In In collaborazione con
Circoscrizione Sud
Associazione Insieme per Rivalta
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Biblioteca San Pellegrino – Marco Gerra
e Regione Emilia-Romagna
Acque in Comune
Rivalta delle Acque
"gli zampilli imperfetti"
Un progetto didattico per documentare
nel tempo presente
siti e memorie dell’acqua
Anno scolastico 2012/2013
5 ottobre 2013
Indice
Presentazione
5
Introduzione
7
Alla scoperta del territorio
9
Domenico Turazza
Gianfranco Larini
Area Pianificazione Strategica
Romana Saccheggiani
Il Progetto
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La Reggia che c’era…che c’è… e che non c’è
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“Rivalta delle acque”
bilancio del primo anno di esperienza
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I bambini della Reggia
31
Storie d'acqua
35
Scuola dell'infanzia Statale "L’Aquilone"
37
Scuola dell'infanzia "Vannina S. Ferrarini"
41
Scuola dell'infanzia "Carlo ed Elena Gastinelli"
43
Scuola Primaria "Don Borghi"Rivalta
45
Scuola Primaria "Ghiarda"
49
Scuola Primaria "Don Dossetti" Cavriago
51
Scuola media "Don Borghi" Rivalta
53
Giovanna Iori
Simonetta Notari
Romana Saccheggiani
Ivana Iotti
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Presentazione
Dott. Domenico Turazza
Direttore Consorzio di Bonifica dell’ Emilia Centrale
Dott. Gianfranco Larini
Responsabile Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po
Regione Emilia-Romagna
La fattiva collaborazione fra il Servizio Tecnico Regionale di Bacino ed il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Enti con compiti istituzionali tecnico operativi
che svolgono la loro funzione sul territorio per la corretta gestione ed utilizzo delle
acque, si è sviluppata nel corso di questi ultimi anni arricchendosi di valenze culturali ed ambientali.
In un incontro congiunto, finalizzato alla predisposizione di un progetto “Life”
riguardante il torrente Modolena, si è analizzata la ricerca svolta sul sistema idraulico del Parco Ducale di Rivalta, un percorso geostorico delle acque che intercetta
punti di notevole interesse storico, testimoniale ed anche naturalistico – ambientale.
Si è allora evidenziata la potenziale valenza didattica di tale percorso e conseguentemente si è pensato di sviluppare un progetto, quale primo esempio da implementare successivamente all’interno del “Life Modolena”. Per i progetti europei,
infatti, la fruizione dei luoghi, la divulgazione, la didattica, sono elementi fondanti
e qualificanti nella gestione stessa del territorio.
Il nostro personale tecnico, di concerto con esperti in divulgazione didattica in
ambito geostorico, ha lavorato con impegno per dar vita a questo progetto permettendo la lettura del territorio attraverso un approccio multidisciplinare.
Il primo anno di esperienza è stato accolto positivamente dai plessi scolastici
coinvolti ed ha visto la partecipazione, il più delle volte entusiasta, di oltre 300
ragazzi e bambini. Alla luce di ciò e vedendo i bellissimi elaborati di restituzione
realizzati, oltre alla lettura delle relazioni delle insegnanti, possiamo affermare che
l’intuizione iniziale è stata confermata.
La scoperta dell’ambiente in cui si vive, attraverso differenti approfondimenti
tematici, unitamente alla divulgazione degli obiettivi e finalità dei vari enti impegnati nel progetto, hanno reso, a nostro parere, ancora più importante ed originale
questa attività didattica rivolta alle nuove generazioni.
La fattiva collaborazione tra enti ed associazioni ha prodotto buoni risultati e si
inquadra nell’ottica di una sempre maggiore integrazione del lavoro che, ognuno
con le proprie competenze, svolge sul territorio.
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Introduzione
Area Pianificazione Strategica
U.d.P Progetti Speciali
Servizio - Pianificazione qualità urbana
Gli interventi e le iniziative nei parchi del Rodano e del Crostolo, testimoniano
la volontà dell’Amministrazione di investire, quale scelta strategica, su luoghi che
costituiscono un grande patrimonio per la città dal punto di vista del verde e delle
reti ecologiche, così come su spazi monumentali quali il Mauriziano e la Reggia, che
sono luoghi dell’identità.
Gli interventi in atto al parco del Rodano e al parco del Crostolo sono parte del
programma di rigenerazione urbana della “cintura verde” che circonda la città di
Reggio Emilia (e che comprende anche il parco del Modolena) formando una vera e
propria infrastruttura naturale che, quando sarà messa a sistema, innerverà la città
creando un anello intorno ad essa con oltre 50 milioni di metri quadrati di verde.
La Cintura Verde si estende per un’area di 5000 ettari e abbraccia la città di
Reggio Emilia. È formata da tre Parchi Fluviali: Crostolo, Rodano, già realizzati, e
Modolena, di prossima realizzazione e da cunei verdi, ossia territori peri-urbani che
collegano i parchi e si inseriscono nella città consolidata. La Cintura Verde svolge un
ruolo di particolare importanza per la città, dal punto di vista sia ecologico che sociale: dal punto di vista ecologico rappresenta un sistema di parchi a valenza naturalistica e paesaggistica; dal punto di vista della fruizione del territorio è caratterizzata
da mobilità alternativa ed è luogo per il loisir e per il tempo libero.
Il nuovo sistema di segnaletica, in corso di realizzazione nei Parchi del Crostolo
e del Rodano, intende comunicare alla comunità l’esistenza della Cintura Verde,
favorendo l’orientamento e la fruizione dei luoghi d’interesse, ossia la parte centrale
del Parco del Rodano, il collegamento trasversale con il Parco del Crostolo e la parte
sud di quest’ultimo fino alla Vasca di Corbelli, per un’area complessiva di 1107 ettari. Ad ogni parco fluviale è stato assegnato un colore che è possibile ritrovare nella
segnaletica di riferimento: Rodano rosso, Crostolo blu, Modolena giallo.
Il paesaggio dei Territori Estensi ai quali appartiene l’antica Reggia Estense di Rivalta, all’interno del quale si è svolta l’attività didattica che intende presentare questa pubblicazione, si configura come essenziale chiave interpretativa e progettuale
della storia culturale e sociale, dove agricoltura e sistemazione idraulica sono un binomio indissolubile di gran parte della pianura, dove i caratteri si rintracciano nella
rete della bonifica costruita negli anni ’20-‘30 del ‘900 su una maglia antichissima
dell’età romana. Dai torrenti pedecollinari si innervano le vie d’acqua delle bonifiche, dei drenaggi, anticamente anche le vie dei trasporti sino al Po, il grande fiume.
Un tessuto complesso, due millenni di storia che lo hanno profondamente trasformato, rendendolo ibrido di significati e di paesaggi. Dai tracciati rigorosi delle
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strade di colonizzazione e militari della centuriatio romana, all’evoluzione lenta e
tipica del borgo medievale, sino ai mulini ad acqua, ed alle ville della nobiltà umanistica e rinascimentale.
Ecco allora che la storia della Reggia di Rivalta con i suoi maestosi giardini, composti da canali, vasche, gallerie e fontane ci fanno riscoprire attraverso i segni ritrovati un patrimonio del passato che ci affascina e arricchisce il nostro presente.
Dobbiamo quindi essere grati a tutte le persone che in questi anni hanno dedicato, con amore e professionalità, il loro tempo allo studio di questa storia per
trasmetterla alle nuove generazioni come stimolo per proseguire la storia delle loro
radici.
Questa pubblicazione è realizzata a conclusione del progetto “Acque in comune - Rivalta delle acque”, ed è il risultato del lavoro svolto dalle scuole nell’anno
2012/13. Grazie all’impegno e all’interesse che questo argomento ha suscitato nei
ragazzi e negli insegnanti, si sono ottenuti risultati straordinari con elaborati di
grande efficacia comunicativa. Il lavoro realizzato è il risultato di un eccellente sinergia, armonia e collaborazione tra insegnanti, studenti, volontari dell’associazione
Insieme per Rivalta, Istituzioni, Enti e Professionisti che operano sul territorio. Tali
soggetti hanno dimostrato e continuano a manifestare interesse e amore verso la
proprio “terra”, il paesaggio che li circonda le loro radici e la loro storia. Gli elaborati realizzati dai ragazzi, raccontano e rappresentano, in maniera eccellente e
suggestiva, il nostro territorio che grazie a iniziative e progetti come questo possono
diventare patrimonio di tutti attraverso la loro divulgazione e comunicazione.
Fig. 1 Percorso geostorico proposto dal progetto "Rivalta delle acque".
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Alla scoperta del territorio
di Romana Saccheggiani
Vice Presidente
Associazione Insieme per Rivalta
La risposta delle scuole alla proposta di progetto ha superato ogni più rosea
aspettativa, il gradimento poi espresso da insegnanti, bambini e ragazzi ha suscitato
in noi tutti grande soddisfazione.
É stata un’esperienza splendida che ha visto istituzioni e territorio integrarsi al
meglio tanto da trasformare il progetto iniziale in una straordinaria avventura: otto
le scuole di Reggio e Provincia che hanno aderito con più di 340 tra bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 13 anni.
Il progetto, presentato per le scuole primarie e secondarie, è stato esteso anche
a quelle dell'infanzia data la forte richiesta, adattandolo ai bambini più piccini inserendo laboratori, narrazioni e percorsi adeguati.
Gli obiettivi prefissati di educare al paesaggio ed alla storia, attraverso l’attenta
lettura dei manufatti ancora esistenti del sistema idraulico della Reggia di Rivalta
e di far conoscere l’impegno che le istituzioni pongono per la salvaguardia dello
stesso, sono stati ampiamente raggiunti.
L’offerta di progetto ha compreso lezioni con esperti in aula, esplorazioni del
territorio con possibilità di percorsi di diversa natura e durata a seconda delle età dei
bambini e delle scelte didattiche delle insegnanti, attività in biblioteca, visite guidate
alle mostre ed agli edifici storici, laboratori e narrazioni.
Diverse le uscite che dalla presa di Puianello sino alla Reggia di Rivalta sono
divenute occasioni per gite scolastiche di un’intera giornata, con tanto di ristoro
preparato dall’Associazione e poi consumato presso il Centro Sociale della Vasca di
Corbelli, il tutto accompagnato da un clima gioioso e vacanziero che ha contagiato
anche noi accompagnatori. Rifare oggi il percorso senza la compagnia dei bambini,
di Simonetta e Stefano non procura più le stesse emozioni.
I preziosi contributi delle insegnanti e i risultati espressi dai bambini e dai ragazzi
nei meravigliosi elaborati esposti in mostra durante la festa finale dell’8 giugno,
sono certamente frutto della piena libertà di interpretare e far proprio il progetto
che si è così arricchito di nuove e preziose esperienze personali.
“Rivalta delle Acque” è stata una straordinaria opportunità per accrescere l’identità personale e l’autonomia dei ragazzi attraverso la scoperta del proprio territorio,
di luoghi inimmaginati a due passi da casa, dove poter trascorrere il proprio tempo
libero, da soli o in compagnia, nella piena consapevolezza dell’importante ruolo
che rivestono le istituzioni preposte alla buona conservazione degli stessi ed alla
conseguente tutela della salute dei cittadini che li abitano.
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Il progetto
Acque in Comune
Rivalta delle Acque
"gli zampilli imperfetti"
Un progetto didattico per documentare nel tempo presente siti e memorie dell’acqua.
LA FILOSOFIA DEL PROGETTO
Questo progetto didattico si propone di documentare nel tempo presente il percorso delle acque a partire dal torrente Crostolo attraverso il Canale di Albine, il
Condotto della Vasca, la Gran Vasca, (attuale vasca Corbelli) fino a giungere alla
Reggia di Rivalta ed il sistema idraulico ad esso correlato, nel territorio comunale di
Quattro Castella e di Reggio Emilia.
La storia idraulica dl parco Ducale di Rivalta iniziò circa nel 1732 quando, dopo
la realizzazione della Reggia di Rivalta e dei suoi giardini, ci si rese conto di come
l’acqua, rappresentasse un elemento essenziale e di come ne servisse una copiosa
quantità per sostenere e alimentare tutto il magnifico complesso monumentale.
Il percorso di queste acque, che giungevano dal torrente Crostolo fino al Parco
Ducale consentendo la stessa vita del parco, non soltanto il rigoglio delle piante, ma
anche la presenza in esso di fontane, vasche e giochi d’acqua, costituiscono l’impalcatura del progetto proposto. Lo sviluppo lineare del percorso è di circa cinque
chilometri e si snoda a partire dell’abitato di Puianello fino a e giungere alla Reggia
di Rivalta.
Lungo questo cammino è possibile ritrovare manufatti settecenteschi: chiaviche,
scaricatori idraulici, gallerie sotterranee, pilastrini di sfiato, la stessa vasca Corbelli
e, giunti all’interno della Reggia di Rivalta, vasche e fontane. La lettura attenta di
questi segni, la ricostruzione della via dell’acqua in chiave geostorica, la visita della
Reggia e dei suoi giardini partendo dalle acque con la possibilità di approfondimenti
paesaggistici, naturalistici, documentaristici, storici, topografici ecc. possono costituire stimolo per diverse discipline di insegnamento.
Un simile progetto può servire a ricontestualizzare segni memoriali e paesistici
che rischierebbero altrimenti di apparire tra loro distanti. Con il proposito di documentare lo storico corpo a corpo tra le acque e le terre, restituisce in forma di esperienza presente una geografia remota eppure non perduta, punteggiata di canali,
chiaviche, gallerie sotterranee, invasi, vasche e tutt’attorno campi e paesi.
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SCHEDA DI PROGETTO
UTENZA
Plessi della scuola primaria e secondaria afferenti il territorio del Comune di Reggio
Emilia con particolare riferimento alla frazione di Rivalta.
DESCRIZIONE
Documentare i siti ed il sistema delle acque relativamente al tracciato idraulico a
partire dal Canale di Albinea, torrente Crostolo, condotto della Vasca, vasca Corbelli, rio della Vasca e Reggia di Rivalta.
Verrà fornito alle classi partecipanti materiale didattico, un libretto, la possibilità
di visitare una mostra sull’argomento nei seminterrati della Reggia, la possibilità di
effettuare una visita guidata ai giardini e al palazzo.
Sarà possibile inoltre effettuare la passeggiata geostorica lungo il percorso delle
acque (lunghezza di 5 chilometri da Puianello a Rivalta) con visita alla vasca Corbelli
ed ingresso in villa d’Este e ai seminterrati e giardini della Reggia di Rivalta.
OBIETTIVI
Riconoscere segni memoriali; educare al luogo; educare all’ambiente; apprendere
competenze geostoriche; apprendere tecniche di documentazione didattica.
CONTENUTI
Il percorso formativo: ha la finalità di fornire coralmente ai docenti le competenze
interdisciplinari necessarie alla conduzione del progetto, orientando nella scelta della strumentazione espressiva ai fini della documentazione restitutiva.
L’incontro-laboratorio: si attiva a chiamata, a livello di singolo gruppo classe, scegliendo una modalità tra la lezione in classe, l’esplorazione geostorica (nel sito prescelto insieme al plesso partecipante), ha per finalità l’addestramento degli studenti
all’uso della strumentazione di base (sulla base della competenza tecnica prescelta)
per documentare e restituire l’attività didattica svolta.
STRUMENTI ED ATTREZZATURE
A titolo informativo sarà predisposto un sito apposito cui attingere le informazioni
relative al progetto. In seconda istanza, al fine di vagliare la attualità di un proprio
percorso didattico originale, vi sarà la possibilità di interloquire con un referente del
progetto.
Ad ogni docente partecipante sarà quindi fornito un kit documentale, contenente:
- pieghevole del progetto corrente, con il corredo di apposita iconografia;
- materiale a stampa prodotto in anni pregressi dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale, dal Comune di Reggio Emilia, dalla Regione Emilia-Romagna e Associazione Insieme per Rivalta.
Ogni classe coinvolta nel progetto potrà usufruire a titolo gratuito di un incontrolaboratorio della durata di due ore, da organizzarsi a richiesta in classe o in uscita
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esterna. L’esperto potrà essere prescelto in questa rosa di competenze: geostorico
del progetto “Eutopia - Rigenerazioni Territoriali”; tecnico Consorzio Bonifica e Regione Emilia-Romagna; tecnico del linguaggio espressivo (grafica; fumetto; fotografia; audiovisivi).
PRESENTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Presso l’Istituto Comprensivo di Rivalta il giorno 6 Ottobre 2012 ore 17.
Saranno presenti i curatori del progetto ed esperti nei vari settori:
naturalistico ambientale, storico artistico, fotografico, idraulico,
geostorico, archivistico...
Rivalta delle Acque
La storia idraulica della Reggia di Rivalta:
un percorso di orientamento geostorico e paesaggistico – ambientale
Proposte didattiche:
Il percorso formativo prevede un intervento in aula per affrontare i temi ed
un’uscita didattica scelta fra quelle proposte.
Periodo: Novembre 2012-Aprile 2013 per interventi e uscite didattiche.
• Mostra nei seminterrati della Reggia: “La storia idraulica della Reggia di Rivalta:
i canali, le vasche le gallerie, le fontane”
• Visita guidata alla Reggia di Rivalta: storia, architettura, giardino storico, il parco
oggi
• Esplorazione geostorica il percorso delle acque, passeggiata da Puianello alla
Reggia di Rivalta
• Gli archivi dell’acqua - Presso la Sala Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, Corso
Garibaldi, 42
• Esplorazione lungo il rio della Vasca: dalla vasca di Corbelli a Rivalta, un percorso
naturalistico – ambientale
• Attività in biblioteca San Pellegrino, per i più piccini, al venerdì mattina
Seminario di restituzione didattica giugno 2013
In concomitanza con l’inaugurazione di Fotografia Europea, presso la Reggia di Rivalta
RICONOSCIMENTO FINALE
I percorsi didattici restituiti al termine del progetto troveranno adeguata pubblicità
sui seguenti siti:
www.emiliacentrale.it - www.municipio.re.it – www.levagiovani.re.it
Ai Plessi che partecipano e portano a conclusione il progetto con la partecipazione
di almeno due classi sarà donata, a scelta: valigetta con cancelleria; binocolo;
macchina fotografica; videocamera.
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Kit del progetto (per ogni classe)
Opuscoli “La storia idraulica della Reggia di Rivalta” (uno per ogni alunno)
Opuscoli “La Reggia di Rivalta tra storia e paesaggio” (uno per ogni alunno)
1 copia Cartografia completa (attuale su C.T.R., IGM catastale, storica 1821, 1825)
Tracciato del percorso su foro aerea (uno per ogni alunno)
1 copia materiale informativo enti partecipanti
1 C.D. laboratorio sull'archivio del Consorzio "Un archivio, un territorio, una comunità, un paesaggio"
1 Guida per la realizzazione di un erbario (uno per ogni alunno)
1 DVD "Acque dell'altro mondo" sull'attività di difesa idraulica svolta dal Consorzio
1 libro “Guida alle piante legnose dell’Emilia Romagna” con chiave di riconoscimento delle specie
1 DVD presentazione della cintura verde
1 DVD Eventi Reggia di Rivalta organizzati dall’Associazione Insieme per Rivalta
Ad ogni bambino, nel corso della lezione in aula, o alla fina del percorso sarà distribuita una cartellina contenente il materiale relativo all’attività richiesta.
Giornata finale ( sabato 8 giugno)
Sarà il primo evento del calendario della Reggia. Verranno invitate le classi partecipanti al progetto e tutta la cittadinanza. Si presenteranno i lavori, proiettando spezzoni che faranno poi parte del DVD restitutivo. Si consegneranno i riconoscimenti
finali. Merenda per tutti. Sarà possibile visitare la mostra degli elaborati prodotti
dalle classi allestita nei seminterrati della Reggia.
DVD restitutivo del progetto
Dovrebbe essere proiettato in una serata inserita nel calendario della Reggia (settembre 2013). Conterrà i lavori realizzati, interviste ecc.
WEB
Il progetto sarà adeguatamente pubblicizzato sui siti dei promotori.
Fig. 1 Scatola consegnata ad ogni scuola partecipante contenente il materiale didattico.
La scatola rappresenta simbolicamente il contenitore dentro il quale ogni scuola andrà poi ad inserire
gli elaborati restituivi realizzati dai ragazzi.
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Bibliografia di riferimento
Lodovico Bolognini, Memorie idrauliche per il Dipartimento del Crostolo, Tip.
Torreggiani, Reggio Emilia, 1808
Caroline Dussaix, Les moulins à Reggio d’Émilie aux XIIe et XIIIe siècles, Extrait de
Mélanges de l’École Française de Rome, MEFRM, Tome 91, 1979, 1
Comune di Reggio Emilia Di Reggio in Reggia, La reggia di Rivalta tra storia e
paesaggio, Reggio Emilia, 2011
Comune di Reggio Emilia Di Reggio in Reggia La storia idraulica della Reggia di
Rivalta: i canali, le vasche, le gallerie, le fontane, Reggio Emilia, 2012.
G. A. Banzoli, Atlante Storico Reggiano, ed. anastatica, Reggio Emilia, 1985
Balletti, Storia di Reggio nell’Emilia, L. Bonvicini e Soc. Coop. Lav. Tipografi, Reggio Emilia, 1925 [1968, Multigrafica, Roma; 1993, Bonsignori, Roma]
Giuseppe Gherpelli, Maurizio Festanti (a cura di), Storia di Reggio, AIEP, San
Marino, 1987
Massimo Storchi, Un territorio: la bassa pianura Reggiana: evoluzione territoriale e lineamenti storici, in Amm.ne Provinciale, La Pianura. Caratteri ed evoluzione
dell’ambiente naturale della pianura reggiana, Reggio Emilia, 1988
Walter Baricchi (a cura di), Mille anni verdi, Comune di Reggio Emilia, 1989
Gino Badini (a cura di), 1295-1900. Bonifica e Cavo Parmigiana Moglia nei documenti scelti da Giovanni Ramusani, Consorzio della Bonifica Parmigiana MogliaSecchia, Reggio Emilia, 1995
Gino Badini (a cura di), La veduta Camuncoli, La Nuova Tipolito, Felina (RE),
Bruno Gabbi, La bonifica Bentivoglio-Enza. Antologia documentaria sulle acque,
Diabasis - Bonifica Bentivoglio-Enza, Reggio Emilia, 2001
Maria Assunta Ferretti, Giovanna Iori, Sulle tracce del Canale di Secchia, Comune di Reggio Emilia-Ciroscrizione 5 - Istoreco, Reggio Emilia, 2004
Farinelli F. e Cavazza E. - Paesaggi di provincia - Cartografie e sintassi del territorio reggiano - Provincia di Reggio Emilia, Biennale del Paesaggio, Damiani, 2006
Gino Badini, Walter Baricchi, Attilio Marchesini (a cura di), La Cerchia Scomparsa. Reggio e le sue Mura, Comune di Reggio Emilia, Assessorato Cultura, Musei
Civici, 2007
Antonio Saltini, Dove l’uomo separò la terra dalle acque. Storia delle bonifiche
in Emilia Romagna, Diabasis, Reggio Emilia, 2005
Giovanna Iori, Storia del Canale di Secchia, in Antonio Canovi (a cura di), A nord
della città. Una storia di acque nella Reggio che cambia, Diabasis, Reggio Emilia,
2007
Antonio Canovi, Lorena Mussini, Sandra Palmieri (a cura di), Fare geostoria nel
tempo presente. Progetti di educazione alla cittadinanza, Quaderno n. 3 Centro
Documentazione Storica di Villa Cougnet-Quaderno n. 6 “Canossa”, Circoscrizione
7 Comune di Reggio Emilia, 2009
Segni del Territorio. A scuola d’ambiente con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale, Quaderno didattico per la scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, Reggio Emilia, 2011
15
Chiara Visentin (a cura di), Il patrimonio architettonico e ambientale nei paesaggi della bonifica, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Reggio Emilia, 2011
Amorth L., Boccolari G., Roli Guidetti C., Il Palazzo ducale di Rivalta, Note storiche Residenze Estensi - Banco S. Geminiano e S. Prospero , Modena, 1973.
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PROVINCIE MODENESI. Reggio Emilia: le delizie ducali di Rivalta un mirabile sogno
perduto I e II, Modena, 2002.
Bolondi E., Il sistema del verde nel parco ducale di Rivalta. Ipotesi di recupero
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Brighi A., Progetto di consolidamento sponde della Vasca di Corbelli in località
Rivalta Comune di Reggio Emilia. Relazione idrologica, Dattiloscritto - Reggio Emilia,
1997.
Cremonini F., Bonica L. D., Monografia sul canale demaniale detto di Albinea,
Dattiloscritto dell’Ufficio Tecnico Erariale, Reggio Emilia, 1978.
Giardini P., Pianta di progetto, Archivio di Stato di Modena, Modena, 1765.
Mazzaperlini M., A’s fa’ per mod ed dirProverbi e modi di dire del dialetto reggiano, Reggio Emilia, 1976.
Messori Roncaglia M. T., Il palazzo Estense di Rivalta - Cronache d’Arte, anno V
fasc. 4 - Reggio E., 1928.
Roli Guidetti C., Il palazzo di Rivalta e il Casino della Vasca, Architettura e arredo
artistico - Residenze Estensi Banco S. Geminiano e S. Prospero, Modena, 1973.
Santini Chiara, Il giardino di Verailles Natura, artificio, modello, Bologna, 2007.
Tacoli G., Alfonso Tacoli, Reggio Storia n. 93, 2001.
Tiraboschi G., Notizie biografiche e letterarie in continuazione della Biblioteca
Modenese del Cavalier Abate Girolamo Tiraboschi - Tomo II Volume 2, pag. 86 Tipografia Torreggiani e Compagni - Reggio E., 1834.
Zagari F., Paesaggi di città non Città - Quattro progetti di ricerca a cura di Giovanni Laganà, Libria, 2011.
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La Reggia che c’era… che c’è... e che non c’è
Giovanna Iori
Team didattico Educa il Luogo
Curioso titolo, ma è stata la prima frase che, incisiva e immediata, mi è balzata
alla mente (l’avrei lanciata come stimolo alla curiosità ad una delle mie scolaresche)
quando mi sono state richieste lezioni propedeutiche come avvio e accompagnamento di questo progetto.
Gli interventi avrebbero dovuto essere graduati in rapporto all’età scolare, ma
non potevano non avere una matrice comune.
Non mi spettavano né la descrizione della Reggia, né la storia di Carlotta e Francesco, se non nell’ambito dei matrimoni diplomatici in rapporti già allora europei,
né la descrizione dei Giardini né quella del percorso del Condotto della Vasca.
Come condurre i ragazzi alla percezione di un contesto complessivo e comprensivo dei vari elementi che hanno generato e modificato nel tempo quel particolare
fenomeno storico, sociale ed economico denominato “Reggia di Rivalta”?
Con quale percorso didattico, se pur breve, riuscire a far visualizzare e comprendere, secondo i canoni della logica geo-storica e della consequenzialità, il Tutto di
un apparato architettonico scenografico ed imponente, poi frantumato ma rimasto
un piccolo gigante capace di abbracciare nel tempo alternanze socio-economiche
sul territorio? E come contestualizzarlo correttamente nella sua complessità?
Un documentario televisivo potrebbe proporre una accattivante ricostruzione
computerizzata, con la magia delle sue linee sovrapposte. Ma sarebbe visione passiva.
Desideravo invece che gli studenti tentassero l’appropriazione di percorsi visivi
operativi e intellettivi insieme, seguendo una metodologia capace di armonizzare
‘sapere guidato’ ed esperienza concreta.
Uso dell’immaginazione e concretezza sono tipici dell’età: perciò occorreva ‘visualizzare mentalmente’ e ‘camminare storicamente’ lungo le tracce e i segni, ma
non a segmenti di conoscenza frammentati e distinti, bensì nell’ambito di una ‘percezione d’insieme’.
L’oggetto centrale di questo Insieme spazio-temporale è dunque la Reggia: al
tempo stesso visibile e invisibile, che c’era… che c’è… ma non più tutta nella sua
integrità architettonica e territoriale.
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Percorso didattico
Personalmente, come docente di Lettere, ho sempre sostenuto che storia e geografia non siano sezionabili in materie distinte se non in alcune loro parti. Ritengo
che la storia non sia Storia se non è studiata nell’intimo, profondo e concreto rapporto tra uomo e territorio. Ogni aspetto antropologico e ambientale concorre a
formare un intreccio indistricabile di consequenzialità e di relazioni.
Estrapolare gli elementi di indagine di un fenomeno e correlarli significa porsi in
atteggiamento attivo e dinamico di fronte e dentro all’oggetto di studio. Oggetto
che ha sì un suo contorno limitativo, tematico, ma che deve collocarsi in una contestualità più ampia.
Inoltre, data l’età dei soggetti, contemporaneamente pragmatici e immaginifici,
occorre stimolare una visibilità mentale tanto specifica quanto complessiva, giocando a connettere dati reali col supporto di una fantasia guidata e costruttiva.
Le procedure metodologiche e strumentali sono state pertanto le seguenti:
• uso delle immagini come supporto e possibilità di confronto, in una alternanza
di spiegazione tecnica e narrativa, di laboratorio guidato e di restituzione spontanea;
• due i perni di interesse: la Reggia e l’Acqua;
Fig. 1 Sezione pannello del percorso geostorico - Scuola media “Don Borghi” di Rivalta.
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• attenzione all’Acqua come elemento primario e trasversale a tutto il progetto,
sia nell’ambiente naturale che antropico;
• il Luogo visto in proiezione storico-sociale;
• lettura dei segni da riscontrare in chiave geostorica: perché la Reggia proprio a
Rivalta?, perciò dati storici, morfologia del territorio e le acque;
• Cartografia storica nelle sue nozioni di base;
• Acqua come bene portante, come energia ma anche come “lusso”;
• utilizzo dell’oggetto documentale: in aula riproduzioni di mappe e carte storiche
dei sec XVII-XVIII-XIX, di Carte tecniche del sec XX, di dipinti e affreschi, di foto
aeree e satellitari;
• promozione di un intreccio di esperienze, di concetti e di operatività, sia attraverso il laboratorio in aula, sia in fase di restituzione tramite elaborati realizzati
dagli allievi con gli insegnanti (Fig. 1-2);
• correlazione con gli altri soggetti portanti del progetto, stretta aderenza ai loro
percorsi evitando sovrapposizioni;
• interazione con i docenti delle singole classi.
Naturalmente tutto questo è stato variamente distribuito nelle classi e semplificato a seconda delle fasce d’età e in base ai prerequisiti notificati dagli insegnanti.
Inoltre poco è stato il tempo e molto potrebbe ancora essere approfondito.
Fig. 2 Sezione pannello del percorso geostorico - Scuola media “Don Borghi” di Rivalta.
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Del percorso didattico interdisciplinare che ho pertanto curato, dal titolo
“Reggia di Rivalta: dai Giardini alle Acque alla Cartografia storica”, propongo solo alcuni snodi esemplificativi:
La Reggia: perché e perché così?
Perché proprio a Rivalta?: intorno ad una Reggio di fine ‘600 incredibile ricchezza di acqua a cielo aperto, perciò possibilità di captarla, raccoglierla e deviarla per
il lusso e per l’ozio.
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Studio della Cartografia storica su una Mappa di E.Penaroli terminata nel 1696.
Morfologia del territorio: confronto con le Mappe e Orientamento.
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Esempio di relazioni tra eventi diversi e lontani, con tre documenti apparentemente dissociati. Prevale la Pianta di Reggio del Banzoli, datata 1720.
L’abbondanza di acque derivate dal Canale di Secchia, che si ramifica in tutta la
città, dà energia a innumerevoli mulini.
Per sua precisa volontà Lucrezia Borgia aveva introdotto in Reggio l’industria
della seta nel 1502. Avevano preso allora vigore anche i Mulini da Seta. La città
crebbe in fama e ricchezza e si ristrutturò anche urbanisticamente. La produzione fu
molto attiva, pur con alterne vicende, fino al 1787, trascinandosi poi fino al XX sec.
Reggio potè dunque essere scelta dalla coppia ducale che tenne corte dapprima
in Cittadella, ben visibile nella pianta del Banzoli.
In seguito, come collegamento sontuoso tra la Reggia e Reggio, venne abbellito
lo Stradone del Mercato (ora V.le Umberto) e fu ricostruito il Ponte sul Crostolo,
ornato dalle Quattro Statue delle Stagioni, ora situate nei Giardini Pubblici.
Su questi punti possono essere redatti interessanti schemi di relazioni.
22
“Rivalta delle acque”
bilancio del primo anno di esperienza
Simonetta Notari
Regione Emilia Romagna
Premessa
La possibilità offertami, come specificato nella premessa, dal Consorzio di Bonifica già impegnato in esperienze di questo tipo, di tradurre in un progetto didattico
la ricerca da me svolta sul percorso che le acque compivano nel 1700 per giungere
al Parco Ducale di Rivalta1, mi è parsa da subito molto stimolante. Nei contenuti
della ricerca c’erano infatti tutte le premesse per far conoscere questo particolare
percorso delle acque, far “immergere” i ragazzi in un luogo ricco di storia. Erano
ben visibili tracce del passato sia più nascoste, che arricchiscono il percorso legandolo ad una percezione di scoperta ed esplorazione, sia di maggiore evidenza quali
il Palazzo Ducale di Rivalta, il suo magnifico giardino segreto e la vasca Corbelli con
Villa d’Este.
Il percorso delle acque si snoda, infatti, all’interno di un paesaggio pedecollinare
ben conservato che alterna coltivi, boschi ripariali, vigneti, impianti di arboricoltura
da legno, case rurali, prospettive sulle prime colline ed appare ricco di spunti potenzialmente sviluppabili attraverso approfondimenti didattici. Anche questo aspetto
mi è parso particolarmente interessante: c’era spazio per temi afferenti a diverse e
discipline, per letture ed approfondimenti modulabili a seconda dell’età dei ragazzi
e dei bambini, mettendo in relazione paesaggio, storia e ambiente.
Personalmente poi la possibilità di non esaurire in un solo evento, organizzato
nel settembre 2012, tutto il lavoro svolto, unitamente all’interesse e allo stupore
riscontrato nelle persone che avevano avuto modo di partecipare alla prima esplorazione geostorica, mi hanno indotto a ritenere che questa particolare frequentazione
e lettura del territorio potesse costituire un punto di forza e di originalità sulla base
della quale elaborare la proposta didattica.
Si è quindi lavorato al progetto didattico per presentarlo alle scuole, realizzandolo a più mani. Si è deciso di proporlo prioritariamente alle scuole presenti sul territorio limitrofo al percorso ed ai monumenti in esso inseriti, articolando la proposta:
arricchendola di lezioni in aula, narrazioni, attività in biblioteca e tutto ciò che è
possibile leggere sulla proposta progettuale riportata in precedenza e sui resoconti
che seguono.
1
Di Reggio in Reggia La storia idraulica della Reggia di Rivalta: i canali, le vasche, le gallerie, le fontane
Comune di Reggio Emilia, Reggio Emilia, 2012.
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Alcuni dati
Il progetto didattico “Rivalta delle Acque”, come detto, è stato volutamente
proposto prioritariamente alle scuole limitrofe per territorio, al luogo in cui si snoda
il percorso ed in cui erano previste le varie attività ad esso correlate.
Alla presentazione, svoltasi nel mese di settembre 2012, anno fatto seguito le
adesioni per l’anno scolastico 2012/13 delle seguenti otto scuole:
• 4 Scuole dell’infanzia:
“Aquilone” di Rivalta, sezioni di 3, 4 e 5 anni;
“Gastinelli” di Coviolo con due classi, bambini da 4 a 6 anni;
“Vannina S. Ferrarini” di Quattro Castella, con una sezione;
“Sant’Ambrogio” di Rivalta, tutte le sezioni.
• 3 Scuole Primarie di primo grado:
“Ghiarda” con le classi II, III, IV e V;
“Rivalta” con due classi I e due classi III;
“De Amicis” di Cavriago con due classi IV.
• 1 Scuola Primaria di secondo grado:
“Don Borghi” di Rivalta, con due classi II.
I bambini ed i ragazzi coinvolti sono stati complessivamente 342.
Si sono tenute 9 lezioni in aula di cartografia storica e orientamento ai luoghi,
propedeutiche alle uscite ed anche sul tema delle acque e dell’energia.
I percorsi all’aperto, modulati con differenti lunghezze e gradi di difficoltà a seconda dell’età dei bambini ed adeguati alle varie esigenze dell’orario scolastico, dei
mezzi di trasporto ecc., svolti nell’arco della mattinata, sono stati 9.
I percorsi geostorici completi (da Puianello alla Reggia di Rivalta), effettuati
nell’intera giornata, comprendenti una sosta ed il pranzo alla vasca di Corbelli,
considerati in alcuni casi gite scolastiche, sono stati 4, di cui uno con due classi
contemporaneamente.
Le attività in biblioteca, rivolte ai più piccoli, son state 3.
A queste attività vanno aggiunte due uscite didattiche di accoglienza, effettuate
nel mese di ottobre 2012, per le classi prime degli Istituti di Istruzione Superiore “A.
Zanelli” e “B. Pascal”, rispettivamente con due classi ed una classe, con visita alla
mostra “La storia idraulica della Reggia di Rivalta, le vasche le gallerie le fontane…”
allestita nei seminterrati, al giardino segreto e al parco della Reggia di Rivalta. Sommando tutti i ragazzi partecipanti alle varie attività sopra descritte arriviamo a circa
400 presenze. Questi dati evidenziano come la proposta didattica sia stata accolta
positivamente dalle scuole del territorio e quanto ampi siano stati la partecipazione
ed anche lo sforzo organizzativo profuso nella realizzazione di tutto il progetto.
L’esplorazione di un luogo
Ritengo che uno dei punti di forza del progetto sia stata l’interdisciplinarietà,
l’approccio ad un luogo ed alla sua storia da più punti di vista.
Le diverse figure coinvolte, appartenenti ad enti ed associazioni oppure professionisti in diverse discipline, ognuno con le proprie capacità, professionalità, esperienze e competenze, hanno reso possibile realizzare questo complesso ed articolato
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progetto didattico che prevedeva lezioni in aula, esplorazioni sul territorio, momenti
conviviali, merende, laboratori, narrazioni, visite guidate. Il tutto per “immergersi”
il più possibile in questo luogo, cercare di comprenderne le connessioni, creando
relazioni tra passato e presente.
L’interdisciplinarietà e la ricchezza di approcci, armonizzati tra loro, ha reso particolarmente gradita la proposta, come spesso emerge dalle considerazioni scritte
delle insegnanti che hanno partecipato al percorso didattico.
Un secondo dato significativo emerso è stato lo stupore, la sorpresa di scoprire
luoghi ricchi di storia e bellezze naturali proprio sull’uscio di casa, o meglio, della
scuola, l’avvicinarsi alla realtà di un territorio noto ma inesplorato.
La visione di paesaggi, ambienti, manufatti storici, piante, impronte di animali,
briglie, casse di espansione, tracciati in connessione con la città, di tutto questo si è
fatta esperienza lungo i percorsi. Quello stesso stupore e soddisfazione che io stessa
avevo provato durante la mia ricerca, componendo tutti i tasselli del percorso delle
acque, ritrovando i manufatti, i segni del passato collocati in un contesto ambientale di pregio.
Il bisogno che hanno i bambini di percorrere spazi naturali, di toccare, vedere,
ascoltare, osservare, riconoscere, orientarsi in ambiti naturali, è emerso più volte
durante i tragitti. Vincere un po’ di stanchezza, misurarsi con l’esperienza di un
cammino più lungo del solito, vedere sulla mappa quanto manca alla Reggia, punto
di arrivo, da dove si è partiti, dove ci si trova in un dato momento… anche questo
è stato laboratorio didattico. Ad ogni bambino era stata fornita la stampa di una
foto aerea a colori con evidenziati il tracciato delle acque in azzurro e quello da
percorrere a piedi in rosso.
Lungo il cammino ha suscitato entusiasmo, ed invidia, nei compagni, il rinvenimento di un cranio di capriolo. Ha dato soddisfazione il riconoscimento di una
pianta di biancospino, messa in relazione con il labirinto, presente all’interno del
Parco Ducale, realizzato con questa stessa specie. Ricollegare il presente con il passato, riconoscere e riconoscersi nei luoghi (“Ma qui è dove abita mio nonno!” “Qui
vengo con mio papà”), nei nomi (“Io mi chiamo Carlotta” “Mio papà si chiama
Francesco”). E ancora: comprendere la differenza tra una briglia ed una cassa di
espansione, tra un canale ed un corso d’acqua naturale, tra un impianto di arboricoltura da legno ed un bosco, la differenza tra un percorso ciclopedonale ed un
sentiero, tutte queste conoscenze sono state acquisite durante le uscite.
Le sollecitazioni e la curiosità dei ragazzi si è manifestata a volte con domande
e risposte inaspettate e buffe: davanti ad una quercia secolare, dove facevo notare
la ramificazione non potata, il portamento maestoso, un bimbo mi chiede: “Quanto pesa?” Di fronte ad una pianta di ciliegio chiedo: “Che albero potrebbe essere
questo?” Aggiungo: “É un albero che fa frutti molto buoni”. Risposta: “Un mandarino!” Ancora di fronte ad un ciliegio, questa volta con i frutti immaturi, un bimbo
risponde: “É la pianta dei piselli!” Anche il labirinto presente nel parco storico ha
suscitato molta curiosità: “Se uno rimaneva chiuso nel labirinto cosa succedeva?”;
“Ma nel labirinto si nascondevano i ladri?”; “Quanto erano alte le siepi?” e via
chiedendo.
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Le pause per la sosta e il ristoro, avvenuti principalmente alla vasca di Corbelli,
luogo particolarmente suggestivo, hanno costituito momento di riposo ma anche
di socializzazione all’interno dei gruppi classe: un ragazzo schivo che normalmente
non mangiava in presenza dei compagni, in quell’occasione ha condiviso il pasto.
Un'ulteriore opportunità offerta, alle scolaresche che hanno aderito al percorso
geostorico completo, è stata quella di poter visitare Villa d’Este. A questo proposito
va rivolto un ringraziamento particolare al signor Rino Marastoni, attuale proprietario della villa, che sempre disponibile e collaborativo, ha permesso l’accesso, non
solo al punto sotterraneo in galleria dove l’acqua giunge ad alimentare la Vasca,
come concordato per il progetto, ma anche all’interno della villa e dei suoi giardini,
altrimenti non fruibili al pubblico.
Merita poi una sottolineatura particolare l’indispensabile lavoro svolto dalle maestranze del Consorzio di Bonifica, senza il quale non sarebbe stato possibile dar
corso a queste attività a cielo aperto. Il rigido inverno, che ha arrecato seri danni alla
vegetazione, unitamente alla piovosità eccezionale registrata nella primavera 2013,
avevano reso impraticabile buona parte dei percorsi, solamente attraverso i ripristini
e le manutenzioni operate è stato possibile garantirne la fruizione in condizioni di
sicurezza anche per i bambini più piccoli.
Fig 1 Il torrente Crostolo. Foto S. Notari
Fig 2 Lungo il condotto della Vasca.
Foto S. Notari
Fig. 3 Lavori lungo il percorso. Foto S. Notari
Fig. 4 Scaletta in legname realizzata per rendere
più agevole il cammino. Foto S. Notari
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Fig. 5 (a-b) L’arrivo alla Vasca di Corbelli. Foto S. Notari
La festa finale di restituzione
La giornata di restituzione finale del progetto si è svolta sabato 8 giugno nella
bella cornice della Reggia di Rivalta e del suo parco. Numerose le presenze nonostante molte scuole avessero terminato le lezioni ordinarie, si è registrata la partecipazione anche da parte di genitori e famigliari.
In quella occasione è stata allestita una mostra, nei seminterrati della Reggia,
con gli elaborati realizzati dalle varie classi partecipanti. Il contributo fornito è stato
veramente significativo per ricchezza e varietà di realizzazioni.
Dal quaderno gigante, al plastico, alle mappe dei luoghi (declinate in vari modi
e realizzate con tecniche diverse e diversi contenuti a seconda dell’età dei bambini
e ragazzi), alle storie narrate attraverso i disegni, alle strutture ed oggetti realizzati
con la creta, il sughero, il cartone. L’acqua stessa unita a materiali naturali, rami,
foglie, sassi, ha permesso di realizzare ambientazioni. É stato presentato un video,
sono state scritte poesie. Abbiamo assistito ad un pullulare di realizzazioni e di idee.
Questa ricchezza creativa fa pensare alla profusione di stimoli forniti durante le lezioni e le narrazioni, nonché a quanto osservato o colto da sensazioni ed emozioni
percorrendo il luogo con attenzione e non solo attraversandolo.
Certamente è anche grazie alla guida delle insegnanti che questi stimoli sono
stati raccolti e concretizzati nei lavori predisposti per la mostra finale.
Fig. 6 La mappa del percorso del condotto della Vasca. Scuola elementare di Ghiarda classe II.
Foto P. Beltrami
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Fig. 7 La mappa del territorio limitrofo alla Reggia. Scuola dell’infanzia Gastinelli di Coviolo. Foto P. Beltrami
Fig. 8 Il plastico del percorso. Scuola elementare di Ghiarda classe III. Foto P. Beltrami
Nel corso della festa ad ogni scuola partecipante è stato consegnato, da parte
del Direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, uno zainetto, quale riconoscimento finale, contenente libri, lenti di ingrandimento, materiale divulgativo
relativo ad altri percorsi messi a punto dal Consorzio di Bonifica, materiale didattico
da utilizzarsi in classe, il tutto differenziato per livello scolastico.
Alla scuola elementare di Ghiarda è stata donata una macchina fotografica,
come premio speciale per aver partecipato al progetto con il maggior numero di
classi.
É seguita poi, organizzata per gruppi, la visita alla mostra degli elaborati di restituzione allestita nei seminterrati, mentre i rimanenti ragazzi e bambini erano impegnati in varie attività ludiche nell'area verde antistante la Reggia.
La merenda finale, offerta sotto la maestosa presenza del cedro del libano, vero
e proprio monumento naturale, ha concluso la mattinata in allegria.
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A conclusione di questo primo anno scolastico spero che questa esperienza possa ripetersi ed abbia permesso di mutare un luogo disegnato su una mappa, in un
luogo reale, del cuore.
Mappa
“Piatta come il tavolo
Su cui è posata.
Sopra di lei niente si muove
Né muta posto.
Sopra di lei il mio respiro umano
Non crea vortici d’aria
Né sfuma affatto i suoi nitidi colori.
Perfino i mari sono sempre amichevolmente turchini
Sui suoi bordi sdruciti.
….……..
Le foreste sono indicate da pochi alberelli
In mezzo a cui è impossibile perdersi.
…………..
Amo le mappe perché mentono
…………………….
Mi dipingono sul tavolo un mondo
Non di questo mondo.
W. Szymborska, 2012
Fig. 9 Festa finale. Foto S. Denti
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I bambini della Reggia
Romana Saccheggiani
Associazione Insieme per Rivalta
I bambini che si accostano alla Reggia nutrono grandi aspettative, nel loro immaginario la Reggia è il Castello delle fiabe, la Duchessa una vera Principessa e il
racconto della sua storia viene atteso con grande ansia; il luogo diventa quindi
magico, i seminterrati bui si trasformano in sotterranei ricchi di misteri da scoprire,
il passaggio segreto e la scarpetta ritrovata di Carlotta sorprese fantastiche.
L’arrivo è un momento importante, dopo tanta attesa, finalmente la Reggia, ma
quant’è grande, la corte che si apre davanti a loro è così grande che ci si potrebbe
perdere, il maestoso cedro e l’antico palazzo incutono un po’ di timore.
La situazione nuova crea nei bambini una reazione ambivalente: ne sono attratti
e al tempo stesso sono allertati dalla novità, vi è però la balia pronta ad accoglierli, la
sua presenza rassicura, con lei si imbastisce subito un dialogo, si crea una relazione
che li accompagnerà per tutta la durata della visita.
La balia della famiglia ducale, rimasta unica custode del Palazzo conserva gelosamente ogni segreto, possiede le chiavi di ogni porta, conosce ogni angolo più
recondito e può soddisfare la loro sete di curiosità.
La narrazione della storia di Carlotta e della Piccola Versaillés costituisce un momento privilegiato nella relazione coi bambini, ogni volta il racconto subisce dei
cambiamenti, vengono preferiti alcuni aspetti rispetto ad altri, viene modulata a
seconda della risposta dei piccoli ascoltatori, della loro età, della loro curiosità.
Chi narra non è solo un rappresentante della storia ma colui che collega i bambini ad essa: il bambino può vivere la sua piccola vita e insieme quella della storia,
allargando i suoi orizzonti umani, cognitivi ed affettivi. Il narratore non è indifferente ai suoi ascoltatori: con lo sguardo, la mimica del viso, il tono della voce (spia
delle emozioni che passano), la postura, tutto contribuisce a costruire l’evento/narrazione. Ciò che passa è una modulazione reciproca: il non verbale del narratore
e degli ascoltatori subisce degli aggiustamenti, delle richieste e delle risposte, delle
conferme e delle “carezze” reciproche. L’uno ha negli altri uno specchio e viceversa.
Ogni narratore sa bene che dopo il fascino del racconto niente rimane immutato: dal suo fulcro nasce l’attività, pensieri, disegni, animazione, piste, ricognizioni...
Molti bambini che già conoscono la Reggia, vengono coinvolti nel racconto divenendo a loro volta narratori, sperimentando un ambito comunicativo completamente nuovo, che li vede interagire coi compagni in modo privilegiato.
Immaginare come erano la Reggia ed i suoi magnifici giardini, immaginare le
dame e i cavalieri che l’abitavano, richiede tanta fantasia che solo la fascinazione
della storia può alimentare.
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La storia raccontata risveglia la memoria antropologica, ed è il percorso attraverso cui si forma l’identità personale e culturale dei bambini, renderli protagonisti attraverso esplorazioni, giochi e laboratori accrescere la loro autostima e la
loro autonomia.
Altre proposte legate al progetto sono state: i giochi d’acqua, l’esplorazione
dei giardini e la raccolta delle foglie per comporre un erbario.
Nella preparazione dell’attività dei giochi d’acqua un ruolo significativo assumono gli oggetti che fungono da contenitore e quelli che vi possono essere contenuti. Nel nostro caso i contenitori sono vasche trasparenti che rappresentano la
Gran Vasca di Corbelli, la fontana quadrilobata del giardino segreto, le fontane e
la peschiera dei giardini, tutto il percorso delle acque dalla Villa d’Este alla Reggia.
Gli oggetti destinati al travaso sono contenitori di recupero come imbuti, colini, bicchieri, spugne e vaschette che durante il gioco creano la suggestione degli
zampilli d’acqua delle fontane, dello scorrere dell’acqua lungo i canali e delle
cascatelle. Con piccole canne si può poi simulare la pesca dei pesciolini rossi nella
peschiera. Inutile dire che il gioco è piaciuto moltissimo, complice il caldo i bimbi
si sono potuti bagnare traendone anche sollievo senza infrangere regola alcuna.
Questa attività è stata proposta anche nella giornata finale di restituzione l’8
di giugno.
La raccolta delle foglie nel giardino segreto ha richiesto la preparazione in classe dei cestini destinati a contenerle, costruiti con cartoncino decorato dai bambini; i più grandicelli si sono dotati di contenitori ottenuti da vaschette di detersivo
per lavatrice con tanto di tracolla. Quanto raccolto è stato poi portato a scuola
per essere essiccato ed utilizzato per creare un piccolo erbario. I bambini della
sezione si sono prodigati nella cattura di piccoli insetti che hanno riprodotto in
disegni fantastici.
Non è stato facile da parte dei piccoli riconoscere piante e frutti, nonostante
l’aiuto di Simonetta che li accompagnava nell’esplorazione, essendo lei “un’esperta mondiale nel riconoscimento di foglie e piante”, alcuni di loro hanno confuso
le piccole noci col mallo ancora peloso con i kiwi, le ciliegie acerbe con i piselli…
sono stati molto carini e simpatici!
Tutti i bimbi della scuola dell’Infanzia Aquilone hanno portato alla Reggia una
barchetta colorata recante il proprio nome che alla fine della mattinata, prima del
saluto, hanno consegnato a Fabrizio perché la depositasse nella vasca quadrilobata del giardino segreto, quale segno della del loro passaggio alla Reggia.
Gianni, il nonno di Federico, ha filmato l’intera esperienza della mattinata
riproducendola poi in un dvd davvero bello e interessante proiettato durante la
mostra dell’8 e 9 giugno.
I bambini più grandicelli della scuola primaria di Rivalta hanno sperimentato la
proposta di ricalco a cera delle foglie raccolte: ponendo sotto il foglio di carta la
foglia appena raccolta ne hanno ottenuto il negativo, ricalcandola con il pastello
a cera, la foglia è stata poi fatta essiccare nella pressa e posta accanto alla sua
impronta.
Per l’occasione avevano imparato a memoria una poesia scritta dalla loro inse32
gnante che hanno recitato come ringraziamento, prima dei saluti; è stato un pensiero davvero gentile.
Per il saluto di commiato abbiamo regalato la medaglia “Da oggi sono anch’io
amico della Reggia” come segno di affezione ed appartenenza al luogo.
E’ stata un’esperienza davvero unica e poterla condividere con Simonetta e Stefano un regalo inaspettato.
Fig. 1 Accoglienza alla Reggia.
Fig. 2 Le ciliege nel giardino segreto.
Fig. 3 Giochi con l'acqua alla Reggia.
Fig. 4 Narrazioni.
Fig. 5 Disegni per l'erbario.
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Nei Giardini della Reggia di Rivalta ho trovato
Fig. 6 Schema per l'attività di ricalco ed erbario.
Fig. 7 Consegna delle medaglie. Foto Gianni Catellani
34
STORIE D'ACQUA
Ivana Iotti
Biblioteca San Pellegrino – Marco Gerra
Da diversi anni il palazzo Ducale di Rivalta ha accolto tra le sue mura, i suoi
seminterrati, i suoi giardini, bambini, adulti, anziani e tante scolaresche. Con interesse hanno ascoltato chi raccontava per Lui la sua storia, lasciando alla fantasia di
ognuno scoprire il bello del Palazzo laddove il tempo, le intemperie e le incurie delle
persone lo hanno distrutto. L'immaginazione porta ad intravvedere dame, cavalieri,
duchi e duchesse con i loro abiti eleganti e tutte le raffinatezze degli arredi di un
tempo passato, molto lontano dal nostro modo di vivere oggi. Questa suggestione
ha creato attenzione, interesse, curiosità e una gran voglia di far rinascere il Palazzo attraverso numerose iniziative organizzate durante questi anni. Non sono certo
mancati incontri con le scuole e proprio con loro quest'anno si è attivata una ricca
e fruttuosa collaborazione con la Biblioteca San Pellegrino Marco Gerra attraverso
il progetto "Rivalta delle Acque", che ha ricordato il Palazzo Ducale quando era
attraversato dall'acqua di canali, fontane e vasche che creavano la bellezza dei
giardini e non solo.
I bambini sono stati invitati in Biblioteca e per loro è stato creato un percorso che
può essere sintetizzato nei seguenti punti:
• Ad accoglierli una grande fontana costruita di veli, tulli e trasparenze, proprio
come i colori dell'acqua al cospetto della quale i bambini sono rimasti incantati
nell'ascoltare la lettura: una bella poesia sull'acqua per iniziare l'attività della
mattinata.
• Successivamente ogni bambino con entusiasmo ha potuto mettere alla prova la
sua fantasia con una gara di parole che avevano per tema l'acqua in tutti i suoi
significati presenti e passati.
• Attraverso un magico filo azzurro, ho costruito tra i libri un percorso che è stato
via via svelato ai bambini, curiosi di scoprire cosa si nascondesse nei pacchetti
colore dell'acqua che, arrotolando il filo, ogni tanto comparivano tra gli scaffali.
• I tanti pacchetti ritrovati sono stati aperti dai bambini; in essi vi erano storie,
fiabe e racconti letti poi ai piccoli partecipanti incuriositi.
• L'attività si è conclusa con la caccia al tesoro tra gli spazi della biblioteca: i bambini gioiosi hanno trovato un grande sacco pieno di libri, che raccontano di acqua, fiumi, laghi, mari, fontane... e la possibilità di portare a scuola quei libri da
leggere, ascoltare e consultare, per permettere ad ognuno di loro di accrescere
la consapevolezza, la conoscenza e quindi l'amore per un bene prezioso come
l'acqua.
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Fig. 1-2 L'attività in biblioteca: Manutenzione e Percorso guidato dal filo azzuro.
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Scuola dell’Infanzia Statale “L’Aquilone”
“Rivalta delle acque”
Percorsi di sensibilizzazione, conoscenza e conservazione dell’ambiente.
“Rivalta delle acque” nasce dalla partecipazione della scuola dell’infanzia statale
L’Aquilone ad un progetto che mira a sviluppare, anche nei bambini più piccoli, la
sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente naturale e la conoscenza del patrimonio storico, culturale del territorio.
Il progetto ha permesso ai bambini di scoprire ed ammirare i “tesori” del territorio ed in particolare della Reggia di Rivalta, attraverso la strutturazione di diversi
percorsi di gioco. A partire dalla narrazione della storia di Carlotta e della nascita
della Reggia, avvenuta nella suggestiva cornice dei sotterranei, hanno preso corpo
tre percorsi di esplorazione e sperimentazione:
• I giochi d’acqua e realizzazione di barchette da porre all’interno della vasca quadrilobata del giardino segreto.
Giorgio: “Io ho preso l’acqua da dare ai pesci rossi. La Romana ha messo l’acqua
nelle bottigliette da portare a scuola”
Samba: “C’era anche una fontana grandissima e Fabrizio si è tuffato e ha messo
dentro la nostre barchette”
Giorgia: “In mezzo al giardino c’era una grande vasca dove un signore coraggiosissimo è sceso con la scala a mettere le barchette nell’acqua”
Marilena: “Se piove la vasca diventa grande”
Martina: “… Se piove tanto le barchette affondano”
Filippo F.: “Secondo me non affondano, le barchette sanno stare a galla, non
vanno sotto”
• La scoperta del giardino segreto con raccolta di materiali naturali per la realizzazione di un erbario.
Martina: “E’ un posto speciale, un giardino segreto che nessuno può scoprire ed
è dietro la Reggia”
Giorgia: “Lo devi coprire se no si vede e si scopre”
Marilena: “Il segreto si può solo scoprire piano, piano, è il presidente della Reggia che lo scopre… lui lo deve sapere dove è il giardino!”
Martina: “Abbiamo preso le foglie degli alberi”
Marilena: “Le abbiamo trovate per terra, non le abbiamo strappate perché sono
delicate e preziose”
Giuseppe: “C’era l’albero delle pere, c’erano le pere piccole attaccate”
Erbolina: “Stanno crescendo!”
Nicolò: “Speriamo che venga bel tempo!”
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Filippo F. “Un albero aveva i buchi del picchio, li fa con il suo becco appuntito”
Martina: “Noi avevamo dei cestini dove abbiamo messo le foglie degli alberi e
le ciliege”
• L’utilizzo di strumentazione di base quali retini, palette, lenti d’ingrandimento,
per approfondire le osservazioni e conoscenze sul mondo degli insetti.
Fig. 1 Cestini per la raccolta degli insetti. Foto P. Beltrami
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Fig. 2 Disegni degli insetti raccolti. Foto P. Beltrami
Fig. 3 Fabrizio nella vasca che "vara" le barchette. Foto Gianni Catellani
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Scuola dell’Infanzia "Vannina Saracchi Ferrarini"
di Quattro Castella
di Erica Pedretti
L’acqua
Il progetto educativo di quest’anno è stato promuovere la crescita personale di
ogni bambino e ogni bambina attraverso sperimentazioni originali e insolite rivolte
alla scoperta del territorio e di se stessi.
Creare un legame con il territorio aiuta il bambino a sviluppare un senso di appartenenza e rispetto per la natura, ad accrescere le sue conoscenze ed allargare i
propri orizzonti alla ricerca di autonomie personali che lo facciano sentire sempre
più parte del mondo che lo circonda in modo unico e irripetibile.
È nato così l’interesse delle insegnanti nell’accompagnare i bambini e le bambine lungo esperienze d’esplorazione alla riscoperta di curiosi e insoliti luoghi partendo dalla scuola fino ad arrivare ad aprirsi ai paesi limitrofi come Puianello e Rivalta,
per creare un collegamento fra il proprio territorio, Quattro Castella e dintorni e la
risorsa che lo ha reso possibile è stata l’acqua.
L’acqua nelle sue più svariate forme e possibilità; l’acqua come elemento educativo da promuovere nelle più sane e semplici esperienze: dal camminare nelle
pozzanghere, al risalire la corrente lungo il percorso di un ruscello, al passeggiare
lasciandosi accompagnare da un corso d’acqua.
Tutto è diventato stimolo, spunto per coinvolgere i bambini in esperienze originali e ricche di elementi didattici tesi a maturare le conoscenze, gli interessi del
gruppo e quelli di ciascuno. Partendo dall’ interesse dei bambini rivolto al tema
dell’acqua è stato pensato un percorso in grado di crescere di dimensioni e coinvolgimenti.
In questo progetto l’acqua rappresenta la vita, lo scorrere del tempo e la crescita;
l’acqua viene intesa come compagna di giochi, amica da seguire e interpretare, elemento significativo da ascoltare e così come il bambino cresce nelle esperienze della
vita quotidiana l’acqua aumenta e si trasforma in torrente, fiume, lago.
La crescita dell’acqua viene interpretata anche come crescita personale, dove tra
gocce di esperienze e gocce di conquiste i bambini e le bambine hanno la possibilità
di assimilare il presente e costruire le basi per il loro futuro.
Dopo le prime esplorazioni nel nostro comune, il percorso ci ha portati ad
un’uscita didattica presso la Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra di Reggio Emlia.
La bibliotecaria signora Ivana Iotti ci ha accolti con una cascata di sorprese conclusasi con una caccia al tesoro fra gli scaffali del reparto dedicato ai bambini.
Seguendo il filo azzurro, il corso d’acqua per l’appunto, i bambini e le bambine
hanno scovato diversi libri sul tema dell’acqua e gli indizi per il gran tesoro finale…
un sacco pieno di storie d’acqua!
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Il percorso in biblioteca ci ha portati a pensare ad un vero cammino lungo un
corso d’acqua e abbiamo trovato risposta al nostro interesse nel progetto “Rivalta
delle Acque” proposto dalla Bonifica dell’Emilia Centrale in collaborazione con la
Regione Emilia Romagna e l’Associazione Insieme per Rivalta.
Partendo dalle Forche di Puianello i bambini e le bambine si sono avventurati
nella natura del territorio seguendo il percorso del Condotto della Vasca fino a
raggiungere la Gran Vasca di Rivalta, luogo dove hanno sperimentato alcuni giochi
d’acqua immersi nel suggestivo paesaggio di Villa d’Este.
Esplorare il territorio significa accrescere i proprio orizzonti alla ricerca di autonomie personali, significa riscoprire, attraverso i segni del passato, la propria storia
e le proprie origini.
Fig. 1-2 Giochi con l'acqua alla vasca di Corbelli.
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Scuola dell’Infanzia "Carlo ed Elena Gastinelli"
di Coviolo
Cinzia Stranieri
Sezione Grandi
Abbiamo partecipato a questo progetto quasi per caso,spinti dalla voglia di uscire dopo un lungo inverno che quasi sembrava non finire mai.
Una passeggiata nel territorio , una boccata d'ossigeno... niente pretese culturali
o pedagogiche... eppure, arrivati alla Reggia, la nostra attenzione è cambiata di
colpo,quasi per magia : per la preparazione di chi ci ha accolto,per l'attenzione verso i particolari,per la storia di Carlotta e della sua famiglia,per l'alone di mistero che
sempre avvolge le abitazioni storiche,per la documentazione che ci è stata fornita
dalla bonifica e il territorio.
Quel territorio che, se pure a due passi da casa,a volte non lo si conosce come
valore storico e culturale della nostra terra.
Grande attenzione e partecipazione da parte dei bambini e quasi incredulità
dei loro genitori che mai avrebbero pensato che una passeggiata a quel "rudere"
avrebbe poi avuto un riscontro così grande a casa nei racconti ricchi di particolari e
di valenza emozionale da parte dei loro figli.
Fig. 1 La mappa del territorio.
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Fig. 2 Nel Giardino Segreto.
Fig. 3 Visita al plastico nei seminterrati.
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Istituto Comprensivo "Don Borghi" Rivalta
Scuola Primaria di Rivalta
Silvia Pighetti
Nella scuola primaria di Rivalta il progetto sulle acque della Reggia ha interessato
le due classi prime e le due classi terze che, partendo da esperienze diverse hanno
unito i loro elaborati in un progetto comune dove oltre alle acque e alla storia di
Rivalta si è progettato un nuovo giardino per la Reggia che, fondendo la storia passata a quella presente, raffigurasse tutto ciò che per i bambini è stato importante
imparare.
Alla fine del percorso, ogni classe ha scritto alcune riflessioni sul progetto, ho
unito gli elaborati creando un unico testo che raccontasse il percorso svolto dalle
quattro classi.
“Noi di terza la Reggia la conoscevamo già perché ci andiamo con i nostri genitori, con il campo giochi o perché ci abitiamo vicino, alcuni bambini di prima
invece non c’erano mai stati. Quest’anno abbiamo lasciato a loro la scoperta della
Reggia e dei suoi segreti e noi, che ormai siamo grandi, abbiamo studiato la storia
e la geografia del posto occupandoci soprattutto delle acque che raggiungono la
reggia partendo dal Crostolo per poi arrivare alla vasca di Corbelli attraverso un
canale fatto costruire da Carlotta, abbiamo completato il nostro lavoro studiando
la storia di Reggio Emilia e quella di Rivalta per capire come mai è nata la Reggia e
come mai ora è così”
“Per noi bambini di prima questo è stato il nostro primo progettone alla scuola
elementare, eravamo un po’ preoccupati però è stato bello lavorare in gruppo, fare
tanti disegni e, quando siamo andati alla Reggia, c’erano due signore:una raccontava le storie di Carlotta e l’altra era esperta di piante. É stato tutto bello: il giardino,
il plastico della Reggia, le segrete, ma soprattutto è stato bellissimo vedere che
Carlotta era una Cenerentola che ha perso la scarpetta e l’ha lasciata nel passaggio
segreto”
“In terza abbiamo studiato che l’acqua è importantissima perché con il ciclo
dell’acqua è nata la vita, ma Carlotta non la usava per vivere, la usava per avere un
giardino come quello di Versilles che era proprio un giardino da regina. La dottoressa Iori, prima che iniziassimo le ricerche di gruppo, ci ha raccontato la storia di
Rivalta attraverso le carte geografiche, ce n’era una con tantissimi corsi d’acqua che
mostrava tutte le acque di Reggio Emilia e provincia. Era una carta storica che a noi
è servita per capire le differenze tra carte storiche e moderne”
“Noi di prima abbiamo imparato a conoscere la Rivalta dove viviamo, abbiamo
fatto un plastico con tutti i negozi, la chiesa e la scuola di Rivalta, ci abbiamo messo
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anche la scuola materna. Poi nel nostro plastico i bambini di terza ci hanno messo
il loro disegno della Reggia che non era costruito come il nostro (“in prima hanno
creato un plastico” n.d.r.), ma era solo un disegno però era bello perché era fatto
con i pennarelli e poi i bimbi grandi disegnano bene.”
“Fare questo progetto è stata una grande idea, è stato divertentissimo lavorare
in gruppo e metterci a ferro di cavallo così che ognuno potesse dire le proprie idee
per creare il giardino. La lezione della dottoressa Iori è stata molto da grandi e dà
lì abbiamo capito che stavamo per fare un progetto molto serio. Il nostro librone
era davvero gigante, ma doveva essere così perché dentro c’erano i nostri scritti e i
disegni dei bimbi di prima e poi perché partendo dal Po e dalla nascita della Pianura
Padana arrivava fino ad oggi… un sacco di tempo!”
“Anche a noi di prima è piaciuto molto vedere la Reggia e disegnarla, soprattutto ci è piaciuto scoprire com’era quando c’erano i contadini.”
Una bambina ha detto che da grande diventerà la custode della Reggia e prenderà il posto della signora Romana, un altro bimbo andrà invece ad aiutare la bonifica a tenere in ordine tutte le acque di Reggio Emilia ed infine c’è chi si è proposto
come giardiniere per il giardino segreto, ma solo se anche lui potrà lanciare le barchette nella fontana quadrilobata.
Da questi piccoli spunti penso si possa capire quanto è stato importante per i
bambini svolgere questo percorso che li ha arricchiti, li ha fatti sentire non solo parte
di una classe, ma più in generale parte di una scuola dove le conoscenze s’intersecano e i bambini di terza imparano dai bambini di prima così come quelli di prima
imparano da quello di terza. A me come maestra ha permesso d’approfondire alcuni punti del programma che altrimenti sarebbero stati molto meno interessanti e
significativi, avere la possibilità di visitare il proprio territorio, di vedere e toccare con
mano la storia da cui proveniamo aiuta a sentirsi maggiormente parte della stessa
comunità in cui si vive e aumenta il senso di responsabilità verso il proprio territorio
e la propria storia.
Ringraziamo chi ci ha aiutato nella realizzazione del nostro progetto, chi ci ha
accolto alla Reggia, chi è venuto in classe a farci una bella lezione sulle carte geografiche e chi ci ha accolto con gioia l’8 Giugno per la festa finale alla Reggia
permettendoci anche di posare insieme a Carlotta per una fotografia che rimarrà
l’immagine conclusiva di questo anno scolastico.
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Fig. 1 Il quadernone.
Fig. 2 Visita alla mostra.
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Scuola Primaria "Ghiarda"
Mariapaola Moscatelli
Insegnante
Siamo una piccola realtà: 5 classi con circa 100 bambini in totale. La nostra scuola è situata nel paese di Rivalta in località Ghiarda e da essa prende il nome. Per chi
la raggiunge è facile da individuare: basta oltrepassare il paese di Rivalta e lasciato
sulla destra San Rigo ci si imbatte in una curva, lì sorge la nostra scuola. Dietro di
essa si aprono i campi. Il plesso costituisce l'unica opportunità per il territorio di una
scuola funzionante a tempo pieno, i bambini che la frequentano arrivano per lo più
dai paesi di Rivalta e di San Rigo.
Abbiamo partecipato fin dalle prime riunioni di presentazione del progetto delle
acque con alcune insegnanti, che poi si sono fatte portavoce a tutto il corpo docente della scuola delle proposte che via via stavano nascendo. All'inizio siamo state
piacevolmente conquistate dalla possibilità che si apriva: parlare in classe del nostro
territorio con l'opportunità di avvalersi gratuitamente di esperti. Ci veniva data la
possibilità di costruire il nostro percorso didattico e di richiedere degli interventi mirati su argomenti che intendevamo approfondire con i bambini. Potevamo usufruire
di una rosa di validi esperti per analizzare, con l'aiuto di uno sgardo competente, il
territorio di Rivalta e le sue acque sotto vari aspetti: storico, naturalistico e idraulico.
Quattro classi hanno aderito al progetto ed hanno iniziato ad elaborare delle proposte inerenti alla programmazione annuale di discipline diverse: storia, geografia,
scienze e italiano. Sulla base delle nostre domande si sono fatti i giusti abbinamenti
con l'offerta dei vari enti coinvolti e siè dato inizio ad una progettazione condivisa.
Con l'autunno una classe aveva già iniziato le prime esplorazioni del rio della vasca,
a primavera le classi hanno accolto gli esperti e poi con loro abbiamo effettuato le
uscite. Tanta è stata la meraviglia dei bambini e nostra, nel conoscere pezzi di territorio di autentica bellezza, mai neppure intravisti al di là dei nostri abituali percorsi.
Ogni gruppo ha poi realizzato un prodotto da esporre nella mostra finale allestita
nella Reggia, ogni classe era in fermento, c'era un continuo brulichio di idee e di
proposte. In quell'oggetto si è concretizzato l'insieme di conoscenze ed esperienze
vissute.
É stata una proposta molto gradita dai bambini, dalle loro famiglie e da noi insegnanti; ha puntato l'attenzione di tutti sulla ricchezza celata dal nostro territorio e
sulla necessità di farsene carico per conservarla, preservarla e assaporarla.
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Fig. 1-2 Disegni del Labirinto e del Giardino Segreto.
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Istituto Comprensivo "Don Dossetti"
di Cavriago
Cavecchi Marina, Gasparini Rosamary, Tagliavini Francesca
Scuola primaria classi IV A – C
Immersi nel cuore di una natura distante dai rumori e dai ritmi della città, ci siamo incamminati fra campi, sentieri, boschi, vigneti e argini impervi e “segreti” per
renderci conto che a due passi dalle nostre consuetudini di uomini del 2000, evoluti
ed eruditi, c’è la nostra povertà di comunione con il paesaggio, con i suoi tempi, la
sua storia, i suoi bisogni, talvolta irruenti, da regimentare.
Allora il nostro camminare di piccoli esploratori con la testa fra videogiochi e
figurine, ha assunto la connotazione di “percorso” verso un’educazione civica in
senso lato, verso la cittadinanza attiva di chi ricostruisce, immagina, rielabora, si
immedesima nelle proposte, complice il nostro entusiasmo bambino, la nostra voglia di giocare a tutti i costi, di ballare con Carlotta, di incontrare i suoi cortigiani e
ripensare la vita della corte settecentesca, come se fosse ancora presente.
La cartografia di quella “piccola Venezia” nostrana studiata sui banchi di scuola
grazie alla professoressa Giovanna Iori, ha preso corpo durante la passeggiata bucolica con Simonetta Notari e Stefano Denti che ci hanno introdotto alle “magie”
dell’ambiente del lungo-Crostolo. Ci hanno permesso di giocare con quel paesaggio che, nell’avvicinarci alla Vasca di Corbelli prima e alla reggia poi, si immergeva
sempre più nella storia di chi lo aveva trasformato e plasmato per le proprie esigenze. Infine abbiamo incontrato Romana Saccheggiani che ci ha presentato i padroni
di casa, Francesco e Carlotta, per vivere qualche ora nei loro spazi, immaginando lo
sfarzo di una quotidianità così diversa dalla nostra.
Studiare, giocare, immaginare e rielaborare sono state le tappe di questo viaggio
nelle umane vicende di altri tempi, che un po’ sono diventate anche le nostre in un
continuum spazio-temporale, che ci ha resi un po’ più consapevoli del nostro essere
attori nel territorio e nel divenire dell’uomo.
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Fig. 1 Lungo il condotto della Vasca.
Fig. 2 La fontana del Giardino Segreto.
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Istituto Comprensivo "Don Borghi"
di Rivalta
Paola De Iuliis
Scuola Secondaria Classi II A - B
Nel corso dell'anno scolastico 2012-13 la Scuola Secondaria Don Pasquino Borghi ha accolto la brillante proposta riguardante un Progetto denominato "Rivalta
delle acque" partecipando con le classi II A e II B.
I referenti dell'attività progettuale sono stati il prof.Maurizio Vecchi, prof.di Tecnologia e vice-preside e le insegnanti di lettere prof.sse Elisa Cuccia e Paola De Iuliis.
Le classi hanno affrontato una lezione di cartografia e di storia realizzata dalla
prof.ssa Giovanna Iori e dallo storico Antonio Canovi.
Durante la lezione sono stati forniti strumenti visivi e approfondimenti contenutistici degni di nota che, uniti alla competenza e alle capacità di coinvolgimento dei
relatori, hanno reso veramente significativo il percorso connotandolo per chiarezza
e qualità.
Tali stimoli sono stati successivamente sviluppati nei vari ambiti disciplinari sfociando nell'acquisizione di un discreto corredo concettuale riguardante il percorso
delle acque che giungevano dal torrente Crostolo fino al Parco Ducale.
Dopo la lezione frontale i ragazzi hanno finalmente realizzato la loro prima
“passeggiata geostorica”, il giorno 8 maggio 2013 per la classe II B e il giorno 15
maggio per la II A.
Ad accogliere le classi la puntuale e preziosa disponibilità della dott.ssa Simonetta Notari unitamente al passo sicuro e competente del referente della Bonifica,
Stefano Denti.
Vivo l'interesse dimostrato dai ragazzi che hanno potuto applicare le competenze apprese e immergersi in una natura inimmaginabile!
Cinque chilometri pieni di...manufatti settecenteschi: chiaviche, scaricatori
idraulici, gallerie sotterranee, la stessa Vasca di Corbelli, vasche, fontane.
Gli alunni sono partiti da Puianello e hanno fiancheggiato il Crostolo, divisi in
piccoli gruppi e, con compiti precisi e specifici, hanno iniziato ad esplorare il territorio.
Un gruppo aveva il compito di disegnare, uno di selezionare foglie e procedere
successivamente alla loro classificazione, uno di rilevare gli elementi urbanistici, un
gruppo doveva realizzare fotografie, un gruppo infine doveva seguire la via dell'acqua.
Colori, profumi, sensazioni... uniti a storia, arte, architettura, botanica, scienze,
tecnologia, geografia... era tutto un pullulare di emozioni che si intersecavano, di
esperienze che si confrontavano.
All'ora di pranzo una sosta a Villa d'Este, già Casino La Vasca, residenza estense.
Il pasto, organizzato dall'Associazione “Insieme per Rivalta”, unitamente alla
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deliziosa e piacevole compagnia della sig.ra Romana Saccheggiani, ha allietato la
compagnia, stanca e desiderosa di ristoro.
Che piacevole allegria, che camminate, che paesaggi... tutto appariva nitido ora
e... soprattutto era diventato il nostro luogo del cuore mentre prima era solamente
un'anonima costruzione.
Ora il “vecchio edificio” ha acquisito un nuovo significato.
Non vediamo più una vecchia casa, ma Versailles.
Non vediamo più qualche vigneto o un pozzo, davanti a noi abbiamo gli splendidi giardini di Carlotta, opere di alta ingegneria idraulica e validi elementi architettonici di chiara impronta settecentesca.
Tutto ormai ha assunto nuove sfumature ed ecco ha un significato particolare:
la nostra Reggia!
Il giorno 8 giugno 2013 abbiamo avuto la possibilità di presentare il nostro lavoro anche all'interno degli spazi espositivi approntati nei locali della Reggia:
un grandissimo cartellone, comprendente la nostra esperienza realizzato unendo varie specificità disciplinari e la nostra piccola selezione di poesie realizzate dai
ragazzi avente per titolo “Poetando in reggia”.
Auspicando una futura collaborazione per la realizzazione di ulteriori percorsi,
cordialmente ringraziamo della splendida opportunità offerta ai nostri ragazzi.
Le parole dei ragazzi
Secondo me, questa gita è stata molto interessante ed istruttiva, dettagliata e
ricca di curiosità su una parte della nostra città che non conoscevo.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il numero di manufatti settecenteschi, oggi ancora conservati molto bene, e la loro ingegnosità. Grazie a queste
costruzioni semplici ma efficaci, l’acqua poté arrivare dal Torrente Crostolo alla Reggia di Rivalta, potendone anche controllare l’afflusso e facendo tornare al torrente
l’acqua in eccesso.
Sono rimasto colpito da come gli uomini del Settecento fossero tecnicamente
avanzati.
Nicolò Catalani
Questa uscita, secondo me, è stata molto istruttiva perché abbiamo appreso
molte cose riguardanti la nostra città, e in particolare i luoghi dove abitiamo noi.
Abbiamo seguito il corso del Condotto della Vasca, ed è stata una passeggiata
lunghissima, ma molto educativa. E’ stata l’uscita più bella che noi, II A, abbiamo
mai fatto; anche grazie alla visita guidata della villa Fuggi l’Ozio.
Gaddi Simone
Questa gita è stata molto importante per comprendere come l’acqua proveniente dal Crostolo riuscisse ad arrivare fino alla Reggia di Rivalta. La parte più suggestiva di questa uscita, secondo me, è stata quando abbiamo visitato la villa estense,
perché ho immaginato come trascorressero la vita tra tutte quelle stanze.
É stata una gita bellissima, in cui tutti si sono divertiti
Andrea Barozzi
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Poesia n. 1
Classe II A
Camminando nel sentiero
in mezzo al fango e al fieno
nel cielo svolazzava un uccello nero
e il fiume d’acqua era pieno.
Poetando in Reggia
Classe II A
La reggia è una vecchia costruzione
fabbricata in mattone
aperta al pubblico solo alle feste
la reggia era abitata dalla famiglia d’Este.
Arrivava l’acqua da Puianello
passando per chiaviche e ponti
essa arrivava tramite un piccolo ruscello
e giungeva nella reggia dei conti.
Nella reggia c’era un giardino segreto
era una piccola parte dell’immenso giardino
che aveva un finissimo pratino
nel giardino c’era un piccolo vigneto.
La storia di Carlotta e Francesco
Maria Chiara Fidone
Carlotta Anglae d’Orleans, giunta nel 1720
non la accettarono subito, perché parlava a tutti i venti
faceva feste e ricevimenti a tutt’andare
come fosse sempre carnevale.
Il suo naso aquilino rischiava di diventare
se il tabacco continuava a fiutare.
Costretta dal nonno re Sole a sposarsi
con Francesco, che per lei non era un gran da farsi.
Quando vide lo sposo aggiunse alla contrarietà la delusione,
poiché la sua bruttezza superava ogni previsione.
Dalla nostalgia si fece costruire una piccola Versailles dal giardino segreto
in cui vi era anche un fantastico vigneto.
Ebbero ben 9 figli, di cui alcuni son morti,
ebbero vita breve, ma con piacevoli conforti.
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La seconda A che in gita va
Siam partiti una mattina
per andare su in collina,
con un pulman piccolino
dal colore un po’ giallino.
Siamo arrivati alla partenza
ed è iniziata la sofferenza…….
camminando per ore ed ore
c’è venuto il batticuore.
Chi con foglie,
chi con le foto,
abbiamo tutti preso un bel voto,
chi con la carta,
chi coi colori,
abbiam viaggiato tra parti e fiori.
Camminando camminando
alle mucche siamo arrivati
e tanti storici manufatti
sono stati abilmente scovati.
Madame Carlotta schizzinosa
volle una villa strepitosa;
la fece innalzare nella “piscina”
perché dell’ozio era la regina;
stiam parlando della Vasca di Corbelli,
che al sol vederla fa rizzare i capelli.
Quando all’uscita siamo arrivati
eravamo tutti molto affamati,
ma per fortuna ci hanno aiutati:
abbiam mangiato pizza, gnocco ed erbazzone,
che ci hanno piacevolmente riempito il pancione.
Dopo il buon pasto che abbiamo gustato,
il bel momento abbiamo immortalato.
A questo punto ci mancava l’ultimo tratto
e alla Reggia siamo arrivati di scatto.
Una bella giornata abbiamo trascorso,
e per fortuna non ci è servito il Pronto Soccorso…!!!
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Francesco, Carlotta e la loro storia
Ginevra Vinceti
Con Francesco da Modena
Carlotta da Parigi
S’incontrarono a Reggio
con futura promessa.
Francesco e Carlotta
si prendono una cotta.
Carlotta odiava Reggio
perché diceva ch’era peggio
se lì doveva restare
Parigi doveva copia.
Lei giocava troppo
ma non faceva a botte
andandosene a galoppo
trottava tutta la notte.
Se fosse scomparsa
andandosene via
sarebbe riapparsa
lasciando una scia.
Francesco costretto
dovette sposarla
per non distrarla
la riportò a Parigi nel suo distretto.
A Modena e a Reggio
lo status di duchessa
la fece pensare peggio
si credeva una principessa.
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Acque in comune
“Rivalta delle acque”
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Incontri con pittori, poeti, lettori


Elenco pubblicazioni precedenti:
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La Reggia di Rivalta tra storia e
paesaggio. Reggio Emilia, settembre 2011
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La Tela delle Meraviglie. Reggio
Emilia, aprile 2012
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - Musica e cinema sotto le stelle.
Reggio Emilia, luglio/agosto 2012
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - La storia idraulica della Reggia di
Rivalta: i canali, le vasche, le gallerie, le fontane. Reggio Emilia, settembre 2012
• Associazione Insieme per Rivalta, Antica Vigna Estense Visite guidate, degustazioni e letture presso gli antichi filari di vite recuperati nel Giardino segreto della
Reggia di Rivalta. Reggio Emilia, giugno 2013
• Comune di Reggio Emilia, Di Reggio in Reggia - Sandroun Zigolla da Ruvelta.
Reggio Emilia, giugno 2013
Impaginazione e stampa
a cura del Servizio Comunicazione
del Comune di Reggio Emilia
finito di stampare nel mese di settembre 2013
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Acque in Comune Rivalta delle Acque