Economia dell’Impresa
Laurea triennale in Ingegneria Informatica e
dell’Automazione
Laurea triennale in Meccanica
Docente: Sabrina Dubbini
Facoltà di Ingegneria
Università Politecnica delle Marche
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
24 lezioni
 Inizio 8 marzo 2010
 Termine 1° settimana di giugno 2010
Date esame:
 30 giugno 2010
 15 luglio 2010
 5 ottobre 2010
 14 dicembre 2010
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
orario di ricevimento:
martedì
10,30-11,30
Possibili variazioni saranno comunicate
sul sito internet
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
Contenuto
a) Organizzazione e
comportamento dell’impresa

Concetti di base della microeconomia: mercato,
prezzi e costi; forme istituzionali e strutture
organizzative dell’impresa; economie di scala e di
scopo; integrazione verticale, scelte di make or buy,
i costi di transazione.
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
Contenuto
b)Dinamiche di mercato e
strategie competitive
 Forme di mercato e concorrenza:
concorrenza perfetta, monopolio,
concorrenza imperfetta, oligopolio; l’analisi
dell’industria; strategie competitive e
vantaggio competitivo. Rischio e
informazione imperfetta, la teoria dei
contratti, Moral hazard e adverse selection.
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
Contenuto
c) L'impresa web e il social
networking.
 Cambiamenti organizzativi indotti dall'evoluzione
delle applicazioni web. Formazione e certificazione
delle nuove professionalità per l'impresa web.
Anno Accademico 2009-2010
CORSO DI ECONOMIA DELL’IMPRESA
TESTI di ESAME
 Begg D., Fischer S., Dornbusch R. – Microeconomia –
McGraw Hill, 2008 (terza edizione), capitoli: 1, 3, 4, 6,
7, 8, 9, 13.
 Besanko D., Dranove D., Shanley M. – Economia
dell’industria e strategie d’impresa – UTET, Torino, 2001,
capitoli: Concetti base, 2, 3, 11.
 Lamborghini B. (A cura di) L'impresa web - Franco Angeli
2009
Anno Accademico 2009-2010
Programma di esame
testo: “MICROECONOMIA” – BEGG-FISCHER-DORNBUSCH -McGraw
Hill 3° edizione – (2008)

CAPITOLO 1 : SCIENZA ECONOMICA ED ECONOMIA

CAPITOLO 3: DOMANDA, OFFERTA E MERCATO

CAPITOLO 4 : ELASTICITA’ DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA
(APPENDICE NO)

CAPITOLO 6 : INTRODUZIONE ALLA TEORIA DELL’OFFERTA

CAPITOLO 7: LA TEORIA DELL’OFFERTA : TECNOLOGIA E COSTI

CAPITOLO 8: CONCORRENZA PERFETTA E MONOPOLIO PERFETTO

CAPITOLO 9: CONCORRENZA IMPERFETTA: MONOPOLIO NATURALE
E CONCORRENZA MONOPOLISTICA

CAPITOLO 13: INFORMAZIONE E RETI
Anno Accademico 2009-2010
Programma di esame
testo: “Economia dell’Industria e strategie di impresa” - BESANKODRANOVE- SHANLEY- UTET (2001)
 CAPITOLO 2:
I CONFINI ORIZZONTALI
DELL’IMPRESA: LE ECONOMIE DI SCALA E DI SCOPO
(2.6-2.7, APPENDICE NO)
 CAPITOLO 3: I CONFINI VERTICALI DELL’IMPRESA
 CAPITOLO 11: L’ANALISI DELL’INDUSTRIA
Anno Accademico 2009-2010
Programma di esame
testo: “L’impresa web” – LAMBORGHINI B.- Franco Angeli (2009)

CAPITOLO 1

CAPITOLO 2

CAPITOLO 8

CAPITOLO 16
Anno Accademico 2009-2010
Registrazione studenti
 Sito del corso
www.diiga.univpm.it/C3I038IN/
 sulla pagina principale:
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economia
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Anno Accademico 2009-2010
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
ECONOMIA o SCIENZA ECONOMICA
 Studia il modo in cui la società decide
cosa, come e per chi produrre in
una situazione di SCARSITA’ DI
RISORSE.
Anno Accademico 2009-2010
PROBLEMA ECONOMICO
Conflitto tra:
BISOGNI
(ILLIMITATI) DEGLI
INDIVIDUI
Risorse
scarse
BENI E SERVIZI
PRODOTTI IN
NUMERO LIMITATO
Anno Accademico 2009-2010
Cosa,come,per chi produrre:
shocks petroliferi (anni ’70-80; ’90)
 Come produrre ? Tecnologie alternative a
minor utilizzo petrolio
 Cosa produrre? Beni a risparmio energetico
(auto, abitazioni,…), sostituti di beni e
servizi basati sul petrolio
(d sale  p in aumento convenienza a produrli)
 Per chi produrre? Sale potere acquisto paesi
OPEC beni e servizi per OPEC
Anno Accademico 2009-2010
Cosa,come,per chi produrre oggi: crisi
economica e finanziaria, impoverimento
sociale, drastica riduzione margini di
sostenibilità ambientale
 Come produrre ? Tecnologie………
 Cosa produrre? Beni e servizi…….
 Per chi produrre? Paesi, categorie di
persone,gruppi sociali……
Anno Accademico 2009-2010
Cosa,come,per chi produrre oggi:
nuovi prodotti e servizi; nuovi consumatori;
nuovi mercati
 Problemi attuali e futuri prossimi
 Distribuzione reddito mondiale
 Indicatori sociali (Invecchiamento
popolazione; trends comportamenti
sociali; movimenti migratori;
indicatori epidemiologici; sicurezza;
etc…)
Anno Accademico 2009-2010
Scelte efficienti: mercato o forme alternative
 La scienza economica studia il modo
in cui realizzare SCELTE EFFICIENTI a
fronte di risorse scarse. Tali scelte
possono attuarsi ricorrendo:
 al MERCATO oppure
 ad alternative del mercato: GERARCHIA
o CONVENZIONI
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
DEFINIZIONE E RUOLO DEL MERCATO
 Luogo fisico o virtuale in cui le
decisioni dei soggetti economici si
aggiustano (compatibilità) attraverso
il meccanismo dei prezzi,
ovvero
 Processo che coordina le decisioni di offerta
e di acquisto di beni e servizi attraverso
l’aggiustamento dei prezzi
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
GERARCHIA E CONVENZIONI
 Gerarchia: organizzazione interna
entro cui i rapporti sono regolati dal
contratto di lavoro
 Convenzione: Accordo implicito su regole
comportamentali e di azioni valevoli per un
gruppo specifico di individui
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base: Mercato
ACQUIRENTI
(DOMANDA)
VENDITORI
(OFFERTA)
 FAMIGLIE
(Beni e servizi)
 IMPRESE
(Beni e servizi)
 IMPRESE
(lavoro)
 LAVORATORI
(lavoro)
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base
BENI
SERVIZI
 OGGETTI FISICI O
PRODUTTIVI
AI QUALI E’
ATTRIBUIBILE UN
VALORE D’USO
 PRESTAZIONI
CONSUMATE O
UTILIZZATE NEL
MOMENTO IN CUI
SONO PRODOTTE
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
VALORE D’USO DEI BENI E DEI SERVIZI
 Valore del bene o del servizio per
l’utilizzatore (consumatore) finale
Anno Accademico 2009-2010
Analisi economica
STUDIA
come si formano i prezzi
CIOE’
come si raggiunge l’equilibrio tra
la domanda(aggregata) e
l’offerta (aggregata)
nelle diverse strutture di mercato
Anno Accademico 2009-2010
Strutture di mercato




Concorrenza perfetta
Monopolio
Concorrenza Monopolistica
Oligopolio
Anno Accademico 2009-2010
Mercato
Domanda
AGGREGATA
equilibrio
Offerta
AGGREGATA
Somma O
individuali
Somma D
individuali
Teoria
microeconomica
del consumo
Teoria della
produzione
Anno Accademico 2009-2010
DOMANDA
 RELAZIONE tra la quantità di un bene
o servizio che gli acquirenti sono
disposti ad acquistare e il prezzo al
quale l’acquisto è realizzabile
D = f (p)
Anno Accademico 2009-2010
OFFERTA
 RELAZIONE tra la quantità offerta di
un bene o servizio che i venditori
sono disposti a vendere e il prezzo
ricavabile dalla vendita
S = f (p)
Anno Accademico 2009-2010
EQUILIBRIO
 Situazione in cui
D=S
La quantità di bene/servizio
domandata incontra esattamente la
quantità di bene/servizio offerta. Il
prezzo in corrispondenza di tale
eguaglianza è detto PREZZO DI
EQUILIBRIO
Anno Accademico 2009-2010
Strutture di governo del mercato
 Economie PIANIFICATE o DIRIGISTE
autorità istituzionale detta criteri di
comportamento ai soggetti economici
 Mercati LIBERI
“mano invisibile” di A.Smith (1776)
 Economie MISTE
settore pubblico e settore privato
interagiscono
Anno Accademico 2009-2010
Economia Pianificata
L’Ufficio di Pianificazione DECIDE:
COSA (beni)
COME (tecnologia)
QUANTO
PER CHI
produrre
Anno Accademico 2009-2010
Economie PIANIFICATE
1989-1991
TRANSIZIONE verso
economia di mercato
(ex-URSS)
PRIVATIZZAZIONI
Big Bang vs. Aggiustamento
Graduale
Anno Accademico 2009-2010
Economie PIANIFICATE: problemi
 Informativo (scarso coordinamento
raccolta risorse, distribuzione,…)
 Incentivazione produttività
 posto fisso L
 Obiettivi quantitativi (no qualità, no
ambiente)
 Soddisfazione consumatori
Qualità servizi Pubblica Amministrazione
Anno Accademico 2009-2010
Economie PIANIFICATE: problemi
 Mancanza competizione
 Grande produzione, nessuno spazio a
piccoli e flessibili
Crisi produzione massa: nessuna ripresa
Anno Accademico 2009-2010
Transizione: problemi
 Debolezza mercato interno
 Corruzione
 Classe imprenditoriale
 non preparata
 Ex- politica
 Formazione Capitale Umano
Anno Accademico 2009-2010
Economie libere
Gli individui lasciati liberi di perseguire il proprio
interesse personale sono guidati da una “mano
invisibile” e prendono alla fine decisioni
nell’interesse collettivo della società.
La privatizzazione delle terre della Corona negli
Stati monarchici europei porterebbe un reddito
maggiore di quello ottenuto dalla gestione
diretta della Corona.
(A. Smith 1776 – La ricchezza delle Nazioni)
Anno Accademico 2009-2010
Economie libere
Proprietà privata= terre più produttive e
ben coltivate
Interesse individuale (profitto) realizza
interesse collettivo (benessere sociale)
Anno Accademico 2009-2010
Economia MISTA
Lo Stato controlla parte della
produzione nazionale attraverso il
prelievo fiscale, i trasferimenti e i
servizi pubblici.
Anno Accademico 2009-2010
Bene pubblico e bene privato
 Non rivale: il consumo di un individuo
non riduce la possibilità di consumo
altrui
 Non escludibile: non possibile
escludere altri dal consumo dello
stesso bene
Anno Accademico 2009-2010
Economie Miste:
settore pubblico
 Beni e servizi pubblici (difesa e
sicurezza ) e privati (scuola, sanità)
non venduti sul mercato :




Difesa nazionale
Sicurezza pubblica
Scuola
Sanità
Anno Accademico 2009-2010
Economie Miste:
settori nazionalizzati
 Beni e servizi privati venduti sul
mercato la cui proprietà e il controllo
sono pubblici:




Rete
Rete
Rete
Rete
stradale
ferroviaria
telefonica
gas metano
Possono godere di sovvenzioni pubbliche
Anno Accademico 2009-2010
Economie Miste:
settori nazionalizzati
 Motivazioni:
 Rilevanti ESTERNALITA’ (privatizzazione,
aumento prezzi, calo domanda, aumento
congestione traffico, inquinamento…)
 Monopolio privato eliminerebbe linee non
profittevoli
 Frammentazione proprietà o gestione
rete comporterebbe ESTERNALITA’
NEGATIVE
Anno Accademico 2009-2010
PRIVATIZZAZIONE
Dagli anni Novanta diversi Paesi iniziano
politiche di PRIVATIZZAZIONE
DEREGOLAMENTAZIONE
deregulation
Anno Accademico 2009-2010
Deregulation:
le linee aeree USA
 1978 abolizione barriere all’entrata
liberalizzazione linee aeree interne
 30
120 linee aeree
 50% passeggeri
 30% prezzo voli
 1984 concorrenza spinta

fallimenti e fusioni
Anno Accademico 2009-2010
Deregulation:
le linee aeree USA
 1989 restano 24 compagnie
 Le prime 12
87% mercato

prezzi tornano a salire
 1997 5 mld $ profitti totali settore
Anno Accademico 2009-2010
Deregulation:
le linee aeree USA
 Compagnie erigono nuove barriere:
 Controllo servizi aeroportuali
 Servizi di prenotazione telematica
 Fidelizzazione del passeggero
Anno Accademico 2009-2010
Deregulation:
le linee aeree europee
 Linee aeree regolamentate fino al
1997
 Prezzi regolati da accordi tra le
compagnie, elevati
 Potere dei sindacati lavoratori interni
elevato
 Nel 1990 inizia progressiva
liberalizzazione
Anno Accademico 2009-2010
Pubblico e Privato: chi è più efficiente?
 Controllo managers nel privato
 Controllo managers nel pubblico
 Controllo settori strategici: privato
Il problema non è la proprietà ma la
presenza di concorrenza nel settore
strategico
Valore capitale privatizzato
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base
MICROECONOMIA
 analisi dettagliate di particolari
attività economiche
 studio del comportamento di singoli
agenti (consumatori, imprese)
 analisi condizioni di equilibrio nei
mercati
 Strutture e forme di mercato
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base
MICROECONOMIA
 Perché un prodotto innovativo appena
immesso sul mercato ha un prezzo
più elevato rispetto alla fase di
diffusione ?
 Perchè l’aumento del prezzo del
petrolio negli anni ’70 ha stimolato la
produzione di pannelli a energia
solare?
 Perchè l’aumento del prezzo del caffè
nel 1995 non ha aumentato il
consumo di tè o di coca-cola?
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base
MICROECONOMIA
 Perché all’aumentare del reddito una
famiglia cinese fa corrispondere una
diminuzione di acquisto di riso?
 Perché l’assicurazione RC auto è
obbligatoria per tutti gli automobilisti
?
 Perché esistono differenze di prezzo
per assistere a una stessa partita di
calcio ?
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base
MICROECONOMIA
 Perché il servizio di difesa nazionale è
pubblico?
 Perché le imprese che producono
acciaio hanno grandi dimensioni e le
imprese che producono finestre sono
anche di piccola dimensione?
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
MACROECONOMIA
 analisi delle interazioni a livello di
intero sistema economico,
 studio del comportamento di grandi
aggregati (PIL, Y nazionale, C, I, M,
X, livello generale prezzi, tasso di
disoccupazione, …)
 Studio di macro-settori : Agricoltura,
Industria, Servizi
Anno Accademico 2009-2010
Concetti base:
Grandi aggregati economici
 PIL: valore di tutti i beni e servizi finali
prodotti in un sistema economico in un dato
periodo di tempo
 LIVELLO GENERALE DEI PREZZI:
indicatore del livello medio dei prezzi dei
beni e dei servizi in un sistema economico
 TASSO DI DISOCCUPAZIONE:
percentuale di forza lavoro senza
occupazione
Anno Accademico 2009-2010
PIL: indicatore di sviluppo
Per avere una mappatura ampia delle condizioni
sociali ed economiche di uno Stato dal 1990 il
Programma per lo sviluppo dell’ ONU ( UNDP,
United Nations Development Program ) ha
elaborato un indicatore di sviluppo combinando
tre dati:
- il livello di salute, rappresentate dalla speranza di vita
alla nascita;
- il livello di istruzione, basato sul grado di
alfabetizzazione;
- il livello di reddito, calcolato sul PIL ( Prodotto Interno
Lordo ) pro capite. Anno Accademico 2009-2010
PIL indicatore di sviluppo
I dati vengono elaborati in un unico indicatore, l’ ISU ,
rappresentato da un numero, in base al quale si può
redigere una classifica tra :
 Paesi a sviluppo
a 0,900)
 Paesi a sviluppo
0,750 )
 Paesi a sviluppo
0,331)
 Paesi a sviluppo
di 0,331).
umano molto elevato ( ISU superiore
umano medio-alto, (ISU da 0,899 a
umano medio-basso, (ISU da 0,749 a
umano molto basso, ( ISU al di sotto
Anno Accademico 2009-2010
Classifica rapporto 2008 (dati
2006)
1. Islanda 0
2. Norvegia 0
3. Canada +
4. Australia 5. Irlanda 0
6. Paesi Bassi +
7. Svezia 8. Giappone 0
9. Lussemburgo +
10.Svizzera -
11 Francia -
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Finlandia Danimarca +
Austria +
Stati Uniti Spagna Belgio 0
Grecia +
Italia +
Nuova Zelanda –
Anno Accademico 2009-2010
Ultimi dieci Paesi
]
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
Rep. Dem. del Congo Etiopia +
Ciad +
Repubblica Centrafricana +
Mozambico Mali +
Niger +)
Guinea-Bissau Burkina Faso Sierra Leone -
Anno Accademico 2009-2010
Le fasi dello sviluppo economico
Sviluppo agricoltura
economie industrializzate
economie dei servizi
economia dell’informazione
Anno Accademico 2009-2010
Terziarizzazione
 peso crescente del settore dei servizi
sulle economie nazionali
 Tasso di crescita del settore servizi
incrementale e maggiore rispetto ai
settori primario e secondario.
Anno Accademico 2009-2010
Peso percentuale AGRICOLTURA, INDUSTRIA e SERVIZI nei Paesi sviluppati (
World Bank 1998-1999)
AGRICOLTURA
INDUSTRIA
SERVIZI
1960
1998
1960
1998
1960
1998
ITALIA
12,3
3,1
41,3
30,4
46,4
66,5
GIAPPONE
13,1
1,7
44,2
37,2
42,7
61,1
FRANCIA
10,6
3,2
39
26,1
50,4
70,7
REGNO
UNITO
3,4
1,3
42,2
28,8
54,4
69,9
USA
4,2
1,7
37,9
26,1
57,9
72,2
Anno Accademico 2009-2010
Terziarizzazione: tipologia dei servizi
 Servizi finanziari, bancari e
assicurativi
 Servizi di trasporto:
stradale,marittimo, aereo
 Servizi di comunicazione: postale,
telefonica, satellitare, internet
 Servizi turistici
 Servizi del tempo libero e
dell’intrattenimento e benessere
Anno Accademico 2009-2010
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Sabrina Dubbini, Modulo 1