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E’ Ratzinger che vuole spostare la tomba di De Pedis da S. Apollinare | | Page 2 Blitz quotidiano
E’ Ratzinger che vuole spostare la tomba di De Pedis da
S. Apollinare
Pubblicato il 13 ottobre 2011 13:07 | Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2011 13:07
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di Pino Nicotri
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condannato per estorsione
“Pentiti” le cui dichiarazioni sono quasi sempre prive
di riscontri e spesso anche bollati come bugiardi dai
magistrati che se ne sono occupati. Sui pentiti io
non ho certo pregiudizi, visto che una quindicina di
anni fa ho pubblicato la storia di un pentito di mafia
– Carmelo Mutoli – in un libro intitolato “Mafioso per
Agca: "Emanuela Orlandi è viva. Rapita, ma
pedofilia e De Pedis non c'entrano"
Enrico De Pedis cremato, ceneri in mare. La
vedova: "Aspettavamo dal 2008"
Don Vergari su Emanuela Orlandi, De Pedis e
S.Apollinare: "Un mucchio di bugie
Antonio Mancini ex Magliana alla sua donna:
"Di': De Pedis sparò a Pecorelli"
caso”, ma so bene che anche le affermazioni dei
pentiti vanno verificate, non scambiate per
sentenze giudiziarie definitive. Altrimenti ha ragione
Berlusconi: è inutile non solo fare le intercettazioni,
ma anche gli stessi processi…
Purtroppo, però, terminata la presentazione del
libro, non c’è stato dibattito. Si è voluto evitare che
dal pubblico, 40-50 persone, si potessero porre
domande. Ci fosse stato il dibattito, avrei fatto
notare ai presenti, Veltroni in testa, una serie di
cose piuttosto imbarazzanti, che esporrò in questo
articolo. Ma prima veniamo alla ennesima “notizia” –
o “rivelazione” – riguardo le asserite irregolarità
della sepoltura di De Pedis nella cripta della basilica
di S. Apollinare. Già nel 1995, cioè ben 16 anni fa, il magistrato romano Andrea De Gasperis, ha dovuto
occuparsi della faccenda concludendo che non c’è nulla di irregolare e tanto meno di misterioso. Però nel
2005 il programma di Raitre “Chi l’ha visto?” ha voluto rilanciare il “mistero” grazie alla ormai famosa
telefonata anonima che insinuava addirittura che De Pedis avesse a che fare con la scomparsa, avvenuta
nel giugno 1983, della giovane cittadina del Vaticano Emanuela Orlandi e che la sepoltura in S. Apollinare
fosse la ricompensa della Chiesa per avere tolto di mezzo Emanuela. Dopodiché, della “misteriosa”
sepoltura, ha dovuto occuparsene anche il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, che indaga sul caso
Orlandi. Neppure Capaldo ha trovato alcunché di strano, tanto che nonostante i mille squilli di tromba che
annunciavano ogni volta la “imminente apertura della bara” questa non è mai stata disturbata e Capaldo,
di recente ha spiegato a Veltroni che è tutto in regola. Eppure, nonostante tutto, adesso arrivano gli
squilli di tromba anche dell’Antimafia…. Scrivono infatti alcuni giornali:
http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/de-pedis-ratzinger-banda-magliana-983337/2/
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- “L’Antimafia, in base agli accertamenti effettuati, ha verificato che la questione è ben più complessa dato
che il semplice certificato sanitario basta per lo spostamento di una salma da un cimitero a un’altro. Per le
“tumulazioni privilegiate” serve una vera e propria inchiesta, il parere motivato del sindaco, quello,
altrettanto motivato, del Prefetto, verifiche tecniche dell’Ufficiale sanitario, il nulla osta del vescovo, la
“biografia” dell’estinto corredata da ogni possibile materiale illustrativo dei meriti per cui si chiede la
tumulazione fuori dal cimitero (opuscoli, libri, ritagli di giornali e testimonianze varie). Elemento non
secondario, in questo caso, è il certificato di morte e della causa della morte”.
- “Detta tumulazione può essere concessa per speciale onoranza alla memoria di chi ha acquisito in vita
eccezionali benemerenze. La questione quindi delle reali motivazioni della sepoltura di De Pedis
rimangono non chiariti e documentalmente infondate come ha accertato l’Antimafia”.
Tutti possono capire che se davvero De Pedis avesse a che vedere con la sparizione della Orlandi mai più
avrebbe scelto di essere sepolto proprio nella basilica adiacente al conservatorio musicale da lei
frequentato, perché una tale vistosa tomba ovviamente sarebbe equivalsa a un cartello appeso con su
scritto “Emanuela l’ho fatta sparire proprio io”. Fermo restando comunque il fatto che, contrariamente a
quanto si insiste a scrivere, la scelta di seppellire De Pedis in S. Apollinare, trasferendolo dal cimitero del
Verano, non è stata sua, ma della moglie Carla. La confusione e i sospetti che si insiste a seminare ormai
con sprezzo del ridicolo sono dovuti a un equivoco di fondo: quella di S. Apollinare NON è una chiesa,
bensì una basilica. Pare una differenza da poco, o da niente, invece si tratta di una differenza
sostanziale: le chiese fanno parte del territorio italiano e sono quindi soggette alle leggi italiane, le
basiliche invece sono proprietà e spesso territorio del Vaticano, motivo per cui sono soggette alle leggi
vaticane e non a quelle italiane. Su questo punto l’articolo 16 del Concordato è molto chiaro fin dal 1929.
A suo tempo, primi anni ’70, io mi sono sposato non in una chiesa, ma in una basilica, per l’esattezza in
quella di S. Maria della Salute a Venezia, con una trafila speciale. Da allora conosco perfettamente la
differenza tra una chiesa e una basilica. E le differenze non sono solo il fatto che le chiese hanno il
parroco mentre le basiliche hanno il rettore.
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TAG: angela camuso, banda della magliana, enrico de pedis, enrico nicoletti, maurizio de lucia, pino
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