(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
 Ente proponente il progetto:
ASL LANUSEI
 Codice di accreditamento:
 Albo e classe di iscrizione:
NZ 05782
REGIONE SARDEGNA
4
CARATTERISTICHE PROGETTO
 Titolo del progetto:
DEMETRA: NUOVO PERCORSO DI ACCOGLIENZA IN OSPEDALE
 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore di intervento:
ASSISTENZA
Area di intervento:
Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o
permanentemente invalidi e/ o invalidanti e/o in fase terminale.
Codifica:
A8
 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
L’ASL di Lanusei è l’azienda sanitaria più piccola della Sardegna che persegue
come finalità la promozione, la tutela il mantenimento ed il miglioramento delle
condizioni di salute dei cittadini in sintonia con altri soggetti istituzionali e non,
pubblici e privati. In accordo alle disposizioni e ai programmi nazionali e regionali
e secondo gli indirizzi della Conferenza Provinciale, mette “a disposizione di tutti i
cittadini residenti e non, un’ampia gamma di servizi di prevenzione, diagnosi, cura
e riabilitazione decentrati nel territorio che rispondono con tempestività, ai bisogni
di salute ed alle aspettative della popolazione, guidati dai principi di responsabilità
sociale, di imparzialità dell’azione amministrativa e nel rispetto della dignità e della
professionalità di tutti gli operatori operanti”.
L'Azienda promuove e diffonde i principi che devono sottendere l'agire di tutti gli
1
(Allegato 1)
operatori attraverso le seguenti parole chiave:
 universalità
 equità nell'accesso
 tempestività delle cure
 rispetto della dignità umana
 garanzie di sicurezza
 senso di appartenenza di tutti gli operatori
 appropriatezza clinica e organizzativa
 integrazione tra tutti i servizi
 efficacia, efficienza ed economicità
Contesto territoriale
L’Asl di Lanusei opera sull’intero territorio della Provincia Ogliastra, la quale si
estende su una superficie di 1854 Kmq, comprende 23 comuni (Arzana, Bari Sardo,
Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai,
Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortoli, Triei, Ulassai, Urzulei,
Ussassai, Villagrande Strisaili) e la popolazione totale al 31.12.2008 è pari a
58.019 (Istat 2008), corrispondente al 3,5% della popolazione sarda con una densità
di 31,3 abitante per Kmq, contro circa il 68,0 del dato regionale, caratterizzandosi
come una delle aree a più bassa antropizzazione.
Nel periodo estivo la popolazione di riferimento della Asl aumenta notevolmente per
effetto dei flussi turistici soprattutto nelle località costiere.
Il territorio si estende per1.854 Kmq, pari al 7,7% del territorio regionale, si
ripartisce in modo disomogeneo tra i comuni, si va dai 216 kmq di Baunei agli 11 di
Elini.
Il territorio può essere ripartito in due aree principali: quella costiera e quella interna
montana. La prima si estende da Baunei a Tertenia ed ha in Tortoli il principale
centro demografico ed economico. Tale area ha sperimentato nell'ultimo ventennio
un rapido sviluppo, trainato dall'attività turistica, da una buona agricoltura e da
diverse iniziative industriali. Costituisce la parte dell'Ogliastra più ricca in termini
di infrastrutture di comunicazione e di trasporto.
L'entroterra invece è composto da diversi comuni di media dimensione, tra i quali
spicca Lanusei, antico centro amministrativo dell'Ogliastra. Dal punto di vista
economico l'entroterra è caratterizzato da attività silvo-pastoriali, e vede oltre a
Lanusei anche Jerzu quale punto d'attrazione.
L’Azienda garantisce l’assistenza territoriale attraverso l’unico Distretto sociosanitario avente come sede legale Tortoli e il Dipartimento della Salute Mentale e
Dipendenze; mentre l’assistenza ospedaliera viene garantita
dal Presidio
Ospedaliero “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei e dalla Casa di Cura M.
Tommasini di Jerzu.
Assistenza ospedaliera
Il Presidio Ospedaliero di Lanusei offre assistenza in regime di ricovero ordinario ,
day hospital e day surgery, con una dotazione di posti letto che viene esplicitata per
disciplina nella seguente tabella, oltre alle prestazioni ambulatoriali specialistiche
e le attività di emergenza ed urgenza.
2
(Allegato 1)
L’Azienda adotta un modello di gestione operativa delle attività assistenziali di
tipo dipartimentale, al fine di perseguire l’ottimale realizzazione del percorso
diagnostico-terapeutico e riabilitativo ed esercitare, in forma unitaria e coordinata,
le attività assistenziali. Nel Presidio sono stati individuati due dipartimenti, uno
chirurgico ed uno medico, più un area dei servizi a cui fanno capo il Pronto
Soccorso, il Laboratorio Analisi, il Centro Trasfusionale, la Radiologia e il Servizio
Farmaceutico.
A fronte della suddetta dotazione di posti letto si evidenzia una produzione di circa
7000 ricoveri all'anno e 30.000 giornate di degenza. La degenza media è di circa 5
giorni per ogni paziente ricoverato ed ha un trend in diminuzione.
L'incidenza dei ricoveri in Day Hospital/Day Surgery è del 13% sul totale dei
ricoveri.
Negli ultimo quinquennio l’Azienda sta portando avanti nel Presidio Ospedaliero
un piano di rinnovo strutturale che prevede la realizzazione di opere, già appaltate
ed in corso di esecuzione, tese al globale riassetto dell’intero nosocomio, allo scopo
di ridurre i disagi dei cittadini e degli operatori nell’accesso alle unità operative e
alle attività ambulatoriali.
Infatti allo stato attuale sono aperti nell’ospedale numerosi cantieri per la
realizzazione dei quali è stato necessario il trasferimento temporaneo di attività.
Ciò ha comportato, e comporta, un conseguente disagio per l’utenza che necessita
di orientamenti precisi circa la dislocazione dei vari servizi e in diversi casi (si pensi
ai pazienti disabili o agli anziani) anche di accompagnamento fisico del paziente
stesso.
Da un’osservazione sui percorsi dei cittadini nell’ospedale di Lanusei si sottolinea
l’esperienza comune di disorientamento degli stessi quando arrivano all’ingresso del
presidio: facile non sapere dove recarsi per fare un esame, per pagare il ticket, a chi
rivolgersi per un ricovero in Day Hospital o per accedere ad un ambulatorio
specialistico, soprattutto da parte di anziani, disabili, stranieri, turisti. Uno volta
arrivati a destinazione, il disorientamento diventa smarrimento psicologico,
all’interno di una organizzazione caratterizzata più dal dialogo con la malattia che
con il malato.
Proseguendo l’analisi della attuale situazione del presidio si può evidenziare che il
disagio è ascrivibile al concorso di varie cause:
 Tipologia architettonica “dispersiva”: le U. O. e i Servizi sono disposti in
settori cui si accede attraverso scale/ascensori dislocati all’interno della
struttura non di facile individuazione e senza cartellonistica adeguata.
 Segnaletica poco chiara: la segnaletica esterna ed interna presente al
momento non assolve efficacemente allo scopo di orientare l’utenza.
 Presenza di sportelli dedicati all’accoglienza/informazione con orari di
3
(Allegato 1)




apertura ridotti: pur essendo presente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, il
Punto Unico di Accesso, attraverso i quali si forniscono informazioni, si
promuove
l’orientamento degli utenti, si ricevono osservazioni,
suggerimenti, proposte, segnalazioni e reclami, oltre all’accoglienza delle
persone portatrici dei bisogni complessi, per impegni dell’operatore presso
altre sedi, l’orario di apertura al pubblico è limitato. Così come in portineria
non viene garantito durante il giorno la presenza degli operatori disponibili a
dare informazioni e svolgere la funzione di accoglienza, in quanto presenti
operatori non vedenti dedicati al centralino
Presenza di un Pronto Soccorso altamente utilizzato spesso impropriamente
dai cittadini: infatti, il Pronto Soccorso, con i suoi circa 15000 accessi da
parte dei cittadini ogliastrini e non, è il servizio ospedaliero più utilizzato dai
cittadini, infatti svolge una funzione di primaria importanza nell’ambito
dell’offerta di salute, indicando nel potenziale diagnostico e nella presenza
contemporanea e sinergica di diverse professionalità e moderne tecnologie i
punti di forza di un servizio difficilmente sostituibile “in risposta ad un
bisogno soggettivamente percepito come urgente”. Il percorso del paziente
in emergenza-urgenza si realizza all’interno del Presidio Ospedaliero
secondo una logica della diversa intensità di cure (accoglienzastabilizzazione; osservazione breve, terapia intensiva; degenza ordinaria).
Tale organizzazione garantisce un percorso sicuro e tempestivo a seconda
della gravità del paziente. Il Pronto Soccorso, quale struttura dalla quale si
avviano i percorsi di assistenza dei pazienti, risulta uno degli snodi
maggiormente critici. Infatti dal Pronto Soccorso vengono avviati al
ricovero circa 7000 persone l’anno: per ciascuno di questi le necessità di
trasporto, interfaccia Pronto Soccorso-Degenza, sono foriere di frequenti
difficoltà di funzionamento della macchina organizzativa e incomprensioni
tra gli operatori, pur avendo a disposizione un software di gestione dei posti
letto.
Assenza di personale dipendente o dedicato: nel presidio non c’è a
disposizione dell’utenza personale dedicato in via esclusiva all’accoglienza
e all’accompagnamento di quanti hanno difficoltà di orientamento ma non
necessitano di assistenza specifica da parte del personale sanitario. Così
come non è possibile poter contare in maniera continuativa su personale che
possa dare una mano per la semplificazione delle pratiche burocratiche o la
risoluzione di piccoli problemi concreti inerenti i servizi erogati all’interno
dell’ospedale.
Mancata integrazione tra percorsi assistenziali ed amministrativi e gestione
delle attività di back office della direzione sanitaria:
si rileva scarsa
attenzione alle attività di segreteria e di protocollazione presso la Direzione
Sanitaria del P.O. con inutili perdite di tempo e disagio nei confronti degli
interlocutori interni ed esterni.
Nel processo della cura non viene attribuito il giusto valore alla relazione
umana: anche nel presidio ospedaliero di Lanusei sono stati recepiti i
progressi compiuti dalla medicina, a livello diagnostico e terapeutico, che
non sono stati accompagnati dallo sviluppo parallelo di un atteggiamento
“etico”, orientato ed attento alla persona malata, con le sue idee, la sua storia,
le sue paure, i suoi vissuti e anche i suoi diritti. L’esigenza di umanizzare i
percorsi assistenziali è sicuramente avvertita dagli operatori sanitari e non del
Presidio Ospedaliero, tuttavia, non sempre, all’interno dell’ospedale si riesce
4
(Allegato 1)
a dare ascolto ai bisogni dei malati o dei loro familiari, così come il
personale vorrebbe.
Modificare alcune delle fonti di criticità rilevate comporta la messa in essere di una
serie di interventi che si sta cercando di portare avanti: di tipo strutturale, di
organizzazione interna del lavoro e sulle modalità di assegnazione del personale,
oltre alle iniziative di formazione del personale dipendente sulla modifica di
atteggiamenti e comportamenti.
Partendo dalle criticità dichiarate la presenza dei volontari in Servizio Civile nel
Presidio Ospedaliero dell’Asl di Lanusei può contribuire ad innescare un circolo
virtuoso verso l’umanizzazione dei percorsi assistenziali e la razionalizzazione della
risorsa “tempo” e di quella umana: contribuendo al miglioramento del sistema
dell’accoglienza, negli aspetti legati all’informazione, alla facilitazione dei percorsi
e dell’accesso alle prestazioni, alla personalizzazione dell’assistenza e alla gestione
delle attività amministrative di protocollazione e archiviazione.
Tra gli obiettivi aziendali fondamentali da portare avanti, uno dei più importanti
individuati è quello diretto a potenziare i servizi di accoglienza e informazione ai
cittadini utenti e ai familiari, definendo l’accoglienza come quel processo
relazionale che “si realizza all’arrivo del paziente, affiancato ed integrato
dall’azione del triage” e che “rappresenta il primo momento della presa in carico,
nei confronti della quale le aspettative sociali ed istituzionali sono elevate”.
Si tratta, in pratica, di affiancare alla organizzazione ormai consolidata, basata sui
codici colore, un nuovo modello di accoglienza che tenga conto di tutti i bisogni
dei cittadini.
I volontari in servizio civile si collocano all’interno dell’organizzazione dei servizi
erogati dalle U. O. del Presidio Ospedaliero di Lanusei come “osservatori
privilegiati” in grado di promuovere il cambiamento, attraverso la promozione dei
diritti di cittadinanza a sostegno di realtà a rischio di emergenza sociale, culturale e
sanitaria.
5
 Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale:
Promuovere una nuova cultura della cittadinanza, garantendo ulteriori percorsi di
accoglienza al cittadino utente che afferisce al Presidio Ospedaliero di Lanusei
offrendo un servizio di ascolto e di accoglienza diretto ed immediato che possa
soddisfare le richieste inerenti i servizi erogati e nel contempo privilegiare il
rapporto umano tra operatori e cittadini nella fruizione dei servizi erogati, oltre al
supporto nella gestione delle attività di back office funzionali a ridurre i disagi ai
cittadini utenti.
Obiettivi specifici:
1.1. Gestire il clima della sala d’attesa del Pronto Soccorso
1.2. Gestire il clima della sala d'attesa degli ambulatori, sala prelievi, Ufficio
ticket, CUP, radiologia
2.1. Potenziamento delle ore di apertura al pubblico degli sportelli di accoglienza
e informazione della portineria e dell’Ufficio URP presente nel Presidio
Ospedaliero
3.1.
Servizio di accoglienza ed accompagnamento (anche mediante l’utilizzo di
supporti meccanici: carrozzine e barelle) nelle diverse U. O. del Presidio
con particolare riferimento ai bisogni di persone anziane, disabili e
immigrati al fine di facilitarne la fruizione dei servizi offerti
4.1.
Supporto all’attività di segreteria e alle attività amministrative, comprese
l’archiviazione cartacea ed informatica della Direzione sanitaria e degli altri
uffici presenti nel Presidio Ospedaliero (cartelle cliniche, ufficio relazioni
con il pubblico, sportello donazioni organi, servizio sociale ospedaliero,
punto unico di accesso)
Obiettivi generali per il servizio civile
 acquisire nuove competenze professionali e di valorizzazione
 instaurare relazioni proficue con i cittadini e gli operatori presenti nel
Presidio Ospedaliero
 svolgere un ruolo di cittadinanza attiva
 collaborare alla umanizzazione del presidio ospedaliero
Obiettivi specifici verso il volontario in servizio civile
 conoscere l'organizzazione del Servizio Civile Nazionale e le leggi che lo
regolamentano
 testimoniare attraverso l'attivazione del progetto i valori propri della Legge
64\2001
 conoscere l'organizzazione
dei servizi sanitari offerti dal Presidio
ospedaliero e dalla Asl di Lanusei in generale
 sviluppare competenze relazionali e organizzative, nonché la capacità di
lavorare in rete ed in èquipe
 sviluppare competenze informatiche necessarie per la protocollazione e la
gestione degli archivi della Direzione Sanitaria
6
 Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
PIANI PREPARATORI (prima dell’arrivo dei volontari)
a) Piano per la definizione degli ambiti e della tipologia dell’intervento:


Incontro con il Direttore Sanitario del P. O., il Dirigente amministrativo del P. O., il
Direttore del Distretto Sociosanitario, il Dirigente del Servizio Aziendale delle Professioni
Sanitarie e i Direttori del Dipartimento dell’Area Chirurgica e dell’Area Medica, finalizzato
alla mappatura dei bisogni e delle risorse e delle priorità da perseguire.
Incontro con i Coordinatori delle diverse U. O. del Presidio Ospedaliero, diretto alla
individuazione dei bisogni, delle risorse e delle priorità da perseguire.
b) Piano per la definizione delle risorse umane necessarie



Analisi della attuale pianta organica del Presidio Ospedaliero per individuare le figure
professionali in grado di offrire supporti e risposte idonee al progetto.
Riunione con il Direttore del Presidio Ospedaliero e con le diverse èquipe della struttura per
una analisi approfondita delle competenze da mettere in campo per l’attuazione del
progetto.
Individuazione di operatori in grado di essere da riferimento per le attività interne ed
esterne alla struttura.
c) Piano per la definizione degli aspetti logistici



Incontri con i tecnici per individuare attrezzature e materiale necessario per le attività da
svolgere.
Incontri per individuare gli spazi fisici e l’idoneità degli spazi stessi su cui avviare le attività
proposte.
Definizione degli acquisti del materiale necessario per le attività svolte dai volontari su
indicazione del Direttore del Presidio Ospedaliero.
PIANI OPERATIVI (dopo l’arrivo dei volontari)
 Incontri con il Direttore del Presidio Ospedaliero per la scelta delle attività idonee
al progetto e coerenti con gli obiettivi da perseguire, mediante un maggiore supporto alle
fasce più deboli (anziani, disabili, immigrati, bambini).

Incontri con i Direttori dei Dipartimenti, Direttori delle U. O., coordinatori
e con gli operatori ospedalieri più sensibili per l’individuazione dei luoghi e dei

Incontri con i responsabili e operatori dei servizi URP, CUP, PUA,
centralino/portineria per individuare le aree più problematiche e le concrete attività da
servizi dove sono maggiormente presenti utenti che necessitano di un supporto specifico.
svolgere in relazione alle nuove esigenze dei cittadini emergenti
I volontari del Servizio Civile Nazionale, dopo essere stati formati sulle
problematiche generali e specifiche dei cittadini/utenti che affluiscono alle U. O. del
Presidio Ospedaliero, quotidianamente espleteranno le attività previste dal progetto
ed affiancheranno l’attività delle èquipe mediche, infermieristiche, sociali, tecniche
curando in particolare l’aspetto relazionale-assistenziale.
7
Attraverso il progetto viene offerta ai volontari un'occasione di crescita personale
e professionale. Il progetto si ricollega ai principi contenuti nella Legge n.
64\2001, per cui il volontario ha la possibilità di esprimere e testimoniare i valori
dell'impegno e della partecipazione attiva alla vita sociale della comunità. Ha la
possibilità di dimostrare la propria solidarietà verso le altre persone e testimoniare
come , tramite il servizio civile nazionale, si possa concorrere alla difesa della patria
anche attraverso mezzi e attività non militari.
OBIETTIVO
PIANO
D’ATTUAZIONE
1.1. Gestire
il
clima
della
sala d’attesa
del
Pronto
Soccorso
Garantire
nella
Sala
d’attesa
del
Pronto
Soccorso la presenza di
un volontario
che
collabori con gli operatori
sanitari addetti al triage
soprattutto nelle ore di
maggior afflusso
1.2. Gestire
il
clima
della
sala
d'attesa degli
ambulatori,
sala prelievi,
Ufficio ticket,
CUP,
radiologia
Garantire
nelle
sale
d’attese del presidio
(ambulatori, sala prelievi,
ufficio
ticket,
CUP,
radiologia ) la presenza di
un
volontario
che
garantisca un servizio di
accoglienza in stretta
collaborazione con gli
operatori
ATTIVITA’ PREVISTA
 Attività di front office
 Informazione
e
orientamento
 Accompagnamento
ai
controlli sanitari interni e
esterni
 Agevolare il lavoro del
personale
medico
e
sanitario
impegnato
nell’attività di cura
 Raccordare le necessità e
i bisogni espressi
di
cittadini con le necessità
organizzative
della
struttura
 Preparazione e consegna
opuscoli informativi
 Aggiornamento
delle
informazioni
 Registrazione
degli
interventi in apposite
schede
 Attività di front office
 Informazione
e
orientamento
 Accompagnamento
ai
controlli sanitari interni e
esterni
 Offrire un supporto alla
prenotazione,
all’accettazione e al ritiro
dei referti
 Facilitare l’accesso degli
utenti alle prestazioni
ambulatoriali
e
di
diagnostica
 Domiciliazione dei referti
 Preparazione e consegna
opuscoli informativi
 Ridurre i tempi di attesa
 Contribuire
al
superamento della cultura
burocratica a favore di un
sistema di relazione che
veda al centro la persona
TEMPI DI
ATTUAZIO
NE
Dal 2° mese
sino alla fine
del servizio
Dal 2° mese
sino alla fine
del servizio
8
2.1. Potenziamento
delle ore di
apertura
al
pubblico degli
sportelli
di
accoglienza e
informazione
della
portineria
e
dell’Ufficio
URP presente
nel Presidio
Ospedaliero
Assicurare l’apertura al
pubblico giornaliera di
uno sportello di
accoglienza presso la
portineria e/o Ufficio
URP del presidio
ospedaliero fino a
raggiungere le 30 ore
settimanali
3.1.
Creazione di un nuovo
servizio di accoglienza e
accompagnamento messo
a disposizione delle Unità
Operative del Presidio
rivolto
alle
persone
anziane,
disabili,
immigrati
che
non
riescono a raggiungere i
servizi
offerti
autonomamente,
collaborando con gli
operatori sanitari del
nosocomio.
Servizio di
accoglienza
ed
accompagna
mento
(anche
mediante
l’utilizzo di
supporti
meccanici:
carrozzine e
barelle)
nelle
diverse U.
O.
del
Presidio
con
particolare
riferimento
ai bisogni
 Aggiornamento
delle
informazioni
 Registrazione
degli
interventi in apposite
schede
 Apertura al pubblico di
uno spazio di accoglienza
presso la portineria e/o
l’Ufficio URP
per
garantire l’accoglienza e le
informazioni ai cittadini
sui
servizi
offerti,
modalità di accesso
 Aggiornare i cittadini sulla
dislocazione interna dei
servizi e unità operative
non
facilmente
identificabili
 Contribuire
al
superamento della cultura
burocratica e formale a
favore di un sistema di
relazioni che
metta al
centro la relazione con la
persona
“fragile”
portatrice di un bisogno di
salute
 Aggiornamento
delle
informazioni
e
collaborazione attiva per
avere una banca dati
aggiornata
 Collaborazione per la
somministrazione
ed
elaborazione
dei
questionari
di
soddisfazione ai degenti
 Registrazione
degli
interventi in apposite
schede
 Aggiornare i cittadini sulla
dislocazione interna dei
servizi e unità operative
non
facilmente
identificabili
 Aiuto ai degenti durante la
permanenza in ospedale
 Compagnia ai degenti
 Supporto alle famiglie dei
degenti
dando
informazioni sui servizi
sanitari ed amministrativi
offerti
dal
presidio
ospedaliero
 Trasporto di pazienti non
critici su indicazione degli
operatori sanitari
 Supporto al trasporto di
materiale biologico
e
cartaceo su delega degli
Dal 2° mese
sino alla fine
del servizio
Dal 2° mese
a fine
servizio
9
di persone
anziane,
disabili
e
immigrati al
fine
di
facilitarne la
fruizione dei
servizi
offerti
4.1.
Supporto
all’attività
di
segreteria e alle
attività
amministrative,
comprese
l’archiviazione
cartacea
ed
informatica della
Direzione sanitaria
e degli altri uffici
presenti
nel
Presidio
Ospedaliero
(cartelle cliniche,
ufficio
relazioni
con il pubblico,
sportello donazioni
organi,
servizio
sociale
ospedaliero, punto
unico di accesso)
Acquisire conoscenze e
competenze
amministrative
ed
informatiche
che
promuovono l’uso dei
servizi
sanitari
e
amministrativi
del
presidio
ospedaliero
rivolti ai cittadini e ai
dipendenti
promuovendone il senso
di appartenenza.
operatori sanitari
 Supporto alla persona in
particolare
non
autosufficiente
nelle
attività quotidiane
 Aiuto nell’assunzione dei
pasti in assenza di care
giver
 Disbrigo
di
pratiche
burocratiche
presso
strutture Asl, enti, uffici,
in assenza di care giver
 Migliorare l’uso della
struttura
attraverso la
realizzazione
di un
rapporto fiduciario del
cittadino basato
sulla
percezione ed esperienza
della “presa in carico”
della persona fragile
 Collaborazione
con il
personale
sanitario
nell’assistenza al malato
anche terminale e morente
e ai familiari
 Creazione e diffusione di
materiale informativo
 Aggiornamento
delle
informazioni
 Registrazione
degli
interventi in apposite
schede
 Acquisizione
di
competenze informatiche
ed amministrative
 Conoscenza
delle
normative in vigore e delle
procedure amministrative
adottate
 Acquisizione
delle
competenze
di
protocollazione
e
archiviazione cartacea e
informatica
 Distribuzione
corrispondenza interna
 Predisposizione
di
opuscoli
e
manifesti
informativi
 Registrazione delle attività
svolte in apposite schede
Dal 2° mese
a fine
servizio
Valutazione in itinere
Le attività dei volontari saranno sottoposte a verifiche mensili attraverso una
riunione tra l’operatore locale di progetto e i volontari per la valutazione dei risultati
conseguiti (analisi delle attività svolte, supporto sulle difficoltà emerse e sulle
10
problematiche riscontrate dai volontari……), questo consentirà di rimodulare
eventualmente l’intervento, affinché vi sia congruità tra gli obiettivi, le attività
svolte e i risultati ottenuti.
All’avvio del servizio e comunque entro il primo mese , i volontari seguiranno un
percorso di formazione generale della durata di 42 ore, preliminare all’inserimento
presso il servizio ed un ulteriore percorso di formazione specifica della durata di 72
ore che si svolgeranno nei primi due mesi a cura del responsabile della formazione
specifica.
Durante i primi due mesi di attività i volontari conosceranno i servizi del presidio
ospedaliero, instaureranno relazioni con gli operatori, prenderanno dimestichezza
con l’organizzazione del servizio. Nel periodo successivo svolgeranno l’attività in
modo autonomo con il supporto dell’OLP e in base ad indicazioni ricevute dagli
operatori.
Ad intervalli regolari (ogni 4 mesi), i volontari saranno chiamati ad esprimersi in
merito al livello di raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto del SCN
attraverso la somministrazione di questionari nominativi.
Nel seguente Diagramma di Gantt si descrive la pianificazione temporale delle
attività di progetto:
MESE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
ATTIVITA’
Avvio e accoglienza volontari
Formazione generale
Formazione specifica
Attività di promozione e
sensibilizzazione
1.1. Gestire il clima della sala
d’attesa
del
Pronto
Soccorso
1.2. Gestire il clima
della sala d'attesa degli
ambulatori, sala prelievi,
Ufficio ticket, CUP,
radiologia
2.1. Potenziamento delle ore
di apertura al pubblico
degli
sportelli
di
accoglienza
e
informazione
della
portineria e dell’Ufficio
URP presente
nel
Presidio Ospedaliero
3.1. Servizio di accoglienza
ed
accompagnamento
(anche
mediante
l’utilizzo di supporti
meccanici: carrozzine e
barelle) nelle diverse U.
O. del Presidio con
particolare riferimento ai
11
bisogni
di persone
anziane,
disabili e
immigrati al fine di
facilitarne la fruizione
dei servizi offerti
4.1. Supporto all’attività di
segreteria e alle attività
amministrative, comprese
l’archiviazione cartacea ed
informatica
della
Direzione sanitaria e degli
altri uffici presenti nel
Presidio
Ospedaliero
(cartelle cliniche, ufficio
relazioni con il pubblico,
sportello donazioni organi,
servizio
sociale
ospedaliero, punto unico
di accesso)
Valutazione in itinere
Monitoraggio interno
Monitoraggio formazione
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Per la realizzazione del presente progetto sarà coinvolto il personale della Asl
dipendente del Presidio Ospedaliero con diversi ruoli e gradi di responsabilità, che
dedicherà parte del proprio tempo e le proprie competenze in base alle necessità
richieste dal progetto.
L’Asl di Lanusei comprende un personale dipendente che, alla data del 23.10.2009,
è pari a 583 unità ed è distinto nelle tabelle seguenti.
DIRIGENZA
dirigenti medici
dirigenti veterinari
Ruolo sanitario
totale
dirigenti farmacisti
ingegnere analista
dirigenti psicologi
biologo
dirigente infermieristico
Ruolo sanitario non medico
Ruolo amministrativo
totale
114
14
128
4
1
7
1
1
14
amministrativi
6
totale
6
TOTALE DIRIGENZA
148
Tabella personale dirigenza Asl Lanusei al 23.10.2009
12
COMPARTO
Ruolo sanitario
Ruolo amministrativo
Ruolo tecnico
TOTALE COMPARTO
342
62
31
435
Tabella personale comparto Asl Lanusei al 23.10.2009
I 4 Volontari del Servizio Civile Nazionale opereranno nell’ambito di gruppi di
lavoro complessi ed articolati, dove non sarà richiesto di sostituire il personale
dipendente, ma di affiancarlo nell’attività quotidiana, apportando, nel contesto del
progetto, un reale valore aggiunto rispetto alle problematiche evidenziate nel
contesto e negli obiettivi progettuali.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il presente progetto “nuovo percorso di accoglienza in ospedale” prevede l’impiego
dei volontari del Servizio Civile Nazionale presso il Presidio Ospedaliero Nostra
Signora della Mercede di Lanusei trova adeguata collocazione nel percorso di
accoglienza del cliente/utente in quanto è un progetto che punta alla valorizzazione
del volontario come un “amico dell’ospedale”, persona di riferimento dell’utente nel
suo percorso.
Date le caratteristiche del progetto, il ruolo di volontario può rappresentare un
supporto importante nella relazione azienda/utente.
I volontari che vengono impiegati in questo progetto deve svolgere attività intense a
facilitare il percorso dell’utente, ottimizzando e implementando le modalità di
accoglienza, supporto ed informazione, previste secondo le seguenti fasi:
 1 fase (di circa un mese): in cui i volontari vengono a conoscenza,
attraverso la formazione generale e specifica, dell’ente e delle modalità di
lavoro della pubblica amministrazione e, nello specifico, per ciascun ambito
in cui dovrà operare, con particolare riferimento all’analisi delle attività
svolte in ogni sede di progetto, alla conoscenza delle varie figure
professionali, alla gestione del colloquio di prima accoglienza, nonché con
conoscenza dei programmi informatici presenti in Azienda.
 2 fase (a partire dal secondo mese): i volontari vengono gradualmente
inseriti e affiancati nelle specifiche mansioni che dovranno svolgere.
 3 fase (a partire dal terzo mese): i volontari svolgeranno, con autonomia, le
mansioni conferite, in stretta collaborazione con gli operatori Asl preposti.
Le attività che i volontari andranno a svolgere sono:
1. Affiancamento dell’attività di front office.
Il presidio pur disponendo di operatori che gestiscono il primo contatto dell’utente
con la struttura, rispondendo alle richieste di orientamento e gestendo le
informazioni relative alle procedure correnti. I volontari affiancheranno detto
personale nel gestire i casi che necessitano di un trattamento personalizzato.
2. Accoglienza/ascolto.
13
I volontari sono disponibili, nei punti di accesso, per accogliere l’utenza che
presenta criticità, anche su segnalazione del personale del presidio. Attiva
un’accoglienza personalizzata e provvede, se necessario, all’accompagnamento
dell’utente in difficoltà fino al completamento del percorso assistenziale. Prestano
assistenza anche nelle sale d’attesa degli ambulatori e degli uffici a coloro che
necessitano di supporto per situazioni di disagio o di fragilità, anche di natura fisica.
3. Supporto, accoglienza e accompagnamento dei pazienti e familiari.
La presenza dei volontari nelle unità operative di degenza, su segnalazione del
personale del presidio, consentirà di dare il giusto valore alla relazione umana con i
degenti e familiari, umanizzando l’assistenza.
4. Supporto alle attività back office comprese quelle amministrative.
Il volontario porterà avanti, in stretta collaborazione con gli operatori sanitari ed
amministrativi, le attività amministrative di back office della direzione sanitaria e
degli uffici presenti nel presidio, agevolando i percorsi di accesso e di erogazione dei
servizi per i cittadini.
5. Aggiornamento delle informazioni.
Supporto alle attività di front office per l’aggiornamento sistematico delle
informazioni sulla modulistica e attività dei servizi (orari, procedure, logistica,
cartellonistica, etc….).
6. Raccolta dei dati e monitoraggio.
I volontari verrà chiamato a rielaborare e rileggere la propria esperienza
“restituendo” dati e rilevazioni raccolte nel periodo di permanenza, oltre la:
 Registrazione degli interventi su apposite schede
 Individuazione di criticità ricorrenti assieme all’OLP assegnato
 Monitoraggio del progetto attraverso le riunioni mensili
Ad ogni volontario verrà assegnato un budge per rilevare la presenza e la
partecipazione alle attività, oltre al cartellino di riconoscimento.
I volontari saranno collocati nei punti di maggior affluenza dei cittadini, quali
l’ingresso principale, uffici di front office, sale d’attesa, unità operative di degenza e
uffici amministrativi.
 Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
 Numero posti con vitto e alloggio:
 Numero posti senza vitto e alloggio:
4
 Numero posti con solo vitto:
 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
30
6
14
 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
I volontari durante lo svolgimento del Servizio Civile sono tenuti a:
 Svolgere le attività previste dal progetto
 Obbligo di seguire le indicazioni dell’operatore locale di progetto e dei
responsabili o referenti dei servizi
 Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene la privacy degli
utenti, notizie e altro di cui si venga a conoscenza sia durante che dopo lo
svolgimento del servizio
 Adottare un comportamento caratterizzato da rispetto, puntualità e serietà
 Essere disponibile alla flessibilità oraria all’interno dell’orario settimanale
con turni antimeridiani e pomeridiani.
 Attenersi alla normativa della pubblica amministrazione nei confronti degli
utenti, esibendo tra l’altro il cartellino di riconoscimento
 Rispetto dei regolamenti aziendali e delle norme in materia di igiene e
sicurezza nei luoghi di lavoro
 Disponibilità a missioni e ad accompagnamenti all’esterno con mezzi
dell’Ente
15
 Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Nominativi
v
degli Operatori Locali di Progetto
o
l
.
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
ident. sede
p
e
r
Cognome
e nome
Data di
nascita
C.F.
12.06.1964
CMBMTR64H52B354Y
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Cognome
e nome
Data di
nascita
C.F.
s
e
d
e
1
Presidio
Ospedaliero
Nostra Signora
della Mercede
Lanusei
Via Ospedale n. 1
111089
4
CAMBONI
MARIA TERESA
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
16
 Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il progetto sarà promosso sul territorio con un impegno pari ad almeno 25 ore
attraverso diverse modalità trasversali di informazione che accompagnerà tutte le
fasi dell’intervento tramite:
 comunicati stampa sui principali quotidiani locali. TOTALE ORE 1
 creazione e distribuzione di brochure e locandine nei luoghi maggiormente
frequentati dagli utenti e da potenziali clienti: (Consultorio Familiare, Pronto
Soccorso, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Scuole,
attività commerciali, sportelli di enti pubblici, etc.). TOTALE ORE 12
 Costruzione/Aggiornamento/Pubblicizzazione nel sito web aziendale creando
un link specifico sul Servizio Civile Nazionale per aggiornare l’attività,
compresa la pubblicizzazione dei bandi e graduatorie. TOTALE ORE 12
.
 Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Determinazione del Direttore Generale UNSC dell’11 giugno 2009, n. 173.
 Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
 Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
I principi di valorizzazione delle risorse e di empowerment del sistema, dei contesti
e dei soggetti sono elementi cardine delle buone pratiche della presente
progettazione di inserimento dei Volontari del Servizio Civile Nazionale.
La valutazione del progetto in questione da una parte deve monitorare la quantità del
bene prodotto dai singoli volontari, dall’altra rilevare in che modo l’intero sistema si
è sviluppato grazie anche al supporto di queste persone e come loro stesse si siano
arricchite in termini di professionalità, di sviluppo di competenze specifiche e
relazionali, di orientamento rispetto alla propria vita futura e di motivazione.
L’azione di monitoraggio deve fornire agli attori un accompagnamento in itinere,
consapevole che la logica del progetto è quella dell’integrazione tra misure e
interventi diversi poggiati ed orientati su un settore come quello dell’assistenza che
necessita di una metodologia partecipata.
Il monitoraggio non si limiterà pertanto solo a verificare se le azioni stabilite
vengono effettuate, ma vuole anche indagare su quelle azioni che consentono di
realizzare gli obiettivi del progetto.
Il piano di monitoraggio intende determinare periodicamente cosa funziona e cosa
non funziona nel progetto, e verifica – al termine dei 12 mesi – la realizzazione dei
risultati previsti dal progetto e il raggiungimento degli obiettivi, nonché la qualità
percepita dai diversi attori coinvolti (volontari, operatori locali, destinatari finali del
progetto).
Il responsabile del monitoraggio incontrerà i volontari con cadenza quadrimestrale
per verificare i risultati raggiunti e il grado di realizzazione del progetto. In
17
particolare si terrà conto della definizione indicatori di indicatori di processo, il loro
modo di rilevazione ed i soggetti coinvolti.
Il monitoraggio verrà inteso anche come capacità di osservazione dei risultati del
progetto che prevede le seguenti modalità:
Monitoraggio in itinere con osservazione diretta
Compilazione delle schede di attività da parte di ogni volontario
Annotazione di episodi critici
Tenuta di un diario di bordo
Verifica mensile con incontri di equipe che analizzeranno tutti i dati del
monitoraggio e procederanno con azioni correttive o di implementazione
La valutazione globale sarà svolta a termine delle annualità con il bilancio
finale
In particolare si terrà conto dei seguenti indicatori:
a) In merito ai volontari:
 N. complessivo di destinatari raggiunti dai volontari del Servizio Civile
Nazionale
 N. complessivo delle attività svolte dai volontari
 N. giornate dedicate dai volontari alle attività previste
 N. iniziative proposte dai volontari realizzate
 Grado di coinvolgimento dei volontari nelle attività proposte
 Livello di soddisfazione dei volontari
 Rispondenza tra le aspettative e la realtà del servizio
 Percezione della utilità del proprio ruolo
 Sviluppo di nuove conoscenze
 Sviluppo di nuove competenze
 Qualità dei rapporti con gli operatori gli operatori coinvolti nel progetto
 N. di percorsi individualizzati di formazione e di tutorship per i giovani
volontari
b) In merito ai responsabili:
 Difficoltà incontrate nella gestione e negli aspetti organizzativi
 Difficoltà incontrate con i volontari
 Conoscenze, competenze e atteggiamenti maturati e/o acquisiti
 Ricadute positive/negative sui destinatari del progetto
 Ricadute positive/negative nei rapporti con altri operatori coinvolti nel
progetto
I risultati del monitoraggio andrà di volta in volta ad influenzare e correggere la
progettazione successiva.
I
 Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Si richiede al volontario capacità relazionali, buona predisposizione ad affrontare le
diversità con capacità di adattamento alle diverse situazioni da affrontare sia a
livello pratico che emotivo, attitudine alle relazioni umane e ai rapporti
interpersonali.
18
Non escludendo a chiunque fosse interessato la possibilità di partecipare, l’Ente
darà che candidati siano in possesso di:
titolo necessario:

Diploma di istruzione superiore
Mentre costituiscono titoli preferenziali:

Laurea o iscrizione in corso di laurea in materie umanistiche e/o sociali

Conoscenza di almeno una lingua straniera

Conoscenza in campo informatico e utilizzo del PC e dei principali
programmi di gestione operativi, uso della posta elettronica e di internet

Attitudine a rapporti interpersonali e con il pubblico

Precedenti esperienze nei settori dell’assistenza e della disabilità

Possesso della patente di guida
 Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
FORMAZIONE SPECIFICA
Segreteria attrezzata
Com enso dei docenti
personale dipendente)
mpegnati per la formazi ne (impiego di
IMPORTO IN €
€ 250,00
€ 3.500,00
PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO
€ 500,00
€ 1.500,00
Materiale pubblicitario
Creazione aggiornamento e pubblicizzazione link sul sito web
RISORSE
TECNICHE
PROGETTO
E
TRUMENTALI
AL
Materiale per al estimento servizi di accoglienza e orientamento
TOTALE
€ 3.000,00
€ 8.750,00
 Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
NO
 Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:





N. 4 PC e stampante.
N. 4 Telefoni e fax
N. 4 Scrivanie e sedie
N. 4 Armadi personale
Materiale cartaceo (fogli, cartelloni, riviste etc.) e materiale vario, tra cui
forbici, colla, nastro adesivo, pennarelli, penne, etc. per i lavori e i giochi di
gruppo previsti come tecniche e metodologie per la formazione generale.
 Riviste, pubblicazioni ed altra documentazione cartacea, relativi alle politiche
e alla normativa in materia di servizi socio sanitari ed ospedalieri, attraverso
i quali i volontari possono calarsi nel contesto operativo del progetto.
 Opuscoli di guida ai servizi ospedalieri e aziendali da poter distribuire, in
19
caso di bisogno, nel servizio di accoglienza ed orientamento.
 Materiale informativo e di cancelleria necessario per l’allestimento e
l’operatività dei servizi di accoglienza e orientamento e per quello di back
office
 Fotocopiatrice
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
 Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NESSUNO
 Eventuali tirocini riconosciuti :
NESSUNO
 Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Capacità e competenze relazionali
Il progetto prevede che i volontari siano inseriti, per almeno il 60% dell’orario di
servizio in un contesto lavorativo che prevede l’interazione con i cittadini/utenti e
gli operatori sanitari, sociali, amministrativi, tecnici presenti nel presidio
ospedaliero. Per tale motivo è necessario che i volontari sviluppino nel corso
dell’espletamento del servizio capacità di comunicazione efficaci ed adeguate al
lavorare in gruppo e sappiano instaurare relazioni professionali con i dipendenti del
presidio ospedaliero e con i volontari AVO e delle associazioni di pubblica utilità di
accrescendo competenze nell’ambito del volontariato e della crescita dei valori di
solidarietà.
Capacità e competenze organizzative
Attraverso gli incontri con l’OLP e i formatori specifici i volontari avranno modo di
entrare in contatto con diverse realtà organizzative, conosceranno l’organizzazione
dei servizi del Presidio Ospedaliero e della Asl e i servizi da essi erogati, e
apprenderanno come gestire le relazioni con i cittadini e gli altri interlocutori del
presidio. Svilupperanno competenze sull’organizzazione e gestione della attività
amministrative di protocollazione, archiviazione, predisposizione atti,
predisposizione opuscoli e altri materiali informativi.
Capacità e competenze professionali e/o tecniche
 Uso computer e internet: conoscenza dei principali programmi informatici e
degli elementi di base della ricerca
 Conoscenza della normativa e dell’organizzazione del Servizio Civile
Nazionale
 Conoscenza del servizio civile nazionale
 Conoscenza di base della normativa sulla privacy
 Conoscenza di base della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro
20
In relazione all’acquisizione di competenze e professionalità dei volontari, al
termine del periodo di servizio, ad ogni volontario verranno consegnati:
 Un certificato di servizio, a firma del Commissario Straordinario della Asl
di Lanusei, da allegare al curriculum come anno di servizio prestato nella
P.A. e utilizzabile per ottenere punteggi nei concorsi pubblici;
 Una certificazione, rilasciata a firma del Commissario Straordinario della
Asl di Lanusei, che riconosce competenze professionali acquisite nel corso
del servizio, con indicazione della formazione specifica alla quale il
volontario ha partecipato.
Formazione generale dei volontari
 Sede di realizzazione:
Asl di Lanusei, U. O. Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane, Via Piscinas, 5
Lanusei. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione
permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la
didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose, etc.).
 Modalità di attuazione:
Per il programma di supporto ai progetti di umanizzazione delle U. O. del Presidio
Ospedaliero di Lanusei, con particolare riferimento all’area informazione e
accoglienza, la formazione specifica dei Volontari verrà svolta in proprio presso
alcune strutture locali dell’Ente, con il ricorso a formatori interni.
I formatori sono dipendenti della Asl di Lanusei con documentate competenze in
Formazione del personale, comunicazione in campo sanitario, relazioni con il
pubblico, educazione alla salute, gestione dei gruppi, organizzazione dei servizi
sanitari.
I Volontari parteciperanno alla formazione generale in un gruppo composto da
non più di 12 partecipanti. La conduzione del gruppo sarà affidata ad un formatore
accreditato.
Uno spazio formativo sarà dedicato alla valorizzazione del lavoro svolto dentro
l’organizzazione sanitaria come traduzione concreta dell’impegno etico assunto con
l’adesione al Servizio Civile.
 Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
 Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
21
Il percorso formativo persegue l’obiettivo di inserire proficuamente il volontario
nell’organizzazione dell’ente presso cui presta servizio civile, in modo che possa
sperimentare atteggiamenti e comportamenti solidali, di comprensione della persona
che a lui si rivolge per l’erogazione di una prestazione di tutela della salute.
La tecnica utilizzata sarà quella delle lezioni frontali, del lavoro di gruppo, incontri
interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, giochi di ruolo, di
cooperazione, di simulazione, giochi di conoscenza e di elaborazione di quanto
appreso. Saranno a questo scopo somministrati test di verifica dell’apprendimento.
 Contenuti della formazione:
L’Azienda ritiene la formazione elemento strategico e strumento necessario affinché
i volontari acquisiscano una propria identità e possano vivere correttamente
l’esperienza del servizio civile e conseguentemente sviluppino la cultura di tale
servizio all’interno delle strutture dove si trova ad operare.
L’obiettivo principale della formazione generale è proprio quello di rendere i
giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da
svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali.
I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee
guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (Prot.
UNSC 18593/I del 04.04.2006) e si pone i seguenti obiettivi che verranno poi
esposti in dettaglio:
Acquisizione del concetto di difesa della patria con mezzi non armati
Acquisire e rafforzare i dettati costituzionali con particolare riferimento alla
solidarietà sociale
Conoscenza e consapevolezza dei valori fondamentali dell’uomo
Conoscenza e consapevolezza del ruolo dei giovani all’interno del servizio
civile e dell’evoluzione storico/legislativa dell’obiezione di coscienza
Acquisizione e rafforzamento di motivazioni relative al proprio ruolo nelle
problematiche assistenziali e sociali
Conoscenza della rete istituzionale e dell’apporto del volontariato rispetto al
essa
Conoscenza dei progetti del servizio civile
Programma:
TITOLO
La persona, il
gruppo e la
società
OBIETTIVO
SPECIFICO

Capire il valore
della
persona
umana
e
dei
principali
meccanismi
di
gruppo.
Creare
la
consapevolezza
dell’importanza del
concetto di difesa
non armata

Comprendere
il
percorso legislativo e
concettuale
del
processo
che
dall’obiezione
è


Dall’obiezione
di coscienza al
servizio civile
CONTENUTI




METODOLOGIA
Raccolta delle aspettative dei
volontari e stipula del patto
formativo .
Riconoscimento della persona
umana e dei suoi diritti/doveri
quale fondamento della società
civile.
La condizione giovanile e
l’identità di gruppo.
Il concetto
costituzionale di
solidarietà sociale.


Il concetto di patria secondo i
dettati costituzionali.
Evoluzione storica del concetto
di obiezione di coscienza.





Presentazioni
Interazioni con i
volontari
Lezione
Lavoro di gruppo
Lezione frontale
Lettura
di
documenti
Lavoro di gruppo
22
approdato al servizio
civile


La
partecipazione
attiva


Comprendere
l’importanza



La difesa civile
non armata
Capire cos’è attraverso
la rappresentazione di
forme
attuali
di
realizzazione




Ruolo
del
volontario
Prendere
consapevolezza
motivare

e



La Asl e la rete
istituzionale
Conoscenza dei servizi



L’assistenza
alla persona
I servizi
Prendere
consapevolezza
delle
potenzialità del proprio
ruolo
conoscenza




I progetti
Conoscere i progetti in
cui i volontari saranno
impegnati



Illustrazione dell’iter legislativo
che dall’obiezione di coscienza
giunge alla Legge 64\01.
Illustrazione degli elementi di
continuità e discontinuità tra
“vecchio” e “nuovo” servizio.
Presentazione della Carta Etica.
Le istituzioni pubbliche e la
partecipazione dei cittadini.
Le forme di partecipazione attiva
alla vita della società civile:
pluralismo,
solidarietà,
sussidiarietà, associazionismo.
La
partecipazione
nella
prospettiva e nell’esperienza del
singolo.
La gestione del conflitto
in
un’ottica non violenta.
Storia della trasformazione dei
conflitti in forme non violente.
La prevenzione dei conflitti.
Il concetto di pace e diritti umani
secondo la Costituzione Italiana,
la Carta Europea e gli
Ordinamenti
delle Nazioni
Unite.
La Protezione Civile e la difesa
dell’ambiente
La solidarietà e le forme di
cittadinanza attiva.
Il ruolo del volontario nel
servizio civile.
Diritti e doveri dei volontari.
La struttura organizzativa del
servizio civile nella Asl di
Lanusei.
Organizzazione
e
fini
istituzionali della Asl.
I livelli di intervento dell’Asl di
Lanusei nella promozione ed
educazione alla salute e nella
prevenzione, cura e riabilitazione.
Problematiche del territorio e
legami con la rete istituzionali.
L’approccio alle problematiche
assistenziali nella dimensione
dell’attenzione alla persona.
Introduzione ai servizi della Asl e
normativa
La carta dei servizi, l’URP e
regolamento di pubblica tutela
Individuazione
dei presidi
sanitari aziendali e studio dei
percorsi stradali
Filosofia e concretezza delle
finalità dei progetti
Caratteristiche
principali
e
conoscenza dell’utenza a cui
sono rivolti.
Illustrazione delle fasi di
con
finale
confronto



Lezione
Testimonianze
Interazione con i
partecipanti



Lezione
Lettura documenti
Interazione con i
partecipanti
Lavoro di gruppo





Lezione
Testimonianze
Giochi di ruolo
Interazione con i
volontari


Brainstorming
Confronto
interattivo con i
docenti
Lavoro di gruppo
Esperienze
Lezioni magistrali













Lezione
Interazione con i
volontari
Lavoro di gruppo
Lezione
Presentazione
della mappa dei
servizi
Interazione con i
volontari
Consegna
dispense,
riferimenti
bibliografici e siti
consigliati
Presentazione
progetti
Lavoro di gruppo
Seduta plenaria
23
Verifica
Verifica dell’esperienza
formativa


monitoraggio.
Valutazione della condivisione
degli obiettivi e autovalutazione
dei contenuti.
Valutazione
dei
bisogni
formativi
da
tenere
in
considerazione per la formazione
specifica


Scheda
valutazione
Test
gradimento
di
di
 Durata:
la durata della formazione generale ammonta a 42 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
 Sede di realizzazione:
Asl di Lanusei, U. O. Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane, Via Piscinas, 5
Lanusei. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione
permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la
didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose, etc.).
 Modalità di attuazione:
Per il programma di supporto ai progetti di umanizzazione delle U. O. del Presidio
Ospedaliero di Lanusei, con particolare riferimento all’area informazione e
accoglienza, la formazione specifica dei Volontari verrà svolta in proprio presso
alcune strutture locali dell’Ente, con il ricorso a personale dipendente della Asl.
I Volontari costituiranno gruppi composti da non più di 12 partecipanti. La
conduzione di ciascun gruppo sarà affidata ad un formatore accreditato.
I formatori sono dipendenti della Asl di Lanusei con documentate competenze in
Formazione del personale, comunicazione in campo sanitario, relazioni con il
pubblico, educazione alla salute, gestione dei gruppi, organizzazione dei servizi
sanitari.
Uno spazio formativo sarà dedicato alla valorizzazione del lavoro svolto dentro
l’organizzazione sanitaria come traduzione concreta dell’impegno etico assunto con
l’adesione al Servizio Civile.
 Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
1. Dr. Sette Mario Angelo nato a Villagrande il 24.05.1949, residente in
Lanusei via Repubblica n. 38, telefono 0782 41782
2. sig. Paderi Antonio, nato a Lanusei il 24.02.1963, residente in Lanusei via
Copernico n. 6, telefono 0782 40585 – cell. 349 4684904
3. sig. Aresu Sandra, nata a Lanusei il 28.04.1963, residente in Lanusei via
Dei Ciclamini n. 4, telefono 334 1013119
4. sig. Pintus Elisabetta, nata a Narcao il 22.11.1965, residente in Lanusei via
Copernico n. 8, telefono 0782 40527
5. Dr. Camboni Maria Teresa, nata a Cagliari il 12.06.1964, residente in San
24
Nicolò Gerrei via Umberto I n. 5, telefono 338 8196104
6. Dr. Deplano Emiliano, nato a Lanusei il 01.08.1979, residente in Lanusei
via Sa Serra snc, telefono 348 2846777
 Competenze specifiche del/i formatore/i:
1. Dr. Sette Mario Angelo, psicologo e psicoterapeuta presso Dipartimento di
Salute Mentale e Dipendenze, in possesso di:
- laurea in psicologia
- riconoscimento attività psicoterapeutica ex art. 35 Legge n. 56/89
- attività di supervisione
- attività di docenza in diversi ambiti
- giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari
2. sig. Paderi Antonio, coordinatore infermieristico presso l’Area dei Servizi
del Presidio Ospedaliero di Lanusei, in possesso di:
- diploma di infermiere professionale
- diploma di Abilitazione Funzioni Direttive
- attestati di istruttore Basic Life Support
- attività di docenza e tutoraggio nei corsi per OSS
3. sig. Aresu Sandra, infermiera professionale responsabile CUP aziendale, in
possesso di:
- diploma di infermiera professionale
- diploma di assistente sanitario
- master in management sanitario
- operatore URP
- attività di docenza nei corsi per infermieri
4. sig. Pintus Elisabetta, infermiera professionale presso il Pronto Soccorso del
Presidio Ospedaliero, in possesso di:
- diploma di infermiera professionale
- attività di docenza nei corsi per OSS
- facilitatore del rischio clinico
5. Dr. Camboni Maria Teresa, assistente sociale coordinatore dell’Area della
Integrazione Socio Sanitaria, in possesso di:
- Laurea specialistica in servizio sociale
- Master in comunicazione pubblica
- Operatore URP
- attività di supervisione
- attività di docenza e supervisione di tirocinio nei corsi per OSS
6. Dr. Deplano Emiliano, consulente e progettista sistemica e supporto ai
servizi informatici e assistenza al sistema informativo aziendale della Asl, in
possesso di:
- Laurea triennale in ingegneria informatica
- Diploma di maturità magistrale
- attività di docenza
Vedasi curriculum allegati.
 Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
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Il percorso formativo si realizzerà tramite moduli didattici attivi. L’obiettivo è
quello di inserire proficuamente il volontario nell’organizzazione dell’ente presso
cui presta servizio civile, in modo che possa sperimentare atteggiamenti e
comportamenti solidali, di comprensione della persona che a lui si rivolge per
l’erogazione di una prestazione di tutela della salute.
La tecnica utilizzata sarà quella delle lezioni frontali, del lavoro di gruppo, del
confronto e dell’elaborazione di quanto appreso. Saranno a questo scopo
somministrati test di verifica dell’apprendimento.
 Contenuti della formazione:
Parte teorica
Modulo 1
TITOLO: La comunicazione:
- Strategie comunicative e relazionali finalizzate ad una buona accoglienza
dell’utenza
- La qualità della relazione operatore /utente, operatore istituzione
- La comunicazione interpersonale – aspetti e problemi
- Il colloquio utilizzato come strumento dell’accoglienza
- Il colloquio utilizzato come strumento dell’accoglienza
- L’attività di accoglienza e cura del cliente, dal primo contatto alla decodifica
della domanda alla percezione del disagio e lettura del bisogno fino alla
ricerca e alla formulazione della risposta
OBIETTIVO: acquisire le nozioni basilari sulla comunicazione e le necessarie
capacità per entrare in relazione con gli utenti dei servizi
ORE: 20
Modulo 2
TITOLO: Il sistema organizzativo del Presidio ospedaliero
- Organizzazione dei servizi sanitari
- Le funzioni dei servizi compresi quelli di di front office
- Normativa in campo sanitario e socio sanitario
- La privacy in sanità
- Gli operatori sanitari, tecnici e sociali
- Sistemi informativi
- Dipartimenti del presidio e area dei servizi
- Pronto soccorso e il sistema dell’emergenza
- Il triage ospedaliero
- BLS
OBIETTIVO: conoscenza del funzionamento e modalità di erogazione
dell’assistenza nel presidio ospedaliero, delle figure presenti e delle loro
competenze
ORE: 11
Modulo 3
TITOLO: illustrazione del progetto di servizio civile “Demetra: nuovo percorso di
accoglienza in ospedale”
OBIETTIVO: conoscenza del progetto e compiti del volontario.
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ORE: 3
Modulo 4
TITOLO: politiche dei servizi alla persona
OBIETTIVO: come il presidio ospedaliero pone il cittadino/utente al centro del
processo di accoglienza
ORE: 5
Modulo 5
TITOLO: problematiche delle persone fragili, concetto di disabilità – aspetti
psicologici – sociali – sanitari – tecnici
- L’assistenza alle persone non autosufficienti – il ruolo del volontario
OBIETTIVO: acquisire le conoscenze utili per interagire con le fasce deboli e i
diversamente abili.
ORE: 13
Modulo 6
TITOLO: L’integrazione dei servizi
- L’organizzazione del lavoro di rete
Orientamento del cittadino all’utilizzo delle risorse del presidio ospedaliero e del
territorio sanitarie, sociosanitarie, sociali e culturali in linea con le politiche del
Piano Locale Unitario dei Servizi Integrati (PLUS)
OBIETTIVO: acquisire le conoscenze sulle risorse presenti sul territorio con il fine
di rispondere in modo più efficace alla domanda di salute del cittadino
ORE: 5
Parte pratica
Modulo 7
TITOLO: attività pratica di conoscenza della struttura e sistemi informatici e
informativi
- Visita guidata presso il Presidio ospedaliero con illustrazione delle Unità
Operative da parte dei Responsabili, orientamento nei servizi e negli spazi e
presentazione delle competenze specifiche delle figure professionali operanti
nel presidio
- Uso dei programma informatici specifici e approfondimento tecniche di
ricerca su internet
- Affiancamento per acquisire competenze di protocollazione ed archiviazione
documentazione
OBIETTIVO: acquisire la conoscenza e le competenze tecniche informatiche
ORE: 15
 Durata:
La durata della formazione specifica è di 72 ore.
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Altri elementi della formazione
 Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio accreditato dall’UNSC.
Infine come già indicato si procederà ad una verifica dell’apprendimento e della
soddisfazione dei volontari durante un confronto diretto tra formatore specifico e
volontari al termine di ciascun incontro.
Il confronto è finalizzato a valutare l’apprendimento, il metodo adottato,
l’esperienza formativa nel suo complesso in modo tale da individuare eventuali
criticità ed intervenire per il miglioramento del percorso formativo.
A metà percorso è prevista la somministrazione di un questionario di valutazione
nominativo che consentirà di compiere una valutazione in itinere e di rimodulare,
eventualmente, la programmazione.
Lanusei, 28 marzo 2011
Il Responsabile legale dell’Asl di Lanusei
Commissario Straordinario
Dr. Francesco Pintus
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Progetto Demetra nuovo percorso di accoglienza