ma altrettanto incide sull’ambiente: ogni bimbo “produce”
coi pannoloni usa e getta una
tonnellata circa di rifiuti, con
un tempo di decomposizione
che varia tra i 200 e i 500 anni.
È per questo che anche le
amministrazioni locali - sempre più alle prese col problema
dello smaltimento dei rifiuti stanno incentivando, con l’avvio di appositi contributi per
l’acquisto, l’alternativa dei
pannoloni ecologici. In Emilia
Romagna sono attivi Forlì, Casalecchio di Reno e Castelsanpietro nel bolognese, Campogalliano e Nonantola nel modenese, Reggio Emilia, e Colorno in provincia di Parma.
Capofila il Trentino, seguito
dal Veneto.
L’obiettivo? Dal punto di vista delle amministrazioni comunali, un risparmio di 200
euro circa per ogni bimbo che
non usa i pannoloni usa e getta, tutto a vantaggio dei piani
di raccolta differenziata e di
smaltimento dei rifiuti. Per le
famiglie, una spesa di 600-700
euro per figlio contro il doppio
e più dei pannoloni tradizionali, più un ulteriore taglio dei
costi se si vive in zone dove la
tassa sui rifiuti si paga a peso,
come capita in Trentino.
Besenzone capofila
Piacenza e provincia stanno
conoscendo un buon sviluppo
della raccolta differenziata, ma
ai pannoloni ecologici finora
non ci aveva pensato nessuno.
Complici le difficoltà di alcuni
modelli in commercio in passato - troppo ingombranti e
poco versatili - anche i genitori più ecosostenibili avevano
dirottato i propri acquisti sui
classici “usa e getta”.
A Besenzone qualcosa si sta
muovendo, grazie all’iniziativa - guarda caso - di due genitori. Da un mese circa infatti
alla farmacia del paese, gestita
dai dott. Davide e Marina Demaldé, marito e moglie, un
gruppo di neomamme sta provando un nuovo tipo di pannolini lavabili, prodotti da una
marca inglese finora assente
dal mercato piacentino. Perché
questa iniziativa? “Cerchiamo
di dare un taglio non solo
commerciale - spiega il dott.
Seimila usa e getta da smaltire per ogni
bimbo, duemila euro di spesa:
ecco perché i Comuni puntano
sull’alternativa biodegradabile
un video che mostra passo per
passo le modalità di piegatura.
“La cosa curiosa - fa notare ad
esempio il dott. Demaldé - è
che la tecnologia applicata ai
materiali naturali ha preso
spunto dalla tecnica ‘multistrato’ con cui le donne asiatiche realizzano in casa i pannolini per i figli”.
Mille euro risparmiati
La dott.ssa Marina Demaldé, titolare insieme al marito della farmacia di Besenzone, con Orietta Fermi e il piccolo Riccardo, uno dei
bimbi che sta provando i nuovi pannoloni ecologici.
Demaldè - offrendo servizi utili ed alternativi alle famiglie.
Oltre al discorso del rispetto
ambientale, in cui crediamo e
che abbiamo maturato negli
anni anche su sollecitazione di
diversi amici scout”. Ad appoggiare il progetto nella fase
di sensibilizzazione c’è anche
l’amministrazione comunale.
La voce delle mamme
Scordatevi le vecchie pezze
della nonna. I pannoloni lavabili di ultima generazione sono realizzati con un sistema
“multistrato” che comprende
una mutandina impermeabile
con chiusure a velcro, un pannolino di cotone intrecciato a
maglia stretta (a tre strati), e
una salviettina biodegradabile
da buttare nel wc, che fa passare l’umidità impedendone il
ritorno sulla pelle del bambino
e trattiene il solido facilitando
il cambio.
Più difficile da spiegare che
da vedere, confermano le
mamme. Orietta Fermi sta utilizzando i pannoloni lavabili
con il terzogenito Riccardo, di
8 mesi. “Ne avevo sentito parlare in una trasmissione alcuni
anni fa e aspettavo con curiosità di provarli”. Il risultato? Più
che soddisfacente. “Ho la garanzia che la pelle del bambino è a contatto con materiali
naturali, la cartina biodegra-
dabile da mettere all’interno è
comoda e lascia veramente la
pelle asciutta - illustra-. E poi
c’è la questione ecologica verso la quale ho sempre avuto
una certa sensibilità”.
I “contro”? “Richiedono un
cambio un po’ più frequente,
nel mio caso ho visto che ogni
tre ore circa è l’ideale. E sono
un po’ meno aderenti degli
usa e getta; se lo spessore fosse
ancora inferiore, sarebbe la
perfezione”. Per Orietta, comunque, vale la pena perserverare, anche perché - precisa il pannolone ecologico non
comporta affatto un eccesso di
lavoro per la mamma. “Non
richiedono prelavaggio, li lavi
a 60 gradi, li puoi mettere insieme agli altri capi, asciugano
velocemente. Li ripongo già
con la piegatura giusta, per dimezzare i tempi. Non serve
per forza stirarli”.
I pannoloni lavabili richiedono infatti una differente piegatura a seconda che si tratti di
un maschietto o di una femmina, perché differenti sono le
zone in cui si concentra il bagnato. Una piegatura particolare riguarda anche i neonati,
più soggetti per esempio a dissenteria. “Imparare - assicura
Orietta - non è complicato”. In
farmacia le mamme vengono
seguite ed accompagnate, per
rispondere ad ogni loro domanda. Sul sito della ditta produttrice è inoltre disponibile
Soddisfatta anche Silvia
Razza, che sta utilizzando i
pannoloni lavabili per il suo
primo figlio, di due mesi. Una
scelta coraggiosa, visto che per
una neomamma è già all’inizio
difficoltoso gestirsi coi pannolini tradizionali. “Più che altro
- spiega Silvia - nei primi mesi
c’è il fatto che il bimbo deve
acquisire una certa regolarità,
dunque i cambi sono molto
più frequenti”. Nessun peso
invece per i lavaggi: “tanto coi
bimbi così piccoli le lavatrici si
fanno lo stesso e, mettendo il
disinfettante, si riesce a lavare
tutto insieme”. Per comodità,
quando si esce per lunghi periodi, Silvia ha adottato per
ora la soluzione di portare con
sè gli usa e getta. Ma intende
continuare sulla strada del
pannolone ecologico. “Anche
per ridurre le spese”, dice.
Oltre al timore di un surplus
di impegno per la mamma, di
fronte alla proposta dei pannoloni ecologici frena infatti l’investimento iniziale che necessitano. Il kit di prova - 3 pannolini, una mutandina, 50 salviettine e 100 grammi di detersivo sbiancante e antibatterico
biodegradabile, più la guida
all’uso - costa 39 euro. Il set
completo, con 12 pannolini, 3
mutandine e una confezione
di veline da 200 strappi, costa
tra i 100 e i 150 euro, a seconda
della taglia. Ci sono poi pacchi
di soli pannolini e mutandine
sfuse. Per le mamme più esigenti è stata realizzata anche
una retina in cui infilare i pannolini da lavare, da buttare direttamente in lavatrice, ed il
detersivo bio.
Un investimento non da poco, ma che si dimostra vantaggioso sul lungo periodo: 600700 euro in media contro i
1500-2000 degli usa e getta.
Con la possibilità - se tenuti
bene - di usarli magari anche
per i figli successivi. Per saperne di più: www.farmaciadibesenzone.it - Farmacia Demaldé, tel. 0523.832250.
Barbara Sartori
piacenzasette
LE BUONE NOTIZIE
DELLA SETTIMANA
cuole piacentine in primo piano. È arrivato a Piacenza il console giapponese Shigemi Jomori grazie alle “Gru della Pace” ideate dal fotografo Bersani e realizzate dagli alunni di diversi istituti. Tre studenti del liceo “Respighi”, Marco Nolivari, Camilla Sartori e Sonia Peggiani, premiati nel concorso europeo “I giovani e le
scienze”; col loro progetto saranno in Brasile in ottobre all’esposizione “Mostratec”.
S
na rete di protezione contro la violenza sulle donne: parte dalla formazione la lotta a tutela delle vittime. Ogni mercoledì nei locali della Provincia a Borgofaxhall
dalle 14 alle 18 un corso per mettere in grado chi lavora agli sportelli degli enti
pubblici di fornire un primo, prezioso aiuto a chi cerca di una via d’uscita dall’inferno della violenza, fisica o psicologica che sia.
... di euro
U
30
milioni di euro investiti: il fondo francese Charterhouse diventa socio di maggioranza della Copra Ristorazione Srl.
600
euro vinti al lotto giocando i numeri della targa dei truffatori che avevano - inutilmente - tentato di imbrogliarla. Ottima
mossa di una 85enne piacentina.
10.000
euro di risarcimento al piacentino che nel 2008 fu
aggredito da due ultras del Cremona. La sua colpa? Indossare un
giubbotto del Piacenza Calcio nella città del Torrazzo.
Protagonisti
L’uomo di nazionalità
indiana che, rimasto senza
lavoro a 50 anni, si è tolto la
vita in un gesto di disperazione, per la paura di non poter trovare un’altra occupazione alla sua età, è stato protagonista - grazie al consenso
dei familiari - di un ultimo
atto di generosità, che forse è
destinato ad abbattere un ulteriore steccato culturale nel
campo della donazione di organi: per la prima volta nel
piacentino, una persona di
origini asiatiche ha donato
cornee, cuore e tessuti.
Ciclista salvato col defibrillatore alla Gran Fondo
della coppa piacentina: la
conferma che la rete “Il cuore di Piacenza” ha un’importanza-chiave per il primo
soccorso agli infartuati.
i numeri
a cura di Barbara Sartori
140
Le truffe messe a segno in città nel 2009 sono state
, il 25%
in meno del 2007. Ma non bisogna abbassare la guardia: la questura e
Federconsumatori ripropongono l’opuscolo “Occhio ai truffatori”. Le
“nuove” prede? I giovanissimi, imbrogliati via Internet.
4
paesi del Piacentino nel caso “T-Red”:
Coinvolti loro malgrado
a carico del comandante della polizia municipale dell’Unione Terre
Verdiane - circuito cui hanno aderito Pontenure, Caorso, Cadeo e
Monticelli - la procura di Milano ha avviato un’indagine per corruzione per l’installazione dei semafori in grado di fotografare le auto
che passano col rosso.
14
i lastroni originali nel deposito comunale di via Millo: troppo pochi per rimediare all’indesiderato “effetto-scacchiera” di piazza
Cavalli dopo gli ultimi interventi.
Hanno detto…
Riavvio di Caorso tra due anni? Coro di “no” dopo l’intervista a “Repubblica” del presidente della General Electric Giuseppe Recchi, nella quale conferma la possibilità tecnica di riavviare la centrale ferma dal 1986. “È
impensabile e inimmaginabile ripartire con l’impianto”, dice il sindaco di
Caorso Callori. Perplessità anche dai deputati piacentini. Foti (Pdl): “Mi
sembra sia più un messaggio lanciato al mercato da parte di un’azienda”.
De Micheli: “Il fatto che con il nucleare saranno tagliate le bollette è una
grande balla”. “Polledri (Lega): “Dobbiamo aspettare il processo politico,
al di là degli annunci”.
Scarica

Documento allegato - Farmacia dr. Davide Demaldè