Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti - Comparto delle Attività Ferroviarie
t
l
su
Settembre 2006
Anno III - n. 6
SULTrasporto
Distribuzione in
abbonamento postale
Periodico del Sindacato Unitario Lavoratori dei Trasporti - FS
Supplemento al n. 178 del mese di Settembre 2006 di “Emilia Romagna eventi”
TECNOSTAMPA - Ostra Vetere (An)
Sommario
Saluto del nuovo Coordinatore
Contratto che
verrà
2
Seminario di Collepardo
3
Macchinista licenziato Vacma
4
I Pentiti delle privatizzazioni
6
Vertenza Nazionale
10
Mandiamoli a
casa
12
Spacchettamento
14
evitato
Notizie di rilievo
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Trenitalia condannata
Angolo Macchinista
Comunicazione SULT
Ripresa lavori internazionali
Cambio al vertice FS
Presidio a Termini
Controcorrente
Notizie in breve
Sciopero differito
Una Buona notizia
Totalizzazione contributi
Comparto Marittimo
Parcheggi a Trento
Liquidazione
“scandalosa”
Stazione fra le Alpi
L’Infomobilità Fs
Portale per le Risorse
Umane
ari amici, l’incarico che il
direttivo nazionale mi ha
affidato
mi
rende ovviamente orgoglioso e nello
stesso tempo molto responsabilizzato. Il momento politico-sindacale che
stiamo vivendo, credo sia
uno dei più bui per i lavoratori e per la nostra organizzazione. I colleghi licenziati non sono stati ancora
reintegrati nel loro posto di
lavoro e giornalmente abbiamo notizie d’intimidazioni nei confronti di chi
chiede il rispetto delle norme di sicurezza o di quanto sancito dal contratto
collettivo.
L’ostracismo
della società FS, spalleggiata dal sindacato confederale, nei confronti del
Sult, si è palesato nel modo più crudo e violento.
Con la cancellazione dei
diritti sindacali e il disconoscimento delle deleghe
sottoscritte da tutti voi,
hanno tentato di infliggerci
un colpo mortale. Ma ancora una volta il carattere
della nostra organizzazione è venuto fuori: quando
siamo attaccati la risposta
che diamo è sempre la
stessa! Non ci sconfiggerete perché dalla nostra
c’è la forza di credere nel
diritto ad esistere e di dover rappresentare tantissimi lavoratori che hanno
fiducia nel nostro lavoro.
E’ con questo spirito che
mi accingo a lavorare durante il mio mandato.
La crescita del Sult ieri e
la nascita del nuovo sog-
Raffa Demetrio
Nuovo Coordinatore Sult
-Attività Ferroviarie-
getto sindacale domani,
progetto al quale stiamo
dedicando tantissime energie, credo siano le migliori risposte alle esigenze dei lavoratori che oggi
si sentono smarriti, delusi,
non più rappresentati a
causa dell’enorme distanza tra il sindacalismo
“istituzionale” ed il singolo.
Questo profondo scollamento ci impone il dovere
di ridare fiducia a questi
lavoratori offrendo loro la
possibilità di un dialogo
vero e fornendo loro risposte quanto più immediate
possibile sui problemi in
campo.
Altro compito fondamentale sarà quello di divenire
luogo di confronto tra i
lavoratori dei vari settori
(*)
lavoratori.
Credo sia importante far sì
che un ferroviere possa
prendere coscienza dei
problemi che ha un lavoratore dell’industria, dei servizi o della scuola.
Conoscere ciò che ti circonda favorisce la solidarietà tra lavoratori ed aiuta
ognuno di noi.
Non si può oggi far finta
che esista solo il metro
quadrato che calpestiamo.
L’ individualismo imperante
va combattuto con ogni
mezzo.
Certo questo comporta una
scelta di campo da parte
del lavoratore: non si può
pretendere un cambiamento e nello stesso tempo
restare “aggrappati” al vecchio carrozzone confederale. Amici, è vitale oggi per
far crescere una reale possibilità di cambiamento far
parte di organizzazioni che,
come il Sult, lo perseguono
e lo sostengono da sempre.
Nei prossimi mesi il mio
impegno sarà quello di incontrarvi in giro per l’Italia
per chiedervi un sostegno
alla nostra lotta, perché noi
vogliamo ottenere una reale inversione di rotta: i lavoratori hanno già dato molto
in termini di impegno e
produttività.
E’ ARRIVATO IL TEMPO
DI RISCUOTERE !
(*) di Raffa Demetrio
Coordinatore Nazionale SULT
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SULTrasporto
Il Contratto che verrà
ramai ci siamo, e dopo
tre anni di contratto
nazionale, diviso scientemente in due sezioni
strategiche, con il prossimo 31 Dicembre maturerà ufficialmente il tempo per il
rinnovo del nuovo accordo di lavoro dei ferrovieri, che sarà sicuramente foriero di sorprese per i lavoratori del settore.
Il contratto che verrà avrà un’alta
valenza politica, dovendo rispettare i rigidi dettami degli ordini governativi che, in un libero regime
democratico, scevri da conflitti di
coscienza, impongono la regola
ferrea dei patti concertati nel palazzo e sottoscritti dalle parti sociali, selezionate all’occorrenza.
Questa scuola di pensiero, radicata nel senso della gerarchia, è oramai collaudata, e rispetterà il disegno della classe politica di governo, che, con cura religiosa, tenderà a varare un piano dei trasporti
integrato, sordo, in un’ottica di sana pianificazione massificante, ad
eventuali voci stonate levatesi fuori
da un coro unisono, preparato da
tempo.
Il momento è topico, ed il gruppo
di continuità del potere, ha deciso
di inglobare tutti i CCNL in un patto
predefinito, lontano dalle assemblee, secondo un costume consociativo diffuso, dove tutto sarà concordato in un’armonia globale.
A questo punto è facile pronosticare che per avere un quinquennio
politico con una pace sociale accettabile, fondata su una strategia
di sviluppo, la parola sciopero sarà
bandita, di fatto, dalle piazze e
dimenticata dagli stessi media di
regime, per essere relegata in un
momento storico lontano nel tempo, politicamente differente dall’attuale che può fare a meno di certe
acrobazie lessicali.
Trasmettendo questa sensazione
di forza e di organizzazione, sottoscritta dal sindacato confederale,
che ne incarna l’idea stessa, i servizi del trasporto dovrebbero funzionare nel solco della continuità,
e nessuno avrà granché da obiettare, se, alla prova dei fatti, si raggiungeranno gli scopi prefissati.
La pianificazione “in house”, sarà
portata a termine con i gesti delicati e metodici di un collezionista,
prevedendo, inevitabilmente, nuovi
sacrifici per i ferrovieri, a cui saranno rivisti e corretti numerosi diritti
pregressi, che una volta, ai tempi
dell’opposizione, erano il pane
quotidiano degli imbonitori del partito, mentre oggi sono soltanto inutili e costose reminescenze di un
passato scomodo ed anacronistico, che bisogna superare ed anche velocemente.
In pratica il contratto in scadenza,
è stato soltanto l’inizio di un qualcosa di peggio che deve ancora
venire, ma che qualcuno aveva già
studiato in anticipo, aspettando il
momento politico opportuno per
portare a compimento un’idea produttiva in termini economici, perché basata su ulteriori tagli ai posti
di lavoro.
In questa ottica diventa facile pronosticare un vero e proprio patto
sociale posto in articolato, che
soddisferà il mandato politico e
che si autofinanzierà, ridimensionando un organico dispendioso ed
ora politicamente sacrificabile, viste le giuste amicizie di potere, per
cui si genererà una plusvalenza
economica che sarà, in seguito,
ripartita in quota parte tra i fautori
di questo progetto di alta finanza,
scevro da implicazioni ideologiche.
Per funzionare la cosa funzionerà
di Luigi Corini
anche bene, perché la pensata è
capziosa e sottile, reggendosi il
tutto su un assunto semplice ma
efficace, che vuole i ferrovieri in
numero ridotto, ma con le tasche
piene, perchè illusi da questa nuova panacea contrattuale, che garantirà, ai lavoratori fedeli, un monte ore straordinario alto, con labili
picchetti normativi, che consentirà
ai più accaniti Stacanovisti di farsi
il proprio stipendio mensilmente
secondo le proprie esigenze, raggiungendo vette di fanatismo economico, ridicolizzanti qualsiasi imbarazzante remora sociale.
A tal fine, mentre si sacrificheranno dei diritti consolidati, aumentando il carico di lavoro e certe responsabilità delicate, si ottimizzerà
il prodotto finale, sotto l’egida di un
profitto crescente che rivitalizzerà
le casse sociali tristemente esi gui.
Conseguendo questi risultati positivi, chi avrà il coraggio di dissentire su metodi e norme?
Anche perché il processo di svecchiamento della forza lavoro è in
piena attuazione e le giovani leve
sono più malleabili e più sensibili
alle esigenze societarie, direttamente dipendenti da un mercato
che reclama attenzione alle sue
logiche, che per nessuna ragione
possono essere glissate da veterominoranze, intente ancora a tessere lodi ad un passato sindacale
andato.
L’equazione monetaria di cui sopra, prevedrà una busta paga teoricamente più pesante, della qual
cosa, poi qualcuno si farà vanto,
reclamando meriti a tutto tondo,
plauditi dai soliti babbei, contenti
del risultato conseguito, ma che a
ben vedere sottolineeranno proprio
l’impotenza di certi soggetti sindacali oramai svuotati di qualsiasi
potere effettivo di trattativa, che
restano soltanto l’ombra effimera
di altri attori, protagonisti di una
grande stagione sindacale oramai
tramontata.
In tal modo i lavoratori non patiranno traumi economici, ma carichi di
sano entusiasmo e di senso di
appartenenza, procrastineranno il
loro voto di fedeltà all’azienda dan(Continua a pagina 9)
SULTrasporto
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Seminario di Collepardo 25-26-27 agosto 2006
“Sul processo di unificazione
CNL – SINCOBAS – SULT”
rappresentanti delle tre
Organizzazioni Sindacali
C.N.L. - Confederazione
Nazionale del Lavoro,
S.IN.COBAS
Sindacato
Intercategoriale dei Comitati di
Base e S.U.L.T. - Sindacato Unitario Lavoratori dei Trasporti,
come deciso nell'assemblea unitaria di
Giugno 2006, si sono
incontrate nei giorni
25, 26 e 27 Agosto.
Il giorno 19 giugno 2005 tra le
stesse Organizzazioni Sindacali
era stato sottoscritto il Patto Federativo – Costituente del nuovo
soggetto sindacale unitario intercategoriale.
Le tre Organizzazioni Sindacali
esprimono un giudizio estremamente positivo sul percorso unitario avviato con l'accordo del 19
giugno 2005 ed intendono proseguire tale percorso dotandolo di
ulteriori strumenti di visibilità tra i
lavoratori e nei confronti delle controparti e delle istituzioni, ribadendo l'obiettivo della costituzione
entro il mese di gennaio 2007 del
soggetto unico ed intercategoriale.
CNL, SINCOBAS e SULT hanno
deciso
- di denominare il Patto Federativo, Sindacato dei Lavoratori con la
sigla SdL, Sindacato Intercategoriale;
- di affiancare tale denominazione
alla sigla sindacale delle tre Organizzazioni, allo scopo di rendere
sin d'ora concretamente ed immediatamente riconoscibile la comune volontà di dare vita nei tempi e
modi concordati ad un unico soggetto sindacale
- di proporre di assumere tale denominazione all'atto della concordata fusione.
Nel calendario degli impegni unitari si sono individuate delle priorità
su cui lavoreranno le tre organizzazioni da oggi al congresso costituente che si terrà il 12, 13 e 14
gennaio 2007 a Roma.
Nel valutare negativamente il Dpef
e le dichiarazioni di massimi esponenti del Governo che lasciano
prefigurare una prossima finanziaria nel solco delle precedenti, si
pone l'esigenza della proclamazione di uno Sciopero Generale con-
tro i provvedimenti economici annunciati.
In questo ambito si è ritenuto opportuno e realistico non percorrere
strade autoreferenziali e rituali indizioni di sciopero autonomi e inconsistenti, ma di adoperarsi come
Patto Federativo per sollecitare
una decisione in tal senso da parte
di consistenti settori critici all'interno della Cgil e con la partecipazione di tutto il sindacalismo di base,
a partire dai prossimi giorni quando verranno esplicitati i contenuti
della finanziaria.
In particolare le iniziative sindacali
e di mobilitazione a cui parteciperemo attivamente e con forza nel
prossimo autunno sono quelle già
avviate in primavera contro la precarietà e contro la privatizzazione
dei servizi pubblici.
Sul precariato si lavorerà per arrivare entro la fine di ottobre ad una
grande manifestazione nazionale
contro la precarietà e la Legge 30
sulla base del manifesto che ha
convocato l’assemblea dell’8 luglio
scorso.
Sui servizi pubblici si sta organizzando una giornata di mobilitazione europea per il mantenimento e
la riacquisizione in mano pubblica
dei servizi essenziali alla collettività: Energia, Trasporti, Acqua, Sanità, ecc. che non possono essere
gestiti con una visione privatistica.
Parteciperemo inoltre agli appuntamenti nazionali ed europei di
movimento.
In particolare quelli in calendario
per settembre per preparare la
mobilitazione contro la guerra (fine
settembre) e quelli in preparazione
del Forum Sociale Mondiale
(Nairobi, gennaio 2007).
Altra priorità nello sviluppo della
nostra iniziativa sono le “campagne”
che caratterizzeranno il nuovo anno sociale.
Innanzitutto la
conclusione
della raccolta di
firme per il ripristino della Scala
Mobile con l'impegno a promuovere convegni e assemblee, preferibilmente con la presenza
di economisti, per mantenere alta
l'attenzione sull'adeguamento dei
salari.
La campagna Scala Mobile però
non si esaurisce con la consegna
delle firme raccolte, ma si svilupperà con la gestione politica della legge di iniziativa popolare.
Da subito saremo impegnati nell’avvio della campagna “diritti e libertà
sindacali”, per la democrazia sindacale e il diritto di sciopero, che
legheremo direttamente ad alcune
scadenze e vertenze che affrontiamo e svilupperemo nei prossimi
mesi, dallo sciopero nazionale nei
trasporti, alle elezioni RSU nella
scuola e nel pubblico impiego.
Su questi temi e su altri aspetti organizzativi relativi al processo di
unificazione, si sono organizzati dei
gruppi di lavoro specifici ai quali
parteciperanno rappresentanti di
CNL, SINCOBAS e SULT.
Con il seminario del 25, 26 e 27
agosto e l'individuazione della denominazione del nuovo soggetto sindacale intercategoriale, si è fatto
un nuovo ed importante passo verso l'unificazione delle tre Organizzazioni Sindacali e la nascita dell'SdL.
Non un “sindacato confederale”,
Non un “sindacato autonomo”,
Non soltanto un “sindacato di
“base”,ma semplicemente il Sindacato dei Lavoratori.
5 Settembre 2006
Segreterie Nazionali
CNL- SINCOBAS - SULT
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SULTrasporto
Macchinista licenziato per il “VACMA”
ncora le FS hanno
messo in atto un altro
provvedimento di licenziamento contro un
collega e rappresentante RLS che protestava per il cosiddetto “pedale
VACMA”, inserito nella cabina di
guida dei locomotori.
Il VACMA è un pedale da tenere
sempre premuto, fino a quando un
segnale audio (che vien fuori in
genere dopo 55 secondi) non indica di rilasciarlo per un attimo: lo
scopo è di garantire che il macchinista sia presente e vigile.
Nel caso il macchinista non
"obbedisca", dopo 2,5 secondi c'è
un secondo segnale audio (di ulteriore allarme) e dopo altri 2,5 secondi interviene la frenatura automatica del treno.
Il VACMA, infatti, non è solo
"scomodo", ma è semplicemente
dannoso per la salute del macchinista costretto ad obbedirvi ed esistono numerosi rapporti di AUSL di
tutta Italia che lo certificano.
Allora segnaliamo la presa di posizione della Provincia di Torino
che ha approvato una Mozione al
Consiglio Provinciale contro il licenziamento senza preavviso di un
R.L.S. inviandone copia alle Ferrovie dello Stato ed a tutte le Organizzazioni Sindacali.
CONSIGLIO PROVINCIALE DI
TORINO
All. n. 233 al punto f bis) dell’O.d.G.
MOZIONE APPROVATA DAL
CONSIGLIO PROVINCIALE AVENTE QUALE OGGETTO:
“SICUREZZA DEL TRASPORTO
FERROVIARIO E LICENZIAMENTO SENZA PREAVVISO DI UN
R.L.S. NEL GRUPPO FS”.
n. Protocollo: 120767/2006
PREMESSO
che si verificano “vari e variamente
drammatici incidenti sulla rete nazionale di trasporto, incidenti che
hanno provocato vittime e feriti in
diverse regioni italiane;
PREMESSO INOLTRE
che i lavoratori di FS SpA hanno
più volte segnalato problemi relativi
alla sicurezza dei lavoratori stessi e
degli utenti;
RILEVATO
Redazione
che in data 10
marzo 2006 un
macchinista, RapIL PRESIDENTE
Torino, 10/08/2006
presentante
dei Prot. n. 265.594
Lavoratori alla SiSpett.le Ferrovie dello Stato s.p.a.
Piazza della Croce Rossa, 1
curezza, è stato
00161 Roma
licenziato
senza
FIT - CISL
preavviso
dal
Via Antonio Musa, 4
Gruppo FS SpA,
00161 Roma
per aver messo in
FILT - CGIL
atto una protesta
Via Morgagni, 27
00161 Roma
sindacale in merito
UILT - UIL
all’utilizzo del coVia Salaria, 44
siddetto
“pedale
00198 Roma
VACMA”,
nella
SULT
Via G. Lanza, 111
cabina di guida dei
00184 Roma
locomotori;
Alla Presidente
CONSIDERATO
Regione Piemonte
che il suddetto
On. Mercedes Presso
Piazza Castello, 165
licenziamento
si
10121 Torino
inserisce all’intere p.c.
Al Presidente
no di una vertenza
del Consiglio Provinciale
più generale, aperSergio Vallero
ta da oltre un an- Oggetto: Sicurezza del trasporto ferroviario e licenziamento senza preavviso di un
RLS nel Gruppo FS. Mozione approvata dal Consiglio Provinciale.
no, sui livelli e i
In esecuzione di quanto stabilito dal Consiglio Provinciale, mi pregio trasmetdispositivi di sicuin allegato la mozione approvata il 19 Luglio u.s., prot. 120767, relativa alle vertenze
rezza del trasporto tere
sindacali in atto nel settore del trasporto ferroviario e al licenziamento di un lavoratore
ferroviario e che rappresentante dei lavoratori alla sicurezza.
Distinti saluti
già gli altri licenziamenti sono stati
messi in atto nei
confronti di quattro ferrovieri in rela- Il Gruppo FS SpA a ritirare il provzione alla trasmissione “Report” del- vedimento di licenziamento nei
la RAI sullo stato delle ferrovie ita- confronti del macchinista RLS, coliane;
me anche i provvedimenti riguarCONSIDERATO
danti i quattro ferrovieri della vicenche, pur nel rispetto delle diverse da “Report”, e di riprendere le tratfunzioni, i temi della qualità, della tative con il movimento sindacale
sicurezza e delle condizioni di lavo- per risolvere positivamente la verro all’interno delle ferrovie, rappre- tenza sulla sicurezza del trasporto
sentano aspetti essenziali del servi- ferroviario, che interessa da vicino
zio di trasporto pubblico e dunque non solo una categoria di lavoratoriguardano da vicino il ruolo degli ri, ma anche gli Enti Locali e l’insieEnti Locali nel garantire il diritto alla
me della collettività.
mobilità dei cittadini, anche in relazione ai Contratti di Servizio stipulati
con le Regioni,
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI
TORINO
nell’esprimere forte preoccupazione
per un provvedimento così estremo
preso nei confronti di un RLS per un
fatto strettamente legato ad un conflitto sindacale, decisione che rischia di apparire come atto puramente repressivo e dunque pregiudicare una proficua trattativa tra le
parti su un tema di interesse generale,
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Pagina 5
Trenitalia condannata per condotta antisindacale
na nuova bocciatura si
macchinista e delegato alla sicurezè abbattuta il 17 agoza Dante De Angelis.
sto 2006 sul gruppo Dopo questa ulteriore bocciatura
dirigente di FS.
delle politiche aziendali crediamo
Infatti, il giudice del sia finalmente giunto il momento di
Lavoro del Tribunale di smantellare tutti i pedali dai treni e
Firenze, Giampaolo Muntoni, ha di revocare i licenziamenti, comprecondannato Trenitalia per "attività si quelli (due macchinisti e due caantisindacale".
pitreno) avvenuti a seguito della
All'origine del provvedimento una trasmissione Report del novembre
segnalazione del sindacato Orsa di 2003.
Firenze per il mancato rispetto di
Su tale questione, il Sult ha indetben tre accordi nazionali sottoscritti
to, da solo o con altri, numerosi
con i sindacati di
categoria
il
19/04/05,
il
23/06/05
e
il
25/01/06.
Nei tre accordi
formalmente violati dall'azienda si
concordava
l'e- INTESTATO A:
sclusione del pe- I VERSAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE:
dale a UOMO
1) SUL C/C POSTALE SUDDETTO
2) AI COMPONENTI DEL COMITATO:
MORTO, meccaBADONI MAURIZIO
nismo che obbliCROCIATI MARCO
ga i macchinisti a
TRIMANI
ALESSANDRO
pedalare per tutto
3) PRESSO I VOLONTARI NEGLI IMPIANTI
il tempo di lavoro,
dalle
apparecchiature di sicurezza e di ausilio scioperi nei mesi scorsi .
alla guida.
Nei due anni e mezzo passati dai
Il Magistrato avrebbe inoltre accer- primi licenziamenti, abbiamo orgatato che nei mesi successivi agli
nizzato ben 13 scioperi nazionali,
accordi, le FS non solo li disatten- partecipando a numerose altre madevano ma hanno continuato ad nifestazioni di solidarietà ai lavorainstallare la contestata apparec- tori licenziati, organizzati anche dai
chiatura su moltissimi altri treni.
responsabili della rivista "Ancora in
“L'Uomo morto” è l'apparecchiatura
marcia".
che utilizzava il macchinista del Nel frattempo uno dei licenziati, il
disastro di Crevalcore.
capo treno Vito Belfiore, è stato
Tale apparecchiatura è già stata reintegrato dai giudici nel processo
ritenuta non conforme alle norme di d'appello; anche là, Trenitalia è stasicurezza da numerose ASL in tutta ta condannata al pagamento dei
Italia le quali hanno ripetutamente
danni.
sanzionato Trenitalia.
Nei mesi passati, di fronte al perduIl rifiuto di questo pedale, che se- rare dell'atteggiamento aziendale di
condo le ASL distrae dalla guida e
netta chiusura, si erano espressi a
stressa ulteriormente i macchinisti
favore della riassunzione oltre cento
costringendoli a posizioni incon- parlamentari della vecchia legislatugrue, è costato il licenziamento del ra, sia di destra che di sinistra, sen-
FONDO DI SOLIDARIETA’
PER I LICENZIATI
C/C POSTALE N. 71092852
CROCIATI MARCO
(*)
za alcun risultato.
Prima e dopo le elezioni, i responsabili nazionali di quasi tutti i partiti
dell'attuale maggioranza hanno espresso per iscritto la volontà politica di porre rimedio alla situazione.
Il 15 giugno di quest'anno, il Sult
ha firmato un accordo con il Vice
Ministro dei Trasporti De Piccoli
nel quale egli si impegnava formalmente "per la positiva soluzione della vertenza".
Anche attraverso le nostre azioni, a
metà luglio la IX Commissione Trasporti della Camera ha approvato
all'unanimità un Atto di Indirizzo nel
quale impegna il Governo ad intervenire su Trenitalia per la revoca
dei licenziamenti.
Ed ancora, con un accordo firmato
anche dal Sult il 17 luglio lo stesso
Ministro dei Trasporti Bianchi si impegna a "...vigilare circa il rispetto da parte di Trenitalia dell'Atto
di Indirizzo della IX Commissione
Trasporti della Camera...".
Se si pensa che il Ministero del Tesoro è azionista unico del Gruppo
FS SpA, e che in quanto tale esprime il Presidente, l'Amministratore
Delegato ed il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda, non possiamo che essere fiduciosi circa la
riassunzione a breve termine dei
nostri colleghi.
Fiduciosi ma non passivi.
Stiamo riattivando le procedure per
un nuovo sciopero nazionale, casomai gli impegni presi nel corso dei
mesi si fossero squagliati con il caldo estivo....
Sappiamo che nel caso fosse necessario sarete ancora con noi, perchè questa è una battaglia decisiva
per il nostro futuro di ferrovieri liberi
di parlare dei nostri problemi senza
per questo correre a nostra volta il
pericolo di essere licenziati.
(*) di Casini Raniero
Vice-Coordinatore Nazionale SULT
Pagina 6
SULTrasporto
E se spuntano i pentiti delle privatizzazioni
(*)
a notizia non è da poco. Alcuni giorni or sono i conservatori britannici hanno riconosciuto di aver commesso un grave errore nel 1996 con la privatizzazione delle ferrovie. Sono pentiti. Lo ha dichiarato il
ministro ombra dei trasporti del partito conservatore: «la decisione di separare le infrastrutture dalla
società di gestione - ha detto - non è stata giusta». In effetti, come è largamente noto, la privatizzazione delle ferrovie è stato un disastro sociale, tecnico, organizzativo e finanziario, conclusosi con il fallimento della società privata RailTrack e la rinazionalizzazione delle reti.
L'operazione, nel frattempo, è costata un paio di miliardi di euro al contribuente britannico. In un momento in cui in
Italia il nuovo governo di centrosinistra ha lanciato una nuova ondata di liberalizzazioni/privatizzazioni nel settore dei
servizi pubblici (e locali) con l'eccezione, da verificare nei prossimi mesi, dei servizi idrici, la notizia vale il suo peso.
Uno dei principi chiave adottati dal nuovo governo per giustificare e legittimare la nuova ondata sta precisamente
nella asserita necessità di distinguere tra la proprietà del bene o delle infrastrutture che deve/può restare pubblica e
la gestione del bene e/o dei servizi connessi che può/deve essere privata.
Nessuno può escludere il rischio che l'Italia si trovi fra alcuni anni di fronte a diversi casi di «disastro da privatizzazione» nel settore dell'energia, dei trasporti, della salute, anche perché le possibilità di disastro stanno già facendo capolino qui e là, per il momento in maniera episodica.
Penso a certi servizi nel campo della sanità (per anziani, per esempio), all'alloggio popolare, alle linee di trasporti
«secondarie».
E' legittimo quindi domandare, ma perché si persiste nell'errore di separare proprietà e gestione di un servizio pubblico, quando questa separazione è dettata unicamente da un fondamentalismo miope derivato dalla teologia capitalista mercantile che fa della concorrenza tra imprese il criterio principe di scelta ottimale tra allocazioni alternative delle risorse, dei beni e dei servizi?
Fortunatamente, il nuovo governo ha accettato di fare eccezione per l'acqua, ma si tratta chiaramente di una eccezione. La regola è quella della separazione.
La separazione è un errore perché, specie nel caso dei servizi essenziali ed indispensabili alla vita ed al vivere insieme come l'aria, l'energia, la protezione del territorio, la salute, l'educazione, la conoscenza, la sicurezza civile, essa
adotta il principio che il punto di partenza per costruire l'edifico dei servizi pubblici di un paese è l'esistenza di bisogni
di «interesse generale» (perché comuni a tutti i membri di una comunità), ma a domanda individuale (quale è considerato il «consumo» di gas, di elettricità, di trasporto pubblico, di medicinali, di ricoveri in ospedale, di metri quadrati
di casa...).
A partire da questo punto, il ruolo dei poteri pubblici consiste principalmente nell'assumere la funzione detta di utilità
pubblica (nel gergo anglosassone le public utilities) per soddisfare i bisogni.
Il servizio «pubblico» (perché offerto a tutti) diventa lo strumento che consente di soddisfare le domande individuali
dei bisogni grazie al meccanismo dei prezzi o tariffe sul mercato. Da qui la tesi dominante di considerare la quasi
totalità dei servizi pubblici come dei «servizi di rilevanza economica» e quindi sottomessi alle regole dell'economia
di mercato concorrenziale.
Il recentissimo Disegno di legge n. S 772 sui servizi pubblici locali parla dell'inevitabile necessità del «confronto
competitivo» fra le imprese gestori dei servizi come se parlasse di una «legge costituzionale» inviolabile.
Ora, il corretto punto di partenza per l'architettura dei servizi pubblici essenziali ed insostituibili alla vita e dal vivere
insieme sono i diritti, umani e sociali, e non i bisogni. Diritto alla salute, diritto all'acqua, diritto alla conoscenza, diritto
alla casa....
Da qui, la funzione pubblica deriva dalla responsabilità/dovere della comunità di creare le condizioni ed i mezzi necessari per garantire l'accesso ai beni e servizi relativi ai diritti.
Questo è il senso profondo del «potere pubblico», cioè della legittimità derivata dalla responsabilità pubblica nei
confronti dei cittadini. Pertanto, il servizio è pubblico e di rilevanza «sociale» perché di esso è responsabile la collettività a tutti i livelli, dal locale al nazionale ed al mondiale, e su tutti i piani, da quello legislativo a quello finanziario ed
economico.
Questa concezione spiega perché la proprietà del bene/infrastrutture e la sua/loro gestione sono per natura pubbliche e di titolarità di un unico e simile soggetto e quindi non possono essere separate. Partire dai bisogni a domanda
individuale anziché dai diritti universali, collettivi, cambia radicalmente la concezione della società e le strategie e le
scelte politiche, sociali e tecno-economiche. Quanti saranno fra cinque anni «i pentiti» toccati dal morbo delle liberalizzazioni/privatizzazioni? Non sarebbe meglio per tutti cambiare già ora, ed evitare di compiere l'errore?
(*) di Riccardo Petrella (Presidente dell'Acquedotto Pugliese)
Vivi il tuo Sindacato,
partecipando alle
iniziative del
Sult !
SULTrasporto
Pagina 7
Angolo del Macchinista
Sicurezza mezzi di trazione: accertamento linee di fede del cerchione.
on circolare distribuita
a tutto il pdm, si stabilisce che qualora si
accerti uno slineamento delle linee di fede
su un cerchione, la
locomotiva non può proseguire se
non dopo accurato controllo del
personale delle officine.
Ancora una volta, se mai ce ne
fosse bisogno, è palese la responsabilità del macchinista nella verifica del mezzo a lui affidato, anche
in caso di cambi volanti, ma purtroppo i comportamenti non sono
tra loro omogenei.
Vi invitiamo a riflettere sui due episodi accaduti:
do locomotiva di riserva non intendendo, ovviamente, assumersi la
responsabilità di condurre una macchina con il pericolo dello scorrimento del cerchione dall’asse della
ruota.
Fin qui niente di strano se non fosse
per la kafkiana situazione venutasi a
creare dopo.
Il treno ovviamente subiva ritardo, e
quindi subito entravano in azione i
“persuasori occulti” di Trenitalia che
telefonicamente minacciavano sanzioni per il ritardo causato.
Il macchinista era costretto a chiedere l’intervento della Polfer per
avere testimoni delle pressioni in
atto.
Dobbiamo rimarcare però che il responsabile del RTM di RFI presente
dichiarava l’assoluta liceità del com-
EPISODIO 1 – Bologna 13/8/2006
- All’inizio del proprio turno di lavoro, con cambio volante, un macchinista eseguendo un’ispezione al
mezzo si avvede che le linee di
fede di una ruota non sono tra loro
in linea.
Si attiva immediatamente chieden-
portamento del macchinista, garante del trasporto in sicurezza di centinaia di viaggiatori, schierandosi, di
fatto, dalla parte del nostro amico e
supportandone le azioni.
EPISODIO 2 – Domegliara
5/8/2006 - Stessa anormalità, uguali
pressioni ma diverso comportamen-
Redazione
to del PdM.
In
seguito
alle
molte
telefonate ricevute ed autorizzati
con M40 il PDM si accolla una
responsabilità immensa, riducendo
la velocità a 80 km/h, guidando per
quasi 150 chilometri con uno slineamento delle linee di fede che, il
giorno successivo, causa l’invio in
officina della macchina in questione.
Stavolta la pressione del
“persuasore” ha avuto l’effetto desiderato, ma ci chiediamo cosa
sarebbe accaduto se quel treno
fosse sviato come la locomotiva
deragliata a Pianoro a soli 24
km/h.
Facciamo notare che Trenitalia
non ha impartito nessun ordine
scritto ma soltanto una autorizzazione, ai macchinisti, sfilandosi, di
fatto, da ogni tipo di responsabilità
in caso d’incidente.
Tutto ciò ci porta purtroppo alla
triste contestazione che ancora la
cultura della sicurezza non fa parte
integrante del nostro bagaglio.
Se un lavoratore è costretto a
chiamare la polizia, a tutela del
proprio agire, per difendersi dalle
minacce ricevute, perché sta compiendo per intero il proprio dovere
è a causa anche dei comportamenti tenuti dai propri colleghi che
invece si piegano alle volontà irresponsabili di una parte della dirigenza aziendale.
Non dimentichiamo che ancora
non sono stato riassunti i colleghi
della trasmissione “Report”, il macchinista De Angelis ed il CST Fante, tutti licenziati perché hanno
denunciato lo sfascio in cui versa
Trenitalia.
Auspichiamo di non dover più segnalare episodi come quelli prima
esposti e che tutti noi, ma proprio
tutti, facciamo della cultura e cura
della sicurezza una priorità assoluta.
Pagina 8
SULTrasporto
Comunicazione
Società Servizi Sult s.r.l.
Prot. CDA Servizi SULT n°65/06
da Servizi Sult
“servizi in movimento”
Faenza 30 agosto 2006
Oggetto: COMUNICAZIONE
Consapevoli che nella società odierna, il compito dei sindacati non si deve limitare alla rappresentanza nel mondo
del lavoro, ma deve contribuire al alzare il potere di acquisto dei salari, il SULT Nazionale ha creato questa Società
di Servizi per realizzare una struttura parallela, mirata alla soddisfazione dei bisogni primari e non, di tutti i lavoratori,
a costi inferiori su quelli di mercato.
La nostra “mission” in via prioritaria, è quella di estendere in tutte le sedi sindacali o in uffici distaccati i servizi istituzionali, quali l’assistenza fiscale, il CAF e il Patronato e rispetto al 2005, nel 2006 abbiamo ampliato tale attività,
oltre che a Roma, anche a Bologna, Verona, Napoli, Firenze, Lecce, Messina, Milano.
In via secondaria ma non meno importante, è quella di soddisfare i bisogni e i servizi necessari alle esigenze contemporanee, abbattendo i costi di mercato, stilando convenzioni Nazionali, Regionali e Locali, con grandi e piccole
aziende e negozi, per ottenere sconti particolari.
Nelle convenzioni Nazionali, abbiamo raggiunto dei buoni risultati a costi altamente concorrenziali, nell’immobiliare
per costruzione delle Case ; Telefonia Mobile e Fissa ; Tutela Legale; Risparmio Carburante; Carta di Credito
Revolving; Tour Operator per viaggi e vacanze; Tipografie per Biglietti da Visita, Manifesti Giornali ecc… e
tutti i Prodotti Finanziari quali Prestiti, Mutui, Cessioni ecc....
A livello Locale e Regionale, abbiamo stipulato convenzioni per l’acquisto di Pneumatici, Officine Meccaniche per
riparazioni auto, Negozi che vendono prodotti di tutti i generi, Studi di Ingegneria per Progettazioni – Perizie
e Ristrutturazioni, Prodotti Fotografici, ecc…..
Nel mese di settembre usciremo con un opuscolo contenente tutte le convenzioni Nazionali, Regionali e Locali, con
recapiti e tipi di sconti abbinati.
La Sede Nazionale della Servizi SULT è stata trasferita a Bologna in Via S. Felice n° 7 e nel mese di settembre comunicheremo gli orari di presenziamento.
Un caro saluto a tutti.
Il Presidente del CDA, Mario Montanari
Servizi Sult Srl, chi siamo?
•
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•
Mario Montanari, Presidente e Rappresentante Legale, e-mail: [email protected]
Girolama Vinci, Consigliere Segretario CdA, e-mail: [email protected]
Raniero Casini, Consigliere, e-mail: [email protected]
Alfredo Ferdinandi, Consigliere
Andreas Anton Pierro, Consigliere, e-mail: [email protected]
Presidente: Mario Montanari - [email protected]
Per ulteriori info: http://www.sultservizi.it
SULTrasporto
Pagina 9
Riprende a settembre il lavoro internazionale
a necessità di un coordinamento internazionale dei sindacati
di lavoratori delle
ferrovie che agisce
contro le privatizzazioni, per lo sviluppo ed il miglioramento del servizio pubblico, nel quadro di una trasformazione necessaria sociale sono
sempre indispensabili.
Per questo, in autunno, stiamo
riprendendo gli incontri a livello
europeo, consapevoli che l’unico
modo per contrastare le direttive
europee è appunto, sembra logico
ma non è di facile realizzazione,
l’azione comune delle organizzazioni sindacali che si battono su
questi obiettivi nei rispettivi Paesi.
Lavoreremo su: la situazione attuale delle ferrovie in Europa - la
realtà e le prospettive della nostra
rete sindacale ferroviaria, il materiale sindacale che dobbiamo fare
uscire, l'allargamento della rete - i
legami con i sindacalisti di altri
continenti (Africa, Asia, Sud america).
Per questo, a fine settembre si
terrà una riunione di lavoro con
sindacati francesi, inglesi, spagnoli etc.
Abbiamo già tenuto in passato
numerose riunioni in Spagna, Italia, Francia.
Abbiamo dato vita a un paio di
scioperi europei sui temi comuni.
Cambio al vertice di Fs
Ultimissima notizia prima di andare in Stampa…
l Tesoro, azionista unico,
ha deciso di assegnare in
fretta e furia la carica di
Presidente del gruppo Ferrovie dello Stato ad Innocenzo Cipolletta e dare
l’incarico di Amministratore Delegato a Mauro Moretti, mettendo
fine al balletto di voci che da settimane si rincorrevano sul cambio ai
vertici delle Ferrovie.
Elio Catania, Presidente ed Amministratore delegato dal maggio
2005, ha lasciato l’incarico in anticipo rispetto alla scadenza del
mandato prevista per giugno 2007.
Viene così proposto un “tandem”:
Mauro Moretti, già Amministratore
Delegato di Rfi, affiancato da Inno-
(Continua da pagina 2)
cenzo Cipolletta, scelto all’esterno
delle Fs per la soluzione dei conti
in rosso (con perdite salite da 125
a 465 milioni nel 2005), le tariffe
ferme da anni, il problema storico
della qualità del servizio, ma anche una ristrutturazione societaria
del gruppo.
Ad entrambi chiediamo l’immediata riassunzione di tutti i Ferrovieri
licenziati per aver denunciato le
carenze della sicurezza in Fs ed il
ripristino dei diritti sindacali al
SULT.
Abbiamo atteso pazientemente la
nomina dei nuovi vertici di Fs.
Ora pretendiamo il reintegro dei
lavoratori al proprio posto di lavoro
e la rassegnazione delle Agibilità
sindacali.
Formuliamo, inoltre, a tutti e due i
migliori auguri di Buon Lavoro!
Il Contratto che verrà
(*)
Dobbiamo continuare a lavorare
perché gli altri (i “privatizzatori”)
sono sempre al lavoro, sempre
pronti ad attaccare i nostri diritti e
le nostre condizioni di vita e di lavoro,
sempre
pronti
a
“liberalizzare” (in basso) i nostri
stipendi e a “liberalizzare” (in alto) i
loro guadagni.
A scapito anche del servizio pubblico, cioè di quell’insieme di servizi alla collettività che sono il vero
indicatore di qualità di ogni Paese
civile.
(*) di Casini Raniero
V i c e-Coordinatore
SULT
Nazionale
Redazione
Mauro Moretti, nuovo Amministratore
Delegato delle Ferrovie dello Stato
di Luigi Corini
do più del consentito e del lecito, in nome del sacro denaro, che li appagherà dell’eccessivo onere lavorativo,
sempre gradito perché apparentemente ripagato.
In questa nuova fase storica del settore ferroviario, tristemente reale, per altro, non saranno più consentiti ripensamenti della seconda ora, perché questi giochetti vecchi e polverosi appartengono ad una strategia oramai
obsoleta, che non incanta più nessuno.
In tal modo calerà il sipario su ogni eventuale dissapore prima ancora che gli addetti ai lavori, i ferrovieri, avranno la possibilità di accettare o meno quanto a loro imbandito dalla nuova leadership di governo, che a ben sentire si basa prioritariamente sul consenso della forza lavoro, sempre che si abbia il coraggio di chiederne il parere
nei tempi e nei modi giusti.
Pagina 10
SULTrasporto
Vertenza Nazionale
PROGRAMMA RUN-TIME.
RESTITUZIONE GIORNATE
CONGEDI.
ncora non sono stati
restituiti ai ferrovieri i
congedi “rubati” dal
programma
RunTime, che non conteggiava per corrispondere i riposi a recupero delle prestazioni giornaliere eccedenti la prestazione media (Rcm), congedi,
festività soppresse e permessi.
La materia è stata definita il 23
giugno 2005 con apposito accordo
dando un’interpretazione corretta
della norma.
Non è stato ancora regolarizzato il
pregresso con la restituzione dei
congedi, erroneamente sfogati al
posto dei Rcm non attribuiti, con la
versione precedente del RunTime.
La quantificazione delle giornate di
congedo che devono essere riattribuite, varia secondo il turno di servizio svolto ed anche dal fatto di
essere dipendente di RFI o Trenitalia, in quanto il Run-Time nella
versione errata è stato applicato ai
dipendenti di Trenitalia fin dal
2003, mentre RFI ne ha fatto uso
dopo.
Possiamo però tranquillamente
affermare che le giornate sottratte
ai lavoratori sono state come minimo 7-8.
Il SULT intende attivare ogni tipo di azione atta alla restituzione del maltolto ai ferrovieri e di
Redazione
INTERRUZIONE DEI TERMINI DI PRESCRIZIONE
Rete Ferroviaria Italiana
Trenitalia
Piazza della Croce Rossa
00196 Roma
Oggetto: restituzione congedi erroneamente sfogati prima dell’ accordo 23 giugno 2005.
Il sottoscritto ………………….., dipendente di RFI/TRENITALIA, matricola
…………. con la presente chiede che gli siano riconosciuti i riposi a recupero delle prestazioni giornaliere eccedenti la prestazione media giornaliera così come stabilito dall’accordo OO.SS. / Gruppo FS del 23 giugno
2005, a definizione della materia, per il periodo dal 16.4.2003 al 23 giugno
2005.
Tale accordo, infatti, dando una definizione concordata sulla questione dell’applicazione del CCNL delle Attività Ferroviarie e del Contratto di Gruppo
FS del 16.4.2003, automaticamente riconosce l’erronea applicazione degli
stessi fino alla data dell’accordo di cui all’oggetto.
Conseguentemente devono essere riassegnati al sottoscritto i congedi sfogati a causa dell’errata applicazione del CCNL.
La presente vale quale interruzione dei termini di prescrizione ai sensi di
legge.
……………………
data
18 - 23 settembre 2006
'Assemblea Nazionale
dei Ferrovieri, il Comitato di Solidarietà con i
licenziati e la rivista dei
macchinisti,
"Ancora
IN MARCIA!" intendono promuovere una
iniziativa pubblica per illustrare e
divulgare ai viaggiatori, ai rappresentanti istituzionali ed agli organi
di stampa le gravi inadempienze
firma
conseguenza invita tutti ad inviare la seguente comunicazione, a mezzo raccomandata con
ricevuta di ritorno, per interrompere i termini di prescrizione ai
sensi di legge.
Seguirà ulteriore informativa per
mettere tutti a conoscenza degli
esiti della vertenza.
Presidio alla Stazione Termini
SETTIMANA DI PRESIDIO ORGANIZZATO ALLA STAZIONE DI
ROMA TERMINI.
…………………………………..
delle FS in materia di sicurezza.
Mentre la qualità e la sicurezza del
trasporto ferroviario diminuiscono,
si inasprisce l'atteggiamento di
sfida dell'azienda FS, non più
soltanto contro i ferrovieri ma ormai anche nei confronti delle
Autorità: ignora i pronunciamenti
parlamentari, decine di provvedimenti delle ASL contro l'Uomo
Morto, calpesta il Sindacato e importanti accordi nazionali di settore, ignora le sentenze di condanna
del Giudice del Lavoro, licenzia per
ritorsione i lavoratori e i delegati
dai delegati RSU/RLS (*)
sindacali che denunciano insicurezza, crea consapevolmente le
condizioni per l'aumento della conflittualità nel settore.
Chiediamo a tutti i ferrovieri, ai
delegati RSU e RLS, alle Organizzazioni sindacali di categoria, nazionali e regionali ed alle associazioni di aderire e dare il proprio
contributo organizzativo per la riuscita dell'iniziativa.
(*) I delegati RSU/RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri
SULTrasporto
Controcorrente
uali meriti abbiano i rappresentanti di CGILCISL-UIL-UGL di sedere
dalla loro nascita alla
loro morte al tavolo
contrattuale sinceramente lo so ma
non lo dico, potrebbero offendersi.
Dico invece che questi signori se ne
sbattono dei ferrovieri e dei loro problemi quotidiani e ciò per un motivo
che oggettivamente è sotto gli occhi
di tutti: distacchi sindacali a vita con
doppio stipendio (dal datore di lavoro e dal sindacato); trattenute a ruolo automatiche (alla faccia del referendum).
Privilegi che per i vertici di queste
Organizzazioni Sindacali si trasformano in vere e proprie fortune a
spese dei lavoratori poiché questi
dal tavolo sindacale passano al tavolo Aziendale stravolgendo così il
ruolo di chi deve rappresentare le
esigenze e le richieste dei lavoratori.
Tanto per fare uno dei tanti nomi
l’ing. Mauro Moretti da rappresentante dei lavoratori a Capo della
Rete Ferroviaria Italiana.
Insomma, tanto per essere brevi,
Azienda e Sindacato due facce della stessa medaglia che potremmo
definire come il cancro del mondo
del lavoro.
Questa grave malattia purtroppo ha
colpito nel 2004 anche i rappresentanti dell’ORSA che, non avevano
fatto tesoro dell’ottimo risultato
contrattuale dei ferrovieri 90/92
(all’epoca il Co.M.U. ottenne risultati
Pagina 11
di Giovanni Baratta (*)
con scioperi nazionali senza alcun
diritto sindacale).
Ma dicevo, dopo decine di scioperi
indetti dall’Orsa per alcune rivendicazioni dei Macchinisti, nel 2004
questa Organizzazione Sindacale
firma il contratto senza ottenere una
briciola dalla controparte deludendo i
migliaia dei loro iscritti che avevano
partecipato a decine di scioperi.
Auspico che le rivendicazioni
contrattuali che il SULT farà alle FS
in favore dei ferrovieri possano trovare con gli scioperi del Sult il
consenso di tutti i ferrovieri senza
dover accettare il tavolo contrattuale
in cambio delle richieste economiche
e normative che il Sult farà.
Se non saremo memori degli errori
altrui, questo cancro diventerebbe
metastasi.
Voglio ribadire con forza e determinazione che nonostante le poche
risorse economiche volontarie dei
nostri colleghi il ruolo del sindacato
non è quello della rappresentanza
ad ogni costo, non possiamo accettare di svendere i ferrovieri come
hanno fatto gli altri, in cambio dei
diritti sindacali e del tavolo contrattuale, il nostro mestiere è semplicemente quello di rappresentare i lavoratori che scioperano con il Sult.
IL TAVOLO CONTRATTUALE A
VITA DOBBIAMO LASCIARLO A
CGIL-CISL-UIL-UGL ED ORSA!
Notizie in breve
di Nunzio Onofrio (*)
orre voce sempre più
insistente, riguardo le
Concessioni di Viaggio
in possesso dei pensionati, che le Ferrovie
abbiano già studiato
un piano per non rinnovarle allo scadere del quinquennio
di validità delle C.L.C., cioè nel 2007.
Questo sembra, sia già stato concordato con alcune sigle sindacali.
Ad evitare, come è successo per il
pagamento dei 15 euro annuali, occorre verificare la notizia e se fosse
vera, ci si dovrà mobilitare, per evitare di vedere di nuovo calpestati i nostri diritti, la nostra dignità e perdere
ciò che si è conquistato con tante
lotte e ore di sciopero.
Salerno, Agosto 2006
nformiamo i nostri iscritti e
lettori che dal prossimo
mese di settembre è stato
aperto uno sportello per
dare informazioni riguardante ”l’invalidità civile“,
a cura di Nunzio Onofrio.
Lo sportello vuole essere di aiuto a
quelle persone che si trovano a dover subire tali situazioni, per conoscere a chi spetta e quale documentazione occorre produrre per poter
accedere alle agevolazioni previste
dalla legge 104 del 5 febbraio 1992.
Per eventuali informazioni telefonare
al Cellulare n. 3207150283, oppure
scrivere una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
(*) Coordinatore Sult Campania
(*) Coordinatore Sult Piemonte
Sciopero SULT differito al 27 settembre
l Sult, insieme alle altre sigle sindacali dell’ANPAC, ANPAV, AVIA, SINCOBAS, CNL, ATM-PP (ANPCAT - LICTA - CILA - AVSACTA) hanno
deciso di differire lo sciopero generale dei Trasporti proclamato per il 6
Settembre ed articolarlo per i diversi settori nei giorni:
• Trasporto Ferroviario, dalle ore 9,01 alle ore 17,00 del 27 Settembre 2006;
• Trasporto Pubblico Locale e Marittimo, dalle ore 00,00 alle ore 23,59 del
15 Settembre 2006;
• Trasporto Aereo dalle ore 12,30 alle ore 16,30 del 18 Settembre 2006.
Rivendicano il diritto di opporsi alla gravissima discriminazione che ha visto l’esclusione delle scriventi OO.SS. dalla “Cabina di Regia” istituita presso Palazzo
Chigi.
In assenza di segnali inequivocabili da parte del Governo le suddette agitazioni si
intendono fin d’ora confermate.
Redazione
Pagina 12
SULTrasporto
Mandiamoli a casa…
Redazione
ubblichiamo i Fac-simili delle lettere
per la disdetta al proprio sindacato.
La normativa prevede che il modulo
vada compilato in ogni parte e consegnato al proprio polo amministrativo, che lo protocolla e ne restituisce una fotocopia.
Non va quindi più inviata per raccomandata
con ricevuta di ritorno !
Per quanto riguarda gli indirizzi sono :
- per RFI: il primo è il proprio RTM, il secondo è
la vecchia Zona;
- per TRENITALIA il primo è la divisione di appartenenza (Passeggeri, T.M.R., Global Logistik), il secondo sempre le Zone.
Comunque è importante sottolineare che basta
consegnare le disdette al proprio polo, e quindi
è più semplice.
Ci auspichiamo che il passo successivo sia
la compilazione dell'iscrizione al SULT !
FINALMENTE
UNA BUONA NOTIZIA
Più viaggiatori e merci sulle FS
el primo semestre 2006, sui
treni italiani hanno viaggiato 15
milioni di viaggiatori in più rispetto allo stesso periodo del
2005.
Gli aumenti del traffico passeggeri e merci sono stati rispettivamente del 2%
e del 5%.
I risultati del traffico passeggeri riguardano i
treni Eurostar ed i Regionali.
I passeggeri dei primi registrano in particolare
una crescita vicina al 4%.
Non sappiamo però se i dati diffusi da Fs e
consegnati alla stampa, siano veritieri oppure
servivano solo per salvare l’ex Presidente e
Amministratore Delegato, Elio Catania, da un
probabile avvicendamento che poi si è verificato!
SULTrasporto
Pagina 13
Totalizzazione dei Periodi Contributivi
l provvedimento sulla TOTALIZZAZIONE dei periodi
assicurativi, che consente
al lavoratore di ottenere
un'unica pensione anche
se nel corso della propria
vita lavorativa ha svolto attività
diverse, con iscrizione a più enti
pensionistici, pone rimedio ad una
problematica ormai presente da
più di 15 anni.
OGGI
Il paradosso attuale è che un lavoratore che lavori all'estero in Paesi
diversi può "totalizzare" liberamente, ovverosia computare ai fini della pensione tutti i periodi di attività
lavorativa svolti in tali Paesi, mentre in Italia la totalizzazione è consentita solo quando il lavoratore
abbia maturato, in tutte le gestioni
pensionistiche interessate, tutti i
requisiti di contribuzione e di età
richiesti per la pensione di vecchiaia.
IL NUOVO DECRETO
E' stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il Decreto Legislativo 2
Febbraio 2006, n. 42, con il quale
vengono introdotte nuove disposizioni in materia di totalizzazione
dei periodi contributivi.
Per la totalizzazione si intende
quel meccanismo che consente al
lavoratore, gratuitamente (in alternativa alla ricongiunzione onerosa)
di cumulare diversi periodi assicurativi versati in più gestioni previdenziali al fine di conseguire un
unico trattamento pensionistico.
Il soggetto può ora "totalizzare" i
diversi periodi di iscrizioni nelle
varie gestioni pensionistiche a
condizione che:
- abbia almeno 20 anni di contribuzione complessivi e 65 anni di età;
- abbia 40 anni di contribuzione
complessiva a prescindere dagli
anni di età;
- tutti i periodi da totalizzare abbiano una durata di almeno 6 anni.
La totalizzazione è permessa anche se con il cumulo dei vari anni
di contribuzione non viene rag-
Per saperne di più:
- CIRCOLARE INPS N.69/2006
- DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio
2006, n.42
- DIRETTIVA MINISTRO WELFARE
Vai in Internet e clicca quì:
http://www.inps.it/circolari/Circol
are%20numero%2069%20del%20
Redazione
giunto il minimo contributivo in tutte le gestioni interessate alla totalizzazione.
Sono particolarmente interessati
coloro che, tra i lavoratori autonomi o i liberi professionisti, hanno
periodi di contribuzione come lavoratori dipendenti, oppure per i soggetti (co.co.co. o lavoratori a progetto) che sono iscritti alla c.d.
"gestione separata" INPS, i cui
contributi non possono essere attualmente trasferiti.
Sono, in effetti, totalizzabili i periodi assicurativi versati nelle gestioni
previdenziali come Inps, Inpdap,
ecc., nelle Casse per liberi professionisti, nel Fondo Clero e nella
gestione separata dell'Inps.
Il provvedimento è inoltre di grande rilievo per i cosiddetti lavoratori
"over 55" che perdono il posto di
lavoro, la cui eventuale ricollocazione lavorativa nel settore dei
lavori a progetto può trovare adeguata tutela previdenziale.
Il trattamento pensionistico in totalizzazione viene calcolato col metodo contributivo.
La domanda di totalizzazione deve
essere presentata alla gestione
previdenziale di ultima iscrizione
del lavoratore che ha il compito di
attivare il procedimento.
Istituito il Comparto Trasporto Marittimo
Redazione
a Segreteria Nazionale SULT ed una rappresentanza di personale marittimo di varie qualifiche, hanno sottoscritto l'atto costitutivo della nuova rappresentanza SULT tra i Marittimi.
Partendo dalla condivisione sulle questioni sindacali generali e di categoria, si è convenuto di
"avviare un'iniziativa sindacale di base, tesa a contrastare l'applicazione di logiche contrattuali che ledono gli interessi dei lavoratori, nonché a contribuire alla costruzione di un sindacalismo di base nazionale che possa rappresentare, unitariamente, i lavoratori che non intendono subire passivamente le continue sconfitte e la perdita di diritti che le altre OO.SS., sia confederali
che autonome, stanno contribuendo a determinare." Sito Web: www.sultmarittimo.it
Pagina 14
SULTrasporto
Per ora spacchettamento evitato
ramonta l’ipotesi dello
spacchettamento delle
Ferrovie dello Stato, ma
il Tesoro studia il futuro
assetto della Società.
Dopo la querelle politica
di fine luglio, in cui si era ipotizzata da più parti la separazione di Trenitalia, Rete Ferroviaria Italiana e Grandi Stazioni dalla holding Ferrovie dello
Stato, sembra che il ministero
dell’Economia abbia deciso di
lasciare intatta l’attuale struttura societaria almeno fino a
quando i conti del gruppo non
miglioreranno in modo significativo.
Il tempo necessario per rimettere le cose in sesto dovrebbe
essere di due o tre anni, poi partirà
il riassetto del gruppo.
Il progetto a medio termine del
ministero dell’Economia per i treni
di Stato sarebbe dunque quello di
mantenere in piedi la holding fino
al pareggio di bilancio, per poi procedere allo spacchettamento in
concomitanza della liberalizzazione nel settore ferroviario, aprendo
ai privati il capitale di Trenitalia.
Per quanto riguarda la rete gestita
da Rfi, l’orientamento sarebbe di
mantenerla interamente in mano
pubblica.
Per Grandi Stazioni (la società che
Redazione
controlla i 13 maggiori scali ferroviari italiani) i tecnici del ministro
Tommaso Padoa-Schioppa starebbero studiando la completa cessione ai privati, dal momento che la
gestione delle stazioni non rientra
nel core business di Fs.
Oltretutto già ora nel capitale
di Grandi Stazioni sono presenti azionisti privati.
Infatti la società guidata da
Enrico Aliotti è controllata al
60% dal Gruppo Ferrovie dello
Stato, ma è partecipata per il
restante 40% da Eurostazioni.
Quest’ultima è detenuta in tre
quote uguali del 32,71% da
Edizioni Holding (gruppo Benetton), da Pianini Lavori
(gruppo Caltagirone) e da Pirelli, mentre il residuo 1,87% è di
Sncf Partecipations (che fa capo
alle ferrovie francesi).
Parcheggi Fs a Trento: Rfi batte Trenitalia
l problema dei parcheggi riservati al personale FS nella stazione di Trento è di
vecchia data.
Con l’apertura di una
zona riservata ai lavoratori,
tramite accesso chiuso da
sbarra automatica, la questione aveva trovato finalmente
una risoluzione seppur parziale.
Purtroppo però ancora una
volta si è dimostrato che FS non
perde occasione per mettere uno
contro l’altro i lavoratori.
Infatti nella distribuzione dei badge
che consentono l’uso del parcheggio, le 40 tessere (20 per RFI e 20
per Trenitalia), a causa dell’assenza per ferie del responsabile, sono
state distribuite unicamente al personale di RFI.
Ancora una volta il personale del
Trasporto Regionale di Trento è, ci
Sede Nazionale:
Redazione
passi l’espressione, “cornuto
e mazziato“, in quanto il problema dei parcheggi è stato
sollevato da un gruppo di 25
C.S.T. che con lettera inviata
al Responsabile Trenitalia
chiedeva una soluzione alla
questione.
Questi lavoratori, in assenza
assoluta di interventi del proprio rappresentante RSU
(confederali se ci siete ……
battete un colpo!), hanno subito l’ennesima ingiustizia da parte
di Fs che con arroganza mette in
atto ancora una volta il vecchio
motto del Senato dell’Antica Roma : “DIVIDE ET IMPERA”.
Via Giovanni Lanza, 111 - 00184 ROMA
Tel/Fax: 06486409 - Web Site: www.sult.it - e-mail: [email protected]
Presidente e Rappresentante Legale: Siniscalchi Vincenzo
Segreteria Nazionale: Casini Raniero - Cortese Roberto Modesti Pasquale - Tiseo Francesca - Tomaselli Fabrizio
SULTrasporto
Pagina 15
Liquidazione “scandalosa” a Catania
a trattativa tra il ministero dell’Economia e il
Presidente e Amministratore Delegato di Fs,
Elio Catania, per concordare l’uscita del
manager dalle Ferrovie, è in vista di
conclusione.
Il Tesoro, dopo aver acquisito il parere negativo dell’Avvocatura dello
Stato sulla possibilità di evitare la
penale di 10 milioni di Euro (circa
20 miliardi delle vecchie lire), che il
contratto riconosce a Catania in
Redazione
caso di rimozione anticipata dall’incarico, si sarebbe rassegnato a
liquidare «spontaneamente» la ricca buonuscita, per prevenire una
vertenza ancora più costosa.
Sarebbe, però, solo una cosa vergognosa che griderebbe allo scandalo, dare un premio così sostanzioso a chi, dopo due anni alla guida della holding FS, non è riuscito
ad eliminare le passività ma è riuscito a farla retrocedere.
Siamo in attesa di sapere qualcosa
in merito!
Stazione Ferroviaria nel mezzo delle Api
Redazione
catteranno in autunno i lavori, nel Canton
Grigioni, per la costruzione della Porta Alpina, la stazione ferroviaria più profonda al
mondo.
L’opera è parte integrante del progetto Alptransit, cioè l’attraversamento veloce sotto le Alpi che collegherà la Svizzera all’Italia (l’asse è
quello del Gottardo).
Annesso alla nuova stazione ferroviaria incassata nelle
Alpi anche un ascensore sotterraneo di 800 metri che
collegherà la “fermata” con il futuro tunnel di base del
Gottardo.
Dei complessivi 153.5 chilometri di gallerie, cunicoli e
pozzi della Galleria di base del San Gottardo sono stati
scavati entro il 1° agosto 2006 esattamente 97,78 chilometri, pari al 63.6 per cento.
L’Infomobilità delle Ferrovie dello Stato
u Isoradio, “Radio 24 Il Sole 24 Ore” e molte emittenti regionali è attivo il nuovo servizio radiofonico di informazione sul traffico
ferroviario.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha realizzato
un nuovo servizio di informazione alla
clientela sul modello del Cciss viaggiare informati.
Ora è partito il notiziario di Infomobilità delle Ferrovie
Redazione
dello Stato per aggiornare in tempo reale i clienti sull’andamento del traffico ferroviario.
Dalle frequenze di Isoradio - 103.3 MHz, in collegamento dalla sala operativa delle Ferrovie dello Stato,
vengono diramate in modo cadenzato ai radioascoltatori, una panoramica sulla circolazione dei treni,
elencando eventuali criticità e ritardi.
Su Isoradio 103,3 (a Roma la frequenza è 103,450)
l’appuntamento è dal lunedì al sabato, con tre appuntamenti al giorno. Il primo appuntamento è alle 6,30; l’ultimo alle 20,30.
Con uno stile analogo a quello usato per il traffico automobilistico – e quindi abituale per gli ascoltatori - si forniscono informazioni utili sia a quelli che si devono mettere in viaggio in treno, sia a coloro che si stanno recando in stazione per accompagnare o accogliere i
viaggiatori.
Il servizio è esteso ad oltre 100 emittenti radiofoniche
regionali e presto lo sarà anche al CCis-Viaggiare Informati e ad alcune emittenti televisive.
s.u.l.t. - Sede Nazionale: Via Giovanni Lanza, 111 - 00184 Roma - Tel/Fax 06 486409
Sindacato Unitario Lavoratori Trasporti - Comparto delle Attività Ferroviarie
Sede Nazionale: Via Marsala 75 – 00185 Roma
Fax 06/87459063 - Tel. Cell. 348-3862714
E-mail: [email protected]
Web page: www.ucsweb.it - www.sult.it
E-mail: [email protected] - [email protected]
SULTrasporto - Periodico del SULT - FS
Supplemento al n. 178 del mese di Settembre 2006
del mensile d’informazione: “Emilia Romagna eventi”
Registrato al n. 943 del 05/07/1990
presso il Tribunale di Ravenna
Direttore Responsabile: Dario Montanari
Direzione e Redazione:
Via Sacchetti, 15 - FAENZA (Ra)
Spedizione in abbonamento postale - Abbonamento annuo Euro 15,00
Ricordiamo a tutti coloro che avessero delle idee, delle proposte, dei suggerimenti, delle critiche o delle proteste da esprimere, di farcele pervenire attraverso i nostri Coordinatori Compartimentali oppure inviando direttamente una
e-mail a: [email protected] oppure al Fax 06/87459063.
Portale FS per le Risorse Umane
i segnaliamo un nuovo portale pubblicato
dal Gruppo Ferrovie
dello Stato, anche se molti lo conoscono già.
Il portale promette di essere un
luogo in cui interagire con l'azienda, accedere a servizi e informazioni, condividere e confrontare
conoscenze idonee.
Questo è l'indirizzo:
http://fs.in-fs.it
Tra gli innumerevoli servizi è possibile vedere e stampare il proprio
cedolino stipendiale (dal giorno 21
di ogni mese), è sufficiente registrarsi.
Per motivo della privacy si dovrà
utilizzare un codice personale
composto da 10 cifre; le prime 4
sono date immediatamente all'atto
dell'iscrizione mentre le rimanenti
Redazione
6 cifre saranno comunicate nel
cedolino del mese successivo
all'iscrizione.
Con il codice personale, inoltre,
sarà possibile visualizzare i propri
dati personali e retributivi, per cui
si raccomanda di conservare con
cura il codice personale e la
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comunque è già possibile navigarlo.
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