AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 1 CORRIERE N. 5 – settembre-ottobre 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 2 2 CORRIERE N. 5 settembre/ottobre 2011 Sped. abb. post. Corriere Avis Direttore responsabile ALESSANDRO FISSO Caporedattore GRAZIANO CESTINO Con la collaborazione di Marina Marchisio, Patrizia Orrù e del consiglio direttivo dell’Avis comunale di Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale Sportivo “Luciano Penna”) Direzione, redazione e amministrazione 10127 Torino, via Piacenza 7 Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508 www.avistorino.it Indirizzo E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] SOMMARIO 3 Editoriale 4 Statistica 5 Portiamo i nostri bimbi alla Befana Avis 6 Altri volontari premiati il 16 ottobre (secondo elenco) 9 Il problema del sangue 11 Quanti erano i donatori in Italia nel 2006 12 Rinnovata la convenzione con la Sardegna 13 Malattie tropicali emergenti 14 Calendario prelievi 15 Dal viaggio a Berlino 16 Commemoriamo i nostri defunti 17 L’attività dei podisti avisini Regionale Giovani [email protected] Registrazione Tribunale di Torino n. 1250 del 24-7-1958 Conti correnti postali: – Avis comunale Torino 26146100 – Fondo solidarietà Avis 27891100 Videoimpaginazione la fotocomposizione Via San Pio V, 15 - 10125 Torino Stampa AGAM 12100 Madonna dell’Olmo (CN) Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrato dalla Ulrich’s International Periodicals Directory di New Providence, N.J. (USA) Copertina: I grandi musei torinesi elaborazione di Giorgio Debernardi SOMMARIO di Sandro Fisso di S.F. di Igino Arboatti di Maurizio Macchi di G.C. 18 I prossimi viaggi di Gianni e Marina 20 Dal gruppo Monopoli di Stato 21 Pane al pane 22 Il ruolo degli enzimi 25 Efficiente, bello e inutile 26 Storia minore 27 Le mostre e gli artisti 28 Filatelia 29 Le cartoline del 150° dell’Unità d’Italia 30 Promemoria per i Donatori 31 Anagrafe avisina 32 Il programma della Giornata del Volontario, 16 ottobre 2011 di Corrado Camandone di Elio Blancato di Camillo Brero di Renzo Rossotti di Angelo Mistrangelo di Renzo Rossotti di Renzo Rossotti AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 3 3 N on di rado tra i Volontari che quotidianamente si presentano alle nostre unità di raccolta per compiere la loro donazione, ci sono mamme e papà accompagnati dai loro figlioletti. Piccoli bambini che sostano tutto il tempo necessario ai loro cari per effettuare il prelievo e, come sempre accade, si informano per capire che cosa stia succedendo. E sempre trovano risposte alle loro domande: da altri parenti presenti o da altri donatori in attesa del loro turno per il prelievo; i ragazzi ricevono le notizie richieste che daranno vita alla loro interpretazione. Siamo comunque certi che nessuno spot, nessun manifesto o locandina possano avere analoghi risultati nella formazione dei nostri giovani. Che essenzialmente imparano a vivere accogliendo anche gli insegnamenti che i loro cari offrono, soprattutto con il loro esempio. Non è raro che tra i Volontari periodici iscritti alla nostra sezione avisina ci siano intere famiglie: mamme, papà e figli maggiorenni, tutti donatori di sangue, plasma o piastrine. È diventato quasi un obbligo, anche per le associazioni socialmente utili, promuovere campagne pubblicitarie per cercare di ottenere almeno il turn-over di quanti debbano terminare la loro gara di solidarietà umana, non per loro desiderio ma per avere raggiunto i limiti di età od il sopraggiungere di malanni che ne sconsigliano il prosieguo della loro umanitaria attività. Ma purtroppo sia per gli scarsi mezzi finanziari disponibili (e nessun ente preposto accorda gratuità o sconti all’Avis) sia per il quotidiano bombardamento che i produttori e venditori di beni di mercato non esitano a compiere quotidia- EDITORIALE namente, i pochi bus con gli spot dell’Avis passano quasi inosservati. Talvolta, che in futuro speriamo non si ripeta, i media hanno dato notizia sulla presunta mancanza di sangue per aiutare i sopravvissuti da gravi incidenti od improvvise catastrofi (che in genere provocano più morti che feriti). Come risultato, questi appelli non concordati con le Associazioni di donatori hanno provocato addirittura un rallentamento nell’esecuzione delle operazioni eseguite dagli addetti a prelievi, controlli e distribuzione del sangue umano e dei suoi derivati, il tutto dovuto alla fiumana di improvvisati donatori, mossi dai pressanti appelli mediatici. Con il rischio, per i servizi trasfusionali, di non essere più in grado di evadere nei tempi dovuti le normali richieste di sangue. Che annualmente in Italia erano indicate tra i 2 ed i 3 milioni annui di unità di sangue, plasma e piastrine oltre ad un numero imprecisato di emoderivati (come l’albumina, il fattore VIII, il fibrinogeno e le immunoglobuline, che importiamo in gran parte dall’estero). A titolo informativo, e soprattutto per i giovani che si interessano del problema, riportiamo uno stralcio di quanto l’ematologo prof. Mazzingo Donati inserì, con il titolo “La situazione in Italia”, nell’interessante volume “Il problema del sangue” edito nel 1977 dalle Edizioni Remo Sandron di Firenze che, nonostante i 34 anni trascorsi, ci sembra tuttora valido nella maggior parte dei punti trattati. Tutto è discutibile. Ma talvolta i numeri rendono maggiore giustizia delle parole che sottolineano alcuni particolari aspetti della nostra vita. L’AVIS È UNA GRANDE FAMIGLIA SANDRO FISSO AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 4 4 STATISTICA CONFRONTO TRA IL 2010 ED IL 2011 - GENNAIO-AGOSTO SANGUE INTERO PLASMAFERESI PIASTRINOAFERESI PRELIEVI MULTIPLI UNITA’ RACCOLTE UNITA’ RACCOLTE PER CENTRO DI RACCOLTA AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 5 5 VITA ASSOCIATIVA ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS DI TORINO ORGANIZZERÀ LA FESTA DEI BAMBINI Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana M anifestazione riservata agli iscritti all’Avis Comunale di Torino per i loro figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Quota d’iscrizione invariata: 5 euro per bambino prenotato che riceverà un pacco dono contenente tre giocattoli per un valore di almeno 25 euro che i parenti potranno ritirare presso la sede Avis dove hanno effettuato la prenotazione a partire dal 14 novembre prossimo e sino al 6 gennaio 2012 con i seguenti orari: giorni feriali dalle 8 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30 e sabato e festivi (6 gennaio compreso) dalle 8 alle 11,30. La lettera di prenotazione che verrà consegnata per ogni prenotato consentirà alle rispettive famiglie l’ingresso al Palaolimpico di via Filadelfia 82 dove ai bambini presenti verranno regalati 3 gettoni che potranno utilizzare per ottenere gratuitamente i regali disposti sui banchi, suddivisi per il numero di gettoni (da uno a tre) occorrenti per ottenere il giocattolo prescelto (compresa anche una serie di libri per ragazzi). Altri regali si potranno ottenere versando 5 euro (che al netto delle spese l’Avis devolverà al “fondo solidarietà” che gli iscritti più bisognosi potranno utilizzare per ottenere un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per effettuare esami a tutela della salute familiare); con 5 euro, ripetibili per giocare anche più di una volta, i bambini otterranno 3 gettoni da inserire in apposite macchinette presenti nel capiente Palaolimpico. Nelle macchinette ci sono palline di colore diverso, e ciascuna di loro vale il punteggio previsto dagli organizzatori e riportato negli appositi tabelloni leggibili da tutti. Consegnando le palline al banco previsto e facilmente riconoscibile, si potranno scegliere i regali disponibili con l’indicazione del punteggio occorrente per il loro ritiro; biciclette, motorette funzionanti a batteria, bambole e peluche di ogni dimensione, ed innumerevoli giocattoli di società o comunque adatti per i bambini, sono a disposizione di chi vorrà concorrere e portare, con una gioia in più per i propri bimbi, un soccorso ai meno fortunati attraverso il “fondo di solidarietà” realizzato dall’Avis con, e per, i propri iscritti. Come ogni anno una schiera di Volontari si impegna, gratuitamente, per confezionare i pacchi dono della Befana Avis. A loro la gratitudine del direttivo e di quanti potranno beneficiare della loro iniziativa. A tutti coloro che vorranno prenotare i C A F propri bambini una sola raccomandazione: prenotate al più presto presso le segreterie di Torino, via Piacenza 7 e Pianezza, via Torino 19 ovviamente collegate via internet per evitare errori o indesiderati doppioni. Grazie a tutti per l’attenzione. CONSIGLIO DIRETTIVO E L I M I S AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 6 6 BENEMERITI AVISINI LA GIORNATA DEL VOLONTARIO A completamento dell’elenco dei volontari che verranno premiati il 16 ottobre 2011 pubblichiamo i nominativi di coloro che per motivi vari non erano stati inseriti. Ecco l’elenco dei volontari che saranno premiati DISTINTIVO IN RAME (8 donazioni) A BRIANI Simona ADORNO Marta ALLEGRINI Adriano ANDREOLA Giuseppe ANDREOLETTI Fabio ANDRONACO Amedeo ARCA Andrea ARRIGO Gianluca AVIGNONE Elenia Rita B ALLERIA Fabrizio BALLESIO Antonella BALORDI Maria Paola BARBAGIOVANNI PISEIA Melania BARBERIS Eleonora BARBERO Manuela BARILATI Massimo BARTOLINI Valerio BASSO Luca BELLINTANI Cristina BERNABE GALICIA Elvira Juana BERTONE Emanuela BERTONE Gabriella BETTINARDI Luca BIANCHI Stefano BIFANO Roberto BIGNOTTO Mariasilvia BISACCIA Alessandro BOASSA Stefania BOGGIO Claudio BORDIGA Tiziana BORTOTT Maurizio BOSSOLA Susanna BOVERO Andrea BOVIO Alessandro BOVIO Silvia BRIZZI Daniela BRUNAMONTE Fabio BUCCELLI Ilaria BUMBACA Agnese BUONTEMPO Marco C AGGIATI Alessandro CALIANDRO Diana CALIENDO Giampiero CAMASSA Cosimo CAPIRONE Valerio CARLONE Ettore CARRETTO Marco CARUSO Daniele CASCELLI Guido CASERTA Annunziata CASTIGLIEGO Luca CATALANO Andrea CELLA Francesca CENNA Claudio CHIAVERO Rosina CHITI Alessandra Assunta Lida CIANCIO Alessandra CIANO Chiara CIUFFREDA Savina CIULLA Pietra COLTURI Piera CORTESE Marco COZARIUC Mircea Nicolae CRISCENTI Vincenzo GIANGRECO Carmelito GIARRIZZO Luigi GIOANNINI Eraldo GIORDANO Rino Roberto GIOVANNINI Elisa GNESI Ivan GOLA Mattia GRANZIERA Dario GUARASCIO Orlando GUIDETTI Michela GUIZZARDI Raffaella D I ALMASSO Tiziana DAMIANI Maurizio DANESIN Carlo DARDANO Clara DE BONIS Michele DE PASQUALE Antonio DE TROIA Maria DEL TIN Gianluigi DELIGIA Giampietro DEMURO Domenico DICARLO Giuseppe DOBOS Gabriel DONZELLA Daniela DUFOUR Manuela E F L GUIDILE Khadija ANTAUZZI ZAMBRANO Ilse Marisela Agustina FARAGI Giuseppe FERRARIO Ermanno FERRERO Maurizio FINELLI Antonio FINELLI Carmine Domenico FIORE Claudio FOGLIASSO Valter FORLIN Tiziana FORMICHELLA Alberto G AIONI Paolo GALLO Luca GARELLI Emanuela GARIGLIO Marco GARZONE Rita GASPERINI Fulvio GASTALDI Ambra GAY Vincenzo GERLIN Barbara GERLO Fabio GHIGO Micol BBA Gemiliana INGALLINA Giovanni Salvatore IRATO Elisa IRRERA Paola ISNARDI Luca K L HARMANDAR Ali ALIA Gianfranco LAMANNA Chiara Irene LAUDISIO Maria LEMAIRE Flore LENZA Orazio Davide LEONCINI Luca LIBERO Luca LO MONACO Piero LONGO Ersilia LONGOBARDI Vincenzo LOPRETE Donatello M ACCARI Cinzia MACRI’ Domenico MADONIA Giovanni MAGLIANO Antonella MAGNONE Luca MAINA Alberto MANAI Patrizia MANCINI Giulio MANCUSO Manuela MANZON Enrico MARCER Alessandra MARIANO Francesco MARITANO Marco MARRAS Paolo MASCIA Maurizio MASSARIELLO Federico MATERA Lara MAZZA Marcello MENDOLICCHIO Simone MILANI Dario MILETI Pietro MILONE Francesca MISBAH Safia MORANDI Andrea MORELLO Davide MORETTI Pasquale MORGANTE Stefania MORRONGIELLO Jessica MUNARI Daniele MUSU Paolo N O P APOLI Pasquale NESTA Andrea NIDASIO Davide NUZZO Maurizio DDO Gabriele OLEYNIKOVA Ekaterina ALMA Mauro PALMIERI Claudia PANAZZOLO Desiree PATTI Francesca PAVONE Serena PEGORIN Alessandro PEROSINO Roberto PERRAZZELLI Marco PERROTTA Benedetto PETROSILLO Davide PIAZZA Beniamino PICARDI Marco PILOTTO Paola PISANO Luigi PITOSSI Paola POGGIO Luciano POLIZZI Salvatore POPA Elena Crina POSCA Francesco PRATELLI Maria Elisabetta R ABOL Rikke RACCA Francesca RADETTI Luca RAFFAGNIN Dario RASCANO Dario RAVANI Roberto RESTUCCIA Massimo REYNOSO Osvaldo Esteban RICCA Filippo RICUPERO Marco RIGGI Christian RIVIERA Dario RIZZI Giuseppe ROSSI Giuseppina ROSSO Piergiorgio ROVIERA Cinzia RUBINI Stefania RUBONI Paola S ACCHI Gianni SALVEMINI Patrizio SANDRONE Raffaela SANFILIPPO TABO’ Tindara SANSOLDI Cristina SARTORI Graziella SATURNINO Laura SCARAMUZZO Mauro SCARFONE Luigi SCARPINATO Loredana SCICOLONE Giuseppe SELVAGGIO Matilde SEQUENZIA Alfredo SIGGIA Liliana SIMONATO Franca SORRENTI Domenico Salvatore SPICOLA Emanuela STIGLITZ Serena Luisa STORACE Mario STURMA Serge SULCENI Ilir T ARDANICO Tina TERRAMAGRA Federica TIANI Giuseppe TISCI Damiano Maurizio TOSCANO Giuseppe TREVISIOL Maurizio TRONO Alberto TUCCIO Rosario TULIPANO Giovambattista TUMIOTTO Valeria TUNINETTI Giuseppina TURRO Pier Luigi V AGLIO BIANCO Luca VERA Roberto VERGADORO Mariano VIGATO Paolo VIGGIANO Angelo VIGLIAROLO Mariangela VIGOROSO Silvia VIVIANI Bruna Z OLLA Emanuela AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 7 7 BENEMERITI AVISINI DISTINTIVO IN ARGENTO (16 donazioni) A BBATTISTA Jacopo ALBARELLO Roberto ALFONSO Giovanni AMORUSO Fabio ANDREOSE Marco ARCAINI Luca ARGENIO Alfonso ARIENO Pietro ARMELLINO Flavio CHIARLE Marco CILLIS Giovanni Ivan COFANELLI Sergio COFFANO Barbara CONTU Anna Maria CORCIONE Massimo COSTA Valeria COTTINO Aldo CROCE Carlo B D ALMA Giorgio BALSAMINI Silvia BARBERO Luca BARON Mauro BASILIO Stefano BASSIGNANA Vittorio BEJAN Mariana C/o Rindone BELLAMINO Maria Francesca BERTOLUSSO Loredana BERTORELLO Roberto BIANCHI Maurizio BIRINDELLI Marco BOLEA Stefano BONOMELLI Attilia BONZANINO Paola BRACCIO Maurizio BRUGNONE Francesco BUCCI Eusapia BURZIO Claudio C APELLO Maria CAPUANO Luca CASSETTA Katia CASTAGNERI Fabrizio CAVAZZINI Marisa Elide CELESTE Bernard ’AMIANO Carmela D’AVERSA Claudio DE DONNO Giuseppe DE PROSPO Mariapiera D’ELICIO Riccardo DIANATI Fausto DURANDO Alessandra D’URSO Maria Letizia F ALCONE Francesco FAMIGLI Gianni FASOLO Giancarlo FAVERO Deborah FERRARIS Giovanni FERRO Luca FICARRA Lorenzo FISCHIETTI Giuseppe FORTUNATO Michele FRANCESE Paola G AMBA Marco GANGI Paolo GASPARETTO Roberto Achille GAVIGLIO Mauro GENOCCHI Barbara GERACITANO Teresa GIANNETTA Sergio GILI Claudio GIOVANNOZZI Marco GIRAUDO Emilia In Nota GIVONE Federica GOMEZ VILA Maria Jesus GOZZI Sabina GUARIO Vittorio GUERCI Alberto GUGLIELMI Samantha GUZZINATI Fabrizio I L NTORCIA Federica ANZINI Luca LENTINI Silvio LIBERATI Alessio LOMBARDI Patrizia LUCCHESE Mario M AGGI Giovanni MANDOLFO Alessandro MANUELE Massimo MARENGO Gianmaria MASCARELLO Paola MASERA Mauro MASSE’ Maria Elisabetta MASSONI Roberto MEI Bruno MUO’ Daniele MUO’ Valter MUZZARELLI Marco N P ADEJDE Codrin Francis NARDELLA Giuseppe ALMIROTTA Dario PAPARELLA Luigi PAVANELLO Fabio PELLICHERO Enrico PERRINI Annibale PICCIONE Fabio PIRISI Loredana PRATO Rossana PUGLIESI Letizia PULPITO Eva Q R UARTU Massimiliano QUATTROPANI Daniele Giuseppe QUERCIA Silvana ANDISI Daniela RASI Williams RE Giacomo RIENZI Gianfranco RIGO Paolo RINALDI Marco RIPOLLINO Roberto RIVELLINO Alice ROMAGNOLI Gabriele ROMANELLI Roberta ROMANETTO Domenico ROSSI Roberto RUGGERI Diego S AGLIETTI Laura Franca SAITTA Stefania SANDRI Marcello SANNA Francesco Graziano SAVIO Filippo Tommaso SCARAMUZZO Armando SEGRETARIO Luca SINOPOLI Luca SIRSI Rocco SIVIERO Mauro SPATERI Maddalena SPERTINO Simonetta SPINELLO Marialinda SUNDAS Rina T AGLIENTE Francesco TALARICO Alfonso TARENGHI Giuseppe TESSER Federico TIMPANO Giuseppe TOBALDO Frederic TORREANO MARTINETTO Mario TORTORELLI Celestino TREMATORE Ezio TRIGOLO Alessandro TROMBOLA Egidio U V Z GUES Isabella Maria Costanza ALENTI Silvano VARAMO Giovanni VIARENGO Andrea OCCO Sarah ZOPPIS LANGHI Carlantonio Gianpaolo DISTINTIVO IN ARGENTO DORATO (24 donazioni) A B CCOSSANO Bruna Maria ANDRIOLO Pier Giorgio ANGELONI Christian Heros ACCARANI Elena Maria BARELLA Milena BELLAPIANTA Sonia BENSI Marco BERTO Fabio BIANCIOTTO Marzia BIANCO Carlo BITONDO Davide BONCI Luca BONDAVALLI Claudia BRIZIO Tiziano BRUNO Vincenzo BRUSSINO Paolo BUTTINI Walter C ANGIANO Enzo CANTALUPO Mario Carmelo CAPITOLO Guido CAPORETTO Gianluca CARACCIOLO Angelo CARENZA Pasquale CARRE’ Luca CASTELLI Fabrizio CAVALIERI Luigi CAVUOTI Clementina CECERE Giancarlo CIAVARELLA Giuseppe CIAVARELLA Giuseppe CICOGNA Daria CIRCOLONE Alessandro CLARIZIA Piero CLEMENTI Fulvio CODA Armando COLOTTI Domenico COLUCCI Carmen CORNAZ Xavier CORTESE Bruna COSTAGLIOLA Alessandro D E GASPERIS Massimo Mario DEBELLIS Francesco DEGANI Maurizio DELZETTI Clive DI GIOIA Giuseppina E F LLENA Alberto ERCOLANO Vito ARACI Giuseppe FASANO Michele FAZZARI Antonio FERRARIS Alessandro FERRERO Luca FONTANA Alessandro FREGUIA Elisabetta FRIZZARIN Claudio FULGENZI Paolo FURANO Rocco G I L M ALLICO Carmela GIOLO Gianluca GRIFFA Massimo ANNELLI Nicola INSERVIENTE Enrico ABATE Carmelo Roberto LAGROSA Angelo LANDI Michelina LAZZARINI Pierluigi AGGI Silvana MAINA Aldo MALANDRINI Antonio MARAUDA Gianluca MARCHISIO Marco MASCI Marco Francesco MASSARO Daniele MESSINA Santoro MESTICHELLI Massimo MILITANO Antonio MINISCALCO Tiziana MONTINARO Luigi MORLINO Anna Maria MURRU Massimo O P S Q R T U V Z RSITTO Ciro AGANI Mauro PANCOTTI Enrico PAOLELLA Vincenzo PAPARELLA Vincenzo PENA Monica Del Pilar PENNA Edoardo PERRONE Oscar PICERNO Michele PIRAS Luciano PISTILLO Domenico PIZZICOLI Nicola POFFA Enrico PUDDU Pietro PUGLIESE Vito UAGLIA Fulvio QUARONA Federico INETTI Luciano RIPEPI Patrizia RIZZI Paola ROLLE Roberto ROMANO Marco RONCUCCI Massimo ROSAMILIO Damiano ROSSI Silvia ROSSO Paola ACCONI Claudio SALTO Anna SANTACROCE Giuseppe SCAZZI Katia SCHELLINO Andrea SCIRE’ Fabio SEGGIOLI Raffaele SIMONETTA Domenico SONCIN Giovanni SPAMPINATO Giovanni SPARACINO Antonino SPARACO Sabrina SPECIALE Francesco STURNIOLO Giacomo ESTA Roberto TODARO Carmelo TROTTA Pietro TRUSSARDI Vincenzo CCELLI Felice ALENTINO Michele VANOLO Alberto VERCELLINO Massimiliano VITOLO Sabrina ANETTI Sabrina ZOPPEGNI Cristina AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 8 8 BENEMERITI AVISINI DISTINTIVO IN ORO (50 donazioni) A COLLOCA Tiziana COPPOLELLA Antonio CORNO Federico Giuseppe B C D F G LAIMO Calogero ALESSANDRIA Maurizio AMATO Filippo ANFUSO Antonio ARENA Loredana ARBIERI Fatimina BARBINI Andrea BORTOLOTTI Davide BRIGNOLA Giovanni ALANDRA Orazio CAPONE Fulvio CASULA Giuseppe CELLITTI Pietro CILLI Vincenzo COCHIS Gianluca ALMASSO Bruno DE FAVERI Roberto DEL PRINCIPE Andrea DI FRENZA Cataldo DOMENICHINI Moreno AVA Pietro Alessandro FONTANA Paolo ALLIZIO Roberto GENNARI Mariateresa GHIA Alberto DISTINTIVO D’ORO CON RUBINO (75 donazioni) A B C F RIAUDO Agnese EVILACQUA Giuseppe BUSSO Vittoria OLOMBO Roberto COSTANTINO Mario ERRO Francesco FRANCHINI Marco FURGIUELE Enzo M P R S Z ONASTRO Alfonso RONO Roberto OVIERA Cristina TERPIN Valter APPALA’ Antonio GIRARDENGO Flavio I L M AVAZZO Antonio UCA’ Renato ANCINI Massimo MARCHESI Riccardo MARONE Giuseppe MASIN Maurizio MASSARO Pasquale MILANESIO Franco MINOLA Germana N O P S OTA Claudio DDO Gian Carlo OLIVERI Emanuele OLOCCO Andrea Giovanni ASQUERO Paolo PERNIGO Pierluigi PIZZO Alfredo PLANETA Giuseppe ALERNO Mario Carmelo SAVASTA Alessandro SCALAMBRO Paolo SCHEMBRA Rosa DISTINTIVO D’ORO CON SMERALDO (100 donazioni) B D F ARBERO Pier Giuseppe RAGO Francesco RANCO Carlo G M L Z ORIA Ezio Carlo ARCHETTI Giovanni ORENZATO Graziano SERRANO’ Maria Giovanna Angela SOCCIARELLO Stefano SORRENTI Valter STRATTA Marco T V Z RONO Patrizia ENTURA Gabriella VIETTI MICHELINA Ginevra UCCO Marco DISTINTIVO D’ORO CON DIAMANTE (120 donazioni) C D M R S ASETTA Aldo Franco ELFINO Paolo ORETTI Giuseppe INAUDO Renato AMIRI Carlo ANTELLA Ermete IL NOSTRO NUMERO VERDE PER DONARE: DOVE, COME E QUANDO Questo il numero verde acquisito dall’Avis Comunale di Torino a cui si potranno rivolgere parenti, amici degli avisini e quant’altri desiderino avere informazioni su dove, come e quando compiere la loro prima donazione. 800265508 AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 9 9 LA CULTURA NON GUASTA MAI IL PROBLEMA DEL SANGUE SITUAZIONE IN ITALIA Dall’opuscolo scritto dal professor Mazzingo Donati edito nel 1977 dall’edizione Remo Sandrone I l problema del sangue presenta dei risvolti diversi a seconda delle caratteristiche sanitarie e ambientali, ma è comune un progressivo aumento della richiesta senza un corrispondente aumento dell’indice di donazione. Vari e diversi sono i motivi della crescente richiesta di sangue: – l’estendersi ed il miglioramento della terapia trasfusionale; – il progredire della tecnica sanitaria e dei metodi di assistenza; – l’allungamento della vita media dell’uomo; – l’abuso del sangue (supply plus demand equals excess); – l’aumento degli incidenti e degli infortuni; a ciò va aggiunto un difetto di coordinamento e riferimento nella gestione del sangue, per cui non tutto il sangue disponibile viene adoperato e rimane giacente dove non occorre. Si verificano anche delle situazioni particolari che incidono sulla richiesta, pur non essendo determinanti: ad esempio in Italia esiste una malattia, il morbo di Cooley, molto più frequente che in altri Paesi, tali pazienti sono mantenuti in vita solo con continue trasfusioni. Come premessa è da tener presente che il parametro delle donazioni di sangue ottenute per campioni di popolazione varia da un paese all’altro e all’interno di uno stesso paese. Ciò acquista un particolare valore esaminando il comportamento della popolazione italiana, come cercheremo di osservare nel contesto di questo capitolo. Si è detto che alla maggiore richiesta non corrisponde un proporzionale aumento della donazione. È necessario pertanto prevedere un equilibrio fra domanda e offerta attraverso un presumibile fabbisogno. Il fabbisogno del sangue si calcola generalmente partendo dal numero dei posti letto per ammalati acuti, prevedendo una media di impiego di 5 unità annue di sangue per ogni posto letto (indice trasfusionale di 5:1). Tale indice sale a 7:1-8:1 per ospedali specializzati in alta chirurgia, in divisioni di ematologia e traumatologia, per città con alto numero di posti letto disponibili anche per ammalati provenienti da altre regioni o da località diverse della stessa regione. Le statistiche provano che una notevole percentuale di ricoverati in grossi complessi ospedalieri non è di origine locale. Ciò comporta la necessità di una compensazione nel settore del sangue, perché non si può chiedere ad una popolazione, in modo continuativo, più della media normale. È a questo punto che assume particolare importanza un collegamento, su vasto territorio non inferiore alla regione, attuabile tramite un «centro di riferimento» che coordini tutte le attività in questo settore. Calcolando il fabbisogno di sangue in Italia su un indice trasfusionale di 5:1, ritenuto abbastanza valido dovunque, si arriva al numero di 2.500.000-2.600.000 unità di sangue occorrenti annualmente, mentre la raccolta attuale, secondo cifre puramente indicative e non ufficiali (vedi tabella seguente), si aggira sul milione e 450.000 unità annue. Citiamo a titolo di cronaca una statistica pubblicata su un Rapporto del Consiglio d’Europa (European Health Committee – Co-ordinated Research in Blood Transfusion – 1974 Programme) la quale assegna all’Italia la cifra di due milioni di donazioni nel 1973 con un indice di 36,4 donazioni per mille abitanti. UNITÀ DI SANGUE RACCOLTE IN ITALIA NEL 1975 Regione Unità raccolte Liguria Umbria Calabria Toscana Lombardia Emilia Romagna Piemonte Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige Marche Campania Puglia Basilicata Abruzzo Molise Sicilia Sardegna Veneto Aosta Lazio 71.000 20.000 40.000 100.000 310.000 182.000(**) 170.000 48.000 20.000 23.000 56.000 50.000 5.000 18.000 2.000 50.000 35.000 130.000 2.000 100.000 TOTALE 1.432.000 Numero abitanti al 31/12/75 Donazioni su 1000 abit. (*) 1.867.450 795.246 2.034.448 3.566.696 8.837.350 3.935.722 4.541.789 1.244.595 866.484 1.390.400 5.280.651 3.771.949 614.735 1.211.460 329.547 4.860.399 1.552.854 4.277.530 113.720 4.916.326 38 25,1 19,7 28,1 35,1 46,2 37,4 38,6 23,1 16,5 10,6 13,2 8,1 14,8 6,1 10,3 22,5 30,4 17,6 20,4 56.009.351 Indice medio delle donazioni su mille abitanti nel 1975: 25,5 (*) (**) La media delle donazioni per ogni mille abitanti acquista significato solo su vasto territorio e non appare corrispondente al reale fabbisogno delle singole regioni, il quale andrebbe calcolato più positivamente sul numero dei posti letto per acuti. Nell’anno 1976 le unità raccolte sono salite a 197.000. Il fabbisogno del sangue in una popolazione può essere valutato anche su basi diverse, e cioè partendo da un indice di donazione e da una percentuale dei donatori volontari periodici. L’indice di donazione (numero delle donazioni effettuate in un anno per ogni mille abitanti) viene ritenuto valido dalla maggior parte degli Autori in una escursione dal 40 al 50 per mille (40.00050.000 donazioni per milione di abitanti) per il normale fabbisogno di una popolazione, ancora più alto a seconda della produzione di emoderivati. Tale indice è proporzionale alla programmazione nell’impiego del sangue e dei suoi componenti: può alzarsi od abbassarsi a seconda del consumo di globuli rossi concentrati e della conseguente disponibilità di crioprecipitati, concentrati piastrinici e plasma. La percentuale in donatori volontari periodici iscritti ad associazioni viene ritenuta sufficiente se comprende un minimo del due per cento sulla popolazione, ma rappresenta una base di valutazione incerta per i seguenti motivi: – le donazioni, ammesse fino a 4 annualmente in alcuni Paesi fra cui l’Italia, fino a 5 in altre nazioni, per ogni donatore perio- AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 10 1 0 LA CULTURA NON GUASTA MAI dico, non superano nella media globale la media annuale di due donazioni annuali per ciascun iscritto; – molte persone accettano di far parte di una associazione donatori impegnandosi per una sola donazione annuale; – taluni iscritti che non si presentano da tempo continuano a figurare nel registro, il che vale ad accrescere il prestigio numerico della associazione; – se i gruppi donatori vengono lasciati inerti, come talvolta avviene, perdono l’incentivo e si sfasciano, pur continuando ad esistere sulla carta; – è difficile pertanto fare un quadro reale della disponibilità partendo dal numero dei donatori periodici iscritti. Se proviamo a fare un quadro della situazione italiana partendo da queste diverse basi di valutazione, generalmente accettate ed accettabili, arriviamo a risultati statistici non eccessivamente variabili: Fabbisogno di sangue in Italia sulla base dei seguenti indici: Indice trasfusionale 5:1 Indice di donazione per ogni mille abitanti da 40 a 50 Seguendo la percentuale del 2% in donatori periodici con la media di due donazioni annue unità di sangue annualmente necessarie da 2.500.000 a 2.600.000 Poiché in Italia si sta attualmente riesaminando il settore economico, sarebbe forse bene prospettare anche un riesame dei capitali esportati per gli emoderivati, i quali capitali potrebbero essere ridotti o eliminati del tutto, restituendo anche una certa dignità ai servizi sanitari che operano nel campo della trasfusione del sangue. È difficile su questo argomento degli emoderivati fornire delle cifre, in specie quando mancano, come in Italia, strutture, programmazioni e soprattutto un indirizzo verso una forma di produzione nazionale da parte dei servizi trasfusionali, per ignoranza del problema. È necessario quindi appoggiarsi su parametri e dati forniti dalla letteratura e dalle statistiche di altri Paesi, adoperandoli come attendibile riferimento. È da notare che in Italia la richiesta in emoderivati segue la disponibilità, e che in conseguenza è soggetta ad eccessi e limitazioni, a remore di natura economica. Per costruire una tabella quando possiamo contare solamente su prodotti importati, non su una produzione nazionale programmata, dobbiamo affidarci all’esperienza di alcuni degli autori che si sono occupati di questo argomento sulla base di uno studio accurato sulle possibilità produttive nel campo degli emoderivati in rapporto diretto con il numero degli abitanti e degli ammalati . ALTRI PAESI (DONAZIONI DI SANGUE ED ALCUNI DATI INERENTI RACCOLTI NEL 1974) da 2.240.000 a 2.800.000 Abitanti da 2.240.000 in poi (aggiungendo gli occasionali) Considerando il numero delle donazioni in Italia (1.432.000 su 56 milioni di abitanti) siamo portati a credere che nel nostro Paese si adopera pochissimo sangue e che si limita la emoterapia, che non si sciupa sangue (le medie di altri Paesi considerano l’80% di utilizzazione come un’accettabile media di utilizzazione), che non si producono emoderivati. Quest’ultima è l’unica ipotesi suffragata da realtà, anche se le prime due ipotesi gravano notevolmente sul problema del sangue e creano interrogativi cui è difficile rispondere nelle nostre condizioni di minima disponibilità. Noi produciamo emoderivati in maniera irrisoria di fronte al fabbisogno, importando dall’estero la massima parte dei prodotti e delle materie prime indispensabili per una corretta terapia trasfusionale (albumina, fattore VIII, fibrinogeno, immunoglobuline, plasma, soluzioni di proteine plasmatiche).Non volendo ovviamente entrare in merito alla produzione industriale che costituisce un necessario polmone, possiamo invece affermare che i servizi trasfusionali, delegati in tutto il mondo a questo tipo di attività, producono una quota da definirsi ridicola in rapporto al fabbisogno nazionale. Per alcuni emoderivati siamo al 5% del fabbisogno, per altri ancora al disotto. Se alcuni servizi trasfusionali esteri non dimostrassero la capacità di far fronte alla richiesta globale in emoderivati dei loro Paesi, la nostra inefficienza nel settore della trasfusione del sangue potrebbe anche passare inosservata; ma se è vero, come è vero, che la Francia, l’Inghilterra, la Svizzera, il Belgio, l’Australia, l’Olanda, il Canada, la Finlandia, e tanti altri Paesi raggiungono l’autonomia nel campo degli emoderivati affidandone la produzione ai propri servizi trasfusionali intesi nel contesto di un servizio nazionale, è possibile pensare alle seguenti deduzioni: – non possediamo nel nostro Paese un livello tecnico sufficiente; – non possediamo strutture adeguate; – si ravvisa una convenienza nell’importare prodotti esteri; – il problema non è stato esaminato; – esistono ostacoli burocratici e legislativi che impediscono l’attuazione pratica dei moderni concetti di impiego del sangue; – la nostra organizzazione è inefficiente. Svizzera Olanda Rep. Fed. Ted. Francia Belgio Jugoslavia Danimarca Svezia Regno Unito Australia U.S.A. Finlandia * 465.000 (72) 545.000 (75) 450.000 (71) 507.000 (76) 3.000.000 (73)* 2.700.000 (76) 2.500.000 (72) 4.000.000 (74) (Soulier) 4.500.0 (75) 428.000 (74) 214.070 donatori (2,2%) 32.805 plasmaferesi (R. Masure) 400.000 (72) 327.532 (72); 240.348 donatori volontari di cui 90.000 nell’area di Copenaghen** 400.000 (73)* 1.597.882 (72); 1.925.000 (75) (H.C. Jeffrey)***; 2.100.000 (76) 405.133 unità di plasma per frazionamento (74); 76.393 crioprecipitati; 4.906 unità di fattore VIII concentrato 178.211 unità di globuli rossi concentrati trasfusi (34% del sangue totale) (M.G. Davey) 8.800.000 (71); 9.000.000 (72);11.800.000 (76)**** 307.000 (73)* 6.442.800 13.653.438 61.916.000 52.657.000 9.788.248 21.131.000 5.054.410 8.176.691 55.968.300 13.338.315 211.390.000 4.691.596 European Public Health Committee, Coordinated Research in Blood Transfusion, 1974 Programme. ** Relazione della direzione di Sanità Danese 1974. *** Nel 1969 venivano distribuite dal Servizio Nazionale Inglese n. 1.302.907 unità di sangue ed 81.807 unità di plasma liofilizzato; nel 1969 donatori volontari iscritti nei ruoli n. 1.374.591; nel 1971 1.468.556; nel ’72 1.492.242 (Report 1972 National Blood Transfusion Service, pag. 43). **** Citata come probabile da F.J. Greenwalt; sono da calcolare inoltre le unità raccolte privatamente e per plasmaferesi, stimate grosso modo sui 7.500.000; nel 1974 sono stati utilizzati per il frazionamento industriale circa 2 milioni di litri di plasma. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 11 1 1 LA CULTURA NON GUASTA MAI Negli ultrimi trent’anni donatori e donazioni sono notevolmente aumentati come risulta dalla tabella riportata sull’opuscolo “Tutto il sangue dalla dalla A alla Z” edito a cura dell’Avis comunale di Torino. Eccone la prova: AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 12 1 2 ATTENZIONE...DOPO LE FERIE COME, QUANDO E PERCHÉ VENNE SOTTOSCRITTA LA CONVENZIONE FRA LE REGIONI PIEMONTE E SARDEGNA PER L’INVIO DI SANGUE NELL’ISOLA U tilizzando lo spot con cui si apre la nota trasmissione della Rai “Intesa vincente” ricordiamo come nacque la convenzione sottoscritta nel giugno del 1981, e tuttora valida e rispettata, per trasferire settimanalmente nell’isola unità di globuli rossi necessari per aiutare i Sardi che, oltre alle necessità trasfusionali comune a tutti, debbono anche preoccuparsi delle conseguenze che la talassemia (volgarmente detta Anemia Mediterranea) ed il favismo apportano soprattutto alla loro popolazione giovanile. Nel 1979 l’assessorato regionale alla sanità della Sardegna scrisse ai principali centri trasfusionali italiani denunciando la grave crisi che coinvolgeva le centinaia di ragazzi talassemici sardi per la carenza del sangue che sistematicamente dovevano ricevere pena la loro sopravvivenza. Allora (così riportava l’articolo apparso sul Corriere Avis n°4 del 2001, celebrando il ventennale della convenzione Piemonte/Sardegna) per iniziativa della presidenza dell’Avis Comunale torinese, si contattò l’allora presidente dell’Avis di Cagliari Enrico Sanjust. Trovato un rapido accordo, l’Avis di Torino informò l’assessore regionale alla sanità Sante Baiardi che, in pochi giorni, concordò con il suo collega sardo la stesura di una convenzione. Con una rapidità che raramente si riscontra nelle pubbliche istituzioni, Sante Baiardi invitò gli allora responsabili di Avis e Fidas a recarsi con lui in Sardegna per sottoscrivere una con- venzione che garantisse il settimanale invio nell’isola del sangue necessario per la sopravvivenza di quei ragazzi talassemici. Detto e fatto, la convenzione venne siglata nel giugno del 1981 e quindi (riportava il Corriere Avis del 2001) compie oggi vent’anni. Vent’anni durante i quali il centro trasfusionale che allora gestiva l’Avis di Torino (trasferito oggi per legge all’ospedale OIRM-S,Anna) si assunse l’incarico di ritirare settimanalmente anche le unità messe a disposizione della Sardegna dagli altri SIT piemontesi che desideravano aderire all’iniziativa, non interruppe mai il sistematico e settimanale invio a Cagliari e Sassari delle unità di emazie previste nella convenzione. Il traguardo massimo previsto dalla convenzione era di 20.000 unità all’anno poi sceso a 16.000 nel corso del suo ultimo rinnovo avvenuto lo scorso anno. Sostanzialmente la convenzione è a tutt’oggi rispettata, grazie ai donatori che alimentano. con le loro donazioni, i SIT sopra elencati. Il 16 ottobre prossimo celebreremo l’annuale giornata del volontario e ricorderemo, specialmente ai più giovani, il 30° compleanno della convenzione con la Sardegna, proposta e particolarmente seguita dalla nostra Avis, e porremo le basi per una solenne concelebrazione del patto di amicizia, firmato il 22 maggio 1982 dai Sindaci Diego Novelli per Torino e Michele Di Martino per Cagliari, oltre che dai due presidenti Avis allora in carica, Sandro Fisso e Enrico Sanjust. SANDRO FISSO DOPO LE FERIE... ATTENZIONE RIEPILOGO DELLE SOSPENSIONI PER CHI RIENTRA DA VIAGGI ALL’ESTERO SOSPENSIONE DI 6 MESI per chi rientra da paesi a rischio Malaria: (es. Africa, India, Sud America, ecc.). SOSPENSIONE PER 1 MESE per chi rientra da un paese extracontinente europeo (USA, Canada, ecc.). SOSPENSIONE PER 28 GIORNI (limitatamente da luglio a novembre) per chi rientra da: Romania, Ungheria, Russia, Grecia, Macedonia e Turchia per endemia di West Nile virus e per coloro che hanno soggiornato anche una sola notte nelle province di Venezia e Treviso. Per chi avesse dubbi prima di presentarsi per la donazione contatti le nostre segreterie. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 13 1 3 LA PAROLA DEI NOSTRI MEDICI MALATTIE TROPICALI EMERGENTI D a qualche anno giungono segnalazioni da parte del Ministero della Salute della comparsa di nuove patologie (leismaniosi, patologie da puntura da zecche, febbre bottonosa, malattia del Nilo dell’ovest, Dengue, febbre Chikungunya) trasmesse da zanzare e da parassiti che fino a pochi anni fa vivevano solamente in zone tropicali, ma che attualmente si trovano a proprio agio anche nei nostri climi. Le infezioni avvengono attraverso la puntura di una zanzara o di un parassita (artropode ematofago) che funge da vettore (succhia il sangue e quindi il virus da un individuo portatore e lo trasmette con la puntura ad una persona sana). Quelle che interessano di più dal punto di vista trasfusionale sono le febbri da virus Chikungunya, Dengue e del Nilo. In Italia abbiamo avuto 29 casi segnalati nel 2006, 217 casi nel 2007, 3 nel 2009 e 7 nel 2010 di Chikungunya (Emilia Romagna), da molti anni si registrano casi sporadici di febbre del Nilo, dal 2006 sono stati segnalati annualmente casi di Dengue (46 nel 2010). Tutte queste malattie possono, purtroppo, essere trasmesse con il sangue, per cui bisogna prestare particolare attenzione a possibili focolai endemici esteri o italiani. Credo che possa essere interessante portare a conoscenza dei donatori le caratteristiche cliniche di queste malattie, sia per cultura personale, sia per valutare gli eventuali rischi di contagio. Febbre ChikungunyaDengue: malattie trasmesse da zanzare del genere Aedes (Albopictus o zanzara tigre e Aegypti, quest’ultima non presente in Italia). Ci può anche essere contagio da uomo a uomo solo attraverso il sangue o con trapianti di organi infetti (la madre può contagiare il figlio con il virus Chikungunya durante la gravidanza). Sono endemiche nell’area dell’Oceano Indiano, in Africa, in Asia e nell’area Caraibica. La Chikungunya si manifesta in modo acuto con febbre e dolori alle articolazioni (accompagnati da gonfiore), sono possibili eruzioni cutanee, debolezza, mal di testa, nausea, vomito. Tende a guarire spontaneamente (rarissimi i casi di meningo-encefalite che colpiscono solo i soggetti più deboli dal punto di vista immunitario e fisico). L’infezione può anche decorrere senza sintomi (18% dei casi). La Dengue è caratterizzata da manifestazioni simil-influenzali. Esiste la forma classica con febbre maggiore di 38,5° che può durare anche 7 giorni, accompagnata a eruzioni cutanee, mal di testa severo, dolore agli occhi, dolore alle articolazioni ed ai muscoli e malessere generalizzato. In alcuni casi può comparire la forma emorragica, cioè dopo una settimana si ha un peggioramento dello stato febbrile con alterazioni della permeabilità capillare, versamento pleurico, presenza di liquido a livello addominale (ascite), fenomeni emorragici con deterioramento dello stato generale, compromissione del fegato, dei reni e gravissime alterazioni coagulative. Se non si riesce a curare nel modo adeguato la malattia può dare esito a shock fino al decesso del paziente (forma con shock). Quest’ultima forma è molto rara e dipende dalle condizioni generali del soggetto. La Dengue è una delle principali malattie febbrili dei turisti che rientrano dalle aree a rischio. Malattia da virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus): malattia causata da un virus (Flavivirus) e trasmessa da zanzare del genere Culex. Il virus può infettare, oltre l’uomo, anche mammiferi, uccelli e rettili. Il ciclo biologico coinvolge gli uccelli selvatici come ospiti amplificatori, mentre i mammiferi si comportano come ospiti accidentali a fondo cieco (non si trasmette da persona a persona). È invece documentata la trasmissione con il sangue o con la donazione di organi infetti. Il periodo di incubazione è di circa 714 giorni. Nell’uomo il decorso è per lo più asintomatico e solo il 20% dei contagiati manifesta sintomi tipo febbre, mal di testa, dolori muscolari, possibili eruzioni cutanee ed ingrossamento dei linfonodi. La guarigione di solito avviene spontaneamente nell’arco di una settimana, mentre è eccezionale una compromissione neurologica tipo meningo-encefalite o paralisi che può avere un decorso fatale (rischio maggiore nelle persone anziane). Queste informazioni non hanno lo scopo di creare allarmismo, ma di rendere noto ai donatori il motivo per cui, soprattutto in estate, ci vediamo costretti a sospendere temporaneamente coloro che hanno soggiornato, anche solo per una notte, in zone in cui si sono manifestati casi riferentisi a queste malattie. IGINO ARBOATTI AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 14 1 4 CALENDARIO PRELIEVI DOVE E QUANDO COMPIERE LE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde 800265508 L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in • donazioni di sangue intero (ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile); • di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici); • di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine. In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed eseguito con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato. Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza all’Avis previste dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno: • presso la sede di via Piacenza 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite; • presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45* festivi 8 - 11,45 Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S. Anna di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12 (sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30. Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45. Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare: · nei soli giorni feriali in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Susa, in piazza 18 Dicembre dalle 7,45 alle 11,45; nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi. le domeniche, ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese: 2 ottobre BEATI PARROCI, via Monte Cengio, 8; MADONNA DEL PILONE, corso Casale 195; SANT’ERMENEGILDO, corso Bernardino Telesio, 98. 9 ottobre MADONNA DELLA DIVINA PROVVIDENZA, via Asinari di Bernezzo, 44; SANTA RITA, piazza Santa Rita; SANTI APOSTOLI, via Togliatti, 35. 16 ottobre MADONNA DI CAMPAGNA, via Cardinal Massaia, 98; MARIA AUSILIATRICE, piazza Maria Ausiliatrice. 23 ottobre SANTA GIULIA, piazza Santa Giulia; SANTISSIMO NOME DI MARIA, via Guido Reni 96/140. 30 ottobre SAN LEONARDO MURIALDO, via De Sanctis angolo via Vandalino; SAN VINCENZO DE PAOLI, via Sospello, 124. 1° novembre CIMITERO MONUMENTALE, corso Novara, 135; CIMITERO PARCO SUD, via Bertani,80. 6 novembre GESU’ BUON PASTORE, via Matilde Serao, 30; SANTA MARIA GORETTI, via Pietro Cossa angolo via Actis. 13 novembre NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE, via Val Lagarina, 25; NOSTRA SIGNORA DELLA SALUTE, piazza Vittoria angolo via Vibò. 20 novembre SANT’ALFONSO, via Cibrario angolo corso Tassoni; SAN BENEDETTO ABATE, via Delleani, 14. 27 novembre MADONNA DELLA GUARDIA, via Monginevro, 251; SANT’ANTONIO ABATE, piazza Stampalia, 7. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 15 1 5 VITA ASSOCIATIVA GRAZIANO C... E I “RAGAZZI” DELL’AVIS A BERLINO Viaggio 3-7 settembre 2011 G rande successo ha avuto il viaggio nella capitale della Germania ma, d’altronde, come sarebbe stato possibile il contrario? Berlino infatti, grazie alla sua storia passata e recente fatta di splendori e tragedie, è la più incredibile e sconcertante capitale europea che un turista possa visitare. Elevata all’attenzione del mondo dal regno illuminato di Federico II, illusa dal sogno della repubblica di Weimar di una democrazia liberale che si concluse tragicamente con l’ascesa al potere del nazionalsocialismo, ferita a morte da tonnellate di bombe a causa della follia nazista, dilaniata e sfregiata da un muro che è stato la vergogna dell’umanità, ciononostante ha saputo, come la mitica Fenice, ogni volta risollevarsi dalle sue ceneri per tornare a splendere e, grazie anche ai suoi fermenti culturali e sociali, ad occupare un posto di prestigio tra le capitali del mondo. Un viaggio affascinante tra le mille suggestioni che questa città trasmette anche al turista più distratto. La visita di luoghi da sempre conosciu- ti perché visti in televisione, al cinema o sui giornali, suscita un’emozione intensa che ti immerge nella sua quotidianità di città sempre in movimento ed in continua evoluzione. Si passa dai quartieri storici: Nikolaiviertel, Gendarmenmarkt, alle zone dall’architettura futuristica: Potsdammer Platz, Centro Sony, percorrendo le isole museali dove risiedono le meraviglie dell’archeologia e dell’arte e passeggiando lungo Unter der Linten fino all’imponente porta di Brandeburgo troviamo lì nelle vicinanze il ricostruito Reichstag con la sua cupola di vetro e ancora fino alla chiesa della memoria i cui resti, mantenuti così come sono sopravvissuti ai bombardamenti, testimoniano la sofferenza di questa città che, quasi per ironia della vita, si trovano vicini alla zona più viva e commerciale di Berlino: il viale Kurfusterdamm con i suoi negozi ed il fantastico centro commerciale KaDeWe che, all’ultimo piano espone un reparto alimentare da far impazzire ogni buongustaio. Ma Berlino non è solo contrasti, è anche un momento di riflessione: il muro, Primo e secondo gruppo dei partecipanti questa ferita che ha diviso non la città ma la sua gente, è ancora lì, anche se abbattuto se ne percepisce ancora la presenza e i frammenti, che volutamente sono stati mantenuti in piedi, testimoniano la voglia di non dimenticare nella speranza di non ricadere negli stessi errori, così come il campo di concentramento di Sachsenhausen: un brivido lungo la schiena in un ventoso mattino di settembre. Tutto questo è Berlino e molto altro ancora e pensando a questa città ed ai suoi abitanti non possono che tornare alla mente le parole finali del discorso che J.F. Kennedy pronunciò in occasione della sua visita in questa città e che ancora riecheggiano nella nostra memoria: ”Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire: Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese) così, anche noi, anche se solo per qualche giorno, ci siamo sentiti berlinesi. Grazie all’AVIS per questo viaggio e…...al prossimo! MAURIZIO MACCHI AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 16 1 6 VITA ASSOCIATIVA GRUPPO SPORTIVO POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO AL POLIGONO ANNO 2011 TIRO A SEGNO Nella magnifica cornice dei paesi del Bergamasco, il consorzio di Polizia Locale Isola Bergamasca, ha organizzato il 43° Campionato Nazionale di tiro a segno per le Polizie Locali. Notevole è stata la partecipazione con circa 65 atleti partecipanti, in rappresentanza di ben 18 gruppi sportivi. La formazione del G. S. Torino ha partecipato con 9 atleti ed ha ottenuto notevoli risultati con 2 titoli nazionali con Imondi Armando nella C10 e Parecchini Paolo nella PGC, 4 argenti individuali, 3 di Parecchini e 1 di Franco Grandi, oltre ad 1 bronzo ancora di Grandi. Le classifiche a squadre hanno visto il nostro 1° posto nella Carabina, a 50 e a 100 metri con la coppia Armando Imondi / Gabriele Lamberto, il 2° piazzamento nella PGC con la coppia Parecchini / Amedeo Coraggia e nella P10 con la coppia Parecchini / Grandi oltre alla medaglia di bronzo nella PL con la coppia Coraggia / Grandi. Un riconoscimento è comunque dovu- to ai colleghi Tesoro Loredana, Risolo Mariangela, Franco Vercelli e Dario Bertolasi che hanno contribuito con le loro ottime prestazioni al conseguimento del 2° posto nella classifica a squadre, dopo 5 anni di primato. TIRO DINAMICO Anche quest’anno il Campionato Italiano è stato organizzato magnificamente dalla Polizia Municipale di Stroncone provincia di Terni. Sabato 21 maggio 2011 si sono trovati al poligono delle Marmore per la V edizione 79 atleti in rappresentanza di 20 gruppi sportivi. Al momento della lettura delle classifiche per squadra e del tanto agognato titolo ASPMI, tutti fremevano e quando l’organizzatore dopo aver sancito il 3° posto di Firenze ed il 2° di Milano, con stupore ed incredulità, ma con immenso piacere, ha decretato la squadra di TORINO al 1° posto applausi e gioia hanno invaso la nostra tavolata, anche quest’anno è il gradino più alto. Tutto questo è merito di: Parecchini, Grandi, Bortolasi, Gambaccini, Cancelliere, Molinaro, Bisolo, Gallotti, Romagnolo, Vercelli, Tesoro, Giannella. TIRO A VOLO La stagione 2011 ha visto ottimi risultati con il titolo nazionale individuale di Elisa Occhetti ed ottime prestazioni di Pietro Cancelliere e Mariangela Risolo, terza nelle donne, che sta aumentando e si prepara comunque a dare battaglia per ambire a concreti risultati. Nel tiro a volo si è anche partecipato, con successo, a varie manifestazioni interforze, anche a bordo di navi della Marina Militare. A questo si aggiungano le convocazioni per i Campionati Europei USPE, a Vingsted in Danimarca per i nostri Armando Imondi, Paolo Parecchini e Franco Grandi, con Massimo Re quale capo delegazione, ed il quadro è completo. IL VICE PRESIDENTE DOMENICO FRANOLLI. COMMEMORAZIONE DEFUNTI Il 1° novembre con due cerimonie al cimitero Monumentale alle ore 8,30 e al cimitero Parco alle ore 10,30 ricorderemo tutti i donatori defunti dal 1° novembre 2010 e in particolare quelli di cui siamo venuti a conoscenza: Gabrielle Bussi, Enrico Basso, Giovanna Costamagna, Maurizio D’Angeli, Carlo Alberto Draghi, Rocco Gallo, Ida Infanti, Mario Nallino, Fabiana Petrucci, Luciana Ravera, Mario Scanavino, Roberto Trompeo, Cristofaro Vitulano. A tutte le famiglie dei donatori scomparsi le più sentite condoglianze G.C. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 17 1 7 DAI GRUPPI SPORTIVI L’AVIS PODISTICA TORINESE ALLA PELLERINA PER IL 34° TROFEO ARNALDO COLOMBO E IL 26° TROFEO LUCIANO PENNA C on previsioni meteorologiche paurose alla vigilia della nostra corsa, si pensava di dover rinviare tutto in altra data. Le previsioni davano per il giorno 4 settembre temporali e piogge torrenziali ... ma i dirigenti del gruppo podistico Avis alle ore 6.30 del mattino di domenica 4 settembre, senza alcun indugio, armati di coraggio, buona volontà (con le strutture che l’Avis comunale ci ha fornito: gazebo, ombrellone, teli, telone), si sono prodigati a far sì che la manifestazione si facesse. Questo coraggio è stato premiato, perché non ci sono stati temporali né piogge torrenziali ma solo un po’ di pioggerella che ha accompagnato gli atleti oltre 500 a percorrere km 8,6 dentro il parco della Pellerina. I partecipanti potevano essere di più ... ma tanti sono rimasti a casa ed altri hanno deviato in altri comuni della nostra provincia che lo stesso giorno hanno organizzato corse podistiche. Comunque oltre 500 partecipanti (non è male) che a fine gara si sono congratulati per l’ottima organizzazione. A questi amici che hanno scelto di correre con l’Avis va il nostro caloroso e sincero ringraziamento dando appuntamento per domenica 6 novembre 2011 per la 13ª La folle del Ruffini 10 km. Si ringrazia la Mizuno che da anni ci omaggia con diversi dei suoi pregiati articoli distribuiti agli atleti nell’ambito della premiazione; Franca fiori, corso Sebastopoli 155, mercatino S. Rita per aver offerto dei meravigliosi mazzi di fiori molto graditi dalle atlete. Un grande grazie all’Avis comunale sempre vicina ai podisti; ai dottori Quaglino e Stradella sempre puntualissimi alle nostre manifestazioni. Un grazie di cuore a tutti quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione in particolare a due dei nostri dirigenti ed atleti. Antonio Sansonne e Marco Boncore senza farselo dire hanno messo a disposizione i loro furgoni per trasportare tutto quanto necessitava da via Baiardi alla Pellerina e viceversa. Bravi, bravi, bravi. Sempre così! Tutti per uno tutti per l’Avis IL GRUPPO PODISTICO L’ULTIMO 4000 DI GIULIANA LA DONATRICE-SCALATRICE DI SCALINI A 71 anni ha impiegato un’ora per conquistare il forte di Fenestrelle I l sorriso le illumina il volto. Non è in cima alla classifica ma lei, Giuliana Frigero, 71 anni, insegnante d’inglese, torinese, ex donatrice Avis – sospesa per limite di età – è arrivata in cima alla scala coperta del forte di Fenestrelle. Ha percorso in un’ora 4.000 scalini. “Una bella soddisfazione, in passato ho fatto gare molto impegnative, sono salita sullo Chaberton, ho partecipato alla Tre funivie del Sestriere. E poi in 24 ore ho percorso 174 chilometri. Ma questa è una competizione diversa da tutte”. L’insegnante è lontana dal podio, ma vicinissima per entusiasmo e determinazione alle compagne di gara che sono salite in 24 minuti, la cheraschese Romina Cavallera, in 25 la valsusina Francesca Bellezza e in 26, la portese Marina Plavan. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 18 1 8 VIAGGI INTORNO AL MONDO I PROSSIMI VIAGGI CON GIANNI E MARINA A MONACO DI BAVIERA PER IL PONTE DELL’IMMACOLATA L a splendida città tedesca, capitale della Baviera, accoglierà i nostri passi in un momento in cui si veste di luci e di stelle, aggiungendo al suo fascino quel folklore, quelle atmosfere natalizie che attirano turisti da tutto il mondo. Partenza giovedì 8 dicembre da Caselle, per uno dei più “luccicanti” week-end che può offrire l’Europa. Non solo luci e mercatini ma anche il famoso Deutsches Museum, il Museo della Scienza e della Tecnica; il Palazzo di Nymphenburg , residenza della Famiglia Reale di Baviera; il Giardino Ingle- se, celebre parco al centro della città; la Cattedrale di Nostra Signora, ricordata per le sue caratteristiche torri gemelle sovrastate da cupole in ottone a forma di cipolla; il Carillon della Torre dell’Orologio del Municipio…. e tante altre curiosità che scopriremo assieme. Torneremo a Caselle la domenica 11 dicembre. Il costo è di 520 € + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 200€ da versare al momento dell’iscrizione. I posti a disposizione sono soltanto 18. NEL FIABESCO RAJASTHAN IN FEBBRAIO CON UNA POSSIBILE ESTENSIONE BALNEARE A GOA D ue settimane in una delle più pittoresche e popolari regioni dell’India: la terra dei Maharaja e dei loro favolosi palazzi, dei colori, dei gioielli, degli elefanti e dei cammelli…. un tour affascinante ed indimenticabile che ricalca il primo “storico” viaggio per l’Avis nel 1996. Il tour avrà inizio a Delhi, l’animatissima capitale indiana, per proseguire verso Agra ed il suo famosissimo Taj Mahal divenuto uno dei simboli nazionali per la tenera storia d’amore che ne ha ispirato la costruzione; Jaipur, la città rosa, con l’indimenticabile Palazzo del Vento e la città abbandonata di Amber; la città sacra di Pushkar per osservare l’incredibile pellegrinaggio di interi villaggi; la romantica Udaipur, città della pittura tradizionale indiana adagiata Donna con ornamenti tribali sull’omonimo lago; Jodhpur , la città azzurra…. ed infine le due perle del deserto del Thar: Bikaner e Jaisalmer per un tuffo in una realtà tribale ai confini dell’immaginario. Il costo è 2150 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300€ da versare al momento dell’iscrizione. Sarà possibile un’estensione balneare di una settimana sulle spiagge tropicali nella vicina Goa con un costo aggiuntivo di circa 560 € Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina , che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: • domenica 23 ottobre alle ore 10,30 in Via Piacenza 7 • domenica 4 dicembre alle ore 10,30 nella sede di Pianezza, via Torino 19 IN MARZO IL SOGNO AMERICANO IN TRE PROPOSTE DA NON PERDERE DA MIAMI A NEW ORLEANS D odici giorni circa in un itinerario “on the road” (risolto cioè con auto a noleggio) attraverso gli stati della Florida e della Louisiana. Da Miami, affacciata sull’Oceano Atlantico, teatro di numerosi e indimenticabili film e serial televisivi, fino a New Orleans, sulle rive del mitico Mississippi…capitale del jazz, percorrendo l’arco del Golfo del Messico . In questo indimenticabile percorso attraverseremo tutti i punti di grande interesse disseminati nei due stati: il Parco Na- zionale delle Everglades, dove planeremo sulle paludi a grande velocità con degli overcraft, andando alla ricerca degli alligatori che in questa regione pullulano. Irrinunciabile una presenza allo straordinario Universal Studios per un’immersione totale nel mondo cinematografico americano: decine di set di celebri film rimontati non solo con un’intenzione conoscitiva e didattica circa il grande mondo del “dietro le quinte”, ma riutilizzati come attrazioni ludiche e sensazionalistiche…pratica nella quale gli americani sono maestri. Un passaggio dalla famosa città di Daytona, dalle grandi spiagge carrozzabili in alcuni momenti della giornata, nonché AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 19 1 9 VIAGGI INTORNO AL MONDO da Pensacola, famosa per le sue enormi spiagge ed i suoi moli protesi nell’Oceano, ci porteranno in Louisiana, dove vivremo la grande sorpresa di New Orl’incontestata leans, patria del jazz nero e dei battelli a ruota che navigavano sulle acque del Mississippi…che risaliremo idealmente fino a giungere alla pittoresca capitale della Louisiana, Baton Rouge. Il costo è 2000 a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di L’incredibile vista dall’alto di Miami 300 da versare al momento dell’iscrizione. È un viaggio che si può combinare con il successivo viaggio “Deserti del Far West”. Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: sabato 14 gennaio alle ore 10,30 domenica 22 gennaio alle ore 10,30 I DESERTI DEL FAR WEST Dieci giorni “on the road”, un itinerario richiestissimo che ripetiamo per la sesta volta e continuiamo a riproporre felici dell’entusiasmo che questo viaggio sempre scatena tra i partecipanti. Da Los Angeles, in California, capitale della cinematografia americana, alla Death Valley, una delle scenografie di pietra più incredibili del mondo; da Las Vegas in Nevada, capitale del gioco e della notte, al mitico Grand Canyon ed alla Monument Valley, che ancora risuonano di diligenze e assalti indiani, in Arizona. Dieci giorni che sicuramente rimarranno un ricordo incancellabile tra scenari naturali molto distanti dalle nostre realtà europee. Il costo è 1850 a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 da versare al momento dell’iscrizione. È un viaggio che si può combinare con il soggiorno di una settimana a New York. Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: sabato 14 gennaio alle ore 10,30 domenica 22 gennaio alle ore 10,30 SOGGIORNO DI UNA SETTIMANA A NEW YORK, LA CAPITALE DEL MONDO Come di consueto da 13 anni si ripropone il soggiorno a New York, consumato in un periodo ottimale, in cui la Uno scorcio mozzafiato sul fiume Hudson con la città è nelle sue pie- grande vista su Manhattan, al di sotto del Ponte ne realtà non distur- di Brooklyn, e l’Empire State Building illuminabate dal turismo di to dall’ultimo sole massa. Godremo di una New York non alterata da orde di turisti americani ed europei, nonché da migliaia di ragazzini in gita scolastica; la assaporeremo nelle sue piccole e straordinarie quotidianità, scoprendo una città socialmente all’avanguardia nella sua multietnicità, fatta di newyorkesi sorridenti, collaborativi e ben disposti al contatto umano. Il costo è 1285 a testa, in camera doppia + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 da versare al momento dell’iscrizione. I dettagli del soggiorno saranno pubblicati sul prossimo numero del Corriere Avis Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 15 gennaio ore 10,30 domenica 22 gennaio alle ore 10,30 Le riunioni indicate in rosso si terranno nella sede Avis di Pianezza, via Torino 19, per inagibilità della Sala Congressi della sede di Torino causa distribuzione dei pacchi Befana Avis Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare il sito www.gianniemarina.com o contattarci all’indirizzo [email protected] Tra le formazioni rocciose della Monument Valley sembra scorgere John Wayne Le fotografie sono tratte dall’archivio di Gianni e Marina AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 20 2 0VIAGGI INTORNO AL MONDO UN RICORDO DEL TOUR IN CINA IN LUGLIO CON GIANNI E MARINA Nella Città Proibita, a Pechino, il gruppo si è divertito a posare davanti al Palazzo della Suprema Armonia Da sinistra: Sara Bonadonna, Maria Maio, Antonella Lastella, Vito Laporta, Marina, Susanna Zampieri, Valentina Santi, Antonio Giuliani e Gianni… dietro l’obiettivo Davide Formenton GRUPPO AVIS MONOPOLI DI STATO TORINO SERATA PRE-NATALIZIA Appuntamento: venerdì 16 dicembre 2011 ore 21, presso “Associazione Sorriso”, via Orbetello 97/B Torino. Gianni il Codino e Donatella allieteranno la serata. Durante l’intervallo verrà servita la pastasciutta e un morbidissimo panettone. Prezzo tutto compreso: Adulti: 6,00 euro Bambini fino a 12 anni: 3,00 euro Prenotazioni: Oriana: 011/2237155 Marcello: 011/2051012 Vi aspettiamo numerosi, come sempre!!! Per il gruppo Avis-Monopoli di Stato ORIANA GALVAN 40° ANNIVERSARIO DEL GRUPPO AVIS MONOPOLI DI STATO Si invia programma, con preghiera di pubblicazione. GRUPPO AVIS MONOPOLI DI STATO DI TORINO In occasione dei 40 anni di fondazione, il Gruppo organizza, nei giorni 5-6 novembre 2011 le seguenti manifestazioni: Sabato 5 novembre ore 21,00 presso la Chiesa di San Gaetano da Thiene, via Norberto Rosa 7 Torino CONCERTO classico-folcloristico eseguito dalla CORALE C.A.R.P. di Torino. Seguirà un rinfresco a quanti vorranno partecipare. Domenica 6 novembre ore 10,00 SANTA MESSA (Chiesa San Gaetano zona Regio Parco), i brani liturgici saranno eseguiti dalla CORALE C.A.R.P. ore 11,30 presso l’Associazione Sorriso di via Orbetello 97/B - Torino, il Maestro Roberto Mazzer, Cintura Nera II° DAN e Campione Italiano A.I.C.S. 2009, accompagnerà i suoi allievi del Judo Club 21 di Corso Cadore e della Scuola Tommaseo, via Dei Mille 11, in una dimostrazione di Arti Marziali. ore 13,00 Pranzo Sociale (Ass. Sorriso). Seguirà un pomeriggio danzante allietato da: Donaella e Gianni il Codino. Prenotazioni per il pranzo entro il 31 ottobre, per eventuali disdette non oltre il 3 novembre. Oriana: 011/2237155 – Marcello: 011/2051012 Costo del pranzo: euro 25,00 – Bambini fino a 8 anni euro 15,00. Saranno graditi ospiti i Labari delle Consorelle. Per il gruppo Avis-Monopoli di Stato ORIANA GALVAN AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 21 2 1 PANE AL PANE ONOREVOLI A DICIOTTO ANNI? L a proposta è fatta da chi pensa che la politica ha bisogno di essere ringiovanita. Il costume dell’umanità è in continua evoluzione e le leggi di un certo periodo possono non essere più adatte ad un altro periodo. Però si tratta sempre di fare delle leggi, cioè delle norme per tutti; il che richiede una buona conoscenza della natura umana, con le sue varietà, i suoi limiti, le sue possibilità, le sue pigrizie, le sue frodi. Perciò, chi è scelto dal popolo per fare delle leggi deve avere una certa cultura e una certa esperienza. Nessuno dovrebbe sedere in Parlamento senza una laurea in Diritto o in Filosofia (Psicologia, Pedagogia, Sociologia) e una certa esperienza in incarichi di pubblica responsabilità. Ora, un giovane di diciotto ann non ha avuto il tempo materiale di conseguire una laurea, né di fare un’eperienza necessaria per chi deve fare delle leggi. Marco Aurelio disse: “Lasciate che mio figlio sia uomo prima di essere imperatore”. Certa- mente, associazioni e comitati di giovani hanno il diritto e il dovere di fare presente al Parlamento i loro problemi e le loro proposte, ma non devono fidarsi dei partiti che li allettano e li plagiano con promesse di ogni genere per avere i loro voti e aumentare il loro peso politico. L’attuale crisi che tocca il Nord Africa e il Medio Oriente è un movimento giovanile che non sopporta più il potere di dittatori intramontabili, ma i futuri governi dovranno anche essere formati da uomini maturi ed esperti. L’età avanzata, in certe persone, comporta una riduzione della vitalità, dell’equilibrio, del coraggio necessario per fare delle leggi; ma in certe persone, fino a tarda età le facoltà intellettuali sono intatte, la cultura è rafforzata dall’esperienza, la saggezza ha le intuizioni più adatte alla popolazione di uno Stato. Ricordiamo i nomi di anziani eccellenti, lucidi, attivi e fecondi in tarda età. Giuseppe Verdi scrisse l’Otello a 73 anni. Giovanni XXIII fu eletto papa a 78 anni. Michelangelo fu ottimo scultore fino a 75 anni. Adenauer fu Cancelliere tedesco fino a 87 anni. Pablo Picasso lavorò fino a 90 anni. Goethe terminò il Faust a 81 anni. Tiziano eseguì il suo ritratto a 90 anni. Bernard Shaw fu ottimo scrittore fino a 90 anni. Furono molto attivi fino a tarda età anche Albert Schweitzer, medico in uno sperduto angolo dell’Africa, poi Massimo d’Azeglio, Abbé Pierre, Cesare Musatti, Umberto Saba, Raoul Follereau, Pablo Casals, oltre i viventi Giulio Andreotti, Margherita Haek, Rita Levi Montalcini. Vi sono tanti anziani che sanno trasformare in oro i loro anni d’argento a vantaggio della cultura, della famiglia e della società. Se il lettore può perdonare una piccola vanità sappia che lo scrittore del presente articolo ha già compiuto 91 anni. Sito internet: http://taicc.interfree.it CORRADO CAMANDONE TESORI DA SALVARE Entrando in certi magazzini, chiamati per vezzo megastore o iperstore, c’è da restare strabiliati per l’abbondanza e la varietà degli oggetti esposti. Enormi sfilate di televisori, lavatrici, frigoriferi, ferri da stiro, apparecchi fotografici, telecomandi e ogni altro oggetto che in terra si possa desiderare. C’è proprio tutto, meno le casse da morto. È il trionfo della materia che si presenta in mille forme. Lo immaginate uno che in mezzo a quell’universo di oggetti si mette a recitare una poesia di Pascoli o di Carducci? Sarebbe visto come un fantasma del milleottocento, caduto per caso fuori del suo mondo. Eppure tutti quegli oggetti che servono al corpo dell’uomo, dalla testa ai piedi, sono soltanto materia al servizio della materia, utile fin che si vuole, ma soltanto materia che è solo la metà dell’uomo. Tutti i giornali sono pieni di notizie belle o brutte, che sono il prodotto di quella parte dell’uomo che è pensiero, volontà, bontà o cattiveria, che sono realtà diverse dalla materia, che sono cioè l’altra metà dell’uomo. L’uomo volgare è servo della materia: l’uomo nobile è padrone della materia. La forza dell’uomo nobile è la cultura, fondata sul criterio che distingue il bene dal male e mediante le esperienze sue e degli altri arriva alla saggezza. È più facile arredare una casa che arredare una mente. I libri, le poesie, le tragedie, le commedie, i film ci fanno conoscere le esperienze degli altri e sono utili quando sono creazioni di spiriti eletti, nobili, geniali. Questi patrimoni culturali sono appunto i tesori da salvare, da conoscere, da proporre sempre alle nuove generazioni. La cultura greca resta il patrimonio più seguito dagli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, specie dell’occidente. Chi desidera farsi un patrimonio di idee e di valori ascolta Omero, Esodo, Alceo, Saffo e Anacreonte, Esopo. Eschilo, Sòfocle ed Euripide, la satira mordace di Aristofane, la storia di Eròdoto, la filosofia dei maestri perenni Socrate, Platone, Aristotele. A qualcuno questo invito può sembrare ingenuo, perché legato ad una cultura tanto lontana nel tempo; ma bisogna ricordare il recente consiglio di Papa Benedetto che ha affermato “occorre ellenizzare la cultura”, cioè tenere conto dei valori perenni scoperti dalla cultura greca, passati in quella romana e infine armonizzati col messaggio cristiano per opera di S. Tommaso. Vi sono delle scoperte come quella del fuoco e della ruota che hanno valore perenne, come vi sono scoperte sulle leggi del pensiero, della logica, del rispetto delle leggi di natura che hanno valore perenne. Questi sono i tesori da salvare, per guardare la tecnica col rispetto dovuto, ma anche col limite che l’uomo saggio deve dare alla tecnica, perché non si rattristi per la mancanza dell’ultimo telefonino, e soprattutto perché voglia usare tutta la tecnica, compresa quella atomica, solo a servizio del bene. C.C. Sito internet: http://taicc.interfree.it AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 22 2 2 A BASSA VOCE IL RUOLO DEGLI ENZIMI Se sono carenti, ci si ammala; se si esauriscono, si muore È noto a tutti che il non manifestarsi di percettibili sintomi di malattia non può essere considerato del tutto rassicurante,dal momento che non mette al riparo da spiacevoli sorprese. Non avvertire particolari disagi psicofisici non significa, infatti, essere necessariamente sani o in buona salute, ma vuol soltanto dire che in quel dato momento non ci sono segni evidenti di una qualche patologia. Questa situazione rientra nella dinamica naturale della vita che, come sappiamo, contempla anche l’esistenza di malattie del tutto asintomatiche (le cosiddette “silenti”), non riconoscibili somaticamente, ed altre, ancora più subdole (quelle “dormienti”), che, pur essendo già presenti nell’organismo, non si manifestano fino al momento in cui non vengono attivate da una qualsiasi causa scatenante. Ora, se si desidera misurare la qualità della propria salute, non si deve far riferimento all’assenza di sintomi, bensì cercare di quantificare il proprio livello di vitalità, soddisfazione ed entusiasmo per la vita. Nelle nostre postmoderne società vi sono milioni di persone che non riescono a sostenere le sollecitazioni di un’esistenza precaria, vuota, alienante, ma al tempo stesso troppo veloce, che incalza, non dà tregua e che brucia ogni risorsa vitale con massicce dosi di frustrazione e di stress. Vi siete mai chiesti perché nel mondo occidentale, in questi ultimi 10 anni, i consumi di antidepressivi e ansiolitici siano più che triplicati? Questo boom di insoddisfazione, precarietà, inadeguatezza e depressione è figlio non soltanto delle aspettative per un futuro quanto mai oscuro e incerto, ma anche della qualità della nostra attuale esistenza che, risultando troppo accelerata e non a nostra misura, ci allontana inevitabilmente dalla salute. Vogliamo essere malati cronici per tutta la vita, come sperano le case farmaceutiche e vari specialisti in medicina che andremo nel tempo a consultare, oppure abbiamo deciso di star bene e di prenderci finalmente cura di noi? Prendersi cura di se stessi è il modo migliore per assicurarsi una vita piena di salute, serenità ed energia. Nessuna polizza, nessuna assistenza sanitaria, nessun centro specialistico di eccellenza po- Immagine di un Enzima riprodotto dal computer tranno mai offrirci il benessere e la vitalità di una vita vissuta in modo sano, sereno e consapevole. Il cibo, fondamento di vita Nel nostro breve viaggio intorno alla salute, abbiamo osservato come l’organismo umano tenda sempre, in maniera del tutto autonoma, a salvaguardare se stesso e le proprie funzionalità attraverso i processi metabolici (di produzione, accumulo e consumo di energia), omeostatici (di compensazione, bilanciamento, integrazione e risanamento) e immunitari (di protezione e di difesa da ogni tipo di aggressione interna ed esterna). Abbiamo anche rilevato come una condizione di stress eccessivo o prolungato (di stress) o di pesante intossicazione dell’organismo (tossiemia), determinando significative variazioni nel funzionamento dei sistemi omeostatici e immunitari, siano di fatto i responsabili della maggior parte dei nostri malanni sia fisici che mentali. Abbiamo, infine, scoperto come le endorfine – sostanze oppioidi naturali dagli effetti simili alla morfina – abbassando la percezione dolorifica e creando sensazioni di rilassamento e distensione, siano in grado di regalarci mo- menti di benessere e serenità influenzando il nostro umore, le emozioni e il comportamento. Pur con tutte queste importanti conoscenze acquisite in campo medico, il vero fondamento della salute rimane sempre il cibo, la cui funzione sintropica (vitale) viene però sensibilmente ridimensionata sia dalla scarsità di sostanze nutritive presenti nel suolo, sia dalla miriade di prodotti tossici usati in agricoltura e nelle successive fasi di lavorazione industriale. Alcuni riscontri confermano la gravità della situazione. In Italia, nel 2008, si sono verificati 250mila casi di tumore, con una mortalità prossima al 50%. Ciò significa che nel nostro Paese una persona su tre muore a causa del cancro. Questi dati fanno ben capire quanto sia importante la prevenzione, soprattutto quella alimentare, in quanto il 35% di tutte le neoplasie – con punte di oltre il 73% per quelle a carico dell’apparato gastrointestinale – è direttamente collegabile alle abitudini alimentari delle persone. In particolare, sono correlati all’alimentazione il tumore alla mammella, prostata, colon, stomaco, fegato e pancreas. Che l’alimentazione possa avere un ruolo così rilevante nell’insorgenza dei tumori è una certezza, confermata anche dal fatto che non passa giorno senza che si scoprano nuove impensabili correlazioni. Gli effetti dannosi delle innumerevoli sostanze cancerogene presenti nei cibi – nitrosamine, micotossine, aflatossine, residui di insetticidi, pesticidi e diserbanti – vengono potenziati dalle ulteriori sostanze, anch’esse cancerogene, prodotte durante i processi di cottura ad alte temperature – come, ad esempio, le ammine eterocicliche, prodotte da un eccesso di cottura della carne o gli idrocarburi policiclici aromatici, derivanti dal processo di carbonizzazione degli alimenti e di tostatura del caffè o ancora l’acrilamide, presente nelle patatine e in altri prodotti di frittura – col risultato di creare uno stato di pesante intossicazione cellulare in grado di aggredire anche gli organismi più sani e vitali. Il fatto è che l’alimentazione moderna non risponde affatto al nostro fabbisogno nutrizionale, in quanto vengono prodotti, proposti e poi consumati alimenti con AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 23 2 3 A BASSA VOCE fosforo, ferro, acido folico e soprattutto di genisteina – un isoflavone con proprietà antiossidanti, immunosoppressive e antitumorali – presente anche nei lupini e nelle fave; pomodori e, in misura minore, carote, albicocche, cocomeri, arance rosse e pompelmo rosa, la cui colorazione è dovuta a un pigmento, il licopene, con spiccate proprietà antiossidanti, utile per contrastare l’invecchiamento, le malattie cardiovascolari e persino alcune forme tumorali; agrumi – ma anche fragole, kiwi, peperoni, pomodori e ortaggi a foglia verde – contenenti, oltre all’acido ascorbico (vit. C), diverse sostanze appartenenti alle classi dei polifenoli e dei terpeni, in grado di ridurre l’incidenza dei tumori dell’apparato digerente. L’importanza degli enzimi elevatissimo indice glicemico, zuccheri raffinati, grassi saturi e idrogenati che l’organismo non riesce a bruciare. Questa errata alimentazione, oltre a far crescere il numero di persone affette da sindromi metaboliche, moltiplica l’incidenza non solo delle malattie neoplastiche, ma anche di quelle degenerative e autoimmuni che, con il loro corredo di stati infiammatori cronici, incidono pesantemente sulla salute e sulla qualità della nostra vita. Umberto Veronesi – direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia – non ha dubbi. Invita tutti ad avere maggior attenzione verso il cibo perché “quello che si mangia incide sul tumore più di quel che si respira”. Ha, infatti, spiegato che la quantità, la qualità e la natura del cibo ci possono aiutare a conservare la salute oppure, al contrario, possono comprometterla “perché il cibo può diventare un veicolo di sostanze nocive, tossiche per l’apparato cardiocircolatorio e per il sistema digerente, potenzialmente in grado di provocare tumori”. Oggi, una cura efficace per guarire da qualunque tipo di tumore non esiste. Nonostante i numerosi passi avanti fatti dalla medicina oncologica, non siamo ancora in grado di risolvere queste malattie. Possiamo, però, fare del nostro meglio per prevenirne insorgenza e sviluppo, ricorrendo a tutti quei rimedi che la natura ci ha messo a disposizione. Ovviamente, uno dei più efficaci è proprio l’alimentazione. Una corretta alimentazione non può prescindere da una dieta con consumo prevalente di vegetali, ossia di cereali, ortaggi, legumi e frutta, alimenti ricchi di enzimi, fibre, minerali e vitamine. In un articolo pubblicato nel novembre del 2005 sulla rivista medica “The Lancet” (vol. 366, numero 9449) alcuni ricercatori dell’Harvard University hanno dimostrato che un basso consumo di frutta è la terza causa, a livello mondiale, d’insorgenza dei tumori subito dopo il fumo e il consumo di alcool. Altrettanto importante è, però, ridurre l’assunzione di sostanze ad azione infiammatoria – come i “grassi omega-6” presenti nella carne, latte, formaggi e uova – privilegiando l’assunzione di sostanze ad azione antinfiammatoria – come i “grassi omega-3” presenti nel pesce, crostacei, noci, mandorle, tofu, nell’olio di semi di lino, di nocciole e ribes nero – ed anche di determinati prodotti vegetali contenenti principi attivi con proprietà antitumorali. Tra questi vanno menzionati: le crucifere, famiglia di ortaggi comprendenti cavoli, cavolfiori, broccoli, rape…, ricchi di glucosinolati, agenti protettivi contro il cancro usati come coadiuvanti nelle chemioterapie; l’aglio, vero toccasana naturale, capace di stimolare il sistema immunitario, abbassare la pressione arteriosa, ridurre il colesterolo e svolgere un’azione antibatterica, antivirale, antifungina e depurativa; melograno e frutti di bosco – in particolare fragole, more e lamponi rossi – contenenti un’elevata quantità di acido ellagico, un composto fenolico che inibisce la crescita delle cellule aggredite dai radicali liberi e perciò stesso potenzialmente maligne; soia, un legume ricco di magnesio, È stato calcolato che l’organismo umano, per svolgere tutte le sue funzioni e adattarsi all’ambiente, attiva all’incirca 100mila reazioni chimiche al secondo, autoregolando tutti i principali parametri vitali. In tutte queste reazioni organiche sono presenti delle particolari sostanze proteiche, gli enzimi (dal greco en “dentro” e zymé “fermento”) che fungono da catalizzatori biologici, avviando, accelerando e regolando ogni specifica reazione biochimica. Sono lavoratori instancabili, altamente specializzati, indispensabili alla vita di tutti gli esseri viventi, piante e animali compresi. Si sa che sono distribuiti all’interno delle cellule tanto nel regno animale quanto in quello vegetale, ma non si è ancora scoperto come vengano creati. Nel corpo umano sono localizzati in siti diversi e poi immagazzinati nel pancreas. Quando sono carenti, l’organismo ne risente e inizia a funzionare male; se si esauriscono, immancabilmente si muore. Radicali liberi AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 24 2 4 A BASSA VOCE Il corpo umano ne consuma quotidianamente svariati milioni, ripartiti in più di 5000 diverse tipologie, e dotati ciascuno di una propria precisa struttura e funzione. Risultano fondamentali non soltanto per la costruzione cellulare di tutti i tessuti (cellule nervose, ghiandole, ossa, pelle), ma anche per il corretto funzionamento delle attività organiche, provvedendo all’eliminazione delle tossine dagli organi emuntori (colon, polmoni, fegato, pelle, reni) e proteggendo il corpo dai processi di ossidazione cellulare e da tutti i residui tossici prodotti dal metabolismo. In pratica, ogni singola attività organica – da quella più semplice a quella più complessa – richiede enzimi specifici, così come ogni tipo di cibo necessita di enzimi diversi per essere decomposto, digerito, assimilato e metabolizzato. Nell’ambito di questa ripartizione funzionale, l’amilasi – presente sia nella saliva che nel pancreas – scinde i carboidrati in molecole di zucchero, la proteasi trasforma le proteine in aminoacidi, la lipasi divide i grassi alimentari (lipidi) in gliceridi, così come la lattasi catalizza il lattosio, la cellulasi la cellulosa e così via. Gli enzimi possono essere recuperati in natura oppure prodotti sinteticamente sia per usi farmacologici e biochimici, che per un diretto impiego nell’industria alimentare, agraria e igienica. Sono di frequente usati nella sintesi chimica dei farmaci, nel trattamento e nella disinfestazione dei terreni, nella depurazione delle acque e anche nei detersivi, per velocizzare la degradazione di proteine e lipidi presenti nelle macchie. In campo alimentare l’uso di enzimi è antichissimo: basti pensare al lievito del pane, a quelli che trasformano il mosto in vino, al caglio per i formaggi o ai vari fermenti utilizzati per ottenere aceto e birra. Il nostro corpo, producendone in quantità limitata, deve recuperarli attraverso gli alimenti. Il problema è che gli enzimi hanno tutti un punto debole in comune: il calore. Vengono, infatti, in buona parte distrutti dalle alte temperature usate nelle varie fasi di lavorazione industriale e poi ulteriormente abbattuti durante la cottura degli alimenti, in quanto temperature superiori ai 47°C ne modificano irreparabilmente la struttura. Di conseguenza la maggior parte degli alimenti che consumiamo cotti oppure quelli molto lavorati o quelli raccolti molto tempo prima del loro utilizzo sono quasi del tutto privi di enzimi. Ora, poiché nessun processo vitale può avvenire senza di loro, il nostro organismo, se non li recupera dall’alimentazione, è costretto ad attingere alla propria riserva enzimatica, esaurendola anzitempo. Edward Howell – medico nutrizionista americano, pioniere nella ricerca sugli enzimi – sostiene che ciascun individuo dispone di una quantità predeterminata (e dunque limitata) di enzimi, prodotti e immagazzinati nel pancreas, che svolgono tutte le funzioni digestive e metaboliche. Più ne usiamo per la digestione, meno ne rimangono per le migliaia di altre attività metaboliche (respiratoria, circolatoria, omeostatica, immunitaria, sensoriale, mentale, escretiva…) che l’organismo richiede. Il fatto è che, con l’avanzare dell’età, il pancreas produce sempre meno enzimi e di conseguenza il nostro corpo svolge con più difficoltà tutte le sue funzioni, compresa quella digestiva. Una volta esaurita tale scorta – che Howell chiama “potenziale enzimatico” – di lì a poco si muore. Questa dotazione individuale di enzimi, acquisita durante il periodo di gestazione e allattamento – fondamentale per tutti i processi di rigenerazione cellulare e per l’efficienza del sistema immunitario – dovrebbe servire all’individuo a garantirgli salute e vitalità per il resto dei suoi giorni. Ora, quando gli enzimi sono carenti a causa dell’età o di una non corretta alimentazione o per un aumentato fabbisogno dovuto sia a disfunzionalità dell’apparato digerente, sia a un’eccessiva produzione di radicali liberi – composti chimici “di scarto” in grado di aggredire e danneggiare cellule ed enzimi attraverso processi di ossidazione che al- terano la produzione di energia e le informazioni genetiche del DNA – è facile che insorgano non soltanto gravi patologie fisiche (ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, arteriosclerosi, fibromi, polipi, tumori ), ma anche disturbi nella sfera psichica e dell’umore (ansie, attacchi di panico, depressioni, psicosi), a conferma dell’unicità di corpo e mente. Ogni carenza enzimatica risulta pertanto pericolosa perché lascia campo libero all’attività distruttiva dei radicali liberi che, con la loro capacità ossidativa, causano un progressivo deterioramento cellulare, a cui fa subito seguito il declino del sistema immunitario e un conseguente precoce invecchiamento. L’attività entropica dei radicali liberi può essere contrastata e resa meno attiva dall’azione sintropica degli agenti antiossidanti che, interagendo a livello chimico, permettono ai sistemi enzimatici della cellula d’intervenire e di neutralizzarla. In presenza, però, di determinati fattori – alcol, tabacco, droghe, farmaci, stress fisici ed emotivi, inquinamento ambientale, radiazioni (ionizzanti, elettromagnetiche, solari), alimenti contenenti additivi, errori alimentari e troppo cibo – la produzione di radicali liberi cresce in misura rilevante, costringendo l’organismo a consumare quantità enormi di enzimi che vengono così sottratti alle loro specifiche funzioni. E se la “riserva enzimatica”si abbassa risultando inadeguata, insorgono le malattie. ELIO BLANCATO (6 - CONTINUA) LE VIRTÙ DEL PREZZEMOLO Il prezzemolo è una pianta aromatica nota fin dall’antichità, diventata un importante ingrediente della nostra cucina sia per le sue qualità olfattive che per quelle nutrizionali. È uno dei vegetali più ricchi di sali minerali (ferro, calcio, potassio), di vitamine (A, B, C e K) e anche di selenio, un potente antiossidante capace di contrastare l’azione distruttiva dei radicali liberi potenziando le difese immunitarie e la produzione di anticorpi. È un ottimo diuretico, depurativo e vasodilatatore, indicato nei disturbi dell’apparato genito-urinario e circolatorio (ritenzioni urinarie, gotta, pressione alta, mestruazioni dolorose, reumatismi, calcolosi renale, edemi), molto utile anche per stimolare appetito e digestione. Anticamente veniva utilizzato anche come abortivo per via dell’anetolo, un componente che favorisce la contrazione della muscolatura liscia di intestino, vescica e utero. Per beneficiare di tutte le sue preziose qualità va usato crudo o aggiunto a fine cottura, utilizzando solo le foglie perché le altre parti (rametti, radici, semi) possono, ad alte dosi, risultare tossiche. E.B. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 25 2 5 CONSERVIAMO IL NOSTRO DIALETTO EFFICIENTE, BELLO ED...INUTILE! R icordo di aver letto, tempo fa, alcune considerazioni sulla fatua manìa efficientistica dell’uomo d’oggi che considera valido solo ciò che conduce al potenziamento fisico e psichico della persona: un giovanilismo che considera come proibite la vecchiezza e la malattia. L’“essere in forma” insomma è la prima, grande preoccupazione; mentre la sessualità (in libera licenza) un esercizio sportivo e distensivo. Il trionfo del “Mi i son ij mè mùscoj” (io sono i miei muscoli) del leggendario orco distrutto dalla astuzia di “Gioanin sensa paura”. È un vecchio proverbio quello che afferma: “Un ch’as cudiss tròp l’aparensa, as dësmentia sovens ëd soa essensa!” (Uno che cura troppo l’apparenza, si dimentica sovente della sua essenza): in conformità alla massima che afferma: “L’òm a l’é òm nen përchè a l’è fòrt, ma përchè a l’é brav!” Era una costante raccomandazione, quella di mia madre, che ripeteva: “Serca d’esse brav e bon d’andrinta, e nen mach ësmijé bel e bon da fòra!” (Cerca di essere buono e capace di dentro e non solo sembrare bello e capace di fuori). D’altronde, parlando dell’uomo fatuo e superficiale, un vecchio proverbio affermava: “L’òm van a buta tuti ij di n’onsa ’d carn e a perd tuti ij di n’onsa dee spìrit!” (L’uomo superficiale aggiunge, ogni giorno, un’oncia di carne e perde, ogni giorno, un’oncia di spirito). Fatuità che porta all’indifferenza per tutto ciò che non è l’“Io”: “Ch’a brusa ’l mond che mi im visco la pipa!” (Bruci il mondo che io m’accendo la pipa). Un vuoto efficientismo che non tien conto degli antichi proverbi che sanciscono: “A-i é nen bela reusa ch’a finissa ne gratacul!” (Non esiste una rosa che non finisca in “grattaculo”) ed anche che “A-i é nen na bela scarpa che a ven-a nen savata!” (Non c’è bella scarpa che non venga ciabatta). E non è male ricordarsi quanto affermava il mio vecchio amico montanaro (buon’ànima!): “Ël mond a l’ha nen da manca ’d gent fòrta coma Napoleon ma ’d gent brava coma ’l Cotolengo!” (Il mondo non ha bisogno di gente forte come Napoleone, ma di gente buona come il Cottolengo). È un vecchio adagio quello che va constatando: “Chi a fà tut për parësse bel, soens a fà gnente për esse brav!” (Chi fa di tutto per apparire bello, sovente non fa nulla per essere buono). Un altro grave inconveniente di chi sa guardare solo a se stesso, è quello di non sapere scorgere la pena altrui, i bisogni degli altri. È, in fondo, quanto il proverbio dice dell’egoista: “Chi a pensa mach për chiel a l’é ’n pra sensa erba!” (Chi pensa solo a sé è un prato senz’erba). Ed è proprio l’egoista che vien trattato dalla sapienza popolare con maggiore durezza, quando dice: “Chi a l’é mach bon për chiel, a l’é bon a gnente!” (Chi è solamente capace per se stesso, è un buono a nulla). D’altronde: “Chi ch’a l’ha ’l còrp bin farsì, a sà nen compatì!” (Chi ha il corpo ben farcito, non sa compatire). È il grande valore del patrimonio popolare – così come quello della “Brava Gent ëd Piemont” (brava gente di Piemonte) – che sa esaltare l’altruismo e sa esprimere attenzione per chi soffre ed ha bisogno d’aiuto. Ed in un poético passo del Sermo IX – di quel capolavoro della Letteratura piemontese che sono i “Sermoni Subalpini” del Secolo XII – che esalta quanti di noi hanno a cuore il prossimo, dicendo che: “Tuit home nos amaran, e reluiserem si cum fai lo rai del soleil en l’àiva!” (tutti gli uomini ci ameranno e noi risplenderemo come fa il raggio di sole nell’acqua!). Entra, d’altronde, nella tradzione popolare la solidarietà: la mano che sa offrire! Uno stile che è ben evidenziato, poeticamente, dal nostro Oreste Gallina (18981985), poeta langarolo, quando esalta “le man dël paisan” (le mani del popolano) dicendo: “Man faità për drissé, stòrze forte e dosse come ’l bross, sempe pronte s’l’han da spòrze e i s’arpàuso al segn dla Cros ...” (Mani abituate a raddrizzare, a torcere, forti e dolci come il formaggio piccante, sempre pronte se han da porgere e si riposano nel segno della Croce). Un saper “spòrze” (porgere) che dà serenità a chi non sente tanto il piacere di avere, quanto il dovere di dare a chi non ha. È ancora un proverbio quello che conclude drasticamente: “Lòn che it l’has e it mange a va an drugia, lòn che it l’has e it daghe vìa a va an Cel a fete ’d mérit!” (Quello che tu hai e te lo mangi va in letame, quello che tu hai e dai via va in Cielo a farti dei meriti!). I nostri Antichi, infatti, guardavano oltre! CAMILLO BRERO LETTERE AL DIRETTORE IL DIALETTO DI CAMILLO BRERO Il Corriere Avis, oltre ad essere ottimo e necessario mezzo d’informazione e di collegamento per la grande famiglia dell’Avis, è anche lodevole strumento di divulgazione culturale. La sua attenzione ai bambini, che coinvolge nella festa della grande befana, ha un seguito nella gara dei disegni realizzati dagli alunni di molte scuole. Il collegamento con le scuole superiori, il gruppo giovanile, l’intesa col mondo militare, la sponsorizzazione di molti gruppi sportivi sono iniziative che diffondono e alimentano la cultura della donazione. Lo spirito di famiglia è documentato dalle fotografie dei neonati e da quelle di donatori scomparsi. Grandiose iniziative culturali sono i viaggi in tutto il mondo organizzati da Gianni e Marina. Le sostanziose lezioni di Elio Blancato e le risposte di Ivan Blancato pubblicate sul Corriere Avis hanno certamente una diffusione molto maggiore di quella che avrebbero se pubblicate in un libro. Ma c’è una pagina che da anni compare sul corriere col patrimonio della sua indiscutibile saggezza: il dialetto presentato e tradotto da Camillo Brero. Questo patrimonio è la cultura delle generazioni passate che arriva a noi come un dono di grande valore. È come una filosofia fatta di sole conclusioni; cioè le generazioni passate, dopo esperienze positive e negative, hanno scoperto le leggi di natura, e hanno fissato con poche parole le conclusioni dettate dal comune buon senso. Queste poche parole sono spesso condite di un simpaticissimo umorismo. Col termine “cultura” intendiamo conoscere usi e costumi, positivi e negativi, di un dato periodo storico. Nel dialetto presentato da Brero direi che vive una cultura priva dell’elemento negativo. Perciò cultura da trasmettere ai giovani, cultura del passato necessaria per fare un confronto con la cultura del presente, che spesso è solo cronaca e non si sa dove andrà a finire. la cultura del solo presente non basta. La cultura del futuro è solo progetto e ipotesi e non ha valore prima di una verifica. Mi pare che l’anima del dialetto, presentato dal bravo ed esperto Brero, sia nella scoperta delle “anime bele”, citate nel n. 4 del Corriere. Anime belle che sono sempre e soltanto il fondamento di ogni rivoluzione benefica. CORRADO CAMANDONE AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 26 2 6STORIA MINORE E LEONARDO (FINALMENTE) CI MOSTRA IL SUO VOLTO L e discussioni sono state lunghe, non prive di polemiche. L’idea di mettere in mostra uno dei “tesori” di cui Torino è più gelosa, era dibattuta da tempo. Finalmente è fatta: l’Autoritratto di Leonardo verrà esposto nella reggia di Venaria Reale, la sede che è sembrata più degna, nella sua maestosità architettonica, qualcosa che rammenta la reggia di Versailles a Parigi. Le preoccupazioni forse erano legittime: e se, rimuovendolo dalla sua sede abituale, la Biblioteca Reale, si fosse danneggiato, anche per il semplice contatto con l’aria? Tutto vero, ma un “tesoro”, per quanto importante, storico, non è fatto per essere occultato per sempre. Sarebbe inutile possederlo. Meglio, dunque, mostrarlo, esibirlo, con tutte le preoccupazioni e le misure di sicurezza del caso. Dal 18 novembre, dunque, il famoso Autoritratto sarà visibile a Venaria con altri pezzi di forte emozione che pure recano la firma del Maestro, come alcune delle altrettanto famose “macchine volanti”, uscite dal genio di Leonardo. L’Autoritratto – si discusse in passato sulla sua autenticità, ma i dubbi sono stati tutti superati – venne acquistato da re Carlo Alberto nel 1840 da Giovanni Volpato, un mercante di Chieri. Fa parte di una trentina di disegni originali del Maestro, alcuni dei quali saranno pure in mostra, insieme ad opere che di solito sono conservate in Gran Bretagna, nel Castello Reale di Windsor. A Venaria vi sarà pure una parte introduttiva per delineare al pubblico Leonardo e la sua epoca, inquadrandola nell’ambiente europeo di allora. La rassegna, di importanza mondiale, resterà aperta sino al 29 gennaio del 2012. Leonardo nella letteratura avrà pure un proprio spazio e così per quanto concerne film ispirati al Maestro, in collaborazione con il Museo del Cinema. Uno spazio multimediale illustrerà un’altra famosa opera leonardesca, “Il Cenacolo”, con un appassionante studio dei volti, delle espressioni di ciascun personaggio. Grande assente sarà Monna Lisa, ossia “La Gioconda”, sulla quale, come si suol dire, sono corsi fiumi di inchiostro. Di recente si era parlato di esporla in Italia ma la risposta da parte del Louvre, dove è conservata, è stata del tutto negativa, così come per molto tempo era avvenuto per l’Autoritratto, per motivi di sicurezza ma, soprattutto, ricordando il clamoroso furto quando “La Gioconda” sparì dal Louvre, nel 1911, rubata da Vincenzo Perruggia, un decoratore che si era invaghito della donna dal sorriso misterioso. Poi, quando ricomparve, passò da Roma, per Milano e quindi da Torino per tornarsene a Parigi. Si comprende come al Louvre siano diffidenti e rispondano negativamente a ogni richiesta di esporla. L’Autoritratto, con altre due opere di Leonardo, lasciò Torino alla fine di marzo del 1985 per essere esposto a Roma, a Castel Sant’Angelo, e ci furono già allora trepidazione e polemiche per la sua conservazione. Va detto, per la cronaca, che l’opera è una “sanguigna” di 33,2 per 21,2 centimetri, databile intorno al 1512, già esposta nel 1975 e l’interesse del pubblico fu enorme ma, pensiamo di non sbagliare, lo sarà ancora di più a Venaria. Leonardo riappare per partecipare alla festosa conclusione del 150° dell’Unità d’Italia. RENZO ROSSOTTI TUTTO L’EGITTO NARRATO DA LAMI I n 127 pagine, sembrerebbe quasi un romanzo, tutto l’Antico Egitto dalle origini a Cleopatra, ma è una storia documentata e scritta con penna agevole da Maurizio Jacopo Lami per la collana “Atlanti del sapere” dell’Editore Giunti. L’Egitto affascina, soprattutto se visto da una città come Torino, che vanta il più formidabile Museo Egizio, il più importante dopo quello del Cairo, che attira ogni giorno così tanti visitatori. Lami introduce la storia dalle origini, ossia dai primi Faraoni, passando per una ricca sciarada di personaggi fra i quali non poteva mancare Napoleone. Il volumetto ha altresì il vantaggio di essere riccamente illustrato, a colori, venduto a un prezzo più B.E. che accessibile, ossia a sei euro e cinquanta. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 27 2 7 ARTE LE MOSTRE E GLI ARTISTI CASTELLO DI RIVOLI La stagione autunnale si apre al Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea l’8 ottobre con due importanti appuntamenti: “Arte Povera International” e “Le scatole viventi”. Curata da Germano Celant e Beatrice Merz (co-direttore del museo con Andrea Bellini), la rassegna dedicata all’Arte Povera, nata nel 1967 a Torino, costituisce un nuovo incontro con gli aspetti e le esperienze degli artisti che hanno dato vita al movimento. Promossa dal Castello di Rivoli e dalla Triennale di Milano, “Arte Povera 2011” si sviluppa attraverso duecentocinquanta installazioni che “occupano”, sino a febbraio 2012, otto musei d’arte contemporanea: da Rivoli alla Triennale di Milano, dalla GAMeC-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo a il MAMbo di Bologna e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il MAXXI-Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma, MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli e il Teatro Mar- gherita di Bari. I lavori-installazioni selezionati sono firmati da Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio. Accanto a questi artisti, nelle sale del Castello si possono vedere in parallelo le opere di autori internazionali dell’epoca come lo spazialista Lucio Fontana e lo scultore Fausto Melotti, l’esponente della Pop Art Andy Warhol e Daniel Buren, Vito Acconci, Rebecca Horn, John Baldessari, Sol LeWitt e Carl Andre. Accompagna la mostra il catalogo edito da Electa, sotto la direzione scientifica di Germano Celant. Contemporaneamente s’inaugura il progetto espositivo per la Manica Lunga, intitolato “Le scatole viventi”, curato da Andrea Bellini. Il primo incontro è riservato alla personale di Luigi Ontani:”RivoltArteAltrove”. Pioniere della performance e della video arte, Ontani è presente in questa occasione con un “corpus” di opere che ripercorrono il suo processo creativo. In particolare, si ricordano LIBRI L e celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia si arricchiscono del volume “Stellette di Bronzo”, Monumenti e targhe militari a Torino dal Risorgimento a oggi, di Leonardo Mastrippolito e Franco Cravarezza, edito da C.I.I. Pubblicato nell’ambito di “Esperienza Italia 150” e il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte, il libro offre al lettore una serie di documenti che raccontano la nascita, la collocazione, il valore artistico dei monumenti dedicati in gran parte alle Associazioni delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. E così si “scopre”, tra gli altri, il Monumento all’Alfiere Sardo di Vincenzo Vela e il Monumento alle vittime dell’attentato di Nassirya dello scultore Osvaldo Moi, il Monumento al Bersagliere di Franco Assetto e quello per il CorA.MIS. po degli Alpini. Luigi Ontani - PinOcchio, 1981 maschera in legno Giuseppe Penone - Albero di 11 metri 1969-1989 - Legno di abete le foto acquerellate eseguite in India negli anni Settanta (“Acquaiolo”, “Davide e Golia” ) e i recenti light-box lenticolari, le fotografie a colori “Pinocchio” e “Dante” del 1973 e le maschere realizzate in legno a Bali, le opere inedite ispirate alla città di Torino, sino alle fotografie dette “Grottesche” e all’opera storica “Millearti” eseguita in cartapesta. Seguiranno le mostre di Nicola De Maria, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion e Luigi Ghirri, Piero Gilardi. ARTE POVERA INTERNATIONAL, sino al 19 febbraio 2012; LUIGI ONTANI, sino al 20 novembre; INFO. 011/9565211. ARTISSIMA AL LINGOTTO Diretta da Francesco Manacorda, “Artissima 18”, Internazionale d’Arte Contemporanea, si svolge dal 4 al 6 novembre negli spazi dell’Oval al Lingotto Fiere, con la presenza di oltre 160 gallerie, di cui 102 straniere. Promossa dalla Fondazione Torino Musei, l’ampia rassegna si avvale del sostegno della Regione Piemonte, Provincia e Città di Torino che, insieme a Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, hanno contribuito a delineare le vicende e le aspettati- ve della cultura visiva del nuovo Millennio. In particolare, ha detto Francesco Manacorda, “lavoriamo sulla vocazione sperimentale, la capacità innovativa e la dimensione internazionale di Artissima attraverso un impianto curatoriale rigoroso che costruisce sul progetto dello scorso anno”. E la precedente edizione è stata visitata da oltre 48.000 persone e 1300 giornalisti accreditati, che hanno decretato l’interesse intorno alle sezioni delle esposizioni: dalle gallerie della “Main Section” alle giovani gallerie di “New Entries” (alle quali sarà assegnato il premio “Guido Carbone”), dai 16 artisti emergenti di “Present Future” (con il premio “Illy Present Future”) agli artisti degli anni ’60/’70 del settore “Back to the Future”. Tra gli altri progetti, si ricordano “Approssimazioni Razionali Semplici”, curato da Lara Favaretto con Francesco Manacorda, e “Artissima Lido” con un nutrito programma di mostre ed eventi fuori della fiera e nel centro di Torino. Si tratta di un fitto calendario di performance, proiezioni, concerti, conversazioni, ideato da tre artisti: Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone. ARTISSIMA, OVAL, LINGOTTO FIERE, 4-5-6 novembre. ANGELO MISTRANGELO AVIS 5-2011 29-09-2011 17:01 Pagina 28 2 8FILATELIA CONTINUA LA PREVENZIONE NEI FRANCOBOLLI ● BIMBI E PREVENZIONE Le poste dell’Ungheria hanno dedicato un francobollo all’importanza della prevenzione per le malattie dell’infanzia; con un disegno simile a un fumetto, l’esemplare vuole sottolineare la necessità di salvaguardare la salute dei bambini fin dai primi anni della scuola dell’obbligo, con le malattie più note per premunire i ragazzi da malanni più gravi che potrebbero insorgere con gli anni. ● BUON COMPLEANNO! La regina Elisabetta d’Inghilterra ha compiuto ottantacinque anni e molti francobolli del Commonwealth lo ricordano, celebrando insieme i novant’anni del marito, il principe Filippo. Serie speciali sono state stampate ricordando la dedizione al Paese, ossia la Gran Bretagna, dei Reali inglesi. ● DAL VATICANO Le poste della Città del Vaticano hanno adottato un nuovo tipo di busta-lettera con francobollo pre-stampato che raffigura Papa Benedetto XVI a braccia aperte nell’atto di accogliere il mondo. Ogni “impronta” a colori è del valore di due euro. Con una emissione congiunta con la Croazia, le poste vaticane hanno ricordato (esemplare da euro 3,30) il terzo centenario della nascita di Rugerius Boscovich (1711-1787). Fu un illustre fisico, astronomo, matematico, architetto e filosofo, preoccupato di conciliare sempre la fede con la scienza, riguardato in vita come una sorta di “Mago”. ● SLOVACCHIA ANTI AIDS Stop all’aids, slogan con il solito nastrino rosso, spicca nel francobollo emesso dalle poste della Slovacchia in tiratura non dichiarata ma sembrerebbe piuttosto ristretta. L’esemplare infatti è andato esaurito in meno di un mese, tra i più richiesti fra quelli di una tematica di cui ci siamo occupati spesso nel tema più vasto della prevenzione. RENZO ROSSOTTI IL QUIZ Re Carlo Alberto morì in esilio in Portogallo ma la sua salma venne portata a Torino e, con un grandioso funerale, fu traslata nella basilica di Superga, dove gli è stato dedicato un maestoso monumento funebre. Risulta vincitore del quiz Luigi La Sala IL NUOVO QUIZ Sapete dire quale è la chiesa di Torino a cui venne ... “tagliata una fetta”, per così dire, in modo da facilitare nel centro città la costruzione di una nuova strada, un bel rettilineo? Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127 Torino oppure [email protected] entro il 4 novembre 2011. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato entro il 4 novembre 2011. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:02 Pagina 29 2 9COLLEZIONISMO LE CARTOLINE TRICOLORI PER IL 150° DELL’UNITÀ S i avviano quasi a conclusione le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia ma le iniziative si moltiplicano. Abbiamo già detto dei francobolli, dei foglietti di Italia, San Marino e del Vaticano, alcuni dei quali, come quello emesso congiuntamente da Italia e San Marino in un felice abbinamento, sono stati quasi subito dati per esauriti. Successo notevole per le cartoline tricolori edite dalla “Cartolinea” nella tiratura di 250 esemplari per tipo, cartoline che hanno voluto festeggiare i vari reparti delle Forze Armate che si sono dati convegno a Torino in giornate diverse, dal grandioso raduno degli Alpini ai Granatieri, ai Bersaglieri, ai Carabinieri, fino ai Vigili del Fuoco, in un crescendo che ha entusiasmato migliaia di torinesi e di turisti in visita a Torino. Anche i foglietti con i francobolli e i vari personaggi risorgimentali sono stati riprodotti in queste cartoline che compongono ormai una collezione a sé, come quelle che cinquant’anni fa celebrarono Italia ’61. Per ogni informazione: “Cartolinea”, tel. 011/431.07.07. R. ROSS. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:02 Pagina 30 3 0NOTIZIE UTILI PROMEMORIA PER I DONATORI E cco notizie utili e consigli per i volontari del sangue, soprattutto nuovi, che si esorta atenere presenti e seguire. 1 – Le donazioni di sangue intero si possono effettuare tutte le mattine dei giorni feriali (7,30-11,45) e festivi (8-11,45) presso: – unità di raccolta di Torino, via Piacenza 7; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino 19. Nelle sole mattine dei giorni feriali anche sulle autoemoteche site nei giardini di piazza Carlo Felice, di fronte a via Roma ed in piazza del Donatore di Sangue, davanti all’ospedale Giovanni Bosco dalle ore 7,30 alle 11,45 e nel piazzale antistante la stazione di Porta Susa. Altre autoemoteche Avis stazionano periodicamente innanzi alle chiese e nelle vicinanze dei mercati cittadini. Presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maria Vittoria, via Medail - dal lunedì al venerdì (8,30-11,30) ed il sabato (8,3010,30) e presso il Centro ex Avis di via Baiardi, 43 dal lunedì al venerdì feriali (8-11,30). Per maggiori informazioni telefonare al numero verde: 800265508. Le donazioni di plasma (plasmaferesi) si possono fare, su appuntamento, tramite le segreterie Avis, presso: – unità di raccolta di Torino via Piacenza, 7, tel. 011/61.33.41; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino, 19, tel. 011/ 966.16.68 dal lunedì al venerdì al mattino e pomeriggio, il sabato e nei giorni festivi solo al mattino; – l’autoemoteca sita nel parco Ruffini, di fronte al Palazzo dello Sport e in piazza XVIII Dicembre di fronte alla stazione di Porta Susa dal lunedì al sabato mattina (tel. 011/61.33.41). Le donazioni di piastrine (piastrinoaferesi) si compiono solo su chiamata delle segreterie in via Baiardi, 43. 2 – Ai lavoratori dipendenti che lo richiedano viene rilasciato un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata con la donazione di sangue. La giornata di riposo (senza perdite nella retribuzione) è concessa anche ai donatori che effettuano donazioni di plasma al pomeriggio e vale 24 ore dall’inizio della donazione. 3 – I lavoratori autonomi, che non necessitano di giustificazione e che hanno particolari esigenze lavorative, possono comunicare questa loro necessità alla segreteria Avis al momento della donazione. Potranno avere diritto di precedenza. 4 – In occasione della prima donazione e della donazione con visita di controllo annuale vengono eseguiti i seguenti esami: determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh; ricerca anti HIV (Aids); ricerca anti HCV (epatite C); ricerca HBsAg (epatite B); NAT (epatite C e AIDS); VDRL (sifilide); ALT (transaminasi); emocromo; glicemia; sideremia; proteine totali, creatinina, colesterolo; trigliceridi, ferritina. I risultati verranno inviati al domicilio del donatore entro 10-15 giorni. 5 – In tutte le altre donazioni si ricontrollano: gruppo sanguigno; anti HIV, anti HCV, HBsAg, VDRL, NAT, emocromo, ALT e QPE. In quest’ultimo caso gli esiti non saranno inviati al donatore, tranne che siano al di fuori della norma. Se ci sono degli esami al di fuori della norma da ricontrollare o se il donatore necessita di esami particolari, gli esiti saranno spediti a domicilio (tranne nei casi in cui il donatore preferisca ritirarli personalmente presso il centro Avis e lo comunichi al personale incaricato). 6 – È considerato donatore periodico e socio dell’Avis colui che ha effettuato almeno due donazioni di sangue e che dona almeno una volta ogni due anni. Chi non dona più sangue per motivi di età o di salute (questi ultimi accertati dai medici Avis) può rimanere iscritto all’associazione purché dimostri di prendere parte alle attività associative (come partecipare ad assemblee e riunioni, per esempio, o propagandare l’iscrizione all’Avis, soprattutto tra i giovani). Presso le unità di raccolta di Torino (via Piacenza 7) e Pianezza (via Torino 19) i donatori e loro familiari possono effettuare dal lunedì al venerdì feriali (ore 7,30-9) esami sul sangue e sulle urine prescritte dai propri medici di base, pagando direttamente alle segreterie Avis i tickets secondo le modalità previste dalla legge vigente. I risultati potranno essere ritirati dagli interessati o con delega nei giorni indicati al momento dell’effettuazione degli esami. 7 – Il “fondo di solidarietà”, istituito dall’Avis di Torino per i suoi donatori ed alimentato dai contributi degli stessi iscritti, permette di effettuare ai volontari più indigenti, e soprattutto a quanti non hanno un posto di lavoro, un rimborso dei tickets pagati per indagini diagnostiche e di laboratorio dal donatore o dai suoi familiari conviventi. Per ottenere detto rimborso è sufficiente presentarsi presso un centro Avis (Torino o Pianezza) entro tre mesi dall’esame, muniti della ricevuta originale di pagamento della spesa sostenuta, che verrà trattenuta dal centro Avis. Per i familiari è necessario produrre in visione anche uno stato di famiglia che comprovi la convivenza con il donatore. Il “fondo di solidarietà” rimborserà il 25% della spesa sostenuta per i tickets pagati per i familiari conviventi. Il rimborso per esami effettuati dagli stessi donatori varierà dal 25 al 100% a seconda che il totale delle donazioni effettuate sia compreso tra 2 e 23 (rimborso 25%), tra 24 e 49 (50%), tra 50 e 74 (75%), da 75 in poi (100%). Per le “croci d’oro” il fondo rimborserà il 100% delle somme pagate per esami e visite specialistiche sia al donatore sia ai propri conviventi. 8 – L’Avis comunale di Torino consegna ai donatori effettivi un “pacco natalizio (Befana del donatore)” a prezzi particolarmente ridotti per i propri figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Ogni donatore può ritirare un massimo di quattro pacchi a 5 euro ciascuno. Eventuali pacchi in più si potranno prenotare al costo di 20 euro caduno. Anche i soci iscritti ad altre sezioni Avis possono prenotare pacchi dono a prezzo di costo purché donino presso l’unità di raccolta di Pianezza. 9 – Si invitano i donatori a segnalare tempestivamente cambi di indirizzo e telefono, facilitando così le chiamate da parte delle segreterie e il corretto invio del Corriere Avis che viene spedito a tutti gli iscritti anche di uno stesso gruppo familiare, salvo che – a risparmio spese – ci venga richiesto di limitare l’inoltro del periodico ad uno solo dei donatori componenti la famiglia. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:02 Pagina 31 3 1 ANAGRAFE AVISINA NOTE LIETE SONO NATI: – Virginia Maschera. Laura e Jana sono felici di annunciare la nascita della sorellina, figlia della medaglia d’oro Massimo e nipote delle avisine Gloria e Claudia; – Con enorme gioia annunciamo che il 15 luglio è nata Arianna Muscarella, figlia dell’avisina Jessica Pelullo ed entra a far parte di una grande famiglia di avisini: il nonno Giuseppe Pelullo, la nonna Zita Dessì, lo zio Jacopo Pelullo; – il 22 luglio è nato Ruben. Danno il benvenuto al piccolo il nonno e la mamma avisini Francesco e Simona Vitulano, il papà, la nonna e gli zii. Virginia Maschera Arianna Muscarella Ruben Daniele Fabiana Petrucci Grazia Riccio COMPLEANNI E AUGURI – Auguri a Daniele per il suo compleanno da Mattia, mamma, papà, nonna Alda, nonno Nicola, zio Toni e Fabio. A tutti le più vive felicitazioni. I LUTTI NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE SONO DECEDUTI: – il 7 maggio Mario Nallino. Lo annunciano la moglie e i figli; – il 22 giugno Fabiana Petrucci, moglie amatissima dell’avisino Massimiliano Guarnaccia. “Il tuo volto ed il tuo sorriso solare rimangono nei nostri ricordi”. Il Direttivo del Gruppo Donatori Poste; – il 7 agosto ci ha lasciati Luciana Ravera per anni segretaria dell’Avis comunale di Torino. Francesco Rosa PIANGONO I LORO CARI: – i donatori Salvatore e Claudia Mendolicchio per la perdita della cara mamma e nonna Grazia Riccio mancata all’affetto dei suoi cari il 23 agosto. RICORRENZE – In memoria di Francesco Rosa nel 1° anniversario della sua scomparsa (6 ottobre 2010). – Nel secondo anniversario della scomparsa del donatore Learco Santoni la moglie, i figli, le nuore, il genero e i nipoti lo ricordano. – In ricordo di Lidia Pizzolante in Vozza “Sempre nei nostri cuori, ciao mammina” Fabrizio ed Enzo. A tutti le più sentite condoglianze. In memoria di Luciana Ravera, già segretaria dell’Avis comunale di Torino, deceduta nello scorso mese di agosto. Luciana, sei stata una collega, un’amica, una maestra di vita... Devo a te gran parte di quello che sono, sia dal punto di vista professionale che da quello della quotidianità. La tua forza, la tua capacità di rinascere mille volte come un’araba fenice nel corso di una vita che con te non è stata molto generosa, ma che hai sempre affrontato con positività e con la consapevolezza che sono le piccole cose a fare grandi le giornate, rimarranno come la mia musa ispiratrice nel corso di questo cammino terreno. La malattia ti ha colta nel momento in cui avevi ritrovato la serenità, fino all’ultimo giorno hai pensato di potercela fare, di essere stata fortunata, come amavi ripetere a tutti coloro che ti venivano a trovare...ci lasci un vuoto incolmabile, ma tanti, infiniti, insegnamenti che sono parte di me, di noi e questo contribuirà a sentirti più vicina. Mi mancheranno le nostre chiacchierate, i tuoi consigli, ma rileggerò le tue lettere ogni volta che mi senM.M. tirò sola e sono certa che mi darai una mano. AVIS 5-2011 29-09-2011 17:02 Pagina 32 PROGRAMMA 8.00 8.30 9.30 Accoglienza partecipanti Santa Messa in suffragio degli avisini defunti Inizio cerimonia ufficiale con intervento delle Autorità presenti e premiazione dei benemeriti Volontari La premiazione è prevista concludersi entro le ore 13. 14.30 Corteo in Piazza Castello/San Carlo 15.00 Ritrovo in Piazza Castello/San Carlo con la partecipazione di bande musicali e gruppi folkloristici: – Associazione Folkloristica Culturale San Gemiliano (Sestu CAGLIARI); – Associassion Piemontèisa Compagnia di Torino; – A Fil de Ciel - Gruppo musicale Occitano. Con la partecipazione di: – Gruppo Storico “Pietro Micca” – Banda musicale AVIS Torino. Durante l’evento verranno distribuiti ai bambini palloncini e gadget.