Il Castello “Spinola-Caracciolo”
di Andrano
a cura delle Classi Quinte
della Scuola Primaria di Andrano
Comune di Andrano
Il Castello “Spinola-Caracciolo”
di Andrano
a cura delle Classi Quinte
della Scuola Primaria di Andrano
Comune di Andrano
Questo lavoro, fortemente auspicato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, è frutto di un percorso di collaborazione
fra la Scuola e il Comune di Andrano, al quale gli Alunni, le
Insegnanti e tutta la Comunità hanno partecipato con entusiasmo e dedizione.
Molte delle attività di studio e riscoperta del Castello si sono
svolte nell’ambito del progetto «La Scuola adotta un monumento»,
promosso dall’Associazione Napoli Novantanove e coordinato nel
territorio salentino dall’Assessorato all’Istruzione della Città di
Lecce.
I laboratori pomeridiani per gli alunni sono stati in parte finanziati tramite i fondi del Contratto Integrativo Regionale del
30.10.2014 erogati alla Scuola per l’attuazione di «Interventi
nelle aree a rischio, concernenti la lotta contro l’emarginazione
scolastica» ex artt. 4 e 9 del CCNL (nota USR Puglia 12649 del
1.12.2014).
La stampa di questo opuscolo informativo
è stata realizzata dal Comune di Andrano
Maggio 2015
Indice
Andrano e il Castello
pag.
5
La struttura dell’edificio
”
6
Origini
”
11
La masseria
”
11
La fortificazione
”
14
La dimora gentilizia
”
15
Glossarietto
”
18
Riferimenti bibliografici
”
24
3
4
Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Andrano e il Castello
Il Comune di Andrano,
che conta circa cinquemila
abitanti, è situato nel versante sud-orientale della
provincia di Lecce, in Puglia.
Il territorio include un breve
tratto del litorale adriatico
del basso Salento e comprende la frazione Castiglione d’Otranto e la località
costiera Marina di Andrano.
Al centro di Andrano, di
fronte alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, si erge il Castello “SpinolaCaracciolo”, maestoso edificio quadrangolare di origine medievale, residenza fortificata di signori feudali e dimora gentilizia di nobili famiglie nel corso dei secoli (dal 1269 con Pietro
de Curlay, fino al 1968 con Ippolita Caracciolo), oggi di
proprietà del Comune.
Andrano and its Castle
The city of Andrano, with its population of about five
thousand inhabitants, is situated on the south-eastern side of
the province of Lecce in Apulia. The territory includes a short
stretch of the Adriatic coastline in the lower part of Salento and
the territorial areas of Castiglione d’Otranto and the Marina of
Andrano.
In Andrano’s center, opposite the church of the Apostle
Saint Andrew, rises the “Spinola-Caracciolo” Castle. It is a
magnificent square structure of Medieval origin, the fortified
residence of feudal lords and nobility throughout the centuries
(since 1269 with Pietro de Curlay until 1968 with Ippolita
Caracciolo). It is now property of the town municipality.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
La struttura dell’edificio
All’esterno il castello si presenta come una fortezza a pianta
quadrangolare con base a scarpa ornata da un cornicione
marcapiano (un elemento a sezione semicircolare che corre
lungo il perimetro del castello, con funzione estetica, segnando
la giunzione tra il muro verticale e la parte a scivolo del muro a
scarpa), dotata di ben cinque torri difensive che ne delimitano
il perimetro:
due torri a pianta quadrangolare (una a nord-est e una a
sud-ovest),
una torre circolare, a sud-est,
una torre bastionata a base lanceolata, a nord-ovest,
una torre di controllo posta nella parte centrale del
prospetto nord.
All’assetto architettonico più antico appartengono la torre
quadrata di sud-ovest, il torrione circolare di sud-est e il
fossato.
La torre a pianta quadrata,
di impianto normanno-svevo,
con base a scarpa e cornicione
marcapiano, è la parte più antica della struttura, databile tra
la fine del XII secolo e la metà
del XIII secolo.
Il torrione circolare risale al
tardo Quattrocento; scarpato
alla base, è ornato con un cornicione marcapiano e in alto da
archetti e beccatelli, ed è coronato dai classici merloni con la
banchina a scivolo per facilitare la difesa piombante; è suddiviso in tre piani, ciascuno
corrispondente ad un livello di
tiro attraverso le feritoie.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Il fossato a secco circondava gran parte della
fortezza, tenendola a distanza dal fuoco nemico e
garantendo l’accesso solo
attraverso un ponte levatoio;
oggi parte del fossato è
visibile solo sul lato posteriore e al suo interno sono
ancora visibili i segni dei
picconi con i quali sono state
estratte le pietre utilizzate
per buona parte della costruzione del maniero.
Il castello si presenta su due livelli. Al pianterreno conserva
la struttura originaria con l’ampio cortile a forma rettangolare,
il pozzo, collocato sotto l’arco della rampa sinistra dello scalone,
essenziale per garantire l’approvvigionamento d’acqua e di
grande importanza in caso di assedio, le originarie residenze
degli inservienti, con i
locali destinati ai lavori
agricoli e artigianali, il
forno, i magazzini per i
viveri, la cappella votiva, le scuderie, il posto
di guardia per la guarnigione, la colombaia.
La facciata conserva
una caditoia perpendicolare al portale d’accesso.
Oltre ad essere una fortezza, il castello era la casa del
Signore e della sua famiglia. Questi vivevano nella cosiddetta
‘parte nobile’, cioè al piano superiore, dove erano collocate le
stanze private, la grande sala comune per i banchetti e
l’armeria.
Il primo piano conserva ancora tracce della nobiltà nella
loggia, nelle finestre finemente modanate e nella ‘sala del trono’
con il pregiato matroneo, la loggia principesca di grande valore
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
artistico in stile barocco con lo stemma dei Caracciolo posto a
chiave dell’arco polilobato.
Il castello è privo del mobilio originario e di decorazioni
interne, fatta eccezione per l’affresco di Sant’Eligio dipinto nelle
scuderie. Le volte sono in
parte a stella e in parte a
botte. Alcuni architravi
di porte e finestre presentano iscrizioni latine
e lo stemma. Le iscrizioni
sono dodici, tutte esterne, di contenuto in parte laico e in parte
religioso; undici di esse sono coeve e databili alla fine del XVI
secolo, come l’ala ovest. Lo stemma rappresenta una testa di moro
fasciata da una benda con il giglio
di Francia sulla fronte. Esso è
raffigurato su due architravi di
porta (al piano terra e al primo
piano) e su una chiave di volta
della loggia della famiglia Saraceno.
Alle spalle del castello vi era un vasto giardino, oggi divenuto
parco pubblico.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
The building
The outside of the building presents itself as a square
fortress with a scarp foundation ornamented by a stringcourse (a section of a semi-circular element that runs along the
perimeter of the castle with a decorative function which
delimits the wall from the scarp) and five defensive towers
that delimit the structure at its corners. Along the perimeter we
find
- two towers of square design (to the north-east and the
south-west),
- a circular tower to the south-east,
- a buttressed tower to the north-west,
- a watch tower in the centre of the northern wall.
The square tower to south-west, the circular tower and the
moat belong to the oldest architectural structure.
The square tower, an element of Norman-Svevo origins with
scarp foundation and string-course, is the oldest part of the
structure (end 12th to mid- 13th century).
The circular tower dates back to late 14th century. The
slanted buttress is decorated with a string-course; above the
tower presents arches and corbels and is crowned by the
classical merlons with embankment, whose steep inclination
helped with the catapult defense; it is subdivided into three
levels, each corresponding to a shooting level through
loopholes.
The now dry moat once surrounded most of the fortification
keeping invaders at a distance and allowing access only by
way of a drawbridge. In present times, only a part of the moat
is visible at the back of the construction. The stone used to
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
build the castle was extracted from the ground were the moat
was positioned.
The castle is composed by two floors. The
ground floor conserves the original structure with
a large courtyard of a rectangular shape. We find
the well, situated under the archway of the left
ramp and very important for water needs during
invasions, the servant’s quarters with rooms for
agricultural and handmade works, the oven, the
provisions store rooms, a votive chapel, the
stables, and the guard’s barracks as well as the
dovecote. The façade keeps a machicolation perpendicular to the main portal.
The castle was not only a fortress, but also the
home of the noble family who lived in the so-called ‘noble
quarters’ on the upper floor, where there were the private
rooms, the large communal hall for banquets and the armory.
The first floor conserves traces of the nobility in the loggia, the
finely shaped slit windows and the so called ‘throne room’
with its precious women’s gallery, the majestic loggia of high
artistic merit in the baroque style with the coat of arms of the
Caracciolo family engraved in the polilobate arch’s keystone.
The castle is void of the original furnishings with the
exception of the fresco of St. Eligio found on the walls of the
stables. The vaulted ceilings are both barreled and star
shaped. Some of the door and window architraves are
inscribed with Latin epigraphs and others display the coat of
arms of the Saraceno family. The inscriptions are
twelve. They are all external
of both pagan and religious
origin. Eleven are datable to
the end of
the 16th century as is the west wing. The coat
of arms depicts the head of a black man,
whose head is bound with a bandage and a
fleur de Lille on his forehead. This symbol is
depicted on two door architraves on the ground
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
and first floors and also on the keystone of the loggia’s vault.
Behind the castle once flourished a large garden, today
transformed into a public park.
Origini
Le origini del castello sono abbastanza incerte: le prime
evidenze documentarie risalgono all’epoca angioina, ed esattamente al 1269 con l’arrivo di Pietro de Curlay. L’attuale
struttura è il risultato di un’evoluzione architettonica avvenuta
in tre fasi: masseria, fortezza, dimora gentilizia.
Origins
The origins of the castle are uncertain. The earliest evidence
is documented to the Angiovin period in the year 1269 with
the arrival of Pietro de Curlay. The present structure is the
result of an architectural evolution brought about in three
phases: masseria, fortress, residence of nobility.
La masseria
La prima fase (IX secolo) è quella del casale, denominato
‘andreano’ in onore di Sant’Andrea Apostolo protettore dei
pescatori, collocato proprio all’interno dell’attuale fortificazione. Il termine casale, di origine bizantina, indicava una
piccola estensione territoriale ad attività agricola, con una
costruzione tipica chiamata masseria e delimitata da mura.
Secondo la tesi più radicata, tra l’800 e il 1000 alcuni pescatori
greci naufragarono sulle coste del basso Salento orientale e, per
sfuggire alle incursioni piratesche, si spostarono nell’entroterra
dando origine a casali e nuclei abitativi delimitati con alte
mura, che gradualmente si sono ingrandititi con l’arrivo di
forestieri sfuggiti alle distruzioni delle invasioni barbare.
Le tracce del nucleo originario del castello sono visibili sul
lato est della corte interna, che si presenta molto irregolare,
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
segno di una fase costruttiva più antica. Questo nucleo
originario era delimitato da alte mura ed era composto da poche
cellule abitative. Secondo la ricostruzione dell’architetto Antonio Rizzo erano presenti:
 cellula abitativa e forno di pietra,
 stalla con recinto,
 punto di controllo,
 chiesetta e sacrestia.
Il punto di controllo, situato al posto della odierna torre di sudovest, era raggiungibile tramite una scala a pioli, probabilmente
sormontata da una struttura in legno per una visione più
ampia dell’orizzonte. L’entrata del castello era collocata in
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
prossimità della torre, in corrispondenza della strada che va
verso l’entroterra.
The masseria
The first phase (9th century) is that of the casale
(‘farmstead’), called ‘andreano’ in honor of St. Andrew, the
Apostle protector of fishermen, which is situated in the nucleus
of the fortification. The word casale is a Byzantine term, which
indicates a small area used for agriculture activities with a
rural farm construction or masseria enclosed within walls.
According to a well-established theory, within 9th and 11th
century Greek fishermen fleeing from pirates came ashore on
Salento coasts and then set up families with the local women
giving origin to these small rural constructions which were
enlarged by later inhabitants that fled from the barbarian
attacks.
According to the reconstruction by the architect Antonio
Rizzo, there were
- living area and stone bread oven,
- stables with fence,
- watchtower,
- church and sacristy.
The access to the watchtower, the present south-western
tower, was possible only by a ladder. There was originally a
wooden platform of wider width from where the watch guards
controlled the surroundings. The castle entrance was situated
near to the tower and exited onto the inland road.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
La fortificazione
La seconda fase è quella della fortificazione
(XI-XV secolo). Il nucleo abitativo del casale si
allarga con l’arrivo di nuove genti e la struttura
si trasforma progressivamente in una masseria
fortificata (XI-XIII secolo), dotandosi di mura
alte circa quattro metri e, a sud-ovest, di una
torre di avvistamento a base quadrata, la più
antica di tutto l’edificio. Vi si accedeva con una
scala a pioli e poi in tufi, attraverso un sistema
di botole, la cui traccia è ancora visibile nelle
volte.
Dal XIV al XV secolo, in particolare grazie
alle famiglie Hugot e Saraceno, la struttura assume l’aspetto di
castello fortificato con il completamento dei piani superiori, la
fortificazione delle mura e la realizzazione del fossato nonché
del torrione circolare di sud-est. I lavori di fortificazione conobbero una decisa accelerazione all’epoca in cui i Saraceno
erano feudatari di Andrano.
Il momento più significativo di questa fase è da collocare
proprio nel XV secolo in ragione dell’incursione turca del 1480,
che, con la presa di Otranto, mise in allarme l’intero territorio
salentino. Giovanni Antonio Saraceno, signore di Andrano, accorse in aiuto della città idruntina con un esercito e vi perse
sfortunatamente la vita.
The fortification
The second phase is that one of the
fortification history (11th-15th centuries).
The nucleus of the castle became
enlarged with the arrival of new inhabitants and it was slowly transformed
into a fortified manor farm (11th-13th
centuries) with the four meter high walls
and a square watchtower (situated at the
south-west corner), the oldest element of
the entire structure. Entrance was by a
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
wooden ladder and then by a stone stairway, whose spoor is
still visible in the vaults.
Within 14th and 15th century, thanks to Hugot and Saraceno
families, the building structure took on the aspect of a fortified
castle, when the upper floors were added, the castle walls and
the moat were completed as well as the circular tower in the
south-east. During the Saracenos period, the fortification
works increased very fast.
The most important period of this phase locates during the
15th century, when the Turkish invasion of 1480 came about.
In this year Otranto was occupied by the Turks, thus alarming
the whole Salento territory. The Baron Giovanni Antonio
Saraceno sent his small army to help defend the city, where
unfortunately he was killed in battle.
La dimora gentilizia
La terza fase è quella della trasformazione della fortezza in
dimora gentilizia. Il castello ebbe una funzione difensiva
probabilmente fino al 1580, cioè fino all’indomani della vittoria
cristiana nella battaglia di Lepanto contro i Turchi (1571), che
ridimensionò la presenza ottomana nel Mediterraneo e allentò
la pressione turca sulle coste salentine orientali. Già nel XVII
secolo i castelli, da baluardo a difesa della cristianità, divennero
simboli di prestigio di una aristocrazia sempre più dedita ai
piaceri del vivere bene. Stessa sorte toccò al castello di
Andrano, che, dalla fine del XVI secolo, divenne gradualmente
una dimora nobiliare.
Tra le opere di ingentilimento ricordiamo le
modanature delle finestre, la loggia e lo scalone
interno. Dopo i Saraceno vi fu la breve parentesi
degli Spinola. Galeotto Spinola comprò il feudo
da Giovanni Tommaso Saraceno nel 1606 per
trentamila ducati. Tuttavia non è documentato
nessun intervento edilizio degli Spinola sul castello e pertanto appare ingiustificata la loro
citazione nella denominazione della struttura.
Successivamente il castello passò ai Gallone di
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Tricase (1618), per divenire infine proprietà dei Caracciolo (dal
1734 al 1968). Stefano Gallone vendette il feudo per cinquantacinquemila ducati a Fulvio Gennaro Caracciolo di
Marano.
I Caracciolo, ultimi feudatari di Andrano,
furono artefici di alcuni pregevoli rifacimenti
decorativi, tra cui il matroneo, la loggia in stile
barocco che domina Piazza Castello. Dopo i
Caracciolo, il castello fu in parte venduto alla
famiglia Bentivoglio di Tricase e in parte donato
all’Istituto Maestre Pie Filippini. Nel corso degli
anni Ottanta del secolo scorso il Comune ha
acquistato l’intero edificio, curandone i lavori di
restauro.
The residence of nobility
The third phase comes about with the
transformation of the fortress into a noble
residence. The castle had had a defensive
function until 1580. The battle of Lepanto in
1571, when Christianity was victorious against
the Ottoman domination, re-established peace
in Salento. The pressure of the Turkish
invasions along the coast came to a halt. By the
17th century, buttressed castles defending
Christianity became the prestigious symbols of an aristocracy
dedicated to the pleasures of life. This same sort rested with
the castle of Andrano, which became the residence of nobility.
Among the refinements of restoration, we
remember the molding of the windows, the
loggia and internal stairway. After the Saracenos period, there was the short parenthesis of the Spinolas. Galeotto Spinola
bought the feud in 1606 for the sum of thirty
thousand ducats from Giovanni Tommaso
Saraceno. There is no documentation of restoration by Spinolas; therefore, it appears
unjustified to quote this family in the
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
appellation of the building. Later the castle passed on to the
Gallones of Tricase in 1618 and then it finally became the
property of Caracciolos of Marano (1734-1968). Stefano Gallone sold the feud to Fulvio Gennaro Caracciolo for the sum of
fifty five thousand ducats.
The Caracciolos, the last feudal lords of Andrano, were the
executers of some refined decorative restorations, among
which the baroque loggia that dominates the Castle Square,
the women’s gallery. After the Caracciolos, the castle was sold
to the Bentivoglios of Tricase and in part donated to the
Institute Maestre Pie Filippini.
In the course of the 80s the town municipality bought the
entire building and restored it.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Glossarietto
Architrave
Elemento architettonico disposto orizzontalmente al di
sopra dei due elementi portanti su cui s’appoggia oppure s’incastra, in modo da
chiudere superiormente un
vano quadrangolare e da sostenere il peso della eventuale
porzione sovrastante.
Architrave
An architectural element horizontally positioned on two
supporting structures or pillars. It is wedged into the
masonry in such a way as to
close the above opening and
thus be a support for the
weight of the eventual continuation of a building’s construction.
Arco
Arch
An architectural load-bearing
curved shape structure which
is generally used as light
source above a door or window and is usually placed on
door posts or pillars.
Struttura architettonica portante ad asse curvilineo, posta generalmente come copertura della luce di una
porta o finestra e di solito
appoggiata su stipiti o colonne.
Arco polilobato
Polilobate arch
A cluster of small arches in
which the inferior surface of
an arch (→) is visibly divided.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Arco con più lobi, ossia archetti
minori nei quali risulta divisa
la superficie inferiore, in vista,
dell’arco (→).
Armeria
Luogo in cui venivano custodite le armi.
Armory
A place where weapons were
kept in custody.
Banchina
Gradino di terra posto dietro
il parapetto di un’opera fortificata, sul quale salivano i
difensori.
Embankment
A high step or platform of
ground behind the parapet of
a fortification on which the
defenders situate themselves.
Beccatello
Corbel
An architectural support element for protruding parts of a
structure consisting of a small
shelf of wood, stone or terracotta which provides a base
for the continuation of the
masonry.
Elemento architettonico di
sostegno alle parti sporgenti
di un edificio; consiste in una
mensoletta in legno, pietra o
terracotta che fornisce appoggio ad una parte di edificio
di pianta maggiore di quella
sottostante.
Caditoia
Machicolation
A floor opening
between
the
supporting corbels of a battlement, through which stones,
or other objects, could be
dropped on attackers at the
base of a defensive wall
(→catapult defense).
Apertura praticata nelle parti aggettanti delle fortificazioni con la
funzione di consentire la
tattica della difesa piombante
(→). È chiamata anche piombatoia.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Chiave di volta
Pietra lavorata per adempiere
a funzioni strutturali, posta al
vertice di un arco (→) o di una
volta (→); chiude, con la sua
forma a cuneo, la serie degli
altri elementi costruttivi disposti uno a fianco dell’altro
ed è quindi elemento indispensabile per scaricare il
peso retto dall’arco sui pilastri laterali.
Keystone
Colombaia
Costruzione tipica del paesaggio rurale fin dal medioevo, legata in particolare ai
regimi feudali, che si servivano dell’allevamento dei
colombi per l’agricoltura e in
particolare la concimazione
dei terreni, la caccia, l’alimentazione o per fini di protezione.
Dovecote
A structure for housing pigeons. In the Middle Ages pigeons were very important in
agriculture to produce fertilizer
and they were brought up for
hunting, feeding and as protective device.
Difesa piombante
Tattica difensiva che consiste
nel far cadere sul nemico
assediante (oramai prossimo
alle mura difensive) sia liquidi
infiammabili o bollenti sia
materiali solidi come laterizi o
pietre.
Catapult defense
A defensive tactic consisting of
catapulting or pouring inflammable material or liquid onto
the enemy forces approaching
the base of a fortification
during an attack.
A carved stone with the
structural function of holding
up an arch (→) or a vault (→).
Wedged into the top of an arch
or vault it closes the curve and
holds together the weight of
the opposing walls. It is an
indispensable element for the
forming of an arch.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Feritoia
Loophole
A small slit hole
found along the
ramparts of fortified structures,
in towers and sometimes in
private dwellings to be used
as a means of defense in
shelter from enemies (→catapult defens).
Apertura presente nelle mura
delle fortificazioni, delle torri e
talvolta di abitazioni private,
pensata per colpire il nemico
rimanendo al riparo (→difesa
piombante).
Loggia
Elemento architettonico, aperto integralmente o almeno
su un lato come una galleria
o portico, spesso rialzato, coperto e generalmente sostenuto da colonne e archi. La
loggia può essere percorribile,
oppure solo decorativa.
Loggia
An architectural element in the
form of an open gallery or
roofed porticato and generally
supported by columns and
arches. A loggia can be practicable or only decorative.
Marcapiano
String-course
A thin continuous projecting
course of brickwork or stone
that runs horizontally around
a building, and indicates the
inner separation between
floors.
Cornice decorativa che indica
all’esterno la separazione interna fra i diversi piani di un
edificio.
Matroneo
Balcone o loggiato posto
all’interno di un edificio e
originariamente destinato ad
accogliere le donne.
Women’s gallery
A balcony located in the inside
of a building and originally
devoted to receive women.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Merlo
Ciascuno dei rialzi in muratura
eretti a intervalli regolari che
coronano le mura perimetrali
di castelli, torri difensive, palazzi, ecc. L’insieme dei merli
viene detto merlatura.
Merlon
The solid upright section of
masonry found at regular intervals along the summit perimeter of a building, tower or
palace. The space between
two merlons is called a crenel,
and a succession of merlons
and crenels is a crenellation.
Merlone
Ciascuno dei ripari in muratura
di grosso spessore, di sagoma
rettangolare allungata e terminanti a scarpata verso l’esterno,
che cingevano il battuto delle
fortificazioni ed erano separati da
intervalli stretti verso l’interno e
svasati verso l’esterno per consentire un maggior campo di tiro
alle armi da fuoco, riducendo al
minimo i punti privi di riparo.
Modanatura
Molding
Geometric strips with a decorative finality in furnishings
or in architecture that delimit
or subdivide areas of an object
or building.
Fascia sagomata secondo un
profilo geometrico, continuo
per tutta la sua lunghezza,
con la funzione decorativa di
sottolineare la suddivisione in
parti, oppure di mediare il
passaggio tra due superfici
disposte ad angolo, per esempio per le parti sporgenti.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Scarpa
Scarp
Defensive work consisting in
an inclined foundation found
at the base of a building, wall
or tower. The scarp has the
various advantages of reinforcing the foundation, to keep
the invading armies at further
length and inhibiting the use
of ladders during attacks,
helping with the possibility of
a better aiming of arrows, hot
oil or the catapulting of stones
onto the attackers.
Opera difensiva che consiste
nell’accostamento di un muro
inclinato alla base di una cinta muraria o di una torre. La
scarpa produce vari vantaggi:
rafforza le fondamenta e la
base del muro, tiene più lontani dal perimetro murario il
nemico e le sue macchine
d’assedio (come torri e scale),
migliora le possibilità di tiro
(frecce, olio bollente, pietre,
ecc.) contro il nemico.
Volta
Vault
A form of structural covering
that can present itself in various forms which are characterized by the different
curves of the vault.
Struttura di copertura, che
può avere forme diverse, caratterizzate dalle sue curvature.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Riferimenti bibliografici
CERFEDA F. G., COPPOLA S., MOSCATELLO L. (a cura di),
Andrano e Castiglione d’Otranto nella storia del sud Salento, Atti
del Convegno di studi 6-10-15 luglio 2002, Pubbligraf, Alessano
2004.
CERFEDA F. G, MOSCATELLO L. (a cura di), Andrano e Castiglione d’Otranto nella storia del sud Salento, Atti del
Convegno di studi 5-12 giugno 2008, Argo, Lecce 2010.
MUSIO S., “I Casali di Andrano e Castiglione in epoca angioina (secoli XIII-XV)”, in F. G. Cerfeda, L. Moscatello (a cura
di) 2010, pp. 11-36.
PANTALEO G., Andrano: memoriale storico, etico e sociale, Editrice Salentina, Galatina 1986.
PELUSO V., “Le iscrizioni latine del castello Saraceno di Andrano”, in F. G. Cerfeda, L. Moscatello (a cura di) 2010, pp. 5874.
RIZZO A., “Andrano e il suo castello. Origini e storia”, in F. G.
Cerfeda, S. Coppola, L. Moscatello (a cura di) 2004, pp. 341379.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano
Quando è stato costruito il Castello di Andrano? Chi lo ha
abitato? Perché è intitolato alle famiglie Spinola e Caracciolo?
Dalle domande, dalla curiosità, dal desiderio di scoperta,
scaturisce la conoscenza. E la conoscenza del territorio e della
storia è fondamentale per progettare il futuro. Ci auguriamo che
questo lavoro svolto da ‘piccoli ricercatori’ risulti interessante
per il lettore e possa contribuire alla consapevolezza del bene
culturale e allo sviluppo del senso civico.
Testi e fotografie sono stati realizzati dagli Alunni delle Classi Quinte della
Scuola Primaria di Andrano, con la guida delle Insegnanti e la collaborazione
della Pro Loco di Andrano.
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Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano