• • •• 1111111, 111~■•• -9-1 P11 A Anno VIII, N.' 6 _Domenica ABBIIONAMENTI NEL REGNO L 10 anno — 5 semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento spese postali a, 9 - Òo :c. [re )1e 50 . Uffizio — Luayartio Mvdio , .N.° i. Centesimi 10 il numero — Arretrato 20. I pagamenti non sono validi se non fatti contro ricevuta firmata dal Direttore propri duri° 21 Gennaio 1872 LA PROtlith DI PIA - à, 1kt ANNUNZI E INSERIONI Atti giudiziari, amministrativi e avvisi particolari ceni,. 25 per linea o spazio di litwa. Inserzioni dopo la firma del gerente ccut. 80 per linea o spazio corrispondente. Pago mem: <naie:pari y GIORNALE POLITICO UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE Avv. Gaetano Frediani. Pubblicazione Giovedì e Domenica Non si assume responsabilità che per le associazioni fatte all'uffizio del gionialo. 41 èe so Pisa , 20 genn to he 4 42 48 PARTE UFFICIALE NOTIFICAZIONE )nere narry 'COper )ne — i— onip — ... Il Sindaco di Pisa: - In conformità della deliberazione consiliare del 23 marzo 1871, approvata, dalla Deputazione provinciale il 6 maggio successivo, con la quale venne istituita una tassa per la difesa dell'Amo sulla proprietà fondiaria che non forma parte della massa imponibile dell'Arno e Serchio; Pubblica i ruoli dei contribuenti alla medesima per gli anni 1871 e 1872, resi esecutorj dalla R. Prefettura locaie, ed ostensibili presso la Cassa, comunale a datare dal 16 al 31 gennaio corrente, dalle ore 9 antim. alle ore 3 pom. dei giorni non festivi. Pisa; dal Palazzo comunale Li 15 gennajo 1872. L'incanto sarà aperto sulla somma conio sopra indicata, e l' aggiudicazione si farà sotto l' osservanza delle condizioni tutte contenute nel relativo quaderno d' oneri ostensibile in questa Segreteria. I concorrenti all' incanto, per esservi ammessi, dovranno nel giorno procedente presentare i consueti certificati di moralità e a' idoneità, e giustificare di avere depositato nella Cassa comunale, a garanzia dell' esatto adempimento delle condizioni cui viene subordinato l' accollo, la somma equivalente al decimo dell'importare dell' accollo stesso. Nell' aggiudicazione si osserveranno tutte le formalità volute dal vigente regolamento sulla contabilità generale dello Stato. Pisa; dal Palazzo municipale Li 16 gennajo 1872. Il Sindaco D. G. BIANCHI. • PARTE NON UFFICIALE Il Sindaco D. G. BiaNcin. "o, bis, iva- IL Silltiae0 Pisa Vista la deliberazione della Giunta municipale del 4 gennajo 1872; Visto il processo verbale di deserzione dell'incanto che doveva aver luogo il 16 detto; Rende noto: Nel giorno 27 corrente alle ore 11 antim. in una sala del Palazzo comunale ed alla presenza del sottoscritto si procederà per mezzo d' incanto ad offerte segrete alla vendita del Concime, ricavato dalla spazzatura delle strade e piazze; in cinque separati lotti come appresso: Lotto I. Massa di n.° 1 stimato L. 105, 40 • Ir. » 2 » 151,20 » III. » »3 120,96 » IV. »4 » 112,00 » V. » » » 5 » 180,00 Totale . L. 669, 56 T) I Ft I C> Interno. — Leggiamo nell'Opinione: Questa mattina (18) il Comitato privato della Camera dei deputati ha preso a discutere il progetto di legge intorno all'esercizio dello professioni di avvocato e procuratore. L'onorevole deputato Lenzi dichiara di accettare in massima il progetto, e si limita a presentare un articolo per mantenere i procuratori che esercivano in Roma avanti i tribunali della S. Rota e della Segnatura, il diritto di patrocinare avanti la Corte di cassazione; Della Rocca accetta pure il progetto in massima; è però contrario alta necessità dell'esame per esser inseriti() nell' albo dei patrocinatori, e vuole tolto ogni intervento dell' autorità gindiziaria nell'ordine degli avvocati. Di Rulinì raccomanda perchè siano mantenuti nella legge i principii di maggior libertà degli avvocati. Svolte alcune altro raccomandazioni e proposte dagli onorevoli Griffini, Farina Luigi, Sineo, Alippi, Serpi e Caruso, la discussione generale è chiusa, ed in seguito a mozione del deputato Corbetta, si approva il progetto demandando l'esame degli articoli alla Giunta. A comporre la medesima furono dal presi‘iente designati gli onorevoli deputati Caruso, Della Rocca, Ercole, Farina Luigi, Griffini, Lenzi, Oliva, Rudinì e Sineo. Il ministro della pubblica istruzione ha dato un nuovo riordinamento al servizio amministrativo del suo dicastero. Il personale dell' amministrazione centrale, che presentoMento faceva parte delle attribuzioni (lel sogretariato generale, pa,sser'a ad una dello divisioni del ministero, Io che permette al segretariato di attendere più liberamente alle sue importanti attribuzioni. Non è vero che fra i due gabinetti del ministro e del segretario generale esistesse un antagonismo, come si potrebbe credere dalle parole di qualche giornale, nè che l'uno o l'altro abbia passata la cerchia delle sue facoltà. Le misure prese non furono suggerite, da quanto sappiamo, che dal desiderio di distribuire più equabilmente i vani servizi. Il signor Ferrari, che adempieva le funzioni di segretario presso il comm. Cantoni, passò alla divisione 3.a soltanto perchè colla riforma, gli affari del segretariato generale, si rendeva superflua l'opera sua al segretariato stesso. Il gabinetto del ministro, col riordinamento che andrà in vigore, assumerà nuove attribuzioni, e crediamo che la biblioteca del ministero passerà sotto la sua dipendenza. Capo del gabinetto continuerà ad essere il cav. Galanti. — Si legge nel Roma di Napoli, del 18: Si è parlato d' una esecuzione capitale avvenuta a bordo del Vittor Pisani, che ora trovasi nei mari del Giappone. Ecco il fatto, stando a ciò che si narra in una lettera: a Manteneva severa disciplina nell' equipaggio della nave certo sergente di fanteria marina, nativo della Savoia, il quale, a motivo di sua fierezza e di violenza nei modi, era soprannamoto l' Orso. Contro lui sei marinai tramarono una vendetta. Decisero strangolarlo nel sonno; ed affidarono al capriccio della sorte la vita dell' inviso uomo. Fecero al tocco, e chi vinse, savoiardo anche lui, si tolse l' incarico di assassinare, l' Orso. • Vi riusciva. Il sergente una notte risaliva a bordo con la mente offuscata dai fumi del vino; cadde in profondo sonno; ed il marinaio che fu designato dal tocco ebbe l'agio di strozzarlo con una fune. « L' indomani il comandante apprese l'assassinio, e, volendo scoprirne l' autore, mise in riga tutti i marinai con la, minaccia di decimarli fra cinque minuti se il colpevole non si fosse palesato. « Allora l' omicida, o preso da timore, o che altro fosse, fece per uscire dalle file: ed i cinque complici si mossero istintivamente per trattenerlo. « Questo fu scorto dal comandante, che venne subito in chiaro delle cose. Epperò, radunato un Consiglio di guerra, l' uccisore s' ebbe condanna di morte, e gli altri quella dei lavori forzati a vita. « Poco dopo eseguivasi talo sentenza; e così l' assassino fu passato per le armi e. Estero. — Abbiamo da Parigi che il Ministro di finanza ha mandato venerdì a Berlino 84,000,000 in tratte, pagabili a brevi scadenze a Londra e in Germania. Questa somma soddisfa il primo pagamento che scadeva il 15. Una seconda consegna d'ugual somma avrà, luogo il 27 corrente poi pagamento che scade il 31. — Il - Temps riferisce: In vista della minac- cia della Prussia di costruire una ferrovia di concorrenza lungo la. Mosella, il Governo lussemburghese ha dovuto adattarsi di affidare le sue ferrovie ad una Società tedesca, garantendo alla medesima l'utile minimo. — Sir William Jeuner e il dott. Gall visitarono il Principe di Galles, a Sandringha.m, sabato sera. Trovarono la salute del Principe assai migliorata. Il Principe potè alzarsi ;nto, APPENDICE SCIENTIF ICA a spendere il tempo invano nel darmi ascolto; pure non posso dissimulare un certo tal (,ivale apprensiva riserbo, suscitato in me dalla persuasione, che arduo di molto è l' assunto Cui mi trovo impegnato. Che' io non dica - La Medicina legale nella scucii di Guirisprudenza , queste per formale piacenteria, è facile, o Signori di riti da_ lover. rendo [Io di ianereyitare v vennuovi per la ), DA )sti ,di ilsia si an che' fisica, >metri, all11111 Signori I. Certo egli è che le discipline scientifiche riescono utili alla pratica solamente quando, chi scrive, od a viva voce insegna, si fa precetto di stabilire in modo chiaro e netto, per quali motivi si ponga all' opera, e quale sia la meta che intende raggiungere. Un Decreto reale del 20 marzo 1870 chiama gli studenti di giurisprudenza ad udire un corso di medicina legale, con nozioni di pubblica igiene, svolto appositamente per essi, che sono obbligati altresì a dar prova di averne cavate profitto (Raccolta delle leggi e decreti del Regno italiano n.(i 5574, o* Gazzetta Officiale 1870, - aprile n.° 101). Alle relazioni che cotesto insegnamento si ha con quello di cui sone titolare alla facoltà di medicina, debbo io l'onore di trovarmi oggi qui alla presenza di eletto uditorio. E per quanto il mio cuore ne goda, e porti meco ferma la inemzione di corrispondere al nobile ufficio in guisa, che per lo meno gli studenti non abbiano (") Siamo lieti che la cortesia dell'egregio Professore Beniamino Sa,duu ci abbia permesso di offrire ai nostri lettori nell'Appendice di questo giornale la sua prolusione al corso di medicina legale, la quale confidiamo riescirà di non poco interesse anche per coloro che non coltivano le scienze legali e le mediche. LA DIREZIONIG persuadersene. Dall' epiteto stesso di Medicina lega le si capisce, quale è la natura del soggetto: esposizione di tutto quanto la medicina può conferire in sussidio alla legge. Prodotto di due scienze, una delle quali; l' adjutrice, coltivata dai medici, l' altra, la sussidiata, familiare ai giurisperiti. Sul medico chiamato ad esporne gli attributi, pesa adunque il delicato e non agevole impegn o d' investigare nel dominio altrui dove sta davvero il bisogno del soccorso, ponendosi in misura di offrirlo per modo da non dimenticar mai che è medico, e guai se si lascia prendere dalla smania di darsi l' aria del causidico. Inoltre nell' esplicare gli argomenti nei quali stima utile dar lume aeil gisatori e magistrati, mentre deve proporsi di mettere 'in evidenza tutto ciò che sa esservi di meglio certificato, senza trascurare al tempo stesso di avvertire dove è il dubbioso e l' inesplicabile; si trova nen' angustiosa necessità di trattai» materie, e talvolta usare linguaggio, non conforme agli studi abituali di coloro cui volge la parola. Aggiung tevi le malagevolezze che le sciPnze di per se mtesse, e lo suscettibilità personali dei cultori fanno sorgere nel circoscrivere le pertinenze fra medici e legisti; e quel che è peggio i dissensi, circa ai metodi d'insegnamento: ponderate tuttociò, ed io confido che troverete naturale _la trepidazione di chi dove assumerlo. Dall' altro lato tutti i maestri in diritto sono concordi . , - nel considerare indispensabile il sussidio delle mediche discipline, tanto per dar costrutto a talune leggi quanto per averle applicate secondo giustizia; quindi bisogna fare come suoldirsi di necessità. virtù, ed accingersi all' opera con animo intento ad appurare ciò che si esige dalla medicina e dai medici, e al tempo stesso dimostrare ai richiedenti, che cosa gli uni e l'altra sono al caso di rispondere al proposito. A tale effetto, per cercare la debita connessione tra 'i passato, il presente e l' avvenire, gioverebbe indicare le evoluzioni che la medicina forense ha subite nei d iversi periodi della vita sociale. E dacchè la indole del nostro discorso non comporta l' addentrarci ne' tortuosi e lunghi sentieri della erudizione, bp.stino pochi tratti fondamentali per farne capaci, che la medicina fu presa sempre a contributo da legislatori e magistrati. Presso i governi teocratici allorquando la scienza era sistretta in pochi eletti, i sacerdoti erano ad un tempo filosofi, medici, legislatori e giudici. Nei libri del vecchio Testamento si _vede a chiare note, che essi, nel giudicare talun i atti civili e criminali, prendevant■ norma dalle nozioni mediche del tempo loro. Ne fanno fede tutti i trattatisti di medicina legale; ed egregiamente dimostra, lo Schvob -in quella sua bella tesi, con cui intende illiistrare la medicina legale dei tempi biblici. Il medesimo risulta evidente dalle leggi romane. Nelle leges regiae di Numa il medico consiglio trasparisce evidente, da. ciò che vi è scritto sul conto delle donne morenti in istato di gravidanza, La legge Aquilea distingue le ferite in assolutamente e relativamente mortali. Uguale ,indu- - ■•■• MI* 'M IN • 111/ • / NOW ■ er Mit * ■I•11 ww ow- i w=de i, .7■Actjor5dietsphF ic. ‘, j - - 7-At .. apf 4 A11~1~." .40V erk• al• • I. ~i• - e fare qualche passo, o presto occuperà il suo solito gabinetto. Se il tempo è favorevole, si crede che potrà uscire in carrozza nella settimana. Il suo stato generale, compreso quello dello stomaco, è soddisfacentissimo, e fa sperare un ristabilimento completo. Queste però sarà molto lento, e per un nffle ancara il Principe non ,potrà partire 'a- Saairringham. È stato pbblicate l'ultimo bollettino, ed i medici ceesano dalt la loro' cura. Il tempo ed il riposo faranno 111 .: M4. 4 ‘11", il resto. i• Oki , ,• W • Il • • *". 4 • Il V. • SI :.• l. • 114 *.4 • * V- *4 • N. of.` I* •■ : 11 I• 11•11 PN. 1/. el IS SI N>1 .` •O " • . 4 Il I Tir •••••■•■■•...... — L'Associazione dei Liberi Pensatori di Gratz ha indirizzato alla Camera dei deputati una petitione, in cui domanda la parità dei cittadini non appartenenti a veruna confese sioneco gli altri, l'abolizione di ogni differenza tra Associazioni religiose riconosciute » e tollerate » , 'l'abrogazione delle disposizioni legislative sull' incredulità, l' abrogazione dell'obbligo dell'ietruzione religiosa pei figli di parenti non appartenenti a veruna, confessione, e 1' instituzione di scuole non confessionali. -eLa petizione è sottoscritta da circa 500 persone. — La Dieta croata fu solennemente inaugurata il 15 dal Bano Bedekovics. Una Deputazione di rappresentanti invitò il Bano di recarsi alla Dieta ; e venne salutato eiamorosamente, tanto dal numeroso pubblico, che stava raccolto dinanzi al palazzo della Dieta, come da tutti i rappresentanti radunati -nella sala. Le gallerie erano affellate. In occasione della lettura del Rescritto reale, durante la quale i rappresentanti stavano in piedi, si ripeterono vive manifestazioni di devozione a Sua Maestà. Il reale Rescritto dichiara aperta la Dieta senza ulteriori spiegazioni. Dopo la seduta vi fu una funzione in chiesa, alla quale assistettero tutti i membri della Dieta. — Nn ostante tutte le _petizioni e le rimostrauze si crede che • il governo di Berlino - intenda procedere nell' ottobre alla leva militare - nell'Alsazia-Lorena. Le nuove reclute verrebbero mandate in guarnigione nelle provincie arientali. — Il 15 corrente nel locale della Associazione di S. Bonifacio in Berlino ebbe luogo un meeting « cattolico, » al quale. intervennero circa 400 persone. I punti di discussione erano: 1. ,L' ordinanza delle Autorità municipali che, a datare. dal I.° aprile, esclude gli ecclesiastici dall' insegnamento nelle scuole comunali; 2. La risoluzione adottata dal Consiglio comunale di introdurre scuole senza insegnamento religioso; 3. 11 trasferimento , che le Autorità comunali intendono di fare, nelle mani dello 'Stato, dell'ispezione delle scuole, e la destinazione degli ispettori attuali. Il presidente Keltler disse, che tutti i catto- •• bastevole o soverchia questa circolalici devono adoperarsi energicamente onde paese volgeva la mente a' casi proprii, si zione? accingeva al lavoro, sviluppava le pro prie .I impedire cotesti tre mali. Parlarono pure in fierze, acquistava fiducia in se stesso e miPotrebbe essere bastevole ed anche soverqueeto senso altri oratori; infine' furono adot'- i i brava sensibilmente le sue condizioni. Chi chia se, mentre tante nuove Banche di scontatetre petizioni: una alla Camera dei signori, pungolo delle gravose niegare che il Vorrà ' to, di commercio, di costruzione si vennero una a quella dei deputati e la terza al Colimposte non abbia contribuito ad accrescere istituendo, si fosse riuscito a introdurre nel legio provinciale per le scuole. l' operosità cittadina e la virtù de' risparmi nostro paese gli strumenti perfezionati di tL I emomPositori delle tipografie dì Stoc-: e della previdenza? credito, che altrove, in Inghilterra princicarda sono in isciopero. Trecento di loro fama? palmente, consentono di compiere delle opela‘Mó 'iiel foglio di ier l'altro soNoi abbi foiltt Itti4olti.s9P p _partiti. La. rlifiA ha fatto s di teunto, migliaia di milioni, i rítz'.ibni per centinaia e spa se po ev s le ancora t 4 l I -aftfigkèieu n1 iiidgeetoé cotriui gdMmonisce senza 'il suseidio della moneta e persino milioni, di bigRetti jee pinque anni e e 300 gli sciojeeranti d' astenersi. da violenze. La de' biglietti di Banca. I giri di credito, anche di più. Lo argomentavamo da molti continuata pubblicazione dei giornali assi_ •. indizi, che ci paiono sicuri. Ora nella Rela- i mandati; le stanze di liquidazione hatittr* curata. Un telegramma dai Nuova,Yerk del 14 zione, dì cui discorriamo, troviamo fatti che permesso all' Inghilterra di far idegli affari confe'rmanó ampiamente l' idea da noi e- per tiria oìma seaistiratai e accrescerli corrente annunzia quanto segue: ogni anno straordinariamente, mentre il suo L' ambasciata giapponese arrivata a S. spressa. i • o Qual era la riserva metallica e la circo- deposito metallico e la circolazione de',biFranciseo. ghetti vi sono quasi immobili. lazione di biglietti in Italia prima del corso Le notizie dal Giappone diecine), che tre Ma queste agevolezze 1' Italia non le ha forzato ? aavi da guerra giapponesi saranno spedite ancora; e quando vi, siano introdotte, molto in Europa pe,r incontrarvi ambasciata. Si calcolava di 1200 milioni in moneta tempo ci vorrà a !farle accettare, vincendo Vi fu un grande incendio nel Giappone: metallica; era di 253 milioni di biglietti; in le abitudini e i pregiudizi. 80. donue vi perirono. tutto di 1463 milícini. Mettiamo 1500 milioni, Ora, al cospetto dell' aumento considereCinque principesse Giapponesi sono arri- come noi l' avevamo stimato allora. Ma bivole degli affari, delle società nuove che si vate in America per educarvisi. sogna toglier la riserva pecuniaria delle sono formate, dello sviluppo del commercio Banehe che ascendeva a 88 milioni; la cirestero, a cui deve aver corricposto uno svi: colazione effettiva restava di circa 1400 miluppo assai più considerevole del commercio Le condizioni economiche dell'Italia. lioni. interno, per la costituzione dell' unita, nazioIl corso forzato ha cacciato via dal mernale e la costruzione delle strade ferree, non Delle varie Relazioni presentate dal mi- cato la moneta metallica; parte è andata è evidente che la circolazione della moneta nistero al Parlamento, una ne è già stata estero, parte è 'rimasta negli scrigni; ma fiduciaria non è soverchia e può esser aupubblicata, che Merita d' essere letta e con- in alcune provincie, sPecialniente nelle mesiderata da quanti desiderano di formarsi ridionali, ove il biglietto dura maggior fa- mentata? È istruttivo il prospetto delle variazioni nn concetto esatto delle condizioni del nostro tica a entrare nelle abitudini del popolo, dell' aggio dall' introduzione del corso forpaese. esso si adopera ancora nelle contrattazioni zato in poi. Sono notevoli, e nello stesso È la Relazione sommaria sullo svolgimento a fianco della moneta fiduciaria. Pel corso forzato la Banca Nazionale ha anno presentano grandi differenze. Ma le del credito e del coMmercio con l' estero, scritcrisi e perturbazioni politiche influirono prinmo -oltiplicate, etraordinariamente la sua emista dall'on. Luziatti, segretario generale del cipalmente a determinarle. L' aggio più eleministero d'agricoltura e commercio, che ven- sione. Da 119 milioni di biglietti che aveva vato sull' oro fu nel principio, cioè in giune ieri distribuita a' deputati. in circolatione, allorchè _fu deliberato il corso gno 1866, in cui ascese sino a 20 50, più In essa si trova la storia del moto econo- forzato, essa è stata autorizzata a andare I 72. Nè devesi trascurare l' osservazione, mico 'deínitalia dal 1861 in poi, rispetto sino a mille milioni, di cui 700 per lo Stato, basso fu in maggio 1870, in cui discese a così al credito come al commercio interna300 per gl' interessi del commercio. Quale che da qualche tempo vi fu un leggiero auzionale; si vedono esposti i fatti originati sarebbe stato il progresso della sua circolamento malgrado lo stato più favorevole zione nelle condizioni normali del mercato, dal corso coatto de' biglietti di Banca, gli de' nostri scambi all' estero, come abbiamo - sforzi fatti dalla nazione nel campo vastissie tornerebbe inutile il ricercare. Sarebbero dimostrato, e viene confermato nella Rela-mo dell'attività cemmerciale e industriale, e' ipotesi, appoggiate a basi poco sicure. Sazione. lo, stato presente della circolazione, dell' ag- rebbe .cresciuta di molto, ma non si hanno Questo progresso del paese , malgrado gio, degli scambi. 'Questa relazione viene di criteri per fieearne il confini.. Certo è però, into'ppi del dorso forzato, è soddisfacente. grau sussidio alle discussioni che sorgeranno che il corso forzato non ha impedito il proNon esageriamone però l' importanza. Non pei provvedimenti di finanza. Essa è una co- gresso) lelle emissioni' de' biglietti delle altre sono che i passi, e molti altri conviepiosa miniera di fatti, di prospetti: d' indiBanche.. I fatti lo diinoetraho, perchè ne farne innanzi di accostarci un poco agli cazioni utilissime, anzi necessarie a chi Vo- Banca Toscana, che aveva 22 milioni, ne ha aldri paesi più civili. Dela) una lunga lotta glia aldeutriersi nelle viscere delle varie 41; la, latiica Toscana di credito, che ne sostenuta par una grande causa politica, i quistioni di finanza e di economia pubblica, aveva mezzo milione, ne ha 9 milioni ; il popoli ripigliano coraggio e - si avviano con pitittostochè giudicar a vanvera, fidando sol- ..ainee di Napoli, che ne aveva 96, ne ha 151; miei sentiero dell' attività ecoanimo fideute il Banco di Sicilia, che ne aveva 26, ne tanto baldanzosamente nel proprio ingegno notniCia E necessado che la legislaZione del o nella ragione suprema del numero de' vo- ha 32. In complesso la circolazione iii queste 11anehe da 144 milioni nel mese d'apri- paese _secondi questo muto, e che assetto - tanti. stabile nel bilancio' lo aiuti Intanto che talora fa,cevansi nel 'Parla- le 1866 è ascesa a 2;13. Comprendendovi la A tale scopo debbono esser dirette le Banca Romana, la circelazione, sarebbe oli -mento discussioni leggiere e i partiti a viprossiine discussioni del Parlamento. 28:3 initiouj e 'insienie tutta la circolazione cenda si combattevano con altosonanti dicartacce, di circa 1 2 .ee inilioui. _ scorsi e con isterili ordini del giorno, il . - . occasione di esercitarsi in disquisizioni medico-forensi, e neirasse motivo di alcuni scritti, fra i quali notevole, il Traité des rapports.. Fedele; venne dopo,, ma fu primo ad immaginare e a dar forma ad un trattato compteto esplicite ai magistrati di consultare i periti. Il medico Antistio,, sal CaAtiVere di Cesare, 'dichiara quale tra le - di medicina legale. Più tardi si fece conoscere il Suo ferite fosse la mortale; e 'sul corpo di Germanico si discepolo Paolo Zacchia, il quale ebbe fama, ,di sommo per circa Un secolo .e mezzo; e tuttavia va celebrato, per ravvisano i caratteri del veneficio. Questiono 7needico-1egales. In il libro che intitolò Giusto Hecker trova che nel primo secolo dell' era seguito tutte le nazioni civili ne ebbero cultori ed autori . volgare, agli Archiatri davasi impegno di consiglio e lodati: in maggior numero Fraricie. e Germania; I inieíivi giudizio, su quanto le leggi avevano di attinenza colla di tale sproporzione si trovano nelle usanze . di . p',rocemedicina. Dì" peri guisa i .tribunali ecclesiastici nelle dura dei diversi paesi: nè mi do penali fante spiegaquistioni criniinali se ne stavano ai medici: prova ne zione, essendo cose a voi note di certo ,per altri studj sia, fra le altre decretali di pontefici., quella dell' anno già' fatti. 1209 d' Innocenzo III, che fa precetto esplicito di mediIl lungo .ed ognor crescente favore, che, la medicina che perizie. Disposto identico, fa corpo di legge nella costituzione criminale, che Carlo V impose ne' suoi legale raggiunse nel campo pratico e scientifico, fece sentire il bisogno di averla tradotta .nell'insegnamento. doininj di Germania, di Speelin. e Incominciò ad entrarvi sul declinare del secolo passato; (l'Alt tutto ciò, può dirsi che, lin messo alla meta del e mano a mano vi si diffuse per modo, che da circa secolo decimosesto, la medicina legale rimanesee circoquarant' anni in qua, ogni scuola di medicina ebbe il ecritta ad atti individunli o di cìecostanze. tribuneli, suo titolare. Espediente che mentre riuscì profittevole dove sì dove no, fignrnva colla conoperea di dnpiriei odi alla istruzione dei medici, non giovò... starei anzi per chirurghi favoriti dni giuedicenti. libei di nasofieina dire fu di seapito, a quella dei legali. Colpa dei metodi, t; e li a r go m e nti ocen n t ra no i e di chirurgia, se ne inco che furono due, l' uno dell' altro peggiore. alla spicciolete tenue per incidenza. ti si elliainfireno gli studenti di legge alle scuole di EI merito di averle det iedirizzo erientifieo S2 10 dimeiliciva; o si tentarono lezioni speciali colli animo, di Italia, cod nomi oli Aiebeogio Pare( di Fertunet o Fedele. Solite ger,. o li prinia ti, lo quali sm i un zzu e:, la seenza in pillole. Nel primo caso, se il professore andava diritto allo scopo, di trattar le materie e mente epeglia di pregiudizj si rieolvono nel fatto di in termini tali quali si convengono a coloro che per eeritd, idee grado a geado insinuatesi nelle menti oli istudi antece 'lenti vi sono preparati, il minore inconvepare'add, vi rimangono mal comprese, fino a tanto cies, I , e ,::ea ed opera in ingegni eletti, non reggiungone nienU che ne venisse agli scolari di giurisprudenza, esedicezo ni scientifiche, Vl:Obìtliehe. era la perdita assoluta del tempo; e .se il professore l'aeee chirurgo insigne, stimato ed onorato ebbe speeeo trovava buono di quando in quando volgere ad essi la zione si trae da parecchie altre leggi romane, come sono quelle sui vendfiej, sai teetaMenti, sul matrimonio, sulla gravidanza, sull' aborto. Nel . Digesto è fatto precetto 04 • 104 • ,•‘ 04 • 144I . • - . — >4 •l lod • q •1 ■./ 11 , •%; 4/1 h.14 10 1 '<d 'e • 110 441 'e •e 111. ) I. 101) 04 ■111 .14 ■• big l• ti - parola, facevalo etin . poco 'o punto profitto, -non senza distrarre e tediare il rimanente degli uditori. Nelsecondo cese, cori qualche rnaghera cicalata.sulla anatomia, sulla fisAblògÚt, stilla patologia,' sulla iia'gnóstica, presumevano con dottrina sconcia ed improvvisata, aprir l' adito a comprendere e risolvere quistioni, che esigono il costrutto di vasto sapere e di pratica matura; in tal caso altro non ottenevasi che sparger semi di vanità, ed alimentari?, preiudizj fume ,..-,ti :alla vera sapienza ed alla giustizia. Gite:sto ondeggiar sul falso, assieme con altre splaeevoli consegnenze;indusse pure quella di alienare i legisti dallo studio della Medicina legale: tane è vero, d'e t - - cosaii uito il Regno italiano, erano poehoe le univereità, che ne . fossero beate o male proVvedute. L' senno 1865 si consigliavano, p'er ordinanza di mini- stro, li scolari di legge ad assistere come uditori, alle lezioni fatte per quelli di medicina. Colla mia prelezione che detti alle stampe, combattei quel deliberato. L'anno successivo trovarono il ripiego (li trenta lezioni, dettate a posta nella facoltà di giurisprudenza, per coloro che spontanei volessero giovarsene. Messo in prova restò lettera morta: nè ci vuole grande acume d' ingegno per trovarne il ppechè. Finalmente nel marzo del 1870 fu emanato qiiel decreto, di cui test è vi feci menzione. E sebbene, per dirla schietta, abbia alcun che ,di dubitativo, e eegni restrizioni non tanto confortevoli, è peaò indizio di progresso reale, e per be meno, da questo lato merita lode. Sta a noi, o Signori, di cavarne tutto il migliore costrutto di cui è capace. Dal canto mio, nella fiducia di avervi cooperatori solerti, sento fin d' ora il dovere di esternarvi il criterio che stimo utile a guidarci nelle nostre esercitazioni. - (Continua) •4 A• "It \IMF __"WP net 1.11. fal •I•"*. MIK 'M ." ■INO "..5.41111er dir1•1. -~r -..111. 1111W% ." mq" ai. IMIr ‘.." wais W W MI • • 41/àd .11.411 /11..• .1. 1WW., • ■MII ■•• •.... mord, 111111IL., 4111112r-rairiescht- 4.■ .......«...1;mffirmerrimiuk, • DEL PULPITO , DI GIOVANNI DA PISA NELLA NOSTRA PR1MAZIAL£ menti,di minor conto, ispirandosi però sempre — Avviso ai vagabondi! Giorni sono, per sugli antichi esemplari del Maestro pisano. — misure di P. S. sono stati inviati al domiRestino questi brevi cenni perchè sia resa cilio coatto lieti' isola di Ponza, per cinque giustizia a chi ci ha regalata in tutto il suo anni, certi C. G. di Pisa, F. G. di Piombino, bell'insieme quest'opera, meravigliosa tanto, B. L. di Volterra e P. D. di Rosignano Mache si stenta a crederla fatta, come in verità rittimo. Sono cinque anni di villeggiatura, lo fu, nei nove anni che corsero fra il 1302 e che speriamo varranno ad insegnar loro a il 1311 (7). — Nella esposizione di Parigi camminare per la retta via. Ci vieta detto del 1867 vedevasi, fra gli altri celebri monuche altri ancora serienpo presto inviati nella menti, anco il pulpito di Giovanni, riprodotto medesima direzione. da inglesi sopra calchi,fa,tti qui in Pisa, e profittando dei disegni del Fontana (8). Ora io — La notte del 18 corrente quattro lavopenso che sarebbe opera deg taa del nostro ranti agli scali dell'Arno, certi Luigi Batini paese e decorosa lo imprendere a rimetter su in Duomo questo miracolo della scultura di Uliveto, Raffaello Cappelletti di Ponte a pisana; tanto più che i pezzi, che ci restano, Serchice Mariano Bagliui di Pisa e Romualdo Benedetti di Pontasserchio non avendo dove sono in buon numero; che quelli che mancano riposare, pregarono il Capo-guardia all' ufPer compirlo sono ben pochi e forse con altre fizio del Sostegno fuori di Porta a Mare a scrupolose ricerche si potrebbero ridurre voler loro permettere di passare la notte in anche a meno; e finaltneute che gli antichi, in parte guasti, non lo sono tanto però che o una delle stanze di quelli uffizio; al che il non ce ne potessimo servire tal quali sono, o Capo-guardia acconsenti. Costoro pertanto si volendo non si potessero con facilità- re- posero a dormire senza avere l' avvertenza di rimuovere un braciere acceso che vi si staurare. trovava, nè di spengere una candela che vi EVERARDO MICILELI d. S. p. ardeva. Talchè per effetto del braciere, non che della candela la quale nel finire appiccò (1) Vedi Vasari, Edizione Lemonnier, 1846, I.° 277. il fuoco ad un guanciale, duo di essi, il Batini (2) Vedi "Traiari, Ivi. 267. (3) Ved Istorie piscine; Firenze, 1844. 1. 1. 110. ed il Cappelletti, la mattina furono trovati (4) Forse potrebbe invece rappresentare quella del affissiati; gli altri due semivivi vennero trasacro oratore. sportati immediatamente ai RR. Spedali per (5) Sui Simboli di queste sette nienze etc. abbiamo esservi curati. Ciampi, pubun Opuscoletto del nostro prof. Sebastiano . E risaputo dar iSttiria dell'arte (1) corno nei peireii anni del X1V secolo fu intagliato in niarnm uno stupendo palpito per la nostra Primaziale da Giovanni da Pisa, figliaelo di quel tiCcola, che nel 1230 aveva fatta nn'epee ra simile nel BattiStero della stessa. città (2). A me pare però ehe- il figliuolo superasse il padre, e credo aie così Sarà:eernbrato a chiun.que ebbia anche solamente lette il luogo che segite, ove Ratfaellolloncioni crive (3): Quee stp pergamo è tenuto, per le molte figare che vi souo, oltredimodo bellissimo : ed è sostentato pritnieraniente da una statua di marino, che rappresenta, la figura di Cristo benedetto (4), che ha sotto i piedi i quattro evangelisti; e da un' altra che dimostra la forma di san Michele arcangelo; da due gran -leoni, che sopra il dorso hanno due colonne, una di broccatelle e l'altra di porfido: e dipoi .da due statue profane, che la prima dimostra un Ercole con la pelle del leone nomee addosso Od t talmente tenuto .per cosa rara, che dà gran diletto ai riguardanti....) e la seconda una Pisa; la quale così fu, come ella sta, dai nostri antichi formata.... e cioè una donna -scalza, con una veste rossa e lunga fino ai piedi, con an manto a,zaurro, con corona d'oro in testa, con due aquile alate ai piedi della sua base; qual donna è retta da, quattro statue, che mettono dette aquile nel mezzo. La prima, è la Prudenza, la seconda la Temperanza, la terza la Fortezza e la quarta la Giustizia; ed -è cinta da un cordone Che le pende fino ai piedi, dentrovi sette nodi. Ha dall'orecchio destro un'aquila che le favella nell'orecchio, o sopra delle sue spalle un'altra aquila che si regge sopra di lei con l'ali aperte. Ha due putti, ai quali dà il latte, e con una mano tiene un leone per una gamba.... Nel mezzo a questo pulpito vi era una. statua con tre volti, che souo le tre grazie; cioè Fede, Speranza e Carità; dalla quale è retto detto' edificio nel mezzo sno. Ai piedi della base di questa statua .B0114 scolpite intorno le sette arti liberali (5), con bellissimo artificio, e somma vaghezza di coloro che la rieguardano.... --- Fin quì il Bonioni. Completerò io la descrizione, a,ggiungendo come nel parapetto, oltre un buon numero di statue, che figurano o profeti o apostoli, o rappresentano. in allegoria alcune vi etia, vi si veggone anche in altrettanti baseerilievi' le sette storie segnenti: a) la nascita di Cristo;• t) l'adorazione dei magi; e) l;i presentazione di Criste al tempie, la fuga in Egitto; d) la strage degli innocenti; e) il tradimento .1i Criudo, Cristo dinanzi ai tribunali e poi fieri. . t ••••1 t Iato; 13 la crocifissione; g) il passaggio delle anime purganti alla gloria degli eletti. — t un vero peccato che un'opera così grandiosa, architettata con finissimo criterio e condotta con gusto squisito, più nòn si ammiri fra quelle che oggi adornano il Duomo di Pisa, le quali t.tttt)clU bC lissiine cionotiostante sarebbero Vinto dallo splendore di questa. La ragione poi di non esserci più la possiamo leggere nel Cronista, citato ((5), che colle lacrimt! agli occhi e il cuore da crudelissime fiere lacerato racconta come al tempo di Girolamo Papponi operale, e precisamente il 23 ottobre 1596, s'appiecò il fuoco alla Cattedrale, e tutte le na,vi, e le altre parti, e tutte le cappelle furono in termine di poche ore divorate e conenmate, nè altro vi restò che le mura, con danno inestimabile di tanta chiesa.... e se pure cosa alcuna vi rimase, come fu il pulpito, tutto si vede rovinato e guasto. — Ora codesto pergamo di GiOvauni oggi noi l'abbiamo teeteito vedete ricoetruito in piceold proporzieni, ine•eè lo studio, la pazienza e Pantere grandissim, elt'e ha per Parte il maestro Giuseppe Fontana, scultore in legno, ricordato con ouore iu patria e fuori. Egli il Fontana si dette a ricer• are le varie parti di questo pulpito, e ne ritròvt5 alcune iu Dnotno, altre in Umnposanto e altre in altri luoghi,. salvate $.1 Dio come dalla sorte teccata alle rimanenti, le quali finirono sotto la macina per cavarne fuori della polvere di marmo! Potè coei ricostruire il pergamo cogli originali stessi ,del suo autore, e solo aggiunse del proprio l'ossatura architettonica, tre o quattro statue o pochi orna, ..«—«••••••••WW,.,-•—■ — - - blicato in Pisa, 1814. (6) Ivi, pag. 117. (7) Vedi Vasari, Ivi. 277. (8) ai quell' occasione fu pubblicato in francese un Opuscolo $1alls architetto Giorgio Rohault 1)s rleury. C C> i".■1 ..,4t C _A_ .20 gennaio. — Siamo lieti di poter annunziare che a seguito di premurose istanze fatte dalla mprema Autorità municipale per conoscere cosa vi fosse di vero nelle voci sparse del possibile trasloco a Firenze dell' Ufficio di Direzione delle 1111. Cacce, dalli ufficio del Gran Cacciatore di S. M. veniva accertato che l' accennato Uffizio di Direzione continuerà come pel passato a rimanere in Pisa. Noi che registrammo nelle nostre colonne l'accennata notizia, siamo ben contenti di poter constatare eh' essa era priva di fondamento. — Siamo informati che la • ormai celebre causa .del a rimacinazione delle farine, sostenuta con tanta abbondanza di dottrina e di erudizione dall'egregio avvocato Angiolo Galassi presso il nostro 'Tribunale e:vile e correzionale e presso la Corte d'Appello di Lucca, è stata dal medesimo vinta anche presso la R. Corte di Cassazione di Firenze. Siamo dolenti che 1' indole del nostro giornale non ci consenta di riportare per e‘teso la nuova memoria stampata dall' avvocato Galassi per i giudici della Corte Suprema, memoria che supera l'altra pur bellissima per i giudici della Corte d'Appello, e alla quale dottissimi giureconsulti dettero il nome di dotta monografipt. I nostri mi-rallegro al valente giovane che occupa già fin d'ora un bel posto nel Fòro fiorentino, e fa molto bene presagire Che gli è dischiuso un brillante av veni re. — Abbiamo sentito con piacere come nella adunanza generale tenutasi ieri sera dalla società Buona Unione venne deliberato che in quest'anno siano date tre feste da ballo dalla società stessa; due delle quali nel corrente carnevale e la terza nella sera di mezza quaresima. La prima festa sarà a benefizio degli Asili infantili. concerto-ballo dato dalla Banda — filarmonica ierisera attrasse grandissimo numero di persone; e si è prolungato fin verso le 4 del mattino senza che abbiasi avuto a deplorare alcun inconveniente. — Cedole al portatore 5 per cento del Debito Pubblico, irregolarmente tagliate. Sappiamo che la Direzione generale del Debito Pubblico del Regno d'Italia, ha deferito ai Prefetti delle varie provincie la facoltà della convalidazione delle cedole irregolarmente tagliate onde sieno liberamente ammesse a pagamento dalle Tesorerie. Ci affrettiamo a renderne inteso il pubblico, prevenendo che a ciò raggiungere debbono gl'interessati farne domanda in carta da bollo di centesimi 60, e presentare alle Prefetture le singole cartelle e cedole pei debiti riscontri e loro convalidazione. — Associazione Universitaria di Pisa. Lunedì 22 corrente, dalle ore 10 antimeridiane alle ore due pom., avrà luogo nella sala di scnerma del maestro C. Milloschi in Via della Sapienza, la votazione per la nomina del Presidente, del Vice-presidente, del Segretario o del Cassiere dell'Associazione. La Commissione incaricata di presiedere a tale operazione è composta degli studenti S. Moro, A Carpi e G. Debernardi. Coloro che intendono dare il loro voto sono obbligati ad iscriversi contemporaneamente nel ruolo dei soci, che si troverà reperibile presso la Commissione sopra ricordata. Pisa 20 gennaio 1872. f,a Commissione ODOARDO G. LUTT. CARLO NARDIII. Deputazione Provinciale di Basilicata. Attuazione della legge sulle impo,ste. dirette. L' anno 1871 addì 7 del mese di decembre. La Deputazione provinciale di Basilicata, riunita dietro inviti fatti in iscritto nella sala della, Regia rrefettura nelle persone dei signori: Berardi cav. Tiberio, Prefetto presidente — (Accetti cav. Pasquale — Do Bonis cav. Saverio Mattiace dottor Giuseppe — Pierro avv. Francesco, Gmerini av v. Francesco — Magaldi avv. Pasquale — Deputati ef- fettivi. Il deputato provinciale Giuseppe dottor Mattiace ha fatto la seguente relazione: « Lo scopo della riunione straordin'aria del Consiglio era di:una importa,nza gravissima, e la Deputazione non avrebbe voluto assumersi la responsabilità di prendere quelle determinazioni, che deliberate dalla Rappresentanza, della Provincia avrebbero avuto maggiore autorità certamente. Ma poichè la riunione suddetta non ha potuto verificarsi per causa della stagione, comunque stabilita dall' onorevole signor Prefetto pei giorni 6, 15 e 26 di novembre e_ 2 dicembre corrente, ve imposto. l' obbligo alla Deputazione di provvedere a quanto avrebbe dovuto il Consiglio, per attuazione della legge 20 aprile 1871 sulla riscossione dello imposte dirette, e det regolamento della stessa del 1.0 ottobre timo — per la quale se furonvi, e vi sona tuttavia delle serie appreusioni — queste sarebbero giustificate in parte, se a tutto non si provvedesse opportunamente. La legge suddetta à stabilito che nel capoluogo della Provincia vi debba essere un Ricevitore,' che a tutto 'suo rischio, e con l'obbligo del non riscosso per riscosso, esiga dagli esattori comunali le somme dovute allo Stato, ed alla Provincia — la quale Io retribuisco ad aggio, la cui misura massima, è del 3 per 90. Salvo se andassero deserte le aste, o non si provvedesse poi alla nomina per torna — nel qual caso il Ministro delle finanze potrebbe provvedere anco a danno della Provincia., con facoltà di aumentare l' aggio — ciò a sensi degli articoli 3, 75 e 76. Col regolamento va stabilito allo art. 66, che l' aggio suddetto calcolato sullo ammontare dello imposte e sovraimposto viene aggiunto ai centesimi addizionali — formando una nuova paesività a danno sempre de' contribuenti, per la semplicissima ragione, che se dal 1.0 gennaio 1873 sarà a carico della Provincia l' aggio del Ricevitore provinciale, ed a carico dei Comuni quello degli Esattori — sono sempre gli stessi contribuenti che sopporteranno e I' uno o l' altro onere. Ed è per questi accenni che si rileva l' obbligo di studiare attentamente ogni via che renda me1i? difficile il nostro compito — e possibilmente. meno grave quello dei contribuenti. L' art. 91 che richiede la riunione del Consiglio, indica l' obbietto della deliberazione r che è il seguente: Se la esazione delle imposte erariali o « provinciali abbia ad affidarsi all' attuala « Ricevitore, o se invece il titolare abbia a. « nominarsi per asta, o sovra torna — de« terminaudosi nella stessa occasione, e se« conti° i casi la misura dell' aggio, con di-. « chiararsi nel contempo se il servizio di « cassa della Provincia vuolsi anche affidato « al Ricevitore stesso ». Come è a cognizione di tutti, fu incaricato il sottoscritto col collega signor Guarini a trattare col signor Scafarelli Giuseppe, attuale Ricevitore — il quale per ultimo fu inteso da tutta la Deputazione — e lungi dal ripetere quello che ognuno ricorda, basta far notare che la sua proposta è di una eloquenza inesorabile — lorchè pretende il massimo dell' aggio su tutt' i cespiti Governativi e Provinciali — cioè il 3 per cento, ciocchè importerebbe un reddito indiscutibile di lire centocinquantamila annue — poichè è sovra, circa quattro milioni d' imposte erariali — e sovra un milione d' imposte provinciali che aggio domandato doveva calcolarsi. Intanto tenendo presente la estensione delle imposte suddette, m'interessa di farvi notare, che da informazieni ufficiali si conosce che nelle 'provincie della Lombardia e del Vemieto, ove attualmente vige la patente del 1816, non si è dato mai caso di aggio che superasse l' uno per cento, comunque i Ricevitori delle stesse prestassero cauzione in beni stabili spesso ben superiore a quella di lire settecentomila che sarò necessaria per questa provincia; ed il sistema della riscossione è del tutto simile a quello decretato dalla legge novella del 20 aprile di questo anno EIaltra prova si può avere ora che sappiamo essere veramente l' uno per cento la inedia che si rileva da un elenco pubblicato di tutto le provincie che hanno già stabilito la misura, dell' aggio medesimo, ove se ne figura (valentia che lo ha determinato nel 3 per cento, ve ne sono pure di quelle che lo hanno già, detertninato per 30 centesimi. EI avendo voluto anco sapere la posizione attuale del signor Seafarelli verso il Governo, si ha pure da notizia ufficiale che lo stesso dal 7 febbraio a tutto dicembre 1869, cioè per 11 mesi, ha, avuto assegno lo stipendio fisso di lire 2550, e più per aggi sulle riscossioni lire 20482: 38; cioè in tutto lire 22,550: 38, e per lo intero anno 1870 ha avuto lire 24,460: 55, ciò .che gli si è corrisposto per virtù degli art. 8 e 9 del Regio decreto 12 dicembre 1816 e 13 novembre 1871. — Invece con aggio dell'uno per cento avrebbe già quasi il doppio di quello che ha attualmente, cioè lire 40,000 circa.. Nè poi è veramente imponente per i Ricevitori del non riscosso per riscosso, perQià li • h i ( e a Ifilt7 ■1111 "" VB/ %.01 _• «P ^i' %Ah • ■.." or or jffir _Jur — cm" - mitz■jhr■diewr p aco• i •• , 4111C- 19%. - ■91keNdiu• Ojii7AL19.111, Me gir a."rN, 4 nanze del giorno 16 novembre ultimo, col quale si prescrive che, non potendosi adunare in numero legale il Consiglio, dovrà deliberare la Deputazione provinciale; Visti gli articoli 3, 75 e seguenti della legge 20 aprile 1871; Ritenuta l' urgenza; Ritenute le considerazioni che si leggono nella sopra riferita relazione del Deputato signor Mattiace; Delibera: 0 1. Il Ricevitore provinciale pel quinquennio dal 1873 a tutto il 1877 sarà nominato per concorso all' asta pubblica. 2.° L'aggio sul quale dovrà aprirsi l'asta sarà dell' uno per cento per tutte le imposte erariali soltanto. 3.° Il Ricevitore in correspettivo dell' aggio come sopra stabilito, sarà obbligato, come condizione integrale del contratto, di esigere le sovrimposte provinciali e tutte le altre rendite dell' amministrazione provinciale, della quale adempirà anche l' ufficio di Cassiere, ritenuto sempre l' obbligo del non riscosso per riscosso, col solo annuo compenso fisso di lire 4000. 4.° Oltre la cauzione prescritta dalla legge per le imposte erariali e le sovrimposte provinciali non ne sarà data altra per la riscossione delle altre rendite provinciali. vi ha un divario grandissimo fra gli Esattori comunali che hanno migliaia di debitori senza cauzione, mentre il Ricevitore ha per debitori diretti i soli Esattori con cauzione, e con lo stesso obbligo del non riscosso per riscosso; e per sopprappiù quello di una multa di cent. quattro per ogni lira a suo profitto esclusivo, sulle somme non pagate dopo otto giorni dalla scadenza. Per tutte queste ragioni si fa la seguente proposta: t Che il Ricevitore provinciale abbia a nominarsi por asta pubblica sulla base del< uno per cento, e con la espressa condizione -« che il Ricevitore medesimo debba assumere < anche il servizio della Cassa provinciale, e t sempre con l' obbligo del non riscosso per < riscosso, senza aggio speciale, tranne il cor< respettivo compenso ed assegno fisso di an< mie lire quattromila, quante attualmente se < ne danno al Cassiere provinciale ». Visti i verbali dei giorni 6, 15 e 26 novembre e 2 dicembre 1871, redatti dal Segretario del Consiglio provinciale, dai quali risulta che nonostante doppio invito trasmesso dalla Prefettura in due epoche distinte, il Consiglio non potè deliberare nè in prima, -nè in seconda convocazione per difetto di numero; Visto il telegramma del Ministero delle fi- • • Ii • •N • 111: • 4 • • < N .1 ko• • : \ t« REGIA PREFETTURA N. DI PISA .4 Avviso di seguìto delibera mento. • le .0 Negl' incanti che ebbero luogo oggi in questa Prefettura per l'appalto dei «Lavori occorrenti al rialzamento e rafforzo del tronco dell'argine destro del fiume Serchio, compreso tra la strada della Barca di Vecchiano e fin presso la casa in golena denominata il Mulinaccio, della lunghezza di metri 1910» .restò l'appalto deliberato pel ribasso di lire 17 e cent. 75 per ogni lire cento del prezzo d' asta in lire 12902, 52, e così per nette lire - 10612 e cent. 32. Il termine utile — Fatali — per le offerte di ribasso non inferiori al ventesimo, scade il dì 24 corrente mese a ore 12 meridiane, come si annunziava al pubblico coll'avviso 7 stante, al quale il presente si riferisce. Pisa 20 gennaio 1872. 04 li Segretario delegato : 10* POPi i• • N• ■Pi le the N• P< •l*■ i.•• 1 N•4 i• Ira \-1 #-% '• T. BRIGNOLE. ,am:11.11. 11.1.•11.11■11ML71,2~M^ " t asto della sezione E alla particella di num. 811, con rendita imponibile di lire 16 cent. 80. Questo fondo è di dominio diretto della prebenda canonicale di lettera -/ per l' annuo canone di lire 16, e cent. 80, e col landernio di passaggio di lire 82 e cent. 32, stimato al netto dal perito giudiciale Pasquini lire 1698 e cent. 11. E la vendita avrà luogo alle condizioni di che nel bando del 16 gennajo 1872 esistente nella cancelleria di detto tribunale. Pisa, li 19 gennajo 1872. Dott. TITO TIZZONI Proc. 17 Prefetto Presidente Firmato — T. BERARDI. Il Deputato Anziano Firmato — P. CICCOTTI. Il Segretario Firmato — P. A. ROMANO. Per copia conforme Il Segretario — P. A. IN VIA S. FREDIANO n.° 14 rosso e Piazza del Monte, GRANDE CAVALLERIZZA con due maneggi, l' uno scoperto e l' altro coperto, ove si danno LEZIONI di EQUITAZIONE tutti i giorni feriali dalle ore 10 ant. alle 10 pom. — Cavalli per signore, sie«fiori e bambini. Si danno a NOLO CAVALLI, BAGHER, BARROCCINI e LEGNI ELEGANTI di varie specie. ■■■■ • :40 04 • 1,41 t./ . Ird d • >4 • o* dio LI albero genealogico comprovante la legittima loro discendenza da Batini Giuseppe di Piombino. Le fanciulle di cui al n.0 2, uniranno alla istanza la fede di nascita e li attestati di onestà e mise rabilità rilasciati dal Sindaco del comune di ultimo domicilio delle fanciulle medesime. Dall' ufficio della Congregazione di Carità Suvereto 18 gennaio 1872. Il Presidente — A. INNOCENTI. M. SEGIIIERI. Comunità di Collasalvetti AVVISO DI PUBBLICO CONCORSO . Inerendo alle più recenti disposizioni conciliari rese superiormente esecutorie, il sottoscritto dichiara aperto il pubblico concorso ad un terzo posto di Levatrice condotta del Comune, con l' annuo assegno di lire dugentoventi, e con gli obblighi di risiedere nel popolo di Colognole, non che di assistere gratuitamente le partorienti miserabili. Rimane quindi assegnato alle attendenti il tempo e termine di giorni quindici dalla sottoscritta data, per inoltrare le istanze respettive in carta da bollo da centesimi 50, col corredo dei documenti comprovanti la idoneità e la moralità. Collesalvetti; dal Municipio Li 17 gennajo 1872. '<e Con corona di Barone, Conte 1)1h 1. o Marchese, L. 2, 50. - I. i NISTRI in I. .o •• le I. .0 <4 • 4 medicine e senza purghe. La Revalenta economizza 50 volte il suo prezzo in altri rimedi, restituendo perfetta sanita agli organi della digestione, ai nervi, polmoni. fegato e membrana muccosa, perfino ai più estenuati per causi delle cattive e laboriose digestioni (dispespie), gastriti, gastralgie, costipazionì abituali, emorroidi, palpitazioni di cuore, diaarree y gonfiezze, capogiro e ronzìo d'orecchi, acidità, pituita, nausee e vomiti in tempo di gravidanza, dolori, crampi e spasimi di stomaco, insonnia, tosse, oppressione, asma, bronchiti, etisia (c,onsunsione), dartriti, eruzioni cutanee, deperimento,reumatismo, gotta, febbri, catarro, isterismo, nevralgia. vizi del sangue, idropisia, mancanza di freschezza e di energia nervosa. N. 72,000 cure compresavi quelle di S. S. il Papa, del duca di Pluskow, di madama la marchesa di Bréhan. ecc. — In scatole di latta: i/4 di kil. 2 fr. 50 c.; kil. 4 fr. 50 c.; 1 kil. 8. fc.; 2 V, kil. 17 fr 50 c.; 6 kil. 36 fr.; 12 kil. 65 fr. BARRY Do BARRY e C.a, 2 via Oporto e 34 via Provvidenza, Torino; ed in provincia. presso i farmacisti e i droghieri. — La Revalents. al Cioccolatte, in polvere: scatole di latta per 12 tazze 2 fr. 50 c.; per 24 tane 4 fr. 50 c.; per n, tazze 8 fr.; in tavolette: per 12 tazze 2 fr. 50 c.; per 24 tazze 4 fr. 50 c.; per 48 tazze 8 fr. Badare alle falsificazioni velenose. Due punti di primaria importanza sono a considerarsi: 1.0 I falsificatori sono costretti ad aiumettere che i loro prodotti venefici non hanno punto analogia con la genuina Revalenta Arabi&$ Du Barry di Londra; 2. 0 Che il venditore o spacciatore di un articolo falsificato non merita fiducia neppure per gli altri articoli, e deve essere da tutti evitato. Rtvenditori: Pisa Carraj, Farmacia Legazione Britannica Lungarno — Farmacia Rossini — Lucca Farmacia Gemignani — Siena Bandíni — Livorno Dunn e Malatesta — Firenze Casoni, Rob-trts, Farmacia della Legazione Britannica — Achino, Ferroni, Contessini. - ALMO anan A la loro istanza; B la fede di nascita; C un certificato oppure un soliecila consegna J111.E • I o• e riparatore che ha operato 72,000 guarigioni, senza 'METTI t Lì VISITE ‘4, • 4 ) Salute a tutti colla, dolce Revalenta Arabica De BARRY di Londra, delizioso alimento Comunità di Suvereto Il presidente della Congregazione di Carità del comune suddetto rende di pubblica ragione che nell'anno corrente si deve procedere alla collazione di tre doti di L. 117, 60 ciascuna della pia 'eredità Batini. Epperò in conformità di quanto prescrive l' art. 7. del regolamento, invita 1. 0 Tutte le fanciulle discendenti da Giuseppe Batini di Piombino (portanti però sempre il di lui cognome); 2.° Tutte le fanciulle miserabili ed oneste di Stiverete, od ap p artenenti a famiglie suveretane quivi domiciliate da un tempo non interrotto nè inferiore ad anni cinque, le une e le altre in età da 16 a 35 anni compiti, a presentare al segretario di questa Congregazione di Carità, non più tardi del 31 marzo 1872 (per quanto alle fanciulle di che al n.° 1), ROMANO. ANGIOLO PACINI Gerente Respons. Il Segretario — PROVINCIA DI PISA. «.1101c 5.0 La Deputazione si riserva di stabilire le condizioni speciali che riconoscesse opportuno aggiungere al capitolato generale, giusta il disposto degli articoli 3 e 44 del citato regolamento. Estratto di bando per -vendita coatta d' immobili con aumento del sesto. Per l' aumento del sesto fatto dalla signora Bona del fu Ferdinando Manfredini moglie di Luigi Malerbi, e dallo stesso suo marito assistita, domiciliata nel popolo di Barbaregina in comunità di Pisa, rappresentata dal dott. Tito TizzoIl Sindaco ni, al terzo lotto dei beni esproCAV. Dott. E. Maanapi. priati a carico di Antonio ed altri eredi del fu Pietro Tassi di Pisa, stato detto lotto liberato prevvisoriamento al sig. Vincenzo Frangialli ai Pisa per lire 700, e dietro presidenziale ordinanza. del 14 gennajo corrente, la mattina del dì ventisette febbrajo 1872, a ore 10, sarà proceduto nella sala delle udienze pubbliche del Tribunale civile di e Pisa, al nuovo incanto sul prezio di lire 817 del detto terzo lotto di beni consistenti in Un appezzamento di terra lavorativa vitato e pioppato posto nella comunità dei Bagni S. Giuliano, luogo detto «Il Piastrone» e le Vignole » di suora 7, pertiche 5 e Pisa, Si stampano alla Tipografia braccia 9, pari ad are $9 e centiarè 79, a cui confina a 1.0 da tramontana con una o due righe, in Cartonclo sopraffine, Fratelli Giaconi e Menomi, 2.° da levante Menocci, 3.° da mezzog. MaCaratteri nuovissimi di svariate forme e molta lerbi, 4.° da ponente stradone di Gello, salvo cc., e corrisponde al (caeleganza • impressi con Macchina Inglese. — lipogratia ìitri — 04 . • - 11? 11 . • db. CHIRURGO DENTISTA AMERICANO Lungarno Reale, Nom. 23 P I S Previene gli abitanti della città che egli ha definitivamente qui stabilito il proprio domicilio. Denti e Dentiere artificiali americani a succhiamento, senza grappe, e senza molle. Orificazione e cura dei denti. Cura per le malattie della bocca. Addirizzamento dei denti. Otturazione o falsi palati. Guarigione istantanea di tutti i dolori dei denti. A giorni comparirà il trattato sull'arte dei denti fatto da ALFREDO ADLER Prezzo, lire 3. Dott. PIETRO CARRERAS IPt4 1F<' I C; LA I -- 4C1-IMUTZAGI [TI Livorno Via de Larderel, Palazzo de Larderel n.° 21 bis, Pisa 3.° piano. Via S. Cecilia n.° 13, 2.° piano. Lavori di Protesi Dentaria montati in Oro, Platino, Caoutehouc o Vulcanite. A- V v i so. - Luigi Balestrazzi, Ottico, si fa un dovere di portare a cognizione del pubblico che, avendo negli ultimi mesi incontrato il gradimento di questa gentile cittadinanza, si è deciso a rimanere _ t P' r qualche tempo ancora io Pisa. Per meritare sempre più di essere favorito da numerosi avventori, egli ha considerevolmente ampliato il suo fondo, provvedendosi di nuovi articoli, tutti delle più celebri fabbriche e degni di venire raccomandati per la loro perfezione e per la moderazictie dei prezzi di vendita. 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