Molfetta
giovedì 18 dicembre 2008
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
n° 26
Politica
Attualità
In Città
Sport
Notti bianche: è
polemica contro
la decisione della
giunta Vendola.
Casa
d’appuntamenti
scoperta dai
carabinieri alla
periferia della città.
Decine di
riconoscimenti per
i donatori dell’Avis
della Sezione di
Molfetta.
Virtus in crisi di
risultati. Carolillo
confermato.
pagina 3
pagina 8
pagina 20
pagina 21
Un anno a Molfetta
Auguri Molfetta!
Morti bianche per un Natale “nero”
Festeggiare senza pericolo
Prosegue la vicenda giudiziaria dopo la tragedia della Truck Center. Il pubblico
ministero chiede sette rinvii a giudizio. Nel frattempo non si può non pensare al
dolore delle famiglie che si rinnova nel periodo natalizio. Una storia già vissuta in
città oltre cento anni fa.
In vista delle festività di fine anno ecco i consigli degli artificieri dei Carabinieri. Una serie di informazioni utili per evitare che momenti di gioia ed
allegria possano improvvisamente trasformarsi in tragedie con conseguenze
irreparabili.
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Politica
giovedì 18 dicembre 2008
Nichi, i baccanali e il buon padre
di famiglia…
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Intervento di Pasquale Mancini, vice segretario
cittadino del Popolo della Libertà.
Vorrei rivolgere una domanda ai nostri
amministratori regionali: se foste (cosa
che non auguro assolutamente a nessuno)
in gravi difficoltà economiche, così sommersi dai debiti da non poter nemmeno
sopperire alle necessità quotidiane della
vostra famiglia… se si trattasse proprio
di voi, di una vostra azienda, del vostro
bilancio familiare, dei vostri risparmi… vi
sognereste mai di organizzare una MEGA
FESTA dell’Immacolata da 6 MILIONI
di EURO?? Sforzatevi di immaginarlo,
amici (pardon, compagni) amministratori
della sinistra, so che vi è difficile, ma per
i vostri concittadini, per i vostri elettori
FATELO, PER UNA VOLTA: siete al verde, senza le vostre congrue indennità (stipendi) regionali, i creditori vi stanno alle
calcagna e minacciano di bloccarvi gli…
ospedali, avete accumulato un debito da
far paura… Volete farci credere che avreste la fantasia di “fucilarvi” una barca
di quattrini nelle NOTTI BIANCHE?? Io
credo di no… non consumate il carburante della vostra auto, figuriamoci spendere
soldi in baccanali…
Il TG 3 ha deriso le difficoltà economiche delle famiglie pugliesi, nel weekend
dell’Immacolata, dando il dovuto risalto
alle immagini felliniane delle spettacolari
notti bianche da 6 milioni di euro, ultima
trovata (solo in ordine di tempo, temo)
della Giunta Vendola. Un altro tentativo,
devastante, di distrarre i pugliesi dalla più
grande collezione di fallimenti della storia
politica pugliese; un nuovo incubo a base
di bambole, nani e ballerine: uno schiaffo
allo stesso popolo della sinistra, colpevole
di aver dato fiducia a una giunta politicamente scellerata. Nel momento più nero
per l’economia mondiale degli ultimi 50
anni, il nostro Governatore e la sua Giunta rispolverano il “pane et circensem” e
bruciano OLTRE 6 MILIONI di EURO
(si, SEI MILIONI) di denaro pubblico per
organizzare “TRE NOTTI BIANCHE.
Doppia novità per Rifondazione Comunista
di Molfetta: Gaetano Cataldo (nella foto),
28 anni, praticante commercialista, diventa
segretario cittadino; Gianni Porta, 30 anni,
docente precario di Filosofia e Storia, entra
in Consiglio Comunale, in quanto primo
dei non eletti della lista Sinistra Arcobaleno, dopo le dimissioni di Antonello Zaza,
candidato sindaco alle ultime elezioni comunali. Due giovani, quindi, che arrivano
a questi ruoli forti di una lunga militanza
e di altre esperienze maturate nel partito.
Cataldo, infatti, è ancora membro della segreteria regionale di Rifondazione; Porta è
stato già segretario cittadino.
Non è un momento facile per Rifondazione
Comunista, dopo il risultato negativo delle
ultime elezioni e le lacerazioni del successivo congresso. Ne è pienamente consapevole
Gaetano Cataldo, per il quale è prioritario
sul piano interno “chiudere la devastante
fase congressuale e lavorare perché si sappia
che la sinistra non è scomparsa ed è in grado
di avanzare sue proposte, ad esempio per la
UNO SPETTACOLO” (affascinante, memorabile oltraggio ai danni delle famiglie
pugliesi). Così mentre il Governo Berlusconi, le Regioni “normali”, i Comuni, le
imprese e le famiglie stringono la cinghia,
la Giunta Vendola insiste nel voler farsi ricordare per sprechi che in questa congiuntura emergono come ancora più assurdi.
Siamo i fautori del “pensa positivo” e il
Presidente del Consiglio ci invita quotidianamente all’ottimismo, ma non possiamo
tacere sullo scempio che si sta compiendo
ai danni delle finanze provinciali e regionali da parte di una sinistra impreparata,
insufficiente e costretta agli incantatori di
serpenti dalla sua cronica incapacità di
dare risposte concrete.
Questa difficile congiuntura economica
seguirà il suo ciclo, come tutte quelle che
l’hanno preceduta, toccherà il fondo, risalirà e premierà chi ha saputo meglio governare con l’attenzione e la cura del buon
padre di famiglia. Rispettare il denaro pubblico più di quanto non si rispetti il proprio,
saper anche dire “questa spesa è eccessiva… adesso non si può fare”, saper rispettare gli sforzi dei lavoratori, degli operai,
delle famiglie non solo a voce, quando si
straparla dai palchi elettorali, ma nella
pratica amministrativa di ogni giorno.
Il Comune di Molfetta, d’intesa con le associazioni dei commercianti, ha scelto questa
via, la via dell’attenzione, del rispetto, della sobrietà: meno luminarie e più momenti
di intrattenimento per le famiglie, rigore
nella spesa e stabilità economica. Saper
dire di no, qualche volta, come fanno tutte le famiglie, per costruire un futuro più
solido, lontano dagli incubi, dai baccanali,
dai nani, dalle ballerine… con la testa sulle spalle. Maggior rispetto per le finanze
pubbliche: NOI SI, VOI NO… siamo proprio diversi, amici della sinistra... altro che
libro bianco sulla foresteria…
Nuovo segretario e nuovo
consigliere per Rifondazione
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Porta subentra al dimissionario Zaza e Gaetano Cataldo
diventa segretario
soluzione della crisi ed alternative a quelle
della Gelmini su scuola ed università”. Ma
ad un segretario locale tocca occuparsi della
città, l’obiettivo è contrastare l’atteggiamento che Cataldo definisce “dispotico” di Azzollini, cui dà un consiglio: “A questo punto
si candidi anche alle prossime provinciali,
gli incarichi non sono incompatibili, così
riuscirà anche lì a meritarsi qualche video
da mandare su You Tube”. Rifondazione
a Molfetta convive da qualche mese con
altre formazioni nella Casa della Sinistra.
“Un’esperienza da continuare – afferma Cataldo – come luogo di incontro delle forze
e dei singoli soggetti della sinistra cittadina,
capaci così di costruire e mantenere un rapporto proficuo con gli altri partiti dell’opposizione ed evitare che questi cedano alla tentazione di un’alleanza con il centro”. A sentire le dichiarazioni del neo segretario, quindi, la priorità sta nel ridar forza ad un partito
che, anche a Molfetta, sconta una crisi della
militanza tradizionale, nel costruire una proposta politica ed amministrativa alternativa
a quella del centro destra di Azzollini e farlo da sinistra, combattendo l’egemonia del
Partito Democratico, cui allo stesso tempo,
però, si guarda come possibile alleato, mantenendo vivo il processo e il luogo fisico di
aggregazione della Casa della Sinistra. l.s
Politica
giovedì 18 dicembre 2008
Tutto in un “libro bianco”
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Partito il volantinaggio del Partito Democratico per informare i cittadini sulla “vera storia” della Foresteria
della Capitaneria di Porto.
Ha occupato più e più volte le pagine dei periodici locali e dei quotidiani
regionali per almeno metà di questo
2008 che sta per concludersi. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Puglia ha dovuto esprimersi in svariate
occasioni e probabilmente altre volte
ancora lo farà. Stiamo parlando della
farraginosa questione della nuova foresteria della Capitaneria di Porto in
fase di costruzione nei pressi degli ex
cantieri Tattoli. Dopo l’ultimissima
sentenza del Tribunale Amministrativo del 3 dicembre scorso, che di fatto
ha annullato ancora l’ordinanza sindacale di sospensione dei lavori, il Partito Democratico ha deciso di scendere
prepotentemente in campo presentando prima alla stampa e poi alla cittadinanza intera un “volantino verità”. Il
tutto per far luce su quella che “è nei
fatti la vera storia della Capitaneria di
Porto”, avanzando addirittura una proposta per evitare che i cittadini paghino
alcuni milioni di euro di risarcimento
danni che presto potrebbe essere chiesto sia dal Ministero alle Infrastrutture
che dalla ditta esecutrice dei lavori.
“Ancora una volta – ha detto Giovanni Abbattista, consigliere comunale e
coordinatore cittadino del Pd, in conferenza stampa – questa città sarà costretta a pagare per errori commessi
da un’amministrazione mediocre che
sta incredibilmente strumentalizzando
la questione della Capitaneria”. Decisamente puntuale, ed in questo non
vi è dubbio, è la ricostruzione storica
dell’intera vicenda riportata in sinte-
Molfetta nel Distretto Logistico Pugliese
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Soddisfazione per la decisione della Regione Puglia è
stata espressa dal sindaco Antonio Azzollini.
“È una grande opportunità per il fu- dello sviluppo economico della noturo della Puglia che vedrà Molfetta stra regione”. Il sindaco di Molfetta,
e il suo porto commerciale al centro Antonio Azzollini, commenta così il
si sul volantino del Pd. “Con questo
opuscolo – ha continuato Abbattista
– volgiamo fare chiarezza una volta
per tutte sulle responsabilità di questo
governo cittadino, visto che il sindaco Azzollini tenta in modo bizzarro di
fare opposizione a sé stesso”. Bizzarra
è probabilmente la parola adatta per
definire una vicenda creata dall’amministrazione Azzollini (che ha approvato il Piano Regolatore del Porto con la
foresteria della Capitaneria in quella
posizione) e che la stessa amministrazione Azzollini adesso vuole risolvere
senza attuare una variante al Piano Regolatore e creando inevitabili contenziosi, che la comunità sta già pagando
con le parcelle ai legali. “Non ci sono
i presupposti giuridici per determinare lo spostamento dello stabile – ha
ribadito Mino Salvemini alla stampa
– tutte le altre strade, se non quella del
Consiglio Comunale, sono impercorribili perché illegittime”. Come non
dare adito a queste affermazioni, visto
che la massima assise in questo momento è l’unico organo che non viene
convocato per parlare della vicenda.
Dal Partito Democratico però non
giungono soltanto critiche, ma anche
una importante proposta. Secondo i
vertici del Pd la strada maestra da percorrere sarebbe quella di riconoscere
innanzitutto i propri errori e chiedere
al Consiglio Comunale di annullare la
famosa delibera numero 31 dell’aprile
2004 nella quale veniva approvato il
Piano Regolatore del Porto, inducendo poi la Regione Puglia a prenderne
atto. Questo non significherebbe bloccare la realizzazione del nuovo porto,
ma evitare la costruzione nell’attuale
posizione di quella che Azzollini ha
definito la “Nuova Punta Perotti” e
soprattutto arginare i costi derivanti
dal trasferimento dello stabile e dal
risarcimento danni che purtroppo ben
presto i cittadini saranno costretti ad
accollarsi.
Matteo Diamante
riconoscimento ufficiale, da parte della Regione Puglia, del Distretto Logistico Pugliese nel quale il Comune di
Molfetta riveste un ruolo da protagonista in quanto ente promotore insieme
con Confindustria Taranto. “Abbiamo
lavorato con ogni sforzo possibile per
ottenere questo riconoscimento – continua Azzollini – sottoscrivendo un
protocollo d’intesa che ha unificato
in un unico progetto le due distinte
proposte di distretto logistico presentate alla Regione. Sono entusiasta
per questo risultato che arricchisce
ulteriormente la cornice di efficacia e
di efficienza operativa del porto commerciale di Molfetta e crea un unico
Distretto della Logistica di valenza
regionale che coinvolgerà numerose
imprese e farà leva sulle infrastrutture strategiche di eccellenza che oggi
caratterizzano i territori di Molfetta
e Taranto: porti, reti stradali diffuse,
prossimità con aeroporti nazionali
ed elevata concentrazione di imprese
manifatturiere e della logistica”. La
sede legale del nuovo distretto sarà
ubicata presso la Confindustria Taranto nel capoluogo ionico, mentre la
sede secondaria sarà presso il Comune
di Molfetta. Al distretto, che riunisce
111 imprese più associazioni, sindacati, università, centri di ricerca ed enti,
fa parte anche la Società Porto Spa di
Molfetta. “Puntiamo – aggiunge Azzollini – a creare un sistema logistico
con due poli regionali di riferimento,
geograficamente distinti ma economicamente perfettamente integrati, con
l’obiettivo di massimizzare la produttività delle imprese, favorire la loro
internazionalizzazione verso i mercati
dell’Est Europa e l’area del Mediterraneo, attrarre gli investimenti pubblici
e privati per lo sviluppo economico
dell’intero territorio regionale”.
L’opinione
giovedì 18 dicembre 2008
2008: un bilancio dell’anno che si conclude
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A Molfetta, cosa da salvare, cosa da dimenticare.
Guardiamolo in faccia questo anno,
per capire cosa è stato. Qualcosa è
rimasto immutato o quasi. Il 2008 è
iniziato con Antonio Azzollini sindaco e senatore, si chiude alla stessa maniera; in mezzo ci sono le sue
dimissioni, la sua immediata doppia
ricandidaura e le trionfali rielezioni.
Uguale a prima, più forte di prima.
In questi mesi ne ha avute per tutti:
se gli impongono di mettere almeno una donna in giunta, riconferma
i dieci maschi veraci di prima, se
scopre che la nuova capitaneria gli
guasta la vista sulla Madonna dei
Martiri, nonostante il progetto abbia avuto la sua approvazione, strepita, ricorre e aizza le masse. Un
po’ sindaco, molto padrone della
filanda. In questo 2008 ci ha lasciato la mentre di chi si guadagnava
il pane. Un ricordo particolare ai
cinque caduti sul lavoro del Truck
Center, con quella gara generosa e
inutile e terribile a salvarsi l’un altro e al marittimo scomparso: anche
quest’anno il mare ha voluto la sua
vittima. Un addio senza rimpianto,
invece, al traliccio di via Ungaretti, finalmente rimosso. Mentre ci
mancherà Villa Giustina: con la sua
chiusura i bambini di Molfetta dovranno andar fuori già al momento
di nascere, non vorremmo fosse il
segno del loro destino. Nel 2008
c’è anche chi è tornato al Pulo, che
si può nuovamente visitare. Viceversa, ad una ad una se ne vanno
le palme della città, distrutte dal
“punteruolo rosso”, coleottero originario dell’Asia; non sembra suscitino grandi rimpianti, quasi non
ci fosse da aver timori per questo
frutto malato della globalizzazione degli scambi. È che per il 2008
i molfettesi in fondo sono rimasti
fedeli a loro stessi, sono pacioni e
tollerano; come d’estate, quando
vanno al mare sopportando di tutto, il non saper dove parcheggiare
e stendere un fazzoletto di asciugamano, la sporcizia della costa e la
necessità ogni tanto di bonifica da
bombe varie. E, se dopo esser stati
sulla spiaggia, cominciano ad avere
febbre e nausea e a non poter respirare, commentano filosoficamente:
“È l’alga tossica”. I pescatori hanno
cominciato a tirarla su a palate con
le reti, ma è tutto normale a Molfetta, anche che si vada al mare e si
torni avvelenati.
Durante il 2008 qualcosa si è moltiplicato: i venditori di frutta ad
incroci e marciapiedi, i clienti
dell’Ipercoop, che hanno superato i tremilioni, i bar che aprono e
chiudono nel giro di qualche mese.
Altro s’è diviso, fin a quasi scomparire: posto per il parcheggio ed
educazione; senza che fra le cose vi
sia relazione. In un anno c’è sempre
qualcosa da salvare o da imparare,
anche qualcosa di cui vergognarsi.
Ad ottobre Carabinieri, Guardia di
Finanza, Polizia Municipale hanno
fatto sgomberare e distrutto alcuni
accampamenti rom; baracche di fortuna fra i resti dell’abortito stadio
nella zona 167 ed altre zone periferiche; dopo un paio di giorni macerie e ultime masserizie sono state
date alle fiamme, non si sa da chi.
Molfetta, la città della pace, come è
stato scritto persino sui cartelli stradali, che vuol far santo don Tonino
Bello e gli dedica scuole e vie, ha
assistito indifferente o applaudito.
Si è parlato di “bonifica ambientale”, di “operazione sicurezza”, importanti solo in questo caso. Erano
zingari, diversi, cioè uomini, donne, di cui una in gravidanza, bambini. Chissà se hanno avuto paura e
dove sono andati, dopo la colazione
offerta da chi li scacciava dalle loro
case di fortuna. Indifferenza, il 2008
a Molfetta è stato anche questo.
Lella Salvemini
Primo Piano
giovedì 18 dicembre 2008
Morti sul lavoro: Natale triste per le famiglie
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Le “morti bianche” che in tante case renderanno “nere” le festività.
Non è così ovvio che a Natale si debba
per forza festeggiare. Forse solo negli spot
pubblicitari sono tutti felici e in ansiosa
attesa che arrivi il 25 di dicembre. Al di
là degli intimi motivi per cui le feste possono apparire assai poco festose, ci sono
famiglie cui l’arrivo del Natale rinnoverà
la pena di un’assenza, quanto mai feroce
nel momento in cui sarebbe stato naturale
ritrovarsi. E non saranno poche. Secondo
gli ultimi dati, che probabilmente dovranno essere aggiornati, perché non c’è giorno, in nessuna parte d’Italia, nei settori più
diversi, che non si segnalino vittime, sono
1170 i morti sul lavoro in questo 2008. Fra
loro anche molfettesi. Per i loro cari questo sarà il primo Natale dopo la disgrazia.
Molfetta deve loro l’obbligo della memoria, oltre l’impegno a far il possibile perché non accada mai più.
Ricordiamoli, dunque. Nel tragico pomeriggio del 3 marzo morirono uno dopo
l'altro presso la Truck Center situata nella
nostra zona industriale Vincenzo Altomare, 63 anni, titolare dell’azienda, Luigi Farinola, 37 anni, Biagio Sciancalepore, 24
anni, Michele Tasca, 19 anni e l’andriese
Guglielmo Mangano, 44 anni. Nel giro di
pochi minuti, avvelenati dalle esalazioni
tossiche sprigionate dall’autocisterna che
si accingevano a lavare.
Per la vicenda della Truck Center la giustizia sta facendo il suo corso, il sostituto
procuratore della repubblica del tribunale
di Trani, Giuseppe Maralfa, ha avanzato sette richieste di rinvio a giudizio nei
confronti di altrettante persone ritenute a
vario titolo responsabili per queste morti.
È necessario far chiarezza fino in fondo su
quanto accadde e che si arrivi ad individuare delle responsabilità. Ma c’è anche
altro, come le questioni pratiche di sopravvivenza, si trattava per la massima parte
di padri di famiglia, il cui lavoro forniva il
sostentamento, mentre l’azienda è ancora
sotto sequestro, tutto è rimasto come quel
maledetto pomeriggio, la cisterna in questione ancora lì. In questo 2008 maledetto
c’è stata anche un’altra morte sul lavoro,
quella di Luigi Tedesco, il marittimo molfettese di 42 anni scomparso in mare in
Calabria mentre era a bordo di un pesche-
reccio e ritrovato dopo un mese di pena di
chi gli voleva bene.
Case in cui il Natale non farà che esacerbare il dolore. C’è il vuoto lasciato da chi
è non c’è più, la lacerazione di tessuti famigliari difficili da ricomporre, soprattutto
per la modalità in cui queste morti sono
avvenute, per la violenza con cui questi
uomini sono stati strappati ai loro affetti.
Si proverà il rimpianto per parole affettuose taciute per timidezza e progetti rimasti
incompiuti, sorrisi rimandati ad un giorno
lieto che poi non è più venuto; ci saranno
bambini a cui dare delle risposte che in
effetti non ci sono, perché non c’è senso
possibile, non c’è motivo per cui si debba andarsene in modo assurdo, perché se
in fondo sempre assurda è la morte, lo è
ancor di più ed ingiusta se arriva mentre
si lavora, mentre si lotta per il suo opposto
esatto, la sopravvivenza. l.s.
Truck Center: sette richieste di rinvio a giudizio
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Francesca Magliano, avvocato della ditta: “La nostra non è piena soddisfazione”.
Da quel tragico 3 marzo 2008 l’avvocato Francesca Magliano, oltre a svolgere
il ruolo di difensore della Truck Center e
della famiglia Altomare, ha preso a cuore
la vicenda, chiedendo ultimante che venga fatta luce sulle cause che hanno portato
alla morte di cinque persone innocenti.
Non c’è piena soddisfazione da parte sua
per le sette richieste di rinvio a giudizio
avanzate dal Pubblico Ministero, visto
che viene citata anche la stessa azienda
del defunto Vincenzo Altomare. “Sebbene riteniamo che le indagini sulla tragedia
della Truck Center siano state condotte in
modo quasi impeccabile dagli inquirenti
e dal Pubblico Ministero – ha dichiarato
l’avvocato – non possiamo sicuramente
dirci totalmente soddisfatti per le sole sette richieste di rinvio a giudizio, in quanto
sono del parere che la responsabilità di
quanto accaduto non sia soltanto della Fs
Logistica e della Cinque Biotrans, bensì
anche di altre società. Sono davvero rattri-
stita nel vedere anche la stessa Truck Center comparire tra le sette richieste di rinvio
a giudizio, perché pur questo essendo un
atto doveroso da parte della Procura, non
bisogna dimenticare che la vera parte offesa è proprio l’azienda che ha pagato sinora il prezzo più alto con la morte del suo
stesso titolare e di altre quattro persone”.
Queste sette richieste di rinvio a giudizio
sono giunte quasi contemporaneamente a
quelle per la tragedia della ThyssenKrupp
di Torino, queste ultime per il reato di omicidio volontario. Una sentenza storica i cui
fatti però sono differenti rispetto a quanto
accaduto a Molfetta più di otto mesi fa.
“Sono due situazioni molto tragiche ma
completamente differenti nella loro consistenza – ha continuato Francesca Magliano – in quanto quello che è accaduto agli
operai della Truck Center è stato per loro
un evento totalmente casuale ed imprevedibile, dove le responsabilità sono da ricercare esclusivamente altrove, tra coloro
che hanno trasportato e custodito a lungo
quella cisterna, il cui lavaggio, questo è
ormai certo, non è mai avvenuto e né mai
iniziato”. Continuano ad essere mesi molto difficili per la famiglia Altomare, non
soltanto per una ferita ancora aperta, ma
anche per la crisi economica che adesso è
costretta a subire. Da quel tragico 3 marzo,
infatti, l’azienda è ancora sotto sequestro
probatorio nonostante le indagini si siano
ormai di fatto concluse. Tutto è ancora
come quel maledetto pomeriggio e la cisterna in questione è ancora lì. “Non riesco
a comprendere perché le autorità giudiziarie – ha dichiarato l’avvocato Magliano
– continuino a rigettare le istanze da noi
presentate per il dissequestro. L’azienda
ha estremo bisogno di riprendere la propria attività, poiché ormai la situazione
economica si sta facendo insostenibile.
In tutto questo periodo di inattività i contatti con alcune importanti aziende per il
lavaggio industriale sono stati perduti, ma
nonostante tutto Susanna Altomare, figlia
del titolare deceduta, è fermamente intenzionata ad andare avanti per non rendere
nulli i sacrifici di suo padre per mettere su
un’azienda come la Truck Center”. Tra i
tanti ad appoggiare gli sforzi di Susanna
Altomare c’è Cosimo Ventrella, l’unico
operaio scampato alla morte per miracolo,
il quale non vede l’ora di ricominciare a
lavorare. “Credo tantissimo nella giustizia – ha concluso Francesca Magliano – e
sono convinta che giustizia in questa tristissima vicenda presto sarà fatta”.
Un anno con Voi
giovedì 18 dicembre 2008
Una tragica catena di solidarietà: era il 1892
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L’evento accadde a Molfetta. I documenti riportati alla luce da Corrado Pisani.
Quella della Truck Center è una tragedia
che ha segnato le coscienze dei molfettesi e
non solo. Una storia di dolore e solidarietà.
Una vicenda che nella sua drammaticità ha
riportato alla luce i veri valori dell’essere
comunità, della solidarietà umana. In quella “tragica catena di morte”, come l’aveva
definita il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, che aveva coinvolto,
uno dopo l’altro, cinque uomini protesi nel
gesto estremo di soccorrere i compagni di
sventura. Una vicenda, quella di Molfetta,
come tante se ne sono registrate e se ne registrano ancora in tutto il territorio nazionale. Spesso “derubricate” a semplici fatti
di cronaca che, al di là del clamore mediatico del momento, si trasformano ben presto nel dolore personale e “silenziosamente rumoroso” di chi in certe tragedie ha
perso un padre, un marito, un figlio. Una
storia quella della Truck Center che ricorda esattamente un’altra tragedia del lavoro
avvenuta a Molfetta oltre cento anni fa e le
cui tracce documentarie sono state portate alla luce da un valente ed appassionato
ricercatore molfettese, Corrado Pisani, autore anche di testi sulle vicende della città
che nel corso di una delle tante ricerche in
archivi e biblioteche ha riportato alla luce
un documento che riporta quanto accaduto
a Molfetta il 23 aprile del 1892.
“Quel giorno – ricostruisce Corrado Pisani per i lettori de ‘il Fatto’ – nello stabilimento a vapore per la distillazione
dell’alcool della ditta Vincenzo Gallo e
Figli, ci si apprestava ‘secondo il solito,
pulire la cisterna contenente il deposito
del vino, quando senza alcun ordine dei
Soci, e senza le precauzioni adoperate le
altre volte, anzi questa volta trasandate
per far presto, trovandosi la lavorazione al
suo termine, dietro ordine del caposquadra Mauro Messina scese in detta cisterna per il primo Francesco Rafanelli […]
ed avendo tardato ad uscire vi scese per il
secondo Michele Allegretti […], e questi
non essendo ricomparso vi scese per il terzo lo stesso caposquadra Mauro Messina
credendo di poter egli salvare gli altri, che
avevano obbedito ai suoi ordini; ma tutti e
tre non ritornarono più, perché appena entrati perderono miseramente la vita asfissiati dall’acido carbonico che lì dentro si
era addensato’”.
La ditta, si riscontra dai documenti dell’epoca, risarcì i danni derivanti da quelle
morti con un’offerta in danaro: 350 lire furono erogate alla vedova del caposquadra,
Maria Giuseppe Gagliardi; 260 lire (totali)
a Giovanni Rafanelli e Vincenzo Allegretti, genitori dei due giovani deceduti.
Da quel lontano 1892 sono trascorsi ben
116 anni ma, paradossalmente, nulla è
cambiato: non sono cambiati i rischi del
lavoro, non sono cambiati i problemi relativi al rispetto delle norme di sicurezza,
non è cambiata la solidarietà umana e il
dolore e le difficoltà economiche che colpiscono quelli che restano. “A tutto questo
ho pensato – ci ha raccontato Corrado Pisani – quando mi sono imbattuto in quel
documento. Ed ho pensato alle famiglie
che hanno perso i propri cari, ieri e oggi,
sul posto di lavoro. Ho pensato a quanto il
lavoro possa dare all’uomo e quanto possa
togliere. Una storia che purtroppo si ripete tragicamente”. La tremenda storia, che
purtroppo appare senza fine, delle “morti
bianche”: un bianco che si trasforma improvvisamente nel tragico nero del lutto. E
che fa soffrire, riflettere e pensare. Anche
a distanza di oltre un secolo.
Cronaca
giovedì 18 dicembre 2008
Periferia a luci rosse.
Una casa di piacere
sotto casa
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I carabinieri scoprono un bordello dove si prostituivano
donne di colore in alcuni sottani di via Pirandello.
Tre gli arrestati ma le indagini continuano.
A ridosso di via Ungaretti c’era un
vero e proprio bordello, una casa di
piacere alla buona, messa in piedi in
un sottano.
L’hanno scoperta i carabinieri che
si sono trovati di fronte a donne e
uomini nudi ed hanno arrestato tre
persone, due donne e un uomo, tutti
di colore, una nigeriana ed una liberiana, entrambe 26enni e un 24enne
nigeriano. La prima è accusata di favoreggiamento alla prostituzione e
all’immigrazione clandestina, mentre
la liberiana e il nigeriano sono accusati di “inosservanza dell’ordine di
espulsone”.
Da qualche giorno i militari, a segui-
to di alcuni appostamenti effettuati in
via Pirandello, avevano individuato
un’abitazione sospetta.
L’8 dicembre scorso hanno fatto irruzione e dubbi sono diventati certezze.
Ad aprire la porta si è presentata una
donna seminuda, successivamente
identificata nella 26enne nigeriana,
che, su richiesta dei carabinieri, ha
mostrato un contratto di locazione
della casa e un regolare permesso di
soggiorno.
Per vederci chiaro, i militari hanno
proceduto ad una ispezione dell’appartamento. Nelle camere c’erano
soltanto alcuni letti e una illuminazione soffusa, numerosi profilattici,
corredi intimi sparsi qua e là. E poi,
nascosti in un sottoscala, hanno scovato gli altri due extracomunitari, il
24enne e la 26enne liberiana, nudi,
i quali, condotti in caserma e, una
volta identificati, sono risultati essere irregolari sul territorio italiano,
in quanto entrambi destinatari di un
provvedimento di espulsione emesso
da due questure differenti. Accertate
le loro responsabilità, i tre sono stati associati nella casa circondariale
di Trani a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Il bordello era assolutamente lontano
dallo sguardo di occhi indiscreti. I
clienti avevano la possibilità di pas-
sare inosservati. Prima di arrivare all’ingresso della casa di piacere c’era
un cancello e un ampio parcheggio. A
poche decine di metri di distanza c’è
anche un supermercato. L’eventuale
cliente, nel caso in cui si fosse imbattuto in conoscenti e amici, poteva
giocare eventualmente sull’equivoco. Via Pirandello è una strada senza
uscita ma è a pochi metri dal sovrappasso di levante in grado di garantire
ogni possibile via di fuga. Al momento non è chiaro da quanto tempo il
bordello fosse in attività. Per questo
sono in corso indagini coordinate dal
sostituto procuratore della repubblica
di Trani, Luigi Scimè.
Cronaca
giovedì 18 dicembre 2008
Alla sbarra il “direttore di banca”
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Donato Piazzolla, che fece picchiare un giovane imprenditore edile “colpevole” di aver preteso il pagamento dei
lavori effettuati alla sua residenza estiva, ha scelto il rito ordinario. Stessa scelta anche per suo cognato.
A maggio scorso c’era stato il colpo di scena. I legali di Donato Piazzolla, il quarantatreenne di Canosa,
direttore di banca che a gennaio di
quest’anno, fu arrestato dai Carabinieri di Molfetta perché accusato,
a vario titolo, di estorsione aggravata e lesioni ai danni di un giovane imprenditore edile di Molfetta,
nel corso dell’udienza in Camera
di Consiglio, fecero dietro front. In
pratica riferirono al giudice per le
indagini preliminari, Grazia Miccoli, che aveva accolto la richiesta di
patteggiamento avanzata dallo stesso Piazzolla, che il loro cliente optava per il giudizio ordinario. Non
era più disposto a patteggiare. Se il
patteggiamento fosse stato accordato
Piazzolla (al quale contestualmente
alla richiesta di patteggiamento della
pena era stata restituita la libertà, non
sussistendo più le esigenze cautelari)
sarebbe stato condannato a due anni
e sei mesi e al pagamento delle spese
processuali.
Donato Piazzolla e altre quattro persone (Giuseppe Caputo, cinquanta-
cinque anni, di Cerignola, Sabino
Sangermano, trentacinque anni, anche lui di Canosa, cognato del direttore, Michele Migliaccio, trentuno
anni, e Giuseppe Balducci, cinquantasette, di Corato), come si ricorderà, erano stati arrestati tra il 7 e il 12
gennaio scorso dai Carabinieri della
compagnia di Molfetta. Tutti erano
accusati, a vario titolo, di estorsione
aggravata in concorso e lesioni. Le intenzioni di Piazzolla e dei suoi legali
sono state confermate nell’udienza
preliminare dell’11 dicembre scorso.
Insomma si va a giudizio ordinario.
Nel processo l’Associazione Provinciale Antiracket si è costituita parte
civile con l’avvocato Maurizio Altomare. Ha scelto il giudizio ordinario
anche Sabino Sangermano, cognato
di Piazzolla. Le altre persone implicate nella vicenda hanno optato per
il rito abbreviato. L’udienza è stata
aggiornata al 26 febbraio prossimo.
Donato Piazzolla, come hanno ricostruito le indagini dei Carabinieri,
direttore dello sportello della banca Popolare di Bari a Molfetta, per
tramite di suo cognato, Sabino Sangermano, commerciante di auto, raggiunse un capo clan, Giuseppe Caputo per convincere l’imprenditore edile ventisettenne di Molfetta, che, da
ottobre del 2006 a maggio del 2007
gli aveva ristrutturato la villa di
campagna, ad accettare quindicimila
euro a fronte di lavori per ottantottomila euro. Giuseppe Caputo si rivolse a due sgherri di Corato, Michele
Migliaccio e Giuseppe Balducci,
rispettivamente di 31 e 57 anni, per
indurre il ventisettenne a firmare un
atto transattivo con il quale dichiarava, senza che questo fosse mai avvenuto, di aver ricevuto da Piazzolla
25mila euro come pagamento per i
lavori effettuati. Il primo contatto tra
gli sgherri e l’imprenditore avvenne
in una stazione di servizio. In quella
circostanza l’imprenditore venne accoltellato. I Carabinieri avviarono le
indagini partendo proprio dal referto
dell’ospedale dove l’imprenditore
venne accompagnato per farsi curare le ferite subite. Una volta vinta la
ritrosia della vittima, riconosciuta
nel filmato del pestaggio, recuperato dal circuito di video sorveglianza
istallato presso il distributore di carburanti, gli investigatori espletarono una serie di attività tecniche che
dopo aver chiarito i rapporti tra tutti
i personaggi della vicenda, consentirono di dare esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse,
sulla scorta delle prove raccolte, dal
Gip presso il Tribunale di Trani, dottor Roberto Oliveri del Castillo, su
richiesta del pubblico ministero, Ettore Cardinali.
I primi a finire in manette furono Michele Migliaccio e Giuseppe Balducci. L’arresto avvenne per strada, su
via Dante, poco prima delle 16.30, a
pochi metri di distanza dalla Cattedrale, lunedì 7 gennaio. I Carabinieri, a bordo di un’auto civetta e in abiti civili, arrivano vicino al bar che si
trova quasi di fronte alla Cattedrale.
Si fermano accanto ad una delle auto
in sosta all’interno della quale si trova
un uomo. Un altro uomo è all’esterno
dell’auto, a qualche metro di distanza. I militari escono dall’auto, estraggono le pistole, bloccano i due uomini, li spingono a terra, li ammanettano
e li portano via mentre i passanti, gli
automobilisti, tutti i presenti si interrogano increduli. Poi tocca agli altri.
Solo qualche giorno dopo i contorni
della vicenda diventarono più chiari.
Paradossalmente da quel momento
per l’imprenditore rimasto vittima di
una storia che è davvero più grande di
lui comincia la discesa verso gli inferi. Nessuno vuole più avere rapporti
di lavoro di lavoro con lui. Temono
eventuali ritorsioni. La risalita per
lui, che nel frattempo si è indebitato
facendo affidamento su un compenso che non è mai arrivato, sarà difficile. Accanto all’imprenditore, da
subito, c’è l’avvocato Andrea Calò.
Immediatamente arriva il sostegno e
la collaborazione dell’Associazione
Provinciale Antiracket. A meno di un
anno da quei giorni oscuri si arriva al
processo.
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Attualità
Festeggiare senza pericolo
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Ecco i consigli dei Carabinieri per evitare che un
momento di gioia possa trasformarsi in tragedia.
Come ogni anno, dicembre è il periodo dell’acquisto ed utilizzo più frequente dei fuochi d’artificio e come
sempre la cronaca riporta incidenti,
anche mortali, e sequestri ingenti di
“botti illegali” in varie parti d’Italia.
“Ci teniamo a ricordare, soprattutto ai giovani – si legge in una nota
del Comando Provinciale Carabinieri di Bari – che si può fare festa
rinunciando agli effetti spettacolari
dei fuochi d’artificio proibiti, perché
sono estremamente pericolosi”. Ogni
anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per
educarli nel corretto uso dei fuochi
pirotecnici legali e disincentivare
l’acquisto dei pericolosissimi fuochi
illegali che tante vittime mietono,
specie nei giovani di età compresa tra
gli 11 e i 14 anni. Anche quest’anno,
il campionario dei fuochi d’artificio
è assortito, ma anche estremamente
pericoloso, specie di quelli proibiti.
I nomi poi sono veramente fantasiosi
per stuzzicare la curiosità degli acquirenti: il “Pallone di Maradona”,
la bomba “Osama Bin Laden” e le
più conosciute “cipolle” sono infatti
dei veri e propri ordigni che possono
causare gravi danni. Saliti in “cattedra” i Carabinieri “Artificieri” hanno
illustrato agli alunni di varie scuole
di Bari e Provincia, quali sono i fuochi pirotecnici di libera vendita ed
impiego, le modalità di accensione e
i pericoli derivanti dai fuochi d’artificio, per educarli nel loro corretto
uso, ricordandogli di usarli solo sotto la guida dei genitori. Tante altre
iniziative verranno avviate in questi
giorni dai Carabinieri, impegnati in
una “battaglia” fatta non soltanto
di repressione, ma anche e soprattutto di prevenzione. Ingenti sequestri di “botti illegali” sono già stati
eseguiti in varie parti d’Italia e altri
ne seguiranno, ma la battaglia potrà
essere vinta soltanto se si riuscirà a
far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale, che si può fare festa
rinunciando agli effetti spettacolari
dei fuochi d’artificio proibiti, perché
sono pericolosi, e ponendo maggiore attenzione nell’uso di quelli consentiti. In questi casi, quasi sempre
gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità. Il dubbio che
più spesso abbiamo di fronte ad un
fuoco d’artificio è se sia o non vietato: i giochi pirotecnici autorizzati
e in libera vendita devono riportare
sulla confezione un’etichetta con il
numero del decreto ministeriale che
ne autorizza il commercio, il nome
del prodotto, la ditta produttrice, la
categoria d’appartenenza e le modalità d’uso; possono essere venduti in
tutti gli esercizi che sono in possesso
di licenza per la vendita di giocattoli
e possono essere acquistati da tutti,
purché quattordicenni; se il gioco
pirotecnico che state acquistando è
privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito; ricordate che alcuni
giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono
causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose;
i prodotti pirotecnici classificati dal
Testo Unico delle Leggi di Pubblica
Sicurezza in IV (artifici e prodotti
affini negli effetti esplodenti) e V
categoria (giocattoli pirici), invece,
possono essere venduti solamente
nei depositi dei fuochi d’artificio o
nelle armerie autorizzate e acquistati con porto d’armi o nulla osta,
sempre comunque con l’obbligo di
denuncia alle forze dell’ordine, ma
non possono essere accesi senza licenza. È assolutamente vietato vendere e acquistare prodotti clandestini. Costituisce reato, che punisce
sia il commerciante sia l’acquirente.
Nei casi dubbi, prima di acquistare
il prodotto, rivolgetevi ai carabinieri
telefonando al 112.
giovedì 18 dicembre 2008
Attualità
giovedì 18 dicembre 2008
I suggerimenti degli artificieri
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Ecco
i
consigli
dei
Carabinieri per
sicurezza.
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festeggiare
• Non acquistare e non usare mai fuochi d’artificio proibiti, sono
pericolosissimi;
• Acquista da commercianti autorizzati soltanto fuochi consentiti e lascia che
ad accenderli sia un adulto. Affidati al buon senso e se hai l’impressione di
essere di fronte ad un venditore improvvisato, lascia stare e vai da un altro;
• L’uso improprio dei fuochi d’artificio, di qualunque tipo, può comportare gravi
conseguenze: ustioni, perdita delle dita, delle mani, della vista e lesioni più gravi;
• Prima di accenderli leggi e segui attentamente le istruzioni. Ancor
prima, però, controlla che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione ovvero che non presenti segni d’umidità o di danneggiamento
che possano determinare la fuoriuscita di polvere pirica;
• Quando accendi un fuoco d’artificio non indossare indumenti in pile
o di fibra sintetica oppure acetati: una scintilla potrebbe incendiarli;
• Se un fuoco d’artificio non si accende subito non ritentare, buttalo via;
• Non tentare di riaccendere botti inesplosi che trovi per strada;
• Usa i fuochi d’artificio consentiti in luoghi aperti, comunque lonta-
in
tutta
no dalle persone e da materiale infiammabile;
• Non unire o accendere contemporaneamente più fuochi;
• Quando qualcuno usa i fuochi d’artificio, mettiti al riparo;
• Nell’accendere quelli consentiti ricordati di: posizionare il fuoco su
una superficie piana o, in caso di razzi, perfettamente in verticale, non
utilizzando bottiglie di vetro; non tenere mai con le mani razzi, candele
o petardi; allontanati immediatamente e non accendere razzi o petardi
con la miccia corta, potrebbero esploderti in mano da un momento all’altro; non gettare e non indirizzare mai petardi o razzi verso le persone; non far esplodere mai petardi o razzi in bottiglie o dentro contenitori
fragili, perché rompendosi possono produrre pericolose schegge;
• Non cercare di costruire un petardo di dimensioni maggiori utilizzando le polveri di più petardi;
•
Evita di trasportare materiale pirotecnico in macchina e di usare
fiamme libere (accendini, fiammiferi, sigarette, ecc.) nelle vicinanze.
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Informazione pubblicitaria
giovedì 18 dicembre 2008
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ANTICHE TECNICHE ORIENTALI PER UN MASSAGGIO CON MATERIALI DALLE PROPRIETÀ
BENEFICHE. ECCO I MOTIVI DEL SUCCESSO, ORMAI EUROPEO, DEI LETTINI DEL BENESSERE
La tecnica commerciale è assolutamente
originale: i negozi Asiagem sono aperti tutti i giorni e offrono gratuitamente prove di massaggi con i loro lettini.
Chiunque, senza alcuna formalità, può
presentarsi e chiedere di fare le sue prove
per un periodo, senza pagare nemmeno
un centesimo. Chi vuole può acquistare
il lettino per continuare a usarlo comodamente a casa propria. In questo modo,
sono nati dal 2004 ben 31 negozi in tutta
Italia ed una ventina sono sparsi in Europa. A Molfetta Asiagem è presente da
due anni e cinquemila persone al mese,
provenienti anche da zone limitrofe, provano il lettino solo dopo aver ascoltato le
spiegazioni dalle presentatrici. Asiagem
NT-005 è un lettino per massaggi ad uso
domestico che produce un benessere generale su tutto il corpo in quanto combina
i principi delle antiche tecniche orientali
con la moderna e occidentale chiropratica. Il lettino è formato da proiettori interni di giada riscaldata che rilasciano un
tepore molto dolce e avvolgente. Perché
di giada? Perché è una pietra le cui virtù
benefiche sono note da cinquemila anni!
Anche i proiettori esterni sono fatti di
ASIAGEM
e dalle tensioni accumulate dalla vita
sfere di giada che si utilizzano per esercitare pressione sui punti che ne hanno
bisogno. I rulli interni scorrono lungo
la schiena massaggiando e riscaldando
i muscoli, seguendo le linee naturali del
corpo e spostandosi su dei binari interni
dalla forma ergonomica.
“Perché è gratis? Perché Asiagem è certa
dell’efficacia dei suoi prodotti e lavora
con trasparenza. Quale altra azienda ci
da questa possibilità oggi? Molte persone purtroppo stentano ancora a crederci,
sono scettiche. Ma più di 200 persone al
giorno, scettici inclusi, frequentando il
nostro negozio, colgono questa opportunità sensazionale e scoprono un nuovo
modo di star bene! A maggior garanzia
dei nostri ospiti abbiamo voluto delle certificazioni molto importanti: CE,
TÜV, GS, UNI-EN-ISO 9001:2000 ed
il marchio SINCERT, che pochissime
aziende italiane hanno. Questo rassicurerà certamente anche le persone più dubbiose” dice il Direttore Asiagem Roberto
Spagnoletta. Tra gli effetti benefici del
lettino NT-005 c’è quello di favorire un
benessere psicofisico, in quanto tende a
rilassare i muscoli contratti dallo stress
quotidiana, come lo stare molto tempo in
piedi (a stirare, a cucinare, a pitturare…)
o molto tempo seduti (a cucire, a vedere
la TV, a fare lavori d’ufficio…), la scarsa
attività fisica (per pigrizia, per mancanza
di tempo o per impossibilità fisica…), i
lavori stancanti (agricoltore, muratore,
autista, gli addetti al carico e scarico merci…); inoltre questo massaggio produce
una sensazione di leggerezza e di energia; il calore del raggio infrarosso e della
moxa facilita un rilassamento profondo
simile al sonno. Terminati i 36 minuti
della prova del massaggio, la sensazione
è di maggiore fluidità nei movimenti, di
scioltezza, di benessere totale, pronti per
affrontare una giornata faticosa o magari
rigenerati dopo una giornata stressante e
piena di impegni. Questo massaggio è
ottimo anche per i giovani ragazzi, che
piegati sui libri o davanti ad un computer, trascorrono ore ed ore seduti, o forse
sono talmente pieni di attività che già da
piccoli manifestano forme negative di
stress. Cos’è lo stress? È l’insieme dei
problemi, delle preoccupazioni e delle
emozioni che quotidianamente dobbia-
mo affrontare, relativamente al lavoro,
alla famiglia, al denaro, ai traumi, alle
malattie e a tutto ciò che può addurre
tensioni. Il Direttore Asiagem Valentina
Teodori, educatore psicomotorio, spiega
che “il corpo umano, per affrontare i molteplici attacchi di stress, mette in moto un
meccanismo di autodifesa, ereditato dai
tempi preistorici, che comporta il rilascio di una sostanza di natura ormonale:
l’adrenalina. L’adrenalina ci è servita in
passato per avere la giusta carica nel corpo per batterci con un grosso animale o
per scappare. Quindi se prima potevamo
scaricare questa carica energetica battendoci o scappando, questo oggi diventa
sempre più impossibile… pensate al vostro ambiente di lavoro, non si può certo
rispondere ad un attacco verbale con la
violenza e nemmeno con la fuga; idem
quando siamo nel traffico cittadino o in
alcune particolari condizioni familiari o
economiche… e allora ben venga tutto
ciò che può allentare le nostre corde tese!
Il massaggio del lettino Asiagem è assolutamente adatto a farci tollerare meglio
lo stress quotidiano, visto che ormai è entrato a far parte del nostro stile di vita”.
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giovedì 18 dicembre 2008
Auguri Molfetta da...
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Si avvicina il Natale e ci accingiamo a vivere
un nuovo anno. Questo momento per me è
l’occasione per augurare a tutti i cittadini benessere, prosperità e serenità da vivere nelle
proprie famiglie e con i propri affetti. È anche
un momento per tracciare un breve bilancio di
quanto realizzato in questi mesi dalla nuova
amministrazione comunale da me presieduta.
Il dato di fondo è che in un momento di grave difficoltà internazionale, la nostra città si
avvia ad avere un bilancio risanato e gestito
con grande rigore e trasparenza, un bilancio
serio che ci consentirà presto di tornare a fare
investimenti e ad avere ancora più capacità
di spesa per le persone più deboli della nostra città. Avevamo preso l’impegno per una
città più pulita, più sicura e più tecnologica e
su questa stiamo ben lavorando. In silenzio,
come è nostro costume, solo con la “voce”
forte dei risultati che sono sotto gli occhi di
tutti: continua il recupero del Centro Storico
attraverso i finanziamenti ottenuti del Contratto di Quartiere II ma anche grazie agli eventi
di spettacolo patrocinati dal Comune; inoltre,
a gennaio sarà definito da parte dell’Agenzia
del Demanio l’affidamento in concessione per
il recupero del bellissimo Palazzo Dogana e
presto anche la chiesa di Sant’Andrea tornerà
a risplendere. Il porto commerciale è una realtà concreta che si può toccare con mano. Inoltre, Molfetta è entrata a far parte del Distretto
Pugliese della Logistica ponendosi, insieme a
Mai, come in questo periodo di crisi, non
solo economica, della nostra società sono
necessari auguri di speranza e di fiducia
per il futuro. Eppure vorrei che queste festività siano anche occasione di profonda
riflessione. Un po' di riposo e di apparente
tregua dai ritmi infernali possono consentirci di disvelare i meccanismi di una società vissuta sull’apparenza più che sulla
realtà, in cui la rincorsa ai profitti facili ha
la meglio sulla realtà di attività stabili, non
precarie che assicurino dignità e opportunità ai tanti. Che il periodo di festività che
ci attende possa essere dunque un'occasione per ricordarsi che l'uscita da ogni
situazione difficile dipende da noi, in primo
luogo dal rendersi consapevoli che ciò che
non va nel vivere comune dipende sempre, in ultima istanza, da quello che ognuno di noi ha fatto e fa per il miglioramento
generale delle condizioni di dignità di tutti
e tutte, senza barriere sociali, culturali, religiose. Serve che ciascuno di noi assuma
su di se la responsabilità di un nuovo percorso collettivo, scevro da egoismi, furbizie, sopraffazioni. Auguri di buone feste.
Antonello Zaza
Assessore Provinciale alla
Solidarietà Sociale
Taranto, al centro dello sviluppo economico
della regione Puglia. Abbiamo ristrutturato le
piazze e la città è più pulita. Ancora molto ovviamente abbiamo in programma di realizzare
e continueremo a lavorare con ogni impegno
possibile per costruire quella Molfetta che una
nota rivista nazionale ha già definito la “Principessa del Sud”. Il 2009 che verrà sarà l’anno
del Museo Archeologico del Pulo, della Cittadella degli Artisti, sarà l’anno dell’arredo urbano, dell’Ipermercato all’aperto, della valorizzazione del nostro commercio di prossimità. Ma
sarà anche un anno difficile nella misura in cui
avvertiremo gli effetti della recessione mondiale. L’amministrazione comunale, però, farà
la sua parte il meglio possibile alimentando lo
sviluppo già in atto della zona industriale, affinché i nostri giovani abbiano una prospettiva
di lavoro e le imprese sentano meno i morsi
della crisi economica. In questo momento
voglio però augurare a tutti voi un sereno e
felice Natale. Portate questo mio augurio nelle
vostre famiglie e alle persone a voi più vicine.
Desidero, in particolare, rivolgere un pensiero
agli ammalati, ai disabili e agli anziani soli della
nostra città affinché questo Natale porti loro un
raggio di luce. Un augurio a tutti voi, alle giovani e ai giovani, alle bimbe e ai bimbi. Buon
Natale e soprattutto un grande anno nuovo.
Sen. Antonio Azzollini
Sindaco di Molfetta
14
Un anno a Molfetta
Il 2008 va in archivio…
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Era il 5 dicembre 2007 quando “il Fatto” con le sue prime 20mila copie faceva il suo esordio, entrando
nelle case dei molfettesi per raccontare la vita quotidiana di una città che mai come quest’ultimo anno ha
attraversato momenti più tragici che lieti, portando il nome di Molfetta troppo spesso sulle pagine della
cronaca nera nazionale. La nostra testata ha salutato velocemente il 2007, vivendo a pieno, grazie anche al sito
internet e alla web tv, un 2008 davvero molto intenso. La tragedia della Truck Center, le improvvise elezioni
amministrative, la scomparsa della Molfetta Calcio, il salto di categoria della Virtus Basket, il sangue
versato sulle strade in estate e la riapertura del Pulo. Qui di seguito mese per mese proviamo a riproporre
gli avvenimenti che hanno contraddistinto i giorni di un 2008 mai banale, come mai banale è la vita in questa
città, croce e delizia di chi è abituato a interrogarsi sul suo futuro.
Gennaio
Sembra aprirsi nei migliori dei modi il nuovo anno
per la politica molfettese, che nel mese di gennaio
vive un periodo di relativa serenità grazie alla nascita
del Popolo della Libertà e ai primi passi mossi dal
Partito Democratico, in attesa, quest’ultimo, di eleggere con le primarie i membri del coordinamento cittadino. Gennaio non trascorre sereno per i Vigli del
ga del giovane artigiano Beppe Paparella. A febbraio
si costituisce il consorzio “Polje” per la gestione del
Pulo, in completo stato di abbandono e degrado. Il 9
febbraio tornano a splendere in Cattedrale le tele del
presbiterio e del transetto, mentre sempre nello stesso
giorno in una cerimonia solenne avviene l’ostensione
del cranio di San Corrado nel busto argenteo appena
restaurato. Per lo sport il Molfetta Calcio guadagna 9
punti in 3 partite e punta dritto alla salvezza, mentre
la Virtus Molfetta si gode la testa solitaria della classifica dopo un striscia positiva di successi.
Marzo
Fuoco, costretti a manifestare per le precarie condizioni di lavoro in una caserma fatiscente quanto obsoleta. Intanto nei primissimi giorni del 2008 un triste
episodio di racket scuote la città intera: un direttore
di banca assolda un boss della malavita per estorcere
denaro ad un imprenditore locale, in cinque finiscono
in manette. Il 21 gennaio, a seguito di un incidente
stradale, muore il caporalmaggiore Luigi Squeo, di
ritorno insieme ad altri suoi tre compagni da una missione in Libano. Il 2008 è l’anno del cinquantenario
della morte di Giulio Cozzoli e Molfetta decide di celebrarlo allestendo una Gipsoteca presso la Fabbrica
di San Domenico e riportando alla luce la Maddalena
definita “Scandalosa”. Per lo sport storiche vittorie in
Coppa Italia del Real Molfetta calcio a 5 e dell’Azzurra Volley (3-0 sul Turi in finale).
Febbraio
La crisi politica nazionale dovuta alla caduta del Governo Prodi ha le sue ripercussioni anche a Molfetta,
dove il sindaco Antonio Azzollini il 4 febbraio rassegna le sue dimissioni per candidarsi nuovamente al
Senato. Anche il Consiglio Comunale viene sciolto e
la città intera si prepara ad affrontare una nuova tornata di elezioni amministrative. Prima di rassegnare
le sue dimissioni, Azzollini dà il via ufficialmente alla
costruzione del nuovo porto, mentre vengono eletti i
nuovi vertici cittadini del Pd e nasce il movimento
civico “Molfetta in Azione” ad opera di alcuni ex militanti di An. La dottoressa Antonella Bellomo torna a
Molfetta nel ruolo di commissario prefettizio sino alla
proclamazione del nuovo sindaco. Due anni e 6 mesi
è la condanna combinata al direttore di banca responsabile del pestaggio di un imprenditore locale. Tutto
questo mentre in un bar di via Baccarini vengono rubati in nottata centinaia di biglietti di “Gratta e Vinci”
e viene data alle fiamme nel Centro Storico la botte-
Il 3 marzo la città intera rimane scossa da una tragedia senza precedenti: 5 persone, tra cui il titolare,
perdono la vita presso la Truck Center nella zona Asi
a causa di un’esalazione di acido solfidrico mentre si
procedeva al lavaggio di un’autocisterna. Il 5 marzo
un corteo formato da migliaia di persone tra studenti, operai, politici e sindacati sfila tra le vie cittadine
per manifestare contro le morti bianche. Anche Prodi
giunge a Molfetta, mentre Napolitano e il Papa Benedetto XVI non fanno mancare i propri messaggi di
cordoglio. Tutta la stampa nazionale si interessa alla
vicenda. L’11 marzo ancora un’altra tragedia: Luigi
Tedesco a bordo del motopeschereccio “Kalipso”
cade in mare e perde la vita nelle acque al confine
tra la Puglia e la Calabria. Intanto si delineano i 3
schieramenti politici per le elezioni amministrative
di aprile: Azzollini si ricandida a sindaco insieme a
Mino Salvemini (a capo di uno schieramento di centrosinistra allargato) e Antonello Zaza per la Sinistra
Arcobaleno. Si aprono i tradizionali riti della Settimana Santa Molfettese prima della celebrazione della
Pasqua il 23 marzo. Con l’allestimento di due sale
all’interno della Fabbrica di San Domenico, si concludono le celebrazioni per il cinquantenario dalla
morte di Giulio Cozzoli: vengono esposti più di un
centinaio tra schizzi preparatori e bozzetti in terracotta dell’artista. Mentre il Molfetta Calcio e il Real
Molfetta continuano a guadagnare punti preziosissimi, l’Hockey Club è autore di opache prestazioni. Testa della classifica anche per la Ragno Molfetta nella
B2 di pallavolo.
Aprile
A
g
s
g
P
e
è
f
S
c
p
d
La Forgia. Il 10 dicembre viene ripescato il corpo di
Luigi Tedesco, disperso da oltre un mese. Per quanto concerne la cultura, il 4 aprile viene presentato il
“Quercus Culinay Team”, squadra che rappresenterà
i Cuochi Baresi in Italia e all’estero. Mentre il Liceo
“Wagner” prosegue i suoi appuntamenti musicali,
l’IPSSAR dà il via all’8° edizione delle “Giornate dell’Arte”. Per lo sport sia la Ragno Volley che
l’Azzurra Molfetta conquistano matematicamente la
promozione. La Virtus Basket si prepara ai play off
promozione, mentre sfuma definitivamente il sogno
di tornare in A1 per l’Hockey Club.
Maggio
Il 1° maggio Antonio Azzollini è nominato sindaco di
Molfetta. Lo stesso primo cittadino continua a mantenere le riserve per la sua nuova squadra di governo.
Soltanto pochi giorni prima della fine del mese si tiene una conferenza stampa dove vengono presentati
9 assessori su 10, peraltro senza deleghe. Si conosce
soltanto il nome del vicesindaco, individuato nella
persona di Pietro Uva. Azzollini, che nel frattempo
ha ottenuto l’incarico di Presidente della Commissione Bilancio al Senato, non garantisce la presenza di
donne in Giunta e scoppia di conseguenza la protesta
da parte della Consulta Femminile. Intanto in città si
apre un serrato dibattito sulla Powerflor, centrale a
biomasse che sorgerà sulla strada per Bitonto. Il 12
maggio si tiene addirittura una conferenza per discu-
tere sull’argomento, che desta perplessità nel Comitato “No Centrali”. Quattro carabinieri accusati di
favoreggiamento nell’omicidio Bufi vengono assolti.
Dal 3 al 18 maggio va in scena la 3° edizione di “Arte
Donna”. Nei primi giorni di maggio viene presentato
il libro dell’archeologa Francesca Radina “Natura,
Archeologia e Storia del Pulo”, mentre il 18 maggio
viene posta la prima pietra della nuova chiesa della
“Madonna delle Rose”. Salvezza guadagnata per la
Molfetta Calcio, vittoriosa nei play-out contro il Cerignola. La Virus Basket raggiunge la finale dei playoff dopo aver battuto per 3 confronti a 2 il Catanzaro.
In finale c’è l’Ostuni.
È stato un mese dedicato quasi completamente alla
politica. Il 13 e 14 aprile si sono tenute le elezioni
politiche e amministrative. Antonello Zaza ottiene
2.112 voti, troppo pochi per tener testa ad Antonio
Azzollini e Mino Salvemini, entrambi destinati a sfidarsi il 27 aprile nel turno di ballottaggio. Alla fine a
spuntarla è ancora Azzollini con il 57% dei voti contro quasi il 43% di Salvemini. L’11 aprile, alla vigilia
delle elezioni, nel corso dell’operazione “Black Out”
cinque persone finiscono in manette per usura e altre cinque vengono denunciate a piede libero. Tra gli
arrestati spiccano i nomi dell’imprenditore Giacomo Giugno
Germinario e del titolare di una tabaccheria Cosimo Nel già torrido caldo di giugno inizia la “Gestione
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giovedì 18 dicembre 2008
Azzollini Bis”: il 20 giugno si tiene il primo Consiglio Comunale, dove viene reso noto il decimo assessore (Mauro Magarelli) e vengono assegnate le deleghe. Tommaso Minervini viene nominato Presidente
Provinciale del Partito Socialista. Per il caro gasolio
e per l’invasione dei prodotti esteri il settore pesca
è in ginocchio: i pescherecci per protesta rimangono
fermi in banchina per due settimane. La “Mazzitelli
Spa”, gestore dell’impianto di compostaggio, viene
condannata anche in secondo grado, mentre viene
presentata richiesta di appello contro l’assoluzione
di Marino Domenico Bindi nell’ambito dell’Omici-
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agosto giunge la sentenza del Consiglio di Stato che
ribalta quella del Tribunale Regionale. L’Ipercoop rimane aperto nonostante le multe comminate dal Comune. Molfetta torna a piangere altre vittime della
strada: nella notte tra il 23 e il 24 agosto Elisabetta
Cagnetta, Annalisa De Ceglia, Lazzaro Rizzi, Sergio
de Gennaro e l’albanese Dritam Hoxla perdono la
vita sulla provinciale per Bisceglie a causa dell’ennesimo incidente stradale. A Molfetta viene proclamato
il lutto cittadino. Prosegue intanto tra le polemiche la
sperimentazione della zona a traffico limitato e del
“Park & Ride”. I militari del Nucleo Sdai danno il via
al brillamento dei primi dei numerosi ordigni ritrovati nel porto di Molfetta e nello specchio d’acqua antistante la città. Il canoista Angelo Mancini nei primi
giorni di agosto completa la sua solitaria circumnavigazione della Sicilia.
Settembre
dio Bufi. Presso la Sala dei Templari viene allestita
dall’Associazione Eredi della Storia la mostra dal titolo: “Molfettesi nell’Africa Orientale Italiana, miti
e verità”. Nonostante la salvezza ottenuta, il titolo
della Molfetta Calcio viene definitivamente venduto
al Putignano; inutili i cortei di protesta. Finisce anche
il sogno promozione della Virtus Basket, battuta in
finale dall’Ostuni.
Luglio
Continuano per tutto il mese di luglio le proteste per la
mancanza di donne in Giunta: Carmela Minuto scrive
al Prefetto. Palazzo Dogana diverrà albergo: questo
è quanto deliberato dal Consiglio Comunale. Per la
cronaca non si può non ricordare il 16 luglio l’eroico
salvataggio in mare di una diciottenne nei pressi della
Bussola da parte di Luigi Saladini, sottocapo di 3°
classe della Guardia Costiera. Il 27 luglio due ragazzi
di 20 e 22 anni perdono la vita a bordo di una moto
a causa di un incidente stradale su via Terlizzi. Il 31
luglio, invece, un altro ragazzo di 17 anni in via Generale Amato muore schiantandosi con il suo scooter
contro un auto. Intanto si procede al parziale restyling
del tratto di spiaggia “Longone della Spina”, mentre
l’Ospedale viene intitolato a don Tonino Bello e guadagna il “bollino rosa”. L’Assessore allo Sport Enzo
Spadavecchia viene assolto per non aver commesso
il fatto nel processo che lo vedeva imputato per voto
di scambio. Il presidente della Provincia Divella dà
il via al ripristino dei luoghi al Pulo e ne promette la
riapertura tra settembre e ottobre. Il 12 luglio Gino
Paoli si esibisce in un gremitissimo Anfiteatro di Ponente: solo la pioggia rovina nel finale lo spettacolo.
Il 26 è invece il turno dell’artista statunitense Dionne Warwick. L’artista Natale Addamiano espone le
sue tele presso la Chiesetta della Morte, la Sala dei
Templari e Torrione Passari. La Virtus Molfetta viene
ripescata nella serie A Dilettanti: inizia una sontuosa
campagna acquisti.
Agosto
È il mese in cui la città pian piano si svuota per le
rituali vacanze estive. In città tiene banco il confronto Comune-Ipercoop per le aperture domenicali. Se
in un primo momento il centro commerciale aveva
avuto ragione dal Tar di Puglia, nella prima metà di
Prosegue il solito scontro Comune-Ipercoop per le
aperture domenicali, mentre il sindaco Antonio Azzollini viene “bacchettato” dal Tar per la questione
della mancanza di donne in Giunta. Il Tar azzera la
Giunta e il primo cittadino è costretto a fornire spiegazioni per la nomina di soli assessori uomini. Sempre
Azzollini con un’ordinanza blocca i lavori in corso
per la nuova foresteria della Guardia Costiera considerata uno scempio ambientale. Guardia di Finanza e
Wwf procedono con il sequestro anche a Molfetta di
numerose traversine al creosoto, pericolosa sostanza
cancerogena. La comunità continua a lamentare una
sporcizia diffusa su tutto il territorio cittadino ed è per
questo che l’Amministrazione Comunale dà il via al
progetto “Molfetta sempre pulita” in collaborazione
con l’Asm. Settembre è il mese dedicato alla Sagra a
Mare della Madonna dei Martiri, quest’anno portata a
mare dal motopeschereccio “Sirio” e dalle damigelle
“Marconi I” ed “Everest “III”. Il 12 settembre va in
scena l’attesissimo concerto di Francesco De Gregori
e nello stesso giorno tornano ad esibirsi numerosi musicisti locali nell’ambito di “Aritmia Meidterranea”.
Il 27 settembre parte Matrimovie, progetto ideato da
Roberto Pansini. Il 3 settembre la Virtus Basket torna in campo per un amichevole contro il Francavilla
Fontana.
Ottobre
Molfetta nel giro di poche settimane è al centro di
un interesse mediatico senza precedenti. La stampa
nazionale e regionale diffonde uno stralcio del Consiglio Comunale del 27 giugno (immagine realizzate da “il Fatto”) dove il Sindaco “sbraita” contro
l’opposizione: in città è polemica. La maggioranza e
una miriade di neonate associazioni protestano contro la costruzione della nuova Capitaneria di Porto,
il cui arretramento costerebbe però milioni di euro.
Francesco Mangiarano vince il ricorso al Tar e sostituisce Michele Di Molfetta tra i banchi dell’opposizione. Il 14 inizia il processo ai danni di Pino Amato
e altre cinque persone per i reati di voto di scambio
e concussione. Intanto quattro pescatori chiedono
l’intervento immediato dell’Arpa e dell’Asl per la
presenza nelle reti di una maleodorante sostanza capace di provocare ferite, asfissia e lacrimazione. La
storica clinica Villa Giustina chiude per trasferirsi a
Conversano. Cambio della guardia al Comando della Compagnia di Carabinieri di Molfetta: il capitano
Domenico del Prete sostituisce Pierluigi Buonomo.
La Virtus Basket perde contro il Latina vincendo
però contro l’Igea Barcellona. Azzurra Volley, Real
Molfetta e Bari Sport guadagnano subito la testa
della classifica.
Novembre
I giudici del Tar di Puglia danno ancora una volta
ragione al Comune per la questione Capitaneria
di Porto: con una sentenza del 6 novembre dichiarano improcedibile il ricorso del Ministero
delle Infrastrutture. Tutto questo mentre lo stesso Tribunale Regionale Amministrativo accoglie
le istanze di Coop Estense per le aperture domenicali e condanna il Comune al pagamento delle
spese. Intanto dopo che il Consiglio Comunale
dedica una seduta intera all’edilizia, Piergiovanni
chiede l’annullamento di una delibera consiliare
sul comparto 18. Nonostante i dati dell’Arpa affermino la presenza di sola alga tossica nelle acque di Molfetta, da uno studio condotto da parte
di ricercatori dell’Università di Napoli (smentita
successivamente) il nostro mare risulta contaminato da arsenico e lewisite. Intanto i pescatori
continuano ad avere problemi di salute. Il settore
oleario è in crisi a causa del continuo calare del
prezzo dell’olio e per le importazioni estere. La
Procura di Trani dichiara concluse le indagini per
la tragedia della Truck Center: sono 7 le richieste di rinvio a giudizio. Nella notte tra il 29 e il
30 una donna muore per un incidente stradale su
via Terlizzi travolta da un furgone con il conducente in evidente stato di ebbrezza. Il Seminario
Regionale di Molfetta compie 100 anni. Viene definitivamente annullato il concerto di Caparezza a
Molfetta. Difficile momento per la Virtus Basket:
il tecnico Sergio Carolillo prova a rassegnare le
dimissioni, ma la società le respinge.
Dicembre
Nel momento in cui scriviamo sono passati appena
quindici giorni del mese più magico dell’anno. Ebbene in questo primo scorcio di mese in città non
ci si è di certo annoiati. La notizia più importante
è la riapertura del Pulo, restituito al pubblico dopo
anni di degrado. Le visite guidate procedono senza
sosta nei week-end. Intanto la questione sulla foresteria della nuova Capitaneria di Porto tiene ancora banco: il Tar di Puglia in data 3 dicembre ha
emesso una nuova sentenza che permette la prosecuzione dei lavori. Per la politica c’è da evidenziare le dimissioni del consigliere Antonello Zaza. Al
suo posto c’è Gianni Porta. I pescatori di Molfetta
continuano a presentare piaghe di ogni tipo sulla
pelle. Nella serata del 5 dicembre tre malviventi a
volto coperto rapinano un agenzia assicurativa del
centro: ferito il titolare. I carabinieri di Molfetta
l’8 dicembre scoprono una vera e propria “casa di
appuntamenti” in via Pirandello: arrestate due prostitute straniere. Il Comune di Molfetta presenta
il suo cartellone artistico “Natale di Stelle”. Una
Virtus Basket troppo distratta perde nel finale le
ultime partite: ora è crisi.
Matteo Diamante
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giovedì 18 dicembre 2008
Gli auguri di Municipale e Finanza
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Sempre in prima linea a tutela della sicurezza della città e dei cittadini.
A pochi giorni dalle feste non potevano
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non giungere messaggi di auguri rivolti
all’intera città. Con piacere li pubbli- La Guardia di finanza di Molfetta nel
chiamo facendoci “megafono” in favo- corso del 2008 ha portato a termine
re dei nostri numerosissimi lettori.
un programma operativo teso a raggiungere gli obiettivi assegnati, ma
L’evoluzione di ogni comunità passa ine- a fornire nel contempo il proprio apvitabilmente attraverso la storia di ogni porto anche in quei settori che sono
singolo uomo, strumento necessario per il apparentemente estranei alla propria
progresso e la prosperità del bene comune. “mission” istituzionale, ma probaLa magia del Natale ci avvolga di bontà e bilmente percepiti come immediatabuoni sentimenti che possano soddisfare le mente utili al cittadino.
attese di ognuno di noi. A nome personale Quindi oltre ai risultati eccellenti ote dell’intero Corpo di Polizia Municipale tenuti per il contrasto all’evasione ed
auguro alla Città di poter realizzare i pro- alla elusione fiscale (ad es. quasi 6
pri sogni e le proprie aspettative, traguardo milioni di euro recuperati a tassazioraggiungibile nel rispetto degli uni verso ne ai fini delle Imposte dirette), nel
gli altri, andando oltre le proprie idee, le controllo della spesa pubblica, del
posizioni sociali, i ruoli istituzionali.
sommerso da lavoro, delle agevolaIl Santo Natale infonda a tutti noi fiducia zioni in prestazioni sociali e sanitarie,
in noi stessi e speranza per il domani.
sono stati conseguiti ottimi risultati
Sinceri auguri.
nel corso dei numerosi servizi svolti a tutela dell’ambiente, in materia
Cap. Dott. Mauro Giuseppe Gadaleta
della sicurezza sui luoghi di lavoro,
Comandante del Corpo di Polizia contrasto alla contraffazione ed alla
Municipale
immigrazione clandestina, numerose
le violazioni contestate alle leggi sul
commercio ed al codice della strada
e, non ultimo, accertati numerosi reati di ogni tipo grazie alle attività di
iniziativa ed a quelle rese su delega
ed a disposizione della Autorità Giudiziaria.
È stata incrementata la presenza sul
territorio di pattuglie ed evase le numerose richieste pervenute al numero
di pubblica utilità “117”.
I propositi per il nuovo anno sono
quelli di continuare a garantire lo
stesso impegno e, se possibile, un
impegno maggiore, ma nell’augurare
a tutti un meraviglioso periodo festivo non si può fare a meno di chiedere
a tutti lo stesso impegno e collaborazione per migliorarsi e crescere in un
territorio che vanta nobili tradizioni
ed un patrimonio economico e culturale di notevole spessore.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Ten. Giuseppe Romanazzi
Comandante Tenenza GdF Molfetta
In Città
giovedì 18 dicembre 2008
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Vigili del Fuoco: il 2009 l’anno fortunato?
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Dovrebbero cominciare a gennaio i lavori di adeguamento della sede del Distaccamento di Molfetta nella Zona
Artigianale. La conclusione prevista per la primavera.
Sembra volgere finalmente al lieto fine
la vicenda del Distaccamento dei Vigili
del Fuoco di Molfetta, che aveva visito
i pompieri scendere in piazza personalmente per protestare contro le cattive
condizioni della sede operativa. Come
hanno affermato gli uffici comunali e
come ha confermato anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco,
Giovanni Micunco, i lavori di adeguamento presso il Distaccamento di Mol-
fetta partiranno già dal prossimo 8 gennaio e dureranno cento giorni. “Stiamo
attualmente procedendo con la gara di
appalto – ha affermato l’Assessore ai
Lavori Pubblici Mariano Caputo – e
siamo completamente soddisfatti per
essere riusciti a sbloccare una situazione che si era fermata per questioni
prettamente burocratiche, in quanto era
inconcepibile che un corpo così importante per il nostro territorio, con un bacino di utenza così elevato dovesse spostarsi altrove”. Decisiva, per sbloccare
questa farraginosa situazione, è stata
la riunione di giunta del 30 settembre
scorso, nel corso della quale l’amministrazione ha approvato il progetto
esecutivo per lavori di manutenzione e
adeguamento del locale distaccamento. Circa 350mila euro per sistemare
un’area di quasi 2.000 metri quadri,
prospicienti il mercato ortofrutticolo al-
l’ingrosso. I lavori interesseranno la sistemazione dell’autorimessa dove verranno realizzati magazzini, uno spazio
per il pronto soccorso, un’autofficina e
nuovi bagni. Sarà inoltre completato il
castello di manovra così da permettere al personale esercitazioni adeguate
secondo le tecniche di soccorso speleo
alpino e fluviale. Sarà risistemato anche il piano superiore e verrà ampliato
lo spazio esterno con la creazione di
un’area destinata al parcheggio riservato al personale. Verrà installata una
cisterna interrata per il rifornimento di
carburante, compresa l’installazione di
una copertura mediante recupero di una
tettoia in lamiera. “Non possiamo che
essere soddisfatti e nello stesso tempo
fiduciosi – ha commentato il Comandate Provinciale dei Vigili del Fuoco Giovanni Micunco – con la speranza che
i lavori possano realmente iniziare l’8
gennaio e il Distaccamento essere consegnato entro la prossima primavera.
Da un punto di vista tecnico aver dato
il via alla procedura per la gara di appalto per noi significa molto in quanto
possiamo finalmente prendere in consegna i due livelli del fabbricato e poter
di conseguenza estendere il contratto di
pulizia anche agli ambienti superiori.
Finora tutto questo non era possibile”.
Importante, secondo Micunco, in tutta
questione l’apporto fornito dalla stampa. “Credo – ha concluso il comandante – che se i giornali non si fossero
interessati alla vicenda la situazione
sarebbe rimasta pressoché inalterata”.
Dopo 6 anni di attività a Molfetta in
condizioni davvero precarie, finalmente nostri Vigili del Fuoco avranno quello che giustamente chiedono.
Matteo Diamante
Paletti e fioriere mettono a rischio la pazienza dei residenti
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Accade in via Madonna degli Angeli e via San Francesco Saverio. Gli abitanti:“qualcuno vuole privatizzare la zona?”
Abbellire le strade della città con
vasi e fioriere va bene, ma esagerare
e ostruire in questo modo il passaggio
degli autoveicoli allora no. È questa
sostanzialmente la protesta che sta
interessando alcuni residenti di Vico
III Madonna degli Angeli e di Via San
Francesco Saverio a causa del tentativo di “privatizzare” e ostruire con
vasi, fioriere e stendi panni una strada a doppio senso di marcia posta in
una zona della città ad alta intensità
abitativa. Il tutto, la denuncia è dei
residenti, è iniziato qualche anno fa
quando un residente di via San Francesco Saverio aveva piazzato delle
fioriere in pietra al di là di alcuni paletti in metallo sistemati per evitare
agli autoveicoli di sostare. Le fioriere, peraltro disposte a formare quasi
una “verandina” privata, ostruivano
notevolmente il passaggio, ma tale
problema fu risolto grazie all’intervento della Polizia Municipale. Una
situazione analoga si sta verificando
in vico III Madonna degli Angeli,
dove un privato ha pensato bene di
piazzare ben sette fioriere in pietra
qualche centimetro al di là dei paletti in metallo che indicano il divieto
di sosta. “È una situazione assurda
– ha commentato una residente – ben
nota al comando della Polizia Municipale che al contrario di quanto
accaduto per via San Francesco Saverio non interviene nonostante sia
al corrente della situazione. Queste
fioriere ostruiscono il passaggio dei
veicoli in una strada a doppio senso
come questa e non voglio pensare in
alcun modo che si stia cercando di
privatizzare questa strada”. In realtà
colui che ha deciso di piazzare i setti
vasi in pietra potrebbe benissimo arretrarli al di là dei paletti in metallo,
ma in questo caso oltre a dover pagare l’occupazione del suolo al Comune, andrebbe comunque ad ostruire il
passaggio dei pedoni poiché le stesse
fioriere si troverebbero in prossimità
di un marciapiedi. “La soluzione più
opportuna sarebbe quella di eliminarle completamente” ha continuato
la nostra interlocutrice portavoce di
un nutrito numero di residenti della
zona. “Ormai la situazione è divenuta insostenibile – hanno affermato i
residenti – perché non sappiamo più
dove parcheggiare e non ci è concesso nemmeno di richiedere i pass
per la zona a pagamento di corso
Margherita nonostante siamo residenti in una parallela. Mai come in
questo periodo abbiamo collezionato
una numero così alto di multe”. C’è
rabbia nelle parole di questi cittadini i quali hanno chiesto più volte di
trovare rimedio a questa situazione
e soprattutto attendono una risposta
concreta dagli uffici competenti.
Matteo Diamante
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In Città
giovedì 18 dicembre 2008
Pagelle a pagamento: accade nella scuola pubblica
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Il caso denunciato da alcuni genitori. Per il dirigente scolastico un modo per garantire le necessità degli
alunni. Tutto è comunque regolare e assolutamente volontario.
Fino ad una decina di anni fa frequentare la scuola media inferiore
non comportava il versamento di alcuna tassa. Gli unici “esborsi” erano
dovuti all’acquisto di libri di testo e
cancelleria. Attualmente non è proprio così visto che molte tra le scuole
medie di Molfetta “propongono” alle
famiglie degli alunni di versare un
contributo economico per sopperire
a spese di vario tipo come pagelle,
fotocopie, libretti per le assenze e
registri. A sollevare la questione nei
giorni scorsi sono stati i genitori di
alcuni alunni frequentanti la scuola
media “San Domenico Savio”, puntando il dito proprio verso la direzione scolastica dell’istituto e gridando
troppo presto al sopruso e all’ingiustizia. In realtà tutto questo avviene
secondo una normativa ben precisa
autorizzata dal Consiglio d’Istituto
e prevista dall’autonomia scolastica
entrata in vigore già da alcuni anni.
“Mi sembra non proprio corretto –
ha affermato il preside della “Savio”
Francesco De Palma – credere che
solo il nostro istituto proponga di
versare questo contributo di 10 euro,
in quanto ormai questa purtroppo è
divenuta una prassi anche tra gli altri istituti scolastici della città, dove
addirittura la somma si aggira anche intorno ai 15 euro”. Bene fa il
dirigente scolastico della “Savio” a
parlare di contributo poiché non può
assolutamente essere definito come
tassa. “Non ci è permesso di obbligare le famiglie degli alunni a versare
tale somma – ha continuato Francesco De Palma – proprio perché obbligatoria non è”. La verità sta tutta
nel fatto che la scuola pubblica viene
sovvenzionata dal Governo sempre
meno e gli stessi istituti stentano nel
riuscire a trovare i fondi necessari
per sopperire a spese che qualcuno
definisce banali. Stampare pagelle,
registri e libretti per le assenze sono
costi tutt’altro che banali, considerando che per ogni istituto scolastico il Comune paga annualmente per
il diritto allo studio la somma di 3
euro per alunno. Una cifra irrisoria
e indubbiamente insufficiente per
arginare costi di questo tipo. “Ai no-
stri tempi – ha detto il preside – le
pagelle venivano stampate in triplice
copia, una per le famiglie, l’altra per
la scuola e l’altra ancora per l’istituto scolastico che l’alunno avrebbe dovuto frequentare in seguito; lo
Stato garantiva tranquillamente i costi delle pagelle”. Oggi invece tutto
questo non avviene più e le scuole in
base alle risorse economiche predisposte si regolano come meglio possono. Ebbene per un istituto come
la “Savio” frequentato da poco più
di 400 alunni, considerando i 3 euro
ad alunno versati dal Comune, è facile capire come si può predisporre di una cifra che supera di poco i
1200 euro all’anno. Molto probabilmente, come ha riferito il dirigente
scolastico della “Savio”, tra le altre
scuole medie si tende ad inserire tale
contributo economico volontario tra
l’importo annuo riguardante l’assicurazione scolastica. Alla “Savio”
invece questo è il primo anno che si
scindono le due somme, in quanto
inizialmente si pensava di riuscire a
sopperire alle varie spese con fondi
già esistenti. Alla fine questo non è
avvenuto e tanto è bastato a scatenare la polemica di qualche genitore che, probabilmente, come tanti
del resto, sono poco avvezzi a fare
i conti con le numerose spese che la
scuola pubblica deve affrontare per
l’istruzione alle soglie del 2009.
Matteo Diamante
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In Città
giovedì 18 dicembre 2008
Un libro per aiutare i bambini
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Il
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testo scritto da Gianna Sallustio donato
raccogliere fondi da inviare in Guatemala.
L’Associazione Socio Culturale
“Logos” di Molfetta presieduta da
Corrado de Gennaro, unitamente
alla Sezione Arbitri di Calcio “Paolo
Poli” di Molfetta presieduta da Antonio de Leo, ha deciso di affiancare
l’iniziativa della scrittrice professoressa Gianna Sallustio (nella foto),
che ha donato il suo testo intitolato
Mojo… Mojo (Ed. Genesi, Torino,
2008), per raccogliere contributi,
con offerta minima di dieci euro,
destinati alla Casa-Famiglia “San
Domenico Savio”, di Playa Grande
(Guatemala), nella quale sono accolti e curati i minori abbandonati o
sbandati che diventano facile preda
di trafficanti di organi. L’iniziativa
è autorizzata dal Centro Missionario
di Villaverde in provincia di Vicenza. La fattiva operosità del missionario salesiano Padre Tiziano Sofia,
con il quale la professoressa Sallustio ha lavorato in qualità di volontaria in Congo (2004-2005), è volta
a raggiungere l’ampliamento della
struttura che ospita i predetti mino-
Avis: consegnati i riconoscimenti ai donatori
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902
per Medaglie, distintivi e targhe assegnate ai volontari
che si sono distinti per solidarietà.
ri. Lo stesso missionario può essere
interpellato sul numero del suo cellulare (339/17443052). Le offerte
possono essere effettuate presso le
sedi dell’Associazione “Logos” in
via Luciano Manara, 16 (mercoledì
e venerdì dalle ore 19,30 alle 21) e
della Sezione Arbitri in via Palmiro
Togliatti, presso il Palazzetto dello
Sport (lunedì-martedì-giovedì dalle
ore 19,30 alle 21).
L’Avis di Molfetta sempre in prima
linea per la solidarietà e per aiutare
il prossimo. Una vera e propria missione svolta del tutto gratuitamente e
in maniera disinteressata per tentare
di alleviare le sofferenze di chi, per
i più vari motivi, è costretto a ricorrere alle cure dei medici. “Donare
sangue – lo ha ricordato Domenico
Silvestri, presidente della sezione
cittadina, nel corso della cerimonia
di premiazione dei donatori – è un
gesto importante per sé stessi e per il
prossimo. Consente una verifica periodica del proprio stato di salute e
nel contempo contribuisce a rendere
migliore la vita di tanta gente”.
La sezione molfettese, una delle più
attive su tutto il territorio nazionale, conta attualmente alcune migliaia
di soci che, grazie alla straordinaria
collaborazione di tutto il personale
del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Molfetta, contribuiscono a
garantire le scorte di sangue necessarie per fronteggiare le richieste
quotidiane ordinarie e straordinarie.
Proprio per testimoniare l’impegno
dei donatori e per ringraziarli simbolicamente del gesto compiuto,
annualmente vengono consegnati i
riconoscimenti a quanti si sono distinti per numero di donazioni effettuate nel corso della loro “vita da
volontari”.
Sono quindi state consegnate 106
medaglie di bronzo (8 donazioni),
72 d’argento (16 donazioni), 53 in
argento dorato (24 donazioni), 30
d’oro (50 donazioni). Ed ancora 12
medaglie d’oro con rubino (75 donazioni). Inoltre a Michele Gadaleta,
Anna Morrelli, Cosimo Paparella e
Gianfranco Salvemini è stato consegnato il distintivo d’oro con smeraldo per 100 donazioni; a Michele de
Gennaro, Caterina Pisani e Maria Pisani il distintivo d’oro con diamante
per le 130 donazioni effettuate mentre una targa per le 150 donazioni
è stata consegnata a Luigi Binetti,
Enrico de Lillo, Sergio Sulpizio e a
Luigi Campanale per aver raggiunto
le 200 donazioni.
Sport
giovedì 18 dicembre 2008
La Nuova Virtus Basket Molfetta non
riesce a sfatare la maledizione e domenica 14 dicembre colleziona l’ennesima
sconfitta di questa stagione. Di fronte ad
un avversario assolutamente abbordabile, l’Igea Sant’Antimo, il team biancoazzurro non sfrutta il fattore campo e al
termine dei quaranta minuti di gioco abbandona il campo a testa bassa lasciando
spazio ai festeggiamenti dei campani che
disputando una gara accorata portano
via l’intera posta in palio. Coach Sergio
Carolillo schiera all’inizio del match un
quintetto privo di Patrick Nanut ancora
non completamente recuperato dall’infortunio e con Andrea Maggi, Lorenzo
Di Marcantonio, Andrea Malamov, Lillo Leo e Milos Stjepovic.
Partono subito forte gli ospiti che nei
primi tre minuti di gara mettono a segno
un parziale di 8 a 0. I primi due punti
molfettesi arrivano dalla mano di Lillo
Leo che sfrutta a dovere i due tiri liberi
concessi dalla coppia arbitrale composta
dai signori Roberto Biasini e Stefano
Del Greco. Sempre Leo, dopo gli ulteriori due tiri liberi di Malamov e la tripla
di capitan Andrea Maggi, mette la firma
sul primo vantaggio molfettese con un
canestro da due e un tiro libero aggiuntivo: 12-10 per i locali. Vantaggio subito ristabilito da Gatti che a meno di tre
minuti dalla fine del primo quarto realizzava i suoi primi tre punti (alla fine
della contesa sarebbero stati 22, miglior
personale tra tutti gli uomini in campo).
Coach Carolillo a quel punto mandava in
campo Nanut e Mapelli per far rifiatare
Brutta, bruttissima… Virtus
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Sant’Antimo porta via dal “PalaPoli” due punti
importantissimi. La Virtus è inguardabile. Coach Carolillo
riconfermato ma la crisi è sempre più profonda.
Stijepovic e Di Marcantonio. La frazione proseguiva sul binario dell’equilibrio
e si concludeva sul pari 21.
Nel secondo mini tempo niente di nuovo
sotto i riflettori di un PalaPoli che, anche
a causa dello sciopero del tifo organizzato, appariva più silenzioso che mai. Gara
sempre giocata punto a punto e Molfetta
che dava l’impressione di non riuscire
a premere sull’acceleratore, sbagliando
Week end calcistico amaro
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Entrambe sconfitte le formazioni molfettesi. Il Bari
Sport scavalcato in classifica dal Cellamare.
Ultimo week end avaro di soddisfazioni
per il Bari Sport ed il Milan Club, formazioni molfettesi impegnate nel campionato di Seconda Categoria. Per i biancorossi
allenati da mister Angelo Germinario arriva la prima, dolorosa e immeritata sconfitta contro il Palo del Colle. Sul sintetico
amico del “Benedetto Petrone”, Rodolfo
Brattoli e compagni sono costretti a cedere agli ospiti (vittoriosi per 1 a 0) l’intera posta in palio. Una sconfitta che fa il
paio con l’abbandono del primo posto in
903
classifica, conquistato ora dal Cellamare.
Nulla di irreparabile e quindi si pensa
già ai prossimi impegni di campionato.
Anche il Milan Club allenato da Nico
Mininni non sorride: nel derby con il Bisceglie la sconfitta arriva con il risultato
di 2 a 0. Domenica 21 dicembre ultimo
impegno per il 2008: al “Petrone” stracittadina tra le due formazioni molfettesi.
Poi, alla ripresa del campionato, il Bari
Sport ospiterà il Cellamare mentre il Milan Club sarà di scena a Trinitapoli.
qualche tiro facile sotto le plance e non
approfittando dell’avversario certamente
alla portata. Di Marcantonio e Leo erano gli unici due tra le fila molfettesi che
davano continuità alla loro prestazione,
mentre dall’altra parte Colli e Gatti continuavano a pungere ed a restare in attesa
di imprimere una svolta alla gara. Si andava così al riposo lungo sul punteggio di
41 a 39 per i padroni di casa.
21
Dopo l’intervallo il pubblico del PalaPoli
attendeva di assistere ad uno spettacolo
con ritmi più alti e magari più grintoso. Ed
invece si andava avanti al “piccolo trotto” con la contesa che scorreva via senza
particolari sussulti e senza che nessuna
delle due compagini prevalesse sull’altra.
Quando mancavano 4 minuti e 20 secondi al termine della terza frazione coach
Carolillo decideva di mandare in campo
Flavio Parrino, naturale sostituto di capitan
Maggi. La gara scivolava via stancamente
e allo scadere dei trenta minuti di gioco il
tabellone segnava il punteggio di 58 a 57
per i padroni di casa. Nell’ultimo quarto,
contrariamente a quanto avvenuto nelle ultime due gare, non si registrava il crollo degli uomini in biancoazzurro. Ma non c’era
nemmeno da annotare l’allungo dei padroni di casa sugli ospiti che, tranquillamente, badavano a controllare l’avversario in
attesa di assestare il colpo del ko. A trenta
secondi dalla fine, sul risultato di 72 pari e
con Molfetta in possesso palla, si consumava la “tragedia sportiva”. La Virtus perdeva
palla in attacco, Colli realizzava il 74 a 72
quando mancavano 11 secondi e il match
era praticamente archiviato. C’era solo da
mettere a referto gli ultimi tre punti ospiti
“firmati” da Simone Gatti. Finale 72 a 75
e nuova settimana di “passione” per i molfettesi. Domenica i biancoazzurri saranno
di scena a Matera (il 4 gennaio ospiteranno
il Fossombrone) e giocheranno contro l’ex
Francesco Longobardi. Una gara difficile
quella nella città dei Sassi e con un’unica
certezza: in panca siederà ancora, riconfermatissimo, coach Sergio Carolillo.
Un Real a ritmo di tango
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905
Surclassato il Ruvo nel derby al PalaPoli.
Un Real con l’accento “argentino”
surclassa nel derby casalingo contro
il Ruvo gli ospiti e fa sentire sempre
più il fiato sul collo alla capolista Castellana. Nell’incontro di sabato 13
dicembre i ragazzi del duo presidenziale Mele-Metta rifilano all’avversario di turno cinque reti subendone
solo una per giunta per un incidente
in fase difensiva. I calcettisti molfettesi, che avevano iniziato in ombra la
stagione, brillano ora di luce propria e
l’innesto degli argentini Paglia (foto)
e
Marengo
Gonzalo ha
fatto lievitare
la qualità del
gruppo. Sabato 20 è in
programma
l’incontro in
casa del fanalino di coda
Sava. Poi per la prima del 2009, il 10
big match nella città delle Grotte contro la battistrada.
22
Sport
Un pareggio d’emergenza per l’Hockey
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906
giovedì 18 dicembre 2008
Il tennistavolo regala soddisfazioni
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907
In terra emiliana i pattinatori molfettesi impattano contro Le compagni molfettesi proseguono a buoni ritmi nei
il La Mela. Sabato a Molfetta derby contro il Matera.
rispettivi campionati.
Con una formazione che definire di
“emergenza” sarebbe eufemistico, l’Hockey Club Goccia di Sole Molfetta, centra
un pareggio in terra Emiliana al cospetto
del La Mela Montale. La squadra di mister
Vianna deve fare di necessità virtù schierando una formazione priva di Azzollini,
Cirilli, Persia e de Robertis fermi ai box
per problemi fisici di varia natura. In un altro momento della storia della compagine
hockeistica molfettese una situazione del
genere sarebbe stato ovvio preludio della
sconfitta, invece il “nuovo” Hockey Club
del presidente Massimo de Palma dimostra di avere carattere e forse recrimina
un po’ per non essere riuscito a centrare
la vittoria. In Emilia le due reti biancorosse portano la firma dell’argentino David
Vianna capace nel giro di cinque minuti
(al 12esimo ed al 17esimo del primo tempo) di insaccare la pallina per la gioia dei
compagni di squadra. I padroni di casa, che
vivono un momento positivo della stagione, riescono a rientrare in gara prima della
fine del tempo e poi a centrare il pareggio
nella ripresa. Dopo il 2 a 2 i molfettesi
hanno anche tentato di rifarsi avanti ma
un po’ per sfortuna, un po’ per stanchezza,
un po’ a causa delle continue interruzioni
arbitrali (a farne le spese anche Piscitelli e
Vianna espulsi) il pareggio è rimasto il risultato finale che ha comunque consentito
di aggiungere un punto alla classifica e di
allungare la serie di gare senza sconfitte.
Sabato 20 dicembre (inizio alle 20.45) si
torna sulle mattonelle del “don Sturzo” di
Molfetta per una classica del campionato.
A Molfetta arriva infatti il Matera dell’ex
Gianni Massari: un derby del sud che capitan Agrimi e compagni hanno tutta l’intenzione di vincere per chiudere in bellezza il
2008 e per prepararsi alla prima uscita del
2009, il 10 gennaio, ancora in casa, contro
il Follonica ultimo in classifica e già battuto all’andata per 6 a 4.
Prosegue la stagione sportiva delle società pongistiche molfettesi. Sia in campo maschile che in quello femminile i
nostri rappresentanti continuano a farsi
valere dai massimi campionati nazionali sino ai tornei organizzati in ambito
regionale. Nel campionato maschile di
Serie A2, il CTT Molfetta allenato da
mister Alfonso la Ghezza (che scende
in campo anche come giocatore) difende l’attuale terzo posto in classifica a
quota 10 punti e alle spalle della capolista Carrara (16) e dell’ASD Marcozzi
(14). E proprio il Carrara è stato l’ultimo avversario dei molfettesi in campo, oltre che con la Ghezza, anche con
Marco de Tullio e Cheng Siyuan (nella
foto). Di fronte ai temibili e forti avversari i molfettesi hanno potuto poco e si
sono arresi con il risultato di 5 a 3. Il 24
gennaio, alla ripresa del campionato, il
CTT affronterà in casa il Perugia per
continuare a difendere un terzo posto di
assoluto valore.
Terzo posto che dovrà mantenere anche
il TT Inottica Regione Puglia, impegnato nel campionato di Serie A1 fem-
minile. Le cinesi Wang Yu, Tian Jing
e Han You, allenate da Giuseppe del
Rosso, corrono a quota 9 punti dietro
Sterilgarda Castelgoffredo (14) e Sandonatese (12). Nell’ultima uscita del
2008 le “molfettesi” si sono imposte
sul Trieste con il risultato di 4 a 2 nonostante la doppia sconfitta a tavolino per
la forte Wang Yu rimasta ferma a causa
di un infortunio al gomito. Si tornerà in
campo il 30 gennaio a Milano contro la
Sandonatese.
Sport
giovedì 18 dicembre 2008
L’Azzurra sembra aver ritrovato la grinta
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908
Battuto il Sarno al tie-break. Sabato si gioca a Tuglie
poi nella prima del 2009 in campo ad Ostuni.
Bissano la vittoria contro il Montescaglioso le ragazze dell’Azzurra Volley
Molfetta. Nell’incontro casalingo di sabato 13 dicembre capitan Francioso e
Compagne hanno la meglio sull’ostica
formazione campana del Sarno. Alla fine
della contesa le due formazioni in campo
si dividono al posta in palio al termine del
tie-break: due punti rimangono a Molfetta, uno prende la via di Sarno. Un risultato importante e certamente prestigioso
colto contro una formazione che viaggia
in classifica a 21 punti, nove in più delle
molfettesi e che, se non ci avesse messo
lo zampino l’arbitro, avrebbe potuto essere ancora più rotondo. Nel primo set
Marasco è incisiva da posto due e Testini
più a suo agio di banda risulta più presente del solito. La squadra gioca bene
tatticamente e i muri di una Racanati in
gran spolvero e recuperata a pieno dopo il
brutto periodo post infortunio contribuiscono a chiudere il set sul 25 a 22. Anche
il secondo set è degno palcoscenico per
il gioco delle locali. Le insidiose battute
molfettesi mettono in grossa difficoltà la
ricezione ospite: Fortunato è precisa nelle posizioni di difesa, d’Elia contrattacca
spesso e bene con Di Bucchianico e Racanati e Sarno è annichilita. L’Azzurra è a
tratti straripante e perfetta nell’esecuzione
di tutti i fondamentali. Alla fine è 25 a 17
per le molfettesi. La doccia fredda arriva
nella terza frazione quando, dopo un set
giocato sui binari dell’equilibrio, l’Azzurra sul 24 a 22 ha la possibilità di chiudere
set e match. Marasco mette palla a terra
lungo linea ma l’arbitro, tra l’incredulità
generale, la giudica fuori. Ai vantaggi
la spunta Sarno che, da squadra esperta,
sfrutta il momento di sbandamento delle
padrone di casa e si aggiudica anche la
quarta frazione con il risultato di 23 a 25.
Sul “rettilineo finale” però le ragazze di
Annagrazia Matera non si disuniscono e
con grinta conquistano il set chiudendolo
sul 15 a 13. Sabato 20 dicembre ancora
un appuntamento difficile a Tuglie poi
alla ripresa le Molfettesi faranno visita
all’Ostuni ultimo della classe.
La Pallavolo torna da Chieti con un solo punto
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I ragazzi di mister Vito Avellis, sotto di due set, non
riescono a ribaltare completamente l’andamento della gara.
Rischia grosso la Pallavolo Molfetta che a
Chieti, trovatasi sotto per due set a zero, riesce a ristabilire i conti ma non a vincere la
partita. A differenza delle trasferte di Terni e
Spoleto, sono i molfettesi a cambiare marcia.
Spinti dalla grande performance di Kunda,
De Mori e Ripa, i biancorossi tornano con carattere ed energia nel match, aggiudicandosi
terzo e quarto set, rispettivamente per 25-17 e
25-23. Gli uomini di Avellis soffrono le sortite di un grande Cetrullo, opposto dei padroni
di casa, ben coadiuvato dal solito Piccioni e
da Figliolia. Poi nel terzo set la svolta: Figliolia esce per infortunio, ma chi lo sostituisce,
De Leo, non ha la stessa pericolosità. La Pallavolo, al contempo, migliora e trova nei due
centrali, in Bonati e Kunda le proprie armi
migliori. Bruno gioca bene in ricezione, e
tutto sembra girare nella direzione giusta. Il
quarto set è bellissimo, giocato punto a punto, e quando i molfettesi se lo aggiudicano,
la sensazione è che la rimonta possa essere
conclusa alla grande. Il tie-break, però, arride
agli abruzzesi di Di Pinto, che, seppur ai vantaggi (16-14), portano a casa i due punti. Una
conclusione sfortunata, proprio come sfortunata è stata la direzione arbitrale, le cui scelte
spesso hanno fatto discutere. Per la Pallavolo
Molfetta un punto, la sensazione che, senza
quella partenza a vuoto, le cose sarebbero
andate diversamente, ma la certezza di poter ancora dire la sua, lottando partita dopo
partita. Domenica prossima a Molfetta arriva
l’Ostia poi il 3 gennaio ancora in casa contro
il Marcianise. Non prima però, il 23 dicembre, di aver preso parte al concentramento
per gli ottavi ed i quarti di Coppa Italia che si
svolgerà proprio a Molfetta.
HOCKEY
23
BASKET
Serie A2
Serie A dilettanti
Sarzana
Montebello
Thiene
Correggio
MOLFETTA
Modena
Matera
Sandrigo
Lodi
Follonica
30
29
26
25
24
15
10
6
4
1
Latina
Ferentino
Siena
Osimo
Ostuni
Potenza
Trapani
Fossombrone
Palestrina
Sant’Antimo
Barcellona
Matera
MOLFETTA
Firenze
18
18
14
14
12
12
10
10
10
10
6
6
4
4
PALLAVOLO
Serie B1 Maschile
Sora
Gela
Spoleto
Bari
MOLFETTA
Terlizzi
Terni
Chieti
Brolo
Ostia
Fasano
Marcianise
Squinzano
Avellino
Galatina
Foggia
Serie B2 Femminile
31
31
26
24
23
21
20
18
16
15
15
12
12
8
8
8
Matera
Trani
Taranto
Salerno
Tuglie
Scafati
Sarno
Benevento
Sala Consilina
Potenza
Battipaglia
MOLFETTA
Nojaturi
Aversa
Montescaglioso
Ostuni
CALCIO A5
CALCIO
Serie C1
Castellana
R. MOLFETTA
Giovinazzo
R. Mola
Fasano
Pellegrino
Sammichele
Modugno
Ruvo
Cerignola
V. Mola
Spinazzola
Noci
Brindisi
Altamura
Sava
32
30
27
27
25
23
21
19
18
16
13
12
10
8
6
1
Seconda categoria
32
31
28
28
25
25
24
23
22
19
19
18
13
8
5
4
Cellamare
BARI SPORT
Palo del Colle
Conversano
Bisceglie
Bitritto
Trinitapoli
MILAN CLUB
Adelfia
E. Triggiano
Capurso
Altamura
A. Triggiano
Mola
Trani
Cerignola
33
32
30
26
23
21
19
17
17
14
13
12
11
7
5
3
24
Offro Lavoro
giovedì 18 dicembre 2008
800 posti nell’Aereonautica Militare Italiana
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Arriva un’occasione per chi vuole entrare a far parte dell’Aereonautica Militare
Italiana. È indetto, infatti, per l’anno 2009
un bando di arruolamento per complessivi 800 volontari in ferma prefissata di un
anno nell’Aeronautica Militare ripartito
nei seguenti due blocchi di reclutamento,
presso reparti ubicati in varie arie geografiche italiane.
1° BLOCCO, con prevista incorporazione nel mese di maggio 2009, posti n. 400.
La domanda di partecipazione può essere
presentata fino al 12 gennaio 2009, per i
nati dal 12 gennaio 1984 al 12 gennaio
1991, estremi compresi.
2° BLOCCO, con prevista incorporazione
nel mese di dicembre 2009, posti n. 400.
La domanda di partecipazione può essere
presentata dal 2 maggio 2009 al 20 luglio
2009, per i nati dal 20 luglio 1984 al 20
luglio 1991, estremi compresi;
Requisiti per l’arruolamento
Per ciascun blocco, possono partecipare
all’arruolamento, coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza
italiana; età compresa tra il compimento
del 18° anno ed il compimento del 25°
anno; statura minima di metri 1,65 per i
candidati di sesso maschile, di metri 1,61
per le candidate di sesso femminile; godimento dei diritti civili e politici; diploma
di istruzione secondaria di primo grado
(scuola media inferiore). L’ammissione
all’arruolamento dei candidati che abbiano
conseguito un titolo d’istruzione all’estero, è subordinata alla presentazione della
dichiarazione di equipollenza rilasciata da
un provveditorato agli studi a loro scelta,
che dovrà essere prodotta all’atto della
presentazione della domanda con riportato il giudizio sintetico (sufficiente, buono,
distinto e ottimo); assenza di sentenze/decreti penali di condanna per delitti non
colposi, procedimenti disciplinari conclusi con il licenziamento dal lavoro alle
dipendenze di pubbliche amministrazioni,
di provvedimenti di proscioglimento da
precedenti arruolamenti nelle Forze Ar-
910
mate, ad esclusione dei proscioglimenti
a domanda o per inidoneità psico-fisica;
idoneità fisio-psico-attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di
volontario in ferma prefissata di un anno;
non essere stato ammesso al servizio civile
in qualità di obiettore di coscienza, eccetto
il caso di successiva rinuncia, ovvero non
avere assolto agli obblighi di leva quale
obiettore di coscienza; non essere in servizio anche se raffermato/trattenuto, quale
volontario nelle Forze Armate, alla data
ultima di presentazione delle domande di
partecipazione del blocco di riferimento.
Tutti i requisiti sopra indicati devono essere posseduti alla data di scadenza del
termine di presentazione delle domande
di partecipazione all’arruolamento per
ciascun blocco e mantenuti fino alla data
di effettiva incorporazione, fatta eccezione per quello dell’età, pena l’esclusione
dall’arruolamento stesso.
Le domande, indicanti la preferenza all’arruolamento per il 1° blocco, inviate
a mezzo posta, entro i termini previsti e
pervenute dieci giorni oltre il termine stabilito per lo stesso blocco, saranno ritenute valide per l’arruolamento al 2° blocco.
Alla domanda devono essere allegati: copia fotostatica fronte retro, leggibile, di un
documento di riconoscimento in corso di
validità, munito di fotografia, rilasciato da
Amministrazioni dello Stato. La mancata
o difforme presentazione del suddetto documento secondo le modalità precedentemente indicate, comporta l’esclusione
dall’arruolamento da parte della Direzione per l’Impiego del Personale Militare
dell’Aeronautica (D.I.P.M.A.); copia fotostatica del codice fiscale.
La domanda deve essere indirizzata alla
D.I.P.M.A. – 5° Ufficio – 1ª Sezione – casella postale n. 4232 – Via Taranto n° 11
- 00182 – ROMA e spedita, alla stessa
D.I.P.M.A. a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, entro i termini di
scadenza di presentazione fissati per ciascuno dei due blocchi, indicati nell’ articolo 1, punto 1. A tal fine farà fede il timbro e
data dell’ Ufficio postale accettante.
Attenzione: questo articolo costituisce uno
stralcio del bando. Per una esaustiva lettura dello stesso e per reperire la domanda
consultate il sito: www.aeronautica.difesa.
it, ciccando poi sul link “entra in AM” posizionato in alto alla pagina scegliendo il
successivo link “concorsi”.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è
la pasta di cui sono fatte le dittature.
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Un anno con Voi
giovedì 18 dicembre 2008
25
Un anno con Voi
In tanti hanno inviato al nostro periodico gli auguri in occasione del primo
compleanno. Tra questi l’avvocato
Bartolomeo Morgese, l’avvocato Giulio Calvani (direttore responsabile de
“l’altra Molfetta”), Giuseppe Pansini
(nella foto), giornalista e presidente
dell’Associazione Culturale “Leonardo
Azzarita”.
“Carissimi amici de ‘il Fatto’
innanzitutto, buon compleanno. L’augurio, oltre che al direttore, il bravo Corrado Germinario, va anche all’editore
Giulio Cosentino che ha il merito di aver
avviato un’iniziativa imprenditoriale, di
grande respiro per il nostro territorio.
Voglio ricordare, che proprio la città di
Molfetta sta vivendo un momento davvero importante in ambito economico e
sociale e l’avvio di questa iniziativa non
può non integrarsi con questo. Il merito
de ‘il Fatto’ è quello di aver trasformato l’idea errata che esisteva ed esiste
ancora, che il giornalismo locale, deve
essere ‘volontariato’. Una idea errata
che ha portato molti organi di informazione, in questi anni, a non crescere
mai, a rimanere sempre iniziative frutto
dell’impegno più o meno costante, nel
tempo libero di pochi e poi, purtroppo
destinate a scomparire. Invece, ‘il Fatto’
ha per così dire, inaugurato una nuova
stagione, quella del giornalismo che diventa professione, che si confronta con
l’idea che le cose, vanno fatte con impegno e costanza. E poi, mi piace sottolineare l’impegno anche sociale del vostro giornale. Ho apprezzato le diverse
iniziative con l’obiettivo di ‘smuovere’
la città che spesso dorme e non reagisce, come la petizione per riaprire il
caso del Francesco Padre o l’idea di
lanciare un fumetto ‘made in Molfetta’
o ancora, quella di avviare un dibattito
sulla possibilità di organizzare concerti
qui nel PalaPoli ed altro ancora. E poi,
l’apprezzamento per aver portato molto
spesso le immagini di Molfetta in ambito nazionale, merito di una tv web che
comincia a raccogliere i suoi frutti. Le
numerose iniziative anche nella città,
sono sintomo di una scelta redazionale
precisa, ossia non soltanto raccontare
ma anche essere protagonisti della vita
cittadina, rendendo il lettore consapevole di essere all’interno di una città
che è viva, che promuove e che riflette.
Dunque, un grande in bocca al lupo a
tutti, e come diceva Leonardo Azzarita,
‘più organi di informazione ci sono, tanto più aumentano le voci e dunque, la
democrazia’ e questa non è certo poca
cosa. Ad malora….”.
Giuseppe Pansini
******
A nome dei Soci del Leo Club Puglia,
sono lieto di inoltrarLe i nostri più sinceri auguri per il primo compleanno de
‘il Fatto’. Rivista che acquista sempre
più visibilità per i suoi contenuti, per la
sua grafia e per l'ottimo lavoro redazionale. Ci stringiamo insieme a Voi per
******
brindare a questo primo anno, il primo
“Tanti auguri. Il Vostro giornale e il di una lunga serie.
vostro sito sono sicuramente il miglior
Giuseppe Celeste
risultato di professionalità e serietà in
Presidente Distretto Leo “Apulia”
quello che fate. E fate molto. Non siete
solo ‘fredda cronaca’ ma anche critica
******
costruttiva e apartitica: chi altro a Mol- Gentilissimo Direttore,
fetta lo è? Sicuramente ci sarà un secon- l’occasione mi è graditissima per fare
do anno, un terzo e così via, dove sicu- gli auguri a Lei, all’editore Giulio Coramente sarete il giornale... più amato sentino, al video operatore Pasquale
dai molfettesi. Auguri ancora a tutta la Sasanelli ed a tutti i collaboratori del
Redazione de‘il Fatto’”
giornale. Approfitto, inoltre, per anBartolomeo Morgese nunciare confidenzialmente che al termine dell’anno in corso cesserà il mio
******
incarico in Molfetta per altro impiego
Dopo 365 giorni di attività parlano i in Bari. Ringrazio, pertanto, per la colnumeri di una scalata a dir poco invi- laborazione che si è instaurata con “il
diabile. Avete cambiato il modo di ac- Fatto” ed i suoi responsabili: grazie a
cedere all’informazione della città di voi è possibile tenere informati i cittaMolfetta con un pratico free-press, con dini di quanto avviene, anche di quanto
una web-tv e con la possibilità di aprir- le Forze dell’Ordine fanno in loro tuvi ai contenuti dei lettori. Una vera e tela. Alla Sua redazione ed all’Editore,
propria evoluzione dell’informazione in occasione dell’appena trascorso 1°
in un contesto in cui i giornalisti, quelli compleanno, auguro di mantenere viva
che sono sempre in prima linea contro la presenza tra la gente, l’entusiasmo e
le ingiustizie, vivono tra mille difficol- la professionalità necessari al raggiuntà ambientali e professionali. Rinnovo gimento di traguardi meritati e sempre
i miei più fervidi auguri per il vostro più prestigiosi.
primo anno di vita!
Ten. Giuseppe Romanazzi
Nicola Miccione (giovinazzolive.it)
Comandante Tenenza GdF Molfetta
26
Rubriche
giovedì 18 dicembre 2008
www.ilfatto.net
FACILE
DIFFICILE
SOLUZIONI
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un
gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la
griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto,
in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo
del gioco è quello di
riempire le caselle
bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale
che in ogni riga, colonna e regione siano
presenti tutte le cifre
da 1 a 9 e, pertanto,
senza ripetizioni.
Fonte:(it.wikipedia.org)
IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,
puntuale come sempre il giovedì.
Caffè Duomo
Bar Universo
Bar Fenice
Bar Mixer
Bar Stazione
Pasticceria
Mezzina
Bar Fantasy
Bar Davis
Sotto Coperta
Bar Miramare
Coffee Room
Cin Cin Bar
Bettie Page
Off Street
Blanc la nuit
Beatles Pub
Swing Pub
Grease
Place Blanc Cafè
Agip via Terlizzi
Esso via Terlizzi
API zona industriale
Q8 zona industriale
ESSO via Bisceglie
Caffé Metropolis
Silver Café
Madogas via Terlizzi
Trovi il fumetto “Mr. Villain”, al costo
di 5 euro, nelle seguenti edicole:
“Parisi”, via Immacolata 40
“Si volta pagina” di Tattoli Mauro, via
Fornari 150
“Edicola Cartoleria” Giovanni de Palma, via Bari 1/A
“Gigotti Giovanni”, via Bari 74
“Edicola RossoBlu”, via Margherita di
Savoia 1
“Caputo Lucrezia”, via San Fracesco
D’Assisi 55
“Grosso Adalgisa”, via Don Pietro
Pappagallo
“L’Altra Edicola” di De Candia Cosimo
Damiano, via Achille Salvucci angolo
via Terlizzi
“Marianna Andrula”, via Baccarini 67
“Fumetteria Edicola” di Spadavecchia
Enrico Nicola, via Tenente Fiorino, 70/c
Rubriche
giovedì 18 dicembre 2008
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Tortiera di cime di rapa
Ingredienti per 4 persone
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1 kg di cime di rapa;
200 gr di scamorza affumicata;
400 gr di pomodori maturi e sodi;
3 uova;
2 cucchiai di grana grattugiato;
3 cucchiai di olio d’oliva extravergine;
sale e pepe qb.
Procedimento
Eliminare i gambi e le foglie più dure, tenendo solo le cimette e le foglioline più tenere, lavarle, farle scottare in acqua salata in ebollizione; scolarle bene e tagliarle a pezzetti.
Privare la scamorza della pellicina e tagliarla a fette sottili.
Far scottare i pomodori nell’acqua in ebollizione; privarli della buccia, dei semi e tagliare la polpa a filetti oppure a dadini. Spennellare d’olio una pirofila, distribuirvi metà
delle cime di rapa, adagiarvi sopra metà delle fette di scamorza e, sopra a queste, una parte di filetti di pomodoro; ripetere l’operazione con gli ingredienti rimasti. In una ciotola
battere leggermente le uova con il formaggio grana e un pizzico di sale e pepe e versare il composto sopra gli ingredienti nella pirofila. Irrorare con l’olio rimasto e porre in forno
preriscaldato a 180 gradi per 20-30 minuti circa, finché la superficie avrà assunto un bel colore dorato. Servire la tortiera di cime di rapa calda o tiepida.
Chef: Sergio Cantatore
I CONSIGLI DELLO ZODIACO
ARIETE
Non c’è più tempo per i ripensamenti.
Quel che è fatto è fatto. Avete operato
scelte che hanno portato a conseguenze
a cui non avevate pensato. Adesso non
resta che assumervi le vostre responsabilità senza sottrarvi agli impegni assunti. E
poi come si dice: anno nuovo vita nuova.
TORO
Forse sarebbe il caso di mettervi a dieta. Avete esagerato un po’ e prima della
maratona a tavola di fine anno conviene
ritrovare il peso forma. Se proprio non ci
riuscite, provate almeno a fare piccole rinunce. Forse con l’aiuto di qualche esercizio fisico tutto diventerà più semplice.
GEMELLI
Evitate gli scontri con i colleghi e con
gli amici. Concentratevi su quello che
vi aspetta nelle prossime settimane. A
proposito non riducetevi all’ultimo minuto per i regali di Natale. Siate compresivi con la persona che amate. Forse è irritabile perché voi la trascurate.
CANCRO
Qualche volta esagerate davvero. Imparate a controllare le parole e il vostro atteggiamento che rischia di rovinare un’amicizia
che durava da tempo e proprio a ridosso
delle feste di fine anno. Che tragedia! Perché non provate a parlare di quel problema con calma. Tutto si supererà.
LEONE
Ascoltate i consigli delle persone che
vi vogliono bene. Non fa male lasciarsi
andare ogni tanto e poi la mamma è
sempre la mamma. Sorprese intriganti per chi è alla ricerca della persona
giusta. Qualche tensione sul lavoro.
Attenti ai raffreddori di stagione.
VERGINE
In amore ciò che vi sembra irraggiungibile è a portata di mano. Fatevi avanti,
le parole e il fascino non vi mancano.
Quello che serve adesso è il coraggio.
Si sa, in amore vincono gli audaci e voi
state tentennando da un po’ troppo.
Coraggio, magari sotto il vischio…
BILANCIA
È vero, le vostre finanze hanno conosciuto tempi migliori. Per questo conviene evitare spese inutili. In ambito lavorativo il vostro impegno quotidiano sta per
dare i suoi frutti. Sappiate approfittarne.
Sul versante affettivo non abbiate timori.
È solo una burrasca passeggera.
SCORPIONE
Le stelle sono con voi. Brillanti e creativi come non mai in ambito professionale, affettivo, nei rapporti di coppia,
perfino nello studio. È il momento giusto per osare con quella persona che
tanto vi sta a cuore e che vi fa luccicare gli occhi. Non siate timidi.
SAGITTARIO
Troppe emozioni in una volta. Tutto
sarebbe a posto se foste capaci di dosare il vostro entusiasmo e di tenete
a freno il vostro temperamento. Con
quella linguaccia rischiate di dire cose
terribili. Qualcuno vicino a voi ha bisogno delle vostre attenzioni.
CAPRICORNO
Attenti ai colpi di testa e alle emozioni.
Per qualcuno potrebbe esserci un ritorno
di fiamma ma non lasciatevi travolgere.
Siate razionali. Disguidi e malintesi all’orizzonte. Colpa della vostra testardaggine e della vostra attitudine a perdere la
calma. Ricordatevi, siamo a Natale.
ACQUARIO
Pensate al futuro con ottimismo. Qualcuno finalmente si è accorto di quanto
valete e questo potrà portarvi lontano.
Il successo è alle porte ma non montatevi la testa. Ascoltate i consigli di chi
vi è vicino e che mai farebbe qualcosa
per mettervi in difficoltà.
PESCI
Finalmente siete riusciti a mettere fine
ad una situazione che si trascinava da
tempo e che vi stava logorando giorno
dopo giorno. Ci sono nuove amicizie
dietro l’angolo. Piccolo viaggio in vista
a ridosso delle festività di fine anno.
Lasciatevi tentare.
www.ilfatto.net
IL FATTO
Quindicinale gratuito di
informazione
EDITORE
Activa S.r.l. con unico socio
PRESIDENTE
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DIRETTORE RESPONSABILE
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Collaboratori
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Marco Spadavecchia.
Registrato presso il
Tribunale di Trani
aut. del 19 ottobre 2007
n. 17/07
REDAZIONE
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Molfetta
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Morti bianche per un Natale “nero” Festeggiare senza pericolo Un