IL FUNGO
Periodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUS
Sito Internet: http://space.comune.re.it/micologico - E-mail: [email protected] - Anno XXXII - n° 1 - giugno 2014
Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale)
Reg. Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico del
Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) - Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251)
Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI 2014
Con l'Assemblea dei Soci 2014 si aprono le operazioni elettorali per il
rinnovo degli organi statutari (Direttivo, Revisori dei Conti, Delegati
all'Assemblea nazionale dell'AMB). Per questo rivolgo un caldo invito
non solo ai membri del Direttivo attuale, ma anche ai soci vecchi e nuovi,
a volere contribuire al lavoro del Gruppo rendendosi disponibili,
presentandosi in lista, per un impegno diretto. Abbiamo bisogno di
continuare nel lavoro svolto e, possibilmente, di rinnovarci, con il
contributo di passione, di intelligenza, di disponibilità concreta di tutti,
ciascuno secondo le proprie libere disponibilità. Tutto il triennio
trascorso è stato particolarmente significativo per il nostro sodalizio e per
il Direttivo che, insieme agli altri organi elettivi statutari, è giunto ora alla
fine del suo mandato. Devo però segnalare un dato negativo di questo
quadriennio che ha contribuito, insieme al lieve calo di soci, a chiudere in
questi anni il nostro bilancio in rosso anche se nel 2013 è stato per una
somma abbastanza esigua: il Corso annuale di Micologia rivolto ai
«principianti», che si svolgeva all'interno del S. Lazzaro, cioè in
vicinanza della nostra sede, un tempo nella Sala Galloni poi presso la
«Sala della Quercia», sale che ci venivano concesse gratuitamente dal
Servizio Igiene Pubblica dell'AUSL reggiana, per vari motivi non ci sono
state più date e ci siamo dovuti trasferire al Centro sociale “Il
Carrozzone” dove dobbiamo versare una somma anche se modesta.
Purtroppo abbiamo sospeso il tradizionale convegno su “Russulales e
Boletales” dopo lo scarso successo dovuto all' esiguo numero di relazioni
presentate il XIV Seminario tenutosi durante il Comitato Scientifico
Nazionale dell'AMB svoltosi a Forni di Sopra (UD) nel 2011. Continua
invece ad aumentare il gradimento del numero speciale per le Mostre del
nostro periodico “Il Fungo” con richieste di pubblicazione di articoli sia
da parte di Micologi di altre province che dall'estero. Le nostre numerose
Mostre hanno sempre un notevole successo anche se risulta sempre più
evidente la necessità che un maggior numero di soci collaborino non solo
alla raccolta del materiale, ma anche nel servizio durante l'esposizione. A
questo punto ritengo opportuno soffermarmi più a lungo sulle attività da
noi svolte dopo l'ultima assemblea soci del 2013. Il 2013 è stato un anno
ancora pieno di iniziative per il nostro Gruppo, anche se i nostri amici
funghi sono stati un po' bizzosi comparendo molto abbondanti in
primavera per poi riapparire solo in pochi periodi autunnali, anche se in
quantità consistenti: ciò nonostante siamo riusciti realizzare attività
importanti. Il Corso annuale di micologia ha avuto, come negli anni
precedenti, un notevole successo e si è concluso con due uscite didattiche:
la prima si è svolta domenica 23 giugno 13 a Pulpiano di S. Giovanni
Querciola (comune di Viano) con un pranzo finale insieme presso
l'Osteria Regnano (15€) per poi spostarsi a casa mia per lo studio del
materiale raccolto, la seconda si è svolta domenica 30 giugno 13 a
Pratizzano di Ramiseto in boschi molto interessanti per essenze arboree,
erbe, fiori e funghi molto vari. In settembre abbiamo improvvisato una
mini mostra a Cervarezza accompagnata da una conferenza sui funghi in
collaborazione con l'Associazione “Strada dei Vini e dei Sapori”. Il 29 e
O. d. G. dell’Assemblea ordinaria dei Soci del
Gruppo “R. Franchi” (AMB) - 23 giugno 2014
L’Assemlea è convocata per Lunedì 23 giugno 2014
alle ore 21,00 (22 giugno ore 7,00 in prima
convocazione) presso il Centro Sociale «Il
Carrozzone» (Via Gallinari,1 - RE). Si invitano tutti i
Soci interessati a dare al Presidente la propria
disponibilità per la candidatura nelle liste elettorali
degli Organi Statutari entro il 16 giugno 2014. Si
ricorda che ogni Socio non può avere più di due (2)
deleghe di altri Soci. E’ inoltre prevista, per chi vorrà
partecipare, una cena insieme presso il Centro Sociale
«Il Carrozzone» con inizio alle ore 19,30 del 23
giugno. Il costo della cena è di € 20,00 pro capite. E’
obbligatoria la prenotazione entro il 16 giugno con il
versamento di un anticipo di € 10,00. I referenti per
le prenotazioni sono il Presidente Ulderico Bonazzi
(0522 858177) ed il Tesoriere Raffaello Fornasari
(347 9863815)
1) Elezione del Presidente dell'Assemblea
2) Elezione del Segretario dell'Assemblea
3) Relazione del Presidente del Gruppo sull’attività 2013
4) Relazione del Tesoriere sul bilancio consuntivo 2013
5) Relazione dei Revisori dei Conti
6) Relazione del Responsabile della Commissione Scientifica
7) Relazione del Responsabile delle Mostre
8) Relazione del Responsabile della Biblioteca
9) Discussione
10)Approvazione delle Relazioni del Presidente e del
Tesoriere
11) Approvazione del bilancio consuntivo 2013
12) Quota sociale 2015
13) Proposte di attività
14) Inizio operazioni di voto per il rinnovo cariche sociali
15) Varie ed eventuali
Il Presidente Ulderico Bonazzi
(continua a pag. 2)
5 x mille: in sede di Dichiarazione dei Redditi firmate e fate firmare per
il Gruppo Micologico e Naturalistico “R. Franchi” di Reggio Emilia (Associazione Micologica Bresadola)
C.F. 80018790354
A VOI NON COSTA NULLA E PER IL GRUPPO E’ MOLTO IMPORTANTE
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
(continua da pag. 1)
Relazione del Presidente
30 settembre abbiamo allestita la ormai tradizionale Mostra a Guastalla
nell'ambito della manifestazione «Piante e Animali perduti». Il 5-6
ottobre, su invito del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, è
stata allestita una Mostra a Cerreto Laghi, presso il Passo del Cerreto. Il
13 ottobre la nostra XXXVIII Mostra Reggiana del Fungo è stata allestita
presso Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, con un
buon successo, Il 20 ottobre è stata allestita una Mostra ad Albinea
nell'ambito della tradizionale «Festa d'Autunno» preceduta, sabato 19, da
un uscita didattica. Per finire, la nostra “campagna Mostre” si è conclusa
con la Mostra di Viano il 9-10 novembre nell'ambito della «Sagra del
Tartufo». Non è mancata poi la nostra 38° “polentata” il 17 novembre. Il
16 dicembre si concluso l'anno con la cena augurale per le vicine
festività natalizie e di fine anno e per festeggiare il 38° compleanno del
Gruppo. Non posso però a questo punto non ricordare che in questi giorni
si è concluso positivamente il nostro corso annuale 2014 e che, novità
rispetto agli anni scorsi, ci è stato richiesto e abbiamo portato a termine un
corso di micologia rivolto alla Polizia provinciale. Questa novità, insieme
allo spazio a noi concesso sul sito INTERNET della Provincia, possono
aprirci nuove opportunità di crescita per i prossimi anni. Non posso non
concludere senza un ricordo particolare per alcuni nostri soci, da anni
legati al gruppo, che ci hanno lasciati: Giacomo Candiani, Edoardo
Fiordalisi, Athos Manfredotti, Albino Terenziani. Grazie .
Il Presidente Ulderico Bonazzi
UNA RICETTA AL MESE
Novità del Gruppo - pag. 2
Scoperta in Italia una nuova specie di fiore:
Campanula martinii
PISA - Ha un colore fra il viola e il blu ed è diffusa nel Nord Italia,
nelle prealpi bresciane e in altre aree lombarde e trentine. Si tratta di
Campanula martinii, appena scoperta e così chiamata in onore di
Fabrizio Martini, noto studioso della flora delle Alpi. La ricerca che
documenta il ritrovamento è stata recentemente pubblicata sulla
rivista internazionale "Phytotaxa" ed è stata condotta per alcuni
anni da Lorenzo Peruzzi, ricercatore del Dipartimento di Biologia
dell'Università di Pisa e da Nico Cellinese dell'Università della
Florida, una delle massime esperte della filogenesi della famiglia
Campanulaceae, insieme ad Annalaura Pistarino del Museo
Regionale di Scienze Naturali di Torino e Presidente della Società
Botanica Italiana ed a Franco Fenaroli del Museo Civico di Scienze
Naturali di Brescia e Presidente del Centro Studi Naturalistici
Bresciani. "Nonostante quello che si potrebbe pensare - ha spiegato
Lorenzo Peruzzi - può capitare anche in Italia (e non solo ai
tropici) di scoprire nuove specie di piante e l'indipendenza della
Campanula martinii rispetto alle altre specie affini è stata
comprovata da un dettagliato studio morfologico, cariologico e
molecolare".
L’immagine è tratta dal sito: www.actaplantarum.org
a cura di U. Bonazzi
Pleurotus ostreatus gratinato al forno
(dal sito http://blog.giallozafferano.it/ricettecampagna/)
Ingredienti per 3-4 persone: 400 g di P. ostreatus;
mollica di pane; uno spicchio d’aglio; prezzemolo; olio
extravergine d’oliva; salsa di soia; zenzero fresco; sale
q.b.
Preparazione: dopo aver sciacquato delicatamente i funghi
metterli a scolare e tagliare la parte finale del gambo; tritare
il prezzemolo e l’aglio, aggiungerli in un recipiente alla mollica
e salare; aggiungere l’olio d’oliva e mescolare tutti gli
ingredienti; posizionare i funghi nella pirofila da forno con il
gambo verso l’alto e cospargere con il composto con la mollica.
Mettere in forno a 220 °C per 20-30 minuti. Togliere dal
forno e servire con salsa di soia e zenzero fresco tritato.
Notizie sul Regolamento Raccolta Funghi 2014 nella Provincia di Reggio Emilia
Informiamo i Soci del Gruppo, gli appassionati e tutti i
nostri lettori che quest’anno ci sarà, rispetto al 2013, un
ritardo nell’entrata in vigore del Regolamento provinciale
per la Raccolta Funghi dovuto alle elezioni comunali.
Infatti lo scorso anno, è questa fu una novità, il
Regolamento entrò in vigore il 12 maggio, con un mese e
mezzo di anticipo rispetto agli anni precedenti. Le
Amministrazioni interessate, essendo in scadenza, hanno
scelto di non intervenire per non condizionare le nuove
Amministrazioni soprattutto perché sono sul tappeto
proposte di cambiamento rispetto alle precedenti Unioni
Comunali dei Comuni della Montagna Reggiana. In
pratica, fino a quando non sarà in vigore il Regolamento
per il 2014, la raccolta funghi è da considerarsi libera su
tutto il territorio provinciale, anche nei territori del Parco
nazionale dell’Appennino Tosco emiliano che insistono
sulla Provincia (ex Provincia ???) di Reggio Emilia. A
questo proposito vorremmo fare notare che si pone con
urgenza un ripensamento complessivo della Legge
Regionale N. 6 del 1996 che indicava, come Enti Delegati
all’applicazione della Legge ed alla gestione dei
Regolamenti Raccolta Funghi, le Province, le Comunità
Montane ed i Parchi Regionali: nella nostra realtà non
esistono più la Comunità Montana ed il Parco Regionale
(Parco del Gigante) e la Provincia è in via di estinzione. Ad
elaborare e gestire il Regolamento Raccolta Funghi 2014
sarà una (nuova?) Unione dei Comuni della Montagna
reggiana: rimane comunque aperta la questione che le
Unioni dei Comuni NON SONO previste, come Enti
Delegati, dalla Legge Regionale. Comunque tutte le
informazioni sull’entrata in vigore del Regolamento 2014
si potranno avere contattando il Museo del Sughero di
Cervarezza (Busana): Tel: 0522 890655
e-mail: [email protected]
Micologia - pag. 3
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
UN FUNGO AL MESE
a cura di Ulderico Bonazzi
Pleurotus ostreatus (Jacq. : Fr.) Kummer
Cappello: 5-10 (25) cm inizialmente convesso poi più appianato con
orlo a lungo involuto infine appianato, molto eccentrico; assume
successivamente forma di ostrica, di ventaglio, di conchiglia con
margine talora un po' striato; è intimamente unito ad altri cappelli che gli
crescono attorno. Il colore della cuticola varia da bruno-violaceo, a
bruno-rossiccio, a grigio-biancastro, a grigio-bluastro; la cuticola è
facilmente asportabile.
Imenio: lamelle non molto fitte, intercalate da lamellule, mediamente
larghe e spesso ramificate, lungamente decorrenti sul gambo; di colore
da biancastro a bianco-crema o grigiastro.
Gambo: 1–4x1–2 cm (talvolta assente), molto eccentrico o laterale,
irregolarmente cilindrico, talvolta assai corto, assottigliato alla base,
assume spesso un aspetto fusiforme; di colore bianco o biancastro,
ricoperto più o meno fittamente da pruinosità pelose di colore grigiastro
o bruno-grigiastro.
Carne: molto compatta ed abbastanza elastico-tenace, soda spesso
fibrillosa e coriacea nel gambo ed in vicinanza di esso, bianca, odore di
farina e un po' di muffa e con sapore dolciastro.
Microscopia: spore ellissoidali, subcilindriche, lisce, 8-11 x 3-4 µm.
Sporata: bianca.
Commestibilità: commestibile.
Habitat: cresce su vecchie ceppaie, su tronchi vivi di latifoglie (gelsi,
pioppi, ecc.); fruttifica dall'autunno alla primavera successiva e anche in
inverni miti. Può essere coltivato.
Nomi volgari e dialettali di Pleurotus ostreatus (Jacq.: Fr.) Kumm.:
Agarico ostreato, Cerrena, Curena, Gelone, orecchiette : nomi volgari;
Pleurotus ostreatus - Foto di Gaetano Bramini
Orcilleties, Cresta d'gal; nomi dialettali piemontesi; Urgêla: nome
dialettale novarese; Auriun: nome dialettale astigiano; Bortolàn,
Carnetta, Ciaccer, Orgel, Founs de nebia, Perùna: nomi dialettali
lombardi; Ciaciar: nome dialettale di Vigevano (Pavia); Orège: nome
(continua a pag. 7)
RUBRICA “ FUNGHI - METALLI - RADIOATTIVITA’ ”
a cura di Luigi Cocchi & Luciano Vescovi
Scheda 58: Pleurotus ostreatus (Jacq. : Fr.) Kummer
Questa specie è conosciuta e raccolta in pianura (fino alle prime colline)
ed è tipicamente lignicola. Diciamo subito che è una specie difficilmente
confondibile con altri funghi lignicoli…a meno che non capiti che,
commettendo un marchiano errore sulla base di una fiducia mal riposta
sulle “conoscenze” di fungaioli “micologi improvvisati” non capiti,
come è capitato, che in un articolo pubblicato nel gennaio di quest'anno
da un quotidiano locale venga data la notizia “clamorosa” del
ritrovamento nei boschi di Albinea della “griffa” (nome volgare di
Grifola frondosa, chiamato volgarmente anche “grifone”, fungo pure
lignicolo che cresce sui tronchi di castagno e quercia in periodo
tipicamente tardo estivo-autunnale e molto ricercato, nella nostra
provincia, soprattutto nella zona di Civago): ebbene non di “griffa” si
trattava (e lo si capiva bene dalla foto, pur di scarsa qualità, pubblicata)
ma, appunto di Pleurotus ostreatus che, tra la fine dell'inverno e inizio
primavera, ha avuto quest'anno, nelle nostre zone, una crescita diffusa.
E' utopia sperare che i mass media che intendono parlare di funghi la
smettano di rivolgersi al primo “fungaiolo” che capita e capiscano che è
necessario rivolgersi, prima di diffondere vere e proprie corbellerie, a
chi i funghi li conosce davvero (Ispettorati Micologici delle ASL e i
Gruppi Micologici come il nostro)??? In questo caso l'errore è senza
conseguenze gravi perché sia Pleurotus ostreatus sia Grifola frondosa
sono entrambe specie commestibili, ma come si possono “proteggere” i
lettori da “notizie farlocche” che, al di là di questioni di principio in
riferimento alla deontologia professionale dei giornalisti sulla verifica
della correttezza delle informazioni e sul controllo della serietà delle
fonti, possono anche avere gravi conseguenze, come è successo in Italia
nell'autunno 2012 (anche nella nostra provincia ci fu un decesso ed
alcune gravissime intossicazioni). Si può pensare che chi diffonde
“disinformazione” sui funghi abbia oggettivamente responsabilità
(morali di sicuro) sui danni che i funghi hanno provocato a consumatori
sprovveduti o male informati??? Chiediamo ai nostri lettori scusa per lo
“sfogo” e veniamo alle nostre solite tematiche. Presentiamo le seguenti
tabelle:
?
Tab. 1: Dati per tutti i campioni (10301 camp.)
?
Tab. 2: Dati Genere Pleurotus (45 camp.)
?
Tab. 3: Dati Pleurotus ostreatus (19 camp.)
Per quanto riguarda i metalli pesanti tradizionalmente oggetto delle
nostre considerazioni, cadmio (Cd), piombo (Pb) e mercurio (Hg) il
confronto fra le colonne grigie intitolate “Med” (mediana dei valori) delle
Tab. 1 e 3 (a pag. 7), mostra che questa specie, per questo aspetto, non
presenta problemi. Ricordiamo che, dal punto di vista legislativo, i
riferimenti sono i “tenori massimi”, negli alimenti del commercio, di
questi metalli pesanti stabiliti dalla regolamentazione comunitaria. Il
Reg. (CE) N. 466/2001, che stabiliva i tenori massimi di Cd e Pb
(rispettivamente 0,2 e 0,3 mg/kg di sostanza fresca) solo per i funghi
coltivati, è stato abolito e superato dal Reg. N. 629/2008 che ha rivisto tali
tenori massimi introducendo, per Cd, limiti anche per i funghi selvatici.
Per Pb non cambia nulla (viene mantenuto il limite di 0,3 mg/kg di
sostanza fresca per i funghi coltivati e non viene posto nessun limite per i
funghi selvatici) mentre per Cd viene abbassato il limite a 0,05 per i
funghi coltivati (ad eccezione di Agaricus bisporus, Pleurotus ostreatus e
Lentinus edodes per i quali viene mantenuto il limite di 0,2) e viene
introdotto il limite di 1 mg/kg di sostanza fresca per i funghi selvatici.
Anche per mercurio (Hg) non cambia nulla (non vengono stabiliti limiti
né per i funghi coltivati né per i selvatici). Ricordiamo che l'unità di
(continua a pag. 7)
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IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
Varie - pag. 4
Luigi Sani: «Del modo di derivare più acqua dal fiume Secchia e di meglio distribuirla»
a cura di Giacomo Borgatti
Nelle mie frequenti ricerche presso la Bilioteca Municipale “A. Panizzi”
di Reggio Emilia ho avuto l'opportunità di consultare testi che riguardano
il problema delle acque delle montagne reggiane tra Otto e Novecento. In
particolare nell'anno 1886 il Conte Ippolito Malaguzzi Valeri dà alle
stampe un corposo scritto di ben 376 pagine che reca il titolo “I canali di
Secchia e d'Enza” (Reggio Emilia, Tipografia di Giuseppe Degani). La
prima parte del volume così recita: “Notizie e questioni riguardanti le
derivazioni dei Canali reggiani di Secchia e d'Enza dai fiumi omonimi”.
Il testo è ricco di riferimenti storici e di norme giuridiche concernenti
l'uso delle acque, le limitazioni del medesimo (“in tempo di scarsezza”),
la proprietà dei canali. Nel secondo capitolo, a proposito di “derivazioni
d'acque nel Canale reggiano di Secchia”, sono riportate due lettere di
Lazzaro Spallanzani al Cav. Antonio Vallisneri. Il capitolo nono reca il
titolo “Massime principali sancite dagli antichi Statuti reggiani pel
regime delle acque”. Non è su questo testo, però, che mi soffermerò in
queste brevi note. E' mia intenzione, infatti, fare conoscere al lettore
un'altra diversa opera di trenta anni precedente: si tratta di un opuscolo di
cui è autore il poeta reggiano Luigi Sani e che è intitolato: “Del modo di
derivare più acqua dal fiume Secchia e di meglio distribuirla” (Reggio
Per Torreggiani e Comp., 1856). Lo scritto è costituito da quindici pagine:
in esso sono esposti progetti proposti da “validi ingegneri” (così afferma
il poeta nella parte finale dell'opuscolo). Ritengo opportuno, ora, lasciare
la parola all'autore che, a pagina sette delle sue osservazioni e proposte,
entra nel vivo del problema: “A Montarmone, quindici miglia dalla città
nostra nella sinistra sponda di Secchia i Reggiani e, più sopra a San
Michele nella destra, i Modenesi derivano il loro canale arrestando alla
meglio l'acqua con chiusa di sassi e d'intoppi posticcia, la quale di
continuo ne lascia scappare pei troppi meati buona porzione e
spessissimo ad ogni menomo ingrossarsi della corrente per piogge o per
disfacimento di neve si smuove in maniera che fa bisogno rinnovarla,
così che nel frattempo è interrotta e impedita l'irrigazione e, quel che più
conta nell'estate, il macinamento del grano e, con licenza, il necessario
spurgo delle chiaviche della città. Una diga murata che dall'una riva
all'altra attraversasse il fiume per arrestare quanto di corrente
carpiscono i canali, impedendo le accennate continue perdite d'acqua,
non ne fornirebbe sensibile incremento e insieme non ne faria certi di sua
perennità? Non è da pigliare sgomento per la spesa occorrevole innanzi
di esaminare da presso le circostanze ed il partito onde desumerne quale
la medesima abbia ad essere. Là sui monti è molta legna da fuoco e poco
vale, e nulla i sassi da murare invece di mattoni e da farne calcina; talché
di leggieri s'argomenta che costruzioni di tal maniera non abbiano alla
Pianta della città di Reggio (di Giovanni Andrea Banzoli) con descrizione del
percorso del Canale Grande, dei vari condotti d'acqua e delle attività ad essi
connesse (1720), Archivio di Stato di Reggio Emilia. Raffigurazioni di San
Grisante a sinistra e di Santa Daria a destra. Nella pianta è disegnato il reticolo
delle diramazioni del Canale di Secchia, dal suo ingresso presso Porta Castello
alle uscite nei pressi di Porta Santo Stefano e di Porta Santa Croce. La
descrizione di accompagnamento fornisce per ogni bocca, chiavica, filatoio,
mulino, galgaria (conceria), numerati uno ad uno, indicazioni che ne
consentono l'identificazione. Nel 1720, entro le mura della città, utilizzavano
l'acqua del Canale di Secchia 10 mulini, 2 galgarie, 31 filatoi, con una
significativa concentrazione al di qua di Porta Castello, situata in questo caso
nella parte alta della mappa, anziché in basso, con un orientamento diverso da
quello delle carte attuali.
fine da costare smisurati tesori, mentre che la materia gran parte n'è
gratuita e solo da pagarne l'opera de' muratori. Per istabilire
precisamente il quanto essa possa valere in prima è da cercare il sito in
cui meglio convenga effettuarla. Per ciò si guardi il dove le acque sieno
poco lunge dall'origine di modo che poco se ne perda nel viaggio; il dove
abbiano men largo letto e in una manco di velocità perché basti a
trattenerle chiusa di mediocre resistenza e grossezza; il dove enziandio
non sia molta la distanza da canali che abbiamo; il dove infine facilmente
si rinvenga il sodo. E la situazione in cui meglio si combinano le notate
circostanze, e nelle quali è delle medesime più favorevole e complessivo
concorso, si trova fra l'Ospitaletto a destra e il canale di Castellarano a
sinistra, imperroché ivi Secchia comincia appena a prendere composto e
quasi uniforme il suo corso e insieme dall'imboccatura del canale di
Modena si dilunga pochi passi, da quel di Reggio un po' meno di quattro
chilometri; ed ivi o in quel torno passano que' strati sotterranei di schisto
che presterebbero ben ferma e inconcussa base al lavorio di che tengo
discorso. La linea fra i due punti che ho detto non eccede i 580 metri e
secondo la sentenza di più ingegneri a ciò da me consultati, diga di cotale
lunghezza e bastante all'uopo varrebbe il più un 300.000 lire…”.
(continua a pag. 5)
Sistema idraulico «La Botte maravigliosa» che consente al Canale di Secchia
di passare sotto il fiume «Tresinara» nella «Pianta e Veduta del Canale grande
e Maestro» di Giovanni Andrea Banzoli (1720) - Archivio di Stato di R.E.
SONO APERTE PER L’ANNO 2014 LE ISCRIZIONI AL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO
“R. FRANCHI” DI REGGIO EMILIA (ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA)
ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI
SE AMATE LA NATURA VENITE A CONOSCERLA CON NOI ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
Raccolta e consumo di Funghi in Sicurezza
Sedi dell’Ispettorato Micologico in provincia
Reggio Emilia - Via Amendola, 2 - Tel 0522 335718
Castelnovo né Monti - Via Roma, 26 - Tel 0522 617341/2
Scandiano - Via Martiri della Libertà, 8 - Tel 0522 850389
IN CASO DI INTOSSICAZIONE DA FUNGHI
RIVOLGERSI AL PIÙ VICINO PRONTO SOCCORSO
O TELEFONARE AL 118 E CONSEGNARE ALLA
STRUTTURA OSPEDALIERA I RESTI DELLA PULIZIA
DEI FUNGHI E GLI AVANZI DEL PASTO
Il riconoscimento funghi (senza certificazione) avviene
anche presso la sede del Gruppo Micologico e
Naturalistico «R.Franchi» (A.M.B.), Via Amendola 2
(RE) tutti i lunedì sera dalle 21,00 alle 23,00 e durante le
iniziative (Mostre, serate, ecc.) organizzate dal Gruppo.
Si raccomanda di portare, per il riconoscimento, tutti i
funghi raccolti e non solo un “campione”
(continua da pag. 4)
Luigi Sani: le acque del fiume Secchia
L'autore, in seguito, afferma che le acque del Secchia appartengono per
metà ai reggiani e per metà ai modenesi “conforme a molte non
distruggibili prove e alle troppo memorabili e volgari tradizioni”.
Inoltre, per disciplinare queste acque e trovare criteri di distribuzione ai
proprietari di terre da irrigare, si potrebbe prendere a modello il canale
dell'Enza “diviso in misure di tempo a que' di San Polo, di Cavriago e
d'altre ville reggiane…”.
Nota biografica
Luigi Sani nacque a Reggio Emilia nel 1821 dall'ingegnere Francesco Sani di
Mirandola e da Adelaide Bovi. A due anni perdette la madre. Apprese i primi
rudimenti di lettere e filosofia nel ginnasio e nel liceo della sua città, quindi
frequentò, senza però laurearsi, gli studi di giurisprudenza. In tutte le discipline
rivelò pronta intelligenza ma prediligeva gli autori classici e, particolarmente la
poesia. Nel 1869 raccolse in un volumetto edito a Reggio Emilia le sue liriche
che furono ristampate nel 1877 dall'Editore Galeati ad Imola. Il Sani moriva l'8
aprile 1878. Fu per vari anni Consigliere Comunale, Consigliere Provinciale
Scolastico, Membro della Regia Deputazione di Storia Patria e Censore
Epigrafico del Municipio. Notevolmente sensibile alla soluzione dei problemi
sociali ed economici della sua città, scrisse, tra l'altro, “Del tessere la seta” e
“Intorno al miglior modo di soccorrere i poveri”. Sia per la sua opera poetica che
per le sue prose ebbe riconoscimenti ed apprezzamenti da molti illustri amici, tra
i quali Prospero Viani, Gino Capponi, Niccolò Tommaseo, Giacomo Zanella,
Giovanni Prati
*** *** ***
Le immagini e le didascalie sono tratte dal sito: www.istoreco.re.it
TESSERAMENTO 2014
Le quote sociali 2014 (come approvato dall’Assemblea dei
Soci 2013) sono: Soci € 30,00; Familiari € 1,60; Soci
sostenitori oltre € 30,00. Il versamento della quota potrà
essere fatto direttamente in sede o sul C.C.P. N°
10550424 intestato a "Il Fungo” o sul C.C.B. N.
000100232113 intestato a Gruppo Micologico “R.
Franchi” presso Unicredit Banca, Agenzia di Via Gandhi
(42100 - RE), le cui coordinate IBAN sono le seguenti:
IT 38 J 02008 12813 000100232113
I Gruppi, gli Enti, le Associazioni interessati a ricevere
regolarmente "Il Fungo" dovranno versare € 5,50 per
rimborso spese postali. I soci di altri Gruppi A.M.B.
potranno, in base allo statuto, divenire anche nostri soci,
ricevendo in tal modo regolarmente sia “IL FUNGO” che
“IL FUNGO REGGIANO”, versando la quota di € 13,00.
In tutti i casi, per i residenti all’estero, vanno aggiunti € 7,00
per spese postali.
Varie - pag. 5
Pubblichiamo l’articolo di P. de Luca apparso su
«Repubblica» del 6/01/14 dal titolo «Un fegato
nuovo». Il motivo risulterà evidente ai lettori
Un Pulcinella di ceramica e un pallone ovale poggiati su una pila di boccali
riassumono perfettamente la scena. Al pub "Tutta n'ata storia" si festeggia e si
brinda. Manca ancora più di un mese all'inizio del campionato, ma i Briganti
scalpitano già per schierarsi in campo. La squadra napoletana di football
americano presieduta da Matteo Garofalo, giovedì si è presentata a tifosi e
fans. Nuovo sponsor, nuove divise, nuova carica. E stavolta si fa sul serio. A
partire da marzo infatti il team, unico rappresentante del Sud Italia, scenderà
in campo nel campionato di Prima Divisione Fidaf (Federazione italiana di
American Football). Il calendario inizierà ufficialmente l'8 marzo con la sfida
tra i "Seamen Milano" e i "Panthers Parma". La settimana successiva. Il 16,
toccherà ai Briganti, che debutteranno in casa contro i "Warriors Bologna".
"Siamo ancora in trattativa col Comune per giocare al campo del parco
Virgiliano o allo stadio Collana - piega Garofalo - Ma ormai la decisione è
imminente". La squadra conta una rosa di 47 giocatori, per una formazione
d'attacco e di difesa, più uno special team. Tra loro c'è Riccardo Clemente,
promettente running back di 17 anni, tra i più giovani in Italia. Purtroppo
salterà il primo turno per un lieve infortunio alla gamba, ma "non vedo l'ora di
tornare ad allenarmi per la nostra seconda sfida, in trasferta a Torino contro i
Giaguari". Al pub del Vomero, in via San Gennaro, la squadra si riunisce per
fare il punto della situazione. Innanzitutto, la presentazione del "coaching
staff", riconfermato con la formazione dell'anno scorso: Francesco Colace
come "offensive coordinator" e Stefano Chitos per la linea di difesa. Chitos è
anche fresco di nomina come coach dei defensive back della nazionale
italiana. E' il primo napoletano ad ottenere un tale ruolo. Ad affiancarlo per gli
allenamenti con i Briganti ci sarà una new entry: Steve Garcia, 27 enne
militare americano, di stanza alla base della Us Navy di Capodichino. Grande
tifoso degli "Oakland Raiders", ha giocato nell'Università del Nebraska e
resterà distaccato a Napoli per i prossimi tre anni. Attesa, infine, l'imminente
conferma di Vittorio Malpassuti come "Head coach". Durante il campionato, i
Briganti saranno inoltre testimonial della sezione partenopea dell'Aido,
presieduta da Loredana Pulito. "Avvieremo una campagna di
sensibilizzazione sul tema della donazione degli organi - prosegue Garofalo un tema che di recente ha colpito anche il football italiano per l'episodio di
Giancarlo Genova, giocatore ventinovenne dei Warriors Bologna,
gravemente intossicato un anno fa da un piatto di funghi, e salvatosi grazie ad
un trapianto di fegato". Sono stati inoltre presentati i Media partner ufficiali,
da Radio Marte, che seguirà ogni incontro, al giornalista Peppe Iannicelli,
speaker ufficiale e supporter della squadra. Sponsor ufficiale sarà invece
"Leopoldo Infante", noto brand della gastronomia napoletana. Durante la
serata i Briganti hanno proiettato anche il loro spot promozionale (pubblicato
in anteprima su Repubblica Tv, guadagnando in due giorni oltre 17 mila
visualizzazioni) dedicato alla "Supporter Card", che darà diritto all'ingresso
gratuito alle partite casalinghe e a possedere una felpa, una t-shirt ed un
cappellino in omaggio, provenienti dalla collezione "Briganti Napoli College
Wear". La tessera sarà acquistabile online al sito www. brigantinapoli. it. Il
"roster" di giocatori è quindi pronto. Dalla settimana prossima inizieranno
pure gli allenamenti, con sessioni atletiche sempre più intense di giorno in
giorno. C'è solo un ultimo appuntamento da onorare prima di indossare
casacche e caschi, una data imperdibile per ogni appassionato di football.
Domenica notte si gioca il Super Bowl e, come tutti gli anni, ogni "brigante"
s'incontrerà al "Tutta n'ata storia" (di proprietà dello stesso Garofalo), per
guardare su maxischermo il big match dal MetLife Stadium in New Jersey tra
"Denver Broncos" e "Seattle Seahawks", la miglior difesa e il miglior attacco
di tutto il campionato a stelle e strisce. Qualcuno al pub, tra una birra e l'altra,
azzarda anche un pronostico. Per Garofalo e Colace non ci sono dubbi sulla
vittoria di Denver. Ma coach Garcia storce il naso: "Seattle will make it",
ripete, "Seattle ce la farà". Staremo a vedere.
AGEVOLAZIONI PER I SOCI
In seguito ad accordi con il nostro Gruppo verranno concessi
sconti a tutti i soci A.M.B. in regola con il pagamento della quota
sociale annuale da:
?
BAR LOCANDA Tini - Ospitaletto di Ligonchio (RE) Tel 0522 899138; Fax 0522 899639
Eventuali altre ditte disponibili ad agevolazioni per i soci A.M.B.
sono reperibili sul nostro sito web alla pagina
http://space.comune.re.it/micologico/AGEVOLAZIONI.htm
Varie - pag. 6
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
F U N G H I M I S T I
Questa non vuole essere una rubrica vera e propria con una rigorosa periodicità e a tema fisso, ma una sorta di libero spazio
dove scrivere curiosità, stranezze, informazioni particolari sul mondo dei funghi e dintorni. Mi capita spesso, infatti,
leggendo libri, riviste e pubblicazioni diverse (soprattutto in riferimento al lavoro di ricerca nel quale sono impegnato) di
incappare in notizie strane e curiose, a volte di interesse scientifico, altre volte solo note di colore e folklore, ogni tanto
vere e proprie superstizioni legate ad usanze e credenze di popoli anche molto lontani, nel tempo e nello spazio, da noi. Ho
allora pensato che potrebbe essere gradevole, utile e divertente, per i nostri lettori, ritrovare su “Il Fungo” tali notizie.
Naturalmente sarebbe anche simpatico se ogni lettore, a sua volta, mi comunicasse notizie strane sul mondo dei funghi
trovate durante le sue letture o sentite raccontare, in modo da portarle a conoscenza di tutti. In questa puntata pubblichiamo
due notizie tratte dal sito «www.nationalgeographic.it»: la prima è dell’8 maggio 2012, la seconda del 28 maggio 2013
Il fungo delle formiche zombie attaccato da un altro fungo
Le formiche minacciate dal fungo killer si salvano dalla terribile
infezione grazie a un altro organismo - di Christine Dell'Amore
Secondo le ricerche dell'entomologo David Hughes, il terreno delle
foreste pluviali è letteralmente cosparso dei corpi delle formiche
trasformati in zombie da un fungo killer. Ma se il fungo è così diffuso, si è
chiesto Hughes, come mai non vengono infettate tutte le formiche? Come
fanno le formiche più fortunate a sfuggire alla "zombificazione"? Il
merito, hanno scoperto Hughes e i suoi colleghi, è di un inconsapevole
alleato delle formiche: un altro fungo che "castra" Ophiocordyceps, il
fungo "zombificatore". Una formica comincia a trasformarsi in zombie
quando viene colpita dalle spore lanciate da Ophiocordyceps, che
gradualmente prendono il controllo del suo cervello, costringendola a
recarsi in un luogo fresco e umido per poi ucciderla. A questo punto dalla
testa della formica fuoriescono escrescenze che diffondono nuove spore.
"Se vi recate nella foresta troverete interi cimiteri di cadaveri infetti di
formiche", dice Hughes, che guida un progetto di ricerca della Penn State
University. Ció farebbe pensare che le foreste pluviali siano un luogo
terribilmente pericoloso per le formiche, infestato di spore di questo
fungo micidiale. E invece non è così, hanno scoperto Hughes e i suoi
ricercatori. Confrontando i dati raccolti nei cimiteri di formiche infette in
Brasile con quelli di studi precedenti in Thailandia, l'équipe ha scoperto
che un fungo, ancora senza nome, tiene in scacco il fungo delle formiche
zombie. "La maggior parte delle spore del fungo Ophiocordyceps è
messa fuori gioco dall'altro fungo", dice Hughes. "Il fungo ammazzafungo 'castra' chimicamente il suo cugino letale", spiega Hughes "e
anche in modo molto efficace". Le analisi del gruppo di ricerca
Il fungo Ophiocordyceps "erutta" dalla testa della formica infetta per diffondere
le sue spore. Fotografia per gentile concessione David Hughes, Penn State
University
dimostrano che solo il 6,5% degli esemplari del fungo zombificatore è in
grado di produrre spore. Ciò significa che il fungo appena scoperto è in
grado di limitare notevolmente la diffusione di Ophiocordyceps. Hughes
paragona la situazione alla riproduzione delle querce: "La grande
maggioranza delle ghiande muore, e solo poche riescono a maturare.
Nella foresta avvengono molte di queste interazioni interessanti: penso
che
a n d re b b e ro s t u d i a t e i n m a g g i o r d e t t a g l i o " .
Lo studio sul "fungo anti-fungo" è stato pubblicato sulla rivista PLoS
ONE.
Funghi Stradivari
Un fungo, applicato al legno del violino, assottiglia le pareti cellulari
migliorandone il suono. Swiss Federal Materials Testing Facility (Empa)
Una cura a base di funghi potrebbe servire a migliorare il suono dei
violini. Lo strumento funziona così: mosse dall'archetto, le corde fanno
vibrare il ponticello, il quale trasmette le vibrazioni alla cassa armonica,
che amplifica il suono. I violini fabbricati a Cremona da Antonio
Stradivari tra il ‘600 ed il ‘700 sono universalmente considerati i migliori;
ma il fitopatologo Francis Schwarze sostiene di poter portare
all'eccellenza anche strumenti meno pregiati, trattandoli con due funghi
arborei: Physisporinus vitreus e Xylaria longipes. I funghi assottigliano
le pareti cellulari del legno (di solito abete rosso per il piano armonico e
acero montano per il fondo), il che permette al suono di diffondersi più
liberamente: alleggerito, lo strumento dà note più forti e sonore. I funghi
inoltre esaltano la capacità del legno di smorzare i toni troppo acuti e
striduli. Per Schwarze il metodo funziona anche con chitarre e altri
strumenti. (J.R.)
A cura di Luigi Cocchi; e-mail: [email protected]
A. Montecchi e M. Sarasini
si sono formati all'interno
dell'A.M.B. La simbiosi tra
due personalità molto
diverse ha fatto nascere
un’opera di livello
assoluto.
Prezzi di cessione:
Soci A.M.B.: € 70
Non Soci : € 95
(+ spese di spedizione)
La Redazione invita i lettori a
contribuire a “IL FUNGO” con
articoli, idee, materiale vario. E’
preferibile che tali contributi ci
pervengano su supporto
elettronico o per e-mail entro il
mese precedente la pubblicazione
(giugno, settembre, dicembre).
Sono comunque graditi anche
contributi in altri formati: in
questo caso contattare il numero
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Il volume (528 pag.)
rilegato contiene 290
fotocolor e 343
micrografie degli autori
(H. Ladurner & G.
Simonini), 21 tavole a
colori di E. Rebaudengo
e di F. Boccardo. Chiavi
di determinazione in
inglese, italiano, francese
e tedesco.
Prezzo: € 56,00
Micologia - pag. 7
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
(continua da pag. 3)
(continua da pag. 3)
Nomi volgari e dialettali di Pleurotus ostreatus
Scheda 58: Pleurotus ostreatus
dialettale bergamasco; Peerune: nome dialettale di Caionvinco e
Calvisano (Brescia); Minine: nome dialettale di Manerbio e S. Gervasio
(Brescia); Mignine: nome dialettale di Cignano (Brescia); Garganèle:
nome dialettale di Milzano e Pavone Mella (Brescia); Peerune de albera:
nome dialettale di Soprazocco in Valtenesi (Brescia); Fons de nebbia:
nome dialettale di Montechiari (Brescia); Porcinello nero: nome volgare
di Vigevano (Pavia); Reccia de Morar: nome dialettale trentino;
Bertolana, Melina, Recia de Morar, Fongo del Consegio: nomi dialettali
veneti; Recia, Sbrisa: nomi dialettali vicentini; Bartulana: nome
dialettale emiliano; Urciòun, Mlèina: nomi dialettali reggiani; M'leina
negra: nome dialettale modenese; Sfiandrèna: nome dialettale
romagnolo; Cardela, Cardella, Gerone: nomi dialettali toscani;
Caldarella e Caldarello: nomi dialettali della zona del Monte Amiata
grossetano; Orcella: nomi dialettali della zona della Maremma
grossetana; Gradarelle: nome dialettale pesarese; Recchia: nome
dialettale di Pian della Pieve d'Assisi e Castel Ritaldi (Perugia);
Recchiozza: nome dialettale di Norcia ed Avendita di Cascia (Perugia);
Recchiozza de pioppo: nome dialettale di Spoleto (Perugia); Fungo
d'albero: nome dialettale di alcune zone dell'Umbria nord; Fungo del
ceppo: nome dialettale di Pietralunga e Montone (Perugia); Fungo del
cerro: nome dialettale di Civitavella Benazzone, Paganzano e Gubbio
(Perugia); Fungo del faggio: nome dialettale di Sigillo (Perugia); Fungo
d'oppio: nome dialettale di Borghetto di Tuoro e Paciano (Perugia); Grifa:
nome dialettale di Città di Castello (Perugia); Paletta: nome dialettale di
San Leo Bastia di Città di Castello (Perugia); Brumajo d'albero: nome
dialettale di Morra di Città di Castello (Perugia); Lingua: nome dialettale
del pisano e di Umbertide (Perugia) e Porano (Terni); Lenguetta: nome
dialettale di S. Maria di Burano di Gubbio (Perugia); Linguetta: nome
dialettale di Fratticola Selvatica (Perugia); Orechiella: nome dialettale di
alcune frazioni dei comuni di Gubbio e Perugia; Recchiola: nome
dialettale dell'Umbria centro-orientale e sud-orientale; Recchiola
d'arbuccio: nome dialettale di Monteleone di Spoleto (Perugia); Faldella:
nome dialettale di Costacciaro (Perugia); Cresta del gallo: nome
dialettale di Gualdo Tadino (Perugia); Caldarella: nome dialettale di
alcune frazioni del comune di Perugia, di Marsciano e Torgiano
(Perugia); Cardarella nera de pioppo: nome dialettale di Massa Martana
(Perugia); Orecchia del lepre: nome dialettale di Casa Castalda di
Valfabbrica (Perugia); Margherita de pioppo: nome dialettale di Fratta
Todina (Perugia); Cardarella de pioppo: nome dialettale di Montecastello
Vibio (Perugia); Recchia de prete: nome dialettale di Cesi di Terni; Fungo
de pioppo: nome dialettale di Strettura di Spoleto (Perugia) e di
Montefranco (Terni); Fungo de pioppo nero: nome dialettale di Terni;
Orecchietta: nome dialettale di alcune località dell'Umbria centrale ed ad
Amelia (Terni) e di Cesano Maderno (MI); Orecchiola: nome dialettale di
Stroncone (Terni); Orecchia: nome dialettale di Otricoli (Terni); Orcello:
nome dialettale dell'Umbria centro-occidentale; Arcello: nome dialettale
di Castel Viscardo (Terni); Cardarèlla: nome dialettale di alcune zone
dell'Umbria meridionale; Cardarello: nome dialettale di Orvieto e San
Venzano (Terni); Cardarello di pioppo: nome dialettale di Giove (Terni);
Cardarello da ceppo: nome dialettale di Ospedaletto di San Venzano
(Terni); Cardarella d'oppio: nome dialettale di Morano d'Orvieto (Terni);
Nazza: nome dialettale di Schifanoia di Narni (Terni); Colombìnus,
Orécchie, Pleròtues, Plètos, Pleuròtos, Plèurus, Plèus, Pleutòrus: nomi
dialettali di Nepi e Castel S.Elia (Viterbo); Aurecchia di cierro,
Ricchione: nomi dialettali campani; Fungio de noce, Frenga de noce:
nomi dialettali napoletani; Pennella: nome dialettale lucano; Pleur
cultvet: nome dialettale di Locorotondo (BA); Arechielle, Aricchieyi,
Fungiu da pastuzzu, Fungio pastaccio, Lardarico, Latteru, Pinella: nomi
dialettali calabri; Pinnella 'e chiuppu: nome dialettale cosentino; Fungu ti
fica: nome dialettale di Mesagne (Brindisi); Cardolinu 'e matta: nome
dialettale sardo; Fungi d'a codda, Fungi da nipitedda, Funcia di nipitedda,
Funciu di traversa, Funcia di olivella: nomi dialettali siciliani; Funcia di
traversa: nome dialettale di Alcara li Fusi (Messina).
misura dei valori delle nostre tabelle è milligrammo per chilogrammo di
sostanza secca, in sigla mg/kg s.s.: perciò, per potere confrontare i dati
delle tabelle con i limiti della CE, bisogna moltiplicare tali limiti per dieci
contenendo i funghi, mediamente, il 90% d'acqua. Facendo riferimento al
nostro ”fungo di riferimento” (Tab. 1, colonna grigia intitolata Med)
questa specie si caratterizza per avere concentrazioni di elementi chimici
in generale con valori più bassi ad eccezione di fosforo (P) e magnesio
(Mg). Anche per questa specie sono interessanti i valori di fosforo (P),
magnesio (Mg), potassio (K) , zinco (Zn) e zolfo (S) per i relativamente
bassi valori delle deviazioni standard: ancora una volta abbiamo la
conferma che questa considerazione ha valore generale, come ripetiamo
da tempo, in quanto riteniamo tali elementi fisiologici per tutti i funghi.
Aggiungiamo che abbiamo dati (per 7 campioni) di alcune specie
coltivate del Genere Pleurotus: le concentrazioni degli elementiTchimici
non si discostano particolarmente dalle specie selvatiche ad eccezione del
boro (B) che nei funghi coltivati è 4/5 volte maggiore. Questo dato non ha
nessun significato dal punto di vista igienico-sanitario poiché è
conseguenza del fatto che il boro è naturalmente presente nelle acque
sotterranee (usate per “annaffiare” le coltivazioni) mentre è assente nelle
acque piovane. Per questa specie non è mai stata segnalata presenza di
radioattività.
Conclusioni
Per gli aspetti che noi studiamo questa specie può essere considerata
pulita. La commestibilità è considerata ottima perché la carne è soda e
compatta e consente varie modalità culinarie . Ricordiamo comunque che
in generale tutti i funghi non sono mai da considerare “alimento” e vanno
quindi consumati con parsimonia. Ribadiamo inoltre, anche in questa
occasione, che noi intendiamo sempre la commestibilità per funghi che
siano ben cotti.
Bibliografia
Questo giornale è stampato su carta riciclata.
Nessun albero è stato abbattuto per questo
giornale
Micologia - pag. 8
IL FUNGO n. 1 - giugno 2014
I FUNGHI DELLA CALIFORNIA
da Micahel Wood & Fred Steven (traduzione e commenti di U. Bonazzi)
Diversi funghi, creduti per lungo tempo esclusivi di altri continenti, in seguito sono stati reperiti anche in Europa ed anche nella nostra
provincia: questa rubrica continua a presentare funghi reperibili in Nord America e fino ad oggi non segnalati nelle nostre zone, nella
speranza che qualche amico possa smentire questa affermazione, documentandone la presenza.
Amanita aprica J. Lindgr. & Tulloss
Cappello: 5-15 cm, inizialmente sferico, poi da convesso a pianoconvesso, infine appianato con o senza centro depresso, il margine non è
o è appena striato; si presenta di colore dal giallo al giallo uovo al giallo
brillante o arancio limone giallo brillante, a volte arancione (soprattutto al
centro), a volte dopo l'esposizione al sole tende a schiarirsi e a divenire
più opaco. Sulla cuticola si nota uno strato gelatinoso di fibrille e / o una
copertura di verruche confluenti (da bianco a bianco crema al bianco
giallastro), queste verruche (resti di volva) sono strettamente legate alla
cuticola e man mano il fungo si sviluppa tendono a diventare più sottili.
Imenio: lamelle 5-12 mm leggermente più larghe al centro, libere, da
bianco a bianco crema con un margine leggermente dentellato. Sono
presenti numerose lammellule tronche.
Gambo: 33-91×14-35 mm, cilindrico, tendente ad ingrossarsi verso la
base; colore dal bianco crema al bruno chiaro cremoso, tendente a
macchiarsi al tocco. Inizialmente stopposo può divenire cavo. L'anello, di
colore bianco crema, è fragile e a volte caduco e può essere nella parte
superiore o mediana. La volva si presenta in un primo momento infeltritomembranosa, talvolta evanescente. Resti della volva, di colore dal bianco
Amanita aprica J. Lindgr. & Tulloss
(Foto di Michael Wood)
crema al marrone chiaro, possono apparire come anelli alla base del
gambo circondando la parte superiore del bulbo.
Carne: 6-20 mm di spessore nel cappello al di sopra del gambo, di colore
bianco tranne immediatamente sotto la cuticola dove il colore è giallo.
Nel gambo il colore va dal bianco al giallo pallido. Non vira, non ha odori
particolari.
Spore: 8-13 x 6-8,5 µm; ellissoidali, lisce.
Sporata: bianca.
Habitat: cresce principalmente sotto conifere (abete Douglas e diverse
specie di pino) ed è abbastanza comune nella zona Cascade Mountains in
Oregon, nello Stato di Washington (USA) ed è stata trovata anche nelle
zone montuose della California. Può crescere sia solitaria che gregaria, a
un'altitudine variabile fra 600-1850 m slm, dalla primavera ad inizio
estate. Non è stata mai trovata in autunno.
Commestibilità: ignota.
Commenti: Amanita aprica ricorda microscopicamente le specie del
“Gruppo” di A. muscaria e macroscopicamente è più simile alle specie
del “Gruppo” di A. gemmata. Tuttavia l'unica specie di questo secondo
gruppo, che negli Stati Uniti è stato nominato A. russuloides (Peck) Sacc.,
è stata trovata, sino ad ora, solo nella parte orientale del Nord America.
Per i micologi nordamericani è fonte di confusione il fatto che ben tre o
quattro altri taxa sono chiamati "A. gemmata" nelle loro regioni di
raccolta. Comunque sia nessuna di queste specie sembra appartenere
effettivamente al taxon europeo. A peggiorare le cose contribuisce il fatto
che in Europa la specie del “Gruppo” di A. gemmata presentano una
gamma ampia di colori diversi. C'è ancora parecchio lavoro da fare per
fare chiarezza sulla «delimitazione» di questi taxa.
Si ricorda a tutti i Soci e a tutti gli amici appassionati
amanti della Natura che la sede del Gruppo (Via
Amendola, 2 - RE) sarà riaperta dal 30 giugno 2014
tutti i Lunedì sera (dalle 21,00 alle 23,00 - eccetto i
periodi festivi) per il controllo dei funghi raccolti e per
approfondire la conoscenza della Micologia e della
Botanica
Rebus (5 11 - A. Paveto) dalla
Settimana Enigmistica N. 4278
del 20 marzo 2014. La soluzione
sarà data nel prossimo numero
de «Il Fungo». La soluzione del
«Rebus a Cambio» pubblicato
nell’ultimo numero é:
F(L)unghi raccol(N)ti=Lunghi
racconti
SE AMI LA NATURA IMPARA A CONOSCERLA ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
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Il Fungo - Comune di Reggio Emilia