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Mele Golden Coop
Parmigiano Reggiano
Prodotti con Amore
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Validità dal 14 al 30 aprile 1998
Validità dal 18 al 30 maggio 1998
quale
Anno 17 - N.7 aprile 1998
Periodico di Coop Lombardia
i
surha
Il
dolce
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agita 2
In
tavola
fonda
\,='; Pagine 4 e 5
Un "prode pioniere"
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mostra
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Il boom
dei
buoni
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La moneta comune
r
ecentoventi milioni di citosa cambia e quali proble
tadini europei, di dieci lin- %è...i mi comporterà questa nogue diverse, comincieranno pre- vità per i consumatori.
sto ad usare una moneta unica.
A. pagina
8
Pagina _ 3
Esta e viaggi
onolatours
Pagina 15
DOTTO COOP
IL DOLCE PECCATO
Un cioccolatino ogni tanto non fa male proprio a nessuno. Se poi il cioccolato è di buona
qualità.., si può esagerare, ma solo qualche volta! E ricordarsi di ringraziare gli aztechi.
di Anna Somenzi
Gli aztechi sono i primi a
coltivare la pianta e i primi ad apprezzarne il prodotto: miscelano il cacao
con acqua ed ottengono
una bevanda tonificante
e nutriente, usata soprattutto nelle cerimonie religiose ma anche come
conclusione dei pasti. I
"padri" della cioccolata,
bevanda che sarà riservata ai ceti più agiati per
molto tempo, sono invece
gli europei che zuccherano e diluiscono nel latte
la polvere amara,
In Spagna i semi di cacao sbarcano solo nel
1585: arrivano per mare
dalle colonie al posto della pasta che veniva preparata nei luoghi di produzione. Bisogna comunque arrivare al 1820 per
vedere... condensarsi la
riza tavoletta di ciocco-
ra
DOVE 51 COLTIVA
Oggi l'albero lh eoèroma
cacao è coltivato in tutta
l'America centrale, in
.Africa, nelle isole tropicali e nel sud-est asiatico.
In Europa, ancora oggi,
arrivano i semi che hanno già subito parte della
lavorazione nelle terre
d'origine.
I semi seccati vengono
torrefatti per eliminare
umidità e acidità e sviluppare l'aroma. Successivamente sono privati
della buccia, sbriciolati e
trasformati, per fusione,
in pasta.
Da questa, con l'ausilio di
presse idrauliche a 300-
400 atmosfere, si estrae
il burro di cacao, fino a
lasciarne nel residuo almeno il 20 per cento.
I "pannelli" così ottenuti
vengono frantumati e
setacciati fino ad ottenere la polvere finissima di
cacao amaro.
A questo punto è pronta
la base di lavorazione per
cioccolato, cacao zuccherato e ogni altra preparazione.
Il prodotto ha sfumature
di gusto variabili a seconda dell'origine della materia prima impiegata,
dei trattamenti adottati e
degli aromi utilizzati.
Coop utilizza produzioni
del centroamerica, selezionate in loro. Tutti gli
altri ingredienti sono controllati dal punto di vista
qualitativo e igienico-sanitario per offrire, come
sempre, le migliori garanzie.
La ricetta è un segreto e
non sarà certo svelata
qui, ma è possibile dire
che gli ingredienti sono i
migliori e che le percentuali di presenza di cacao
e burro di cacao sono più
alte dei limiti di legge,
mentre si abbassano
quelle dello zucchero.
Non perché Coop ha scelto di rendere più amari i
propri cioccolatini ma
perché il cacao di partenza è buono e non ha bisogno di essere "mascherato" da un a presenza eccessiva di zucchero.
Il fondente Coop, per
esempio, contiene il 60
per cento di cacao e solo
i140 per cento di zucchero (mentre le legge pre-
vede un minimo del 45
per cento di cacao e un
massimo del 55 per cento di zucchero).
Il cioccolato bianco, che
per legge prevede il 20 per
cento di cacao e il 55 per
cento massimo di zucche-
ro, nel prodotto a marchio
Coop contiene il 30 per
cento di burro di cacao e
solo il 37 per cento di zucchero, in aggiunta al 25
per cento di latte (contro
il l4 previste dalla legge).
Nelle ricette di nostra pro-
duzione cresce, quindi, la
presenza di latte e di cacao, mentre diminuisce
lo zucchero.
Oltre al cioccolato al latte, fondente e bianco, nei
supermercati ed ipermercati Coop si trovano
barre di cioccolato bianco o gianduia con aggiunta dì nocciole intere, tavolette di cioccolato al latte con riso soffiato e
barrette di cioccolato al
latte con ripieno di crema
di latte.
kff
tk.
Un tubo nuovo per la maionese
La maionese è sempre lei:
buona, gustosa, sana, ma
la confezione cambia.
Due le novità: il tubo è
più leggero e nudo, senza
l'astuccio di cartone che
tradizionalmente lo contiene.
Tutto l'impegno della ricerca a monte di queste
novità è stato rivolto alla
razionali7yazione dei contenitori, alla scelta dei
materiali, alla diminuzione del peso: una costruzione che consente trasporti più razionali e praticità anche per chi deve
maneggiare i prodotti nei
negozi. LI nuovo tubo è più
leggero, arriva a 17
grammi scarsi contro i
quasi 34 del vecchio tubo
in alluminio più l'astuccio di cartone, che obbligatoriamente lo ha accompagnato per evitare
ammaccature. Il materiale usato ora è un accoppiato di polietilene e
alluminio.
Il polietilene evita che il
tubo si ammacchi e diventi invendibile; l'alluminio, con la sua assoluta impermeabilità, pro-
rillhO 2
tegge la maionese dalla
pur leggera traspirazione
che il polietilene consentirebbe e che porterebbe
il prodotto a irrancidire in
tempi troppo brevi, rispetto alla scadenza (sei
mesi). Per una corretta
valutazione dell'impianto
ambientale di tutta la
confezione occorre tenere
presente la fase produttiva a monte, oltre che la
fase di smaltimento
le.
Il risultato è a favore del
tubo di polietilene e alluminio: abbiamo già detto
del risparmio di peso, e
quindi di materiale, inoltre non ha bisogno dell'astuccio di cartone, ri-
s parm io quindi di carta.
La sua costruzione richiede meno energia e
lascia meno residui rispetto alla preparazione
del tubo di alluminio e del
cartone.
I materiali utilizzati, infine, sono combustibili
nei moderni inceneritori
a recupero di energia.
NIMONESE
TUTTI I GUSTI DEI FORMAGGIO
DIRETTO
IL GORGONZOLA
Olio di
semi vari?
Ha già avuto modo di far presente ad
alcuni dirigenti della cooperativa il fatto che sull'etichetta dell'olio di semi
vari a marchio Coop è stata riportata
la dicitura non esauriente di, appunto, ...olio di semi vari...
Ritengo che nell'ottica della trasparenza adottata per i nostri prodotti la dizione generica debba essere sostituita
dalla descrizione completa della
tipologia degli estratti oleosi utilizzati
per confezionare il prodotto. Ringrazio per la cortese risposta che vorrete
dare a questa mia osservazione, finalizzata alla difesa del conumatore•
Pierluigi P ienti
Comitato soci di Soresina
In commercio non esiste l'olio di semi
vari a marchio Coop; l'olio da frittura
da noi distribuito (a nostro marchio) contiene, in etichetta, tutti gli ingredienti
usati per la sua composizione.
Come eventuale "curiosità'', gli attuali
fonitori Coop degli altri tipi di olio sono:
Montalbano Agricola Alimentare che
fornisce olio extra vergine e oli tipici;
Monini fornisce olio extravergine e olio
di oliva; Sagra fornisce olio extravergine
e olio di oliva; Carapelli fornisce olio extravergine.
i~wrIrmia
Ilaria Giampaglia
Coop L'olia
Coop Lombardia per la scuola
I rappresentanti d'Istituto, a nome di
tutti gli studenti del Pa cieli ringraziano vivamente per la generosità dimostrata con il dono del videoregistratore, dello stereo e del televisore che serviranno come attrezzatura per la nuova aula antogestita. Appena sarà fissa-
to il giorno dell'inaugurazione saremo
lieti di avervi come ospiti per festeggiare questa nuova iniziativa.
I
rappresentanti dell'Istituto
tecnico commerciale
"Luca Pacioli" di Crema
Acqua minerale
Convinto da un articolo apparso sul
numero di gennaio '98 di 'Quale Consumo' sono passato dall'acqua potabile del com une di Milano (avente enormi problemi di nitrati e solventi
cloru ra ti) all'acqua minerale "di montagna sorgente C rigna" a marchio
Com. Constato peraltro con grande
stupore che l'analisi chimica riportata in et ichetta dell'acqua minerale sorgente Grigrux non riporta alcun valore
misurato inerente i solventi clorurati
totali. So benissimo che nessuna altra
acqua minerale lo riporta (ed è proprio
per ciò che finora sai ero astenuto dall'acquista•e acque minerali), ma ritenevo che per un prodotto a marchio
Coop ci fosse maggior trasparenza di
informazioni. Vi sarà senz'altro noto
che vige un limite massimo di 30
microgrammi per litro per quanto riguarda i solventi clorurati totali (tra
l'altro certamente applica bile anche ai
prodotti alimentari con acqua aggiunta quali i succhi di frutta prodotti da
succo concentrata). Sarà altrettanto
nato che il limite suddetto è
elevatissima ed è stato accertato poter
costituire pregiudizio pericolo per la
salute.
inerentemente la
suddetta acqua
minerale "sorgente Grigna"a marchio Coop, mi attenda pertanto da
voi a brevissimo
termine un nuovo
certificato di analisi chimica (sull'etichetta della
bottiglia) riportante il valore misurato di solventi
clorurati totali.
Ovviamente sarebbe del tutto capzioso
un eventuale vostro diniego in merito
basato su "eventuale normativa prescrivente notifica ottempera-mento limite
suddetto ad autorità sanitarie ma eventualmente non prescrivente
evidenziazione valori misurati su certificato analisi chimica in etichetta bottiglia". Ciò sarebbe clamoroso per un prodotto a marchio Coop, e la rinomata trasparenza e completezza di informazione risulterebbe definitivamente sepolta.
Circa le analisi chimiche e chimico fisiche delle acque minerali, la tendenza, negli ultimi anni, della quasi totalità delle aziende produttive è quella di
riportare in etichetta i parametri più
significativi e di non riportare quelli
assenti (non rilevabili strumentalmente). L'etichetta della bottiglia dell'acqua
minerale naturale Coop (sorgente) non
riporta, quindi, alcun valore di solventi domi-ah totali perchè essi sono inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale,
Per legge, infatti, fatta eccezione per
alcune informazioni che devono obbligatoriamente comparire in etichetta
(denominazione della fonte, contenuto
della bottiglia, termine minimo di conservazione ed altre indicazioni richieste dal decreto legislativo rh° 105 del 25/
1/92, il produttore può indicare o meno
gli elementi che risultano inferiori ai
limiti strumentalmente rilevabili. La
normativa di riferimento è costituita
dal sopra citato decreto legislativo n°
105 del 25/1/92 sulla produzione,
commercializzazione ed etichettatura
delle acque minerali e dal D.L. 2/11/92
n'542 sui criteri di valutazione delle
caratteristiche delle acque minerali
naturali.
Ferrari Gaudenzio
Milano
Ilaria Giampaglia
Le origini
In principio c'era il formaj,
duro e stagionato, facile da
trasportare e da conservare. Il formaggio da grattugiare, prodotto tra Lodi,
Piacenza e Parma, universalmente nato come Parmigiano grazie a un testimoniai d'eccezione, Giovanni
Boccaccio, che descrive, per
bocca di Calandrino, una
"montagna di formaggio
parmigiano grattugiato".
Poi (ma siamo sempre nel
mondo delle ipotesi) nasce
lo stracchini, il formaggio a
pasta molle. E nasce lo
"stracchino di Gut gis]zole,
prodotto con il latte delle
vacche che scendono dagli
alpeggi, "stracche" o stanche e si riposano nei pressi
di questa cittadina lombarda: è questo i i vero antenato del Gorgonzola.
Per arrivare al formaggio
che oggi conosciamo manca soltanto un'idea: l'erberinatura (il nome deriva da
erborimprez,zernalo in dialetto lombardo).
Non si sa come e quando
abbia preso forma, ma possiamo raccontarvi, in proposito, una leggenda simpatica.
Pare che un mandriano,
giunto a Gorgonzola senza
l'attrezzatura necessaria
per la lavorazione del latte, abbia abbandonato la
cagliata tutta la notte all'aperto in un recipiente di
fortuna, ritrovandola, al
mattino, screziata di muffe e particolarmente appetitosa.
Le caratteristiche
íl Gorgonzola ha ottenuto
la Denominazione di origine italiana il 30 agosto del
1955 e la Denominazione
di origine protetta dall'Unione Europea il 12 giugno 1996 con regolamento
1107.
E' un erborinato, descritto
dal disciplinare come formaggio molle, grasso, a
pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte vaccino intero, cagliato a 28.32°C con caglio di vitello.
La forma è cilindrica, con
facce piane dal diametro di
25-30 centimetri, e scalzo
dritto, alto dai 16 ai 20 centimetri. Ha una crosta ruvida, rossiccia e una pasta
unita, bianca o paglierina,
screziata di venature verdi
o blu-verdastre.
Il peso delle forme stagionate si aggira sui 6-13 chilogrammi.
La zona di produzione si
estende in Piemonte (nelle
province di Novara, Vercelli, Cuneo e nel comune
di Casale Montèr-rato) e in
Lombardia (nelle province
di Bergamo, Brescia,
Coma, Cremona, Milano e
Pavia I.
Come si produce
Matte di mucca intero viene versato in una caldaia e
portato a 30°C. Quindi si
aggiungono i fermenti lattici, il caglio di vitello e le
spore di penicillina, che
daranno alla pasta le caratteristiche venature verdi.
Dopo la coagul azione occorre rompere la cagliata e lasciarla colare per alcuni
minuti, in modo che il siero
possa fuoriuscire. Sistemata nelle fascere, la cagliata
riposa ancora, completando la spurgatura del siero.
Le forme vengono marchiate e passano in 'Purgatorio" (una stanza umidissima, alla temperatura costante di 20-22°C) per essere poi salate. Quindi avviene la prima fase della
stagionatura, che non avviene più, come un tempo,
nel le casere (grotte) rocciose della Valsassina, ma in
moderni stabilimenti termoregolati: tre o quattro
settimane di maturazione
preparano il formaggio all'operazione phi delicata:
Ia foratura.
Gli antichi aghi di legno
stagionato sono stati ormai
definitivamente sostituiti
da grossi aghi di rame, ottone o acciaio, coni quali si
forano tutte le facce della
forma, permettendo la circolazione dell'aria e lo Sviluppo omogeneo delle muffe. Quando la pasta del formaggio è morbida, di colore paglierino, con un'aste-
sa erborinatura e sapore
leggermente piccante, la
stagionatura è ultimata; le
forme vengono liberate dalle fascere. tagliate a metà
e confezionate. C'è poi un
altro tipo di Gorgonzola,
prodotto in piccolissime
quantità, caratterizzato da
un'erborinati•a più marcata, una pasta più friabile e
un sapore più piccante: il
"Gorgonzola a fermentazione naturale".
Per ottenerlo alcuni produttori appendono la cagliata della sera su un trespolo e la lasciano tutta la
notte a sgrondare, in modo
che la massa si in semini
naturalmente, a contatto
con l'habitat circostante.
L'abbinamento
Gorgo], zola, soprattutto
quello naturale, leggermente piccante, si abbina
molto bene con i vini fortificati, come il Marsala o il
Porto, oppure con vini
passiti, come il Sauternos
francese o i Passiti di Pantelleria. Per il Gorgonzola
più dolce si possono far
accosta menti con vini rossi non troppo strutturati,
come il Presa o vini bianchi di buon corpo.
In cucina
In cucina, il Gorgon sola è
ingrediente ottimale per
antipasti estivi, spalmato
sul sedano oppure abbinata alla carne cruda tagliata a fette, ma il suo utilizzo più diffuso è con i primi:
come condimento per la
pasta (penne al Gorgonzeta) oppure ingrediente
per il riso ai formaggi.
Gigi Piumatti
Slow Food Areigola
OGGI/DOMANI
In che senso?
Le Ferrovie dello Stato si sono messe a chiamare clienti i loro passeggeri. Alcuni ospedali, che prima li
definivano pazienti, si uniformano
anch'essi alla sub-cultura industriale dominante e affibbiano ai malati,
che hanno ben altre preoccupazioni,
la medesima etichetta di cliente.
Con coerenza maggiore rispetto ai
servizi pubblici, il termine è legato
ai mondo delle imprese, che non si
limitano ad attirare i potenziali acquirenti dei loro prodotti, ma fanno
il possibile per non farseli scappare,
avendo accertato che costa molto di
più cercatile di nuovi che non coccolare quelli che hanno già. Si spiega
cosi il proliferare delle carte fedeltà
e dei servizi di vendita, fino alle tecniche più semplici del marketing
della gentilezza: "Buon fine settimana", "Buona giornata Signora Rossi", e così ossequiando.
Ma chi straparla di "Azienda Italia",
magari non lo sa, ma ha in mente
una concezione secondo la quale tutti
gli italiani regredirebbero a clienti.
Di chi?
Della Repubblica, intesa come Stato, di enti e servizi pubblici, oppure
addirittura, dei loro capi.
E si che le 'clientele" hanno sempre
avuto una cattiva reputazione. Nate
nella Roma imperiale due mila anni
fa, indicavano quei gruppi di persone bisognose di protezione che infoltivano le corti dei potenti e dei prepotenti.
Parola e pratica in Italia sono sopravvissute per secoli, adattandosi
alle più diverse condizioni politiche
e sociali, legali e illegali, dal medioevo fino a tutto il novecento. Relitti
di un mondo decrepito, si sono prolungate perfino nella riconquistata
democrazia.
Altri termini distinguono Ie persone
in funzione di determinati comportamenti: elettori, consumatori, utenti, spettatori. Oppure le confondono
in greggi indistinti: la gente, il pubblico, il popolo.
La Rivoluzione francese aveva fatto
un grande dono all'umanità:
ta: il nome
e l'idea di cittadino, in una società
fondata sulla libertà, l'uguaglianza
e la fraternità.
Se altre parole, coniate da più recenti rivoluzioni, appaiono per il momento fuori moda, almeno la
nomenclatura dovrebbe ricominciare da L
Coop Italia
3
ALIMENTAZIONE E SALUTE
IN TAVOLA L'ON
Pesce: occupa un posto tra gli alimenti leggeri e salutari. E' un cibo rassicurante per la sua n(
Grassi, semigrassi, magri. Come distinguere lo stato di freschezza. L'impoverimento del mare.
di Carla liarzanò
Ha rappresentato per
molto tempo l'alternativa
alla carne nei periodi "di
magro" imposti dalle regole religiose e ritorna a
esserlo oggi dopo gli
scandali che hanno offuscato l'immagine della
"fettina". Alcune indagini di mercato mostrano
che nell'immaginario dei
consumatori il pesce si è
guadagnato un poste fra
i cibi "leggeri", salutari;
rimanda in modo rassicurante alla natura insieme a alcune categorie
di vegetali, come gli ortaggi.
Le campagne di educazione alimentare l'hanno
messo nella lista degli
ingredienti protettivi. Gli
esperti suggeriscono di
utilizzarlo almeno 2-3
volte la settimana raggiungendo complessivamente circa 250-300 g,
Sembra infatti che gli
abitueè del pesce abbiano
una minore incidenza di
malattie degenerative, in
testa quelle cardiovascolari. Secondo alcuni
epidemiologi queste effetto benefico potrebbe essere legato almeno in parte
al fatto che la sua utilizzazione è in auge soprattutto fra le fasce di popolazione che hanno un atteggiamento più consapevole nei confronti della
salute: fanno più movimento, tendono a curare
con maggiore attenzione
il menu quotidiano, consumano ortaggi e frutta
freschi in abbondanza.
no gli acidi grassi saturi,
è ricca di acidi grassi
msaturi e in particolare
dei cosiddetti "omega-3".
Queste ultime sostanze
rappresentano una sorta
di "antigelo" del sangue
dei pesci e sembrano possedere proprietà anta-coagulanti, antiperten-rive,
antinfiammatorie,
immunos ti mol anti che
possono influire favorevolmente sull'utilizzazione del colesterolo, la pressione e la viscosità del
sangue e persino sui dolori artritici.
Al punto che in commercio di trovano alcune capsule "terapeutiche" a base
di olio di pesce di moda
fra gli adepti delle medicine naturali.
Ma non sembra utile ricorrere a queste pozioni
fra l'altro costose. Le ricerche epidemiologich e
hanno dimostrate che chi
le utilizza non ha alcun
beneficio in più di chi si
limita a mangiare abitualmente il pesce. Per
inserirlo nel menu settimanale non c'è che l'imbarazzo della scelta. Le
varietà più ricche di acidi grassi "omega-3" sono
quelle che forniscono ol-
tre il 10 per cento di grassi, come aringhe e sgombri. Chi ne gradisce il
gusto intenso e non ha
particolari problemi di
covi-appeso o di digestione può concedersele con
l'accortezza di cucindrle
PESCE A CONFRONTO
(Contenuti per una porzione media)
Calorie
Pesci grassi
Anguilla
Aringa
Sgombro
Tonno fresco
Pesci semigrassi
Salmone
Triglia
Sarda
Trota
Pesci magri
Merluzzo
Orata
Sogliola
Spigola
Grassi
Colesterolo
g
mg
311
236
235
262
25.20
15.76
22.23
16.20
149
89
88
76
258
184
183
151
15.91
9.3
8.2
3.6
38
91
18
68
95
145
105
102
0.2
1.9
1.6
1.88
68.4
93
62
73
in modo semplice, per
esempio ai ferri, o a vapore, senza aggiungere
ulteriori condimenti. Tenendo presente che comunque il loro contenuto di grassi è pari, se non
più ridotto, rispetto a
quello di numerose qualità di salumi e formaggi. Meno energetici, meno
ricchi di grassi e tuttavia
ottima fonte di "omega-3"
sono poi i pesci cosiddetti
"semigrassi" fra cui si trovano tonno, sardine, acciughe, dentici, saraghi,
trote e salmoni, assai
vari dal punto di vista
gustativo e adatti anche
a chi deve fare i conti con
le calorie.
Ci sono infine varietà di
pesce "magro" come sogliola, merluzzo, orata,
vongole, mitili, calamari,
che contengono solo fra 1'1
e il 3 per cento di grassi,
quindi rappresentano
una sorgente più modesta di "omega-3", ma in
SCELTE
ALIMENTARI
Altri fattori protettivi legati al consumo di pesce
sembrano essere indipendenti dagli aspetti culturali che influenzano le
scelte alimentari.
Uno dei più discussi e
esaminati riguarda la
sua composizione di grassi, che a differenza di
quelli degli animali terrestri, in cui predomina-
LA FRESCHEZZA PRIMA DI TUTTO
Il
fresco ha il corpo
rigido, gli occhi sporgenti, di colore brillante, le
branchie rosso vivo, le
squame ben aderenti. La
carne è soda, compatta,
sottoposta a una leggera
pressione del dito ritorna
alla posizione di partenza senza presentare
in [ossature.
Il profumo è gradevole,
eventualmente leggermente salmastre ma in
nessun caso intenso. Questi ultimi due parametri
di valutazione sono validi anche per il pesce in
fiietti.Nei negozi affidabili
gli esemplari in vendita
sono col locati in scaffali
refrigerati, immersi nel
giaccio, lontano da lampade o altre fonti di calore. L'eventuale acqua
sciolta deve scorrere via
per evitare la formazione
di batteri, favorita anche
da eventuali decorazioni
con prezzemolo o altre
verdure (quindi poco
raccomandabili). Una
volta acquistato il pesce
va conservato rigorosamente nella zona più
fredda del frigorifero, dopo
averlo evisce rate, e consumato entro 24 ore, Nelle grosse catene di distribuzione è disponibile an-
che pesce già pulito, talvolta spinato e confezionato sotto vuoto.
In questo caso la con servabilità può raggiungere
i .5 giorni. E' sempre opportuno controllare la
data di scadenza. Nell'incertezza meglio preferire
un buon pesce surgelato.
Quello semplicemente
congelato (cioè sottoposto
a temperature meno basse del surgelato) è di qualità più scadente.
In entrambi i casi il pesce va consumato al massimo entro 24 ore dallo
sconge I am e nto.Per gli
acquisti vale sempre la
stessa regola: diffidare dei
prezzi troppo bassi e preferire prodotti locali di
qualità garantita; rinunciare a certe pseudo-raffinatezze in onore della
semplicità. Un esempio?
Nella dieta di tutti i giorni invece dei gamberi,
che oltre a essere poco
vantaggiosi dal punto di
vista economico hanno
nella maggioranza dei
casi un gusto vagamente
chimico poco entusiasmante, andrebbe preferito il cosiddetto pesce
azzurro, abbondante nei
nostri mari e per di più
super salutare,
cambio hanno il pregio
di essere digeribilissime,
nella maggioranza dei
casi delicate di gusto e
molto povere di calorie.
Vanno dunque ottimamente anche per situazioni speciali, per esempio nella terza età e durante lo svezzamento.
Grassi a parte il pesce ha
molti pregi nutritivi.
Fornisce proteine nobili,
vitamine A, D, del gruppo B, selenio, ferro.
Quello di mare rappresenta una delle migliori
fonti alimentari di iodio,
minerale indispensabile
per il buon funzionamento della tiroide, che nella dieta tende a scarseggiare.
IL PESCE
IN CUCINA
Uno dei motivi che nonostante i vantaggi dietetici scoraggia il consumo abituale deI pesce è
la preparazione, a torto
ritenuta laboriosa.
In realtà la maggior parte dei rivenditori offrono
un accurato servizio di
preparazione ai clienti
abituali. Una volta superato questo ostacolo la
cottura può, anzi, deve
essere molto rapida per
non rendere troppo
asciutta e tigliosa la sua
carne delicata. Quella al
forno, al cartoccio o alla
griglia garantisce i risultati migliori per gusto e
Alcune varietà sono eccellenti anche semplicemente lessate, o, meglio
ancora, cotte a vapore. In
entrambi i casi l'aggiunta di aceto o limone al fu- metto migliora la consistenza della carne.
Occorre comunque sperimentare diverse preparazioni per impratichirsi e raggiungere iI massimo livello di gradibiIit à, soprattutto fra i
bambini, che spesso non
sono da annoverare fra i
fans dei prodotti ittici. Le
varietà dal sapore più
discrete, come sogliola e
merluzzo, eventualmente "travestite da polpette co cotolette, sono di solito in testa alle loro preferenze.
Iniziate con quelle, evitando imposizioni che
potrebbero compromettere definitivamente la
possibilità di creare dei.
futuri degustatori di pesce, I valori dietetici non
dovrebbero mai prevaricare le esigenze gustative, ma caso mai accompagnarle. Il pesce surgelato ha pregi nutritivi
sovrapponibili al fresco e
è un ottimo ripiego in
caso di fretta o quando
non si hanno sotto mano
rivenditori di fiducia.
Si può cuocere direttamente com'è soprattutte se in piccole porzioni,
o altrimenti scongelare
.preventivamente, in frigorifero, per alcune ore.
DA BLU
Jralità. Due - tre volte nel menù settimanale.
igegneria genetica anche per i salmoni.
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SALVAGUARDARE
LE RISORSE
Il mare è un sistema ecologico complesso, delicato, lo sfruttamento delle
sue risorse naturali va
fatto con cautela. Flotte
sempre più numerose e
attrezzate vi hanno
attinto per anni senza limiti. Nel 1989 si è raggiunta la massima capacità di pesca e da allora
si sta assistendo a una
progressiva diminuzione
della disponibilità di pesce, ridotta, in alcuni
a. •
:JIit
casi, fino al 70 per cento.
Nell'Atlantico, per esempio, anche varietà una
volta assi diffuse, come il
merluzzo, sono diventate
rare. Solo nell'Oceano
Indiano, dove la pesca
industriale non è ancora
iniziata, il pescato é in
fase di crescita.
Per non impoverire ulteriormente le riserve,
l'Unione Europea ha
regolarli e ntato severamente zone e tempi di
pesca riducendo le quote
di pesce assegnate a ogni
paese. I lavoratori del settore (circa 220.000 fra
pescatori e altro personale) sono stati aiutati acquistando diritti di pesca
nei paesi del terzo mondo, dove i nostri pescherecci tecnologici finiscono
col sottrarre ai locali una
delle loro migliore risorse di sopravvivenza. Per
risarcire il maltolto negli
ultimi anni l'Unione Europea offre ai partner la
possibilità di partecipare
ai vantaggi finanziari
della vendita del pesce
con una sorta di Joint
Ventures. Grazie ai
finanziamenti pubblici
europei nuovi imprenditori del posto sono così riusciti a partecipare alla
corsa allo sfruttamento
intensivo, immettendosi
fra l'altro sul mercato
occidentale a prezzi concorrenziali, con conseguente ribellione dei nostri pescatori.
Secondo gli esperti dei
Woridwatch Insitute questa politica rischia di creale in futura grossi problemi. I grandi imprenditori mondiali non pos-
sono più esimersi dal
prendere in considerazione i costi ambientali del
loro operato. La prima
ditta che si sta impegnando su questo fronte
è la Unilever, creatrice di
alcuni famosi marchi di
pesce conservate distribuiti in Nord Europa
(Iglo, Nordsee). Con l'aitito del WWF l'impresa ha
fondato un'istituzione indipendente che ha il compito di controllare le modalità di pesca e di garantire che seguano criteri
ambientali rigorosi.
Le linee guida comprendono il rispetto delle zone
dei tempi stabiliti dai
regolamenti internazionali e la limitazione della cosiddetta pesca
"collaterale", che comporta, per esempio, la cattura di pesci di piccolo taglia o di esemplari non
commestibili, come i delfini- In futuro avremo
quindi sul mercato un
pesce con l'etichetta ecologica.
Anche alcune marche di
tonno hanno adottato sulle scatolette un marchio
per garantire criteri di
pesca che salvaguardano
di pescheria è disponibile nei seguenti supermercati Coop:
Como, Lodi, Milano via Fili D'io, Sesto San Giovanni, Cremarla via del
Sale, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese, l'Auggiè, Brescia via Corsica.
Nel supermercato di Milano via Arezzo è disponibile, in forma sperimentale, il pesce confezionato.
Il
Il futuro: l' acquacoltura
la vita ai simpatici delfini.
Un quinto del pesce che
arriva in tavola proviene
dagli allevamenti e in futuro l'acquacoltura potrà
diventare la maggiore
fonte di questo prezioso
ingrediente.
Un esempio assai interessante e ecologico di
acquacoltura viene dalla
Cina, dove i contadini organizzano piccoli allevamenti domestici di un
centinaio di metri quadrati, nutrendo con il ricavato la famiglia e di-
ininir
.1w Irgq
stribuendo Ie eccedenze
nei mercati locali. Estensione limitata e mangime
derivato da colture di lieviti preparati con i resti
del raccolto di mais comportano costi ambientali
bassissimi.
I problemi ambientali
non mancano invece negli allevamenti industriali. In Tailandia e in India, per esempio, chilometri e chilometri di coste sono stati occupati per
l'allevamento dei gamberetti e di altri crostacei
(che coprono ormai il 75
I
r
44.
Camuffi: frittura del pesce durante l'annuale Sagra del Padellone.
per cento del mercato) sottraendo terreno alla coltivazione del riso e/o abbattendo intere distese di
mangrovie. Gli allevamenti determinano la
salificazione della terra,
per anni inutilizzabile ai
fini agricoli, e Io sfruttamento intensivo delle risorse idriche che ha causato, salo in Tailandia,
una diminuzione del livello dell'acqua di falda di
ben quattro metri in due
anni. Un altro problema
riguarda l'impiego di farmaci, necessari per combattere l'alto rischio di
epidemie dovuto all'elevata densità abitativa degli
allevamenti. C'e' poi da
tenere presente che la
maggior parte dei pesci
d'allevamento si nutre
dei suoi consimili.
Secondo i dati della Fao,
per ottenere un chilo di
gamberi servono circa
due chili di farina di sardine odi altro pesce meno
pregiato, che ovviamente
renderebbe di più se consumato tal quale.
Significa quindi che le popolazioni dei paesi più
poveri finiscono col rinunciare a una importante fonte di proteine per
convertirla in un prodotto più pregiato destinato
ai consumatori dei paesi
ricchi. Negli allevamenti occidentali la tendenza
a raggiungere il massimo
dei risultati e del profitto
in poco tempo spinge poi
a inquietanti sperimentazioni, come quella dei
"turbosalmani capaci di
raggiungere dimensioni
fino a 27 volte superiori
a quelle dei salmoni normali grazie all'ingegneria
genetica. Anche in questo
settore, come in quello
degli allevamenti di bovini e suini, si sta comunque cercando una forma
di autoregolamentazione
in senso ecologico. Alcuni marchi internazionali, come "Naturland• e
"Dem eter" hanno messo
a punto dei disciplinari
adottati anche in allevamenti italiani. Un esperimento interessante è
l'allevamento di trate di
Cassolnovo, in provincia
di Pavia. Chi ha curiosità in proposito può rivolgersi alla ditta Mandelli
M81-928E91).
NON 5010 IMPRESA
DIECI ANNI FA BONOLA
Un centro che segna un successo commerciale diventato anche una "piazza coperta"
dove la gente del quartiere si frequenta. Alessandro Lago: "Una dimensione che oggi ci
va un po stretta". Da allora altre esperienze con i centri di Baggio, Cantù e Crema.
Il primo ipermercato
Coop si inaugurò esattamente dieci anni fa nel
quartiere Gallaratese di
Milano e per la cooperazione di consumo rappresentò un evento storico
capace di confermare il
ruolo di leader nazionale
della nostra insegna.
A dieci anni di distanza,
come ricorda il presidente di Ipercoop Alessandro
Lago, quello di Bonola resta l'unico ipermercato
con centro commerciale
situato all'interno dei confini della città di Milano,
con tutta la valenza d'immagine che questo fatto
comporta.
"Da allora le tappe di sviluppo dei nostri ipermercati sono state continue
e puntuali: nel 91 abbiamo aperto le Torri a Baggio, nel 93 il centro commerciale di Cantù e ne]
94 Crema. Poi la stasi,
non certo dovuta a nostra volontà, ma per l'intrico di nodi burocratici
che sempre sottendono
l'apertura di centri grandi ed impegnativi come i
nostri e per il clima, spesso pretestuoso, che è stato creato contro i processi di sviluppo della grande distribuzione".
LE INIZIATIVE
PER IL DECENNALE
L'occasione del decennale sarà per Bonola
un momento di grandi iniziative sia sociali
che commerciali per soci e clienti.
Sarà l'anno nel quale si inaughererà il nuovo ampio e rinnovato ufficio soci che potrà
così svolgere un sevizio più adeguato alle
esigenze degli ormai 6500 soci prestatori.
Per ricordare il ruolo davvero unico che ha
svolto Bonola all'interno del quartiere verrà organizzato un convegno/dibattito aperto a tutte le forze sociali della zona.
Uno spettacolo si terrà all'auditorium.
Si sta pensando anche ad organizzare una
festa/gita per i membri dei Comitati soci
che in tutti questi anni hanno contribuito,
anche grazie al loro impegno volontario,
alla diffusione degli ideali cooperativi all'interno del quartiere e all'affermazione
della "diversità" Coop.
numeri dell'ipermercato
VENDITE IN MILIONI
IL CORAGGIO
DI INVESTIRE
A dieci anni di distanza
Bonola resta, una pietra
miliare anche per la capacità dimostrata dalla
cooperativa di investire
con coraggio. "L'investimento di allora poteva
assumere caso di insuccesso, un ritorno pesante sulla nostra azienda, ricorda Lago. "Avere
creduto nel potenziale
degli ipermercati, nonostante le cresciute dimensioni di investimento, ha
di fatto rappresentato
una diversa e più moderna capacità d essere impresa per Coup Lo mbar-
1988
(9 mesi di apertura)
52.867
1997
138.975
NUMERO CLIENTI
1997
dia. Oggi le dimensioni
che allora sembravano
ideali, sono diventate
strette ed i 5000 mq di
superficie potrebbero essere tranquillamente raddoppiati per fornire un
servizio ai consumatori
che oggi, in qualche momento, li vede costretti a
qualche coda di troppo.
Quanti clienti
serve oggi Bonola ?
Sono circa 53.000 alla
settimana, un numero
davvero imponente. E teniamo presente che iI
Centro commerciale di
cui l'ipercoop è il cuore,
ha di fatto costituito
rapporti sociali del quartiere in positivo. Si parla
spesso dei centri coni-
2.746.787 (pari a 52.882 la settimana)
merci ali come di strutture disumanizzanti; Bonola credo rappresenti esattamente il contrario, una
felice integrazione tra
una struttura commerciale ed un quartiere urbano
privo di servizi. Oggi per
AMBIENTE
gtaig.
"CICLO E RICICLO "BOOM
Risultati e prospettive dell' esperienza di collaborazione tra Coop e Aem di Cremona.
'Trasforma i tuoi rifiuti
in possibilità di parcheggi, in abbonamenti per i
trasporti urbani, in biciclette superaccessoriate"
così scriveva su questo
giornale, esattamente un
anno fa, Giuseppe Tiranti, presidente dell'Azienda energetica municipale di Cremona per incoraggiare i cittadini a partecipare alla nuova edizione dell'iniziativa realizzata in collaborazione con
Coop Lombardia "Ciclo e
ricielo".Si trattava di
un'idea semplice, pregia6
chiunque lo visiti Bonola
è come la piazza di un
grande paese, dove 'agente si ritrova, discute,
socializza. Anche questo è
un risultato che a dieci
anni di distanza ci riempie di soddisfazione.
miare ed incentivare la
raccolta differenziata dei
rifiuti solidi urbani puntando direttamente sui
cittadini; un idea semplice, ma Forse proprio per
questo straordinaria, che
ha dato risultati straordinari, tali da porre nel
giro di due anni Cremona
come prima assoluta nelle città italiane con oltre
50 mila abitanti.Ma facciamo parlare qualche
dato: nel periodo maggio
'97 dicembre '97 si sono
raccolti in maniera differenziata ben il 34,46 in
più di rifiuti, per un totale di 9.123 tonnellate
molte della quali si sono
trasformate in energia
elettrica. Tutto ciò ha significato la distribuzione
di 3.678 premi.
Da questi risultati nasce
l'esigenza e la volontà di
riproporre questa iniziativa anche nel '98.
"Squadra che vince non
si cambia', certo, ma si
allargano gli obbiettivi da
conquistare. Ecco allora
che sì vuole nel prassi ITIO
anno allargare Pimpegno
nella raccolta differenzia-
'••21
i
Quindirinale di Coopl.antlaentlia
1-11 aprile
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ta aggiungendo il settore
dei piccoli inquinanti domestici come vernici,
spray, barattoli, pagliette abrasive e via dicendo.
Ma la vera novità di quest'anno, visto che non è
mai troppo presto per af-
frontare i temi ambientali sta nel fatto che vi sarà
un percorso di raccolta rivolta ai bambini dei nidi
e delle materne. A questo
punto quindi non solo "Ciclo e nciclo", ma anche
"Ciclo, riciclo e triciclo".
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ulna 11. allei. e non laguna rada
guadi, Nane prode... E' carta ceningica
RETE DI VENDIT
PESCHIERA: UN SUPERMERCATO
CHE GUARDA AL FUTURO
Per tutte le esigenze del consumatore, con spazi di servizio assistito, settori specializzati, un
nuovo percorso e un posto pensato solo per i bambini. Adesso il prototipo c'è già.
Quante volte ci è capitato di girare dentro il supermercato alla ricerca di
qualcosa? Forse ci siamo
anche arrabbiati e pensato che fare la spesa è, a
volte, stressante.
Anche se da tempo abbiamo imparato la buona regola di fare una lista delle cose che servono, ci
sfugge le logica con la
quale sono espostele merci e questo ci fa perdere
tempo. II punto è proprio
questo e noi della Coop lo
abbiamo capito. Per questo abbiamo guardato il
supermercato con occhi
nuovi, ci siamo messi
dalla vostra parte, abbiamo fatto nostre le vostre
esigenze. Ed ecco la sorpresa di un supermercato nuovo, di un supermercato 'amichevole"
che ci accompagna a fixe
la spesa in modo razionale, che ci aiuta e si mette
totalmente al nostro servizio. Cominciamo con il
percorso intorno. All'inizio troviamo una sorta di
spazio dispensa, con tutti quei prodotti che in
casa non devono mai
mancare come l'acqua
minerale, i detersivi, la
pasta, il riso etc. E' in
quest'area che si organizza quella che possiamo
chiamare la spesa base.
Seguono poi i reparti specializzati che riuniscono
tutti i prodotti di una
stessa famiglia' sono la
profumeria, l'enoteca
(con vini tipici, spumanti e liquori) e quello dei
condimenti (oli, aceti e
condimenti pronti). Ed
eccoci nell'area
dei prodotti freschi. Qui ci
aspetta il banco della frutta e
della verdura e
quello del pesce
fresco che offrono, con i loro
arrivi giornalieri, quanto di
meglio il mercato e la stagione offrono,
quello della carne con una
scelta superba
di varietà e la
panetteria che
sforna ogni
giorno pane e
pasticceria.
tradizionale
banco della gastronomia trova il suo spazio
all'interno di
una vera area dei piatti
pronti che ci propone con
il punto degustazione la
possibilità di assaggiare
il 'piatto pronto del giorno". Per renderci le cose
facili e farci risparmiare
tempo, sempre in quest'area, si preparano salumi e formaggi già affettati e confezionati e si
stornano pizze e focacce.
Un bell'aiuto, non vi
pare?
Ma non finisce qui. Abbiamo rinnovato i servizi
igienici rendendoli agibili
anche alle persone in difficoltà, e li abbiamo dotati di fasciatolo. Peri bambini che accompagnano le
mamme abbiamo predisposto uno spazio gioco e
poiché fare la spesa è anche una bella fatica, ecco
lo spazio ristora -ci si può
sedere, bere una bibita,
fare quattro chiacchiere,
esprimere le proprie opinioni utilizzando Filo Diretto, cambiare gli articoli che non ci convincono con il servizio Soddisfatti o Rimborsati, controllare con il lettore ottico i prezzi e fare i conti
della nostra spesa. A Peschiera Borromeo. Da domenica 5 aprile.
LE GRANDI IRPE SPEC1A ikATE
LA DISPENSA
Tutto quello che in casa non può mai mancare
LA PROFUMERIA
Tutto per la pulizia, l'igiene e la cura della persona
L'ENOTECA
Vini tipici,
spumanti, liquori, aperitivi
LA BIRRERIA
Birre nazionali e internazionali
I CONDIMENTI
Olii, aceti e condimenti pronti
SPAZIO GIOCO
LA PRIMA COLAZIONE
Tutto quello che puoi mettere in tavola al mattino
BANCO CARNI
3,!
/k- •
•
Una grandissima scelta
BANCO PESCE
li meglio che offro il mercato e la stagione
BANCO GASTRONOMIA
Primi, secondi e contorni preparati a regola d'arte.
Polli e carni allo spiedo, salumi e formaggi tagliati
e pronti da portare a casa.
Abbiamo pensato anche ai bambini che spesso vengono al supermercato con i genitori. Per loro
abbiamo preparato uno spazio
attrezzato dove potranno giocare
e passare un po' di tempo.
nuovo modo di fare la spesa
che proponiamo è anche questo:
il piacere di fare acquisti
in tutta tranquillità.
ASSAGGIA E METTI IN TAVOLA
Una specialità al giorno pronta da assaggiare
PIZZE E FOCACCE
Una proposta veloce e gustosa
LA FORNERIA.
Pane caldo e pasticceria
FRUTTA E VERDURA
Una freschezza senza eguali. Da scegliere liberamente
zNat mem • 7
ARRIVA ITURO
UNDICI PAESI, UNA MONETA
Rifare tutti i conti anche con... i centesimi, questi sconosciuti. E faremo divisioni e moltiplicazioni
per abituarci al nuovo. Il compito arduo di avviarci al giorno del cambio ben informati.
Ormai ci siamo. E' partita l'avventura "Euro''.
Per la prima volta nella
storia undici paesi decidono di introdurre un'
unica moneta. 320 indioni di cittadini, che parlano dieci lingue diverse ma
che pagheranno con una
sola moneta. Ma che cosa
cambia per i consumatori? Innanzitutto non si
può sapere come reagirà
il mercato finanziario,
come sarà quotato Muro
rispetto al dollaro.
Di sicuro non ci sarà più
la quotazione di tutti i
giorni da consultare sui
giornali per le monete
che confluiscono, perché
la parità lira-euro, franco francese-e u ro, m a reoeuro, eccetera, sarà già
stata fissata una volta
per tutte.
E non ci sarà più la quotazione lira, franco o marco verso il dollaro. In
questi giorni la lira è a
1.957 circa contro Ecu
(che verrà sostituito
dall'Euro). Se rimarrà
così, ci abitueremo a dividere per 2.000.
Ma ce ne sarà bisogno? Se
tutti negozi saranno in
grado di esporre ovunque
i due prezzi (in lire e in
Euro) non dovremo Fare
la divisione.
Ma se un giorno troveremo nella busta dello stipendio un totale in Euro
di 1.022, dovremo fare la
moltiplicazione per ricordarci che guadagniamo
esattamente due milioni
al mese.
E ci servirà sapere che
una moneta di 50 centesimi di Euro sono mille
lire. Quindi attenzione
alle monete, attenzione ai
centesimi. sono pesanti.
MAI PREZZI
INTERI
Quando ci siamo trovati
in vacanza all'estero, ci
ha impressionato la costanza con la quale i prezzi finivano in ..99. Insomma un pacchetto di pasta
che oggi ha un prezzo di
1980 lire, dovrebbe costare 1,01 Euro.
E' certo che verrà messo
in vendita a 0.99 (cioè
1938 lire) per dare una
buona impressione. Infatti 1,01 fa pensare a più
di 2.000 lire; 0,99 fa pensare certamente a meno
di 2.000 lire. Ma quanto
costerà un pacchetto di
pasta di prezzo più conveniente, diciamo di
1680, ben 300 lire in
meno? In Euro sarà esposto a 0.86. Ma la differenza tra 0.99 (pasta di mar-
ca) e 0.86 (pasta più conveniente) non è cosi impressionante come tra
1980 e 1680.
Allora, ci troveremo a
scegliere sempre più
spesso il prodotto più
caro?
scritte che compaiono
sulle casse, sulla pompa
di benzina. Ci sarà un
gran lavoro a modificare
i vari apparati, in molti
casi si dovranno comprare macchine nuove. E
tutto questo richiederà
lavoro e molti soldi.
C'è poi un periodo nel
quale conviveranno le due
monete, lira e Euro. Vale
la pena di spendere soldi
e fatica per avere due
scritture? Si dovrà fare
comunque perché avremo
diritto a pagare in Euro
o in lire e seconda delle
situazioni.
ARROTONDAMENTI
Moltiplicare e dividere
per 1.957,61 (o quello che
sarà il cambio) anche se
lo fa la macchina richie-
de un arrotondamento.
Per prodotti di poco valore può diventare una
somma importante la differenza di arrotondamento moltiplicata per
pezzi venduti.
Se è a nostro favore non
ce ne accorgeremo, ma se
INFORMARE
II compito di informare è
stato assegnato alle Amministrazioni Provinciali. Per quanto si daranno
da fare le Province, non
OM/
CONFRONTI
Per la prima volta poi saranno evidenti differenze
di prezzo per prodotti
uguali da paese a paese.
Riviste specializzate già
ci hanno fatto sapere che
la Coca-Cola costa meno
in Spagna, e altre pubblicazioni ci hanno spiegato quali siano le differenze di prezzo per le
automobili.
In questo caso c'è già chi
ha provveduto a importare le auto dal paese
dove costano meno.
E ci saranno sorprese]
Magari, consultando i
prezzi degli alberghi potremmo scoprire che ci
conviene andare in Costa
Azzurra.
EUR
12KR(
EURO
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EURO
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EURO
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EURO
05!
EURO
::5)",, i<>
PROBLEMI
L'aula del Parlamento di Strasburgo
ne accorgerà chi ce li ha
venduti.
Nel frattempo ci saranno da risolvere alcuni
problemi non da poco.
Due generazioni di italiani sono cresciute senza
sapere che cosa sono i
centesimi.
E la generazione che li ha
conosciuti, dopo cinquant'anni li ha scordati.
Si sono scordati i centesimi i calcolatori che abbiamo programmato per
non avere virgole. E lo
stesso vale per tutte le
Tutte le illustrazioni sull'Eura di questa pagina sana state gentilmente fornite dalla Rappresentanza di Milano
della Commissione europeo
contro la guerra. Ma se
siete ancor più giovani
probabilmente non ne
sapete nulla. E bisogna
che qualcuno vi faccia
presente che nel marzo
1943 c'era ancora il fascismo al potere, che questi
erano i primi scioperi
dopo vent'anni, perché
durante il fascismo era
proibito scioperare.
Il libro parte da qui e ci
fa sapere che anche ad
Abbiategrasso ci fu una
forte adesione alla protesta: il 29 marzo 1943
scioperano le lavoratrici
del Cotonificio Dell'Acq ua
e di altre fabbriche più
piccole. E la cosa era così
clamorosa che si precipitò in mattinata al
Cotonificio il presidente
dell'Associazione indu-
striale di Milano, e poi nel
pomeriggio persino il sottosegretario del ministero delle Corporazioni.
Questo alto esponente fascista le tentò tutte: minacce verbali, spari di rivoltella in aria, uno
schiaffo ad un'operaia: lo
scioperò continuò.
D'altra parte molti di
Abbiategrasso e dei paesi
vicini erano pendolari
verso le fabbriche milanesi. E allora Abbiategrasso
si trova a fare da cerniera tra la grande città e la
campagna circostante.
L'opposizione al fascismo
è rappresentata da quelli
che erano in galera o al
confino. Solo pochi episodi di opposizione si manifestano, subito repressi. E
ciò nonostante il lavoro
sarà sufficiente. Come
cooperative avremo il
compito di informare. A
incominciare dai soci
prestatori che all'improvviso vedranno il loro deposito passare da milioni
di lire a migliaia di Euro.
E si devono aspettare anche un calo dei tassi. La
tendenza, di fronte ad
una moneta unica con
cambi fissi all'interno,
dovrebbe essere quella di
un calo dell'inflazione e di
conseguenza anche dei
tassi.
U.P.
"LETTURE" A CURA Dl UGO PINFERI
Quei giorni
di guerra
in pianura
11~.11.01 15,1917.1..
I TRONO'
(. 111
I
-
' 111afAIITOKAMW
k.h.f4.1
a
Alberto Magnani- Yolanda Godoy, I senti mesi
della Città di Abbiategrasso. L'Abbiatese durante la Resistenza, Società Storica Abbiatense.
319 pagine, senza indicazione di prezzo.
Vi ricordate gli scioperi
del '43 ? il ricordo è diretto se siete avanti con
gli anni. Se siete più giovani il ricordo è indiretto. Cioè, qualcuno vi ha
raccontato che nel marzo del 1943 nelle maggiori fabbriche del Nord ci
furono scioperi contro le
condizioni di lavoro, di
salario, sulle insufficienze alimentari. Insomma
le rivendicazioni erano
sindacali, ma era chiaro
che gli scioperanti erano
cospirativo portai suoi
frutti nel 1943, ma si dovrà aspettare la fine del
1944 perché si possa parlare di Resistenza nella
zona. E sarà una lotta fatta di propaganda sotterranea e di reclutamento
verso le formazioni partigiane in montagna, perché per molto tempo non
si trovò il modo di operare militarmente in ca
R.strada
/2a. griquando
a di compiere
fu scelta la
azioni anche in pianura, si organizzarono piccole Formazioni che di notte potevano procurare danni
con azioni di sabotaggio.
E questo costò molto in
termini di arresti, ferite,
morti-Anche questo libro
sceglie la strada di dare
la parola ai protagonisti.
Sono tantissime le testimonianze dirette (tra le
altre quella del cooperatore Giulio Garbelli) e invece ci sono le ricostruzioni biografiche di chi
non ha visto i giorni della liberazione odi chi non
c'è più.
Quanti dei lettori sono di
quelle parti o hanno la famiglia che viene da li? Se
volete che la memoria
non si perda rivolgetevi
alla biblioteca del vostro
quartiere o deI vostro Comune e chiedete che venga richiesta questo volume. Purtroppo non c'è
l'indirizzo della Società
Storica Abbiatense, ma
basterà chiedere informazioni alla Biblioteca di
Abbiategrasso.
heaPeilia
•
•
Un "probo pioniere"
nel Bangladesh
La storia concreta di un uomo e della sua banca che presta
denaro ai più poveri, senza garanzie, per farli uscire dalla
miseria e per dare loro dignità e un po' di prosperità.
di Ugo Pinferi
Muhammad Yunus è un
cittadino del Bangladesh.
Musulmano, di famiglia
benestante, studia con
profitto, va negli USA
con una borsa di studio.
Si laurea in economia ed
è destinato ad una brillante carriera negli organismi economici del suo
Paese.
Non si trova bene e si
dedica all'insegnamento
in un'università di provincia. Parla di grandi
numeri e si trova a contatto con la miseria che
lo circonda.
Bangladesh ha 120 milioni di
abitanti su una superficie che è metà di quella
italiana. Il 90 per cento
della popolazione è analfabeta.
11 territorio è prevalentemente piano soggetto a
mareggiate, cicloni, alluvioni nel periodo dei monsoni. Gli altri mesi sono
di relativa siccità.
Le condizioni di miseria
sono estreme per una
parte considerevole della
popolazione, il 40 per cento non riesce a soddisfare
le minime esigenze alimentari.
Per sopravvivere milioni
di persone ogni giorno
devono inventarsi piccoli
lavori manuali.
Un esempio: per 750 lire
al giorno provvedono alla
decortizzazione del riso.
Questo giovane professore si trova a parlare con
una donna che fabbrica
sgabelli di bambù, Sulla
Begum.
Per acquistare la materia prima ha bisogno di
50 dollari.
Deve rivolgersi all'usuraio del paese. Quando ha
finito il lavoro, ha venduto gli sgabelli, restituito
il prestito con gli elevati
interessi, le rimangono
400 lire al giorno. Nasce
da qui l'idea di Yunus:
trovare il modo di imprestare a donne come Sulla
Begum il denaro necessario al loro lavoro.
Si rivolge alla banca
presso la quale è cliente
e gli viene confermata la
regola universale di tutte le banche: non si
imprestano soldi se non
ci sono garanzie. Si offre
come garante. Gli dicono
che si può fare, ma bisogna che i destinatari del
prestito compilino dei questionari.
Ma non possono! Sono
analfabeti.
Riuscirà lo stesso a farcela, operando come una
sezione speciale della
banca, utilizzando i giovani studenti della sua
università per istruire le
pratiche, Era iI 1977.
Oggi la banca è diventa-
n
ta autonoma, si chiama
Grameen, che più o meno
significa "agricola". Opera in 36,000 villaggi (circa la metà dei villaggi del
Bangladesh) con 12 mila
dipendenti in 1.100 filiali. Il 94 per cento dei clienti sono donne, e la banca
riesce ad ottenere la restituzione dei crediti (e
degli interessi) al 95 per
cento (la sole donne restituiscono al 98 per cento).
E valore medio dei prestiti è di 300 mila lire.
Una successiva esperienza di finanziamento per
la casa (modestissima)
ha permesso a 350 mila
famiglie di avere un tetto, e altre 150 mirala casa
se la sano costruita grazie alle attività avviate
con i prestiti della Grameen. Il 10 per cento del-
l illa
A'-1
_
g 'M t VL,
Mbh P. R1 „ì4, 1,
t14*Ili'4
Muhammad Yunus, il fondato e della banca per i giù
poveri. Accanto al titolo Finsegna dello Grameen Bank.
menti prestigiosi da organismi internazionali, ricevono aiuti dalle principali fondazioni internazionali e dalla Banca
Mondiale.
La loro esperienza è sta-
narle. Sono ben descritte
in un libro, per il momento pubblicato solo in
francese: Muham-m ad
Yunus, Vera un monclt
gans pauvreté, Editions
Jean-Claude Lattès,
Paris.
Dopo l'avvio delle prime
attività, l'esperienza ha
portato alla definizione di
regole.
Durata del prestito, un
anno. Rimborsi settimanali a cifra fissa. Il primo rimborso a partire da
una settimana dal prestito. interesse del 20 per
cento. Il rimborso è del 2
per cento alla settimana,
per cinquanta settimane.
In pratica gli interessi
sono di 2 taka alla settimana per un prestito di
1.000 taka.
Ogni anno si tiene una
l'eccedenza.
5 -Durante la semina ne
pianteremo il più possibile.
6 - Faremo in modo di
avere pochi bambini. Limiteremo le spese. Faremo attenzione alla nostra
salute.
7 - Daremo un'istruzione
ai nostri figli e ci procureremo i mezzi per sostenere l'istruzione.
8 - Ci dedicheremo alla
pulizia dei nostri bambini e dell'ambiente.
9 - Costruiremo e utilizzeremo pozzi neri.
10 - Berremo acqua dì
pozzi sani. Se non ce ne
sono, faremo bollire l'acqua o la disinfetteremo
con allume.
11 - Non esigeremo alcuna dote per i nostri figli e
non ne daremo a nessu-
Il sistema si basa su
gruppi di cinque persone.
Quando ci sono cinque
persone disposte a rispettare queste "decisioni" si
chiede a ognuna che cosa
pensa di fare se ottiene
un prestito. Stabilito, all'interno del gruppo, che
ci sono le condizioni, si
concede il primo
prestito.Il prestito può
essere rinnovato. Quando il primo prestito va a
buon fine (ed è interesse
degli altri componenti
che ne sono garanti moralmente), si può prestare al secondo membro.
Il responsabile del gruppo sarà l'ultimo ad ottenere il prestito.La riscossione settimanale del
rimborso consente di verificare se le cose vanno
bene, e di intervenire se
ci sono problemi.
UNA STORIA
CHE SI RINNOVA
Una riunione dei soci. Sono sopratutto le donne che accedono ai prestiti. Nella foto in basso la signora Nurjajnin
Cbaideader sto usando H cellulare della Grameenphone, azienda dello telefonia mobile della Gromeen Bank. Il
cellulare, dato Io scarsità dei telefoni è diventato strumento per uno nuova attività e la signora Chokleader gestisce
l'uso del telefono nel suo villaggio.
la popolazione è stata posta in condizione di uscire dalla miseria.
Oggi Muhammad Yunus
e la sua banca sono conosciuti in tutto il mondo,
hanno ricevuto riconosci‘Sn
liTific 91.11.1i.sk , i I,
l
s
s
'
ta trasferita in ogni parte del mondo. Naturalmente a raccontarla così
sembra facile. Ma le difficoltà, le diffidenze, le
resistenze, sono state tante. Ed è istruttivo esami-
•
•
riunione nazionale durante la quale si fa il punto
della situazione e si valutano le esperienze.
Anno dopo anno si sono
definite delle "decisioni"
che hanno raggiunto il
numero di sedici. Questi
sono gli impegni che devono assumersi i sottoscrittori di prestiti:
1 Noi rispetteremo e applicheremo i quattro
principi della Banca
Grameen: disciplina, unità, coraggio e lavoro assiduo, in tutti gli aspetti
della nostra vita.
2 - Apporteremo la prosperità alle nostre famiglie.
3 - Non vivremo in case
in rovina. Aggiusteremo
le nostre case e aspiriamo a costruirne di nuove
al più presto possibile.
4 - Coltiveremo verdure
durante tutto l'anno. Ce
ne ciberemo e venderemo
na delle nostre figlie. Le
doti saranno bandite nei
nostri centri. Ci opporremo ai matrimoni tra
bambini,
12 - Non commetteremo
alcuna ingiustizia e ci
opporremo a quelle commesse da altri.
13 - Procederemo collettivamente a investimenti più elevati per ottene
re risultati più importanti.
14 - Saremo sempre
pronti a venire in aiuto
agli altri. Se qualcuno ha
delle difficoltà, lo aiutere-
mo.
15 - Se veniamo a sapere
che in un centro la disciplina non è rispettata, ci
recheremo là per ristabilirla.
16 - Introdurremo gli
esercizi fisici in tutti i
centri. Parteciperemo a
tutti gli incontri che saranno organizzati.
Era il 1848. L'Europa fu
percorsa dalle richieste
di democrazia, di statuti. In campo economico ci
furono due personaggi
che proposero nuove forme di credito. Friedrich
Wilhelm Raiffesen
(1818-1888), quale sindaco di una città sul Reno,
oltre a istituire forme di
assistenza ai bisognosi.
inventò la Cassa Rurale,
basata su questi principi: garanzia solidale, rinuncia alla tassa di ammissione, rigorosa limitazione del territorio di
competenza, nessuna ripartizione degli utili, costituzione di un fondo
istituzionale indivisibile
e non disponibile in caso
di liquidazione, ammissione onoraria gratuita.
Hermann S chulze-Del itzsch (1808-1883) in
Prussia invento la Banca Popolare, che si rivolgeva al inondo della piccola impresa. E' l'epoca
delle diverse forme
mutualistiche, che tanto
hanno fatto per far uscire dalla miseria milioni
di europei. In Italia la
prima Banca Popolare,
quella di Lodi, nasce nel
1864, fondata da Tiziano
Zalli, sostenuto da Luigi
Luzzatti. La prima Cassa Rurale sorge a
Loreggia (Padova) nel
1886, fondata da Leone
Wollemborg e Antonio
Keller.Yunus è arrivato
alla formulazione dei
principi della Banca
Grameen ripercorrendo
la stessa strada: ci sono
dei bisogni individuali
che non sono affrontati
né dallo Stato, né dai
privati. Mettendo assieme i bisogni indiViduali
si possono trovare soluzioni comuni.
I GIOVANI E I CONSUMI
LUSINGHE E CONSAPEVOLEZZA
Comportamenti, scenari e proposte educative nelle relazioni •
di studiosi di varie specializzazioni. I lavori aperti da L. Ferini
di Maria R. Lacelli
L'Associazione nazionale
Cooperative di Consumatori ha organizzato, ai
primi di marzo, a Roma
il convegno "Giovani e
Consumi: tra lusinghe e
consapevolezza".
Partendo dall'attività che
Coop svolge da anni nelle
scuole di ogni ordine e
grado, realizzando percorsi specifici di educazione
ai consumi, il convegno è
stato un momento per
approfondire le conoscenze necessarie a non subire passivamente e in
modo acritico le lusinghe
e le seduzioni provenienti dal mercato e in
particolar modo dal messaggio pubblicitario, in
tema di alimentazione.
Ha coordinato i lavori,
Loris Ferini, responsabile del Settore soci e
consuamtori di Coop, creando i presupposti per
una costruttiva discussione sul rapporto tra giovani e consumi e sui possibili percorsi educativi da
attuare per promuovere
un consumo più responsabile, sia sul piano sociale che ambientale.
Eminenti i relatori, ad
iniziare dalla Senatrice
Carla Secchi, Sottosegretario al Ministero della
Pubblica Istruzione che si
è soffermata sul ruolo
importante della scuola
nei veicolare le conoscence. Tuttavia la centralità
nell'educazione alimentare è rappresentata dalla
famiglia soprattutto nell'infanzia e nell' adolescenza.
A questo riguardo, ha concluso la senatrice, l'informazione deve diventare
"etica" perchè rende capaci di far assumere scelte in sintonia con la propria personalità. Importante è stata la relazione
qual!i
o
del dettar Enrico Finzi,
Presidente di Demoskope a, sui risultati della ricerca di mercato commissionata da Coop su"I
giovani e l'educazione alimentare. A 26 domande
i ragazzi della fascia di
età 9 -13 anni rispondono con un grande interesse verso il cibo, la sua
qualità, la sua sicurezza.
Pur tuttavia le fonti di informazione prevalenti rimangono la famiglia h la
scuoia, al cui ridosso si
colloca la conoscenza e
l'immagine delle marche
leader, in grado di creare
dei veri modelli di consumo tra i giovanissimi.
Spesso il messaggio pubblicitario ha la capacità
di lusingare il giovane
spettatore all'acquisto di
prodotti che evocano scenari irreali, tanto da suscitare scelte d'acquisto
non correlate agli effettivi bisogni individuali.
Oltre gli oggetti di consumo, ci sono però i sentimenti, e su questo argomento si è soffermato il
Professar Vittorino
And reoli, famoso ne uroipsi chiatra.
li desiderio dell'adolescente, negli ultimi tempi, si è relegato ad un'
ottica di breve periodo,
perdendo di vista Ia
progettualità di lungo
periodo. Cosi, estremizza
Ancireali, anche i sentimenti diventano quasi
degli oggetti, dei prodotti
di consumo disciplinati
dalla regola dell'usa e getta. "Sarebbe auspicabile
un intervento diretto a
smitizzare il valore apparente degli oggetti, e a
recuperare il sentimento,
come valore fondante
l'esistenza, che deve essere coltivato per sempre,
e non per attimi".
Delle metodologie e dei
criteri operati per fare
ed ucazione ai consumi,
ha parlato invece il
professor Luigi Guerra,
del Dipartimento di
Scienza dell'educazione
dell'Università di Bologna.
I saperi 3a proporre ai
bambini e agli adolescenti vanno dalla conoscenza del mercato, alla progettazione di ciò che si
ha bisogno di consumare,
per terminare con la valutazione dell'intero mercato dei consumi.
Questo in più dimensioni cognitive che spaziano
nel mondo delle emozioni
e naturalmente facciano
appello alla fantasia della "tenera" età.
Il convegno si è articolato in una tavola rotonda
pomeridiana per approfondire un po' il.,,vissuto
dei giovani con l'esperienza di chi vive a contatto
con loro o ne studia le propensioni al consumo.
Hanno parteciato infatti,
Don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele,
professor Eugenio del
Toma, presidente dell'Associazione italiana di
dietetica, il professar
Mario Li vo Is i, Pro rettore dell'Università DULM
di Milano, e il dottor
Ermete Realacci, presidente di Legambiente.
Gli argomenti
ENRICO FINZI.
SociologoDernoskopea
Le tendenze manifestate dalle nuove fasce di
clientela comportano
almeno tre conseguenze per la grande distribuzione. Una nuova responsabilità sociale dell'impresa che non dovrà
più limitarsi alla mera
fornitura dei prodotti a
prezzo equo, ma enfatizzare l'informazione
e la formazione.
Inoltre, il differenziale
competitivo tra aziende
sarà sempre più legato
alla qualità della loro
relazione con i consumatori. Infine, i punti
vendita dovranno attrezzarsi a ricevere
sempre più le rimostranze e le richieste di
miglioramento provenienti dalla clientela.
VITTORINO
ANDREOLI
Ne uropsichiatra
I giovani non sono soltanto dei consumatori
di oggetti. Sono dei consumatori di sentimenti. L'attenzione sugli
oggetti deve dunque
coinvolgere e spostarsi
anche sui sentimenti
che appaiono come "oggetti" da usare e buttare. Si deve dunque fare
lo sforzo, assieme ad
una educazione a scegliere cose utili e non
tali da creare frustrazione, di iniziare un
progetto perché ogni
giovane conosca i propri sentimenti e abbia
consapevolezza del
come "si'consumano".
LUIGI GUERRA_ Dipartimento Scienze
dell'educazione
Università di Bologna- L'educazione ai
consumi costituisce
una dimensione irrinunciabile del percorso
fonnativo dell'individuo
contemporaneo. In particolare, per l'adolescente e per il cosiddetto
`giovane/adulto" il consumo rappresenta spesso una delle direzioni
fondamentali di costruzione e di affermazione
della propria identità.
A partire da queste prospettive, l'educazione ai
consumi deve essere
progettata e sviluppata
in termini positivi e
deve proporsi l'obiettivo
di lavorare per un consumatore "critico": capace di introdurre elementi di regia personale nelle proprie quotidiane scelte di mercato.
CARLA ROCCHI.
Ministero Pubblica
Istruzione.
L'educazione ai consumi è la cartina di tornasole dell'educazione
ambientale. Infatti il
rifiuto all'acquisto e aI
consumo di prodotti che
concorrono all'inquina-
mento o che derivano
da crudeltà nei confronti degli animali, è
elemento condizionante
del mercato e conseguentemente spinta decisiva ad un cambio sostanziale dei processi
produttivi.
EUGENIO DEL TOMA. A s soc iaz io ne
itali an a di dietetica
Le nuove generazioni
per quanto più attente
al valore salutistico di
un consumo intelligente, non ricevano un'educazione dietetica adeguata. Inoltre, nella
fase di emancipazione i
giovani sono portati,
anche sul piano
nutrizionale, a comportamenti di 'branco che
privilegiano alcuni cibi
(ham-burger, pizza,
birra etc.), quasi in antitesi alle scelte più tradizionali degli adulti. E'
necessario potenziare le
Fonti attendibili di educazione alimentare e
garantire un vero
monitoraggio nutrizionale dei giovani.
MARINO LIVOLSI.
Iulm Milano.
Un esempio particolare
e importante di educazione al consumo è
l'educazione al consumo multimediale.
Bambini e adolescenti
vedono molta televisione, leggono fumetti e
qualche libro. sfogliano
occasionalmente giornali e riviste, vedono,
per la strada, manifesti etc.
'rutto ciò contribuisce a
creare una rappresentazione del mondo (un
mondo parallelo, una
"quasi realtà"), che tende a sovrapporsi alla:
realtà vissuta in famiglia, a scuola, nelle città in cui vivono etc.
Come coesistono queste
due realtà? Come fare
in modo che la "quasi
realtà" non invada la
realtà fino al punto di
farli sentire indifferenti o estranei alla loro
vera vita?
ERMETEREALACCI
Legarci Mente.
I giovani oggi non considerano l'ambiente un
accessorio estetico, ma
un dato reale che ha
una diretta influenza
sulla qualità della vita.
Non dobbiamo sottovalutare il fatto che
un'alimentazione sana
è spesso sinonimo di un
ambiente sano, di una
migliore qualità della
vita. La qualità di una
nazione, il suo grado di
modernità devono misurarsi anche su questo: sulla capacità di
assicurare uno sviluppo equilibrato, ecoconapatibile che miri alla
qualità ambientale e
alla qualità della vita
dei cittadini.
tarR MAT =AZIONE
C O 41311r T t R'
"Computer per la scuola"
PFR LA .MIOLA1
Oltre duemila le scuole che hanno partecipato al progetto di Coop Lombardia
A poche settimane dal
termine del programma
Coop "Computer per la
Scuola" ci sembra interessante fare un bilancio
sui primi risultati di questa iniziativa che ha visto coinvolta tutta la comunità a favore della
scuola.
Il problema della scarsa
informatizzazione della
scuola italiana unitamente ai progetti del Ministero della Pubblica
Istruzione per migliorare
questo stato di fatto hanno reso di pubblico dominio questo tema durante
tutto il 1997 con numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale. Il
programma Computer
per la Scuola, inserito in
questo contesto, ha riscontrato un successo
molto superiore alle
aspettative, non solo per
il numero di scuole iscritte, per gli ordini inviati,
per gli articoli apparsi
sulla stampa nazionale e
locale, ma soprattutto
per l'entusiasmo delle
scuole e dei consumatori
nel sostenere questa iniziativa.
Le scuole, contattate prima della pausa estiva,
hanno subito compreso
l'opportunità che veniva
loro offerta con questa
proposta e insieme ai genitori hanno fatto in
modo che tutta la collettività fosse messa al corrente del progetto Computer per la Scuola: i punti
raccolta tagliandi, le competizioni fra classi, le feste in occasione delle prime consegne sono solo
alcuni degli episodi che
hanno scandito questi
mesi appena trascorsi.
I riscontri diretti delle
scuole, raccolti attraverso un'intervista ai coordinatori del progetto,
hanno sottolineato la forte valenza sociale dell'iniziativa non solo per il
coinvolgimento della collettività ma anche per
l'avvicinamento delle famiglie al mondo scolastico. "E' la migliore operazione d'immagine che la
Coop ha fatto da quando
la conosco". "Per la prima volta la pubblicità si
è tradotta in un progetto
educativo più ampio". "Sia la Coop che la Comunità sono stati bravissimi" - "E' un'operazione
che ha avvicinato le famiglie alla scuola" - sono
alcuni dei commenti che
abbiamo registrato in
questa indagine. Molte
sono state le lettere di ringraziamento e di lode oltre alle testimonianze dirette che abbiamo raccolto da chi i tagliandi li consegnava personalmente.
Più delf80% di coloro che
hanno già ricevuta attrezzature dal catalogo Coop,
ha dichiarato che la propria scuola è al momento
molto soddisfatta sia per
quanto riguarda i prodotti offerti che per la gestione del programma. Molti
vorrebbero che l'iniziativa fosse ripetuta in futuro per poter permettere il
completamento e l'aggiornamento delle attrezzature già in dotazione. Numerosi sono stati anche
gli episodi di collaborazione fra scuole: chi aveva
un numero dì tagliandi
°
in eccesso li donava alla
scuola vicina per permettere a quest'ultima di ricevere più materiale.
Anche i consumatori, cui
tutto sommato questa iniziativa ha "tolto" il premio, hanno avuto opinioni molto favorevoli nei
confronti di Computer
per la Scuola: "Visto che
la spesa si fa, mi fa piacere aiutare le scuole ad
attrezzarsi meglio" - "E'
un'ottima iniziativa e
spero che continui" "Una delle migliori iniziative organizzate finora". Per quantificare il
successo di "Computer
per la Scuola" basta os-
servare alcuni dati: attualmente le scuole
iscritte sono più di 2.000,
il 73% del totale presente
sul bacino di utenza di
Coop Lombardia, suddivise secondo le tipologie
descritte nel grafico qui
riportato. Le province con
l maggior numero di
iscritti risultano essere
Milano (836), Brescia
(239), Como (196), Cremona (179) e Varese
(169). Ad oggi !e scuole
hanno inviato più di 300
ordini di materiale
informatico per un totale
di circa 900 articoli, con
una netta prevalenza di
Personal Computer
(43,8%) seguiti da Stampanti Scanner e accessori (28,4%), software didattici e CDRom (25,8%),
software per facilitare l'apprendimento (2%) e servizi su Internet e formazione (0,1%)• E questi sono
soltanto i primi risultati,
le scuole infatti avranno
tempo fino al 28 di marzo
per inviare gli ultimi ordini e per ricevere gratuitamente gli articoli scelti, Per ora abbiamo assistito all'avvio di un processo che si concluderà fra
alcune settimane, quando
le scuole potranno verificare direttamente i risultati ottenuti.
Ripartizione delle scuole iscritte
ILITURA
In mostra Bergognone,
un grande lombardo
Coop Lombardia sostiene un'altra grande iniziativa culturale, a Pavia, dove per la prima
volta, dal 4 aprile al 30 giugno, si esaone una raccolta monografica dell'opera del
Bergognone. Mostra in quattro sezioni. W.entre al Castello Visconteo si potranno ammirare
i grandi quadri, alla Certosa saranno visitatili gli affreschi e le pale d'altare.
La mostra Ambrogio da Possano detto il Bergognone è
uno degli eventi
culturali dell'anno.
Una mostra di
grande utopia che
ci permette di ammirare un patrimonio straordinaria di dipinti, provenienti da tutto il
mondo e riuniti
per la prima volta.
Nel Castello Visconteo di Pavia,
sede Musei civici,
saranno esposte
circa 60 tavole che
l'artista, che tanta
e preziosa parte
ebbe nella decorazione della Certosa, eseguì tra il
1480 e il 1515.
IL PERCORSO
GUIDATO
DELLA MOSTRA
La mostra (il cui
coordinatore scientifico è Gianni Carlo Sciolla) è Ia prima monografia sul
pittore lombardo
e, grazie a numerosi ed eccezionali
prestiti provenienti da collezioni
pubbliche e private italiane e straniere (tra gli altri:
National Gallery di
Washington,
Courtauld Institute e National
Gallery di Londra,
Petit Palais di
Avignone, Szepumevszeti di Budapest) propone il
percorso pittorico
del Bergognone dagli esordi fino al secondo periodo certosino.
Quattro sono le se-
zioni della mostra.
La prima è dedicata ai precedenti
maestri (fra i quali
Donato De' Bardi,
Vincenzo Poppa, il
Maestro della Madonna Cagnola) i
cui dipinti provengono dalle Civiche
Raccolte d'arte di
Milano, della Pinacoteca Civica di
Savona, dalla Pinacoteca di Brera; la
seconda comprende le opere degli
esordi e mette a
fuoco i rapporti
con l'arte fiamminga, Foppa e la pittura ligure - provenzale.
La terza sezione
raccoglie le opere
del primo periodo
certosino: sono
esposte straordinarie ricostruzioni
di pale d'altare,
con predelle prestate dai vari musei. La quarta sezione ospita i dipinti tra primo e
secondo periodo
certosino ed è dedicata all'opera del
Maestro nei centri
lombardi (Milano,
Lodi, Bergamo e
nuovamente Pavia)
e a] suo ritorno in
Certosa.
Il percorso si integra con la visita
alla Certosa di
Pavia, vera e propria seconda sede
della mostra, dove
si ammirano nel
loro contesto originario gli affreschi
e le pale d'altare di
recente restaurati
in occasione dell'evento culturale.
Per visitare la mostra
Orario
Da martedì a venerdi 10 - 17, sabato, domenica e festivi 10 - 19
(chiuso il lunedi)
Biglietto unico valido per visitare ambedue le sedi di mostra
intero L. 12.000
Per i soci che si presenteranno
all'ingresso con la tessera sociale L. 6.000
Per ogni altra informazione ci si può rivolgere ai Musei Civici
Castello Viscontea telefono 0382/33853 - 304816
L'IISTORAZIONE
Il "boom" dei buoni-vasto
Diffusione del sistema a ritmi incalzanti. Chi gestisce il servizio in Italia.,aziende soddisfatte.
la legge che regola la materia
di Silvia Gigli
Piatto ricco coni ticket.
Pranzi e cene pagati con
tanti bigliettini colorati
che formalmente non
sono denaro ma che ne
fanno abilmente le veci.
Sono i buoni pasto, conosciuti anche come ticket
restaurant, fogliettini con
un valore nominale di alcune migliaia di lire che
danno la possibilità di
pagare le proprie consumazioni senza mettere
mano al portafoglio. Ne
sono forniti soprattutto i
dipendenti di grandi imprese che non hanno mense aziendali e che in questo modo risolvono il problema del pranzo per i
loro lavoratori.
Il servizio dei buoni pasto, che in Italia si è sviluppato in maniera strepitosa negli ultimi dieci
anni e che può contare su
due o tre grandi imprese
che si spartiscono il mercato, è nato in Francia
negli anni '60 in risposta
alla crescente richiesta
delle aziende di poter disporre di una ristorazione
alternativa alla tradizionale mensa.
Tra le maggiori imprese
del settore ci sono il gruppo Accor, che controlla
Gemeaz Cusin e gestisce
H marchio Ticket Restaurant nel mondo, e la
Ristoservice sri che, per
il gni ppo Camst, gestisce
il servizio "Day buoni pasto", soprattutto nelle regioni dell'Italia centrale.
in Italia, il servizio dei
buoni paste è stato introdotto da Gemeaz Cusin
nel 1976 e da allora è cresciuto a ritmi incalzanti.
«in effetti quella dei buoni pasto si è rivelata
un'intuizione vincente spiega Monica Beni, della direzione centrale
marketing di Gemeaz
Cusin per Ticket Restaurant .
Dalla Francia questa formula si è rapidamente
diffusa in tutti i principali paesi europei come
Gran Bretagna, Belgio,
Italia, Spagna, Portogallo, Svezia e in importanti realtà sudamericane
come Brasile, Argentina
e Venezuela. In tutto i nostri servizi sono presenti
in 25 nazioni nel mondo».
IN TRE
PER IL TICKET
Che quella dei buoni pasto sia una soluzione che
mette d'accordo aziende,
lavoratori e, chiaramente, le imprese che offrono
questi servizi, lo dimostra
la loro massiccia diffusione e l'aumento del numero dei negozi nei quali è
possibile spenderli.
,‹Quella dei buoni pasto è
una miglioria che è entrata ormai a pieno titolo
negli accordi aziendali,
nonostante non sia imposta da nessuno - spiega
Patrizia Motto della direzione al personale dell'Unità editoriale multimediale spa di Roma -.
E' nata dall'esigenza di
coprire il costo del pranzo per i dipendenti di
grandi aziende che hanno degli orari nei quali è
prevista la pausa per
mangiare.
Di fatto è diventato anche
un arrotondamento dello
stipendio: piuttosto che
avere un aumento contrattuale si ottengono
ogni mese qualche centinaio di migliaia di lire in
più grazie ai buoni paste
che, per legge, possono
essere spesi nei bar, nei
ristoranti e anche nelle
gastronomie». In realtà
pare che i vantaggi per le
aziende, che elargiscono
i ticket ai propri dipendenti in numero variabile a
seconda delle presenze di
mese in mese, non sia di
poco conto.
1 ticket, che hanno un
valore nominale individuato insieme alle rappresentanze sindacali (variabile dalle 4 mila 500 alle
10 mila lire per ciascun
buono), garantiscono infatti alle aziende una riduiione dei costi, grazie
all'esenzione da contributi fiscali e previdenziali
qualora il ticket non superi il tetto di 10 mila 240
kre.
Senza contare l'eliminazione di eventuali immobilizzi di spazi e capitali.
PASTI SUBITO,
SOLDI?...
DOMANI!
E gli esercenti che Ii accettano al posto del denaro vero e proprio?
Quali vantaggi ricavano
da questo sistema? Dal
punto di vista strettamente economico non
molti.
Di fatto i pasti pagati con
i ticket sono consumati
subito, ma i soldi vengono rimborsati a distanza
di qualche mese e su
quella cifra i commercianti emettono fattura e
pagano una provvigione
del 4 per cento. La nota
positiva è che aumenta il
numero dei clienti, perché ormai sono moltissime le aziende che danno
ai propri dipendenti i buoni pasto. E proprio sull'aumento della clientela
e sulla presenza di consumatori fedeli puntano
le maggiori aziende che
diffondono i buoni pasto
e che di fatto guadagnano in tre modi: possono
disporre per mesi del danaro che le aziende danno subito per avere i ticket da distribuire ai propri dipendenti; ricevono
una piccola ma incisiva
provvigione dagli esercenti che distribuiscono i
pasti (può essere il 3 o il
4 per cento); possono contare sulla- differenza
dell'Ivo pagata dalle
aziende che comprano i
ticket e quella fatturata
dagli esercenti per i pasti. Ticket Restaurant
detiene in Italia la
leadership del settore con
una quota di mercato del
51 per cento, un fatturato di 866 miliardi nel '97,
due marchi {Ticket Re-
staurant, di proprietà di
Gemeaz Cusin, e City
Time, gestito e commercializzato in escl usiva dallo stesso gruppo) e
una rete di 55 mila esercizi pubblici convenzionati. "La nostra è una rete
capillare che offre servizi
di ristorazione a 15 mila
aziende su tutto il territorio nazionale, per un
totale di almeno 450 mila
dipendenti - spiega ancora la dottoressa Boni -Per questo motivo facciamo in modo che entrino
a far parte della nostra
rete solo i locali che sono
in possesso dei requisiti
previsti per legge".
Si tratta di bar, ristoranti e affini con licenza per
la somministrazione di
alimenti e bevande,
gastronomie e rosticcerie
con licenza per la cessio-
SERVIZIO EVJOY PASIO i
ne di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato, e alimentari e market che rispondono ai requisiti previsti dall'articolo 4 della
legge 77/97.
AL SUPER COL
TICKET?
La legge cui si fa riferimento è stata approvata
dal Senato nel marzo dello scorso anno e introduce importanti novità in
materia di buoni pasto,
estendendone l'utilizzo
alle cessioni di prodotti di
gastronomia pronti per il
consumo immediato
acquistabili anche nei
supermercati forniti di
gastronomie che siano
convenzionati per i ticket.
Che si vada verso la
liberalizzazione del settore permettendo ai possessori dei buoni pasto di
acquistare con q uesti anche generi non alimentari? Alla domanda risponde in maniera negativa
Graziella Gavezotti, direttore generale di Ticket
Restaurant.
•Apprezziamo lo sforzo
compiuto dal legislatore
per ampliare la scelta dei
nostri utilizzatori - dice ma, contrariamente a
quanto espresso da alcuni, il ticket restaurant
resta nell'ambito della
somministrazione e questa nonna non comporta
estensioni di utilizzo dei
buoni pasto a generi non
alimentari.
Mi sembra che la lettura
che alcuni danno della
nuova normativa I supermercati, utilizzo per generi non alimentari ecc.)
contrasti con il suo stes-
so contenuto-. Solo prodotti di gastronomia,
niente di più. E allora
come è possibile controllare che i buoni siano spesi solo per la pausa pranzo? Alla Ticket garantiscono alcuni strumenti
di controllo per verificare l'attribuzione dei buoni in base alle giornate
effettivamente lavorate e
la verifica del reale utilizzo dal momento che i
ticket devono essere datati e sottoscritti al momento dell'uso.
In realtà, però, sono pochi gli esercenti che richiedono questa firma e
ci sono anche piccoli
market nei quali è possibile fare la spesa quotidiana (pasta, pane, surgelati e latte fresco) con i buoni pasto.
E infatti molti dipendenti che dispongono dei buoni pasto vorrebbero poterli spendere anche al supenneiram. Ci sono sia le
condizioni normative che
organizzative per poter
accettare i ticket e scontarli solo per l'acquisto di
generi al banco gastronomia e salumeria, rispettando quindi sia lo spirito della legge che la necessità di non stravolgere lo scopo per cui i ticket sono emessi Bisognerà anche valutare i costi
effettivi, in modo che questo servizio non sia pagato da chi non ne usufruisce.
Comunque le aziende che
emettono i ticket non
sembrano, per ora, interessate a stringere rapporti con la distribuzione
moderna, temendo di disturbare equilibri che
assicurano affari a gonfie vele.
13
Vigevano: fotoricordo del '68 nel mondo
Un anno di sconvolgimenti, il 1968. In Italia e nel
mondo. Ricordarli tutti? Difficile. Ci aiuterà una mostra fotografica. Avremo un panorama di un anno
turbolento attraverso immagini di trent'anni fa. Ci
scorreranno davanti agli occhi gli studenti del Maggio francese e delle manifestazioni italiane del movimento studentesco, la rivoluzione culturale cinese e
gli aspetti raccapriccianti della guerra vietnamita,
la cultura uderground e il simbolo Che Guevara. Fatti
di trent'anni dunque, accaduti in una dozzina di mesi
a una velocità storica sorprendente. Le foto sono quelle
della Magnum Photos, importante agenzia
fotogiornalistica del mondo, che "Contrasto" ha raccolto e organizzato con il comune di Vigevano in esposizione cui Coop Lombardia, con altri, ha dato la sua
sponsorizzazione. Una straordinaria documentazione che per molti sarà un modo di ricordare e per altri, più, giovani, una scoperta sensazionale.
'68 NEL MONDO
Castello di Vigevano, Seconda Scuderia,
piazza Ducale.
11 aprile - 14 giugno
Orario: dalle 10 alle 20, sabato e festivi
dalle 10 alle 22, lunedì chiuso.
Ingressi: intero lire 8000, ai soci lire 5000.
Per informazioni e comitive tel. 0381-299293
oppure 0381-299215
COOP
Bruno Ba rbey • rl moggia fra ncese nel Quartiere latino di Parigi
eco.
A
BRESCIA
MILANO - BONOLA
Un libro di Tata Rizzo
Coop & sport
8 marzo: festa della donna
Presentato l'ultimo volume scritto da T, Rizzo - "Ti
Picciottù". Il saloncino del Centro Sociale di Brescia
gremito di persone ha testimoniato il successo della
presentazione dell'ultima opera letteraria del Presidente del Comitato Soci, Titta Rizzo. Il critico letterario de "Il giornale di Brescia" Tonino Zana, ha inquadrato l'opera nel contesto della discussa produzione
letteraria locale, muovendo dai quesito "Brescia città
illetterata? ". Gino Bambara, a sua volta scrittore e
saggista, ha introdotto alla lettura del romanzo breve Picciottù" che narra le vicende storiche, fami
liari e di paese descritte da T. Rizzo. Uri azione culturale e di promozione individuale, quindi, in linea con
i valori fondanti della nostra cooperativa.
"La Coop sei tu", non è soltanto un azzeccato slogan
pubblicitario, ma la volontà della nostra associazione
di essere protagonista nella società civile, anche in
campi diversi dalla sua principale attività, che è quella
della distribuzione commerciale. Con lo spirito sociale che è suo fondamento essenziale, attraverso le
sponsorizzazioni, Coop assegna una importante parte delle sue risorse, a tante società sportive senza scopo di lucro che operano nel campo del volontariato,
con il fine principale di offrire ai giovani la possibilità
di fare dello sport attivo.
Una di queste società è l'A.C. la Comina, che nei campo
calcistico svolge la sua attività a Milano, accanto al
centro Bonola dove Coop è presente con l'Ipermercato, che è il cuore commerciale del quartiere
GalIaratese. Cooe ha sponsorizzato quest'anno la squadra "Esordienti de' La Comina• bambini di dieci
undici anni, di cui vediamo la foto e conta per il futuro di essere ancor maggiormente presente a sostegno
di queste attività socio - sportive
Numerose sono state le iniziative organizzate dai Comitati soci in occasione di una
ricorrenza particolare, q uaré
la festa della donna. A
Cormano presso il salone
della Vignetta, in via
Becc aria, un pomeriggio
danzante ha allietato una domen ica tutta particolare. Il
duo musicale Lucy Falk e
Giò Sal M0i2aghi ha dato il
"la" per balli di coppia che si
sono protratti sino in tarda
serata. Un bel modo per stare insieme in allegria, senza però dimenticare la difficile condizione femminile in paesi come l'Afganistan;
a far questo ci hanno pensato le donne della Cgil che
hanno distribuita un opuscolo per riflettere e non dimenticare. A Sesto San Giovanni la Cooperazione
sestese ha cercato di rallegrare la domenica clell'8
marzo con un pomeriggio danzante presso lo Spazio
Arte. La memoria storica non é stata dimenticata.
Dopo il saluto del Sindaco, Filippo Penati, ha portato
la sua testimonianza la Sig.ra Onori na Brambilla
Pesce, partigiana deportata. Per una settimana, invece, nella bussola del supermercato Coop di Novate
Milanese, il Comitato Soci ha voluto ricordare l'immagine della donna nel messaggio pubblicitario. E'
stata allestita una mostra su "La donna nel consumo
disegnato", una raccolta di cartelloni pubblicitari dagli anni '20 e agli anni '60. L'immagine femminile,
diviene così Ia musa ispiratrice per pubblicizzare sia
i prodotti di bellezza che la pasta, per una donna moglie, madre e leader indiscussa della famiglia. Un
modo nuovo e simpatico per soffermarsi un pò a riflettere nel supermercato sull'immagine eterea della
donna e non limitarsi solo ad un atto di puro acquisto
del fabbisogno casalingo. Come al solito Auditourium
strapieno per l'ormai tradizionale concerto , organizzato dal Comitato Soci di Bonola. Quest'anno di scena lo spettacolo "Da Vienna a Broadway- dall'operetta al musical" organizzato in collaborazione con il Centro Rosetum. A Voghera, invece, per la festa della
donna è stato protagonista il teatro, con Io spettacolo
"M agicaparol e protagonista
teatrale dei racconti di Isabel
Allende. Presso la Camera del Lavoro di Milano
Rogoredo, il Comitato Soci ha presentato "l'audizione
di chitarra classica degli allievi della scuola Sterzati
di Cremona". Nel programma musiche di Boccherini,
Vrader e Aspiazu.
Renato Bandera
CREMONA
Concorso "L'albero magico"
La fantasia per il bambino è vitale; televisione e giochi elettronici in overdose annientano lo spirito creativo dei più piccoli e anche indifesi. Per i "Cuccioli
d'uomo" è ancora fondamentale, nel processo evolutivo
della crescita, il ruolo della fiaba. La Coop Lombardia Sezione Soci di Cremona, con il patrocino dell'Amministrazione provinciale, del Comune di Cremona,
dell'Azienda di promozione turistica del cremonese,
del provveditorato agli studi e di Telecolor, indice il
concorso "L'albero magico - Libera la tua fantasia. Il
concorso a partecipazione libera e gratuita, è rivolto
alle materne ed elementari della città e della provincia. Gli alunni dovranno illustrare un brano, scelto
fra quattro fiabe inedite di Sandro Talamazzini, Una
giuria composta composta da membri del Comitato
Soci e da persone esperte stilerà tre graduatorie di
merito per ciascuna delle quali sono previsti un primo, un secondo ed un terzo premio, assegnati rispettivamente alla scuola materna ed al primo e secondo
ciclo della scuola elementare. I premi consisteranno
in pergamene e medaglie d'oro e d'argento e buoni
acquisto di materiale didattico, oltre a riconoscimenti che la giuria riterrà opportuno assegnare alle varie
scuole partecipanti. In una manifestazione pubblica,
fissata per sabato 23 maggio '98, alle ore 14.30, presso palazzo Cittanova, si svolgerà la cerimonia di consegna dei premi messi a disposizione dalla Coop Lombardia.
Ernesto Maestrelli
Presidente Comitato
Soci di Cremona
CANTÙ
Il carro per il carnevale
Questa volta il carnevale di Canti, ha avuto un carro
in più, quello realizzato dall'Ami di Mirabello in collaborazione con il Comitato soci ber Cantù. Questa è
la prima iniziativa di un più vasto ed articolato programma del comitato soci che prevede incontri con le
scuole, dibattiti ed iniziative sul commercio equo e
solidale, incontri con le società sportive.
14
IN REGIONE
A.
Sacchi
MILANO
Terezin
La mostra Terezin dopo essere stata esposta nel mese
di febbraio presso la Biblioteca di Bolzano , è rientrata ai primi cli marzo per esser esposta presso il Teatro Franco Parenti a Milano in occasione della prima
rappresentazione milanese dello spettacolo "Brundibar-.Perchè questo collegamento mostra spettacolo? Perchè Brundibar è l'opera per bambini che il maestro Hans Krasar, deportato a Terezin e successivamente ad Auschwitz, dove morì, musicò e rappresentò peri bambini del ghetto, Lo spettacolo era stato
allestito dal coro della scuola media San Francesco e
dalla scuola Stai ner di via Ciericetti, unitamente al
centro Teatro attivo di Milano. Di questo spettacolo,
già presentato l'anno scorso sempre in collaborazione
con Coop Lombardia, al Teatro comunale di Firenze,
è stata realizzata una cassetta che Cuori Lombardia
con l'Aned (associazione nazionale deportati) invierà
alle scuole medie milanesi nel prossimo anno
scolastico.Chitmque fosse interessato alla cassetta puo'
prenotarla telenfonando al n, 89593347 Coop Lombardia Settore Soci e consumatori
F. Bella
Maria Rosaria Laeellí
AVVERTENZA
invitiamo comunque I
gentili Soci a voler
verificare l'esattezza
delle quote a delle date
presso rlitlick: Soci e
Consumatori
99
Per maggiori informazioni rivolgetevi al
vostro Supermercato o Ipermercato Coop
lire, non includono la quala di iscriz ione, le losse di imbarco/sbarco ed altre parlicolorità
ve al programma specifico. Te: i quote sono sempre relative o sislemazione in camera o due letti. Condizioni generali come da catalogo o
volantino di riferimento.
Le guote si inlendono espresse n migliaia di
Organizzazione
tecnica
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Si ricorda ai Soci A.T.L. che le condizioni previste delle "polizze assicurative" sono riponete
nei cataloghi edeplientsdi rlreriinento. come precisato nei vol on tini di promozione dei viaggi.
Pertanto invitiamo e volerne prendere puntitote visione affinché i Soci passano valutare
l'opportunità di eventuali aperture di POL12.ZE INEGRATIVE e FACOLTATIVE de richiedere necossurannente !aratici delta prenotazione al viaggio prescelto.
15
LE ASSEMBLEE
DI BILANCIO
1998
UN'OCCASIONE PER CONTARE
Ventisei riunioni con migliaia di soci per discutere ed approvare un anno di lavoro, di
successi, di impegno verso i consumatori. È l'occasione giusta per conoscere da vicino Coop
Lombardia, i suoi dirigenti, i soci che come te sono gestori di questa importante realtà economica. Partecipa alla assemblea soci del tuo punto vendita: per saperne di più sulla vita della cooperativa, per farci sapere le tue idee. Ti aspettiamo in una delle assemblee qui sotto programmate.
(Prima conv. martedi 12 maggio
ore 18.00)
Giovedi 14 maggio ore 21.00
BOLLATE
C/o Biblioteca Comunale piazza C.
A. Dalla Chiesa 30, Bollate.
(Prima conv. lunedi 25 maggio
ore 18.00)
Martedi 26 maxgio ore 21.00
BUSTO 11ISIZ1
Sala Zappellini, via Zappellini,
Busto Arsizio
(Prima conv. giovedi 14 maggio I
ore 18.00)
Venerdi 15 maggio ore 21.00
VOGHERA
S.O.M.S. via XX Settembre 92, !
Voghera.
(Prima conv, mercoledi 27 maggio ore 18.00)
Giovedi 28 ma dio ore 21.00
BAREGGIO/SETTIMO
Auditorinm via Grandi, Settimo
Milanese.
(Prima conv. venerdì 15 maggio
ore 9.00 )
Sabato 16 mmgio ore 14.30
N OVATE MTIANESE
Sala Teatro via V. Veneto 18
Novate Milanese.
(Prima conv. giovedì 28 maggio
ore 18.00)
Venerdi 29 maggio ore 21.00
SESTO S.GAVDIPTTAGORA
Cinema Manzoni, piazza Petazzi
18, Sesto San Giovanni
(Prima conv_ venerdi 15 maggio
ore 9,00)
Sabato 16 maggio ore 14.30
LAVENO
Sala "S. Domenico Savio" via C.
Battisti, Lavano.
(Prima conv. giovedi 28 maggio
ore 18.00)
Venerdì 29 maggio ore 21.00
OPERA-ROZZANO-PIEVE
Teatro Eduardo, via Papa Giovanni XXIII, Opera.
(Prima conv. venerdi 15 maggio
ore 9.00)
Sabato 16 maggio ore 14.30
BRESCIA
Teatro dei Salesiani via Don Bosco, Brescia.
(Prima conv.mercoledi 20 maggio
ore 18.00)
Giovedi 21 maggio ore 20.30
PIZZIGIIE'TTONE
Centro Soc. Pensionati, via Mercato 10, Gara di Pizzighettone.
(Prima conv. sabato 16 maggio
ore 18.00)
Lunedì 18 maggio ore 21.00
CORMANO
Circolo "La Vittoria", via
Molinazzo 6, Cormano.
(Prima conv. giovedi 21 maggio
ore 18.00)
Venerdi 22 maggio ore 21.00
IVIUGGIO
Cinema Teatro Zenith, via S.
Pellico, Muggiti.
(Prima conv. sabato 16 maggio
ore 18.00)
Lunedi 18 maggio ore 20.30
SORESIN.
Sala del Podestà, via Matteotti,
2, Soresina
(Prima conv. giovedi 21 maggio
ore 18.00)
Venerdì 22 maggio ore 20.30
CREMA
Sala Alessandrini via Matilde di
Canossa, Crema
(Prima conv. giovedi 21 maggio
(Prima conv. lunedi 18 maggio
ore 18.00)
ore 18.00)
Martedì 19 maggio ore 21.00
Sabato 23 maggio ore 9.30
PESCHIE
BKREMON,',.
Salone C.G.I.L. via Rogoredo 41,
Palazzo Cittanova, c.so Garibaldi
Milano.
19 (piazza S. Agata), Cremona.
(Prima conv. mercoledì 20 maggio ore 18.00)
Gíovedi 21 maggio ore 21.00
Sala Centro Sociale " S.
Apollinare", via Gilera, Amore.
(Prima conv. venerdi 22 maggio
ore 9.00)
Sabato 23 maggio ore 14.30
GINISELLO BALSAMO
Salone Coop.ne, già bocciodromo,
via 1° maggio 3, Cinisello Balsamo.
(Prima conv. venerdi 22 maggio
ore 9.00)
Sabato 23 maggio ore 14.30
MI/ORNATO-AREZZOLIVIGNO
Teatro S. Giuseppe, p.zza S. Giuseppe, Milano.
(Prima conv. sabato 23 maggio
ore 18.00)
Lunedì 25 maggio ore 21.00
LODI
Circolo Archinti, viale Pavia 28,
Lodi.
(Prima conv. sabato 23 maggio
ore 18.00)
Lunedì 25 maggio ore 21
CANTI?
Cine Teatro Fumagalli, via San
Giuseppe 9, Cantù.
(Prima conv. sabato 23 maggio
ore 18.00)
Lunedì 25 maggio ore 21.00
VI GEVA NO
Scuola Media G. Robecchi viale
della Libertà 32, Vigevano.
(Prima conv. lunedì 25 maggio
ore 18.00)
Martedi 26 maggio ore 21.00
CASSil.IN O
Cinema "Alexandra", via Di
Vona, Cassano d'Adda.
(Prima conv. giovedì 28 maggio
ore 18.00)
Sabato 30 maggio ore 14.30
IQUAREN GHL
Auditorium, Centro civico, via
Quarenghi 21, Milano.
(Prima conv. giovedi 28 maggio
ore 18.00)
Sabato 30 maggio ore 10.00
M.UGOZZOLF-CORSICOMI/ZOIA
Cinema Cristallo, via Poglianí 71A
Cesano Boscone.
(Prima conv. sabato 30 maggio
ore 18.00)
Lunedì 1 giugno ore 21.00
COMO
Cinema Teatro "Nuovo", via Lissi,
Rebbio - Como.
Ogni socio potrà consultare copia del bilancio
presso il proprio punto
vendita Coop o Ipercoop
nei dieci giorni precedenti la data di convocazione dell'assemblea.
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N. 7 aprile