CASTIGLIONE: SALVARSI DAL NULLA
LA FIERA LIBRARIA - A. XXXII - Nº 293 - NOVEMBRE 2012
LA FIERA LIbRARIA
Mensile d’informazione bibliografica,
politica e culturale
SOMMARIO
le Penseur de Notre-Dame de Paris
EDITORIALE
La putrefazione democristiana
di Luigi Castiglione
3
PERISCOPIO
Su Marte c’era l’acqua
Direttore responsabile
Luigi Castiglione
Vicedirettore
Massimo Ubaldi
Art Director
Valérie Larbaud
Amministrazione
4/18
IN PRIMO PIANO
Mo Yan Nobel per la letteratura
La tauromachia e la crudeltà,
di Yo Man
«La Messa laggiù» di Paul Claudel
di Luigi Castiglione
«L’infanzia di Gesù» di Joseph Ratzinger
di Pablo Ordaz
Alla riscoperta di Verga e Capuana
lungo percorsi inediti
di Giuseppe Sorbitolo
19
22
23
32
33
Pilar Moreno
Iscr. Registro della Stampa
e Tribunale di Roma nº 278/1981
Copyright & Protezione
dei dati ex art 10 legge 675/1996
Amministrazione
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00171 ROMA / Italia
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Anno XXXII - Nº 293
Novembre 2012
QUI E LÀ
Da Fattori al Novecento - Destino di Péguy - Il
dolce potere delle corde - Un cuore grande così
CRONACA DELL’ALDIQUÀ
Napolitano contro il marcio dei partiti
Il «no» di Ratzinger ai ricchi disonesti
Sinodo anglicano sui vescovi donne
48/51
INSERTO EDIZIONI LOGOS, 42/47
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 29» - NOVEMBRE 2012
EDITORIALE
La putrefazione
democristiana
La verità sta nel fatto che la diaspora democristiana è una delle
principali cause, è la principale
causa del fallimento dello Stato italiano. La causa del fallimento dell’odierna fase della Repubblica italiana. I democristiani, o gli ex democristiani, con le loro indecisioni,
con i loro conflitti, le loro beghe
correntizie, con i loro furti, con la
loro corruzione, con il loro peccato
di apostasia, con i loro peccati di
danarite, con i loro peccati di adulterio, di superbia, di avarizia, con
la loro avidità di potere hanno in
ciò una grande responsbilità. La
più grande responsabilità. E proprio perché cristiani, o sedicenti
tali.
I democristiani più degli altri
proprio perché (demo)cristiani. Gli
altri non peccano, ma delinquono.
Loro, i cristiani, proprio perché cristiani, peccano e delinquono...
Avevano da insegnare agli altri, e
molto, e invece sono diventati gli
asini da soma degli altri che non
sanno nemmeno cavalcar bene
cadendo falcilmente di sella...
I democristiani, gli ultimi democristiani e non i primi, i democristiani del decandentismo, i democristiani delle majorettes, i democristiani che contraffacevano anche
le firme negli assegni con le quali
l’amministrazione centrale, con un
torbido gioco d’intese tra sottodirigenti, retribuiva taluni collaborati,
su elenchi precostituiti (e forse anche falsificati insieme con quan-
t’altro...), anche parlamentari del
settimale del partito, i democristiani
mammoneschi che non pagavano
alla lira tutta la liquidazione di giornalisti uscenti per mancanza di denaro (mancanza per gli altri, non per
loro), i democristiani che portavano
valigie di denaro nella Costa Brava,
in Spagna, con aerei privati, in ville
d’amici, presenti anche ex ministri
del Generalissimo, gli ultimi democristiani corrotti...
Ma Casini qui è dunque solo un
nome, un simbolo, l’emblema del
fallimento democristiano, della causa del fallimento dello Stato italiano
caduto prima in mano a socialdemocratici, poi a socialisti, infine addirittura a comunisti...
Siamo in verità lontani, molto lontani, lontanissimi dalle radici, dagli
ideali che animarono la fondazione
della Repubblica italiana, siamo
lontani, lontanissimi dall’insegnamento sociale cristiano, siamo lontani, lontanissimi da Camaldoli, dal
Monastero di Camaldoli dove si
parlava di bene comune, di promozione del bene comune...
Siamo infinitamente lontani da
quando si parlava con passione di
giustizia sociale, di giustizia distributiva e commutativa, da quando si
parlava e si statuivano principi morali ai quali informare l’attività della
vita economica, e cioè: 1. la dignità
della persona umana, la quale esige
una bene ordinata libertà del singolo
anche in campo economico; 2. l’uguaglianza dei diritti di carattere
personale, nonostante le profonde
differenze individuali, provenienti
dal diverso grado d’intelligenza, di
abilità, di forze fisiche, ecc.; 3. la
solidarietà, cioè il dovere della collaborazione anche nel campo economico per il raggiungimento del fine
comune della società; 4. la destinazione primaria dei beni materiali a
vantaggio di tutti gli uomini; 5. la
possibilità di appropriazione nei
diversi modi legittimi fra i quali
preminente è il lavoro; 6. il libero
commercio dei beni nel rispetto
della giustizia commutativa: 7. il
rispetto delle esigenze della giustizia commutativa nella remunerazio-
LA FIERA
LIBRARIA
La foire du livre
La feria del libro
A feira do livro
Book Fair
Bokmessen
The book fair
Knižní veletrh
ブックフェア
Targi książki
Η έκθεσ βιβλίου
Liber pulchra
Targul de carte
Bogen fair
Kirjamessut
Bokmessen
De boekenbeurs
3
LA FIERA
LIBRARIA
LA FIERA
PERMANENTE
DEI LIBRI
CENTENARIO DI PASCOLI
6
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
PERISCOPIO
Su Marte una volta c'era l'acqua
Curiosity scopre il letto di un antico fiume: ambiente potenzialmente
abitabile
Il letto dell’antico fiume marziano
scoperto dal robot laboratorio Curiosity (fonte: NASA/JPL-Caltech/-MSSS)
Per la prima volta su Marte sono
state viste le tracce di un antichissimo fiume, nel quale una volta l’acqua scorreva abbondante e che può
essere considerato la prima indicazione di un ambiente potenzialmente abitabile: lo ha scoperto il
robot laboratorio Curiosity della
Nasa .
Che in un lontano passato scorressero fiumi su Marte lo aveva
dimostrato la composizione di
alcune rocce, ma mai prima d’ora
era stata trovata una roccia scavata
dallo scorrere dell’acqua, la cui
forma permette di calcolare perfino
la velocità alla quale l’acqua scorreva abbondante e costantemente. E’
la prima indicazione di un ambiente
potenzialmente
in
grado
di
accogliere forme di vita .
‘’Dalle dimensioni del letto del
fiume possiamo dedurre che l’acqua
scorresse alla velocità di poco meno
di un metro al secondo e la sua profondità era confrontabile con la distanza fra l’anca e la caviglia’’, ha
detto uno dei responsabili scientifici
della missione, William Dietrich,
dell’Università della California a
Berkeley. ‘’Si è scritto moltissimo sui
fiumi di Marte, facendo tante ipotesi
sulla loro portata, ma questa – rileva
Dietrich – è la prima volta che
osserviamo direttamente il letto di un
corso d’acqua su Marte’’. Avere a
disposizione queste immagini rappresenta, per il ricercatore, ‘’il passaggio da una fase di pura speculazione
all’osservazioni diretta relativa alle
dimensioni dei corsi d’acqua
marziani ‘’.
Curiosity ha scoperto il letto del
fiume lungo il tragitto dal luogo in cui
si è posato sul suolo marziano il 6
agosto scorso, sul bordo settentri-
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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PERISCOPIO
onale del cratere Gale, verso il misterioso Monte Sharp, la formazione altra
5.500 metri che si trova al centro del
cratere.
A dare manforte alle prime osservazioni fatte da Curiosity sono arrivate
le immagini riprese dalle sonde americane in orbita intorno al pianeta
rosso, che permetteranno di approfondire l’analisi sulla struttura dell’antico letto del fiume. Le prime immagini
mostrano che il letto è circondato da
una grande quantità di detriti alluvionali fra i quali si riconoscono le tracce di
strutture simili a corsi d’acqua che si
trovano a monte dell’antico fiume.
La forma arrotondata di alcune
rocce del letto del fiume indicano che
sono state trasportate per una lunga
distanza dal corso d’acqua, fino al
luogo chiamato Peace Vallis, che confluisce nella pianura alluvionale.
L’abbondanza dei detriti in quest’area
suggerisce inoltre che l’acqua abbia
continuato a scorrere nel fiume per
molto tempo: era tutt’altro, quindi, che
un fenomeno temporaneo. Nel letto
del fiume le rocce sono numerosissime e vanno dalle dimensioni di un
granello di sabbia fino a quelle di una
pallina da golf. Anche l loro forme
sono diverse: alcune sono aguzze,
altre smussate e arrotondate. ‘’Questa
varietà di for-me ci indica che le rocce
sono state trasportate e le dimensioni
ci dicono che non è stato il vento a
trasportale le rocce, ma un flusso
d’acqua’’, osserva un altro dei responsabili della missione, Rebecca
Williams, dell’Istituto di Scienze
Planetarie di Tucson.
Il fatto che su Marte scorressero
fiumi ‘’è indice di un pianeta abitabile’’,
osserva
John
Grotzinger,
del
California Institute of Technology
(CalTech) di Pasadena e responsabile
della
missione
Mars
Science
Laboratory (Msl), della quale fa par-te
Curiosity. ‘’Il nostro obiettivo principale
– aggiunge - resta il Monte Sharp, ma
questa scoperta segna già la prima
individuazione di un ambiente potenzialmente abitabile.
ne del lavoro; 8. Il rispetto dell’esigenza della giustizia distributiva
e legale nell’intervento dello
Stato; 9. Il dovere di solidarietà
finché nella società ci siano membri che mancano del necessario:
«È dovere fondamentale della società provvedere al bisogno degli
indigenti sia con la carità privata,
sia con le istituzioni di carità private, sia con altri mezzi, compresa
la limitazione della proprietà dei
beni non necessari, nella misura
occorrente».
Ed infine sul punto della distribuzione patrimoniale si affermava:
«Un buon sistema economico deve
evitare l’arricchimento eccessivo
che rechi dànno a un’equa distribuzione; e in ogni caso deve impedire che attraverso il controllo di
pochi su concentramenti di ricchezza, si verifichi lo strapotere di
piccoli gruppi sull'economia».
pure pagare le tasse, le tasse allo
Stato, cioè alla classe dirigente, ai
go-vernanti, agli straricchi governanti, devono pagar loro gli stipendi, gli straricchi stipendi, con il loro
piccolo salario, che spesso devono
rivendicare combattendo contro i
gas lacrimogeni, i getti d’acqua e
talvolta le sventagliate di mitra... Si
guardi cosa è successo nei paesi del
medioriente e cosa ancora vi stia
succedendo, si veda con chi vanno
a braccetto i nostri governanti, si
veda cosa fanno alla fin fine in
cambio di denaro regalato loro,
anche e per di più, personalmente...
Il centrosinistra (democristiani e
socialcomunisti insieme), Francescini, Rutelli, Veltroni, tutti finiti in
un burrone?...
Le allenza tra simili sono nulle,
tra dissimili sono ammucchiate
puzzose, nauseabonde, schifose...
Luigi Castiglione
...siamo dunque lontani, molto
lontani, lontanissimi dai Gonella,
Moro, Taviani, dai Bernareggi,
Paronetto, Saraceno, Vanoni... che
discutevano e stabilivano, deliberavano di comune accordo nell’interesse e per l’interesse del Paese,
dello Stato, con efficiente convinzione, con sentita partecipacione
per il buon funzionamento della
Repubblica, con efficiente costanza, con costante passione e sentimento, comune sentire per il bene
comune, di tutti e non solo di
pochi ricchi da fare più ricchi e
tanti poveri cui estorcere solo tasse
e sempre più tasse, ed i quali non
solo devono pagare quel che lo
stato o le grandi lobbies producono con le sovvenzioni dello Stato,
ossia con il denaro estorto loro
dallo Stato caduto in mano a pochi
governanti straricchi, ma su quel
che poi alla fin fine riescono a guadagnare, se lo guadano, devono
[Pagine tratte dal libro di Luigi Castiglione, L’onorevole Mammona, ebooks
Logos, 2012.]
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
PERISCOPIO
Pietro Porcinai a Pistoia
e in Valdinievole
Il volume pensato in occasione del centenario della nascita di Pietro Porcinai (19102010), oltre a fornire una conoscenza delle trentasette opere nel territorio pistoiese,
progettate tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta del Novecento in vari ambiti, eminentemente paesaggistici, si propone di divulgare le acquisizioni storico-scientifiche in gran
parte inedite, utili ai corretti interventi di manutenzione e restauro sui giardini ancora
esistenti, e di stimolare il dibattito sull’odierna cultura del paesaggio.
The volume celebrates the 100th anniversary of Pietro Porcinai’s birth and offers a description of the thirty-seven works he designed between the Thirties and the Eighties of the XXth century for landscape areas
in the region of Pistoia. It also aims to divulge new historical and scientific acquisitions that will
be useful for the correct conservation of still existing gardens and to stimulate the debate on the contemporary culture of landscape.
Pietro Porcinai a Pistoia e in Valdinievole, a cura di Claudia Maria bucelli e Claudia
Massi, Giardini e paesaggio, vol. 34X2012, cm 17 ¥ 24, xiv-378 pp. con 268 figg. n.t. e 15
tavv. f.t. a colori.X, € 39.
Casa Editrice Leo S.Olschki
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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PERISCOPIO
ebooks
logos
novità
Gli EBOOKS della LOGOS si possono
agevolmente leggere sul monitor del proprio
computer, se ne può ingrandire e rimpiccolire il
testo e renderlo anche più oppure meno
luminoso, secondo le proprie esigenze visive,
senza ricorrere ad ulteriori spese...
10
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
ebooks Logos
PERISCOPIO
Léon bloy
Nelle tenebre
Introduzione di Vittorio di Giacomo
Pagine 160, € 16
Ecco la filosofia del bloy. E
̀ la filosofia della bibbia, dei
mistici, delle anime semplicemente e profondamente religiose; la filosofia che gravita intorno ai due fatti fondamentali
della storia religiosa dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo, esiliato in terra, il cui metaforico sonno è attraversato dalle
immagini semicancellate del perduto Eden; e la Redenzione,
monologo divino nella storia umana, che fa del sublime
Crocifisso il centro ed il lume della vita. Intorno a questi due
elementi, si inseriscono motivi di colore mistico, come la dottrina giovannea del tralcio e della vite, il paolino «Unus estis
in Christo» (Gal., 3, 28), cioè degli uomini membra sostanziali
del corpo mistico di Gesù; motivi di tendenza mistica con
sviluppi pratici, come la dottrina della Comunione dei Santi,
chiamante all’ integrale corresponsabilità degli atti umani;
motivi infine schiettamente etici come quello della libertà. La
libertà («questo dono prodigioso, inqualificabile, con cui ci è
dato di vincere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, di
uccidere il Verbo incarnato... etc.) è per il bloy il dono divino
che più di ogni altro conferisce dignità all’uomo, ma al
(tempo stesso il più terrificante, perchè solo in forza della
libertà fu possibile crocifiggere il Salvatore...
Léon Bloy, Nelle tenebre, a cura
di Vittorio Di Giacomo, pagine 160, € 16
Ecco la filosofia del Bloy. È la
filosofia della Bibbia, dei mistici,
delle anime semplicemente e profondamente religiose; la filosofia
che gravita intorno ai due fatti fondamentali della storia reli- giosa
dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo,
esiliato in terra, il cui metaforico
sonno è attraversato dalle immagini
semicancel- late del perduto Eden;
e la Redenzione, monologo divino
nella storia umana, che fa del sublime Crocifisso il centro ed il lume
della vita. Intorno a questi due elementi, si inseriscono motivi di colore mistico, come la dottrina giovannea del tralcio e della vite, il
paolino «Unus estis in Christo»
(Gal., 3, 28), cioè degli uomi- ni
membra sostanziali del corpo mistico di Gesù; mo-tivi di tendenza
mistica con sviluppi pratici, come
la dottrina della Comunione dei
Santi, chiamante all’ inte- grale corresponsabilità degli atti umani;
motivi infine schiettamente etici
come quello della libertà. La libertà
(«questo dono prodigioso, inqualificabile, con cui ci è dato di vincere
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo,
di uccidere il Verbo incar- nato...
etc.) è per il Bloy il dono divino che
più di ogni altro conferisce dignità
all’uomo, ma al (tem-po stesso il
più ter- rificante, perchè solo in
forza della lib- ertà fu possibile crocifiggere il Salvatore — come è
possibile ora continuare ad offende
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
eBooks Logos
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PERISCOPIO
San Bonaventura
Le sei ali
del serafino
Pagine 126, €10
L'essenza del sacramento del matrimonio non 6 l'unione legale tra un uomo e una donna per una inseparabile comunanza di vita, come finora s'era andato sostenendo, bensì il reciproco amore tra i coniugi. Il farsi l'uno
carne dell'altro, il divenire una sola carne, come se fossero un unico essente. E un teologo gesuita, già negli anni
trenta del passato secolo, l'aveva scritto: « ...quando tra
un uomo e una donna c'è il vincolo dell'amore allora il
matrimonio c'è». E Giovanni Paolo II, nella sua prima
enciclica, l'aveva ribadito: «L'uomo non può vivere senza
amare; la sua vita sarebbe priva di senso, se non fosse
riamato, se non sperimentasse l'amore». Sicché il sacramento finisce quando l'amore muore...
In sostanza è questa la tesi sostenuta dal boterò che,
basandosi anche su recenti sentenze rotali, non fa altro in
questo suo nuovo magistrale libro che ripercorrere l'iter
del sacramento matrimoniale dal punto di vista storico,
morale, giuridico.
Silvio Botero Giraldo, La famiglia, comunità d’amore, a cura di
Massimo Ubaldi, pagine 192, € 18
Il pensare di Bonaventura è sempre
un pensare «biblico», la sua espressione tende sempre a riprendere le
parole della Scrittura, inserendole
con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non
significa che ci sia mai in Lui un
incriteriato fideismo; anzi, seguendo la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita dell'Essere, cercando
agostinia-namente di intendete,
nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita
come dono, al fine di partecipare
più intensamente di Dio. In questo
medesimo senso Bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le sei
ali del Serafino. Sei sono le ali dei
Serafini, delle più alte creature
angeliche che, secondo Isaia (6,1
ss.), stanno direttamente innanzi a
Dio. Bonaventura intende che
come il Serafino ha sei ali, con il
prelato, colui che ha la gravissima
responsabilità non solo della sua
personale salvezza, ma anche della
vita di coloro che gli sono affidati e
che deve in nome di Dio liberare
dal peccato per renderli operai nella
messe divina, debba avere sei virtù
fondamentali. Tali sei virtù sono :
1) lo zelo della giustizia; 2) la religiosa pietà; 3) la pazienza; 4) una
vita esemplare; 5) l'acutezza e la
sensatezza nelle diverse situazioni
della vita; 6) la devozione vers o
Dio.
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
eBooks Logos
PERISCOPIO
Charles Péguy
La nostra giovinezza
A cura di Massimo Ubaldi
Pagine 176, € 18
Notre jeunesse è comunemente
posta fra i capolavori della prosa di
Péguy. È una parola difficile questa
nel caso di Péguy, che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed
è una delle ragioni per cui la sua
fama non oltrepassò determinati
ambienti), ma certo essa è una delle
opere sue più salde, per fedeltà a un
tema cen- trale e per costanza di
ispirazione. Mentre possiede alcune
fra le pagine bellissime di Péguy, va
relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano
sovente sulla sua opera, raggiungendo così una sua completezza,
che per- mette di presentarla, in
qualche modo, come esemplare....
Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della
prosa di Péguy. E una parola difficile questa nel caso di Péguy,
che il «capolavoro» in realtà non lo scrisse mai (ed è una delle
ragioni per cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle opere sue più salde, per fedeltà a
un tema cen- trale e per costanza di ispirazione. Mentre
possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e quei ristagni che pesano
sovente sulla sua opera, raggiungendo cosi una sua completezza, che per- mette di presentarla, in qualche modo, come esemplare...
Charles Pégny nacque a Orléans il 7 gennaio 1873 da famiglia di
piccoli artigiani di origine contadina. Ottenuta una borsa di studio
compi gli studi liceali a Orléans e Parigi. Fu ammesso alla Scuola
Nor-male (1894) dove ebbe maestro Bergson; la lasciò senza terminare il corso (1897). Scoppiato l'affare Drey-fùs (1897) vi partecipò
in campo dreyfusista. Nel 1898 fondò con Blum e Herr la «Libratile
socialiste» Georges Bellais. La-sciata la Librairie fondò i «Cahiers de
la Quinzaine» (1900), libero osservatorio su tutta la vita francese, da
cui passarono parecchi fra i noti ingegni e qualcuno fra i grandi nomi
del tempo. Nei «Cahiers pubblicò tutte le sue opere. Scoppiata la
guerra parti volontario e . cadde a Villeroy alla vigilia della battaglia
della Marna (5 settembre 1914).
Charles Péguy, La nostra giovinezza,
a cura di Massimo Ubaldi, pagine 224, € 18
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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PERISCOPIO
San Bonaventura
Le sei ali
del serafino
Pagine 126, €10
Il pensare di bonaventura è sempre un pensare «biblico», la sua
espressione tende sempre a riprendere le parole della Scrittura,
inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso. Ciò però non significa che ci sia mai in Lui un incriteriato
fideismo; anzi, seguendo la bibbia egli tende ad assimilare alla
vita delllEssere, cercando agostinianamente di intendete, nella
partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come
dono, al fine di partecipare più intensamente di Dio. In questo
medesimo senso bonaventura propone la lettura dell'opuscolo Le
sei ali del Serafino. Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente
innanzi a Dio. bonaventura intende che come il Serafino ha sei ali,
così il prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo
della sua personale salvezza, ma anche della vita di coloro che gli
sono affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per
renderli degli della messe divina, debba avere le virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo della giustizia; 2) la «religiosa
pietà; 3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni della vita; 5) la devozione versο
Dio.
San Bonaventura, Le sei ali del serafino,
a cura di Massimo Ubaldi, pagine 144,€ 10.
Il pensare di Bonaventura è sempre un
pensare «biblico», la sua espressione
tende sempre a riprendere le parole della
Scrittura, inserendole con singolare naturalezza nel contesto del suo discorso.
Ciò però non significa che ci sia mai in
Lui un incriteriato fideismo; anzi,
seguendo la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita dell'Essere, cercando agostinia-namente di intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al fine di
partecipare più intensamente di Dio. In
questo medesimo senso Bonaventura
propone la lettura dell'opuscolo Le sei
ali del Serafino. Sei sono le ali dei
Serafini, delle più alte creature
angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.),
stanno direttamente innanzi a Dio.
Bonaventura intende che come il
Serafino ha sei ali, con il prelato, colui
che ha la gravissima responsabilità non
solo della sua personale salvezza, ma
anche della vita di coloro che gli sono
affidati e che deve in nome di Dio liberare dal peccato per renderli operai nella
messe divina, debba avere sei virtù fondamentali. Tali sei virtù sono : 1) lo zelo
della giustizia; 2) la religiosa pietà; 3) la
pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse
situazioni della vita; 6) la devozione
vers o Dio.
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PERISCOPIO
A.D. Sertillanges
Preghiera
e musica
Pagine 126, €10
A.D.Sertìllanges, filosofo e teologo domenicane 18631948), fu lettore di teologìa nelle scuole dell'Ordine domenicano, segretario della prestigioso «Revue thomiste», poi prof,
di filosofia. Divenne membro dell'Accademia francese
(classe di scienze morali e politiche), e ciò fece dire che egli
«aveva fatto entrare San Tommaso sotto la cupola del maggior istitituto. di Francia»; di San Tommaso il Ser-tillanges fu
uno fra i più brillanti e-spositorì moderni. Insegnò ancora in
Olanda ed a Le Saukhoir, infine a Parigi. Predicatore eccellente, scrittore brillante ed a volte paradossale, tomista profondo ma con interpretazioni personali, esplicò in tutti i
campi una mirabilie ed indefessa attività intellettuale, senza
però mai disperdersi: la varietà dei doni e la sua potente personalità che li univa sono le linee essenziali della sua fisionomia morale, sostenuta da grande energia, da un vigoroso
ottimismo, da una squisita sensibilità artistica e da un altissimo senso del dovere e del valore del lavoro. Con i suoi
numerosi scritti esercitò una vastissima influenza nei campo
del pensiero.
A. D. Sertillanges, Preghiera e musica,
a cura di Michele brini, pagine 120, € 10.
La preghiera è musicale per
natura; come ogni parola che si
esalta, essa va incontro al canto.
«La parola è un suono in cui è
pri-gioniero il canto» dice Grétry.
Vi è prigio-niero come la statua
nel marmo, sotto le mani di
Michelangelo; ma per scioglierla
basta un lieve accrescimento di
vita, perchè qui lo scultore è a
casa sua.
La parola esprime un pensiero; ed in se stessa una parola
non è una musica; ma a questo
pensiero è sempre legato uno
stato d’animo, un alone di fantasia, un gioco di fantasmi dalle
tendenze dinamiche, di cui ritmo
e melodia sono la legge, per
quanto poco esso si acceleri.
«La musica prolunga gli effetti
dell’a-nima», dice il De arte musicae, attribuito (del resto a torto)
a san Tomaso d’Aquino.
«Il canto è l’espressione eroica della parola», dice Carlyle.
ANNO XXXII
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15
PERISCOPIO
Silvio Botero Giraldo
La coppia umana
tra idealità e realt
Pagine 176, €18
La famiglia, «comunità di amore e di vita» è la forma tipica per
riferirsi alla comunità domestica. I termini «amore» e «vita» sono in
stretta relazione con le due dimensioni della coppia umana, unitiva
e procreativa. E questo nuovo saggio del Boterò vuole appunto
unire i due elementi che, lungo il corso della storia dell'uomo, appaiiono strettamente connessi. E proprio per questo l'autore, perspicace moralista e lungimirante, sviluppa la riflessione in tre capitoli
nei quali offre una prospettiva diversa ma complementare: il primo è
così di taglio socio/antropologico; il secondo, storico/teo-ilogico ed
il terzo magisteri ale/pastorale... Contrapponendo coloro che lottano
perché l'economia stia al servizio dell'uomo alla faziosità capitalistica che preme perché l'uomo serva all'economia del mondo, egli fa
così rilevare come la soluzione resta nell'instaurarsi di una nuova
cultura della vita, frutto della verità e dell'amore nell' unità/fecondità.
J. Silvio Boterò Giraldo è sacerdote redento-lista. Si è licenziato in
Diritto canonico e in Teologia dogmatica nell'Università «Comu_-as»
(Madrid). Laureato in Teologia morale nell'Accademia attonsiana
dell'Università lateranense di Roma. Insegna in diverse Università pontificie detta Colombia. Collabora con la Cathedra di teologia morale, con
Itepal, l'Istituto dei Celam a Bogotà. E autore di una quarantina di libri
1, e una cinquantina di saggi pubblicati in riviste dell'Europa e
dell'America Latina.
Silvio botero Giraldo, La famiglia comunità d’amore,
(Dialettica tra unità e fecondità), pagine 192, € 18.
L’essenza del sacramento
del matrimonio non è l’unione
legale tra un uomo e una
donna per una inseparabile
comunanza di vita, come finora s’era andato sostenendo,
bensì il reciproco amore tra i
coniugi. Il farsi l’uno carne dell’altro, il divenire una sola
carne, come se fossero un
unico essente. E un teologo
gesuita, già negli anni trenta
del passato secolo, l’aveva
scritto: « ...quando tra un uomo e una donna c’è il vincolo
dell’amore allora il matrimonio
c’è»; e Giovanni Paolo II, nella
sua prima enciclica, l’aveva
ribadito: «L’uomo non può vivere senza amare; la sua vita
sarebbe priva di senso, se
non fosse riamato, se non
sperimentasse l’amore». Sicchè il sacramento finisce quando l’amore muore... In sostanza è questa la tesi sostenuta
dal Botero che, basandosi
anche su recenti sentenze
rotali, non fa altro in questo
suo nuovo magistrale libro
che ripercorrere l’iter del sacramento matrimoniale dal
punto di vista storico, morale,
giuridico.
16
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
eBooks Logos
PERISCOPIO
Georges Bernanos
Il Cammino
di Cruz das Almas
A cura di L;.Castiglione
Pagine 176, €18
«I proscritti che errano oggi attraverso il mondo, e che non
trovano asilo in nessun luogo, con il pretesto che il loro passaporto non sia in regola, permettono di ben prevedere i nuovi
metodi mediante i quali sarà nel futuro attuata la lotta per la
vita. si può peccare per azione e per omissione; è ugualmente
facile sterminare con l’azione e con l’omissione. L’eccessiva ricchezza ha fatto diventar folli le patrie. La miseria le farà diventar feroci. Lo svolgimento degli effetti e delle cause potrà ormai
essere arrestato soltanto con un altro mira- colo, simile a quello
che fu annunciato, venti secoli fa, da un angelo ad alcuni pastori. Il fronte della cristianità è stato rotto, non mi stancherò di
scriverlo, la sconfitta delle coscienze è un fatto smisurato, dalle
conseguenze incalcolabili. nessuno sembra dubitarne, i pastori
con- tano le loro pecore e si rassicurano pensando che il loro
numero non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me... Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi, intollerabili, non è stata
mantenuta, i cristiani hanno agito ciascuno per sé... L’umanità
riscattata, resa partecipe della divinità come c’insegna la liturgia della messa, è inchiodata alla croce, ma che gliene importa
ai Farisei dal momento che hanno pagato la decima e rispettato
il sabato?»
Georges Bernanos, Il cammino di Cruz das Almas, A
cura di Luigi Castiglione, pagine 176, € 18;
«I proscritti che errano oggi attraverso il mondo, e che non trovano
asilo in nessun luogo, con il pretesto
che il loro passaporto non sia in
regola, permettono di ben prevedere
i nuovi metodi mediante i quali sarà
nel futuro attuata la lotta per la vita.
si può peccare per azione e per
omissione; è ugualmente facile sterminare con l’azione e con l’omissione. L’eccessiva ricchezza ha fatto
diventar folli le patrie. La miseria le
farà diven- tar feroci. Lo svolgimento degli effetti e delle cause potrà
ormai essere arrestato soltanto con
un altro mira- colo, simile a quello
che fu annunciato, venti secoli fa, da
un angelo ad alcuni pastori. Il fronte
della cristianità è stato rotto, non mi
stancherò di scriverlo, la sconfitta
delle coscienze è un fatto smisurato,
dalle conseguenze incalcolabili.
nessuno sembra dubitarne, i pastori
con- tano le loro pecore e si rassicurano pensando che il loro numero
non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me...
Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi, intollerabili, non è
stata mantenuta, i cristiani hanno
agito ciascuno per sé... L’umanità
riscattata, resa partecipe della
divinità come c’insegna la liturgia
della messa, è inchiodata alla croce,
ma che gliene importa ai Farisei dal
momento che hanno pagato la decima e rispettato il sabato?»
LUIGI CASTIGLIONE
SALVARSI DAL NULLA
La perdizione esistenziale
in Georges bernanos
EDIZIONI LOGOS
18
ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
PERISCOPIO
DA FATTORI AL NOVECENTO
Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki
A cura di Francesca Dini e Alessandra Rapisardi
LEO S. OLSCHKI EDITORE
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
19
IN PRIMO PIANO
Nobel per la Letteratura 2012
Mo Yan come
Rabelais?
Si avvicina Mo Yan al realismo
magico di Garcìa Marquez e con
il mondo metaforico di William
Faulkner, due influenze che l’autore di Sorgo rosso non rifiuta,
ma io ho sempre pensato che la
sua letteratura `sia più vicina a
quella di Rabelais, Dickens o
Kafka. È innegabile che c’è una
notevole somiglianza tra Macondo, Yoknapatawpha e la Cina rurale descritta da Mo Yan,
ma differenti sono la prospettiva
e lo stile. La prosa di Mo Yan non è
altrettanto elaborata. La sua sintassi è semplice e sbrigativa. Difatti, La vita e la morte mi stanno
logorando fu composto in 43
giorni.
Nessun opera di Po Yan è caratterizzata dalle grandi innovazioni formali, ma ciò non vuol
dire che non ne mostrino il talento, la sensibilità e l’immaginazione. In Le ballate dell’aglio
si vede una bambina cieca che
incarna l’estrema vulnerabilità
degli innocenti. La sua mancanza di difesa non è meno tragica
di quella di due amanti condannati a separarsi per colpa dei
matrimoni convenuti nell’infanzia. Come la bambina cieca, gli
amanti cercano la consolazione
nella bellezza, appoggiando la
loro fronte su di un puledro castano, che tollera docilmente il loro
gesto. Mo Yan mi ricorda Rabelais
perché nelle sue opere, come Rana, l’orrore si alterna con la comicità, mettendo in evidenza come il
male suo essere tanto nocivo
quanto grottesco. Il finale di Rana,
un’apologia fantasiosa della maternità, corrisponde ad un deliberato
proposito di deformare la realtà,
con una cerimonia nella quale
coincidono aspetti della cultura
popolare e un ottimismo piena di
speranza. L’essere umano non è
malvagio. Quasi sempre in realtà
gli atti più raccapriccianti derivano
(passa a pagina 34)
20
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
P
PERISCOPIO
Destino di Péguy
Più che mai rivolu-zionario,
Péguy capi, sul legno della
croce che non bisogna aspettarsi da una rivoluzione
umana, da sfor-zi soltanto
umani, un cambiamento decisivo. Non è solo l’economicismo ad essere insufficiente. Vi è
tutto l'umanesimo, tutto l'immanentismo che sono colpiti
dalla sterilità. L'unico cambiamento reale è di ordine ontologico, metafisico, religioso.
La rivoluzione sarà l'opera del
Paraclito ο non sarà affatto...
Contro un cristianesimo
disincarnato, Péguy afferma
che la rivoluzione del Vangelo
non può essere reale se non
distrugge realmente i mali e
cambia realmente le strutture
oppressive. Ma contro un
socialismo immanentista, egli
af-ferma anche e dall'inizio che
questa rivoluzione non può
procedere dalla semplice
volontà umana, che essa deve
nascere da Dio. Deve certamente prendere a prestito gli
itinerari della terra, le dure ed
oscure ed ingrate vie umane.
Ma essa non verrà da uomini
soltanto generosi, morali,
altruisti. Ciò che la rivoluzione
evangelica reclama, sono
uomini nuovi, uomini che abbiano superato la prova
pasquale, uomini morti e
resuscitati in Cristo... (dal saggio di Jean Bastaire)
Un immenso arazzo diviso in due parti; nella
prima campeggia la cattedrale di Parigi e si esprime
l'amore di Péguy per la
città dove vive, lavora e
soffre; il secondo momento è invece scandito dall'alta poesia della Presenfazione della Beauce a Notre-Dame di Chartres, e
dalle cinque preghiere nella Cattedrale...
Già all'inizio della Presentazione, in cui il poeta
prega, ma resta sulla strada, contemplando da lontano, ο nell'albergo ο davanti alla Cattedrale, esplode il «canto profondo
dell'anima» e si dimentica
la musica «un po' troppo
parnassiana» dell'addio a
Parigi; e poi l'orchestrazione piena e fascinosa
della preghiera dentro Notre-Dame, segno della sua
resa totale alla Grazia, che
accompagna le confidenze che mettono a nudo il
terreno scosceso del suo
spirito e della sua carne, il
segreto lacerante del suo
cuore, e la pace pienamente riconquistata con
l'aiuto della «Regina delle
paci e dei disarmi».
Notre jeunesse è comunemente posta fra i capolavori della prosa di Péguy. È
una parola difficile questa
nel caso di Péguy, che il
«capolavoro» in realtà non
lo scrisse mai (ed è una delle
ragioni per cui la sua fama
non oltrepassò determinati
ambienti), ma certo essa è
una delle opere sue più
salde, per fedeltà a un tema
centrale e per costanza di
ispirazione. Mentre possiede alcune fra le pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle
dispersioni e quei ristagni
che pesano sovente sulla sua
opera, raggiungendo così una sua completezza, che
permette di presentarla, in
qualche modo, come esemplare....
Bergson da parte sua
riconosceva scrivendo di
Péguy in questi termini:
«Aveva una straordinaria
capacità di andare oltre la
materialità degli esseri, superarla e giungere alla loro
anima. È così ch’egli ha penetrato il mio pensiero più
segreto, come io avrei voluto e non ho saputo esprimerlo ».
www.edilogos.com - [email protected]
modello sociale perverso. La
posizione rifomistica di Mo Yan
si avvicina a quella di Dickens,
che crede nella possibilità di un
cambiamento gradu-ale e pacifico. N’esiste anche una vicinanza: scioltezza, trasparenza,
introspezione,estensione. L’ombra di Kafka infine quasi sempre agisce come sfondo, evidenziando l’impotenza dell’individuo dinanzi al potere totalitario. Credo che il lungo cammino di Mo Yan verso l’esilio interiore si trova riflesso nella sua
letteratura, dove si avverte il
passaggio del lirismo e l’insonacion fantastica al relato
amaro e di testimonianza di una
società intrappolata dall’intransigenza, la ve-nalità e la repressione. Mo Yan è stato criticato
per non aver scelto l’esilio, ma
la lettura dei suoi libri rivela una
inequivocabie aspira-zione di
libertà e democrazia per il
popolo cinese.
Rafael Narbona
[Narbona è professore di filosofia e
critico. Fonte: «El Mundo»]
ANNO XXXII
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21
BIBLIOTECA
Giuseppe Fontanelli
TOZZI E LE FACCE
DI PAOLO
Dal poema in prosa al
romanzo
Il poema in prosa Paolo s’impone per l’alta cifra di oscurità
che riguarda non solo una prismatica galleria di «facce» oniriche ma anche i rilanci di un epilogo di difficile interpretazione, dove è soprattutto il personaggio di Ghìsola a testualizzare
la portata dei futuri svolgimenti.
Sottoposte a un’attenta decodifica, le «facce», nella centralità
di Con gli occhi chiusi, elaborano così un modello di riconoscimento e autobiografico e di soluzioni narrative vagliato nella
sua genesi.
The poem in prose Paolo is characterized by a deep obscurity that concerns not
only a prismatic gallery of oneiric ‘faces’
but also the raise of a difficult epilogue,
where the character of Ghisola mainly
expresses the extent of future developments. Carefully interpreted in the light of
Polinnia, vol. 25, 2012, cm
17x24, 474 pp.€ 47.
Colin Renfrew
Giancarlo Petrella
Cognitivearchaeology
L’oro di Dongo
per una storia del patrimnio
from theory to practice ovvero
librario del convento dei Frati
The early Cycladic
Minori di Santa Maria del Fiume
(con il catalogo degli incunaboli)
Sanctuary at Keros
Presentazione di R.M. borraccini
Dai primi ritrovamenti a Keros quasi
cinquant’anni fa, alle campagne archeologiche sull’isola, agli scavi di Kavos e
Dhaskalio, Colin Renfrew ha disegnato una
mappa rituale delle isole Cicladi individuando una rete di cerimonie e pellegrinaggi nel
periodo 2500-2000 a.C.. Queste scoperte
hanno consentito a Renfrew di fornire una
rivolu-zionaria interpretazione cognitiva
dell’archeologia preistorica. L’ana-li-si dei
reperti, condotta con molti giovani ricercatori, contribuirà ancora allo studio delle
origini della prassi rituale dell’Egeo.
Colin Renfrew has been involved in pioneering archeological excavations for
almost 50 years, from the first archaeological discoveries on Keros through the most
recent digs at Kavos and Dhaskalio. This
work has permitted him to create a ritual
map of the Cyclades, delineating a network
of pilgrimage and ceremonial sites in the
period 2500-2000 BC. These discoveries
have permitted Professor Renfrew to postulate a revolutionary cognitive interpretation of prehistoric archaeology. The analysis of the discoveries in a project involving
numerous young researchers is continuing
to contribute significantly to the study of the
origins of ritual practices in the Aegean
Sea.
The Annual Balzan Lecture,
vol. 3, 2012, cm 17x24, 76 pp.
con 33 ill. n.t. di cui 24 a colori.
English Text. € 15.
L’affascinante e accidentata vicenda
della biblioteca del convento, rimasta
immune dalle soppressioni ottocentesche,
ricostruita alla luce del patrimonio librario
(circa 18.000 volumi, fra cui una trentina
di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI
secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia
di uomini e libri che si snoda tra lasciti,
donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una
libraria conventuale fin qui sconosciuta.
The fascinating story of the friary
library, escaped to the XIXth century suppressions, is chronicled with the help of
its book collection (nearly 18.000 volumes, among which thirty incunabula
and 600 editions of the XVIth century)
and the documents found in its archives.
It is a story of men and books that unravels through legacies, donations, inventories and XVIII-XIXth century catalogues,
depicting the portrait of a hitherto
unknown monastic library.
Biblioteca di bibliografia
italiana, vol. 195, 2012, cm
17x24, XVIII-224 pp. con 15
figg. n.t., € 22.
EDITRICE OLSCHKI / Novità
22
ANNO XXXII
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IN PRIMO PIANO
LUIGI CASTIGLIONE
UN CUORE
GRANDE COSÌ
Digressioni verghiane
Una pagina del Nobel
La tauromachia
e la crudeltà
di Mo Yan
La tauromachia è considerata quasi come un
emblema culturale della Spagna. Seppi di essa
quest’&nno quando lessi i romanzi dello scrittore
americano Ernest Hemingway. Dopo conobbi anche
la pittura taurica di Goya e di Picasso. E ben presto,
con l’arrivo della televisione, ho potuto vedere una
corrida di toro.
È uno spettacolo crudele e e provocatore, ha
anche certamente bello. È difficile giudicare se in
definitiva debba considerarsi un’espressione artistica e culturale oppure uno sport. Ora, la polemica
riguarda se si deve proibire o conservare come una
tradizione. Anche in linea di massima si tratta di un
argomento proprio degli spagnoli, nella quale gli
stranieri non devono intromettersi, gli amici
dell’Istituto Cervantes m’invitano a esprimere la mia
opinione sul tema, cosiché con molta semplicità è
quello che faccio.
Qul è l’essenza dei tori? £e realmente una domanda difficile cui rispondere. Si tratta di render pubblico
e promuovere un certo spirito eroico? Di mostrare il
valore e il comportamento del toro? Di rivelare il sorprendente della morte nel suo passaggio sfiorando
l’uomo?
Si direbbe che si approssima a un po’ di tutto
questo, ma pensandoci seriamente si tivela come
qualcosa che non è del tutto corretto. Spogliato del
suo glorioso e risplendente pompa, la sua essenza si
riduce al tormento che il tai modo ifligge su questo
povero toro che fa diventar matto e quindi l’uccide,
colmando così la vena sanguinaria della gente, cui si
somma il denaro che guadagnano l persone della
organizzazioen taurina.
LUIGI CASTIGLIONE
UN CUORE
GRANDE COSÌ
Digressioni verghiane
LO SCRITTORE CHE NARRA
SE STESSO IN PAGINE
CHE SORPRENDERANNO
contenuti:
UN VESTITO PER LILLI
DON GESUALDO VINCERÀ
LE DONNE CANTO, E L’AMORE
RELIGIOSITÀ DI VERGA
in appendice:
Storie della corrispondenza
più controversa della storia
Le perifrasi di Pirandello
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IN PRIMO PIANO

Nuova edizione negli ebooks Logos
La Messa
laggiù
di Paul Claudel
Pubblichiamo uno stralcio dell’Introduzione che
Luigi Castiglione scrisse nel 1946 per la sua traduzione di La Messa laggiù di Paul Claudel; non
vengono inserite, per ovvi motivi, le note.
La brusca apparizione di Paul Claudel sulla scena
letteraria ha qualcosa d’insolito:
Eccomi,
Imbecille, ignorante,
Uomo nuovo dinanzi a cose sconosciute,
E volgo il viso verso l'Anno e l’arco piovoso, col cuore pieno
di noia!
Nulla so e nulla posso. Che dire? che fare? come usare queste
mani che pendono, questi piedi
Che mi trasportano come un sogno notturno?
La parola è rumore e carta i libri.
Son solo qui. E mi sembra che tutto,
L’aria brumosa, le pingui arature,
E gli alberi e le basse nubi
Mi parlino esitanti con un linguaggio privo di parole.
Il contadino
Se ne ritorna con l’aratro. Ne odo il lento cigolio.
È l’ora in cui le donne vanno al pozzo.
Viene la notte. — Che cosa sono?
Che faccio? che attendo? E rispondo: Son solo e vorrei
Piangere, ο gridare,
O ridere, ο saltellare ed agitar le braccia!
«Chi sono?». Chiazze di neve restano ancora, e tengo in mano
un ramoscello di nocciuolo.
Perché Marzo è come una donna che soffia su un fuoco
di legna verdi.
— L’Estate
E l’orrendo giorno sotto il sole siano dimenticati! ο cose, qui,
M’offro a voi!
Non so nulla!
Uditemi! ho bisogno,
E non so di che, e potrei gridare senza fine
Ad alta voce, sommessamente, come un bimbo che s’ode in
lontananza, come bimbi rimasti soli, accanto alla brace rossa!
O cielo cupo! alberi! terra! ombra, sera piovosa!
Uditemi! non mi sia respinta questa domanda!
LA FIERA
LIbRARIA
unico «luogo d’incontro»
permanente degli Editori
e della cultura europea
e iberoamericana
***
L’unica rivista
che facilita gli scambi
delle novità librarie
in tutto il mondo
Les livres, les idées, la culture
des pays de langue allemande,
anglaise, espagnole, fran-çaise,
italienne, portugaise...
I libri, le idee, la cultura dei paesi
di lingua francese, inglese, italiana,
portoghese,
spa-gnola,
tedesca...
Los libros, las ideas, la cultura
de los paises de lengua alemana,
española, fancesa, inglesa, italiana, portuguesa...
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24
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IN PRIMO PIANO
I nuovi ebooks della Logos
San Bonaventura
Silvio Botero Giraldo
Le sei ali
del serafino
La coppia umana Preghiera
tra idealità e realt e musica
Pagine 126, €10
Pagine 176, €18
Il pensare di Bonaventura è sempre un pensare
«biblico», la sua espressione tende sempre a
riprendere le parole della Scrittura, inserendole
con singolare naturalezza nel contesto del suo
discorso. Ciò però non significa che ci sia mai
in Lui un incriteriato fideismo; anzi, seguendo
la Bibbia egli tende ad assimilare alla vita
dell'Essere, cercando agostinia-namente di
intendete, nella partecipazione della Luce divina, il senso profondo della vita come dono, al
fine di partecipare più intensamente di Dio. In
questo medesimo senso Bonaventura propone
la lettura dell'opuscolo Le sei ali del Serafino.
Sei sono le ali dei Serafini, delle più alte creature angeliche che, secondo Isaia (6,1 ss.), stanno direttamente innanzi a Dio. Bonaventura
intende che come il Serafino ha sei ali, con il
prelato, colui che ha la gravissima responsabilità non solo della sua personale salvezza, ma
anche della vita di coloro che gli sono affidati e
che deve in nome di Dio liberare dal peccato
per renderli operai nella messe divina, debba
avere sei virtù fondamentali. Tali sei virtù sono
: 1) lo zelo della giustizia; 2) la religiosa pietà;
3) la pazienza; 4) una vita esemplare; 5) l'acutezza e la sensatezza nelle diverse situazioni
della vita; 6) la devozione vers o Dio.
L’essenza del sacramento del matrimonio non è l’unione legale tra un uomo
e una donna per una inseparabile comunanza di vita, come finora s’era andato
sostenendo, bensì il reciproco amore tra
i coniugi. Il farsi l’uno carne dell’altro, il
divenire una sola carne, come se fossero un unico essente. E un teologo
gesuita, già negli anni trenta del passato
secolo, l’aveva scritto: « ...quando tra un
uomo e una donna c’è il vincolo dell’amore allora il matrimonio c’è»; e
Giovanni Paolo II, nella sua prima enciclica, l’aveva ribadito: «L’uomo non può
vivere senza amare; la sua vita sarebbe
priva di senso, se non fosse riamato, se
non sperimentasse l’amore». Sicchè il
sacramento finisce quando l’amore
muore... In sostanza è questa la tesi
sostenuta dal Botero che, basandosi
anche su recenti sentenze rotali, non fa
altro in questo suo nuovo magistrale
libro che ripercorrere l’iter del sacramento matrimoniale dal punto di vista storico, morale, giuridico.
Georges Bernanos Léon bloy
Il Cammino
Nelle tenebre
Introduzione di Vittorio di Giacomo
di Cruz das Almas
Pagine 160, € 16
A cura di L;.Castiglione
Pagine 176, €18
«I proscritti che errano oggi attraverso il mondo,
e che non trovano asilo in nessun luogo, con il
pretesto che il loro passaporto non sia in regola, permettono di ben prevedere i nuovi metodi mediante i
quali sarà nel futuro attuata la lotta per la vita. si può
peccare per azione e per omissione; è ugualmente
facile sterminare con l’azione e con l’omissione.
L’eccessiva ricchezza ha fatto diventar folli le patrie.
La miseria le farà diven- tar feroci. Lo svolgimento
degli effetti e delle cause potrà ormai essere arrestato
soltanto con un altro mira- colo, simile a quello che
fu annunciato, venti secoli fa, da un angelo ad alcuni
pastori. Il fronte della cristianità è stato rotto, non mi
stancherò di scriverlo, la sconfitta delle coscienze è
un fatto smisurato, dalle conseguenze incalcolabili.
nessuno sembra dubitarne, i pastori con- tano le loro
pecore e si rassicurano pensando che il loro numero
non sia diminuito come prevedevano i profeti di sciagure come me... Dico che la solidarietà della cristianità universale di fronte a scandali più grandi,
intollerabili, non è stata mantenuta, i cristiani hanno
agito ciascuno per sé... L’umanità riscattata, resa
partecipe della divinità come c’insegna la liturgia
della messa, è inchiodata alla croce, ma che gliene
importa ai Farisei dal momento che hanno pagato la
decima e rispettato il sabato?»
Ecco la filosofia del Bloy. È la filosofia della
Bibbia, dei mistici, delle anime semplicemente e
profondamente religiose; la filosofia che gravita
intorno ai due fatti fondamentali della storia religiosa dell’ umanità: la Caduta dell’ uomo, esiliato
in terra, il cui metaforico sonno è attraversato
dalle immagini semicancel- late del perduto Eden;
e la Redenzione, monologo divino nella storia
umana, che fa del sublime Crocifisso il centro ed
il lume della vita. Intorno a questi due ele- menti,
si inseriscono motivi di colore mistico, come la
dottrina giovannea del tralcio e della vite, il paolino «Unus estis in Christo» (Gal., 3, 28), cioè degli
uomi- ni membra sostanziali del corpo mistico di
Gesù; mo-tivi di tendenza mistica con sviluppi pratici,
come la dottrina della Comunione dei Santi, chiamante
all’ inte- grale corresponsabilità degli atti umani; motivi
infine schiettamente etici come quello della libertà. La
libertà («questo dono prodigioso, inqualificabile, con
cui ci è dato di vincere il Padre, il Figlio e lo Spirito
Santo, di uccidere il Verbo incar- nato... etc.) è per il
Bloy il dono divino che più di ogni altro conferisce dignità all’uomo, ma al (tem-po stesso il più ter- rificante,
perchè solo in forza della lib- ertà fu possibile crocifiggere il Salvatore — come è possibile ora continuare ad
offende
A.D. Sertillanges
Pagine 126, €10
La preghiera è musicale per natura;
come ogni parola che si esalta, essa va
incontro al canto. «La parola è un suono in
cui è pri-gioniero il canto» dice Grétry. Vi è
prigio-niero come la statua nel marmo, sotto
le mani di Michelangelo; ma per scioglierla
basta un lieve accrescimento di vita, perchè
qui lo scultore è a casa sua.
La parola esprime un pensiero; ed in se
stessa una parola non è una musica; ma a
questo pensiero è sempre legato uno stato
d’animo, un alone di fantasia, un gioco di
fantasmi dalle tendenze dinamiche, di cui
ritmo e melodia sono la legge, per quanto
poco esso si acceleri.
«La musica prolunga gli effetti dell’anima», dice il De arte musicae, attribuito
(del resto a torto) a san Tomaso d’A-quino.
«Il canto è l’espressione eroica della
parola», dice Carlyle.
Charles Péguy
La nostra giovinezza
A cura di Massimo Ubaldi
Pagine 176, € 18
Notre jeunesse è comunemente posta
fra i capolavori della prosa di Péguy. È
una parola difficile questa nel caso di
Péguy, che il «capolavoro» in realtà non
lo scrisse mai (ed è una delle ragioni per
cui la sua fama non oltrepassò determinati ambienti), ma certo essa è una delle
opere sue più salde, per fedeltà a un
tema cen- trale e per costanza di ispirazione. Mentre possiede alcune fra le
pagine bellissime di Péguy, va relativamente immune da quelle dispersioni e
quei ristagni che pesano sovente sulla
sua opera, raggiun- gendo così una sua
completezza, che per- mette di presentarla, in qualche modo, come esemplare....
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
Il giovane di Villeneuve-sur-Fère-en-Tardenois, che
aveva già letto i frenetici Chants de Maldoror di
Lautréamont, conosciuto l’éblouissement di NotreDame ed assaporati gli amari frutti della Saison en
enfer di Rimbaud, non vuol morire, la faccia rivolta
verso l’Anno, mangiato dalla noia; vuol, come dirà
Mesa, «conoscer tutto per essere tutto conosciuto»;
vuol uscire dalla sua dolorante conchiglia:
Andrò verso l'immensità!
Andrò verso il fragore delle acque!
Andrò verso l'enormità del mare!'
Con il «monterò su tutto come su un cavallo» di
Rimbaud, l’osceno amico di Verlaine, il « Satana adolescente», Claudel parte alla conquista dell’Universo.
Perché è partito? «Per lo stesso motivo –. scrive
Jacques Madaule – del suo maestro Rimbaud, «battitore
di strade». Perché c’è un richiamo al quale non possiamo resistere, perché le strade della terra e «del mare
attirano il nostro piede con forza irresistibile. Perché
sarebbe morto d’asfissia se fosse dovuto restare nell’atmosfera limitata di quei cenacoli parigini ch’egli aveva
rapidamente attraversato. Perché doveva consacrarsi ad
una gigantesca verifica. Bibbia ala mano, quella Bibbia
che non lo lascerà più da quando, la sera del 25 dicembre 1886, la sorella Camilla gliel’ha data, confronterà il
Libro con l’Universo!
Risultato è la scoperta di Dio:
«Arrivato alla coscienza, all’età in cui le forze sono sviluppate, il
bambino soffoca dentro di sé e vuole assolutamente l'indipendenza e
l’autonomia. Donde il bisogno di di libertà, che si traduce in maniere
diverse. È il momento in cui i bambini vogliono evadere dal loro piccolo mondo, s’imbarcano su vascelli, cercano, insomma, con ogni
mezzo, d’affermate la loro personalità. In me questo desiderio era
particolarmente violento, perché coincideva con la prodigiosa scoperta della seconda parte del mondo, il mondo soprannaturale, che
fino allora per me non esisteva e si rivelava all’improvviso».5
Sarà allora La ville ο il dramma d’un mondo che
cerca di rifarsi alla luce di Dio; Le Repos du septième
jour ο il dramma della santità; Partage de Midi ο il
dramma d’un «orribile amore impraticabile»; saranno
le inquietudini di Positions et Propositions, di Contacts
et circumstances, di Discours et Remerciements; sarà
l’epopea di Jeanne d'Arc au bûcher; il canto giubilante
delle Cinq grandes odes, il Vieillard sur le mont Omi
che c’immergerà in uno di quegli occhi d'acqua che
riflettono il cielo; sarà la co-naissance dell’Art poétique, l’ineffabile poesia dell’Annonce faite à Marie e,
infine, il grande monumento del Soulier de Satin ou le
pire n'est pas toujours sûr, l’omaggio totale del poeta
alla creazione di Dio, il grido di gioia del cristiano
finalmente libero della tirannide del mondo:
IL DOLCE POTERE
DELLE CORDE
Orfeo, Apollo, Arione e Davide
nella grafica tra Quattro e
Cinquecento
A cura di Susanne Pollack
Il catalogo contempla immagini di opere tuttededicate
a un solo oggetto:o strumento a corda. Come ogni strumento,esso richiedel’intervento della mano per adempiere alla sua funzione. Soltanto così si crea il suono
delle corde che, invisibile e incorporeo, pervade lo
spazio, riempiendolo di armonia.
La mano da sola, però, può ben poco, se non si
accompagna all’arte di colui che la muove. Orfeo,
Apollo, Arione e Davide sono passati alla storia (del mito
o dell’AnticoTestamento) per la loro straordinaria capacità nel suonare uno strumento a corda: con il suono della
lira Orfeo ammansisce gli animali feroci e induce alla
commozione persino le divinità degli inferi; il citaredo
Apollo sovrintende alle muse e con esse ai suoni del
cosmo; Arione seda il mare in tempesta, mentre Davide
riesce a placare con l’arpa la melancolia di re Saul.
Le opere selezionate per la mostra e commentate nei
saggi del catalogo mostrano come sia proprio quell’oggetto sonoro a determinare la vita di ciascuno dei
quattro protagonisti. Viceversa,le loro figure e la loro storia in- fluenzano la concezione dello strumento come
simbolo dell’armonia in generale.
Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
Cataloghi, vol. 98, 2012, cm 21,5x29, VIII-180
pp. con 106 ill. n.t. di cui 58 a colori.
Leo S. Olschki
Editore
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26
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
Andiamo pian piano, a bell'agio.
È delizioso esser complici in questa specie di luce liquida che ci
trasforma in esseri divini e sospesi, in corpi gloriosi.
Non abbiamo più bisogno delle mani per afferrare e dei piedi per
camminare.
Avanziamo come attìnie, respirando, con la sola effusione del
corpo e lo stimolo della volontà.
Il corpo diviene un solo senso, un pianeta attento agli altri
pianeti sospesi.
Sento direttamente col mio cuore i battiti del tuo cuore.
L’acqua trasporta tutto. È delizioso, l’orecchio a fior d'acqua,
percepire tutte queste musiche confuse, i danzatori attorno alla chitarra,
La vita, i canti, le parole d’amore, l’innumerevole scroscio di
tutte queste parole impercettibili!
E tutto questo non avviene più fuori, si è dentro, c’è qualcosa
che ti riunisce beatamente a tutto, una goccia d’acqua unita al
mare! La comunione dei Santi!
***
Nato il 6 agosto 1868 in un piccolo villaggio
deill’Aisne, Claudel, come Péguy col quale ha molte
ossessioni in comune, appartiene alla generazione
d’André Gide, di Charles Maurras e di Paul Valéry.
Il suo caso, storicamente, è analogo a quello dell’irrequieto agitatore dell’Action française, a quello del
sodomitico spacciatore di nourritures terrestres, a
quello del mistico adoratore della Jeune Parque. Ma
Claudel si stacca subito da tutti i suoi grandi contemporanei. Sfugge alle classificazioni. Emerge come gigante tra quelli che presto con altrettanto furore si
slanceranno alla conquista della gloria. Le sue inquietudini, quasi sempre metafisiche, morali e religiose;
la tendenza costituzionalmente mistica del suo pensiero; il suo spirito, più incline alla sintesi che all’analisi; l’esuberanza tipicamente mediterranea del suo
stile; la sua sete insaziata di possesso; i suoi fantasmi,
l’escludono da scuole, correnti, cenacoli.
Claudel rassomiglia solo a quegli scrittori che han
piantato Dio nel centro della loro opera: Pascal, Bossuet, Péguy. D’altra parte, si sente in lui anche una
certa parentela con scrittori che non hanno mai staccalo i loro piedi dalla terra: Hugo, Michelet, Rousseau.
D’ambo le parti, però, le affinità si rivelano presto lontane, generali e derisorie.
Quel suo mescolar tutti gli stili, tutte le parole, tutti
i vocabolari; quel suo gonfiar la frase, strizzarla, contorcerla, quella sua testardaggine nel voler sconcertare
più che sedurre; le sue irritanti innovazioni camuffate
sotto la maschera d’una tecnica eccellente; le sue stridenti singolarità di poeta che pesta sotto i piedi la
tradizione; le sue prospettive d’inquisitore del passato,
di trascendenza assoluta e di simbolismo vertiginoso
in un tempo in cui l’asfissia religiosa, metafisica e teologica, corrodeva i polmoni dei nuovi Voltaire; quel
Fang-Pi-Shu
a cura di Robert Hans van Gulik
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Prezzo: € 12,50
Descrive la vita sessuale cinese tra il
1200 e il 1500... [Dettagli]
L'anima del samurai
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Tre classici di filosofia marziale che
mostrano la potente influenza dello Zen
e catturano la vera anima dei samurai...
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praticamente interessato di tutto; in particolare, ha commentato i testi sacri delle
più importanti religioni....
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Il manuale di un esperto mondiale di
Muay Thai Boran, insignito dalle più alte
autorità thailandesi...
novità / EDIZIONI
MEDITERRANEE
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
LA FIERA
LIBRARIA
LA FIERA
PERNENTE
DEI LIBRI
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IN PRIMO PIANO
La «trilogia dell’effimero»
di Luigi Castiglione
Luigi Castiglione
Clinton, le pene
Luigi Castiglione
Diana, la favola
Luigi Castiglione
Il Piccolo dittatore
(Clonare Starr)
(In nome di Sua Maestà)
(Berlusconi, atto primo)
Pagine 254, € 18
Pagine 256, € 18
Pagine 290, € 23
Romanzo o storia romanzata,
affabulazione, oppure semplice
«divertissement»?
Forse una favola in cui, come
l’autore scrive, «l'ironia, il sarcasmo, il dileggio, il sogghigno,
il cachinno, lo sberleffo, lo scherno, la derisione, l’irrisione, la
parodia, la risata non son che
l’altra faccia della tristezza» in
un mondo in cui «si vive tra
vigliacchi e lestofanti, tra venduti e depravati, perversi e pervertiti, infetti ed appestati...»
Cos'è alla fin fine una favola se non
una narrazione in cui parlano ed operano anche animali ed esseri inanimati
ed immaginari sempre (fate, gnomi,
streghe ed alberi, serpenti e rane e
fiori...) con lo scopo di trarne una
morale, ο la rappresentazione scenica,
oppure l'intreccio d'un dramma ο d'un
poema, e l'illusione altresì, il dramma
creato dalla vita? È la favola di queste
pagine, che non configurano una
biografia, ma soltanto brandelli di
carne d'una vita che, volendo viversi in
tutte le implicanze, non lo fu che nell'immagine falsata e latente, fugace,
nell'apparenza ingannevole, nel rincorrere l'effimero, l'inconsistenza, la futilità, la debilità dell'essere, ove il nulla
profonde ha le radici...
La triste, breve favola in cui una
principessa si muove e muore, nel
dramma d'una vita, tra fiori e rose, tra i
fiori e le rose, e tra le spine...
« ...in quello che doveva essere il
periodo di transizione al bipolarismo
alternativo, si son moltiplicati i partiti
trasversali, i partiti strumentali, i partiti
estraparlamentari (dei magistrati, dei
giornalisti, degli azzeccagarbugli, degli
intellettualoidi, degli imbecilli, degli infami...)
Son in verità caduti falci, martelli,
rose, garofani, biancofiori, querce ed
altro, ma son nati ulivi e margherite e
persino asinelli, e spine, rovi, tanti...
Sicché l’acheronteo tragittatore e dantesco, nella fossa i felini se l’è infine
ritrovati d’ogni parte convenuti...
Come perciò non credere nei vichiani
«corsi e ricorsi storici»? Quel che successe allora contro quest’uomo passionale, coerente, quest’uomo forte, sta
succedendo anche oggi: lo stesso identico copione! Gli stessi cani politici, gli
stessi pupazzi, le stesse marionette (con
altra maschera) aizzati contro il
Governo, e il suo Presidente, qualsiasi
cosa faccia, qualsiasi cosa dica! Gli
stessi scioperi «manovrati»... Le stesse
sceneggiate televisive (uno pro, un altro
contro...)
Chi ne tiene i fili è sempre lo stesso
Puparo internazionale (la preminenza
delle privatizzazioni, il culto del «massimo profitto», la dittatura del mercato...)
Fino all’abuso di potere, alla soppressione dei diritti umani a scopo di rapina
politica, fino all’omicidio... (da «I colori
della tristezza», presentazione...)
www.edilogos.com: leggi in LEGGERE
(Sommario) la voce Luigi Castiglione
[email protected]
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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IN PRIMO PIANO
LOGOS / OFFERTA
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La Logos offre eccezionalmente
il «Codice di diritto canonico»
a € 13 anziché a € 26*
Le condizioni di vendita restano quelle usuali
con pagamento anticipato mediante
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DI DIRITTO
CANONICO
Testo italiano con le «Interpretzioni autentiche»;
le «Delibere» della Cei; ampio «Indice analitico»...
Beneplacito della Conferenza episcopale italiana
A cura di Luigi Castiglione
Pagine 448, € 26 / 13
«Quest’edizione italiana del Codice di diritto canonico presenta alcune caratteristiche che ci piace mettere in risalto [...] La versione italiana curata da Luigi
Castiglione, è nuova, non solo perché diversa da quella corrente dell’Ueci, ma
anche perché condotta con criteri più moderni (per esempio, uno tra centinaia,
«potestas» è resa con «potere» e non con «podestà» [...] Per tutte queste caratteristiche positive [...] essa merita la più ampia diffusione e utilizzazione da parte
degli interessati, che dovrebbero essere più i pastori che i canonisti della Chiesa
(E.M. Lisi, «La Scala»).
edizioni
logos
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
suo enorme tumulto verbale che sovverte tutte fe
leggi del discorso poetico; quella specie di catastrofe
astrale che s’abbatte sui vari signorotti della baronia
letteraria; il suo genio, insomma, sorprende e sconvolge.
È infatti difficile non riconoscere in Claudel una
delle immagini più convincenti del genio, «il più
grande poeta lirico che la Francia abbia avuto dopo
Hugo», l’espressione vulcanica d’una potenza che
solleva le montagne. Chi non sente la profondità
umana di certe scene dell’Otage, la potente ispirazione lirica delle Cinq grandes odes, l’insinuante
poesia di Corona benignitatis Anni Dei, la grandiosità ecumenica del Soulier de Satin, la mistica
tresparenza di La Messe là-bas, la sublime convergenza dell’Annonce faite à Marie, la rabbia cosmica
di Tête d’Or, è un barbaro. Solo i saltimpali, come ce
ne sono stati, come ce ne sono e ce ne saranno, perché la storia è sempre ricca di rospi isterici, possono
relegare tra le cochonneries la poesia claudeliana.
Claudel non è, certo, uno scrittore facile, un poeta
mellifluo, un drammaturgo edulcorato. Non ama descrivere. Canta. Pianta. Sradica. Crea. Svelle. Afferma. Urla. Esplode. Ride. Ride come sa ridere un
buon diavolo, buffonescamente, ironicamente, divinamente. È di quelli «che non si sentono a loro agio
nelle sempiterne storie di donne che credono indispensabile raccontarci». È un fiume. Il più grande che
la storia letteraria degli ultimi anni abbia conosciuto.
Un fiume d’oro. Non è uno scrittore charmant come
Gide, Moravia ο Proust, ma scrittore violento, bizzarro, rude, privo di sdolcinature, sentimentalismi ο
accademismi.
Luigi Castiglione
in corso di pubblicazione
LUIGI CASTIGLIONE
L’ON. MAMMONA
Appunti di fenomenologia politica
EDIZIONI LOGOS
I Capitoli
L’onorevole Mammona
Ricostituire lo Stato
I Lager del Divino
Un governo borghese
Il ritornello (o leitmotiv):
Mammona, l’infame e il
borghese son la stessa
persona
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- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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IN PRIMO PIANO
I
SCRITTI DI
GIOVANNI PAOLO II
con i commenti di specialisti
Collana : Biblioteca 6versale cristiana [40]
rimonio
Catechesi sul matrimonio
GIOVANNI PAOLO
GIOVANNI PAOLO II Testi
delle «catechesi» con i
II Testi delle «catecommenti originali di S.
chesi» con i comCipriani, P.G. Pesce, G. Concetti, S.
menti originali di S. Riva A cura di Gino Concetti Pagine
Cipriani, P.G.
240, € 18 Biblioteca universale crisPesce, G. Concetti, S. Riva A tiana [40
Catechesi sul mat-
Catechesi sulla sessualità
GIOVANNI PAOLO II
Catechesi sulla sessualità
Testi delle "catechesi" con i
commenti di Cipriani, Concetti, Marinelli,
Mercatali, Nobile, Pesce A cura di Gino
Concetti Pagine 240, € 19 Biblioteca
universale cristiana [59]
cura di Gino Concetti Pagine
240, € 18. Biblioteca universale cristiana [40]
Centesimus annus
GIOVANNI PAOLO
II - Saggio introduttivo di Amintore
Fanfani
Pagine 272, € 20 - Ecclesia
[11]
Dio, ricco di misericordia
GIOVANNI PAOLO II Dio, ricco
di misericordia Testo dell’enciclica con i commenti di
Bogliolo, Concetti, Del Noce, Galot,
Manzini, Mariani, Sisti, Spiazzi, Virgulin,
Toniolo A cura di Gino Conccetti Pagine
208, € 18 Biblioteca universale cristiana
[51]
GIOVANNI PAOLO II
I laici fedeli di Cristo
Testo integrale dell’omonima «Esortazione
apostolica» sulla
vocazione e la missione
dei laici nella Chiesa e
nel mondo con i commenti di Acquaviva,
Bergamo, Camisasca, Cananzi,
sale cristiana
Vivere l’affidamento a –
Maria Testo dell’«Atto di
affidamento a Maria», di
Giovanni Paolo II con i
commenti di Ambrosanio,
Bertetto, Betti, Bossard, Castellano,
Ciappi, De Fiores, Di Rovasenda,
Franzi, Galot, Maggiolini, Meo,
Michaud, Moreira, Neves, Ols, Rum,
Schmidt, Soll Presentazione di
Domenico Bertetto Pagine 136, € 12
Biblioteca universale cristiana [48]
Il Redentore dell'uomo
GIOVANNI PAOLO II Il
Redentore dell’uomo Testo
dell’omonima enciclica con i
commenti di E. Baragli, A.
Del Noce, C. Fabro, J. Galot,
D. Grasso, B. Sorge A cura
di Antonio Ugenti Pagine
160, € 16 Biblioteca univer[30]
Vita di Cristo
GIOVANNI PAOLO II Vita di
Cristo Prefazione di Luigi
Negri Pagine 224, € 18
Biblioteca universale cristiana
[69]
ediozini
logos
Il lavoro umano
GIOVANNI PAOLO II
Illavoro umano Testo dell’enciclica con i commenti
diAcquaviva, Anselmi, Ardigò, Anzani,
Anzani Colombo, Baget Bozzo,
Barbiellini Amidei, Bartoli, Benvenuto,
Biffi, Bocca, Borgomeo, Borroni, Brezzi,
Caniglia, Ciancaglini, E. Colombo, V.
Colombo, De Rita, De Rosa, G. De
Rosa, Fanfani, Foschi, Gorresio, Intini,
La dignità della donna
GIOVANNI PAOLO II La
dignità della donna Testo
integrale dell’omonima
Lettera apostolica con i
commenti di Arias, Baget
Bozzo, Cappiello, Cavallaro,
Del Riso, Di Nola,
Dominijanni, Fabbretti, Fumagalli,
Carulli, Gennari, Gentiloni, Glendon,
Il valore salvifico della sofferenza
GIOVANNI PAOLO II Il valore salvifico della sofferenza Testo dell’omonima «Lettera apostolica» con i commenti di Alvárez, Betti,
Cipriani,Del Zotto, Ferraro, Galot,
Mariani, Penna, Zavalloni A cura di
Vittorio Leonzio Pagine 120, € 13
Biblioteca universale cristiana [54]
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
Nel terzo libro sul Cristo
Ratzinger racconta
in corso di pubblicazione
l’infanzia
di Gesù
L’ultimo libro del
Papa posto in vendita
in cinquanta paese al
prezzo di 17 € e con
il titolo L’infanzia di
Gesù, ha solo 176
pagini e molti titoli.
Sebbene
Joseph
Ratzinger, che già era
un rispettato teologo
prima di diventare
Benedetto XVI, lascia
in piedi la realtà storica della nascita di Gesù e la verginità di Maria, l’iconografia del presepe subisce una cancellatura: non c’era
né asino né bue, e la stella – quaci certamente – era una
supernova.
Il libro, il terzo volume che Ratzinger dedica alla
figura di Cristo, si pone una domanda delicata e cruciale per i cattolici: «È certo che Gesù fu concepito per
opera e grazia dello Spirito Santo e nacque da santa
Maria Vergine?
Il papa si autorisponde: «Sì, con assoluta certezza».
E così, Benedetto XVI confuta sant’Agostino, il
quale lasciò scritto che Maria fece un voto di castità e
si raccomandò a Giuseppe perché la protegesse.
Secondo Benedetto XVI, questa ricostruzione deifatti «non esist
eva nel mondo giudaico nei tempi della nascita di
Gesù». Una data che Ratzinger pone – rileggendo il
Vangelo di san Luca – nell’anno 15 dell’impero di
Tiberio Cesare, tra il 6 e il 7 prima di Cristo, coincidendo con una congiunzione di Giove, Saturno e Marte.
Ma, più che la data richiama l’attenzione, senza
confutarli, i testi di Luca e di Matteo.
Da dove trassero i due evangelisti la storia che raccontzno? si domanda addirittura Ratzinger. Secondo la
sua risposta, dalla stessa Maria.
«Solo lei», sostiene, «poteva riferire l’evento
dell’Annunciazione.
Le sfumature del teologo tedesco giungono con i
particolari Come spiega nel terzo capitolo, dedicato
LUIGI CASTIGLIONE
SATANIA
Mistero profano in tre tempi
ed un antefatto
I tempi
Il viaggio
L’intervista
Il ritorno
Non un romanzo di struttura tradizionale, né un mistero del siglo de oro, gli
autos sacramentales, nulla avendo di
sacro, né un mistery fiction o mystery
novel, del genere del romanzo gotico o del
fantasy, e nemmeno un pulp dello scorso
secolo privo essendo di giallo, tranne lo
zolfo con cui è lastricata la piazza dell’inferno, con l’ambizione tuttavia ben visibile di fondere tutt’insieme tutte le forme
di espressione drammatica, dal linguaggio
al coro, dal comico al tragtico, dal patetico
al poetico, dal monologo al coro, alla farsa
...
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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IN PRIMO PIANO
Alla riscoperta di Verga
e Capuana lungo percorsi
inediti
La Fondazione Verga, istituita
all'inizio degli anni Ottanta tramite
l'interesse
congiunto di
Università,
Comune e
Provincia di
Ca-tania, e
della Società di Storia
Patria per la Sicilia orientale, si costituisce
come centro di studi letterari sull'opera di
Giovanni Verga e sul verismo. Tra tutte le
attività che l'istituzione persegue da più di
un ventennio, la pubblicazione degli «Annali della Fondazione Verga» è la prova più
immediata di un costante impegno rivolto
allo studio di questo importante tratto di
storia letteraria siciliana e italiana. La rivista si pone come punto di confluenza per
l'attività di ricerca di numerosi docenti del
nostro ateneo che, con i loro contributi,
alla nascita di Gesù,, la Vergine
avvolse suo figlio in pannolici, ma
come qualsiasi altra madre in
queste circostanze, cioè con amore,
ma senza sentimentalismi. è la
tradizione, secondo Ratzinger,
quella che poetizza l’argomento,
mettendo nel quadro un presepe –
rappresentazione dell’altare – e
alcune gaze per avvolgere il bebé –
un anticipo dell’ora della sua
morte.
Il Papa, per tanto cancella con i
particolari – « nel presepe non c’erano animali» – e, in cambio, garantisce la veridicità del nocciolo della
questione: la nascita di Gesù non è
un mito, ma una realtà. Certa,
aggiunge il Papa, come la verginità
di Maria.
Pablo Ordaz
riscoprono di volta in volta la complessità della
stagione verista.
Gli «Annali della Fondazione Verga» sono
tuttavia solo il dato più evidente e visibile, nella
loro cadenza di pubblicazione, di una fitta serie
di iniziative culturali e scientifiche con cui la
Fondazione tiene fede ai propri obiettivi, come
l'Edizione Nazio-nale delle Opere dI Giovanni
Verga, o l'organizzazione di convegni e l'allestimento di volumi di atti, la pubblicazione di
studi ed epistolari che ruotano intorno al verismo e ai suoi maggiori protagonisti. Una tale
preziosa fonte di ricerche e studi, si è potuta
alimentare grazie anche alla dedizione di chi,
come il professore Francesco Branciforti, presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione, ha elargito in questo impegno la propria passione culturale e la personale esperienza di ricerca.
Che gli «Annali» si pongano in continuità
con gli obiettivi della Fondazione, si vede già
dal primo articolo, firmato da Matteo Durante,
dell'ultimo fascicolo dato alle stampe (numero
18):
Ancora su 'Vagabondaggio'. I testimoni
superstiti della tradizione. La raccolta di novelle, pubblicata da Verga nel 1887 e riedita da
Treves nel 1901, pone infatti, nel suo percorso
redazionale, «una storia particolarmente complessa» da attraversare e ricostruire. Durante
lo stesso periodo effettua in questa sede una
ricognizione del materiale autografo e a stampa di ogni singola novella della silloge, effettuando una sorta di mappatura che prelude
all'edizione critica che durante lo stesso sta
realizzando per l'Edizione Nazionale della
Fondazione. Gli anni di Vagabondaggio sono
anche gli anni della relazione di Verga con
Paolina Greppi Lester. E a questa vicenda ci
riconduce il secondo articolo degli «Annali»,
Uno scarabeo per donna Paolina, di Francesco
Branciforti. Si tratta di un episodio di biografia
verghiana, raccontato con il tono arguto della
dissertazione erudita e ironica al tempo stesso.
Ci accostiamo al libro dei conti redatto da
Verga, con le note delle sue spese affrontate
nei periodi di permanenza a Firenze e Milano:
appunti che Branciforti, da molti anni a contatto
con questo materiale, definisce «le aride
pagine dei suoi contes mélanconiques». Si
parla del Verga salottiero e galante che, non
compromettendo il pragmatismo del galantuo-
Il Papa che
non muore
(Sulla tomba di Karol
Wojtyla)
Contributri di Alberico,
Andreotti, Aznar,
Berrlusconi,
Bettiza, Blondet,
Bocca, Ciampi, De
Araújo Sanchez,
De Rita, Dziwisz,
Echevarría, Galassi,
Gawronski, Gheddo,
Gorbaciov,
Guzzanti, Kohl, L[evy,
Man, Marina Estévez,
Nesti, Nirenstein,
Re, Ricard, Ruini,
Sandri, Sfeir, Spinelli,
Tawfik, Tonini,
Walesa...
A cura di Luigi
Castiglione
Pagine 240, € 18
Esaurito
In ristampa negli ebooks
la terza edizione
edizioni
logos
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ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
tratta di un episodio di
biografia verghiana, raccontato con il tono arguto della dissertazione erudita e ironica al
tempo stesso. Ci accostiamo
al libro dei conti redatto da
Verga, con le note delle sue
spese affrontate nei periodi di
permanenza a Firenze e
Milano: appunti che Branciforti, da molti anni a contatto
con questo materiale, definisce «le aride pagine dei suoi
contes mélanconiques». Si
parla del Verga salottiero e
galante che, non compromettendo il pragmatismo del galantuomo del Sud, è pur atten-
to e sensibile alla moda e ai
monili femminili. Si ricostruiscono così due anonime voci
delle agende di Verga, il
ragno d'occhio di gatto e un
quarzo d'odore, circonfuse di
anonimato, «maliziose e
sornione» come ci racconta
l'autore dell'articolo, che si
impegna poi in una decodificazione di questi due oggetti
(uno scarabeo e una boccetta
di sali), non dimenticando di
farli interagire con momenti
della carriera letteraria dello
scrittore.
Giuseppe Sorbello
Nobel Mo Yan
derivano dallo stato sociale perverso. La
posizione rifomistica di Mo Yan si avvicina a
quella di Dickens, che crede nella possibilità di
un cambiamento gradu-ale e pacifico. N’esiste
anche una vicinanza: scioltezza, trasparenza,
in-trospezione, estensione. L’ombra di Kafka
infine quasi sempre agisce come sfondo. evidenziando l’impotenza dell’individuo dinanzi al
potere totalitario. Credo che il lungo cammino
di Mo Yan verso l’esilio interiore si trova riflesso
nella sua letteratura, dove si avverte il passaggio del lirismo e l’insonacion fantastica al relato
amaro e di testimonianza di una società intrappolata dall’intransigenza, la venalità e la
repressione. Mo Yan è stato criticato per non
aver scelto l’esilio, ma la lettura dei suoi libri
rivela una inequivocabie aspira-zione di libertà
e de-mocrazia per il popolo cinese.
Rafael Narbona
L’idea cristiana
della’amore
di Max Scheler
S
embra che sia
venuto il momento di un nuovo
spirito finora solo presumibile di primavera.
Comincia lentamente l'oscillazione scettica di
questa civiltà, il dubbio su
se stessa e sulle idee in
cui crede. Ma l'implorazione di salvezza diverrà sempre più forte e più urgente. Nel suo
cuore germoglia già una nuova volontà di penitenza e di pentimento e di grande delusione
per tutto quello che una volta aveva adorato e
seguito con animo vittorioso. Questo germe,
quando i popoli si renderanno lentamente
conto di quello che hanno fatto, diventerà una
forte e grande corrente di lacrime. Però soltanto il pentimento è la via al rinnovamento, la via
alla rinascita non solo per i singoli, ma per la
società intera. In questo momento conta
moltissimo che anche i cristiani ascoltino quel
grido di aiuto, e che tutti, facendo rivivere la
propria fede prima nel proprio cuore,
spalanchino questi cuori per riversare la corrente di fede e di amore, che segretamente
scorre nella Chiesa cristiana, riversarla nel
mondo, in un mondo che ha bisogno di questa
fede e di questo amore — che comincia a
desiderarli — che li desidera come non mai
nel passato.
Filosofo tedesco fra i più brillanti della scuola fenomenologica, Max Scheler (1874-1928) orienta i suoi interessi
principalmente nel campo della filosofìa morale, della
filosofìa della religione e della sociologia. Il diverso modo
di concepire la metafìsica, elemento portante dei tre periodi in cui si può dividere la sua produzione, provoca le
varie risposte: tendenzialmente vitalista nel primo (18991913), crea-zionista e perciò teista e cristiano nel secondo (1913-1922) e panteista nel terzo (1922-1928).
EDIZIONI LOGOS
[email protected]
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
La piaga
della droga
La piaga della droga, che
colpisce soprattutto ingiovanì, rischia di mettere in
pericolo l'esistenza della
prossima generazione.
Combatterla è lo scopo di
questo volume che, avvalendosi di un originale metodo
d'indagine, offre un'esatta
diagnosi di quello che si può
ormai chiamare il "male del
secolo". Nel contempo dà
anche un volto ben preciso
alla "multinazionale della
droga", di cui disvela i centri
di produzione, il controllo del
mercato, le banche che ne
gestiscono gli enormi
proventi, i collegamenti con
il crimine organizzato, la corruzione delle forze politiche
che ne reclamano la liberalizzazione, le istituzioni che ne
elaborano la cultura...
Droga S.p.A. (La guerra
dell'oppio)
K. KALIMTGIS, D. GOLDMAN, J. STEINBERG
Droga S.p.A. (La guerra dell’oppio)
Pagine 446, 76 foto, 10 tavole prospettiche, € 26
edizioni logos
35
36
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
EDITRICE OLSCHKI / Novità
ARCHITETTURA
E MONDO
IL MITO
DI MACAIRE
Niccola Marselli
L’architettura in
relazione alla storia
del mondo
A cura di Damiano
Iacobone
John baldwin buckstone
Robert Macaireor, The
Exploits Of a Gentleman
at Large
Si tratta dell’edizione critica del testo
di Niccola Marselli (1832-1899), pubblicato in forma tipografica nel 1855. Il
testo è leggibile e interessante, per alcuni spunti ancora attuale, con moltissimi
riferimenti ai teorici dell’arte e dell’architettura del periodo, proponendo una
piena corrispondenza tra storia geerale
e storia dell’architettura; inoltre dà
risalto a Marselli, a 180 anni dalla sua
nascita, al tempo uno dei protagonisti
della scena culturale e politica.
Edizione critica di un dramma anonimo rappresentato per la prima volta al
Teatro Adelphi di Londra nel 1835,
attribuito ora per la prima volta a John
Baldwin Buckstone.
Nell’introduzione M. Serena Marchesi tratta delle origini del mito di Robert
Macaire, delle sue riscritture, della genesi della versione di Buckstone sullo
sfondo delle altre opere del commediografo, delineando infine
la storia del primo allestimento della
pièce nel suo contesto.
Niccola Marselli (1832-1899) published this book in 1855. The work, presented here in a critical edition, proposes a full correspondence between general history and the history of architecture, is interesting, still relevant, and is
full of references to the theorists of art
and architecture of that period. It also
celebrates Marselli, one of the protagonists of the culture and politics of his
time, in the 180th anniversary of his
birth.
Critical edition of an unpublished
anonymous play, first performed at the
Adelphi Theatre (London) in 1835, now
for the first time attributed to John
Baldwin Buckstone. In the Introduction
Marchesi traces the origins of the myth
of Robert Macaire and its literary rewritings, discusses Buckstone’s version in
the framework of his oeuvre, and provides a detailed historical reconstruction
of the first production of the play in its
context.
Biblioteca dell’«Archivum
Romanicum». Serie I, vol. 403,
2012, cm 17x24, IV-90 pp. €
16,00.
Edited and with an introduction by M. Serena Marchesi
Biblioteca dell’«Archivum
Romanicum». Serie I, vol.
405, 2012, cm 17x24, LII-64
pp., English Text,€ 23.
IL TEMPIO
DELLA NOTTE
Maria Antonietta breda
Il Tempio della Notte
Architettura ipogea
nei giardini paesaggistici
Affiancando la letteratura d’epoca allo
studio sul campo, si delineano i caratteri
architettonici del Tempio della Notte e la
sua grotta artificiale, ipotizzandone il significato simbolico. Attraverso gli esempi
di Villa Uboldo a Cernusco sul Naviglio e
di Villa Batthyany a Gorla (Milano) si
riporta alla luce una tipologia di possibile
stampo massonico oggi poco nota ma
assai diffusa nell’Ottocento nei parchi
paesaggistici di area germanica.
Combining the study of contemporary
literature with direct analysis, the author
tries to interpret the symbols underlying
the architectural characters of the Temple of the Night and of its artificial grotto.
Villa Uboldo in Cernusco sul Naviglio
and Villa Batthyany in Gorla (Milan) are
two examples of a typology that could be
related to Masonic culture, which was
very common in Nineteenth century
German landscape parks although being
little known nowadays.
Giardini e paesaggio, vol.
35, 2012, cm 17x24, xx-112 pp.
con 106 figg. n.t. € 23
ANNO XXXII
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37
IN PRIMO PIANO
A
EDIZIONI MEDITERRANEE
Paola Gioivetti - Mario Grilli,
Fine del Mondo o Domenica Nieddu
Fine di un Mondo? Cronogenetica
La fine del mondo
è stata annunciata
più volte: tutti – per
citare l’esempio più
famoso – abbiamo
certamente presenti
le ansie millenaristiche suscitate dal
celebre “Mille non
più Mille” che riempì
di terrore i popoli per
poi rivelarsi una bolla di sapone. Non
essendo il mondo finito nell’anno 1000,
si pensò che lo sarebbe stato nel 1033,
millesimo anniversario della morte del
Signore. Ci furono carestie e disordini
vari, ma il mondo non finì. In tempi a noi
vicinissimi abbiamo avuto la scadenza
dell’anno 2000 che ha suscitato altri –
seppure assai più pacati – timori.
Passato senza eccessivo danno il
2000, ecco incombere il 2012, che secondo il calendario Maya dovrebbe segnare la fine dei tempi. E se scamperemo quello, sarà presto in agguato il
2033 (gli anni del Signore più duemila),
preannunciato come fine del mondo nel
libro Le profezie di Papa Giovanni di
Pier Carpi.
Possiamo dar credito? Dobbiamo
preoccuparci? Le varie Apocalissi finora annunciate non si sono fortunatamente rivelate veritiere. Che pensare
allora del 2012? Una minaccia, un
monito, un avvertimento? Forse il simbolo – uno dei tanti - delle paure ricorrenti dell’umanità?
Sarà un viaggio insolito, che porterà
in territori lontani e riserverà forse
qualche delusione agli appassionati
delle profezie, ma anche qualche non
piccola sorpresa. E che alla fine farà
capire che tutto è sì nell’aria, ma la
realizzazione è nelle nostre mani, che
nulla è definito da sempre e per sempre
e che in ultima analisi noi uomini siamo
gli unici artefici del nostro destino individuale e cosmico.
Paolo Gioivetti, 2012 Fine del
Mondo o Fine di un Mondo?,
Edizioni Mediterranee, 2012, pp. 152,
Dopo il manuale di
CROMOLOGIA - che
insegnava a comprendere le nostre molteplici personalità e a utilizzarle, dopo aver preso
coscienza del modo in
cui siamo da esse agiti
- i due consulenti
aziendali e coach presentano il manuale
fondamentale di CRONOGENETICA, un
metodo da loro messo a punto che aiuta
a risolvere i conflitti familiari e gerarchici,
come quelli fra genitori e figli, con
ricadute positive su ogni aspetto della
vita: lavorativo, emozionale, di studio e
persino aziendale.
La cronogenetica, che si avvale del contributo di diverse discipline, prime fra
tutte la programmazione neurolinguistica
(PNL) è composta di una sequenza di
tecniche che consentono di scoprire le
origini delle emozioni che ognuno di noi
attiva in modo dominante, rispetto alle
altre, dinanzi agli avvenimenti della vita. I
nostri sentimenti, secondo questo metodo, il più delle volte sono stati originati
tanto tempo fa: sono la conseguenza di
avvenimenti incresciosi che hanno
riguardato un nostro antenato e che poi
ci sono stati trasmessi, di generazione in
generazione, e che si sono cristallizzati
in seguito a esperienze drammatiche. Lo
scopo della cronogenetica è di recuperare la causa-radice delle emozioni negative e di scioglierne i relativi blocchi psicologici. Di solito è necessario risalire
indietro di due o tre generazioni; a volte
si può arrivare anche più lontano.
Spesso l’evento che ha dato origine al
sentimento prevalente può essere
banale, ma è stato vissuto con un’intensità particolare. Per lo più la genesi di
questi problemi è da ricercare nei primi
sette anni di vita o al momento della
nascita o ancora nella fase gestazionale.
Mario Grilli, Domenica Nieddu,
Cronogenetica, Edizioni Mediterranee, 2012, pp. 240, 30 dis., €
24,50.
Enrico Malizia,Hilde
Ponti, A Tavola con
le Streghe
Il volume, dopo
un rapido excursus
sul demonismo e
la stregoneria in
rapporto alla sessualità e al peccato
carnale, considera
la gola e la gastronomia con particolari riferimenti
alla cucina erotica
odierna. Gli autori,
dopo aver brevemente esposto il
pensiero attuale
sulla fisioanatomia
dei sensi nella specie umana in rapporto al sesso, descrivono le necessità alimentari e sessuali, il loro legame con
l’appagamento e la sazietà, il rapporto
con le passioni, il desiderio, il piacere e
il dolore.
Pagine, 256, Prezzo: € 12,91
La dottrna
sufica
dell’unità
Gli studi sull’Islam
condussero Schaya
nel 1950 in Marocco,
dove ebbe l’opportunità di entrare in contatto con alcuni eminenti rappresentanti della spiritualità
musulmana, tra cui il venerato Shaikh
Mohammed at-Tadili. Egli poté così
approfondire il lato essenziale di questa
Tradizione, attingendo alle sue sorgenti
più pure. La presente opera è un riflesso di quell’incontro intimo con lo spirito vivente del Sufismo, nonché delle
sue meditazioni sul Corano e sui trattati
sufici. È, infatti, nel Corano che è ancorato tutto l’Islam, il cui messaggio gravita costantemente intorno a un solo
oggetto: Allah, “La Divinità” una e
onnipresente; ed è nell’insegnamento
sufico che è possibile scoprire il senso
più profondo di questo messaggio.
L’obiettivo di questo libro è quello di
esporre gli aspetti fondamentali della
metafisica sufica, che scaturisce dal
credo musulmano: “Non vi è divinità
all’infuori della Divinità” (la ilaha illAllah), e della sua interpretazione esoterica, secondo la quale “La Divinità” è
“il Tutto che è unico” e “l’Unico che è
tutto”.
Leo Schaya, La dottrina sufica
dell'unit, Edizioni Mediterranee,
2012, PP; 1’’, € 13, 50;
38
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
IN PRIMO PIANO
LIVRES
ET
AUTOGRAPHES
Brissonneau
EMail :
brissonneau@wan
Livres anciens
et modernes
PETROF
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
39
SCAFFALE
LUIGI CASTIGLIONE
SALVARSI DAL NULLA
La perdizione esistenziale
in Georges bernanos
EDIZIONI LOGOS
«Il Mio coraggio è di far conoscere le vicende
più tormentate della Chiesa". Rendere pubblici
certi segreti, piccole e grandi storie che non
superano il portone di bronzoI.Solo così mi
sento libero, affrancato dall’insopportabile
complicità
di
chi,
pur
sapendo,
tace».Dichiarazione all'autore di "Maria",
nome in codice dietro il quale si nasconde la
fonte principale anonima e segreta, interna al
Vaticano, che ha fornito le centinaia di documenti alla base di questo libro.
Non era mai successo.Nessuno era riuscito ad
accedere nella stanza del papa e a leggere le sue
carte riservate. Centinaia di documenti che svelano
la quotidiana precarietà della Chiesa, tra affari
assai poco trasparenti e congiure di palazzo.
Gianluigi Nuzzi, dopo il successo di VATICANO
SPA sullo scandalo dello Ior, racconta, grazie alle
carte fornite da una fonte segreta, le storie, i personaggi e i travagli che dividono oggi la Chiesa e
che coinvolgono l'Italia e la sua politica. Anche
quella del governo Monti.
Le lettere di Boffo, l'ex direttore bruciato da
veline di palazzo, quelle di Viganò che dopo aver
fatto risparmiare milioni al Vaticano, è costretto
alle dimissioni, le donazioni private (anche quelle
di Bruno Vespa), le raccomandazioni a Gianni
Letta, il problema dell'Ici secondo i rapporti riservati del presidente dello Ior Gotti Tedeschi, il caso
Ruby e Berlusconi ("vittima di una magistratura
politicizzata"), gli incredibili pedinamenti degli
007 vaticani in territorio italiano, le verità sui
Legionari di Cristo e la pedofilia in una testimonianza mai resa pubblica, le intemperanze di molti
vescovi in ogni parte del mondo. Persino un incontro segreto tra Napolitano e il papa di cui nessuno
è a conoscenza. E don Julián Carrón, leader di Cl
che accusa la diocesi di Milano di simpatie
politiche. Nuzzi annoda i fili delle storie che
insieme si leggono come se fossero capitoli di un
thriller. La volontà di chi ha reso disponibili queste
carte, rompendo vincoli di segretezza e quindi
rischiando di persona, è quella di dare fiato e coraggio a tutti coloro che dentro la Chiesa non si
riconoscono in un'istituzione tesa soprattutto a
gestire beneficienze, affari e potere e si battono
perché essa sia più vicina al cuore degli uomini.
«Tutti i peccati si rassomigliano, non
c'è che nn solo peccato. Non te parlo un
linguaggio oacnro! Queste verità sono
alla portata del cristiano pia umile. Il
mondo del peccato sta di fronte al mondo
della grazia come l'immagine riflessa d'
paesaggio, al margine di una pozza d'acqua fangosa e profonda. C'è una comunione dei santi, e c'è anche una comunione dei peccatori. Nell'odio che i peccatori si portano l'un contro l'altro, nel disprezzo, si uniscono, si abbracciano,
aggregano, si confondono.»
Lujgi Castiglione è nato sui monti donde l'Etna
guarda ironica e sorridente, con l'uni-co occhio
degli omerici ciclopi e furibondi, la valle del Simeto. Ampia preparazione letteraria, filosofica e
teologica. Suoi scritti sono apparsi in trentasei
quotidiani («Il Popolo», «L'Osservatore romano»,
«Avvenire»), set• nmanli («La Fiera letteraria»,
«La Discussione», «L’Osservatore della dome-nica»..) e mensili («Humanltas», «Studiun», «Città
di vita»..) Ha collaborato con parecchie Case
editrici (Morcelliana, Vita e Pensiero, Queriniana,
Herder, Sei, Città nuova...) Tra i suoi libri Pio XII
e il nazismo, Tutto il Concilio (Bompiani, bestseller, 1965), Prolegomeni agli infami, La ragione
impura, Consolazioni agi imbecilli, Orazione
corale per concelebrare un uomo triste, Clinton,
le pene, Diana, la favola, Il piccolo dittatore
(Berlusconi, atto primo), Se fosse un sogno,
Pavana per una principessa defunta, Re Lear. Ha
tradotto Pascal, Blondel, Maritain, Bacine,
Péguy, Milton, Bloy, Bernanos, Sofocle, Mauriac,
Cernuda, Shakespeare, Descalzo, Mallarmé,
Tirso de Molina, Claudel (spesso con testi originali a fronte)... Libero In-tellettuale ed alieno da
compromessi, ha sempre lottato contro l’ingiustizia, l’idiozia e la stupidità..;
Luigi Castiglione, Salvarsi dal nulla (La
perdizione
esistenziale in Georges BernaGianluigi Nuzzi, Vaticqno S.P.A., Edizioni
nos),
eBooks
Logos, III Ed, pagine 160, € 16.
Chiarelettere, 2012, pp. 304;
Il primo volume organico sull’opera di un
grande scrittore dimenticato della letteratura italiana in Sicilia. Studiosi di diverse università italiane tracciano il profilo inedito,
accattivante e fascinoso, di un umorista
sapido, intenso e acuto, di un saggista partecipe e innovativo, di un giornalista satirico dalla vena fluida e brillante, di un uomo
soprattutto innamorato degli altri e della
vita e perciò forte di memoria e scrittura di
fronte alla morte.
The first organic book on the work of a
great, forgotten author of Italian literature
in Sicily. Scholars from different universities trace the captivating profile of a man
who was a sharp humorist, an innovative
essayist and a satirical journalist characterized by a brilliant form of writing. But
most of all of a man who loved people and
life, and therefore stood strong, remembering and writing, even in front of death.
«Un Poeta non può morire» - Memoria e scrittura nell’opera di Raffaele
Poidomani. A cura di Antonio Sichera,
Leo S. Olschki Editore, Polinnia, vol. 27,
2012, cm 17x24, 264 pp. € 26,00.
40
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
INTERVALLO
GEORGES MAX SCHELER
bERNANOS L'IDEA
LA GIOIA CRISTIANA
DELL'AMORE
CLAUDEL
Opere a cura
di Luigi Castiglione
Giovanna d’Arco al rogo
L’annuncio a Maria
Il libro di Cristoforo Colombo
Testa d’Oro
Il festino della saggezza
Via crucis
La messa laggiù
Signore, insegnaci a pregare
Un romanzo
drammatico,
sconvolgente,
turgido di luci e
d’ombre.
N’è protagonista
Chantal,
eroina
della grazia,
nuova santa
Teresa.
In lei si svolge
la lotta
tra la grazia
e il male,
ch’ella espia,
vittima
dei perversi
Il simbolismo di La Salette
Cinque grandi odi
Processionale
per salutare
il secolo nuovo
Amo la bibbia
logos
Georges
bernanos,
La gioia,
con una nota
di Ferdinando
Castelli,
Edizioni
Logos,
pagine
256,
€ 18
Sembra che sia venuto il
momento di un nuovo spirito finora solo presumibile
di primavera. Comincia
lentamente l'oscillazione
scettica di questa civiltà, il
dubbio su se stessa e sulle
idee in cui crede. Ma l'implorazione di salvezza diverrà sempre più forte e più
urgente [...] Questo germe,
quando i popoli si renderanno lentamente conto di
quello che hanno fatto,
diventerà una forte e
grande corrente di lacrime.
In questo momento conta
moltissimo che anche i
cristiani ascoltino quel
grido di aiuto, e che tutti,
facendo rivivere la propria
fede prima nel proprio
cuore, spalanchino questi
cuori per riversare la corrente di fede e di amore,
che segretamente scorre
nella Chiesa cristiana,
riversarla nel mondo, in un
mondo che ha bisogno di
questa fede e di questo
amore – che comincia a
desiderarli – che li desidera
come non mai nel passato;
M a x S c h e l e r,
L’idea cristiana
dell’amore, a cura
di Ubaldo Pellegrino, Logos , p.
112, € 10
LUIGI
CASTIGLIONE
CLINTON,
LE PENE
(Clonare Starr)
Romanzo o storia
romanzata, affabulazione, oppure un
semplice «divertissement»?
Forse una favola in
cui, come l’autore
scrive, «l’ironia, il
sarcasmo, il dileggio,
il sogghigno, il cachinno, lo sberleffo,
lo scherno, la derisione, l’irrisione, la
parodia, la risata non
son che l’altra faccia
della tristezza» in un
mondo in cui «si vive
tra vigliacchi e lestofanti, tra venduti e
depravati, perversi e
pervertiti, infetti ed
appestati...»
Fa parte della sua
«Trilogia dell’effimero»...
Luigi Castiglione, Clinton, le pene (Clonare Staar?), Edizioni Logos, pagine 256, €
18
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
41
SCAFFALE
un libro
sempre
attuale
TEOLOGI IN
RIVOLTA
I testi e i documenti
integrali
della «contestazione nella
Chiesa»
con i commenti di Alberigo,
Baget Bozzo,
Bouchard, Camon, Cardia,
Costa, Davi,
Del Noce, Del Rio,
Delumeau, Di Fazio,
Egidi, Fabbretti, Ferraudo,
Filippi, Gentilonì, Giussani,
Greinacher, Guasco,
Kasper, Küng, Lehmann,
Marengo,
Margiotta Broglio, Melina,
Molari, Negri, Poletti,
Quinzio, Rossi, Ruggeri,
Santini, Spiazzi, Strazzari,
Svidercoschi,
Testa, Tettamanzi,
Vassallo, Zizola
Saggio introduttivo
di Angelo Scola
edizioni logos
edilogos.com
[email protected]
TEOLOGI
IN
RIVOTA
«La Chiesa è un corpo vivo che ha bisogno dell'opinione pubblica alimentata dal
colloquio tra le diverse membra e mancherebbe qualcosa alla sua vita se l'opinione
pubblica le venisse a mancare».
PIO XII
«Coloro che si dedicano alle scienze sacre usufruiscono di una giusta libertà di
ricerca ed anche di esporre con prudenza il loro pensiero sulle materie in cui sono
competenti, mantenendo il dovuto rispetto nei confronti del magistero della Chiesa».
CODICE DI DIRITTO CANONICO
«Ho avuto sempre più conferma che solo nell'obbedienza che nasce dall'amore si
può diventare intelligenti di quell'avvenimento che ci è stato donato e che supera
ogni intelligenza».
LUIGI GIUSSANI
«La Chiesa viene ammonita «a non farsi condizionare dalla logica mondana»;, mi
domando quanto questo condizionamento non abbia invece agito su molti intellettuali che intendono interpretare "lo spirito" piuttosto che la lettera del Concilio (o indirettamente su tutti)».
AUGUSTO DEL NOCE
«Considero la «Dichiarazione di Colonia» inaccettabile per la Chiesa, sia per la sua
forma, sia per il contenuto. Ciò non esclude che dietro di essa non vi siano desideri
giustificati e problemi aperti sui quali si deve discutere».
WALTER KASPER
«Tutto quanto è accaduto, sotto gli occhi di tutti, fra teologi è solo un fenomeno che
induce tristezza. Se i maestri, anziché essere innanzitutto testimoni di una profonda
appartenenza alla Chiesa si trasformano in un ceto d'intellettuali, più preoccupati
delle proprie opinioni, allora l'annuncio al cuore dell'uomo, che non attende sapienze umane (neanche "teologiche") ma solo la Parola, fatta carne in Cristo, si fa meno
forte.
LUIGI NEGRI
«Il maldestro tentativo del Vaticano di ridurre l'episodio a un "fatto locale", non riesce
certo a diminuire la rilevanza di un'iniziativa che afferma l'obbligo di chi è al servizio
della Chiesa di esprimere critiche pubbliche e mettere in evidenza gli "abusi" del
potere centrale».
FRANCESCO MARGIOTTA BROGLIO
42
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
VETRINA
LOGOS
Gli EBOOKS della LOGOS si possono agevolmente
leggere sul monitor del proprio computer, se ne può
ingrandire e rimpiccolire il testo e renderlo anche più
oppure meno luminoso, secondo le proprie esigenze
visive, senza ricorrere ad ulteriori spese...
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
JACQUES
MARITAIN
KAROL
WOJTYLA
PRIMATO
DELLO SPIRITUALE
EDUCAZIONE
ALL’AMORE
eBook, II ed., pp. 296, € 18
ATTRAVERSO
IL DISASTRO
Introduzione di Pietro Prini
V Ed., pagine 160, € 16
eBook, pp. 160, € 16
IL BUON PASTORE
(Scritti, discorsi
e lettere pastorali)
ANTIMODERNO (Rinascita
A cura di Gino Concetti
Pagine 160, € 16
del tomismo e libertà
intellettuale)
Pagine 264, € 18
DA BERGSON
A TOMMASO D’AQUINO
(Saggi di metafisicae
di morale)
Pagine 240, € 18
IL DOTTORE
ANGELICO
eBook, pagine 160, € 16
LA TRAGEDIA DELLE
DEMOCRAZIE
CHIAMATI ALL’AMORE
A cura di Gino Concetti
Pagine 160, € 16
MAX SCHELER
Introduzione di Pietro Palazzini
Pagine 256, € 18
IL POTERE E LA CROCE
Introduzione di L. Castiglione
Pagine 160, € 16
LA BOTTEGA
DELL’ORAFO
eBook, Pagine 128, € 13
Pagine 128, € 13
RELIGIONE
E CULTURA
eBook, pp. 136, € 13
43
L’IMMORTALITÀ
DELLA PERSONA
A cura di L. Castiglione
eBook, pagine 160, € 16
SAGGI
SU LéON BLOY
eBook, pagine 160, € 16
www.edilogos.com - [email protected]
44
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
FRANçOIS
MAURIAC
LUIGI
CASTI GLIONE
LA CARNEE IL SANGUE
PIO XII E IL NAZISMO
Traduzione di L. Castiglione
ii, ed., Pagine 184, € 18
II ed., pp. 336, € 23
TUTTO IL CONCILIO
IV ed., pp 484, € 26
TEATRO
SE FOSSE UN SOGNO
ASMODEO
eBook, , III ed., p. 160, € 16
AMARSI MALE
SANTI, DITTATORI
E MALFATTORI
IL FUOCO
SULLA TERRA
Traduzioni di L. Chiarelli, Cesare
Vico Lodovici, G.V. Sampieri
A cura di L. Castiglione
Pagine 276, € 18
SALVARSI DAL NULLA
GLI EROICI FERVORI
TRILOGIA DELL’EffIMERO
MARGHERITA DA
CORTONA
Traduzione di L.Castiglione
CLINTON, LE PENE
eBook, III ed., pp.160, € 16
DIANA, LA FAVOLA
IL MALE IMPLACABILE
eBook, pp. 196, € 16
IL PICCOLO DITTATORE
(Berlusconi, atto primo)
IL FIUME DI FUOCO
eBook, pp. 176, € 16
LA RAGIONE IMPURA
eBook, III Ed., 160, 16
LE VIE DEL MARE
eBook, pp. 160, € 16
PROLEGOMENI
AGLI INFAMI
eBook, II ed, pp. 160, € 16
LA FOLLIA DI LEAR
IL PROFETISMO DI BLOY
LA POETICA CLAUDELIANA
IL PARADISO DELL’AMORE
L’ÈVE DI PéGUY
UN PAPA A RITROSO
(Il «Ressourcement»
di Benedetto XVI)
Pagine 196, € 18
www.edilogos.com - [email protected]
ANNO XXXII - LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
DOMENICO
GIULIOTTI
GEORGES
BERNANOS
POLVERE DELL’ESILIO
SCANDALO
DELLA VERITÀ
A cura di Massimo Baldini
Pagine 192, € 18
Pagine 112, € 12
LE DUE LUCI (SANTITÀ
E POESIA)
DOMENICO
L’INCENDIARIO
A cura di Massimo Baldini
Pagine 128, € 16
Pagine 88, € 10
L’ORA DI BARABBA
A cura di Luigi Castiglione
Pagine 336, € 26
PENSIERI
D’UN MALPENSANTE
A cura di Massimo Baldini
Pagine. 104, € 13
IL MERLO SULLA FORCA
A cura di Luigi Castiglione
eBook, pp. 160, € 16
RACCONTINI ROSSI
E NERI
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REALE (SATANA E NOI)
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DAS ALMAS
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Castelli
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IL DIALOGO DELLE
CARMELITANE
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45
Testo originale a fronte
eBook, pp. 192, € 18
* Tutte le opere di Georges
Bernanos sono curate da Luigi
Castiglione, tranne Una visione
cattolica del reale, tradatta da
Mario Spinelli e Franco Mercuri
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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CLAUDEL
GABRIEL
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CINQUE GRANDI ODI
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L’UOMO PROBLEMATICO
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IL LIBRO DI CRISTOFORO
COLOMBO
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A cura di Enrico Piscione
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GIOVANNA D’ARCO
AL ROGO
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Pagine 128, € 16
SIGNORE, INSEGNACI
A PREGARE
Pagine 128, € 13
LACRIME DI LUCE
(Il simbolismo di la Salette)
Pagine 80, € 12
L’ANNUNCIO A MARIA
Testo orinale a fronte
eBook, pp. 196, € 18
AMO LA BIBBIA
eBook, pagine 160, € 16
IL DECLINO DELLA
SAGGEZZA
Traduzione di Carmela
Cossa
Pagine 128, € 13
L’IRRELIGIONE E LA FEDE
(in preparazione)
TEATRO E FILOSOFIA
(In preparazione)
GLI UOMINI
CONTRO L’UMANO
A cura di Enrico Piscione
Pagine 232, € 19
* Tutte le opere di Paul Claudel
sono curate da Luigi Castiglione
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edizioni
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CODICE
DI DIRITTO
CANON ICO
Edizione tascabile con la nuova
traduzione italiana di Luigi Castiglione
Alcuni giudizi della stampa:
«Quest'edizione italiana presenta alcune sue caratteristiche che ci piace mettere in risalto:
la versione italiana dei canoni, curata da Luigi Castiglione. è
nuova, non solo perché diversa da quella corrente dell’UECI,
ma anche perche condotta con criteri più moderni (per es.
potestas è resa con «potere» non con «potestà»); il commento è alquanto più aggiornato se non altro perché tiene
conto delle interpretazioni autentiche date dall’apposita
Commissione pontificia dal 1984 ad oggi. Per tutte
queste caratteristiche positive sia deìl'edizione originale
sia di quella italiana, riunite insieme in quest'opera, essa
merita la più larga diffusione e utilizzazione da parte degli interessati, che dovrebbero essere più i pastori che i canonisti della
Chiesa» (N. Lisi, La Scala).
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«Sono molte le pubblicazioni e i commenti ai Codice di diritto Canonico che
sono state curate o da singoli o da gruppi di specialisti. Questa edizione, commentata da esperti competenti, mi sembra una delle migliori. I pregi sono tanti...» (A.P., Vita
Pastorale).
«Il commento è fatto con grande competenza dottrinale e giuridica, con chiarezza espositiva e puntualità di riferimenti... Il curatore, Luigi Castiglione, ha contribuìto in modo egregio a mantenere le doti di chiarezza del testo originale, per cui sembra che il merito vada
equamente diviso fra gli autori del testo e il curatore...» (Orizzonti Cristiani, Radio
Vaticana),
CODICE DI DIRITTO CANONICO - Testo italiano con le «Interpretazioni autentiche»,
le «Delibere» della Cei e un ampio «Indice analitico» – Beneplacito della Cei
— A cura di Luigi Castiglione – Pagine 448, € 26
CODICE DI DIRITTO CANONICO - EDIZIONE BILINGUE CON TESTO ORIGINALE A FRONTE TRADUZIONE E INTRODUZIONE DI LUIGI CASTIGLIONE - IN RISTAMPA LA VI EDIZIONE
,
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ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
CRONACA
DELL’ALDIQUÀ
DURA REQUISITORIA DEL CAPO DELLO STATTO
Contro il marcio
dei partiti politici
Appassionata difesa del ruolo
«insostituibile» dei partiti a patto
che «estirpino il marcio», dura requisitoria contro i «de-magoghi di
turno» dell’antipolitica, «no» allo
scioglimento anticipato della legislatura, nuovo appello per le
riforme istituzionali a cominciare
dalla legge elettorale. Sono i
questi i punti basilari dell’intervento Giorgio Napolitano nell’affollata
e plaudente piazza del Popolo di
Pesaro per la cerimonia del 67°
anniversario della Liberazione.
Il richiamo alto e commosso alla
Resistenza, al suo «volto unitario» e
alla sua lezione ancora attuale è
servito quasi come premessa ovvero
come ispirazione per il monito di
Napolitano. «Perché - egli spiega dinanzi alla crisi che ha investito
l’Italia e l’Europa abbiamo bisogno di
attingere alla lezione di unità
nazionale napolitano partiti e marcio
28/04/12 19:39
Giorgio Napolitano nell’affollata e
plaudente piazza del Popolo di
Pesaro per la cerimonia del 67°
anniversario della Liberazione.
Il richiamo alto e commosso alla
Resi-stenza, al suo «volto unitario» e
alla sua lezione ancora attuale è
servito quasi come premessa ovvero
come ispirazione per il monito di
Napolitano.
«Perché - egli spiega - dinanzi alla
crisi che ha investito l’Italia e
l’Europa abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale
che ci viene dalla Resistenza e abbiamo bisogno della politica come impegno inderogabile». Ebbene su
questo punto le parole sono state
chiarissime. di Napolitano è stato
una sorta di coraggioso testamento
politico uomo che ha dedicato alla
politica gran parte della propria
esistenza. E dice basta ai processi
sommari, alle strumentalizzazioni.
«Ci si fermi a ricordare a riflettere
prima di scagliarsi contro politica»,
avverte il capo dello Stato che cita la
toccante lettera 19enne antifascista,
studente di Parma, condannato a
morte e fucilato nel 1944 come testimonianza di chi era conscio sin da
allora che «la cosa pubblica siamo
noi».
«Oggi invece - incalza Napolitano cresce la polemica e la rabbia verso
la politica, si prendono per bersaglio
i partiti come ne fossero il fattore
inquinante». Ebbene per non cadere
in «abbagli fatali» bisogna ricordare
che negli anni della Resistenza e nel
secondo dopoguerra furono proprio i
partiti «il corpo vivo e operantedella
politica, i promotori della Costituente
e della Carta costituzionale.
Certo, poi, con il tempo sono
venute «stanchezze» e «degenerazioni». Diversi partiti sono scomparsi, ne sono nati di nuovi, tutti hanno
mostrato «limiti» e compiuto «errori».
«Ma rifiutarli in quanto tali dove mai
può portare?», si chiede indignato
Napolitano.
Dunque occorre impegnarsi «perché dove si è creato del marciovenga
estirpato». I partiti devono ritrovare
ANNO XXXII
- LA FIERA LIBRARIA - N. 293 - NOVEMBRE 2012
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benedettto XVI ricorda invettiva
apostolo Giacomo, operare con moralita
No a ricchi disonesti,
moralità a ognilivello'
Sinodo anglicano sui
vescovi donne
Il Vangelo «mette in guardia
dalla vana bramosia dei beni materiali» e formula un «forte richiamo ad usarli nella prospettiva
della solidarietà e del bene comune, operando sempre con equità e moralità, a tutti i livelli».
Lo ha detto il Papa all’Angelus,
ricordando l'invettiva di san
Giacomo contro «i ricchi disonesti».
Dopo aver spiegato ai fedeli il
brano di san Marco in cui Gesù
scoraggia Giovanni dal dissuade-re una persona che non
era se-guace di Cristo a scacciare de-moni in suo nome,
Benedetto XVI ha ricordato un
altro elemento della «Liturgia
odierna» nella qua-le «risuona
anche l’invettiva dell’apostolo
Giacomo contri i ricchi disonesti,
che ripongono la loro si-curezza
nelle ricchezze accumulate a
forza di soprusi. Al riguardo, - ha
commentato Benedetto XVI Cesario di Arles così afferma in
un suo discorso: «La ricchezza
non può fare del male a un uomo
buo-no, perché la dona con misericordia, così come non può
aiutare un uomo cattivo, finché la
conserva avidamente o la spreca
nella dissipazione».
«Le parole dell’apostolo Giacomo, – ha proseguito il Papa –
mentre mettono in guardia dalla
vana bramosia dei beni materiali,
costituiscono un forte richiamo ad
u-sarli nella prospettiva della solidarietà e del bene comune,
operando sempre con equità e
moralità, a tutti i livelli». Infine una
preghiera: «per intercessione di
Maria Santissima, preghiamo
affinché sappiamo gioire per ogni
gesto e iniziativa di bene, senza
invidie e gelosie, e usare saggiameterni».ente dei beni terreni nella
continua ricerca dei beni eterni».
Nella foto, la reverenda Kat
Campion-Spall, durante il Sinodo
anglicano sulla consacrazione di
vescovi donne.
La proposta non passò per quattro
voti. Favorevoli è stato il 64% dei
votanti del collegio dei laici (il sinodo
anglicano è composto da tre collegi:
vescovi, chierici e laici). Non ci saranno dunque ancora vescovi donne
nemmeno nella chiesa anglicana,
almeno fino all’esito della seconda
votazione che si
prossime settimane
terrà
nelle
Berlusconi tacle Berlin pour son hégémonie en Europe
L'ex-chef de gouvernement italien,
Silvio Berlusconi, critique sévèrement l'Allemagne, "un Etat hégémonique qui dicte aux autres pays
européens la règle de la rigueur et
de l'austérité", dans un entretien à
la version italienne du Huffington
Post, lancée mardi 25 septembre.
Par rapport [au président du conseil Mario Monti], je serais moins
vassal de l'Allemagne", affirme le
"Cavaliere", qui reproche à Berlin
de prétendre qu'"à travers
l'austérité on puisse réduire la
dette". "C'est une illusion : la dette
publique diminue avec l'augmentation du PIB, qui signifie développement et croissance", affirme-t-il.
ANNO XXI
slancio ideale, tensione morale.
Soggiunge Napolitano: «Senza
abbandonarsi a cieca sfiduciae
senza finir per ridare fiato a qualche
demagogo di turno». Il capo dello
Stato cita solo uno dei «demagoghi
di turno», il fondatore dell’Uomo
Qualunque post-bellico, Gugli-elmo
Giannini. Ma è evidente che nel suo
pensiero - anche se non lo cita - c’è
il grillismo di oggi. Dunque occorre
impegnarsi «perché dove si è creato
del marciovenga estirpato». I partiti
devono ritrovare slancio ideale, tensione morale. Soggiunge Napolitano: «Senza abbandonarsi a cieca
sfiducia e senza finir per ridare fiato
a qualche demagogo di turno». Il
capo dello Stato cita solo uno dei
«demagoghi di turno», il fondatore
dell’Uomo Qualunque post-bellico,
Guglielmo Giannini. Ma è evidente
che nel suo pensiero - anche se non
lo cita - c’è il grillismo di oggi suo
principale predicatore.
Naturalmente non bisogna essere
sordi agli scandali e alla corruzione
che investono la politica. Servono
norme che sanciscano «regole
trasparenza e democraticità» nella
vita dei partiti, compresi nuovi criteri,
limiti e controlli per il loro finanziamento. Napolitano ricorda che da
tempo egli insiste per le riforme istituzionali e politiche, a cominciare da
una legge elettorale «che restituisca
ai cittadini la possibilità di scegliere i
loro rappresentanti». Oggi si sono
create condizioni più favorevoli per
giungere in Parlamento a «riforme
condivise». È possibile concordare
soluzioni ormai «indilazionabiliEcco
perché la politica e i partiti, rinnovandosi decisamente, devono fare la
loro parte e dare risposte ai problemi
più acuti, confrontandosi con il governo «fino alla conclusione naturale
della legislatura».
Riferimento, quest’ultimo, alle
ipotesi di voto anticipato a ottobre,
evocate da più parti, che trovano
evidentemente contrario lo stesso
Napolitano. Il pensiero finale è rivolto ai giovani, all’assillo più grande:
aprire per loro prospettive più certe e
degne di lavoro. Ognuno fare la propria parte con realismo e senso di
responsabilità per favorire la ripresa
e il rilancio del Paese, traendo ispirazione proprio dall’esempio della
Resistenza.
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