CASTIGLIONE: SALVARSI DAL NULLA LA FIERA LIBRARIA - A. XXXII - Nº 293 - NOVEMBRE 2012 LA FIERA LIbRARIA Mensile d’informazione bibliografica, politica e culturale SOMMARIO le Penseur de Notre-Dame de Paris EDITORIALE La putrefazione democristiana di Luigi Castiglione 3 PERISCOPIO Su Marte c’era l’acqua Direttore responsabile Luigi Castiglione Vicedirettore Massimo Ubaldi Art Director Valérie Larbaud Amministrazione 4/18 IN PRIMO PIANO Mo Yan Nobel per la letteratura La tauromachia e la crudeltà, di Yo Man «La Messa laggiù» di Paul Claudel di Luigi Castiglione «L’infanzia di Gesù» di Joseph Ratzinger di Pablo Ordaz Alla riscoperta di Verga e Capuana lungo percorsi inediti di Giuseppe Sorbitolo 19 22 23 32 33 Pilar Moreno Iscr. Registro della Stampa e Tribunale di Roma nº 278/1981 Copyright & Protezione dei dati ex art 10 legge 675/1996 Amministrazione Via Alatri, 30 00171 ROMA / Italia Centro direttivo europeo email: [email protected] Anno XXXII - Nº 293 Novembre 2012 QUI E LÀ Da Fattori al Novecento - Destino di Péguy - Il dolce potere delle corde - Un cuore grande così CRONACA DELL’ALDIQUÀ Napolitano contro il marcio dei partiti Il «no» di Ratzinger ai ricchi disonesti Sinodo anglicano sui vescovi donne 48/51 INSERTO EDIZIONI LOGOS, 42/47 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 29» - NOVEMBRE 2012 EDITORIALE La putrefazione democristiana La verità sta nel fatto che la diaspora democristiana è una delle principali cause, è la principale causa del fallimento dello Stato italiano. La causa del fallimento dell’odierna fase della Repubblica italiana. I democristiani, o gli ex democristiani, con le loro indecisioni, con i loro conflitti, le loro beghe correntizie, con i loro furti, con la loro corruzione, con il loro peccato di apostasia, con i loro peccati di danarite, con i loro peccati di adulterio, di superbia, di avarizia, con la loro avidità di potere hanno in ciò una grande responsbilità. La più grande responsabilità. E proprio perché cristiani, o sedicenti tali. I democristiani più degli altri proprio perché (demo)cristiani. Gli altri non peccano, ma delinquono. Loro, i cristiani, proprio perché cristiani, peccano e delinquono... Avevano da insegnare agli altri, e molto, e invece sono diventati gli asini da soma degli altri che non sanno nemmeno cavalcar bene cadendo falcilmente di sella... I democristiani, gli ultimi democristiani e non i primi, i democristiani del decandentismo, i democristiani delle majorettes, i democristiani che contraffacevano anche le firme negli assegni con le quali l’amministrazione centrale, con un torbido gioco d’intese tra sottodirigenti, retribuiva taluni collaborati, su elenchi precostituiti (e forse anche falsificati insieme con quan- t’altro...), anche parlamentari del settimale del partito, i democristiani mammoneschi che non pagavano alla lira tutta la liquidazione di giornalisti uscenti per mancanza di denaro (mancanza per gli altri, non per loro), i democristiani che portavano valigie di denaro nella Costa Brava, in Spagna, con aerei privati, in ville d’amici, presenti anche ex ministri del Generalissimo, gli ultimi democristiani corrotti... Ma Casini qui è dunque solo un nome, un simbolo, l’emblema del fallimento democristiano, della causa del fallimento dello Stato italiano caduto prima in mano a socialdemocratici, poi a socialisti, infine addirittura a comunisti... Siamo in verità lontani, molto lontani, lontanissimi dalle radici, dagli ideali che animarono la fondazione della Repubblica italiana, siamo lontani, lontanissimi dall’insegnamento sociale cristiano, siamo lontani, lontanissimi da Camaldoli, dal Monastero di Camaldoli dove si parlava di bene comune, di promozione del bene comune... Siamo infinitamente lontani da quando si parlava con passione di giustizia sociale, di giustizia distributiva e commutativa, da quando si parlava e si statuivano principi morali ai quali informare l’attività della vita economica, e cioè: 1. la dignità della persona umana, la quale esige una bene ordinata libertà del singolo anche in campo economico; 2. l’uguaglianza dei diritti di carattere personale, nonostante le profonde differenze individuali, provenienti dal diverso grado d’intelligenza, di abilità, di forze fisiche, ecc.; 3. la solidarietà, cioè il dovere della collaborazione anche nel campo economico per il raggiungimento del fine comune della società; 4. la destinazione primaria dei beni materiali a vantaggio di tutti gli uomini; 5. la possibilità di appropriazione nei diversi modi legittimi fra i quali preminente è il lavoro; 6. il libero commercio dei beni nel rispetto della giustizia commutativa: 7. il rispetto delle esigenze della giustizia commutativa nella remunerazio- LA FIERA LIBRARIA La foire du livre La feria del libro A feira do livro Book Fair Bokmessen The book fair Knižní veletrh ブックフェア Targi książki Η έκθεσ βιβλίου Liber pulchra Targul de carte Bogen fair Kirjamessut Bokmessen De boekenbeurs 3 LA FIERA LIBRARIA LA FIERA PERMANENTE DEI LIBRI CENTENARIO DI PASCOLI 6 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 PERISCOPIO Su Marte una volta c'era l'acqua Curiosity scopre il letto di un antico fiume: ambiente potenzialmente abitabile Il letto dell’antico fiume marziano scoperto dal robot laboratorio Curiosity (fonte: NASA/JPL-Caltech/-MSSS) Per la prima volta su Marte sono state viste le tracce di un antichissimo fiume, nel quale una volta l’acqua scorreva abbondante e che può essere considerato la prima indicazione di un ambiente potenzialmente abitabile: lo ha scoperto il robot laboratorio Curiosity della Nasa . Che in un lontano passato scorressero fiumi su Marte lo aveva dimostrato la composizione di alcune rocce, ma mai prima d’ora era stata trovata una roccia scavata dallo scorrere dell’acqua, la cui forma permette di calcolare perfino la velocità alla quale l’acqua scorreva abbondante e costantemente. E’ la prima indicazione di un ambiente potenzialmente in grado di accogliere forme di vita . ‘’Dalle dimensioni del letto del fiume possiamo dedurre che l’acqua scorresse alla velocità di poco meno di un metro al secondo e la sua profondità era confrontabile con la distanza fra l’anca e la caviglia’’, ha detto uno dei responsabili scientifici della missione, William Dietrich, dell’Università della California a Berkeley. ‘’Si è scritto moltissimo sui fiumi di Marte, facendo tante ipotesi sulla loro portata, ma questa – rileva Dietrich – è la prima volta che osserviamo direttamente il letto di un corso d’acqua su Marte’’. Avere a disposizione queste immagini rappresenta, per il ricercatore, ‘’il passaggio da una fase di pura speculazione all’osservazioni diretta relativa alle dimensioni dei corsi d’acqua marziani ‘’. Curiosity ha scoperto il letto del fiume lungo il tragitto dal luogo in cui si è posato sul suolo marziano il 6 agosto scorso, sul bordo settentri- ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 7 PERISCOPIO onale del cratere Gale, verso il misterioso Monte Sharp, la formazione altra 5.500 metri che si trova al centro del cratere. A dare manforte alle prime osservazioni fatte da Curiosity sono arrivate le immagini riprese dalle sonde americane in orbita intorno al pianeta rosso, che permetteranno di approfondire l’analisi sulla struttura dell’antico letto del fiume. Le prime immagini mostrano che il letto è circondato da una grande quantità di detriti alluvionali fra i quali si riconoscono le tracce di strutture simili a corsi d’acqua che si trovano a monte dell’antico fiume. La forma arrotondata di alcune rocce del letto del fiume indicano che sono state trasportate per una lunga distanza dal corso d’acqua, fino al luogo chiamato Peace Vallis, che confluisce nella pianura alluvionale. L’abbondanza dei detriti in quest’area suggerisce inoltre che l’acqua abbia continuato a scorrere nel fiume per molto tempo: era tutt’altro, quindi, che un fenomeno temporaneo. Nel letto del fiume le rocce sono numerosissime e vanno dalle dimensioni di un granello di sabbia fino a quelle di una pallina da golf. Anche l loro forme sono diverse: alcune sono aguzze, altre smussate e arrotondate. ‘’Questa varietà di for-me ci indica che le rocce sono state trasportate e le dimensioni ci dicono che non è stato il vento a trasportale le rocce, ma un flusso d’acqua’’, osserva un altro dei responsabili della missione, Rebecca Williams, dell’Istituto di Scienze Planetarie di Tucson. Il fatto che su Marte scorressero fiumi ‘’è indice di un pianeta abitabile’’, osserva John Grotzinger, del California Institute of Technology (CalTech) di Pasadena e responsabile della missione Mars Science Laboratory (Msl), della quale fa par-te Curiosity. ‘’Il nostro obiettivo principale – aggiunge - resta il Monte Sharp, ma questa scoperta segna già la prima individuazione di un ambiente potenzialmente abitabile. ne del lavoro; 8. Il rispetto dell’esigenza della giustizia distributiva e legale nell’intervento dello Stato; 9. Il dovere di solidarietà finché nella società ci siano membri che mancano del necessario: «È dovere fondamentale della società provvedere al bisogno degli indigenti sia con la carità privata, sia con le istituzioni di carità private, sia con altri mezzi, compresa la limitazione della proprietà dei beni non necessari, nella misura occorrente». Ed infine sul punto della distribuzione patrimoniale si affermava: «Un buon sistema economico deve evitare l’arricchimento eccessivo che rechi dànno a un’equa distribuzione; e in ogni caso deve impedire che attraverso il controllo di pochi su concentramenti di ricchezza, si verifichi lo strapotere di piccoli gruppi sull'economia». pure pagare le tasse, le tasse allo Stato, cioè alla classe dirigente, ai go-vernanti, agli straricchi governanti, devono pagar loro gli stipendi, gli straricchi stipendi, con il loro piccolo salario, che spesso devono rivendicare combattendo contro i gas lacrimogeni, i getti d’acqua e talvolta le sventagliate di mitra... Si guardi cosa è successo nei paesi del medioriente e cosa ancora vi stia succedendo, si veda con chi vanno a braccetto i nostri governanti, si veda cosa fanno alla fin fine in cambio di denaro regalato loro, anche e per di più, personalmente... Il centrosinistra (democristiani e socialcomunisti insieme), Francescini, Rutelli, Veltroni, tutti finiti in un burrone?... Le allenza tra simili sono nulle, tra dissimili sono ammucchiate puzzose, nauseabonde, schifose... Luigi Castiglione ...siamo dunque lontani, molto lontani, lontanissimi dai Gonella, Moro, Taviani, dai Bernareggi, Paronetto, Saraceno, Vanoni... che discutevano e stabilivano, deliberavano di comune accordo nell’interesse e per l’interesse del Paese, dello Stato, con efficiente convinzione, con sentita partecipacione per il buon funzionamento della Repubblica, con efficiente costanza, con costante passione e sentimento, comune sentire per il bene comune, di tutti e non solo di pochi ricchi da fare più ricchi e tanti poveri cui estorcere solo tasse e sempre più tasse, ed i quali non solo devono pagare quel che lo stato o le grandi lobbies producono con le sovvenzioni dello Stato, ossia con il denaro estorto loro dallo Stato caduto in mano a pochi governanti straricchi, ma su quel che poi alla fin fine riescono a guadagnare, se lo guadano, devono [Pagine tratte dal libro di Luigi Castiglione, L’onorevole Mammona, ebooks Logos, 2012.] 8 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 PERISCOPIO Pietro Porcinai a Pistoia e in Valdinievole Il volume pensato in occasione del centenario della nascita di Pietro Porcinai (19102010), oltre a fornire una conoscenza delle trentasette opere nel territorio pistoiese, progettate tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta del Novecento in vari ambiti, eminentemente paesaggistici, si propone di divulgare le acquisizioni storico-scientifiche in gran parte inedite, utili ai corretti interventi di manutenzione e restauro sui giardini ancora esistenti, e di stimolare il dibattito sull’odierna cultura del paesaggio. The volume celebrates the 100th anniversary of Pietro Porcinai’s birth and offers a description of the thirty-seven works he designed between the Thirties and the Eighties of the XXth century for landscape areas in the region of Pistoia. It also aims to divulge new historical and scientific acquisitions that will be useful for the correct conservation of still existing gardens and to stimulate the debate on the contemporary culture of landscape. Pietro Porcinai a Pistoia e in Valdinievole, a cura di Claudia Maria bucelli e Claudia Massi, Giardini e paesaggio, vol. 34X2012, cm 17 ¥ 24, xiv-378 pp. con 268 figg. n.t. e 15 tavv. f.t. a colori.X, € 39. Casa Editrice Leo S.Olschki ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 9 PERISCOPIO ebooks logos novità Gli EBOOKS della LOGOS si possono agevolmente leggere sul monitor del proprio computer, se ne può ingrandire e rimpiccolire il testo e renderlo anche più oppure meno luminoso, secondo le proprie esigenze visive, senza ricorrere ad ulteriori spese... 10 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 ebooks Logos PERISCOPIO Léon bloy Nelle tenebre Introduzione di Vittorio di Giacomo Pagine 160, € 16 Ecco la filosofia del bloy. E ̀ la filosofia della bibbia, dei mistici, delle anime semplicemente e profondamente religiose; la filosofia che gravita intorno ai due fatti fondamentali della storia religiosa dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo, esiliato in terra, il cui metaforico sonno è attraversato dalle immagini semicancellate del perduto Eden; e la Redenzione, monologo divino nella storia umana, che fa del sublime Crocifisso il centro ed il lume della vita. Intorno a questi due elementi, si inseriscono motivi di colore mistico, come la dottrina giovannea del tralcio e della vite, il paolino «Unus estis in Christo» (Gal., 3, 28), cioè degli uomini membra sostanziali del corpo mistico di Gesù; motivi di tendenza mistica con sviluppi pratici, come la dottrina della Comunione dei Santi, chiamante all’ integrale corresponsabilità degli atti umani; motivi infine schiettamente etici come quello della libertà. La libertà («questo dono prodigioso, inqualificabile, con cui ci è dato di vincere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, di uccidere il Verbo incarnato... etc.) è per il bloy il dono divino che più di ogni altro conferisce dignità all’uomo, ma al (tempo stesso il più terrificante, perchè solo in forza della libertà fu possibile crocifiggere il Salvatore... Léon Bloy, Nelle tenebre, a cura di Vittorio Di Giacomo, pagine 160, € 16 Ecco la filosofia del Bloy. È la filosofia della Bibbia, dei mistici, delle anime semplicemente e profondamente religiose; la filosofia che gravita intorno ai due fatti fondamentali della storia reli- giosa dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo, esiliato in terra, il cui metaforico sonno è attraversato dalle immagini semicancel- late del perduto Eden; e la Redenzione, monologo divino nella storia umana, che fa del sublime Crocifisso il centro ed il lume della vita. Intorno a questi due elementi, si inseriscono motivi di colore mistico, come la dottrina giovannea del tralcio e della vite, il paolino «Unus estis in Christo» (Gal., 3, 28), cioè degli uomi- ni membra sostanziali del corpo mistico di Gesù; mo-tivi di tendenza mistica con sviluppi pratici, come la dottrina della Comunione dei Santi, chiamante all’ inte- grale corresponsabilità degli atti umani; motivi infine schiettamente etici come quello della libertà. La libertà («questo dono prodigioso, inqualificabile, con cui ci è dato di vincere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, di uccidere il Verbo incar- nato... etc.) è per il Bloy il dono divino che più di ogni altro conferisce dignità all’uomo, ma al (tem-po stesso il più ter- rificante, perchè solo in forza della lib- ertà fu possibile crocifiggere il Salvatore — come è possibile ora continuare ad offende ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos 11 PERISCOPIO San Bonaventura Le sei ali del serafino Pagine 126, €10 L'essenza del sacramento del matrimonio non 6 l'unione legale tra un uomo e una donna per una inseparabile comunanza di vita, come finora s'era andato sostenendo, bensì il reciproco amore tra i coniugi. Il farsi l'uno carne dell'altro, il divenire una sola carne, come se fossero un unico essente. E un teologo gesuita, già negli anni trenta del passato secolo, l'aveva scritto: « ...quando tra un uomo e una donna c'è il vincolo dell'amore allora il matrimonio c'è». E Giovanni Paolo II, nella sua prima enciclica, l'aveva ribadito: «L'uomo non può vivere senza amare; la sua vita sarebbe priva di senso, se non fosse riamato, se non sperimentasse l'amore». Sicché il sacramento finisce quando l'amore muore... In sostanza è questa la tesi sostenuta dal boterò che, basandosi anche su recenti sentenze rotali, non fa altro in questo suo nuovo magistrale libro che ripercorrere l'iter del sacramento matrimoniale dal punto di vista storico, morale, giuridico. Silvio Botero Giraldo, La famiglia, comunità d’amore, a cura di Massimo Ubaldi, pagine 192, € 18 Il pensare di Bonaventura è sempre un pensare «biblico», la sua espressione tende sempre a riprendere le parole della Scrittura, inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non significa che ci sia mai in Lui un incriteriato fideismo; anzi, seguendo la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita dell'Essere, cercando agostinia-namente di intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al fine di partecipare più intensamente di Dio. In questo medesimo senso Bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le sei ali del Serafino. Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente innanzi a Dio. Bonaventura intende che come il Serafino ha sei ali, con il prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo della sua personale salvezza, ma anche della vita di coloro che gli sono affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per renderli operai nella messe divina, debba avere sei virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo della giustizia; 2) la religiosa pietà; 3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni della vita; 6) la devozione vers o Dio. 12 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos PERISCOPIO Charles Péguy La nostra giovinezza A cura di Massimo Ubaldi Pagine 176, € 18 Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della prosa di Péguy. È una parola difficile questa nel caso di Péguy, che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed è una delle ragioni per cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle opere sue più salde, per fedeltà a un tema cen- trale e per costanza di ispirazione. Mentre possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano sovente sulla sua opera, raggiungendo così una sua completezza, che per- mette di presentarla, in qualche modo, come esemplare.... Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della prosa di Péguy. E una parola difficile questa nel caso di Péguy, che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed è una delle ragioni per cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle opere sue più salde, per fedeltà a un tema cen- trale e per costanza di ispirazione. Mentre possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano sovente sulla sua opera, raggiungendo cosi una sua completezza, che per- mette di presentarla, in qualche modo, come esemplare... Charles Pégny nacque a Orléans il 7 gennaio 1873 da famiglia di piccoli artigiani di origine contadina. Ottenuta una borsa di studio compi gli studi liceali a Orléans e Parigi. Fu ammesso alla Scuola Nor-male (1894) dove ebbe maestro Bergson; la lasciò senza terminare il corso (1897). Scoppiato l'affare Drey-fùs (1897) vi partecipò in campo dreyfusista. Nel 1898 fondò con Blum e Herr la «Libratile socialiste» Georges Bellais. La-sciata la Librairie fondò i «Cahiers de la Quinzaine» (1900), libero osservatorio su tutta la vita francese, da cui passarono parecchi fra i noti ingegni e qualcuno fra i grandi nomi del tempo. Nei «Cahiers pubblicò tutte le sue opere. Scoppiata la guerra parti volontario e . cadde a Villeroy alla vigilia della battaglia della Marna (5 settembre 1914). Charles Péguy, La nostra giovinezza, a cura di Massimo Ubaldi, pagine 224, € 18 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos 13 PERISCOPIO San Bonaventura Le sei ali del serafino Pagine 126, €10 Il pensare di bonaventura è sempre un pensare «biblico», la sua espressione tende sempre a riprendere le parole della Scrittura, inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non significa che ci sia mai in Lui un incriteriato fideismo; anzi, seguendo la bibbia egli tende ad assimilare alla vita delllEssere, cercando agostinianamente di intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al fine di partecipare più intensamente di Dio. In questo medesimo senso bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le sei ali del Serafino. Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente innanzi a Dio. bonaventura intende che come il Serafino ha sei ali, così il prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo della sua personale salvezza, ma anche della vita di coloro che gli sono affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per renderli degli della messe divina, debba avere le virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo della giustizia; 2) la «religiosa pietà; 3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni della vita; 5) la devozione versο Dio. San Bonaventura, Le sei ali del serafino, a cura di Massimo Ubaldi, pagine 144,€ 10. Il pensare di Bonaventura è sempre un pensare «biblico», la sua espressione tende sempre a riprendere le parole della Scrittura, inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non significa che ci sia mai in Lui un incriteriato fideismo; anzi, seguendo la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita dell'Essere, cercando agostinia-namente di intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al fine di partecipare più intensamente di Dio. In questo medesimo senso Bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le sei ali del Serafino. Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente innanzi a Dio. Bonaventura intende che come il Serafino ha sei ali, con il prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo della sua personale salvezza, ma anche della vita di coloro che gli sono affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per renderli operai nella messe divina, debba avere sei virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo della giustizia; 2) la religiosa pietà; 3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni della vita; 6) la devozione vers o Dio. 14 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos PERISCOPIO A.D. Sertillanges Preghiera e musica Pagine 126, €10 A.D.Sertìllanges, filosofo e teologo domenicane 18631948), fu lettore di teologìa nelle scuole dell'Ordine domenicano, segretario della prestigioso «Revue thomiste», poi prof, di filosofia. Divenne membro dell'Accademia francese (classe di scienze morali e politiche), e ciò fece dire che egli «aveva fatto entrare San Tommaso sotto la cupola del maggior istitituto. di Francia»; di San Tommaso il Ser-tillanges fu uno fra i più brillanti e-spositorì moderni. Insegnò ancora in Olanda ed a Le Saukhoir, infine a Parigi. Predicatore eccellente, scrittore brillante ed a volte paradossale, tomista profondo ma con interpretazioni personali, esplicò in tutti i campi una mirabilie ed indefessa attività intellettuale, senza però mai disperdersi: la varietà dei doni e la sua potente personalità che li univa sono le linee essenziali della sua fisionomia morale, sostenuta da grande energia, da un vigoroso ottimismo, da una squisita sensibilità artistica e da un altissimo senso del dovere e del valore del lavoro. Con i suoi numerosi scritti esercitò una vastissima influenza nei campo del pensiero. A. D. Sertillanges, Preghiera e musica, a cura di Michele brini, pagine 120, € 10. La preghiera è musicale per natura; come ogni parola che si esalta, essa va incontro al canto. «La parola è un suono in cui è pri-gioniero il canto» dice Grétry. Vi è prigio-niero come la statua nel marmo, sotto le mani di Michelangelo; ma per scioglierla basta un lieve accrescimento di vita, perchè qui lo scultore è a casa sua. La parola esprime un pensiero; ed in se stessa una parola non è una musica; ma a questo pensiero è sempre legato uno stato d’animo, un alone di fantasia, un gioco di fantasmi dalle tendenze dinamiche, di cui ritmo e melodia sono la legge, per quanto poco esso si acceleri. «La musica prolunga gli effetti dell’a-nima», dice il De arte musicae, attribuito (del resto a torto) a san Tomaso d’Aquino. «Il canto è l’espressione eroica della parola», dice Carlyle. ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos 15 PERISCOPIO Silvio Botero Giraldo La coppia umana tra idealità e realt Pagine 176, €18 La famiglia, «comunità di amore e di vita» è la forma tipica per riferirsi alla comunità domestica. I termini «amore» e «vita» sono in stretta relazione con le due dimensioni della coppia umana, unitiva e procreativa. E questo nuovo saggio del Boterò vuole appunto unire i due elementi che, lungo il corso della storia dell'uomo, appaiiono strettamente connessi. E proprio per questo l'autore, perspicace moralista e lungimirante, sviluppa la riflessione in tre capitoli nei quali offre una prospettiva diversa ma complementare: il primo è così di taglio socio/antropologico; il secondo, storico/teo-ilogico ed il terzo magisteri ale/pastorale... Contrapponendo coloro che lottano perché l'economia stia al servizio dell'uomo alla faziosità capitalistica che preme perché l'uomo serva all'economia del mondo, egli fa così rilevare come la soluzione resta nell'instaurarsi di una nuova cultura della vita, frutto della verità e dell'amore nell' unità/fecondità. J. Silvio Boterò Giraldo è sacerdote redento-lista. Si è licenziato in Diritto canonico e in Teologia dogmatica nell'Università «Comu_-as» (Madrid). Laureato in Teologia morale nell'Accademia attonsiana dell'Università lateranense di Roma. Insegna in diverse Università pontificie detta Colombia. Collabora con la Cathedra di teologia morale, con Itepal, l'Istituto dei Celam a Bogotà. E autore di una quarantina di libri 1, e una cinquantina di saggi pubblicati in riviste dell'Europa e dell'America Latina. Silvio botero Giraldo, La famiglia comunità d’amore, (Dialettica tra unità e fecondità), pagine 192, € 18. L’essenza del sacramento del matrimonio non è l’unione legale tra un uomo e una donna per una inseparabile comunanza di vita, come finora s’era andato sostenendo, bensì il reciproco amore tra i coniugi. Il farsi l’uno carne dell’altro, il divenire una sola carne, come se fossero un unico essente. E un teologo gesuita, già negli anni trenta del passato secolo, l’aveva scritto: « ...quando tra un uomo e una donna c’è il vincolo dell’amore allora il matrimonio c’è»; e Giovanni Paolo II, nella sua prima enciclica, l’aveva ribadito: «L’uomo non può vivere senza amare; la sua vita sarebbe priva di senso, se non fosse riamato, se non sperimentasse l’amore». Sicchè il sacramento finisce quando l’amore muore... In sostanza è questa la tesi sostenuta dal Botero che, basandosi anche su recenti sentenze rotali, non fa altro in questo suo nuovo magistrale libro che ripercorrere l’iter del sacramento matrimoniale dal punto di vista storico, morale, giuridico. 16 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 eBooks Logos PERISCOPIO Georges Bernanos Il Cammino di Cruz das Almas A cura di L;.Castiglione Pagine 176, €18 «I proscritti che errano oggi attraverso il mondo, e che non trovano asilo in nessun luogo, con il pretesto che il loro passaporto non sia in regola, permettono di ben prevedere i nuovi metodi mediante i quali sarà nel futuro attuata la lotta per la vita. si può peccare per azione e per omissione; è ugualmente facile sterminare con l’azione e con l’omissione. L’eccessiva ricchezza ha fatto diventar folli le patrie. La miseria le farà diventar feroci. Lo svolgimento degli effetti e delle cause potrà ormai essere arrestato soltanto con un altro mira- colo, simile a quello che fu annunciato, venti secoli fa, da un angelo ad alcuni pastori. Il fronte della cristianità è stato rotto, non mi stancherò di scriverlo, la sconfitta delle coscienze è un fatto smisurato, dalle conseguenze incalcolabili. nessuno sembra dubitarne, i pastori con- tano le loro pecore e si rassicurano pensando che il loro numero non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me... Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi, intollerabili, non è stata mantenuta, i cristiani hanno agito ciascuno per sé... L’umanità riscattata, resa partecipe della divinità come c’insegna la liturgia della messa, è inchiodata alla croce, ma che gliene importa ai Farisei dal momento che hanno pagato la decima e rispettato il sabato?» Georges Bernanos, Il cammino di Cruz das Almas, A cura di Luigi Castiglione, pagine 176, € 18; «I proscritti che errano oggi attraverso il mondo, e che non trovano asilo in nessun luogo, con il pretesto che il loro passaporto non sia in regola, permettono di ben prevedere i nuovi metodi mediante i quali sarà nel futuro attuata la lotta per la vita. si può peccare per azione e per omissione; è ugualmente facile sterminare con l’azione e con l’omissione. L’eccessiva ricchezza ha fatto diventar folli le patrie. La miseria le farà diven- tar feroci. Lo svolgimento degli effetti e delle cause potrà ormai essere arrestato soltanto con un altro mira- colo, simile a quello che fu annunciato, venti secoli fa, da un angelo ad alcuni pastori. Il fronte della cristianità è stato rotto, non mi stancherò di scriverlo, la sconfitta delle coscienze è un fatto smisurato, dalle conseguenze incalcolabili. nessuno sembra dubitarne, i pastori con- tano le loro pecore e si rassicurano pensando che il loro numero non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me... Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi, intollerabili, non è stata mantenuta, i cristiani hanno agito ciascuno per sé... L’umanità riscattata, resa partecipe della divinità come c’insegna la liturgia della messa, è inchiodata alla croce, ma che gliene importa ai Farisei dal momento che hanno pagato la decima e rispettato il sabato?» LUIGI CASTIGLIONE SALVARSI DAL NULLA La perdizione esistenziale in Georges bernanos EDIZIONI LOGOS 18 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 PERISCOPIO DA FATTORI AL NOVECENTO Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki A cura di Francesca Dini e Alessandra Rapisardi LEO S. OLSCHKI EDITORE ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 19 IN PRIMO PIANO Nobel per la Letteratura 2012 Mo Yan come Rabelais? Si avvicina Mo Yan al realismo magico di Garcìa Marquez e con il mondo metaforico di William Faulkner, due influenze che l’autore di Sorgo rosso non rifiuta, ma io ho sempre pensato che la sua letteratura `sia più vicina a quella di Rabelais, Dickens o Kafka. È innegabile che c’è una notevole somiglianza tra Macondo, Yoknapatawpha e la Cina rurale descritta da Mo Yan, ma differenti sono la prospettiva e lo stile. La prosa di Mo Yan non è altrettanto elaborata. La sua sintassi è semplice e sbrigativa. Difatti, La vita e la morte mi stanno logorando fu composto in 43 giorni. Nessun opera di Po Yan è caratterizzata dalle grandi innovazioni formali, ma ciò non vuol dire che non ne mostrino il talento, la sensibilità e l’immaginazione. In Le ballate dell’aglio si vede una bambina cieca che incarna l’estrema vulnerabilità degli innocenti. La sua mancanza di difesa non è meno tragica di quella di due amanti condannati a separarsi per colpa dei matrimoni convenuti nell’infanzia. Come la bambina cieca, gli amanti cercano la consolazione nella bellezza, appoggiando la loro fronte su di un puledro castano, che tollera docilmente il loro gesto. Mo Yan mi ricorda Rabelais perché nelle sue opere, come Rana, l’orrore si alterna con la comicità, mettendo in evidenza come il male suo essere tanto nocivo quanto grottesco. Il finale di Rana, un’apologia fantasiosa della maternità, corrisponde ad un deliberato proposito di deformare la realtà, con una cerimonia nella quale coincidono aspetti della cultura popolare e un ottimismo piena di speranza. L’essere umano non è malvagio. Quasi sempre in realtà gli atti più raccapriccianti derivano (passa a pagina 34) 20 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 P PERISCOPIO Destino di Péguy Più che mai rivolu-zionario, Péguy capi, sul legno della croce che non bisogna aspettarsi da una rivoluzione umana, da sfor-zi soltanto umani, un cambiamento decisivo. Non è solo l’economicismo ad essere insufficiente. Vi è tutto l'umanesimo, tutto l'immanentismo che sono colpiti dalla sterilità. L'unico cambiamento reale è di ordine ontologico, metafisico, religioso. La rivoluzione sarà l'opera del Paraclito ο non sarà affatto... Contro un cristianesimo disincarnato, Péguy afferma che la rivoluzione del Vangelo non può essere reale se non distrugge realmente i mali e cambia realmente le strutture oppressive. Ma contro un socialismo immanentista, egli af-ferma anche e dall'inizio che questa rivoluzione non può procedere dalla semplice volontà umana, che essa deve nascere da Dio. Deve certamente prendere a prestito gli itinerari della terra, le dure ed oscure ed ingrate vie umane. Ma essa non verrà da uomini soltanto generosi, morali, altruisti. Ciò che la rivoluzione evangelica reclama, sono uomini nuovi, uomini che abbiano superato la prova pasquale, uomini morti e resuscitati in Cristo... (dal saggio di Jean Bastaire) Un immenso arazzo diviso in due parti; nella prima campeggia la cattedrale di Parigi e si esprime l'amore di Péguy per la città dove vive, lavora e soffre; il secondo momento è invece scandito dall'alta poesia della Presenfazione della Beauce a Notre-Dame di Chartres, e dalle cinque preghiere nella Cattedrale... Già all'inizio della Presentazione, in cui il poeta prega, ma resta sulla strada, contemplando da lontano, ο nell'albergo ο davanti alla Cattedrale, esplode il «canto profondo dell'anima» e si dimentica la musica «un po' troppo parnassiana» dell'addio a Parigi; e poi l'orchestrazione piena e fascinosa della preghiera dentro Notre-Dame, segno della sua resa totale alla Grazia, che accompagna le confidenze che mettono a nudo il terreno scosceso del suo spirito e della sua carne, il segreto lacerante del suo cuore, e la pace pienamente riconquistata con l'aiuto della «Regina delle paci e dei disarmi». Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della prosa di Péguy. È una parola difficile questa nel caso di Péguy, che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed è una delle ragioni per cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle opere sue più salde, per fedeltà a un tema centrale e per costanza di ispirazione. Mentre possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano sovente sulla sua opera, raggiungendo così una sua completezza, che permette di presentarla, in qualche modo, come esemplare.... Bergson da parte sua riconosceva scrivendo di Péguy in questi termini: «Aveva una straordinaria capacità di andare oltre la materialità degli esseri, superarla e giungere alla loro anima. È così ch’egli ha penetrato il mio pensiero più segreto, come io avrei voluto e non ho saputo esprimerlo ». www.edilogos.com - [email protected] modello sociale perverso. La posizione rifomistica di Mo Yan si avvicina a quella di Dickens, che crede nella possibilità di un cambiamento gradu-ale e pacifico. N’esiste anche una vicinanza: scioltezza, trasparenza, introspezione,estensione. L’ombra di Kafka infine quasi sempre agisce come sfondo, evidenziando l’impotenza dell’individuo dinanzi al potere totalitario. Credo che il lungo cammino di Mo Yan verso l’esilio interiore si trova riflesso nella sua letteratura, dove si avverte il passaggio del lirismo e l’insonacion fantastica al relato amaro e di testimonianza di una società intrappolata dall’intransigenza, la ve-nalità e la repressione. Mo Yan è stato criticato per non aver scelto l’esilio, ma la lettura dei suoi libri rivela una inequivocabie aspira-zione di libertà e democrazia per il popolo cinese. Rafael Narbona [Narbona è professore di filosofia e critico. Fonte: «El Mundo»] ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 21 BIBLIOTECA Giuseppe Fontanelli TOZZI E LE FACCE DI PAOLO Dal poema in prosa al romanzo Il poema in prosa Paolo s’impone per l’alta cifra di oscurità che riguarda non solo una prismatica galleria di «facce» oniriche ma anche i rilanci di un epilogo di difficile interpretazione, dove è soprattutto il personaggio di Ghìsola a testualizzare la portata dei futuri svolgimenti. Sottoposte a un’attenta decodifica, le «facce», nella centralità di Con gli occhi chiusi, elaborano così un modello di riconoscimento e autobiografico e di soluzioni narrative vagliato nella sua genesi. The poem in prose Paolo is characterized by a deep obscurity that concerns not only a prismatic gallery of oneiric ‘faces’ but also the raise of a difficult epilogue, where the character of Ghisola mainly expresses the extent of future developments. Carefully interpreted in the light of Polinnia, vol. 25, 2012, cm 17x24, 474 pp.€ 47. Colin Renfrew Giancarlo Petrella Cognitivearchaeology L’oro di Dongo per una storia del patrimnio from theory to practice ovvero librario del convento dei Frati The early Cycladic Minori di Santa Maria del Fiume (con il catalogo degli incunaboli) Sanctuary at Keros Presentazione di R.M. borraccini Dai primi ritrovamenti a Keros quasi cinquant’anni fa, alle campagne archeologiche sull’isola, agli scavi di Kavos e Dhaskalio, Colin Renfrew ha disegnato una mappa rituale delle isole Cicladi individuando una rete di cerimonie e pellegrinaggi nel periodo 2500-2000 a.C.. Queste scoperte hanno consentito a Renfrew di fornire una rivolu-zionaria interpretazione cognitiva dell’archeologia preistorica. L’ana-li-si dei reperti, condotta con molti giovani ricercatori, contribuirà ancora allo studio delle origini della prassi rituale dell’Egeo. Colin Renfrew has been involved in pioneering archeological excavations for almost 50 years, from the first archaeological discoveries on Keros through the most recent digs at Kavos and Dhaskalio. This work has permitted him to create a ritual map of the Cyclades, delineating a network of pilgrimage and ceremonial sites in the period 2500-2000 BC. These discoveries have permitted Professor Renfrew to postulate a revolutionary cognitive interpretation of prehistoric archaeology. The analysis of the discoveries in a project involving numerous young researchers is continuing to contribute significantly to the study of the origins of ritual practices in the Aegean Sea. The Annual Balzan Lecture, vol. 3, 2012, cm 17x24, 76 pp. con 33 ill. n.t. di cui 24 a colori. English Text. € 15. L’affascinante e accidentata vicenda della biblioteca del convento, rimasta immune dalle soppressioni ottocentesche, ricostruita alla luce del patrimonio librario (circa 18.000 volumi, fra cui una trentina di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia di uomini e libri che si snoda tra lasciti, donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una libraria conventuale fin qui sconosciuta. The fascinating story of the friary library, escaped to the XIXth century suppressions, is chronicled with the help of its book collection (nearly 18.000 volumes, among which thirty incunabula and 600 editions of the XVIth century) and the documents found in its archives. It is a story of men and books that unravels through legacies, donations, inventories and XVIII-XIXth century catalogues, depicting the portrait of a hitherto unknown monastic library. Biblioteca di bibliografia italiana, vol. 195, 2012, cm 17x24, XVIII-224 pp. con 15 figg. n.t., € 22. EDITRICE OLSCHKI / Novità 22 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO LUIGI CASTIGLIONE UN CUORE GRANDE COSÌ Digressioni verghiane Una pagina del Nobel La tauromachia e la crudeltà di Mo Yan La tauromachia è considerata quasi come un emblema culturale della Spagna. Seppi di essa quest’&nno quando lessi i romanzi dello scrittore americano Ernest Hemingway. Dopo conobbi anche la pittura taurica di Goya e di Picasso. E ben presto, con l’arrivo della televisione, ho potuto vedere una corrida di toro. È uno spettacolo crudele e e provocatore, ha anche certamente bello. È difficile giudicare se in definitiva debba considerarsi un’espressione artistica e culturale oppure uno sport. Ora, la polemica riguarda se si deve proibire o conservare come una tradizione. Anche in linea di massima si tratta di un argomento proprio degli spagnoli, nella quale gli stranieri non devono intromettersi, gli amici dell’Istituto Cervantes m’invitano a esprimere la mia opinione sul tema, cosiché con molta semplicità è quello che faccio. Qul è l’essenza dei tori? £e realmente una domanda difficile cui rispondere. Si tratta di render pubblico e promuovere un certo spirito eroico? Di mostrare il valore e il comportamento del toro? Di rivelare il sorprendente della morte nel suo passaggio sfiorando l’uomo? Si direbbe che si approssima a un po’ di tutto questo, ma pensandoci seriamente si tivela come qualcosa che non è del tutto corretto. Spogliato del suo glorioso e risplendente pompa, la sua essenza si riduce al tormento che il tai modo ifligge su questo povero toro che fa diventar matto e quindi l’uccide, colmando così la vena sanguinaria della gente, cui si somma il denaro che guadagnano l persone della organizzazioen taurina. LUIGI CASTIGLIONE UN CUORE GRANDE COSÌ Digressioni verghiane LO SCRITTORE CHE NARRA SE STESSO IN PAGINE CHE SORPRENDERANNO contenuti: UN VESTITO PER LILLI DON GESUALDO VINCERÀ LE DONNE CANTO, E L’AMORE RELIGIOSITÀ DI VERGA in appendice: Storie della corrispondenza più controversa della storia Le perifrasi di Pirandello ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO  Nuova edizione negli ebooks Logos La Messa laggiù di Paul Claudel Pubblichiamo uno stralcio dell’Introduzione che Luigi Castiglione scrisse nel 1946 per la sua traduzione di La Messa laggiù di Paul Claudel; non vengono inserite, per ovvi motivi, le note. La brusca apparizione di Paul Claudel sulla scena letteraria ha qualcosa d’insolito: Eccomi, Imbecille, ignorante, Uomo nuovo dinanzi a cose sconosciute, E volgo il viso verso l'Anno e l’arco piovoso, col cuore pieno di noia! Nulla so e nulla posso. Che dire? che fare? come usare queste mani che pendono, questi piedi Che mi trasportano come un sogno notturno? La parola è rumore e carta i libri. Son solo qui. E mi sembra che tutto, L’aria brumosa, le pingui arature, E gli alberi e le basse nubi Mi parlino esitanti con un linguaggio privo di parole. Il contadino Se ne ritorna con l’aratro. Ne odo il lento cigolio. È l’ora in cui le donne vanno al pozzo. Viene la notte. — Che cosa sono? Che faccio? che attendo? E rispondo: Son solo e vorrei Piangere, ο gridare, O ridere, ο saltellare ed agitar le braccia! «Chi sono?». Chiazze di neve restano ancora, e tengo in mano un ramoscello di nocciuolo. Perché Marzo è come una donna che soffia su un fuoco di legna verdi. — L’Estate E l’orrendo giorno sotto il sole siano dimenticati! ο cose, qui, M’offro a voi! Non so nulla! Uditemi! ho bisogno, E non so di che, e potrei gridare senza fine Ad alta voce, sommessamente, come un bimbo che s’ode in lontananza, come bimbi rimasti soli, accanto alla brace rossa! O cielo cupo! alberi! terra! ombra, sera piovosa! Uditemi! non mi sia respinta questa domanda! LA FIERA LIbRARIA unico «luogo d’incontro» permanente degli Editori e della cultura europea e iberoamericana *** L’unica rivista che facilita gli scambi delle novità librarie in tutto il mondo Les livres, les idées, la culture des pays de langue allemande, anglaise, espagnole, fran-çaise, italienne, portugaise... I libri, le idee, la cultura dei paesi di lingua francese, inglese, italiana, portoghese, spa-gnola, tedesca... Los libros, las ideas, la cultura de los paises de lengua alemana, española, fancesa, inglesa, italiana, portuguesa... 23 24 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO I nuovi ebooks della Logos San Bonaventura Silvio Botero Giraldo Le sei ali del serafino La coppia umana Preghiera tra idealità e realt e musica Pagine 126, €10 Pagine 176, €18 Il pensare di Bonaventura è sempre un pensare «biblico», la sua espressione tende sempre a riprendere le parole della Scrittura, inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non significa che ci sia mai in Lui un incriteriato fideismo; anzi, seguendo la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita dell'Essere, cercando agostinia-namente di intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al fine di partecipare più intensamente di Dio. In questo medesimo senso Bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le sei ali del Serafino. Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente innanzi a Dio. Bonaventura intende che come il Serafino ha sei ali, con il prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo della sua personale salvezza, ma anche della vita di coloro che gli sono affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per renderli operai nella messe divina, debba avere sei virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo della giustizia; 2) la religiosa pietà; 3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni della vita; 6) la devozione vers o Dio. L’essenza del sacramento del matrimonio non è l’unione legale tra un uomo e una donna per una inseparabile comunanza di vita, come finora s’era andato sostenendo, bensì il reciproco amore tra i coniugi. Il farsi l’uno carne dell’altro, il divenire una sola carne, come se fossero un unico essente. E un teologo gesuita, già negli anni trenta del passato secolo, l’aveva scritto: « ...quando tra un uomo e una donna c’è il vincolo dell’amore allora il matrimonio c’è»; e Giovanni Paolo II, nella sua prima enciclica, l’aveva ribadito: «L’uomo non può vivere senza amare; la sua vita sarebbe priva di senso, se non fosse riamato, se non sperimentasse l’amore». Sicchè il sacramento finisce quando l’amore muore... In sostanza è questa la tesi sostenuta dal Botero che, basandosi anche su recenti sentenze rotali, non fa altro in questo suo nuovo magistrale libro che ripercorrere l’iter del sacramento matrimoniale dal punto di vista storico, morale, giuridico. Georges Bernanos Léon bloy Il Cammino Nelle tenebre Introduzione di Vittorio di Giacomo di Cruz das Almas Pagine 160, € 16 A cura di L;.Castiglione Pagine 176, €18 «I proscritti che errano oggi attraverso il mondo, e che non trovano asilo in nessun luogo, con il pretesto che il loro passaporto non sia in regola, permettono di ben prevedere i nuovi metodi mediante i quali sarà nel futuro attuata la lotta per la vita. si può peccare per azione e per omissione; è ugualmente facile sterminare con l’azione e con l’omissione. L’eccessiva ricchezza ha fatto diventar folli le patrie. La miseria le farà diven- tar feroci. Lo svolgimento degli effetti e delle cause potrà ormai essere arrestato soltanto con un altro mira- colo, simile a quello che fu annunciato, venti secoli fa, da un angelo ad alcuni pastori. Il fronte della cristianità è stato rotto, non mi stancherò di scriverlo, la sconfitta delle coscienze è un fatto smisurato, dalle conseguenze incalcolabili. nessuno sembra dubitarne, i pastori con- tano le loro pecore e si rassicurano pensando che il loro numero non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me... Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi, intollerabili, non è stata mantenuta, i cristiani hanno agito ciascuno per sé... L’umanità riscattata, resa partecipe della divinità come c’insegna la liturgia della messa, è inchiodata alla croce, ma che gliene importa ai Farisei dal momento che hanno pagato la decima e rispettato il sabato?» Ecco la filosofia del Bloy. È la filosofia della Bibbia, dei mistici, delle anime semplicemente e profondamente religiose; la filosofia che gravita intorno ai due fatti fondamentali della storia religiosa dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo, esiliato in terra, il cui metaforico sonno è attraversato dalle immagini semicancel- late del perduto Eden; e la Redenzione, monologo divino nella storia umana, che fa del sublime Crocifisso il centro ed il lume della vita. Intorno a questi due ele- menti, si inseriscono motivi di colore mistico, come la dottrina giovannea del tralcio e della vite, il paolino «Unus estis in Christo» (Gal., 3, 28), cioè degli uomi- ni membra sostanziali del corpo mistico di Gesù; mo-tivi di tendenza mistica con sviluppi pratici, come la dottrina della Comunione dei Santi, chiamante all’ inte- grale corresponsabilità degli atti umani; motivi infine schiettamente etici come quello della libertà. La libertà («questo dono prodigioso, inqualificabile, con cui ci è dato di vincere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, di uccidere il Verbo incar- nato... etc.) è per il Bloy il dono divino che più di ogni altro conferisce dignità all’uomo, ma al (tem-po stesso il più ter- rificante, perchè solo in forza della lib- ertà fu possibile crocifiggere il Salvatore — come è possibile ora continuare ad offende A.D. Sertillanges Pagine 126, €10 La preghiera è musicale per natura; come ogni parola che si esalta, essa va incontro al canto. «La parola è un suono in cui è pri-gioniero il canto» dice Grétry. Vi è prigio-niero come la statua nel marmo, sotto le mani di Michelangelo; ma per scioglierla basta un lieve accrescimento di vita, perchè qui lo scultore è a casa sua. La parola esprime un pensiero; ed in se stessa una parola non è una musica; ma a questo pensiero è sempre legato uno stato d’animo, un alone di fantasia, un gioco di fantasmi dalle tendenze dinamiche, di cui ritmo e melodia sono la legge, per quanto poco esso si acceleri. «La musica prolunga gli effetti dell’anima», dice il De arte musicae, attribuito (del resto a torto) a san Tomaso d’A-quino. «Il canto è l’espressione eroica della parola», dice Carlyle. Charles Péguy La nostra giovinezza A cura di Massimo Ubaldi Pagine 176, € 18 Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della prosa di Péguy. È una parola difficile questa nel caso di Péguy, che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed è una delle ragioni per cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle opere sue più salde, per fedeltà a un tema cen- trale e per costanza di ispirazione. Mentre possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano sovente sulla sua opera, raggiun- gendo così una sua completezza, che per- mette di presentarla, in qualche modo, come esemplare.... ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO Il giovane di Villeneuve-sur-Fère-en-Tardenois, che aveva già letto i frenetici Chants de Maldoror di Lautréamont, conosciuto l’éblouissement di NotreDame ed assaporati gli amari frutti della Saison en enfer di Rimbaud, non vuol morire, la faccia rivolta verso l’Anno, mangiato dalla noia; vuol, come dirà Mesa, «conoscer tutto per essere tutto conosciuto»; vuol uscire dalla sua dolorante conchiglia: Andrò verso l'immensità! Andrò verso il fragore delle acque! Andrò verso l'enormità del mare!' Con il «monterò su tutto come su un cavallo» di Rimbaud, l’osceno amico di Verlaine, il « Satana adolescente», Claudel parte alla conquista dell’Universo. Perché è partito? «Per lo stesso motivo –. scrive Jacques Madaule – del suo maestro Rimbaud, «battitore di strade». Perché c’è un richiamo al quale non possiamo resistere, perché le strade della terra e «del mare attirano il nostro piede con forza irresistibile. Perché sarebbe morto d’asfissia se fosse dovuto restare nell’atmosfera limitata di quei cenacoli parigini ch’egli aveva rapidamente attraversato. Perché doveva consacrarsi ad una gigantesca verifica. Bibbia ala mano, quella Bibbia che non lo lascerà più da quando, la sera del 25 dicembre 1886, la sorella Camilla gliel’ha data, confronterà il Libro con l’Universo! Risultato è la scoperta di Dio: «Arrivato alla coscienza, all’età in cui le forze sono sviluppate, il bambino soffoca dentro di sé e vuole assolutamente l'indipendenza e l’autonomia. Donde il bisogno di di libertà, che si traduce in maniere diverse. È il momento in cui i bambini vogliono evadere dal loro piccolo mondo, s’imbarcano su vascelli, cercano, insomma, con ogni mezzo, d’affermate la loro personalità. In me questo desiderio era particolarmente violento, perché coincideva con la prodigiosa scoperta della seconda parte del mondo, il mondo soprannaturale, che fino allora per me non esisteva e si rivelava all’improvviso».5 Sarà allora La ville ο il dramma d’un mondo che cerca di rifarsi alla luce di Dio; Le Repos du septième jour ο il dramma della santità; Partage de Midi ο il dramma d’un «orribile amore impraticabile»; saranno le inquietudini di Positions et Propositions, di Contacts et circumstances, di Discours et Remerciements; sarà l’epopea di Jeanne d'Arc au bûcher; il canto giubilante delle Cinq grandes odes, il Vieillard sur le mont Omi che c’immergerà in uno di quegli occhi d'acqua che riflettono il cielo; sarà la co-naissance dell’Art poétique, l’ineffabile poesia dell’Annonce faite à Marie e, infine, il grande monumento del Soulier de Satin ou le pire n'est pas toujours sûr, l’omaggio totale del poeta alla creazione di Dio, il grido di gioia del cristiano finalmente libero della tirannide del mondo: IL DOLCE POTERE DELLE CORDE Orfeo, Apollo, Arione e Davide nella grafica tra Quattro e Cinquecento A cura di Susanne Pollack Il catalogo contempla immagini di opere tuttededicate a un solo oggetto:o strumento a corda. Come ogni strumento,esso richiedel’intervento della mano per adempiere alla sua funzione. Soltanto così si crea il suono delle corde che, invisibile e incorporeo, pervade lo spazio, riempiendolo di armonia. La mano da sola, però, può ben poco, se non si accompagna all’arte di colui che la muove. Orfeo, Apollo, Arione e Davide sono passati alla storia (del mito o dell’AnticoTestamento) per la loro straordinaria capacità nel suonare uno strumento a corda: con il suono della lira Orfeo ammansisce gli animali feroci e induce alla commozione persino le divinità degli inferi; il citaredo Apollo sovrintende alle muse e con esse ai suoni del cosmo; Arione seda il mare in tempesta, mentre Davide riesce a placare con l’arpa la melancolia di re Saul. Le opere selezionate per la mostra e commentate nei saggi del catalogo mostrano come sia proprio quell’oggetto sonoro a determinare la vita di ciascuno dei quattro protagonisti. Viceversa,le loro figure e la loro storia in- fluenzano la concezione dello strumento come simbolo dell’armonia in generale. Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Cataloghi, vol. 98, 2012, cm 21,5x29, VIII-180 pp. con 106 ill. n.t. di cui 58 a colori. Leo S. Olschki Editore 25 26 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO Andiamo pian piano, a bell'agio. È delizioso esser complici in questa specie di luce liquida che ci trasforma in esseri divini e sospesi, in corpi gloriosi. Non abbiamo più bisogno delle mani per afferrare e dei piedi per camminare. Avanziamo come attìnie, respirando, con la sola effusione del corpo e lo stimolo della volontà. Il corpo diviene un solo senso, un pianeta attento agli altri pianeti sospesi. Sento direttamente col mio cuore i battiti del tuo cuore. L’acqua trasporta tutto. È delizioso, l’orecchio a fior d'acqua, percepire tutte queste musiche confuse, i danzatori attorno alla chitarra, La vita, i canti, le parole d’amore, l’innumerevole scroscio di tutte queste parole impercettibili! E tutto questo non avviene più fuori, si è dentro, c’è qualcosa che ti riunisce beatamente a tutto, una goccia d’acqua unita al mare! La comunione dei Santi! *** Nato il 6 agosto 1868 in un piccolo villaggio deill’Aisne, Claudel, come Péguy col quale ha molte ossessioni in comune, appartiene alla generazione d’André Gide, di Charles Maurras e di Paul Valéry. Il suo caso, storicamente, è analogo a quello dell’irrequieto agitatore dell’Action française, a quello del sodomitico spacciatore di nourritures terrestres, a quello del mistico adoratore della Jeune Parque. Ma Claudel si stacca subito da tutti i suoi grandi contemporanei. Sfugge alle classificazioni. Emerge come gigante tra quelli che presto con altrettanto furore si slanceranno alla conquista della gloria. Le sue inquietudini, quasi sempre metafisiche, morali e religiose; la tendenza costituzionalmente mistica del suo pensiero; il suo spirito, più incline alla sintesi che all’analisi; l’esuberanza tipicamente mediterranea del suo stile; la sua sete insaziata di possesso; i suoi fantasmi, l’escludono da scuole, correnti, cenacoli. Claudel rassomiglia solo a quegli scrittori che han piantato Dio nel centro della loro opera: Pascal, Bossuet, Péguy. D’altra parte, si sente in lui anche una certa parentela con scrittori che non hanno mai staccalo i loro piedi dalla terra: Hugo, Michelet, Rousseau. D’ambo le parti, però, le affinità si rivelano presto lontane, generali e derisorie. Quel suo mescolar tutti gli stili, tutte le parole, tutti i vocabolari; quel suo gonfiar la frase, strizzarla, contorcerla, quella sua testardaggine nel voler sconcertare più che sedurre; le sue irritanti innovazioni camuffate sotto la maschera d’una tecnica eccellente; le sue stridenti singolarità di poeta che pesta sotto i piedi la tradizione; le sue prospettive d’inquisitore del passato, di trascendenza assoluta e di simbolismo vertiginoso in un tempo in cui l’asfissia religiosa, metafisica e teologica, corrodeva i polmoni dei nuovi Voltaire; quel Fang-Pi-Shu a cura di Robert Hans van Gulik Pagine: 120 Prezzo: € 12,50 Descrive la vita sessuale cinese tra il 1200 e il 1500... [Dettagli] L'anima del samurai A cura di Thomas Cleary Pagine: 184 Prezzo: € 12,50 Tre classici di filosofia marziale che mostrano la potente influenza dello Zen e catturano la vera anima dei samurai... La presenza di Ramana Maharshi Patrick Mandala Pagine: 244 Prezzo: € 17,50 Un libro di sintesi, la cui originalità consiste nel presentare alcuni inediti di Sri Ramana Maharshi... La via del sole e del vento (Tao Vol. 3) Autore: Osho Pagine: 240 Prezzo: € 17,50 Nei discorsi ai suoi discepoli, Osho si è praticamente interessato di tutto; in particolare, ha commentato i testi sacri delle più importanti religioni.... Muay Thai Boran Marco De Cesaris Pagine: 304 Prezzo: € 29,50 Il manuale di un esperto mondiale di Muay Thai Boran, insignito dalle più alte autorità thailandesi... novità / EDIZIONI MEDITERRANEE ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO LA FIERA LIBRARIA LA FIERA PERNENTE DEI LIBRI 27 28 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO La «trilogia dell’effimero» di Luigi Castiglione Luigi Castiglione Clinton, le pene Luigi Castiglione Diana, la favola Luigi Castiglione Il Piccolo dittatore (Clonare Starr) (In nome di Sua Maestà) (Berlusconi, atto primo) Pagine 254, € 18 Pagine 256, € 18 Pagine 290, € 23 Romanzo o storia romanzata, affabulazione, oppure semplice «divertissement»? Forse una favola in cui, come l’autore scrive, «l'ironia, il sarcasmo, il dileggio, il sogghigno, il cachinno, lo sberleffo, lo scherno, la derisione, l’irrisione, la parodia, la risata non son che l’altra faccia della tristezza» in un mondo in cui «si vive tra vigliacchi e lestofanti, tra venduti e depravati, perversi e pervertiti, infetti ed appestati...» Cos'è alla fin fine una favola se non una narrazione in cui parlano ed operano anche animali ed esseri inanimati ed immaginari sempre (fate, gnomi, streghe ed alberi, serpenti e rane e fiori...) con lo scopo di trarne una morale, ο la rappresentazione scenica, oppure l'intreccio d'un dramma ο d'un poema, e l'illusione altresì, il dramma creato dalla vita? È la favola di queste pagine, che non configurano una biografia, ma soltanto brandelli di carne d'una vita che, volendo viversi in tutte le implicanze, non lo fu che nell'immagine falsata e latente, fugace, nell'apparenza ingannevole, nel rincorrere l'effimero, l'inconsistenza, la futilità, la debilità dell'essere, ove il nulla profonde ha le radici... La triste, breve favola in cui una principessa si muove e muore, nel dramma d'una vita, tra fiori e rose, tra i fiori e le rose, e tra le spine... « ...in quello che doveva essere il periodo di transizione al bipolarismo alternativo, si son moltiplicati i partiti trasversali, i partiti strumentali, i partiti estraparlamentari (dei magistrati, dei giornalisti, degli azzeccagarbugli, degli intellettualoidi, degli imbecilli, degli infami...) Son in verità caduti falci, martelli, rose, garofani, biancofiori, querce ed altro, ma son nati ulivi e margherite e persino asinelli, e spine, rovi, tanti... Sicché l’acheronteo tragittatore e dantesco, nella fossa i felini se l’è infine ritrovati d’ogni parte convenuti... Come perciò non credere nei vichiani «corsi e ricorsi storici»? Quel che successe allora contro quest’uomo passionale, coerente, quest’uomo forte, sta succedendo anche oggi: lo stesso identico copione! Gli stessi cani politici, gli stessi pupazzi, le stesse marionette (con altra maschera) aizzati contro il Governo, e il suo Presidente, qualsiasi cosa faccia, qualsiasi cosa dica! Gli stessi scioperi «manovrati»... Le stesse sceneggiate televisive (uno pro, un altro contro...) Chi ne tiene i fili è sempre lo stesso Puparo internazionale (la preminenza delle privatizzazioni, il culto del «massimo profitto», la dittatura del mercato...) Fino all’abuso di potere, alla soppressione dei diritti umani a scopo di rapina politica, fino all’omicidio... (da «I colori della tristezza», presentazione...) www.edilogos.com: leggi in LEGGERE (Sommario) la voce Luigi Castiglione [email protected] ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 29 IN PRIMO PIANO LOGOS / OFFERTA SPECIALE La Logos offre eccezionalmente il «Codice di diritto canonico» a € 13 anziché a € 26* Le condizioni di vendita restano quelle usuali con pagamento anticipato mediante versamento sul ccp n° 64725005 intestato alle Edizioni Logos Via Alatri, 30 - 00171 ROMA (Italia) * 10 copie, € 100 Contributo spese d’invio, rispettivamente 2/6 CODICE DI DIRITTO CANONICO Testo italiano con le «Interpretzioni autentiche»; le «Delibere» della Cei; ampio «Indice analitico»... Beneplacito della Conferenza episcopale italiana A cura di Luigi Castiglione Pagine 448, € 26 / 13 «Quest’edizione italiana del Codice di diritto canonico presenta alcune caratteristiche che ci piace mettere in risalto [...] La versione italiana curata da Luigi Castiglione, è nuova, non solo perché diversa da quella corrente dell’Ueci, ma anche perché condotta con criteri più moderni (per esempio, uno tra centinaia, «potestas» è resa con «potere» e non con «podestà» [...] Per tutte queste caratteristiche positive [...] essa merita la più ampia diffusione e utilizzazione da parte degli interessati, che dovrebbero essere più i pastori che i canonisti della Chiesa (E.M. Lisi, «La Scala»). edizioni logos 30 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO suo enorme tumulto verbale che sovverte tutte fe leggi del discorso poetico; quella specie di catastrofe astrale che s’abbatte sui vari signorotti della baronia letteraria; il suo genio, insomma, sorprende e sconvolge. È infatti difficile non riconoscere in Claudel una delle immagini più convincenti del genio, «il più grande poeta lirico che la Francia abbia avuto dopo Hugo», l’espressione vulcanica d’una potenza che solleva le montagne. Chi non sente la profondità umana di certe scene dell’Otage, la potente ispirazione lirica delle Cinq grandes odes, l’insinuante poesia di Corona benignitatis Anni Dei, la grandiosità ecumenica del Soulier de Satin, la mistica tresparenza di La Messe là-bas, la sublime convergenza dell’Annonce faite à Marie, la rabbia cosmica di Tête d’Or, è un barbaro. Solo i saltimpali, come ce ne sono stati, come ce ne sono e ce ne saranno, perché la storia è sempre ricca di rospi isterici, possono relegare tra le cochonneries la poesia claudeliana. Claudel non è, certo, uno scrittore facile, un poeta mellifluo, un drammaturgo edulcorato. Non ama descrivere. Canta. Pianta. Sradica. Crea. Svelle. Afferma. Urla. Esplode. Ride. Ride come sa ridere un buon diavolo, buffonescamente, ironicamente, divinamente. È di quelli «che non si sentono a loro agio nelle sempiterne storie di donne che credono indispensabile raccontarci». È un fiume. Il più grande che la storia letteraria degli ultimi anni abbia conosciuto. Un fiume d’oro. Non è uno scrittore charmant come Gide, Moravia ο Proust, ma scrittore violento, bizzarro, rude, privo di sdolcinature, sentimentalismi ο accademismi. Luigi Castiglione in corso di pubblicazione LUIGI CASTIGLIONE L’ON. MAMMONA Appunti di fenomenologia politica EDIZIONI LOGOS I Capitoli L’onorevole Mammona Ricostituire lo Stato I Lager del Divino Un governo borghese Il ritornello (o leitmotiv): Mammona, l’infame e il borghese son la stessa persona ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 31 IN PRIMO PIANO I SCRITTI DI GIOVANNI PAOLO II con i commenti di specialisti Collana : Biblioteca 6versale cristiana [40] rimonio Catechesi sul matrimonio GIOVANNI PAOLO GIOVANNI PAOLO II Testi delle «catechesi» con i II Testi delle «catecommenti originali di S. chesi» con i comCipriani, P.G. Pesce, G. Concetti, S. menti originali di S. Riva A cura di Gino Concetti Pagine Cipriani, P.G. 240, € 18 Biblioteca universale crisPesce, G. Concetti, S. Riva A tiana [40 Catechesi sul mat- Catechesi sulla sessualità GIOVANNI PAOLO II Catechesi sulla sessualità Testi delle "catechesi" con i commenti di Cipriani, Concetti, Marinelli, Mercatali, Nobile, Pesce A cura di Gino Concetti Pagine 240, € 19 Biblioteca universale cristiana [59] cura di Gino Concetti Pagine 240, € 18. Biblioteca universale cristiana [40] Centesimus annus GIOVANNI PAOLO II - Saggio introduttivo di Amintore Fanfani Pagine 272, € 20 - Ecclesia [11] Dio, ricco di misericordia GIOVANNI PAOLO II Dio, ricco di misericordia Testo dell’enciclica con i commenti di Bogliolo, Concetti, Del Noce, Galot, Manzini, Mariani, Sisti, Spiazzi, Virgulin, Toniolo A cura di Gino Conccetti Pagine 208, € 18 Biblioteca universale cristiana [51] GIOVANNI PAOLO II I laici fedeli di Cristo Testo integrale dell’omonima «Esortazione apostolica» sulla vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo con i commenti di Acquaviva, Bergamo, Camisasca, Cananzi, sale cristiana Vivere l’affidamento a – Maria Testo dell’«Atto di affidamento a Maria», di Giovanni Paolo II con i commenti di Ambrosanio, Bertetto, Betti, Bossard, Castellano, Ciappi, De Fiores, Di Rovasenda, Franzi, Galot, Maggiolini, Meo, Michaud, Moreira, Neves, Ols, Rum, Schmidt, Soll Presentazione di Domenico Bertetto Pagine 136, € 12 Biblioteca universale cristiana [48] Il Redentore dell'uomo GIOVANNI PAOLO II Il Redentore dell’uomo Testo dell’omonima enciclica con i commenti di E. Baragli, A. Del Noce, C. Fabro, J. Galot, D. Grasso, B. Sorge A cura di Antonio Ugenti Pagine 160, € 16 Biblioteca univer[30] Vita di Cristo GIOVANNI PAOLO II Vita di Cristo Prefazione di Luigi Negri Pagine 224, € 18 Biblioteca universale cristiana [69] ediozini logos Il lavoro umano GIOVANNI PAOLO II Illavoro umano Testo dell’enciclica con i commenti diAcquaviva, Anselmi, Ardigò, Anzani, Anzani Colombo, Baget Bozzo, Barbiellini Amidei, Bartoli, Benvenuto, Biffi, Bocca, Borgomeo, Borroni, Brezzi, Caniglia, Ciancaglini, E. Colombo, V. Colombo, De Rita, De Rosa, G. De Rosa, Fanfani, Foschi, Gorresio, Intini, La dignità della donna GIOVANNI PAOLO II La dignità della donna Testo integrale dell’omonima Lettera apostolica con i commenti di Arias, Baget Bozzo, Cappiello, Cavallaro, Del Riso, Di Nola, Dominijanni, Fabbretti, Fumagalli, Carulli, Gennari, Gentiloni, Glendon, Il valore salvifico della sofferenza GIOVANNI PAOLO II Il valore salvifico della sofferenza Testo dell’omonima «Lettera apostolica» con i commenti di Alvárez, Betti, Cipriani,Del Zotto, Ferraro, Galot, Mariani, Penna, Zavalloni A cura di Vittorio Leonzio Pagine 120, € 13 Biblioteca universale cristiana [54] 32 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO Nel terzo libro sul Cristo Ratzinger racconta in corso di pubblicazione l’infanzia di Gesù L’ultimo libro del Papa posto in vendita in cinquanta paese al prezzo di 17 € e con il titolo L’infanzia di Gesù, ha solo 176 pagini e molti titoli. Sebbene Joseph Ratzinger, che già era un rispettato teologo prima di diventare Benedetto XVI, lascia in piedi la realtà storica della nascita di Gesù e la verginità di Maria, l’iconografia del presepe subisce una cancellatura: non c’era né asino né bue, e la stella – quaci certamente – era una supernova. Il libro, il terzo volume che Ratzinger dedica alla figura di Cristo, si pone una domanda delicata e cruciale per i cattolici: «È certo che Gesù fu concepito per opera e grazia dello Spirito Santo e nacque da santa Maria Vergine? Il papa si autorisponde: «Sì, con assoluta certezza». E così, Benedetto XVI confuta sant’Agostino, il quale lasciò scritto che Maria fece un voto di castità e si raccomandò a Giuseppe perché la protegesse. Secondo Benedetto XVI, questa ricostruzione deifatti «non esist eva nel mondo giudaico nei tempi della nascita di Gesù». Una data che Ratzinger pone – rileggendo il Vangelo di san Luca – nell’anno 15 dell’impero di Tiberio Cesare, tra il 6 e il 7 prima di Cristo, coincidendo con una congiunzione di Giove, Saturno e Marte. Ma, più che la data richiama l’attenzione, senza confutarli, i testi di Luca e di Matteo. Da dove trassero i due evangelisti la storia che raccontzno? si domanda addirittura Ratzinger. Secondo la sua risposta, dalla stessa Maria. «Solo lei», sostiene, «poteva riferire l’evento dell’Annunciazione. Le sfumature del teologo tedesco giungono con i particolari Come spiega nel terzo capitolo, dedicato LUIGI CASTIGLIONE SATANIA Mistero profano in tre tempi ed un antefatto I tempi Il viaggio L’intervista Il ritorno Non un romanzo di struttura tradizionale, né un mistero del siglo de oro, gli autos sacramentales, nulla avendo di sacro, né un mistery fiction o mystery novel, del genere del romanzo gotico o del fantasy, e nemmeno un pulp dello scorso secolo privo essendo di giallo, tranne lo zolfo con cui è lastricata la piazza dell’inferno, con l’ambizione tuttavia ben visibile di fondere tutt’insieme tutte le forme di espressione drammatica, dal linguaggio al coro, dal comico al tragtico, dal patetico al poetico, dal monologo al coro, alla farsa ... ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 33 IN PRIMO PIANO Alla riscoperta di Verga e Capuana lungo percorsi inediti La Fondazione Verga, istituita all'inizio degli anni Ottanta tramite l'interesse congiunto di Università, Comune e Provincia di Ca-tania, e della Società di Storia Patria per la Sicilia orientale, si costituisce come centro di studi letterari sull'opera di Giovanni Verga e sul verismo. Tra tutte le attività che l'istituzione persegue da più di un ventennio, la pubblicazione degli «Annali della Fondazione Verga» è la prova più immediata di un costante impegno rivolto allo studio di questo importante tratto di storia letteraria siciliana e italiana. La rivista si pone come punto di confluenza per l'attività di ricerca di numerosi docenti del nostro ateneo che, con i loro contributi, alla nascita di Gesù,, la Vergine avvolse suo figlio in pannolici, ma come qualsiasi altra madre in queste circostanze, cioè con amore, ma senza sentimentalismi. è la tradizione, secondo Ratzinger, quella che poetizza l’argomento, mettendo nel quadro un presepe – rappresentazione dell’altare – e alcune gaze per avvolgere il bebé – un anticipo dell’ora della sua morte. Il Papa, per tanto cancella con i particolari – « nel presepe non c’erano animali» – e, in cambio, garantisce la veridicità del nocciolo della questione: la nascita di Gesù non è un mito, ma una realtà. Certa, aggiunge il Papa, come la verginità di Maria. Pablo Ordaz riscoprono di volta in volta la complessità della stagione verista. Gli «Annali della Fondazione Verga» sono tuttavia solo il dato più evidente e visibile, nella loro cadenza di pubblicazione, di una fitta serie di iniziative culturali e scientifiche con cui la Fondazione tiene fede ai propri obiettivi, come l'Edizione Nazio-nale delle Opere dI Giovanni Verga, o l'organizzazione di convegni e l'allestimento di volumi di atti, la pubblicazione di studi ed epistolari che ruotano intorno al verismo e ai suoi maggiori protagonisti. Una tale preziosa fonte di ricerche e studi, si è potuta alimentare grazie anche alla dedizione di chi, come il professore Francesco Branciforti, presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione, ha elargito in questo impegno la propria passione culturale e la personale esperienza di ricerca. Che gli «Annali» si pongano in continuità con gli obiettivi della Fondazione, si vede già dal primo articolo, firmato da Matteo Durante, dell'ultimo fascicolo dato alle stampe (numero 18): Ancora su 'Vagabondaggio'. I testimoni superstiti della tradizione. La raccolta di novelle, pubblicata da Verga nel 1887 e riedita da Treves nel 1901, pone infatti, nel suo percorso redazionale, «una storia particolarmente complessa» da attraversare e ricostruire. Durante lo stesso periodo effettua in questa sede una ricognizione del materiale autografo e a stampa di ogni singola novella della silloge, effettuando una sorta di mappatura che prelude all'edizione critica che durante lo stesso sta realizzando per l'Edizione Nazionale della Fondazione. Gli anni di Vagabondaggio sono anche gli anni della relazione di Verga con Paolina Greppi Lester. E a questa vicenda ci riconduce il secondo articolo degli «Annali», Uno scarabeo per donna Paolina, di Francesco Branciforti. Si tratta di un episodio di biografia verghiana, raccontato con il tono arguto della dissertazione erudita e ironica al tempo stesso. Ci accostiamo al libro dei conti redatto da Verga, con le note delle sue spese affrontate nei periodi di permanenza a Firenze e Milano: appunti che Branciforti, da molti anni a contatto con questo materiale, definisce «le aride pagine dei suoi contes mélanconiques». Si parla del Verga salottiero e galante che, non compromettendo il pragmatismo del galantuo- Il Papa che non muore (Sulla tomba di Karol Wojtyla) Contributri di Alberico, Andreotti, Aznar, Berrlusconi, Bettiza, Blondet, Bocca, Ciampi, De Araújo Sanchez, De Rita, Dziwisz, Echevarría, Galassi, Gawronski, Gheddo, Gorbaciov, Guzzanti, Kohl, L[evy, Man, Marina Estévez, Nesti, Nirenstein, Re, Ricard, Ruini, Sandri, Sfeir, Spinelli, Tawfik, Tonini, Walesa... A cura di Luigi Castiglione Pagine 240, € 18 Esaurito In ristampa negli ebooks la terza edizione edizioni logos 34 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO tratta di un episodio di biografia verghiana, raccontato con il tono arguto della dissertazione erudita e ironica al tempo stesso. Ci accostiamo al libro dei conti redatto da Verga, con le note delle sue spese affrontate nei periodi di permanenza a Firenze e Milano: appunti che Branciforti, da molti anni a contatto con questo materiale, definisce «le aride pagine dei suoi contes mélanconiques». Si parla del Verga salottiero e galante che, non compromettendo il pragmatismo del galantuomo del Sud, è pur atten- to e sensibile alla moda e ai monili femminili. Si ricostruiscono così due anonime voci delle agende di Verga, il ragno d'occhio di gatto e un quarzo d'odore, circonfuse di anonimato, «maliziose e sornione» come ci racconta l'autore dell'articolo, che si impegna poi in una decodificazione di questi due oggetti (uno scarabeo e una boccetta di sali), non dimenticando di farli interagire con momenti della carriera letteraria dello scrittore. Giuseppe Sorbello Nobel Mo Yan derivano dallo stato sociale perverso. La posizione rifomistica di Mo Yan si avvicina a quella di Dickens, che crede nella possibilità di un cambiamento gradu-ale e pacifico. N’esiste anche una vicinanza: scioltezza, trasparenza, in-trospezione, estensione. L’ombra di Kafka infine quasi sempre agisce come sfondo. evidenziando l’impotenza dell’individuo dinanzi al potere totalitario. Credo che il lungo cammino di Mo Yan verso l’esilio interiore si trova riflesso nella sua letteratura, dove si avverte il passaggio del lirismo e l’insonacion fantastica al relato amaro e di testimonianza di una società intrappolata dall’intransigenza, la venalità e la repressione. Mo Yan è stato criticato per non aver scelto l’esilio, ma la lettura dei suoi libri rivela una inequivocabie aspira-zione di libertà e de-mocrazia per il popolo cinese. Rafael Narbona L’idea cristiana della’amore di Max Scheler S embra che sia venuto il momento di un nuovo spirito finora solo presumibile di primavera. Comincia lentamente l'oscillazione scettica di questa civiltà, il dubbio su se stessa e sulle idee in cui crede. Ma l'implorazione di salvezza diverrà sempre più forte e più urgente. Nel suo cuore germoglia già una nuova volontà di penitenza e di pentimento e di grande delusione per tutto quello che una volta aveva adorato e seguito con animo vittorioso. Questo germe, quando i popoli si renderanno lentamente conto di quello che hanno fatto, diventerà una forte e grande corrente di lacrime. Però soltanto il pentimento è la via al rinnovamento, la via alla rinascita non solo per i singoli, ma per la società intera. In questo momento conta moltissimo che anche i cristiani ascoltino quel grido di aiuto, e che tutti, facendo rivivere la propria fede prima nel proprio cuore, spalanchino questi cuori per riversare la corrente di fede e di amore, che segretamente scorre nella Chiesa cristiana, riversarla nel mondo, in un mondo che ha bisogno di questa fede e di questo amore — che comincia a desiderarli — che li desidera come non mai nel passato. Filosofo tedesco fra i più brillanti della scuola fenomenologica, Max Scheler (1874-1928) orienta i suoi interessi principalmente nel campo della filosofìa morale, della filosofìa della religione e della sociologia. Il diverso modo di concepire la metafìsica, elemento portante dei tre periodi in cui si può dividere la sua produzione, provoca le varie risposte: tendenzialmente vitalista nel primo (18991913), crea-zionista e perciò teista e cristiano nel secondo (1913-1922) e panteista nel terzo (1922-1928). EDIZIONI LOGOS [email protected] ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO La piaga della droga La piaga della droga, che colpisce soprattutto ingiovanì, rischia di mettere in pericolo l'esistenza della prossima generazione. Combatterla è lo scopo di questo volume che, avvalendosi di un originale metodo d'indagine, offre un'esatta diagnosi di quello che si può ormai chiamare il "male del secolo". Nel contempo dà anche un volto ben preciso alla "multinazionale della droga", di cui disvela i centri di produzione, il controllo del mercato, le banche che ne gestiscono gli enormi proventi, i collegamenti con il crimine organizzato, la corruzione delle forze politiche che ne reclamano la liberalizzazione, le istituzioni che ne elaborano la cultura... Droga S.p.A. (La guerra dell'oppio) K. KALIMTGIS, D. GOLDMAN, J. STEINBERG Droga S.p.A. (La guerra dell’oppio) Pagine 446, 76 foto, 10 tavole prospettiche, € 26 edizioni logos 35 36 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO EDITRICE OLSCHKI / Novità ARCHITETTURA E MONDO IL MITO DI MACAIRE Niccola Marselli L’architettura in relazione alla storia del mondo A cura di Damiano Iacobone John baldwin buckstone Robert Macaireor, The Exploits Of a Gentleman at Large Si tratta dell’edizione critica del testo di Niccola Marselli (1832-1899), pubblicato in forma tipografica nel 1855. Il testo è leggibile e interessante, per alcuni spunti ancora attuale, con moltissimi riferimenti ai teorici dell’arte e dell’architettura del periodo, proponendo una piena corrispondenza tra storia geerale e storia dell’architettura; inoltre dà risalto a Marselli, a 180 anni dalla sua nascita, al tempo uno dei protagonisti della scena culturale e politica. Edizione critica di un dramma anonimo rappresentato per la prima volta al Teatro Adelphi di Londra nel 1835, attribuito ora per la prima volta a John Baldwin Buckstone. Nell’introduzione M. Serena Marchesi tratta delle origini del mito di Robert Macaire, delle sue riscritture, della genesi della versione di Buckstone sullo sfondo delle altre opere del commediografo, delineando infine la storia del primo allestimento della pièce nel suo contesto. Niccola Marselli (1832-1899) published this book in 1855. The work, presented here in a critical edition, proposes a full correspondence between general history and the history of architecture, is interesting, still relevant, and is full of references to the theorists of art and architecture of that period. It also celebrates Marselli, one of the protagonists of the culture and politics of his time, in the 180th anniversary of his birth. Critical edition of an unpublished anonymous play, first performed at the Adelphi Theatre (London) in 1835, now for the first time attributed to John Baldwin Buckstone. In the Introduction Marchesi traces the origins of the myth of Robert Macaire and its literary rewritings, discusses Buckstone’s version in the framework of his oeuvre, and provides a detailed historical reconstruction of the first production of the play in its context. Biblioteca dell’«Archivum Romanicum». Serie I, vol. 403, 2012, cm 17x24, IV-90 pp. € 16,00. Edited and with an introduction by M. Serena Marchesi Biblioteca dell’«Archivum Romanicum». Serie I, vol. 405, 2012, cm 17x24, LII-64 pp., English Text,€ 23. IL TEMPIO DELLA NOTTE Maria Antonietta breda Il Tempio della Notte Architettura ipogea nei giardini paesaggistici Affiancando la letteratura d’epoca allo studio sul campo, si delineano i caratteri architettonici del Tempio della Notte e la sua grotta artificiale, ipotizzandone il significato simbolico. Attraverso gli esempi di Villa Uboldo a Cernusco sul Naviglio e di Villa Batthyany a Gorla (Milano) si riporta alla luce una tipologia di possibile stampo massonico oggi poco nota ma assai diffusa nell’Ottocento nei parchi paesaggistici di area germanica. Combining the study of contemporary literature with direct analysis, the author tries to interpret the symbols underlying the architectural characters of the Temple of the Night and of its artificial grotto. Villa Uboldo in Cernusco sul Naviglio and Villa Batthyany in Gorla (Milan) are two examples of a typology that could be related to Masonic culture, which was very common in Nineteenth century German landscape parks although being little known nowadays. Giardini e paesaggio, vol. 35, 2012, cm 17x24, xx-112 pp. con 106 figg. n.t. € 23 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 37 IN PRIMO PIANO A EDIZIONI MEDITERRANEE Paola Gioivetti - Mario Grilli, Fine del Mondo o Domenica Nieddu Fine di un Mondo? Cronogenetica La fine del mondo è stata annunciata più volte: tutti – per citare l’esempio più famoso – abbiamo certamente presenti le ansie millenaristiche suscitate dal celebre “Mille non più Mille” che riempì di terrore i popoli per poi rivelarsi una bolla di sapone. Non essendo il mondo finito nell’anno 1000, si pensò che lo sarebbe stato nel 1033, millesimo anniversario della morte del Signore. Ci furono carestie e disordini vari, ma il mondo non finì. In tempi a noi vicinissimi abbiamo avuto la scadenza dell’anno 2000 che ha suscitato altri – seppure assai più pacati – timori. Passato senza eccessivo danno il 2000, ecco incombere il 2012, che secondo il calendario Maya dovrebbe segnare la fine dei tempi. E se scamperemo quello, sarà presto in agguato il 2033 (gli anni del Signore più duemila), preannunciato come fine del mondo nel libro Le profezie di Papa Giovanni di Pier Carpi. Possiamo dar credito? Dobbiamo preoccuparci? Le varie Apocalissi finora annunciate non si sono fortunatamente rivelate veritiere. Che pensare allora del 2012? Una minaccia, un monito, un avvertimento? Forse il simbolo – uno dei tanti - delle paure ricorrenti dell’umanità? Sarà un viaggio insolito, che porterà in territori lontani e riserverà forse qualche delusione agli appassionati delle profezie, ma anche qualche non piccola sorpresa. E che alla fine farà capire che tutto è sì nell’aria, ma la realizzazione è nelle nostre mani, che nulla è definito da sempre e per sempre e che in ultima analisi noi uomini siamo gli unici artefici del nostro destino individuale e cosmico. Paolo Gioivetti, 2012 Fine del Mondo o Fine di un Mondo?, Edizioni Mediterranee, 2012, pp. 152, Dopo il manuale di CROMOLOGIA - che insegnava a comprendere le nostre molteplici personalità e a utilizzarle, dopo aver preso coscienza del modo in cui siamo da esse agiti - i due consulenti aziendali e coach presentano il manuale fondamentale di CRONOGENETICA, un metodo da loro messo a punto che aiuta a risolvere i conflitti familiari e gerarchici, come quelli fra genitori e figli, con ricadute positive su ogni aspetto della vita: lavorativo, emozionale, di studio e persino aziendale. La cronogenetica, che si avvale del contributo di diverse discipline, prime fra tutte la programmazione neurolinguistica (PNL) è composta di una sequenza di tecniche che consentono di scoprire le origini delle emozioni che ognuno di noi attiva in modo dominante, rispetto alle altre, dinanzi agli avvenimenti della vita. I nostri sentimenti, secondo questo metodo, il più delle volte sono stati originati tanto tempo fa: sono la conseguenza di avvenimenti incresciosi che hanno riguardato un nostro antenato e che poi ci sono stati trasmessi, di generazione in generazione, e che si sono cristallizzati in seguito a esperienze drammatiche. Lo scopo della cronogenetica è di recuperare la causa-radice delle emozioni negative e di scioglierne i relativi blocchi psicologici. Di solito è necessario risalire indietro di due o tre generazioni; a volte si può arrivare anche più lontano. Spesso l’evento che ha dato origine al sentimento prevalente può essere banale, ma è stato vissuto con un’intensità particolare. Per lo più la genesi di questi problemi è da ricercare nei primi sette anni di vita o al momento della nascita o ancora nella fase gestazionale. Mario Grilli, Domenica Nieddu, Cronogenetica, Edizioni Mediterranee, 2012, pp. 240, 30 dis., € 24,50. Enrico Malizia,Hilde Ponti, A Tavola con le Streghe Il volume, dopo un rapido excursus sul demonismo e la stregoneria in rapporto alla sessualità e al peccato carnale, considera la gola e la gastronomia con particolari riferimenti alla cucina erotica odierna. Gli autori, dopo aver brevemente esposto il pensiero attuale sulla fisioanatomia dei sensi nella specie umana in rapporto al sesso, descrivono le necessità alimentari e sessuali, il loro legame con l’appagamento e la sazietà, il rapporto con le passioni, il desiderio, il piacere e il dolore. Pagine, 256, Prezzo: € 12,91 La dottrna sufica dell’unità Gli studi sull’Islam condussero Schaya nel 1950 in Marocco, dove ebbe l’opportunità di entrare in contatto con alcuni eminenti rappresentanti della spiritualità musulmana, tra cui il venerato Shaikh Mohammed at-Tadili. Egli poté così approfondire il lato essenziale di questa Tradizione, attingendo alle sue sorgenti più pure. La presente opera è un riflesso di quell’incontro intimo con lo spirito vivente del Sufismo, nonché delle sue meditazioni sul Corano e sui trattati sufici. È, infatti, nel Corano che è ancorato tutto l’Islam, il cui messaggio gravita costantemente intorno a un solo oggetto: Allah, “La Divinità” una e onnipresente; ed è nell’insegnamento sufico che è possibile scoprire il senso più profondo di questo messaggio. L’obiettivo di questo libro è quello di esporre gli aspetti fondamentali della metafisica sufica, che scaturisce dal credo musulmano: “Non vi è divinità all’infuori della Divinità” (la ilaha illAllah), e della sua interpretazione esoterica, secondo la quale “La Divinità” è “il Tutto che è unico” e “l’Unico che è tutto”. Leo Schaya, La dottrina sufica dell'unit, Edizioni Mediterranee, 2012, PP; 1’’, € 13, 50; 38 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 IN PRIMO PIANO LIVRES ET AUTOGRAPHES Brissonneau EMail : brissonneau@wan Livres anciens et modernes PETROF ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 39 SCAFFALE LUIGI CASTIGLIONE SALVARSI DAL NULLA La perdizione esistenziale in Georges bernanos EDIZIONI LOGOS «Il Mio coraggio è di far conoscere le vicende più tormentate della Chiesa". Rendere pubblici certi segreti, piccole e grandi storie che non superano il portone di bronzoI.Solo così mi sento libero, affrancato dall’insopportabile complicità di chi, pur sapendo, tace».Dichiarazione all'autore di "Maria", nome in codice dietro il quale si nasconde la fonte principale anonima e segreta, interna al Vaticano, che ha fornito le centinaia di documenti alla base di questo libro. Non era mai successo.Nessuno era riuscito ad accedere nella stanza del papa e a leggere le sue carte riservate. Centinaia di documenti che svelano la quotidiana precarietà della Chiesa, tra affari assai poco trasparenti e congiure di palazzo. Gianluigi Nuzzi, dopo il successo di VATICANO SPA sullo scandalo dello Ior, racconta, grazie alle carte fornite da una fonte segreta, le storie, i personaggi e i travagli che dividono oggi la Chiesa e che coinvolgono l'Italia e la sua politica. Anche quella del governo Monti. Le lettere di Boffo, l'ex direttore bruciato da veline di palazzo, quelle di Viganò che dopo aver fatto risparmiare milioni al Vaticano, è costretto alle dimissioni, le donazioni private (anche quelle di Bruno Vespa), le raccomandazioni a Gianni Letta, il problema dell'Ici secondo i rapporti riservati del presidente dello Ior Gotti Tedeschi, il caso Ruby e Berlusconi ("vittima di una magistratura politicizzata"), gli incredibili pedinamenti degli 007 vaticani in territorio italiano, le verità sui Legionari di Cristo e la pedofilia in una testimonianza mai resa pubblica, le intemperanze di molti vescovi in ogni parte del mondo. Persino un incontro segreto tra Napolitano e il papa di cui nessuno è a conoscenza. E don Julián Carrón, leader di Cl che accusa la diocesi di Milano di simpatie politiche. Nuzzi annoda i fili delle storie che insieme si leggono come se fossero capitoli di un thriller. La volontà di chi ha reso disponibili queste carte, rompendo vincoli di segretezza e quindi rischiando di persona, è quella di dare fiato e coraggio a tutti coloro che dentro la Chiesa non si riconoscono in un'istituzione tesa soprattutto a gestire beneficienze, affari e potere e si battono perché essa sia più vicina al cuore degli uomini. «Tutti i peccati si rassomigliano, non c'è che nn solo peccato. Non te parlo un linguaggio oacnro! Queste verità sono alla portata del cristiano pia umile. Il mondo del peccato sta di fronte al mondo della grazia come l'immagine riflessa d' paesaggio, al margine di una pozza d'acqua fangosa e profonda. C'è una comunione dei santi, e c'è anche una comunione dei peccatori. Nell'odio che i peccatori si portano l'un contro l'altro, nel disprezzo, si uniscono, si abbracciano, aggregano, si confondono.» Lujgi Castiglione è nato sui monti donde l'Etna guarda ironica e sorridente, con l'uni-co occhio degli omerici ciclopi e furibondi, la valle del Simeto. Ampia preparazione letteraria, filosofica e teologica. Suoi scritti sono apparsi in trentasei quotidiani («Il Popolo», «L'Osservatore romano», «Avvenire»), set• nmanli («La Fiera letteraria», «La Discussione», «L’Osservatore della dome-nica»..) e mensili («Humanltas», «Studiun», «Città di vita»..) Ha collaborato con parecchie Case editrici (Morcelliana, Vita e Pensiero, Queriniana, Herder, Sei, Città nuova...) Tra i suoi libri Pio XII e il nazismo, Tutto il Concilio (Bompiani, bestseller, 1965), Prolegomeni agli infami, La ragione impura, Consolazioni agi imbecilli, Orazione corale per concelebrare un uomo triste, Clinton, le pene, Diana, la favola, Il piccolo dittatore (Berlusconi, atto primo), Se fosse un sogno, Pavana per una principessa defunta, Re Lear. Ha tradotto Pascal, Blondel, Maritain, Bacine, Péguy, Milton, Bloy, Bernanos, Sofocle, Mauriac, Cernuda, Shakespeare, Descalzo, Mallarmé, Tirso de Molina, Claudel (spesso con testi originali a fronte)... Libero In-tellettuale ed alieno da compromessi, ha sempre lottato contro l’ingiustizia, l’idiozia e la stupidità..; Luigi Castiglione, Salvarsi dal nulla (La perdizione esistenziale in Georges BernaGianluigi Nuzzi, Vaticqno S.P.A., Edizioni nos), eBooks Logos, III Ed, pagine 160, € 16. Chiarelettere, 2012, pp. 304; Il primo volume organico sull’opera di un grande scrittore dimenticato della letteratura italiana in Sicilia. Studiosi di diverse università italiane tracciano il profilo inedito, accattivante e fascinoso, di un umorista sapido, intenso e acuto, di un saggista partecipe e innovativo, di un giornalista satirico dalla vena fluida e brillante, di un uomo soprattutto innamorato degli altri e della vita e perciò forte di memoria e scrittura di fronte alla morte. The first organic book on the work of a great, forgotten author of Italian literature in Sicily. Scholars from different universities trace the captivating profile of a man who was a sharp humorist, an innovative essayist and a satirical journalist characterized by a brilliant form of writing. But most of all of a man who loved people and life, and therefore stood strong, remembering and writing, even in front of death. «Un Poeta non può morire» - Memoria e scrittura nell’opera di Raffaele Poidomani. A cura di Antonio Sichera, Leo S. Olschki Editore, Polinnia, vol. 27, 2012, cm 17x24, 264 pp. € 26,00. 40 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 INTERVALLO GEORGES MAX SCHELER bERNANOS L'IDEA LA GIOIA CRISTIANA DELL'AMORE CLAUDEL Opere a cura di Luigi Castiglione Giovanna d’Arco al rogo L’annuncio a Maria Il libro di Cristoforo Colombo Testa d’Oro Il festino della saggezza Via crucis La messa laggiù Signore, insegnaci a pregare Un romanzo drammatico, sconvolgente, turgido di luci e d’ombre. N’è protagonista Chantal, eroina della grazia, nuova santa Teresa. In lei si svolge la lotta tra la grazia e il male, ch’ella espia, vittima dei perversi Il simbolismo di La Salette Cinque grandi odi Processionale per salutare il secolo nuovo Amo la bibbia logos Georges bernanos, La gioia, con una nota di Ferdinando Castelli, Edizioni Logos, pagine 256, € 18 Sembra che sia venuto il momento di un nuovo spirito finora solo presumibile di primavera. Comincia lentamente l'oscillazione scettica di questa civiltà, il dubbio su se stessa e sulle idee in cui crede. Ma l'implorazione di salvezza diverrà sempre più forte e più urgente [...] Questo germe, quando i popoli si renderanno lentamente conto di quello che hanno fatto, diventerà una forte e grande corrente di lacrime. In questo momento conta moltissimo che anche i cristiani ascoltino quel grido di aiuto, e che tutti, facendo rivivere la propria fede prima nel proprio cuore, spalanchino questi cuori per riversare la corrente di fede e di amore, che segretamente scorre nella Chiesa cristiana, riversarla nel mondo, in un mondo che ha bisogno di questa fede e di questo amore – che comincia a desiderarli – che li desidera come non mai nel passato; M a x S c h e l e r, L’idea cristiana dell’amore, a cura di Ubaldo Pellegrino, Logos , p. 112, € 10 LUIGI CASTIGLIONE CLINTON, LE PENE (Clonare Starr) Romanzo o storia romanzata, affabulazione, oppure un semplice «divertissement»? Forse una favola in cui, come l’autore scrive, «l’ironia, il sarcasmo, il dileggio, il sogghigno, il cachinno, lo sberleffo, lo scherno, la derisione, l’irrisione, la parodia, la risata non son che l’altra faccia della tristezza» in un mondo in cui «si vive tra vigliacchi e lestofanti, tra venduti e depravati, perversi e pervertiti, infetti ed appestati...» Fa parte della sua «Trilogia dell’effimero»... Luigi Castiglione, Clinton, le pene (Clonare Staar?), Edizioni Logos, pagine 256, € 18 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 41 SCAFFALE un libro sempre attuale TEOLOGI IN RIVOLTA I testi e i documenti integrali della «contestazione nella Chiesa» con i commenti di Alberigo, Baget Bozzo, Bouchard, Camon, Cardia, Costa, Davi, Del Noce, Del Rio, Delumeau, Di Fazio, Egidi, Fabbretti, Ferraudo, Filippi, Gentilonì, Giussani, Greinacher, Guasco, Kasper, Küng, Lehmann, Marengo, Margiotta Broglio, Melina, Molari, Negri, Poletti, Quinzio, Rossi, Ruggeri, Santini, Spiazzi, Strazzari, Svidercoschi, Testa, Tettamanzi, Vassallo, Zizola Saggio introduttivo di Angelo Scola edizioni logos edilogos.com [email protected] TEOLOGI IN RIVOTA «La Chiesa è un corpo vivo che ha bisogno dell'opinione pubblica alimentata dal colloquio tra le diverse membra e mancherebbe qualcosa alla sua vita se l'opinione pubblica le venisse a mancare». PIO XII «Coloro che si dedicano alle scienze sacre usufruiscono di una giusta libertà di ricerca ed anche di esporre con prudenza il loro pensiero sulle materie in cui sono competenti, mantenendo il dovuto rispetto nei confronti del magistero della Chiesa». CODICE DI DIRITTO CANONICO «Ho avuto sempre più conferma che solo nell'obbedienza che nasce dall'amore si può diventare intelligenti di quell'avvenimento che ci è stato donato e che supera ogni intelligenza». LUIGI GIUSSANI «La Chiesa viene ammonita «a non farsi condizionare dalla logica mondana»;, mi domando quanto questo condizionamento non abbia invece agito su molti intellettuali che intendono interpretare "lo spirito" piuttosto che la lettera del Concilio (o indirettamente su tutti)». AUGUSTO DEL NOCE «Considero la «Dichiarazione di Colonia» inaccettabile per la Chiesa, sia per la sua forma, sia per il contenuto. Ciò non esclude che dietro di essa non vi siano desideri giustificati e problemi aperti sui quali si deve discutere». WALTER KASPER «Tutto quanto è accaduto, sotto gli occhi di tutti, fra teologi è solo un fenomeno che induce tristezza. Se i maestri, anziché essere innanzitutto testimoni di una profonda appartenenza alla Chiesa si trasformano in un ceto d'intellettuali, più preoccupati delle proprie opinioni, allora l'annuncio al cuore dell'uomo, che non attende sapienze umane (neanche "teologiche") ma solo la Parola, fatta carne in Cristo, si fa meno forte. LUIGI NEGRI «Il maldestro tentativo del Vaticano di ridurre l'episodio a un "fatto locale", non riesce certo a diminuire la rilevanza di un'iniziativa che afferma l'obbligo di chi è al servizio della Chiesa di esprimere critiche pubbliche e mettere in evidenza gli "abusi" del potere centrale». FRANCESCO MARGIOTTA BROGLIO 42 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 VETRINA LOGOS Gli EBOOKS della LOGOS si possono agevolmente leggere sul monitor del proprio computer, se ne può ingrandire e rimpiccolire il testo e renderlo anche più oppure meno luminoso, secondo le proprie esigenze visive, senza ricorrere ad ulteriori spese... ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 JACQUES MARITAIN KAROL WOJTYLA PRIMATO DELLO SPIRITUALE EDUCAZIONE ALL’AMORE eBook, II ed., pp. 296, € 18 ATTRAVERSO IL DISASTRO Introduzione di Pietro Prini V Ed., pagine 160, € 16 eBook, pp. 160, € 16 IL BUON PASTORE (Scritti, discorsi e lettere pastorali) ANTIMODERNO (Rinascita A cura di Gino Concetti Pagine 160, € 16 del tomismo e libertà intellettuale) Pagine 264, € 18 DA BERGSON A TOMMASO D’AQUINO (Saggi di metafisicae di morale) Pagine 240, € 18 IL DOTTORE ANGELICO eBook, pagine 160, € 16 LA TRAGEDIA DELLE DEMOCRAZIE CHIAMATI ALL’AMORE A cura di Gino Concetti Pagine 160, € 16 MAX SCHELER Introduzione di Pietro Palazzini Pagine 256, € 18 IL POTERE E LA CROCE Introduzione di L. Castiglione Pagine 160, € 16 LA BOTTEGA DELL’ORAFO eBook, Pagine 128, € 13 Pagine 128, € 13 RELIGIONE E CULTURA eBook, pp. 136, € 13 43 L’IMMORTALITÀ DELLA PERSONA A cura di L. Castiglione eBook, pagine 160, € 16 SAGGI SU LéON BLOY eBook, pagine 160, € 16 www.edilogos.com - [email protected] 44 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 FRANçOIS MAURIAC LUIGI CASTI GLIONE LA CARNEE IL SANGUE PIO XII E IL NAZISMO Traduzione di L. Castiglione ii, ed., Pagine 184, € 18 II ed., pp. 336, € 23 TUTTO IL CONCILIO IV ed., pp 484, € 26 TEATRO SE FOSSE UN SOGNO ASMODEO eBook, , III ed., p. 160, € 16 AMARSI MALE SANTI, DITTATORI E MALFATTORI IL FUOCO SULLA TERRA Traduzioni di L. Chiarelli, Cesare Vico Lodovici, G.V. Sampieri A cura di L. Castiglione Pagine 276, € 18 SALVARSI DAL NULLA GLI EROICI FERVORI TRILOGIA DELL’EffIMERO MARGHERITA DA CORTONA Traduzione di L.Castiglione CLINTON, LE PENE eBook, III ed., pp.160, € 16 DIANA, LA FAVOLA IL MALE IMPLACABILE eBook, pp. 196, € 16 IL PICCOLO DITTATORE (Berlusconi, atto primo) IL FIUME DI FUOCO eBook, pp. 176, € 16 LA RAGIONE IMPURA eBook, III Ed., 160, 16 LE VIE DEL MARE eBook, pp. 160, € 16 PROLEGOMENI AGLI INFAMI eBook, II ed, pp. 160, € 16 LA FOLLIA DI LEAR IL PROFETISMO DI BLOY LA POETICA CLAUDELIANA IL PARADISO DELL’AMORE L’ÈVE DI PéGUY UN PAPA A RITROSO (Il «Ressourcement» di Benedetto XVI) Pagine 196, € 18 www.edilogos.com - [email protected] ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 DOMENICO GIULIOTTI GEORGES BERNANOS POLVERE DELL’ESILIO SCANDALO DELLA VERITÀ A cura di Massimo Baldini Pagine 192, € 18 Pagine 112, € 12 LE DUE LUCI (SANTITÀ E POESIA) DOMENICO L’INCENDIARIO A cura di Massimo Baldini Pagine 128, € 16 Pagine 88, € 10 L’ORA DI BARABBA A cura di Luigi Castiglione Pagine 336, € 26 PENSIERI D’UN MALPENSANTE A cura di Massimo Baldini Pagine. 104, € 13 IL MERLO SULLA FORCA A cura di Luigi Castiglione eBook, pp. 160, € 16 RACCONTINI ROSSI E NERI Pagine 208, € 18 I RAGAZZI UMILIATI Pagine 160, € 16 NUOVA VISIONE DEL REALE (SATANA E NOI) Postfazione di Albert Béguin Pagine 296, € 18 IL CAMMINO DI CRUZ DAS ALMAS eBook, Vol. I, pp. 192, € 18 IL SIGNOR OUINE Pagine, 304, € 18 LA GIOIA Con una nota di Fernando Castelli eBook, II ed., pp. 256, € 16 IL DIALOGO DELLE CARMELITANE www.edilogos.com - [email protected] 45 Testo originale a fronte eBook, pp. 192, € 18 * Tutte le opere di Georges Bernanos sono curate da Luigi Castiglione, tranne Una visione cattolica del reale, tradatta da Mario Spinelli e Franco Mercuri www.edilogos.com - [email protected] 46 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 PAUL CLAUDEL GABRIEL MARCEL CINQUE GRANDI ODI Testo originale a fronte Pagine 192, € 18 L’UOMO PROBLEMATICO (in preparazione) IL LIBRO DI CRISTOFORO COLOMBO Pagine 88, € 16 DIALOGO SULLA SPERANZA A cura di Enrico Piscione Pagine 112, € 16 GIOVANNA D’ARCO AL ROGO Testo originale a fronte Pagine 128, € 16 SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE Pagine 128, € 13 LACRIME DI LUCE (Il simbolismo di la Salette) Pagine 80, € 12 L’ANNUNCIO A MARIA Testo orinale a fronte eBook, pp. 196, € 18 AMO LA BIBBIA eBook, pagine 160, € 16 IL DECLINO DELLA SAGGEZZA Traduzione di Carmela Cossa Pagine 128, € 13 L’IRRELIGIONE E LA FEDE (in preparazione) TEATRO E FILOSOFIA (In preparazione) GLI UOMINI CONTRO L’UMANO A cura di Enrico Piscione Pagine 232, € 19 * Tutte le opere di Paul Claudel sono curate da Luigi Castiglione www.edilogos.com - [email protected] edizioni logos CODICE DI DIRITTO CANON ICO Edizione tascabile con la nuova traduzione italiana di Luigi Castiglione Alcuni giudizi della stampa: «Quest'edizione italiana presenta alcune sue caratteristiche che ci piace mettere in risalto: la versione italiana dei canoni, curata da Luigi Castiglione. è nuova, non solo perché diversa da quella corrente dell’UECI, ma anche perche condotta con criteri più moderni (per es. potestas è resa con «potere» non con «potestà»); il commento è alquanto più aggiornato se non altro perché tiene conto delle interpretazioni autentiche date dall’apposita Commissione pontificia dal 1984 ad oggi. Per tutte queste caratteristiche positive sia deìl'edizione originale sia di quella italiana, riunite insieme in quest'opera, essa merita la più larga diffusione e utilizzazione da parte degli interessati, che dovrebbero essere più i pastori che i canonisti della Chiesa» (N. Lisi, La Scala). A T R 26 E F LE a € F O IA iché in EC anz SP€ 13 a «Sono molte le pubblicazioni e i commenti ai Codice di diritto Canonico che sono state curate o da singoli o da gruppi di specialisti. Questa edizione, commentata da esperti competenti, mi sembra una delle migliori. I pregi sono tanti...» (A.P., Vita Pastorale). «Il commento è fatto con grande competenza dottrinale e giuridica, con chiarezza espositiva e puntualità di riferimenti... Il curatore, Luigi Castiglione, ha contribuìto in modo egregio a mantenere le doti di chiarezza del testo originale, per cui sembra che il merito vada equamente diviso fra gli autori del testo e il curatore...» (Orizzonti Cristiani, Radio Vaticana), CODICE DI DIRITTO CANONICO - Testo italiano con le «Interpretazioni autentiche», le «Delibere» della Cei e un ampio «Indice analitico» – Beneplacito della Cei — A cura di Luigi Castiglione – Pagine 448, € 26 CODICE DI DIRITTO CANONICO - EDIZIONE BILINGUE CON TESTO ORIGINALE A FRONTE TRADUZIONE E INTRODUZIONE DI LUIGI CASTIGLIONE - IN RISTAMPA LA VI EDIZIONE , 48 ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 CRONACA DELL’ALDIQUÀ DURA REQUISITORIA DEL CAPO DELLO STATTO Contro il marcio dei partiti politici Appassionata difesa del ruolo «insostituibile» dei partiti a patto che «estirpino il marcio», dura requisitoria contro i «de-magoghi di turno» dell’antipolitica, «no» allo scioglimento anticipato della legislatura, nuovo appello per le riforme istituzionali a cominciare dalla legge elettorale. Sono i questi i punti basilari dell’intervento Giorgio Napolitano nell’affollata e plaudente piazza del Popolo di Pesaro per la cerimonia del 67° anniversario della Liberazione. Il richiamo alto e commosso alla Resistenza, al suo «volto unitario» e alla sua lezione ancora attuale è servito quasi come premessa ovvero come ispirazione per il monito di Napolitano. «Perché - egli spiega dinanzi alla crisi che ha investito l’Italia e l’Europa abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale napolitano partiti e marcio 28/04/12 19:39 Giorgio Napolitano nell’affollata e plaudente piazza del Popolo di Pesaro per la cerimonia del 67° anniversario della Liberazione. Il richiamo alto e commosso alla Resi-stenza, al suo «volto unitario» e alla sua lezione ancora attuale è servito quasi come premessa ovvero come ispirazione per il monito di Napolitano. «Perché - egli spiega - dinanzi alla crisi che ha investito l’Italia e l’Europa abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale che ci viene dalla Resistenza e abbiamo bisogno della politica come impegno inderogabile». Ebbene su questo punto le parole sono state chiarissime. di Napolitano è stato una sorta di coraggioso testamento politico uomo che ha dedicato alla politica gran parte della propria esistenza. E dice basta ai processi sommari, alle strumentalizzazioni. «Ci si fermi a ricordare a riflettere prima di scagliarsi contro politica», avverte il capo dello Stato che cita la toccante lettera 19enne antifascista, studente di Parma, condannato a morte e fucilato nel 1944 come testimonianza di chi era conscio sin da allora che «la cosa pubblica siamo noi». «Oggi invece - incalza Napolitano cresce la polemica e la rabbia verso la politica, si prendono per bersaglio i partiti come ne fossero il fattore inquinante». Ebbene per non cadere in «abbagli fatali» bisogna ricordare che negli anni della Resistenza e nel secondo dopoguerra furono proprio i partiti «il corpo vivo e operantedella politica, i promotori della Costituente e della Carta costituzionale. Certo, poi, con il tempo sono venute «stanchezze» e «degenerazioni». Diversi partiti sono scomparsi, ne sono nati di nuovi, tutti hanno mostrato «limiti» e compiuto «errori». «Ma rifiutarli in quanto tali dove mai può portare?», si chiede indignato Napolitano. Dunque occorre impegnarsi «perché dove si è creato del marciovenga estirpato». I partiti devono ritrovare ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012 49 benedettto XVI ricorda invettiva apostolo Giacomo, operare con moralita No a ricchi disonesti, moralità a ognilivello' Sinodo anglicano sui vescovi donne Il Vangelo «mette in guardia dalla vana bramosia dei beni materiali» e formula un «forte richiamo ad usarli nella prospettiva della solidarietà e del bene comune, operando sempre con equità e moralità, a tutti i livelli». Lo ha detto il Papa all’Angelus, ricordando l'invettiva di san Giacomo contro «i ricchi disonesti». Dopo aver spiegato ai fedeli il brano di san Marco in cui Gesù scoraggia Giovanni dal dissuade-re una persona che non era se-guace di Cristo a scacciare de-moni in suo nome, Benedetto XVI ha ricordato un altro elemento della «Liturgia odierna» nella qua-le «risuona anche l’invettiva dell’apostolo Giacomo contri i ricchi disonesti, che ripongono la loro si-curezza nelle ricchezze accumulate a forza di soprusi. Al riguardo, - ha commentato Benedetto XVI Cesario di Arles così afferma in un suo discorso: «La ricchezza non può fare del male a un uomo buo-no, perché la dona con misericordia, così come non può aiutare un uomo cattivo, finché la conserva avidamente o la spreca nella dissipazione». «Le parole dell’apostolo Giacomo, – ha proseguito il Papa – mentre mettono in guardia dalla vana bramosia dei beni materiali, costituiscono un forte richiamo ad u-sarli nella prospettiva della solidarietà e del bene comune, operando sempre con equità e moralità, a tutti i livelli». Infine una preghiera: «per intercessione di Maria Santissima, preghiamo affinché sappiamo gioire per ogni gesto e iniziativa di bene, senza invidie e gelosie, e usare saggiameterni».ente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni». Nella foto, la reverenda Kat Campion-Spall, durante il Sinodo anglicano sulla consacrazione di vescovi donne. La proposta non passò per quattro voti. Favorevoli è stato il 64% dei votanti del collegio dei laici (il sinodo anglicano è composto da tre collegi: vescovi, chierici e laici). Non ci saranno dunque ancora vescovi donne nemmeno nella chiesa anglicana, almeno fino all’esito della seconda votazione che si prossime settimane terrà nelle Berlusconi tacle Berlin pour son hégémonie en Europe L'ex-chef de gouvernement italien, Silvio Berlusconi, critique sévèrement l'Allemagne, "un Etat hégémonique qui dicte aux autres pays européens la règle de la rigueur et de l'austérité", dans un entretien à la version italienne du Huffington Post, lancée mardi 25 septembre. Par rapport [au président du conseil Mario Monti], je serais moins vassal de l'Allemagne", affirme le "Cavaliere", qui reproche à Berlin de prétendre qu'"à travers l'austérité on puisse réduire la dette". "C'est une illusion : la dette publique diminue avec l'augmentation du PIB, qui signifie développement et croissance", affirme-t-il. ANNO XXI slancio ideale, tensione morale. Soggiunge Napolitano: «Senza abbandonarsi a cieca sfiduciae senza finir per ridare fiato a qualche demagogo di turno». Il capo dello Stato cita solo uno dei «demagoghi di turno», il fondatore dell’Uomo Qualunque post-bellico, Gugli-elmo Giannini. Ma è evidente che nel suo pensiero - anche se non lo cita - c’è il grillismo di oggi. Dunque occorre impegnarsi «perché dove si è creato del marciovenga estirpato». I partiti devono ritrovare slancio ideale, tensione morale. Soggiunge Napolitano: «Senza abbandonarsi a cieca sfiducia e senza finir per ridare fiato a qualche demagogo di turno». Il capo dello Stato cita solo uno dei «demagoghi di turno», il fondatore dell’Uomo Qualunque post-bellico, Guglielmo Giannini. Ma è evidente che nel suo pensiero - anche se non lo cita - c’è il grillismo di oggi suo principale predicatore. Naturalmente non bisogna essere sordi agli scandali e alla corruzione che investono la politica. Servono norme che sanciscano «regole trasparenza e democraticità» nella vita dei partiti, compresi nuovi criteri, limiti e controlli per il loro finanziamento. Napolitano ricorda che da tempo egli insiste per le riforme istituzionali e politiche, a cominciare da una legge elettorale «che restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere i loro rappresentanti». Oggi si sono create condizioni più favorevoli per giungere in Parlamento a «riforme condivise». È possibile concordare soluzioni ormai «indilazionabiliEcco perché la politica e i partiti, rinnovandosi decisamente, devono fare la loro parte e dare risposte ai problemi più acuti, confrontandosi con il governo «fino alla conclusione naturale della legislatura». Riferimento, quest’ultimo, alle ipotesi di voto anticipato a ottobre, evocate da più parti, che trovano evidentemente contrario lo stesso Napolitano. Il pensiero finale è rivolto ai giovani, all’assillo più grande: aprire per loro prospettive più certe e degne di lavoro. Ognuno fare la propria parte con realismo e senso di responsabilità per favorire la ripresa e il rilancio del Paese, traendo ispirazione proprio dall’esempio della Resistenza. - LA FIERA LIBRARIA - N. 11 -NOVEMBRE 2002 ••• 50 ••• ANNO XXI - LA FIERA LIBRARIA - N. 11 -NOVEMBRE 2002 51 ANNO XXI - LA FIERA LIBRARIA - N. 11 -NOVEMBRE 2002 ••• 52