LA
Voce DELLA
omunità
C
MAGGIO 2015
MEDA
13 MAGGIO 2015
ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE DI NOSTRA SIGNORA DI FATIMA
FESTA DELLA PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA
“SIGNORE, DACCI SEMPRE
QUESTO PANE”
Un augurio a tutti coloro
che domenica 17 maggio
riceveranno
la Prima Santa Comunione
LA PAROLA DEI SACERDOTI
SAPER ASCOLTARE
Ascoltare l’altro: scuola di pazienza che insegna a dimenticare se stessi
P
ochi sono quelli che sanno ascoltare gli altri. Pochi ricordano di avere
due orecchi e una bocca sola, quasi che
la natura stessa li ammonisca ad ascoltare il doppio di quanto non parlino.
È necessario e utile nella vita acquistare questa dote di sapere ascoltare. È
una dote che non fa difetto ai santi. Il
Curato d’Ars passava tante ore al giorno a confessare, eppure sapeva ascoltare i suoi penitenti con un’attenzione
così personale, che tutti ne restavano
meravigliati.
È una grande dote questa; ed è anche
una forza prodigiosa. Nulla, infatti, induce il nostro interlocutore ad aprire il
cuore quanto l’attenzione che gli prestiamo, la premura che gli dimostriamo
di partecipare alle sue afflizioni. Scuola
di pazienza; ma, prima ancora, scuola
che insegna a dimenticar se stessi.
Bisogna ascoltare ciò che il nostro interlocutore dice ed anche ciò che non
dice, comprendere il senso di un silenzio imbarazzato, di una mezza parola,
di una reticenza. Pochi lo sanno fare.
Qualche volta occorre persino sapere
intendere “sì” anche quando l’altro ha
detto un “no”.
Vi sono ascoltatori eccezionali che hanno il dono di spingere l’altro a parlare,
d’indurlo a vincersi, a dare di più di
quello che non avrebbe dato, rispondendo alla loro tacita attesa con una
parola di incoraggiamento. Sono rari,
ma sono preziosi.
«Beati quelli che sanno ascoltare in profondità, perché udranno Dio». A noi
sembra incredibile che Dio ci parli, eppure lo fa ininterrottamente. E perché,
allora, non udiamo la sua voce? Semplicemente perché non stiamo in ascolto.
Il Signore ci parla con la Scrittura e con
la vita, con i miracoli e con l’azione della
Provvidenza. Ma per udirlo è necessario
ascoltarlo su di una lunghezza d’onda
che è sua particolare e che Egli rivela a
chi lo prega e l’ascolta nel silenzio.
Don Ernesto
QUARESIMA DI FRATERNITÀ
REP. CENTRAFRICANA.
FACCIAMO COMUNITÀ
Giovani e famiglie al centro dei progetti
“R
EP. CENTRAFRICANA — Facciamo Comunità” era il progetto di
raccolta fondi proposto per la Quaresima di Fraternità 2015. Destinatari principali i giovani, per dare loro un lavoro
e una possibilità di sopravvivenza, e le
famiglie, per offrire loro elementi di coesione e unione. Abbiamo ricavato poco
più di euro 1.500 che, uniti ad altri raccolti nelle varie parrocchie della diocesi, attraverso l’Ufficio Missionario e la Caritas
serviranno a creare un nuovo magazzino
di stoccaggio e vendita di prodotti agricoli locali, dando visibilità e fiducia ad alcune associazioni (soprattutto femminili)
di fronte alle autorità governative.
2
La carità non si ferma mai; il mese di
maggio, dedicato alla Mamma Celeste,
coincide anche con l’appuntamento del
“Gesto del Riso”, la vendita di pacchi
da 1 e 5 Kg. a cui partecipa tutta la zona
V di Monza tramite i Missionari Saveriani di Desio a favore di microprogetti di
evangelizzazione in terre di missione.
Quest’anno uno dei progetti (Decanato di Seregno-Seveso) riguarda la proposta delle suore Francescane Angeline (sr. Marina Riva) per la Missione di
Kikombo, diocesi di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.
Destinatari i ragazzi del Liceo pedagogico e agricolo di Kikombo (apparte-
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
nenti al territorio limitrofo alla città fino
a 40-50 km all’intorno). I ragazzi nella
scuola ricevono anche la formazione catechetica e cristiana a cura del parroco
di Kikombo.
Obiettivo dell’intervento: mettere i ragazzi in condizione di poter utilizzare un
luogo adeguato con materiale idoneo
(informatizzazione) per la catechesi e la
formazione umana. A questo scopo viene dedicata e attrezzata una sala idonea.
I gruppi missionari della Comunità Pastorale saranno alle porte della chiesa
sabato 23 e domenica 24 maggio.
Gianni Paccagnella
GRUPPI DI ASCOLTO
“NON COMPRENDETE ANCORA?”
La nostra salvezza viene da Dio
I
l sesto incontro propone alla nostra riflessione un testo composto da tre piccoli brani: Mc. 8,1-21. Il primo è una seconda
moltiplicazione dei pani, poi c’è una disputa con alcuni farisei
e infine un rimprovero di Gesù ai suoi discepoli.
Questa moltiplicazione dei pani ha somiglianze e differenze
con la precedente. Tra le somiglianze la prima cosa che colpisce è la compassione che Gesù ha per la folla numerosa senza
nutrimento: la domanda ai discepoli per sapere quanti pani
hanno e le parole che Gesù usa sono le stesse della prima
moltiplicazione e gli avanzi sempre abbondanti dopo che la
folla è stata saziata.
Troviamo comunque anche delle differenze. Innanzitutto la
prima moltiplicazione avviene in territorio di Israele, mentre
in questa siamo in territorio pagano. Nel primo racconto la
folla era con Gesù da un giorno, mentre qui è già da tre giorni
che lo segue. A differenza della prima qui siamo in una zona
deserta; nella precedente sono i discepoli che danno disposizione alla folla di sedersi, mentre qui è Gesù che prende l’iniziativa. Quattromila è il numero della totalità, dell’universalità,
perché quattro sono i punti cardinali, quindi questo pane è
per tutti con ogni pienezza.
Dopo questo miracolo ritorniamo in territorio di Israele, dove
avviene una disputa con alcuni farisei. Abbiamo la richiesta
dei farisei che vogliono un segno che provenga dal cielo che
dimostri che queste cose che lui fa vengono da Dio; la loro intenzione non è di conoscere Gesù, ma vogliono metterlo alla
prova sperando che non riesca e venga quindi smentito. Nonostante quello che lui ha detto, i miracoli che ha compiuto,
le persone che ha guarito, i pani moltiplicati, vogliono ancora
un segno, per questo Gesù si allontana non compiendo alcun
segno ed evitando di continuare la discussione.
Nel terzo brano troviamo Gesù e i suoi discepoli di nuovo in
barca. Si apre una dibattito tra loro per il fatto che avevano
dimenticato di prendere dei pani e quindi con loro ne avevano
uno solo. Marco sottolinea che questo pane che loro hanno è
la cosa essenziale; con loro c’era la persona essenziale, con loro
c’era Gesù. Poi con una serie di domande Gesù ricorda loro
la prima e la seconda moltiplicazione dei pani, ma i discepoli
hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono; il loro
cuore è indurito e nonostante tutto non comprendono ancora.
Il problema dei discepoli è che loro con la memoria ricordano i fatti, ma non ne comprendono il senso, per questo Gesù
conclude con l’ultima domanda: «Non comprendete ancora?».
Noi cerchiamo la salvezza in tante cose, ma non l’aspettiamo
da Dio, non ci aspettiamo che la salvezza è che Gesù è morto;
ci vuole tanto lavoro da parte di Dio per aiutarci a capirlo, ma
non sarà mai nella forma di forzarci a cambiare il cuore: Dio ci
lascia la libertà.
La cosa che ci manca è riconoscere che ho bisogno di una vita
buona che non mi do da me, ma quando lo riconosco alzo
lo sguardo e mi viene data; è l’unica possibilità che ho per
riceverla, altrimenti vuol dire che non la voglio da un altro. È
più rassicurante credere che me la posso dare da me, mentre
questo vuol dire fare un passo fuori e fidarsi.
Gruppo di ascolto Asnaghi
3
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ - ELEZIONI 18 E 19 APRILE
ELEZIONI CONSIGLIO PASTORALE
Sabato 18 e domenica 19 aprile si sono svolte le votazioni per il rinnovo
del Consiglio pastorale della nostra Comunità
ESITI DELLE ELEZIONI PER IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE
Lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:
1.
Votanti: nr. 2815
2.
Schede bianche: nr. 53
3.
Schede nulle: nr. 10
4.
Schede valide: nr. 2752
Hanno ricevuto voti:
I LISTA
Asnaghi Andrea
parrocchia Santa Maria Nascente
623
Basilico Francesco
parrocchia Madonna di Fatima
260
Caimi Susanna
parrocchia Santa Maria Nascente
387
Cazzulani Gabriele
parrocchia San Giacomo
635
Colombo M. Grazia
parrocchia Santa Maria Nascente
557
Donadello Andrea
parrocchia Santa Maria Nascente
231
Giorgetti Chiara
parrocchia Santa Maria Nascente
622
Villa Diana
parrocchia Madonna di Fatima
487
II LISTA
Besana Italo parrocchia Madonna di Fatima
138
Brigo Monica
parrocchia Madonna di Fatima
247
Busnelli Rosaparrocchia San Giacomo455
Ceccon Denis parrocchia Madonna di Fatima
195
Corbetta Giorgio
parrocchia San Giacomo
272
Crippa Marcoparrocchia San Giacomo248
Dentoni Angela
parrocchia Santa Maria Nascente
652
Familiari Caterina parrocchia San Giacomo
173
Ferrario Andrea parrocchia Madonna di Fatima
124
Orsenigo Fabiola
parrocchia Santa Maria Nascente
259
Padoan Barbara
parrocchia Madonna di Fatima
105
Rivolta Antonella
parrocchia Madonna di Fatima
141
Rocca Marcella
parrocchia Santa Maria Nascente
276
Ronzoni Simona
parrocchia Madonna di Fatima
208
Schiavolin Mirkoparrocchia San Giacomo288
Sgaria Fabioparrocchia San Giacomo96
III LISTA
4
Bonacina Laura
parrocchia Santa Maria Nascente
400
Colombo Clementina
parrocchia San Giacomo
407
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ - ELEZIONI 18 E 19 APRILE
Cassina Mario parrocchia Santa Maria Nascente
309
De Luca Giuliano
parrocchia Madonna di Fatima
271
Lanzani Adriano
parrocchia Madonna di Fatima
457
Meda Adolfoparrocchia San Giacomo558
Orsi Pinuccia
parrocchia Santa Maria Nascente
701
Terragni Anna
parrocchia Santa Maria Nascente
434
Zia Massimiliano parrocchia San Giacomo
295
Entreranno quindi a far parte del Nuovo Consiglio:
I LISTA
Asnaghi Andrea
Caimi Susanna
Cazzulani Gabriele Colombo M. Grazia
Giorgetti Chiara
Villa Diana
II LISTA
Brigo Monica
Rocca Marcella
Busnelli Rosa
Ronzoni Simona
Ceccon Denis
Corbetta Giorgio
Crippa Marco
Orsi Pinuccia
Terragni Anna
Dentoni Angela
Schiavolin Mirko
III LISTA
Bonacina Laura
Lanzani Adriano
Meda Adolfo
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
DON DAVIDE DAL BRASILE
GLI AUGURI PASQUALI
DI DON DAVIDE DAL BRASILE
Il racconto della chiesa della diocesi di Castanhal
LA FEDE SEMPLICE DI UN POPOLO CHE CREDE IN DIO
C
arissimi amici,
mi sembra ieri che sono ripartito per il Brasile e siamo già
a Pasqua! E, mentre in Italia è arrivata la primavera, qui siamo
ancora in pieno inverno! Piove tutti i giorni, e molto forte.
1. Voglio cominciare questa lettera parlandovi un po’ della
chiesa o, meglio, della diocesi di Castanhal, la diocesi che mi
ha accolto. La sua storia è molto breve. È nata dieci anni fa separandosi dalla arcidiocesi di Belém. Le parrocchie sono trentatre e ciascuna di esse, oltre alla “matriz” (la “matrice”, cioè
la chiesa madre), è formata da molte comunità. Credo che la
parrocchia che ha più comunità sia quella di São Domingos
do Capim che arriva a sessantadue comunità! Le comunità
si trovano tutte in zone boschive, raggiungibili percorrendo
strade di terra battuta che in inverno, a causa delle piogge,
diventano di difficile (a volte persino impossibile) accesso. Il
clero della diocesi è formato da trentasette “padres” (preti) di
cui otto fidei donum (siamo quattro italiani, oltre al vescovo di
Brescia; tre brasiliani che provengono dalle diocesi ricche del
sud, uno spagnolo). Facendo un calcolo veloce tra il numero
di parrocchie e il numero di preti, è facile intuire che un prete
da solo deve prendersi cura della parrocchia e di tutte le sue
comunità! E questo vuol dire che ci sono comunità che celebrano la Messa una volta al mese o ogni due o tre mesi! […]
2. Questa situazione ha obbligato la chiesa locale a sviluppare
molto il carisma laicale e il ministero diaconale. Le comunità
più organizzate, oltre al coordinatore, hanno ministri dell’Eucaristia e ministri della parola che celebrano una liturgia della
parola tutte le domeniche. Le comunità più grandi hanno anche momenti settimanali di adorazione, di novena, di recita
del rosario e gruppi di lectio divina nelle case. È molto bello vedere questo coinvolgimento dei fedeli e il desiderio di
essere protagonisti nella propria chiesa. Le difficoltà, però,
non mancano. La pastorale, in generale, ripete stancamente
Irmã Francisca con i bambini del catechismo
6
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
iniziative plurisecolari (basti pensare che per molte comunità
il momento più importante dell’anno, molto più importante
del Natale e della Pasqua, è la festa del patrono! E la novena
settimanale del martedì è più frequentata della Messa!) e la
maggior parte delle persone che guidano le diverse iniziative
pastorali della comunità (e la stessa liturgia della parola!) non
hanno ricevuto nessuna formazione specifica! […]
3. In questo contesto la mia missione si svolge principalmente
a livello di formazione dei diaconi permanenti e dei seminaristi. Attualmente ci sono circa quaranta diaconi permanenti
ordinati poco prima che arrivassi (credo nel 2009) e altri settantacinque candidati in formazione! La scuola diaconale
si svolge una volta al mese, dal venerdì sera al pranzo della
domenica, nel centro pastorale diocesano. Alla scuola partecipano anche trenta candidati al diaconato della diocesi di
Braganza. Di questa scuola io sono il rettore, il padre spirituale (insieme a un altro padre) e il professore (in diocesi ci sono
soltanto altri due padres col dottorato, uno in liturgia e l’altro in diritto canonico)! Una piccola equipe formata da alcuni
diaconi permanenti mi accompagna nella formazione. Certo,
pensando alla ricchezza della proposta e alla pluralità delle
figure educative, la formazione dei nostri diaconi, a Milano, è
tutta un’altra cosa! Qui il prerequisito scolastico richiesto per
poter cominciare la scuola è minimo: l’“ensino fundamental
completo” (di fatto l’equivalente, anche se in generale di livello molto molto scadente, delle elementari e delle medie
in Italia). Alcuni candidati non hanno neanche le condizioni
economiche per pagare il soggiorno al centro pastorale! Nonostante tutto, però, tra di loro ci sono autentici esempi di
vita e di fede, dedicati alla preghiera e alla missione. […]
4. Oltre ai diaconi accompagno i seminaristi, a livello scolastico. I seminaristi della nostra diocesi sono ventitre. Otto
abitano in Castanhal, in casa del vescovo, dove trascorrono il
primo anno concludendo l’“ensino medio” (la nostra scuola
superiore); quindici abitano nel seminario vero e proprio in
Ananindeua, dove si trova anche l’Istituto di Teologia in cui,
due giorni alla settimana, insegno Cristologia e Trinitaria. Frequentano l’istituto seminaristi e religiosi provenienti da quat-
DON DAVIDE DAL BRASILE
tordici diocesi circa! L’attuale secondo anno di teologia (che
è il quarto di formazione dato che si incomincia con un biennio di filosofia) è composto da ventiquattro studenti. Questo
insegnamento per me è una sfida. Innanzitutto perché la formazione scolastica degli alunni è generalmente molto scarsa,
pregiudicata dagli scioperi che si ripetono come un ritornello
tutti gli anni e durano mesi! E, in secondo luogo, perché la
mia formazione “occidentale” si incontra con una sensibilità totalmente differente. La nostra impostazione è molto più
razionale, scientifica, critica... l’approccio conoscitivo del popolo brasiliano è molto più affettivo, accogliente, basato sul
racconto, l’esempio e la testimonianza di vita. Provate a confrontare lo “stile” umano, pastorale e teologico di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco e capirete subito quello che
voglio dire! In questo contesto, insegnare teologia – una teologia che ha una tradizione totalmente occidentale – è una
vera e propria sfida. Una sfida che, oltretutto, è resa ancora
più difficile dalla globalizzazione: in questo mondo forme di
religiosità premoderne (diremmo vicine alla “magia” e alla
“superstizione”) si mischiano con le critiche moderne alla religione (di tipo “illuministico”) e l’indifferenza postmoderna!
5. L’esperienza di chiesa che amo di più è, però, quella delle
comunità, soprattutto se piccole e povere. Qualche settimana fa ho celebrato la Messa nella comunità di Jesus Bom
Samaritano. Si trova all’interno di un quartiere periferico di
Castanhal. Qualche anno fa era ancora una “invasione”,
adesso il proprietario ha definitivamente ceduto il terreno.
Ora è il “bairro” (quartiere) “Ana Julia”. Era sabato sera
quando ho celebrato la Messa. La strada principale, un mare
di fango, era bloccata da un pullman della “Crociata evangelica” che, messo di traverso, impediva il passaggio. Alcu-
Il bellissimo mosaico montato l’anno scorso
nella cattedrale di Castanhal
ni uomini stavano sistemando delle sedie di plastica, mentre
l’altoparlante annunciava a squarciagola l’imminente inizio
del culto protestante. Ho raggiunto la comunità per una via
laterale, ancora più piccola, ancora più buia e infangata. La
celebrazione si è svolta all’interno di una casa di legno o,
meglio, di una stanza con due sole pareti, senza porte e finestre. A poco a poco sono arrivati i fedeli, credo una ventina
in tutto, soprattutto donne e bambini. Un bambino ha pianto
dall’inizio alla fine della Messa! Già durante le letture ha iniziato a piovere. Si sono formate pozzanghere dentro la casa!
La tovaglia dell’altare (un semplice tavolo di legno) era tutta
bagnata. Ciononostante ho ammirato la fermezza di tutti i
fedeli. Alcuni in piedi, altri seduti, ci si è stretti un po’ per
non bagnarsi. E abbiamo continuato la celebrazione fino alla
fine, con calma. È stata una Messa povera dal punto di vista
liturgico. Ma ricca di fede, di gioia e di affetto. Tutto è stato
molto semplice, come semplice è la fede di questo popolo
che crede in Dio, affidandosi a Lui nelle difficoltà quotidiane
e ringraziandolo nelle infinite grazie che si mostrano agli occhi dei semplici, tutti i giorni.
6. La vita al km 7 continua... come sempre, come se il tempo
si fosse fermato in un “Oggi” eterno. Come sempre i bambini
sono bellissimi e affettuosissimi. Come sempre le mamme si
prendono cura dei figli, spesso da sole, con una dignità sorprendente (come N*, una giovane mamma di 30 anni, che vive
da sola, in una stanza poverissima, con le sue cinque figlie).
Come sempre molte donne soffrono nelle mani di uomini violenti (come L*, che ho accompagnato in ospedale e alla delegacia das mulheres per denunciare il marito che ha tentato
di ucciderla!). Come sempre ragazzine poco più che bambine
diventano mamme e scelgono di andare a convivere con il
padre dei loro figli o con un nuovo compagno (come F*, una
ragazzina di 14 anni incinta, e D*, di 15 anni già mamma di un
bambino). Come sempre la scuola è un nido che insegna ai
bambini come volare. Come sempre la fabbrica “Samaritana”
è un pozzo che svela a donne stanche e umiliate come dissetarsi. Come sempre la nostra piccola comunità è la casa che
raduna la famiglia dei figli di Dio, che celebrano la Pasqua di
Gesù facendo memoria dell’ultima cena, gioendo della presenza del Signore tra noi, finché Egli venga.
Grazie ancora dell’amicizia e delle preghiere,
Buona Pasqua a tutti
don Davide
7
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PER RIFLETTERE
CONFRONTARSI SUL GENDER
Ulteriori commenti su un tema molto attuale
Pubblichiamo due riflessioni giunte alla nostra Redazione in risposta all’articolo pubblicato
sullo scorso numero della Voce
VICINO AI BAMBINI PER PROMUOVERE LO SVILUPPO
DELL’IDENTITÀ, DELL’AUTONOMIA E DELLE COMPETENZE
Ho letto con attenzione l’articolo intitolato “Gender — la grande bugia” apparso sul numero di aprile de “La voce della
comunità”. Arrivata in fondo alla pagina
ho sentito l’urgenza di condividerne il
contenuto con altre persone, educatori
e non, e di dare voce al mio pensiero.
Innanzitutto ritengo che un argomento
tanto importante e delicato non si possa esaurire in una paginetta ed abbia
bisogno di attingere a tutte le esperienze, non solo a quelle “negative” che,
come si sa, fanno scalpore e vengono
usate come cavalli di battaglia per ogni
tipo di ideologia, nessuna esclusa.
Non voglio entrare nel merito del progetto citato dal momento che non lo
conosco; preferisco fare alcune considerazioni visto che già da due anni l’Istituto
Comprensivo in cui lavoro propone agli
alunni — dalla scuola dell’infanzia alla
scuola secondaria — il progetto “Pari
lo imPARI a scuola” nell’ambito dell’iniziativa regionale “Progettare la parità in
Lombardia” che si propone, coinvolgendo i genitori in prima persona, di riflettere su temi quali l’uguaglianza, le pari
opportunità tra uomo e donna, la valorizzazione e il rispetto delle differenze,
tenendo conto dell’età e della maturità
degli alunni con cui si lavora.
Ricordo che ogni progetto, soprattutto se
sperimentale, viene presentato e illustrato ai genitori attraverso tutti i canali degli
organi collegiali e nelle riunioni di classe,
per cui mi sembra veramente scorretto
sostenere che i genitori vengano “emarginati” da ciò che la scuola propone.
Mi chiedo piuttosto dove sono i genitori, come mai la loro partecipazione alla
vita della scuola sia così difficile, perché
non sono presenti quando potrebbero
esprimere il loro pensiero, le loro posizioni! Sempre pronti ad alzare la voce se
il/la proprio/a figlio/a viene coinvolto/a
in esperienze negative, ma per il resto
distratti e superficiali. So bene quanto
sia difficile il mestiere del genitore e non
voglio colpevolizzare nessuno, ma un
po’ di responsabilità è necessaria!
Mi ha poi profondamente amareggiata
e ferita il racconto relativo al progetto
della regione Friuli Venezia Giulia a cui
l'articolo fa riferimento.
La mia esperienza trentennale nella
scuola dell’infanzia (da decenni non si
chiama più asilo) mi dà la certezza che
nessun docente (se non pervertito!!!) si
permetterebbe mai di proporre e tanto
meno di partecipare ad un’iniziativa che
preveda un “gioco” così come descritto.
In tutti questi anni io e le mie colleghe
siamo state accanto ai “nostri” piccoli
con professionalità e serietà per promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze di cui ciascuno
è dotato. In tutto questo percorso rientra
ovviamente anche l’identità sessuale, che
abbiamo curato con naturalezza, rispondendo a tutte le domande e curiosità che
ci venivano poste, coinvolgendo i genitori
come si fa per ogni momento importante
nello sviluppo di ogni bambino/a.
Purtroppo, nonostante la continua evoluzione della società e la libertà ad essa
connessa, facciamo ancora fatica a vivere con semplicità l’aspetto della sessualità dei nostri figli, tanto che alcuni di
noi arrivano ad ostacolare o contestare
i progetti di educazione all’affettività o
sulle pari opportunità che la scuola propone. In questo modo lasciamo i nostri
bambini e ragazzi in balia delle loro fantasie e delle informazioni più o meno
corrette che trovano sui siti internet o
che sentono dai coetanei.
Mi auguro con tutto il cuore che lo scenario futuro sia diverso da quello attuale, in cui ognuno si chiude nella propria
ideologia (che rischia di diventare integralismo), e che si possa collaborare tutti insieme per trovare il bello e il
buono che ogni pensiero porta con sé,
così che ognuno di noi possa realizzarsi
pienamente senza essere discriminato.
Rosa Busnelli
LIBERI PENSIERI SULLA QUESTIONE GENDER
La sig.ra Cesarina Ferrari Ronzoni è davvero ammirevole per come si “azzarda”
a trattare argomenti delicatissimi come
quello sulla “ideologia Gender” apparso
sull’ultimo numero della Voce, un “campo
minato” sul quale anche i sacerdoti e i vescovi più preparati evitano di cimentarsi.
8
Premesso che il tema è di grande attualità e auspicando su queste stesse
pagine qualificati interventi che possano aiutarci a capire di più e meglio
sulla teoria Gender e sui pericoli che
essa nasconde, devo ammettere che,
pur sforzandomi, non riesco ad essere
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
d’accordo con nessuna delle argomentazioni della sig.ra Cesarina.
Ne sottolineo solo alcune (le più evidenti) cercando di essere il più chiaro e
sintetico possibile.
1. Parlare di “legge naturale stabilita dal
Creatore” non credo che sia il miglior
PER RIFLETTERE
modo per affrontare la questione; porre
alla base di tutte le proprie argomentazioni Dio Creatore fa automaticamente
crollare tutto il resto del discorso per chi
in Dio non crede (se non ce ne fossimo
accorti sono la maggioranza delle persone…). È scontato che noi cattolici crediamo che Dio sia il Creatore, ma occorre
rivolgersi agli “altri” con argomentazioni
il più possibile “laiche”.
2. Scrivere che “i nuovi programmi educativi tenderebbero a condizionare i
bambini escludendo i genitori” mi sembra un’affermazione alquanto bizzarra in
un’epoca come la nostra, dove la ricerca
del coinvolgimento e del consenso dei
genitori nella vita scolastica è diventata ormai una vera e propria ossessione
(oltre che un obbligo legale) di presidi e
insegnanti; tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche o private, devono
oggi “conquistarsi” il favore dei genitori
per aumentare i propri iscritti; piaccia o
meno, “conquistare” i genitori significa
informarli e coinvolgerli: chi non lo fa rischia di vedersi preferire altre scuole. Se
all'interno di una scuola qualcuno pensa
di imporre un progetto, e per giunta su
argomenti così delicati, escludendo i genitori dovrebbe essere considerato per
lo meno uno sprovveduto.
3. Sulla cosiddetta “ora di pornografia
all’asilo” (definizione gratuita, non sostenuta da alcuna fonte seria) mi sembra
corretto sottolineare qualcosa di importante che nell’articolo ci si è “dimenticati” di dire: l’attività non era obbligatoria,
bensì facoltativa, cioè sono stati i genitori, informati per tempo, a scegliere
se farla svolgere al proprio figlio; quindi nessuna emarginazione dei genitori,
nessuna manovra oscura di esclusione,
ma una proposta che ciascuno era libero
di condividere o meno.
4. Ammetto di essere fondamentalmente
molto ingenuo, ma faccio davvero fatica
a scorgere nei “programmi educativi tesi
in apparenza a superare ogni forma di
discriminazione, bullismo, emarginazione, condanna” dei “cavalli di Troia” per
condizionare i comportamenti dei bambini; sinceramente rimango esterrefatto
di fronte a tali parole e, tra l’altro, credo
che se si esprimono giudizi così estremi
occorra anche, per onestà, integrarli con
qualche elemento un po’ più dettagliato
e concreto e con qualche fonte dotata di
un minimo di autorevolezza.
5. Non so se esista una “educazione
orientata a scardinare nei bambini la
legge naturale”, ma, pur non essendo
un pedagogo, so che è molto difficile
convincere un bambino di una cosa che
non trova evidente riscontro nella realtà; mi spiego meglio: se dinnanzi ad un
bambino di colore proviamo a spiegare
ad un altro fanciullo che quel bambino
dalla pelle nera è uguale a lui, sono certo
che non lo si convincerà così facilmente,
mentre credo avrà più successo un atteggiamento del tipo “siamo tutti diversi
gli uni dagli altri”. Magari mi sbaglio, ma
convincere un bambino che non ci sia
differenza fisica tra lui e una bambina la
vedo davvero un’impresa ardua, qualunque sia l’efficacia del sistema educativo
e la capacità degli insegnanti.
6. Sempre a proposito della cosiddetta
“ora di pornografia all’asilo” e ipotizzando vero tutto ciò che la sig.ra Cesarina
scrive a riguardo (tutto da verificare, ripeto, considerate le fonti), la cosa dovrebbe
essere interpretata positivamente da chi
è contrario all’ideologia Gender; cosa c’è
di meglio, infatti, del fatto che i bambini
scoprano le proprie diversità (sessuali, ma
non solo)?! Sarà poi impossibile far loro
credere che non esista una “differenza di
genere”. Se le cose fossero andate come
scrive la sig.ra Cesarina non sarebbe al-
tro che un beffardo, ingenuo e clamoroso
autogol per chi vorrebbe “scardinare nei
bambini la legge naturale”! Il problema è
che sono convinto che le cose non siano
andate proprio così…
7. È una tentazione forte, in cui spesso
cado anch'io, ma non credo che sia sempre obbligatorio “buttarla in politica”
assegnando la parte dei cattivi ai soliti
“comunisti” brutti e cattivi e facendo intendere, tra le righe, che dall’altra parte
ci sia un'irreprensibile schiera di coerenti
paladini dei valori non negoziabili. Anzi, a
proposito di “scandalizzare” e di “violare corpi e il loro pudore” abbiamo avuto
Porre alla base di tutte
le proprie argomentazioni Dio
Creatore fa automaticamente
crollare tutto il resto del discorso
per chi in Dio non crede (Se non
ce ne fossimo accorti sono la
maggioranza delle persone...).
È scontato che noi cattolici
crediamo che Dio sia il Creatore,
ma occorre rivolgersi agli “altri”
con argomentazioni
il più possibile “laiche”.
esempi inarrivabili (che non si sono fermati alla “teoria”) esattamente da coloro che
per decenni si erano riempiti la bocca di
ammirevoli eloqui sui propri valori, senza dimenticare la schiera di cattolicissimi
politici che per salvare la faccia al proprio
“capo” (e magari anche la propria poltrona…) ha cercato con affanno (e un po’ di
imbarazzo) di difendere l’indifendibile…
Ma su tutte quelle penose vicende (così
come su altre) la sig.ra Cesarina non ha
avuto impeti di sdegno. Un vero mistero
(e un vero peccato...).
Per concludere, credo davvero che un
tema serio ed importante come la teoria Gender meriti di essere affrontato
con ben altro stile, evitando di riportare pedissequamente quanto ci viene
propinato dai media “amici” e senza
lasciarsi accecare dall'ideologia. Sono
consapevole che cercare di ragionare
con la propria testa (come mi sforzo di
fare sempre) può esporre a rischi e a figuracce, ma per lo meno non ci si appiattisce su “frasi fatte” e ad effetto che
non sono di aiuto a nessuno.
Massimo Busnelli
9
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
UN LIBRO AL MESE
IL PROFUMO DEI LIMONI
TECNOLOGIA E RAPPORTI UMANI NELL’ERA DI FACEBOOK
di Jonah Linch (Casa editrice Lindau)
J
onah Lynch (1978) è sacerdote della Fraternità San Carlo Borromeo
dal 2006. Nato negli Stati Uniti, dopo
la laurea in fisica a Montreal entra in
seminario, studia filosofia e teologia
alla Università Lateranense. È stato
Vice Rettore del Seminario della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di
San Carlo Borromeo. Vive attualmente a Washington negli U.S.A. Così
l’autore riassume il significato del libro, prefazione di Aldo Cazzullo, che
proponiamo questa settimana: «Cosa
c’entrano i limoni con la tecnologia?
Un limone colto dall’albero ha la scorza ruvida. Se la si schiaccia un poco ne
esce un olio profumato e d’improvviso la superficie diventa liscia. E poi c’è
quel succo asprigno, così buono sulla
cotoletta e con le ostriche, nei drink
estivi e nel tè caldo! Tatto, olfatto,
gusto. Tre dei cinque sensi che non
possono essere trasmessi attraverso
la tecnologia. Tre quinti della realtà, il
sessanta per cento. Questo libro è un
invito a farci caso».
La decisione di proporre la lettura di
questo libro è nata durante l’ultimo
viaggio in treno sulle Ferrovie Nord
Milano. Erano più di vent’anni che
non usavo questo mezzo per i miei
spostamenti. Ciò che mi ha immediatamente colpito è stato il silenzio
all’interno delle carrozze.
Un silenzio che contrastava con i miei
ricordi di compartimenti sempre affollati, caotici, con un continuo vociare più o meno forte, ma di qualcosa
di vivo, di una umanità che si incontrava e si comunicava una vita.
In questo silenzio tutti erano intenti ad
armeggiare o con un telefono o con
un iPad o con uno dei nuovi strumenti
tecnologici e di comunicazione.
La cosa più assurda è stato vedere
due ragazzi, seduti uno accanto all’altro, che si scambiavano messaggi perché, non potendo dialogare in quanto
intenti ad ascoltare musica attraverso
le cuffie, di comune accordo usavano
questo mezzo.
All’andata, essendo la maggioranza
dei passeggeri studenti, ho pensato che fosse una caratteristica delle
nuove generazioni, ma nel viaggio di
ritorno, la sera, dovetti constatare che
anche i più anziani erano fagocitati da
questi strumenti di modernità.
Ebbene, questo libro parla proprio del
rapporto che esiste, che ci deve essere tra il nostro vivere e questa nuova
tecnologia, che tende a modificare il
rapporto tra gli uomini così come era
inteso fino a qualche anno fa. Ci aiuta a
comprendere quale deve essere la posizione giusta, il giusto modo di utilizzo
di questi strumenti — che sicuramente
aiutano la nostra vita — senza lasciarci
però sopraffare, senza renderci schiavi
del loro utilizzo. Non è un trattato tecnico e nemmeno una divagazione filosofica, ma è il tentativo, a partire dalla sua esperienza, di dare un giudizio
sui molteplici mezzi di comunicazione
e non che negli ultimi cinquant’anni
hanno preso possesso della nostra esistenza, modificando il nostro modo di
vivere e di porci nel mondo reale. Televisione, computer, telefonini, iPhone,
iPad vengono analizzati ricordandoci
che il mondo reale è fuori da questi
strumenti, non dentro.
Che il mondo è innanzitutto un “dato”,
non il frutto di una scelta e l’utilizzo
sbagliato, incontrollato di questi nuovi
strumenti tecnologici può portare alla
disumanizzazione dei rapporti.
Jonah Lynch ricorda che «nel corpo
Non è un trattato tecnico e nemmeno una divagazione filosofica,
ma è il tentativo, a partire dalla sua esperienza, di dare un giudizio
sui molteplici mezzi di comunicazione e non che negli ultimi
cinquant’anni hanno preso possesso della nostra esistenza […]
10
sperimento la bellezza della relazione. Sperimento che i limiti fisici non
sono una gabbia mortale, ma un
confine permeabile, che consente
la comunione» e riporta all’origine
e che l’uomo non è fine a se stesso,
ma è relazione con altri. Alcuni capitoli come L’incarnazione nell’era
di Facebook e La mente di Dio consentono di intravedere una risposta
positiva ad alcune obiezioni che
vengono, purché la nostra valutazione prenda in considerazione tutti
i fattori che compongono questo
nuovo mondo, che è sicuramente
affascinante, ma anche capace di
annullare le nostre percezioni umane sui rapporti con gli altri e con il
mondo che ci circonda. Cosa fare?
La sua indicazione è di imparare a
vedere tali problemi e valutare con
criteri che non sono mutuati dalle
stesse tecnologie che vogliamo giudicare. L’efficienza, la reperibilità, la
velocità e la frequenza di comunicazioni devono essere giudicati da
ognuno in base ad alcuni criteri,
come la profondità e la ricchezza
dei rapporti. La sua proposta è semplice: «Affermo che il mondo è già
bellissimo così com’è. Non occorre
creare nuovi mondi, è sufficiente vivere intensamente questo».
Mario Cassina
MOVIMENTO TERZA ETÀ
IL GRUPPO VOLONTARI MEDESI
Il Movimento Terza età all’ascolto delle esperienze del Gruppo Volontari Medesi
P
roseguendo gli incontri con le Associazioni, i Movimenti, i Gruppi e
le Istituzioni presenti in Meda, giovedì
23 aprile è stato il turno del Gruppo Volontari Medesi che, ben volentieri, ha
accettato l’invito ad illustrare l’attività
svolta in campo sociale sul territorio.
Dopo una preghiera iniziale per tutti i presenti, i loro familiari e i defunti
e dopo aver presentato i responsabili del Gruppo Volontari Medesi — la
Presidente sig.ra Anna Villa e altre due
responsabili (sig.re Natalina Frigerio e
Donatella Mistrangeli) —, ha preso la
parola la sig.ra Carla Motta, fondatrice
e anima del gruppo, che ha raccontato
la storia e il fine del Gruppo stesso.
«Il Gruppo Volontari Medesi è un’associazione che si è costituita nel 1974 in
seguito ad un bisogno impellente che
si presentò in paese. La San Vincenzo
seguiva una famiglia con un figlio disabile, non tanto per aiutarla economicamente, ma per starle vicino moralmente
per i problemi inerenti alla disabilità del
figlio. Poi un giorno si ammalò il capofamiglia. La malattia si presentò subito
con una certa gravità e fu consigliato
al malato di sottoporsi a dialisi. In quel
periodo il rene artificiale era presente
solo all’ospedale di Niguarda, i tempi di
attesa erano lunghi e la preferenza era
per gli ammalati di Milano. Con l’aiuto
dei medici e chiedendo attorno, si trovò posto all’ospedale di Zingonia. Vista
l’urgenza e la mancanza sul territorio di
un servizio di trasporto, alcune persone
presero l’iniziativa di effettuare tale servizio fino a Zingonia, formando il primo
gruppo di volontari che, gratuitamente
e con i propri automezzi, trasportarono
l’ammalato. Allora la dialisi durava sei
ore, perciò occorrevano sei persone alla
settimana: una persona accompagnava l’ammalato alle 13, l’altra si recava a
prenderlo alle 20 per tre volte la settimana.
In seguito un’altra signora cominciò
la dialisi a Ponte San Pietro, un’altra a
Como, e così via.
Il gruppo si infoltì perché i trasporti si
stavano moltiplicando e diversificando.
La Regione Lombardia aveva nel frattempo istituito l’albo regionale del volontariato e la direzione del gruppo decise di chiedere l’iscrizione allo stesso.
Venne concessa l’iscrizione nel 1991.
I volontari vengono assicurati per il tempo che dedicano ai servizi. E nel frattempo frequentano vari corsi di formazione che vanno dal volontariato negli
ospedali all’assistenza domiciliare agli
anziani, ai traumatizzati, ai disabili, non
trascurando il trasporto verso gli ospedali per esami clinici, visite specialistiche e cure varie. Inoltre eseguono vari
servizi alla casa di riposo. Tutto questo
gratuitamente e volontariamente».
Al termine della relazione, alcune signore si sono offerte per donare un po’ del
loro tempo per qualche servizio. Non è
indispensabile saper guidare l’auto; c’è
bisogno anche di fare compagnia alle
persone sole.
Prima di congedarci, dopo una piccola
lotteria per i presenti, un momento di
allegria e aver festeggiato i compleanni
di marzo e aprile per gli aderenti al Movimento Terza Età delle Parrocchie S.
Maria Nascente e S. Giacomo, si finisce
con una merenda a base di pizza e con
l’arrivederci al prossimo incontro.
Nel ringraziare i responsabili del Gruppo Volontari Medesi per la preziosa testimonianza, di seguito diamo il nome e
i numeri telefonici per chi volesse contattarli e donare del tempo a chi è nel
bisogno.
Anna Villa: 0362-71680
Natalina Frigerio: 0362-72083
Donatella Mistrangeli: 0362-74018.
Adolfo Meda
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
SOSTEGNO ECONOMICO E
ATTENZIONE ALLA PERSONA
Dati e riflessioni sull’attività del 2014
I
dati che si ricavano dal bilancio 2014
del Centro di ascolto ci offrono una
lettura su alcune forme di disagio presenti nella nostra città.
Complessivamente sono sessantasette
le persone o famiglie che hanno ricevuto,
nell’arco dell’anno, contributi economici
per un totale di euro 18.400,00. A questi
va aggiunta la somma di euro16.100,00
erogata nel 2014 dal Fondo Famiglia
Lavoro della Diocesi di Milano a favore
di otto famiglie (nel biennio 2013/2014
sono state accolte dal FFL tutte le tredici
domande inoltrate ed erogati contributi
per euro 24.900,00).
La parte più consistente degli aiuti ha
coperto le spese relative all’abitazione: rate d’affitto, anticipi per nuovi
contratti, spese condominiali e utenze
domestiche. Con minore incidenza si è
contribuito all’acquisto di farmaci, pagamento di buoni per mensa scolastica,
biglietti per treno/autobus.
Nonostante l’impegno e il sostegno economico profuso, molte situazioni di difficoltà non si sono risolte e le stesse persone si sono ripresentate. È evidente che
persiste il problema della mancanza/insufficienza di reddito derivante dalla perdita di lavoro e, in alcuni casi, è presente
l’incapacità di gestire adeguatamente le
risorse. Un’altra causa che riscontriamo
è che lo stipendio viene pagato parzialmente e con ritardo: questo non permet-
te alla famiglia di far fronte alle scadenze,
producendo l’accumulo di debiti. Da qui
la necessità del nostro intervento.
Tuttavia la solidarietà espressa unicamente in aiuti economici contiene l’emergenza — ed è pertanto irrinunciabile —, ma da sola non offre prospettive.
Spesso ci chiediamo perché le famiglie
che sosteniamo non riescono a “capitalizzare” il nostro aiuto ed è facile trovarne
il motivo: il contributo economico serve
a sanare un debito, ma quasi mai a investire sul futuro. Forse va fatto uno sforzo
maggiore in questa direzione, cercando
gli strumenti e le proposte concrete da
offrire. Questo, in fondo, è stato fin dall’inizio lo scopo anche del Fondo Famiglia
Lavoro nella seconda fase.
Accanto all’erogazione di contributi, il
Centro di ascolto ha risposto ai bisogni
con “beni immateriali”, primi tra tutti l’ascolto, l’accompagnamento, l’assistenza
allo studio, anche grazie all’aiuto degli
“Amici del Centro di ascolto”. Quello de-
dicato a queste attività è tempo prezioso
perché crea buone relazioni, fiducia, vicinanza. Serve a rimettere al centro la persona, non solo a considerarne il bisogno,
ed è un’attenzione apprezzata e riconosciuta. Esprime nel modo più profondo la
nostra gratuità, quel “fattore umano” che
ci permette di essere a nostra volta accolti, anche dalle persone straniere.
A chiusura di questo bilancio, vogliamo
ringraziare la Comunità che attraverso il versamento del 10% delle offerte
fatte alle Parrocchie e ai contributi arrivati da vari benefattori ci ha messo
a disposizione i fondi per un totale di
euro 18.990,00. La generosità di tante
persone ci consente di rispondere ai bisogni di chi vive un momento di difficoltà. Sentiamo la responsabilità di questo
compito, ma riteniamo che non possa
essere interamente delegato perché
carità, giustizia ed uguaglianza dipendono da ciascuno di noi.
L’equipe del Centro di Ascolto
3 MAGGIO: ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
VENTICINQUE ANNI…
E FESTEGGEREMO CON I RINGO!!!
Aprire il cuore all’amore di Dio che rende nuove tutte le cose
In attesa di raccontare la giornata vissuta dalle coppie della nostra Comunità, pubblichiamo
l’esperienza di una coppia che ha celebrato i Venticinque anni di vita insieme
V
enticinque anni di matrimonio…
sono di tradizione i confetti d’argento, ma in questa ricorrenza noi festeggeremo con dolcetti alternativi: i
12
“Ringo”, biscotto al cacao, biscotto alla
vaniglia e una gustosa cremina al latte
che li tiene insieme!
Venticinque anni fa proprio di questi
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
tempi ci avvicinavamo alle nozze con
trepidazione: parola ormai desueta, che
indica quell’insieme di gioia, stupore
e… timore. Unire le nostre vite… per
3 MAGGIO: ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
sempre!!! Che bello! Era quello che
volevamo, ma c’era anche la paura di
non farcela e per incoraggiarci ci dicevamo: “Beh, sarà come scrivere un libro
bianco!”, una frase che ci sembrava un
po’ poetica e che in fondo significava:
“Con buona volontà e impegno scriveremo noi la nostra bella storia!”. Ora,
dopo questo breve “rodaggio” (breve
perché vogliamo aggiungere almeno
una cinquantina di anni), capiamo sempre più che l’Autore, la fonte sempre
viva, la vera Roccia su cui costruire l’amore, il nostro piccolo amore, è l’Amore con la A maiuscola! Perché le nostre
forze non sempre bastano!
Da fidanzati, andando qualche volta in-
sieme alla Santa Messa e frequentando
poi con animo aperto il corso in preparazione al matrimonio, abbiamo “riscoperto” la Parola di Dio “da adulti”. Una
Parola che ci parlava al cuore, che era
“viva”, significativa per le nostre vite e
che di volta in volta ci incoraggiava, ci
consolava, ci dava speranza, ci “raddrizzava”, ci scuoteva! Pian piano abbiamo
compreso che Dio non ci lascia soli in
balia degli eventi, ma invece ci parla
con la sua Parola, con gli incontri, con
gli avvenimenti quotidiani o speciali e
così ci accompagna sulle vie della gioia
e ogni giorno rinfresca e rinnova il “nostro piccolo grande amore”. Il segreto
non è “fare tante cose nuove” per non
annoiarsi mai, ma aprire il cuore al grande amore di Dio: è Lui che fa “nuove
tutte le cose”!
È per questo che festeggeremo con
i Ringo. È un immagine che abbiamo
“rubato” dal percorso fidanzati parrocchiale. È l’immagine che ogni anno
in questa sede consegniamo ai futuri
sposi per rendere in maniera concreta
il matrimonio in Cristo: due gusti molto
differenti (i due biscotti, cioè marito e
moglie), ma che uniti da Gesù (la cremina) pur mantenendo la loro diversità
insieme sono una meraviglia!
Provare… per credere!
Elisabetta e Denis
PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA
UN QUARTIERE, UNA CHIESA,
UNA COMUNITÀ
In occasione della festa parrocchiale è stato pubblicato un libro sui primi 50 anni di storia
di Madonna di Fatima (1964 — 2014)
«È
noto che nella vita non si vive solo
di ricordi, ma qualche volta, o sovente, ci si trova a fare memoria di qualcosa o di qualcuno, specialmente quando si
tratta di ricordare avvenimenti che ci hanno segnato nel profondo del cuore»:
così ha inizio la prefazione di padre Pietro Pontiggia, primo parroco della parrocchia Madonna di Fatima, al libretto
che narra la storia della parrocchia nei
suoi primi cinquant’anni.
L’opuscolo, dal titolo Un quartiere, una
chiesa, una comunità: 50 anni di storia
della parrocchia Madonna di Fatima a
Meda, 1964 — 2014, è stato presentato
domenica 3 maggio, dopo la S. Messa vespertina delle ore 17, durante un
incontro aperto al pubblico tenuto nel
salone polivalente dell'oratorio.
Lo scritto è stato redatto, oltre che con
lo scopo di animare il ricordo di chi ha
vissuto questo mezzo secolo e gli avvenimenti che vi sono narrati, anche con
l'intento di scorgervi e di trasmettere
degli insegnamenti per il presente e il
futuro. Racconta infatti di una comunità
molto viva, dove coloro che man mano
arrivavano da varie parti d'Italia e in
tempi diversi si potevano sentire molto
presto a casa loro.
Oltre ai principali fatti, vi si possono
leggere alcune testimonianze di coloro
i quali vissero i primi tempi del quartiere e della parrocchia ed è corredato da
una nutrita serie di fotografie, in parte
provenienti dall'archivio parrocchiale e
in parte raccolte tra la gente per la mostra che si svolse lo scorso anno in occasione del cinquantesimo di fondazione.
È possibile trovare il volumetto in parrocchia, anche per tutta la durata della
festa patronale di questi giorni.
Eugenio Songia
13
SCUOLA SAN GIUSEPPE
A SCUOLA DI SPORT
SCHERMA ED HOCKEY ALLA SCUOLA SAN GIUSEPPE
Da gennaio ad aprile la palestra della
scuola San Giuseppe durante le ore di
educazione motoria — quella che per
molti è rimasta ed. fisica — si è trasformata in una pista di hockey e in una
pedana di scherma. Questi sono infatti
i due sport che hanno visto protagonisti tutti i bambini all’interno di un
progetto di sensibilizzazione alla diffusione della pratica sportiva in età scolare, progetto fortemente voluto dalla
scuola stessa. I bambini hanno potuto
provare per ben dieci incontri i fonda-
si tra le maggiori categorie italiane»,
afferma l’insegnante Davide Contiero.
«Il nostro obiettivo era di sensibilizzare
la conoscenza e la pratica di sport molto belli, ma purtroppo poco conosciuti
sul nostro territorio. Obiettivo peraltro
raggiunto in pieno dato che molti dei
nostri bambini hanno iniziato la pratica
di questi sport anche al di fuori delle
mura della scuola».
Ci auguriamo di poter proporre progetti di questo calibro anche negli anni
futuri.... •
mentali delle due discipline sperimentando tornei e competizioni, potendosi così confrontare ed apprendendo
le basi della lealtà sportiva e del fair
play. «I bambini sono stati molto contenti ed entusiasti di poter provare
due sport “nuovi” che erano fino a
quel momento perfettamente sconosciuti per loro; questo il motivo per cui
abbiamo scelto di affidare il progetto
alle società Hockey Seregno e Scherma Desio, società che vantano tecnici
di importanza nazionale e con trascor-
“WE ARE THE WORLD“
MUSICAL CLASSI IV E V ISPIRATO ALLE TEMATICHE EXPO 2015
Anche quest’anno alla scuola San Giuseppe il progetto “Musical”, spettacolo di recitazione e canti interamente in
lingua inglese, ha preso vita debuttando con lo spettacolo dal titolo We are
the world, che ha visto coinvolti i bambini delle classi IV e V.
Lo scorso I aprile presso il salone del
teatro della scuola S. Giuseppe finalmente il sipario si è aperto per uno
spettacolo del tutto inedito ispirato
alle tematiche di Expo Milano 2015,
dedicato in particolare al rispetto e
alla salvaguardia dell’ambiente. A
portare a compimento tale lavoro è
stata l’ormai consolidata e fruttuosa
collaborazione degli insegnanti Giulia
Bizzozero (specialista di inglese e per
l’occasione autrice del copione) e Stefano Silva (specialista di musica).
Le settimane che hanno preceduto lo
spettacolo sono state cariche di impegni da parte di tutto lo staff: direttrice,
segretaria, insegnanti, bambini e genitori. Questi ultimi hanno contribuito
alla realizzazione delle scenografie e
dei costumi di scena, davvero originali e
divertenti nel loro genere. I giorni sono
volati in fretta e i preparativi, le prove,
sembravano non finire mai. Ma ecco che
la tanto attesa serata è arrivata: gli attori erano al loro posto dietro le quinte, il
14
Ma le sorprese alla S. Giuseppe non
sono ancora finite. È di questi giorni
l’allestimento di un ennesimo musical
che vedrà questa volta protagonisti i
bambini delle classi I, II e III. Questo
nuovo spettacolo andrà in scena il
prossimo 15 maggio sempre presso il
salone del teatro della scuola e vedrà
i protagonisti cimentarsi di nuovo con
le importanti ed educative tematiche
di EXPO 2015 segnatamente sulla
corretta e sana alimentazione.
Vi aspettiamo quindi numerosi per
vivere tutti insieme nuove ed entusiasmanti emozioni.
coro faceva bella mostra di sé e… Via,
che lo spettacolo abbia inizio!
Ecco quindi entrare in scena uno alla
volta i protagonisti del musical: quattro supereroi che avevano l’arduo
compito di salvare il nostro Pianeta dalle cattiverie di un gigante che
aveva perso il cervello, il tutto con la
coinvolgente partecipazione del coro
che ha fatto da leitmotiv allo spettacolo proponendo canzoni di M.
Jackson ed altri autori.
Ogni bambino ha avuto un ruolo importante sia in veste di cantante che
di attore: ad essi va il più che meritato
plauso da parte di tutti per l’ottima riuscita dello spettacolo.
Maestro Stefano Silva
APPUNTAMENTO
DA NON PERDERE!!
VENERDÌ 15 MAGGIO
†
MUSICAL CLASSI I, II
PRESSO LA SCUOLA
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
2015
E III
SAN GIUSEPPE
EXPO 2015
MILANO, 18 MAGGIO 2015
“TUTTI SIETE INVITATI”
CARITAS INTERNATIONALIS si trova in piazza Duomo con tutta la Chiesa ambrosiana
per una grande serata di spettacolo e riflessione
L’
evento è stato organizzato per dare
l'avvio alle iniziative Caritas e in
questa serata si alterneranno musica,
teatro, danza, testimonianze e preghiera sotto la guida di grandi nomi della
cultura, del cinema, del teatro e della
musica, accompagnati da una grande
orchestra e da un grande coro. Tra gli
artisti che hanno già confermato la loro
presenza ricordiamo: Piera Degli Esposti, Giacomo Poretti, Davide van De
Sfroos, Luca Doninelli, Andrea Chiodi,
Alessandro Cadario, Alessandro Zaccuri, Ferdinando Baroffio, Futurorchestra e
il gruppo panamense En la Roca.
La serata sarà anche occasione per accogliere i duecento delegati internazionali
giunti dalle Caritas di tutto il mondo.
Per partecipare occorre iscriversi attraverso il modulo on line sul sito www.
chiesadimilano.it/expo.
Vi segnaliamo altri tre appuntamenti
importanti all'interno dello spazio Caritas International detto “edicola”:
•19.05.2015, EXPO DAY: verranno illustrati i risultati della campagna lanciata da papa Francesco “Una sola famiglia cibo per tutti”
•04.06.2015 (mattina):
IMMIGRANTI E IL CIBO
•04.06.2015 (pomeriggio):
PANE E VINO
Vi ricordiamo che sul sito Caritas potrete trovare tutte le informazioni in merito.
15
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA
L’ORGANO DEL SANTUARIO - 5
di Felice Asnaghi
LA CHIESA È AMPLIATA
N
ell’ultimo quarto di secolo don Pietro Rinzi (1858-1888),
vista l’impossibilità di costruire una chiesa nuova al piano, la ampliò; toccò poi al suo successore don Giovanni Trabattoni, già coadiutore, finire i lavori. Dal 1873 al 1893 si costruirono le due navate laterali, si allungò la chiesa erigendo
l’altare maggiore e la facciata, si iniziò a costruire il campanile che poi venne nuovamente rialzato di due arcate nel 1921,
dove trovò posto il castello campanario e si raggiunsero gli
attuali 41 metri e 35 cm.
Nel 1924 un cortocircuito provocò un incendio che distrusse
quadri e suppellettili e danneggiò i muri. Lo stesso anno il
pittore torinese Luigi Morgari, coadiuvato dal medese Primo
Busnelli, decorò e affrescò la chiesa che venne consacrata il 7
settembre 1925. Nel 1943 le campane vennero fuse per ordine
governativo e nel 1948 fu issato un concerto di otto campane.
E il nostro organo? Nel 1893 fu semplicemente spostato
nell’attuale collocazione, situato sopra la zona d’ingresso, in
controfacciata. Sulla balconata trovano posto sia lo strumento
musicale, sia la cantoria, dove si dispone il coro deputato a
cantare le parti musicali della Messa.
Dagli atti della visita pastorale del 1901 del beato card. Andrea Ferrari traiamo alcune brevi notizie:
Domanda: «Se siavi l’organo e se l’organista si attenga alle
leggi liturgiche».
Risposta: «Vi è l’organo e l’organista si attiene alle leggi liturgiche “Quantus fieri potest” (“Per quanto possibile”)».
Domanda: «Se abbia privilegi speciali di matricità, ecc…».
Risposta: «No».
Dagli atti della visita pastorale del 1930 del card. Ildefonso
Schuster alle stesse domande del questionario il parroco risponde in modo lapidario: «L’organo è stato restaurato l’anno
1929: si seguono le regole liturgiche».
Una risposta che conferma la scritta sullo strumento musicale, e cioè che l’organo venne fatto restaurare, probabilmente in loco, e, in occasione della Pasqua del 1929 (l’11 febbraio si erano firmati i Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa), fu
suonato durante la Santa Messa alla presenza del popolo e
delle autorità.
Nel 1935, il parroco don Francesco Corti, preoccupato dalle
lamentele dei coristi che occupavano il palco dell’organo,
conferisce incarico all’ingegner Meardi per la messa in sicurezza.
Ing. Guglielmo Meardi
Milano, 17 ottobre 1937
Molto Reverendo Sac. Oblato Don Francesco Corti parroco
di Meda
Oggetto: ripristino dell’impalcato dell’organo della chiesa
parrocchiale
Mantengo, Ella mi perdonerà se dopo tanto tempo, la mia
promessa di descriverle come ho trovato l’impalcato dell’organo della Chiesa Parrocchiale di Meda nel marzo del 1935;
e come ho provveduto a rimediare alle deficienze di stabilità
che aveva manifestate.
Come ella ricorderà, alla fine di marzo 1935, dietro indicazione del Reverendo Don Vincenzo Cavalli che insieme con
i cantori avvertiva delle vibrazioni preoccupanti nell’impal-
fotografia 10
La scritta si trova sul lato sinistro del portale
d’uscita del Santuario, nascosta dalla mensola
di rivestimento della putrella già nominata.
(Fotografia, cortesia di Mario Caimi)
fotografia
10
16
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
11
Schizzo dei lavori. (Archivio parrocchiale)
ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA
cato dell’organo, ho esaminato tale impalcato e, notando
come alcuni legni fossero completamente tarlati, d’accordo
con Lei, rimossi i rivestimenti, ho fatto scoprire tutta la struttura portante.
La struttura portante principale si compone di quattro mensole principali incastrate nel muro di facciata della chiesa, le
due centrali in rovere delle dimensioni di 33x34 lunghe poco
oltre il metro, e le estreme in travetti di ferro a doppio T alte
cm 16 e di lunghezza simile. Appoggiati sopra tali mensole
principali si trovano altri travetti più lunghi di legno di larice,
delle dimensioni di 11x16, pur essi incastrati nel muro sopra le
mensole centrali, ed uno sopra ciascuna mensola laterale. Ad
essi era collegato tutto l’impalcato.
La conservazione dei legnami era la seguente: sani i mensoloni di rovere, anche nella parte incastrata nel muro; sani anche
i travetti di larice nella parte fuori del muro, ma completamente tarlati quelli centrali nella parte entro il muro. In tale
modo, un carico mobile, quale poteva essere un uomo, sulla
estremità sporgente dell’impalcato, provocava, nonostante il
peso dell’organo, una oscillazione intorno all’estremità delle
mensole principali, con lieve sollevamento dei travetti nella estremità che prima era incastrata; e questo appunto era
stato avvertito dai cantori, i quali giustamente se ne erano
preoccupati. Individuato così il guasto si provvide al rimedio
assicurando ai mensoloni i travetti centrali dove prima erano
incastrati nel muro. Per fare ciò tali travetti furono abbracciati
superiormente con un ferro piatto robusto e questo venne
fissato al mensolone mediante una vite del diametro di mm.
22 che attraverso il mensolone stesso in tutto il suo spessore,
così come è indicato nello schizzo qui sotto.
In tal modo la struttura ha riacquistato pressoché la sua robustezza primitiva; e su ciò si potrà contare fintanto che si
manterranno sani i mensoloni di rovere. Il che si prevede non
sarà tempo tanto breve, dato che dopo più di cento anni che
furono posti in opera (così risulterebbe da iscrizioni all’interno
delle mensole finte di rivestimento – n.d.r. Si veda la fotografia precedente che ritrae la scritta) sono ancora perfettamente
sani. Sarà tuttavia opportuno essere prudenti nel sovraccaricarli, perché anche se sani non sono proporzionati in modo
da essere sufficientemente sicuri con un affollamento completo del palco. E così è anche per i travetti di ferro (poutrelles) delle mensole laterali.
(Archivio parrocchiale Santa Maria Nascente)
(5- continua)
11
ADOTTA UNA NOTA
ADOTTA UNA NOTA
Il mio grazie a Sergio e Silvio per aver devoluto a favore di Adotta una nota
fondi alla memoria della cara moglie e mamma Pinuccia
C
aro Sergio,
trovare parole di conforto per
esprimere sentimenti di cordoglio per
la perdita di una persona cara risulta ancora più difficile quando il mistero della
morte si paventa in modo così tragico.
Scrivo a te e a tuo figlio il mio sentito
grazie per la sensibilità mostrata in questo triste momento, invitando a ricordare Pinuccia con offerte a favore di Adotta una Nota.
Queste righe vogliono essere preludio
alle parole e ai pensieri di questo mio libro, espressione della creatività; è stato
viatico di questa iniziativa e, come tale,
spero vogliate gradirlo in dono con sentimento sincero.
Dal cielo, Pinuccia aiuti questa umile volontà, accompagnata dalle nostre preghiere. Possa essere la sofferenza terrena confortata dalla speranza di sognarla
fra le note celesti di Dio.
Con commosso grazie!
Franco Minotti
17
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
FESTA PATRONALE
PARROCCHIA
MADONNA DI FATIMA
MAGGIO 2015
DOMENICA 10 MAGGIO
ore 09.00
ore 10.45
ore 11.00
ore 12.30
ore 15.30
ore 17.00
ore 18.00
ore 22.30
S. Messa. Seguirà la benedizione delle auto sul piazzale della Chiesa
Accoglienza della Fiaccola votiva
S. Messa solenne
Pranziamo insieme!
Formula 1 con macchinine a pedali riservata a ragazzi/e dalla I alla IV elementare;
Animazione per bambini e ragazzi; laboratori di creazione di fiori e palloncini
S. Messa
Estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi
Chiusura di Banco gastronomico, Pesca di beneficenza e Banco vendita
Sabato e domenica sono aperti il Banco gastronomico, la Pesca di Beneficenza e il Banco vendita.
Davanti alla Chiesa al termine di ogni S. Messa vendita di torte.
LUNEDÌ 11 MAGGIO
ore 21.00 Meditazione sulla figura di Maria in Chiesa
MERCOLEDÌ 13 MAGGIO
ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DI NOSTRA SIGNORA DI FATIMA
ore 20.30
S. Messa in Chiesa. Seguirà la Solenne Processione con la statua della Madonna di Fatima per le vie del quartiere:
(in caso di mal tempo il tutto si svolgerà in Chiesa). - Presenza della Banda Santa Cecilia
Si invita tutta la Comunità Pastorale a partecipare
GIOVEDÌ 14 MAGGIO
SOLENNITÀ DELL’ASCENSIONE
via Udine, via Tre Venezie, via Vicenza, via Po, via Marco Polo, via Adige, via Vicenza, via Mestre, via Po, via Udine fino alla Chiesa
ore 21.00 S. Messa a suffragio dei defunti della Parrocchia
Si invita tutta la Comunità Pastorale a partecipare
18
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE
MOSTRA
CENTRO PASTORALE AMBROSIANO DI SEVESO
CALENDIMAGGIO (1-24 MAGGIO 2015)
NEL MARTIRIO LA VOCAZIONE SUPREMA DI OGNI CRISTIANO
Prosegue presso il Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso la mostra dedicata
al martirio della Chiesa Ortodossa sotto il comunismo sovietico.
La mostra resta aperta fino a
domenica 24 maggio, con ingresso
libero nei seguenti giorni:
mercoledì, giovedì e venerdì
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
sabato e domenica
dalle ore 9.00 alle ore 12.30
e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione
dell’Arcivescovo di Milano Angelo Scola
È possibile anche prenotare
visite gratuite guidate per gruppi
telefonando a:
Mario al n. 3935669144
o a Laura al n. 3472217195
dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
II CONCORSO FOTOGRAFICO
FESTA PATRONALE
PARROCCHIA S.GIACOMO
In occasione della Festa della Parrocchia che si terrà il 4 ottobre 2015 è bello ringraziare Dio
con un canto gioioso di lode ed esprimere la nostra emozione anche con l’arte della fotografia.
TEMA: SALMO 65, 10-14
«Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!».
________
ISCRIZIONI ENTRO IL 30 GIUGNO 2015
presso Segreteria Parrocchia S. Giacomo
Via Cialdini 138 – Meda – negli orari di apertura.
Si potranno ritirare i moduli presso ogni parrocchia
e in Santuario.
________
INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA
4 ottobre 2015 alle ore 16.00
________
PREMIAZIONE
11 ottobre 2015 ore 21.00
________
INFO
www.PARROCCHIEMEDA.it
19
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
ORATORIO FERIALE 2015
QUANDO
8 giugno - 10 luglio, cinque settimane dal lunedì al venerdì.
DOVE
Oratorio s. Crocifisso dalla I alla IV Elementare;
Oratorio s. Giacomo dalla V Elementare alla III Media.
ORARI
Le giornate dell’OF avranno nelle due strutture gli stessi
orari, ma attività diversificate a seconda dell’Oratorio e
dell’età dei ragazzi.
PROGRAMMA DI LUNEDÌ E GIOVEDÌ
̶
Ore 13.30: Apertura Oratorio
̶
Ore 14.15: Chiusura cancelli ed inizio attività
̶
Ore 14.30: Preghiera
̶
Ore 15.00: Lunedì: Laboratori, a seguire merenda;
Giovedì: Preparazione Festa Finale,
a seguire merenda
̶
Ore 16.00: Giochi organizzati
̶
Ore 17.30: Ripresa giornata con Animatori
̶
Ore 18.00: Fine giornata e apertura cancelli
PROGRAMMA DI MARTEDÌ E VENERDÌ
̶
Ore 8.00: Apertura Oratorio
̶
Ore 9.30: Chiusura cancelli ed inizio attività
̶
Ore 10.30:Martedì: all’OSC S. Messa; a SG, giochi organizzati;
Venerdì: all’OSC laboratori e stand;
a SG, S. Messa
̶
Ore 12.30 Pranzo: noi prepariamo un primo…
il resto da casa! Durante il periodo del pranzo i cancelli rimarranno aperti
̶
Ore 14.15:Chiusura cancelli e ripresa attività
con la preghiera
̶
Ore 15.00:Martedì: giochi organizzati
Venerdì: Grande Gioco
̶
Ore 16.00: Merenda e ripresa delle attività
̶
Ore 17.30: Ripresa giornata con Animatori
̶
Ore 18.00: Fine giornata e apertura cancelli
20
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ
Non solo Oratorio…
Nelle giornata di mercoledì non faremo più la gita.
Abbiamo pensato di caratterizzare queste giornate con
attività speciali, diverse per ogni settimana e per oratorio,
con la possibilità di fermarsi per il pranzo.
Ulteriori informazioni riguardanti le giornate verranno poi
comunicate durante i giorni di OF.
Non saranno consentite entrate/uscite nella giornata, al
di fuori degli orari prestabiliti, se non quando i cancelli
sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i
responsabili.
COSTI
Il costo dell’iscrizione è di euro 20 alla settimana tutto compreso.
Per le famiglie con più figli a partire dal terzo l’iscrizione è
gratuita.
Quella dell’Oratorio Feriale è una proposta educativa
della Comunità cristiana da accogliere in tutte le sue parti,
non l’offerta di un servizio da acquistare nelle modalità
che si preferiscono. La quota richiesta per l’iscrizione
settimanale non ha dunque il valore e il significato del
pagamento di una prestazione, ma di PARTECIPAZIONE
e SOSTEGNO anzitutto della Comunità, poi delle
attività degli oratori. Per questo la frequenza parziale alla
proposta non comporterà una diminuzione della quota.
UNA RIDUZIONE È PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTÀ
ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO
DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Cristiano,
don Mattia, Suor Maria Angela, Marco Spada).
ISCRIZIONI
Le iscrizioni inizieranno giovedì 14 maggio
presso le segreterie di OSC e SG con in seguenti orari:
̶- Segreteria OSC:
lun, mer, gio e ven: 16-19, sab: 10-12.
̶- Segreteria SG:
lun e ven: 17-18.30; mar: 17-19; mer: 9.30-10.30.
Durante l’oratorio feriale le segreterie dei due oratori
saranno aperte nei seguenti orari:
̶
- lun e gio: 13.30-14.15, 18-19;
̶
- mar, mer e ven: 8.00-9.30, 13.30-14.15, 18-19.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
INDICAZIONI VARIE
Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà
costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione
merende, infermeria, laboratori, pulizia,…) e da alcuni
ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività di
animazione e per l’assistenza al gioco libero).
Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane
sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.
L’utilizzo di tablet, lettori Mp3, videogiochi portatili,
telefoni cellulari, tende a favorire l’isolamento; è perciò
considerato di ostacolo alle attività educative proposte di
stampo aggregativo e comunitario. È dunque fortemente
sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il
tempo dell’OF. Si declina ogni responsabilità sull’eventuale
smarrimento o danneggiamento di ogni genere di beni che
i ragazzi possono avere con sé.
LUNEDÌ E GIOVEDÌ MATTINA
Nelle mattine di lunedì e giovedì presso la scuola S. Giuseppe
dalle 8.30 alle 12.30 sarà possibile usufruire, senza quote
aggiuntive, di un servizio di assistenza allo svolgimento dei
compiti delle vacanze gestito dalle insegnanti della stessa.
Sarà possibile, dopo il servizio compiti, pranzare al sacco
in OSC; il trasporto dalla scuola all’oratorio avverrà a piedi
insieme agli animatori e ad uno dei responsabili.
La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI.
Essendo il personale e gli spazi della scuola limitati, i posti
disponibili saranno centotrenta, assegnati in base all’ordine
di iscrizione.
Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO
ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio;
chiediamo perciò serietà tanto nell’adesione quanto nella
partecipazione. In caso contrario si perderà il diritto alla
frequenza, lasciando il posto agli eventuali esclusi.
L’iscrizione è da farsi insieme a quella per l’oratorio feriale.
L’accesso alla scuola avverrà solo dall’ingresso di via Orsini.
Dal 22 al 26 giugno a MdF si terrà il Camp a MdF per i ragazzi/e di IV elementare di tutta la Comunità.
IN VACANZA CON L’ORATORIO
Riportiamo la proposta per la vacanza degli adolescenti della Comunità.
I posti per la vacanza in montagna dei ragazzi delle scuole elementari e medie sono invece esauriti.
Passeremo i giorni di vacanza in due luoghi diversi della regione campana:
- COLONIA S. GIUSEPPE - SALERNO
della Diocesi di Salerno. Avremo come base la colonia e da lì ci muoveremo all’interno del teritorio campano per incontrare realtà e persone. Senza dimenticarci ovviamente del mare.
- VILLA PASTORE - CAPRIGLIA SALERNO
delle Suore Creocifisse dell’Eucarestia. Ci ospiterà una struttura abbastanza grande, gestita da suore. Sarà un secondo
punto di appoggio per la visita del territorio e l’incontro con le realtà locali.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 360 EURO
Le iscrizioni si raccolgono presso la segreteria dell’OSC.
All’iscrizione occorre versare una caparra di 100 euro (la caparra sarà restituita qualora la rinuncia alla vacanza sia fatta
entro il 5 giugno).
Orari segreteria: lun. mer. gio. ven dalle 16 alle 19. Sab 10.12
21
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
NOTIZIARI PARROCCHIALI
OFFERTE PER RESTAURO ORGANO DEL SANTUARIO
_______
OFFERTE APRILE 2015
Sponsor e vendita libro “Adotta una nota” di Franco Minotti
Attività commerciale....................................
euro1.000,00
N.N.......................................................................euro310,00
Corale Santa Maria Nacente......................
euro320,00
Classe 1943...................................................... euro200,00
Inter Club Meda............................................. euro
125,00
Varie...................................................................euro 140,00
ENTRATE APRILE 2015................................... euro3.692,00
ENTRATE AL 31 MARZO 2015.................
euro38.361,54
TOTALE ENTRATE AL 30 APRILE 2015........ euro42.053,54
SANTA MARIA NASCENTE
_______
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(MARZO 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 13)
Osmani Mimoza
Nicolini Tommaso
Buffa Kevin
Colombo Aurora
Offerte domenicali e festive....................................euro
Offerte Amm. Sacramenti...................................euro
Offerte varie.........................................................euro
Offerte Santa Pasqua e Lunedì dell’Angelo.....euro
Offerte buste...................................................... euro
Offerte ulivo....................................................... euro
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(MARZO 2015)
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. --)
-DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 60)
Spinelli Franco (a. 73)
Rigamonti Luigi (a. 80)
Tagliabue Luigia (a. 78)
Paparatto Salvatore (a. 54)
Capellini Ugo (a. 95)
Pennati Gabriela (a. 62)
Budulig Rosalina (a. 85)
Dallari Domenica (a. 89)
Strada Mariangela (a. 77)
Romanò Angela (a. 85)
Romanò Gianni (a. 83)
Donati Mario (a. 81)
Colombo Gianpiero (a. 72)
22
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
5.744,77
1.120,00
809,45
3.824,50
6.115,00
2602,42
NOTIZIARI PARROCCHIALI
MADONNA DI FATIMA
_______
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(APRILE 2015)
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(APRILE 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 13
Bullegato Virginia
D’auria Antonio
Mattia Edoardo
Radice Federico
Colombo Stella
Colombo Leonardo
Sironi Mattia
Cherubini Christian
Garofalo Ginevra
Offerte domenicali e festive....................................euro
Offerte Amm. Sacramenti...................................euro
Offerte varie.........................................................euro
Offerte ulivo.........................................................euro
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. --)
-DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 8)
Polloni Isolina (76)
Paluda Annamaria (75)
3191,00
670,00
450,00
308,00
SABATO 16 MAGGIO RACCOLTA TAPPI
Usate spesso bottiglie di plastica? Anziché
buttarne i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori
dai cancelli, in un sacchetto chiuso, il terzo
sabato del mese: gli incaricati passeranno
a ritirarli dalle ore 14.30.
Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti
di accoglienza per bambini di strada in Brasile,
tramite l’associazione Senza Frontiere.
SAN GIACOMO
_______
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(APRILE 2015)
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(APRILE 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 2)
--
Offerte domenicali e festivi............................
Offerte Amministrazione Sacramenti............
Offerte varie...................................................
Offerte buste...................................................
Offerte ulivo....................................................
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: N. 1)
Mirco Callegher con Cinzia Imperatrice
euro
euro
euro
euro
euro
2.743,19
590,00
616,86
1.300,00
820,89
DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2015: n. 16)
Maria Daniele ved. Santilli (a.87)
Teresina Beretta ved. Giorgetti (a.90)
Maria Andretto in Redaelli (a.80)
Maria Pellizzoni ved. Bonacina (a.87)
Emma Viganò (a.71)
Gianni Romanò (a.83)
23
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
INFO
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
SANTA MARIA NASCENTE
Ufficio Parrocchiale
piazza della Chiesa 9
tel / fax: 0362 341425
e-mail: [email protected]
orari di apertura:
lun: 16.30-18.00
mar:18.00-20.00
mer:9.00-11.00
gio: chiuso
ven:16.30-18.00
sab:9.00-11.00
dom. e festivi: chiuso
MADONNA DI FATIMA
Ufficio Parrocchiale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell. don Angelo: 349 8467813
orari di apertura:
lun. mer. gio. ven: 16.30-18.30
mar. sab. dom. e festivi: chiuso
SAN GIACOMO
Ufficio Parrocchiale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635
e-mail: [email protected]
orari di apertura:
lun:17.00-18.30
mar:17.00-19.00
mer:9.30-10.30
gio: chiuso
ven:17.00-18.30
sab. dom. e festivi: chiuso
ORATORIO SANTO CROCIFISSO
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688
e-mail: [email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00
sab: 10.00-12.00
WWW.PARROCCHIEMEDA.IT
- per inviare avvisi, articoli, contributi:
[email protected]
(o presso gli uffici parrocchiali),
consegna entro il 27 di ogni mese,
indicare nominativo e numero di tel.
-per inviare commenti:
[email protected]
DON PIERO ALLEVI
Responsabile della Comunità Pastorale
piazza della Chiesa 9
tel: 0362 70632 - cell: 347 6746581
e-mail: [email protected]
DON ANGELO FOSSATI
Vicario della Comunità Pastorale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398 - cell: 349 8467813
DON CRISTIANO MAURI
Vicario della Comunità Pastorale
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688 - cell: 338 5629628
e-mail: [email protected].
DON MATTIA COLOMBO
Vicario della Comunità Pastorale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635 - cell: 333 9576797
e-mail: [email protected]
DON LUIGI PEDRETTI
Residente con incarichi pastorali
Santuario Santo Crocifisso
piazza Vittorio Veneto - tel: 0362 343248
DON ERNESTO CARRERA
Residente con incarichi pastorali
via Cialdini 128 - tel: 0362 344924
DON TOMMASO CASTIGLIONI
Collaboratore festivo
cell: 333 3862435 - e-mail: [email protected]
SUORE DI MARIA BAMBINA
via Matteotti 21- tel: 0362 347293
e-mail: [email protected]
SR. MARIAANGELA VILLANTIERI
e-mail: [email protected]
cell: 347 2945108
SUORE SERVE DI MARIA
SANTISSIMA ADDOLORATA
Via L. Rho, 31 - tel: 0362 71723
SCUOLA PRIMARIA PARROCCHIALE
SAN GIUSEPPE
via Orsini 35
tel: 0362 70436 - fax: 0362 759305
www.scuolasangiuseppe.com
[email protected]
[email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. ven: 12.30-15.00
mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30
gio:8.10-9.00
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
via General Cantore 6 - tel: 346 6263971
orari di apertura:
martedì mattina: 9.00-11.30
giovedì pomeriggio: 16.00-18.30
Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda,
stampato in 945 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso il 6 maggio 2015.
Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda
_________________________________________________________________________________
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Orari Sante Messe
GIORNI FERIALI
_____LUNEDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
(Oratorio Santo Crocifisso)
(dal primo lunedì di giugno
all’ultimo lunedì di settembre
verrà celebrata in Santuario)
_____MARTEDÌ
7.00: Casa di Riposo
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
18.00: Santa Maria Nascente
_____MERCOLEDÌ
8.30: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
(in Santuario)
_____GIOVEDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
15.30: Casa di Riposo
18.00: Santa Maria Nascente
20.45: Madonna di Fatima
_____VENERDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
20.30: San Giacomo
(sospesa in luglio e agosto)
_____SABATO
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
GIORNI FESTIVI
_____ SABATO VIGILIARE
17.00: Santa Maria Nascente
(in Casa di Riposo)
18.00: Madonna di Fatima
18.30: Santa Maria Nascente
20.30: San Giacomo
_____DOMENICA
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
9.00: Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
9.00: Santa Maria Nascente (Santuario)
10.00: Santa Maria Nascente
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 11.00)
10.30: San Giacomo
11.00: Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
11.30: Santa Maria Nascente
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 11.00)
17.00: Madonna di Fatima
18.30: San Giacomo
(sospesa in luglio e agosto)
18.30: Santa Maria Nascente
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Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda